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ANNO XVIII - N. 9
www.corriereconomia.com
Distribuito con il Corriere Della Sera non vendibile separatamente
Direzione, Redazione, Amministrazione, Tipografia Via Solferino 28, Milano 20121 - Tel. 02.62.82.1 Servizio Clienti 02.63.79.75.10
IMPRESE
MODA
IL PUNTO
ra qualche giorno si vedr quanto c di azione concreta e quanto di propaganda nel piano per il lavoro, il cosiddetto Jobs act di Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio ha promesso un taglio del cuneo fiscale di 10 miliardi, ma bisogner verificare ammesso che la decisione arrivi mercoled e non slitti se questa cifra sia comprensiva di quanto gi stanziato dal governo Letta (2,6 miliardi per il 2014) e se essa sia destinata tutta al 2014 o in parte anche al 2015. Quanto al programma di edilizia scolastica, i due miliardi annunciati da Renzi sono gli stessi dispersi in una decina di piani lanciati negli ultimi dieci anni e rimasti inattuati. Sbloccarli certamente un merito, basta chiarire che non si tratta di risorse aggiuntive. Infine, il provvedimento per potenziare i pagamenti alle imprese dovr scontare anche questo i 20 miliardi che il governo Letta aveva gi disposto venissero erogati entro il primo semestre 2014. Tutto ci non per sminuire limportanza di ogni sforzo che verr fatto per rilanciare la crescita, ma appunto per misurarne la portata. Tra questi sforzi, poi, bisogner vedere se accanto a una parte economica ci sar anche una parte normativa, altrettanto importante, perch per promuovere loccupazione e lo sviluppo gli incentivi non bastano se non si riforma un diritto del lavoro che sembra fatto apposta per scoraggiare le assunzioni. Serve semplificare lapprendistato e il contratto a termine innanzitutto, per non parlare delle complicazioni che unazienda deve affrontare anche solo per far fare uno stage a un giovane. E degli ostacoli da superare nei rapporti con la pubblica amministrazione, che, secondo i dati della Banca mondiale (Doing business 2014), la peggiore dellarea euro per quanto riguarda i servizi alle imprese. Qualche esempio. Per avere tutti i permessi per costruire un capannone sono necessari 234 giorni contro i 97 della Germania. Per ottenere lallacciamento alla rete elettrica ci vogliono 124 giorni contro i 17 della Germania e i 79 della Francia. Per pagare le imposte occorrono 269 ore lanno contro le 163 della media euro. E per arrivare a risolvere una controversia commerciale bisogna attendere 1.185 giorni contro i 622 della media euro.
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Il sondaggio
a crisi politica che coinvolge Ucraina e Russia ha turbato i mercati finanziari, che per continuano a scontare speranze di ripresa economica. Dalle azioni ai bond, dai Btp alloro passando per i depositi online ecco una ricognizione per valutare i rischi del momento e le opportunit per investire senza rischiare pi delle nostre possibilit
ALLE PAGINE 18/20
Le recenti vicende nel panorama internazionale quanto, secondo lei, possono influenzare l'andamento dei mercati nanziari?
Poco
14%
Abbastanza
30%
Piccole imprese
Anno 2014: spinta meccanica per la ripartenza
DI ISIDORO TROVATO
A PAGINA 16
Fonte:
56%
S. Franchino
Molto
niziano stamattina le ispezioni della Banca centrale europea sugli asset delle prime 15 banche italiane. Una profonda revisione del sistema creditizio per arrivare a uniformare valori e criteri contabili a livello continentale. Lobiettivo lUnione bancaria europea. Ma la strada irta di difficolt. Alcune partite incagliate rischiano di bloccare il flusso della liquidit e la dimensione delle banche italiane patisce il confronto con Francia e Inghilterra. E domani si sveleranno i conti di alcuni grandi gruppi.
ALLE PAGINE 2 E 3
Politica
DI ROBERTO BAGNOLI
l cambio della guardia in vetta a Microsoft porta anche uninversione di rotta per le strategie future e al cambio dei manager. Da quando Satya Nadella ha sostituito Steve Ballmer, si punta su nuovi obiettivi: da Windows gratis al rilancio degli smartphone targati Nokia.
A PAGINA 8
al 2000 gli arabi hanno investito 5 miliardi in Italia. In attesa di capire come finir la partita tra Alitalia ed Etihad, la mappa delle partecipazioni: da blue chip come Unicredit, Finmeccanica, Eni a Ferrari. Ma gli Emiri hanno fatto anche shopping (Valentino). Ora puntano su immobili, hotel e moda. In cassa hanno 1.600 miliardi.
A PAGINA 7
COR RI E R ECONO M I A
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Le posizioni a rischio per il sistema bancario
Fonte: elaboraz
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S. Avaltroni
mag. 2012
giu. 2012
lug. 2012
Un freno alla ripresa Da finanziatori a soci (involontari). In Italia sono 1,2 milioni le posizioni a rischio. E tutti sperano nella Bad bank
a punta delliceberg. Tre dossier bollenti che coinvolgono tutte le principali banche della Penisola e alcuni dei nomi che hanno scritto la storia recente dellimprenditoria italiana. Sorgenia, Risanamento e Tassara mettono assieme un buco superiore ai 7 miliardi di euro, una cifra da capogiro, che non si riesce a governare e che presenta rischi concreti: da un lato blocca loperativit delle banche che quei soldi hanno gi tirato fuori e dallaltro impone alle aziende di camminare sul filo del rasoio, basta pochissimo per portare i libri in tribunale. il capitolo finale e distruttivo del cosiddetto capitalismo di relazione dice un manager coinvolto in una di queste tre partite , almeno della parte meno nobile di questo sistema, quella che sa sempre individuare le banche amiche e che ignora il merito di credito. Perch sia chiaro che gli affari continueranno a farsi proprio in forza delle relazioni interpersonali. La fiducia la prima benzina delleconomia. Tutto il resto viene dopo. O non viene per nulla considerato. Il sospetto in alcuni casi concreto.
La lista
Risanamento, Sorgenia (con Tirreno Power), Tassara, Una Hotels, Seves, Seat Pg, Italtel, le ligrestiane Imco e Sinergia, Gabetti, sono questi i dossier pi significativi in fase
di ristrutturazione. Ma come dimenticare il caso della Fisi, holding dellastigiano Marco Marenco , un buco per centinaia di milioni passato quasi sotto silenzio con le solite banche a testimoniare lincapacit diffusa di valutare il merito di credito e un colosso come Snam a rimetterci le forniture? Sono 1,2 milioni le pratiche di crisi in Italia, 156 miliardi limporto dei prestiti che non vengono onorati: un problema grave e sistemico, evidenziano allAbi, lassociazione delle banche. Lenergia al centro di questa grande crisi, Sorgenia la partita del momento. La crisi di Risanamento viene invece da lontano, si collega allepoca dei furbetti del quartierino, gli immobiliaristi dassalto della met del decennio scorso e alle disavventure finanziarie del suo fondatore, Luigi Zunino, che sogn la Milano satellite, disegnata dallarchistar Norman Foster sui campi di Santa Giulia, antica periferia industriale di Milano. Arbitrava sui tassi, limpresa di Zunino, ma non riusc a farlo a lungo. Oggi, dopo anni, l88 per cento del capitale sociale di Risanamento in mano alle banche e al 30 settembre scorso lesposizione finanziaria netta del gruppo risultava negativa per 1,814 miliardi di euro. La partita ancora aperta, sebbene il fronte bancario non sempre sia apparso unito, neppure sulla possibilit di vendere al fondo inglese Chelsfield i palazzi parigini di Risanamento per una cifra vicina agli 1,23 miliardi di euro.
Finanza spericolata
Viene da lontano anche la crisi di Tassara, ovvero di Romain Zaleski, 81 anni, il finanziere che ha saputo costruire un abile percorso di relazioni che, in forza del vecchio gioco delle scatole cinesi, lo ha portato a sedere nei consigli di amministrazione di alcune delle maggiori societ finanziarie italiane. il 2006 quando lindustriale della metallurgia decide di cavalcare londa della finanza. Ottiene prestiti dalle banche (i debiti a bilancio salgono da 1,2 a 4,45 miliardi) e compera in Borsa. Azioni Sanpaolo (prima della fusione con Intesa) per 800 milioni, stesso importo investito in Telecom Italia. La Borsa corre, lui si scatena. Con soldi non suoi compra altre azioni Intesa Sanpaolo, a un
prezzo medio di 3,59 euro e arriva a essere il secondo azionista del gruppo (con il 5,9 per cento) dietro alla Compagnia di Sanpaolo ma davanti a tutte le altre fondazioni. Poi investe in Mps (a 1,49 euro), in Ubi, per 300 milioni in Mediobanca, per 500 milioni in Telecom Italia e per 835 milioni in Generali. Si fa prestare soldi dalle banche e compera titoli di Borsa. Finch regge. A fine 2007 ha in portafoglio titoli per 10,5 miliardi e un capitale di 1,5. Nove miliardi non sono suoi, ma in prestito dal sistema bancario. Quando il mercato crolla la fine. Bnp Paribas e Rbs ottengono la restituzione di 1,6 miliardi prestati, le banche italiane danno invece ancora fiducia e allungano i termini delle scadenze, fino al 2011, poi fino al 2013,
Otto giorni
Secondo un documento della Cir, emesso su richiesta della Consob, a Sorgenia resta liquidit fino a marted della prossima settimana. La situazione drammatica. I quasi due miliardi di debiti, di cui 600 milioni non gestibili, impongono al gruppo guidato da Rodolfo De Benedetti (il padre Carlo non ha cariche operative da tempo) e da Monica Mondardini di fare presto. Ma i quasi 3 mila dipendenti del gruppo non sembrano essere un fattore in questo faccia a faccia tra i vertici di Sorgenia e i top manager del sistema bancario. Di certo tanta attenzione non si era vista neppure nei momenti pi neri della crisi di Fiat, dieci anni fa. Invece oggi i 12 primi banchieri italiani si incontrano almeno due volte la settimana, da oltre un mese, per trovare una soluzione. Ma davanti alla mancanza di disponibilit a immettere nuova finanza in dose consistente (100 milioni annunciati da Sorgenia sui 200 attesi dalle banche) tutto rischia di rovesciarsi. Il socio austriaco Verbund (46,5%), giusto per chiarire il contesto, si sfilato, scrivendo zero nella casella di bilancio che nota il controvalore della partecipazione italiana. Un impatto negativo di 396 milioni. Altro che nuova storia, come recitava il vecchio spot. @Righist
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Sotto la lente
n un seminario sui bilanci bancari tenutosi allUniversit Bocconi di Milano, il prorettore Stefano Caselli ha messo laccento su due aspetti sottovalutati della cosiddetta Bad bank, lipotetica banca deputata a trattare i crediti ingestibili dal sistema. Se c chi considera il prezzo come unica variabile, Caselli evidenzia come si sottovalutino i nodi di una implicita garanzia statale (della Cdp?) sui bond emessi e parallelamente il rischio connesso alla gestione delle relazioni con il sistema industriale italiano, che vanno dal private in avanti. Il centro del problema sembra proprio essere questo: la gestione delle relazioni e la garanzia dello stato. Il resto, in fondo, un banale prezzo.
S. RIG.
Stefano Caselli
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Aumenti Sempre pi vicina quota 10 miliardi di euro E si alza il velo sui veri conti
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i avvicina quota dieci miliardi. Limporto complessivo degli aumenti di capitale che il sistema delle banche italiane sta mettendo in rampa di lancio ha registrato una accelerazione nel corso dellultima settimana. Unaccelerazione per alcuni versi sorprendente, perch erano attese le mosse della Bper e di Veneto Banca mentre sono arrivati annunci solo dalla Valtellina: la Popolare di Sondrio ha messo in cantiere unoperazione da 450 milioni di euro, il Creval, Credito Valtellinese, si fermato a 400 milioni. Operazioni nel complesso ben accolte dal mercato ma che portano a oltre il 10 per cento del totale la richiesta di capitale fresco localizzabile nella sola Valtellina: 850 milioni su un totale che, al momento, di 8,35 miliardi. La necessit comune a tutti gli istituti quella di fare presto. Oggi iniziano le ispezioni dei tecnici della Banca centrale europea chiamati a uniformare i bilanci delle banche del Vecchio continente a criteri comuni e confrontabili. Non sar un percorso agevole. Soprattutto servono capitali per fare fronte alle nor-
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Fonte: elaboraz
ione CorrierEcon
mative di Basilea3 e superare i prossimi stress test e la Asset quality review, la revisione degli attivi iscritti a bilancio, che inizia oggi. Tanto che anche Luigi Odorici, lamministratore delegato della Bper, dopo aver riportato in utile il suo gruppo, commentando con gli analisti finanziari la stagione delle banche ha ammesso che, sulla vicenda patrimonializ-
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zazione, la Bper potrebbe riconsiderare la propria posizione nellarco delle prossime settimane. Una evidente apertura. I rischi nel non cogliere rapidamente le opportunit sono sostanzialmente legati allaffollamento. I consorzi di garanzia delle operazioni si costituiscono a valori crescenti e in mancanza di una concreta ripresa economica
(il nuovo governo sta ancora litigando sui conti lasciati dai predecessori...) difficile pensare a una larga partecipazione del segmento retail. Intanto, domani si annuncia la prima giornata della verit. Unicredit, Monte dei Paschi, Popolare di Milano e Ubi hanno convocato i consiglio di amministrazione per lanalisi e lapprovazione dei progetti di bilancio da porta-
re in assemblea. E mentre in Unicredit si fa spazio lidea di un ritorno al dividendo in azioni e non cash (no comment della banca al riguardo), particolare attenzione va alla Bpm, dove oltrech i numeri conclusivi del 2013 verranno discussi i dettagli del Piano industriale elaborato dallamministratore delegato Giuseppe Castagna e soprattutto della modifica della governance, tanto attesa dai mercati. Le trattative sono febbrili in queste ultime ore, ma i sussurri sembrano orientati a una concreta apertura verso le esigenze degli investitori istituzionali. Nellultima ottava di Borsa la Bpm ha guadagnato molto, superando quota 64 centesimi, non accadeva dal 2011.
S. RIG.
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S. A.
CO R RI ER ECO NO M I A
Paragoni europei
TRA IL CONFRONTO A CI ITALIA, FRAN AGNA E GRAN BRET
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Bilanci Dopo la severa analisi del Financial Times sul nostro sistema
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LE BANCHE
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S. Avaltroni
catta la fase due degli esami sugli attivi delle banche europee, si avvicinano gli stress test, inizia il conto alla rovescia per lavvio operativo del meccanismo di vigilanza unico. In questo processo che allargher il perimetro del settore creditizio oltre i propri confini nazionali, riaffiora soprattutto in Italia un interrogativo che gi molto in voga per le imprese dalla crisi internazionale: piccolo ancora bello? Se sotto i riflettori ci sono i grandi gruppi bancari, i 121 istituti pi significativi dellEurozona, sono in molti a chiedersi quale potr essere la tenuta delle banche minori e piccole.
Tempi
Con un certo tempismo il Financial Times nei giorni scorsi ha pubblicato un ampio servizio sul sistema bancario italiano, definendolo fragile e da riformare. Lanalisi parte della Banca di credito coope-
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Il numero totale degli istituti tricolori secondo i dati ufficiale della Bce
rativo di Alberobello e Sammichele di Bari, 11 sportelli, commissariata nellestate 2013, destino condiviso con altri 10 istituti, compresa Banca Marche. Fra le ragioni della fragilit il quotidiano inglese sottolinea governance e dimensioni. E mette a confronto gli istituti italiani, francesi e inglesi per numero, dipendenti, sportelli e attivi. Unanalisi proiettata verso il futuro che si concentra su ipotesi di bad bank, senza quindi ricordare che (secondo i vari rapporti di R&S Mediobanca) dal 2008 i piani statali di salvataggio delle banche in difficolt hanno impegnato
Londra per circa mille miliardi di sterline fra nazionalizzazioni e linee di garanzia mentre in Italia gli aiuti si sono fermati a 123 miliardi di euro, circa 100 dei quali per di esclusiva garanzia statale su emissioni obbligazionarie. Le statistiche comparate vedono lItalia bancaria ancora molto frammentata, con il doppio circa degli istituti rispetto alla Gran Bretagna. Confronto per che appare meno significativo pensando ai diversi mestieri che svolgono gli istituti dei due paesi: da un lato le banche italiane a vocazione retail, dallaltro le inglesi proiettate sulla grande finanza, come dimostra la presenza di derivati per 1.412 miliardi nei portafogli dei quattro maggiori istituti britannici contro i 117 delle due maggiori banche del nostro Paese. Detto questo vero che nel nostro Paese ci sia un numero molto elevato di banche e che prevalga (come sottolinea sempre il Financial Times) il campanilismo. Forse il fenomeno si attenua considerando non il numero di istituti che il quotidiano inglese riprende da fonti Bce (694) ma le elaborazioni che tengono conto della presenza nel nostro Paese dei gruppi bancari: sono 75, mentre le banche spa che non ne fanno parte sono 56, le Popolari 19 e le Bcc 385. Come si pu vedere le Bcc, che in tutto rappresentano una quota di mercato pari a circa il 7%, rappresentano numericamente pi della met degli istituti. LItalia per non sola a presentare una struttura localmente ramificata: basti pensare al caso tedesco dove le Sparkassen (le casse di risparmio) portano il numero totale degli istituti a circa 1.800. Tipologia di propriet a parte, la grande diffusione dei piccoli istituti locali risponde anche a ragioni di dimensioni delle imprese da servire (in Italia) e di geografia amministrativa (in Germania).
Risposta
La risposta se piccolo in banca bello oppure no, non pu arrivare dai (pochi) casi di commissariamento, che registrano invero situazioni patologiche, spesso di collusione con la criminalit organizzata. Per vero che in questi casi, come in quelli di crisi di banche maggiori (comprese Carige o Mps), un fattore comune rappresentato da una governance sottile, con forte concentrazione di poteri in capo a poche persone e un sistema di controlli interno deficitario, quando non del tutto assente.
E su questi punti Bankitalia si mossa in modo molto attivo sia nelle ispezioni ordinarie, con rilievi e suggerimenti diffusi proprio sul tema del governo societario, sia con le recenti disposizioni che ha girato agli istituti per consultazione. N la risposta viene garantita dai ratio. Le Bcc, per esempio, presentano un core tier 1 medio pari al 14,1%, contro l11,6% dei maggiori gruppi bancari. E anche le sofferenze sui prestiti non presentano medie significativamente differenti per categoria di dimensione. Le piccole banche sof-
LE AGENZIE (nume
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IL TOTALE DEGL
I ATTIVI (migliaia
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Fonte: Financia
frono certo pi la perdita di Pil ma intrappolate dalla crisi nei distretti industriali nelle quali operano, spesso convertono molta attivit verso le famiglie e riescono cos a non dipendere esclusivamente dalle imprese in crisi. Per anche vero che se non esiste una risposta valida in ogni caso, un consolidamento che porti al passaggio
da piccolo a medio o da medio a grande pu essere necessario in casi specifici. Il Governatore Ignazio Visco di recente tornato sul tema (ovviamente) senza far nomi. Sottolineando che aggregazioni mirate potranno facilitare i processi di ristrutturazione e di recupero di efficienza. E, rivolto ai soci: In questa difficile fase congiunturale e nella prospettiva
di una profonda revisione del modello di attivit delle banche, gli azionisti dovranno anche accettare la diluizione del controllo favorendo laggregazione con altri istituti. Parole che hanno fatto pensare in primo luogo a Carige o Montepaschi. Ma anche a realt minori. In questi casi piccolo certamente non pi bello.
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Maramotti
COR RI E R ECONO M I A
Primo piano
Energia La liquidit a quota 10 miliardi. Il crollo del consumi e la cessione di Snam hanno condizionato il gruppo. Lincidente Saipem
un dato che rende bene lidea della potenza economica del gruppo: 10 miliardi di euro, la liquidit custodita nelle casse aziendali, a cui va aggiunta quella spesa nellultimo anno per lacquisto di azioni proprie, cio un altro paio di miliardi. Anche per questo lEni pu vantare un rating tre punti migliore di quello dello Stato italiano.
1,9 miliardi di perdite degli altri settori (principalmente il gas, la raffinazione, lindustria chimica). Allinizio del mandato di Scaroni lo scenario era del tutto diverso: 17,4 miliardi di ebit nel 2005, di cui 12,6 miliardi nelle attivit petrolifere e 4,8 miliardi dalle altre attivit (di cui 3,7 miliardi di parte Snam).
Nuovi giacimenti
Insomma, la grande crisi con relativo crollo dei consumi e la vendita della Snam, imposta dal governo Monti, hanno colpito duro. Limpegno preso con il mercato di riportare in attivo i settori sofferenti entro il 2016. La terapia prevede la riduzione della capacit produttiva nella raffinazione, investimenti nella chimica verde per fronteggiare il crollo delle produzioni di base, il completamento della revisione dei grandi contratti internazionali di fornitura del gas in modo da tenere conto delle nuove condizioni di mercato (attualmente sono ancora troppo onerosi, compreso quelli con la russa Gazprom). Al contrario landamento
Grandi numeri
Di sicuro lamministratore delegato, Paolo Scaroni, che sta terminando il terzo mandato, abituato a maneggiare numeri da brivido: oltre 115 miliardi dinvestimenti a partire dal 2005, 37 miliardi di cedole azionarie, 34 miliardi di asset venduti. Tanto che lunica, vera incognita rappresentata dal-
Leadership Paolo Scaroni arrivato al suo terzo mandato alla guida di Eni. Se confermato dovr riportare in attivo entro il 2016 i settori sofferenti dei prezzi del petrolio, che ha raggiunto i 108 dollari al barile, risultato tonificante sulle attivit. E, dal fronte petrolifero, la notizia pi positiva di tutte landamento delle scoperte di nuovi giacimenti di oil e gas. Il gruppo, che aveva perso molte posizioni con forti recriminazioni da parte del partito degli ingegneri, colonna portante della societ, tornato ai fasti del passato conquistando il primato nella classifica delle company multinazionali dal 2008 al 2013 e staccando la concorrenza di molte lunghezze. I nuovi giacimenti sono risultati pari a 2,5 volte la sua produzione di idrocarburi, Shell e Total sono a quota 0,5 volte, Bp a 0,4, Chevron a 0,3, Conoco Phillips e Exxon Mobil a 0,2. LEni, in particolare, ha rafforzato la presenza in Asia e Africa, entrando in nuovi Paesi come Myammar, Iran, Irak, In-
dia, Nigeria, Pakistan, Venezuela. Ma il vero fiore allocchiello la pi grande scoperta nella storia dellEni: il giacimento in Mozambico, a cui seguono i pozzi in Kazakhstan, fonte per la verit di gioie ma anche di dolori variamenti assortiti (a partire dalla complessit di trattare con i potentati locali). Per quanto riguarda la produzione di petrolio, malgrado i successi nella scoperta dei giacimenti, lobiettivo dei 2 milioni di barili al giorno annunciato da Scaroni non stato raggiunto, ma era stato calcolato allinizio del 2012, quando il petrolio oscillava intorno a 85 dollari al barile, mentre poi salito a 108 dollari, con il risultato che i Paesi produttori hanno tagliato le quote di estraibili dalla multinazionali, senza contare leffetto dei conflitti e delle tensioni in Libia, Algeria, Nigeria.
miliardi di tasse). Sono ragioni valide perch la propriet del gruppo, una delle nostre poche multinazionali, resti in Italia, con tutti i vantaggi che ne seguono. Lo confermano, per esempio, le 11 mila assunzioni fatte negli ultimi otto anni nonostante la crisi. E giustificata, a proposito del controllo dellEni, qualche attenzione. La Cdp (Cassa depositi e prestiti) e il ministero dellEconomia controllano attualmente poco pi del 30 per cento, rispettivamente il 25,7 per cento e quasi il 4,4 per cento. Ma, nei mesi scorsi, il governo Letta aveva annunciato luscita di scena del Tesoro, con lobiettivo di fare cassa. Certo il governo pu difendere il controllo dellEni grazie alla golden share. Tuttavia ridurre il pacchetto di controllo del gruppo secondo osservatori di mercato potrebbe
Pu vantare un rating di tre punti migliore dei bond dello Stato italiano
le indagini, in corso, a partire dallinchiesta sui contratti internazionali della controllata Saipem. A chi gli chiede conto del lavoro svolto, Scaroni risponde con un altro numero, il total shareholders return, cio lindice corrispondente allandamento in Borsa e ai dividendi distribuiti, considerandoli reinvestiti nel titolo alla data di stacco della cedola relativa. Dal maggio 2005 al gennaio 2014 lEni ha segnato un + 51%, contro un + 42% delle compagnie petrolifere europee diversificate in altri business (linglese Bp, langlo-olandese Shell, la spagnola Repsol). In realt il dato va analizzato perch i risultati di bilancio derivano da una somma algebrica: landamento positivo delle attivit petrolifere e performance negative su tutti gli altri fronti. Lo conferma la scomposizione dellEbit, il reddito operativo aziendale. In totale, nel 2013, ha raggiunto i 12,6 miliardi di euro, che derivano da 14,6 miliardi portati in dote dalle attivit petrolifere e da
Cessioni
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2010 2011 2012 96.617 107.690 125.848 12.860 12.269 13.330 15.474 15.778 19.010 6,1 6,6 5,9 79.941 78.686 77.838 2013 115.022 13.067 12.620 6,49 82.289
I conti
Ricavi (milioni euro)* Investimenti (milioni euro)* Utile operativo del gruppo (milioni euro)* Rendimento del dividendo (percentuale) Dipendenti
2005 2006 2007 2008 72.684 85.102 86.181 106.970 6.586 6.967 19.233 16.954 15.620 18.873 17.319 19.755 4,7 5 5,3 7,6 71.773 72.850 75.125 78.094
Pi in generale la redditivit dei nuovi giacimenti minore del passato perch quelli migliori, da cui pi facile estrarre oil e gas, vengono gestiti direttamente dalla company degli Stati sovrani (padroni in casa propria), mentre alle multinazionali restano i campi pi difficili da gestire per le condizioni ambientali e le caratteristiche dei pozzi. Nonostante ci il Mozambico, per esempio, si rivelato un toccasana per i bilanci del gruppo, che ne hanno tratto vantaggio grazie alla vendita del 20 per cento dei giacimenti per 3,4 miliardi. Proprio la cessione di asset ha permesso dincassare sotto la gestione Scaroni 34 miliardi, di cui 12,9 miliardi nel 2013. Le altre voci pi significative sono rappresentate dalla Snam (5,6 miliardi, a cui lEni avrebbe rinunciato volentieri pur di tenersi il sostanziale monopolio del gas in Italia, che ha sempre garantito profitti elevati perch le tariffe sono regolamentate da autorit pubbliche) e dalla portoghese Galp (1,8 miliardi). Vendita di asset che negli ultimi otto anni ha contribuito alla distribuzione di una montagna di utili agli azionisti: 37 miliardi, di cui oltre 12 miliardi versati nelle casse dello Stato (oltre a 13,6
nella Capitale con la Vitale & Associati. La sede lha trovata per ora in unelegante palazzina ai Parioli. La guida lha invece scovata al ministero dello Sviluppo economico. A coordinare da senior advisor lattivit della merchant bank a Roma sar infatti Roberto Sambuco, fino a qualche settimana fa capo dipartimento telecomunicazioni del dicastero. *** Rossi& Capaldo. Viti, ulivi, ciliegi, uno splendido agriturismo e persino una centrale
fotovoltaica. Chi c stato racconta meraviglie della masseria pugliese di Nicola Rossi. La vera passione dellex senatore resta per la produzione vitivinicola. Nelle vigne di Cefalicchio si produce un famoso Nero di Troia e unottimo Moscato. Per i quali Rossi, che gestisce insieme ai due fratelli la tenuta, ha appena trovato un partner deccezione. Non solo per il prestigio delletichetta, i Feudi di San Gregorio, ma anche per il nome del produttore. E lazienda di Pellegrino Capaldo,
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Volti Guido Roberto Vitale. A sinistra: Andrea Bonomi e (sopra) Pellegrino Capaldo
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Politica
atteo unincudine, spacca e poi crea lo spazio che viene riempito dalle persone che sono con lui. Con questa metafora raccontata da uno dei suoi pi stretti e anonimi collaboratori si pu capire il modo di lavorare del neo presidente del Consiglio per definire al meglio le scelte annunciate. Difficile per individuare, al momento, la direzione della Renzieconomic, sempre che esista. Qualcosa sapremo mercoled con latteso consiglio dei ministri su lavoro, scuola e casa. Ma, soprattutto, che faccia hanno le persone del suo cerchio magico? Quelle di cui si fida e dalle quali prende consigli anche se poi alla fine fa come gli pare? Partir davvero la cabina di regia economica a Palazzo Chigi e chi la guider? Come verranno fatte le nomine delle societ controllate dal Tesoro che scadranno entro aprile?
Un sistema di satelliti
Gli uomini pi vicini a lui su questi dossier danno alcune indicazioni solo a patto di un rigoroso anonimato e mettendo le mani avanti perch con Renzi impossibile pianificare qualsiasi cosa. Il suo un sistema di potere fatto di satelliti a cui di volta in volta si affida per una valutazio-
ne o un consiglio per riservarsi la decisione finale. Unaltra chiave per capire cosa sta succedendo la fornisce un senatore Pd di lungo corso che si sta avvicinando al nuovo che avanza: Ci sono quelli che appaiono ma non contano niente e quelli dietro le quinte che hanno un peso decisivo. Perso lo smalto di un tempo personaggi come Davide Serra, linventore del fondo Algebris, oppure limprenditore Oscar Farinetti, ambedue renziani della prima ora ma alla ricerca di una visibilit che ha dato fastidio al premier, si avanzano nellombra altri consulenti-personaggi. A parte lamministratore delegato di Luxottica Andrea Guerra che, dopo lexploit alla Leopolda tornato in azienda, Renzi ha scoperto nel numero uno delle Generali Mario Greco e nel patron di Tods Diego della Valle due validi interlocutori. Cos come non fanno troppo mistero di sentire regolarmente il presidente del Consiglio tramite sms o email - sia il senese Fabrizio Landi, ex amministratore delegato di Esaote ora esperto di start-
up per Confindustria, che Guido Ghisolfi, titolare della Mossi&Ghisolfi, multinazionale leader mondiale delle bottiglie di plastica con nascenti interessi nel biocarburante alla brasiliana. Ambedue hanno creduto in Renzi e hanno contribuito (il primo con 10 mila euro, il secondo con 100 mila) alla sponsorizzazione della sua campagna per le primarie.
