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LUNED 10 MARZO 2014

ANNO XVIII - N. 9

www.corriereconomia.com
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IMPRESE

Proposta Roberto Cavalli per lestate 2014

MODA

La scelta solitaria di Sacl Niente soci, in azienda entra la terza generazione


SCAGLIARINI A PAGINA 12

Roberto Cavalli, la famiglia torna al comando


SILVIA SACCHI A PAGINA 11

IL PUNTO

Lavoro e crescita: una questione di troppa burocrazia


DI ENRICO MARRO

Risparmio Aspettando la ripresa Btp e azioni per investire sicuri


DI GIUDITTA MARVELLI, ADRIANO BARRI E MARCO SABELLA
1

ra qualche giorno si vedr quanto c di azione concreta e quanto di propaganda nel piano per il lavoro, il cosiddetto Jobs act di Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio ha promesso un taglio del cuneo fiscale di 10 miliardi, ma bisogner verificare ammesso che la decisione arrivi mercoled e non slitti se questa cifra sia comprensiva di quanto gi stanziato dal governo Letta (2,6 miliardi per il 2014) e se essa sia destinata tutta al 2014 o in parte anche al 2015. Quanto al programma di edilizia scolastica, i due miliardi annunciati da Renzi sono gli stessi dispersi in una decina di piani lanciati negli ultimi dieci anni e rimasti inattuati. Sbloccarli certamente un merito, basta chiarire che non si tratta di risorse aggiuntive. Infine, il provvedimento per potenziare i pagamenti alle imprese dovr scontare anche questo i 20 miliardi che il governo Letta aveva gi disposto venissero erogati entro il primo semestre 2014. Tutto ci non per sminuire limportanza di ogni sforzo che verr fatto per rilanciare la crescita, ma appunto per misurarne la portata. Tra questi sforzi, poi, bisogner vedere se accanto a una parte economica ci sar anche una parte normativa, altrettanto importante, perch per promuovere loccupazione e lo sviluppo gli incentivi non bastano se non si riforma un diritto del lavoro che sembra fatto apposta per scoraggiare le assunzioni. Serve semplificare lapprendistato e il contratto a termine innanzitutto, per non parlare delle complicazioni che unazienda deve affrontare anche solo per far fare uno stage a un giovane. E degli ostacoli da superare nei rapporti con la pubblica amministrazione, che, secondo i dati della Banca mondiale (Doing business 2014), la peggiore dellarea euro per quanto riguarda i servizi alle imprese. Qualche esempio. Per avere tutti i permessi per costruire un capannone sono necessari 234 giorni contro i 97 della Germania. Per ottenere lallacciamento alla rete elettrica ci vogliono 124 giorni contro i 17 della Germania e i 79 della Francia. Per pagare le imposte occorrono 269 ore lanno contro le 163 della media euro. E per arrivare a risolvere una controversia commerciale bisogna attendere 1.185 giorni contro i 622 della media euro.
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Il sondaggio

a crisi politica che coinvolge Ucraina e Russia ha turbato i mercati finanziari, che per continuano a scontare speranze di ripresa economica. Dalle azioni ai bond, dai Btp alloro passando per i depositi online ecco una ricognizione per valutare i rischi del momento e le opportunit per investire senza rischiare pi delle nostre possibilit
ALLE PAGINE 18/20

Le recenti vicende nel panorama internazionale quanto, secondo lei, possono influenzare l'andamento dei mercati nanziari?

Aziende Le partite che bloccano la liquidit

Poco

14%

Abbastanza

30%

Banche Niente credito: ecco per colpa di chi


DI SERGIO BOCCONI E STEFANO RIGHI

Piccole imprese
Anno 2014: spinta meccanica per la ripartenza
DI ISIDORO TROVATO
A PAGINA 16
Fonte:

56%
S. Franchino

Molto

niziano stamattina le ispezioni della Banca centrale europea sugli asset delle prime 15 banche italiane. Una profonda revisione del sistema creditizio per arrivare a uniformare valori e criteri contabili a livello continentale. Lobiettivo lUnione bancaria europea. Ma la strada irta di difficolt. Alcune partite incagliate rischiano di bloccare il flusso della liquidit e la dimensione delle banche italiane patisce il confronto con Francia e Inghilterra. E domani si sveleranno i conti di alcuni grandi gruppi.
ALLE PAGINE 2 E 3

Politica

Renzinomics: i veri consiglieri


Tra le voci in campo economico pi ascoltate dal premier Matteo Renzi oltre ai politici come Del Rio e Bonaccini, gli economisti (Yoram Gutgel). E i manager: da Mario Greco (Generali) a Fabrizio Landi (ex Esaote) e Guido Ghisolfi.
A PAGINA 6

DI ROBERTO BAGNOLI

Il colosso riparte Ma chi il vero competitor: Apple o Google?

I pi attivi Qatar, Abu Dhabi e Dubai

Nokia e Windows non bastano


Girandola di manager a Microsoft con larrivo di Nadella
DI MARIA TERESA COMETTO

Finanza Pubblico & privato Il peso degli arabi dItalia


DI SERGIO BOCCONI

l cambio della guardia in vetta a Microsoft porta anche uninversione di rotta per le strategie future e al cambio dei manager. Da quando Satya Nadella ha sostituito Steve Ballmer, si punta su nuovi obiettivi: da Windows gratis al rilancio degli smartphone targati Nokia.
A PAGINA 8

Privatizzazione Fs I soci vogliono uscire

dalle stazioni di Moretti


DI ALESSANDRA PUATO
A PAGINA 6

al 2000 gli arabi hanno investito 5 miliardi in Italia. In attesa di capire come finir la partita tra Alitalia ed Etihad, la mappa delle partecipazioni: da blue chip come Unicredit, Finmeccanica, Eni a Ferrari. Ma gli Emiri hanno fatto anche shopping (Valentino). Ora puntano su immobili, hotel e moda. In cassa hanno 1.600 miliardi.
A PAGINA 7

Qatar Tamin bin Hamad al-Thani

COR RI E R ECONO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

Uomini, storie e strategie

IMPRESE & FINANZA


O CRISI IN CORS LE MAGGIORI

156
miliardi di euro
omia ione CorrierEcon

n Risa

nto ame

lle banche e la presenza de

miliard di euro i

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1,9

miliard di euro i

Il totale lordo e delle Sofferenz bancarie in Italia

Unicredit Intesa Sanpaolo Banco Popolare Popolare di Mila no

1 miliardo circa 800 milioni circa 300 milioni circa 200 milioni circa

Intesa Sanpaolo Unicredit Ubi hi Monte dei Pasc

1,2 miliardi 500 milioni 145 milioni 200 milioni

hi Monte dei Pasc Intesa Sanpaolo Ubi Banco Popolare Bpm Unicredit Mediobanca

600 milioni 371 milioni 180 milioni 145 milioni 177 milioni 180 milioni 143 milioni

1,2
milioni
Le posizioni a rischio per il sistema bancario

Fonte: elaboraz

107,197
miliardi di euro
dic. 2011 gen. 2012 feb. 2012 mar. 2012 apr. 2012

LA CRESCITA ENZE DELLE SOFFER LORDE

155,852
miliardi di euro
ago. 2012 set. 2012 dic. 2012 gen. 2013 feb. 2013 mar. 2013 apr. 2013 mag. 2013 giu. 2013 lug. 2013 ago. 2013 set. 2013 ott. 2013 nov. 2013 dic. 2013 gen. 2014 feb. 2014

S. Avaltroni

mag. 2012

giu. 2012

lug. 2012

Un freno alla ripresa Da finanziatori a soci (involontari). In Italia sono 1,2 milioni le posizioni a rischio. E tutti sperano nella Bad bank

Banche Le partite che bloccano il credito


Solo Risanamento, Sorgenia e Tassara costano al sistema oltre sette miliardi e fanno da freno alla circolazione della liquidit
DI STEFANO RIGHI

a punta delliceberg. Tre dossier bollenti che coinvolgono tutte le principali banche della Penisola e alcuni dei nomi che hanno scritto la storia recente dellimprenditoria italiana. Sorgenia, Risanamento e Tassara mettono assieme un buco superiore ai 7 miliardi di euro, una cifra da capogiro, che non si riesce a governare e che presenta rischi concreti: da un lato blocca loperativit delle banche che quei soldi hanno gi tirato fuori e dallaltro impone alle aziende di camminare sul filo del rasoio, basta pochissimo per portare i libri in tribunale. il capitolo finale e distruttivo del cosiddetto capitalismo di relazione dice un manager coinvolto in una di queste tre partite , almeno della parte meno nobile di questo sistema, quella che sa sempre individuare le banche amiche e che ignora il merito di credito. Perch sia chiaro che gli affari continueranno a farsi proprio in forza delle relazioni interpersonali. La fiducia la prima benzina delleconomia. Tutto il resto viene dopo. O non viene per nulla considerato. Il sospetto in alcuni casi concreto.

La lista
Risanamento, Sorgenia (con Tirreno Power), Tassara, Una Hotels, Seves, Seat Pg, Italtel, le ligrestiane Imco e Sinergia, Gabetti, sono questi i dossier pi significativi in fase

di ristrutturazione. Ma come dimenticare il caso della Fisi, holding dellastigiano Marco Marenco , un buco per centinaia di milioni passato quasi sotto silenzio con le solite banche a testimoniare lincapacit diffusa di valutare il merito di credito e un colosso come Snam a rimetterci le forniture? Sono 1,2 milioni le pratiche di crisi in Italia, 156 miliardi limporto dei prestiti che non vengono onorati: un problema grave e sistemico, evidenziano allAbi, lassociazione delle banche. Lenergia al centro di questa grande crisi, Sorgenia la partita del momento. La crisi di Risanamento viene invece da lontano, si collega allepoca dei furbetti del quartierino, gli immobiliaristi dassalto della met del decennio scorso e alle disavventure finanziarie del suo fondatore, Luigi Zunino, che sogn la Milano satellite, disegnata dallarchistar Norman Foster sui campi di Santa Giulia, antica periferia industriale di Milano. Arbitrava sui tassi, limpresa di Zunino, ma non riusc a farlo a lungo. Oggi, dopo anni, l88 per cento del capitale sociale di Risanamento in mano alle banche e al 30 settembre scorso lesposizione finanziaria netta del gruppo risultava negativa per 1,814 miliardi di euro. La partita ancora aperta, sebbene il fronte bancario non sempre sia apparso unito, neppure sulla possibilit di vendere al fondo inglese Chelsfield i palazzi parigini di Risanamento per una cifra vicina agli 1,23 miliardi di euro.

Finanza spericolata
Viene da lontano anche la crisi di Tassara, ovvero di Romain Zaleski, 81 anni, il finanziere che ha saputo costruire un abile percorso di relazioni che, in forza del vecchio gioco delle scatole cinesi, lo ha portato a sedere nei consigli di amministrazione di alcune delle maggiori societ finanziarie italiane. il 2006 quando lindustriale della metallurgia decide di cavalcare londa della finanza. Ottiene prestiti dalle banche (i debiti a bilancio salgono da 1,2 a 4,45 miliardi) e compera in Borsa. Azioni Sanpaolo (prima della fusione con Intesa) per 800 milioni, stesso importo investito in Telecom Italia. La Borsa corre, lui si scatena. Con soldi non suoi compra altre azioni Intesa Sanpaolo, a un

prezzo medio di 3,59 euro e arriva a essere il secondo azionista del gruppo (con il 5,9 per cento) dietro alla Compagnia di Sanpaolo ma davanti a tutte le altre fondazioni. Poi investe in Mps (a 1,49 euro), in Ubi, per 300 milioni in Mediobanca, per 500 milioni in Telecom Italia e per 835 milioni in Generali. Si fa prestare soldi dalle banche e compera titoli di Borsa. Finch regge. A fine 2007 ha in portafoglio titoli per 10,5 miliardi e un capitale di 1,5. Nove miliardi non sono suoi, ma in prestito dal sistema bancario. Quando il mercato crolla la fine. Bnp Paribas e Rbs ottengono la restituzione di 1,6 miliardi prestati, le banche italiane danno invece ancora fiducia e allungano i termini delle scadenze, fino al 2011, poi fino al 2013,

ora siamo al 2016, in attesa che riparta il mercato

Otto giorni
Secondo un documento della Cir, emesso su richiesta della Consob, a Sorgenia resta liquidit fino a marted della prossima settimana. La situazione drammatica. I quasi due miliardi di debiti, di cui 600 milioni non gestibili, impongono al gruppo guidato da Rodolfo De Benedetti (il padre Carlo non ha cariche operative da tempo) e da Monica Mondardini di fare presto. Ma i quasi 3 mila dipendenti del gruppo non sembrano essere un fattore in questo faccia a faccia tra i vertici di Sorgenia e i top manager del sistema bancario. Di certo tanta attenzione non si era vista neppure nei momenti pi neri della crisi di Fiat, dieci anni fa. Invece oggi i 12 primi banchieri italiani si incontrano almeno due volte la settimana, da oltre un mese, per trovare una soluzione. Ma davanti alla mancanza di disponibilit a immettere nuova finanza in dose consistente (100 milioni annunciati da Sorgenia sui 200 attesi dalle banche) tutto rischia di rovesciarsi. Il socio austriaco Verbund (46,5%), giusto per chiarire il contesto, si sfilato, scrivendo zero nella casella di bilancio che nota il controvalore della partecipazione italiana. Un impatto negativo di 396 milioni. Altro che nuova storia, come recitava il vecchio spot. @Righist
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Francoforte Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea

Sotto la lente

n un seminario sui bilanci bancari tenutosi allUniversit Bocconi di Milano, il prorettore Stefano Caselli ha messo laccento su due aspetti sottovalutati della cosiddetta Bad bank, lipotetica banca deputata a trattare i crediti ingestibili dal sistema. Se c chi considera il prezzo come unica variabile, Caselli evidenzia come si sottovalutino i nodi di una implicita garanzia statale (della Cdp?) sui bond emessi e parallelamente il rischio connesso alla gestione delle relazioni con il sistema industriale italiano, che vanno dal private in avanti. Il centro del problema sembra proprio essere questo: la gestione delle relazioni e la garanzia dello stato. Il resto, in fondo, un banale prezzo.
S. RIG.

Stefano Caselli

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Roma Ignazio Visco, governatore della Banca dItalia

Lappuntamento Oggi il via alle ispezioni della Bce sugli asset

Po Ba po nco lar e Po po Vi la ce re nz a

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Unicredit, Mps, Bpm e Ubi chiudono il bilancio del 2013

Po p Mi olar lan e o Po So pola nd re rio Va C lte red llin ito es e

Aumenti Sempre pi vicina quota 10 miliardi di euro E si alza il velo sui veri conti
S
i avvicina quota dieci miliardi. Limporto complessivo degli aumenti di capitale che il sistema delle banche italiane sta mettendo in rampa di lancio ha registrato una accelerazione nel corso dellultima settimana. Unaccelerazione per alcuni versi sorprendente, perch erano attese le mosse della Bper e di Veneto Banca mentre sono arrivati annunci solo dalla Valtellina: la Popolare di Sondrio ha messo in cantiere unoperazione da 450 milioni di euro, il Creval, Credito Valtellinese, si fermato a 400 milioni. Operazioni nel complesso ben accolte dal mercato ma che portano a oltre il 10 per cento del totale la richiesta di capitale fresco localizzabile nella sola Valtellina: 850 milioni su un totale che, al momento, di 8,35 miliardi. La necessit comune a tutti gli istituti quella di fare presto. Oggi iniziano le ispezioni dei tecnici della Banca centrale europea chiamati a uniformare i bilanci delle banche del Vecchio continente a criteri comuni e confrontabili. Non sar un percorso agevole. Soprattutto servono capitali per fare fronte alle nor-

3.000 1.500

NI LE OPERAZIO ECOLLO D L A TE N PRO in milioni di euro si Aumenti espres 1.000 800 500 450

Totale:
400

miliardi di euro 400

8,35
300

Fonte: elaboraz

ione CorrierEcon

mative di Basilea3 e superare i prossimi stress test e la Asset quality review, la revisione degli attivi iscritti a bilancio, che inizia oggi. Tanto che anche Luigi Odorici, lamministratore delegato della Bper, dopo aver riportato in utile il suo gruppo, commentando con gli analisti finanziari la stagione delle banche ha ammesso che, sulla vicenda patrimonializ-

Mo

omia

zazione, la Bper potrebbe riconsiderare la propria posizione nellarco delle prossime settimane. Una evidente apertura. I rischi nel non cogliere rapidamente le opportunit sono sostanzialmente legati allaffollamento. I consorzi di garanzia delle operazioni si costituiscono a valori crescenti e in mancanza di una concreta ripresa economica

(il nuovo governo sta ancora litigando sui conti lasciati dai predecessori...) difficile pensare a una larga partecipazione del segmento retail. Intanto, domani si annuncia la prima giornata della verit. Unicredit, Monte dei Paschi, Popolare di Milano e Ubi hanno convocato i consiglio di amministrazione per lanalisi e lapprovazione dei progetti di bilancio da porta-

re in assemblea. E mentre in Unicredit si fa spazio lidea di un ritorno al dividendo in azioni e non cash (no comment della banca al riguardo), particolare attenzione va alla Bpm, dove oltrech i numeri conclusivi del 2013 verranno discussi i dettagli del Piano industriale elaborato dallamministratore delegato Giuseppe Castagna e soprattutto della modifica della governance, tanto attesa dai mercati. Le trattative sono febbrili in queste ultime ore, ma i sussurri sembrano orientati a una concreta apertura verso le esigenze degli investitori istituzionali. Nellultima ottava di Borsa la Bpm ha guadagnato molto, superando quota 64 centesimi, non accadeva dal 2011.
S. RIG.
RIPRODUZIONE RISERVATA

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S. A.

CO R RI ER ECO NO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

IMPRESE & FINANZA

Paragoni europei
TRA IL CONFRONTO A CI ITALIA, FRAN AGNA E GRAN BRET
358

Uomini, storie e strategie


416.000 454.000

Bilanci Dopo la severa analisi del Financial Times sul nostro sistema

Sportelli Gli occhi dEuropa sui piccoli (non pi belli)


LItalia ha ancora il doppio di istituti rispetto alla Gran Bretagna A volte la vocazione retail-territoriale aiuta. Ma non sempre....
DI SERGIO BOCCONI

694

623

309.000

LE BANCHE
33.000

ro) ESISTENTI (nume

I DIPENDENTI (nu
8,1 4,1

mero)

8,9

38.000

12.000
S. Avaltroni

catta la fase due degli esami sugli attivi delle banche europee, si avvicinano gli stress test, inizia il conto alla rovescia per lavvio operativo del meccanismo di vigilanza unico. In questo processo che allargher il perimetro del settore creditizio oltre i propri confini nazionali, riaffiora soprattutto in Italia un interrogativo che gi molto in voga per le imprese dalla crisi internazionale: piccolo ancora bello? Se sotto i riflettori ci sono i grandi gruppi bancari, i 121 istituti pi significativi dellEurozona, sono in molti a chiedersi quale potr essere la tenuta delle banche minori e piccole.

Tempi
Con un certo tempismo il Financial Times nei giorni scorsi ha pubblicato un ampio servizio sul sistema bancario italiano, definendolo fragile e da riformare. Lanalisi parte della Banca di credito coope-

694

Il numero totale degli istituti tricolori secondo i dati ufficiale della Bce

rativo di Alberobello e Sammichele di Bari, 11 sportelli, commissariata nellestate 2013, destino condiviso con altri 10 istituti, compresa Banca Marche. Fra le ragioni della fragilit il quotidiano inglese sottolinea governance e dimensioni. E mette a confronto gli istituti italiani, francesi e inglesi per numero, dipendenti, sportelli e attivi. Unanalisi proiettata verso il futuro che si concentra su ipotesi di bad bank, senza quindi ricordare che (secondo i vari rapporti di R&S Mediobanca) dal 2008 i piani statali di salvataggio delle banche in difficolt hanno impegnato

Londra per circa mille miliardi di sterline fra nazionalizzazioni e linee di garanzia mentre in Italia gli aiuti si sono fermati a 123 miliardi di euro, circa 100 dei quali per di esclusiva garanzia statale su emissioni obbligazionarie. Le statistiche comparate vedono lItalia bancaria ancora molto frammentata, con il doppio circa degli istituti rispetto alla Gran Bretagna. Confronto per che appare meno significativo pensando ai diversi mestieri che svolgono gli istituti dei due paesi: da un lato le banche italiane a vocazione retail, dallaltro le inglesi proiettate sulla grande finanza, come dimostra la presenza di derivati per 1.412 miliardi nei portafogli dei quattro maggiori istituti britannici contro i 117 delle due maggiori banche del nostro Paese. Detto questo vero che nel nostro Paese ci sia un numero molto elevato di banche e che prevalga (come sottolinea sempre il Financial Times) il campanilismo. Forse il fenomeno si attenua considerando non il numero di istituti che il quotidiano inglese riprende da fonti Bce (694) ma le elaborazioni che tengono conto della presenza nel nostro Paese dei gruppi bancari: sono 75, mentre le banche spa che non ne fanno parte sono 56, le Popolari 19 e le Bcc 385. Come si pu vedere le Bcc, che in tutto rappresentano una quota di mercato pari a circa il 7%, rappresentano numericamente pi della met degli istituti. LItalia per non sola a presentare una struttura localmente ramificata: basti pensare al caso tedesco dove le Sparkassen (le casse di risparmio) portano il numero totale degli istituti a circa 1.800. Tipologia di propriet a parte, la grande diffusione dei piccoli istituti locali risponde anche a ragioni di dimensioni delle imprese da servire (in Italia) e di geografia amministrativa (in Germania).

Risposta
La risposta se piccolo in banca bello oppure no, non pu arrivare dai (pochi) casi di commissariamento, che registrano invero situazioni patologiche, spesso di collusione con la criminalit organizzata. Per vero che in questi casi, come in quelli di crisi di banche maggiori (comprese Carige o Mps), un fattore comune rappresentato da una governance sottile, con forte concentrazione di poteri in capo a poche persone e un sistema di controlli interno deficitario, quando non del tutto assente.

E su questi punti Bankitalia si mossa in modo molto attivo sia nelle ispezioni ordinarie, con rilievi e suggerimenti diffusi proprio sul tema del governo societario, sia con le recenti disposizioni che ha girato agli istituti per consultazione. N la risposta viene garantita dai ratio. Le Bcc, per esempio, presentano un core tier 1 medio pari al 14,1%, contro l11,6% dei maggiori gruppi bancari. E anche le sofferenze sui prestiti non presentano medie significativamente differenti per categoria di dimensione. Le piccole banche sof-

LE AGENZIE (nume

ro)

IL TOTALE DEGL

I ATTIVI (migliaia

di miliardi)
l Times, Bce

Fonte: Financia

frono certo pi la perdita di Pil ma intrappolate dalla crisi nei distretti industriali nelle quali operano, spesso convertono molta attivit verso le famiglie e riescono cos a non dipendere esclusivamente dalle imprese in crisi. Per anche vero che se non esiste una risposta valida in ogni caso, un consolidamento che porti al passaggio

da piccolo a medio o da medio a grande pu essere necessario in casi specifici. Il Governatore Ignazio Visco di recente tornato sul tema (ovviamente) senza far nomi. Sottolineando che aggregazioni mirate potranno facilitare i processi di ristrutturazione e di recupero di efficienza. E, rivolto ai soci: In questa difficile fase congiunturale e nella prospettiva

di una profonda revisione del modello di attivit delle banche, gli azionisti dovranno anche accettare la diluizione del controllo favorendo laggregazione con altri istituti. Parole che hanno fatto pensare in primo luogo a Carige o Montepaschi. Ma anche a realt minori. In questi casi piccolo certamente non pi bello.
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Maramotti

COR RI E R ECONO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

Primo piano

Vertici & Strategie


Il destino del Cane a sei zampe

Energia La liquidit a quota 10 miliardi. Il crollo del consumi e la cessione di Snam hanno condizionato il gruppo. Lincidente Saipem

Eni Slalom tra redditivit e privatizzazioni


Scaroni al terzo mandato punta sui numeri. Ma il governo deve conciliare cessioni e cedole da incassare
DI FABIO TAMBURINI

un dato che rende bene lidea della potenza economica del gruppo: 10 miliardi di euro, la liquidit custodita nelle casse aziendali, a cui va aggiunta quella spesa nellultimo anno per lacquisto di azioni proprie, cio un altro paio di miliardi. Anche per questo lEni pu vantare un rating tre punti migliore di quello dello Stato italiano.

1,9 miliardi di perdite degli altri settori (principalmente il gas, la raffinazione, lindustria chimica). Allinizio del mandato di Scaroni lo scenario era del tutto diverso: 17,4 miliardi di ebit nel 2005, di cui 12,6 miliardi nelle attivit petrolifere e 4,8 miliardi dalle altre attivit (di cui 3,7 miliardi di parte Snam).

Nuovi giacimenti
Insomma, la grande crisi con relativo crollo dei consumi e la vendita della Snam, imposta dal governo Monti, hanno colpito duro. Limpegno preso con il mercato di riportare in attivo i settori sofferenti entro il 2016. La terapia prevede la riduzione della capacit produttiva nella raffinazione, investimenti nella chimica verde per fronteggiare il crollo delle produzioni di base, il completamento della revisione dei grandi contratti internazionali di fornitura del gas in modo da tenere conto delle nuove condizioni di mercato (attualmente sono ancora troppo onerosi, compreso quelli con la russa Gazprom). Al contrario landamento

Grandi numeri
Di sicuro lamministratore delegato, Paolo Scaroni, che sta terminando il terzo mandato, abituato a maneggiare numeri da brivido: oltre 115 miliardi dinvestimenti a partire dal 2005, 37 miliardi di cedole azionarie, 34 miliardi di asset venduti. Tanto che lunica, vera incognita rappresentata dal-

Leadership Paolo Scaroni arrivato al suo terzo mandato alla guida di Eni. Se confermato dovr riportare in attivo entro il 2016 i settori sofferenti dei prezzi del petrolio, che ha raggiunto i 108 dollari al barile, risultato tonificante sulle attivit. E, dal fronte petrolifero, la notizia pi positiva di tutte landamento delle scoperte di nuovi giacimenti di oil e gas. Il gruppo, che aveva perso molte posizioni con forti recriminazioni da parte del partito degli ingegneri, colonna portante della societ, tornato ai fasti del passato conquistando il primato nella classifica delle company multinazionali dal 2008 al 2013 e staccando la concorrenza di molte lunghezze. I nuovi giacimenti sono risultati pari a 2,5 volte la sua produzione di idrocarburi, Shell e Total sono a quota 0,5 volte, Bp a 0,4, Chevron a 0,3, Conoco Phillips e Exxon Mobil a 0,2. LEni, in particolare, ha rafforzato la presenza in Asia e Africa, entrando in nuovi Paesi come Myammar, Iran, Irak, In-

dia, Nigeria, Pakistan, Venezuela. Ma il vero fiore allocchiello la pi grande scoperta nella storia dellEni: il giacimento in Mozambico, a cui seguono i pozzi in Kazakhstan, fonte per la verit di gioie ma anche di dolori variamenti assortiti (a partire dalla complessit di trattare con i potentati locali). Per quanto riguarda la produzione di petrolio, malgrado i successi nella scoperta dei giacimenti, lobiettivo dei 2 milioni di barili al giorno annunciato da Scaroni non stato raggiunto, ma era stato calcolato allinizio del 2012, quando il petrolio oscillava intorno a 85 dollari al barile, mentre poi salito a 108 dollari, con il risultato che i Paesi produttori hanno tagliato le quote di estraibili dalla multinazionali, senza contare leffetto dei conflitti e delle tensioni in Libia, Algeria, Nigeria.

miliardi di tasse). Sono ragioni valide perch la propriet del gruppo, una delle nostre poche multinazionali, resti in Italia, con tutti i vantaggi che ne seguono. Lo confermano, per esempio, le 11 mila assunzioni fatte negli ultimi otto anni nonostante la crisi. E giustificata, a proposito del controllo dellEni, qualche attenzione. La Cdp (Cassa depositi e prestiti) e il ministero dellEconomia controllano attualmente poco pi del 30 per cento, rispettivamente il 25,7 per cento e quasi il 4,4 per cento. Ma, nei mesi scorsi, il governo Letta aveva annunciato luscita di scena del Tesoro, con lobiettivo di fare cassa. Certo il governo pu difendere il controllo dellEni grazie alla golden share. Tuttavia ridurre il pacchetto di controllo del gruppo secondo osservatori di mercato potrebbe

Pu vantare un rating di tre punti migliore dei bond dello Stato italiano
le indagini, in corso, a partire dallinchiesta sui contratti internazionali della controllata Saipem. A chi gli chiede conto del lavoro svolto, Scaroni risponde con un altro numero, il total shareholders return, cio lindice corrispondente allandamento in Borsa e ai dividendi distribuiti, considerandoli reinvestiti nel titolo alla data di stacco della cedola relativa. Dal maggio 2005 al gennaio 2014 lEni ha segnato un + 51%, contro un + 42% delle compagnie petrolifere europee diversificate in altri business (linglese Bp, langlo-olandese Shell, la spagnola Repsol). In realt il dato va analizzato perch i risultati di bilancio derivano da una somma algebrica: landamento positivo delle attivit petrolifere e performance negative su tutti gli altri fronti. Lo conferma la scomposizione dellEbit, il reddito operativo aziendale. In totale, nel 2013, ha raggiunto i 12,6 miliardi di euro, che derivano da 14,6 miliardi portati in dote dalle attivit petrolifere e da

Cessioni

Il bilancio di otto anni


S. Franchino

I principali dati economici di Eni e landamento del titolo in Borsa

Cos sui mercati


140% 120% 100% 80% 60% 40% 20% 0% 2005
Rendimento del titolo Eni tenendo conto dei dividendi Performance azione Eni senza dividendi Performance dei titoli europei dellenergia Ftse Mib

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013
2010 2011 2012 96.617 107.690 125.848 12.860 12.269 13.330 15.474 15.778 19.010 6,1 6,6 5,9 79.941 78.686 77.838 2013 115.022 13.067 12.620 6,49 82.289

I conti
Ricavi (milioni euro)* Investimenti (milioni euro)* Utile operativo del gruppo (milioni euro)* Rendimento del dividendo (percentuale) Dipendenti

2005 2006 2007 2008 72.684 85.102 86.181 106.970 6.586 6.967 19.233 16.954 15.620 18.873 17.319 19.755 4,7 5 5,3 7,6 71.773 72.850 75.125 78.094

2009 81.932 14.539 11.209 5,8 77.718

*dati che escludono il contributo di Snam durante lintero periodo valutato

Pi in generale la redditivit dei nuovi giacimenti minore del passato perch quelli migliori, da cui pi facile estrarre oil e gas, vengono gestiti direttamente dalla company degli Stati sovrani (padroni in casa propria), mentre alle multinazionali restano i campi pi difficili da gestire per le condizioni ambientali e le caratteristiche dei pozzi. Nonostante ci il Mozambico, per esempio, si rivelato un toccasana per i bilanci del gruppo, che ne hanno tratto vantaggio grazie alla vendita del 20 per cento dei giacimenti per 3,4 miliardi. Proprio la cessione di asset ha permesso dincassare sotto la gestione Scaroni 34 miliardi, di cui 12,9 miliardi nel 2013. Le altre voci pi significative sono rappresentate dalla Snam (5,6 miliardi, a cui lEni avrebbe rinunciato volentieri pur di tenersi il sostanziale monopolio del gas in Italia, che ha sempre garantito profitti elevati perch le tariffe sono regolamentate da autorit pubbliche) e dalla portoghese Galp (1,8 miliardi). Vendita di asset che negli ultimi otto anni ha contribuito alla distribuzione di una montagna di utili agli azionisti: 37 miliardi, di cui oltre 12 miliardi versati nelle casse dello Stato (oltre a 13,6

Ancora lontano lobiettivo dei 2 milioni di barili al giorno


risultare una scelta rischiosa perch la presenza nellazionariato dei fondi massiccia (quasi il 60 % sono esteri). In occasione dellultima assemblea, e per la prima volta, i fondi si sono presentati con una percentuale complessivamente superiore a quella degli azionisti di controllo. La vendita del pacchetto di titoli del Tesoro, tra laltro, rischia di non neppure troppo conveniente perch il beneficio economico verrebbe in misura significativa annullato dal venir meno del flusso dei dividendi. Resta il fatto che Scaroni ha sempre liquidato lalternativa per lEni tra essere preda o predatore con un paio di battute, ripetute con una certa frequenza. A nessuno verrebbe in mente di scalare unazienda grande come lEni contro lostilit di unintero Paese. Mentre per quanto riguarda le acquisizioni spiega che mantenendo un ritmo cos elevato di scoperta dei nuovi giacimenti non se ne sente proprio il bisogno.
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La stanza dei bottoni

a cura di Carlo Cinelli e Federico De Rosa


banchiere, economista e politico di Atripalda storico presidente del Banco di Roma. *** Premi & passaporti. Per Andrea Bonomi sono stati mesi intensi. Il patron di Investindustrial uscito dallavventura nella Banca Popolare di Milano a inizio anno lasciando la palla a Piero Giarda. In compenso il nipote di Lady Finanza nei mesi scorsi aveva incassato la preziosa partnership azionaria di Daimler in Aston Martin, conquistata pochi mesi prima. Di sicuro ha incassato con piacere il Best Private Equity Firm assegnato a Investindustrial nel corso del Private equity international award, anche se non stata una novit assoluta visto che lo ha vinto ininterrottamente nei quattro anni precedenti. *** Premi & quote rosa. Ci vorr ancora tempo prima che la finanza riconosca le pari opportunit che del resto anche in politica faticano a farsi strada. Nellultima edizione del Global Awards che Milano Finanza dedica alle eccellenze italiane le manager erano appena cinque. I riconoscimenti sono andati ad Arianna Azzolini di Bnl, Barbara Tamburini di Unicredit, Laura Barberis di Jp Morgan e Antonella Verzini del Banco Popolare. Menzione speciale per Lorenza Pigozzi, direttore della comunicazione di Mediobanca per aver comunicato Piazzetta Cuccia come gruppo e unificato i brand.
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Vitale apre nella Capitale con Sambuco


Lalleanza tra Nicola Rossi e Capaldo. I premi alle (poche) donne della finanza
itale & Sambuco. Non si sa ancora bene cosa abbiano in mente Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan , ma su una cosa a Roma non hanno dubbi: la stagione delle privatizzazioni sta per arrivare. Tra immobili e partecipazioni la torta notevole e per le banche daffari unoccasione pi unica che rara. Ed forse proprio per cogliere lattimo che uno dei decani milanesi dellinvestment banking, Guido Roberto Vitale, ha rotto gli indugi decidendo di sbarcare

nella Capitale con la Vitale & Associati. La sede lha trovata per ora in unelegante palazzina ai Parioli. La guida lha invece scovata al ministero dello Sviluppo economico. A coordinare da senior advisor lattivit della merchant bank a Roma sar infatti Roberto Sambuco, fino a qualche settimana fa capo dipartimento telecomunicazioni del dicastero. *** Rossi& Capaldo. Viti, ulivi, ciliegi, uno splendido agriturismo e persino una centrale

fotovoltaica. Chi c stato racconta meraviglie della masseria pugliese di Nicola Rossi. La vera passione dellex senatore resta per la produzione vitivinicola. Nelle vigne di Cefalicchio si produce un famoso Nero di Troia e unottimo Moscato. Per i quali Rossi, che gestisce insieme ai due fratelli la tenuta, ha appena trovato un partner deccezione. Non solo per il prestigio delletichetta, i Feudi di San Gregorio, ma anche per il nome del produttore. E lazienda di Pellegrino Capaldo,

Imagoeconomica

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Volti Guido Roberto Vitale. A sinistra: Andrea Bonomi e (sopra) Pellegrino Capaldo

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CO R RI ER ECO NO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

COR RI E R ECONO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

Politica

Le scelte del governo


I personaggi, i dossier aperti

La squadra Un ruolo non secondario per Mario Greco e Della Valle

Renzi Non solo politici Dietro il premier i consigli dei manager


Da Serra a Ghisolfi, da Gutgeld a Landi, ecco tutti i suggeritori Resta tutto da costruire il rapporto con Padoan e il Tesoro
DI ROBERTO BAGNOLI

atteo unincudine, spacca e poi crea lo spazio che viene riempito dalle persone che sono con lui. Con questa metafora raccontata da uno dei suoi pi stretti e anonimi collaboratori si pu capire il modo di lavorare del neo presidente del Consiglio per definire al meglio le scelte annunciate. Difficile per individuare, al momento, la direzione della Renzieconomic, sempre che esista. Qualcosa sapremo mercoled con latteso consiglio dei ministri su lavoro, scuola e casa. Ma, soprattutto, che faccia hanno le persone del suo cerchio magico? Quelle di cui si fida e dalle quali prende consigli anche se poi alla fine fa come gli pare? Partir davvero la cabina di regia economica a Palazzo Chigi e chi la guider? Come verranno fatte le nomine delle societ controllate dal Tesoro che scadranno entro aprile?

Un sistema di satelliti
Gli uomini pi vicini a lui su questi dossier danno alcune indicazioni solo a patto di un rigoroso anonimato e mettendo le mani avanti perch con Renzi impossibile pianificare qualsiasi cosa. Il suo un sistema di potere fatto di satelliti a cui di volta in volta si affida per una valutazio-

ne o un consiglio per riservarsi la decisione finale. Unaltra chiave per capire cosa sta succedendo la fornisce un senatore Pd di lungo corso che si sta avvicinando al nuovo che avanza: Ci sono quelli che appaiono ma non contano niente e quelli dietro le quinte che hanno un peso decisivo. Perso lo smalto di un tempo personaggi come Davide Serra, linventore del fondo Algebris, oppure limprenditore Oscar Farinetti, ambedue renziani della prima ora ma alla ricerca di una visibilit che ha dato fastidio al premier, si avanzano nellombra altri consulenti-personaggi. A parte lamministratore delegato di Luxottica Andrea Guerra che, dopo lexploit alla Leopolda tornato in azienda, Renzi ha scoperto nel numero uno delle Generali Mario Greco e nel patron di Tods Diego della Valle due validi interlocutori. Cos come non fanno troppo mistero di sentire regolarmente il presidente del Consiglio tramite sms o email - sia il senese Fabrizio Landi, ex amministratore delegato di Esaote ora esperto di start-

up per Confindustria, che Guido Ghisolfi, titolare della Mossi&Ghisolfi, multinazionale leader mondiale delle bottiglie di plastica con nascenti interessi nel biocarburante alla brasiliana. Ambedue hanno creduto in Renzi e hanno contribuito (il primo con 10 mila euro, il secondo con 100 mila) alla sponsorizzazione della sua campagna per le primarie.

Confronti aperti
Non ho nessun ruolo formale spiega Landi, 60 anni - ma faccio parte di quel network di persone con le quali Renzi si confronta, un grande animale politico, sono rimasto impressionato dalla sua capacit di fare sintesi, come un leader di una grande multinazionale. Altri nomi destinati ad avere un ruolo specialmente nel grande valzer delle nomine - casi Enel, Finmeccanica ed Eni a parte dove la partita si gioca solo a piani altissimi e internazionali - sono quelli della sua segreteria come Lorenzo Guerini (responsabile della segreteria Pd) e Stefano Bonaccini (responsabile nazionale degli enti locali). Con la supervisione del fido Graziano Delrio, of course . Sono in molti a sostenere che la costituenda cabina di regia potrebbe essere affidata allex manager McKinsey Yoram Gutgeld, ora deputato in quota renziana, autore del volume Pi Cerchio magico Matteo Renzi, al centro, con alcuni degli uomini a lui pi vicini. Da sinistra, Stefano Bonaccini, Yoram Gutgeld, Fabrizio Landi, Mario Greco e Lorenzo Guerrini (seduto) uguali pi ricchi (Rizzoli) ritenuto una sorta di manifesto ideologico che potrebbe incidere sulle future scelte di politica economica. Il suo ruolo di guru per avrebbe infastidito lex sindaco di Firenze al punto che Gutgeld ha scelto da due mesi il silenzio totale per evitare ulteriori guai. ha vissuto molti anni allestero tra Washington e Parigi ma il suo ambiente di riferimento intellettuale ancora quello romano vicino a economisti come Nicola Rossi, Salvatore Biasco, Vieri Ceriani, Stefano Micossi, Giuseppe Zadra, Franco Bassanini, Enrico Morando che ha voluto come suo vice. In posizione di assoluta solitudine si segnala il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei, che lavora al dossier del Jobs Act. Poi c tutto il gruppone di economisti che a vario titolo siedono in Parlamento e che hanno giustamente voglia di pesare e di dire la loro. Dimenticando sicuramente qualcuno ricordiamo personaggi come Giampaolo Galli, Massimo Mucchetti, Giorgio Santini, Pier Paolo Baretta, Paolo Guerrieri, Marco Causi, Stefano Fassina, Linda Lanzillotta, Benedetto Della Vedova. Tutti appesi alle giravolte del premier. Si ricorda, come caso esemplare, la legge sulla modifica dellOpa per contrastare la conquista di Telecom Italia da parte degli spagnoli di Telefonica: il testo Mucchetti-Matteoli fu votato compatto in Senato da tutti i renziani ma poi, una volta diventato segretario Pd e in quindi in odore di Palazzo Chigi, Matteo Renzi ha preferito lasciar cadere il tutto schierandosi con Enrico Letta. E la ragion di Stato.
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Laltro lato
Poi c tutto il fronte del Tesoro ora guidato dallex allievo di Giancarlo Gandolfo, Pier Carlo Padoan. Il rapporto tra il premier e il potente ministro dellEconomia sono tutti da costruire. Sembra che i due si siano incontrati appena due volte. Padoan

Sar determinante anche il ruolo di Lorenzo Guerini e Stefano Bonaccini

Privatizzazioni Al via Grandi Stazioni, poi Centostazioni. Il tecnico Casertano al posto di Battaggia. Save cerca acquirenti: Non ci sono sinergie

Fs Moretti al mercato, i soci spingono


Nuovi vertici per la cessione. Ma i l restyling degli scali finito, i partner hanno fretta
DI ALESSANDRA PUATO

chi acquista dovr fare i conti con loro.

I numeri
I numeri sembrano esserci, comunque. Grandi Stazioni, 700 milioni di passeggeri allanno con sosta media di 22 minuti, ha in portafoglio 13 stazioni italiane, pi Praga. Ha completato il restyling di nove scali,per dicembre intende finire Bari e Genova Brignole, seguiranno

Il nuovo vertice
Il treno per privatizzare la parte commerciale di Grandi Stazioni partito nei giorni scorsi e ha il volto inatteso di un professore, Gaetano Casertano. il nuovo amministratore delegato, dovrebbe indicare il cambio di passo e preparare al mercato lazienda, che gestisce fra laltro la stazione Centrale di Milano, Termini a Roma e fa capo per il 60% a Fs e per il resto a Eurostazioni: cio la Edizione dei Benetton, la Vianini Lavori del gruppo Caltagirone, Pirelli e le rivali ferrovie francesi, le Sncf azioniste di Ntv, Italo.

Utile netto 2012

Centostazioni
Ferrovie dello Stato 60%
I soci

Archimede 1 40%
60% Save (Aeroporto di Venezia) 21% Manutencoop 15% Banco Popolare 4% Pulitori ed Afni spa
Pp

Enrico Marchi, Save Ricavi 2012 Utile netto 2012

79,4 milioni di euro (+21%) 10,2 milioni di euro (+2,5%)

Fonte: bilanci

era fuga dalle stazioni forse no, ma fra i soci di Mauro Moretti si avverte impazienza. Mentre lamministratore delegato di Ferrovie procede con la privatizzazione (parziale) di Grandi Stazioni e si prepara a far lo stesso con Centostazioni (partecipata da Manutencoop, legata al nuovo ministro del Lavoro Giuliano Poletti), i partner si augurano che la mossa sia rapida come un Frecciarossa e redditizia: Limportante che ci sia unasta competitiva e lazionista sia premiato il pi possibile, dicono fonti tra i soci privati.

