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magazine
Bimestrale anno VII N. 34
marzo-aprile 2019
7,50 EURO
Skypixel
premia
le più belle
foto
aeree
.
DRonEziNe - 3
Anno VII- numero 34
sommario marzo-aprile 2019
immagine di copertina: /SKYPIXEL
Rubriche
03 Succede anche questo -Top
14 Succede anche questo - Flop
06 Editoriale
18
08 Il legale risponde
10 Il consulente risponde - Cartografia
12 Link Loss - di Sergio Barlocchetti
13 Esperienze - Drone magazziniere in Renault
16 Esperienze - BLOS alla giapponese
17 Fake - Il dirigibile di Amazon
74 Syllabus - Notizie dalle scuole Enac
cronaca
18 La prima condanna penale in Italia
40 Incidente all'emodrone di ABZero
52 Parrot, tempi bui
54 Delivery, Google batte Amazon
droni 24
24 Iron Man, ecco il Tello supereroe
56 Aeffe, Anafi trecentino con celle originali
58 DJI, il payload che salva vite umane
64 Husban Zino, prova in volo
Visti al DronItaly
30 Skypersonic, drone in gabbia
32 L'Anafi trecentino di AprFlyTech
34 CABI, le assicurazioni ai tempi di EASA
36 Attiva: Vola il professionale, soffre il consumer
38 GDU Saga: Nuovo payload per il lancio in Italia
easa
44 Aeromodellismo con le regole EASA
46 Come funziona il marchio CE per i droni 40
48 Perché non dobbiamo temere le Open
foto
70 Skypixel, le migliori foto aeree del 2018
72 Leonardo Da Vinci e i droni
64
L'editore ha fatto il possibile per contattare tutti gli
aventi diritto ai contenuti rintracciabili, ed è pronto ad
accordarsi con eventuali aventi diritto non rintracciati.
DRonEziNe - 4
la biblioteca
di dronezine
MULTICOTTERI
&DRONI
Si rinnova il primo manuale in italiano sui droni, a cura di
DronEzine, adottato da decine di scuole per piloti di Sapr
riconosciute da Enac.
Un libro di 300 pagine per muovere i primi passi nel mondo dei
14.90
eu ro
quadricotteri, multicotteri e dei piccoli droni civili. Tra gli autori si
annoverano alcuni dei massimi esperti di Sapr italiani tra cui Paolo
Omodei Zorini, Carlo Facchetti, Francesco Paolo Ballirano,
Giancarlo Comes, Luciano Zanchi.
ci di
per i so e
zin
DronE
Li trovi su www.dronezine.it/libri
Editoriale di luca masali
vogliamo un cielo
trasparente
N o, non parliamo di smog, problema che ci
sta a cuore ma non è l'argomento di questa
chiacchierata. Intendiamo trasparenza
sentieri di decollo e atterraggio. Promessa ribadita
al Roma Drone del 2019, speriamo di vederla
mantenuta prima del Roma Drone 2020.
rispetto all'utente delle regole aeronautiche. Che
ci devono essere, ma non è affatto detto che debba Ma anche se le quote dovessero essere riviste
essere responsabilità dell'utente finale conoscerle e le regole di accesso alle ATZ, resta un carico di
applicarle. responsabilità troppo alto dover interpretare una
mappa aeronautica per gente che vuole solo farsi
Nonostante quello che si sente dire in giro, non è i suoi selfie in santa pace, o che deve fare un sem-
affatto vero che con le norme europee EASA abbia- plice lavoretto nelle future Open o magari usare il
no abbassato il livello di formazione richiesto a chi suo drone per vedere se il vento ha divelto le tegole
vola. Semmai l'hanno alzato, e di molto, chiedendo di casa sua, come prevede l'impostazione europea
corsi online e superamento di test online a quella EASA.
stragrande maggioranza di dronisti che finora hanno
sempre volato, legittimamente e alla luce del sole, Per costoro, per noi, per tutte le persone che
senza nessun patentino: hobbisti in primis e poi tre- volano vorremmo che le regole aeronautiche diven-
centisti, che sono la stragrande maggioranza di chi tassero trasparenti al pilota. Che ci pensi la app di
vola (e i trecentisti hanno il diritto di volare senza volo, interfacciata con la cartografia ufficiale AIP,
attestato anche in città e in presenza di persone). a stabilire se il volo che vogliamo fare si può fare,
CI PENSI LA APP! fino a dove e fino a quale quota. Che ci pensi la app
Vorremmo che sia la app di controllo Diritto che, se verranno rispettate le previsioni di a avvisarci se ci vuole un Notam o un permesso, e
del drone a trasformare le informazioni implementazione del regolamento unico europeo, nel caso che si possa chiedere con un clic, magari
condensate in queste cartine in comportamenti si amplierà a una base molto più grande di persone, pagando direttamente via paypal se è necessario.
