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DIRITTO DEL LAVORO

NELLA GESTIONE
D’IMPRESA

Prof. Gaetano Zilio Grandi


A.A. 2021/2022
PROGRAMMA DEL CORSO
Fonti di diritto del lavoro
Libertà sindacale; organizzazioni sindacali; RSA e RSU; diritti sindacali
Contratto collettivo
Autonomia e subordinazione
Parasubordinazione
Poteri del datore di lavoro
Obblighi del datore di lavoro; la retribuzione
Lavoro agile
Il diritto del lavoro emergenziale
Le tipologie contrattuali
Trasferimento d’azienda e ramo d’azienda; distacco
Appalto; somministrazione; contratto di rete
Licenziamenti individuali e collettivi
Le tutele dei crediti di lavoro
Testi di riferimento:
G. Zilio Grandi, Lezioni di diritto del lavoro nella gestione d’impresa, Wolters Kluwer,
2019
Appendice online sul Il diritto del lavoro emergenziale
G. Zilio Grandi (a cura di), Commentario al CCNL Metalmeccanici 5 febbraio 2021,
Giappichelli, 2021 - un capitolo a scelta

Materiali aggiuntivi di studio, approfondimenti/esercitazioni:


su Moodle
QUALCHE CURIOSITÀ SULL’OGGETTO DEL DIRITTO
DEL LAVORO

▪ Di cosa si occupa il diritto del lavoro?

▪ Cosa si intende per «lavoro»?

▪ Esiste un solo concetto di lavoro?


QUALCHE CURIOSITÀ SULLA FUNZIONE DEL
DIRITTO DEL LAVORO

▪ Perché e come nasce?

▪ Perché si impone come disciplina autonoma dal diritto civile?

▪ Le rationes originarie del diritto del lavoro sono oggi le medesime?


Il diritto del lavoro, figlio «illegittimo» del diritto civile?

DIRITTO CIVILE: DIRITTO DEL LAVORO:


▪ Libertà contrattuale ▪ Inderogabilità
▪ Norme dispositive ▪ Norme imperative
▪ Principio di parità delle parti ▪ Principio di tutela del contraente
debole, il lavoratore

«Il lavoro non è una merce»


DIRITTO DEL LAVORO: RIPARTIZIONE SCIENTIFICA

▪ Diritto del rapporto di lavoro subordinato

▪ Diritto sindacale

▪ Diritto del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni

▪ Diritto della previdenza sociale

▪ Diritto amministrativo del lavoro

▪ Diritto processuale del lavoro


LE ORIGINI DEL DIRITTO
DEL LAVORO
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

▪ nasce l’industria moderna


▪ si affermano le teorie del liberismo e del liberalismo
▪ mero principio di uguaglianza formale tra i cittadini

▪ conflitto tra capitale e lavoro


▪ le teorie marxiste e l’istituzionalizzazione della classe sociale degli operai, il
c.d. proletariato
▪ la Dottrina Sociale della Chiesa inizia a parlare di «questione sociale»
IL SINDACATO

▪ nascono i sindacati (primi del ‘900)


▪ coalizioni spontanee di lavoratori volte a fronteggiare il potere
contrattuale del datore di lavoro
▪ ma anche elemento positivo per le imprese, perché
rappresentano degli interlocutori affidabili e stabili
IL CONTRATTO DI LAVORO

▪ Il contratto di lavoro subordinato appare storicamente solo ai primi anni del


‘900

▪ Prima del ‘900, le prestazioni lavorative erano ricondotte alla locazione o


vendita di opere (c.d. energie lavorative)
LA LEGISLAZIONE SPECIALE

▪ le prime norme riguardano aspetti specifici:


infortuni, lavoro delle donne e dei fanciulli, orario di lavoro

▪ la magistratura speciale dei probiviri:


pronunce che abbandonano le «gabbie» del diritto civile

▪ le prime forme di contratto collettivo


i concordati di tariffa con la funzione di fissare tariffe salariali minime
IL PERIODO CORPORATIVO

1926-1939 - Diritto del lavoro fascista

▪ soppressione libertà sindacale (Patto di Palazzo Vidoni) e di sciopero

▪ riconoscimento di un unico sindacato per categoria

▪ attribuzione efficacia erga omnes del contratto collettivo

▪ nascita della Magistratura del Lavoro

▪ disciplina del lavoro nel codice civile e Legislazione speciale

▪ lavoratori e imprese devono operare per l’interesse dell’impresa e della nazione (cfr.
art. 2104 c.c.)
PATTO DI PALAZZO VIDONI