Docente di finanza immobi- struire unaltra societ, una liare alla Luiss, 46 anni, Caser- Grandi Stazioni 2, da cedere al tano stato nominato in sordi- miglior offerente. Se il piano na il 29 gennaio in sostituzione funziona, dopo Grandi Stazioni di Fabio Battaggia, scaduto nel il cui spin-off atteso in venmaggio 2012, ma rimasto al dita entro il 2015 da un prudenvertice in attesa del successore. te Tesoro, questanno da Moret stato direttore generale di Ri- ti toccher allaltra controllasanamento e nel consiglio di ta di Fs, la Centostazioni che ha Grandi Stazioni sedeva gi, in la stazione Garibaldi di Milano rappresentanza del socio Pirel- (dov approdato Italo dopo li: azienda che segu nella quo- corsa a ostacoli). Cos si ritiene tazione di Pirelli possibile in via XX Real Estate e nelSettembre. lopa sugli immobiC i s o n o p e r li Unim. Con lui una criticit e un cambiato anche il punto di domanda. consiglio di Grandi La criticit rilevaStazioni: new entry ta da soci come la sono Maurizio Save dellAeroporGentile e Nannina to di Venezia, azioRuiu, entrambi in nista di CentostaAzioni Gilberto quota Fs, e Monica zioni (di cui espriBenetton Cacciapuoti in rapme anche lammipresentanza dei nistratore delegato, Benetton. Presidente resta Mo- Paolo Simioni) e impaziente retti, escono Maurizio Marchet- duscirne: con questa proceduti e Carlo Vergara (tutti Fs), pi ra i tempi si allungano. Perci Battaggia. Confermati Fabio Save sta valutando lidea di ceCorsico e Massimiliano Capece dere autonomamente la proMinutolo (Caltagirone), Vitto- pria quota (ha il 60% di Archirio De Silvio e Francesco Rossi mede 1, il consorzio di privati (Fs). che affianca al 40% Fs) e avrebCasertano un tecnico, un be gi avviato i contatti con uomo di finanza. Dovr ora possibili acquirenti. Con Cenprocedere con la complicata tostazioni ci sono meno sineroperazione progettata da Mo- gie di quanto ci aspettavamo, retti: e cio scorporare da Gran- dice Enrico Marchi, presidente di Stazioni le attivit retail (co- di Save (che ha una societ di me gli affitti dei negozi) e co- ristorazione e retail, Airest, con

Lagardre, non coinvolta nella riconversione di Centostazioni). Il punto di domanda invece : chi comprer il business per cui le stazioni italiane sono state trasformate in lucenti mall? Con ogni probabilit, non i soci Benetton e Caltagirone, come si augurava Moretti nellottobre 2011, quando gi annunci di voler vendere Grandi Stazioni. E ha manifestato lintenzione di uscire anche Pirelli. Perch i tempi sono cambiati, e Benetton come Marchi si concentra sugli aeroporti, e ora i lavori sono quasi completati: al 94% la riqualificazione degli scali ferroviari di Grandi Stazioni, al 93% (stima entro fine anno) quella di Centostazioni. tempo di monetizzare. Restano i fondi di private equity. Sulla carta Grandi Stazioni pu essere unoperazione interessante dice Eugenio Morpurgo, amministratore delegato di Fineurop Soditic . C attenzione degli investitori esteri al retail e allItalia, ma bisogna vedere il perimetro di attivit. Altra incognita la disponibilit dei fondi a coabitare con lo Stato, perch il cordone non sarebbe reciso. Se le Ferrovie non vendono pi la maggioranza delle societ, come da ipotesi iniziale, e restano proprietarie dei muri dei negozi,

Bologna e Palermo. Conta 500 attivit commerciali e di servizio su 100 mila metri quadri di spazi commerciali. Ha investito 700 milioni, di cui 240 da fondi pubblici Cipe. Ha chiuso il 2012 con debiti netti a 163 milioni (-3%), ricavi a 199,7 (-8%) e un utile netto di 20,5 (-35%): il 10% del giro daffari. I ricavi consolidati da locazioni erano di 81,9 milioni nel 2012 e sono previsti in crescita a 97 nel 2013 (+9%).

Grandi Stazioni
Ferrovie dello Stato 60%
I soci

Eurostazioni 40%
32,7% Edizione (Benetton) 32,7% Vianini (Caltagirone) 32,7% Pirelli & C. 1,9% Sncf (ferrovie francesi)

Mauro Moretti, Fs Ricavi 2012

199,7 milioni di euro (-8%) 20,5 milioni di euro (-35%)

I ricavi da attivit commerciale erano invece di 60,4 milioni e sono attesi in salita a 66 per il 2013: ed questa la fetta che dovrebbe essere inglobata nella Grandi Stazioni 2, da vendere. La valutazione informale che ne fa Fs di almeno 600 milioni, come dire 12 volte il margine operativo lordo della Grandi Stazioni attuale (48,5 milioni nel 2012): tanto, ma si vedr che cosa entra nella scatola. Centostazioni, che non presieduta da Moretti (e forse, dicono alcuni azionisti, gli meno nel cuore), viaggia un po dietro. Comprende 103 stazioni, ha investito 210 milioni, vuole concludere il 2014 ristrutturando lo snodo di Bergamo per lExpo. Ha chiuso il 2012 con debiti netti per 23,2 milioni (-26%), 18,2 milioni di margine operativo lordo (+0,6%), un utile netto di 10,2 milioni e ricavi per 79,4, che stima salgano per il 2013 a 80. Di questi la parte commerciale, dichiara, circa il 50%: ed questa che sarebbe scorporata. Ma cos non una privatizzazione, un modo per Ferrovie di fare cassa che pregiudica privatizzazioni future avverte Stefano Caselli, prorettore in Bocconi . Le stazioni ormai sono bocconi appetibili, event center come uno stadio moderno, anzi pi potenti. Qualcosa a met fra un centro commerciale e uno spazio eventi. Lo Stato pu mantenere una quota minore, per garantire linteresse pubblico. Ma dovrebbe mettere in vendita tutto il pacchetto, senza scorpori.
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LUNED 10 MARZO 2014

Noi e gli altri


I capitali orientali

In copertina

Shopping Aspettando la mossa su Alitalia. Il lusso e gli immobili gli obiettivi preferiti. Il Qatar, Dubai e Abu Dhabi i pi attivi. E con lExpo...

Affari Il portafoglio sempre pi gonfio degli Arabi dItalia


Da Valentino al fondo strategico, da Unicredit a Finmeccanica investiti 5 miliardi dal 2000. E gli Emiri ne hanno 1.600 in cassa
DI SERGIO BOCCONI

ttratti dal made in Italy, ma anche un po diffidenti verso il Paese. Pronti a investire, ma spesso senza scavare troppo nei loro capienti portafogli: un interesse a due velocit quello degli emiri verso lItalia, e lo provano i calcoli sugli investimenti effettuati da noi dal Duemila al 2012, pari a meno di 5 miliardi sui 1.600 che si stima abbiano in cassa.

I dossier aperti
sufficiente uno sguardo ai dossier pi recenti. Sul 40% di Alitalia Ethiad, la compagnia di Abu Dhabi, ancora non ha deciso, anche se a questo punto sembra essere questione di giorni. In prospettiva si aprir poi la questione degli aeroporti, dove il vincitore del risiko appare Fiumicino, e ci potr significare nuovi interventi e ulteriori investimenti. Il 20% di Versace, dopo che in molti hanno ipotizzato il possibile ingresso di un fondo sovrano arabo, alla fine lo ha rilevato lamericano Blackstone. Il governo Letta ha assicurato al Fondo strategico italiano 500 milioni di investimenti dal Kia, la cassaforte sovrana del Kuwait, cifra che non va molto oltre a un valore tutto sommato simbolico per il settimo fondo al mondo con asset per circa 300 miliardi di dollari. Contemporaneamente lo stesso emiro del Kuwait, Sabah Al-Ahmad Al-Jaber Al-

10%. E lattenzione riservata agli investimenti di Al Waleed Bin Talal, principe il cui nonno ha fondato lArabia Saudita, da quando nel 1995 entrato con circa il 2% nella Mediaset non ancora quotata di Silvio Berlusconi. I libici? Si comportano come banchieri svizzeri,aveva detto Giovanni Agnelli parlando dellatteggiamento dellinvestitore che pure era guardato da mezzo mondo come politicamente scomodo. La quota poi stata progressivamente ridotta fino in pratica ad azzerarsi, mentre la Libia rimane piccolo socio con l1,5% della Juventus, di cui nel 2002 ha acquistato il 7,5%. Il fondo sovrano libico e la Central bank of Libia sono stati poi anche il primo azionista di

Pioniere Al Waleed, in Mediaset dal 1995 Unicredit con il 7,6%. La quota, che stata congelata per diverso tempo con tutti i capitali del Paese sconvolto dagli eventi che hanno portato alla scomparsa del dittatore, ora complessivamente pari a circa il 4%.

Qatar Il pi attivo Tamin bin Hamad al-Thani

Dubai Mohammed Bin Rashid al Maktum esi del Golfo il 20-25% dei ricavi e sul cui stand, in occasione del Dubai air show, si soffermata lattenzione di Mohammed Bin Rashid Al Maktum, primo ministro degli Emirati arabi uniti ed emiro di Dubai. Forse, chis-

Abu Dhabi Mohammed Bin Zayed al Nahyan s, con un occhio alle future privatizzazioni. Senza dubbio lemiro, proprietario della pi grande scuderia al mondo di puro sangue, punta a investire in Italia in questo particolare asset, visto che segue con passione da

Kuwait Sabah Al-Ahmad Al Jaber Al Sabah noi fiere e concorsi. Il primo socio di Unicredit ora con il 6,5% Aabar, fondo di Abu Dhabi. Mohammed Bin Zayed Al Nahyan, principe ereditario dellemirato, candidato alla porta dEuropa con Ethiad, attraverso la governativa Mubadala devolepment, ha il 5% di Ferrari e una quota di Piaggio aero, la societ di progettazione e manutenzione aeronautica. Lemirato oggi pi attivo in Italia comunque il Qatar. Il precedente, rispetto allaccordo con Kia, proprio riferibile a questo Paese: nel novembre 2012 il Fondo strategico italiano e la holding del Golfo hanno costituito una joint venture da 2 miliardi con un nome programmatico: Iq Made in Italy venture. Sono in ogni caso moda e immobili i target preferiti degli investimenti che il neo sovrano Tamin bin Hamad al-Thani effettua sia attraverso la holding governativa e il fondo sovrano, sia attraverso societ della famiglia reale. In

Le mire dellEmiro
Il pacchetto in banca non comunque il solo in portafoglio relativo a primari gruppi italiani: fa capo alla Libia lo 0,5% di Eni e circa il 2% di Finmeccanica. Azienda questultima che realizza nei Pa-

I primi furono i libici che nel 1976 entrarono nel capitale di Fiat
Sabah ha consolidato i ben radicati interessi petroliferi nel nostro territorio: la Kuwait petroleum international, attraverso laffiliata italiana, nelle scorse settimane ha rilevato per 300 milioni gli 840 distributori Shell nel nostro Paese, che vanno ad aggiungersi ai 2.800 gi in portafoglio. Ed solo da immaginare, considerate le spericolate e ricchissime architetture che hanno cambiato il volto degli Emirati, il contributo che i Paesi del Golfo daranno allExpo: prenotate le metrature pi ampie senza badare a spese per la nuova vetrina hanno affidato il progetto del loro maxi-padiglione allarchistar Norman Foster.

Tra le ultime operazioni i distributori Shell e lintesa con la Cdp


linea del resto con quanto aveva avviato da tempo il padre, che nel giugno 2013 ha abdicato in suo favore. Con un patrimonio stimato in oltre 150 miliardi e una ventina da spenderne ogni anno in partecipazioni e brand, il fondo in Italia ha rilevato il piccolo impero sulla Costa Smeralda (fondato dallAga Khan) dal tycoon americano Tom Barrack, a Firenze lhotel Baglioni e il Four Seasons, a Milano il Gallia ed diventato socio con il 40% di Porta Nuova. progetto di sviluppo immobiliare che fa capo a Hines Italia sgr. Con la propria Mayhoola ha poi acquistato Valentino. La fiction Arabi dItalia per si pu concludere a Londra: perch i maggiori azionisti del London stock exchange, di cui fa parte anche Borsa italiana, sono appunto il fondo del Qatar e la Borsa di Dubai. Del resto la maggior parte degli Arabi dItalia trascorre nella capitale inglese una quota consistente del proprio tempo. Tra residenze da sogno, grandi affari e shopping milionari.
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I precedenti
Particolarmente attenti a immobili, hotel e fashion, i capitali arabi hanno per puntato prima di tutto sulle nostre grandi societ. Basti ricordare lo stupore che nel 1976 ha accolto la mossa della Lafico, la holding finanziaria di Muhammar Gheddafi, entrata in Fiat con i petrodollari rilevando quasi il

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LUNED 10 MARZO 2014

In copertina

Guerre tecnologiche
Il personaggi, le strategie

Il dopo Ballmer Molte le incognite. Da Windows gratis al lancio dei nuovi smartphone targati Nokia

Lanalisi

Microsoft Le due tentazioni di Satya


Imitare Apple o Google? Il nuovo Ceo Nadella gi al bivio. Intanto ha ribaltato i vertici
DI MARIA TERESA COMETTO

E Mark Penn, il profeta della pubblicit negativa, pu essere un boomerang


DI EDOARDO SEGANTINI

eguire la strada di Apple con lintegrazione completa fra hardware e software, facendo pagar cari gli apparecchi cool venduti? O al contrario imitare Google puntando tutto sulla diffusione massiccia del proprio sistema operativo, anche a costo di darlo via gratis, per guadagnare poi sui servizi connessi? Microsoft non ha ancora deciso che strada prendere e continua a inseguire una forse impossibile terza via. Che finora non ha pagato ed costata la testa del suo amministratore delegato (ceo) Steve Ballmer. Satya Nadella, che lha sostituito da un mese, deve fare i conti con la sua pesante eredit

fallito nel cogliere per tempo le principali nuove tendenze, compresa la rivoluzione mobile.

La nuvola
Dal punto di vista della strategia, al posto delle priorit devices and services (apparecchi e servizi) dichiarate da Ballmer nellottobre 2012, Nadella parla di mobile first, cloud first, con una diminuita enfasi sugli apparecchi e laccento invece sui servizi nella nuvola. E sembra alla ricerca di un modello ibrido di cui si pu intravedere qualche anticipazione nel nuovo windroid Nokia X presentato a Barcellona e nellidea, recentemente trapelata, di distribuire gratis Windows 8. Il problema di Microsoft lessere dominante in un business in declino, quello dei personal computer: il suo sistema operativo Windows ancora usato dal 94% dei pc desktop e laptop di tutto il mondo. Ma nel mondo mobile tutti gli sforzi finora fatti hanno portato scarsi risultati: fra gli smartphone, solo il 3,2% di quelli venduti nel 2013 funziona con Windows e la gran parte prodotta da Nokia; fra i tablet, solo il 2,1% ha Windows e fra questi non si sa quanti sono i Surface, le tavolette fatte tutte hardware e design compresi da Microsoft. Soprattutto, il nuovo software Windows 8 con linterfaccia tou1

Il triumvirato Satya Nadella, nuovo amministratore delegato di Microsoft, ha sostituito Steve Ballmer. In alto a destra il fondatore Bill Gates, ora consulente tecnico, e sotto il presidente dellazienda di Redmond: John Thompson ch, che dovrebbe unificare lesperienza dei clienti di Microsoft su qualsiasi apparecchio non ha finora conquistato il favore del pubblico: oltre agli smartphone e tablet citati, funziona solo sul 10,6% dei pc, mentre quasi un terzo (29,2%) rimasto affezionato addirittura al vecchio XP. rativo lAndroid di Google, il che permette di tenere il suo prezzo molto basso, ma tutti i servizi sono di Microsoft, dal motore di ricerca Bing alla posta Outlook. Viene proposto sui mercati emergenti e lidea abituare i clienti al mondo di Windows affinch, quando poi decidono di comprare uno smartphone pi avanzato e pi caro, scelgano appunto un Windows phone. Un passo oltre questo, sarebbe decidere di concedere gratis il sistema operativo Windows per smartphone e tablet, puntando a far soldi con Bing e gli altri servizi, proprio come fa Google con Android. Per ora si tratta solo di indiscrezioni, riportate per primi dagli informatissimi siti ZDnet e The Verge, ma sempre pi ricorrenti. Sarebbe una vera svolta nella storia di Microsoft, ma a quel punto non si capirebbe la logica di tenersi Nokia, quando la stessa Google si recentemente disfatta di Motorola, nemmeno due anni dopo averla comprata. Da Nokia, quando lacquisto otterr lOk delle autorit di controllo, arriver il suo ceo Stephen Elop a sostituire LarsonGreen. Mentre il marketing passa a Chris Capossela e il ruolo di Tony Bates l evangelista che sperava di diventare lui il ceo e che si appena dimesso viene temporaneamente coperto da Eric Rudder, finora responsabile della Advanced strategy. Tutti aspettano di capire che cosa far di concreto il neo chief strategy officer Penn. Un suo famoso spot televisivo per Hillary Clinton nel 2008 era incentrato su un telefono che squillava alla Casa Bianca alle 3 del mattino perch una grave crisi mondiale era scoppiata: era linvito a votare Clinton per la sicurezza dei propri figli. Gli americani non gli hanno creduto e hanno preferito Barack Obama. Riuscir ora a convincere i consumatori, non solo americani, a usare un telefono Windows?
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Girandola di manager, mentre il sistema Phone resta marginale


in particolare lacquisizione da 7,2 miliardi di dollari del produttore finlandese di telefonini Nokia, contro cui il neo ceo allinizio si era opposto, secondo Bloomberg e anche con una struttura manageriale molto complessa, possibile intralcio al necessario cambiamento culturale.

Le mosse
Per allargare la base di apparecchi mobili che usano Windows, un cavallo di Troia pu essere il Nokia X: il sistema ope-

La carriera
Nadella, ancorch giovane (46 anni) lui stesso un veterano di Microsoft, per cui lavora da 22 anni. E le sue prime mosse nel riorganizzare e rilanciare lazienda di Redmond sembrano aumentare le incertezze. Per quanto riguarda la gestione, ha liquidato alcuni top manager che erano stati promossi da Ballmer comprese ben due donne, la responsabile del marketing Tami Reller e quella dei devices Julie Larson-Green , ma ne ha tenuto un altro, lex consulente politico Mark Penn, nominandolo chief strategy officer nonostante la sua figura sia controversa (vedere il commento qui a fianco). Inoltre ha chiesto al fondatore e primo ceo Bill Gates di fargli da consulente tecnico richiamandolo dalla pensione, nonostante proprio Gates abbia

Il ricambio
Fonte: Gartner

La nuova losoa aziendale "Mobile rst, cloud rst"

Il business

Quota di mercato globale di Microsoft nel software per pc Chi esce e chi sale Le gure chiave dellSlt, senior leadership team

Promosso:

Fuori:
Tony Bates Business development and evangelism

Sostituiti da:
Eric Rudder Advanced strategy Chris Capossela Marketing executive Stephen Elop attuale amministratore delegato di Nokia

Mark Penn da Advertising and strategy a Chief strategy ofcer. Ex strategist della campagna elettorale di Hillary Clinton contro Barack Obama

Tami Reller Marketing Julie Larson-Green Devices and studios

Pparra

al primo posto il "mobile" e la "nuvola"

94%

3,2%
Quota globale negli smartphone (Android 78,4%, iOS 15,6%)

2%
Quota globale nei tablet di Microsoft (Android 62% , iOS 36%)

ono giorni di nomine calde nellempireo di Internet. Mentre colpisce (soprattutto da noi) litalianit del neodirettore finanziario di Apple, Luca Maestri, fa discutere, allinterno di Microsoft, la nomina del nuovo capo delle strategie. Mark Penn, 60 anni, non infatti il tipico manager high-tech informale e affabulatore: freddo, compassato, in Microsoft dal 2012, ha alle spalle una lunga carriera di lobbista e consigliere di politici come Bill e Hillary Clinton. Uno spin doctor, insomma. Ma soprattutto, come scrive il New York Times, un personaggio che divide. Di qua i fan, di l i detrattori. Sempre, dovunque vada. Il suo percorso professionale costellato di esempi. Quando era consigliere di Hillary Clinton, durante le primarie 2008 contro Obama, i suoi critici gli rimproverarono di aver presentato la candidata come uninflessibile generalessa, anzich sforzarsi di valorizzarne gli aspetti umani. Almeno provarci. La storia si ripete nel 2012, quando lallora numero uno di Microsoft Steve Ballmer lo ingaggia affidandogli la missione di reinventare il marketing e la pubblicit aziendale. E una buona scelta? Difficile dire. Di sicuro Ballmer e Bill Gates ripongono fiducia nel lobbista che li ha aiutati nelle mille battaglie contro lAntitrust, anche se non sempre con successo. Da senior advisor e poi capo delladvertising con Ballmer, Penn diventa in questi giorni, per decisione del nuovo capo (indiano) di Microsoft, Satya Nadella, chief strategy officer. E anche su questa nomina, puntuali fioccano le polemiche. I fan la vedono come una promozione, gran premio alla sua abilit nellusare i dati a vantaggio della competitivit aziendale. Secondo i critici, al contrario, trattasi di ridimensionamento, visto che il neostratega, al di l della carica altisonante, non governer pi sul faraonico budget pubblicitario per cui la casa di Windows rinomata. Due aspetti, in particolare, non piacciono della strategia di comunicazione seguita finora da Penn. Il primo luso dei dati e dei sondaggi, trasferito dalla politica allazienda. Secondo alcuni, Penn cuoce i numeri, cio li rigira per dimostrare ci che pare a lui. Una critica cui lui ha risposto, in una convention diventata celebre, che la comunicazione si fa basandosi sui dati, cambiando idea se necessario, ed evitando di fidarsi del proprio naso. Ma soprattutto una parte dei colleghi non ha mai apprezzato il suo uso spregiudicato delladvertising negativo, quello che si fa pi parlando male dellavversario che bene di s. Anchesso importato dalla politica. Come quando lanci la campagna Dont get scroogled (non fatevi fregare da Google) per denunciare le cattive pratiche del rivale nella privacy. Adesso, gli suggeriscono alcuni, dovr stare attento: quello fregato potrebbe essere lui.

@SegantiniE
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Lintervento

di PAOLO CIOCCA

Troppi immobili, pochi macchinari


Mancano gli investimenti. E quelli fatti spesso sono stati sbagliati

opo oltre due anni, il segno pi nuovamente nelle statistiche delleconomia italiana. Uscito dalla recessione, il Paese torna, con fatica, a percorrere un sentiero di sviluppo. Messa da parte la contabilit della crisi, , per, naturale chiedersi quanto tempo impiegheremo per recuperare il terreno perso. Dare una risposta a questa domanda non semplice. Per provare ad immaginare, pu essere utile

ripercorrere brevemente quanto accaduto negli ultimi anni.

I numeri negativi
Viviamo una preoccupante caduta della propensione ad investire. Prima della crisi, il nostro Paese destinava alla realizzazione di nuovi investimenti oltre un quinto della ricchezza prodotta ogni anno. Nel 2013, siamo scesi al 17%, un calo di oltre 4 punti percentuali, che equival-

gono a pi di 60 miliardi di euro di ricchezza in meno destinati agli investimenti. Non , per, corretto attribuire alla crisi tutte le colpe. Il capitale investito nelleconomia rappresentato dai macchinari e dai mezzi di trasporto utilizzati dalle imprese per produrre, ma anche dai capannoni, dagli uffici e dalle abitazioni, ha un valore stimato in circa 10.400 miliardi di euro. Nel corso degli anni ne cambiata la composizione: si ridotto

il peso dei macchinari, mentre cresciuto quello delle costruzioni, che sono arrivate a rappresentare quasi l80% del totale. Un capitale produttivo composto da pi case ed uffici, ma meno macchinari e mezzi di trasporto, apparso poco capace nel creare nuova ricchezza. Nel 2001, per produrre un euro di Pil erano necessari 5,1 euro di capitale investito. Gi nel 2007, quando lItalia ancora non conosceva la recessione,

si era saliti a 5,6. La crisi ci ha portato a superare i 6,5 euro. In dodici anni, la capacit del nostro sistema produttivo di creare ricchezza diminuita di quasi un terzo. Appare, dunque, comprensibile immaginare per lItalia tassi di crescita solo moderati, lontani da quelli che le altre economie hanno gi raggiunto. Sia il Fondo monetario internazionale sia la Commissione europea prevedono un aumento del Pil

reale dello 0,6% questanno, per poi accelerare, ma solo leggermente, nel prossimo. Alla fine del 2015, avremmo recuperato una piccola parte di quanto perso durante la crisi. Il nostro prodotto rimarrebbe, infatti, circa 7 punti percentuali al di sotto dei livelli raggiunti nel 2007. La strada da percorrere risulterebbe ancora lunga.

Il ruolo pubblico
Per tornare a crescere in maniera sostenuta, necessario riprendere ad investire nel capitale produttivo. Il sistema paese, per, non aiuta. Linefficienza delle amministrazioni pubbliche, che si manifesta con i 1.200

giorni necessari per chiudere un procedimento in sede civile, o con le oltre 250 ore che ogni anno un imprenditore deve destinare alladempimento degli obblighi fiscali, frena le imprese dal realizzare nuovi investimenti e limita lafflusso di capitali dallestero. Una visione dinsieme, ci dice, per, che il problema della perdita di capitale produttivo nella nostra economia ha un carattere pi ampio, che va oltre la seppur importante inefficienza del sistema paese. Ma questa unaltra storia, che dovr, prima o poi, essere affrontata. *Servizio studi Bnl Gruppo BNP Paribas
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CO R RI ER ECO NO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

Guerre tecnologiche
Il gigante asiatico

Industria

Storie I soci del colosso elettronico sono i suoi lavoratori non lesercito o il governo di Pechino. Verit o bluff?

Il caso

Huawei Lesercito popolare di Ren: gli invisibili dipendenti azionisti


Il capitano dindustria di Shenzhen lancia la campagna trasparenza dopo le critiche Ma con l1,46% controlla la societ. E vuol far concorrenza a Samsung e alla Mela
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE DA PECHINO GUIDO SANTEVECCHI

he cosa Huawei? Un gigante delle telecomunicazioni che vuole estendere i suoi affari nel mondo contribuendo al progresso tecnologico? O la quinta colonna dellimpero cinese che muove le sue pedine mischiando hackers e penetrazione commerciale?

Botta & Risposta


A novembre, sui tavoli del segretario di Stato Usa John Kerry, del capo del Pentagono Chuck Hagel e del direttore dellintelligence James Clapper arrivata una lettera scritta dai presidenti delle commissioni esteri e intelligence del Senato: il contratto appena firmato dal gruppo cinese per costruire in Corea del Sud una rete a banda larga un rischio strategico per lalleanza tra Washington e Seul. Risposta da Huawei: Un altro esempio di protezionismo, sinofobia e discriminazione costruito sul Paese dove situato il quartier generale di unazienda. Ma Huawei non la Cina; Huawei Huawei. La protesta del gruppo di Shenzhen e 150 mila dipendenti sparsi in 140 Paesi (compresi 700 nei centri di Milano e Roma in Italia) comprende unosservazione: ci sono societ del settore, come la Apple, che producono in fabbriche nella Repubblica popolare comunista, con ingegneri e operai cinesi. Quindi, se la Cina preoccupa tanto il Senato di Washington, perch gli stessi criteri non vengono applicati alla Apple? Bisogna fare un salto indietro di 27 anni. il 1987 e Ren Zhengfei, appena congedato dal genio dellEsercito popolare di liberazione, si mette in proprio sfruttando lapertura alleconomia di mercato nella zona speciale di Shenzhen. Il passato militare di Ren pesa ancora oggi sulla valutazione occidentale della sua azienda. Quanto al nome scelto, non c dubbio cha abbia una connotazione nazionalista: Huawei significa La Cina agisce. Roland Sladek, vicepresidente per i Media Affairs del gruppo,

sorride. Recentemente ha raccontato al Corriere come partito il business: Shenzhen ai tempi era un paesone vicino a Hong Kong, lavanzatissima colonia britannica; Ren ebbe lidea di comprare centraline telefoniche a Hong Kong e di venderle nelle campagne intorno a Shenzhen, dove i telefoni erano ancora rari. Il problema era che nella zona i topi non mancavano e apprezzavano molto i cavi: le linee saltavano. Ren in materia la sapeva lunga, come ufficiale del genio dellesercito era abituato a lavorare sul campo in situazioni precarie: dot le centraline made in Hong Kong di cavi militari a prova di denti di roditore. Il primo successo. Ma volendo, quella prima tattica commerciale usata da Ren seguiva un vecchio insegnamento di Mao: Bisogna accerchiare le citt dalle campagne. Huawei, come detto, penetrata in tutto il mondo (o quasi). Oggi il secondo produttore globale di attrezzatura e tecnologia per le reti di telecomunicazioni, dietro Ericsson: un giro daffari valutato in circa 30 miliardi di euro, due terzi generati
1
s.F.

Ex miliatare Reng Zhengfei: ha fondato nel 1987 Huawei fuori dalla Cina. Investe molto in ricerca e sviluppo e ha registrato almeno 20 mila brevetti. Lutile operativo nel 2013 stato sui 3,5 miliardi di euro. Il gruppo di Shenzhen anche lanciato alla rincorsa di Samsung e Apple sul mercato de

Passaggi Cathy Meng, potrebbe succedere al padre gli smartphone, dove combatte per il terzo posto.

Governance
Restano i sospetti degli Stati Uniti che hanno di fatto chiuso il loro territorio alle reti cinesi, la-

sciando aperto solo il mercato dei telefonini. Stesso atteggiamento da parte dellAustralia. In Gran Bretagna invece Huawei impegnata nellammodernamento dellinfrastruttura di British Telecom, anche se tardivamente a Westminster sono stati lanciati allarmi sulla sicurezza. Ren Zhengfei, 69 anni, parla poco. Ha dato la sua prima intervista a maggio del 2013 in Nuova Zelanda, dopo la firma di un contratto. S, mi sono iscritto al partito comunista nel 1978 e sui diritti umani vi rispondo che in Occidente ci sono voluti diversi secoli di progressi, noi avanziamo passo dopo passo. E il suo passato nellesercito, ha mantenuto un legame con i militari di Pechino? Pu assicurare che non ci sono spie pronte a registrare i segreti dellOccidente alla Huawei? Che nessuno dei 150 mila dipendenti rifiuterebbe di lavorare per lintelligence? Con un sorriso Ren ha risposto No. Gli uomini della comunicazione di Huawei si sono affrettati a precisare che quel no in cinese significava s: un chiaro caso di lost in translation. Loffensiva di trasparenza di Huawei proseguita pochi giorni fa, quando al Financial Times sono stati mostrati i libri che dettagliano lassetto societario: tra gli azionisti ci sono 80 mila dipendenti che posseggono poco pi del 98 per cento del capitale versato. Linviato dellFT a Shenzhen ha scorso gli elenchi e ha rilevato che gli 80 mila hanno pacchetti da poche migliaia di azioni ciascuno, ac-

La meta indiana del braccio destro di Steve Jobs

Il gigante dellEst
I principali dati economici di Huawei. Miliardi di renminbi

7 big degli smartphone


I principali produttori

La societ ha oltre 150 mila dipendenti, 700 sono in Italia a Milano e Roma
quistate a uno yuan luna. Ren, con il suo 1,46 per cento dichiarato, ha in mano saldamente la societ. E poi, i dipendenti non possono rivendere le loro azioni se non allazienda. Un bel gioco di ombre e scatole cinesi. Ren, nellintervista riservata ai giornalisti neozelandesi, ha sorriso molto e ha assicurato di avere una grande ambizione: Aprire un caff, o magari un ristorante e possedere una fattoria tutta mia. Qualcuno pensa che il vecchio ufficiale del genio si prepari a lasciare il comando alla figlia Cathy Meng. Nel frattempo, un altro colpo: Huawei entrata nel mercato indiano, nonostante Pechino sia legata da relazioni storiche con il Pakistan, nemico giurato di New Delhi. I misteri delle telecomunicazioni. @guidosant
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200 Ricavi 150 100 50 08 09 10 11 12

Protti

30 20 Apple

2013

2012

Samsung 31,3% 30,3% 15,3% 18,7% 6%1 4,9% 4,8% 3,6%2 4% 3,6% Lenovo + Motorola Huawei LG

10 08 09 10 11 12

(1) dopo lacquisizione di Motorola da Google; (2) senza Motorola

150.000
Totale dipendenti Dipendenti soci
Fonte: IDC Worldwid Mobile Phone Tracker

uoi continuare a vendere acqua zuccherata per il resto della tua vita? O vuoi venire con me e cambiare il mondo?. Con questo invito nella primavera del 1983 Steve Jobs convinse John Sculley a lasciare il gigante delle bollicine PepsiCo, dove era presidente, per entrare in Apple come amministratore delegato. Considerato un genio del marketing, Sculley decuplic il fatturato di Apple (da 800 milioni a 8 miliardi di dollari) nei dieci anni della sua gestione, anche se Jobs si pent presto di averlo chiamato (e se ne and da Apple nell85). Dal prossimo aprile Sculley far concorrenza alla Apple e a tutti gli altri produttori di smartphone in India, lanciando un proprio marchio di telefonini, intelligenti e non. Il mercato indiano uno dei pi importanti al mondo: ha visto triplicare le vendite di smartphone da 16,2 milioni a 44 milioni di apparecchi dal 2012 al 2013, secondo la societ di ricerche Idc. E secondo uninchiesta di Mediacells lIndia destinata a diventare presto il secondo mercato al mondo per gli smartphone, dopo la Cina e prima degli Stati uniti. Questanno il numero di indiani che posseggono smartphone dovrebbe raddoppiare da 156 a 364 milioni, il che significa 207 milioni di apparecchi venduti a nuovi utenti. Non ancora noto il nome del nuovo brand di Sculley, ma secondo il sito indiano di notizie Bgr il responsabile operativo sar Ajay Sharma, un manager con una lunga esperienza nel settore, maturata lavorando alla divisione smartphone dellazienda indiana di elettronica Micromax e con Htc. Sculley, 74 anni, dopo aver lasciato Apple diventato un investitore in societ high-tech, fra le quali un caso di successo Metro Pcs, compagnia di telefonia wireless fondata nel 94 e fusa lanno scorso con T-Mobile Usa, che attualmente il quarto operatore per importanza negli Stati uniti e quello con il pi veloce tasso di crescita. Nato a New York da una famiglia originaria delle Bermuda, Sculley vive a Palm Beach, in Florida con la moglie; ha tre figli e sei nipoti.
M. T. C.

80.000

@mtcometto
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COR RI E R ECONO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

Industria

Il mercato delle 4 ruote


La nuova concorrenza

Tendenze La battaglia per le vetture da citt si fa sempre pi dura e laccordo Renault-Daimler apre alla parziale condivisione dellarchitettura

Auto Piccole utilitarie per grandi alleanze


A Ginevra la scena stata di 500, Peugeot 108, Citroen C1 e della Twingo quasi gemella della futura Smart
DI BIANCA CARRETTO

e auto da citt, quelle che i tecnici chiamano segmento A, sono state le vere protagoniste del Salone di Ginevra. Una sfilata di piccole vetture che arriveranno sul mercato a un prezzo non troppo alto, ma dotate di molto confort. Una tendenza partita con la 500, a cui Fiat ha assegnato linterpretazione del suo cambiamento. Identica strada stata seguita da Bmw, per un altra

Le parti condivise dalla casa tedesca e francese arrivano Sodalizi A Ginevra, Ali Kassai, refino al 75%
iconica vettura, la Mini. I costruttori francesi come se si sorvegliassero da vicino hanno presentato la Peugeot 108, la Citroen C1, con 1,5 milioni di unit del vecchio modello alle spalle, vendute dal 2005, costruite, entrambe, sulla stessa piattaforma della Toyota Aygo. Renault, che ha firmato, nel 2010 un accordo con Daimler, ha lanciato la Twingo, con il rivoluzionario motore

posteriore mai visto nella Casa della Losanga, dopo la Rio del 1966. La stessa architettura (progetto Edison) che verr utilizzata per la futura Smart, una cooperazione che ha aperto nuovi orizzonti sia a Parigi che a Stoccarda. Come dicono i francesi, una bagarre, una lotta cos tra modelli, tutti nuovi, nella stessa fascia, non si era mai vista. Il vero problema sono i costi: costruire una fabbrica nellEuropa dellEst o in Nord Africa per i paesi europei o nel Sud America per gli Stati Uniti, non assicura pi nessun profitto a qualsiasi progetto. La corsa Sergio Marchionne (Fiat-Chrysler), Akio Toyoda (Toyota), Carlos Tavares (Psa) e Carlos Ghosn (Renault Nissan) Tecnocentro di Renault di Guyancourt. Le parti condivise rappresentano fino al 75% del totale. Otre alla piattaforma, anche altre componenti visibili sono comuni, come i finestrini laterali e una piccola sezione del tetto, pur progettati per il 95% indipendentemente, per garantire il look tipico di ogni marchio. I due manager hanno sottolineato che stato stabilito un nuovo standard, nel segmento, sia per quanto riguarda la personalizzazione sia per la cooperazione. I livelli di qualit, rigorosi, sono stati rispettati, sia da Renault che da Daimler, sono state riesaminate alcune procedure di produzione, rifatto il reparto di verniciatura nello stabilimento di Renault/Nissan, a Novo Mesto, in Slovenia, la fabbrica dal migliore potenziale con una capacit di 250mila unit. Nella stesso impianto verr assemblata la Smart a quattro posti, che arriver in un secondo tempo, la Smart a due posti, sar invece fabbricata nel sito di Daimler, ad Hambach, come lattuale. Mettere in concorrenza i vari siti produttivi dello stesso gruppo una delle soluzioni che permette di comprimere i costi, unito al potenziale delle moderne piattaforme, il risparmio pu arrivare al 30-40%. Sono le nuove regole del mercato che condizionano le case, i due modelli del gruppo francese Psa hanno in comune il 70% della giapponese Toyota, sono prodotte a Kolin (vengono impiegate 3000 persone, altre 700 saranno assunte a breve) nello stabilimento condiviso al 50% con Toyota, nella Repubblica Ceca, dalla poten-

zialit di 300 mila pezzi allanno, di cui 200 mila riservate alle piccole francesi. La possibilit di estendere la personalizzazione, combinando i colori della carrozzeria con gli interni, permette di rialzare il prezzo di listino, di conseguenza i margini. Carlos Tavares, il nuovo capo del gruppo di Psa, ha necessit di fare un altro piano di riduzione dei costi, oltre al miliardo e mezzo di euro gi stabilito per il 2015.

Restyling
A Ginevra, dopo sette anni, anche Fiat ha esposto la rivisitazione del suo best seller, la piccola 500, costruita in 1,2 milioni di pezzi, commercializzata in oltre 100 paesi, ora si presenta con una tavolozza di colori ancora pi ampia, tessuti eleganti, sedili in pelle. Piccoli ritocchi per un modello che continua ad essere un investimento estremamente redditizio, che non ha necessit di trovare altri partner, per ora potr permettersi solo marginali interventi, mantenendo, sempre, un forte anticipo rispetto ad una concorrenza articolata e complessa.
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sponsabile delle piccole vetture per Renault, e Annette Winkler, responsabile di Smart, hanno precisato che le responsabilit sono state divise tra le due aziende, sin dallinizio della collaborazione, seguendo una logica univoca, decisa dagli esperti di entrambe le societ, per stabilire le differenze, tra gli ambienti interni e le forme esterne delle vetture. Ogni due settimane ingegneri di Daimler sono andati a lavorare in Francia, al

Target Il marchio giapponese vuole diventare il primo asiatico

Nissan Caccia al primato Con le fabbriche della Regina


Limpianto di Sunderland lavora su turni di 24 ore

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Sunderland, nel nord dellInghilterra, non sanno cosa sia la cassa integrazione. Anche leccesso di capacit produttivo che ha messo in ginocchio diverse fabbriche in Europa, un concetto ignoto. Nellimpianto Nissan il problema inverso: le linee di montaggio non riescono a stare dietro alle domanda. Dallimpianto, inaugurato trentanni fa, sono uscite mezzo milione di vetture nel 2013. Qui nascono, i crossover Qashqai e Juke, la compatta Note. Modelli disegnati e progettati nel centro stile di Londra per assecondare i gusti degli automobilisti continentali. Per dimensioni uno dei siti pi importanti della Gran Bretagna con oltre 7 mila persone impiegate. Lo scorso anno si aggiunta pure lelettrica Leaf che prima veniva importata dal Giappone. Lalleata di Renault ha piani ambiziosi in Europa: diventare il primo marchio asiatico. Ma la strada lunga e piena di ostacoli: davanti c la Toyota che nel 2013 ha venduto quasi 510 mila macchine contro le 407 mila della Nissan. E poi c la Hyundai, lanno scorso finita in un mezzo pareggio con una quota di mercato per entrambi del 3.4% anche se i coreani hanno immatricolato una manciata di auto in pi. La partita appena entrata nel vivo,

Design Shiro Nakamura, a capo dello stile di Nissan i giapponesi hanno annunciato parecchie novit per fermare i rivali. Dal restyling della Juke alla nuova generazione della Qashqai, in tutto quattordici prodotti in arrivo. Tradotto in numeri significa investimenti per 2 miliardi nel Vecchio Continente. In tutti gli impianti, dove lanno scorso la produzione ha raggiunto le 675.077, il record storico. L80% viene commercializzato nei paesi europei e in Russia. Paese strategico grazie ai legami con il costruttore Autovaz: a Togliatti nasce la berlina Almera. Lobiettivo triplicare le consegne giocando con lattacco a tre punte. Vale a dire: la capofila Nissan, il marchio di lusso Infiniti, e quello low cost Datsun. Investimenti sono stati annunciati anche nelle tre fabbriche spagnole per

un ammontare di 430milioni di euro. Limpianto che crescer di pi, secondo le previsioni interne, quello di Barcellona con larrivo di una nuova vettura di medie dimensioni la categoria della Volkswagen Golf e della Ford Focus a partire dal 2015. Cos la capacit produttiva raggiunger i 200 mila pezzi lanno. E pensare che tutto iniziato da Sunderland: i giapponesi hanno scelto lInghilterra negli anni ottanta, come Toyota e Honda del resto, attirati dai benefici fiscali, dagli incentivi concessi a chi portava capitali e lavoro nelle aree depresse. Nel 2015 il sito dovr far posto a un altro modello, la Q30 marchiata Infiniti, con architettura e motori di origine Mercedes. Il sito Nissan gi conta per un terzo dellintera produzione di automobili in Inghilterra (un milione e mezzo di unit) nel 2013. Secondo la Society of Motor Manufacturers and Traders, il giro daffari legato allindustria automobilista superiore ai 59 miliardi di euro, pari al 3% del prodotto interno lordo. Entro il 2017 secondo le previsioni la produzione toccher i 2 milioni di pezzi lanno, il risultato pi alto e il numero di addetti salir a 100 mila. Grazie ai benefattori stranieri.
DANIELE SPARISCI
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LUNED 10 MARZO 2014

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Made in Italy
Personaggi, storie, strategie

Imprese

Grandi marchi Luscita dei manager e la nuova organizzazione. Il ruolo della famiglia

Iniziative

Cavalli Prima la crescita Poi il passaggio di mano


Con i numeri di oggi la maison toscana sarebbe valorizzata 400 milioni Anni fa rifiutata un offerta da 1,4 miliardi. Spinta su uomo e accessori
DI MARIA SILVIA SACCHI

Einaudi, un premio per i giovani

I
plicando la valutazione data dal Qatar a Valentino (18 volte lEbitda) si arriva a poco pi di 400 milioni. Per questo vicino alla maison ricordano che Cavalli ha rifiutato in passato una proposta che valorizzava il gruppo 1,4 miliardi di euro. Era diversi anni fa ma oggi limprenditore sarebbe orientato, spiegano vicino alla societ fiorentina, pi che a una cessione, ad accelerare la crescita, Due le direttrici per lo sviluppo: linea uomo, appena ripresa in mano direttamente da Roberto Cavalli dopo che negli ultimi tre anni era stata affidata al figlio Daniele, e accessori, ovvero borse e calzature. Anche le licenze sono una delle strade di crescita. Ed per questo che si parla di un rafforzamento della collaborazione con Renzo Rosso su Just Cavalli.

rchiviate le sfilate, per le aziende della moda e del lusso si torna al lavoro quotidiano in vista delle prossime passerelle. Intanto tutta lattenzione del mercato concentrata su chi sar oggetto del prossimo shopping. Dopo quelle su Missoni, la scorsa settimana sono emerse nuove indiscrezioni su Etro che, a sua volta, ha smentito lintenzione di cedere manifestando invece quella di quotarsi in Borsa. Di certo Etro corteggiato dai fondi. Cos come linteresse alto su Roberto Cavalli. Da tempo si dice che Permira sia in trattative con lo stilista che possiede il 99,90% della societ. Il fondo di private equity come sempre non commenta le indiscrezioni di mercato, ma la sua predisposizione alla moda/lusso (in Italia aveva acquistato e poi ceduto al Qatar il gruppo Valentino e di recente ha rilevato il marchio inglese Dr Marten) ne fa un candidato ideale. Pur se non lunico.

Fondatore Roberto Cavalli, 73 anni, stilista, ha fondato e portato al successo la maison che porta il suo nome. Alcuni anni fa stato in trattative per vendere lazienda, poi ci ha ripensato. Oggi si parla di nuovo di una possibile cessione. Il nome pi accreditato Permira

Manager
Fonti bene informate dicono che stato proprio sulle linee di sviluppo future che si interrotta la collaborazione tra Roberto Cavalli e lamministratore delegato Gianluca Brozzetti e il chief operating officer Carlo Di Biagio, i due manager che avevano assunto la gestione del gruppo cinque anni fa, ristrutturandolo sia sotto il profilo societario che organizzativo. Un divorzio non consensuale a leggere il verbale del consiglio di amministrazione che a fine gennaio ha deciso la revoca dei due dirigenti. Al termine della discussione Brozzetti si astenuto e Di Biagio ha votato contro. C anche chi sostiene che la rottura si sia consumata proprio sulla cessione

della Cavalli (con i manager, che hanno lo 0,1% in azioni privilegiate, favorevoli alla vendita e limprenditore contrario). Una ricostruzione che fonti vicine allazienda, per, contestano, spiegando che la formula della revoca una formula tecnica, usata in passato anche per componenti della stessa famiglia Cavalli, e che luscita dei manager stata concordata e consensuale.