Confronti aperti
Non ho nessun ruolo formale spiega Landi, 60 anni - ma faccio parte di quel network di persone con le quali Renzi si confronta, un grande animale politico, sono rimasto impressionato dalla sua capacit di fare sintesi, come un leader di una grande multinazionale. Altri nomi destinati ad avere un ruolo specialmente nel grande valzer delle nomine - casi Enel, Finmeccanica ed Eni a parte dove la partita si gioca solo a piani altissimi e internazionali - sono quelli della sua segreteria come Lorenzo Guerini (responsabile della segreteria Pd) e Stefano Bonaccini (responsabile nazionale degli enti locali). Con la supervisione del fido Graziano Delrio, of course . Sono in molti a sostenere che la costituenda cabina di regia potrebbe essere affidata allex manager McKinsey Yoram Gutgeld, ora deputato in quota renziana, autore del volume Pi Cerchio magico Matteo Renzi, al centro, con alcuni degli uomini a lui pi vicini. Da sinistra, Stefano Bonaccini, Yoram Gutgeld, Fabrizio Landi, Mario Greco e Lorenzo Guerrini (seduto) uguali pi ricchi (Rizzoli) ritenuto una sorta di manifesto ideologico che potrebbe incidere sulle future scelte di politica economica. Il suo ruolo di guru per avrebbe infastidito lex sindaco di Firenze al punto che Gutgeld ha scelto da due mesi il silenzio totale per evitare ulteriori guai. ha vissuto molti anni allestero tra Washington e Parigi ma il suo ambiente di riferimento intellettuale ancora quello romano vicino a economisti come Nicola Rossi, Salvatore Biasco, Vieri Ceriani, Stefano Micossi, Giuseppe Zadra, Franco Bassanini, Enrico Morando che ha voluto come suo vice. In posizione di assoluta solitudine si segnala il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei, che lavora al dossier del Jobs Act. Poi c tutto il gruppone di economisti che a vario titolo siedono in Parlamento e che hanno giustamente voglia di pesare e di dire la loro. Dimenticando sicuramente qualcuno ricordiamo personaggi come Giampaolo Galli, Massimo Mucchetti, Giorgio Santini, Pier Paolo Baretta, Paolo Guerrieri, Marco Causi, Stefano Fassina, Linda Lanzillotta, Benedetto Della Vedova. Tutti appesi alle giravolte del premier. Si ricorda, come caso esemplare, la legge sulla modifica dellOpa per contrastare la conquista di Telecom Italia da parte degli spagnoli di Telefonica: il testo Mucchetti-Matteoli fu votato compatto in Senato da tutti i renziani ma poi, una volta diventato segretario Pd e in quindi in odore di Palazzo Chigi, Matteo Renzi ha preferito lasciar cadere il tutto schierandosi con Enrico Letta. E la ragion di Stato.
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Laltro lato
Poi c tutto il fronte del Tesoro ora guidato dallex allievo di Giancarlo Gandolfo, Pier Carlo Padoan. Il rapporto tra il premier e il potente ministro dellEconomia sono tutti da costruire. Sembra che i due si siano incontrati appena due volte. Padoan
Privatizzazioni Al via Grandi Stazioni, poi Centostazioni. Il tecnico Casertano al posto di Battaggia. Save cerca acquirenti: Non ci sono sinergie
I numeri
I numeri sembrano esserci, comunque. Grandi Stazioni, 700 milioni di passeggeri allanno con sosta media di 22 minuti, ha in portafoglio 13 stazioni italiane, pi Praga. Ha completato il restyling di nove scali,per dicembre intende finire Bari e Genova Brignole, seguiranno
Il nuovo vertice
Il treno per privatizzare la parte commerciale di Grandi Stazioni partito nei giorni scorsi e ha il volto inatteso di un professore, Gaetano Casertano. il nuovo amministratore delegato, dovrebbe indicare il cambio di passo e preparare al mercato lazienda, che gestisce fra laltro la stazione Centrale di Milano, Termini a Roma e fa capo per il 60% a Fs e per il resto a Eurostazioni: cio la Edizione dei Benetton, la Vianini Lavori del gruppo Caltagirone, Pirelli e le rivali ferrovie francesi, le Sncf azioniste di Ntv, Italo.
Centostazioni
Ferrovie dello Stato 60%
I soci
Archimede 1 40%
60% Save (Aeroporto di Venezia) 21% Manutencoop 15% Banco Popolare 4% Pulitori ed Afni spa
Pp
Fonte: bilanci
era fuga dalle stazioni forse no, ma fra i soci di Mauro Moretti si avverte impazienza. Mentre lamministratore delegato di Ferrovie procede con la privatizzazione (parziale) di Grandi Stazioni e si prepara a far lo stesso con Centostazioni (partecipata da Manutencoop, legata al nuovo ministro del Lavoro Giuliano Poletti), i partner si augurano che la mossa sia rapida come un Frecciarossa e redditizia: Limportante che ci sia unasta competitiva e lazionista sia premiato il pi possibile, dicono fonti tra i soci privati.
Docente di finanza immobi- struire unaltra societ, una liare alla Luiss, 46 anni, Caser- Grandi Stazioni 2, da cedere al tano stato nominato in sordi- miglior offerente. Se il piano na il 29 gennaio in sostituzione funziona, dopo Grandi Stazioni di Fabio Battaggia, scaduto nel il cui spin-off atteso in venmaggio 2012, ma rimasto al dita entro il 2015 da un prudenvertice in attesa del successore. te Tesoro, questanno da Moret stato direttore generale di Ri- ti toccher allaltra controllasanamento e nel consiglio di ta di Fs, la Centostazioni che ha Grandi Stazioni sedeva gi, in la stazione Garibaldi di Milano rappresentanza del socio Pirel- (dov approdato Italo dopo li: azienda che segu nella quo- corsa a ostacoli). Cos si ritiene tazione di Pirelli possibile in via XX Real Estate e nelSettembre. lopa sugli immobiC i s o n o p e r li Unim. Con lui una criticit e un cambiato anche il punto di domanda. consiglio di Grandi La criticit rilevaStazioni: new entry ta da soci come la sono Maurizio Save dellAeroporGentile e Nannina to di Venezia, azioRuiu, entrambi in nista di CentostaAzioni Gilberto quota Fs, e Monica zioni (di cui espriBenetton Cacciapuoti in rapme anche lammipresentanza dei nistratore delegato, Benetton. Presidente resta Mo- Paolo Simioni) e impaziente retti, escono Maurizio Marchet- duscirne: con questa proceduti e Carlo Vergara (tutti Fs), pi ra i tempi si allungano. Perci Battaggia. Confermati Fabio Save sta valutando lidea di ceCorsico e Massimiliano Capece dere autonomamente la proMinutolo (Caltagirone), Vitto- pria quota (ha il 60% di Archirio De Silvio e Francesco Rossi mede 1, il consorzio di privati (Fs). che affianca al 40% Fs) e avrebCasertano un tecnico, un be gi avviato i contatti con uomo di finanza. Dovr ora possibili acquirenti. Con Cenprocedere con la complicata tostazioni ci sono meno sineroperazione progettata da Mo- gie di quanto ci aspettavamo, retti: e cio scorporare da Gran- dice Enrico Marchi, presidente di Stazioni le attivit retail (co- di Save (che ha una societ di me gli affitti dei negozi) e co- ristorazione e retail, Airest, con
Lagardre, non coinvolta nella riconversione di Centostazioni). Il punto di domanda invece : chi comprer il business per cui le stazioni italiane sono state trasformate in lucenti mall? Con ogni probabilit, non i soci Benetton e Caltagirone, come si augurava Moretti nellottobre 2011, quando gi annunci di voler vendere Grandi Stazioni. E ha manifestato lintenzione di uscire anche Pirelli. Perch i tempi sono cambiati, e Benetton come Marchi si concentra sugli aeroporti, e ora i lavori sono quasi completati: al 94% la riqualificazione degli scali ferroviari di Grandi Stazioni, al 93% (stima entro fine anno) quella di Centostazioni. tempo di monetizzare. Restano i fondi di private equity. Sulla carta Grandi Stazioni pu essere unoperazione interessante dice Eugenio Morpurgo, amministratore delegato di Fineurop Soditic . C attenzione degli investitori esteri al retail e allItalia, ma bisogna vedere il perimetro di attivit. Altra incognita la disponibilit dei fondi a coabitare con lo Stato, perch il cordone non sarebbe reciso. Se le Ferrovie non vendono pi la maggioranza delle societ, come da ipotesi iniziale, e restano proprietarie dei muri dei negozi,
Bologna e Palermo. Conta 500 attivit commerciali e di servizio su 100 mila metri quadri di spazi commerciali. Ha investito 700 milioni, di cui 240 da fondi pubblici Cipe. Ha chiuso il 2012 con debiti netti a 163 milioni (-3%), ricavi a 199,7 (-8%) e un utile netto di 20,5 (-35%): il 10% del giro daffari. I ricavi consolidati da locazioni erano di 81,9 milioni nel 2012 e sono previsti in crescita a 97 nel 2013 (+9%).
Grandi Stazioni
Ferrovie dello Stato 60%
I soci
Eurostazioni 40%
32,7% Edizione (Benetton) 32,7% Vianini (Caltagirone) 32,7% Pirelli & C. 1,9% Sncf (ferrovie francesi)
I ricavi da attivit commerciale erano invece di 60,4 milioni e sono attesi in salita a 66 per il 2013: ed questa la fetta che dovrebbe essere inglobata nella Grandi Stazioni 2, da vendere. La valutazione informale che ne fa Fs di almeno 600 milioni, come dire 12 volte il margine operativo lordo della Grandi Stazioni attuale (48,5 milioni nel 2012): tanto, ma si vedr che cosa entra nella scatola. Centostazioni, che non presieduta da Moretti (e forse, dicono alcuni azionisti, gli meno nel cuore), viaggia un po dietro. Comprende 103 stazioni, ha investito 210 milioni, vuole concludere il 2014 ristrutturando lo snodo di Bergamo per lExpo. Ha chiuso il 2012 con debiti netti per 23,2 milioni (-26%), 18,2 milioni di margine operativo lordo (+0,6%), un utile netto di 10,2 milioni e ricavi per 79,4, che stima salgano per il 2013 a 80. Di questi la parte commerciale, dichiara, circa il 50%: ed questa che sarebbe scorporata. Ma cos non una privatizzazione, un modo per Ferrovie di fare cassa che pregiudica privatizzazioni future avverte Stefano Caselli, prorettore in Bocconi . Le stazioni ormai sono bocconi appetibili, event center come uno stadio moderno, anzi pi potenti. Qualcosa a met fra un centro commerciale e uno spazio eventi. Lo Stato pu mantenere una quota minore, per garantire linteresse pubblico. Ma dovrebbe mettere in vendita tutto il pacchetto, senza scorpori.
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CO R RI ER ECO NO M I A
In copertina
Shopping Aspettando la mossa su Alitalia. Il lusso e gli immobili gli obiettivi preferiti. Il Qatar, Dubai e Abu Dhabi i pi attivi. E con lExpo...
ttratti dal made in Italy, ma anche un po diffidenti verso il Paese. Pronti a investire, ma spesso senza scavare troppo nei loro capienti portafogli: un interesse a due velocit quello degli emiri verso lItalia, e lo provano i calcoli sugli investimenti effettuati da noi dal Duemila al 2012, pari a meno di 5 miliardi sui 1.600 che si stima abbiano in cassa.
I dossier aperti
sufficiente uno sguardo ai dossier pi recenti. Sul 40% di Alitalia Ethiad, la compagnia di Abu Dhabi, ancora non ha deciso, anche se a questo punto sembra essere questione di giorni. In prospettiva si aprir poi la questione degli aeroporti, dove il vincitore del risiko appare Fiumicino, e ci potr significare nuovi interventi e ulteriori investimenti. Il 20% di Versace, dopo che in molti hanno ipotizzato il possibile ingresso di un fondo sovrano arabo, alla fine lo ha rilevato lamericano Blackstone. Il governo Letta ha assicurato al Fondo strategico italiano 500 milioni di investimenti dal Kia, la cassaforte sovrana del Kuwait, cifra che non va molto oltre a un valore tutto sommato simbolico per il settimo fondo al mondo con asset per circa 300 miliardi di dollari. Contemporaneamente lo stesso emiro del Kuwait, Sabah Al-Ahmad Al-Jaber Al-
10%. E lattenzione riservata agli investimenti di Al Waleed Bin Talal, principe il cui nonno ha fondato lArabia Saudita, da quando nel 1995 entrato con circa il 2% nella Mediaset non ancora quotata di Silvio Berlusconi. I libici? Si comportano come banchieri svizzeri,aveva detto Giovanni Agnelli parlando dellatteggiamento dellinvestitore che pure era guardato da mezzo mondo come politicamente scomodo. La quota poi stata progressivamente ridotta fino in pratica ad azzerarsi, mentre la Libia rimane piccolo socio con l1,5% della Juventus, di cui nel 2002 ha acquistato il 7,5%. Il fondo sovrano libico e la Central bank of Libia sono stati poi anche il primo azionista di
Pioniere Al Waleed, in Mediaset dal 1995 Unicredit con il 7,6%. La quota, che stata congelata per diverso tempo con tutti i capitali del Paese sconvolto dagli eventi che hanno portato alla scomparsa del dittatore, ora complessivamente pari a circa il 4%.
Dubai Mohammed Bin Rashid al Maktum esi del Golfo il 20-25% dei ricavi e sul cui stand, in occasione del Dubai air show, si soffermata lattenzione di Mohammed Bin Rashid Al Maktum, primo ministro degli Emirati arabi uniti ed emiro di Dubai. Forse, chis-
Abu Dhabi Mohammed Bin Zayed al Nahyan s, con un occhio alle future privatizzazioni. Senza dubbio lemiro, proprietario della pi grande scuderia al mondo di puro sangue, punta a investire in Italia in questo particolare asset, visto che segue con passione da
Kuwait Sabah Al-Ahmad Al Jaber Al Sabah noi fiere e concorsi. Il primo socio di Unicredit ora con il 6,5% Aabar, fondo di Abu Dhabi. Mohammed Bin Zayed Al Nahyan, principe ereditario dellemirato, candidato alla porta dEuropa con Ethiad, attraverso la governativa Mubadala devolepment, ha il 5% di Ferrari e una quota di Piaggio aero, la societ di progettazione e manutenzione aeronautica. Lemirato oggi pi attivo in Italia comunque il Qatar. Il precedente, rispetto allaccordo con Kia, proprio riferibile a questo Paese: nel novembre 2012 il Fondo strategico italiano e la holding del Golfo hanno costituito una joint venture da 2 miliardi con un nome programmatico: Iq Made in Italy venture. Sono in ogni caso moda e immobili i target preferiti degli investimenti che il neo sovrano Tamin bin Hamad al-Thani effettua sia attraverso la holding governativa e il fondo sovrano, sia attraverso societ della famiglia reale. In
Le mire dellEmiro
Il pacchetto in banca non comunque il solo in portafoglio relativo a primari gruppi italiani: fa capo alla Libia lo 0,5% di Eni e circa il 2% di Finmeccanica. Azienda questultima che realizza nei Pa-
I primi furono i libici che nel 1976 entrarono nel capitale di Fiat
Sabah ha consolidato i ben radicati interessi petroliferi nel nostro territorio: la Kuwait petroleum international, attraverso laffiliata italiana, nelle scorse settimane ha rilevato per 300 milioni gli 840 distributori Shell nel nostro Paese, che vanno ad aggiungersi ai 2.800 gi in portafoglio. Ed solo da immaginare, considerate le spericolate e ricchissime architetture che hanno cambiato il volto degli Emirati, il contributo che i Paesi del Golfo daranno allExpo: prenotate le metrature pi ampie senza badare a spese per la nuova vetrina hanno affidato il progetto del loro maxi-padiglione allarchistar Norman Foster.
I precedenti
Particolarmente attenti a immobili, hotel e fashion, i capitali arabi hanno per puntato prima di tutto sulle nostre grandi societ. Basti ricordare lo stupore che nel 1976 ha accolto la mossa della Lafico, la holding finanziaria di Muhammar Gheddafi, entrata in Fiat con i petrodollari rilevando quasi il
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Guerre tecnologiche
Il personaggi, le strategie
Il dopo Ballmer Molte le incognite. Da Windows gratis al lancio dei nuovi smartphone targati Nokia
Lanalisi
eguire la strada di Apple con lintegrazione completa fra hardware e software, facendo pagar cari gli apparecchi cool venduti? O al contrario imitare Google puntando tutto sulla diffusione massiccia del proprio sistema operativo, anche a costo di darlo via gratis, per guadagnare poi sui servizi connessi? Microsoft non ha ancora deciso che strada prendere e continua a inseguire una forse impossibile terza via. Che finora non ha pagato ed costata la testa del suo amministratore delegato (ceo) Steve Ballmer. Satya Nadella, che lha sostituito da un mese, deve fare i conti con la sua pesante eredit
fallito nel cogliere per tempo le principali nuove tendenze, compresa la rivoluzione mobile.
La nuvola
Dal punto di vista della strategia, al posto delle priorit devices and services (apparecchi e servizi) dichiarate da Ballmer nellottobre 2012, Nadella parla di mobile first, cloud first, con una diminuita enfasi sugli apparecchi e laccento invece sui servizi nella nuvola. E sembra alla ricerca di un modello ibrido di cui si pu intravedere qualche anticipazione nel nuovo windroid Nokia X presentato a Barcellona e nellidea, recentemente trapelata, di distribuire gratis Windows 8. Il problema di Microsoft lessere dominante in un business in declino, quello dei personal computer: il suo sistema operativo Windows ancora usato dal 94% dei pc desktop e laptop di tutto il mondo. Ma nel mondo mobile tutti gli sforzi finora fatti hanno portato scarsi risultati: fra gli smartphone, solo il 3,2% di quelli venduti nel 2013 funziona con Windows e la gran parte prodotta da Nokia; fra i tablet, solo il 2,1% ha Windows e fra questi non si sa quanti sono i Surface, le tavolette fatte tutte hardware e design compresi da Microsoft. Soprattutto, il nuovo software Windows 8 con linterfaccia tou1
Il triumvirato Satya Nadella, nuovo amministratore delegato di Microsoft, ha sostituito Steve Ballmer. In alto a destra il fondatore Bill Gates, ora consulente tecnico, e sotto il presidente dellazienda di Redmond: John Thompson ch, che dovrebbe unificare lesperienza dei clienti di Microsoft su qualsiasi apparecchio non ha finora conquistato il favore del pubblico: oltre agli smartphone e tablet citati, funziona solo sul 10,6% dei pc, mentre quasi un terzo (29,2%) rimasto affezionato addirittura al vecchio XP. rativo lAndroid di Google, il che permette di tenere il suo prezzo molto basso, ma tutti i servizi sono di Microsoft, dal motore di ricerca Bing alla posta Outlook. Viene proposto sui mercati emergenti e lidea abituare i clienti al mondo di Windows affinch, quando poi decidono di comprare uno smartphone pi avanzato e pi caro, scelgano appunto un Windows phone. Un passo oltre questo, sarebbe decidere di concedere gratis il sistema operativo Windows per smartphone e tablet, puntando a far soldi con Bing e gli altri servizi, proprio come fa Google con Android. Per ora si tratta solo di indiscrezioni, riportate per primi dagli informatissimi siti ZDnet e The Verge, ma sempre pi ricorrenti. Sarebbe una vera svolta nella storia di Microsoft, ma a quel punto non si capirebbe la logica di tenersi Nokia, quando la stessa Google si recentemente disfatta di Motorola, nemmeno due anni dopo averla comprata. Da Nokia, quando lacquisto otterr lOk delle autorit di controllo, arriver il suo ceo Stephen Elop a sostituire LarsonGreen. Mentre il marketing passa a Chris Capossela e il ruolo di Tony Bates l evangelista che sperava di diventare lui il ceo e che si appena dimesso viene temporaneamente coperto da Eric Rudder, finora responsabile della Advanced strategy. Tutti aspettano di capire che cosa far di concreto il neo chief strategy officer Penn. Un suo famoso spot televisivo per Hillary Clinton nel 2008 era incentrato su un telefono che squillava alla Casa Bianca alle 3 del mattino perch una grave crisi mondiale era scoppiata: era linvito a votare Clinton per la sicurezza dei propri figli. Gli americani non gli hanno creduto e hanno preferito Barack Obama. Riuscir ora a convincere i consumatori, non solo americani, a usare un telefono Windows?
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Le mosse
Per allargare la base di apparecchi mobili che usano Windows, un cavallo di Troia pu essere il Nokia X: il sistema ope-
La carriera
Nadella, ancorch giovane (46 anni) lui stesso un veterano di Microsoft, per cui lavora da 22 anni. E le sue prime mosse nel riorganizzare e rilanciare lazienda di Redmond sembrano aumentare le incertezze. Per quanto riguarda la gestione, ha liquidato alcuni top manager che erano stati promossi da Ballmer comprese ben due donne, la responsabile del marketing Tami Reller e quella dei devices Julie Larson-Green , ma ne ha tenuto un altro, lex consulente politico Mark Penn, nominandolo chief strategy officer nonostante la sua figura sia controversa (vedere il commento qui a fianco). Inoltre ha chiesto al fondatore e primo ceo Bill Gates di fargli da consulente tecnico richiamandolo dalla pensione, nonostante proprio Gates abbia
Il ricambio
Fonte: Gartner
Il business
Quota di mercato globale di Microsoft nel software per pc Chi esce e chi sale Le gure chiave dellSlt, senior leadership team
Promosso:
Fuori:
Tony Bates Business development and evangelism
Sostituiti da:
Eric Rudder Advanced strategy Chris Capossela Marketing executive Stephen Elop attuale amministratore delegato di Nokia
Mark Penn da Advertising and strategy a Chief strategy ofcer. Ex strategist della campagna elettorale di Hillary Clinton contro Barack Obama
Pparra
94%
3,2%
Quota globale negli smartphone (Android 78,4%, iOS 15,6%)
2%
Quota globale nei tablet di Microsoft (Android 62% , iOS 36%)
ono giorni di nomine calde nellempireo di Internet. Mentre colpisce (soprattutto da noi) litalianit del neodirettore finanziario di Apple, Luca Maestri, fa discutere, allinterno di Microsoft, la nomina del nuovo capo delle strategie. Mark Penn, 60 anni, non infatti il tipico manager high-tech informale e affabulatore: freddo, compassato, in Microsoft dal 2012, ha alle spalle una lunga carriera di lobbista e consigliere di politici come Bill e Hillary Clinton. Uno spin doctor, insomma. Ma soprattutto, come scrive il New York Times, un personaggio che divide. Di qua i fan, di l i detrattori. Sempre, dovunque vada. Il suo percorso professionale costellato di esempi. Quando era consigliere di Hillary Clinton, durante le primarie 2008 contro Obama, i suoi critici gli rimproverarono di aver presentato la candidata come uninflessibile generalessa, anzich sforzarsi di valorizzarne gli aspetti umani. Almeno provarci. La storia si ripete nel 2012, quando lallora numero uno di Microsoft Steve Ballmer lo ingaggia affidandogli la missione di reinventare il marketing e la pubblicit aziendale. E una buona scelta? Difficile dire. Di sicuro Ballmer e Bill Gates ripongono fiducia nel lobbista che li ha aiutati nelle mille battaglie contro lAntitrust, anche se non sempre con successo. Da senior advisor e poi capo delladvertising con Ballmer, Penn diventa in questi giorni, per decisione del nuovo capo (indiano) di Microsoft, Satya Nadella, chief strategy officer. E anche su questa nomina, puntuali fioccano le polemiche. I fan la vedono come una promozione, gran premio alla sua abilit nellusare i dati a vantaggio della competitivit aziendale. Secondo i critici, al contrario, trattasi di ridimensionamento, visto che il neostratega, al di l della carica altisonante, non governer pi sul faraonico budget pubblicitario per cui la casa di Windows rinomata. Due aspetti, in particolare, non piacciono della strategia di comunicazione seguita finora da Penn. Il primo luso dei dati e dei sondaggi, trasferito dalla politica allazienda. Secondo alcuni, Penn cuoce i numeri, cio li rigira per dimostrare ci che pare a lui. Una critica cui lui ha risposto, in una convention diventata celebre, che la comunicazione si fa basandosi sui dati, cambiando idea se necessario, ed evitando di fidarsi del proprio naso. Ma soprattutto una parte dei colleghi non ha mai apprezzato il suo uso spregiudicato delladvertising negativo, quello che si fa pi parlando male dellavversario che bene di s. Anchesso importato dalla politica. Come quando lanci la campagna Dont get scroogled (non fatevi fregare da Google) per denunciare le cattive pratiche del rivale nella privacy. Adesso, gli suggeriscono alcuni, dovr stare attento: quello fregato potrebbe essere lui.
@SegantiniE
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Lintervento
di PAOLO CIOCCA
opo oltre due anni, il segno pi nuovamente nelle statistiche delleconomia italiana. Uscito dalla recessione, il Paese torna, con fatica, a percorrere un sentiero di sviluppo. Messa da parte la contabilit della crisi, , per, naturale chiedersi quanto tempo impiegheremo per recuperare il terreno perso. Dare una risposta a questa domanda non semplice. Per provare ad immaginare, pu essere utile
I numeri negativi
Viviamo una preoccupante caduta della propensione ad investire. Prima della crisi, il nostro Paese destinava alla realizzazione di nuovi investimenti oltre un quinto della ricchezza prodotta ogni anno. Nel 2013, siamo scesi al 17%, un calo di oltre 4 punti percentuali, che equival-
gono a pi di 60 miliardi di euro di ricchezza in meno destinati agli investimenti. Non , per, corretto attribuire alla crisi tutte le colpe. Il capitale investito nelleconomia rappresentato dai macchinari e dai mezzi di trasporto utilizzati dalle imprese per produrre, ma anche dai capannoni, dagli uffici e dalle abitazioni, ha un valore stimato in circa 10.400 miliardi di euro. Nel corso degli anni ne cambiata la composizione: si ridotto
il peso dei macchinari, mentre cresciuto quello delle costruzioni, che sono arrivate a rappresentare quasi l80% del totale. Un capitale produttivo composto da pi case ed uffici, ma meno macchinari e mezzi di trasporto, apparso poco capace nel creare nuova ricchezza. Nel 2001, per produrre un euro di Pil erano necessari 5,1 euro di capitale investito. Gi nel 2007, quando lItalia ancora non conosceva la recessione,
si era saliti a 5,6. La crisi ci ha portato a superare i 6,5 euro. In dodici anni, la capacit del nostro sistema produttivo di creare ricchezza diminuita di quasi un terzo. Appare, dunque, comprensibile immaginare per lItalia tassi di crescita solo moderati, lontani da quelli che le altre economie hanno gi raggiunto. Sia il Fondo monetario internazionale sia la Commissione europea prevedono un aumento del Pil
reale dello 0,6% questanno, per poi accelerare, ma solo leggermente, nel prossimo. Alla fine del 2015, avremmo recuperato una piccola parte di quanto perso durante la crisi. Il nostro prodotto rimarrebbe, infatti, circa 7 punti percentuali al di sotto dei livelli raggiunti nel 2007. La strada da percorrere risulterebbe ancora lunga.
Il ruolo pubblico
Per tornare a crescere in maniera sostenuta, necessario riprendere ad investire nel capitale produttivo. Il sistema paese, per, non aiuta. Linefficienza delle amministrazioni pubbliche, che si manifesta con i 1.200
giorni necessari per chiudere un procedimento in sede civile, o con le oltre 250 ore che ogni anno un imprenditore deve destinare alladempimento degli obblighi fiscali, frena le imprese dal realizzare nuovi investimenti e limita lafflusso di capitali dallestero. Una visione dinsieme, ci dice, per, che il problema della perdita di capitale produttivo nella nostra economia ha un carattere pi ampio, che va oltre la seppur importante inefficienza del sistema paese. Ma questa unaltra storia, che dovr, prima o poi, essere affrontata. *Servizio studi Bnl Gruppo BNP Paribas
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Guerre tecnologiche
Il gigante asiatico
Industria
Storie I soci del colosso elettronico sono i suoi lavoratori non lesercito o il governo di Pechino. Verit o bluff?
Il caso
he cosa Huawei? Un gigante delle telecomunicazioni che vuole estendere i suoi affari nel mondo contribuendo al progresso tecnologico? O la quinta colonna dellimpero cinese che muove le sue pedine mischiando hackers e penetrazione commerciale?
sorride. Recentemente ha raccontato al Corriere come partito il business: Shenzhen ai tempi era un paesone vicino a Hong Kong, lavanzatissima colonia britannica; Ren ebbe lidea di comprare centraline telefoniche a Hong Kong e di venderle nelle campagne intorno a Shenzhen, dove i telefoni erano ancora rari. Il problema era che nella zona i topi non mancavano e apprezzavano molto i cavi: le linee saltavano. Ren in materia la sapeva lunga, come ufficiale del genio dellesercito era abituato a lavorare sul campo in situazioni precarie: dot le centraline made in Hong Kong di cavi militari a prova di denti di roditore. Il primo successo. Ma volendo, quella prima tattica commerciale usata da Ren seguiva un vecchio insegnamento di Mao: Bisogna accerchiare le citt dalle campagne. Huawei, come detto, penetrata in tutto il mondo (o quasi). Oggi il secondo produttore globale di attrezzatura e tecnologia per le reti di telecomunicazioni, dietro Ericsson: un giro daffari valutato in circa 30 miliardi di euro, due terzi generati
1
s.F.
Ex miliatare Reng Zhengfei: ha fondato nel 1987 Huawei fuori dalla Cina. Investe molto in ricerca e sviluppo e ha registrato almeno 20 mila brevetti. Lutile operativo nel 2013 stato sui 3,5 miliardi di euro. Il gruppo di Shenzhen anche lanciato alla rincorsa di Samsung e Apple sul mercato de
Passaggi Cathy Meng, potrebbe succedere al padre gli smartphone, dove combatte per il terzo posto.