“La Confederazione generale dell’industria riconosce nella Confederazione delle


corporazioni fasciste e nelle Organizzazioni sue dipendenti la rappresentanza
esclusiva delle maestranze lavoratrici.
La Confederazione delle corporazioni fasciste riconosce nella Confederazione
generale dell’industria e nelle Organizzazioni sue dipendenti la rappresentanza
esclusiva degli industriali.
Tutti i rapporti contrattuali tra industriali e maestranze dovranno intercorrere tra le
Organizzazioni dipendenti della Confederazione dell’industria e quelle dipendenti
della confederazione delle corporazioni.
In conseguenza le commissioni interne di fabbrica sono abolite e loro funzioni sono
demandate al sindacato locale, che le eserciterà solo nei confronti della
corrispondente Organizzazione industriale […].”
LA FASE TRANSITORIA

Caduta del Fascismo e Governo Badoglio

▪ scioglimento e liquidazione dei sindacati fascisti

▪ mantenimento in vigore dei contratti collettivi corporativi

▪ ricostituzione commissioni interne

▪ unità sindacale
LA COSTITUZIONE REPUBBLICANA

1° gennaio 1948

▪ transizione dal modello dello Stato liberale al modello di Stato sociale


▪ ampio spazio dedicato al lavoro e ai diritti sociali
I PRINCIPI COSTITUZIONALI

I diritti sociali
diritti a prestazione e diritti immediatamente esigibili

Fondamento costituzionale del diritto del lavoro


Articolo 1, Costituzione

«L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.


La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti
della Costituzione»
Diritti inviolabili

Articolo 2 della Costituzione

«La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili


dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si
svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri
inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale»
Principio di uguaglianza «sostanziale»
Art. 3 della Costituzione

«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge,
senza distinzione di sesso, razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche,
di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva
partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e
sociale del Paese»
Il diritto al lavoro

Articolo 4 della Costituzione

«La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove


le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la
propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso
materiale o spirituale della società»
La tutela del lavoro

Articolo 35 della Costituzione

«La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.


Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad
affermare e regolare i diritti del lavoro Riconosce la libertà di emigrazione,
salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro
italiano all'estero»
Art. 36
Retribuzione e orario di lavoro

Art. 37
Parità di trattamento donne e minori

Art. 38
Assistenza e previdenza sociale

Art. 39
Libertà sindacale

Art. 40
Diritto di sciopero
▪ le disposizioni della Costituzione hanno prevalentemente natura
programmatica

▪ per l’attuazione è necessario l’intervento del legislatore


▪ spesso si deve registrare il mancato intervento, c.d. astensione della legge
(specie sul diritto sindacale, efficacia del contratto collettivo e
rappresentatività sindacale)
IL DIRITTO DEL LAVORO:
UN DIRITTO «MULTILIVELLO»

▪ Fonti internazionali
▪ Fonti dell’Unione Europea
▪ Fonti interne
Le fonti internazionali
Art. 35 Costituzione sul recepimento delle Convenzioni
internazionali

«La Repubblica […] promuove e favorire gli accordi e le


organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti
del lavoro»
ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite)
Dichiarazione universale dei diritto dell’ uomo- 1948
art. 23
«1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste
e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la
disoccupazione.
2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione
per eguale lavoro.
3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e
soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia un'esistenza
conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, ad altri mezzi di
protezione sociale.
4. Ogni individuo ha il diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la
difesa dei propri interessi.»
Patto internazionale sui diritti economici, sociali e
culturali - 1966

Gli Stati firmatari si impegnano a rispettare i diritti:


• al lavoro liberamente scelto
• alla formazione professionale
• a giuste condizioni di lavoro
• alla retribuzione, pari, equa e sufficiente
• alla sicurezza e salute nel luogo di lavoro
• al riposo e a ferie retribuite
• a costituire sindacati
• a svolgere attività sindacale e di contrattazione
OIL
L’organizzazione internazionale del lavoro

Istituita con il trattato di Versailles del 1919 come strumento per la promozione della
giustizia sociale e in particolare di standard minimi di trattamento dei lavoratori su scala
planetaria