Stime
Cosa far Roberto Cavalli? La stilista fiorentino ha 73 anni, passer

la mano? Un ragionamento sui numeri induce a pensare che non sia questo il momento giusto. Il gruppo, che ha dovuto quasi ripartire da zero alcuni anni fa, anche a seguito della crisi di Ittierre che produceva la linea casual Just Cavalli, ha (dati 2013) un fatturato di 201 milioni di euro e un Ebitda (margine operativo lordo) di 22,5 milioni di euro, con una posizione finanziaria netta di -57 milioni. Applicando i multipli delle ultime acquisizioni realizzate si arriverebbe a una valorizzazione sui 350 milioni di euro e anche ap-

La famiglia
A seguito delluscita di Brozzetti e Di Biagio, le deleghe sono state attribuite allo stesso Cavalli e a Daniele Corvasce, il nuovo amministratore delegato. Della famiglia, oltre al fondatore, sono impegnati in azienda la moglie Eva Duringer, capo dello stile insieme a Cavalli, la figlia Rachele, responsabile degli accessori donna, e la nipote dello stilista Francesca Zaccone, da anni in azienda e attualmente responsabile dei Just Cavalli caff.
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Il nodo delluscita dellex amministratore delegato e dellex Coo

Bene Just Cavalli. Si parla di un rafforzamento del rapporto con Rosso

l prossimo 24 marzo ricorrono i 140 anni dalla nascita di Luigi Einaudi. In tutta Italia si festeggia limportante ricorrenza con incontri e cicli di conferenze. A Milano il 24 marzo, Carlo Secchi, ex rettore della Bocconi, nonch ex borsista della Fondazione Einaudi, terr una lezione su Luigi Einaudi, 140 portati bene. Lincontro si tiene nellambito del Corso settimanale di formazione politica, in programma nella libreria Open, dal 10 marzo al 17 aprile, ogni luned e gioved a partire dalle 19. Diretto dal giornalista Enrico Morbelli, lappuntamento si articola in 13 incontri in cui docenti di spicco, giuristi e nomi illustri del mondo filosofico ed economico del paese affronteranno le sfide contemporanee del liberalismo su temi come lEuropa, la bioetica ed il mercato del lavoro. Le conferenze sono aperte a pubblico. Ai giovani sotto i 30 anni che seguiranno il corso sono destinate quattro borse premio dellimporto di 500 euro per la stesura della migliore tesina dedicata ad uno degli argomenti trattati durante i dibattiti. Chiude il ciclo di incontri dedicati al pensiero liberale il 23 giugno Piergaetano Marchetti, presidente della Fondazione Corriere della Sera. Lex presidente di Rcs discuter di Etica e regolamentazione dopo la crisi e nelloccasione premier i giovani vincitori. Il ciclo di conferenze organizzato dagli Amici della Fondazione Einaudi in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera, il Comitato per le libert e gli Alum n i B o cco n i G r u p p o giuristi. Iscrizioni per seguire le lezioni: scuoladiliberalismo@teletu.it
BA. MIL.
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Rilanci Il brand del designer di Anversa stato acquistato due anni fa dal gruppo Zeis Excelsa, 140 milioni di euro di ricavi e 200 dipendenti

Bikkembergs, nuova linea donna e (presto) anche la Borsa


Maurizio Pizzuti: La quotazione un progetto al quale tengo molto. Stiamo andando meglio di quanto pensassimo.

aurizio Pizzuti, presidente e Ceo del Gruppo Zeis Excelsa, segue con attenzione levolversi delle notizie che arrivano dalla Crimea e che, per il momento, non sa come interpretare. Perch durante il theMicam, il salone della calzatura che si chiuso la scorsa settimana e dove Zeis Excelsa ha registrato ordini per un milione e mezzo di euro, i buyer russi si sono presentati come sempre. E proprio in questi giorni ha firmato con un importante partner ucraino per aprire un negozio a Kiev. Sono segnali che contrastano con quelli lanciati dalla politica commenta e che ci confermano per ora come, dal punto di vista commerciale, la situazione sia tranquilla. Non ha avuto effetto nemmeno la svalutazione del rublo, che sui prodotti di fascia medio-alta come i nostri stata completamente assorbita. E questo un ottimo risultato, perch i russi per

Novit LInter femminile di calcio ha presentato la nuova linea donna di Bikkembergs allultima settimana della moda milanese. Capitano della squadra Regina Baresi, figlia di Beppe Baresi

per il reato di estero-vestizione. Ottenuta dal tribunale lacquisizione della fabbrica di abbigliamento e trattata con lo stilista la cessione dei marchi, aperto il capitale al Fondo italiano dinvestimento, il gruppo ha intrapreso una nuova strada che lo colloca nel settore del luxury fashion.

Progetti
Sono stati importanti i suggerimenti che lo stilista, da amico, non ci ha mai fatto mancare spiega Maurizio Pizzuti e che ci hanno aiutato ad affrontare un settore che ha regole sottili di immagine e commerciali. Designer formatosi allAccademia di Anversa, la pi cerebrale delle scuole, Bikkembergs stato il primo a trarre ispirazione per la moda maschile dagli sportivi e a trovare la personificazione dei suoi ideali sui campi di calcio. Annunciandolo nel 2001 con una sfilata acclamatissima allinterno dello Stadio Meazza di Milano.

Imprenditore Maurizio Pizzuti A questo ideale di mascolinit, che si potrebbe definire testosteronica e dove contemplata anche la giacca da smoking sui pantaloni da jogging, e la cravatta con il nodo di metallo, il creativo belga ha legato il suo brand. Con una coerenza perfetta, come si vede nel volume edito da Rizzoli, Dirk Bikkembergs. 25 an-

noi sono i primi clienti anche in tutte le capitali internazionali, da Dubai a Istanbul.

Numeri
Situata a Montegranaro, questa azienda di circa 200 dipendenti che ha chiuso il 2013 con un fatturato consolidato di 140 milioni di euro, rappresenta quella che stata

la storica evoluzione della moda negli anni Duemila, con il sorpasso (di vendita e spesso di immagine) degli accessori sugli abiti. Produttrice di alcuni marchi che hanno cambiato la percezione delle calzature, tipo Cult, Docksteps, Sonora e Virtus Palestre e licenziataria di Harley Davidson, Sebago, Merrell e Sam-

sonite, collaborava da anni con Dirk Bikkembergs per le scarpe. Diventate un tale successo da fatturare il doppio del prt--porter e fornire gli investimenti per le sfilate e le campagne pubblicitarie. Cos stata la Zeis, alla fine del 2011, a rilevare il marchio che usciva malconcio da un lungo contenzioso con il fisco

ni di atleti e moda, curato personalmente dallo stilista. A due anni dal nuovo assetto, il brand continua a correre, rivelando potenzialit perfino superiori a quelle intuite. Sul piano dello stile, dopo la decisione di Bikkembergs di dedicare tempo a se stesso, subentrato il designer sudafricano Hamish Morrow, che ha dato nuova vita allultimissima arrivata, la linea donna. E visto il Dna del marchio, a presentarla durante la fashion week milanese, stata lInter femminile di calcio, dove Regina Baresi, la figlia di Beppe, capitano, ed Elena Baresi, la moglie, presidente. Intanto allo studio un sistema organizzativo che separi la divisione dedicata a Bikkembergs dal resto del gruppo. E in un futuro, perch no?, portarlo in Borsa spiega Pizzuti . un progetto al quale tengo davvero molto.
GIUSI FERR
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COR RI E R ECONO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

Imprese

Made in Italy
Le storie, i personaggi

Alimentare Private label e biologico le due scelte per allargare il perimetro del business

La protesta

Sacl In Italia c pi gusto


La famiglia Ercole mantiene il controllo dellazienda e non pensa a soci esterni Aumenta la quota delle esportazioni, ma la produzione non va oltre confine
DI ROBERTA SCAGLIARINI

Pannelli in legno affondati dalle biomasse

adici italiane e orizzonti internazionali, la famiglia Ercole ha portato la sua Sacl fuori dai confini e dalle secche dei consumi a suon di innovazione e investimenti e ora pronta a passarla ad una terza generazione tutta al femminile. Ma a certe condizioni. Noi abbiamo deciso di produrre in questo paese, promuoviamo il made in Italy spiega il presidente e amministratore delegato Lorenzo Ercole perch lItalia ha una tradizione gastronomica di prodotto basata sulla preparazione di ricette create con cura ed amore unica al mondo. Ma vorrei che ci fosse maggior attenzione per le aziende che esportano abbiamo la responsabilit di portare la bandiera della buona qualit.

rie il gruppo arrivato a fatturare 124 milioni circa con quattro filiali commerciali estere, pi di 50 distributori in tutto il mondo e 4 divisioni di prodotto , ma non ha perso il Dna delle origini. desiderio diffuso tra

50%

export Grazie a filiali in Gran Bretagna, Francia, Germania e Usa


tutti coloro che lavorano in Sacl recita il sito che lazienda resti familiare e tutti lavoriamo con impegno per questo scopo. Secondo noi, il futuro vedr proseguire la filosofia di Sacl, grazie alle nuove ge-

nerazioni della famiglia Ercole. Anche la quota di export decisiva per la continuit. Allestero va pi del 50% del nostro fatturato sottolinea il presidente abbiamo fatto investimenti importanti per avere delle nostre filiali dirette. Invece di affidarci a dei grossisti locali abbiamo aperto per prima una controllata in Gran Bretagna nel 91, poi in Francia nel 98, in Germania nel 2002 e infine siamo approdati negli Usa nel 2011 e ne abbiamo tratto grandi soddisfazioni perch in un anno abbiamo moltiplicato il fatturato. Sacl membro del consorzio di 13 aziende che distribuiscono prodotti biologici con il marchio Almaverdebio ed ha avviato anche

Lassetto
Famiglia Ercole
Lorenzo (75 anni), Carlo (83), Chiara (31), e Lucia (46)

Sireco Fiduciaria 97,6%


FATTURATO 2012

Flli. Sacl

124
milioni di euro

EXPORT

50%

Il vero made in Italy


Ercole, 73 anni imprenditore di seconda generazione, era in prima fila alla manifestazione degli industriali torinesi della scorsa settimana insieme ad altri colleghi mai usciti prima dalla riservatezza dordinanza. Perch la sua preoccupazione seria e va di pari passo con la volont di difendere il proprio marchio . importante che la filiera produttiva non esca dal Paese ribadisce bisogna creare le condizioni perch le imprese abbiano la convenienza a rimanere. La Sacl nasce nel 1939 ad Asti da Secondo Pinin Ercole e dalla moglie Piera Campanella (genitori di Lorenzo) dallidea di conservare in barattoli il surplus della produzione ortofrutticola e negli anni contribuisce con le sue innovazioni di prodotto e gli investimenti in pubblicit (famoso quello Olivol del vecchio carosello) ad industrializzare una nicchia del mercato alimentare che prima non esisteva: quella di olive, sottoli e sottaceti. In 80 anni di storia e due generazioni proprietaMARCHI Catering: SACL
S. Franchino

Biologico: ALMAVERDEBIO Gourmet: CASA SACL FRESCO SACL

Famiglie Lorenzo Ercole, alla guida di Sacl

importante che la filiera produttiva non esca dal Paese, bisogna creare le condizioni perch le imprese abbiano la convenienza a rimanere

produzioni di private label, principalmente in Gran Bretagna dove ha una posizione di leadership nel pesto e nei sughi pronti per conto di catene del calibro di Tesco, Sainsburys e Mark Spencer . Laltro punto di forza linnovazione di prodotto. Abbiamo un dipartimento di ricerca e sviluppo che produce centinaia di ricette ogni anno precisa Ercole . Lo scorso anno ne ha realizzate circa 900 per poi metterne in produzione una parte. Dobbiamo avere la capacit di creare per soddisfare la domanda di mercati

nuovi. Per esempio lo scorso anno abbiamo aperto il mercato del fresco in Italia ed abbiamo lanciato come primo prodotto il cous cous con verdure e cous cous con pollo. Limpegno della dinastia piemontese quello di tenere alto il livello qualitativo dei prodotti senza cedere alla competizione del ribasso che infuria nella grande distribuzione. Con le insegne della gdo nostre prime clienti e nostre prime concorrenti il confronto duro. Hanno un potere enorme ma se noi manteniamo la filiera produttiva abbiamo la possibilit di farcela .

Avanti da soli
Scartata lidea di un socio di capitali e della borsa, la famiglia intende andare avanti da sola. Un azionista

per far che liquida limprenditore . Noi abbiamo bisogno di avere costi accettabili in Italia, non abbiamo problemi di finanziamenti. Il mio auspicio che la famiglia che ora ha un ruolo gestionale e non solo di azionista resti la suo posto. Sono gi operative negli uffici di Asti anche le rappresentanti della terza generazione: e cio la figlia di Lorenzo, Chiara, che vicepresidente e Lucia lerede di Carlo, fratello di Lorenzo e primogenito del fondatore che segue la comunicazione, mentre il terzo erede Giuseppe ha lasciato lazienda dopo essere stato amministratore delegato. Ma non abbiamo litigato precisa Lorenzo altrimenti non sarebbe possibile gestire lazienda con questa armonia.
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a crisi dei produttori di pannelli truciolari durata cinque, lunghi anni. Finalmente il 2014, dopo tante difficolt, promette bene e ci sarebbero le condizioni per ripartire. Invece no. Le opportunit di ripresa non verranno colte per una variabile indipendente dalla crisi: laumento del costo della materia prima per la concorrenza dei produttori di energia elettrica dalla combustione di biomasse vegetali, che rende la produzione dei pannelli antieconomica. La denuncia di Alessandro Saviola (nella foto), imprenditore mantovano alla guida del gruppo omonimo, che occupa 1.400 dipendenti e vale 600 milioni di ricavi, di cui met ottenuti dalla produzione di pannelli truciolari. La conseguenza, per quanto riguarda Saviola, che uno dei tre stabilimenti, quello di Sustinente, in provincia di Mantova, rimarr chiuso, con i 125 dipendenti in cassa integrazione a zero ore. Le difficolt del gruppo mantovano sono condivise dallintero settore, gi messo a dura prova dal calo dei consumi sul mercato interno, dalla concorrenza cinese e tedesca, dal livello basso del dollaro che penalizza le esportazioni europee. La materia prima di cui Saviola denuncia laumento dei prezzi sono i rifiuti legnosi. Non messa in discussione lopportunit della produzione di energia elettrica alternativa, che serve per ridurre la dipendenza dalle fonti fossili tradizionali, ma lacquisto massiccio di materia prima che i produttori delle centrali elettriche a biomassa possono permettersi di pagare a prezzi pi alti grazie agli incentivi pubblici. Ufficialmente la normativa europea stabilisce una gerarchia dei rifiuti che d la priorit alle imprese che riciclano il legno rispetto a quelle che lo bruciano. Nei fatti sta accadendo esattamente il contrario. E il risultato che la carenza strutturale di materia prima per la filiera del mobile contribuisce alla perdita di competitivit di uno dei principali settori del made in Italy. Il problema c ammette Walter Righini, presidente della Fiper (Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili), lassociazione a cui fanno capo un centinaio dimprese, che per chiarisce di rappresentare impianti di teleriscaldamento, per i quali non sono previsti incentivi. E spiega: Le centrali a biomassa per la produzione elettrica assorbono grandi quantit di materia prima, che scarseggia, e i prezzi salgono. Le perplessit aumentano perch gli incentivi finiscono molto spesso per avere un valore superiore a quello dellenergia elettrica prodotta. Sistemi dincentivazione che, peraltro, stanno cambiando. Lo sottolineano i rappresentanti di Assorinnovabili, lassociazione a cui aderiscono le imprese di produzione dellenergia da centrali alimentati da biomasse, quelle messe sul banco degli imputati. Le regole sono cambiate e gli incentivi stanno diventando meno generosi dicono . Sia per quanto riguarda la loro entit, che pu risultare dimezzata, sia per la crescente complessit delle procedure da seguire per ottenerli, che riduce in misura significativa la possibilit di incassarli.
F. TAMB.
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Offshore

a cura di Ivo Caizzi


zardo e punta a contrastare la grande evasione fiscale. Le informazioni sui proprietari effettivi di tutti i tipi di entit giuridiche, comprese aziende, fondazioni e trust, dovranno essere inserite in registri pubblici centrali. Verr intensificato il monitoraggio delle attivit sospette da parte di banche, istituzioni finanziarie, revisori dei conti, avvocati, commercialisti, notai, consulenti fiscali, gestori patrimoniali, trust e agenti immobiliari. Nel mirino finiranno anche i casin. LOnu stima che il denaro riciclato ogni anno, a livello globale, sia tra il 2 e il 5% del Pil mondiale.

icaizzi@corriere.it
le loro lingue (allinglese) nel brevetto europeo. Italia e Spagna non hanno aderito per protestare contro lesclusione dellitaliano e dello spagnolo, che penalizza i due Sistema Paese a livello Ue. Ma questa defezione di principio starebbe provocando conseguenze meno negative del previsto. Le imprese italiane possono utilizzare i vantaggi del brevetto europeo nei 26 Paesi Ue in cui in vigore, ricorrendo anche allo specifico Tribunale (a cui lItalia ha aderito). In pi nel loro Paese possono veder tutelate le loro invenzioni nella lingua di Dante. Anche le imprese straniere, se vogliono tutelare i loro brevetti in Italia, devono registrarli in italiano.
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LUe, lUcraina, il gas di Putin e quello di Obama


LEuroparlamento vota nuove regole anti-riciclaggio di denaro sporco. E per i casin...

el Consiglio dei capi di Stato e di governo dellUe sul caso Ucraina, riunito durgenza gioved scorso nel palazzo Justus Lipsius di Bruxelles, una parola pronunciatissima nei colloqui informali a margine dei lavori risultata gas. Serviva a spiegare intriganti retroscena delle diverse posizioni di Germania, Italia, Ucraina, Russia, Stati Uniti e di altri Paesi coinvolti nella trattativa diplomatica internazionale sulla crisi esplosa tra Kiev e la Crimea. La linea dura annunciata

dal presidente americano Barack Obama, dopo lazione militare lanciata dal presidente russo Vladimir Putin in Ucraina, veniva collegata proprio al boom della produzione di gas naturale negli Stati Uniti. Le nuove tecniche di estrazione stanno consentendo laccesso soprattutto a enormi giacimenti di gas di scisto. La Casa Bianca, in prospettiva futura, ambirebbe a sostituirsi al Cremlino nellexport di energia, che condiziona Paesi dellEst Europa, Germania e altri Stati Ue. Al summit, dopo forti con-

trasti tra i 28 leader, prevalsa la linea della cancelliera tedesca Angela Merkel, pi prudente con Mosca rispetto a quella di Obama. Laccordo stato accompagnato da indiscrezioni fuoriuscite da delegazioni filo-Usa, che accusavano Berlino di non voler rischiare ritorsioni di Putin nelle forniture di gas. Il neopremier ucraino Arseni Iatseniuk ha ringraziato il Consiglio

Europarlamento Il presidente Martin Schulz, socialista tedesco, che guida listiutzione dal 2012

europeo per lofferta di aiuti Ue da 11 miliardi di euro in due anni. Ma varie delegazioni sussurravano che a Kiev non possono comunque rinunciare subito alle forniture di gas russo a prezzo politico.

Fondi neri
Domani lEurop a r l a m e n to d i Strasburgo deve votare un potenziamento della normativa anti-riciclaggio, che include il gioco daz-

Brevetto europeo
Germania e Francia hanno usato il loro potere a Bruxelles per imporre di aggiungere

CO R RI ER ECO NO M I A

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Persone, reti e consumi

MEDIA & TECH

Trend Il caso di Tinder che, dopo il successo negli Usa, sta invadendo lEuropa. E di Lovoo, che ha ormai 8 milioni di utenti. Spopolano le app

Dating Appuntamenti damore? No di business


Il mercato dei siti per trovare lanima gemella di 3 miliardi di dollari lanno. Ma sono pochi gli utenti che raggiungono lobiettivo
DI GRETA SCLAUNICH

l mare pieno di pesci. E sia il mare che i pesci valgono circa 3 miliardi di dollari lanno: a tanto ammonta secondo le stime degli analisti il mercato del dating online, cio siti (e applicazioni) per trovare lanima gemella. Ma il vero tesoro nascosto sta nel mobile. Anche se il dibattito sulla privacy ancora da risolvere, proprio grazie alle opzioni di geo-localizzazione che la ricerca di qualcuno di interessante a portata di appuntamento diventa pi facile. Cos il giro daffari legato alle applicazioni disponibili su smartphone o tablet salito fino a 1,4 miliardi di dollari nel 2013. E mentre i vecchi siti si vedono costretti a restyling adatti ai dispositivi mobili, crescono i numeri delle nuove app, pensate e costruite a misura di smartphone.

Il mercato del dating online nel 2013

miliardi di dollari

Miliardi di dollari in arrivo da mobile

1,4

35-44 anni 25-32 anni

Over 45

Fonte: previsioni Juniper Research

6,5%

3,5%

13-17 anni

7%

32%

18-24 anni

51%
Et utenti Tinder

una piattaforma di dating, piuttosto ci consideriamo uno spazio social per la scoperta, ha spiegato Mateen in unintervista al quotidiano britannico Guardian. Intanto rispetto ai social tradizionali, come Facebook o Twitter, possono contare su una base di utenti mediamente pi giovane: lo zoccolo duro degli iscritti a Tinder ha fra i 18 e i 24 anni (51%), ma c anche una fetta del 7% composta di ragazzi tra i 13 e i 17 anni.

Le app

Account Vip
Il principio sul quale si base lapp tedesca Lovoo lo stesso: si scarica, si crea il profilo appoggiandosi a quello di Facebook, ci si geo-localizza e grazie a un radar si cercano potenziali partner in zona. Lanciata nel 2011, ha raggiunto 8 milioni di utenti e conta di far soldi grazie alle funzioni a pagamento: liscrizione gratuita, ma si pu acquisire pi visibilit grazie agli account Vip. Se le nuove app si concentrano sul mobile i siti tradizionali provano a dar battaglia ai nuovi arrivati proponendo funzioni sempre pi raffinate e precise. OkCupid, sito che nel 2014 festeggia i dieci anni dal lancio, si appoggia su diversi algoritmi per mettere in contatto persone con interessi simili. Per mantenere alto linteresse dei circa 30 milioni di iscritti (1 milione dei quali si connette al sito ogni giorno) ha introdotto di recente anche una nuova funzione che permette, per un minimo di 4,95 dollari, di filtrare le ricerche bloccando determinati tipi fisici. Mentre Meetic, a 13 anni dal lancio e a 9 dalla quotazione in Borsa, prova a puntare sulla vita reale: dopo essersi imposto come uno dei siti leader per il dating online, lanno scorso ha inaugurato la creazione di eventi per far incontrare gli utenti dal vivo. Non solo un modo per cambiare pelle, ma anche una strategia di business ben precisa (anche se il grosso dei soldi arriva sempre dagli abbonamenti). Ormai il sito unazienda avviata: inaugurata nel 2001 dallimprenditore francese Marc Simoncini, nel 2005 sbarcata in Borsa con una quotazione da 280 milioni di euro e colleziona bilanci sempre positivi. Il picco stato nel 2010, anno in cui Meetic ha raggiunto i 186 milioni di euro (erano 1,2 nel 2002), poi si scesi a 178 nel 2011 e 164 nel 2012. Chiss che gli eventi, uniti alla nuova app, non portino a una nuova crescita dei conti.
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Usa, settembre 2012

750

Probabilit
La probabilit che i fondatori diventino ricchi pi alta della probabilit che gli utenti trovino lanima gemella. Cos funziona Tinder, lapp per il dating che dopo aver spopolato in Usa sta invadendo il mercato europeo: su 750 milioni di profili sfogliati al giorno avvengono solo 10 milioni di match, cio di reciproci like tra due persone (condizione necessaria per poter iniziare a chattare con il potenziale partner). Insomma, c la possibilit di chattare con una persona ogni 75 profili esaminati. E chiss se poi la conversazione va avanti: trovare lamore, o anche solo combinare un appuntamento, va contro le regole della probabilit. Ma sognare (e sfogliare profili) non costa niente: cos i numeri dellapp crescono e i tre fondatori, gli americani Sean Rad, Justin Mateen e Jonathan Badeen, si sfregano le mani. Le idee chiare le avevano dallinizio, da quando hanno lanciato lapp ad una festa universitaria nel settembre 2012. Un anno e mezzo dopo lobiettivo espandere e fidelizzare la base degli utenti. Il passo successivo sar utilizzare lapp (che ora gratis e si appoggia a Facebook) come cavallo di Troia per far soldi: gli utenti pagheranno per rendere pi visibile il proprio profilo o per inviare regali virtuali, i brand per far pubblicit ai propri prodotti. Sar forse un obiettivo troppo ambizioso, ma tra i traguardi fissati dai tre fondatori c anche quello di rendere Tinder un social: Non abbiamo mai voluto essere

Iscrizione gratuita Business model futuro: regali virtuali, proli visibili a pagamento, ads per brand

milioni di match al giorno milioni di pagine sfogliate

milioni di utenti

Germania, novembre 2011

Iscrizione gratuita Business model: account Vip con funzioni aggiuntive a pagamento

42
I siti
milioni di utenti
Francia, 2001

30

Iscrizione gratuita Business model: abbonamenti mensili per servizi aggiuntivi, organizzazione serate di incontro
Usa, 2004

milioni di utenti

Iscrizione gratuita Business model: abbonamenti mensili per servizi aggiuntivi


Ppa rra

VIENI A DARE FORZA AL TUO FUTURO

Incontraci a Milano il 22 marzo, dalle 9.30 alle 15.30


Per capire quale MBA pi adatto a te e alla tua carriera e quando il momento giusto per una scelta che impronter il tuo futuro, vieni a Milano sabato 22 marzo in SDA Bocconi e partecipa allMBA Open Day. Potrai confrontarti con i Direttori, gli Alumni e lMBA Team: scoprirai un percorso sfidante allinterno di un network internazionale, che ti accompagner per tutta la vita.

MBA OPEN DAY

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MILANO | ITALY

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COR RI E R ECONO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

Persone, reti e consumi


Provati per voi

MEDIA & TECH

Lintrattenimento e i palinsesti personali

Videosorveglianza Se il beb piange arriva un sms sul telefonino

yeOn una webcam di forma sferica, prodotta da DLink per la videosorveglianza domestica: in particolare per monitorare giorno e notte, grazie al sensore a infrarossi, la camera dei bambini. Linstallazione semplice, a prova di nonna, e una volta posizionata (su un mobile o al muro) si aggancia

in modo automatico alla rete wi-fi domestica. Questocchio elettronico si controlla da smartphone e tablet, dopo avere s c a r i c a t o l a p p g r a t u i t a mydlink Baby. Il sistema audio bidirezionale con microfono incorporato consente di parlare al bimbo a distanza, anche per tranquillizzarlo. Inoltre il dispositivo permette di impostare notifiche automatiche per essere avvisati di quanto accade nella stanza. Ad esempio, vengono rilevati i movimenti del bimbo se

si agita troppo, dei suoni se piange, oppure le variazioni della temperatura ambiente rispetto ai valori impostati. Il difetto? La microSd interna la scheda sulla quale memorizzare immagini e filmati va acquistata separatamente. Pro: notifiche sullo smartphone Contro: non inclusa la microSd
U. TOR. MARCA: D-Link PRODOTTO: EyeOn PREZZO: 129 euro
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Videogame Dracula teenager attacca i demoni Ma non emoziona

on 25 anni alle spalle, la saga di Castlevania della giapponese Konami parte della storia dei videogiochi. Ma il rinnovamento grafico, dettato dalla necessit di adeguare il gioco bidimensionale agli attuali standard grafici, riuscito solo in parte. Con il primo Lords of Shadow del 2010, Castlevania diventava tri-

dimensionale e stupiva per linnovazione. Il nuovo capitolo, quattro anni dopo, prosegue nella spettacolarizzazione, senza per aggiungere novit al gioco. Il giocatore, nei panni di un Dracula simile a un disinvolto teenager, incontra e abbatte ripetutamente infinite orde demoniache in una moderna rivisitazione dei giochi di cappa e spada. La trama esile e la libert di

esplorazione del giocatore limitata ad alcune piccole zone, destinate a camuffare la linearit del percorso. Di grande atmosfera e condito da una colonna sonora deccellenza, Lords of Shadow 2 merita comunque attenzione per la sua spettacolarit. Pro: atmosfere e colonna sonora deccellenza Contro: poco originale
M. T. MARCA: Konami PRODOTTO: Castlevania: Lords of Shadow 2 PREZZO: 69,99 euro
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Personal da polso Per non perderti, se vai sui monti guarda lorologio

embrano normali orologi, in realt sono dei veri e propri computer da polso dedicati allo sport, al fitness e allesplorazione. Sono prodotti da Suunto, azienda finlandese, e sono famosi per la qualit dei materiali e laccuratezza della tecnologia. Vector uno dei modelli di

On demand Il 18 marzo attesa lofferta in streaming di Murdoch per pc, console, tablet e smartphone. I costi e i rivali

L@pp

Tv La partita? Senza decoder e parabola


Parte Sky Online con cinema, sport e fiction. Sfida con Mediaset, Telecom, Chili E dagli Usa sta arrivando Netflix. una torta da 100 mila nuovi utenti allanno
DI MASSIMO TRIULZI

Lultima onda
Con 40 milioni di utenti in tutto il mondo, di cui 30 solo negli Usa, il colosso Netflix, quotato al Nasdaq, ancora il grande assente nello scenario televisivo italiano. Pronto a sbarcare in Francia e in Germania con un abbonamento mensile da 7,99 euro, secondo indiscrezioni dovrebbe arrivare in Italia entro la fine dellanno (ma non ci sono conferme ufficiali). Nato negli Stati Uniti come servizio di noleggio fisico di Dvd, Netflix diventato in pochi anni il primo fornitore di televisione interattiva nel mondo, producendo contenuti proprietari per i propri servizi. In testa ci sono le serie televisive di successo che possono essere seguite esclusivamente online: tra queste, il celebrato House of Cards, interpretato dal premio Oscar Kevin Spacey. Secondo losservatorio Mavise per i contenuti audio e video, organo ufficiale della Comunit europea, in Italia si creato in pochi anni un sottobosco di ben 249 servizi attivi di video on demand, su un totale di oltre 5 mila in tutta Europa (dati 2013). Il valore mondiale di questo mercato stimato in 21,8 miliardi di dollari (circa 870 miliardi di lire), con una crescita prevista a 45,25 miliardi di dollari (circa 33 miliardi di euro) per il 2018 (fonte Marketsandmarkets). In Italia, nello stesso periodo, prevista una fidelizzazione di centomila nuovi utenti ogni anno, partendo da una base odierna numericamente insignificante (fonte Ihs 2014). Quello del video on demand probabilmente il modello di televisione del futuro, personalizzabile e caratterizzato da una partecipazione attiva del telespettatore che sceglie solo quello che vuole vedere (e pagare). In Italia, pur con previsioni di forte crescita, lo scenario ancora embrionale. E anche se a oggi impossibile stabilire se sar il modello di business vincente, limportante per tutti i protagonisti essere saliti a bordo.
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Dai film ai bistr, i posti su misura per vivere Milano


Premiata come migliore applicazione nella categoria citt intelligenti al recente Mobile World Congress di Barcellona, City1Tap un utile vademecum per la citt di Milano (la prima di una serie). Completata la registrazione, City1Tap esegue un limitato ritratto dellutente in base ai suoi gusti, interessi, abitudini e spostamenti. In base a queste informazioni, potr mostrargli poi solo gli eventi (spettacoli teatrali, film, fiere e concerti) e i locali (dai ristoranti ai negozi) di suo interesse e nei pressi. Inoltre lapplicazione, sviluppata da Rcs in collaborazione con ViviMilano, in grado di chiamare un taxi, disegnare litinerario verso qualunque destinazione con i mezzi pubblici, e anche di segnalare sconti e offerte speciali dei supermercati, aggiornate allistante.
M. T. PRODOTTO: City1Tap PIATTAFORMA: iOs, Android CASA: Rcs MediaGroup PREZZO: Gratis
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Il confronto

arted prossimo, 18 marzo, salvo imprevisti, dovrebbe partire Sky Online. un servizio di video on demand per la distribuzione dei palinsesti del colosso mediatico americano, indirizzato a una fascia di mercato che a Sky definito di proto abbonati: un pubblico giovane ed esigente, in continuo movimento, avvezzo alluso della tecnologia e allacquisto istintivo, ma ancora privo di quellindipendenza economica necessaria per affrontare i costi di un abbonamento completo. Sky Online pu essere definito il fratello minore di Sky Go, lapplicazione per fruire dellabbonamento Sky da dispositivi mobili come il tablet, di cui mantiene la collaudata interfaccia utente e condivide gran parte dei contenuti: cinema, serie televisive ed eventi sportivi, ma non i programmi dintrattenimento come Masterchef o Xfactor.

Sky Online Proprietario Sky


(1)

Innity Mediaset

Cubovision Telecom Italia

Chili TV Fastweb, Antares, Brace (manager) 2011

NetFlix Netflix Inc. (azionariato diffuso) Fine 2014


(3)

Data di lancio 18 marzo 2014 Costi mensili Abbonamento 19,90 euro (1) per i lm, 9,90 euro (1) per le serie tv 600 lm, 300 puntate di serie tv, canali Sky ed eventi sportivi (2)

Dicembre 2013 2010 Abbonamento 9,90 euro, escluse prime visioni (da 2 a 4 euro) 5.000 titoli disponibili, tra cinema, ction e cartoni animati Abbonamento 11,90 euro, escluse prime visioni (a noleggio per 24 ore o in vendita)

Solo Solo a consumo: abbonamento: lm noleggiati da 0,99 a 5,49 euro; 7,99 euro (1) lm acquistati da 5 a 19.99 euro Web serie tv e altro

Contenuti

3.000 titoli tra serie Solo cinema tv e cartoni animati; con 2.000 lultima settimana titoli disponibili di programmi Rai; altri 2.000 titoli fuori abbonamento

Pparra

(1) Da confermare; (2) pay per view per i singoli eventi sportivi; (3) previsione; NetFlix dal 2008 fornitore di servizi video on demand

I due pacchetti
Lofferta prevede due tipi di abbonamento mensile non ricorsivo: allo scadere dei 30 giorni la visione sinterrompe e non viene addebitato pi denaro. Uno il pacchetto cinema, al probabile costo di 19,90 euro: comprende 600 film, pi otto canali tematici dedicati, Laltro il pacchetto dedicato delle serie televisive, che secondo fonti dovrebbe costare 9,90 euro: 300 episodi seriali e tre canali dedicati. Discorso a parte per gli eventi sportivi, per cui non previsto abbonamento: sarebbero acquistabili singolarmente, a prezzi variabili. Per utilizzare Sky Online servono un computer (Pc o Mac), oppure un qualunque tablet, o uno smartphone (iOS o Android), o una console di videogiochi Playstation 4; oltre, naturalmente, alla connessione Internet, fissa o mobile. Confrontato con le offerte dei principali concorrenti (vedi tabella), se le informazioni raccolte fossero confermate, il modello di business di Sky Online sarebbe pi costoso per lutente. Per un abbonamento che comprenda cinema e serie tv, pur senza spese aggiuntive nascoste, si arrivano a pagare quasi 30 euro al mese, pi di quanto sia necessario per labbonamento al pacchetto base del servizio completo Sky. per la sua Cubovision (che oltre a cinema e serie televisive pu contare su tutti i canali tematici della Rai). Diversa la strategia della Chili Tv di Fastweb e del fondo Antares. Pi simile a una videoteca virtuale che a un palinsesto tv, non richiede infatti alcun abbonamento. Consente di noleggiare per 48 ore, o acquistare per sempre, i diritti per vedere contenuti solo cinematografici, pagando cifre diverse a seconda del film e della sua qualit video, in alta o in bassa risoluzione (lacquisto va da 5 a 19,99 euro, il noleggio da 0,99 a 5,49 euro).

I concorrenti
Loperazione giustificata dal gruppo di Rupert Murdoch con lelevata qualit dei contenuti, in continuo e veloce aggiornamento. Comunque, siamo lontani sia dai 9,90 euro necessari per vedere lintera offerta del recentissimo Infinity di Mediaset (le cui prime visioni cinematografiche si pagano per separatamente), sia dagli 11.90 euro richiesti da Telecom Italia

Nei messaggini la faccina diventa un cartoon


Sono passati quasi 32 anni dalla prima faccina elettronica. Il 19 settembre 1982 Scott Fahlman, ingegnere e docente alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh, disegn in una mail il capostipite dello smile (diventato poi nel gergo informatico emoticon) usando due punti, una linea e la parentesi chiusa :-) ovvero un volto che sorrideva. Fu un grande successo perch finalmente si potevano visualizzare anche gli stati danimo ed evitare interpretazioni sbagliate delle frasi. Oggi gli emoticon si sono affinati con centinaia di composizioni. Emoji unapp che trasforma i volti stilizzati in veri cartoon, da aggiungere ai messaggi. Si possono creare belle composizioni e c un lungo elenco di faccine per ogni circostanza.
MARCO GASPERETTI PRODOTTO: Emoji PIATTAFORMA: iOs CASA: Apalon PREZZO: 1,79 euro
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Lanalisi

esegantini@corriere.it

Sfreccia il treno Netflix e disturba le major


DI EDOARDO SEGANTINI

Vuole raddoppiare il budget sui diritti. Ma consuma gratis tutta la banda larga...
senta il 60% dei ricavi degli studios. in altre parole un signor partner che acquista i diritti di film e serie tv prodotti da Hollywood per proporli pi tardi con la sua offerta on demand. Ma, oltre che partner, Netflix diventata anche un temibile concorrente: perch, se da un lato acquista i diritti dagli studios, dallaltro produce suoi programmi originali in competizione con i canali pay e i grandi network (vedi il clamoroso successo di House of Cards con Kevin Spacey). Il confronto dei prezzi di abbonamento mensili eloquente: 6,99 dollari al mese (negli Usa) per Netflix contro i 17,99 di Hbo e i 12,99 di Showtime e Starz. Per capire le grandezze di cui parliamo, il budget di Netflix per lacquisto di diritti e la produzione di contenuti propri, oggi di 2 miliardi di dollari, dovrebbe raddoppiare nei prossimi anni. Uno dei binari su cui sfreccia il treno di Netflix luso di Internet come rete distributiva. In America, nelle ore serali, lazienda consuma, praticamente gratis, quasi la met della banda larga disponibi-

l successo di Netflix, regina dello Svod (subscription video on demand, abbonamento ai servizi video in streaming su richiesta), comincia a dare noia ad alcuni. Innanzitutto alle major di cinema e tiv. Secondo una ricerca scrive lanalista Augusto Preta sul Corriere delle Comunicazioni lo Svod rappresenta il 67% delle transazioni digitali e cresce pi rapidamente di tutte le altre forme di video. la fruizione televisiva non tradizionale preferita dagli americani, con una quota di mercato del

49% e un fatturato di 3 miliardi di dollari. Negli ultimi due anni, gli abbonati ai servizi di pay tv come la mitica Hbo (Boardwalk Empire, The Newsroom), Showtime e Starz sono calati del 6%, contro una crescita del 4% degli abbonati Svod. Naturalmente Netflix non lunica a beneficiarne: ne traggono vantaggio anche i suoi concorrenti come Hulu Plus e Amazon Prime. Negli Stati Uniti, Netflix ha superato i 30 milioni di abbonati mentre Hbo ne ha 28, Showtime 22 e Starz 21,8. La pay tv rappre-

le. Ma qui la locomotiva si scontra con le societ di telecomunicazioni, le telco, obbligate dalle regole attuali a far pagare a tutti lo stesso pedaggio sulla rete, indipendentemente dal fatto che facciano circolare singoli vagoni o, come nel caso dei video, lunghissimi convogli. La recente decisione della Corte dAppello di Washington (vedi il nostro blog Estory sul Corriere.it del 18 gennaio scorso) ha giudicato incostituzionale questo modello di net neutrality e dato ragione agli operatori telefonici. Se la decisione verr confermata, societ come Verizon e At&t potranno bloccare i servizi che consumano pi banda, come Netflix, o, pi probabilmente, concludere accordi commerciali che facciano pagare la rete secondo leffettivo consumo. @SegantiniE
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CO R RI ER ECO NO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

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I prodotti, le campagne

MEDIA & TECH

Persone, reti e consumi

a cura di MARCO GASPERETTI, UMBERTO TORELLI e MASSIMO TRIULZI


prezzo medio, adatto sia alla vita di tutti i giorni, ma sia soprattutto a chi ama le escursioni impegnative o le semplici passeggiate in montagna. Oltre ad essere robusto e anti urto, Vector nasconde sensori di qualit che lo trasformano in un barometro, un altimetro e una bussola. Non mancano poi tutte le opzioni di un normale orologio digitale come cronometro, conto allo rovescia e tempi parziali. Rispetto ai modelli professionali (come lAmbit), Vector ha un prezzo contenuto e anche un aspetto pi sbarazzino con diversi colori disponibili. I difetti? Sono quasi assenti, anche se forse si potevano aggiungere pi funzioni. Pro: qualit e design Contro: le funzioni sono limitate
M. GA. MARCA: Suunto MODELLO: Vector PREZZO: 199 euro
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Pit Spot
a cura di ALDO GRASSO pitspot@fastwebnet.it in collaborazione con MASSIMO SCAGLIONI

Diagnostica La scatolina nera dice dov lauto e come va il motore

rivexone un servizio Vodafone per tenere sotto controllo lauto con lo smartphone. Basta installare una piccola scatola nera (un dispositivo elettronico grande come un pacchetto di sigarette) e collegarlo al connettore di diagnostica (Obd) che c nel vano portaoggetti: lo stesso usato dal meccanico per il

controllo dellauto. Linstallazione di questa black-box, completa di carta sim dati, immediata e non richiede competenze tecniche. Quindi, si attiva la sim via Internet, si scarica lapp Drivexone sullo smartphone (Android e iOs) e il sistema pronto. Consente di rivedere tempi, distanze, velocit medie e itinerari di viaggio. E poi ricevere informazioni sullo stato

dellauto e segnalazioni su anomalie del motore. Inoltre, grazie al Gps, verifica la posizione dellauto, per ritrovarla nei parcheggi o in caso di furto. Il difetto? Il connettore Obd non presente su tutte le vetture. Pro: monitoraggio del motore e della posizione dellauto Contro: non funziona sulle auto prodotte prima del 2003
U. TOR. MARCA: Vodafone PRODOTTO: Drivexone PREZZO: 79 euro (pi abbonamento 3 euro al mese)
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Il selfie di Fiorello: un telefonino e un regista da Oscar


rriva la pubblicit low-cost, arriva la pubblicit che si gira direttamente col telefonino, come un video amatoriale da condividere su YouTube. Mai idea fu pi azzeccata, visto si tratta della comunicazione di uno dei pi grandi operatori di telefonia mobile in Italia, Wind. Dunque, se devo parlare di telefoni, quale soluzione creativa migliore di costruire il commercial con uno smartphone? Certo, non si tratta di un telefono qualunque. Si tratta, invece, del telefono di Fiorello, che ha recentemente dichiarato che il mobile costituisce un complemento essenziale alla sua vita, un antidoto alla pigrizia. Quello di Fiorello per Wind un vero e proprio spot selfie. Fiore si riprende in primissimo piano: lo spot ce lo facciamo da soli. Siamo in uno degli ottomila negozi Wind. E cos il mattatore comincia a intervistare o meglio a dialogare con gli avventori. Stai attivando? chiede a una ragazza una cliente nuova!. Sapete quanti clienti cha Wind? chiede a un altro, preparatissimo, che snocciola il numero esatto, ventidue milioni. E cos via intervistando.

Nuovo shopping I casi da Bulgari a Ikea. Fra quattro anni 200 milioni gli utenti per queste applicazioni

Realt aumentata Va di moda vestirsi senza indossare labito


Magliette, anelli, ma anche mobili. Tutto virtuale e si prova in 3D
DI CHIARA SOTTOCORONA

azienda tedesca leader mondiale della realt aumentata, che sta lavorando con Intel, Sap, Epson per portare la prossima generazione di applicazioni sulla tecnologia indossabile.

Il browser dedicato
I GoogleGlass e altri smart-glass sono la piattaforma ideale per laugmented reality, ma questanno la porteremo anche su ogni smartphone, ha annunciato al Mobile World il cofondatore e amministratore delegato di Metaio, Thomas Alt. A diffonderla sar Junaio, il pi avanzato browser mobile ad augmented reality, presentato da Metaio nella versione 5.2. Consente di esplorare le citt scoprendo tutto ci che ci si trova intorno: basta inquadrare i luoghi con lo smartphone per vedere apparire simboli e frecce che indicano bar, ristoranti, fermate del bus, negozi. Il browser combina i contenuti provenienti da oltre 1.500 canali dinformazione con la geolocalizzazione. E mostra informazioni su prodotti o modelli 3D quando sinquadrano i QRCode. Anche laustriaca Wikitude e lamericana Layar hanno prodotto navigatori mobili dotati di realt aumentata per esplorare le citt. Mentre la start-up inglese Blippar ha lanciato lapplicazione di pubblicit interattiva basata sul Blipp: un logo che, quando viene inquadrato dal telefonino in un ambiente reale, fa apparire informazioni in realt aumentata. usato gi da 750 marchi che hanno raggiunto cos oltre cinque milioni di consumatori. Il 4 febbraio Juniper Research ha annunciato che il mercato dei servizi e delle applicazioni di Mobile Augmented Reality raggiunger nel 2015 il valore di 1,2 miliardi di dollari. E nel 2018 saranno oltre 200 milioni, si stima, gli utenti di app a realt aumentata. Il 40% del fatturato sar generato da giochi, ma la crescita verr dalle grandi marche, che la propongono per marketing interattivo e mobile commerce.
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Che cosa si pu fare


Vedere un mobile in 3D ambientato nella propria casa Avere informazioni o modelli 3D di prodotti inquadrati dalla fotocamera Localizzare hotel, ristoranti e luoghi in una citt Provare un modello di occhiali

Chi lo propone
Ikea con lapp Furnish Metaio con il browser mobile Junaio

Strumento
iPhone, iPad iPad, iPhone 5

ndossare uno dopo laltro alcuni abiti e vedere quale stile ci sta meglio, senza entrare in un negozio. Basta uno smartphone o un tablet con unapplicazione di realt aumentata. la tecnologia che permette di sovrapporre immagini virtuali (e tridimensionali) a una ripresa diretta, con videocamera, della realt. Gi utilizzata nel turismo, nella sanit o nellarchitettura, la realt aumentata spinta dai dispositivi mobili (smartphone e tablet) sta arrivando nel mondo dei consumatori, per rendere pi accattivante e concreta lesperienza dello shopping.