Governance
Restano i sospetti degli Stati Uniti che hanno di fatto chiuso il loro territorio alle reti cinesi, la-
sciando aperto solo il mercato dei telefonini. Stesso atteggiamento da parte dellAustralia. In Gran Bretagna invece Huawei impegnata nellammodernamento dellinfrastruttura di British Telecom, anche se tardivamente a Westminster sono stati lanciati allarmi sulla sicurezza. Ren Zhengfei, 69 anni, parla poco. Ha dato la sua prima intervista a maggio del 2013 in Nuova Zelanda, dopo la firma di un contratto. S, mi sono iscritto al partito comunista nel 1978 e sui diritti umani vi rispondo che in Occidente ci sono voluti diversi secoli di progressi, noi avanziamo passo dopo passo. E il suo passato nellesercito, ha mantenuto un legame con i militari di Pechino? Pu assicurare che non ci sono spie pronte a registrare i segreti dellOccidente alla Huawei? Che nessuno dei 150 mila dipendenti rifiuterebbe di lavorare per lintelligence? Con un sorriso Ren ha risposto No. Gli uomini della comunicazione di Huawei si sono affrettati a precisare che quel no in cinese significava s: un chiaro caso di lost in translation. Loffensiva di trasparenza di Huawei proseguita pochi giorni fa, quando al Financial Times sono stati mostrati i libri che dettagliano lassetto societario: tra gli azionisti ci sono 80 mila dipendenti che posseggono poco pi del 98 per cento del capitale versato. Linviato dellFT a Shenzhen ha scorso gli elenchi e ha rilevato che gli 80 mila hanno pacchetti da poche migliaia di azioni ciascuno, ac-
Il gigante dellEst
I principali dati economici di Huawei. Miliardi di renminbi
La societ ha oltre 150 mila dipendenti, 700 sono in Italia a Milano e Roma
quistate a uno yuan luna. Ren, con il suo 1,46 per cento dichiarato, ha in mano saldamente la societ. E poi, i dipendenti non possono rivendere le loro azioni se non allazienda. Un bel gioco di ombre e scatole cinesi. Ren, nellintervista riservata ai giornalisti neozelandesi, ha sorriso molto e ha assicurato di avere una grande ambizione: Aprire un caff, o magari un ristorante e possedere una fattoria tutta mia. Qualcuno pensa che il vecchio ufficiale del genio si prepari a lasciare il comando alla figlia Cathy Meng. Nel frattempo, un altro colpo: Huawei entrata nel mercato indiano, nonostante Pechino sia legata da relazioni storiche con il Pakistan, nemico giurato di New Delhi. I misteri delle telecomunicazioni. @guidosant
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Protti
30 20 Apple
2013
2012
Samsung 31,3% 30,3% 15,3% 18,7% 6%1 4,9% 4,8% 3,6%2 4% 3,6% Lenovo + Motorola Huawei LG
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150.000
Totale dipendenti Dipendenti soci
Fonte: IDC Worldwid Mobile Phone Tracker
uoi continuare a vendere acqua zuccherata per il resto della tua vita? O vuoi venire con me e cambiare il mondo?. Con questo invito nella primavera del 1983 Steve Jobs convinse John Sculley a lasciare il gigante delle bollicine PepsiCo, dove era presidente, per entrare in Apple come amministratore delegato. Considerato un genio del marketing, Sculley decuplic il fatturato di Apple (da 800 milioni a 8 miliardi di dollari) nei dieci anni della sua gestione, anche se Jobs si pent presto di averlo chiamato (e se ne and da Apple nell85). Dal prossimo aprile Sculley far concorrenza alla Apple e a tutti gli altri produttori di smartphone in India, lanciando un proprio marchio di telefonini, intelligenti e non. Il mercato indiano uno dei pi importanti al mondo: ha visto triplicare le vendite di smartphone da 16,2 milioni a 44 milioni di apparecchi dal 2012 al 2013, secondo la societ di ricerche Idc. E secondo uninchiesta di Mediacells lIndia destinata a diventare presto il secondo mercato al mondo per gli smartphone, dopo la Cina e prima degli Stati uniti. Questanno il numero di indiani che posseggono smartphone dovrebbe raddoppiare da 156 a 364 milioni, il che significa 207 milioni di apparecchi venduti a nuovi utenti. Non ancora noto il nome del nuovo brand di Sculley, ma secondo il sito indiano di notizie Bgr il responsabile operativo sar Ajay Sharma, un manager con una lunga esperienza nel settore, maturata lavorando alla divisione smartphone dellazienda indiana di elettronica Micromax e con Htc. Sculley, 74 anni, dopo aver lasciato Apple diventato un investitore in societ high-tech, fra le quali un caso di successo Metro Pcs, compagnia di telefonia wireless fondata nel 94 e fusa lanno scorso con T-Mobile Usa, che attualmente il quarto operatore per importanza negli Stati uniti e quello con il pi veloce tasso di crescita. Nato a New York da una famiglia originaria delle Bermuda, Sculley vive a Palm Beach, in Florida con la moglie; ha tre figli e sei nipoti.
M. T. C.
80.000
@mtcometto
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Industria
Tendenze La battaglia per le vetture da citt si fa sempre pi dura e laccordo Renault-Daimler apre alla parziale condivisione dellarchitettura
e auto da citt, quelle che i tecnici chiamano segmento A, sono state le vere protagoniste del Salone di Ginevra. Una sfilata di piccole vetture che arriveranno sul mercato a un prezzo non troppo alto, ma dotate di molto confort. Una tendenza partita con la 500, a cui Fiat ha assegnato linterpretazione del suo cambiamento. Identica strada stata seguita da Bmw, per un altra
Le parti condivise dalla casa tedesca e francese arrivano Sodalizi A Ginevra, Ali Kassai, refino al 75%
iconica vettura, la Mini. I costruttori francesi come se si sorvegliassero da vicino hanno presentato la Peugeot 108, la Citroen C1, con 1,5 milioni di unit del vecchio modello alle spalle, vendute dal 2005, costruite, entrambe, sulla stessa piattaforma della Toyota Aygo. Renault, che ha firmato, nel 2010 un accordo con Daimler, ha lanciato la Twingo, con il rivoluzionario motore
posteriore mai visto nella Casa della Losanga, dopo la Rio del 1966. La stessa architettura (progetto Edison) che verr utilizzata per la futura Smart, una cooperazione che ha aperto nuovi orizzonti sia a Parigi che a Stoccarda. Come dicono i francesi, una bagarre, una lotta cos tra modelli, tutti nuovi, nella stessa fascia, non si era mai vista. Il vero problema sono i costi: costruire una fabbrica nellEuropa dellEst o in Nord Africa per i paesi europei o nel Sud America per gli Stati Uniti, non assicura pi nessun profitto a qualsiasi progetto. La corsa Sergio Marchionne (Fiat-Chrysler), Akio Toyoda (Toyota), Carlos Tavares (Psa) e Carlos Ghosn (Renault Nissan) Tecnocentro di Renault di Guyancourt. Le parti condivise rappresentano fino al 75% del totale. Otre alla piattaforma, anche altre componenti visibili sono comuni, come i finestrini laterali e una piccola sezione del tetto, pur progettati per il 95% indipendentemente, per garantire il look tipico di ogni marchio. I due manager hanno sottolineato che stato stabilito un nuovo standard, nel segmento, sia per quanto riguarda la personalizzazione sia per la cooperazione. I livelli di qualit, rigorosi, sono stati rispettati, sia da Renault che da Daimler, sono state riesaminate alcune procedure di produzione, rifatto il reparto di verniciatura nello stabilimento di Renault/Nissan, a Novo Mesto, in Slovenia, la fabbrica dal migliore potenziale con una capacit di 250mila unit. Nella stesso impianto verr assemblata la Smart a quattro posti, che arriver in un secondo tempo, la Smart a due posti, sar invece fabbricata nel sito di Daimler, ad Hambach, come lattuale. Mettere in concorrenza i vari siti produttivi dello stesso gruppo una delle soluzioni che permette di comprimere i costi, unito al potenziale delle moderne piattaforme, il risparmio pu arrivare al 30-40%. Sono le nuove regole del mercato che condizionano le case, i due modelli del gruppo francese Psa hanno in comune il 70% della giapponese Toyota, sono prodotte a Kolin (vengono impiegate 3000 persone, altre 700 saranno assunte a breve) nello stabilimento condiviso al 50% con Toyota, nella Repubblica Ceca, dalla poten-
zialit di 300 mila pezzi allanno, di cui 200 mila riservate alle piccole francesi. La possibilit di estendere la personalizzazione, combinando i colori della carrozzeria con gli interni, permette di rialzare il prezzo di listino, di conseguenza i margini. Carlos Tavares, il nuovo capo del gruppo di Psa, ha necessit di fare un altro piano di riduzione dei costi, oltre al miliardo e mezzo di euro gi stabilito per il 2015.
Restyling
A Ginevra, dopo sette anni, anche Fiat ha esposto la rivisitazione del suo best seller, la piccola 500, costruita in 1,2 milioni di pezzi, commercializzata in oltre 100 paesi, ora si presenta con una tavolozza di colori ancora pi ampia, tessuti eleganti, sedili in pelle. Piccoli ritocchi per un modello che continua ad essere un investimento estremamente redditizio, che non ha necessit di trovare altri partner, per ora potr permettersi solo marginali interventi, mantenendo, sempre, un forte anticipo rispetto ad una concorrenza articolata e complessa.
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sponsabile delle piccole vetture per Renault, e Annette Winkler, responsabile di Smart, hanno precisato che le responsabilit sono state divise tra le due aziende, sin dallinizio della collaborazione, seguendo una logica univoca, decisa dagli esperti di entrambe le societ, per stabilire le differenze, tra gli ambienti interni e le forme esterne delle vetture. Ogni due settimane ingegneri di Daimler sono andati a lavorare in Francia, al
RISPARMIO GESTITO,
Il pi importante evento italiano interamente dedicato alla gestione del risparmio. Addetti ai lavori, rappresentanti delle istituzioni e investitori privati si incontrano al Salone del Risparmio per approfondire le opportunit e gli effetti degli investimenti di lungo termine: un approccio che favorisce la stabilit del sistema, contribuendo alla crescita e alla nascita di nuovi e pi consistenti canali tra risparmio e investimento, tra risparmio ed economia reale.
MAIN PARTNER
Sunderland, nel nord dellInghilterra, non sanno cosa sia la cassa integrazione. Anche leccesso di capacit produttivo che ha messo in ginocchio diverse fabbriche in Europa, un concetto ignoto. Nellimpianto Nissan il problema inverso: le linee di montaggio non riescono a stare dietro alle domanda. Dallimpianto, inaugurato trentanni fa, sono uscite mezzo milione di vetture nel 2013. Qui nascono, i crossover Qashqai e Juke, la compatta Note. Modelli disegnati e progettati nel centro stile di Londra per assecondare i gusti degli automobilisti continentali. Per dimensioni uno dei siti pi importanti della Gran Bretagna con oltre 7 mila persone impiegate. Lo scorso anno si aggiunta pure lelettrica Leaf che prima veniva importata dal Giappone. Lalleata di Renault ha piani ambiziosi in Europa: diventare il primo marchio asiatico. Ma la strada lunga e piena di ostacoli: davanti c la Toyota che nel 2013 ha venduto quasi 510 mila macchine contro le 407 mila della Nissan. E poi c la Hyundai, lanno scorso finita in un mezzo pareggio con una quota di mercato per entrambi del 3.4% anche se i coreani hanno immatricolato una manciata di auto in pi. La partita appena entrata nel vivo,
Design Shiro Nakamura, a capo dello stile di Nissan i giapponesi hanno annunciato parecchie novit per fermare i rivali. Dal restyling della Juke alla nuova generazione della Qashqai, in tutto quattordici prodotti in arrivo. Tradotto in numeri significa investimenti per 2 miliardi nel Vecchio Continente. In tutti gli impianti, dove lanno scorso la produzione ha raggiunto le 675.077, il record storico. L80% viene commercializzato nei paesi europei e in Russia. Paese strategico grazie ai legami con il costruttore Autovaz: a Togliatti nasce la berlina Almera. Lobiettivo triplicare le consegne giocando con lattacco a tre punte. Vale a dire: la capofila Nissan, il marchio di lusso Infiniti, e quello low cost Datsun. Investimenti sono stati annunciati anche nelle tre fabbriche spagnole per
un ammontare di 430milioni di euro. Limpianto che crescer di pi, secondo le previsioni interne, quello di Barcellona con larrivo di una nuova vettura di medie dimensioni la categoria della Volkswagen Golf e della Ford Focus a partire dal 2015. Cos la capacit produttiva raggiunger i 200 mila pezzi lanno. E pensare che tutto iniziato da Sunderland: i giapponesi hanno scelto lInghilterra negli anni ottanta, come Toyota e Honda del resto, attirati dai benefici fiscali, dagli incentivi concessi a chi portava capitali e lavoro nelle aree depresse. Nel 2015 il sito dovr far posto a un altro modello, la Q30 marchiata Infiniti, con architettura e motori di origine Mercedes. Il sito Nissan gi conta per un terzo dellintera produzione di automobili in Inghilterra (un milione e mezzo di unit) nel 2013. Secondo la Society of Motor Manufacturers and Traders, il giro daffari legato allindustria automobilista superiore ai 59 miliardi di euro, pari al 3% del prodotto interno lordo. Entro il 2017 secondo le previsioni la produzione toccher i 2 milioni di pezzi lanno, il risultato pi alto e il numero di addetti salir a 100 mila. Grazie ai benefattori stranieri.
DANIELE SPARISCI
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Personaggi, storie, strategie
Imprese
Grandi marchi Luscita dei manager e la nuova organizzazione. Il ruolo della famiglia
Iniziative
I
plicando la valutazione data dal Qatar a Valentino (18 volte lEbitda) si arriva a poco pi di 400 milioni. Per questo vicino alla maison ricordano che Cavalli ha rifiutato in passato una proposta che valorizzava il gruppo 1,4 miliardi di euro. Era diversi anni fa ma oggi limprenditore sarebbe orientato, spiegano vicino alla societ fiorentina, pi che a una cessione, ad accelerare la crescita, Due le direttrici per lo sviluppo: linea uomo, appena ripresa in mano direttamente da Roberto Cavalli dopo che negli ultimi tre anni era stata affidata al figlio Daniele, e accessori, ovvero borse e calzature. Anche le licenze sono una delle strade di crescita. Ed per questo che si parla di un rafforzamento della collaborazione con Renzo Rosso su Just Cavalli.
rchiviate le sfilate, per le aziende della moda e del lusso si torna al lavoro quotidiano in vista delle prossime passerelle. Intanto tutta lattenzione del mercato concentrata su chi sar oggetto del prossimo shopping. Dopo quelle su Missoni, la scorsa settimana sono emerse nuove indiscrezioni su Etro che, a sua volta, ha smentito lintenzione di cedere manifestando invece quella di quotarsi in Borsa. Di certo Etro corteggiato dai fondi. Cos come linteresse alto su Roberto Cavalli. Da tempo si dice che Permira sia in trattative con lo stilista che possiede il 99,90% della societ. Il fondo di private equity come sempre non commenta le indiscrezioni di mercato, ma la sua predisposizione alla moda/lusso (in Italia aveva acquistato e poi ceduto al Qatar il gruppo Valentino e di recente ha rilevato il marchio inglese Dr Marten) ne fa un candidato ideale. Pur se non lunico.
Fondatore Roberto Cavalli, 73 anni, stilista, ha fondato e portato al successo la maison che porta il suo nome. Alcuni anni fa stato in trattative per vendere lazienda, poi ci ha ripensato. Oggi si parla di nuovo di una possibile cessione. Il nome pi accreditato Permira
Manager
Fonti bene informate dicono che stato proprio sulle linee di sviluppo future che si interrotta la collaborazione tra Roberto Cavalli e lamministratore delegato Gianluca Brozzetti e il chief operating officer Carlo Di Biagio, i due manager che avevano assunto la gestione del gruppo cinque anni fa, ristrutturandolo sia sotto il profilo societario che organizzativo. Un divorzio non consensuale a leggere il verbale del consiglio di amministrazione che a fine gennaio ha deciso la revoca dei due dirigenti. Al termine della discussione Brozzetti si astenuto e Di Biagio ha votato contro. C anche chi sostiene che la rottura si sia consumata proprio sulla cessione
della Cavalli (con i manager, che hanno lo 0,1% in azioni privilegiate, favorevoli alla vendita e limprenditore contrario). Una ricostruzione che fonti vicine allazienda, per, contestano, spiegando che la formula della revoca una formula tecnica, usata in passato anche per componenti della stessa famiglia Cavalli, e che luscita dei manager stata concordata e consensuale.
Stime
Cosa far Roberto Cavalli? La stilista fiorentino ha 73 anni, passer
la mano? Un ragionamento sui numeri induce a pensare che non sia questo il momento giusto. Il gruppo, che ha dovuto quasi ripartire da zero alcuni anni fa, anche a seguito della crisi di Ittierre che produceva la linea casual Just Cavalli, ha (dati 2013) un fatturato di 201 milioni di euro e un Ebitda (margine operativo lordo) di 22,5 milioni di euro, con una posizione finanziaria netta di -57 milioni. Applicando i multipli delle ultime acquisizioni realizzate si arriverebbe a una valorizzazione sui 350 milioni di euro e anche ap-
La famiglia
A seguito delluscita di Brozzetti e Di Biagio, le deleghe sono state attribuite allo stesso Cavalli e a Daniele Corvasce, il nuovo amministratore delegato. Della famiglia, oltre al fondatore, sono impegnati in azienda la moglie Eva Duringer, capo dello stile insieme a Cavalli, la figlia Rachele, responsabile degli accessori donna, e la nipote dello stilista Francesca Zaccone, da anni in azienda e attualmente responsabile dei Just Cavalli caff.
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l prossimo 24 marzo ricorrono i 140 anni dalla nascita di Luigi Einaudi. In tutta Italia si festeggia limportante ricorrenza con incontri e cicli di conferenze. A Milano il 24 marzo, Carlo Secchi, ex rettore della Bocconi, nonch ex borsista della Fondazione Einaudi, terr una lezione su Luigi Einaudi, 140 portati bene. Lincontro si tiene nellambito del Corso settimanale di formazione politica, in programma nella libreria Open, dal 10 marzo al 17 aprile, ogni luned e gioved a partire dalle 19. Diretto dal giornalista Enrico Morbelli, lappuntamento si articola in 13 incontri in cui docenti di spicco, giuristi e nomi illustri del mondo filosofico ed economico del paese affronteranno le sfide contemporanee del liberalismo su temi come lEuropa, la bioetica ed il mercato del lavoro. Le conferenze sono aperte a pubblico. Ai giovani sotto i 30 anni che seguiranno il corso sono destinate quattro borse premio dellimporto di 500 euro per la stesura della migliore tesina dedicata ad uno degli argomenti trattati durante i dibattiti. Chiude il ciclo di incontri dedicati al pensiero liberale il 23 giugno Piergaetano Marchetti, presidente della Fondazione Corriere della Sera. Lex presidente di Rcs discuter di Etica e regolamentazione dopo la crisi e nelloccasione premier i giovani vincitori. Il ciclo di conferenze organizzato dagli Amici della Fondazione Einaudi in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera, il Comitato per le libert e gli Alum n i B o cco n i G r u p p o giuristi. Iscrizioni per seguire le lezioni: scuoladiliberalismo@teletu.it
BA. MIL.
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Rilanci Il brand del designer di Anversa stato acquistato due anni fa dal gruppo Zeis Excelsa, 140 milioni di euro di ricavi e 200 dipendenti
aurizio Pizzuti, presidente e Ceo del Gruppo Zeis Excelsa, segue con attenzione levolversi delle notizie che arrivano dalla Crimea e che, per il momento, non sa come interpretare. Perch durante il theMicam, il salone della calzatura che si chiuso la scorsa settimana e dove Zeis Excelsa ha registrato ordini per un milione e mezzo di euro, i buyer russi si sono presentati come sempre. E proprio in questi giorni ha firmato con un importante partner ucraino per aprire un negozio a Kiev. Sono segnali che contrastano con quelli lanciati dalla politica commenta e che ci confermano per ora come, dal punto di vista commerciale, la situazione sia tranquilla. Non ha avuto effetto nemmeno la svalutazione del rublo, che sui prodotti di fascia medio-alta come i nostri stata completamente assorbita. E questo un ottimo risultato, perch i russi per
Novit LInter femminile di calcio ha presentato la nuova linea donna di Bikkembergs allultima settimana della moda milanese. Capitano della squadra Regina Baresi, figlia di Beppe Baresi
per il reato di estero-vestizione. Ottenuta dal tribunale lacquisizione della fabbrica di abbigliamento e trattata con lo stilista la cessione dei marchi, aperto il capitale al Fondo italiano dinvestimento, il gruppo ha intrapreso una nuova strada che lo colloca nel settore del luxury fashion.
Progetti
Sono stati importanti i suggerimenti che lo stilista, da amico, non ci ha mai fatto mancare spiega Maurizio Pizzuti e che ci hanno aiutato ad affrontare un settore che ha regole sottili di immagine e commerciali. Designer formatosi allAccademia di Anversa, la pi cerebrale delle scuole, Bikkembergs stato il primo a trarre ispirazione per la moda maschile dagli sportivi e a trovare la personificazione dei suoi ideali sui campi di calcio. Annunciandolo nel 2001 con una sfilata acclamatissima allinterno dello Stadio Meazza di Milano.
Imprenditore Maurizio Pizzuti A questo ideale di mascolinit, che si potrebbe definire testosteronica e dove contemplata anche la giacca da smoking sui pantaloni da jogging, e la cravatta con il nodo di metallo, il creativo belga ha legato il suo brand. Con una coerenza perfetta, come si vede nel volume edito da Rizzoli, Dirk Bikkembergs. 25 an-
noi sono i primi clienti anche in tutte le capitali internazionali, da Dubai a Istanbul.
Numeri
Situata a Montegranaro, questa azienda di circa 200 dipendenti che ha chiuso il 2013 con un fatturato consolidato di 140 milioni di euro, rappresenta quella che stata
la storica evoluzione della moda negli anni Duemila, con il sorpasso (di vendita e spesso di immagine) degli accessori sugli abiti. Produttrice di alcuni marchi che hanno cambiato la percezione delle calzature, tipo Cult, Docksteps, Sonora e Virtus Palestre e licenziataria di Harley Davidson, Sebago, Merrell e Sam-
sonite, collaborava da anni con Dirk Bikkembergs per le scarpe. Diventate un tale successo da fatturare il doppio del prt--porter e fornire gli investimenti per le sfilate e le campagne pubblicitarie. Cos stata la Zeis, alla fine del 2011, a rilevare il marchio che usciva malconcio da un lungo contenzioso con il fisco
ni di atleti e moda, curato personalmente dallo stilista. A due anni dal nuovo assetto, il brand continua a correre, rivelando potenzialit perfino superiori a quelle intuite. Sul piano dello stile, dopo la decisione di Bikkembergs di dedicare tempo a se stesso, subentrato il designer sudafricano Hamish Morrow, che ha dato nuova vita allultimissima arrivata, la linea donna. E visto il Dna del marchio, a presentarla durante la fashion week milanese, stata lInter femminile di calcio, dove Regina Baresi, la figlia di Beppe, capitano, ed Elena Baresi, la moglie, presidente. Intanto allo studio un sistema organizzativo che separi la divisione dedicata a Bikkembergs dal resto del gruppo. E in un futuro, perch no?, portarlo in Borsa spiega Pizzuti . un progetto al quale tengo davvero molto.
GIUSI FERR
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Le storie, i personaggi
Alimentare Private label e biologico le due scelte per allargare il perimetro del business
La protesta
adici italiane e orizzonti internazionali, la famiglia Ercole ha portato la sua Sacl fuori dai confini e dalle secche dei consumi a suon di innovazione e investimenti e ora pronta a passarla ad una terza generazione tutta al femminile. Ma a certe condizioni. Noi abbiamo deciso di produrre in questo paese, promuoviamo il made in Italy spiega il presidente e amministratore delegato Lorenzo Ercole perch lItalia ha una tradizione gastronomica di prodotto basata sulla preparazione di ricette create con cura ed amore unica al mondo. Ma vorrei che ci fosse maggior attenzione per le aziende che esportano abbiamo la responsabilit di portare la bandiera della buona qualit.
rie il gruppo arrivato a fatturare 124 milioni circa con quattro filiali commerciali estere, pi di 50 distributori in tutto il mondo e 4 divisioni di prodotto , ma non ha perso il Dna delle origini. desiderio diffuso tra
50%
nerazioni della famiglia Ercole. Anche la quota di export decisiva per la continuit. Allestero va pi del 50% del nostro fatturato sottolinea il presidente abbiamo fatto investimenti importanti per avere delle nostre filiali dirette. Invece di affidarci a dei grossisti locali abbiamo aperto per prima una controllata in Gran Bretagna nel 91, poi in Francia nel 98, in Germania nel 2002 e infine siamo approdati negli Usa nel 2011 e ne abbiamo tratto grandi soddisfazioni perch in un anno abbiamo moltiplicato il fatturato. Sacl membro del consorzio di 13 aziende che distribuiscono prodotti biologici con il marchio Almaverdebio ed ha avviato anche
Lassetto
Famiglia Ercole
Lorenzo (75 anni), Carlo (83), Chiara (31), e Lucia (46)
Flli. Sacl
124
milioni di euro
EXPORT
50%
importante che la filiera produttiva non esca dal Paese, bisogna creare le condizioni perch le imprese abbiano la convenienza a rimanere
produzioni di private label, principalmente in Gran Bretagna dove ha una posizione di leadership nel pesto e nei sughi pronti per conto di catene del calibro di Tesco, Sainsburys e Mark Spencer . Laltro punto di forza linnovazione di prodotto. Abbiamo un dipartimento di ricerca e sviluppo che produce centinaia di ricette ogni anno precisa Ercole . Lo scorso anno ne ha realizzate circa 900 per poi metterne in produzione una parte. Dobbiamo avere la capacit di creare per soddisfare la domanda di mercati
nuovi. Per esempio lo scorso anno abbiamo aperto il mercato del fresco in Italia ed abbiamo lanciato come primo prodotto il cous cous con verdure e cous cous con pollo. Limpegno della dinastia piemontese quello di tenere alto il livello qualitativo dei prodotti senza cedere alla competizione del ribasso che infuria nella grande distribuzione. Con le insegne della gdo nostre prime clienti e nostre prime concorrenti il confronto duro. Hanno un potere enorme ma se noi manteniamo la filiera produttiva abbiamo la possibilit di farcela .
Avanti da soli
Scartata lidea di un socio di capitali e della borsa, la famiglia intende andare avanti da sola. Un azionista
per far che liquida limprenditore . Noi abbiamo bisogno di avere costi accettabili in Italia, non abbiamo problemi di finanziamenti. Il mio auspicio che la famiglia che ora ha un ruolo gestionale e non solo di azionista resti la suo posto. Sono gi operative negli uffici di Asti anche le rappresentanti della terza generazione: e cio la figlia di Lorenzo, Chiara, che vicepresidente e Lucia lerede di Carlo, fratello di Lorenzo e primogenito del fondatore che segue la comunicazione, mentre il terzo erede Giuseppe ha lasciato lazienda dopo essere stato amministratore delegato. Ma non abbiamo litigato precisa Lorenzo altrimenti non sarebbe possibile gestire lazienda con questa armonia.
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a crisi dei produttori di pannelli truciolari durata cinque, lunghi anni. Finalmente il 2014, dopo tante difficolt, promette bene e ci sarebbero le condizioni per ripartire. Invece no. Le opportunit di ripresa non verranno colte per una variabile indipendente dalla crisi: laumento del costo della materia prima per la concorrenza dei produttori di energia elettrica dalla combustione di biomasse vegetali, che rende la produzione dei pannelli antieconomica. La denuncia di Alessandro Saviola (nella foto), imprenditore mantovano alla guida del gruppo omonimo, che occupa 1.400 dipendenti e vale 600 milioni di ricavi, di cui met ottenuti dalla produzione di pannelli truciolari. La conseguenza, per quanto riguarda Saviola, che uno dei tre stabilimenti, quello di Sustinente, in provincia di Mantova, rimarr chiuso, con i 125 dipendenti in cassa integrazione a zero ore. Le difficolt del gruppo mantovano sono condivise dallintero settore, gi messo a dura prova dal calo dei consumi sul mercato interno, dalla concorrenza cinese e tedesca, dal livello basso del dollaro che penalizza le esportazioni europee. La materia prima di cui Saviola denuncia laumento dei prezzi sono i rifiuti legnosi. Non messa in discussione lopportunit della produzione di energia elettrica alternativa, che serve per ridurre la dipendenza dalle fonti fossili tradizionali, ma lacquisto massiccio di materia prima che i produttori delle centrali elettriche a biomassa possono permettersi di pagare a prezzi pi alti grazie agli incentivi pubblici. Ufficialmente la normativa europea stabilisce una gerarchia dei rifiuti che d la priorit alle imprese che riciclano il legno rispetto a quelle che lo bruciano. Nei fatti sta accadendo esattamente il contrario. E il risultato che la carenza strutturale di materia prima per la filiera del mobile contribuisce alla perdita di competitivit di uno dei principali settori del made in Italy. Il problema c ammette Walter Righini, presidente della Fiper (Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili), lassociazione a cui fanno capo un centinaio dimprese, che per chiarisce di rappresentare impianti di teleriscaldamento, per i quali non sono previsti incentivi. E spiega: Le centrali a biomassa per la produzione elettrica assorbono grandi quantit di materia prima, che scarseggia, e i prezzi salgono. Le perplessit aumentano perch gli incentivi finiscono molto spesso per avere un valore superiore a quello dellenergia elettrica prodotta. Sistemi dincentivazione che, peraltro, stanno cambiando. Lo sottolineano i rappresentanti di Assorinnovabili, lassociazione a cui aderiscono le imprese di produzione dellenergia da centrali alimentati da biomasse, quelle messe sul banco degli imputati. Le regole sono cambiate e gli incentivi stanno diventando meno generosi dicono . Sia per quanto riguarda la loro entit, che pu risultare dimezzata, sia per la crescente complessit delle procedure da seguire per ottenerli, che riduce in misura significativa la possibilit di incassarli.
F. TAMB.
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Offshore
icaizzi@corriere.it
le loro lingue (allinglese) nel brevetto europeo. Italia e Spagna non hanno aderito per protestare contro lesclusione dellitaliano e dello spagnolo, che penalizza i due Sistema Paese a livello Ue. Ma questa defezione di principio starebbe provocando conseguenze meno negative del previsto. Le imprese italiane possono utilizzare i vantaggi del brevetto europeo nei 26 Paesi Ue in cui in vigore, ricorrendo anche allo specifico Tribunale (a cui lItalia ha aderito). In pi nel loro Paese possono veder tutelate le loro invenzioni nella lingua di Dante. Anche le imprese straniere, se vogliono tutelare i loro brevetti in Italia, devono registrarli in italiano.