Oggi agenzia «specializzata» ONU

FUNZIONI
▪ Assistenza tecnica agli stati nelle materie di propria competenza
▪ Promozione di convezioni internazionali
▪ Emanazione di raccomandazioni
Dichiarazione sui «principi e diritti fondamentali del lavoro»
1998

Tutti gli Stati membri, per il solo fatto della loro appartenenza all’Organizzazione,
sono vincolati all’applicazione dei seguenti quattro principi fondamentali:
• libertà di associazione sindacale e riconoscimento dell’autonomia collettiva
• eliminazione di qualsiasi forma di lavoro forzato;
• eliminazione del lavoro infantile;
• eliminazione delle discriminazioni in materia di accesso al lavoro per ragioni di
razza, sesso, religione, opinione politica, origine nazionale o sociale.
Obiettivo delle convenzioni: imposizione di standard minimi di
trattamento finalizzati a contenere il fenomeno del dumping sociale

▪ libertà sindacale ▪ il riposo settimanale


▪ contrattazione collettiva ▪ i criteri per la fissazione del salario minimo
▪ lavoro forzato ▪ la tutela del diritto alla retribuzione
▪ età minima per il lavoro ▪ le ferie annuali retribuite
▪ divieti di discriminazione ▪ il trattamento dei lavoratori migranti
▪ la durata massima generale ▪ la sicurezza e l’igiene del lavoro
dell’orario di lavoro settimanale ▪ la protezione e l’agevolazione dell’attività
▪ la tutela della maternità dei rappresentanti dei lavoratori in azienda
▪ il lavoro notturno delle donne e dei ▪ la limitazione della facoltà di recesso del
minori datore di lavoro
Lo Stato che non recepisce le Convenzioni non è soggetto a sanzioni

SOFT LAW
CONSIGLIO D’EUROPA

Istituito a Londra nel 1949

FINALITÀ
«Realizzare una unione più stretta tra i suoi membri per salvaguardare e
promuovere gli ideali ed i principi che sono il loro patrimonio comune e
di facilitarne il progresso economico e sociale»
CONVENZIONE PER LA SALVAGUARDIA DEI DIRITTI DELL’UOMO E DELLE LIBERTA’
FONDAMENTALI (CEDU)
Roma 1950

…tra i diritti civili, qualche riferimento al lavoro…

art. 4
Proibizione della schiavitù e del lavoro forzato
«1.Nessuno può essere tenuto in condizione di schiavitù o di servitù.
2.Nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato od
obbligatorio [..]»

Art. 11
Libertà di riunione e di associazione
«Ogni persona ha diritto alla libertà di riunione pacifica e
alla libertà d’associazione, ivi compreso il diritto di partecipare
alla costituzione di sindacati e di aderire a essi per la difesa dei
propri interessi […]»
CARTA SOCIALE EUROPEA

Torino 1961
Nuovo testo 1996
…a completamento della CEDU sul piano dei diritti di carattere economico e sociale…

• Art. 1. Diritto al lavoro


• Art. 5. Diritti sindacali
• Art. 6. Diritto di negoziazione collettiva
• Art. 7. Diritto dei bambini e degli adolescenti ad una tutela
• Art. 12. Diritto alla sicurezza sociale
• Art. 13 diritto all’ assistenza sociale e medica
• Art. 16.Diritto della famiglia ad una tutela sociale, giuridica ed economica
• Art. 19. Diritto dei lavoratori migranti e delle loro famiglie alla protezione e all’ assistenza
• Art. 20. Diritto alla parità di opportunità e di trattamento in materia di lavoro e di
professione senza discriminazioni basate sul sesso
Le fonti
dell’Unione
Europea
FONTI PRIMARIE

▪ Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea


▪ Trattato istitutivo dell’Unione Europea
▪ Carta di Nizza (Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea)

CARATTERISTICHE
▪ efficacia immediata e diretta rispetto al diritto dei Paesi terzi
▪ sovra-ordinazione rispetto alle altre fonti dell’ Unione Europea
FONTI DERIVATE

Atti normativi fondati sui Trattati ed emanati dalle istituzioni

Regolamenti
Direttamente applicabili, senza misure di attuazione, agli stati membri

Decisioni
Strumento giuridico di cui dispongono le istituzioni europee per attuare le politiche
europee. Atto obbligatorio che può essere di portata generale o indirizzata a un
destinatario preciso.
Direttive