Wikitude World il navigatore che aggiorna anche Twitter Atol catena di ottici francesi con l'app TryLive

Smartphone, tablet Android iPhone, iPad, Android


miliardi di dollari
Pp

Come funziona
Si scarica lapp (come quella degli ottici Atol per provare un paio di occhiali). Si scelgono i modelli in 3D dal catalogo virtuale. Infine sinquadra il proprio viso con la face-camera del telefonino: basta posizionare il modello sulla propria immagine e scattarsi una foto per vedere il risultato. Lapplicazione, nata per iPhone-iPad e ora disponibile anche per Android, stata creata con la piattaforma TryLive della francese Total Immersion, pioniera dellAugmented Reality. Il partner italiano OnScreen Communication ha usato la stessa tecnologia per creare lapp di Siamoises, giovane marchio del made in Italy che ha lanciato la prima collezione di magliette a realt aumentata. Puntando lo smartphone sul logo della t-shirt si possono scaricare tutti i modelli con grafiche animate corredate

1,2

200
milioni

Gli utenti delle app di realt aumentata previsti nel 2018


Fonti: aziende; Juniper Research

Fatturato mondiale stimato della realt aumentata per dispositivi mobili nel 2015

da suoni, e provare sulla propria immagine i diversi stili, dal romantico al punk, scattandosi foto da condividere subito nei social network. Anche Bulgari propone sul proprio sito di provare la nuova collezione di anelli Bridal, visualizzandoli sulla mano. Lapplicazione dellagenzia Grand Union, che da met febbraio ha lanciato anche lapp Mappami per scoprire sto-

rie e vedute nascoste di Milano con una caccia al tesoro in realt aumentata. Per chi deve arredare casa c il catalogo di Ikea su una app per iOs: si inquadra con liPad la stanza e si integrano nellimmagine i mobili scelti nei modelli 3D, posizionandoli dove si vuole. Lultima versione, in alta definizione, ha uneffetto molto realistico. stata creata con la tecnologia di Metaio,

Il finale particolarmente divertente: Fiorello si accorge di avere la batteria scarica, e chiede a qualcuno fuori campo: Abbiamo tutto?. A rispondere un altro volto noto: il regista premio Oscar Gabriele Salvatores, che rasserena il nostro eroe: tranquillo, abbiamo tutto. Insomma, se la pubblicit si pu fare col telefonino, poi il commercial pu prendersi la soddisfazione di chiamare in causa un acclamato regista come testimonial. Si preannuncia cos gi un format durevole di comunicazione: limmagine di Fiorello che gira per i negozi Wind dItalia, contagiando clienti e commessi dei punti vendita con la sua energia, di certo efficace. E per una volta lidea creativa si addice perfettamente al personaggio, innamorato del suo telefonino e, in pi in generale, sempre propenso a sperimentare linguaggi innovativi, che spaziano dal big show in tv al frammento di Edicola destinato alla circolazione virale sul web. La campagna ha come sottofondo musicale la hit Jubel, del gruppo elettrodance francese Klingande.
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SUPPLEMENTO DELLA TESTATA

Note digitali
il mercato mainstream. Solo in questo modo potremo spingere la crescita della base degli utenti, afferma Veronica Diquattro, responsabile del mercato italiano della societ svedese. E per questo si rende necessario avere un occhio di riguardo per il mobile, perno per il futuro della piattaforma in un mercato sempre pi affollato. Dopo anni di concorrenza con la francese Deezer e lamericana Pandora, infatti, la societ svedese lanno scorso ha dovuto affrontare anche il lancio di servizi dedicati da parte di big come Apple e Google. E pare che anche Amazon stia prendendo accordi con le major per lanciare una propria piattaforma streaming di brani musicali.
GRETA SCLAUNICH
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Nozze svedesi per Vodafone: senti la musica di Spotify (con lo sconto)

ei cliente Vodafone? Per te labbonamento a Spotify costa il 30% in meno. Laccordo tra la multinazionale della telefonia e la piattaforma di musica in streaming riguarda una trentina di paesi a livello globale e dal 15 marzo, dopo Irlanda e Gran Bretagna, sar disponibile anche in Italia. I clienti italiani di Vodafone potranno accedere a Spotify Premium a 6,99 euro anzich 9,99 euro mensili (ed il primo mese sar gratuito). Il nostro obiettivo far utilizzare sempre di pi la rete ai nostri clienti, proponendola come elemento che fa la differenza, spiega Stefano Gastaut, direttore consumer mobile Vodafone Italia.

In ogni caso le abitudini degli italiani nei confronti del mobile stanno cambiando. Sempre pi persone utilizzano la rete dati: su 29 milioni di Sim attive con Vodafone circa 10 milioni riguardano smartphone e tablet. E chi gi possiede dispositivi mobili li usa sempre di pi: registriamo infatti una crescita del consumo dati con tassi di incremento annuo che superano il 50%, afferma Gastaut. Questo trend ha spinto Vodafone a raddoppiare i fondi stanziati per il progetto Spring, ovvero gli investimenti per lo sviluppo delle reti e dei servizi a banda ultralarga mobile e fissa in Italia. Per il biennio 2014/2015 si arriver a un

impegno complessivo di 3,6 miliardi di euro. Laccordo con Spotify dunque solo il primo di una serie di passi che la multinazionale britannica si appresta a compiere per spingere gli utenti a provare i vantaggi della rete potenziata.

Vodafone Italia Aldo Bisio

In Italia, infatti, chi utilizza i dispositivi mobili si concentra principalmente sulla fruizione di musica e video: una tendenza che Vodafone vuole cavalcare per catturare nuovi clienti. E spingere chi cliente lo gi ad utilizzare la rete in modo ancora pi massiccio. Secondo Gastaut, infatti, chi abbonato a servizi di musica in streaming in media ascolta mezzora di canzoni al giorno, che corrispondono a circa 15 ore al mese e a un gigabyte di traffico. E la soglia di un gigabyte al mese rappresenta un aumento significativo del consumo medio di dati per i nostri utenti italiani. Se lobiettivo principale di

Vodafone di aumentare il traffico, per Spotify laccordo rappresenta invece il modo per sfondare in un mercato potenzialmente molto ampio, dopo che la piattaforma, nata nel 2008 in Svezia, riuscita a raggiungere ad oggi un totale di 24 milioni di iscritti (1 su 4 ha sottoscritto un abbonamento a pagamento). In Italia la piattaforma arrivata un anno fa e sul mercato tricolore si sta muovendo bene. Basti pensare che in un anno gli utenti italiani hanno ascoltato oltre 65 milioni di ore di musica e creato pi di 15 milioni di playlist. Adesso, dopo aver conquistato i clienti tradizionali, Spotify vuole spostarsi verso

DEL 10 MARZO 2014 ANNO XVIII - N. 9 Direttore responsabile FERRUCCIO DE BORTOLI Condirettore LUCIANO FONTANA Vicedirettori ANTONIO MACALUSO, DANIELE MANCA, GIANGIACOMO SCHIAVI, BARBARA STEFANELLI 2014 RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Sede legale: via A. Rizzoli, 8 - Milano Registrazione Tribunale di Milano n. 490 del 16 settembre 2003
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COR RI E R ECONO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

Aziende, storie e persone

PICCOLE & MEDIE


Bar e ristoranti, meno clienti in sala I bar e i ristoranti hanno visto scendere del 3,8% il loro fatturato nel 2013. A pesare sullandamento negativo non solo la riduzione dei consumi, ma anche gli aumenti di tasse, affitti e bollette. Nel 2013 il comparto ha perso 9.475 esercizi (saldo tra attivit avviate e chiuse).

Integratori, un business che cresce cresciuto del 3,1% il mercato degli integratori alimentari. Il settore, secondo i dati di Nielsen ha fatturato 1.946,5 milioni nel 2013. In aumento anche il numero di confezioni vendute (+2,1%). Le farmacie, con l87,2% di quota di mercato sono il principale canale di distribuzione.

2,9

miliardi il business degli occhiali made in Italy il fatturato dellocchialeria nel 2013. In aumento (+7,2%) le esportazioni che ormai assorbono il 90% della produzione. In crescita lexport di occhiali da sole (+9%) e delle montature da vista (+3,7%). Andamenti positivi che non trovano riscontro, purtroppo, nel mercato interno, nel quale le vendite sono diminuite, in generale, dell1,8% e dell8% per gli occhiali da sole.

Indagini Il settore trainante del made in Italy mostra segni di vitalit

Dove funzionano gli ingranaggi

Crescita la meccanica la fabbrica della ripresa


L83% delle imprese del settore vede fatturati in crescita nel 2014
DI ISIDORO TROVATO

Come varier il fatturato nel 2014 Forte crescita: da +26% a +50% Crescita: da +6% a +25% Stabile: da -5% a +5% Calo: da -25% a -6% Forte calo: da -50% a -26% Crollo: -51% e oltre

Previsione rispetto allesercizio precedente del 2013 0,0% Boom: +51% e oltre

1,3% 44,8% 46,1% 5,3% 1,9% 0,6%

Pparra

Criticit
Naturalmente non siamo in presenza di un paradiso artificiale e quindi non mancano gli ostacoli. Primi elementi indicati come particolarmente critici dagli imprenditori sono infatti le variabili esogene, legate al ruolo dello Stato e dellamministrazione pubblica: il 74,4% critica la burocrazia, il 65,6% gli aspetti fiscali, il 55,9% lincertezza normativa, il 52,4% i tempi

a meccanica non si fermata, il comparto ha fronteggiato londa durto della crisi e ora mostra segnali concreti di ripresa. Un andamento in controtendenza con il resto dei settori produttivi e un segnale importante di vitalit. Sei aziende su dieci sostengono di avere un portafoglio ordini che permette di sostenere le loro esigenze finanziarie. E l85,4% dichiara di avere una liquidit sufficiente o buona. Positive anche le attese sul fatturato 2014: solo il 7,7% delle imprese prevede un peggioramento della propria situazione finanziaria. Una radicata fiducia che riguarda landamento generale del mercato in cui operano: quasi unazienda su due ipotizza una crescita a livello generale del settore nei prossimi tre anni. Questa listantanea delle imprese del comparto della meccanica e della subfornitura italiano scattata da Senaf in occasione di Mecspe, la fiera internazionale delle tecnologie per linnovazione (a Parma dal 27 al 29 marzo).

della giustizia, mentre il 50,4% teme la concorrenza del mercato. Destano invece meno preoccupazione, nonostante siano aspetti fondamentali per le imprese, il costo della forza lavoro, il recupero dei crediti e laccesso al credito. Sicuramente le imprese stanno cercando la strada per essere pi competitive a livello globale ma difficile vedere con chiarezza quale sia quella corretta conclu-

de Bianchi . Di fronte a mercati complessi e poco trasparenti molte aziende reagiscono in modo spesso inadeguato. Per differenziarsi, occorre ripartire dai giovani e da qualit, innovazione e tecnologia: per questo a Mecspe saranno presenti makers e startup, che rappresentano un stimolo essenziale allevoluzione dei processi produttivi, e per la prima volta al mondo in una manifestazione fieristica verr

rappresentata la fabbrica digitale con macchinari funzionanti. Non si possono tralasciare le opportunit offerte dai nuovi mercati e proprio per questo con Spex, il servizio di promozione allexport che verr presentato a Mecspe aiuteremo le aziende a comprendere, e ad affrontare, le regole del mercato globale.
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IN BACHECA
A cura di FELICE FAVA felicefavacor@hotmail.com

Finanziamenti Innovazione, un bando per il Sud

La storia/1

I
pianti della nuova sede, apparecchiature tecnologiche di ultima generazione e un software dedicato alle numerose attivit dellazienda. Ma quali sono stati i primi risultati concreti raccolti da Giurgola Stampi attraverso limpiego di questa mole di risorse finanziarie? Il salto di qualit tecnica e di trasformazione aziendale ci ha permesso di migliorare i servizi offerti alla clientela e incrementare lexport continua Pastore . Al punto che, dal 2010 al 2013, il valore delle esportazioni passato dal 20 al 40% del fatturato. Una performance resa possibile in particolare grazie al mercato tedesco, sudamericano e turco. Inoltre, per conquistare altri clienti esteri, stiamo iniziando a investire anche in Russia. Lo sviluppo dellofficina meccanica di precisione, per, riguarda anche il fronte delloccupazione. Abbiamo assunto quattro persone conclude Lino Pastore . Saranno impegnate nella produzione e nellarea commerciale.
MICHELE AVITABILE
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Quando un tappo salva gli affari


Gli stampi per chiusure di Giurgola raddoppiano lexport

l bando Macchinari vuole favorire linnovazione imprenditoriale di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Ogni impresa pu presentare online spese ammissibili comprese tra 200 mila e 3 milioni di euro. Lagevolazione consiste in una sovvenzione, da rimborsare, che copre il 75% delle spese.

Segnali
La fiducia nel mercato da parte degli imprenditori emersa dalla ricerca Mecspe un segnale molto importante commenta Emilio Bianchi, direttore di Senaf . Indica che qualcosa si sta muovendo e che le aziende iniziano a intraveFiere Emilio Bianchi, direttore di Senaf, specialista in fiere di settore dere spiragli di ripresa o quantomeno iniziano a essere pi ottimiste. Inoltre indicatori come fatturati, livello occupazionale e ordini sono sicuramente pi positivi rispetto alle precedenti rilevazioni. Ma restano barriere importanti da superare che non dipendono dallattivit dellazienda, ma dal sistema Paese in cui operano, ovvero il ruolo dello Stato e della pubblica amministrazione. Guardando alle attese di fine anno sotto il profilo del fatturato, il 44,8% delle imprese si aspetta di chiudere con una crescita, il 46,1% si aspetta stabilit, solo il 7,7% teme un calo. Stesso andamento anche per loccupazione: nei prossimi 12 mesi, ben l80% dichiara di voler mantenere stabile il numero di addetti, contro un 16,3% che prospetta incrementi e solo un 3,5% che prevede cali. Un trend talmente positivo da indurre fiducia anche a medio termine: infatti per il triennio 2014-2016, solo il 13,6% delle aziende del settore si aspetta una contrazione del mercato contro un 46% apertamente convinto del suo sviluppo e un 40,5% che crede non ci saranno grosse variazioni rispetto a oggi. Risultati quasi sempre frutto di investimenti in ricerca e sviluppo che hanno portato a risultati innovativi che fanno la differenza nei mercati internazionali.

i fa presto a dire mettiamo un tappo alla crisi. Giurgola, azienda brianzola che produce stampi per creare chiusure destinate alle multinazionali dellalimentare e della cosmesi, ci ha provato sul serio. E i risultati economici degli ultimi anni testimoniano che limpresa lombarda sulla buona strada. Tanto che ha registrato nel 2013 un giro daffari pari a 3,3 milioni di euro, con un incremento del 13% rispetto al 2012. Mentre le previsioni sul 2014 confermerebbero le performance dellanno scorso. Il 2010 ha segnato una tappa cruciale nella storia della nostra piccola azienda racconta Lino Pastore, direttore generale di Giurgola Stampi . Eravamo davanti a un bivio: attendere che qualcuno risolvesse la Grande Crisi e rischiare di

Svolte Lino Pastore, direttore generale di Giurgola Stampi chiudere o mettersi in gioco compiendo una piccola rivoluzione imprenditoriale. Noi abbiamo scelto la strada del coraggio, cambiando anzitutto mentalit. Unoperazione che si annunciava carica di notevoli rischi, soprattutto in un periodo cos complesso per leconomia nazionale. La prima decisione spiega Pastore stata quella di investire in un sistema produttivo altamente innovativo nel settore degli stampi. Una strategia che ha comportato lo spostamento della nostra sede: da Albiate a Capriano di

Briosco: siamo passati da 700 a 2.000 metri quadrati di superficie. Cos allinterno della struttura abbiamo inserito unisola completamente robotizzata che al servizio di numerose tecnologie lavorative. In questo modo possiamo impegnare le macchine 24 ore su 24, sette giorni su sette, aumentando in maniera considerevole il livello di produttivit. Il piano imprenditoriale, 2 milioni di euro investiti dal 2010 al 2012, ha previsto spese per gli im-

Fare turismo Roma e Milano: il doppio binario della formazione

3,3
I milioni di euro di fatturato 2013 di Giurgola Stampi, pi 13 per cento rispetto allanno precedente. Il tutto dopo un piano industriale da 2 milioni di euro

itorna FareTu r i s m o , levento dedicato alla formazione, al lavoro e alle politiche del mercato della vacanza. Questanno liniziativa promossa da Laeder, organizzazione diretta da Ugo Picarelli (nella foto), si presenta con due appuntamenti: a Roma al Salone delle Fontane Eur dal 12 al 14 marzo e a Milano, dal 2 al 4 aprile, al Centro congressi della Provincia di Via Corridoni.

La storia/2

Linvasione pacifica dei robot italiani


Comau: dalle auto allalimentare, il business cammina veloce

er ognuno c una soluzione diversa. Un assunto semplice che si traduce in elevate capacit tecniche quando si tratta di trovare soluzioni ingegneristiche adatte ai pi disparati settori industriali. questo lambito di azione di Comau, multinazionale torinese appartenente al gruppo Fiat e che opera nel settore della meccanica fornendo metodi per lautomazione dei processi di produzione. Dei 14.500 dipendenti che il gruppo conta tra la sede di Grugliasco e le filiali sparse tra Europa, America e Asia, 250 compongono la divisione Comau Robotics, cuore e punta di diamante cui si deve 8% dei ricavi del gruppo. Negli ultimi anni, dopo la leggera flessione del 2009, abbiamo ricominciato a crescere molto rapidamente spiega Arturo Baroncelli,

segment manager di Comau Robotics tanto da aver chiuso il 2013 con 126 milioni di euro di ricavi, in netto aumento rispetto allanno precedente. A oggi sono circa 32 mila i robot ideati, progettati e realizzati dalla Comau gi operativi nel mondo. I settori di applicazione vanno dallautomotive al metalmeccanico, dallaereonautico al food and beverage. Il segmento che tradizional-

Hi-tech Arturo Baroncelli: Comau Robotics fa capo al gruppo Fiat mente abbiamo servito, specializzandoci in robot per la saldatura, stato quello delle auto precisa Baroncelli per sempre pi spesso i nostri clienti arrivano da mondi in cui le applicazioni robotiche non sono state finora sfruttate appieno. Penso ad esempio alle aziende che operano nella trasformazione di legno, vetro e pietra, e nel settore food and beverage che sta assumendo sempre pi rilevanza. Una vera e propria zona inesplorata che permette a Comau Robotics di avere prospettive di crescita, oltre che nei

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Il giro daffari ,in milioni, di Comau Robotics, la divisione del gruppo Comau (controllato da Fiat Chrysler), specializzata nella produzione di robot utilizzati in molti settori: dallindustria automobilistica a quella aeronautica

paesi emergenti, primi tra tutti quelli dellarea del sud est asiatico e del Nafta, anche nel Vecchio continente. Per il 2014 prevediamo di aumentare il nostro fatturato del 40% continua il manager e per riuscirci punteremo sullinnovazione e sulla creazione di nuovi modelli con prestazioni migliori sia dal punto di vista della potenza che della precisione ed efficienza energetica. Le esigenze che il team tecnico della Comau Robotics deve soddisfare sono infatti delle pi disparate: Ad esempio abbiamo sviluppato un robot-sculture capace di riprodurre una statua a tre dimensioni. A dare man forte e linfa vitale al settore ricerca e sviluppo della Robotics, ogni anno vengono integrati circa venti ingegneri neo laureati che completano la formazione in azienda. Mi piace definirci consumatori di talenti, scherza Baroncelli. Anche perch dietro a ogni intelligenza artificiale non pu che essercene una umana.
ALICE CAPIAGHI
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Manifestazioni La nuova vita degli agenti di commercio

ei momenti di crisi il ruolo degli agenti di commercio diventa ancora pi strategico per le aziende. Alla Mostra DOltremare di Napoli il 14 e 15 marzo si terr Forum Agenti, iniziativa dedicata al settore. La fiera internazionale metter in contatto i professionisti d e l l a v e n d i t a co n i l m o n d o imprenditoriale.

Lombardia Una spinta a chi vuole varcare i confini

e Camere di commercio lombarde e la Regione Lombardia hanno dato vita al bando 2014 per favorire linternazionalizzazione delle micro e piccole imprese. Previsti contributi a fondo perduto per partecipare a fiere internazionali e missioni economiche allestero.

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MERCATI & PROFESSIONI


Soldi Tra le priorit il sostegno ai giovani. La Sicilia la prima a muoversi

Storie, temi e personaggi


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Riforme

Svolte Parte dalle Regioni lassalto ai fondi europei


Lettera congiunta di quattro enti perch i finanziamenti dellUnione arrivino anche negli studi professionali
DI ISIDORO TROVATO

Prove di dialogo tra gli avvocati e il ministero

na lettera a quattro firme, un appello del mondo delle professioni a quello delle regioni per evitare di perdere una grande occasione e di disperdere un patrimonio economico. Sono in arrivo i fondi dellUnione europea destinati alla formazione e loccasione molto ghiotta anche per i professionisti. Per questo la lettera indirizzata a Vasco Errani (presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome) e a tutti gli assessori regionali con delega ai fondi europei stata firmata da Andrea Camporese (presidente Associazione degli Enti previdenziali privati), Marina Calderone (presidente del Comitato unitario permanente degli Ordini e dei collegi professionali), Gaetano Stella (presidente di Confprofessioni) e Armando Zambrano (coordinatore Rete Professioni Tecniche).

un lusso che non possiamo pi permetterci ed per questo che ci siamo rivolti alle regioni inoltrando le nostre proposte e chiedendo di inserire allinterno della Programmazione dei fondi comunitari per il periodo 2014-2020 misure, agevolazioni e incentivi che includono i liberi professionisti, ormai equiparati dal punto di vista economico alle piccole e medie imprese. Lobiettivo chiaro: creare for-

me di sostegno alloccupazione in un settore che sta subendo i colpi della crisi. Finanziare le attivit dei professionisti, giovani e non, dovrebbe essere una priorit delle istituzioni, unazione che va nella direzione del rilancio del Paese afferma Marina Calderone . Dare sostegno agli studi professionali significa creare un circuito virtuoso in un segmento della nostra economia che occupa, tra autonomi e dipendenti, oltre 4 milioni di

lavoratori. Un comparto che pu evolvere ancora di pi diventando anche un importante sfogo occupazionale per i giovani.

Lopportunit
Dal punto di vista del mondo professionale la richiesta non un semplice batter cassa, ma il tentativo di creare un circolo virtuoso che possa portare benefici allintero sistema produttivo. In un contesto di crisi ormai strutturale come quello che accompagna la nostra economia ormai da oltre quattro anni conferma Gaetano Stella i fondi europei rappresentano la principale fonte di finanziamento per i pi importanti interventi in settori strategici delleconomia, sia pubblici sia privati. E per tale motivo devono essere in grado di riattivare il ciclo della crescita nellEuropa unita. In questo scenario i professionisti possono mettere in gioco

Lappello
LItalia abitualmente spende la met dei fondi strutturali messi a disposizione dallEuropa spiega Andrea Camporese . Questo Alleanza Dallalto in senso oraio : Marina Calderone, Armando Zambrano, Andrea Camporese e Gaetano Stella

competenze di primordine nei principali settori economici che rappresentano la vita del Paese e possono assumere il ruolo di soggetti attivi nei processi di programmazione e di attuazione dei fondi strutturali. E in effetti qualche regione si gi mossa. il caso della Sicilia che nel suo piano di finanziamenti che partir in primavera destina circa 30 milioni di euro ai giovani professionisti: 12 milioni per le indennit dei praticanti avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro e giornalisti, i quali percepiranno 400 euro (con un cofinanziamento di 300 euro); 18 milioni, invece, sono destinati ai giovani praticanti che intendano avviare uno studio professionale. Qualcosa di simile sta accadendo anche in Toscana, Campania, Friuli e Puglia. Forse il tempo degli sprechi davvero finito.
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i dialogo per evitare il muro contro muro. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha incontrato il presidente dellOrganismo unitario dellavvocatura, Nicola Marino nel quadro di una serie di incontri con le pi importanti associazioni della categoria. Un incontro proficuo afferma Marino . Il ministro si impegnato alla pubblicazione celere dei nuovi parametri forensi, con le modifiche migliorative avanzate dalle commissioni Giustizia di Camera e Senato, frutto delliniziativa dellOua e conseguenza della manifestazione del 20 febbraio scorso. Abbiamo posto anche il problema dellaumento delle spese per i cittadini, con una lievitazione continua ed esponenziale del contributo unificato, del taglio del gratuito patrocinio, della costante compressione dei diritti, a fronte di servizi scadenti e anche di una inefficace revisione della geografia giudiziaria. Da rivedere. Un apertura di dialogo che congela le giornate di sciopero? Probabilmente conclude Marino decideremo di sospendere le iniziative di protesta fissate, sullo stato di agitazione e sullastensione dal 17 al 22 di marzo.
I. TRO.
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18

COR RI E R ECONO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

Come investire e risparmiare

PATRIMONI & FINANZA


Crisi russa del 1998
Giorni totali di crisi (1) Numero giorni per toccare il minimo Perdita max Dow Jones Perdita max Dax Perdita max Comit 96 96 32 -19,3% -21,9% -16,8% -16,8 %

Trend Dopo la crisi ucraina e le dichiarazioni della Bce che vuole i tassi al minimo ancora a lungo

Risparmi Borse, bond, depositi Come tenere a bada il rischio


Spread sotto i 180 punti, listini dellEuro in recupero, bassa volatilit: le strategie per investire nonostante la tempesta che viene dalla Russia
DI GIUDITTA MARVELLI
1

Le ultime grandi tempeste di Borsa

11 settembre 2001
Giorni totali di crisi (1) Numero giorni per toccare il minimo Perdita max Dow Jones Perdita max Dax Perdita max Comit

69 69 13 -17,9% -25% -26,8% -26,8 %

Lanalisi

Lincognita politica come la Storia: non sparisce mai

e crisi politiche e geopolitiche, come quella in Ucraina, colpiscono subito i mercati. Che poi prendono le misure. successo anche questa volta: dopo i crolli di Borsa del primo giorno di crisi acuta a Kiev e in Crimea, la situazione si tranquillizzata. I mercati scommettono su una stabilizzazione, probabilmente un compromesso favorevole a Mosca ma accettato dallOccidente. E giudicano che, dal punto di vista degli investimenti, non sia necessariamente un disastro, almeno nel breve periodo. Pu darsi che siano nel giusto, come pu darsi che debbano rapidamente correggere analisi e conseguenze: in questo senso che i mercati non sbagliano mai, perch cambiano opinione quando cambiano i dati della realt. I fatti di Ucraina, per, sono una bandiera rossa di allarme alzata sul fatto che le crisi geopolitiche non sono finite, n con il crollo del comunismo n con lemergere di nuove potenze economiche. Il rischio politico o rischio Paese rimane una variabile della quale ogni investitore deve tenere conto oggi non meno di ieri. Per i Paesi che stanno ai confini della Russia in fase espansionista. Ma anche in altri quadranti in cui la democrazia fragile e lautoritarismo rendono prevedibile che capiti limprevedibile. il caso della Turchia di Erdogan, dellArgentina dei Kirchner, del Venezuela post-Chavez e forse persino della Cina dei mandarini comunisti. Se non finisce la Storia, non finiscono nemmeno le sorprese.
DANILO TAINO

na crisi dopo laltra. Le tensioni fra Russia e Ucraina hanno di nuovo scombussolato gli equilibri dei mercati. Ma lumore di fondo sul pianeta degli investimenti non cattivo: dal punto di vista dei risparmiatori italiani lo dimostrano landamento dello spread (la differenza di rendimento tra Btp e bund tedeschi scesa intorno a 180 punti) e dei listini, che hanno avuto qualche sbandamento nei giorni pi critici della vicenda.

na di massimo rischio con un punteggio di 79,2, si trova, per esempio, il gas naturale, la ricchezza dellUcraina, un business miliardario che entra in fibrillazione tutte le volte che la diplomazia finanziaria dellex Unione sovietica si caccia in qualche tunnel. Per il resto siamo in un momento in cui tutte le princi-

Scenario
Solo un mese fa i risparmiatori e i grandi investitori erano alle prese con le turbolenze create dai malesseri valutari dei Paesi Emergenti, peraltro non ancora archiviati. Stare tranquilli impossibile? I mercati assomigliano alle nostre esistenze: la tranquillit uno stato passeggero, come le crisi. Non a caso gli investitori pi aggressivi e gli speculatori aspettano le burrasche perch sanno che i maggiori guadagni si fanno proprio avendo il coraggio di buttarsi prima che il mare ritorni calmo. Non tutti sono portati per questi esercizi che espongono comunque a notevoli rischi di perdere i propri soldi ma imparare a farsi scivolare addosso le tempeste una strategia da imparare. Chi ha pianificato con oculatezza un portafoglio destinato a durare nel tempo non deve cambiare idea ad ogni ostacolo. Anche se certamente saggio guardarsi intorno e valutare. In queste pagine qualche idea e qualche immagine per capire come stanno andando le cose questa volta. Perch le crisi si assomigliano, ma non sono tutte uguali. Il grande termometro, costruito dagli esperti di Advise Only, il social network italiano dedicato agli investitori, mostra che, in una scala che va da zero a 100, in questo momento nella zo-

pali asset class vivono in uno stato di relativa calma spiega Raffaele Zenti, strategist di Advise Only . Prendiamo i Btp italiani: oggi lindice di rischio dei pi lunghi pari a 22. Nel giugno del 2012, nel pieno della crisi del debito sovrano, la stessa misurazione diceva che con i Btp decennali il rischio era ben pi elevato, pari a 35. E lo stesso discorso vale per le azioni delleuro: oggi averle espone ad un rischio quantificabile in 32 punti (sempre scala da zero a 100), mentre due anni fa stazionavano a 46. Pi impressionante la nostra Borsa storicamente molto volatile la diminuzione del rischio in Piazza Affari: oggi al nostro indice associato un rischio pari a 38, mentre nel giugno precedente al proclama di Mario Draghi qualunque cosa per salvare leuro con le azioni italiane si rischiava 66.

Azioni Italia
57 57 21 -8,3% -9,0% -9,8% -9,8 %

Mutui subprime 2007


Giorni totali di crisi (1) Numero giorni per toccare il minimo Perdita max Dow Jones Perdita max Dax Perdita max Comit
(1) dal giorno di inizio della crisi no al giorno in cui l'indice Dow Jones Average industrial ha ritoccato il valore di inizio crisi

38,9 34,9
Oro Commodity

27,5 22,3
Btp lunghi

24,9
Bond governativi Usa lunghi

Bilancio
Questi numeri testimoniano il miglioramento del clima, dovuto alle speranze di ripresa che le ultime due burrasche provenienti dalla zona Emergente del mondo non hanno spento. Anzi. Le previsioni di case di investimento e istituzioni internazionali continuano, cautamente, a parlare di maggior crescita. Lo scenario, per, complesso: da una parte gli Stati Uniti dove i rendimenti potrebbero pian piano salire, dallaltra lEuropa dove invece la Bce prevede tassi al minimo ed ulteriori eventuali stimoli per sostenere leconomia debole ancora per lungo tempo. Poi ci sono i Paesi Emergenti, che devono uscire dallimpasse in cui li ha infilati la fine del tapering americano e la mancanza di riforme. E infine il Giappone, alle prese con una draconiana impresa di rifinanziamento del sistema. Dire in che modo queste quattro opposte realt interagiranno fra di loro difficile. Il termometro dice che, per ora, il mercato non pessimista.
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15,1
Bond Paesi Emergenti

16,1
Bond societari Usa

9,8
Bund lunghi

13
Governativi Euro inflation linked

4,3
Bond societari Euro

0,1
Liquidit Euro

1,8
Bot Italia

@danilotaino
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Leader Barack Obama, presidente degli Stati Uniti. Sopra: Angela Merkel, cancelliera tedesca e Vladimir Putin, presidente della Russia

La bussola

Liquidit Rendimenti sempre pi risicati Ma linflazione continua a non fare paura

Inflazione area euro

5% 4% 3% 2% 1% 0%

Oro Il bene rifugio pi sensibile alla politica va in cerca di nuovi equilibri del prezzo

e ultime aste dei Bot annuali e semestrali hanno consegnato rendimenti irrisori ai sottoscrittori. A febbraio il rendimento lordo a 12 mesi sceso ad appena lo 0,676% che, al netto di tasse e commissioni, corrisponde a poco pi dello 0,2% pulito. In pratica per ogni mille euro di Bot a 12 mesi sottoscritti i risparmiatori realizzano un guadagno netto di poco superiore ai 2 euro. Si potrebbe dire che il gioco non vale la candela. Eppure, sul piatto delle buone notizie c landamento dellinflazione, che continua a rimanere ferma intorno all1% per lEurozona nel suo complesso e che si attesta allo 0,8% nei paesi del Sud Europa, tra cui lItalia. La crisi politica tra Russia e Ucraina non sembra in grado di spezzare questo equilibrio, sebbene i prezzi dellenergia, una possibile fonte di inflazione per lEurozona, siano saliti leggermente nellimmediato, salvo poi riportarsi sui livelli precedenti allesplosione del conflitto. Se i Bot non sono pi sufficienti per tener dietro al pur modesto aumento del costo della vita il salvagente dei conti di deposito continua a svolgere la sua funzione. Nonostante le sempre pi frequenti limature al ribasso dei tassi di interesse attivi praticati ai depositanti, il rendimento medio netto per le somme vincolate a 12 mesi continua a essere compreso fra l1 e l1,5%. I conti migliori offrono tuttora un tasso di interesse lordo del 3-3,4%, cui corrisponde un netto superiore al 2%. La fuga nella liquidit, dunque, qualora si rendesse necessaria per il peggioramento delle condizioni dei mercati, rimane unopzione sempre aperta. Ma per il momento non il caso di drammatizzare. Tanto pi che i dati relativi al tasso di inflazione futura, comunicati la scorsa settimana della Bce, rimangono bassi e ipotizzano un aumento del costo della vita dell1% nel 2014 e dell1,3% per lanno successivo.
M.SAB.
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2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

-1%

2.000 1.900 1.800 (dollari per oncia)

Quotazione oro

1.700 1.600 1.500 1.400 1.300 1.200

mar giu 2011

set

gen mar giu 2012

set

gen mar 2013

giu

set gen mar 2014 2014 RP

oro ha superato i 1.340 dollari e mostra un trend ascendente. E, secondo gli analisti di Ubs, le tensioni fra Russia e Ucraina potrebbero far rompere al rialzo quella forchetta di variazione compresa fra 1.307 e 1.361 dollari che caratterizza le quotazioni del metallo da alcune settimane. Ancora una volta, dunque, la funzione di bene rifugio svolta tradizionalmente dal metallo giallo sta producendo un effetto positivo sui prezzi. Che risultano peraltro in discesa del 15% sullarco degli ultimi 12 mesi e addirittura del 30% rispetto al massimo di 1.900 dollari toccato alla fine del 2012. Sulla tenuta di lungo periodo di questa nuova fiammata dei prezzi del metallo pesano tuttavia molte incognite. Lanalista Edel Tully di Ubs sottolinea che il rallentamento della domanda di oro fisico da parte dei consumatori cinesi potrebbe incidere negativamente sulle quotazioni future. Per parte loro gli economisti di JPMorgan ipotizzano tre scenari: uno rialzista (con il 15% di probabilit di realizzarsi), uno neutrale (60% di probabilit) e uno ribassista (25%) cui corrispondo rispettivamente il prezzo obiettivo di 1.450 dollari, 1.350 e 1.025 entro la fine del quarto trimestre 2014. Secondo JPMorgan landamento della domanda di oro fisico per gioielleria, piuttosto che per investimento, sar alla base dello scenario di stabilizzazione delle quotazioni pi o meno sui livelli attuali. Ma secondo gli analisti della banca americana saranno i consumatori indiani, piuttosto che quelli cinesi a giocare un ruolo importante nella partita, con leliminazione di alcune restrizioni allimportazione in quello che il primo mercato al mondo per la gioielleria in oro. Pi che lUcraina, dunque, potrebbero far bene alle quotazioni del prezioso metallo i matrimoni sulle rive del Gange.
M.SAB.
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Fonte: Eurostat

CO R RI ER ECO NO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

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PATRIMONI & FINANZA

Le idee

Come investire e risparmiare

Trend Per la prima volta dallinizio della burrasca del debito la tensione non ha allontanato gli investitori

Gas naturale

Sorprese I titoli italiani non scottano pi


Vendere le emissioni con guadagni record dal 2011 per incassare le plusvalenze Puntare sui Btp Italia o su bond sicuri e corti. In attesa che i rendimenti cambino marcia
DI ANGELO DRUSIANI

79,2

Azioni Paesi emergenti

Il termometro del rischio


Da zero a 100, la misurazione del rischio delle principali asset class con un indicatore creato da Advise Only

38,5 38,3
Azioni Giappone

1/2 anni

32,7
Azioni Eurozona

7/10 anni

a complessa situazione venutasi a creare in Ucraina ha diviso, ancora una volta, le scelte degli investitori. Semplificando al massimo possiamo dire di aver visto una fuga dai mercati azionari e un rifugio in quelli obbligazionari. Non importa quanti giorni possa resistere una simile politica da parte dei mercati: rappresenta uno schema storico pi volte reiterato. Ma mentre nel recente passato il movimento premiava soprattutto gli emittenti virtuosi, il Tesoro tedesco in particolare, adesso, in una fase in cui lavversione al rischio in parte diminuita, gli investitori scelgono anche strumenti di paesi definiti periferici o meno virtuosi. A cominciare dai Btp.

La nuova mappa del Tesoro


Codice Isin
FR0118462128 IT0004656275 DE0001137446 IT0004987191 DE0001135317 FR0120746609 NL0010514246 IT0004992308 DE0001141687 FR0010949651 IT0004634132 DE0001135499 FI4000062625 NL0010418810 IT0005001547 IT0004806888 IT0004821432 IT0004863608 IT0004917958 IT0004969207

Emittente BTan (Francia) Btp Bund (Germania) Btp Bund (Germania) BTan (Francia) Olanda Btp Bund (Germania) Oat (Francia) Btp Bund (Germania) Finlandia Olanda Btp Btp Italia Btp Italia Btp Italia Btp Italia Btp Italia

Cedola lorda 2,00% 3,00% 1,50% 3,75% 1,00% 1,25% 2,50% 1,00% 2,50% 3,75% 1,50% 1,50% 1,75% 3,75% 2,45% 3,55% 2,55% 2,25% 2,15%

Scadenza
12/7/2015 1/11/2015 11/12/2015 15/12/2016 4/1/2017 25/7/2017 15/1/2019 1/5/2019 22/2/2019 25/10/2020 1/3/2021 4/9/2022 15/4/2023 15/7/2023 1/9/2024 26/3/2016 11/6/2016 22/10/2016 22/4/2017 12/11/2017

Rating S&P AA+ BBB AAA BBB AAA AA+ AA+ BBB AAA AA+ BBB AAA AAA AA+ BBB BBB BBB BBB BBB BBB

(6/3/2014)

Prezzo

102,40 103,82 99,74 100,94 109,96 101,53 101,66 102,10 101,53 106,95 106,69 100,84 97,53 98,88 103,27 103,22 105,74 103,94 103,22 102,88

Rendim. % 0,19% 0,67% 0,15% 1,15% 0,20% 0,54% 0,90% 2,07% 0,69% 1,39% 2,70% 1,39% 1,79% 1,88% 3,40% 1,44% 1,59% 1,62% 1,80% 1,94%

3/5 anni

+ x
Il rendimento del Btp Italia calcolato ipotizzando inflazione a 0,6%

Regola
Fallimento Lehman Brothers 2008
Giorni totali di crisi (1) Numero giorni per toccare il minimo Perdita max Dow Jones Perdita max Dax Perdita max Comit

%
$
RPirola

576 576 122 -42,7% -40,8% -51,7% -51,7%

Debito sovrano zona euro 2011


Giorni totali di crisi (1) Numero giorni per toccare il minimo Perdita max Dow Jones Perdita max Dax Perdita max Comit

140 140 24 -14,4% -20,3% -18,1% -18,1%

Annuncio tapering Fed maggio 2013


Giorni totali di crisi (1) Numero giorni per toccare il minimo Perdita max Dow Jones Perdita max Dax Perdita max Comit

38 38 25 -4,7% -9,2% -12,2% -12,2 %

Crisi Russia Ucraina


Giorni totali di crisi (1) Numero giorni per toccare il minimo Perdita max Dow Jones Perdita max Dax Perdita max Comit

In questo caso, ma la regola dovrebbe valere per sempre, diversificare la componente obbligazionaria allinterno del portafoglio titoli rappresenta una scelta di saggezza. Accanto ai Btp, quindi, sarebbe opportuno inserire anche prestiti a rendimento pressoch nullo, ma portatori di un grado di sicurezza di livello elevato. La vicenda che riguarda lEst europeo sinserisce in un mercato che gi esprimeva rendimenti molto bassi, a prescindere dal grado di affidabilit degli emittenti. Dopo anni di sofferenza, il Btp decennale paga un rendimento inferiore non solo al 4%, ma addirittura al di sotto del 3,5%. Merito non solo delle migliorate prospettive economiche dei paesi di area euro, ma (forse) anche di favorevoli aspettative sul futuro della politica italiana. I mercati sono convinti che la stagione delle riforme possa prendere il via. E una parte degli analisti crede che il differenziale di rendimento fra titoli italiani e tedeschi possa diminuire fino a 150- 160 punti. Paradossalmente, a fronte di simili attese, che ipotizzano un calo ulteriore dei rendimenti italiani, fioriscono opinioni e strategie assai complesse e diverse tra di loro. C chi sostiene che sarebbe opportuno vendere i titoli a cedola fissa, soprattutto quelli con durata medio lunga, settennali, decennali e scadenze ancora pi lontane nel tempo. Il ragionamento si basa su due pilastri: da un lato, si vende per incamerare i guadagni in conto capitale e, dallaltro, per prepararsi a ricomprare le stesse tipologie di strumenti a prezzi inferiori, tra qualche mese. Alla base di questa strategia, la convinzione che, per contagio dal probabile aumento dei rendimenti dei titoli Usa, anche in area euro

si assister ad un lento ma inarrestabile rialzo dei rendimenti. In tempi pi dilatati rispetto a quelli doltre Atlantico, forse verso la fine dellanno in corso, ma senza alternative praticabili. Laltro partito sostiene invece la teoria del decoupling, il divergente andamento dei rendimenti tra le due sponde dellAtlantico. In rialzo a Washington. Stabili, con ulteriori cali per quelli delle periferie in area euro. Teoria affascinante, che quasi mai trova riscontro nella storia dei mercati finan-

Btp Italia

ziari. Se si verificata stato per periodi molto brevi.