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el Consiglio dei capi di Stato e di governo dellUe sul caso Ucraina, riunito durgenza gioved scorso nel palazzo Justus Lipsius di Bruxelles, una parola pronunciatissima nei colloqui informali a margine dei lavori risultata gas. Serviva a spiegare intriganti retroscena delle diverse posizioni di Germania, Italia, Ucraina, Russia, Stati Uniti e di altri Paesi coinvolti nella trattativa diplomatica internazionale sulla crisi esplosa tra Kiev e la Crimea. La linea dura annunciata
dal presidente americano Barack Obama, dopo lazione militare lanciata dal presidente russo Vladimir Putin in Ucraina, veniva collegata proprio al boom della produzione di gas naturale negli Stati Uniti. Le nuove tecniche di estrazione stanno consentendo laccesso soprattutto a enormi giacimenti di gas di scisto. La Casa Bianca, in prospettiva futura, ambirebbe a sostituirsi al Cremlino nellexport di energia, che condiziona Paesi dellEst Europa, Germania e altri Stati Ue. Al summit, dopo forti con-
trasti tra i 28 leader, prevalsa la linea della cancelliera tedesca Angela Merkel, pi prudente con Mosca rispetto a quella di Obama. Laccordo stato accompagnato da indiscrezioni fuoriuscite da delegazioni filo-Usa, che accusavano Berlino di non voler rischiare ritorsioni di Putin nelle forniture di gas. Il neopremier ucraino Arseni Iatseniuk ha ringraziato il Consiglio
Europarlamento Il presidente Martin Schulz, socialista tedesco, che guida listiutzione dal 2012
europeo per lofferta di aiuti Ue da 11 miliardi di euro in due anni. Ma varie delegazioni sussurravano che a Kiev non possono comunque rinunciare subito alle forniture di gas russo a prezzo politico.
Fondi neri
Domani lEurop a r l a m e n to d i Strasburgo deve votare un potenziamento della normativa anti-riciclaggio, che include il gioco daz-
Brevetto europeo
Germania e Francia hanno usato il loro potere a Bruxelles per imporre di aggiungere
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Trend Il caso di Tinder che, dopo il successo negli Usa, sta invadendo lEuropa. E di Lovoo, che ha ormai 8 milioni di utenti. Spopolano le app
l mare pieno di pesci. E sia il mare che i pesci valgono circa 3 miliardi di dollari lanno: a tanto ammonta secondo le stime degli analisti il mercato del dating online, cio siti (e applicazioni) per trovare lanima gemella. Ma il vero tesoro nascosto sta nel mobile. Anche se il dibattito sulla privacy ancora da risolvere, proprio grazie alle opzioni di geo-localizzazione che la ricerca di qualcuno di interessante a portata di appuntamento diventa pi facile. Cos il giro daffari legato alle applicazioni disponibili su smartphone o tablet salito fino a 1,4 miliardi di dollari nel 2013. E mentre i vecchi siti si vedono costretti a restyling adatti ai dispositivi mobili, crescono i numeri delle nuove app, pensate e costruite a misura di smartphone.
miliardi di dollari
1,4
Over 45
6,5%
3,5%
13-17 anni
7%
32%
18-24 anni
51%
Et utenti Tinder
una piattaforma di dating, piuttosto ci consideriamo uno spazio social per la scoperta, ha spiegato Mateen in unintervista al quotidiano britannico Guardian. Intanto rispetto ai social tradizionali, come Facebook o Twitter, possono contare su una base di utenti mediamente pi giovane: lo zoccolo duro degli iscritti a Tinder ha fra i 18 e i 24 anni (51%), ma c anche una fetta del 7% composta di ragazzi tra i 13 e i 17 anni.
Le app
Account Vip
Il principio sul quale si base lapp tedesca Lovoo lo stesso: si scarica, si crea il profilo appoggiandosi a quello di Facebook, ci si geo-localizza e grazie a un radar si cercano potenziali partner in zona. Lanciata nel 2011, ha raggiunto 8 milioni di utenti e conta di far soldi grazie alle funzioni a pagamento: liscrizione gratuita, ma si pu acquisire pi visibilit grazie agli account Vip. Se le nuove app si concentrano sul mobile i siti tradizionali provano a dar battaglia ai nuovi arrivati proponendo funzioni sempre pi raffinate e precise. OkCupid, sito che nel 2014 festeggia i dieci anni dal lancio, si appoggia su diversi algoritmi per mettere in contatto persone con interessi simili. Per mantenere alto linteresse dei circa 30 milioni di iscritti (1 milione dei quali si connette al sito ogni giorno) ha introdotto di recente anche una nuova funzione che permette, per un minimo di 4,95 dollari, di filtrare le ricerche bloccando determinati tipi fisici. Mentre Meetic, a 13 anni dal lancio e a 9 dalla quotazione in Borsa, prova a puntare sulla vita reale: dopo essersi imposto come uno dei siti leader per il dating online, lanno scorso ha inaugurato la creazione di eventi per far incontrare gli utenti dal vivo. Non solo un modo per cambiare pelle, ma anche una strategia di business ben precisa (anche se il grosso dei soldi arriva sempre dagli abbonamenti). Ormai il sito unazienda avviata: inaugurata nel 2001 dallimprenditore francese Marc Simoncini, nel 2005 sbarcata in Borsa con una quotazione da 280 milioni di euro e colleziona bilanci sempre positivi. Il picco stato nel 2010, anno in cui Meetic ha raggiunto i 186 milioni di euro (erano 1,2 nel 2002), poi si scesi a 178 nel 2011 e 164 nel 2012. Chiss che gli eventi, uniti alla nuova app, non portino a una nuova crescita dei conti.
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Usa, settembre 2012
750
Probabilit
La probabilit che i fondatori diventino ricchi pi alta della probabilit che gli utenti trovino lanima gemella. Cos funziona Tinder, lapp per il dating che dopo aver spopolato in Usa sta invadendo il mercato europeo: su 750 milioni di profili sfogliati al giorno avvengono solo 10 milioni di match, cio di reciproci like tra due persone (condizione necessaria per poter iniziare a chattare con il potenziale partner). Insomma, c la possibilit di chattare con una persona ogni 75 profili esaminati. E chiss se poi la conversazione va avanti: trovare lamore, o anche solo combinare un appuntamento, va contro le regole della probabilit. Ma sognare (e sfogliare profili) non costa niente: cos i numeri dellapp crescono e i tre fondatori, gli americani Sean Rad, Justin Mateen e Jonathan Badeen, si sfregano le mani. Le idee chiare le avevano dallinizio, da quando hanno lanciato lapp ad una festa universitaria nel settembre 2012. Un anno e mezzo dopo lobiettivo espandere e fidelizzare la base degli utenti. Il passo successivo sar utilizzare lapp (che ora gratis e si appoggia a Facebook) come cavallo di Troia per far soldi: gli utenti pagheranno per rendere pi visibile il proprio profilo o per inviare regali virtuali, i brand per far pubblicit ai propri prodotti. Sar forse un obiettivo troppo ambizioso, ma tra i traguardi fissati dai tre fondatori c anche quello di rendere Tinder un social: Non abbiamo mai voluto essere
Iscrizione gratuita Business model futuro: regali virtuali, proli visibili a pagamento, ads per brand
milioni di utenti
Iscrizione gratuita Business model: account Vip con funzioni aggiuntive a pagamento
42
I siti
milioni di utenti
Francia, 2001
30
Iscrizione gratuita Business model: abbonamenti mensili per servizi aggiuntivi, organizzazione serate di incontro
Usa, 2004
milioni di utenti
Prenotati su www.sdabocconi.it/incontrimba
MILANO | ITALY
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COR RI E R ECONO M I A
yeOn una webcam di forma sferica, prodotta da DLink per la videosorveglianza domestica: in particolare per monitorare giorno e notte, grazie al sensore a infrarossi, la camera dei bambini. Linstallazione semplice, a prova di nonna, e una volta posizionata (su un mobile o al muro) si aggancia
in modo automatico alla rete wi-fi domestica. Questocchio elettronico si controlla da smartphone e tablet, dopo avere s c a r i c a t o l a p p g r a t u i t a mydlink Baby. Il sistema audio bidirezionale con microfono incorporato consente di parlare al bimbo a distanza, anche per tranquillizzarlo. Inoltre il dispositivo permette di impostare notifiche automatiche per essere avvisati di quanto accade nella stanza. Ad esempio, vengono rilevati i movimenti del bimbo se
si agita troppo, dei suoni se piange, oppure le variazioni della temperatura ambiente rispetto ai valori impostati. Il difetto? La microSd interna la scheda sulla quale memorizzare immagini e filmati va acquistata separatamente. Pro: notifiche sullo smartphone Contro: non inclusa la microSd
U. TOR. MARCA: D-Link PRODOTTO: EyeOn PREZZO: 129 euro
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on 25 anni alle spalle, la saga di Castlevania della giapponese Konami parte della storia dei videogiochi. Ma il rinnovamento grafico, dettato dalla necessit di adeguare il gioco bidimensionale agli attuali standard grafici, riuscito solo in parte. Con il primo Lords of Shadow del 2010, Castlevania diventava tri-
dimensionale e stupiva per linnovazione. Il nuovo capitolo, quattro anni dopo, prosegue nella spettacolarizzazione, senza per aggiungere novit al gioco. Il giocatore, nei panni di un Dracula simile a un disinvolto teenager, incontra e abbatte ripetutamente infinite orde demoniache in una moderna rivisitazione dei giochi di cappa e spada. La trama esile e la libert di
esplorazione del giocatore limitata ad alcune piccole zone, destinate a camuffare la linearit del percorso. Di grande atmosfera e condito da una colonna sonora deccellenza, Lords of Shadow 2 merita comunque attenzione per la sua spettacolarit. Pro: atmosfere e colonna sonora deccellenza Contro: poco originale
M. T. MARCA: Konami PRODOTTO: Castlevania: Lords of Shadow 2 PREZZO: 69,99 euro
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Personal da polso Per non perderti, se vai sui monti guarda lorologio
embrano normali orologi, in realt sono dei veri e propri computer da polso dedicati allo sport, al fitness e allesplorazione. Sono prodotti da Suunto, azienda finlandese, e sono famosi per la qualit dei materiali e laccuratezza della tecnologia. Vector uno dei modelli di
On demand Il 18 marzo attesa lofferta in streaming di Murdoch per pc, console, tablet e smartphone. I costi e i rivali
L@pp
Lultima onda
Con 40 milioni di utenti in tutto il mondo, di cui 30 solo negli Usa, il colosso Netflix, quotato al Nasdaq, ancora il grande assente nello scenario televisivo italiano. Pronto a sbarcare in Francia e in Germania con un abbonamento mensile da 7,99 euro, secondo indiscrezioni dovrebbe arrivare in Italia entro la fine dellanno (ma non ci sono conferme ufficiali). Nato negli Stati Uniti come servizio di noleggio fisico di Dvd, Netflix diventato in pochi anni il primo fornitore di televisione interattiva nel mondo, producendo contenuti proprietari per i propri servizi. In testa ci sono le serie televisive di successo che possono essere seguite esclusivamente online: tra queste, il celebrato House of Cards, interpretato dal premio Oscar Kevin Spacey. Secondo losservatorio Mavise per i contenuti audio e video, organo ufficiale della Comunit europea, in Italia si creato in pochi anni un sottobosco di ben 249 servizi attivi di video on demand, su un totale di oltre 5 mila in tutta Europa (dati 2013). Il valore mondiale di questo mercato stimato in 21,8 miliardi di dollari (circa 870 miliardi di lire), con una crescita prevista a 45,25 miliardi di dollari (circa 33 miliardi di euro) per il 2018 (fonte Marketsandmarkets). In Italia, nello stesso periodo, prevista una fidelizzazione di centomila nuovi utenti ogni anno, partendo da una base odierna numericamente insignificante (fonte Ihs 2014). Quello del video on demand probabilmente il modello di televisione del futuro, personalizzabile e caratterizzato da una partecipazione attiva del telespettatore che sceglie solo quello che vuole vedere (e pagare). In Italia, pur con previsioni di forte crescita, lo scenario ancora embrionale. E anche se a oggi impossibile stabilire se sar il modello di business vincente, limportante per tutti i protagonisti essere saliti a bordo.
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Il confronto
arted prossimo, 18 marzo, salvo imprevisti, dovrebbe partire Sky Online. un servizio di video on demand per la distribuzione dei palinsesti del colosso mediatico americano, indirizzato a una fascia di mercato che a Sky definito di proto abbonati: un pubblico giovane ed esigente, in continuo movimento, avvezzo alluso della tecnologia e allacquisto istintivo, ma ancora privo di quellindipendenza economica necessaria per affrontare i costi di un abbonamento completo. Sky Online pu essere definito il fratello minore di Sky Go, lapplicazione per fruire dellabbonamento Sky da dispositivi mobili come il tablet, di cui mantiene la collaudata interfaccia utente e condivide gran parte dei contenuti: cinema, serie televisive ed eventi sportivi, ma non i programmi dintrattenimento come Masterchef o Xfactor.
Innity Mediaset
Data di lancio 18 marzo 2014 Costi mensili Abbonamento 19,90 euro (1) per i lm, 9,90 euro (1) per le serie tv 600 lm, 300 puntate di serie tv, canali Sky ed eventi sportivi (2)
Dicembre 2013 2010 Abbonamento 9,90 euro, escluse prime visioni (da 2 a 4 euro) 5.000 titoli disponibili, tra cinema, ction e cartoni animati Abbonamento 11,90 euro, escluse prime visioni (a noleggio per 24 ore o in vendita)
Solo Solo a consumo: abbonamento: lm noleggiati da 0,99 a 5,49 euro; 7,99 euro (1) lm acquistati da 5 a 19.99 euro Web serie tv e altro
Contenuti
3.000 titoli tra serie Solo cinema tv e cartoni animati; con 2.000 lultima settimana titoli disponibili di programmi Rai; altri 2.000 titoli fuori abbonamento
Pparra
(1) Da confermare; (2) pay per view per i singoli eventi sportivi; (3) previsione; NetFlix dal 2008 fornitore di servizi video on demand
I due pacchetti
Lofferta prevede due tipi di abbonamento mensile non ricorsivo: allo scadere dei 30 giorni la visione sinterrompe e non viene addebitato pi denaro. Uno il pacchetto cinema, al probabile costo di 19,90 euro: comprende 600 film, pi otto canali tematici dedicati, Laltro il pacchetto dedicato delle serie televisive, che secondo fonti dovrebbe costare 9,90 euro: 300 episodi seriali e tre canali dedicati. Discorso a parte per gli eventi sportivi, per cui non previsto abbonamento: sarebbero acquistabili singolarmente, a prezzi variabili. Per utilizzare Sky Online servono un computer (Pc o Mac), oppure un qualunque tablet, o uno smartphone (iOS o Android), o una console di videogiochi Playstation 4; oltre, naturalmente, alla connessione Internet, fissa o mobile. Confrontato con le offerte dei principali concorrenti (vedi tabella), se le informazioni raccolte fossero confermate, il modello di business di Sky Online sarebbe pi costoso per lutente. Per un abbonamento che comprenda cinema e serie tv, pur senza spese aggiuntive nascoste, si arrivano a pagare quasi 30 euro al mese, pi di quanto sia necessario per labbonamento al pacchetto base del servizio completo Sky. per la sua Cubovision (che oltre a cinema e serie televisive pu contare su tutti i canali tematici della Rai). Diversa la strategia della Chili Tv di Fastweb e del fondo Antares. Pi simile a una videoteca virtuale che a un palinsesto tv, non richiede infatti alcun abbonamento. Consente di noleggiare per 48 ore, o acquistare per sempre, i diritti per vedere contenuti solo cinematografici, pagando cifre diverse a seconda del film e della sua qualit video, in alta o in bassa risoluzione (lacquisto va da 5 a 19,99 euro, il noleggio da 0,99 a 5,49 euro).
I concorrenti
Loperazione giustificata dal gruppo di Rupert Murdoch con lelevata qualit dei contenuti, in continuo e veloce aggiornamento. Comunque, siamo lontani sia dai 9,90 euro necessari per vedere lintera offerta del recentissimo Infinity di Mediaset (le cui prime visioni cinematografiche si pagano per separatamente), sia dagli 11.90 euro richiesti da Telecom Italia
Lanalisi
esegantini@corriere.it
Vuole raddoppiare il budget sui diritti. Ma consuma gratis tutta la banda larga...
senta il 60% dei ricavi degli studios. in altre parole un signor partner che acquista i diritti di film e serie tv prodotti da Hollywood per proporli pi tardi con la sua offerta on demand. Ma, oltre che partner, Netflix diventata anche un temibile concorrente: perch, se da un lato acquista i diritti dagli studios, dallaltro produce suoi programmi originali in competizione con i canali pay e i grandi network (vedi il clamoroso successo di House of Cards con Kevin Spacey). Il confronto dei prezzi di abbonamento mensili eloquente: 6,99 dollari al mese (negli Usa) per Netflix contro i 17,99 di Hbo e i 12,99 di Showtime e Starz. Per capire le grandezze di cui parliamo, il budget di Netflix per lacquisto di diritti e la produzione di contenuti propri, oggi di 2 miliardi di dollari, dovrebbe raddoppiare nei prossimi anni. Uno dei binari su cui sfreccia il treno di Netflix luso di Internet come rete distributiva. In America, nelle ore serali, lazienda consuma, praticamente gratis, quasi la met della banda larga disponibi-
l successo di Netflix, regina dello Svod (subscription video on demand, abbonamento ai servizi video in streaming su richiesta), comincia a dare noia ad alcuni. Innanzitutto alle major di cinema e tiv. Secondo una ricerca scrive lanalista Augusto Preta sul Corriere delle Comunicazioni lo Svod rappresenta il 67% delle transazioni digitali e cresce pi rapidamente di tutte le altre forme di video. la fruizione televisiva non tradizionale preferita dagli americani, con una quota di mercato del
49% e un fatturato di 3 miliardi di dollari. Negli ultimi due anni, gli abbonati ai servizi di pay tv come la mitica Hbo (Boardwalk Empire, The Newsroom), Showtime e Starz sono calati del 6%, contro una crescita del 4% degli abbonati Svod. Naturalmente Netflix non lunica a beneficiarne: ne traggono vantaggio anche i suoi concorrenti come Hulu Plus e Amazon Prime. Negli Stati Uniti, Netflix ha superato i 30 milioni di abbonati mentre Hbo ne ha 28, Showtime 22 e Starz 21,8. La pay tv rappre-
le. Ma qui la locomotiva si scontra con le societ di telecomunicazioni, le telco, obbligate dalle regole attuali a far pagare a tutti lo stesso pedaggio sulla rete, indipendentemente dal fatto che facciano circolare singoli vagoni o, come nel caso dei video, lunghissimi convogli. La recente decisione della Corte dAppello di Washington (vedi il nostro blog Estory sul Corriere.it del 18 gennaio scorso) ha giudicato incostituzionale questo modello di net neutrality e dato ragione agli operatori telefonici. Se la decisione verr confermata, societ come Verizon e At&t potranno bloccare i servizi che consumano pi banda, come Netflix, o, pi probabilmente, concludere accordi commerciali che facciano pagare la rete secondo leffettivo consumo. @SegantiniE
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I prodotti, le campagne
Pit Spot
a cura di ALDO GRASSO pitspot@fastwebnet.it in collaborazione con MASSIMO SCAGLIONI
rivexone un servizio Vodafone per tenere sotto controllo lauto con lo smartphone. Basta installare una piccola scatola nera (un dispositivo elettronico grande come un pacchetto di sigarette) e collegarlo al connettore di diagnostica (Obd) che c nel vano portaoggetti: lo stesso usato dal meccanico per il
controllo dellauto. Linstallazione di questa black-box, completa di carta sim dati, immediata e non richiede competenze tecniche. Quindi, si attiva la sim via Internet, si scarica lapp Drivexone sullo smartphone (Android e iOs) e il sistema pronto. Consente di rivedere tempi, distanze, velocit medie e itinerari di viaggio. E poi ricevere informazioni sullo stato
dellauto e segnalazioni su anomalie del motore. Inoltre, grazie al Gps, verifica la posizione dellauto, per ritrovarla nei parcheggi o in caso di furto. Il difetto? Il connettore Obd non presente su tutte le vetture. Pro: monitoraggio del motore e della posizione dellauto Contro: non funziona sulle auto prodotte prima del 2003
U. TOR. MARCA: Vodafone PRODOTTO: Drivexone PREZZO: 79 euro (pi abbonamento 3 euro al mese)
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Nuovo shopping I casi da Bulgari a Ikea. Fra quattro anni 200 milioni gli utenti per queste applicazioni
azienda tedesca leader mondiale della realt aumentata, che sta lavorando con Intel, Sap, Epson per portare la prossima generazione di applicazioni sulla tecnologia indossabile.
Il browser dedicato
I GoogleGlass e altri smart-glass sono la piattaforma ideale per laugmented reality, ma questanno la porteremo anche su ogni smartphone, ha annunciato al Mobile World il cofondatore e amministratore delegato di Metaio, Thomas Alt. A diffonderla sar Junaio, il pi avanzato browser mobile ad augmented reality, presentato da Metaio nella versione 5.2. Consente di esplorare le citt scoprendo tutto ci che ci si trova intorno: basta inquadrare i luoghi con lo smartphone per vedere apparire simboli e frecce che indicano bar, ristoranti, fermate del bus, negozi. Il browser combina i contenuti provenienti da oltre 1.500 canali dinformazione con la geolocalizzazione. E mostra informazioni su prodotti o modelli 3D quando sinquadrano i QRCode. Anche laustriaca Wikitude e lamericana Layar hanno prodotto navigatori mobili dotati di realt aumentata per esplorare le citt. Mentre la start-up inglese Blippar ha lanciato lapplicazione di pubblicit interattiva basata sul Blipp: un logo che, quando viene inquadrato dal telefonino in un ambiente reale, fa apparire informazioni in realt aumentata. usato gi da 750 marchi che hanno raggiunto cos oltre cinque milioni di consumatori. Il 4 febbraio Juniper Research ha annunciato che il mercato dei servizi e delle applicazioni di Mobile Augmented Reality raggiunger nel 2015 il valore di 1,2 miliardi di dollari. E nel 2018 saranno oltre 200 milioni, si stima, gli utenti di app a realt aumentata. Il 40% del fatturato sar generato da giochi, ma la crescita verr dalle grandi marche, che la propongono per marketing interattivo e mobile commerce.
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Chi lo propone
Ikea con lapp Furnish Metaio con il browser mobile Junaio
Strumento
iPhone, iPad iPad, iPhone 5
ndossare uno dopo laltro alcuni abiti e vedere quale stile ci sta meglio, senza entrare in un negozio. Basta uno smartphone o un tablet con unapplicazione di realt aumentata. la tecnologia che permette di sovrapporre immagini virtuali (e tridimensionali) a una ripresa diretta, con videocamera, della realt. Gi utilizzata nel turismo, nella sanit o nellarchitettura, la realt aumentata spinta dai dispositivi mobili (smartphone e tablet) sta arrivando nel mondo dei consumatori, per rendere pi accattivante e concreta lesperienza dello shopping.
Wikitude World il navigatore che aggiorna anche Twitter Atol catena di ottici francesi con l'app TryLive
Come funziona
Si scarica lapp (come quella degli ottici Atol per provare un paio di occhiali). Si scelgono i modelli in 3D dal catalogo virtuale. Infine sinquadra il proprio viso con la face-camera del telefonino: basta posizionare il modello sulla propria immagine e scattarsi una foto per vedere il risultato. Lapplicazione, nata per iPhone-iPad e ora disponibile anche per Android, stata creata con la piattaforma TryLive della francese Total Immersion, pioniera dellAugmented Reality. Il partner italiano OnScreen Communication ha usato la stessa tecnologia per creare lapp di Siamoises, giovane marchio del made in Italy che ha lanciato la prima collezione di magliette a realt aumentata. Puntando lo smartphone sul logo della t-shirt si possono scaricare tutti i modelli con grafiche animate corredate
1,2
200
milioni
Fatturato mondiale stimato della realt aumentata per dispositivi mobili nel 2015
da suoni, e provare sulla propria immagine i diversi stili, dal romantico al punk, scattandosi foto da condividere subito nei social network. Anche Bulgari propone sul proprio sito di provare la nuova collezione di anelli Bridal, visualizzandoli sulla mano. Lapplicazione dellagenzia Grand Union, che da met febbraio ha lanciato anche lapp Mappami per scoprire sto-
rie e vedute nascoste di Milano con una caccia al tesoro in realt aumentata. Per chi deve arredare casa c il catalogo di Ikea su una app per iOs: si inquadra con liPad la stanza e si integrano nellimmagine i mobili scelti nei modelli 3D, posizionandoli dove si vuole. Lultima versione, in alta definizione, ha uneffetto molto realistico. stata creata con la tecnologia di Metaio,
Il finale particolarmente divertente: Fiorello si accorge di avere la batteria scarica, e chiede a qualcuno fuori campo: Abbiamo tutto?. A rispondere un altro volto noto: il regista premio Oscar Gabriele Salvatores, che rasserena il nostro eroe: tranquillo, abbiamo tutto. Insomma, se la pubblicit si pu fare col telefonino, poi il commercial pu prendersi la soddisfazione di chiamare in causa un acclamato regista come testimonial. Si preannuncia cos gi un format durevole di comunicazione: limmagine di Fiorello che gira per i negozi Wind dItalia, contagiando clienti e commessi dei punti vendita con la sua energia, di certo efficace. E per una volta lidea creativa si addice perfettamente al personaggio, innamorato del suo telefonino e, in pi in generale, sempre propenso a sperimentare linguaggi innovativi, che spaziano dal big show in tv al frammento di Edicola destinato alla circolazione virale sul web. La campagna ha come sottofondo musicale la hit Jubel, del gruppo elettrodance francese Klingande.
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Note digitali
il mercato mainstream. Solo in questo modo potremo spingere la crescita della base degli utenti, afferma Veronica Diquattro, responsabile del mercato italiano della societ svedese. E per questo si rende necessario avere un occhio di riguardo per il mobile, perno per il futuro della piattaforma in un mercato sempre pi affollato. Dopo anni di concorrenza con la francese Deezer e lamericana Pandora, infatti, la societ svedese lanno scorso ha dovuto affrontare anche il lancio di servizi dedicati da parte di big come Apple e Google. E pare che anche Amazon stia prendendo accordi con le major per lanciare una propria piattaforma streaming di brani musicali.
GRETA SCLAUNICH
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ei cliente Vodafone? Per te labbonamento a Spotify costa il 30% in meno. Laccordo tra la multinazionale della telefonia e la piattaforma di musica in streaming riguarda una trentina di paesi a livello globale e dal 15 marzo, dopo Irlanda e Gran Bretagna, sar disponibile anche in Italia. I clienti italiani di Vodafone potranno accedere a Spotify Premium a 6,99 euro anzich 9,99 euro mensili (ed il primo mese sar gratuito). Il nostro obiettivo far utilizzare sempre di pi la rete ai nostri clienti, proponendola come elemento che fa la differenza, spiega Stefano Gastaut, direttore consumer mobile Vodafone Italia.
In ogni caso le abitudini degli italiani nei confronti del mobile stanno cambiando. Sempre pi persone utilizzano la rete dati: su 29 milioni di Sim attive con Vodafone circa 10 milioni riguardano smartphone e tablet. E chi gi possiede dispositivi mobili li usa sempre di pi: registriamo infatti una crescita del consumo dati con tassi di incremento annuo che superano il 50%, afferma Gastaut. Questo trend ha spinto Vodafone a raddoppiare i fondi stanziati per il progetto Spring, ovvero gli investimenti per lo sviluppo delle reti e dei servizi a banda ultralarga mobile e fissa in Italia. Per il biennio 2014/2015 si arriver a un
impegno complessivo di 3,6 miliardi di euro. Laccordo con Spotify dunque solo il primo di una serie di passi che la multinazionale britannica si appresta a compiere per spingere gli utenti a provare i vantaggi della rete potenziata.
In Italia, infatti, chi utilizza i dispositivi mobili si concentra principalmente sulla fruizione di musica e video: una tendenza che Vodafone vuole cavalcare per catturare nuovi clienti. E spingere chi cliente lo gi ad utilizzare la rete in modo ancora pi massiccio. Secondo Gastaut, infatti, chi abbonato a servizi di musica in streaming in media ascolta mezzora di canzoni al giorno, che corrispondono a circa 15 ore al mese e a un gigabyte di traffico. E la soglia di un gigabyte al mese rappresenta un aumento significativo del consumo medio di dati per i nostri utenti italiani. Se lobiettivo principale di
Vodafone di aumentare il traffico, per Spotify laccordo rappresenta invece il modo per sfondare in un mercato potenzialmente molto ampio, dopo che la piattaforma, nata nel 2008 in Svezia, riuscita a raggiungere ad oggi un totale di 24 milioni di iscritti (1 su 4 ha sottoscritto un abbonamento a pagamento). In Italia la piattaforma arrivata un anno fa e sul mercato tricolore si sta muovendo bene. Basti pensare che in un anno gli utenti italiani hanno ascoltato oltre 65 milioni di ore di musica e creato pi di 15 milioni di playlist. Adesso, dopo aver conquistato i clienti tradizionali, Spotify vuole spostarsi verso
DEL 10 MARZO 2014 ANNO XVIII - N. 9 Direttore responsabile FERRUCCIO DE BORTOLI Condirettore LUCIANO FONTANA Vicedirettori ANTONIO MACALUSO, DANIELE MANCA, GIANGIACOMO SCHIAVI, BARBARA STEFANELLI 2014 RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Sede legale: via A. Rizzoli, 8 - Milano Registrazione Tribunale di Milano n. 490 del 16 settembre 2003
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Integratori, un business che cresce cresciuto del 3,1% il mercato degli integratori alimentari. Il settore, secondo i dati di Nielsen ha fatturato 1.946,5 milioni nel 2013. In aumento anche il numero di confezioni vendute (+2,1%). Le farmacie, con l87,2% di quota di mercato sono il principale canale di distribuzione.
2,9
miliardi il business degli occhiali made in Italy il fatturato dellocchialeria nel 2013. In aumento (+7,2%) le esportazioni che ormai assorbono il 90% della produzione. In crescita lexport di occhiali da sole (+9%) e delle montature da vista (+3,7%). Andamenti positivi che non trovano riscontro, purtroppo, nel mercato interno, nel quale le vendite sono diminuite, in generale, dell1,8% e dell8% per gli occhiali da sole.