• Obbligatorie per gli Stati membri

• Gli Stati sono liberi di scegliere gli strumenti di diritto interno per la
loro attuazione

• Non è necessaria una trasposizione letterale della direttiva, quanto il


raggiungimento dell’obiettivo
Alcune direttive in materia di lavoro e le trasposizioni nel diritto interno

parità uomo-donna e divieti di discriminazioni per ragioni di genere


▪ Dir. 75/117 sulla parità retributiva
▪ Dir. 76/207 sulla parità nell’accesso, la formazione e le condizioni di lavoro ( l. 903/1977)
▪ Dir. 02/73 ( d.lgs. 198/2006)
▪ Dir. 06/54 (d.lgs. 5/2010)

lavori flessibili
▪ Dir. 97/81(d.lgs. 61/2000) part-time
▪ Dir 99/70 (d.lgs. 368/2001) tempo determinato

informazione e consultazione dei lavoratori


▪ Dir. 94/45/CE (d.lgs. 74/2002) i CAE
▪ Dir. 2001/86/CE (d.lgs. 188/2005)
▪ Dir. 2002/14/CE (d.lgs. 25/2007)

distacco dei lavoratori nell'ambito di una prestazione di servizi


▪ Dir. 96/71/CE (d.lgs. 72/2000)
CONTRATTO COLLETTIVO EUROPEO

fonte sui generis: le organizzazioni sindacali possono stipulare degli


accordi, nelle materie di competenze comunitaria, ma la loro efficacia è
sottoposta al recepimento degli stessi.

▪ Accordo Libero
▪ Accordo Quadro ( art. 154 e 155 TFUE)
LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA

▪ Creata nel 1952, ha il compito di assicurare il rispetto del diritto nell’interpretazione e


applicazione dei trattati

▪ La Corte di Giustizia si pronuncia conformemente ai Trattati:


a) sui ricorsi presentati da uno Stato membro, da un’istituzione o da una persona fisica o
giuridica (RICORSO DIRETTO)
b) in via pregiudiziale, su richiesta delle giurisdizioni nazionali, sull'interpretazione del diritto
dell'Unione o sulla validità degli atti adottati dalle istituzioni (RICORSO IN VIA PREGIUDIZIALE)
c) negli altri casi previsti dai trattati.
Le competenze dell’Unione Europea

Articolo 5 TUE
« La delimitazione delle competenze dell'Unione si fonda sul principio di
attribuzione[…]. In virtù del principio di attribuzione, l'Unione agisce
esclusivamente nei limiti delle competenze che le sono attribuite dagli Stati
membri nei trattati per realizzare gli obiettivi da questi stabiliti»

Competenza:
Possibilità per l’Unione di imporre proprie regole agli Stati membri tramite
regolamenti e direttive
Quali sono le competenze dell’Unione in materia di lavoro ?

...inizialmente circoscritte…

• libera circolazione dei lavoratori (art. 39 TCE)

• istituzione e funzionamento del Fondo Sociale europeo (art. 123 TCE)

• formazione professionale (art. 150 TCE)

• parità retributiva tra uomo e donna (art. 141 TCE)


Notevole estensione delle competenze con Trattato di Maastricht 1991 e Trattato di
Amsterdam 1997

Art. 153 TFUE: l'Unione sostiene e completa l'azione degli Stati membri nei seguenti settori:

▪ miglioramento, in particolare, dell'ambiente di lavoro, per proteggere la sicurezza e la salute dei


lavoratori; condizioni di lavoro;
▪ sicurezza sociale e protezione sociale dei lavoratori;
▪ protezione dei lavoratori in caso di risoluzione del contratto di lavoro;
▪ informazione e consultazione dei lavoratori;
▪ rappresentanza e difesa collettiva degli interessi dei lavoratori e dei datori di lavoro, compresa la
cogestione,
▪ condizioni di impiego dei cittadini dei paesi terzi che soggiornano legalmente nel territorio dell'Unione
▪ integrazione delle persone escluse dal mercato del lavoro
▪ parità tra uomini e donne per quanto riguarda le opportunità sul mercato del lavoro ed il trattamento
sul lavoro
▪ lotta contro l'esclusione sociale;
▪ modernizzazione dei regimi di protezione sociale
Ma l’estensione quantitativa delle materie di competenza è accompagnata da una limitazione
«qualitativa»

Nelle materie indicate, l’Unione ha competenza concorrente, dunque esercizio limitato dal
rispetto di:
(Art. 5 TUE)
▪ principio di sussidiarietà verticale
▪ principio di proporzionalità
▪ principio di efficienza

NOTA BENE
Sono in ogni caso escluse le competenze dell’Unione in materia di:
▪ Retribuzione
▪ Diritto di associazione
▪ Diritto di sciopero
▪ Diritto di serrata
Con il Trattato di Lisbona
Art. 6 TUE

Alla carta di Nizza è riconosciuto lo stesso valore giuridico dei trattati.