Ricetta
In medio stat virtus. Una saggia politica di gestione del proprio portafoglio potrebbe indirizzare le scelte verso la vendita fin dora di una parte dei titoli a cedola fissa a suo tempo acquistati per beneficiare di un guadagno in conto capitale particolarmente interessante. Chi, per esempio, avesse fatto acquisti nel Btp day del novembre 2011 oggi

Il confronto Italia e Spagna


Spread Btp-Bund

Spread Bonos-Bund
186,32 176 124,66
18 giu 2010 7 giu 2011 29 ago 16 nov 30 gen 2012 20 apr 16 lug 12 nov 24 apr 2013 19 lug 25 ott

173
6 mar 2014

ha accumulato performance a due cifre. Laddove si fossero accumulate minusvalenze da titoli obbligazionari o da azioni negli ultimi quattro anni, sarebbe possibile utilizzarle, evitando in tutto o in parte laddebito dellimposta sostitutiva sui capital gain. Il ricavato potrebbe essere investito in Btp Italia, la cui durata e le cui caratteristiche mettono al riparo dal rischio tassi. Successivamente, si potrebbe vendere anche la parte rimanente, destinandola liquidit incassata o agli stessi Btp Italia o ad investimenti di brevissima durata, quali Bot o Cct vicini alla scadenza. In attesa di scegliere in un secondo tempo la destinazione finale del capitale. Se si alla ricerca di sicurezza, le opportunit non mancano, perch le emissioni tedesche, finlandesi, olandesi e francesi godono ancora di un elevato grado di affidabilit. Alternate, come sarebbe consigliabile, da emissioni del Tesoro italiano. Non solo da Btp Italia, ma anche da Btp classici. La cui durata dipende dalla finalit dellinvestimento. Ma non v dubbio che, ora, solo da scadenze particolarmente lunghe possibile trarre una redditivit che non certo esaltante. Assumendo, nel contempo, un rischio tassi di livello medio -alto che non va mai sottovalutato.
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La bussola
Landamento della crescita globale (reale) dal 2011 a oggi

Emergenti Investitori restano alla finestra senza nuove riforme e riduzione del debito

4,0% 3,5%

Crescita La Russia litiga col resto del mondo Ma il treno della ripresa non dovrebbe fermarsi

a crisi tra Russia e Ucraina va a colpire un nervo scoperto. I Paesi emergenti sono infatti da oltre 30 mesi al centro di una difficile partita giocata su un binomio di riforme politiche ed economiche che stentano a decollare. Ecco perch ormai da tempo i mercati azionari delle nuove economie stanno sistematicamente realizzando performance peggiori rispetto a quelle dei paesi pi avanzati. Al punto che a gennaio di questanno tutte le attivit finanziarie collegate ai Paesi ad alta crescita hanno conosciuto una correzione di circa il 10% che ha coinvolto i listini, le valute e le emissioni a reddito fisso. Lesplosione dello scontro fra i due principali tronconi dellex Unione Sovietica rischia dunque di provocare un ulteriore indebolimento degli emergenti, che tendono a essere percepiti dagli investitori come un tuttuno. Un recente studio di Socit Gnrale sottolinea che il potenziale di crescita di lungo periodo delle nuove economie ancora elevato sia per la tendenza allinurbamento della popolazione (specialmente in Asia) sia per un trend demografico favorevole. Tuttavia, secondo gli economisti francesi, i fattori principali che hanno sostenuto limpetuoso sviluppo degli ultimi 15 anni il prezzo crescente delle commodities, il basso costo del lavoro e la crescita globale sono ormai alle spalle. E di conseguenza lo sviluppo economico rallenter in modo significativo, anche perch, dopo anni di aumento dellindebitamento anche i paesi emergenti sono costretti a realizzare politiche fiscali restrittive. Questa visione sostanzialmente condivisa dagli olandesi di Ing. Al momento suggeriamo un atteggiamento prudente verso i mercati emergenti e riteniamo che i rischi non siano ancora del tutto prezzati dal mercato, afferma il fund manager azionario Nathan Griffin.
M. SAB.
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Crescita Pil globale

3,0% 2,5% 2,0% 1,5%

gen 2011

lug

dic

giu 2012

dic

giu 2013

dic mar 2014 49.000 48.000

Borse Paesi emergenti

47.000 46.000 45.000 44.000 43.000 42.000

mar 2012

mag

lug

set

nov

gen 2014

mar 2014 RP

e tensioni politiche e militari nellEst europeo non modificano le previsioni degli economisti che continuano a guardare con fiducia alle prospettive di crescita delleurozona per il prossimo biennio. E proprio gioved scorso la Bce ha rivisto al rialzo le stime di aumento del Pil nel 2014 portandole dall1,1% all1,2%, un incremento modesto che tuttavia conferma la tenuta degli scenari di ripresa. Concordano con questa visione le principali banche daffari, da Goldman Sachs a Morgan Stanley, che prevedono inoltre un andamento della crescita globale compreso fra il 3,5 e il 4% per i prossimi tre anni. Anche gli ultimi dati sullindice di fiducia Pmi (direttori degli acquisti), che ha toccato il livello di 53,7, confermano che leconomia europea continua nel suo trend di ripresa, afferma un report di JPMorgan appena pubblicato. Lo scenario complessivo della crescita europea appare oggi pi favorevole rispetto al 2013 ma mostra una traiettoria divergente tra Italia, Spagna e Francia, tutti paesi con una stima di aumento del Pil di circa l1%, e la Germania al 2%. Nello stesso tempo rimangono intatti i problemi del settore privato delleconomia perch le condizioni di restrizione del credito continuano ad inasprirsi, afferma un recente report di Goldman Sachs. La banca daffari statunitense, non modifica in negativo neppure le previsioni sulla crescita dellaggregato Cemeea (Central&Eastern Europe, Middle East and Africa) in seguito alla crisi fra Russia e Ucraina. In questo caso le stime di aumento del Pil sono del 2,9% per lanno in corso e del 3,5% per il 2015. Gli economisti di Goldman Sachs sottolineano tuttavia la forte differenziazione allinterno di questo gruppo caratterizzato da una crescita stabile e sostenuta in Russia mentre lUcraina sar probabilmente frenata dalla crisi politica ed economica.
M.SAB.
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Fonte: JP Morgan

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COR RI E R ECONO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

Come investire e risparmiare

PATRIMONI & FINANZA


Le azioni

Listini Le perdite del luned nero sono gi state riassorbite in Europa. Lo scacchiere dei titoli

Lanalisi

Borse Chi vince la guerra di Crimea


Favorite Enel, Gdf ed Enagas, proprietarie di rigassificatori e reti di distribuzione Stabili Total, Eni, Repsol. I pi penalizzati sono gli automobilistici come Bmw e Vw
DI ADRIANO BARRI

Al ballo dei settori serve un po di ritmo

a guerra fredda in Crimea non spaventa le Borse. Tanto che sinora lo scontro tra Russia e patto atlantico sul futuro della penisola caucasica non sembrano avere preoccupato pi di tanto i mercati. Dopo il luned nero successivo alla mezza invasione di Sebastopoli, che ha spinto in rosso le principali Piazze finanziarie di oltre il 2%, il recupero stato rapido e a meno di una settimana lindice Eurostoxx ha ridotto le perdite allo 0,15%.

Conti
Negli Usa lindice S&P 500 ha fatto addirittura segnare un nuovo record storico mentre Piazza Affari, dopo avere perso oltre il 3% nel primo giorno di scambi post scoppio della crisi, ha recuperato tutto il terreno perso accumulando addirittura un guadagno del 2%. La tensione tra le grandi potenze sono per tuttaltro che svanite e i mercati potrebbero cambiare direzione rapidamente se la situazione dovesse precipitare. Osservati speciali sono i settori pi esposti e reattivi, alle crisi geopolitiche: trasporti, infrastrutture, energia e beni di consumo legati ai viaggi. Non un caso che tra i titoli europei ancora in rosso dopo il luned nero ci siano Volkswagen, Bmw ed Lvmh. Mentre in Italia il bilancio negativo per Ferragamo, Luxottica e World Duty Free. CorrierEconomia ha messo in rassegna i titoli appartenenti allindice Eurostoxx 600, scelti per capitalizzazione, e rappresentativi dei settori giudicati dagli investitori pi esposti alle tensioni geopolitiche: auto, trasporto aereo, utility, petroliferi, e gestione di infrastrutture come autostrade ed aeroporti. I risultati sono riportati nella tabella a fianco. Il petrolio uno dei principali termometri per misurare lo stato di tensione dei mercati finanziari con una correlazione positiva tra movimento dei prezzi e grado di pericolosit della crisi. Lo scontro paramilitare in Crimea non ha scosso per pi di tanto il

greggio che dopo una fiammata a oltre 105 dollari si raffreddato toccando un minimo di 100 dollari. In Borsa di riflesso si sono mosse le grandi corporation delloro nero come Total, Eni e Repsol. Per tutte queste societ il bottino da inizio anno magro in termini di performance, oscillando tra il +5% del colosso francese e il +0,1% della cugina spagnola. E sono stati proprio i venti di guerra in arrivo da est a consentire ad Eni di tornare in nero da inizio anno. I timori di un surriscaldamento dei prezzi dei carburanti giocano invece contro il settore auto che gi soffre di una domanda stagnante. Tra i peggiori titoli dellEurostoxx dal luned nero si trovano Bmw e Volkswagen che hanno lasciato sul terreno rispettivamente l1,33% e l1,46%.

Societ Volkswagen Daimler Bayerische Motoren W. Fiat Sodexo Ryanair Holdings Deutsche Lufthansa Electricite de France Gdf Suez Enel Total Eni Repsol Atlantia Abertis Infraestructuras Aeroports de Paris

Settore
Auto Auto Auto Auto Trasporto aereo Trasporto aereo Trasporto aereo Utility Utility Utility Petrolifero Petrolifero Petrolifero Infrastrutture Infrastrutture Infrastrutture

(milioni di euro)

Capitaliz.
84.696 73.739 54.128 9.796 12.175 10.139 8.604 53.499 45.554 36.391 106.448 63.544 24.080 15.211 14.433 8.622

corrente * 182,05

Prezzo min ** 132,60

max ** 197,35

Perf.% da inizio anno -7,54%

68,93 82,48 8,06 77,48 7,34 18,66 28,79 18,88 3,87 46,93 17,54 18,34 18,42 16,87 87,13

38,65 63,93 3,97 62,26 5,32 12,93 14,60 14,47 2,30 35,25 15,29 15,76 11,92 12,01 64,12

68,93 86,21 8,06 77,80 7,48 19,04 28,79 19,48 3,87 47,03 18,98 19,78 18,42 17,62 88,06

9,59% -3,22% 35,49% 5,21% 17,44% 21,01% 13,39% 10,44% 21,93% 5,38% 0,29% 0,11% 12,94% 4,46% 5,61%

uperate le scadenze tecniche di febbraio, il mercato italiano si conferma tra i pi forti dei paesi industrializzati con un rialzo dellindice Ftse Mib del 9,43% da inizio anno. Il listino ha cos raggiunto i 20.700 punti che rappresentavano la principale area target per il 2014. In scia allFtse Mib si trova lindice di Toronto con un rialzo del 5,2%, grazie alla ripresa delle materie prime. E poi gli altri listini con performance intorno a due punti percentuali. Fanalino di coda il Giappone con il Nikkei sotto del 9,6% scontando, probabilmente, il +50% dellanno scorso. Il particolare stato di forza mostrato dal mercato italiano a inizio 2014, dovuto al significativo rialzo dei settori pi deboli che in questi anni hanno subito la crisi come limmobiliare (+37%), seguito dai media (+22%), dalle telecomunicazioni (+18%) e dal comparto dei materiali edili (+16%). Subito dietro con un rialzo del 17% si collocano la tecnologia e il settore delle auto e della componentistica, notoriamente forti per la loro correlazione con lexport. A questi risultati positivi dobbiamo aggiungere la conferma del settore bancario (+19%), fino a un anno fa al centro della crisi, e quello dei servizi finanziari (+10%). Bastano queste percentuali per spiegare il recupero del
Perf.% da inizio Indici Italiani anno Trend Ftse Mib 40 +13,82% Ftse All Share +9,41% Perf.% da inizio Settori Italiani anno Trend Utilities +13,68% Viaggi/tempo lib. +12,41%

Natura

Ma quella Ucraina soprattutto una crisi del gas dal momento che le forniture dalla Russia verso lEuropa transitano proprio attraverso le reti che corrono nel sottosuolo di Kiev. E nellipotesi in cui le reti ucraine dovessero essere inutilizzabili a trarne vantaggio sarebbero gli operatori proprietari di rigassificatori o di reti passanti per strade alternative destinate a servire il mercato europeo. Tra questi Enagas, Gdf Suez ed Enel che potrebbero beneficiare di un doppio effetto: maggiore domanda e maggiori prezzi di distribuzione. E, guarda caso, tra i migliori performer dellEurostoxx dal 28 febbraio scorso ci sono il gruppo guidato da Fulvio Conti che ha guadagnato il 3,87%, e la utility francese che ha messo a segno un rialzo del 2,42%. Enel ha cos consolidato la propria posizione allinterno dellindice delle blue chips europee che la vede al secondo posto per performance da inizio anno con un guadagno del 22%. Discorso opposto invece per il mondo dei trasporti e i settori correlati. In questo caso leffetto della crisi incide sia in termini di maggiori costi dei carburanti che di minore traffico. Osservati speciali quindi le compagnie aeree,

(*) In euro; (**) Ultime 52 settimane

20.906

21.000

20.000

19.000

Settori Italiani Beni immobili Media Banche Telecomunicaz. Tecnologia Auto Edilizia Chimica

+37,43% +22,91% +19,23% +18,66% +17,54% +17,48% +16,76% +14,00%

Salute +11,76% Servizi nanziari +10,56% Servizi industriali +6,31% Distribuzione +4,12% Energia +1,29% Alimentari +1,14% Beni personali -1,63% Assicurazioni -2,12% Materie Prime -3,08%

Ftse Mib

18.000

17.000

16.000

15.056
Mar 2013 Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen 2014 Feb Mar 2014

15.000

Fonte: elaborazione CorrierEconomia. Dati al 5/3/2014

RP

Piazza Affari in attivo del 2% dopo il recupero delle perdite

le societ di gestione di aeroporti e autostrade e lindustria dei duty free. In Piazza Affari a fare i conti con i timori di un blocco del traffico stata World Duty Free, uno dei maggiori operatori mondiali di retail aeroportuale presente in 20 Paesi di tutti e 5 i continenti in cui gestisce oltre

550 punti vendita. Nelle quattro sedute successive allo scoppio della crisi in Crimea la societ ha accumulato una perdita dell1% rispetto al +2% dellindice delle blue chip. Ma da inizio anno resta sempre uno dei migliori di Piazza Affari: +15,1%.
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mercato azionario italiano rispetto agli altri indici europei come il Dax tedesco e lo Stoxx 600, dai quali si trovava molto indietro rispetto ai livelli del 2007. A seguire segni positivi si registrano anche nel settore farmaceutico e dei sanitari (+11%), nelle utilities (+13%) e nella chimica (+14%). Pi deboli la distribuzione (+4%), gli alimentari (+1,14%) e lenergia (+1,29%) che ancora soffrono del ristagno dei consumi interni. In rosso vi sono solo tre settori: il lusso e i beni personali (-1,6%), le assicurazioni (-2,1%) che risentono del ristagno dei tassi di interesse e del riordino delle tariffe nel settore, e le materie prime (-3%). Un quadro quindi positivo. Dove, per, prevale il ritorno di fiducia pi che un cambiamento di atteggiamento giustificato da oggettivi segni di ripresa. Il clima positivo favorito anche da una generale chiusura delle posizioni speculative ribassiste in attesa di verificare i primi effettivi dati di ripresa degli ordinativi, del fatturato e dei consumi. Senza un deciso passo in avanti dei fondamentali, nei prossimi mesi la fase tecnica che stiamo attraversando rischia nuovamente di sgonfiarsi.
MARCO ZULBERTI
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Pro & Contro


le valutazioni dei titoli sono molto interessanti, sottolinea Cashman. Il gestore ricerca opportunit dove vede unampia differenza tra il prezzo dellazione e il valore dellazienda, determinato dai rendimenti che la societ stessa in grado di generare con continuit sul lungo periodo. In questa fase di mercato il gestore di M&G considera con particolare interesse le societ pi sottovalutate che appartengono al comparto hi tech, dei materiali di base e al settore finanziario. I titoli che abbiamo in portafoglio hanno in comune un significativo scostamento tra il prezzo dellazione e il valore fondamentale dellazienda, afferma. Tra i nomi con il maggior peso in portafoglio, Cashman ricorda due delle principali banche giapponesi, Mitsubishi UFJ Financial e Sumitomo Mitsui Financial Group, mentre nel comparto hi tech il titolo preferito Sony, leader nellelettronica di consumo. I gestori di JPMorgan Am, per parte loro, sovrappesano il comparto dei servizi, le banche, e linformation technology, avvantaggiati dalla fase positiva del ciclo economico. Pi ridotte, invece, le posizioni nel segmento delle utilities e delle assicurazioni.
FRANCESCA MONTI
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I fondi e i titoli per vincere la sindrome giapponese


Tokyo in rosso da inizio anno, ma per i gestori ancora conveniente. Attenti al cambio con lo yen

l Nikkei 225 della Borsa di Tokyo ha registrato negli ultimi 12 mesi il rialzo pi forte (+31%) tra i grandi indici azionari internazionali. Tuttavia, chi ha investito nei fondi specializzati sul listino nipponico nellultimo anno pu dirsi soddisfatto soltanto a met. Infatti, a causa del forte deprezzamento dello yen rispetto alleuro (-14% circa), il rendimento effettivo dellindice azionario giapponese si riduce per un investitore europeo al 12,6%. Inoltre, da gennaio, la perdita media sfiora i quattro punti percentuali. Nonostante questi dati di performance solo in parte favorevoli, molte case di investimento continuano a ritenere di grande interesse per i prossimi 12 mesi lazionario nipponico. In un recente studio del Credit Suisse, proprio lindice Nikkei 225 viene accreditato del pi ampio rialzo potenziale fino a un target di 18.600 punti , il 23,5% al di sopra degli valori correnti. Vale a dire ampiamente davanti allEurostoxx delle

blue chip europee (cui viene attribuito un potenziale +13%) e allS&P500 americano (+6,5%). In Giappone infatti le valutazioni restano su livelli interessanti, il rapporto prezzo/utili (p/e) in linea con i principali mercati sviluppati, mentre le aspettative sulla crescita dei profitti delle imprese per questanno sono molto superiori, offrendo allindice azionario di Tokyo un maggiore spazio di crescita. I prossimi mesi saranno cruciali per capire meglio il grado di successo della Abenomics, ovvero della politica adottata dal primo ministro giapponese Shinzo Abe che nellultimo anno ha riportato il paese allattenzione degli investitori, afferma uno studio del team di gestione di JPMorgan Am. Se infatti leconomia reale giapponese ha reagito positivamente alle misure di stimolo monetario, da adesso in avanti non baster pi svalutare lo yen e aumentare la liquidit ma ci sar bisogno di interventi pi ambiziosi e strutturali.

I migliori fondi azionari Giappone

Performance % da inizio 1 3 Nome fondo anno anno anni JPMorgan Funds -JPMorgan Japan Eq. -4,70% 22,49% 19,64% Capital International Japan Equity -4,06% 21,76% 16,09% Rothschild & Cie Elan Japindice -6,66% 21,64% 16,79% Comgest Growth Japan -4,27% 19,94% 18,50% M&G Japan -0,75% 18,30% 17,09% Glg Japan CoreAlpha Equity -1,75% 18,02% 5,19% Polar Capital Plc Japan Alpha Japanese -6,56% 17,91% -3,33% 17,68% 2,54% Metzler Japanese Equity Fund

Dopo il forte rally del mercati del 2013, ci aspettiamo un trend positivo ma pi moderato e soprattutto caratterizzato da una maggiore volatilit sottolinea la ricerca. Dean Cashman, gestore del fondo M&G Japan della sgr britannica M&G ritiene che le opportunit di investimento nellazionario giapponese siano ancora interessati. Le aziende che analizziamo generano flussi di cassa rilevanti e utilizzano

queste risorse per investire in nuove attivit, ridurre il debito e trasferire valore agli azionisti attraverso dividendi e operazioni di buyback, afferma. Secondo il gestore la solidit dei bilanci aziendali non stata ancora debitamente apprezzata dal mercato. Senza contare che le societ giapponesi hanno il pi alto livello di rendimenti di cassa in Asia, e pagano buoni dividendi senza per questo pregiudicare il servizio del debito e il finanziamento dei progetti di sviluppo. Inoltre abbiamo osservato cambiamenti importanti nellatteggiamento delle aziende, indirizzate verso una maggiore attenzione alla realizzazione del proprio vantaggio competitivo. Anche per questo

CO R RI ER ECO NO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

21

Portafogli & Ripresa


Le opportunit
Lezioni di storia

Investimenti

Trend Dopo la revisione al rialzo delle stime di aumento del Pil nella Ue

Dal 1980 per 26 anni i listini europei hanno chiuso in attivo nonostante nei 12 mesi ci siano state forti flessioni
40% 30% 20% 10% 0% -10% -20% -30% -40% -50% 1980 82 84 86 88 90 92 94 86 88 00 02 04 06 08 10 2012

Levento

Mercati Date il giusto peso alle correzioni dei listini


Dal 1980 a oggi, in 26 casi su 34, lindice Msci Europe ha chiuso in attivo, nonostante lunghe fasi Orso nel corso dei 12 mesi
DI MARCO SABELLA

Ribassi registrati dellindice Rendimento nale dellanno

Missione crescita sbarca a Roma

a temuta spirale deflazionistica nellEurozona con il rischio di un calo generalizzato dei prezzi di beni e servizi capace di bloccare qualsiasi speranza di crescita economica si sta allontanando. E la crisi tra Russia e Ucraina, non ancora risolta, per il momento non sembra in grado di provocare un effetto generalizzato di panic selling, vendite emotive, sui mercati azionari. Sono questi, secondo Paola Toschi, market strategist di JPMorgan Am, i due elementi di forza dei mercati finanziari europei alle soglie della primavera.

crescita per il 2014 dall1,1 all1,2%, insieme alla conferma di una stima di aumento del Pil dell1,5% per il 2015, indicano che la situazione economica tende a normalizzarsi, creando un clima favorevole agli investitori, afferma la strategist. Tuttavia la scorsa settimana la crisi tra Russia e Ucraina e la rapida successione della reazione dei mercati, prima con una forte correzione emotiva, poi con un vivace rimbalzo, ha messo in evidenza che nellanno in corso potranno ancora presentarsi situazioni di tensione e volatilit sebbene allinterno di uno scenario

sostanzialmente positivo. Lelaborazione a fianco ci ricorda che la volatilit spesso molto pronunciata dei mercati azionari una costante, anche negli anni in cui le borse realizzano buoni risultati. Nei 26 casi su 34 (dal 1980 a oggi) in cui lindice Msci Europe ha registrato performance precedute dal segno pi le oscillazioni in corso danno sono state in alcune circostanze molto violente. Nel 2009, quando lindice azionario paneuropeo chiuse con un rialzo del 23% le borse erano arrivate a toccare perdite del 26%. Nel 1998, un consuntivo di fine anno del +20%, si registr un valore

minimo con una perdita del 31%. Non a caso in concomitanza con il default della Russia che in quella circostanza provoc unondata di vendite da panico. Queste elaborazioni indicano che dobbiamo sempre consigliare agli investitori di limitare le reazioni emotive a eventi specifici di crisi di breve periodo. E che necessario mantenere una visione di pi lungo termine, senza dimenticare i fondamentali che ispirano le scelte di investimento, afferma Toschi.

Fonte: Msc, FactSet, J.P. Morgan am. I rendimenti sono basati sul solo indice dei prezzi e non comprendono i dividendi. La contrazione durante l'anno riferita alla flessione pi pronunciata del mercato dal massimo al minimo nel corso dell'anno solare. I rendimenti indicati sono per gli anni solari dal 1980 al 2013. Guide to the Markets Europa. Dati al 31 dicembre 2013
RPirola

Opportunit
Detto in altri termini le fasi di correzione, ad esempio quella che stiamo attraversando, possono rappresentare opportunit di ingresso sui mercati a livelli pi contenuti. Tanto pi che, oltre al quadro macroeconomico in via di miglioramento sulle due sponde dellAtlantico, anche i dati aziendali confermano un trend positivo. Negli Stati Uniti, dove Wall Street ha registrato lo scorso anno una per-

Conferme dalla Bce


La riunione del board della Bce di gioved scorso ha del resto fornito nuovi argomenti a questa impostazione. Il pericolo di deflazione risulta meno incombente in base alle dichiarazioni rese del presidente Draghi e la leggera revisione al rialzo delle stime di

Meglio evitare scelte emotive. Gli utili delle societ danno indicazioni positive
Strategist Maria Paola Toschi (JPM Morgan Am)

formance superiore al 30% i dati di chiusura del quarto trimestre dei conti aziendali indicano una crescita degli utili aziendali a doppia cifra, un indicatore importante delle solidit della ripresa americana e della sostenibilit delle quotazioni (piuttosto elevate) raggiunte dai titoli a Wall Street. In Europa, altro mercato azionario preferito nelle scelte di portafoglio di JPMorgan Am, gli utili aziendali del quarto trimestre mostrano un calo medio del 2,5% rispetto al 2013, ma oltre il 50% delle societ che hanno gi comu-

nicato i dati di consuntivo hanno battuto le previsioni di utile formulate dagli analisti. In questo scenario solamente i mercati emergenti appaiono tuttora minacciati dal deflusso dei fondi degli investitori verso aree a maggior sicurezza e con migliori fondamentali di crescita economica. Non soltanto per effetto della crisi tra Russia e Ucraina, ma anche perch altri paesi, come la Turchia e la Thailandia, stanno attraversando una fase di grave instabilit politica.
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ppuntamento a Roma, domani 11 marzo alle 19, a Palazzo Taverna, via Monte Giordano 36. Un panel di esperti affronter largomento cruciale della crescita. Lincontro si inserisce nella serie di tavole rotonde (le prime tre sono state fatte a Brescia, Bologna e Firenze) che ha per filo conduttore Missione crescita, quali visioni per il 2014. Un road show organizzato in collaborazione con il gruppo americano di asset management JPMorgan Am (per maggiori approfondimenti si veda anche, allinterno del canale Economia di Corriere.it il riquadro dedicato in grigio). Lincontro, che avr un carattere divulgativo e operativo anche in termini di idee per scelte di portafoglio, si avvale della partecipazione di Bernab Bocca, senatore e presidente di FederAlberghi, Giuliano Noci, pro rettore del Politecnico di Milano, Maria Paola Toschi, market strategist di JPMorgan asset management, Stefano Zapponini, vice presidente nazionale Piccola industria-Confindustria. Lingresso gratuito e aperto a tutti. possibile prenotarsi telefonando allo 02/20400331 o inviare email a missionecrescita@corriere.it.
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Lintervento

Ecommerce, cos il made in Italy pu trovare un posto al sole


di GIULIANO NOCI*
l made in Italy in pieno boom economico sulla Rete. in continuo aumento il numero di persone (+8% rispetto al 2012) che scandagliano siti Internet alla ricerca dei prodotti del Bel Paese sia da pc che da mobile (le ricerche su smartphone in un anno sono aumentate del 40%). Non si tratta di un fenomeno inatteso visto che quando gli stranieri pensano alleccellenza e allo stile immediatamente pensano Italia. E molti di loro si informano e formano le loro preferenze online. Non cos facile e scontata per la prospettiva per il sistema delle nostre imprese: solo il 34% ha un proprio sito web. E tra i pochi attivi sulla Rete, prevale ladozione di una strategia di presenza digitale indistinta rispetto ai paesi target, secondo una logica di standardizzazione della propria identit. E anche qui i risultati non sono invero incoraggianti: le ricerche rivelano che dagli Emirati Arabi e dalla Cina si registra un calo, rispettivamente, dell11% e del 64% (Google, 2013). Internet s un fenomeno globale ma dalle forte caratteristiche locali. Un esempio per tutti: Facebook, Twitter e lo stesso Google non sono disponibili o sono di fatto irrilevanti in alcuni paesi dellAsia come la Cina. In questa prospettiva, lapproccio di larga parte delle imprese alla Rete quantomeno inadeguato. Nella pratica si perdono cos opportunit enormi dal momento che larga parte delle decisioni di acquisto sono influenzate da quanto si trova sul web e lecommerce in rapidissima crescita: a livello globale ha superato i 1.000 miliardi di dollari. E non solo nel mondo occidentale: la Cina gi oggi il primo paese al mondo per valore del transato sul web e nei prossimi 5 anni il commercio elettronico destinato a pi che raddoppiare. Quando penso allinternazionalizzazione e alle riflessioni circa le difficolt delle nostre Pmi ad effettuare gli investimenti necessari provo quasi un senso di sconcerto. In un mon-

do in profonda e continua evoluzione, cambia anche il modo con cui si raggiunge la dimensione della internazionalizzazione. Quantomeno in una fase iniziale, e soprattutto per quelle aziende che sono a corto di liquidit, la scelta di optare per lonline quasi ineludibile: molto pi alla portata sul fronte degli investimenti necessari anche se condizionata da una conoscenza del mondo della Rete. Avviare un progetto di internazionalizzazione oggi richiede non tanto e non solo un sito web abilitato allecommerce quanto piuttosto un programma organico di azioni per risultare tra i primi siti nel posizionamento naturale restituito dal motore di ricerca; essere attivamente presenti sui social network dato che questi influenzano sempre pi, e in misura a volte maggiore della pubblicit tradizionale, le decisioni di acquisto. Alle Pmi richiesto un doppio cambio di passo; necessario un progressivo abbandono della logica di servizio esclusivo alla domanda interna che ancora oggi rappresenta il driver principale del loro fatturato ed fondamentale, daltro canto, che imprenditori e/o manager si rendano conto dellimportanza strategica dellonline. Le opportunit sono davvero a portata di mano e sono reali anche se si fa riferimento ad un mondo immateriale. Mi torna in mente, a questo proposito, ancora laffermazione di un manager che in questi giorni mi ha rivelato come la decisione di varare un progetto di ottimizzazione della presenza aziendale nei motori di ricerca abbia portato la stessa azienda ad aumentare in tempi rapidissimi del 50% il valore del transato online. Ma allo stesso tempo penso a quellimprenditore (anziano), che recentemente mi ha esplicitato il suo profondo scetticismo rispetto al mondo della rete: tutto fumo, secondo lui. Se vogliamo riprendere la strada della crescita, bisogna che il governo Renzi tra le altre cose affronti con vigore il tema dellagenda digitale: non solo nella prospettiva dellefficienza della pubblica amministrazione ma anche per ridare ossigeno a un sistema di piccole e medie imprese oggi in grave difficolt. *Politecnico di Milano
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COR RI E R ECONO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

Il premio
Eventi Prosegue la pubblicazione dei finalisti azionari dei Morningstar Awards, in programma a Milano il 26 marzo

Fondi Ecco i fuoriclasse globali


I prodotti che hanno ottenuto i migliori risultati investendo nelle Borse mondiali e nei Paesi emergenti
DI GIUDITTA MARVELLI

n premio per i migliori gestori del 2013. I portafogli che hanno saputo navigare meglio tra le opportunit e i rischi del mercato globale sono in piedi sul podio dei finalisti dei Morningstar Awards italiani. Nelle serata del 26 marzo, al Teatro Vetra di Milano, alla fine della prima giornata del Salone del Risparmio, i riconoscimenti verranno consegnati a quindici gestori ((sette azionari, sei obbligazionari e due bilanciati) e a cinque societ. Un Oscar alla capacit di creare valore per gli investitori, che viene attribuito sulla base di un collaudato metodo statistico, applicato in tutti e 27 i Paesi in cui Morningstar, leader per lanalisi dei fondi, presente. In questa pagina CorrierEconomia prosegue la presentazione dei finalisti nelle categorie azionari internazionali, azionari Emergenti e azionari Asia Pacifico. Tre eccellenti su ogni podio, ma solo uno verr premiato. Sulla base dei risultati di breve e medio periodo corretti per il rischio, ma anche dopo una valutazione di aspetti qualitativi, che vanno dalla capacit della sgr di fare delle economie di scala al know how del gestore passando per gli investimenti in innovazione tecnologica. Nel prossimo numero la sfilata dei finalisti in campo obbligazionario.
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I podi

I fondi nalisti ai MorningStar Awards. I fondi sono in ordine alfabetico per categoria MorningStar

Nome fondo

Societ

Gestore

Rating MorningStar

Rendimento % da inizio anno 1 anno 3 anni 5 anni

Spese nette annue

Azionari internazionali Large Cap

DB Platinum Branchen Stars R1 Acc Nordea-1 Global Value BP Eur Pictet Security-P Eur Benchmark: Msci World Free Nr Usc
Azionari Mercati emergenti

DB Platinum Advisors Nordea Investment Funds Pictet Funds (Europe) Morgan Stanley Capital Intl (Msci)

Management Team Jrn Linde Andersen Yves Kramer; Frdric Dupraz;

-2,92% -3,08% -0,68% -3,70%

16,17% 14,23% 16,92% 16,83%

11,35% 11,55% 8,32% 9,89%

16,55% 14,52% 16,69% 15,09%

1,50% 1,92% 1,98%

Carmignac Pf Em Discovery A Eur Fidelity Emerging Markets A-Eur Benchmark: Msci Em Nr Usd
Azionari Asia e Pacico

Carmignac Gestion

Xavier Hovasse;David Young Park; J.L. Scandella; V.Strauss; G. Besedina; Nick Price

-2,41% -4,85% -3,01% -3,40%

-8,77% -4,69% 0,32%

-0,69% -1,76% 2,24%

16,99% 19,70% 17,82% 14,94%

2,36% 1,71% 1,96%

Comgest Growth Gem Promis Coms Eur Comgest


Fidelity (Fil Inv Mgmt (Lux)) Morgan Stanley Capital Intl (Msci)

-11,03% -1,99%

CB-Accent Lux Far East Equity B Fidelity Pacic A-Acc-Eur M&G Asian A Eur Benchmark: Msci Ac Asia Pac
(escluso Giappone)

CB-Accent Lux Sicav Fidelity (Fil Inv Mgmt (Lux)) M&G Group Morgan Stanley Capital Intl (Msci
140 135 130 125 120 115 110 105 100 95 90

Management Team Dale Nicholls Matthew Vaight

-5,60% 1,96% -2,84% -0,78%

11,56% 18,67% -6,14% -6,26%

8,59% 8,34% 3,88% 2,97%

20,04% 24,47% 19,16% 18,02%

2,12% 1,93% 1,73%

Borse Internazionali Large Cap


(Msci World Free)

(Msci Emerging Markets)

Borse Mercati emergenti

112 108 104 100 96 92 88 84 lug 2011 gen 2012 lug 2012 gen 2013 lug 2013 gen 2014

125 120

Borse Asia e Pacico


(Msci Asia Pacico)

115 110 105 100 95 90

lug 2011

gen 2012

lug 2012

gen 2013

lug 2013

gen 2014

lug 2011

gen 2012

lug 2012

gen 2013

lug 2013

gen 2014

Fonte: Morningstar Direct

RP

Azioni internazionali/Nordea Global Value

Azionari Emergenti/Ff emerging market

Leterno business dei consumi I saldi delle Nuove economie


Crescita senza strappi con i colossi di cibo e salute Trattano a sconto del 35% rispetto allOccidente

ella rosa dei tre fondi in corsa per il Mor- teggere il capitale investito quando leconomia ningstar Awards 2014, nella categoria va male. La scelta scaturisce dalla consideraazionari internazionali, si piazzato il prodot- zione realistica che tutti dobbiamo mangiare, to globale con strategia value, a quattro stelle, bere e abbiamo bisogno di farmaci, indipenfirmato Nordea: si tratta di Nordea-1 Global dentemente da quello che accade nel mondo. Value BP Euro. Con un patrimonio di oltre 62 Per il 2014 avete in programma modifimilioni di euro, denominato nella valuta uni- che di portafoglio? ca e, quindi, senza rischio di cambio e per sotNon prendiamo mai una decisione stratetoscriverlo bastano 50 euro. gica a inizio anno, ma modifiIl gestore Joern Linde Anderchiamo il portafoglio del fonsen, spiega le strategie dinveDurante la crisi do quando si presentano ecstimento seguite per centrare societ a prezzi sconabbiamo fatto cellenti la performance del 22,22% tati. Siamo sempre alla meglio nel 2013. ricerca di qualcosa di nuovo Qual lobiettivo del fonda acquistare, principalmendellMsci world do? te in Europa e negli Usa e in sempre stato quello di vestiamo solo in societ doavere un portafoglio in grado miciliate in paesi democratidi difendere al massimo il paci. trimonio degli investitori duQual la vostra visione rante le fasi negative e ottenesui paesi emergenti? re il migliore rendimento nel Non abbiamo investilungo termine, con bassa vomenti diretti, ma molte socielatilit, nei periodi di rialzi. t presenti nel fondo hanno Da quando gestisco il fondo, attivit in tali paesi. Crediagennaio 2008, siamo passati mo nelle Nuove economie, attraverso diverse condizioni ma preferiamo investirvi indei mercati finanziari: dal direttamente, attraverso soNordea Joern Linde crollo del 2009, a una delle faciet come Nestl, Unilever, Andersen si rialziste pi marcate degli Pepsi, perch i loro manager ultimi cinque anni e sono riuconoscono i mercati emerscito a portare a casa, dal lancio alla fine di genti meglio di noi. febbraio 2014, una performance cumulativa A quale profilo dinvestitore si rivolge il del 31,57%, al netto dei costi, ad eccezione del- fondo? le eventuali commissioni dingresso, battendo Riteniamo che questo prodotto sia perfetlindice di riferimento lMsci World che, nello to per gli investitori che vogliono dormire sonstesso periodo, si fermato al 27,78%. ni tranquilli, perch consente unesposizione Con quale strategia dinvestimento? su societ di grandi dimensioni, sottovalutate Tendiamo sempre a sovrappesare societ che resteranno sul mercato per molte generadei settori alimentare e farmaceutico, perch zioni. permettono di conseguire una crescita stabile PATRIZIA PULIAFITO e alti dividendi, mentre sono in grado di pro RIPRODUZIONE RISERVATA

ira finalmente aria di riscossa in (alcune) paesi sviluppati, favorita dal recente indebolipiazze emergenti. Dopo anni di perfor- mento delle divise emergenti, che rende pi mance deludenti, un 2013 chiuso in flessione competitivi i produttori e gli esportatori. Daldi oltre 2 punti percentuali nonostante i rally laltro, possibili progressi sul piano delle rifordei mercati sviluppati e i primi due mesi anco- me nelle economie pi fragili, per arginare ra in saldo negativo a -4%. Ma il calo delle leccessiva espansione del credito, consolidare valutazioni ha ormai raggiunto livelli piutto- i conti pubblici e migliorare la bilancia comsto estremi, spiega Nick Price, gestore del merciale. Entrambi i fattori potrebbero mifondo FF emerging markets gliorare la fiducia degli invefund di Fidelity W.I., uno dei stitori. fondamentale capipochi prodotti della sua cateNon si possono re, per, che le azioni dei mergoria a non aver subito perdicati emergenti non sono pi pi trattare te nel 2013 e che si guadaun gruppo omogeneo. Bisocome un unico gna evitare lesposizione alle gnato un posto nella terna di finalisti dei Morningstar pi deboli, perch i fattogrande settore aree Awards. ri positivi di cui hanno beneSiamo dunque vicini ad ficiato nellultimo decennio un possibile giro di boa? potrebbero venire meno o Rispetto ai mercati sviluptrasformarsi in ostacoli. pati, gli emergenti trattano a Quali segmenti sono da sconto del 30-35% come non evitare? accadeva da 10 anni. In valore Rimaniamo cauti sul setassoluto, gli attuali multipli tore dei materiali, a causa sono vicini o persino inferiori delleccesso di offerta in molai minimi registrati durante te industrie e degli sforzi di la crisi del 2008. possibile Pechino per ribilanciare la che queste valutazioni rifletsua economia. Siamo in sottano una reazione eccessiva topeso sui titoli finanziari, in Fidelity al recente flusso di notizie neparticolare per i timori legati Nick Price gative sui Paesi emergenti. allespansione del credito ciPotremmo quindi trovarci di nese e al settore immobiliare, fronte ad un punto dingresso molto interes- sul comparto energia e sulle societ molto insante, in una classe di attivo che dovrebbe debitate in valuta estera, specialmente nelcontinuare a beneficiare di fattori di crescita lambito delle economie pi deboli. strutturali nel medio-lungo termine. Le dinaQuali settori, invece potrebbero trainare miche positive non hanno per impedito a il recupero dei listini emergenti? questi mercati di sottoperformare negli ultimi Nel comparto dei consumi discrezionali si anni. possono trovare molte buone opportunit a Cosa dovrebbe innescare uninversione prezzi attraenti. Sovrappesiamo, inoltre, la sadi tendenza nel 2014? lute e la tecnologia. Da un lato, una ripresa dellattivit induPIEREMILIO GADDA striale sulla scia di quanto gi osservato nei RIPRODUZIONE RISERVATA

CO R RI ER ECO NO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

23

Lappuntamento
Come investiamo

Eventi Aspettando la tre giorni per operatori e investitori privati

La ripartizione dei fondi in Italia

Online

Risparmio Futuro e fisco, tutte le strade del Salone


I cinque percorsi della manifestazione alla Bocconi E i gestori riaprono il dibattito sulle agevolazioni tributarie
DI GIUDITTA MARVELLI

Altre tipologie

21% 117,8 miliardi 6% 33,7 miliardi

Azionari
di euro

1,7%

9,3 miliardi
di euro

Bilanciati
di euro

Flessibili
104,8 miliardi
di euro

La consulenza low cost viaggia in Rete

18,7%

Liquidit
26,3 miliardi
di euro

4,7%

Obbligazionari

47,9% 268,5 miliardi

di euro

l tempo sar galantuomo anche con le nostre pensioni? La domanda interessante, la risposta non semplice. Darsela richiede uno sforzo di volont, soprattutto per chi comincia adesso a guardarsi intorno in un mondo del lavoro decisamente difficile. A giovani e meno giovani che vogliono comunque sapere di pi su tutte le opportunit di investimento a lungo termine che il nostro sistema mette a disposizione, il Salone del Risparmio, in programma dal 26 al 28 marzo, offre spazi, percorsi, dialoghi, idee.

tema e del titolo: Investire nel lungo termine. Risparmio gestito, un ponte per il futuro. Abbiamo voluto mettere il concetto di futuro al centro di tutti i dibattiti dice Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni, la confindustria dei fondi che organizza levento . Da quello pi strettamente privato e previdenziale che interessa ogni singolo cittadino, a quello pi nazionale che riguarda il futuro delleconomia e

del sistema Italia. Ed ecco i cinque percorsi tematici, una novit di questa edizione, che accompagneranno operatori e visitatori semplici alla ricerca della concezione di futuro pi interessante per loro: portafogli su misura, il valore sistemico del risparmio gestito, informazione e formazione finanziaria, formazione certificata e normativa e fiscalit.

Fonte: Assogestioni. Dati al 31/1/2014

Vie
Per i risparmiatori e gli studenti, a cui come tradizionalmente avviene, dedicata la terza giornata del Salone, sono pensati in modo particolare i primi due percorsi, dove si affrontano i temi dellasset allocation personale e quelli della possibile maggior fiducia nellazienda Italia. Tra i molti main sponsor della manifestazione spiccano i nomi di diversi asset manager nazionali e internazionali attivi da anni nel nostro Paese. Considerando anche i fondi estero vestiti, cio prodotti da sgr italiane utilizzando veicoli di investimento di diritto estero, il patrimonio delle casse comuni in gran parte di segno globale. Cos, girando fra gli stand, i visitatori del Salone avranno la pos-

Programmi
Gli spazi saranno come di consueto quelli dellUniversit Bocconi, a Milano, dove oltre cento stand, conferenze, mostre e corsi di aggiornamento renderanno la kermesse finanziaria pi grande dEuropa un luogo ospitale per gli addetti ai lavori e anche per chi, semplicemente, vuole fare un viaggio nel mercato dei risparmi. I percorsi sono cinque e sono interpretazioni personalizzate per i diversi tipi di visitatore del

sibilit di vedere e conoscere questa realt che vale oltre 1.300 miliardi di euro se si considera il perimetro allargato dellindustria fatta di fondi, assicurazioni e mandati istituzionali. I rischi macroeconomici e altre fasi di alta volatilit dei mercati finanziari sono destinati ad accompagnarci anche negli anni a venire spiega Luca Di Patrizi, country head di Pictet am . Le strategie che consentono di tenere a bada il rischio saranno sempre pi ricercate e premiate mentre, rispetto al passato, la diversificazione valutaria sar un elem e n to d i s t i n t i vo d e l l a performance finale dei portafogli.

Riforme
Crediamo sia importante tornare ad alimentare il dibattito sul futuro previdenziale degli italiani e sui percorsi alternativi ipotizza-

Assogestioni Fabio Galli

bili viste le pressioni del futuro sul sistema pensionistico dice Gian Maria Mossa, condirettore generale di Banca Generali . Per questo auspichiamo che, con uno sforzo collettivo, ognuno si faccia carico delle proprie responsabilit, a partire dalle istituzioni interessate che potrebbero seguire lesempio di diversi Paesi Europei dove il risparmio di lungo periodo gode di agevolazioni fiscali e incentivi che ne agevolano la diffusione. Quello del fisco pi leggero per il risparmio paziente un tema molto importante che stato sul tavolo del governo prima della crisi e che, adesso, potrebbe tornarci se vero che il nuovo esecutivo vuole affrontare il complicato discorso di un riordino complessivo delle aliquote. I gestori non smettono di chiederlo.
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endere pi conveniente linvestimento anche per i piccoli risparmiatori necessario. Ma pu non essere sufficiente se anche il mondo della consulenza non diventa pi accessibile. Una possibile soluzione low cost arriva da Moneyfarm, societ dintermediazione mobiliare (sim) che dal 2011 fornisce via web consulenza finanziaria indipendente: la sim non riceve retribuzioni di alcuna natura dalle fabbriche prodotti e il servizio remunerato a parcella. Ai piccoli risparmiatori offre una consulenza di base che parte da una definizione del profilo di rischio del cliente e dei suoi obiettivi dinvestimento e si traduce in un portafoglio diversificato in 6 Etf (Exchange traded fund), con lindicazione dettagliata di quali fondi acquistare e quanto investire per ciascuno. Il portafoglio viene ribilanciato in media ogni due mesi per mantenere la coerenza con gli obiettivi, al variare delle condizioni di mercato. Il costo , in promozione, di 80 euro lanno (o 10 al mese) e aumenta progressivamente, insieme alla completezza e complessit del servizio di consulenza, per patrimoni sopra i 50 mila e i 150 mila euro.
P. E. G
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Novit Cresce lofferta di app. Anche per comprare casa

Al via il supercorso per gli analisti finanziari


Rilascia il passaporto per operare su scala internazionale

ompravendite e ricerche di immobili avvengono in misura crescente attraverso la rete, autentico motore di un mercato che da tempo soffre per la crisi economica. A conquistare la scena delle ricerche online di case e appartamenti in ogni angolo del Paese sono adesso gli smartphone e i tablet, che anche nel campo immobiliare stanno soppiantando i computer. Al punto che Tecnocasa (www.tecnocasa.it), uno dei maggiori operatori del settore, non solo ha registrato download record della sua mpp, ma ha anche migliorato lapplicazione dedicata ai dispositivi mobili per loperativit sul mercato. Per agevolare le ricerche degli oltre 400 mila visitatori delle offerte di Tecnocasa che utilizzano lapplicazione via smartphone e tablet, lazienda ha realizzato una versione del sito ottimizzata proprio per i cellulari che navigano attraverso browser. Laggiornamento integra quanto gi disponibile con la app arrivando a completare la copertura di questo segmento di mercato che nei prossimi 2-3 anni potrebbe secondo lazienda arrivare a rappresentare il 40-50% dei suoi navigatori complessivi. LAiaf (www.aiaf.it), lassociazione che riunisce analisti e consulenti finanziari, inaugura il prossimo luned 31 marzo la 50 edizione del

Presidente Aiaf Paolo Balice suo famoso corso di formazione per analisti finanziari che permette di conseguire il Diploma Ciia, un passaporto che consente di svolgere la professione a livello internazionale. Il diploma riconosciuto anche dalla FcaFinancial Conduct Authority con la qualifica di esame Key 2 e, associato allesame National Uk, consente di operare come analista finanziario sul mercato britannico. Inoltre Il corso offre la possibilit ai candidati di superare lesame Foundation, primo step per il conseguimento del diploma internazionale Ciia (Certified International Investment Analyst), che garantisce una specializzazione sulle prassi in uso nei singoli Paesi e sul contesto legislativo e culturale del mercato finanziario comunitario. Tutte le informazioni

specifiche relative al corso, che dura fino al 10 ottobre 2014, si possono trovare sul sito di Aiaf. Socit Gnrale (www.societegenerale.com) ha appena quotato su Borsa Italiana 132 nuovi covered warrant, di tipo call e put, che permettono di avere unesposizione su azioni italiane, azioni e indici esteri, tassi di cambio e materie prime. Con questa nuova maxi emissione Socit Gnrale offre 4 nuovi sottostanti: Amazon, Facebook, Twitter e, per la prima volta in assoluto, anche Starbucks, la catena internazionale di caffetterie basata negli Usa. E m e ss i d a Un i c re d i t (www.unicredit.it) sono sbarcati sul segmento SeDeX di Borsa Italiana 14 nuovi reverse bonus cap certificate che consentono di investire sullandamento dei mercati azionari partecipando alla performance negativa registrata dallazione o dallindice di riferimento fino ad un livello massimo del cap, corrispondendo inoltre un premio (bonus) se il sottostante si mantenuto stabile o ha registrato un moderato ribasso. Con questi strumenti, dedicati a investitori evoluti e istituzionali, si pu puntare al ribasso sul comparto bancario, industriale e telefonico italiano, nonch su indici europei e di settore.
SILVIA SINDACO
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COR RI E R ECONO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

Focus
1

Internet vince sulla pubblicit


SI INVESTE DI PI Andamento del budget Ict 2014 nelle banche italiane rispetto al 2013 LA SPINTA DEL WEB Il ruolo dei canali nelle fasi della relazione con la clientela (stime per i prossimi 2-3 anni)

33,3%
Crescente di meno del 5%

27,8%
Costante

...
Internet banking
%

16,7%
Crescente di oltre il 5%
Budget in crescita

16,7%
Decrescente di meno del 5%

56
52
%

5,5%
Decrescente di oltre il 5%

4,2
miliardi di euro
30
%

50
%

Contact center

41
%

33
30
%

29
%

PI CONSULENZA, MENO PAGAMENTI IN FILIALE Distribuzione attuale del tempo dellagenzia fra le diverse attivit

43%
Assistenza e consulenza alla clientela

29%
Transazioni (front ofce)

15
%

Totale attivit
% Back ofce

10%
Altro

18

Pubblicit

Informativa

Acquisizione nuovi clienti

Transazioni

Cura del cliente


S. Avaltroni

Anticipazioni Il rapporto Ict 2013 dellAbi. Stanziati 4,2 miliardi di euro per il 2014, in crescita per i piccoli. Le 4 piattaforme

Appuntamento

Banche Pi canali, pi clienti


Linvestimento in tecnologia sale questanno per un istituto di credito su due Lobiettivo aumentare le operazioni a distanza. Con tablet e smartphone
DI ALESSANDRA PUATO

aranno le stellette che i correntisti cominciano a dare alle banche su Internet. Saranno i costi da tagliare, in un momento in cui le sofferenze da crediti aumentano e le stime sugli utili futuri sono al ribasso. Sar necessit, insomma, ma il risultato che il sistema creditizio, in Italia, continua a investire in tecnologia. Non solo su Internet: per automatizzare le filiali, per rendere pi sicure le transazioni, per ridurre i rischi, per ricollocare parte del personale in esubero, per potenziare le infrastrutture di rete, per adeguarsi alle nuove regole (come la proposta di regolamento europeo Emir sui derivati over the counter, quelli negoziati fuori mercato, delicato dossier). In testa agli obiettivi c per la banca mobile, accessibile dal cellulare e dal tablet. di 4,2 miliardi linvestimento in Ict (Information

and communication technology), messo a budget per questanno cruciale, che vedr partire in novembre la vigilanza completa della Banca centrale europea sui grandi istituti di credito nazionali. La cifra identica a quella stanziata lanno scorso, ma fa notizia che non sia diminuita. Per una banca su due dice il rapporto AbiLab 2014 che sar presentato a Milano marted prossimo (campione di 17 istituti di credito, rappresentativo del 51% degli sportelli in Italia) linvestimento in tecnologia superiore rispetto al 2013 (e per il 16,7% del panel lincremento oltrepassa il 5%); per il 27,8% costante. Significa che meno di una banca su quattro (il 22,2%) ha ridotto lesborso tecnologico. A destinare una somma maggiore, rispetto al 2013, allIct sono ancora i piccoli istituti, che hanno aumentato il budget nel 62,5% dei casi (contro il 40% delle grandi banche). Quanto agli obiettivi, in generale

possiamo dire che il 65% delle banche intende rafforzare nel breve periodo i canali a distanza, il 50% razionalizzare la rete di filiali (sempre pi dematerializzate), il 35% cambiare le modalit di lavoro dei dipendenti (a partire dagli orari), il 30% riconfigurare gli spazi sia nelle filiali sia nelle sedi centrali.