Come varier il fatturato nel 2014 Forte crescita: da +26% a +50% Crescita: da +6% a +25% Stabile: da -5% a +5% Calo: da -25% a -6% Forte calo: da -50% a -26% Crollo: -51% e oltre
Previsione rispetto allesercizio precedente del 2013 0,0% Boom: +51% e oltre
Pparra
Criticit
Naturalmente non siamo in presenza di un paradiso artificiale e quindi non mancano gli ostacoli. Primi elementi indicati come particolarmente critici dagli imprenditori sono infatti le variabili esogene, legate al ruolo dello Stato e dellamministrazione pubblica: il 74,4% critica la burocrazia, il 65,6% gli aspetti fiscali, il 55,9% lincertezza normativa, il 52,4% i tempi
a meccanica non si fermata, il comparto ha fronteggiato londa durto della crisi e ora mostra segnali concreti di ripresa. Un andamento in controtendenza con il resto dei settori produttivi e un segnale importante di vitalit. Sei aziende su dieci sostengono di avere un portafoglio ordini che permette di sostenere le loro esigenze finanziarie. E l85,4% dichiara di avere una liquidit sufficiente o buona. Positive anche le attese sul fatturato 2014: solo il 7,7% delle imprese prevede un peggioramento della propria situazione finanziaria. Una radicata fiducia che riguarda landamento generale del mercato in cui operano: quasi unazienda su due ipotizza una crescita a livello generale del settore nei prossimi tre anni. Questa listantanea delle imprese del comparto della meccanica e della subfornitura italiano scattata da Senaf in occasione di Mecspe, la fiera internazionale delle tecnologie per linnovazione (a Parma dal 27 al 29 marzo).
della giustizia, mentre il 50,4% teme la concorrenza del mercato. Destano invece meno preoccupazione, nonostante siano aspetti fondamentali per le imprese, il costo della forza lavoro, il recupero dei crediti e laccesso al credito. Sicuramente le imprese stanno cercando la strada per essere pi competitive a livello globale ma difficile vedere con chiarezza quale sia quella corretta conclu-
de Bianchi . Di fronte a mercati complessi e poco trasparenti molte aziende reagiscono in modo spesso inadeguato. Per differenziarsi, occorre ripartire dai giovani e da qualit, innovazione e tecnologia: per questo a Mecspe saranno presenti makers e startup, che rappresentano un stimolo essenziale allevoluzione dei processi produttivi, e per la prima volta al mondo in una manifestazione fieristica verr
rappresentata la fabbrica digitale con macchinari funzionanti. Non si possono tralasciare le opportunit offerte dai nuovi mercati e proprio per questo con Spex, il servizio di promozione allexport che verr presentato a Mecspe aiuteremo le aziende a comprendere, e ad affrontare, le regole del mercato globale.
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IN BACHECA
A cura di FELICE FAVA felicefavacor@hotmail.com
La storia/1
I
pianti della nuova sede, apparecchiature tecnologiche di ultima generazione e un software dedicato alle numerose attivit dellazienda. Ma quali sono stati i primi risultati concreti raccolti da Giurgola Stampi attraverso limpiego di questa mole di risorse finanziarie? Il salto di qualit tecnica e di trasformazione aziendale ci ha permesso di migliorare i servizi offerti alla clientela e incrementare lexport continua Pastore . Al punto che, dal 2010 al 2013, il valore delle esportazioni passato dal 20 al 40% del fatturato. Una performance resa possibile in particolare grazie al mercato tedesco, sudamericano e turco. Inoltre, per conquistare altri clienti esteri, stiamo iniziando a investire anche in Russia. Lo sviluppo dellofficina meccanica di precisione, per, riguarda anche il fronte delloccupazione. Abbiamo assunto quattro persone conclude Lino Pastore . Saranno impegnate nella produzione e nellarea commerciale.
MICHELE AVITABILE
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l bando Macchinari vuole favorire linnovazione imprenditoriale di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Ogni impresa pu presentare online spese ammissibili comprese tra 200 mila e 3 milioni di euro. Lagevolazione consiste in una sovvenzione, da rimborsare, che copre il 75% delle spese.
Segnali
La fiducia nel mercato da parte degli imprenditori emersa dalla ricerca Mecspe un segnale molto importante commenta Emilio Bianchi, direttore di Senaf . Indica che qualcosa si sta muovendo e che le aziende iniziano a intraveFiere Emilio Bianchi, direttore di Senaf, specialista in fiere di settore dere spiragli di ripresa o quantomeno iniziano a essere pi ottimiste. Inoltre indicatori come fatturati, livello occupazionale e ordini sono sicuramente pi positivi rispetto alle precedenti rilevazioni. Ma restano barriere importanti da superare che non dipendono dallattivit dellazienda, ma dal sistema Paese in cui operano, ovvero il ruolo dello Stato e della pubblica amministrazione. Guardando alle attese di fine anno sotto il profilo del fatturato, il 44,8% delle imprese si aspetta di chiudere con una crescita, il 46,1% si aspetta stabilit, solo il 7,7% teme un calo. Stesso andamento anche per loccupazione: nei prossimi 12 mesi, ben l80% dichiara di voler mantenere stabile il numero di addetti, contro un 16,3% che prospetta incrementi e solo un 3,5% che prevede cali. Un trend talmente positivo da indurre fiducia anche a medio termine: infatti per il triennio 2014-2016, solo il 13,6% delle aziende del settore si aspetta una contrazione del mercato contro un 46% apertamente convinto del suo sviluppo e un 40,5% che crede non ci saranno grosse variazioni rispetto a oggi. Risultati quasi sempre frutto di investimenti in ricerca e sviluppo che hanno portato a risultati innovativi che fanno la differenza nei mercati internazionali.
i fa presto a dire mettiamo un tappo alla crisi. Giurgola, azienda brianzola che produce stampi per creare chiusure destinate alle multinazionali dellalimentare e della cosmesi, ci ha provato sul serio. E i risultati economici degli ultimi anni testimoniano che limpresa lombarda sulla buona strada. Tanto che ha registrato nel 2013 un giro daffari pari a 3,3 milioni di euro, con un incremento del 13% rispetto al 2012. Mentre le previsioni sul 2014 confermerebbero le performance dellanno scorso. Il 2010 ha segnato una tappa cruciale nella storia della nostra piccola azienda racconta Lino Pastore, direttore generale di Giurgola Stampi . Eravamo davanti a un bivio: attendere che qualcuno risolvesse la Grande Crisi e rischiare di
Svolte Lino Pastore, direttore generale di Giurgola Stampi chiudere o mettersi in gioco compiendo una piccola rivoluzione imprenditoriale. Noi abbiamo scelto la strada del coraggio, cambiando anzitutto mentalit. Unoperazione che si annunciava carica di notevoli rischi, soprattutto in un periodo cos complesso per leconomia nazionale. La prima decisione spiega Pastore stata quella di investire in un sistema produttivo altamente innovativo nel settore degli stampi. Una strategia che ha comportato lo spostamento della nostra sede: da Albiate a Capriano di
Briosco: siamo passati da 700 a 2.000 metri quadrati di superficie. Cos allinterno della struttura abbiamo inserito unisola completamente robotizzata che al servizio di numerose tecnologie lavorative. In questo modo possiamo impegnare le macchine 24 ore su 24, sette giorni su sette, aumentando in maniera considerevole il livello di produttivit. Il piano imprenditoriale, 2 milioni di euro investiti dal 2010 al 2012, ha previsto spese per gli im-
3,3
I milioni di euro di fatturato 2013 di Giurgola Stampi, pi 13 per cento rispetto allanno precedente. Il tutto dopo un piano industriale da 2 milioni di euro
itorna FareTu r i s m o , levento dedicato alla formazione, al lavoro e alle politiche del mercato della vacanza. Questanno liniziativa promossa da Laeder, organizzazione diretta da Ugo Picarelli (nella foto), si presenta con due appuntamenti: a Roma al Salone delle Fontane Eur dal 12 al 14 marzo e a Milano, dal 2 al 4 aprile, al Centro congressi della Provincia di Via Corridoni.
La storia/2
er ognuno c una soluzione diversa. Un assunto semplice che si traduce in elevate capacit tecniche quando si tratta di trovare soluzioni ingegneristiche adatte ai pi disparati settori industriali. questo lambito di azione di Comau, multinazionale torinese appartenente al gruppo Fiat e che opera nel settore della meccanica fornendo metodi per lautomazione dei processi di produzione. Dei 14.500 dipendenti che il gruppo conta tra la sede di Grugliasco e le filiali sparse tra Europa, America e Asia, 250 compongono la divisione Comau Robotics, cuore e punta di diamante cui si deve 8% dei ricavi del gruppo. Negli ultimi anni, dopo la leggera flessione del 2009, abbiamo ricominciato a crescere molto rapidamente spiega Arturo Baroncelli,
segment manager di Comau Robotics tanto da aver chiuso il 2013 con 126 milioni di euro di ricavi, in netto aumento rispetto allanno precedente. A oggi sono circa 32 mila i robot ideati, progettati e realizzati dalla Comau gi operativi nel mondo. I settori di applicazione vanno dallautomotive al metalmeccanico, dallaereonautico al food and beverage. Il segmento che tradizional-
Hi-tech Arturo Baroncelli: Comau Robotics fa capo al gruppo Fiat mente abbiamo servito, specializzandoci in robot per la saldatura, stato quello delle auto precisa Baroncelli per sempre pi spesso i nostri clienti arrivano da mondi in cui le applicazioni robotiche non sono state finora sfruttate appieno. Penso ad esempio alle aziende che operano nella trasformazione di legno, vetro e pietra, e nel settore food and beverage che sta assumendo sempre pi rilevanza. Una vera e propria zona inesplorata che permette a Comau Robotics di avere prospettive di crescita, oltre che nei
126
Il giro daffari ,in milioni, di Comau Robotics, la divisione del gruppo Comau (controllato da Fiat Chrysler), specializzata nella produzione di robot utilizzati in molti settori: dallindustria automobilistica a quella aeronautica
paesi emergenti, primi tra tutti quelli dellarea del sud est asiatico e del Nafta, anche nel Vecchio continente. Per il 2014 prevediamo di aumentare il nostro fatturato del 40% continua il manager e per riuscirci punteremo sullinnovazione e sulla creazione di nuovi modelli con prestazioni migliori sia dal punto di vista della potenza che della precisione ed efficienza energetica. Le esigenze che il team tecnico della Comau Robotics deve soddisfare sono infatti delle pi disparate: Ad esempio abbiamo sviluppato un robot-sculture capace di riprodurre una statua a tre dimensioni. A dare man forte e linfa vitale al settore ricerca e sviluppo della Robotics, ogni anno vengono integrati circa venti ingegneri neo laureati che completano la formazione in azienda. Mi piace definirci consumatori di talenti, scherza Baroncelli. Anche perch dietro a ogni intelligenza artificiale non pu che essercene una umana.
ALICE CAPIAGHI
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ei momenti di crisi il ruolo degli agenti di commercio diventa ancora pi strategico per le aziende. Alla Mostra DOltremare di Napoli il 14 e 15 marzo si terr Forum Agenti, iniziativa dedicata al settore. La fiera internazionale metter in contatto i professionisti d e l l a v e n d i t a co n i l m o n d o imprenditoriale.
e Camere di commercio lombarde e la Regione Lombardia hanno dato vita al bando 2014 per favorire linternazionalizzazione delle micro e piccole imprese. Previsti contributi a fondo perduto per partecipare a fiere internazionali e missioni economiche allestero.
CO R RI ER ECO NO M I A
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Riforme
na lettera a quattro firme, un appello del mondo delle professioni a quello delle regioni per evitare di perdere una grande occasione e di disperdere un patrimonio economico. Sono in arrivo i fondi dellUnione europea destinati alla formazione e loccasione molto ghiotta anche per i professionisti. Per questo la lettera indirizzata a Vasco Errani (presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome) e a tutti gli assessori regionali con delega ai fondi europei stata firmata da Andrea Camporese (presidente Associazione degli Enti previdenziali privati), Marina Calderone (presidente del Comitato unitario permanente degli Ordini e dei collegi professionali), Gaetano Stella (presidente di Confprofessioni) e Armando Zambrano (coordinatore Rete Professioni Tecniche).
un lusso che non possiamo pi permetterci ed per questo che ci siamo rivolti alle regioni inoltrando le nostre proposte e chiedendo di inserire allinterno della Programmazione dei fondi comunitari per il periodo 2014-2020 misure, agevolazioni e incentivi che includono i liberi professionisti, ormai equiparati dal punto di vista economico alle piccole e medie imprese. Lobiettivo chiaro: creare for-
me di sostegno alloccupazione in un settore che sta subendo i colpi della crisi. Finanziare le attivit dei professionisti, giovani e non, dovrebbe essere una priorit delle istituzioni, unazione che va nella direzione del rilancio del Paese afferma Marina Calderone . Dare sostegno agli studi professionali significa creare un circuito virtuoso in un segmento della nostra economia che occupa, tra autonomi e dipendenti, oltre 4 milioni di
lavoratori. Un comparto che pu evolvere ancora di pi diventando anche un importante sfogo occupazionale per i giovani.
Lopportunit
Dal punto di vista del mondo professionale la richiesta non un semplice batter cassa, ma il tentativo di creare un circolo virtuoso che possa portare benefici allintero sistema produttivo. In un contesto di crisi ormai strutturale come quello che accompagna la nostra economia ormai da oltre quattro anni conferma Gaetano Stella i fondi europei rappresentano la principale fonte di finanziamento per i pi importanti interventi in settori strategici delleconomia, sia pubblici sia privati. E per tale motivo devono essere in grado di riattivare il ciclo della crescita nellEuropa unita. In questo scenario i professionisti possono mettere in gioco
Lappello
LItalia abitualmente spende la met dei fondi strutturali messi a disposizione dallEuropa spiega Andrea Camporese . Questo Alleanza Dallalto in senso oraio : Marina Calderone, Armando Zambrano, Andrea Camporese e Gaetano Stella
competenze di primordine nei principali settori economici che rappresentano la vita del Paese e possono assumere il ruolo di soggetti attivi nei processi di programmazione e di attuazione dei fondi strutturali. E in effetti qualche regione si gi mossa. il caso della Sicilia che nel suo piano di finanziamenti che partir in primavera destina circa 30 milioni di euro ai giovani professionisti: 12 milioni per le indennit dei praticanti avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro e giornalisti, i quali percepiranno 400 euro (con un cofinanziamento di 300 euro); 18 milioni, invece, sono destinati ai giovani praticanti che intendano avviare uno studio professionale. Qualcosa di simile sta accadendo anche in Toscana, Campania, Friuli e Puglia. Forse il tempo degli sprechi davvero finito.
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i dialogo per evitare il muro contro muro. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha incontrato il presidente dellOrganismo unitario dellavvocatura, Nicola Marino nel quadro di una serie di incontri con le pi importanti associazioni della categoria. Un incontro proficuo afferma Marino . Il ministro si impegnato alla pubblicazione celere dei nuovi parametri forensi, con le modifiche migliorative avanzate dalle commissioni Giustizia di Camera e Senato, frutto delliniziativa dellOua e conseguenza della manifestazione del 20 febbraio scorso. Abbiamo posto anche il problema dellaumento delle spese per i cittadini, con una lievitazione continua ed esponenziale del contributo unificato, del taglio del gratuito patrocinio, della costante compressione dei diritti, a fronte di servizi scadenti e anche di una inefficace revisione della geografia giudiziaria. Da rivedere. Un apertura di dialogo che congela le giornate di sciopero? Probabilmente conclude Marino decideremo di sospendere le iniziative di protesta fissate, sullo stato di agitazione e sullastensione dal 17 al 22 di marzo.
I. TRO.
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COR RI E R ECONO M I A
Trend Dopo la crisi ucraina e le dichiarazioni della Bce che vuole i tassi al minimo ancora a lungo
11 settembre 2001
Giorni totali di crisi (1) Numero giorni per toccare il minimo Perdita max Dow Jones Perdita max Dax Perdita max Comit
Lanalisi
e crisi politiche e geopolitiche, come quella in Ucraina, colpiscono subito i mercati. Che poi prendono le misure. successo anche questa volta: dopo i crolli di Borsa del primo giorno di crisi acuta a Kiev e in Crimea, la situazione si tranquillizzata. I mercati scommettono su una stabilizzazione, probabilmente un compromesso favorevole a Mosca ma accettato dallOccidente. E giudicano che, dal punto di vista degli investimenti, non sia necessariamente un disastro, almeno nel breve periodo. Pu darsi che siano nel giusto, come pu darsi che debbano rapidamente correggere analisi e conseguenze: in questo senso che i mercati non sbagliano mai, perch cambiano opinione quando cambiano i dati della realt. I fatti di Ucraina, per, sono una bandiera rossa di allarme alzata sul fatto che le crisi geopolitiche non sono finite, n con il crollo del comunismo n con lemergere di nuove potenze economiche. Il rischio politico o rischio Paese rimane una variabile della quale ogni investitore deve tenere conto oggi non meno di ieri. Per i Paesi che stanno ai confini della Russia in fase espansionista. Ma anche in altri quadranti in cui la democrazia fragile e lautoritarismo rendono prevedibile che capiti limprevedibile. il caso della Turchia di Erdogan, dellArgentina dei Kirchner, del Venezuela post-Chavez e forse persino della Cina dei mandarini comunisti. Se non finisce la Storia, non finiscono nemmeno le sorprese.
DANILO TAINO
na crisi dopo laltra. Le tensioni fra Russia e Ucraina hanno di nuovo scombussolato gli equilibri dei mercati. Ma lumore di fondo sul pianeta degli investimenti non cattivo: dal punto di vista dei risparmiatori italiani lo dimostrano landamento dello spread (la differenza di rendimento tra Btp e bund tedeschi scesa intorno a 180 punti) e dei listini, che hanno avuto qualche sbandamento nei giorni pi critici della vicenda.
na di massimo rischio con un punteggio di 79,2, si trova, per esempio, il gas naturale, la ricchezza dellUcraina, un business miliardario che entra in fibrillazione tutte le volte che la diplomazia finanziaria dellex Unione sovietica si caccia in qualche tunnel. Per il resto siamo in un momento in cui tutte le princi-
Scenario
Solo un mese fa i risparmiatori e i grandi investitori erano alle prese con le turbolenze create dai malesseri valutari dei Paesi Emergenti, peraltro non ancora archiviati. Stare tranquilli impossibile? I mercati assomigliano alle nostre esistenze: la tranquillit uno stato passeggero, come le crisi. Non a caso gli investitori pi aggressivi e gli speculatori aspettano le burrasche perch sanno che i maggiori guadagni si fanno proprio avendo il coraggio di buttarsi prima che il mare ritorni calmo. Non tutti sono portati per questi esercizi che espongono comunque a notevoli rischi di perdere i propri soldi ma imparare a farsi scivolare addosso le tempeste una strategia da imparare. Chi ha pianificato con oculatezza un portafoglio destinato a durare nel tempo non deve cambiare idea ad ogni ostacolo. Anche se certamente saggio guardarsi intorno e valutare. In queste pagine qualche idea e qualche immagine per capire come stanno andando le cose questa volta. Perch le crisi si assomigliano, ma non sono tutte uguali. Il grande termometro, costruito dagli esperti di Advise Only, il social network italiano dedicato agli investitori, mostra che, in una scala che va da zero a 100, in questo momento nella zo-
pali asset class vivono in uno stato di relativa calma spiega Raffaele Zenti, strategist di Advise Only . Prendiamo i Btp italiani: oggi lindice di rischio dei pi lunghi pari a 22. Nel giugno del 2012, nel pieno della crisi del debito sovrano, la stessa misurazione diceva che con i Btp decennali il rischio era ben pi elevato, pari a 35. E lo stesso discorso vale per le azioni delleuro: oggi averle espone ad un rischio quantificabile in 32 punti (sempre scala da zero a 100), mentre due anni fa stazionavano a 46. Pi impressionante la nostra Borsa storicamente molto volatile la diminuzione del rischio in Piazza Affari: oggi al nostro indice associato un rischio pari a 38, mentre nel giugno precedente al proclama di Mario Draghi qualunque cosa per salvare leuro con le azioni italiane si rischiava 66.
Azioni Italia
57 57 21 -8,3% -9,0% -9,8% -9,8 %
38,9 34,9
Oro Commodity
27,5 22,3
Btp lunghi
24,9
Bond governativi Usa lunghi
Bilancio
Questi numeri testimoniano il miglioramento del clima, dovuto alle speranze di ripresa che le ultime due burrasche provenienti dalla zona Emergente del mondo non hanno spento. Anzi. Le previsioni di case di investimento e istituzioni internazionali continuano, cautamente, a parlare di maggior crescita. Lo scenario, per, complesso: da una parte gli Stati Uniti dove i rendimenti potrebbero pian piano salire, dallaltra lEuropa dove invece la Bce prevede tassi al minimo ed ulteriori eventuali stimoli per sostenere leconomia debole ancora per lungo tempo. Poi ci sono i Paesi Emergenti, che devono uscire dallimpasse in cui li ha infilati la fine del tapering americano e la mancanza di riforme. E infine il Giappone, alle prese con una draconiana impresa di rifinanziamento del sistema. Dire in che modo queste quattro opposte realt interagiranno fra di loro difficile. Il termometro dice che, per ora, il mercato non pessimista.
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15,1
Bond Paesi Emergenti
16,1
Bond societari Usa
9,8
Bund lunghi
13
Governativi Euro inflation linked
4,3
Bond societari Euro
0,1
Liquidit Euro
1,8
Bot Italia
@danilotaino
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Leader Barack Obama, presidente degli Stati Uniti. Sopra: Angela Merkel, cancelliera tedesca e Vladimir Putin, presidente della Russia
La bussola
5% 4% 3% 2% 1% 0%
Oro Il bene rifugio pi sensibile alla politica va in cerca di nuovi equilibri del prezzo
e ultime aste dei Bot annuali e semestrali hanno consegnato rendimenti irrisori ai sottoscrittori. A febbraio il rendimento lordo a 12 mesi sceso ad appena lo 0,676% che, al netto di tasse e commissioni, corrisponde a poco pi dello 0,2% pulito. In pratica per ogni mille euro di Bot a 12 mesi sottoscritti i risparmiatori realizzano un guadagno netto di poco superiore ai 2 euro. Si potrebbe dire che il gioco non vale la candela. Eppure, sul piatto delle buone notizie c landamento dellinflazione, che continua a rimanere ferma intorno all1% per lEurozona nel suo complesso e che si attesta allo 0,8% nei paesi del Sud Europa, tra cui lItalia. La crisi politica tra Russia e Ucraina non sembra in grado di spezzare questo equilibrio, sebbene i prezzi dellenergia, una possibile fonte di inflazione per lEurozona, siano saliti leggermente nellimmediato, salvo poi riportarsi sui livelli precedenti allesplosione del conflitto. Se i Bot non sono pi sufficienti per tener dietro al pur modesto aumento del costo della vita il salvagente dei conti di deposito continua a svolgere la sua funzione. Nonostante le sempre pi frequenti limature al ribasso dei tassi di interesse attivi praticati ai depositanti, il rendimento medio netto per le somme vincolate a 12 mesi continua a essere compreso fra l1 e l1,5%. I conti migliori offrono tuttora un tasso di interesse lordo del 3-3,4%, cui corrisponde un netto superiore al 2%. La fuga nella liquidit, dunque, qualora si rendesse necessaria per il peggioramento delle condizioni dei mercati, rimane unopzione sempre aperta. Ma per il momento non il caso di drammatizzare. Tanto pi che i dati relativi al tasso di inflazione futura, comunicati la scorsa settimana della Bce, rimangono bassi e ipotizzano un aumento del costo della vita dell1% nel 2014 e dell1,3% per lanno successivo.
M.SAB.
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2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
-1%
Quotazione oro
set
set
giu
oro ha superato i 1.340 dollari e mostra un trend ascendente. E, secondo gli analisti di Ubs, le tensioni fra Russia e Ucraina potrebbero far rompere al rialzo quella forchetta di variazione compresa fra 1.307 e 1.361 dollari che caratterizza le quotazioni del metallo da alcune settimane. Ancora una volta, dunque, la funzione di bene rifugio svolta tradizionalmente dal metallo giallo sta producendo un effetto positivo sui prezzi. Che risultano peraltro in discesa del 15% sullarco degli ultimi 12 mesi e addirittura del 30% rispetto al massimo di 1.900 dollari toccato alla fine del 2012. Sulla tenuta di lungo periodo di questa nuova fiammata dei prezzi del metallo pesano tuttavia molte incognite. Lanalista Edel Tully di Ubs sottolinea che il rallentamento della domanda di oro fisico da parte dei consumatori cinesi potrebbe incidere negativamente sulle quotazioni future. Per parte loro gli economisti di JPMorgan ipotizzano tre scenari: uno rialzista (con il 15% di probabilit di realizzarsi), uno neutrale (60% di probabilit) e uno ribassista (25%) cui corrispondo rispettivamente il prezzo obiettivo di 1.450 dollari, 1.350 e 1.025 entro la fine del quarto trimestre 2014. Secondo JPMorgan landamento della domanda di oro fisico per gioielleria, piuttosto che per investimento, sar alla base dello scenario di stabilizzazione delle quotazioni pi o meno sui livelli attuali. Ma secondo gli analisti della banca americana saranno i consumatori indiani, piuttosto che quelli cinesi a giocare un ruolo importante nella partita, con leliminazione di alcune restrizioni allimportazione in quello che il primo mercato al mondo per la gioielleria in oro. Pi che lUcraina, dunque, potrebbero far bene alle quotazioni del prezioso metallo i matrimoni sulle rive del Gange.
M.SAB.
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Fonte: Eurostat
CO R RI ER ECO NO M I A
19
Le idee
Trend Per la prima volta dallinizio della burrasca del debito la tensione non ha allontanato gli investitori
Gas naturale
79,2
38,5 38,3
Azioni Giappone
1/2 anni
32,7
Azioni Eurozona
7/10 anni
a complessa situazione venutasi a creare in Ucraina ha diviso, ancora una volta, le scelte degli investitori. Semplificando al massimo possiamo dire di aver visto una fuga dai mercati azionari e un rifugio in quelli obbligazionari. Non importa quanti giorni possa resistere una simile politica da parte dei mercati: rappresenta uno schema storico pi volte reiterato. Ma mentre nel recente passato il movimento premiava soprattutto gli emittenti virtuosi, il Tesoro tedesco in particolare, adesso, in una fase in cui lavversione al rischio in parte diminuita, gli investitori scelgono anche strumenti di paesi definiti periferici o meno virtuosi. A cominciare dai Btp.
Emittente BTan (Francia) Btp Bund (Germania) Btp Bund (Germania) BTan (Francia) Olanda Btp Bund (Germania) Oat (Francia) Btp Bund (Germania) Finlandia Olanda Btp Btp Italia Btp Italia Btp Italia Btp Italia Btp Italia
Cedola lorda 2,00% 3,00% 1,50% 3,75% 1,00% 1,25% 2,50% 1,00% 2,50% 3,75% 1,50% 1,50% 1,75% 3,75% 2,45% 3,55% 2,55% 2,25% 2,15%
Scadenza
12/7/2015 1/11/2015 11/12/2015 15/12/2016 4/1/2017 25/7/2017 15/1/2019 1/5/2019 22/2/2019 25/10/2020 1/3/2021 4/9/2022 15/4/2023 15/7/2023 1/9/2024 26/3/2016 11/6/2016 22/10/2016 22/4/2017 12/11/2017
Rating S&P AA+ BBB AAA BBB AAA AA+ AA+ BBB AAA AA+ BBB AAA AAA AA+ BBB BBB BBB BBB BBB BBB
(6/3/2014)
Prezzo
102,40 103,82 99,74 100,94 109,96 101,53 101,66 102,10 101,53 106,95 106,69 100,84 97,53 98,88 103,27 103,22 105,74 103,94 103,22 102,88
Rendim. % 0,19% 0,67% 0,15% 1,15% 0,20% 0,54% 0,90% 2,07% 0,69% 1,39% 2,70% 1,39% 1,79% 1,88% 3,40% 1,44% 1,59% 1,62% 1,80% 1,94%
3/5 anni
+ x
Il rendimento del Btp Italia calcolato ipotizzando inflazione a 0,6%
Regola
Fallimento Lehman Brothers 2008
Giorni totali di crisi (1) Numero giorni per toccare il minimo Perdita max Dow Jones Perdita max Dax Perdita max Comit
%
$
RPirola
In questo caso, ma la regola dovrebbe valere per sempre, diversificare la componente obbligazionaria allinterno del portafoglio titoli rappresenta una scelta di saggezza. Accanto ai Btp, quindi, sarebbe opportuno inserire anche prestiti a rendimento pressoch nullo, ma portatori di un grado di sicurezza di livello elevato. La vicenda che riguarda lEst europeo sinserisce in un mercato che gi esprimeva rendimenti molto bassi, a prescindere dal grado di affidabilit degli emittenti. Dopo anni di sofferenza, il Btp decennale paga un rendimento inferiore non solo al 4%, ma addirittura al di sotto del 3,5%. Merito non solo delle migliorate prospettive economiche dei paesi di area euro, ma (forse) anche di favorevoli aspettative sul futuro della politica italiana. I mercati sono convinti che la stagione delle riforme possa prendere il via. E una parte degli analisti crede che il differenziale di rendimento fra titoli italiani e tedeschi possa diminuire fino a 150- 160 punti. Paradossalmente, a fronte di simili attese, che ipotizzano un calo ulteriore dei rendimenti italiani, fioriscono opinioni e strategie assai complesse e diverse tra di loro. C chi sostiene che sarebbe opportuno vendere i titoli a cedola fissa, soprattutto quelli con durata medio lunga, settennali, decennali e scadenze ancora pi lontane nel tempo. Il ragionamento si basa su due pilastri: da un lato, si vende per incamerare i guadagni in conto capitale e, dallaltro, per prepararsi a ricomprare le stesse tipologie di strumenti a prezzi inferiori, tra qualche mese. Alla base di questa strategia, la convinzione che, per contagio dal probabile aumento dei rendimenti dei titoli Usa, anche in area euro
si assister ad un lento ma inarrestabile rialzo dei rendimenti. In tempi pi dilatati rispetto a quelli doltre Atlantico, forse verso la fine dellanno in corso, ma senza alternative praticabili. Laltro partito sostiene invece la teoria del decoupling, il divergente andamento dei rendimenti tra le due sponde dellAtlantico. In rialzo a Washington. Stabili, con ulteriori cali per quelli delle periferie in area euro. Teoria affascinante, che quasi mai trova riscontro nella storia dei mercati finan-
Btp Italia
Ricetta
In medio stat virtus. Una saggia politica di gestione del proprio portafoglio potrebbe indirizzare le scelte verso la vendita fin dora di una parte dei titoli a cedola fissa a suo tempo acquistati per beneficiare di un guadagno in conto capitale particolarmente interessante. Chi, per esempio, avesse fatto acquisti nel Btp day del novembre 2011 oggi
Spread Bonos-Bund
186,32 176 124,66
18 giu 2010 7 giu 2011 29 ago 16 nov 30 gen 2012 20 apr 16 lug 12 nov 24 apr 2013 19 lug 25 ott
173
6 mar 2014
ha accumulato performance a due cifre. Laddove si fossero accumulate minusvalenze da titoli obbligazionari o da azioni negli ultimi quattro anni, sarebbe possibile utilizzarle, evitando in tutto o in parte laddebito dellimposta sostitutiva sui capital gain. Il ricavato potrebbe essere investito in Btp Italia, la cui durata e le cui caratteristiche mettono al riparo dal rischio tassi. Successivamente, si potrebbe vendere anche la parte rimanente, destinandola liquidit incassata o agli stessi Btp Italia o ad investimenti di brevissima durata, quali Bot o Cct vicini alla scadenza. In attesa di scegliere in un secondo tempo la destinazione finale del capitale. Se si alla ricerca di sicurezza, le opportunit non mancano, perch le emissioni tedesche, finlandesi, olandesi e francesi godono ancora di un elevato grado di affidabilit. Alternate, come sarebbe consigliabile, da emissioni del Tesoro italiano. Non solo da Btp Italia, ma anche da Btp classici. La cui durata dipende dalla finalit dellinvestimento. Ma non v dubbio che, ora, solo da scadenze particolarmente lunghe possibile trarre una redditivit che non certo esaltante. Assumendo, nel contempo, un rischio tassi di livello medio -alto che non va mai sottovalutato.