I diritti fondamentali trovano una legittimazione come fonte primaria

Tra i diritti fondamentali:


Art. 28
Diritto di negoziazione e di azioni collettive

I lavoratori e i datori di lavoro, o le rispettive organizzazioni, hanno,


conformemente al diritto comunitario e alle legislazioni e prassi nazionali,
il diritto di negoziare e di concludere contratti collettivi, ai livelli
appropriati, e di ricorrere, in caso di conflitti di interessi, ad azioni
collettive per la difesa dei loro interessi, compreso lo sciopero.

Si tratta di due delle materie che l’art. 153 esclude dalla competenza dell Unione e a cui la Corte di Giustizia aveva
dato rilevanza come strumenti necessari per il bilanciamento con le libertà economiche
Le fonti interne

▪ La Costituzione
▪ La legge
▪ Il contratto collettivo (ritenuta spesso fonte «a-
tecnica»)
▪ Il contratto individuale
▪ Le decisioni giurisprudenziali (fonte «atipica»)
La Costituzione
Art. 1
L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro
Art. 36
Proporzionalità e sufficienza della retribuzione
Durata della giornata lavorativa e riposo
Art. 37
La donna lavoratrice e la tutela dei minori
Art. 38
La Previdenza e la sicurezza sociale
Art. 39
Libertà sindacale
Art. 40
Diritto di sciopero
La legge

Lo strumento per le grandi Riforme del diritto del lavoro

▪ I licenziamenti individuali: l.604/1966


▪ Lo Statuto dei lavoratori: l. 300/1970
▪ Lo sciopero nei servizi pubblici essenziali: l. 146/1990 (mod. l. 83/2000)
▪ La riforma del mercato del lavoro: l. 92/2012 (c.d. Riforma Fornero)
▪ Il c.d. jobs act: l. n. 183/2014 e decreti attuativi (d. lgs. n. 81/2015, d. lgs. n.
23/2015)
Lo Statuto dei Lavoratori: legge 20 maggio 1970

Una normativa dai contenuti rivoluzionari e ancora attuali


▪ La regolamentazione del controllo a distanza sull’attività lavorativa e sui controlli
in genere
▪ Le modalità di esercizio del potere disciplinare
▪ Le modalità di esercizio del potere direttivo
▪ La tutela dell’attività sindacale
▪ La legislazione di sostegno
Il contratto collettivo
La fonte negoziale
Le diverse tipologie di contratto collettivo

▪ contratto collettivo «costituzionale»: art. 39 Costituzione


▪ contratto collettivo corporativo: artt. 2063-2081 Cod. Civ.
▪ contratto collettivo esteso erga omnes: legge Vigorelli, 741/1959
▪ il contratto collettivo di diritto comune: art. 1372 Cod. Civ.

Quale è il modello attuale?


Il contratto collettivo di diritto comune

I livelli del contratto collettivo


▪ gli accordi interconfederali
▪ il contratto collettivo nazionale di categoria
▪ il contratto collettivo territoriale
▪ il contratto collettivo aziendale

La funzione del contratto collettivo


▪ funzione classica acquisitiva
▪ funzione gestionale
▪ ripartizione dei sacrifici in situazioni di crisi
Il contratto individuale

▪ Rinvia al contratto collettivo


▪ Regola solo determinati aspetti (data di inizio, sede di lavoro, mansioni
di assunzione)
▪ Pattuizioni significative per lavoratori con Professionalità elevate
(maggiore forza negoziale): es. benefits
Come si coordinano tra di loro le fonti principali ?
▪ legge
▪ contratto collettivo
▪ contratto individuale

I TRE RAPPORTI FONDAMENTALI


1. rapporti tra legge e contratto collettivo
2. rapporti tra legge e contratto individuale
3. rapporti tra contratto collettivo e contratto individuale

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