Saldi e bonifici
Lattenzione soprattutto sulla revisione del modello di servizio alla clientela e, quando si parla di multicanalit, ci si riferisce ormai ai dispositivi mobili, sui quali far transitare lofferta attraverso quattro piattaforme: gli sms (ormai quasi

Per controllare il saldo sul conto luso del cellulare ha raggiunto quello del computer

superati), le app, i mobile site (siti web destinati a smartphone e tablet), le schede sim. E difatti una delle evoluzioni in corso sono i pagamenti a sfioro con il cellulare, anzich la carta di credito: nel primo semestre di questanno previsto lavvio delle sperimentazioni iniziate con il gruppo Sia sui mobile payments con tecnologia Nfc. Per controllare il saldo o i movimenti del conto corrente, luso del cellulare ha del resto ormai raggiunto quello del computer (83% contro 86% delle risposte, campione di 648 intervistati possessori di smartphone e 652 di Pc, indagine AbiLab-PoliMi 2013). E sui bonifici, che possono superare i 7 euro se pagati allo sportello per contanti (20 euro in Paesi extraeuropei), sta diventando normale usare il tablet: dichiara di farlo quasi un possessore di tavolette su due, il 45% (40% le risposte affermative dai possessori di smartphone e 83% da quelli che usano il

computer). Il tema sensibile. Questo anche lanno in cui tutte le banche dovranno infatti adeguarsi al Sepa, larea unica dei pagamenti in euro, promossa dalla Bce e dalla Commissione Ue, a cui in Italia gli istituti di credito hanno destinato 200 milioni dinvestimento negli ultimi tre anni (la somma maggiore stata investita prima, dice lAbi). Significa che non ci saranno pi bonifici domestici, ma solo europei e con regole standard. Ci si aspetta (ma non sta ancora accadendo) che i costi per i clienti scendano. Lutilizzo di canali alternativi pu aiutare.

Decima edizione del Forum Abi Lab: la 2 giorni di Milano

I contact center
Al centro dellinnovazione bancaria, comunque, ci sar la relazione con la clientela, coltivata anche attraverso i social network. E dunque i contact center delle banche, dove lavorano ormai 2.500 persone: che non solo vengono chiamate dai correntisti, ma a loro volta li chiamano per proporre, anche, servizi in vendita. Il contact center assume un ruolo cruciale scritto nel rapporto AbiLab di cerniera tra i canali fisici e quelli a distanza. Lidea sposare la freddezza e la rapidit del self service con il calore e la competenza del contatto umano. Magari, facendo anche affari.
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anali, modelli tecnologici di servizio, tendenze dinvestimento, innovazione. Si parler di questo al Forum AbiLab, il 18 e il 19 marzo a Milano, nello spazio Eventiquattro di via Monte Rosa 91. Questanno lattenzione puntata in particolare sul cambiamento della domanda di prodotti e servizi, che sta spingendo le banche a rivedere il modello distributivo, con logica dintegrazione multicanale. Nel corso del forum, giunto alla decima edizione, saranno assegnati i Premi Abi per linnovazione nei servizi bancari e presentati i risultati dello studio Lo scenario Ict 2014: i principali trend in atto nel settore bancario, di cui diamo anticipazione in queste pagine. Inoltre ci sar unArea dimostrativa banca 2.014. Fra i relatori, Pierfrancesco Gaggi, presidente di AbiLab, e Damiano Castelli, amministratore delegato di Ing Direct. Nellarea Case study, lesperienza di Reply e Ibm.
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Intervista Romano Stasi, direttore di Abi Lab: Pi sicurezza

I clienti danno i voti con le app La novit? I prestiti in Rete


Le filiali diventano self service , i contact center chiamano gli utenti Prossimo passo: vendere tutto via web. Finanziamenti compresi

Le agenzie sono diminuite, vero, e diventano sempre pi informatizzate. Ma i correntisti apprezzano il servizio 24 ore su 24, lautonomia e la maggiore velocit
Prospettive Romano Stasi, segretario generale di AbiLab, il centro di ricerca dellAssociazione bancaria con self service e personale di assistenza. uno dei modelli che stanno emergendo. E poi ci si collega in videoconferenza, in remoto, da altre citt... Da tempo si parla di ristrutturazione informatica delle agenzie. Qual la novit? Il 2013 stato lanno in cui i progetti sono stati realizzati e i piani sono andati a regime. Il rapporto con il cliente, per esempio, passa ormai in molte banche dalla firma grafometrica sul tablet, anche per operazioni ordinarie come versamenti e bonifici. un servizio gi in uso nel 35% delle banche del nostro campione (che sono 17 e rappresentano il 51% degli sportelli in Italia, ndr.). Altre priorit dellinvestimento tecnologico? Oltre alla gestione dei rischi c laumento della sicurezza, sia interna alla banca sia nelluso dei canali diretti da parte del cliente. Questanno ci si deve adeguare alle raccomandazioni della Bce sulla sicurezza dei pagamenti. La banca sullo smartphone sta funzionando? S, nellultimo anno ci so-

stato lanno, il 2013, del successo della banca sul telefonino e sulliPad, delle filiali dematerializzate, ormai tutte in automatico o quasi. E ora? Nel 2014 la frontiera nelle vendite dei servizi via Internet dice Romano Stasi, segretario generale di Abi Lab, il centro di ricerca e innovazione dellAssociazione bancaria italiana. Le banche tradizionali concederanno prestiti online? Anche. Apertura del conto corrente, erogazione di mutui, collocamento di prodotti di cre-

dito al consumo: per tutto ci le banche stanno lavorando molto sul processo online, sullattivazione di servizi da remoto. Ma linvestimento stanziato questanno dalle banche per la tecnologia di 4,2 miliardi: lo stesso del 2013... un dato positivo, in questo momento di attenzione alla riduzione dei costi. La leva tecnologica diventata essenziale per ottenere benefici. Primo obiettivo? Lo sviluppo dei canali remoti, appunto. il periodo del mobile banking, ci si pu rela-

zionare con la banca sui social network, con le chat, i forum. Le filiali diventano pi leggere e sempre pi informatizzate. Si diffondono i self service. E i clienti sono contenti del cambiamento? Nei primi nove mesi del 2013 sono stati chiusi ancora 939 sportelli bancari su 32.881, quasi il 3%, dice la Banca dItalia. S, i clienti apprezzano: soprattutto perch il servizio diventa di 24 ore su 24. In pi ci sono lautonomia e la velocit delloperazione. Molte banche stanno studiando filiali leggere,

no stati pi offerta e un maggior gradimento e accesso, con il telefono e anche con liPad. Ora i clienti danno i voti alla banca sugli store di Android e iOs. Scaricano il programma e lo usano come unapp normale, dando stelline e like. Per gli istituti di credito obbligatorio tenerne conto. Che cosa chiede il cliente? Semplicit. Usa lapp soprattutto per saldo e movimenti, ma anche per operazioni dispositive. I contact center delle banche hanno ora anche obiettivi di budget: che cosa significa? Sta crescendo loutbound, la telefonata in uscita. la banca che chiama il cliente, si mette in contatto con te. Per vendere qualcosa? Per scopo commerciale, s. ma anche di sicurezza: ti dico se qualcosa non va.
A. PU.
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Fonti: Abi Lab, Rilevazione sulle priorit Ict delle banche italiane, marzo 2014, 18 gruppi bancari; Abi-Universit di Parma, Evoluzione dei modelli di servizio 2013

Totale banche (18)

Totale investimento stanziato per il 2014

Agenzia

57

CO R RI ER ECO NO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

25

Focus
1

Ma tre risparmiatori su quattro vanno ancora in agenzia


88
%

87
%

83
%

71
%

E LEVOLUZION LO EL RT O SP LO EL D ti en cli i de za Presen sui diversi canali

DOPO I VIAG

40
%

2008 2012

5*
%

3,9
%

41,9
%

S. Avaltroni

Agenzia/ Sportello

* Dato 2010

o/ Sportelli preliev uti/ Bancomat evol Area self sefvice

Internet banking/ Home banking

Banca telefonica/ call center

Promotore/ Consulente a domicilio

11,4
%

26,9
%

Distribuzione Per un correntista su due Internet gi il canale prediletto. I casi di Cariparma, Intesa Sanpaolo e Unicredit

97
%

97
%

co gement Politecni School of Mana , dati Doxa Fonte: Abi Lab e vatorio Mobile Banking 2013 ing ser nk Os ba o, e lan bil Mi mo di 0 utilizzatori di campione di 70

Sportelli Il bancario viene nel tuo ufficio


Consulenza a domicilio. Videochiamate per aprire il conto E filiali automatizzate, ma aperte fino a sera. Cosa cambia
DI PIEREMILIO GADDA

ELLE FILIALI IL DECLINO D ti Canali utilizza hone oltre allo smartp

e al 30% della clientela servita), e consulenza a domicilio o addirittura sul posto di lavoro, affidata a circa mille gestori formati e abilitati a operare in qualit di promotori finanziari.

73
%

Il servizio a domicilio
A mano a mano che le transazioni si spostano verso i canali remoti, la filiale diventa in modo sempre pi esplicito il luogo dedicato alla consulenza dice Marco Siracusano, responsabile marketing di Intesa Sanpaolo . E questa consulenza pu essere erogata, a libera scelta del cliente, anche a domicilio: oggi in materia di risparmio e investimenti, domani in tema di finanziamenti e coperture assicurative. La stessa filiale diventa uno strumento multicanale: il sabato mattina ad esempio, dice Siracusano, le casse rimangono chiuse, ma sempre possibile depositare un assegno attraverso gli sportelli automatici evoluti.

64
%

46
%

34
%

iliali aperte fino a tarda sera o il sabato. Consulenza a domicilio su risparmio e investimenti. Videochiamate con loperatore per aprire il conto corrente. E tra qualche anno, addio bonifici o estratto conto in agenzia. Lo sportello cambia volto, insieme alle abitudini dei clienti. In alcuni casi, gi quasi irriconoscibile, ma resta comunque centrale. vero che in pochi anni luso dei canali remoti di Internet esploso, passando, secondo lOsservatorio di customer satisfaction Abi-GfK Eurisko, dal 26 al 40%. E persino il mobile banking ha conquistato una fetta non irrilevante di utenti (5%). Ma la vecchia agenzia ancora frequentata da 87 clienti su cento. Esattamente come cinque anni fa.

preferiscono recarsi in filiale per le attivit attinenti lapertura di nuovi rapporti (41%) e lattivazione di servizi complessi, che richiedono uno specifico supporto consulenziale (43%). Per un cliente su due, per, lInternet banking gi il canale prediletto per effettuare transazioni bancarie o raccogliere informazioni (56%), mentre il 57% opta per il contact center telefonico quando vuole ricevere attivit di assistenza o supporto generico. Una tendenza

destinata ad accentuarsi nei prossimi anni, dice la ricerca, ma senza che necessariamente una modalit cannibalizzi laltra: il 50% delle banche coinvolte nellindagine, infatti, afferma che il modello pi diffuso di multicanalit sar bilanciato, con funzioni diverse ma pari dignit per le varie modalit di relazione. La sfida quella di integrare al meglio le esigenze dei clienti e i diversi canali. Ad esempio dice Vittorio Ratto, direttore marketing

rnet Sportello Inte g in nk ba ico automat

Filiale

Mobile banking via tablet

Call center

Promotore nanziario

strategico del Gruppo Cariparma negli ultimi anni abbiamo riqualificato la nostra struttura di banca telefonica, che oggi conta su team di professionisti dedicati ad attivit di vendita e consulenza da remoto su specifici prodotti banca-

S. A.

ri, come le polizze auto. Ambizioso il progetto di banca estesa lanciato da Intesa Sanpaolo a gennaio 2013. Prevede sportelli aperti fino alle 20 e il sabato mattina per le maggiori agenzie (530 ad oggi, pari al 10% della rete

Le videoroom
Verso una filiale ipertecnologica sembra proiettarsi invece Unicredit, che l11 febbraio ha inaugurato a Milano lagenzia ammiraglia di piazza Gae Aulenti: postazioni multimediali, wi-fi, area self-service con sportelli atm pi veloci, e video-room accessibili fino alle 20, dove si possono effettuare operazioni o aprire il conto corrente sotto la guida di un operatore della banca, collegato in remoto. Il piano di investimenti prevede di rinnovare circa mille punti vendita in tre anni dichiara Remo Taricani, responsabile marketing famiglie e privati di Unicredit . Per la consulenza, in determinate situazioni, si pu attivare anche il canale remoto.
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I social network

La multicanalit
Ci che destinato a cambiare, semmai, la funzione della filiale, allinterno di un sistema che esprime la multicanalit in modo sempre pi articolato, verso una progressiva specializzazione operativa dei singoli canali: una recente indagine condotta dallAbi in collaborazione con lUniversit di Parma, ad esempio, dimostra che gli utenti

Facebook la bussola: consultato da sette istituti di credito su dieci P


rima i siti dei grandi giornali, quindi Facebook. Twitter, invece, seguito poco. I social network sono sempre pi consultati dalle banche, perch l che i clienti danno loro voti e giudizi. Ecco la classifica del nuovi media monitorati dagli istituti di credito in Italia (campione di 12 banche, risposta multipla, Osservatorio mobile banking 2013 di Abi Lab-School of Management del Politecnico di Milano). In testa, con il 92% delle preferenze, ci sono i siti online delle principali testate giornalistiche; al secondo posto c Facebook, tenuto sotto controllo costantemente da pi di sette banche su dieci (75%); a pari merito (75% delle risposte) ci sono i commenti e i rating (le stellette) delle app sugli store (i negozi online di applicazioni, come quelli di Apple e Android); al quarto posto, con il 58% dellattenzione, c la categoria blog e forum; e al quinto c Twitter, fanalino di coda, consultato da quattro banche su dieci (42%). una relazione che sta diventando bidirezionale. Da un lato, infatti, le banche consultano i social network per sapere che cosa pensano di loro i clienti; dallaltro, vi sono sempre pi presenti, attraverso le strutture di contact center. Ma per fare cosa? Sia su Facebook sia su Twitter, la prima attivit degli istituti di credito lassistenza ai clienti, seguita dalleducazione finanziaria. Solo in terza battuta i social network vengono, per ora, utilizzati per strategie commerciali. Il paradosso che dentro le banche le iniziative di tipo social trovano ancora difficolt a decollare, dice la ricerca. Ma si registra la volont di una banca su tre (il 33%) di aumentare gli investimenti in progetti che vadano in questa direzione.
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Connessioni Cos gli accessi triplicano. Il test di Mediolanum

83
%

resce luso dello smartphone nei rapporti con la banca, ma come viene utilizzato il telefonino dai clienti? Loperazione principale, che raccoglie l83% delle preferenze (campione di 648 utilizzatori di mobile banking da smartphone), la verifica del saldo e dei movimenti sul conto. Segue la ricarica del cellulare (55%), quindi la ricerca degli sportelli Bancomat pi vicini (45%). Nel 40% dei casi lo smartphone ormai usato, poi, per eseguire pagamenti come i bonifici e i giroconti. Lo rivela lOsservatorio Mobile Banking 2013 di Abi Lab e

della School of Management del Politecnico di Milano. Quasi la met delle famiglie in Italia (il 43,9% nel 2013, contro il 34,7% del 2012, fonte Istat) possiede ormai un cellulare collegato a Internet. E gli smartphone in circolazione nel Paese sono gi il 62,6% del totale telefonini (fonte ConScore ottobre 2013): come negli Stati Uniti e in pari con la media dei cinque grandi Paesi europei (62,5% in entrambi i casi). Dunque, superata liniziale diffidenza, acquisita confidenza con le nuove tecnologie e rinfrancati dai sofisticati sistemi di sicurezza, gli italiani stanno

diventati robusti consumatori di servizi online, anche bancari. Lo sono soprattutto i giovani tra i 25 e i 34 anni. Nellultimo rapporto Cittadini e Nuove tecnologie, lIstat ha rilevato che, a fine dicembre 2013, ad accedere in Rete da casa erano gi oltre 15 milioni di persone, il doppio rispetto al 2012; e il 33% di loro utilizza lhomebanking, uno su tre. Ma la platea si sta ampliando. In particolare, cresce il numero degli utilizzatori dei canali mobili. In Banca Mediolanum, per esempio, nel solo mese di gennaio 2014 hanno avuto accesso al mobile

ti Saldo/Movimen e di conto corrent Ricarica cellulare

Ricerca sportelli ini Bancomat pi vic ali li rca Rice pi vicine

banking 98 mila clienti, pari alla met del totale degli accessi nei dodici mesi del 2013 (fonte interna). Se un cliente tradizionale, oggi, entra in filiale mediamente una volta al mese, o poco pi dice Marco Barbuti, responsabile del Progetto multicanalit integrata di Intesa Sanpaolo chi usa Internet raddoppia o addirittura triplica gli accessi.

Bonici e giroconti viSaldo/Lista mo o posit menti conto de Ricarica carta ata di credito prepag Saldo/Lista o titoli movimenti cont Informazioni su valuta

co di Milano, gement Politecni School of Mana 2013, dati Doxa, Fonte: Abi Lab eOsservatorio Mobile Banking mobile banking 0 utilizzatori di campione di 70

Tramite smartphone e tablet, poi, si arriva a dieci accessi mensili, con una quota non marginale di ingressi quotidiani. Di fronte a tali cifre, evidente che il mondo bancario segua con attenzione levoluzione del fenomeno e le sue potenzialit, pronto a sfornare nuovi servizi che, come rileva lOsservatorio di Abi Lab, in pochi anni sono aumentati di

Informazioni sui tassi o quotazion Prenotazione incontro in liale

un terzo. Oggi, tramite i telefonini intelligenti e i tablet, possibile effettuare le principali operazioni bancarie consultive e dispositive, dal controllo del saldo e dei movimenti di conto corrente e Bancomat alle ricariche di carte prepagate e cellulari, fino ai bonifici, che sono la tipologia di pagamento pi utilizzata per via telematica.

Compravendita titoli

Pagamento imposte (F24) Sottoscrizione investimenti

loperazione preferita dopo saldo, ricariche, ricerca di Atm

Sottoscrizione nuovi prodotti Sottoscrizione nanziamenti

Mobile banking I bonifici? Ordinati dallo smartphone

NINO SATO IL TELEFO zate COS VIENE U iliz ut ie ar nc ba nalit Principali funzio artphone con sm 55 % 45 41 40 38 35 % % % % % 25 22 %
%

20
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Mobile banking

6,8
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20,3
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WW

Sempre secondo lOsservatorio Abi Lab 2013, gi due anni fa i bonifici online coprivano il 73% del totale dei bonifici processati dalle banche (media fra 12 istituti). Tra le soluzioni su apparecchi mobili pi innovative aggiunge Barbuti ci sono il pagamento dei bollettini con la fotocamera dello smartphone o del tablet; la localizzazione di filiali e sportelli Bancomat; la compravendita di titoli. In pi, c lavvio dei servizi di mobile payment (Move & Pay) e di Mobile Pos (Move & Pay Business). A breve verranno aggiunte nuove funzionalit dice il manager di Intesa Sanpaolo . E si arriver a una forte integrazione dei servizi e delle comunicazioni, in unottica di completa multicanalit. Multicanalit, infatti, la parola chiave: filiale, sportello automatico e Internet banking.
PATRIZIA PULIAFITO
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Istat, Cittadini Fonte: Rapporto ia, 2013 e nuove tecnolog

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rvizi ioni su merci e se Cercare informaz arie nit sa i ion Cercare informaz ni ior gg so ivi a viaggi e Usare servizi relat ET RN TE BANCARI VIA IN USARE SERVIZI servizi Vendere merci o , riviste online li, informazioni Leggere giorna e libri online Leggere o caricar ricevere news bonamenti per Sottoscrivere ab ne o corsi vari tivit di istruzio Informarsi su at o di qualunque tip Fare corsi online e rn fri of Cercare lavoro o li na sio twork profes Partecipare a ne si) are (giochi esclu Scaricare softw

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S. Avaltroni

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COR RI E R ECONO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

Investimenti

Beni rifugio
Il bilancio, gli appuntamenti

Tendenze Al via la mostra darte pi blasonata al mondo. Una presenza di qualit

Al polso Breitling Avenger

Fiere Al Tefaf di Maastricht scocca lora degli italiani


Sedici le gallerie, quattro in pi del 2013 La kermesse si inaugura venerd 14
DI PAOLO MANAZZA
1

Controlli militari aumentano laffidabilit

Il calendario

10 luned ** Christies Londra. Interni (anche l11) ** Dorotheum Vienna. Mobili e arti decorative 11 marted ** Bonhams Londra. Arte moderna inglese e irlandese ** Christies Londra. Arte impressionista vittoriana e inglese ** Dorotheum Vienna. Dipinti ** Dorotheum Vienna. Dipinti a olio e acquarelli del XIX secolo ** Tajan Parigi. Arte moderna ** Tajan Parigi. Artiste donne ** Sothebys Parigi. La collezione di Flix Marcilhac (anche il 12) 12 mercoled ** Artcurial Parigi. Vini ** Bonhams Londra. Oggetti darte, sculture e mobili inglesi ** Bonhams Londra. Gioielli ** Bonhams Londra. Medaglie militari ** Cambi Genova. Gioielli Antichi e Contemporanei ** Cambi Genova. Arti Decorative del XX secolo ** Cambi Genova. Bartolozzi, Antiquari dal 1887 ** Dorotheum Vienna. Libri e grafica decorativa ** Piasa Parigi. Mobili e oggetti di Peder Moos ** Piasa Parigi. Design (dalla Scandinavia, America, Brasile) 13 gioved ** Bonhams Edimburgo. Gioielli e argenti ** Cambi Genova. Antiquariato e dipinti antichi (anche il 14) ** Dorotheum Vienna. Gioielli ** Dorotheum Salisburgo. Arte, antiquariato e gioielli 14 venerd ** Dorotheum Vienna. Gioielli ** Pandolfini Firenze. Vini pregiati e da collezione 15 sabato ** Artcurial Parigi. Personaggi dei fumetti ** Meeting Art Vercelli. Dipinti del XIX e del XX secolo 16 domenica ** Antiquorum Ginevra. Orologi ** Meeting Art Vercelli. Dipinti del XIX e del XX secolo.

na squadra con sedici player deccellenza. questa la formazione delle gallerie italiane presenti alla mostra mercato di Maastricht. La fiera dellarte pi blasonata al mondo, nella quale laccesso particolarmente difficile. La vetrina del Tefaf (The European Fine Art Fair) senza dubbio straordinaria. Per via del pubblico internazionale molto preparato che la visita e di conseguenza degli affari che vi gravitano. Le domande di partecipazione piovono da tutto il mondo, ma la selezione delle gallerie partecipanti (come di tutte le opere esposte) durissima.

Orsi del Giampietrino questa splendida Madonna con Bambino e SantAnna, che Carlo Orsi, gallerista milanese di via Bagutta, porter in Eredit veneziane Piatto da questi giorni parata in ottone con stemma del a Maastricht, doge Don (Galleria Cesati). Il dove da vecassettone laccato (Galleria Pi- nerd prossiva) della met del XVIII secolo mo a domenica 23 marzo si svolger la pi importante e blasonata fiera darte al mondo. Saranno sedici Margaretha de Heer Farfalle e cole gallerie italiane pre- leotteri intorno ad una rosa, al Tefaf con la Galleria Silvano Lodi & Due senti & Due, Longari Arte Milano, Moretti, Piva & C., Tornabuoni Art. Le esordienti: Paolo Antonacci Antichit, Riccardo Bacarelli, Botticelli Antichit e Carlo Orsi. Nello stand di Altomani spicca un decoratissimo piatto in maiolica dellurbinate Orazio Fontana (1510-1571). I Lapicirella presentano un Ritratto del marchese Boncompagni principe di Venosa di Giovanni Boldini e una bellissima tempera del 1847 di Ippolito Caffi con una scena del Carnevale a Roma. Riccardo Bacarelli, tra le sculture, una lignea di SantAntonio scolpita da Baccio da Montelupo (14691535). Mentre Benappi un Putto in marmo di Antonio Giuseppe Sartori (1714-1782) e Botticelli un rilievo in marmo bianco con una Madonna col Bambino eseguito dal Maestro di Pio II (ca. 1450-1475) da un modello perduto di Donatello (Madonna Piccolomini) del 1465. Cesati esporr un grande busto in marmo di Battista Cicala Zoaglio (14841565), senatore della Serenissima Repubblica di Genova, eseguito da Giovan Antonio Dosio (1533-1610). Oltre a un magnifico piatto da parata, in ottone inciso, veneziano e risalente al 1550. Alessandra Di Castro espone tra laltro una scultura di figura femminile panneggiata, conochio.

L
sciuta come Greco fasciato , risalente al periodo imperiale romano, fine II secolo d. C. La milanese galleria Longari un San Michele Arcangelo che uccide il drago di un maestro intagliatore veneziano (ca. 1475) inf luenzato d a A n d re a del Verroc-

Dieci giorni
Questanno la kermesse olandese dellarte che apre al pubblico venerd 14 sino a domenica 23 marzo sar un pochino pi italiana. Le gallerie ammesse infatti sono 16, quattro in pi rispetto alledizione del 2013. Si tratta senza dubbio di un riconoscimento alla professionalit dei nostri mercanti e alla qualit delle opere che propongono. Le gallerie riconfermate sono Altomani & sons, Francesca Antonacci e Damiano Lapiccirella Fine Art, Benappi, Gianmaria Buccellati, Alessandro Cesati, Alberto Di Castro, Alessandra Di Castro, Galleria Silvano Lodi

idea di specializzarsi in orologi per aviatori pu sembrare una bizzarra strategia di marketing, ma non lo . Non nasce cos, almeno. Uno dei principali problemi degli orologi da polso sempre stato quello dellaffidabilit: nel passaggio dalla tasca del panciotto al polso la necessaria miniaturizzazione e lesposizione a colpi e vibrazioni ha reso lorologio un oggetto tanto delicato che fino a una quarantina danni fa era normale dover ricorrere a interventi di riparazione due o tre volte lanno. Oggi la situazione totalmente diversa. Resta per una certa sensibilit a perturbazioni esterne, in particolare le vibrazioni e, in determinate posizioni, le forti accelerazioni: entrambe causano scompensi sulle oscillazioni del bilanciere. Proprio per questo sperimentare gli orologi mettendoli al polso di piloti aeronautici, soprattut-

Proposte
Silvano Lodi & Due presenta Farfalle e coleotteri intorno ad una rosa, una rara tempera su pergamena firmata da Margaretha de Heer nel 1655, in cui la visione del particolare ravvicinato sembra quasi portare la pittrice ad anticipare esiti del Surrealismo. Per la cronaca nelledizione del 2010 Lodi espose unaltra opera di questartista, acquisita poi dal Museo nazionale di Stoccolma. Da Piva si potr ammirare una natura morta con Libri, violino e frutta di Cristoforo Munari (1667-1720). Oltre ai molti oggetti squisiti e arredi. Tra cui un bellissimo cassettone veneziano laccato di met Settecento. Tra i magnifici fondi oro da Moretti spicca una Madonna con Bambino e Angeli del quattrocentesco fiorentino Neri di Bicci. Mentre Robilant+Voena (registratosi come inglese ma con sede anche a Milano) offre una grande tela di Bartolomeo Manfredi (150-1622) che ritrae La cattura di Cristo. Tra i nuovi entrati Carlo Orsi espone una Madonna con Bambino e SantAnna del milanese Giampietrino (1485-1553). Infine, nel settore che il Tefaf dedica allarte contemporanea, Tornabuoni presenta i soliti noti (da Fontana a Boetti) tra cui una grande Superficie bianca n.5 realizzata da Enrico Castellani nel 1964.
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Cambi illumina Genova con la raccolta Bartolozzi


logo gi online su www.cambiaste.com . La galleria, Bartolozzi, un nome molto noto nellambiente dei collezionisti e dei mercanti dantichit a livello internazionale. Fu fondata nel 1887 nel capoluogo toscano da Guido il bisnonno di Massimo, che recentemente ha deciso di chiudere la sede del negozio in via Maggio (via di antiquari sin dallOttocento). Cambi ha riunito in un catalogo ad hoc sculture, opere di ebanisteria, mobili rifiniti con pietre preziose e ricercati oggetti da collezione. In tre giorni, sempre da Cambi, andranno allincanto quasi 2.200 lotti. Il 12 marzo, alle 10 e alle 15, tocca ai gioielli, argenti e arti decorative del XX secolo. Le giornate di gioved e venerd saranno invece interamente dedicate allantiquariato e ai dipinti antichi.
P. MAN.
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a Londra a Genova. Una parte della fiorentina raccolta del celebri antiquari Bartolozzi, (i cui pezzi pi importanti hanno fruttato da Christies lo scorso novembre 832 mila sterline) sbarca ora nella citt marinara. Mercoled sera, 160 opere della raccolta di questa famiglia di antiquari (da quattro generazioni) andranno allasta da Cambi. Il cata-

Filatelia
20.400 euro mentre da Ghiglione la sola serie Associazione nazionali mutilati e invalidi- Roma, ha tenuto la paletta alzata fino a 3 mila euro. La stessa serie in vendita Casati parte da 2 mila euro, mentre per linsieme riferito allOpera nazionale protezione assistenza invalidi guerra, decisamente il pi pregiato, la stessa casa daste accetta offerte a partire da 9 mila euro, a fronte dei 54 mila euro segnati nel Sassone e i 32.500 dellUnificato. Poco meno di 3.500 i lotti della vendita pubblica del 14/15 marzo (info@casatiaste.it), che registra una buona presenza di Paesi esteri, Cina compresa. Con, tra laltro, due foglietti Mei Lan-fang, nellordine proposti a 7 mila e 6 mila euro. Aspettando lincanto della gemma assoluta della filatelia, l1 cent color magenta di Guyana, che Sothebys ha messo in calendario a New York per il 17 giugno, valutandolo tra i 10 e i 20 milioni di dollari, Filatelia di Poste Italiane propone Milanofil, il tradizionale Salone internazionale della filatelia allestito a Milano Congressi (via Gattamelata, 5) dal 21 al 23 marzo (ingresso libero, con orari 9,30-18,30 e chiusura domenica alle 14). Lincontro valorizza i due aspetti del collezionismo: quello espositivo, e pi in generale culturale, e quello mercantile. Con stand aperti da operatori del settore e dai Servizi filatelici di alcuni Paesi. Italia, quindi, ma anche San Marino, Sovrano Militare ordine di Malta e Vaticano.
DANILO BOGONI
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Vanno in scena i dentelli di Milanofil


N
el 1924, novantanni fa, il ministero delle Comunicazioni decise di varare una sorta di spending review postale. Volendo determinare lesatto ammontare delle spese postali dei 13 principali enti non statali (le emissioni ammontano a quindici, a seguito del cambio di denominazione dellOpera nazionale protezione assistenza invalidi di guerra) che godevano di franchigia, il ministero provvide a far produrre degli appositi francobolli nominativi destinati a essere impiegati, per un preciso arco di tempo, esclusivamente da ognuno degli Enti beneficiari. Attraverso la contabilizzazione dei francobolli utilizzati lindagine conoscitiva and avanti da met aprile al 31 dicembre 1924- il ministero si proponeva di frenare labuso di esenzione e al tempo stesso, come venne sottolineato dai vertici delle Comunicazioni, stabilire limporto che andava a carico dei ministeri che di queste esenzioni assumevano il patrocinio. Non risulta che lesito dellindagine, la quale puntava a mettere ordine nei bilanci statali, sia stato reso noto. A testimonianza delliniziativa restano poco meno di ottanta francobolli a lungo ignorati, anzi boicottati dai collezionisti. Allepoca non a torto infastiditi per limpossibilit di procurarseli direttamente alla fonte. Daltra parte, la loro cessione a scopo di collezione avrebbe finito col falsare i dati a danno degli enti stessi. Malgrado i divieti, qualche serie fin negli album di pochi fortunati. Una volta andati fuori corso, ad esclusione delle vedette sintende, furono messi in vendita attraverso lUfficio filatelico del ministero. Fin da subito non manc chi si spese per caldeggiarne il boicottaggio. Volete un consiglio scrisse a met degli Anni Venti un importante operatore commerciale che non seguirete perch questa la sorte dei buoni consigli? Lasciateli perdere, perch oltre a tutto il resto non patriottico mettere... in mostra le proprie piaghe ... anche se sono burocratiche. Il tempo ha mostrato come a quel consiglio non meritava di essere ascoltato. Infatti alcuni di quei 77 francobolli, oltretutto graficamente affatto attraenti, hanno visto aumentare considerevolmente il loro valore. Da Bolaffi lintero pacchetIn asta Dedicato to di dentelli, in qualit non proallOpera Invalidi di guerra prio eccelsa, ha totalizzato

to militari, aiuta i progettisti a capire e limitare i danni determinati da situazioni estreme. Se qualcuno di chiede a chi diavolo serve un orologio pensato per le pattuglie acrobatiche dellaviazione basta pensare alle vibrazioni trasmesse da una moto o da unautomobile con una scorretta equilibratura degli pneumatici. Breitling, da sempre, realizza orologi per aviatori, seguendo linee di pensiero che vanno dai professionali specializzati come lEmergency II per arrivare ad orologi come, appunto, il Super Avenger Military. La descrizione lo qualifica come un semplice cronografo con movimento meccanico a carica automatica con funzione flyback , utile per chi deve eseguire rapide serie di rilevamenti. In realt sono stati eseguiti interventi per rendere pi robuste alcune parti interne dellorologio (che monta un movimento di qualit tale da aver superato il controllo del Controle Officiel Suisse de Chronomtrie) e allesterno: dalla leggibilit alla superficie antisdrucciolo dei pulsanti, dal vetro con doppio trattamento antiriflessi, tutto concepito per chi desidera, indipendentemente dalla professione, un orologio affidabile in ogni situazione.
AUGUSTO VERONI MARCA: Breitling; MODELLO: Super Avenger Military Cronografo con funzione flyback. Movimento meccanico a carica automatica. Cassa dacciaio annerito (48 mm di diametro), impermeabile fino a 30 atmosfere. Corona a vite, lunetta girevole unidirezionale, vetro zaffiro bombato con trattamento antiriflessi su entrambi i lati. Edizione in tiratura limitata a 500 esemplari; PREZZO: 6.475 euro.
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CO R RI ER ECO NO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

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LA POSTA
CEDOLARE SECCA

Niente acconti nel primo anno


Dal 1 gennaio 2014 ho dato in locazione per la prima volta un appartamento a canone concordato per beneficiare della cedolare secca. Cosa devo fare per gli acconti? In quale misura dovr versarli?
Lettera firmata - via email

Happy euro

a cura di Elfo & Felix Petruska

Le scadenze di met marzo


L 17 M 18 M 19 G 20 V 21 S 22 D 23

17 luned
(Scadenze di sabato 15 e domenica 16 prorogate ad oggi) Fatturazione differita Entro oggi, occorre emettere e registrare le fatture per i beni consegnati o spediti durante il mese precedente. Iva Entro oggi debbono essere registrati riepilogativamente i corrispettivi del mese precedente, purch certificati da scontrino o ricevute fiscali. Saldo Iva Versamento del saldo dellimposta sul valore aggiunto per lanno 2013 (codice 6099). I contribuenti trimestrali devono tenere conto dellacconto dicembre e degli interessi dell1% fisso, che si versano, unitamente allimposta. Se la dichiarazione annuale Iva viene presentata insieme al modello Unico 2014, il saldo pu essere versato contestualmente a quello relativo alle imposte sui redditi e, quindi, entro il 16 giugno. Per il rinvio dovuta una maggiorazione dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successiva al 16 marzo. Il saldo pu essere anche pagato in modo rateale (con interessi dello 0,33% dal mese successivo alla 1 rata). Versamenti unificati Entro oggi va effettuato il versamento di imposte, ritenute e contributi. Questi sono i principali adempimenti: Iva periodica. I versamenti, per i contribuenti mensili, riguardano limposta relativa alle operazioni di febbraio (codice tributo 6002); ritenute. I sostituti dimposta devono versare le ritenute operate nel mese precedente sui redditi di lavoro dipendente e assimilati; sui compensi di lavoro autonomo; sui redditi di capitale; sugli altri redditi corrisposti; contributi Inps. I datori di lavoro de-

Se un appartamento viene affittato per la prima volta nel 2014 con opzione in sede di registrazione del contratto per la cedolare secca, non dovuto per questanno nessun acconto (circolare Agenzia entrate 20/E del 4 giugno 2012). La cedolare secca per il 2014 verr versata integralmente a saldo nel corso del 2015.

La convenienza con redditi bassi


Mia figlia tornata ad abitare con noi e vorrebbe affittare il suo miniappartamento (40 mq). Quale tassazione scegliere, considerando che da 7 anni un lavoratore a progetto e che nel 2013 ha percepito 13.000 euro con ritenute per 1.500? Come si opera la scelta?
Lettera firmata - via email

glia, preferibile la tassazione ordinaria Irpef, anche per evitare di perdere eventuali detrazioni per oneri (spese mediche, interessi su mutui, ristrutturazioni, ecc..) fruibili solo se il reddito soggetto a tassazione ordinaria. In sede di registrazione del contratto daffitto, va versata limposta di registro del 2% sul canone daffitto, escluse le spese, con un minimo di 67 euro. Nel modello Rli da presentare allAgenzia entrate, va barrata la casella No nel quadro D relativo alla cedolare secca.
RISTRUTTURAZIONE

Per segnalare casi e disavventure o chiedere chiarimenti scrivete a: Corriere Economia, via Solferino 28, 20121 Milano E-mail: corsoldi@rcs.it. Fax: 02-62827604

acquistati in seguito? Come deve comparire lIva in fattura nei 2 casi?


Lettera firmata via email

poter detrarre le spese per lacquisto dei mobili.


CONDOMINIO

La porta blindata e lIva al 10%


Voglio sostituire la porta dingresso della mia abitazione con una porta blindata. Il fisco mi riconosce una detrazione del 50%. Il costruttore mi dice che, se alla porta blindata aggiunge internamente pannelli isolanti a regola darte, ho diritto alla detrazione del 65% (riqualificazione energetica). Ho ancora diritto in questo secondo caso al 50% sui mobili
Risponde Massimo Fracaro

Nel quesito non indicato limporto dellaffitto annuo previsto ma, data la dimensione, non dovrebbe essere elevato. In generale, la cedolare secca comporta minori imposte per chi ha redditi superiori a 28.000 euro. Se il reddito inferiore e non sicuro, come nel caso della fi-

La sostituzione della porta dingresso dellabitazione potrebbe fruire dellagevolazione per il risparmio energetico (65%) solo se si affacciasse su un locale non riscaldato. Pi semplicemente, la porta dingresso che d verso lesterno agevolata quella che d su uno spazio condominiale no. Per gli interventi di riqualificazione energetica non possibile fruire della detrazione per lacquisto di mobili ed elettrodomestici. In tema di Iva, indipendentemente dalla tipologia, gli interventi di manutenzione eseguiti su abitazioni fruiscono dellaliquota agevolata del 10% salvo, come in questo caso, la presenza di beni significativi (infissi, ascensori, caldaie ecc.) per i quali possibile fruire dellaliquota agevolata solo fino a concorrenza del costo della manodopera necessaria per la loro istallazione. In conclusione conviene chiedere il bonus del 50% per

La maggiorazione dei millesimi


Abito a Roma in un appartamento al primo piano rialzato di un edificio costruito nel 1928. Lamministratore mi attribuisce, per la partecipazione millesimale ai costi del condominio, una maggiorazione perch la mia propriet considerata situata al piano nobile. Questa penalizzazione lecita?
Lettera firmata - via email

La maggiorazione applicabile solo se prevista da un regolamento contrattuale o accettata espressamente dal proprietario dellunit immobiliare interessata. Se, com plausibile, vi una tabella millesimale, a questa che occorre riferirsi fino a quando non intervenga, qualora sia stata frutto di errore, una sua rettifica (primo comma, n. 1), articolo 69 delle Disposizioni di attuazione del Codice civile).

vono versare i contributi per i lavoratori dipendenti sulle retribuzioni del mese precedente; parasubordinati. I committenti devono versare alla gestione separata Inps i contributi sui compensi pagati nel mese precedente per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e per i lavoratori a progetto, con le seguenti misure: 28,72% per chi non assicurato presso altre forme pensionistiche obbligatorie e non titolare di partita Iva, 27,72% se titolare di partita Iva, 22% per chi ha gi una pensione e per gli iscritti ad altre forme di previdenza: Il massimale imponibile per il 2014 di 100.123,00 euro. Tassa sulle societ Le societ di capitali devono versare la tassa annuale di concessione governativa per la bollatura e numerazione dei registri contabili. Limporto di 309,87 euro, elevato a 516,46, se il capitale sociale al 1 gennaio supera 516.456,90 euro. La tassa si versa su modulo F24. Il codice di versamento 7085 - periodo 2014. Per il primo anno di attivit, il versamento va effettuato in posta sul c/c 6007 su modulo particolare. Per tutti gli altri soggetti restano dovute le tasse per la vidimazione iniziale di ogni libro, da versare al momento della vidimazione su c/c postale.

www.corriere.it

19 mercoled
Ravvedimento operoso I contribuenti che non hanno corrisposto le imposte (o che le hanno versate in misura ridotta) entro la scadenza del 17 febbraio, possono farlo entro oggi, pagando anche la sanzione ridotta del 3%, oltre agli interessi al tasso legale annuo (1%), maturati dalla data della scadenza non rispettata.
PAOLO DUBINI
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AZIENDE INFORMANO
Resstende Resstende in Africa con tre prestigiosi progetti di Studio Asia Ge Ferritalia Maurer sponsorizza gli Azzurri del Rugby
Maurer - un marchio di Ferritalia, la pi grande impresa di ferramenta e utensileria operante nel nostro Paese - entrato di recente a far parte del gruppo di sponsor della Nazionale Italiana di Rugby. LAzienda ha un fatturato complessivo di 300 milioni di euro e oltre 28.000 clienti attivi: i marchi del consorzio Ferritalia (Maurer, Yamato, Papillon e Dunker) si trovano esclusivamente presso ferramenta di tipo tradizionale. A suscitare linteresse di Maurer verso il rugby stata limmagine positiva e simpatica che la Nazionale Italiana trasmette al pubblico, lontana dagli eccessi di altre discipline sportive. Per la nuova campagna stampa di Maurer stato scelto uno scatto fotograco originale, che rappresenta un confronto diretto in allenamento per la conquista dellovale tra due pacchetti di mischia azzurri: un modo per esaltare litalianit al 100% dei prodotti, punto di forza del consorzio Ferritalia. A completare la foto della campagna, in primo piano, c pure il bulldog simbolo di Maurer: vederlo associato alla Nazionale ha fatto piacere agli Azzurri, perch un animale afdabile e grintoso, come un vero rugbista. Inoltre alcuni azzurri del Rugby possiedono un bulldog e hanno rivelato di essere degli hobbisti, con una spiccata predisposizione per il fai da te.