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La bussola
Landamento della crescita globale (reale) dal 2011 a oggi
Emergenti Investitori restano alla finestra senza nuove riforme e riduzione del debito
4,0% 3,5%
Crescita La Russia litiga col resto del mondo Ma il treno della ripresa non dovrebbe fermarsi
a crisi tra Russia e Ucraina va a colpire un nervo scoperto. I Paesi emergenti sono infatti da oltre 30 mesi al centro di una difficile partita giocata su un binomio di riforme politiche ed economiche che stentano a decollare. Ecco perch ormai da tempo i mercati azionari delle nuove economie stanno sistematicamente realizzando performance peggiori rispetto a quelle dei paesi pi avanzati. Al punto che a gennaio di questanno tutte le attivit finanziarie collegate ai Paesi ad alta crescita hanno conosciuto una correzione di circa il 10% che ha coinvolto i listini, le valute e le emissioni a reddito fisso. Lesplosione dello scontro fra i due principali tronconi dellex Unione Sovietica rischia dunque di provocare un ulteriore indebolimento degli emergenti, che tendono a essere percepiti dagli investitori come un tuttuno. Un recente studio di Socit Gnrale sottolinea che il potenziale di crescita di lungo periodo delle nuove economie ancora elevato sia per la tendenza allinurbamento della popolazione (specialmente in Asia) sia per un trend demografico favorevole. Tuttavia, secondo gli economisti francesi, i fattori principali che hanno sostenuto limpetuoso sviluppo degli ultimi 15 anni il prezzo crescente delle commodities, il basso costo del lavoro e la crescita globale sono ormai alle spalle. E di conseguenza lo sviluppo economico rallenter in modo significativo, anche perch, dopo anni di aumento dellindebitamento anche i paesi emergenti sono costretti a realizzare politiche fiscali restrittive. Questa visione sostanzialmente condivisa dagli olandesi di Ing. Al momento suggeriamo un atteggiamento prudente verso i mercati emergenti e riteniamo che i rischi non siano ancora del tutto prezzati dal mercato, afferma il fund manager azionario Nathan Griffin.
M. SAB.
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giu 2012
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mar 2014 RP
e tensioni politiche e militari nellEst europeo non modificano le previsioni degli economisti che continuano a guardare con fiducia alle prospettive di crescita delleurozona per il prossimo biennio. E proprio gioved scorso la Bce ha rivisto al rialzo le stime di aumento del Pil nel 2014 portandole dall1,1% all1,2%, un incremento modesto che tuttavia conferma la tenuta degli scenari di ripresa. Concordano con questa visione le principali banche daffari, da Goldman Sachs a Morgan Stanley, che prevedono inoltre un andamento della crescita globale compreso fra il 3,5 e il 4% per i prossimi tre anni. Anche gli ultimi dati sullindice di fiducia Pmi (direttori degli acquisti), che ha toccato il livello di 53,7, confermano che leconomia europea continua nel suo trend di ripresa, afferma un report di JPMorgan appena pubblicato. Lo scenario complessivo della crescita europea appare oggi pi favorevole rispetto al 2013 ma mostra una traiettoria divergente tra Italia, Spagna e Francia, tutti paesi con una stima di aumento del Pil di circa l1%, e la Germania al 2%. Nello stesso tempo rimangono intatti i problemi del settore privato delleconomia perch le condizioni di restrizione del credito continuano ad inasprirsi, afferma un recente report di Goldman Sachs. La banca daffari statunitense, non modifica in negativo neppure le previsioni sulla crescita dellaggregato Cemeea (Central&Eastern Europe, Middle East and Africa) in seguito alla crisi fra Russia e Ucraina. In questo caso le stime di aumento del Pil sono del 2,9% per lanno in corso e del 3,5% per il 2015. Gli economisti di Goldman Sachs sottolineano tuttavia la forte differenziazione allinterno di questo gruppo caratterizzato da una crescita stabile e sostenuta in Russia mentre lUcraina sar probabilmente frenata dalla crisi politica ed economica.
M.SAB.
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Fonte: JP Morgan
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COR RI E R ECONO M I A
Listini Le perdite del luned nero sono gi state riassorbite in Europa. Lo scacchiere dei titoli
Lanalisi
a guerra fredda in Crimea non spaventa le Borse. Tanto che sinora lo scontro tra Russia e patto atlantico sul futuro della penisola caucasica non sembrano avere preoccupato pi di tanto i mercati. Dopo il luned nero successivo alla mezza invasione di Sebastopoli, che ha spinto in rosso le principali Piazze finanziarie di oltre il 2%, il recupero stato rapido e a meno di una settimana lindice Eurostoxx ha ridotto le perdite allo 0,15%.
Conti
Negli Usa lindice S&P 500 ha fatto addirittura segnare un nuovo record storico mentre Piazza Affari, dopo avere perso oltre il 3% nel primo giorno di scambi post scoppio della crisi, ha recuperato tutto il terreno perso accumulando addirittura un guadagno del 2%. La tensione tra le grandi potenze sono per tuttaltro che svanite e i mercati potrebbero cambiare direzione rapidamente se la situazione dovesse precipitare. Osservati speciali sono i settori pi esposti e reattivi, alle crisi geopolitiche: trasporti, infrastrutture, energia e beni di consumo legati ai viaggi. Non un caso che tra i titoli europei ancora in rosso dopo il luned nero ci siano Volkswagen, Bmw ed Lvmh. Mentre in Italia il bilancio negativo per Ferragamo, Luxottica e World Duty Free. CorrierEconomia ha messo in rassegna i titoli appartenenti allindice Eurostoxx 600, scelti per capitalizzazione, e rappresentativi dei settori giudicati dagli investitori pi esposti alle tensioni geopolitiche: auto, trasporto aereo, utility, petroliferi, e gestione di infrastrutture come autostrade ed aeroporti. I risultati sono riportati nella tabella a fianco. Il petrolio uno dei principali termometri per misurare lo stato di tensione dei mercati finanziari con una correlazione positiva tra movimento dei prezzi e grado di pericolosit della crisi. Lo scontro paramilitare in Crimea non ha scosso per pi di tanto il
greggio che dopo una fiammata a oltre 105 dollari si raffreddato toccando un minimo di 100 dollari. In Borsa di riflesso si sono mosse le grandi corporation delloro nero come Total, Eni e Repsol. Per tutte queste societ il bottino da inizio anno magro in termini di performance, oscillando tra il +5% del colosso francese e il +0,1% della cugina spagnola. E sono stati proprio i venti di guerra in arrivo da est a consentire ad Eni di tornare in nero da inizio anno. I timori di un surriscaldamento dei prezzi dei carburanti giocano invece contro il settore auto che gi soffre di una domanda stagnante. Tra i peggiori titoli dellEurostoxx dal luned nero si trovano Bmw e Volkswagen che hanno lasciato sul terreno rispettivamente l1,33% e l1,46%.
Societ Volkswagen Daimler Bayerische Motoren W. Fiat Sodexo Ryanair Holdings Deutsche Lufthansa Electricite de France Gdf Suez Enel Total Eni Repsol Atlantia Abertis Infraestructuras Aeroports de Paris
Settore
Auto Auto Auto Auto Trasporto aereo Trasporto aereo Trasporto aereo Utility Utility Utility Petrolifero Petrolifero Petrolifero Infrastrutture Infrastrutture Infrastrutture
(milioni di euro)
Capitaliz.
84.696 73.739 54.128 9.796 12.175 10.139 8.604 53.499 45.554 36.391 106.448 63.544 24.080 15.211 14.433 8.622
corrente * 182,05
max ** 197,35
68,93 82,48 8,06 77,48 7,34 18,66 28,79 18,88 3,87 46,93 17,54 18,34 18,42 16,87 87,13
38,65 63,93 3,97 62,26 5,32 12,93 14,60 14,47 2,30 35,25 15,29 15,76 11,92 12,01 64,12
68,93 86,21 8,06 77,80 7,48 19,04 28,79 19,48 3,87 47,03 18,98 19,78 18,42 17,62 88,06
9,59% -3,22% 35,49% 5,21% 17,44% 21,01% 13,39% 10,44% 21,93% 5,38% 0,29% 0,11% 12,94% 4,46% 5,61%
uperate le scadenze tecniche di febbraio, il mercato italiano si conferma tra i pi forti dei paesi industrializzati con un rialzo dellindice Ftse Mib del 9,43% da inizio anno. Il listino ha cos raggiunto i 20.700 punti che rappresentavano la principale area target per il 2014. In scia allFtse Mib si trova lindice di Toronto con un rialzo del 5,2%, grazie alla ripresa delle materie prime. E poi gli altri listini con performance intorno a due punti percentuali. Fanalino di coda il Giappone con il Nikkei sotto del 9,6% scontando, probabilmente, il +50% dellanno scorso. Il particolare stato di forza mostrato dal mercato italiano a inizio 2014, dovuto al significativo rialzo dei settori pi deboli che in questi anni hanno subito la crisi come limmobiliare (+37%), seguito dai media (+22%), dalle telecomunicazioni (+18%) e dal comparto dei materiali edili (+16%). Subito dietro con un rialzo del 17% si collocano la tecnologia e il settore delle auto e della componentistica, notoriamente forti per la loro correlazione con lexport. A questi risultati positivi dobbiamo aggiungere la conferma del settore bancario (+19%), fino a un anno fa al centro della crisi, e quello dei servizi finanziari (+10%). Bastano queste percentuali per spiegare il recupero del
Perf.% da inizio Indici Italiani anno Trend Ftse Mib 40 +13,82% Ftse All Share +9,41% Perf.% da inizio Settori Italiani anno Trend Utilities +13,68% Viaggi/tempo lib. +12,41%
Natura
Ma quella Ucraina soprattutto una crisi del gas dal momento che le forniture dalla Russia verso lEuropa transitano proprio attraverso le reti che corrono nel sottosuolo di Kiev. E nellipotesi in cui le reti ucraine dovessero essere inutilizzabili a trarne vantaggio sarebbero gli operatori proprietari di rigassificatori o di reti passanti per strade alternative destinate a servire il mercato europeo. Tra questi Enagas, Gdf Suez ed Enel che potrebbero beneficiare di un doppio effetto: maggiore domanda e maggiori prezzi di distribuzione. E, guarda caso, tra i migliori performer dellEurostoxx dal 28 febbraio scorso ci sono il gruppo guidato da Fulvio Conti che ha guadagnato il 3,87%, e la utility francese che ha messo a segno un rialzo del 2,42%. Enel ha cos consolidato la propria posizione allinterno dellindice delle blue chips europee che la vede al secondo posto per performance da inizio anno con un guadagno del 22%. Discorso opposto invece per il mondo dei trasporti e i settori correlati. In questo caso leffetto della crisi incide sia in termini di maggiori costi dei carburanti che di minore traffico. Osservati speciali quindi le compagnie aeree,
20.906
21.000
20.000
19.000
Settori Italiani Beni immobili Media Banche Telecomunicaz. Tecnologia Auto Edilizia Chimica
Salute +11,76% Servizi nanziari +10,56% Servizi industriali +6,31% Distribuzione +4,12% Energia +1,29% Alimentari +1,14% Beni personali -1,63% Assicurazioni -2,12% Materie Prime -3,08%
Ftse Mib
18.000
17.000
16.000
15.056
Mar 2013 Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen 2014 Feb Mar 2014
15.000
RP
le societ di gestione di aeroporti e autostrade e lindustria dei duty free. In Piazza Affari a fare i conti con i timori di un blocco del traffico stata World Duty Free, uno dei maggiori operatori mondiali di retail aeroportuale presente in 20 Paesi di tutti e 5 i continenti in cui gestisce oltre
550 punti vendita. Nelle quattro sedute successive allo scoppio della crisi in Crimea la societ ha accumulato una perdita dell1% rispetto al +2% dellindice delle blue chip. Ma da inizio anno resta sempre uno dei migliori di Piazza Affari: +15,1%.
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mercato azionario italiano rispetto agli altri indici europei come il Dax tedesco e lo Stoxx 600, dai quali si trovava molto indietro rispetto ai livelli del 2007. A seguire segni positivi si registrano anche nel settore farmaceutico e dei sanitari (+11%), nelle utilities (+13%) e nella chimica (+14%). Pi deboli la distribuzione (+4%), gli alimentari (+1,14%) e lenergia (+1,29%) che ancora soffrono del ristagno dei consumi interni. In rosso vi sono solo tre settori: il lusso e i beni personali (-1,6%), le assicurazioni (-2,1%) che risentono del ristagno dei tassi di interesse e del riordino delle tariffe nel settore, e le materie prime (-3%). Un quadro quindi positivo. Dove, per, prevale il ritorno di fiducia pi che un cambiamento di atteggiamento giustificato da oggettivi segni di ripresa. Il clima positivo favorito anche da una generale chiusura delle posizioni speculative ribassiste in attesa di verificare i primi effettivi dati di ripresa degli ordinativi, del fatturato e dei consumi. Senza un deciso passo in avanti dei fondamentali, nei prossimi mesi la fase tecnica che stiamo attraversando rischia nuovamente di sgonfiarsi.
MARCO ZULBERTI
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l Nikkei 225 della Borsa di Tokyo ha registrato negli ultimi 12 mesi il rialzo pi forte (+31%) tra i grandi indici azionari internazionali. Tuttavia, chi ha investito nei fondi specializzati sul listino nipponico nellultimo anno pu dirsi soddisfatto soltanto a met. Infatti, a causa del forte deprezzamento dello yen rispetto alleuro (-14% circa), il rendimento effettivo dellindice azionario giapponese si riduce per un investitore europeo al 12,6%. Inoltre, da gennaio, la perdita media sfiora i quattro punti percentuali. Nonostante questi dati di performance solo in parte favorevoli, molte case di investimento continuano a ritenere di grande interesse per i prossimi 12 mesi lazionario nipponico. In un recente studio del Credit Suisse, proprio lindice Nikkei 225 viene accreditato del pi ampio rialzo potenziale fino a un target di 18.600 punti , il 23,5% al di sopra degli valori correnti. Vale a dire ampiamente davanti allEurostoxx delle
blue chip europee (cui viene attribuito un potenziale +13%) e allS&P500 americano (+6,5%). In Giappone infatti le valutazioni restano su livelli interessanti, il rapporto prezzo/utili (p/e) in linea con i principali mercati sviluppati, mentre le aspettative sulla crescita dei profitti delle imprese per questanno sono molto superiori, offrendo allindice azionario di Tokyo un maggiore spazio di crescita. I prossimi mesi saranno cruciali per capire meglio il grado di successo della Abenomics, ovvero della politica adottata dal primo ministro giapponese Shinzo Abe che nellultimo anno ha riportato il paese allattenzione degli investitori, afferma uno studio del team di gestione di JPMorgan Am. Se infatti leconomia reale giapponese ha reagito positivamente alle misure di stimolo monetario, da adesso in avanti non baster pi svalutare lo yen e aumentare la liquidit ma ci sar bisogno di interventi pi ambiziosi e strutturali.
Performance % da inizio 1 3 Nome fondo anno anno anni JPMorgan Funds -JPMorgan Japan Eq. -4,70% 22,49% 19,64% Capital International Japan Equity -4,06% 21,76% 16,09% Rothschild & Cie Elan Japindice -6,66% 21,64% 16,79% Comgest Growth Japan -4,27% 19,94% 18,50% M&G Japan -0,75% 18,30% 17,09% Glg Japan CoreAlpha Equity -1,75% 18,02% 5,19% Polar Capital Plc Japan Alpha Japanese -6,56% 17,91% -3,33% 17,68% 2,54% Metzler Japanese Equity Fund
Dopo il forte rally del mercati del 2013, ci aspettiamo un trend positivo ma pi moderato e soprattutto caratterizzato da una maggiore volatilit sottolinea la ricerca. Dean Cashman, gestore del fondo M&G Japan della sgr britannica M&G ritiene che le opportunit di investimento nellazionario giapponese siano ancora interessati. Le aziende che analizziamo generano flussi di cassa rilevanti e utilizzano
queste risorse per investire in nuove attivit, ridurre il debito e trasferire valore agli azionisti attraverso dividendi e operazioni di buyback, afferma. Secondo il gestore la solidit dei bilanci aziendali non stata ancora debitamente apprezzata dal mercato. Senza contare che le societ giapponesi hanno il pi alto livello di rendimenti di cassa in Asia, e pagano buoni dividendi senza per questo pregiudicare il servizio del debito e il finanziamento dei progetti di sviluppo. Inoltre abbiamo osservato cambiamenti importanti nellatteggiamento delle aziende, indirizzate verso una maggiore attenzione alla realizzazione del proprio vantaggio competitivo. Anche per questo
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Investimenti
Trend Dopo la revisione al rialzo delle stime di aumento del Pil nella Ue
Dal 1980 per 26 anni i listini europei hanno chiuso in attivo nonostante nei 12 mesi ci siano state forti flessioni
40% 30% 20% 10% 0% -10% -20% -30% -40% -50% 1980 82 84 86 88 90 92 94 86 88 00 02 04 06 08 10 2012
Levento
a temuta spirale deflazionistica nellEurozona con il rischio di un calo generalizzato dei prezzi di beni e servizi capace di bloccare qualsiasi speranza di crescita economica si sta allontanando. E la crisi tra Russia e Ucraina, non ancora risolta, per il momento non sembra in grado di provocare un effetto generalizzato di panic selling, vendite emotive, sui mercati azionari. Sono questi, secondo Paola Toschi, market strategist di JPMorgan Am, i due elementi di forza dei mercati finanziari europei alle soglie della primavera.
crescita per il 2014 dall1,1 all1,2%, insieme alla conferma di una stima di aumento del Pil dell1,5% per il 2015, indicano che la situazione economica tende a normalizzarsi, creando un clima favorevole agli investitori, afferma la strategist. Tuttavia la scorsa settimana la crisi tra Russia e Ucraina e la rapida successione della reazione dei mercati, prima con una forte correzione emotiva, poi con un vivace rimbalzo, ha messo in evidenza che nellanno in corso potranno ancora presentarsi situazioni di tensione e volatilit sebbene allinterno di uno scenario
sostanzialmente positivo. Lelaborazione a fianco ci ricorda che la volatilit spesso molto pronunciata dei mercati azionari una costante, anche negli anni in cui le borse realizzano buoni risultati. Nei 26 casi su 34 (dal 1980 a oggi) in cui lindice Msci Europe ha registrato performance precedute dal segno pi le oscillazioni in corso danno sono state in alcune circostanze molto violente. Nel 2009, quando lindice azionario paneuropeo chiuse con un rialzo del 23% le borse erano arrivate a toccare perdite del 26%. Nel 1998, un consuntivo di fine anno del +20%, si registr un valore
minimo con una perdita del 31%. Non a caso in concomitanza con il default della Russia che in quella circostanza provoc unondata di vendite da panico. Queste elaborazioni indicano che dobbiamo sempre consigliare agli investitori di limitare le reazioni emotive a eventi specifici di crisi di breve periodo. E che necessario mantenere una visione di pi lungo termine, senza dimenticare i fondamentali che ispirano le scelte di investimento, afferma Toschi.
Fonte: Msc, FactSet, J.P. Morgan am. I rendimenti sono basati sul solo indice dei prezzi e non comprendono i dividendi. La contrazione durante l'anno riferita alla flessione pi pronunciata del mercato dal massimo al minimo nel corso dell'anno solare. I rendimenti indicati sono per gli anni solari dal 1980 al 2013. Guide to the Markets Europa. Dati al 31 dicembre 2013
RPirola
Opportunit
Detto in altri termini le fasi di correzione, ad esempio quella che stiamo attraversando, possono rappresentare opportunit di ingresso sui mercati a livelli pi contenuti. Tanto pi che, oltre al quadro macroeconomico in via di miglioramento sulle due sponde dellAtlantico, anche i dati aziendali confermano un trend positivo. Negli Stati Uniti, dove Wall Street ha registrato lo scorso anno una per-
Meglio evitare scelte emotive. Gli utili delle societ danno indicazioni positive
Strategist Maria Paola Toschi (JPM Morgan Am)
formance superiore al 30% i dati di chiusura del quarto trimestre dei conti aziendali indicano una crescita degli utili aziendali a doppia cifra, un indicatore importante delle solidit della ripresa americana e della sostenibilit delle quotazioni (piuttosto elevate) raggiunte dai titoli a Wall Street. In Europa, altro mercato azionario preferito nelle scelte di portafoglio di JPMorgan Am, gli utili aziendali del quarto trimestre mostrano un calo medio del 2,5% rispetto al 2013, ma oltre il 50% delle societ che hanno gi comu-
nicato i dati di consuntivo hanno battuto le previsioni di utile formulate dagli analisti. In questo scenario solamente i mercati emergenti appaiono tuttora minacciati dal deflusso dei fondi degli investitori verso aree a maggior sicurezza e con migliori fondamentali di crescita economica. Non soltanto per effetto della crisi tra Russia e Ucraina, ma anche perch altri paesi, come la Turchia e la Thailandia, stanno attraversando una fase di grave instabilit politica.
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ppuntamento a Roma, domani 11 marzo alle 19, a Palazzo Taverna, via Monte Giordano 36. Un panel di esperti affronter largomento cruciale della crescita. Lincontro si inserisce nella serie di tavole rotonde (le prime tre sono state fatte a Brescia, Bologna e Firenze) che ha per filo conduttore Missione crescita, quali visioni per il 2014. Un road show organizzato in collaborazione con il gruppo americano di asset management JPMorgan Am (per maggiori approfondimenti si veda anche, allinterno del canale Economia di Corriere.it il riquadro dedicato in grigio). Lincontro, che avr un carattere divulgativo e operativo anche in termini di idee per scelte di portafoglio, si avvale della partecipazione di Bernab Bocca, senatore e presidente di FederAlberghi, Giuliano Noci, pro rettore del Politecnico di Milano, Maria Paola Toschi, market strategist di JPMorgan asset management, Stefano Zapponini, vice presidente nazionale Piccola industria-Confindustria. Lingresso gratuito e aperto a tutti. possibile prenotarsi telefonando allo 02/20400331 o inviare email a missionecrescita@corriere.it.
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Lintervento
do in profonda e continua evoluzione, cambia anche il modo con cui si raggiunge la dimensione della internazionalizzazione. Quantomeno in una fase iniziale, e soprattutto per quelle aziende che sono a corto di liquidit, la scelta di optare per lonline quasi ineludibile: molto pi alla portata sul fronte degli investimenti necessari anche se condizionata da una conoscenza del mondo della Rete. Avviare un progetto di internazionalizzazione oggi richiede non tanto e non solo un sito web abilitato allecommerce quanto piuttosto un programma organico di azioni per risultare tra i primi siti nel posizionamento naturale restituito dal motore di ricerca; essere attivamente presenti sui social network dato che questi influenzano sempre pi, e in misura a volte maggiore della pubblicit tradizionale, le decisioni di acquisto. Alle Pmi richiesto un doppio cambio di passo; necessario un progressivo abbandono della logica di servizio esclusivo alla domanda interna che ancora oggi rappresenta il driver principale del loro fatturato ed fondamentale, daltro canto, che imprenditori e/o manager si rendano conto dellimportanza strategica dellonline. Le opportunit sono davvero a portata di mano e sono reali anche se si fa riferimento ad un mondo immateriale. Mi torna in mente, a questo proposito, ancora laffermazione di un manager che in questi giorni mi ha rivelato come la decisione di varare un progetto di ottimizzazione della presenza aziendale nei motori di ricerca abbia portato la stessa azienda ad aumentare in tempi rapidissimi del 50% il valore del transato online. Ma allo stesso tempo penso a quellimprenditore (anziano), che recentemente mi ha esplicitato il suo profondo scetticismo rispetto al mondo della rete: tutto fumo, secondo lui. Se vogliamo riprendere la strada della crescita, bisogna che il governo Renzi tra le altre cose affronti con vigore il tema dellagenda digitale: non solo nella prospettiva dellefficienza della pubblica amministrazione ma anche per ridare ossigeno a un sistema di piccole e medie imprese oggi in grave difficolt. *Politecnico di Milano
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Il premio
Eventi Prosegue la pubblicazione dei finalisti azionari dei Morningstar Awards, in programma a Milano il 26 marzo
n premio per i migliori gestori del 2013. I portafogli che hanno saputo navigare meglio tra le opportunit e i rischi del mercato globale sono in piedi sul podio dei finalisti dei Morningstar Awards italiani. Nelle serata del 26 marzo, al Teatro Vetra di Milano, alla fine della prima giornata del Salone del Risparmio, i riconoscimenti verranno consegnati a quindici gestori ((sette azionari, sei obbligazionari e due bilanciati) e a cinque societ. Un Oscar alla capacit di creare valore per gli investitori, che viene attribuito sulla base di un collaudato metodo statistico, applicato in tutti e 27 i Paesi in cui Morningstar, leader per lanalisi dei fondi, presente. In questa pagina CorrierEconomia prosegue la presentazione dei finalisti nelle categorie azionari internazionali, azionari Emergenti e azionari Asia Pacifico. Tre eccellenti su ogni podio, ma solo uno verr premiato. Sulla base dei risultati di breve e medio periodo corretti per il rischio, ma anche dopo una valutazione di aspetti qualitativi, che vanno dalla capacit della sgr di fare delle economie di scala al know how del gestore passando per gli investimenti in innovazione tecnologica. Nel prossimo numero la sfilata dei finalisti in campo obbligazionario.