A cura di RCS MediaGroup Pubblicit


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Pozzi-Ginori Pozzi-Ginori a Ofcina LAquila 2014 Per una ricostruzione sostenibile


Selezionato da Ofcina LAquila 2014 - il progetto promosso da ANCE Abruzzo per una ricostruzione qualicata e sostenibile dellarea terremotata con prodotti innovativi e a prezzi convenienti - Pozzi-Ginori uno tra i prestigiosi marchi del settore presenti allappuntamento del Salone della Ricostruzione, in programma dal 2 al 5 aprile prossimi, per offrire a produttori, imprese e progettisti spunti sui temi pi attuali del costruire contemporaneo, dal risparmio energetico allo sviluppo sostenibile. Tra i prodotti in mostra ci sar anche la nuova linea di vasi Rimfree, per la prima volta senza il classico bordo interno, testata con successo nel Nord Europa e presentata nel nostro Paese lo scorso anno. La tecnologia Rimfree comporta una vera e propria rivoluzione in fatto digiene: adottata per il momento nelle collezioni PozziGinori Mago, Fast e Metrica, stata realizzata dal Centro Ricerca e Sviluppo di Sanitec, il gruppo multinazionale leader in Europa nellarredo bagno di cui Pozzi-Ginori fa parte. La rilevante riduzione dei consumi dacqua, vantaggiosa sul fronte del risparmio economico, rappresenta anche un forte valore aggiunto sul versante della sostenibilit: molti dei prodotti Pozzi-Ginori sono certicati per poter scaricare a partire da 4,5 litri di acqua contro i 6 litri necessari con altri modelli tecnologicamente meno evoluti; un risparmio del 30% a ogni scarico, che si traduce in circa 12 mila litri di acqua risparmiati in un anno per ciascuna famiglia. Pozzi-Ginori ha scelto inoltre di estendere la garanzia a 5 anni: cosa fondamentale, se si considera che a lAquila molti lavori hanno dovuto essere ripetuti una seconda volta, a spese del committente. Gli aquilani sono affezionati da sempre al marchio Pozzi-Ginori - ha commentato Ivano Bizzaro, Direttore Generale dellAzienda - alcuni hanno in casa pezzi che ormai sono da museo, tanto Sanitari Rimfree di Pozzi-Ginori storicizzato il rapporto di a LAquila ducia sul territorio.

Fiera di Bolzano D2C Designer To Consumer: giovani designer in era a Bolzano per Arredo
Sono stati appena selezionati ne raggruppa le pi svariate i partecipanti al Salone D2C tendenze, dal pezzo unico da Designer to Consumer, con il galleria darte, passando per le patrocinio di ADI - Associazio- start-up alle prime armi, no al ne per il Disegno Industriale - bricolage della domenica. Il Salone DelegazioD2C Dene Veneto, signer to Trentino e Consumer Alto Adige, stato reattraverso alizzato in un concormodo da so per i depuntare signer autosu una diproduttori mensione attivi nel contenuta c a m p o e familiadellinterior re, sia per design. age volare 15 designer lo scambio in tutto pi veramente 4 giovani interpersotalenti, nale incenche pretivando la senteranno Uno dei lavori dei designer collaborai loro lavori ad Arredo in Fiera a Bolzano zione e il dal 14 al 16 e dal 22 al 23 marzo prossimi networking fra i designer, sia nellambito della era Arre- per garantire un focus sulla do, organizzata da Fiera Bol- qualit, unicit e la dimensione narrativa del singolo progetto a zano. Recentemente si parlato mol- livello di comunicazione. Una to di autoproduzione, unarma era nella era, insomma, a doppio taglio: da un lato rap- inserita nella manifestazione presenta infatti una nuova pro- pi affermata della regione spettiva ai ni di un controllo Trentino-Alto Adige dedicata Arredo, diretto del creativo sullintero allarredamento, processo e sulla qualit nale che dal 1992 coinvolge in due del prodotto cradle to cradle, ne settimana almeno 24mila alternativa economica auto- visitatori con vendita diretta imprenditoriale ad un sistema in era. di royalties entrato in crisi; Per altre informazioni: www. dallaltro fenomeno ancora fierabolzano.it/arredo/autoconfuso, che sotto quel termi- produzione

Schermature italiane di qualit anche in Africa

Resstende, nota azienda di schermature solari di Agrate Brianza, riserva da anni una parte considerevole della sua produzione allexport: i suoi complementi darredo sono ricercati infatti in tutto il mondo per la loro alta qualit e il design che li caratterizza. Il 2014 iniziato per Resstende con il coronamento di tre progetti avviati in Africa, da Studio Asia GE sotto la direzione dellarchitetto Carla Baratelli: si tratta di tre importanti location, differenti per funzione e utilizzo. A Malabo, presso la sede africana del laboratorio di progettazione di Studio Asia Ge, protagonista la gamma di tessuti Laylight: tutte le stoffe della linea sono state disegnate e realizzate interamente in Italia, sfruttando lesperienza dei pi abili tessitori. Il secondo progetto africano appena concluso riguarda un coffee shop a Bata: qui una sapiente alternanza di chiari e

scuri permette di riparare dal sole, consentendo agli ospiti di ammirare comunque il rilassante panorama allorizzonte: anche in questo casa la gamma di prodotti Laylight, pratica ed essenziale, protagonista, e si integra perfettamente con gli accesi colori del locale. Inne, nel cuore di Malabo, la location pi prestigiosa: un hotel 5 stelle, con vista mozzaato sulla cattedrale della citt, adiacente alla residenza ufciale del Presidente della Guinea Equatoriale. Anche in questo caso la scelta di Studio Asia Ge caduta su prodotti Resstende, preferendo qui tonalit chiare e neutre per arredare le stanze pi esclusive, tra cui la suite presidenziale. Dalle tende agli elementi tessili di cuscini e copriletti, Resstende interpreta nel mondo il classico gusto italiano, realizzando ambienti sobri e rafnati, che rappresentano il top del made in Italy. Informazioni: www.resstende.com; info@resstende.com

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Osservatorio Flotte aziendali


Bilanci Nel 2013 il settore ha fatturato oltre 5 miliardi, con un aumento del 2%. E il 2014...

Noleggio Ingranata la marcia Vendite auto, la flotta singrandisce


Le vetture aziendali sono il vero motore del mercato: ormai pesano per il 38% sullimmatricolato. E con lapertura ai clienti privati il giro daffari pu crescere ancora
DI ANDREA SALVADORI

Oltre un terzo
I risultati ottenuti nel bimestre gennaio-febbraio indicano un aumento del 29% dellimmatricolato. Il trend lascia ben sperare per il prosieguo dellanno: considerando solo il mese di febbraio, le vendite di auto a uso noleggio hanno registrato una crescita del 33,6%, pari a 25.112 unit. Il comparto arrivato cos a rappresentare oltre il 21% dellintero mercato automotive, mentre le immatricolazioni a societ (acquisto e leasing finanziario) hanno raggiunto una quota del 17,4%. Lauto aziendale, nel suo complesso, pesa oggi dunque per quasi il 38,5% del settore. Tornando al noleggio, a incidere positivamente sul suo andamento sono stati diversi fattori. In primis, la ripresa generale dellauto, da tre mesi in crescita dopo continui decrementi. Le aspettative degli operatori turistici per lestate 2014 sono poi ottimistiche: a risentirne positi-

Albert

Se i primi segnali positivi saranno confermati, per il 2014 prevediamo una crescita importante dellimmatricolato sottolinea Claudio Manetti, amministratore delegato di Leasys . Un nuovo impulso verr anche dal rinnovamento della gamma dei prodotti, in particolare dai nuovi modelli, di cui la Fiat 500X un ottimo esempio. Ald Automotive, specializzata nel noleggio a lungo termine, ha chiuso il 2013 con una flotta di 104 mila macchine, con pi di 30 mila nuove immatricolazioni. Il giro daffari stato di 800 milioni contro i 730 milioni del 2012 evidenzia lamministratore delegato Andrea Badolati . I profitti sono passati da 30 a 47 milioni. Per questanno lattesa di un ulteriore incremento del business. Ald Automotive ha puntato da tempo sulla diversificazione del target: solo con i privati, il giro daffari raddoppiato nel giro di un anno con oltre 2 mila ordini.
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Di cui:

l settore del noleggio auto, archiviato il 2013 con un fatturato di oltre 5 miliardi, in attivo del 2% sul 2012, e una flotta circolante stabile di 680 mila unit, parte in quarta nei primi mesi del 2014 con dati positivi sul fronte delle immatricolazioni, da tempo in territorio negativo (nel 2013 il calo stato del 6%).

vamente in queste settimane, nelle quali avviene il cosiddetto inflottamento stagionale, il noleggio a breve termine. Quello a lungo termine beneficia in questi mesi da un lato del rinnovo di tanti contratti prorogati in pi occasioni negli anni passati a causa della crisi (la durata ha raggiunto una media di 44-45 mesi), un fenomeno dunque congiunturale, dallaltro degli indici di fiducia degli operatori economici in crescita. I dati di inizio anno fanno guardare con ottimismo al futuro Aniasa, lassociazione del noleggio a lungo e breve termine. Lorganismo prevede difatti per il 2014 un ulteriore incremento del giro daffari, con un

trend positivo del 3-4% e una flotta circolante pi corposa: limmatricolato potrebbe infatti registrare un incremento dell8%. Il noleggio aziendale si conferma un comparto dinamico, in un quadro economico ancora incerto. La principale richiesta degli operatori rimane cos la stessa: il rilancio dei consumi pu avvenire solo con unazione sulla leva della tassazione. Con una flotta di circa 100 mila veicoli, di cui oltre 32 mila immatricolate lanno scorso, Leasys, la societ di noleggio a lungo termine di Fga Capital, ha visto aumentare nel 2013 i clienti dell8%, grazie a una politica che non guarda pi solo al-

le grandi aziende ma anche a realt che necessitano di flotte medio-piccole e allutenza privata. Partner operativo di Enjoy, il servizio di car sharing lanciato a Milano da Eni con Fiat e Trenitalia, la societ si appresta a partecipare anche a Expo 2015, evento di cui sar mobility partner.

Prove di ripartenza
Immatricolazioni Privati Flotte aziendali* Noleggio Societ/leasing Totale

Le immatricolazioni di auto nei primi 2 mesi dellanno e il confronto con il 2013 Gen./Feb. 2014 154.206 84.017 43.085 40.932 238.223 Gen./Feb. 2013 151.849 72.843 33.436 39.407 224.692 Var. % 2014/13 1,6 15,4 28,9 3,9 6,0

Ottimismi

(*) noleggio, societ, leasing

Lincidenza del settore flotte aziendali sulle immatricolazioni


PRIMI 2 MESI DEL 2013

35,3
%

PRIMI 2 MESI DEL 2014

32,4
%

Il business
I dati del noleggio nei primi nove mesi del 2013 Gen./Feb. 2013 Gen./Feb. 2012 Variazioni percentuali

Fatturato

(breve e lungo termine in miliardi) Immatricolazioni Flotta

4,7
190.200 668.600

4,6
207.600 668.000

1,6
-8,4 0,1

Fonte: Unrae Ministero Trasporti ed elaborazioni Aniasa

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Tendenze Dai fuoristrada alle utilitarie, dai suv alle premium le scelte dei big
Le preferenze
La suddivisione per dimensione delle auto immatricolate nei primi due mesi dellanno Immatricolazioni A - Piccole B - Utilitarie C - Medie D - Medie superiori E - Superiori F - Alto di gamma Totale Gen./Feb. 2014 44.838 103.579 57.072 26.973 5.020 741 238.223 Var. % 2014/13 3,4 17,3 -3,4 -5,5 2,2 59,7 6,0
s.F.

Costruttori Company car, un business da coccolare


Nel decidere la gamma pi attenzione alle esigenze delle aziende
DI ANDREA SALVADORI

lingresso di Audi nelle motorizzazioni bivalenti, in questo caso metano e benzina, e della A3 e-tron, librida elettrico/benzina sul mercato nella seconda met del 2014.

Novit nel mirino


Mercedes Benz presidier si mercato nel 2014 con nuovi modelli pensati per le company car . In questi giorni spiega il responsabile flotte Massimiliano Luigi Gardoni debuttano nelle concessionarie la Gla e la nuova Classe C. Gla il primo crossover di Mercedes: la versione Executive rappresenta la scelta ideale per i clienti business e pu essere personalizzata con Tech, il pacchetto di sistemi tecnologici di sicurezza disponibile solo per i possessori di partita Iva. La gamma della nuova Classe C comprende la versione business equipaggiata con motore 1.6 da 116 cavalli, che si distingue per lefficienza e la riduzione delle emissioni.
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l p e s o d el l e f l o t te aziendali allinterno del business del mercato automotive aumenta anche nei primi mesi del 2014. I privati acquistano meno veicoli e il mondo delle imprese, dalle grandi aziende sino alle partite Iva, diventa sempre pi centrale nelle strategie delle case costruttrici. Il 2013 stato un anno positivo per Fiat Group Automobiles nel segmento del noleggio a lungo termine, dove abbiamo consolidato la quota di mercato commenta Enrico Atanasio, Emea Head of Fleet & Used

Cars di Fga. Per il 2014 crediamo di poter migliorare rispetto allanno precedente, grazie ai nuovi lanci e alle performance di tutti i nostri sei brand, Alfa Romeo, Fiat, Lancia, Fiat Professional, Abarth e Jeep.

Fuoristrada
Le prossime novit pensate per lutenza business, svelate al Salone di Ginevra, riguardano in primis il brand Jeep, che rafforzer la sua offerta nelle flotte con il lancio della nuova Cherokee, disponibile come 4x2 e 4x4, e, pi avanti, con il modello Renegade. Per la clientela business, in particolare, Jeep punta sulla ver-

sione 2.0 Multijet con motore da 140 Cv, che si distingue per consumi ed emissioni ridotte e con la gamma dei veicoli business di Fiat, Alfa Romeo e Lancia con equipaggiamenti dedicati alle esigenze del settore. Bmw Group vede incrementare il suo giro daffari sia tra le grandi aziende sia tra pmi e professionisti. La politica commerciale messa in atto sul territorio insieme alle nostre concessionarie dice Maurizio Ambrosino, corporate and fleet sales director ci permette di acquisire nuovi clienti e di guardare con fiducia al futuro, quando la ripresa sar pi solida e be-

neficiane saranno per prime le pmi spiega il manager. I tre pilastri dellofferta Bmw sono la Serie 3 Touring, la Serie 5 e le versioni business della X1, della X3 e della X5. Ora anche il mondo Mini si apre al comparto business con la Countryman, mentre per fine anno atteso il debutto della Serie 2 Active Tourer, una novit che lutenza professionale sapr sicuramente apprezzare.

Incidenza percentuale del mercato Gen./Feb. Gen./Feb. Immatricolazioni 2014 2013 A - Piccole 18,82 19,30 B - Utilitarie 43,48 39,30 C - Medie 23,96 26,30 D - Medie superiori 11,32 12,70 E - Superiori 2,11 2,19 F - Alto di gamma 0,31 0,21

Scatto tedesco
Audi Italia, reduce da un 2013 in cui ha ben figurato sul fronte delle vendite nel mercato premium, una

performance che contiamo di consolidare anche nel 2014 spiega il responsabile flotte Alberto Cestaro, punta sempre pi su modelli ecocompatibili e con consumi ridotti. Nel momento in cui le vendite riprenderanno a correre, a nostro avviso

sar premiante la qualit e la completezza dellofferta. Per questo stiamo lanciando le versioni ultra di A3 e A6 equipaggiate con motorizzazioni efficienti e con livelli di emissioni pi ridotte. Inoltre il 2014 lanno della A3 g-tron, che segna

Aniasa, il presidente Ruggiero

Meno burocrazia
D
ialogare con le istitu- di unistanza del governo, ha zioni, sia a livello nazio- autorizzato lItalia a continale sia locale, e con le altre nuare a limitare per altri tre componenti associative del anni al 40 per cento il diritto comparto dell automotive , alla detraibilit dellIva per ma anche allargare il raggio le spese relative ai veicoli dazione dellorganismo non utilizzati solo a scopi guardando al mondo del car professionali. Oggi, secondo sharing e della mobilit con- Ruggiero, un organismo codivisa. Sono queste le linee me Aniasa deve guardare guida del mandato di Fabri- oltre il comparto del nolegzio Ruggiero, lamministra- gio a lungo e a breve termitore delegato e direttore ge- ne, e, in linea con levoluzionerale di Europcar nominato ne delle abitudini dei cittaper il prossimo triennio alla dini e delle stesse offerte presidenza di Aniasa, lAs- commerciali delle associate, sociazione nazionale indu- porsi sul mercato come lenstria dellautonoleggio e te rappresentativo della servizi automobilistici, che mobilit condivisa. rappresenta La u to allinterno di noleggio Confinduuno dei postria il settochi settori re del nolegche ha resigio a lungo e stito alla a breve terprofonda mine. crisi dellauAniasa to ag spiega giunge RugRuggiero giero ha deve consoancora nolidare ultetevoli possiriormente i bilit di sviAniasa Il presidente rapporti con luppo e pu Fabrizio Ruggiero lamminiconcorrere a strazione pubblica con innovare le politiche dei tralobiettivo di rendere pi ef- sporti, con positivi riflessi in ficiente la macchina buro- termini economici, di comcratica: accorciare i tempi petitivit e di razionalizzaper limmatricolazione dei zione delle risorse. Il cittadiveicoli, la gestione dei pa- no ha oggi a disposizione un gamenti del bollo o delle ampio ventaglio di soluzioni multe vuol dire, solo per fare alternative per i suoi spoalcuni esempi, sostenere stamenti. Aniasa non un concretamente il vissuto ente autoreferenziale e corquotidiano dei nostri asso- porativo, ma una realt che ciati. Allo stesso tempo, guarda allevoluzione della prioritario fare fronte con mobilit urbana volendo actutta la filiera del settore quisirne la piena rappreautomobilistico per portare sentanza. avanti battaglie comuni a Ruggiero pensa ad sostegno del rilancio del esempio agli operatori del settore, come quella per car sharing che stanno attilabolizione del superbollo, vando i rispettivi servizi neluna misura assurda che, sin le principali citt italiane, a dalla sua applicazione, ha partire da Milano, ma anche avuto, dati alla mano, solo a quelle realt tecnologiche effetti recessivi, o per lal- che hanno gi lasciato un leggerimento di una pres- segno sulle abitudini dei citsione fiscale che non eguali tadini, come le start-up Blanel resto dEuropa. BlaCar e Uber. A inizio anno, oltretutto, il A. SAL. Consiglio europeo, a seguito RIPRODUZIONE RISERVATA

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Tendenze Dalla tracciabilit, al risparmio di carburante, fino alle chiamate demergenza. Costi occulti per 460 euro lanno
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Il fenomeno

Sicurezza Investimenti ad alto valore aggiunto


La telematica pu fare molto per la flotta e per chi guida. Ma molte imprese la sottovalutano
DI PAOLA CARUSO

Troppi furti
L
e societ di autonoleggio potrebbero presto non operare pi in Sicilia, Campania e Puglia. Il motivo? Lincremento inarrestabile dei furti con punte che nelle regioni meridionali superano anche il 60% anno su anno. Nel 2013 i furti di auto a noleggio a breve termine sono aumentati in Italia di quasi il 40%, passando da 879 a 1.224 vetture. Ogni giorno oltre 3 auto vengono sottratte alle aziende che operano nel settore, provocando un danno economico complessivo superiore ai 20 milioni di euro. Leader di questa classifica poco prestigiosa la Campania (485 furti nel 2013 contro i 364 del 2012), seguita della Puglia, (+64%, da 146 a 246 vetture). In terza posizione la Sicilia, dove lincremento stato del 60% con 168 furti: di questi, tra laltro, l80% avvenuto in una sola citt, Catania. Il 73% dei furti totali nazionali sono stati compiuti in Sicilia, Campania e Puglia. Gli operatori dellautonoleggio premono dunque perch sia aperto il prima possibile un tavolo sulla sicurezza che coinvolga amministrazioni locali e centrali, forze dellordine.
A. SAL.
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La soglia di attenzione
Per la sicurezza del guidatore, quanto ritiene importanti le dotazioni del veicolo e la sua corretta manutenzione, in una scala da 1 (min) a 5 (max)?
1 23 45

L'aiuto tecnologico
Motivazioni all'utilizzo della telematica nelle grandi aziende per aumentare sicurezza e controlli 73% Tracciare i percorsi 61% Ridurre il consumo 18% di carburante 32% Italia Aumentare la 1% Europa sicurezza 15% Monitorare il compor43% tamento di guida 33% Controllare l'uso non 21% autorizzato 24% Ridurre i costi di 33% manutenzione 20%

n costo che le imprese non mettono in preventivo, quando stilano i budget per le flotte aziendali, quello della non sicurezza. Non basta scegliere i veicoli pi tecnologici sul mercato per non avere problemi. Gli incidenti accadono e hanno conseguenze economiche e sociali. Uno scontro stradale si traduce in diminuzione di produttivit. Perch, da una parte c il dipendente ferito che entra in malattia, soffre, rischia e, infine, non produce. Dallaltra lazienda si deve far carico delle spese per sostituire il driver con qualcuno che comunque non conosce gli incarichi e va formato. Insomma, per le aziende trascurare la sicurezza alla guida significa incrementare le uscite monetarie.

pena l8% delle grandi aziende afferma di utilizzare training di guida (il 92% non fa nulla).

Aiuti elettronici
Un supporto a chi percorre chilometri fornito dalla telematica perch aiuta a migliorare le perfomance di guida, ma usata dal 12% delle grandi industrie (nel 2012 era il 7%) e dal 3% delle Pmi. I dati Gps che interessano di pi hanno uno scopo diverso: la tracciabilit dei mezzi (per il 73% del campione), il risparmio di carburante (18%) e il monitoraggio del comportamento in strada (43%). Solo per l1% delle imprese la telemetria si impiega per migliorare la sicurezza dei driver. Tanti strumenti hitech possono darci una mano a perfezionare la guida, dalla telemetria alle app che ci forniscono i risultati in tempo reale sullo smartphone afferma Solari. La tecnologia disponibile. Leasys (gruppo Fga Capital) ha appena presentato un nuovo servizio di infomobilit e telediagnosi a misura di cliente, da quello per piccole e micro aziende, professionisti e privati a quello per rent-a-car, trasportatori e carrozzieri, fino a servizi specifici per le grandi industrie. Si chiama Leasys I-Care e consente il monitoraggio della flotta da remoto just in time. Il sistema ha integrato il dispositivo di chiamata automatica demergenza in caso dincidente (eCall) che entro il 2015 diventer obbligatorio su tutte le vetture di nuova produzione nella Ue. @paolacars
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4% 13% 82%

Concreti ma non visibili


Gli esperti li chiamano costi occulti quelli legati alla non sicurezza perch non compaiono nel bilancio, ma hanno comunque un impatto. La non sicurezza incide per il 17% circa sul costo complessivo di gestione della flotta spiega Andrea Solari, direttore del Corporate vehicle observatory di Arval . Allinterno di questo 17% il peso della mancata produttivit di un dipendente in malattia, e quindi da sostituire, incide per il 5%. Ci significa, mediamente, che lazienda sostiene ogni anno 460 euro di costi aggiuntivi per ogni veicolo del parco, senza averne una percezione diretta. C poca consapevo-

Fonte: ARVAL BNP Paribas Group

Conc

lezza del problema sicurezza. Le imprese dovrebbero investire di pi sulla sicurezza, pensando che cos facendo hanno un ritorno economico calcolato. I 460 euro a veicolo di costi nascosti sono stati calcolati dallosservatorio Arval sulla sicurezza (Cvo) prendendo un campione di 11.386 vetture in 16 grandi aziende, ognuna con una flotta media di 712 mezzi. E per gli esperti il documento ha rilevanza statistica. Un secondo step dello studio riguarda lanalisi dettagliata di alcuni casi aziendali precisa Solari . Questo esame verticale e specifico

dovrebbe fornirci la cifra esatta dei costi occulti ad hoc. Cifra che noi riteniamo essere addirittura pi alta di 460 euro a macchina. Il fatto che le aziende non hanno la percezione dei costi occulti, avvalorata da alcuni dati dello studio. L82% dei fleet manager ritiene che la sicu-

Il 92 per cento delle aziende non punta sul training dei propri driver

rezza del driver dipenda dalla dotazione del veicolo e dalla manutenzione. Solo il 55% pensa che siano determinanti le indicazioni di guida dettate dalla policy aziendale (tipo: non fare tragitti lunghi di notte, con la stanchezza e sotto effetto di alcol). Si tende a scaricare tutta le responsabilit della sicurezza sul veicolo commenta Solari quando sono importanti anche lo stile di guida e i livelli di attenzione e di bravura. Sapersela cavare sullasfalto ghiacciato o in condizioni climatiche estreme, fa la differenza. Basta un corso di guida sicura per ridurre i rischi. Eppure ap-

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Lanalisi Il venticello della ripresa e i dati di mercato danno serenit ai big
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Lelettrico

Mercati Obiettivo 5% per lanno della svolta


Vendite in crescita a gennaio e febbraio dopo 29 mesi Ma presto per lottimismo: i privati restano prudenti
DI PAOLO LORENZI

Quando conviene passare al verde

n improvviso buon umore si infilato tra gli stand del Salone di Ginevra che ha aperto al pubblico il 6 marzo. Il mercato dellauto in Europa (pi 5,2% a gennaio) tornato a crescere dopo 29 mesi di perdite e sembra di sentire il venticello della ripresa. LItalia ha confermato questa tendenza anche a febbraio registrando laumento delle immatricolazioni (il terzo consecutivo) pari all8,6% e la concomitanza con il salone svizzero, che chiuder il 16 marzo, sembra un buon segnale.

piuttosto logoro, potrebbe avere innescato un ricambio non pi rimandabile. Una tesi che potrebbe trovare conferma nel dettaglio delle immatricolazioni di febbraio spinte dalla crescita delle societ e del noleggio (pi 4,3% le prime, pi 33,6 % il secondo). Nei primi mesi dellanno il noleggio tradizionalmente performa bene spiega Fabrizio Longo, direttore generale di Audi Italia ma cresce anche il settore del privato nei segmenti premium. Audi ha registrato un pi 15% nel primo bime1

stre. Significa che il potere dacquisto non scomparso, piuttosto era la propensione a spendere a essere frenata. Una crescita pi decisiva potrebbe verificarsi nella seconda met dellanno, auspica Franz Jung presidente di Bmw Italia secondo cui il cliente privato ancora prudente. Il risultato finale dipender anche dalle strategie del nuovo governo in tema di fiscalit. Un parere condiviso da Roland Schell, direttore generale di Mercedes Benz Cars Italia ,che invita

alla prudenza (i dati di febbraio, seppure positivi, vanno letti in relazione a quelli dello scorso anno tra i pi basi della storia) e individua nel peso della tassazione e nel superbollo un limite da rimuovere.

Un codice etico per i fleet manager


Tra gli scopi dellassociazione, nata nel 2011, c quello di sviluppare gli skill di chi pratica la professione, p ro m u o v e n d o s t u d i , a t t i v i t formative, ricerche, corsi sugli acquisti di veicoli aziendali ed eventi come il Company car drive (terza edizione), il test drive di auto aziendali per fleet manager, in programma il 14 e 15 di maggio allautodromo di Monza. Nella scorsa edizione hanno partecipato al test drive 597 fleet manager per visionare 182 auto proposti da 25 brand.
P. CAR.
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Prospettive
La crescita comunque acquisita e lattesa di un 5% in pi a fine anno ribadita dallUnrae che stima un consuntivo finale di 1,35 milioni di veicoli, 50 mila in pi del 2013. In questo quadro c chi, come Fiat, si spinge a parlare di significativo incremento. Fiat Chrysler Automobiles a febbraio ha registrato il 7,3% in pi nei confronti dello stesso mese 2013 e si attende un rafforzamento dei dati grazie ai suoi eco incentivi lanciati a marzo. Rimbalzo o ripresa vera anche alla Renault preferiscono non guardare troppo per il sottile. Per Bernard Chretien, direttore generale della filiale italiana, importante questo segnale di crescita e restiamo fiduciosi per il futuro. Ci

Ricambio
Linteresse per le novit presentate era palpabile: molte nel segmento delle utilitarie con qualche acuto nellalto di gamma e tra le supersportive che non conoscono crisi. Dopo il lungo digiuno degli anni scorsi i protagonisti del mercato preferiscono per mantenere un profilo prudente. I pronostici puntano sulla tenuta della ripresa ma il quadro dinsieme registra opinioni differenti. Potrebbe anche trattarsi di un rimbalzo tecnico spiega Gian Primo Quagliano del Centro Studi Promotor, che resta scettico sul recupero delleconomia. Let media del parco circolante,

biettivo: dare visibilit a una p ro fe ss i o n e a n co r a p o co riconosciuta. Quella del fleet manager. Con questo intento lAiga (Associazione italiana acquirenti e gestori di auto aziendali) dal 7 febbraio ha messo online sul suo sito (www.aiaga.it) il codice etico dei fleet manager. I contenuti spaziano dagli aspetti deontologici della professione ai criteri di trasparenza nella gestione d e l l e f l o t te , a l l a s e n s i b i l i t ambientale. La guida suggerisce anche alcune strategie da adottare, dove i comportamenti green sono tenuti nella massima considerazione.

conforta il numero degli ordini. Anche in Casa Peugeot prevale lottimismo: per Eugenio Franzetti, direttore delle relazioni esterne un ottimo momento. Con un 18% a febbraio siamo il quarto marchio pi venduto dopo due mesi. Il suo collega di Citron Italia, Massimo Borio, invita invece alla cautela: La crescita non pare cos evidente perch in questo momento sono le flotte a tirare, mentre i privati crescono del 3%. Le delusioni e le perdite accumulate, insieme a una ripresa economica che a molti sembra ancora timida, smorzano per gli entusiasmi. Un po di ottimismo per aiuterebbe fa notare Giuseppe Bitti, amministratore delgato di Kia Motors Italia che al pari di Andrea Crespi, direttore generale di Hyundai Italia, non sottovaluta il peso delle flotte in questo momento e in particolare dei noleggi a breve termine. Ma come altri suoi colleghi preferisce guardare con meno apprensione ai prossimi mesi.
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umenta la richiesta di auto elettriche per le flotte aziendali. Ma non tutti veicoli del parco, per questioni di chilometraggio o accessibilit alla rete di ricarica, possono essere sostituiti con quattro ruote a zero emissioni. Uno strumento che consente di calcolare il potenziale di elettrificazione di una flotta lEpt (Elettrification potential tool) di Alphabet (fornitore di servizi di mobilit aziendale del gruppo Bmw). LEpt elabora i dati Gps di percorrenza fornendo una mappatura che permette di stabilire in modo scientifico quante auto di una flotta possono essere sostituite con quelle elettriche. La percentuale pu andare dal 10 al 25% spiega Marco Girelli, sales &marketing director di Alphabet . Tutto dipende dalle modalit di utilizzo, ecco perch eseguiamo analisi di fattibilit ad hoc. La conversione possibile anche perch la maggior parte dei driver percorre meno di 100 chilometri al giorno. vero che il veicolo elettrico costa di pi precisa Girelli ma se considerando altre componenti di costo che si abbattono, perch laccesso ai centri storici a traffico limitato gratuito e non ci sono bollo e carburante, alla fine gli oneri sono paragonabili o inferiori.
P. CAR.
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Alphabet, il fornitore di servizi di mobilit aziendale del Gruppo BMW, supporta le aziende per una gestione sostenibile della loro mobilit. Alphabet ha maturato una vasta esperienza nella gestione delle otte di veicoli e, forte di questo know-how, disegna soluzioni innovative e essibili, pensate su misura per le esigenze dei propri Clienti, offrendo unampia gamma di prodotti e servizi inclusa la consulenza e il noleggio a lungo termine. Alphabet, che ha il suo quartier generale in Germania, a Monaco di Baviera, fra i primi quattro player del mercato europeo, con una otta di oltre 500.000 veicoli di tutte le marche ed una presenza in 19 Paesi.

Per ulteriori informazioni, visitate www.alphabet.com/it

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Pochi tagli

Indagini La ricerca dellAsfor: resta alta la fiducia nella formazione. Imprese pi ottimiste

Budget 2013 per la formazione stabile o in crescita per l80% delle aziende
Cre sce

Le mosse anticrisi Budget rivisti: ritorno di fiamma per il capitale umano


Nel 2014 il 70% delle aziende manterr stabili o aumenter gli investimenti nello sviluppo delle risorse interne. Successo dei fondi interprofessionali
DI BARBARA MILLUCCI

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el 2014 l11% delle grandi aziende italiane aumenter i budget destinati alla formazione per il 2014, mentre il 58% lo manterr in linea con quello dellanno prima. Un segnale importante, non solo per larea della formazione, ma per la produttivit del Paese. Uno scenario che offre la sensazione di un ritorno di fiducia sul futuro delleconomia. Il quadro emerge dalle previsioni 2014 dellOsservatorio Asfor (Associazione per la formazione alla direzione aziendale) che ogni anno monitora oltre 70 grandi e medie aziende italiane tra cui Eni, Finmeccanica, Pirelli, Generali, Ubi Banca, Stm Microelectronics, Whirpool, Edison, Telecom Italia e Manpower).

Nanut. Sulla scia degli scorsi anni, anche nellarco del 2013, le aziende hanno fatto ricorso in modo massiccio ai fondi interprofessionali per finanziare le iniziative di aggiornamento dei propri dipendenti. Rispetto al 2012 la quota dei fondi aumentata di oltre 8 punti percentuali, mentre quelli di provenienza aziendali sono diminuiti notevolmente (12%). Pochissime imprese hanno invece beneficiato dei finanziamenti regionali messi a disposizione per la formazione (4%) e ancora meno (1%) quelle che hanno utilizzato fondi europei. Lassicurativo ed il finanziario sono i due settori che hanno maggiormente investito nel 2013 aggiunge Nanut. Mentre, sulle modalit di insegnamento, le societ continuano a preferire le lezioni tradizionali in aula a Asfor Il presidente Vladimir Nanut

Il salto di qualit
Insomma, lItalia non sembra ancora pronta per le-learning. Le difficolt della formazione digitale non sono tanto i collegamenti Internet, quanto il fatto che andrebbero modificati radicalmente i contenuti, i materiali didattici e le modalit continua Nanut che si sofferma poi su quelli che dovrebbero essere gli sbocchi lavorativi di chi decide di investire con grosse aspettative sulla carriera. Oggi tutti i master sono in lingua inglese. E dato che in Italia le opportunit di lavoro sono limitate, chi alla fine ha un grado di scolarizzazione cos elevato tende a trovare lavoro altrove. Ogni anno 5 mila laureati espatriano, mentre gli atenei negli ultimi quattro anni hanno perso, in totale, il 15% dei ricercatori che decidono di

Coaching/ Mentoring Formazione online Formazione online mista Outdoor, Action learning Training sul lavoro Altro

8% 7% 3% 2% 5% 4% 4% 5% 8% 9% 1% 1%

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61%

Mutazioni
Gli investimenti in formazione, nel loro complesso, continuano a risentire in modo rilevante della recessione che sta interessando il nostro Paese. Ma mentre nel 2012 la congiuntura economica e gli elevati livelli dincertezza avevano provocato una riduzione dei budget, oggi sembra che la caduta si sia rallentata afferma il presidente dellassociazione Vladimir

Percentuale delle aziende che ha stabilito programmi e percorsi per lo sviluppo dei talenti

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Pparra

Dati Diminuisce lattivit delle Regioni

Al via

Il legame con il territorio non pi un optional


La grande crisi impone cambi di rotta

Fare rotta verso lestero


P
re p a r a re l a p ro p r i a azienda a varcare i confini nazionali e a non essere troppo legata a un mercato domestico contraddistinto, purtroppo, da un basso tasso di crescita che si prolunga da anni. Una strategia per allargare il giro daffari che entra sempre pi spesso a far parte della formazione manageriale, soprattutto per aiutare le piccole e medie imprese a preparare il grande balzo,. Comincer, sabato 15 marzo a Padova, il master specialistico in Internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane proposto per la prima volta dalla Scuola di finanza (Ifaf). Un percorso formativo sviluppato in 10 incontri (da 8 ore ciascuno) per imparare ad andare allestero muovendo i passi giusti e non finire allo sbaraglio. Spesso afferma Nicola Dario, Business unit director dellIfaf le aziende italiane corrono il rischio di arrivare impreparate sui mercati stranieri. Soprattutto quando non pianificano bene il processo dinternazionalizzione e per le destinazioni pi lontane che sono anche quelle pi appetibili. Lerrore pi comune? Quello di sottovalutare le variabili che possono cambiare a seconda del Paese nel quale si vuole andare a investire. In modo particolare conclude Dario bisogna sempre considerare gli aspetti logistici e la burocrazia locale. Tra gli argomenti proposti dal master, la scelta del mercato e dei dealer locali pi indicati fino allanalisi finanziaria dei bilanci internazionali. Approfonditi, poi, anche i contratti, le convenzioni e i sistemi fiscali stranieri. Il prezzo del master di 2.250 euro (Iva esclusa).
C. CL

a Grande Crisi sta producendo i suoi effetti negativi anche sulla formazione professionale. A confermarlo unindagine Isfol, listituto guidato da Pier Antonio Varesi, sulla domanda e lofferta formativa regionale in Italia. Secondo la ricerca, realizzata attraverso 70 interviste a funzionari regionali e una rilevazione statistica su 1.225 sedi di strutture formative, a influire sullattivit di formazione degli ultimi anni sono stati soprattutto la riduzione dei finanziamenti pubblici destinati al settore(58,6%) e il ritardo nellerogazione dei capitali disponibili(48,2%). A essere penalizzate sarebbero in particolare gli organismi dislocati nel Nordest(77,8%), mentre il ritardo nellerogazione dei finanziamenti riguarderebbe in particolare larea meridionale(58,3%). La crisi economica, per, ha determinato anche il calo della domanda formativa dindividui e imprese per il 35,9% delle strutture. Un valore che arriva al 45% nel caso delle regioni centrali. Inoltre, a registrare le maggiori difficolt nellaccedere al credito sono le zone del Sud Italia(24 per cento). I dati emersi dalla ricerca, guidata da Roberto Angotti, hanno messo in risalto anIsfol Pier Antonio Varesi che altre importanti questioni. Come il calo del volume delle attivit di formazione professionale in quasi la met dei casi(47,3%). Senza dimenticare i ritardi del pagamento degli stipendi per il personale(31%), che al Sud assumono connotazioni ancor pi evidenti(il 46% degli organismi). Ma quali sono le strategie messe in campo dagli enti formativi regionali per contrastare queste criticit figlie della crisi? Lindagine dellistituto pubblico ne ha rilevate soprattutto quattro: differenziazione dellofferta attraverso la ricerca di nuovi mercati(avviata nel 64,7% dei casi), ampliamento delle reti territoriali(45,7%), introduzione di nuove tecnologie(25%), riqualificazione del personale e ricerca fondi(attivata nel 22% dei casi). Con un obiettivo da raggiungere al pi presto: rafforzare la capacit di cogliere le esigenze formative e professionali dei settori produttivi. Migliorando la collaborazione tra istituzioni pubbliche, imprese e territorio
MICHELE AVITABILE
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La lotta al riciclaggio

n corso per combattere il riciclaggio di denaro sporco. Lo ha avviato lUniversit La Sapienza di Roma in collaborazione con la Guardia di finanza presso la sede di Latina della Facolt di economia. La prima edizione del Corso di alta formazione in antiriciclaggio finalizzato alla formazione di figure professionali che possano contrastare le attivit collegate allutilizzo di beni e capitali illeciti. Lobiettivo del percorso di studio professionale la lotta alle attivit criminose e terroristiche, sia nazionali che internazionali. Il corso consente il riconoscimento di 20 crediti formativi universitari allinterno di un percorso di Master ed un requisito preferenziale lappartenenza alle forze di polizia e militari. Le iscrizioni devono essere effettuate entro il 17 marzo. Le lezioni partiranno subito dopo, dal 10 aprile e terminano a luglio 2014. Maggiori informazioni su: www.corsoantiriciclaggio.it.
BA. MILL.
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Fonte: Asfor 2013

quelle telematiche a distanza. Le forme d insegnamento online che allestero crescono, nel nostro Paese sono ancora limitate, aggiunge il presidente. Nonostante il 61% delle societ affermi che la tecnologia stia cambiando in qualche misura il modo di fare formazione e un 37% che il suo impatto sia significativo, negli ultimi quattro anni il sistema non sembra avere modificato i canali di erogazione della formazione.

provare a insegnare altrove. Laver svolto una parte consistente della propria tesi allestero, cos come aver sostenuto un certo numero di esami al di fuori del nostro Paese, aumenta significativamente la probabilit di restare oltralpe anche dopo la laurea conferma Almalaurea. Uniniziativa per tentare di riportare in Italia i giovani talenti lha ideata Zegna, dedicandola al fondatore Ermenegildo. Si chiama Founders Scholarship ed rivolto a ragazzi che intendono seguire corsi di specializzazione nei pi prestigiosi atenei stranieri, con limpegno di tornare a lavorare in Italia, una volta completato il percorso di studio. Gli studenti avranno fino a 50 mila euro netti lanno per un massimo di tre anni che potranno diventare 5 nel caso il giovane si indirizzi verso una carriera nella pubblica amministrazione. Una volta rientrato in Italia, il giovane dovr mettere a disposizione del paese quanto appreso. Se invece lo studente decide di rimanere a lavorare fuori, dovr restituire, in cinque anni, la cifra ricevuta che si trasformer in un prestito senza interessi. Per le borse di studio, lazienda di abbigliamento stanzier un milione di euro lanno per i prossimi 25 anni.

Chi sale e chi scende


Le metodologie di formazione preferite

2013 2012 Aula

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Trend Oltre 300 universit operano online, con 1.200 insegnamenti. Primato Usa con Coursera. Ma Europa e Italia si muovono...
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Mercati

Master Lalta specializzazione? Ora basta un clic


DI BARBARA MILLUCCI

Atterraggio morbido In forte crescita i corsi interattivi via web. Dagli Mba agli Executive, al micro-learning: dove rivolgersi in Russia
Limpennata

insegnamento a distanza esce dal contesto accademico e approda anche allimpresa. Si chiama microlearning ed una nuova metodologia per laggiornamento professionale che le aziende stanno iniziando a sperimentare, utilizzando le piattaforme didattiche a distanza come i Moocs (Massive Online Open Courses), i corsi interattivi che le principali universit del mondo, per lo pi americane, offrono a manager che hanno poco tempo e intendono frequentare laula solo a distanza. I Moocs sono esplosi nel 2013 spiega Federico Frattini, direttore del Flex Emba del Mip Politecnico di Milano, il primo master executive Mba online sviluppato su piattaforma Microsoft che partir in autunno alla Business School del Politecnico di Milano. Nel 2012 i corsi online in tutto il mondo erano 100, oggi ne contiamo ben 700 prosegue Frattini . In pratica nascono 2 nuovi Moocs al giorno. Ma, se consideriamo anche quelli in procinto di partire, gli insegnamenti a distanza salgono a 1.200, con 340 universit coinvolte.

Come stanno crescendo le attivit di formazione interattive via web

Lhit parade

In crescita i corsi online in discipline umanistiche

Termine coniato nel 2008 da due professori canadesi: Dave Cormier e Bryan Alexander
1.250 1.000 750 500 250 o Moocs offerti nel 2013

MOOCs (Massive Open Online Courses)

Scienze sociali

Ingegneria

Totale Moocs annunciati

+1.200

5,7%
Umanistica

5,1%

Matematica e statistica

6,6%
Educazione e didattica

700

20%

Fonte: class-central.org

8,6%
Scienze informatiche Salute e medicina

100
Moocs offerti nel 2012

16%
Business e management
Pparra

11%
Scienze

11%

Gen 2012

Lug 2012 Gen 2013 Lug 2013 Gen 2014

15%
Fonte: Mip Politecnico di Milano

Il fenomeno
Aumentano anche le iscrizioni alle universit telematiche, il 29% in pi negli ultimi 3 anni, con gli studenti che sfiorano ormai i 7 milioni. E se nel 2010 ci si iscriveva prevalentemente a computer science, informatica e ingegneria, oggi si registra

uninversione di tendenza: sono aumentati i corsi nelle materie umanistiche, come psicologia e storia, che hanno raggiunto il 20% del totale. Per lutilizzo di questi nuovi strumenti didattici linglese dobbligo. Basti pensare a EdX, Udacity, Khan Academy e la celebre Coursera. Questultima nel 2013 stata laula virtuale pi seguita dagli studenti (47%), per il 27% americani e appena il 2% italiani continua il docente. Cambieranno anche le modalit con cui le aziende effettueranno le selezioni del personale? Visto che ogni studente sar valutato sulla base dei

corsi che segue, limpresa trover pi facilmente il candidato giusto. Qualcosina anche in Europa e in particolare in Italia si sta muovendo. A breve partir il progetto di formazione a distanza Open Education Europa http://openeducationeuro-

Arriva il Flex Emba, il primo master online ed equiparato a quelli classici. Per studiare rimanendo in azienda

pa.eu finanziato dallUnione Europea risponde Frattini, mentre il ministero dellIstruzione ha appena lanciato in via sperimentale il primo programma di Challenge Prize con www.talentitaly.it. C tempo fino al 3 aprile per proporre progetti educativi telematici. In palio per chi si aggiudica il miglior modulo Moocs c un premio da 160 mila euro.

In arrivo
Il primo master Emba a distanza in partenza alla Business School del Politecnico di Milano: oltre a esser pensato per chi vuole massima

flessibilit, adatto a soddisfare le esigenze delle imprese che intendono far crescere i propri dipendenti ad alto potenziale, senza tuttavia allontanarli dal luogo di lavoro. Permette di scegliere dove seguire le lezioni, come fruire i contenuti, quando frequentare i corsi, costruendo cos unesperienza formativa altamente personalizzata. Gli insegnamenti a distanza esistono da 20 anni continua il docente del Mip . Ma mentre prima le piattaforme erano separate dagli strumenti di lavoro, in pratica si usciva da un ambiente digitale per entrare in un altro, con il nostro Flex Emba si rimane sempre nel medesimo contesto. E, cosa importante, il titolo accademico equiparabile a un Mba del Politecnico. Ma i Moocs avranno un impatto anche sui programmi di learning aziendali. Molte start up stanno gi supportando le aziende in tal senso continua Frattini. Ad esempio www.coursmos.com ha creato la prima piattaforma di microlearning, in grado di erogare corsi brevissimi su ogni argomento della durata anche di 2-3 minuti. In questo modo le imprese, potranno produrre e personalizzare microcontenuti ad hoc per i propri manager, frammentati in tante pillole. Un esempio pratico? Se un manager deve fare uno speech in Brasile, queste microlezioni forniscono pacchetti informativi brevi per affrontare limpegno.
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l via il primo e unico master dedicato alle relazioni internazionali dimpresa italorusse, realizzato dallUniversit di Bologna, Banca Intesa Russia e Carisbo. Obiettivo del corso formare specifiche competenze manageriali in grado di districarsi e affrontare al meglio il complicato sistema economico moscovita, in cui operano 20mila aziende italiane. LEmilia-Romagna seconda solo alla Lombardia nellexport verso Mosca. La meccanica di precisione, labbigliamento e la pelletteria rappresentano insieme oltre il 60% di tutte le esportazioni emiliane in Russia, mentre linterscambio tra i due Paesi nei primi 11 mesi del 2013 ha registrato una crescita record dell8,4%. Contrattualistica, international taxation, finanza e sistema bancario russo, sono alcune delle materie che verranno approfondite. Questo primo master ci consente di dare risposte concrete alla domanda dinternazionalizzazione delle aziende italiane afferma il direttore del master Emanuele Menegatti con linserimento nel mercato del lavoro di profili altamente qualificati.
BA. MILL.
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Corsi

Innovazione

Come aiutare la mamma manager

Dal coworking ai FabLab: passa da qui listruzione del futuro

assare dal ruolo di manager a quello di mamma. Una scelta, quella della maternit, che per molte donne rischia di mettere la parola fine alla propria carriera. Anche se spesso non semplice gestire il rientro al lavoro delle neo mamme. Considerato tra i passaggi aziendali pi difficili. Un errore comune spiega Flaminia Fazi, fondatrice di U2Coach, societ di coaching quello di non reinserire nel migliore dei modi la donna dopo la maternit. Con il rischio di non valorizzare una risorsa umana a disposizione. A differenza degli Usa dove una super manager come Marissa Meyer (nella foto) ha guidato Yahoo! fino a pochi giorni prima di partorire. Tra le alternative per conciliare il business con le esigenze della famiglia esistono anche i corsi di formazione. Come, per esempio, la soluzione Feed the m o m . I l p ro g ra m m a d i U2Coach si basa sui principi del work life balance, ossia sulla ricerca di un equilibrio tra vita personale e lavorativa. Diversi gli obiettivi proposti alle imprese, tra i quali la promozione di un cambiamento culturale e di nuove soluzioni allinterno dellambiente di lavoro. Allinsegna della flessibilit.
C. CL.
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LA FORMAZIONE DI UN MANAGER

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on solo innovazione: anche la formazione passa dagli uffici condivisi e dai laboratori di fabbricazione digitale. Gli spazi di coworking e i FabLab diventano veicolo di competenze non ancora diffuse dai canali di formazione tradizionale. Sulla scia dellistruzione di stampo anglosassone, quella che gli americani chiamano learning by doing, imparare facendo spiega il fondatore di Mediterranean FabLab Amleto Picerno Ceraso. Dalla tecnologia alla programmazione, dallauto imprenditorialit al social media marketing, passando per lutilizzo delle stampanti 3D, FabLab e coworking propongono unofferta formativa completa. Che diventa una delle voci chiave delleconomia di queste realt: La formazione rappresenta il 35% delle nostre entrate annuali commenta Davide Dattoli, padre del pi grande network di coworking in Italia, Talent Garden. Basti pensare che questultimo ha realizzato nel 2013 pi di 300 momenti formativi, coinvolgendo circa 35mila persone. I target dutenza sono variegati. Tra i destinatari aziende, professionisti, donne e bambini. Mediterranean FabLab e FabLab Reggio Emilia, per esempio, organizzano percorsi dinnovazione per le piccole e medie imprese del territorio. Il primo ha realizzato nel 2013 un

centinaio di eventi di formazione, pi della met per societ ed enti, ma anche destinati ai privati. Questi possono durare da una giornata fino a un mese e trattano argomenti legati alla specializzazione del Fablab: architettura e smart cities. Si chiama Coder Dojo il corso pi innovativo offerto dai Talent Garden. Un percorso che insegna a bambini

Idee Davide Dattoli e ragazzi dai 7 ai 17 anni le basi della programmazione s o f t wa re . P i a n o C , i l coworking milanese dedicato ai genitori nel 2013 ha lanciato Maam, acronimo di Maternity is a master, un master formativo che trasforma le competenze genitoriali in capacit di leadership: Lidea che le esperienze vissute con la maternit siano un approccio naturale alla guida aziendale spiega il gestore Raffaele Giaquinto. Anche gli spazi di coworking offrono formazione specialistica. Login, il coworking tecnologico ospitato dal provider Enter, pro-

pone corsi per sviluppatori sul cloud computing e su linguaggi di programmazione specifici. PianoC organizza lezioni di Social Media Marketing avanzato al costo di 500 euro. Tutti i FabLab invece realizzano momenti di formazione gratuiti o a tariffe agevolate sullutilizzo di stampanti 3D, frese e software per la progettazione. Una moda? Chi gestisce gli spazi di lavoro condiviso assicura che la tendenza porter a una rivoluzione durevole: Limportanza della conoscenza dicono superer quella dei costi di produzione e render i Paesi in cui la formazione al primo posto pi competitivi rispetto al resto del mondo. Del resto allestero la formazione fatta dai coworking sta iniziando a istituzionalizzarsi: nella sede di Madrid di Impact Hub partito un corso di laurea triennale per aspiranti imprenditori dinnovazione sociale, gestito insieme allUniversidad de Mondragn. Ma anche il Belpaese si sta muovendo in questa direzione: TalentGarden ha creato insieme ad Accademia Santa Giulia di Brescia un corso di laurea specialistica per formare Creative Web Specialist. Prova che laboratori e uffici del terzo millennio potrebbero segnare la svolta innovativa dellistruzione italiana.
GIULIA CIMPANELLI
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Idee PattiChiari e la californiana BizWorld propongono un business game per le medie

Progetti a scuola che impariamo a fare i piccoli imprenditori


Start up in classe per produrre braccialetti e mettersi alla prova sul campo
DI ANDREA BELTRATTI* E ADRIANO MARCONETTO**

a psicologa Alison Gopnik, dellUniversit di Berkeley, sostiene da tempo che i bambini imparano meglio degli adulti. Senza preconcetti, sono in grado di esplorare nuove possibilit che gli adulti non riescono ad immaginare. Del resto, esperienza comune che quello che si impara da bambini riesce poi meglio per tutta la vita. Dato che una buona parte di questo apprendimento avviene grazie allinterazione, possiamo considerare la scuola come il luogo in cui formare gli individui in maniera costruttiva. Questo non avviene soltanto con le nozioni, ma anche con le esperienze, particolarmente quelle che aiutano limmaginazione. Quanti ragazzi crescono nella totale incertezza di che cosa volere fare da grandi? Per quanti il mondo del lavoro un concetto astratto anche nel momento in cui necessario fare in maniera consapevole una scelta cruciale come quella delliscrizione alluniversit? Purtroppo, nella nostra esperienza, questo accade troppo spesso. Noi pensiamo che sia necessario parlare di lavoro nelle nostre scuo-

le, sin da quando i bambini sono piccoli. Non per spaventarli o togliere loro gli anni spensierati della loro infanzia, ma per aiutarli a capire che il lavoro una parte integrante della nostra vita e che in alcuni casi possibile persino lavorare divertendosi. Per fare capire loro che il lavoro unattivit che si conduce in gruppo e che ci sono modi per lavorare meglio ed essere pi produttivi, a vantaggio di tutti. Per aiutarli a diventare cittadini pi responsabili e per aiutarli a comprendere che, da grandi, crearsi un lavoro pu essere gratificante. Ci rendiamo conto che questi concetti sono difficili ma ritenia-

mo che ci siano speranze fondate di riuscire a raggiungere questo obiettivo.

Esempio
Un esempio concreto rappresentato da unesperienza legata al diventare imprenditore che si pu realizzare mediante un programma di 13 ore sviluppato negli anni dalla Fondazione californiana BizWorld. Il programma, un business-game pensato per i ragazzi della media inferiore, consiste in una serie di incontri in cui una classe viene divisa in quattro gruppi: ognuno una startup che deve competere con le altre tre nella progettazione, prototipizzazio-

Educazione finanziaria ed economica Andrea Beltratti, presidente di Patti Chiari, e Adriano Marconetto, presidente di BizWorld Italia

ne, produzione, promozione e vendita di braccialetti dellamicizia. BizWorld coordinato da uno o pi docenti della classe stessa oppure da un volontario esterno e, al termine, il vincitore la startup, che ha saputo creare il maggiore profitto e il valore pi grande per il team di fondatori. Al centro dellintero programma ci sono gli studenti che devono, tra le altre cose, dare un nome alla propria azienda, definire i ruoli di ciascuno proprio come in unazienda vera, stabilire una strategia aziendale, ottenere capitali dal venture capitalist e, in seguito, chiedere un prestito in banca. E poi, naturalmente, devono progettare i braccialetti, realizzare i prototipi, produrli in serie, creare una campagna di marketing e definire la politica di prezzo tenendo conto della necessit di fare profitto ma anche della concorrenza che, il giorno della vendita dei braccialetti, sar certamente aggressiva. I protagonisti ragionano sullimportanza di organizzare lattivit, capiscono la rilevanza della qualit e dellefficienza produttiva e delle decisioni commerciali e si rendono conto del fondamentale ruolo della finanza in ogni aspetto della vita di una impresa.

Scenari
Quanti di loro da grande faranno gli imprenditori? Non lo sappiamo, ma certamente di pi del numero che ci sarebbe stato senza questa occasione. Crescendo, guarderanno con occhi diversi ai loro sogni, sapendo che forse una parte si pu tradurre in realt. Si tratta di una esperienza utile anche se non faranno gli imprenditori? Certamente. Avranno visto che cosa vuol dire programmare unattivit, impegnarsi per un obiettivo, lavorare in gruppo, imparare dagli errori, assaporare il successo. Da qualche mese, alcune decine di scuole italiane hanno avviato questo programma con riscontri molto positivi. PattiChiari collabora dallo scorso anno con BizWorld Italia per promuovere i contatti con le scuole interessate. Le forze

in campo sono minuscole rispetto alle esigenze, ed necessario trovare pi persone che vogliano fare da tutor e da promotori nelle scuole locali. Il programma fornito gratuitamente ad ogni scuola media che ne faccia richiesta. Basta s c r i ve re a b i z wo r l d i t a lia@gmail.com o inviare un messaggio alla pagina Facebook di BizWorld Italia, lassociazione non profit che ha portato il programma nel nostro Paese. Invece di parlare continuamente ai giovani loro della nostra crisi, dovremmo consentirgli di usare il loro entusiasmo per plasmare, anche a nostro beneficio, il loro futuro. *Presidente PattiChiari **Presidente BizWorld Italia
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Viaggio nel grande giacimento delle scuole darte e mestieri


una geografia variegata e complessa quella dei luoghi in cui si formano i nuovi maestri darte e si passa il testimone dei mestieri del Made in Italy, perpetuando quel connubio tra regola e talento, tecnica e creativit, metodo e ideazione che caratterizza le grandi tradizioni artigiane. Un progetto della Fondazione Cologni dei mestieri darte e della neonata Fondazione Deutsche Bank Italia traccia la mappa delle fucine dei mestieri darte in Italia: si aprono cos le porte di quegli istituti e scuole che, epigoni delle botteghe rinascimentali, tramandano e danno nuova vita alle eccellenze del territorio. Il progetto, che comprende la realizzazione del volume La regola del talento. Mestieri darte e Scuole italiane di eccellenza, edito da Marsilio, e un portale che rappresenta la prima directory delle scuole di arti e mestieri, sar presentato venerd 14 marzo a Milano presso la Sala Buzzati del Corriere della Sera. Il libro e il sito sono due strumenti importanti per affermare la centralit dellimparare a saper fare. Danno conto del panorama magmatico di scuole che ci sono in Italia spiega Alberto Cavalli, direttore generale della Fondazione Cologni . Il progetto propone una lettura trasversale delle eccellenze del territorio: abbiamo cercato di tirare meridiani e paralleli di questa geometria del saper fare. In molti casi c il genius loci che si espresso in una tradizione territoriale di alto livello. Non il cemento, non il leLe scuole darte e mestieri gno, non la pietra, non laccensite dalle Fondazioni ciaio, non il vetro lelemento pi Cologni e Deutsche Bank resistente. Il materiale pi resistente in Italia larte: cita Gio Ponti il chief country officer di Deutsche Bank Italia Flavio Valeri nel proprio testo introduttivo al volume. Il progetto, spiega, un sodalizio nel nome della ricerca delleccellenza e del sostegno al talento come patrimonio da difendere, tutelare e trasmettere. Il libro raccoglie i profili di diciassette grandi scuole per dare uno spaccato delleccellenza nella trasmissione del saper fare. Gli ambiti di attivit vanno dal mosaico (Scuola mosaicisti del Friuli di Spilimbergo) al vetro (Scuola Abate Zanetti di Murano) alla ceramica (con gli storici istituti darte di Faenza e Caltagirone); dalloreficeria (Istituto darte Pietro Selvatico di Padova) allorologeria (Tar Design School di Marcianise) allincisione dei metalli (Scuola dellarte della medaglia di Roma); dalla pelletteria (Alta scuola di Scandicci) alla calzatura (Politecnico di Vigonza) alla sartoria (Scuola Nazareno Fonticoli di Penne); dai mestieri della scena teatrale (Accademia Teatro alla Scala di Milano) alla liuteria (Scuola internazionale di Cremona), fino allenogastronomia (Alma, La scuola internazionale di Cucina Italiana a Colorno). Il sito www.scuolemestieridarte.it comprende invece i profili di 200 scuole di arti e mestieri ed uno strumento di orientamento in evoluzione, pensato per i giovani interessati a coltivare la propria formazione professionale.

Online

Unapp per crescere


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iremo presto addio alle lunghe ore di formazione passate in aula. Con il docente che illustra decine di slide in power point. Adesso a scendere in campo sono le tecnologie digitali, con applicazioni interattive da scaricare su smartphone e tablet. Come 4 Training di Best Hr Italia, software dedicato alla formazione di manager. quadri e collaboratori. In particolare vengono trattate sotto forma di pillole tematiche come leadership, team building, negoziazione e time management. Uno strumento didattico dove i maPer i contenuti multimediali c un abbonamento di 3,99 euro annui.
U. TOR.
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La leadership formato 2.0

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MILENA VERCELLINO
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nager trovano utili consigli, ma anche test e video studiati per potenziare le proprie capacit personali. Lapp 4 Training ha anche lobiettivo di fornire idee, spunti e suggerimenti pratici per parlare in pubblico. Ideale, dunque, per trovare una frase a effetto in una riunione con i colleghi, ma anche uno spunto di riflessione in una conferenza. Nelle schermate vengono approfonditi temi come la gestione del tempo, il problem solving, ma anche come valutare e motivare i collaboratori. Come ascoltare e relazionarsi con gli altri. 4 Training, disponibile su Apple Store per iPhone e iPad, ed gratuita nella sua versione base.

ormare manager come se ciascuno fosse un nodo della rete. la metafora scelta da Hc, educational company che realizza interventi mirati di sviluppo aziendale, per rompere con gli schemi di apprendimento tradizionali. Leffetto delle nuove tecnologie spiega Gian Maria Zapelli, presidente di Hc ha reso necessario lintroduzione di modalit e contenuti diversi anche nei percorsi di formazione. Risultano pi efficaci i programmi che sfruttano alcune capacit nuove di organizzare le proprie energie. Una filosofia che stata tradotta attraverso un metodo didattico chiamato Cloud Learning ispirato al web e alle sue modalit di reperire le informazioni. Al centro del percorso formativo sottolinea Zapelli viene messa lesperienza di conoscenza. Vissuta in maniera diversa da ciascuno dei partecipanti. La formazione prevede attivit multidisciplinari, dislocate in punti diversi dellaula, da svolgere in gruppo o autonomamente a seconda degli obiettivi da raggiungere. Tra i contenuti offerti leadership, potere decisionale e gestione dei collaboratori. Il costo per le aziende? Da 1300 a 1800 a Cloud Day.
C. CL.
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LA FANTASIA...

La grande bellezza LA CREATIVITA


entre il film di Sorrentino La grande bellezza viene celebrato in tutto il mondo, ogni giorno molte aziende italiane concorrono, in modo meno mediatico, a tenere alta la bandiera del made in Italy in tutto il mondo. Una sfida difficile e impegnativa: non basta la creativit e il gusto, tipico dei designer italiani, serve anche una capacit imprenditoriale che sappia proporre un giusto prezzo e affrontare la concorrenza. Le aziende che hanno partecipato a questo speciale ce l'hanno fatta: sono riuscite ad unire il made in Italy con le esigenze dei clienti, offrendo anche innovazione e tecnologia non soltanto nell'utilizzo di processi produttivi all' avanguardia, ma anche nella ricerca di nuove soluzioni che rendono unico ciascun prodotto. La ricerca stilistica, cromatica e di performance non basta, per La grande bellezza serve anche il comfort e la qualit, serve la tracciabilit della filiera, la qualit, la produzione affidata a mani esperte che, con passione, ogni giorno fanno grande l'Italia nel mondo. Gli imprenditori intervistati sono orgogliosi di essere italiani e ambasciatori del made in Italy, che per non si traduce in una vuota etichetta, ma in un modello produttivo e creativo che nessuno riesce a riprodurre. E' nel DNA degli imprenditori. Del resto anche La grande bellezza nata da un gioco di squadra: regista, attori, fotografia che per non sarebbe servito a nulla se non ci fosse stata Roma e la Dolce vita. L'Italia, appunto.

I prodotti italiani... IL GUSTO....

Design T

Turati Boiseries,larredamento italiano rappresentato nel mondo


urati Boiseries, in passato Turati Cugini, emblema del Made in Italy nel settore dell arredamento, unazienda familiare che ha vissuto il passaggio del timone alla seconda generazione mantenendo inalterata limportanza del fattore umano costituito da figure pi anziane ed esperte e da giovani dinamici capaci, insieme, di rinnovarsi e dare un nuovo slancio allazienda. La storia di Turati Boiseries inizia negli anni sessanta con la produzione della Boiserie classica componibile Oxford Collection e poi coniugata con differenti soluzioni che superano il concetto di sola fornitura dei prodotti, intesa come estensione della normale rete commerciale e di un servizio completo che coinvolge lintero progetto nella realizzazione degli arredi di hotels, uffici, biblioteche, sale riunioni, negozi, istituti di credito. Turati Boiseries considera e trasferisce nella progettazione diretta di ogni proposta tutti gli aspetti stilistici, strutturali, funzionali e tecnologi sulla base dei quali vengono distinte, gi allorigine, le dimensioni e le connotazioni realizzative delle migliori alternative possibili, in linea coi desideri del cliente, con un indiscutibile livello qualitativo di progetti e realizzazioni di ricerca, di creazione e di invenzione di soluzioni destinate allarredo classico integrale di spazi abitativi privati o professionali. Lazienda lombarda come migliore risposta allesigente clientela nazionale ed internazionale propone due linee darredo differenti: Boiseries collection, un universo di raffinatezza ben rappresentato dallintramontabile modello Oxford un capitolo importante nel grande libro dellarredamento classico che si sviluppato con la creazione di ulteriori modellistiche per un confronto con le proprie esigenze estetiche e culturali e ClassMode collection, classe e tendenza sanno fondersi secondo le pi personali esigenze di chi desidera organizzare larredo dei propri ambienti nei toni classici e raffinati dei migliori contesti abitativi ma, parimenti, con le caratteristiche strut-

PROTAGONISTI DEL

MADE

IN ITALY

turali del design davanguardia. Una produzione da sempre apprezzata sia in Italia che allestero, al momento attuale lextra Europa rappresenta i 3/4 del fatturato realizzato. Nonostante i segnali poco incoraggianti del mercato interno e di quello legato alleuro zona, il 2014 cominciato nel segno di un pacato ma sicuro ottimismo.

Achille Pinto, 80 anni di produzione Gobbetto crea la materia per larchitettura contemporanea Cresce il fatturato dell'azienda comasca che guarda con interesse al mercato cinese e americano

n un settore particolarmente in crisi, come quello tessile, Achille Pinto festeggia 80 anni di attivit e soprattutto una crescita costante del fatturato che, nel 2013, aumentato del 5% e fa ben sperare per il 2014. Gestita dai tre fratelli Matteo, Paolo e Lisa Uliassi, terza generazione di imprenditori, l'azienda ha puntato sulla qualit, la capacit di rinnovarsi, di rispondere in tempi veloci alle richieste del mercato e soprattutto sul made in Italy. Non abbiamo mai ceduto alle lusinghe di delocalizzare la produzione - spiega Matteo - una scelta che dapprima ci ha penalizzato, ma poi si rivelata giusta: i clienti sono tornati a scegliere le

nostre collezioni riconoscendo qualit e creativit. Achille Pinto oltre a realizzare tessuti stampati per donna ha anche una divisione di accessori. Offrire ai nostri clienti un portafoglio prodotti diversificato - precisa Paolo - ci ha permesso di poter crescere in modo costante e continuativo. Oggi destiniamo il 70% della produzione degli accessori per i grandi marchi e il 30% per il nostro. Un equilibrio ottimale. Pi in generale l'export raggiunge il 70% della produzione. Il mercato interno - spiega Matteo - particolarmente difficile: ci sono alcuni segnali di ripresa, ma nel corso degli anni c' stata una grossa selezione delle

aziende e dei clienti. Achille Pinto ha una produzione verticalizzata che permette un controllo maggiore sulla qualit ed i costi dei prodotti e rende l'azienda pi flessibile; investe ogni anno il 5% del fatturato nella ricerca e il 3% nella produzione. Abbiamo realizzato impianti ecosostenibili all'avanguardia precisa Lisa - anche perch la sede della nostra azienda nel centro del paese. Luogo dove nata da cui non vogliamo spostarci. I fratelli Uliassi hanno anche ambiziosi progetti per il futuro: Vogliamo espanderci in Cina e in America, iniziare una produzione destinata all'uomo e offrire un servizio sempre migliore ai nostri clienti. In quest'ottica stato creato anche un archivio, a disposizione della clientela, dove sono stati raccolti non solo i tessuti delle collezioni, ma anche oggetti, libri e richiami storici. Inoltre Achille Pinto finanzia una scuola post universitaria per sostenere la crescita dei giovani stilisti. Siamo riusciti a rendere reali questi progetti - conclude Paolo - grazie anche a una gestione finanziaria oculata fondata sull'auto finanziamento e sulla presenza in azienda della famiglia. Non abbiamo mai aperto le porte ad una gestione manageriale.

Nata dallintuito e dalla passione di Giancarlo Gobbetto, con lingresso dei figli Gianluca e Clarissa lazienda milanese cresciuta sia nel livello dei prodotti, stimolando lattenzione di architetti, designer e artisti, sia nella vocazione internazionale, come dimostra la recente apertura di uno showroom a Miami
L'attenzione di Gobbetto per l'ambiente non riguarda solo i prodotti, ma anche la produzione. Nel nuovo stabilimento che inaugureremo nel 2015 triplicando la produzione installeremo un particolare sistema fotovoltaico che utilizza le nostre resine Biolux in grado di essere attivo 24 ore su 24. La nuova sede ospiter anche il museo delle resine e uno spazio per la formazione permanente. La direzione, con l'arrivo in azienda della seconda generazione di imprenditori, ha diversificato la produzione anche verso il settore artistico ottenendo importanti riconoscimenti tra cui la realizzazione dell'opera Passaggio di Pace un percorso simbolico realizzato con le resine dal palazzo dell' Onu al fiume Hudson. Abbiamo raggiunto importanti obiettivi, non solo di immagine - spiega Gobbetto - il fatturato in crescita come del resto la quota dell' export che negli ultimi anni passata dal 10% al 25% con l'obiettivo di raggiungere quota 70%. A trainare sono soprattutto i mercati europei, americani dove stato aperto uno showroom a Miami e russi che vedranno l'apertura a San Pietroburgo entro l'estate di uno spazio espositivo.

FAMIGLIA GOBBETTO

a produzione un esempio di diversificazione di settore per molteplici applicazioni: le resine di Gobbetto sono utilizzate nell architettura industriale, civile, artistica e possono anche essere declinate nell'abbigliamento e nell'illuminazione. Innovare e sperimentare sono l'essenza della nostra azienda - spiega il fondatore Giancarlo Gobbetto - sfruttando Biolux e Biolight abbiamo realizzato una particolare illuminazione che di giorno incamera luce e la notte la rilascia con un notevole risparmio energetico. adatta ai vialetti delle abitazioni, ma anche per le imbarcazioni.

I tessuti di Plastotex conquistano Italdenim da 40 anni garantisce 50 medaglie alle Olimpiadi invernali alta qualit al mercato del jeans
zato tessuti che rendono minimo l'attrito con l'aria, permettendo agli atleti di esprimere al meglio le loro capacit. I nostri prodotti devono essere performanti e di qualit, indipendentemente dalla destinazione finale. Per questo investiamo in ricerca e sviluppo avvalendoci sia di un nostro laboratorio interno che di importanti collaborazioni con laboratori di ricerca esterni che ci sono di supporto sia nella ricerca che nella certificazione dei nostri prodotti. Plastotex presente sul mercato con quattro marchi: Tekseries, Airtek, Tek series soft-shell e Pixel. Ciascuno rappresenta una caratteristica diversa adatta a soddisfare particolari caratteristiche. L'azienda, a carattere familiare, esporta l'80% della produzione e guarda con interesse ai mercati emergenti, mentre in crescita il fatturato nel mercato europeo e nord americano. Il nostro prossimo obiettivo spiega Domenico - di ampliare la produzione: ci piacerebbe poterlo fare in Italia, ma le condizioni attuali non sono delle migliori. Plastotex produce mezzo milione di metri di tessuto finito utilizzando propri know how e brevetti.

inquanta medaglie vinte nei giochi olimpici invernali di Sochi sono merito anche di Plastotex, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di tessuti tecnologici per lo sport. E' stata una grossa soddisfazione anche per noi - spiega Domenico Pagani - il frutto di tanti anni di attivit e di ricerca. Plastotex, infatti, ha una lunga esperienza nel campo della moda ove ha operato fin dalla sua nascita con la realizzazione di tessuti tecnici per lo sportswear. Verso la fine degli anni novanta ricorda Domenico Pagani - il settore dei tessuti per lo sportswear e per il fashion entrato in crisi e, grazie allintuito di mio padre che percep lurgenza di un cambiamento, abbiamo diversificato la nostra produzione iniziando un percorso che oggi ci vede protagonisti, pur sempre operando nel settore dei tessuti tecnici, ma specializzandoci sempre di pi nel settore dello sport. Sci, Ciclismo e Outdoor sono i settori in cui l'azienda vicentina si specializzata. Riusciamo a progettare e costruire tessuti con finissaggi particolari che garantiscono caratteristiche performanti - spiega Domenico Pagani. Plastotex ha realiz-

TALDENIM nasce ad Arconate, antico borgo in provincia di Milano, nel 1974 per opera di Mario Caccia, visionario imprenditore che, dopo un viaggio negli Stati Uniti, decide di portare in Italia la produzione di Denim che tanto lo ha affascinato. I primi anni di lavoro sono caratterizzati da uno spirito assolutamente pionieristico; le conoscenze sono scarse e il know how solo un termine inglese dal dubbio significato. Nei primi anni ottanta arrivano le nuove linee di tintura e telai pi moderni. Nasce anche la prima filatura ITALDENIM, che sar aggiornata nuovamente negli anni 90 con lintroduzione di macchinari per il FILATO RING. Lintenzione chiara: la verticalizzazione per consegnare al cliente un prodotto interamente ITALDENIM. La nuova filatura di Inveruno verr completamente modernizzata alla fine degli anni 90: 16000 mq di filatura e orditura ritenuti un modello in tutta Europa. Nel 2005 prende vita lo stabilimento di Inveruno che sostituir quello di Arconate; si tratta di un

ITALDENIM produce tessuti Denim di qualit sopraffina. La cura del dettaglio pressoch maniacale, la soddisfazione del cliente la priorit assoluta. Questi aspetti hanno fatto si che ITALDENIM coniasse il suo nuovo slogan nel 2010: committed to perfection

complesso da 40.000mq con tutte la fasi di lavorazione: tessitura, tintoria e finissaggio. Oggi ITALDENIM produce tessuti Denim di qualit sopraffina, la cura del dettaglio pressoch maniacale, la soddisfazione del cliente la priorit assoluta. Questi aspetti hanno fatto si che ITALDENIM coniasse il suo nuovo slogan nel 2010: committed to perfection. La nostra missione semplice - spiega Luigi Caccia A.D di ITALDENIM - trasformiamo cotone nella tela pi affascinante al mondo per dare ad ogni nostro cliente il Denim perfetto, adatto ad ogni sua esigenza. ITALDENIM unazienda che si distingue per la qualit dei suoi prodotti. Creativit ed innovazione sono elementi chiave della politica aziendale.Siamo unazienda formata da esperti che operano nel mercato jeans da decine di anni continua Caccia -. Il Denim per noi di ITALDENIM non solo un tessuto, una splendida passione.

CO R RI ER ECO NO M I A

LUNED 10 MARZO 2014

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SPECIALE IMPRESE

Cogeim Europe cresce grazie alla cultura del Made in Italy


LAzienda milanese guidata da Paolo e Anna Barera ha chiuso lanno 2013 con una crescita del 10% figlia della vocazione storica di puntare alleccellenza tecnologica ottenuta grazie alla passione e allentusiasmo delle persone che formano la squadra aziendale
n momento di forte crisi, il 2009 con un fatturato in forte calo, che viene trasformato da minaccia in opportunit, tanto da registrare quattro anni dopo il record del fatturato (oltre 12 milioni di euro) e una struttura che dal punto di vista
ANNA E PAOLO BARERA

PROTAGONISTI DEL

MADE

IN ITALY

informazione pubblicitaria

GLOBALIZZAZIONE: UN'OPPORTUNIT DI SVILUPPO PER LE PMI


75%, lavorando non solo con i Paesi europei ma anche con Russia, Cina e India. Un azienda che quindi, non solo ha cambiato il proprio mix di prodotti, ma soprattutto la propria visione aziendale puntando su nuovi prodotti che oltre a prediligere il risparmio energetico e lautomazione sono realizzati in stretta collaborazione fra lufficio tecnico e i clienti. Lampliamento dello stabilimento - spiega Anna Barera - stato concepito proprio nellottica di poter produrre impianti pi complessi e soddisfare una clientela pi esigente: abbiamo sempre puntato sulla flessibilit e con la nuova organizzazione aziendale riusciamo ad essere ancora pi competitivi. Continuiamo a investire nella qualit e nella rapidit di consegna. Non abbiamo mai pensato alla delocalizzazione - spiega Paolo Barera - perch riteniamo che il made in Italy sia sinonimo di qualit e la carta vincente per affrontare la concorrenza internazionale. Il nostro obiettivo un costante sviluppo industriale con la prospettiva di un pi integrato rapporto con la filiera produttiva.

FRANCESCO BIASION

finanziario del tutto autosufficiente. Una storia di successo quella di Cogeim Europe specializzata nella progettazione e produzione di impianti di granigliatura per il trattamento delle superfici metalliche e lapidee. Paolo e Anna Barera hanno impersonato il cambio generazionale, innovato la produzione e lo stabilimento di Casorezzo. Il nostro piano industriale - spiega Paolo Barera - si articolato in cinque punti fondamentali: internazionalizzazione, efficienza produttiva, passaggio da una produzione standardizzata a una customizzata, innovazione di prodotto e continua formazione del personale. Il primo passo stato il raddoppio del sito produttivo, riorganizzato completamente e attrezzato con nuovi macchinari, successivamente stata potenziata la rete commerciale. In questa fase iniziato un radicale processo di internazionalizzazione - spiega Paolo Barera - che ci ha permesso di ottenere ottimi risultati economici. In cinque anni abbiamo portato lexport dal 30 al

varsi, comprendendo le esigenze dei mercati emergenti (Asiatico e Latino-Americano) e sviluppando nuovi prodotti. Un'attitudine positiva alla vita, un approccio appassionato al mondo, un modo "Stiamo investendo in prodotti innovativi nel ingegnoso di fare le cose. Questo il "tocco italiano" di Cherubini, azienda specializzata campo della domotica - spiega Luciana nello sviluppo e produzione di accessori per la movimentazione motorizzata e manuale Cherubini, marketing manager - prodotti di tende da sole, tende tecniche, avvolgibili e veneziane da esterno che risponderanno ai reali bisogni del cliente in maniera intuitiva e flessibile, migliorana sua storia inizia nel sione restanegli anni '80 viene aziende, con la sede principale a Bedizzole (Bs) do la qualit dellabitare. 1947 come impresa arti- ampliata la gamma con prodotti e filiali a Milano, in Spagna, Francia, Cina e gianale di forgiatura metal- per tende da sole e screen e Germania. Dare concretezza al "tocco italiano" li; negli anni '70 avviene la prima lazienda bresciana si apre al - spiega Paolo Cherubini, direttore industriale del gruppo - significa seguire con cura l'intero diversificazione con la produzione mercato europeo e mondiale. di accessori per porte in vetro ed A 40 anni dalla fondazione, nel processo produttivo, dalla scelta delle materie in seguito per avvolgibili e vene- 1986,per dare pi forza allazien- prime e dei componenti fino all'imballaggio, perziane, destinati al mercato sviz- da nasce la Cherubini S.p.A. oggi seguendo i valori fondanti che sottolineano la zero. Il tempo passa ma la pas- un gruppo costituito da diverse doppia anima artigianale e industriale dellazienda. Cherubini storicit, innovazione, eccellenza ed efficienza, valori che dal 1947 ad oggi sono stati tramandati di padre in figlio, fino alla terza generazione, cos come la ricerca costante della qualit e della cura approfondita del dettaglio di ogni prodotto. Cherubini persegue lefficienza in ogni aspetto del servizio, vantando un'elevata velocit di esecuzione e una notevole tempestivit nello sviluppo di soluzioni personalizzate per il cliente. L'azienda bresciana mantiene da sempre lo sguardo rivolto al futuro per innovare e rinno-

Cherubini:tocco italiano dal 1947

nternazionalizzazione come scelta strategica per crescere: il mercato interno bloccato cos le aziende investono in strategie commerciali che, inevitabilmente, si intrecciano con la globalizzazione, un fenomeno che ormai diventato parte integrante del mondo produttivo. Il termine spesso stato associato ad un fenomeno di massa dove tutto uniformato, dove i mercati sono generali e quindi la qualit inferiore. In realt, secondo gli imprenditori, una grossa opportunit, che per avrebbe bisogno di strumenti di sostegno statali. La concorrenza pi agguerrita e quindi bisogna rispondere con strutture snelle, flessibili capaci di adattarsi al mercato in tempi rapidi, per battere la concorrenza. Le Pmi possono farlo, proprio perch hanno dimensioni ridotte e una capacit di decisione quasi istantanea a differenza delle multinazionali che sono pi mastodontiche e quindi meno agili. Il mercato globale non ci fa pi paura, ormai parte della nostra vita - spiegano gli imprenditori ma dobbiamo imparare a diversificare, a sfruttare le nostre potenzialit e le nostre eccellenze, solo cos diventa una potenzialit con un effetto moltiplicatore. Le strade da percorrere sono tante: delocalizzare, aprire filiali commerciali, creare joint venture, l'importante essere presenti sul territorio, capirne le esigenze prima della concorrenza. Le nuove tecnologie informatiche sono sicuramente un aiuto, ma non bastano. Serve la parte manageriale e quella creativa, serve l'imprenditore e una politica commerciale nazionale che sappia sostenere le proprie aziende. Del resto l'ex viceministro dello sviluppo economico Carlo Calenda a gennaio durante l'inaugurazione ufficiale dell'85 Pitti Immagine Uomo si era cos espresso: In Italia negli ultimi ventanni stata fatta quasi qualsiasi cosa per dare una mano alla globalizzazione nel distruggere il sistema industriale italiano il che una cretinaggine incomprensibile perch nel mondo i Paesi che crescono stanno cercando di trattenere o riportare a casa il loro settore manifatturiero. Anche il numero uno di Fiat, Sergio Marchionne, durante la cerimonia di inaugurazione del Salone di Ginevra, cita la globalizzazione. Per uscire dalla crisi bisogna essere globali. Questo vale anche per l'Italia".

Il gruppo fa della ricerca in tecnologia e del rispetto dellambiente i propri punti di forza

empre un passo avanti rispetto agli altri in termini di ricerca di nuove soluzioni, tecnologie innovative e servizio. Ma anche grande attenzione alla gestione aziendale e un forte orientamento al rispetto dellambiente. Tutto questo e molto altro caratterizza il gruppo Konig Print, leader nella produzione di etichette adesive a uso industriale, con unofferta che, attraverso le singole realt ognuna con una propria specializzazione, abbraccia gran parte dei settori produttivi, dallalimentare al sanitario. Una formula che ha consentito al gruppo con sede a Castelgomberto di affrontare serenamente gli anni della crisi, registrando una crescita costante del fatturato. La nostra realt nasce nel 1992 facendo delle tecnologie adesive il core business - spiega lamministratore

delegato del gruppo, Francesco Niorettini. - In seguito abbiamo sviluppato anche altre produzioni, rispondendo alle esigenze laddove si manifestavano. La nostra sinergia con i clienti rappresenta un punto di forza che ci permette di fare passi avanti nella ricerca rispondendo alle diverse problematiche. La tecnologia unaltra voce vincente del gruppo. Cerchiamo di essere i primi a sviluppare nuove soluzioni - dice Niorettini. In campo sanitario abbiamo sviluppato materiali speciali per i laboratori criogenici e, nel settore alimentare, etichette esterne al prodotto in grado di adattarsi alla termoretrazione. Abbiamo investito molto anche nella pre-stampa per quanto riguarda la preparazione delle lastre: in sinergia con Kodak abbiamo sposato una filosofia di rispetto ambientale che consente lo sviluppo senza utilizzare acidi. Unattenzione allambiente evidente nellimpianto fotovoltaico di 3mila metri quadri installato presso la capogruppo Italgrafica. Unaltra scelta strategica stata quella di allargare il bacino dutenza che oggi conta ben 1200 clienti. Rispetto ad altre aziende - dice Niorettini - abbiamo scelto di frazionare il rischio dimpresa, anche perch abbiamo la capacit di seguire tutti rispettando i tempi tecnici di consegna. Il mercato principale quello interno, servendo direttamente il Nord e il Centro e utilizzando distributori locali per il Sud. Abbiamo tuttavia un ufficio commerciale in Svizzera per entrare nel mercato elvetico e tedesco. Nostra intenzione infatti quella di allargarci ai paesi esteri confinanti. Del gruppo, oltre alla capofila Italgrafica, allufficio Nps in Svizzera, e a Konig Print Solution dove si sviluppano integrazioni per la codifica, fanno parte la Ellegi Trento, specializzata nelle etichette per il beverage, e lo Studio Grafico Canteri che pu offrire una progettualit grafica alla clientela.

rinnovamento incessante, flessibilit, continua formazione e una tradizione lunga 80 anni caratterizzano la storia di Scattolin Abrasivi S.r.l. specializzata nella fabbricazione di abrasivi rigidi di alto livello tecnico per la rettifica, levigatura e la lappatura. Negli ultimi 5 anni - spiega l'amministratore unico, Luciano Scropetta - l'azienda passata da una gestione familiare ad una manageriale che ha portato ad una crescita del 10% annuo del fatturato. Un incremento dovuto

mercato indiano, in quello cinese, rumeno, inglese e belga e guarda con interesse a quello russo

all'introduzione di nuovi prodotti, pi performanti e di una linea di abrasivi flessibili completamente nuova.Abbiamo aggredito il mercato - spiega Scropetta - trovando soluzioni specifiche per i nostri clienti e abbattendo i costi di produzione tramite l'utilizzo di macchinari ad alto contenuto tecnologico e completamente automatizzati. L'innovazione abbraccia anche la sicurezza dei luoghi di lavoro e l'utilizzo di tecnologie ecocompatibili. Un altro aspetto strategico fondamentale spiega Scropetta - l'internazionalizzazione sia con strategie commerciali specifiche, sia tramite l'assistenza ai nostri clienti che hanno delocalizzato. L'azienda bresciana presente nel mercato indiano, in quello cinese, rumeno, inglese e belga e guarda con interesse a quello russo. Stiamo monitorando il Paese per un primo approccio - spiega Scropetta - nel frattempo, a sostegno delle strategie commerciali, abbiamo iniziato i

lavori per l'ampliamento ed il rinnovamento del sito produttivo che, in linea con la filosofia aziendale, vedr ulteriormente incrementato lutilizzo di energie da fonti alternative ed il risparmio energetico. Scattolin Abrasivi ha anche perfezionato il sistema della tracciabilit dei lotti di appartenenza e investito nella formazione permanente del personale. Le persone in Scattolin sono realmente un patrimonio, ci permettono una flessibilit raffinata e, accanto ai grandi lotti, una produzione sartoriale, tagliata sulle esigenze dei nostri clienti. Presto sar on-line il nuovo sito interattivo www.scattolinabrasivi.it

Esqogito,come ti progetto il futuro


Realt giovane ma con un importante background, si propone come partner per determinare le strategie vincenti delle aziende

LUCIANO SCROPETTA

Konig Print, la qualit Ottanta candeline per Scattolin Abrasivi n fatturato in costante aumento, L'azienda bresciana presente nel una questione di etichetta vocazione all'internazionalizzazione,

i sono aziende che hanno saputo affrontare la crisi e guardano con fiducia al futuro. Poi c Esqogito, societ nata nel 2012 come spin off di una societ distributrice di ERP con esperienza nel mercato del software dal 1989, che sulla crisi ha creato un business aiutando le aziende a ottimizzare le proprie strategie e a puntare con rinnovata fiducia verso il futuro. Siamo unazienda giovane e dinamica ma con unesperienza ultraventennale - spiega Filippo De Guio, presidente di Esqogito. - Siamo nati in tempi di crisi, in un mercato difficile, con lobiettivo di rispondere alle esigenze che oggi imprenditori e manager manifestano: come vendere di pi e soprattutto come vendere meglio, riorganizzando i servizi pre e post sales, analizzando con sistematicit e metodo la redditivit del business, con lambizione di rispondere in tempi brevissimi alla domanda successiva. Noi sconsigliamo progetti che necessitino di investi-

FILIPPO DE GUIO

menti ingenti, favorendo invece una politica di piccoli passi con step facilmente misurabili e veloci nel dare i risultati richiesti. Uno dei servizi di Esqogito a essere oggi pi appetibili la capacit di riformulare le strategie aziendali sulla base di simulazioni che permettono di individuare quali sono gli aspetti vincenti dellazienda e quali invece consigliabile abbandonare. Unazienda in difficolt - spiega De Guio che magari ha quel tipo di produzione da decenni, fa fatica a mettersi in discussione e capire con esattezza su quali comparti investire. Con i nostri strumenti, analizzan-

do i dati del passato, riusciamo a simulare in modo realistico landamento futuro individuando le linee di business positive e quelle invece da abbandonare, permettendo di riformulare nuove strategie vincenti e introducendo strumenti di analisi allavanguardia. Una gamma di offerta di servizi, quella proposta da Esqogito, che sta trovando risposte importanti dal mercato: Le aziende oggi - dice De Guio - mostrano di avere estrema necessit dei servizi che proponiamo, in particolare nelle piccole e medie realt tipiche del tessuto imprenditoriale italiano. Lavoriamo inoltre allinterno di importanti realt dei pi diversi settori industriali, dal bancario al manifatturiero all alimentare, dove ci vengono richieste attivit di temporary management in area finanza e controllo, gestione forza vendita e con sempre pi frequenza anche in ambito produzione e logistica. E dopo una buona espansione dal Nord-Est al Centro Italia, ora Esqogito inizia a guardare anche allestero.

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COR RI E R ECONO M I A

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