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I podi
I fondi nalisti ai MorningStar Awards. I fondi sono in ordine alfabetico per categoria MorningStar
Nome fondo
Societ
Gestore
Rating MorningStar
DB Platinum Branchen Stars R1 Acc Nordea-1 Global Value BP Eur Pictet Security-P Eur Benchmark: Msci World Free Nr Usc
Azionari Mercati emergenti
DB Platinum Advisors Nordea Investment Funds Pictet Funds (Europe) Morgan Stanley Capital Intl (Msci)
Carmignac Pf Em Discovery A Eur Fidelity Emerging Markets A-Eur Benchmark: Msci Em Nr Usd
Azionari Asia e Pacico
Carmignac Gestion
Xavier Hovasse;David Young Park; J.L. Scandella; V.Strauss; G. Besedina; Nick Price
-11,03% -1,99%
CB-Accent Lux Far East Equity B Fidelity Pacic A-Acc-Eur M&G Asian A Eur Benchmark: Msci Ac Asia Pac
(escluso Giappone)
CB-Accent Lux Sicav Fidelity (Fil Inv Mgmt (Lux)) M&G Group Morgan Stanley Capital Intl (Msci
140 135 130 125 120 115 110 105 100 95 90
112 108 104 100 96 92 88 84 lug 2011 gen 2012 lug 2012 gen 2013 lug 2013 gen 2014
125 120
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ella rosa dei tre fondi in corsa per il Mor- teggere il capitale investito quando leconomia ningstar Awards 2014, nella categoria va male. La scelta scaturisce dalla consideraazionari internazionali, si piazzato il prodot- zione realistica che tutti dobbiamo mangiare, to globale con strategia value, a quattro stelle, bere e abbiamo bisogno di farmaci, indipenfirmato Nordea: si tratta di Nordea-1 Global dentemente da quello che accade nel mondo. Value BP Euro. Con un patrimonio di oltre 62 Per il 2014 avete in programma modifimilioni di euro, denominato nella valuta uni- che di portafoglio? ca e, quindi, senza rischio di cambio e per sotNon prendiamo mai una decisione stratetoscriverlo bastano 50 euro. gica a inizio anno, ma modifiIl gestore Joern Linde Anderchiamo il portafoglio del fonsen, spiega le strategie dinveDurante la crisi do quando si presentano ecstimento seguite per centrare societ a prezzi sconabbiamo fatto cellenti la performance del 22,22% tati. Siamo sempre alla meglio nel 2013. ricerca di qualcosa di nuovo Qual lobiettivo del fonda acquistare, principalmendellMsci world do? te in Europa e negli Usa e in sempre stato quello di vestiamo solo in societ doavere un portafoglio in grado miciliate in paesi democratidi difendere al massimo il paci. trimonio degli investitori duQual la vostra visione rante le fasi negative e ottenesui paesi emergenti? re il migliore rendimento nel Non abbiamo investilungo termine, con bassa vomenti diretti, ma molte socielatilit, nei periodi di rialzi. t presenti nel fondo hanno Da quando gestisco il fondo, attivit in tali paesi. Crediagennaio 2008, siamo passati mo nelle Nuove economie, attraverso diverse condizioni ma preferiamo investirvi indei mercati finanziari: dal direttamente, attraverso soNordea Joern Linde crollo del 2009, a una delle faciet come Nestl, Unilever, Andersen si rialziste pi marcate degli Pepsi, perch i loro manager ultimi cinque anni e sono riuconoscono i mercati emerscito a portare a casa, dal lancio alla fine di genti meglio di noi. febbraio 2014, una performance cumulativa A quale profilo dinvestitore si rivolge il del 31,57%, al netto dei costi, ad eccezione del- fondo? le eventuali commissioni dingresso, battendo Riteniamo che questo prodotto sia perfetlindice di riferimento lMsci World che, nello to per gli investitori che vogliono dormire sonstesso periodo, si fermato al 27,78%. ni tranquilli, perch consente unesposizione Con quale strategia dinvestimento? su societ di grandi dimensioni, sottovalutate Tendiamo sempre a sovrappesare societ che resteranno sul mercato per molte generadei settori alimentare e farmaceutico, perch zioni. permettono di conseguire una crescita stabile PATRIZIA PULIAFITO e alti dividendi, mentre sono in grado di pro RIPRODUZIONE RISERVATA
ira finalmente aria di riscossa in (alcune) paesi sviluppati, favorita dal recente indebolipiazze emergenti. Dopo anni di perfor- mento delle divise emergenti, che rende pi mance deludenti, un 2013 chiuso in flessione competitivi i produttori e gli esportatori. Daldi oltre 2 punti percentuali nonostante i rally laltro, possibili progressi sul piano delle rifordei mercati sviluppati e i primi due mesi anco- me nelle economie pi fragili, per arginare ra in saldo negativo a -4%. Ma il calo delle leccessiva espansione del credito, consolidare valutazioni ha ormai raggiunto livelli piutto- i conti pubblici e migliorare la bilancia comsto estremi, spiega Nick Price, gestore del merciale. Entrambi i fattori potrebbero mifondo FF emerging markets gliorare la fiducia degli invefund di Fidelity W.I., uno dei stitori. fondamentale capipochi prodotti della sua cateNon si possono re, per, che le azioni dei mergoria a non aver subito perdicati emergenti non sono pi pi trattare te nel 2013 e che si guadaun gruppo omogeneo. Bisocome un unico gna evitare lesposizione alle gnato un posto nella terna di finalisti dei Morningstar pi deboli, perch i fattogrande settore aree Awards. ri positivi di cui hanno beneSiamo dunque vicini ad ficiato nellultimo decennio un possibile giro di boa? potrebbero venire meno o Rispetto ai mercati sviluptrasformarsi in ostacoli. pati, gli emergenti trattano a Quali segmenti sono da sconto del 30-35% come non evitare? accadeva da 10 anni. In valore Rimaniamo cauti sul setassoluto, gli attuali multipli tore dei materiali, a causa sono vicini o persino inferiori delleccesso di offerta in molai minimi registrati durante te industrie e degli sforzi di la crisi del 2008. possibile Pechino per ribilanciare la che queste valutazioni rifletsua economia. Siamo in sottano una reazione eccessiva topeso sui titoli finanziari, in Fidelity al recente flusso di notizie neparticolare per i timori legati Nick Price gative sui Paesi emergenti. allespansione del credito ciPotremmo quindi trovarci di nese e al settore immobiliare, fronte ad un punto dingresso molto interes- sul comparto energia e sulle societ molto insante, in una classe di attivo che dovrebbe debitate in valuta estera, specialmente nelcontinuare a beneficiare di fattori di crescita lambito delle economie pi deboli. strutturali nel medio-lungo termine. Le dinaQuali settori, invece potrebbero trainare miche positive non hanno per impedito a il recupero dei listini emergenti? questi mercati di sottoperformare negli ultimi Nel comparto dei consumi discrezionali si anni. possono trovare molte buone opportunit a Cosa dovrebbe innescare uninversione prezzi attraenti. Sovrappesiamo, inoltre, la sadi tendenza nel 2014? lute e la tecnologia. Da un lato, una ripresa dellattivit induPIEREMILIO GADDA striale sulla scia di quanto gi osservato nei RIPRODUZIONE RISERVATA
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Lappuntamento
Come investiamo
Online
Altre tipologie
Azionari
di euro
1,7%
9,3 miliardi
di euro
Bilanciati
di euro
Flessibili
104,8 miliardi
di euro
18,7%
Liquidit
26,3 miliardi
di euro
4,7%
Obbligazionari
di euro
l tempo sar galantuomo anche con le nostre pensioni? La domanda interessante, la risposta non semplice. Darsela richiede uno sforzo di volont, soprattutto per chi comincia adesso a guardarsi intorno in un mondo del lavoro decisamente difficile. A giovani e meno giovani che vogliono comunque sapere di pi su tutte le opportunit di investimento a lungo termine che il nostro sistema mette a disposizione, il Salone del Risparmio, in programma dal 26 al 28 marzo, offre spazi, percorsi, dialoghi, idee.
tema e del titolo: Investire nel lungo termine. Risparmio gestito, un ponte per il futuro. Abbiamo voluto mettere il concetto di futuro al centro di tutti i dibattiti dice Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni, la confindustria dei fondi che organizza levento . Da quello pi strettamente privato e previdenziale che interessa ogni singolo cittadino, a quello pi nazionale che riguarda il futuro delleconomia e
del sistema Italia. Ed ecco i cinque percorsi tematici, una novit di questa edizione, che accompagneranno operatori e visitatori semplici alla ricerca della concezione di futuro pi interessante per loro: portafogli su misura, il valore sistemico del risparmio gestito, informazione e formazione finanziaria, formazione certificata e normativa e fiscalit.
Vie
Per i risparmiatori e gli studenti, a cui come tradizionalmente avviene, dedicata la terza giornata del Salone, sono pensati in modo particolare i primi due percorsi, dove si affrontano i temi dellasset allocation personale e quelli della possibile maggior fiducia nellazienda Italia. Tra i molti main sponsor della manifestazione spiccano i nomi di diversi asset manager nazionali e internazionali attivi da anni nel nostro Paese. Considerando anche i fondi estero vestiti, cio prodotti da sgr italiane utilizzando veicoli di investimento di diritto estero, il patrimonio delle casse comuni in gran parte di segno globale. Cos, girando fra gli stand, i visitatori del Salone avranno la pos-
Programmi
Gli spazi saranno come di consueto quelli dellUniversit Bocconi, a Milano, dove oltre cento stand, conferenze, mostre e corsi di aggiornamento renderanno la kermesse finanziaria pi grande dEuropa un luogo ospitale per gli addetti ai lavori e anche per chi, semplicemente, vuole fare un viaggio nel mercato dei risparmi. I percorsi sono cinque e sono interpretazioni personalizzate per i diversi tipi di visitatore del
sibilit di vedere e conoscere questa realt che vale oltre 1.300 miliardi di euro se si considera il perimetro allargato dellindustria fatta di fondi, assicurazioni e mandati istituzionali. I rischi macroeconomici e altre fasi di alta volatilit dei mercati finanziari sono destinati ad accompagnarci anche negli anni a venire spiega Luca Di Patrizi, country head di Pictet am . Le strategie che consentono di tenere a bada il rischio saranno sempre pi ricercate e premiate mentre, rispetto al passato, la diversificazione valutaria sar un elem e n to d i s t i n t i vo d e l l a performance finale dei portafogli.
Riforme
Crediamo sia importante tornare ad alimentare il dibattito sul futuro previdenziale degli italiani e sui percorsi alternativi ipotizza-
bili viste le pressioni del futuro sul sistema pensionistico dice Gian Maria Mossa, condirettore generale di Banca Generali . Per questo auspichiamo che, con uno sforzo collettivo, ognuno si faccia carico delle proprie responsabilit, a partire dalle istituzioni interessate che potrebbero seguire lesempio di diversi Paesi Europei dove il risparmio di lungo periodo gode di agevolazioni fiscali e incentivi che ne agevolano la diffusione. Quello del fisco pi leggero per il risparmio paziente un tema molto importante che stato sul tavolo del governo prima della crisi e che, adesso, potrebbe tornarci se vero che il nuovo esecutivo vuole affrontare il complicato discorso di un riordino complessivo delle aliquote. I gestori non smettono di chiederlo.
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endere pi conveniente linvestimento anche per i piccoli risparmiatori necessario. Ma pu non essere sufficiente se anche il mondo della consulenza non diventa pi accessibile. Una possibile soluzione low cost arriva da Moneyfarm, societ dintermediazione mobiliare (sim) che dal 2011 fornisce via web consulenza finanziaria indipendente: la sim non riceve retribuzioni di alcuna natura dalle fabbriche prodotti e il servizio remunerato a parcella. Ai piccoli risparmiatori offre una consulenza di base che parte da una definizione del profilo di rischio del cliente e dei suoi obiettivi dinvestimento e si traduce in un portafoglio diversificato in 6 Etf (Exchange traded fund), con lindicazione dettagliata di quali fondi acquistare e quanto investire per ciascuno. Il portafoglio viene ribilanciato in media ogni due mesi per mantenere la coerenza con gli obiettivi, al variare delle condizioni di mercato. Il costo , in promozione, di 80 euro lanno (o 10 al mese) e aumenta progressivamente, insieme alla completezza e complessit del servizio di consulenza, per patrimoni sopra i 50 mila e i 150 mila euro.
P. E. G
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ompravendite e ricerche di immobili avvengono in misura crescente attraverso la rete, autentico motore di un mercato che da tempo soffre per la crisi economica. A conquistare la scena delle ricerche online di case e appartamenti in ogni angolo del Paese sono adesso gli smartphone e i tablet, che anche nel campo immobiliare stanno soppiantando i computer. Al punto che Tecnocasa (www.tecnocasa.it), uno dei maggiori operatori del settore, non solo ha registrato download record della sua mpp, ma ha anche migliorato lapplicazione dedicata ai dispositivi mobili per loperativit sul mercato. Per agevolare le ricerche degli oltre 400 mila visitatori delle offerte di Tecnocasa che utilizzano lapplicazione via smartphone e tablet, lazienda ha realizzato una versione del sito ottimizzata proprio per i cellulari che navigano attraverso browser. Laggiornamento integra quanto gi disponibile con la app arrivando a completare la copertura di questo segmento di mercato che nei prossimi 2-3 anni potrebbe secondo lazienda arrivare a rappresentare il 40-50% dei suoi navigatori complessivi. LAiaf (www.aiaf.it), lassociazione che riunisce analisti e consulenti finanziari, inaugura il prossimo luned 31 marzo la 50 edizione del
Presidente Aiaf Paolo Balice suo famoso corso di formazione per analisti finanziari che permette di conseguire il Diploma Ciia, un passaporto che consente di svolgere la professione a livello internazionale. Il diploma riconosciuto anche dalla FcaFinancial Conduct Authority con la qualifica di esame Key 2 e, associato allesame National Uk, consente di operare come analista finanziario sul mercato britannico. Inoltre Il corso offre la possibilit ai candidati di superare lesame Foundation, primo step per il conseguimento del diploma internazionale Ciia (Certified International Investment Analyst), che garantisce una specializzazione sulle prassi in uso nei singoli Paesi e sul contesto legislativo e culturale del mercato finanziario comunitario. Tutte le informazioni
specifiche relative al corso, che dura fino al 10 ottobre 2014, si possono trovare sul sito di Aiaf. Socit Gnrale (www.societegenerale.com) ha appena quotato su Borsa Italiana 132 nuovi covered warrant, di tipo call e put, che permettono di avere unesposizione su azioni italiane, azioni e indici esteri, tassi di cambio e materie prime. Con questa nuova maxi emissione Socit Gnrale offre 4 nuovi sottostanti: Amazon, Facebook, Twitter e, per la prima volta in assoluto, anche Starbucks, la catena internazionale di caffetterie basata negli Usa. E m e ss i d a Un i c re d i t (www.unicredit.it) sono sbarcati sul segmento SeDeX di Borsa Italiana 14 nuovi reverse bonus cap certificate che consentono di investire sullandamento dei mercati azionari partecipando alla performance negativa registrata dallazione o dallindice di riferimento fino ad un livello massimo del cap, corrispondendo inoltre un premio (bonus) se il sottostante si mantenuto stabile o ha registrato un moderato ribasso. Con questi strumenti, dedicati a investitori evoluti e istituzionali, si pu puntare al ribasso sul comparto bancario, industriale e telefonico italiano, nonch su indici europei e di settore.
SILVIA SINDACO
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COR RI E R ECONO M I A
Focus
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Costante
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Anticipazioni Il rapporto Ict 2013 dellAbi. Stanziati 4,2 miliardi di euro per il 2014, in crescita per i piccoli. Le 4 piattaforme
Appuntamento
aranno le stellette che i correntisti cominciano a dare alle banche su Internet. Saranno i costi da tagliare, in un momento in cui le sofferenze da crediti aumentano e le stime sugli utili futuri sono al ribasso. Sar necessit, insomma, ma il risultato che il sistema creditizio, in Italia, continua a investire in tecnologia. Non solo su Internet: per automatizzare le filiali, per rendere pi sicure le transazioni, per ridurre i rischi, per ricollocare parte del personale in esubero, per potenziare le infrastrutture di rete, per adeguarsi alle nuove regole (come la proposta di regolamento europeo Emir sui derivati over the counter, quelli negoziati fuori mercato, delicato dossier). In testa agli obiettivi c per la banca mobile, accessibile dal cellulare e dal tablet. di 4,2 miliardi linvestimento in Ict (Information
and communication technology), messo a budget per questanno cruciale, che vedr partire in novembre la vigilanza completa della Banca centrale europea sui grandi istituti di credito nazionali. La cifra identica a quella stanziata lanno scorso, ma fa notizia che non sia diminuita. Per una banca su due dice il rapporto AbiLab 2014 che sar presentato a Milano marted prossimo (campione di 17 istituti di credito, rappresentativo del 51% degli sportelli in Italia) linvestimento in tecnologia superiore rispetto al 2013 (e per il 16,7% del panel lincremento oltrepassa il 5%); per il 27,8% costante. Significa che meno di una banca su quattro (il 22,2%) ha ridotto lesborso tecnologico. A destinare una somma maggiore, rispetto al 2013, allIct sono ancora i piccoli istituti, che hanno aumentato il budget nel 62,5% dei casi (contro il 40% delle grandi banche). Quanto agli obiettivi, in generale
possiamo dire che il 65% delle banche intende rafforzare nel breve periodo i canali a distanza, il 50% razionalizzare la rete di filiali (sempre pi dematerializzate), il 35% cambiare le modalit di lavoro dei dipendenti (a partire dagli orari), il 30% riconfigurare gli spazi sia nelle filiali sia nelle sedi centrali.
Saldi e bonifici
Lattenzione soprattutto sulla revisione del modello di servizio alla clientela e, quando si parla di multicanalit, ci si riferisce ormai ai dispositivi mobili, sui quali far transitare lofferta attraverso quattro piattaforme: gli sms (ormai quasi
Per controllare il saldo sul conto luso del cellulare ha raggiunto quello del computer
superati), le app, i mobile site (siti web destinati a smartphone e tablet), le schede sim. E difatti una delle evoluzioni in corso sono i pagamenti a sfioro con il cellulare, anzich la carta di credito: nel primo semestre di questanno previsto lavvio delle sperimentazioni iniziate con il gruppo Sia sui mobile payments con tecnologia Nfc. Per controllare il saldo o i movimenti del conto corrente, luso del cellulare ha del resto ormai raggiunto quello del computer (83% contro 86% delle risposte, campione di 648 intervistati possessori di smartphone e 652 di Pc, indagine AbiLab-PoliMi 2013). E sui bonifici, che possono superare i 7 euro se pagati allo sportello per contanti (20 euro in Paesi extraeuropei), sta diventando normale usare il tablet: dichiara di farlo quasi un possessore di tavolette su due, il 45% (40% le risposte affermative dai possessori di smartphone e 83% da quelli che usano il
computer). Il tema sensibile. Questo anche lanno in cui tutte le banche dovranno infatti adeguarsi al Sepa, larea unica dei pagamenti in euro, promossa dalla Bce e dalla Commissione Ue, a cui in Italia gli istituti di credito hanno destinato 200 milioni dinvestimento negli ultimi tre anni (la somma maggiore stata investita prima, dice lAbi). Significa che non ci saranno pi bonifici domestici, ma solo europei e con regole standard. Ci si aspetta (ma non sta ancora accadendo) che i costi per i clienti scendano. Lutilizzo di canali alternativi pu aiutare.
I contact center
Al centro dellinnovazione bancaria, comunque, ci sar la relazione con la clientela, coltivata anche attraverso i social network. E dunque i contact center delle banche, dove lavorano ormai 2.500 persone: che non solo vengono chiamate dai correntisti, ma a loro volta li chiamano per proporre, anche, servizi in vendita. Il contact center assume un ruolo cruciale scritto nel rapporto AbiLab di cerniera tra i canali fisici e quelli a distanza. Lidea sposare la freddezza e la rapidit del self service con il calore e la competenza del contatto umano. Magari, facendo anche affari.
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anali, modelli tecnologici di servizio, tendenze dinvestimento, innovazione. Si parler di questo al Forum AbiLab, il 18 e il 19 marzo a Milano, nello spazio Eventiquattro di via Monte Rosa 91. Questanno lattenzione puntata in particolare sul cambiamento della domanda di prodotti e servizi, che sta spingendo le banche a rivedere il modello distributivo, con logica dintegrazione multicanale. Nel corso del forum, giunto alla decima edizione, saranno assegnati i Premi Abi per linnovazione nei servizi bancari e presentati i risultati dello studio Lo scenario Ict 2014: i principali trend in atto nel settore bancario, di cui diamo anticipazione in queste pagine. Inoltre ci sar unArea dimostrativa banca 2.014. Fra i relatori, Pierfrancesco Gaggi, presidente di AbiLab, e Damiano Castelli, amministratore delegato di Ing Direct. Nellarea Case study, lesperienza di Reply e Ibm.
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Le agenzie sono diminuite, vero, e diventano sempre pi informatizzate. Ma i correntisti apprezzano il servizio 24 ore su 24, lautonomia e la maggiore velocit
Prospettive Romano Stasi, segretario generale di AbiLab, il centro di ricerca dellAssociazione bancaria con self service e personale di assistenza. uno dei modelli che stanno emergendo. E poi ci si collega in videoconferenza, in remoto, da altre citt... Da tempo si parla di ristrutturazione informatica delle agenzie. Qual la novit? Il 2013 stato lanno in cui i progetti sono stati realizzati e i piani sono andati a regime. Il rapporto con il cliente, per esempio, passa ormai in molte banche dalla firma grafometrica sul tablet, anche per operazioni ordinarie come versamenti e bonifici. un servizio gi in uso nel 35% delle banche del nostro campione (che sono 17 e rappresentano il 51% degli sportelli in Italia, ndr.). Altre priorit dellinvestimento tecnologico? Oltre alla gestione dei rischi c laumento della sicurezza, sia interna alla banca sia nelluso dei canali diretti da parte del cliente. Questanno ci si deve adeguare alle raccomandazioni della Bce sulla sicurezza dei pagamenti. La banca sullo smartphone sta funzionando? S, nellultimo anno ci so-
stato lanno, il 2013, del successo della banca sul telefonino e sulliPad, delle filiali dematerializzate, ormai tutte in automatico o quasi. E ora? Nel 2014 la frontiera nelle vendite dei servizi via Internet dice Romano Stasi, segretario generale di Abi Lab, il centro di ricerca e innovazione dellAssociazione bancaria italiana. Le banche tradizionali concederanno prestiti online? Anche. Apertura del conto corrente, erogazione di mutui, collocamento di prodotti di cre-
dito al consumo: per tutto ci le banche stanno lavorando molto sul processo online, sullattivazione di servizi da remoto. Ma linvestimento stanziato questanno dalle banche per la tecnologia di 4,2 miliardi: lo stesso del 2013... un dato positivo, in questo momento di attenzione alla riduzione dei costi. La leva tecnologica diventata essenziale per ottenere benefici. Primo obiettivo? Lo sviluppo dei canali remoti, appunto. il periodo del mobile banking, ci si pu rela-
zionare con la banca sui social network, con le chat, i forum. Le filiali diventano pi leggere e sempre pi informatizzate. Si diffondono i self service. E i clienti sono contenti del cambiamento? Nei primi nove mesi del 2013 sono stati chiusi ancora 939 sportelli bancari su 32.881, quasi il 3%, dice la Banca dItalia. S, i clienti apprezzano: soprattutto perch il servizio diventa di 24 ore su 24. In pi ci sono lautonomia e la velocit delloperazione. Molte banche stanno studiando filiali leggere,
no stati pi offerta e un maggior gradimento e accesso, con il telefono e anche con liPad. Ora i clienti danno i voti alla banca sugli store di Android e iOs. Scaricano il programma e lo usano come unapp normale, dando stelline e like. Per gli istituti di credito obbligatorio tenerne conto. Che cosa chiede il cliente? Semplicit. Usa lapp soprattutto per saldo e movimenti, ma anche per operazioni dispositive. I contact center delle banche hanno ora anche obiettivi di budget: che cosa significa? Sta crescendo loutbound, la telefonata in uscita. la banca che chiama il cliente, si mette in contatto con te. Per vendere qualcosa? Per scopo commerciale, s. ma anche di sicurezza: ti dico se qualcosa non va.
A. PU.
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Fonti: Abi Lab, Rilevazione sulle priorit Ict delle banche italiane, marzo 2014, 18 gruppi bancari; Abi-Universit di Parma, Evoluzione dei modelli di servizio 2013
Agenzia
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S. Avaltroni
Agenzia/ Sportello
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Distribuzione Per un correntista su due Internet gi il canale prediletto. I casi di Cariparma, Intesa Sanpaolo e Unicredit
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co gement Politecni School of Mana , dati Doxa Fonte: Abi Lab e vatorio Mobile Banking 2013 ing ser nk Os ba o, e lan bil Mi mo di 0 utilizzatori di campione di 70
e al 30% della clientela servita), e consulenza a domicilio o addirittura sul posto di lavoro, affidata a circa mille gestori formati e abilitati a operare in qualit di promotori finanziari.
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Il servizio a domicilio
A mano a mano che le transazioni si spostano verso i canali remoti, la filiale diventa in modo sempre pi esplicito il luogo dedicato alla consulenza dice Marco Siracusano, responsabile marketing di Intesa Sanpaolo . E questa consulenza pu essere erogata, a libera scelta del cliente, anche a domicilio: oggi in materia di risparmio e investimenti, domani in tema di finanziamenti e coperture assicurative. La stessa filiale diventa uno strumento multicanale: il sabato mattina ad esempio, dice Siracusano, le casse rimangono chiuse, ma sempre possibile depositare un assegno attraverso gli sportelli automatici evoluti.
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iliali aperte fino a tarda sera o il sabato. Consulenza a domicilio su risparmio e investimenti. Videochiamate con loperatore per aprire il conto corrente. E tra qualche anno, addio bonifici o estratto conto in agenzia. Lo sportello cambia volto, insieme alle abitudini dei clienti. In alcuni casi, gi quasi irriconoscibile, ma resta comunque centrale. vero che in pochi anni luso dei canali remoti di Internet esploso, passando, secondo lOsservatorio di customer satisfaction Abi-GfK Eurisko, dal 26 al 40%. E persino il mobile banking ha conquistato una fetta non irrilevante di utenti (5%). Ma la vecchia agenzia ancora frequentata da 87 clienti su cento. Esattamente come cinque anni fa.
preferiscono recarsi in filiale per le attivit attinenti lapertura di nuovi rapporti (41%) e lattivazione di servizi complessi, che richiedono uno specifico supporto consulenziale (43%). Per un cliente su due, per, lInternet banking gi il canale prediletto per effettuare transazioni bancarie o raccogliere informazioni (56%), mentre il 57% opta per il contact center telefonico quando vuole ricevere attivit di assistenza o supporto generico. Una tendenza
destinata ad accentuarsi nei prossimi anni, dice la ricerca, ma senza che necessariamente una modalit cannibalizzi laltra: il 50% delle banche coinvolte nellindagine, infatti, afferma che il modello pi diffuso di multicanalit sar bilanciato, con funzioni diverse ma pari dignit per le varie modalit di relazione. La sfida quella di integrare al meglio le esigenze dei clienti e i diversi canali. Ad esempio dice Vittorio Ratto, direttore marketing
Filiale
Call center
Promotore nanziario
strategico del Gruppo Cariparma negli ultimi anni abbiamo riqualificato la nostra struttura di banca telefonica, che oggi conta su team di professionisti dedicati ad attivit di vendita e consulenza da remoto su specifici prodotti banca-
S. A.
ri, come le polizze auto. Ambizioso il progetto di banca estesa lanciato da Intesa Sanpaolo a gennaio 2013. Prevede sportelli aperti fino alle 20 e il sabato mattina per le maggiori agenzie (530 ad oggi, pari al 10% della rete
Le videoroom
Verso una filiale ipertecnologica sembra proiettarsi invece Unicredit, che l11 febbraio ha inaugurato a Milano lagenzia ammiraglia di piazza Gae Aulenti: postazioni multimediali, wi-fi, area self-service con sportelli atm pi veloci, e video-room accessibili fino alle 20, dove si possono effettuare operazioni o aprire il conto corrente sotto la guida di un operatore della banca, collegato in remoto. Il piano di investimenti prevede di rinnovare circa mille punti vendita in tre anni dichiara Remo Taricani, responsabile marketing famiglie e privati di Unicredit . Per la consulenza, in determinate situazioni, si pu attivare anche il canale remoto.
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I social network
La multicanalit
Ci che destinato a cambiare, semmai, la funzione della filiale, allinterno di un sistema che esprime la multicanalit in modo sempre pi articolato, verso una progressiva specializzazione operativa dei singoli canali: una recente indagine condotta dallAbi in collaborazione con lUniversit di Parma, ad esempio, dimostra che gli utenti
83
%
resce luso dello smartphone nei rapporti con la banca, ma come viene utilizzato il telefonino dai clienti? Loperazione principale, che raccoglie l83% delle preferenze (campione di 648 utilizzatori di mobile banking da smartphone), la verifica del saldo e dei movimenti sul conto. Segue la ricarica del cellulare (55%), quindi la ricerca degli sportelli Bancomat pi vicini (45%). Nel 40% dei casi lo smartphone ormai usato, poi, per eseguire pagamenti come i bonifici e i giroconti. Lo rivela lOsservatorio Mobile Banking 2013 di Abi Lab e
della School of Management del Politecnico di Milano. Quasi la met delle famiglie in Italia (il 43,9% nel 2013, contro il 34,7% del 2012, fonte Istat) possiede ormai un cellulare collegato a Internet. E gli smartphone in circolazione nel Paese sono gi il 62,6% del totale telefonini (fonte ConScore ottobre 2013): come negli Stati Uniti e in pari con la media dei cinque grandi Paesi europei (62,5% in entrambi i casi). Dunque, superata liniziale diffidenza, acquisita confidenza con le nuove tecnologie e rinfrancati dai sofisticati sistemi di sicurezza, gli italiani stanno
diventati robusti consumatori di servizi online, anche bancari. Lo sono soprattutto i giovani tra i 25 e i 34 anni. Nellultimo rapporto Cittadini e Nuove tecnologie, lIstat ha rilevato che, a fine dicembre 2013, ad accedere in Rete da casa erano gi oltre 15 milioni di persone, il doppio rispetto al 2012; e il 33% di loro utilizza lhomebanking, uno su tre. Ma la platea si sta ampliando. In particolare, cresce il numero degli utilizzatori dei canali mobili. In Banca Mediolanum, per esempio, nel solo mese di gennaio 2014 hanno avuto accesso al mobile
banking 98 mila clienti, pari alla met del totale degli accessi nei dodici mesi del 2013 (fonte interna). Se un cliente tradizionale, oggi, entra in filiale mediamente una volta al mese, o poco pi dice Marco Barbuti, responsabile del Progetto multicanalit integrata di Intesa Sanpaolo chi usa Internet raddoppia o addirittura triplica gli accessi.
Bonici e giroconti viSaldo/Lista mo o posit menti conto de Ricarica carta ata di credito prepag Saldo/Lista o titoli movimenti cont Informazioni su valuta
co di Milano, gement Politecni School of Mana 2013, dati Doxa, Fonte: Abi Lab eOsservatorio Mobile Banking mobile banking 0 utilizzatori di campione di 70
Tramite smartphone e tablet, poi, si arriva a dieci accessi mensili, con una quota non marginale di ingressi quotidiani. Di fronte a tali cifre, evidente che il mondo bancario segua con attenzione levoluzione del fenomeno e le sue potenzialit, pronto a sfornare nuovi servizi che, come rileva lOsservatorio di Abi Lab, in pochi anni sono aumentati di
un terzo. Oggi, tramite i telefonini intelligenti e i tablet, possibile effettuare le principali operazioni bancarie consultive e dispositive, dal controllo del saldo e dei movimenti di conto corrente e Bancomat alle ricariche di carte prepagate e cellulari, fino ai bonifici, che sono la tipologia di pagamento pi utilizzata per via telematica.
Compravendita titoli
NINO SATO IL TELEFO zate COS VIENE U iliz ut ie ar nc ba nalit Principali funzio artphone con sm 55 % 45 41 40 38 35 % % % % % 25 22 %
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20
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Mobile banking
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WW
Sempre secondo lOsservatorio Abi Lab 2013, gi due anni fa i bonifici online coprivano il 73% del totale dei bonifici processati dalle banche (media fra 12 istituti). Tra le soluzioni su apparecchi mobili pi innovative aggiunge Barbuti ci sono il pagamento dei bollettini con la fotocamera dello smartphone o del tablet; la localizzazione di filiali e sportelli Bancomat; la compravendita di titoli. In pi, c lavvio dei servizi di mobile payment (Move & Pay) e di Mobile Pos (Move & Pay Business). A breve verranno aggiunte nuove funzionalit dice il manager di Intesa Sanpaolo . E si arriver a una forte integrazione dei servizi e delle comunicazioni, in unottica di completa multicanalit. Multicanalit, infatti, la parola chiave: filiale, sportello automatico e Internet banking.
PATRIZIA PULIAFITO
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rvizi ioni su merci e se Cercare informaz arie nit sa i ion Cercare informaz ni ior gg so ivi a viaggi e Usare servizi relat ET RN TE BANCARI VIA IN USARE SERVIZI servizi Vendere merci o , riviste online li, informazioni Leggere giorna e libri online Leggere o caricar ricevere news bonamenti per Sottoscrivere ab ne o corsi vari tivit di istruzio Informarsi su at o di qualunque tip Fare corsi online e rn fri of Cercare lavoro o li na sio twork profes Partecipare a ne si) are (giochi esclu Scaricare softw
da svolte su Internet
i cittadini
49,6
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Customer Osservatorio di ione Abi su dati ero sistema int , Fonte: elaboraz 12 20 ko ris I-GfK Eu Satisfaction AB
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S. Avaltroni
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COR RI E R ECONO M I A
Investimenti
Beni rifugio
Il bilancio, gli appuntamenti
Il calendario
10 luned ** Christies Londra. Interni (anche l11) ** Dorotheum Vienna. Mobili e arti decorative 11 marted ** Bonhams Londra. Arte moderna inglese e irlandese ** Christies Londra. Arte impressionista vittoriana e inglese ** Dorotheum Vienna. Dipinti ** Dorotheum Vienna. Dipinti a olio e acquarelli del XIX secolo ** Tajan Parigi. Arte moderna ** Tajan Parigi. Artiste donne ** Sothebys Parigi. La collezione di Flix Marcilhac (anche il 12) 12 mercoled ** Artcurial Parigi. Vini ** Bonhams Londra. Oggetti darte, sculture e mobili inglesi ** Bonhams Londra. Gioielli ** Bonhams Londra. Medaglie militari ** Cambi Genova. Gioielli Antichi e Contemporanei ** Cambi Genova. Arti Decorative del XX secolo ** Cambi Genova. Bartolozzi, Antiquari dal 1887 ** Dorotheum Vienna. Libri e grafica decorativa ** Piasa Parigi. Mobili e oggetti di Peder Moos ** Piasa Parigi. Design (dalla Scandinavia, America, Brasile) 13 gioved ** Bonhams Edimburgo. Gioielli e argenti ** Cambi Genova. Antiquariato e dipinti antichi (anche il 14) ** Dorotheum Vienna. Gioielli ** Dorotheum Salisburgo. Arte, antiquariato e gioielli 14 venerd ** Dorotheum Vienna. Gioielli ** Pandolfini Firenze. Vini pregiati e da collezione 15 sabato ** Artcurial Parigi. Personaggi dei fumetti ** Meeting Art Vercelli. Dipinti del XIX e del XX secolo 16 domenica ** Antiquorum Ginevra. Orologi ** Meeting Art Vercelli. Dipinti del XIX e del XX secolo.
na squadra con sedici player deccellenza. questa la formazione delle gallerie italiane presenti alla mostra mercato di Maastricht. La fiera dellarte pi blasonata al mondo, nella quale laccesso particolarmente difficile. La vetrina del Tefaf (The European Fine Art Fair) senza dubbio straordinaria. Per via del pubblico internazionale molto preparato che la visita e di conseguenza degli affari che vi gravitano. Le domande di partecipazione piovono da tutto il mondo, ma la selezione delle gallerie partecipanti (come di tutte le opere esposte) durissima.
Orsi del Giampietrino questa splendida Madonna con Bambino e SantAnna, che Carlo Orsi, gallerista milanese di via Bagutta, porter in Eredit veneziane Piatto da questi giorni parata in ottone con stemma del a Maastricht, doge Don (Galleria Cesati). Il dove da vecassettone laccato (Galleria Pi- nerd prossiva) della met del XVIII secolo mo a domenica 23 marzo si svolger la pi importante e blasonata fiera darte al mondo. Saranno sedici Margaretha de Heer Farfalle e cole gallerie italiane pre- leotteri intorno ad una rosa, al Tefaf con la Galleria Silvano Lodi & Due senti & Due, Longari Arte Milano, Moretti, Piva & C., Tornabuoni Art. Le esordienti: Paolo Antonacci Antichit, Riccardo Bacarelli, Botticelli Antichit e Carlo Orsi. Nello stand di Altomani spicca un decoratissimo piatto in maiolica dellurbinate Orazio Fontana (1510-1571). I Lapicirella presentano un Ritratto del marchese Boncompagni principe di Venosa di Giovanni Boldini e una bellissima tempera del 1847 di Ippolito Caffi con una scena del Carnevale a Roma. Riccardo Bacarelli, tra le sculture, una lignea di SantAntonio scolpita da Baccio da Montelupo (14691535). Mentre Benappi un Putto in marmo di Antonio Giuseppe Sartori (1714-1782) e Botticelli un rilievo in marmo bianco con una Madonna col Bambino eseguito dal Maestro di Pio II (ca. 1450-1475) da un modello perduto di Donatello (Madonna Piccolomini) del 1465. Cesati esporr un grande busto in marmo di Battista Cicala Zoaglio (14841565), senatore della Serenissima Repubblica di Genova, eseguito da Giovan Antonio Dosio (1533-1610). Oltre a un magnifico piatto da parata, in ottone inciso, veneziano e risalente al 1550. Alessandra Di Castro espone tra laltro una scultura di figura femminile panneggiata, conochio.
L
sciuta come Greco fasciato , risalente al periodo imperiale romano, fine II secolo d. C. La milanese galleria Longari un San Michele Arcangelo che uccide il drago di un maestro intagliatore veneziano (ca. 1475) inf luenzato d a A n d re a del Verroc-
Dieci giorni
Questanno la kermesse olandese dellarte che apre al pubblico venerd 14 sino a domenica 23 marzo sar un pochino pi italiana. Le gallerie ammesse infatti sono 16, quattro in pi rispetto alledizione del 2013. Si tratta senza dubbio di un riconoscimento alla professionalit dei nostri mercanti e alla qualit delle opere che propongono. Le gallerie riconfermate sono Altomani & sons, Francesca Antonacci e Damiano Lapiccirella Fine Art, Benappi, Gianmaria Buccellati, Alessandro Cesati, Alberto Di Castro, Alessandra Di Castro, Galleria Silvano Lodi
idea di specializzarsi in orologi per aviatori pu sembrare una bizzarra strategia di marketing, ma non lo . Non nasce cos, almeno. Uno dei principali problemi degli orologi da polso sempre stato quello dellaffidabilit: nel passaggio dalla tasca del panciotto al polso la necessaria miniaturizzazione e lesposizione a colpi e vibrazioni ha reso lorologio un oggetto tanto delicato che fino a una quarantina danni fa era normale dover ricorrere a interventi di riparazione due o tre volte lanno. Oggi la situazione totalmente diversa. Resta per una certa sensibilit a perturbazioni esterne, in particolare le vibrazioni e, in determinate posizioni, le forti accelerazioni: entrambe causano scompensi sulle oscillazioni del bilanciere. Proprio per questo sperimentare gli orologi mettendoli al polso di piloti aeronautici, soprattut-
Proposte
Silvano Lodi & Due presenta Farfalle e coleotteri intorno ad una rosa, una rara tempera su pergamena firmata da Margaretha de Heer nel 1655, in cui la visione del particolare ravvicinato sembra quasi portare la pittrice ad anticipare esiti del Surrealismo. Per la cronaca nelledizione del 2010 Lodi espose unaltra opera di questartista, acquisita poi dal Museo nazionale di Stoccolma. Da Piva si potr ammirare una natura morta con Libri, violino e frutta di Cristoforo Munari (1667-1720). Oltre ai molti oggetti squisiti e arredi. Tra cui un bellissimo cassettone veneziano laccato di met Settecento. Tra i magnifici fondi oro da Moretti spicca una Madonna con Bambino e Angeli del quattrocentesco fiorentino Neri di Bicci. Mentre Robilant+Voena (registratosi come inglese ma con sede anche a Milano) offre una grande tela di Bartolomeo Manfredi (150-1622) che ritrae La cattura di Cristo. Tra i nuovi entrati Carlo Orsi espone una Madonna con Bambino e SantAnna del milanese Giampietrino (1485-1553). Infine, nel settore che il Tefaf dedica allarte contemporanea, Tornabuoni presenta i soliti noti (da Fontana a Boetti) tra cui una grande Superficie bianca n.5 realizzata da Enrico Castellani nel 1964.
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a Londra a Genova. Una parte della fiorentina raccolta del celebri antiquari Bartolozzi, (i cui pezzi pi importanti hanno fruttato da Christies lo scorso novembre 832 mila sterline) sbarca ora nella citt marinara. Mercoled sera, 160 opere della raccolta di questa famiglia di antiquari (da quattro generazioni) andranno allasta da Cambi. Il cata-
Filatelia
20.400 euro mentre da Ghiglione la sola serie Associazione nazionali mutilati e invalidi- Roma, ha tenuto la paletta alzata fino a 3 mila euro. La stessa serie in vendita Casati parte da 2 mila euro, mentre per linsieme riferito allOpera nazionale protezione assistenza invalidi guerra, decisamente il pi pregiato, la stessa casa daste accetta offerte a partire da 9 mila euro, a fronte dei 54 mila euro segnati nel Sassone e i 32.500 dellUnificato. Poco meno di 3.500 i lotti della vendita pubblica del 14/15 marzo (info@casatiaste.it), che registra una buona presenza di Paesi esteri, Cina compresa. Con, tra laltro, due foglietti Mei Lan-fang, nellordine proposti a 7 mila e 6 mila euro. Aspettando lincanto della gemma assoluta della filatelia, l1 cent color magenta di Guyana, che Sothebys ha messo in calendario a New York per il 17 giugno, valutandolo tra i 10 e i 20 milioni di dollari, Filatelia di Poste Italiane propone Milanofil, il tradizionale Salone internazionale della filatelia allestito a Milano Congressi (via Gattamelata, 5) dal 21 al 23 marzo (ingresso libero, con orari 9,30-18,30 e chiusura domenica alle 14). Lincontro valorizza i due aspetti del collezionismo: quello espositivo, e pi in generale culturale, e quello mercantile. Con stand aperti da operatori del settore e dai Servizi filatelici di alcuni Paesi. Italia, quindi, ma anche San Marino, Sovrano Militare ordine di Malta e Vaticano.
DANILO BOGONI
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to militari, aiuta i progettisti a capire e limitare i danni determinati da situazioni estreme. Se qualcuno di chiede a chi diavolo serve un orologio pensato per le pattuglie acrobatiche dellaviazione basta pensare alle vibrazioni trasmesse da una moto o da unautomobile con una scorretta equilibratura degli pneumatici. Breitling, da sempre, realizza orologi per aviatori, seguendo linee di pensiero che vanno dai professionali specializzati come lEmergency II per arrivare ad orologi come, appunto, il Super Avenger Military. La descrizione lo qualifica come un semplice cronografo con movimento meccanico a carica automatica con funzione flyback , utile per chi deve eseguire rapide serie di rilevamenti. In realt sono stati eseguiti interventi per rendere pi robuste alcune parti interne dellorologio (che monta un movimento di qualit tale da aver superato il controllo del Controle Officiel Suisse de Chronomtrie) e allesterno: dalla leggibilit alla superficie antisdrucciolo dei pulsanti, dal vetro con doppio trattamento antiriflessi, tutto concepito per chi desidera, indipendentemente dalla professione, un orologio affidabile in ogni situazione.
AUGUSTO VERONI MARCA: Breitling; MODELLO: Super Avenger Military Cronografo con funzione flyback. Movimento meccanico a carica automatica. Cassa dacciaio annerito (48 mm di diametro), impermeabile fino a 30 atmosfere. Corona a vite, lunetta girevole unidirezionale, vetro zaffiro bombato con trattamento antiriflessi su entrambi i lati. Edizione in tiratura limitata a 500 esemplari; PREZZO: 6.475 euro.
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CO R RI ER ECO NO M I A
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LA POSTA
CEDOLARE SECCA
Happy euro
17 luned
(Scadenze di sabato 15 e domenica 16 prorogate ad oggi) Fatturazione differita Entro oggi, occorre emettere e registrare le fatture per i beni consegnati o spediti durante il mese precedente. Iva Entro oggi debbono essere registrati riepilogativamente i corrispettivi del mese precedente, purch certificati da scontrino o ricevute fiscali. Saldo Iva Versamento del saldo dellimposta sul valore aggiunto per lanno 2013 (codice 6099). I contribuenti trimestrali devono tenere conto dellacconto dicembre e degli interessi dell1% fisso, che si versano, unitamente allimposta. Se la dichiarazione annuale Iva viene presentata insieme al modello Unico 2014, il saldo pu essere versato contestualmente a quello relativo alle imposte sui redditi e, quindi, entro il 16 giugno. Per il rinvio dovuta una maggiorazione dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successiva al 16 marzo. Il saldo pu essere anche pagato in modo rateale (con interessi dello 0,33% dal mese successivo alla 1 rata). Versamenti unificati Entro oggi va effettuato il versamento di imposte, ritenute e contributi. Questi sono i principali adempimenti: Iva periodica. I versamenti, per i contribuenti mensili, riguardano limposta relativa alle operazioni di febbraio (codice tributo 6002); ritenute. I sostituti dimposta devono versare le ritenute operate nel mese precedente sui redditi di lavoro dipendente e assimilati; sui compensi di lavoro autonomo; sui redditi di capitale; sugli altri redditi corrisposti; contributi Inps. I datori di lavoro de-
Se un appartamento viene affittato per la prima volta nel 2014 con opzione in sede di registrazione del contratto per la cedolare secca, non dovuto per questanno nessun acconto (circolare Agenzia entrate 20/E del 4 giugno 2012). La cedolare secca per il 2014 verr versata integralmente a saldo nel corso del 2015.
glia, preferibile la tassazione ordinaria Irpef, anche per evitare di perdere eventuali detrazioni per oneri (spese mediche, interessi su mutui, ristrutturazioni, ecc..) fruibili solo se il reddito soggetto a tassazione ordinaria. In sede di registrazione del contratto daffitto, va versata limposta di registro del 2% sul canone daffitto, escluse le spese, con un minimo di 67 euro. Nel modello Rli da presentare allAgenzia entrate, va barrata la casella No nel quadro D relativo alla cedolare secca.
RISTRUTTURAZIONE
Per segnalare casi e disavventure o chiedere chiarimenti scrivete a: Corriere Economia, via Solferino 28, 20121 Milano E-mail: corsoldi@rcs.it. Fax: 02-62827604
Nel quesito non indicato limporto dellaffitto annuo previsto ma, data la dimensione, non dovrebbe essere elevato. In generale, la cedolare secca comporta minori imposte per chi ha redditi superiori a 28.000 euro. Se il reddito inferiore e non sicuro, come nel caso della fi-
La sostituzione della porta dingresso dellabitazione potrebbe fruire dellagevolazione per il risparmio energetico (65%) solo se si affacciasse su un locale non riscaldato. Pi semplicemente, la porta dingresso che d verso lesterno agevolata quella che d su uno spazio condominiale no. Per gli interventi di riqualificazione energetica non possibile fruire della detrazione per lacquisto di mobili ed elettrodomestici. In tema di Iva, indipendentemente dalla tipologia, gli interventi di manutenzione eseguiti su abitazioni fruiscono dellaliquota agevolata del 10% salvo, come in questo caso, la presenza di beni significativi (infissi, ascensori, caldaie ecc.) per i quali possibile fruire dellaliquota agevolata solo fino a concorrenza del costo della manodopera necessaria per la loro istallazione. In conclusione conviene chiedere il bonus del 50% per
La maggiorazione applicabile solo se prevista da un regolamento contrattuale o accettata espressamente dal proprietario dellunit immobiliare interessata. Se, com plausibile, vi una tabella millesimale, a questa che occorre riferirsi fino a quando non intervenga, qualora sia stata frutto di errore, una sua rettifica (primo comma, n. 1), articolo 69 delle Disposizioni di attuazione del Codice civile).
vono versare i contributi per i lavoratori dipendenti sulle retribuzioni del mese precedente; parasubordinati. I committenti devono versare alla gestione separata Inps i contributi sui compensi pagati nel mese precedente per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e per i lavoratori a progetto, con le seguenti misure: 28,72% per chi non assicurato presso altre forme pensionistiche obbligatorie e non titolare di partita Iva, 27,72% se titolare di partita Iva, 22% per chi ha gi una pensione e per gli iscritti ad altre forme di previdenza: Il massimale imponibile per il 2014 di 100.123,00 euro. Tassa sulle societ Le societ di capitali devono versare la tassa annuale di concessione governativa per la bollatura e numerazione dei registri contabili. Limporto di 309,87 euro, elevato a 516,46, se il capitale sociale al 1 gennaio supera 516.456,90 euro. La tassa si versa su modulo F24. Il codice di versamento 7085 - periodo 2014. Per il primo anno di attivit, il versamento va effettuato in posta sul c/c 6007 su modulo particolare. Per tutti gli altri soggetti restano dovute le tasse per la vidimazione iniziale di ogni libro, da versare al momento della vidimazione su c/c postale.
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19 mercoled
Ravvedimento operoso I contribuenti che non hanno corrisposto le imposte (o che le hanno versate in misura ridotta) entro la scadenza del 17 febbraio, possono farlo entro oggi, pagando anche la sanzione ridotta del 3%, oltre agli interessi al tasso legale annuo (1%), maturati dalla data della scadenza non rispettata.
PAOLO DUBINI
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AZIENDE INFORMANO
Resstende Resstende in Africa con tre prestigiosi progetti di Studio Asia Ge Ferritalia Maurer sponsorizza gli Azzurri del Rugby
Maurer - un marchio di Ferritalia, la pi grande impresa di ferramenta e utensileria operante nel nostro Paese - entrato di recente a far parte del gruppo di sponsor della Nazionale Italiana di Rugby. LAzienda ha un fatturato complessivo di 300 milioni di euro e oltre 28.000 clienti attivi: i marchi del consorzio Ferritalia (Maurer, Yamato, Papillon e Dunker) si trovano esclusivamente presso ferramenta di tipo tradizionale. A suscitare linteresse di Maurer verso il rugby stata limmagine positiva e simpatica che la Nazionale Italiana trasmette al pubblico, lontana dagli eccessi di altre discipline sportive. Per la nuova campagna stampa di Maurer stato scelto uno scatto fotograco originale, che rappresenta un confronto diretto in allenamento per la conquista dellovale tra due pacchetti di mischia azzurri: un modo per esaltare litalianit al 100% dei prodotti, punto di forza del consorzio Ferritalia. A completare la foto della campagna, in primo piano, c pure il bulldog simbolo di Maurer: vederlo associato alla Nazionale ha fatto piacere agli Azzurri, perch un animale afdabile e grintoso, come un vero rugbista. Inoltre alcuni azzurri del Rugby possiedono un bulldog e hanno rivelato di essere degli hobbisti, con una spiccata predisposizione per il fai da te.
Fiera di Bolzano D2C Designer To Consumer: giovani designer in era a Bolzano per Arredo
Sono stati appena selezionati ne raggruppa le pi svariate i partecipanti al Salone D2C tendenze, dal pezzo unico da Designer to Consumer, con il galleria darte, passando per le patrocinio di ADI - Associazio- start-up alle prime armi, no al ne per il Disegno Industriale - bricolage della domenica. Il Salone DelegazioD2C Dene Veneto, signer to Trentino e Consumer Alto Adige, stato reattraverso alizzato in un concormodo da so per i depuntare signer autosu una diproduttori mensione attivi nel contenuta c a m p o e familiadellinterior re, sia per design. age volare 15 designer lo scambio in tutto pi veramente 4 giovani interpersotalenti, nale incenche pretivando la senteranno Uno dei lavori dei designer collaborai loro lavori ad Arredo in Fiera a Bolzano zione e il dal 14 al 16 e dal 22 al 23 marzo prossimi networking fra i designer, sia nellambito della era Arre- per garantire un focus sulla do, organizzata da Fiera Bol- qualit, unicit e la dimensione narrativa del singolo progetto a zano. Recentemente si parlato mol- livello di comunicazione. Una to di autoproduzione, unarma era nella era, insomma, a doppio taglio: da un lato rap- inserita nella manifestazione presenta infatti una nuova pro- pi affermata della regione spettiva ai ni di un controllo Trentino-Alto Adige dedicata Arredo, diretto del creativo sullintero allarredamento, processo e sulla qualit nale che dal 1992 coinvolge in due del prodotto cradle to cradle, ne settimana almeno 24mila alternativa economica auto- visitatori con vendita diretta imprenditoriale ad un sistema in era. di royalties entrato in crisi; Per altre informazioni: www. dallaltro fenomeno ancora fierabolzano.it/arredo/autoconfuso, che sotto quel termi- produzione
Resstende, nota azienda di schermature solari di Agrate Brianza, riserva da anni una parte considerevole della sua produzione allexport: i suoi complementi darredo sono ricercati infatti in tutto il mondo per la loro alta qualit e il design che li caratterizza. Il 2014 iniziato per Resstende con il coronamento di tre progetti avviati in Africa, da Studio Asia GE sotto la direzione dellarchitetto Carla Baratelli: si tratta di tre importanti location, differenti per funzione e utilizzo. A Malabo, presso la sede africana del laboratorio di progettazione di Studio Asia Ge, protagonista la gamma di tessuti Laylight: tutte le stoffe della linea sono state disegnate e realizzate interamente in Italia, sfruttando lesperienza dei pi abili tessitori. Il secondo progetto africano appena concluso riguarda un coffee shop a Bata: qui una sapiente alternanza di chiari e
scuri permette di riparare dal sole, consentendo agli ospiti di ammirare comunque il rilassante panorama allorizzonte: anche in questo casa la gamma di prodotti Laylight, pratica ed essenziale, protagonista, e si integra perfettamente con gli accesi colori del locale. Inne, nel cuore di Malabo, la location pi prestigiosa: un hotel 5 stelle, con vista mozzaato sulla cattedrale della citt, adiacente alla residenza ufciale del Presidente della Guinea Equatoriale. Anche in questo caso la scelta di Studio Asia Ge caduta su prodotti Resstende, preferendo qui tonalit chiare e neutre per arredare le stanze pi esclusive, tra cui la suite presidenziale. Dalle tende agli elementi tessili di cuscini e copriletti, Resstende interpreta nel mondo il classico gusto italiano, realizzando ambienti sobri e rafnati, che rappresentano il top del made in Italy. Informazioni: www.resstende.com; info@resstende.com
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COR RI E R ECONO M I A
Oltre un terzo
I risultati ottenuti nel bimestre gennaio-febbraio indicano un aumento del 29% dellimmatricolato. Il trend lascia ben sperare per il prosieguo dellanno: considerando solo il mese di febbraio, le vendite di auto a uso noleggio hanno registrato una crescita del 33,6%, pari a 25.112 unit. Il comparto arrivato cos a rappresentare oltre il 21% dellintero mercato automotive, mentre le immatricolazioni a societ (acquisto e leasing finanziario) hanno raggiunto una quota del 17,4%. Lauto aziendale, nel suo complesso, pesa oggi dunque per quasi il 38,5% del settore. Tornando al noleggio, a incidere positivamente sul suo andamento sono stati diversi fattori. In primis, la ripresa generale dellauto, da tre mesi in crescita dopo continui decrementi. Le aspettative degli operatori turistici per lestate 2014 sono poi ottimistiche: a risentirne positi-
Albert
Se i primi segnali positivi saranno confermati, per il 2014 prevediamo una crescita importante dellimmatricolato sottolinea Claudio Manetti, amministratore delegato di Leasys . Un nuovo impulso verr anche dal rinnovamento della gamma dei prodotti, in particolare dai nuovi modelli, di cui la Fiat 500X un ottimo esempio. Ald Automotive, specializzata nel noleggio a lungo termine, ha chiuso il 2013 con una flotta di 104 mila macchine, con pi di 30 mila nuove immatricolazioni. Il giro daffari stato di 800 milioni contro i 730 milioni del 2012 evidenzia lamministratore delegato Andrea Badolati . I profitti sono passati da 30 a 47 milioni. Per questanno lattesa di un ulteriore incremento del business. Ald Automotive ha puntato da tempo sulla diversificazione del target: solo con i privati, il giro daffari raddoppiato nel giro di un anno con oltre 2 mila ordini.
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Di cui:
l settore del noleggio auto, archiviato il 2013 con un fatturato di oltre 5 miliardi, in attivo del 2% sul 2012, e una flotta circolante stabile di 680 mila unit, parte in quarta nei primi mesi del 2014 con dati positivi sul fronte delle immatricolazioni, da tempo in territorio negativo (nel 2013 il calo stato del 6%).
vamente in queste settimane, nelle quali avviene il cosiddetto inflottamento stagionale, il noleggio a breve termine. Quello a lungo termine beneficia in questi mesi da un lato del rinnovo di tanti contratti prorogati in pi occasioni negli anni passati a causa della crisi (la durata ha raggiunto una media di 44-45 mesi), un fenomeno dunque congiunturale, dallaltro degli indici di fiducia degli operatori economici in crescita. I dati di inizio anno fanno guardare con ottimismo al futuro Aniasa, lassociazione del noleggio a lungo e breve termine. Lorganismo prevede difatti per il 2014 un ulteriore incremento del giro daffari, con un
trend positivo del 3-4% e una flotta circolante pi corposa: limmatricolato potrebbe infatti registrare un incremento dell8%. Il noleggio aziendale si conferma un comparto dinamico, in un quadro economico ancora incerto. La principale richiesta degli operatori rimane cos la stessa: il rilancio dei consumi pu avvenire solo con unazione sulla leva della tassazione. Con una flotta di circa 100 mila veicoli, di cui oltre 32 mila immatricolate lanno scorso, Leasys, la societ di noleggio a lungo termine di Fga Capital, ha visto aumentare nel 2013 i clienti dell8%, grazie a una politica che non guarda pi solo al-
le grandi aziende ma anche a realt che necessitano di flotte medio-piccole e allutenza privata. Partner operativo di Enjoy, il servizio di car sharing lanciato a Milano da Eni con Fiat e Trenitalia, la societ si appresta a partecipare anche a Expo 2015, evento di cui sar mobility partner.
Prove di ripartenza
Immatricolazioni Privati Flotte aziendali* Noleggio Societ/leasing Totale
Le immatricolazioni di auto nei primi 2 mesi dellanno e il confronto con il 2013 Gen./Feb. 2014 154.206 84.017 43.085 40.932 238.223 Gen./Feb. 2013 151.849 72.843 33.436 39.407 224.692 Var. % 2014/13 1,6 15,4 28,9 3,9 6,0
Ottimismi
35,3
%
32,4
%
Il business
I dati del noleggio nei primi nove mesi del 2013 Gen./Feb. 2013 Gen./Feb. 2012 Variazioni percentuali
Fatturato
4,7
190.200 668.600
4,6
207.600 668.000
1,6
-8,4 0,1
s.F.
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lingresso di Audi nelle motorizzazioni bivalenti, in questo caso metano e benzina, e della A3 e-tron, librida elettrico/benzina sul mercato nella seconda met del 2014.
l p e s o d el l e f l o t te aziendali allinterno del business del mercato automotive aumenta anche nei primi mesi del 2014. I privati acquistano meno veicoli e il mondo delle imprese, dalle grandi aziende sino alle partite Iva, diventa sempre pi centrale nelle strategie delle case costruttrici. Il 2013 stato un anno positivo per Fiat Group Automobiles nel segmento del noleggio a lungo termine, dove abbiamo consolidato la quota di mercato commenta Enrico Atanasio, Emea Head of Fleet & Used
Cars di Fga. Per il 2014 crediamo di poter migliorare rispetto allanno precedente, grazie ai nuovi lanci e alle performance di tutti i nostri sei brand, Alfa Romeo, Fiat, Lancia, Fiat Professional, Abarth e Jeep.
Fuoristrada
Le prossime novit pensate per lutenza business, svelate al Salone di Ginevra, riguardano in primis il brand Jeep, che rafforzer la sua offerta nelle flotte con il lancio della nuova Cherokee, disponibile come 4x2 e 4x4, e, pi avanti, con il modello Renegade. Per la clientela business, in particolare, Jeep punta sulla ver-
sione 2.0 Multijet con motore da 140 Cv, che si distingue per consumi ed emissioni ridotte e con la gamma dei veicoli business di Fiat, Alfa Romeo e Lancia con equipaggiamenti dedicati alle esigenze del settore. Bmw Group vede incrementare il suo giro daffari sia tra le grandi aziende sia tra pmi e professionisti. La politica commerciale messa in atto sul territorio insieme alle nostre concessionarie dice Maurizio Ambrosino, corporate and fleet sales director ci permette di acquisire nuovi clienti e di guardare con fiducia al futuro, quando la ripresa sar pi solida e be-
neficiane saranno per prime le pmi spiega il manager. I tre pilastri dellofferta Bmw sono la Serie 3 Touring, la Serie 5 e le versioni business della X1, della X3 e della X5. Ora anche il mondo Mini si apre al comparto business con la Countryman, mentre per fine anno atteso il debutto della Serie 2 Active Tourer, una novit che lutenza professionale sapr sicuramente apprezzare.
Incidenza percentuale del mercato Gen./Feb. Gen./Feb. Immatricolazioni 2014 2013 A - Piccole 18,82 19,30 B - Utilitarie 43,48 39,30 C - Medie 23,96 26,30 D - Medie superiori 11,32 12,70 E - Superiori 2,11 2,19 F - Alto di gamma 0,31 0,21
Scatto tedesco
Audi Italia, reduce da un 2013 in cui ha ben figurato sul fronte delle vendite nel mercato premium, una
performance che contiamo di consolidare anche nel 2014 spiega il responsabile flotte Alberto Cestaro, punta sempre pi su modelli ecocompatibili e con consumi ridotti. Nel momento in cui le vendite riprenderanno a correre, a nostro avviso
sar premiante la qualit e la completezza dellofferta. Per questo stiamo lanciando le versioni ultra di A3 e A6 equipaggiate con motorizzazioni efficienti e con livelli di emissioni pi ridotte. Inoltre il 2014 lanno della A3 g-tron, che segna
Meno burocrazia
D
ialogare con le istitu- di unistanza del governo, ha zioni, sia a livello nazio- autorizzato lItalia a continale sia locale, e con le altre nuare a limitare per altri tre componenti associative del anni al 40 per cento il diritto comparto dell automotive , alla detraibilit dellIva per ma anche allargare il raggio le spese relative ai veicoli dazione dellorganismo non utilizzati solo a scopi guardando al mondo del car professionali. Oggi, secondo sharing e della mobilit con- Ruggiero, un organismo codivisa. Sono queste le linee me Aniasa deve guardare guida del mandato di Fabri- oltre il comparto del nolegzio Ruggiero, lamministra- gio a lungo e a breve termitore delegato e direttore ge- ne, e, in linea con levoluzionerale di Europcar nominato ne delle abitudini dei cittaper il prossimo triennio alla dini e delle stesse offerte presidenza di Aniasa, lAs- commerciali delle associate, sociazione nazionale indu- porsi sul mercato come lenstria dellautonoleggio e te rappresentativo della servizi automobilistici, che mobilit condivisa. rappresenta La u to allinterno di noleggio Confinduuno dei postria il settochi settori re del nolegche ha resigio a lungo e stito alla a breve terprofonda mine. crisi dellauAniasa to ag spiega giunge RugRuggiero giero ha deve consoancora nolidare ultetevoli possiriormente i bilit di sviAniasa Il presidente rapporti con luppo e pu Fabrizio Ruggiero lamminiconcorrere a strazione pubblica con innovare le politiche dei tralobiettivo di rendere pi ef- sporti, con positivi riflessi in ficiente la macchina buro- termini economici, di comcratica: accorciare i tempi petitivit e di razionalizzaper limmatricolazione dei zione delle risorse. I