legali di volo, non che ci debba pensare chi quando verranno a cadere gli steccati che tengono
compera un drone al supermercato. artificialmente separate le comunità dei professio- Visto che EASA ci obbligherà ad avere un tran-
nisti e degli hobbisti, aprendo le porte al prosumer sponder, che almeno serva anche a noi, che ci pensi
Si volerebbe senza pensieri e si aumenterebbe
e all'uso del drone come strumento personale, due lui a connettersi con i server delle torri di controllo
la sicurezza di tutti.
grandi categorie che il regolamento ENAC ha perché possano interagire con il nostro drone, se e
sempre ignorato. quando sarà necessario.
I droni sono di fronte quindi a un enorme cam- Una visione che non è fantascienza, molto
biamento di prospettiva: il gradino troppo alto della di quello che scriviamo fa parte di U-Space,
scuola teorica e pratica viene se non altro smussato, l'iniziativa europea tesa a integrare i droni nello
più gente sarà invogliata a volare e i droni potranno spazio aereo degli aeroplani, se non addirittura,
finalmente dimostrare tutta la loro utilità nelle come diceva profeticamente Robert Young nel
operazioni quotidiane. lontanissimo 2016, integrare gli aerei nello spazio
aereo dei droni.
Ma resta un altro scalino da affrontare, e che
vorremmo vedere crollare anche in nome della Noi crediamo che questa integrazione sia necessa-
sicurezza: la normativa aeronautica. Come sa benis- ria, fondamentale, indispensabile per aprire a tutti,
simo chiunque si sia mai preso la briga di guardare anche agli hobbisti, anche alle persone che non
una carta aeronautica, il cielo è molto complicato. hanno nessuna cultura aeronautica, il volo BLOS
Ci sono moltissime zone interdette ai droni, quote fuori dalla vista del pilota e aprire ai droni tutto
da rispettare per mantenere la separazione con il un nuovo mondo di possibilità. Se è il software a
traffico manned, ATZ e CTR a protezione degli ae- occuparsi di rispettare le norme, a noi non resta che
roporti, zone proibite, riservate, pericolose, parchi volare, senza paura di violare leggi e regole che
nazionali e aree faunistiche protette. magari non conosciamo neppure. E a questo punto
sarebbe ora che la cultura aeronautica, che deve far
Una babele, che ha certamente una sua ragione di parte del bagaglio di competenze che chiunque vola
essere, anche se la stessa ENAC rendendosi conto dovrebbe possedere, venga fatto nelle scuole, pro-
che applicare ai droni una normativa pensata per gli prio come oggi in molti istituti - non tutti purtroppo
aeroplani causa situazioni paradossali se non tragi- - si fa educazione stradale.
comiche, tipo la ATZ di Milano Linate che arriva in
piazza Duomo a Milano partendo da SFC, cioè da Ma al rispetto delle regole siamo convinti che
terra, come se un Jumbo jet dovesse mai atterrare debba pensarci il software, non chi acquista un
nel quadrilatero della moda per sbarcare modelle e drone al supermercato e fa un corso online. La tec-
fotografi. E già dal Roma Drone 2018, Enac aveva nologia c'è già tutta, il transponder ci sarà. E i fondi
promesso di rivedere la materia facendo aree di europei per trasformare i sogni in realtà arriveran-
quote variabili dove il volo è consentito sempre più no, se c'è una volontà politica.
in alto a distanze crescenti rispetto alle piste e ai
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atti delegati e di esecuzione
così prende forma quello che, impropriamente, chiamiamo "Regolamento Easa"
La forma definitiva che prenderanno le regole comuni di francesco paolo ballirano
europee per i droni dipenderà da come verrà Avvocato esperto in diritto aeronautico
e membro del comitato scientifico di dronezine
scritta la normativa di dettaglio
non legislativi. La delega può essere con-
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Spazi aerei, le app non bastano
occorre leggere le cartine aip
I
I tema spazi aerei e, più in
generale, quello della circolazione di paolo omodei zorini
degli aeromobili, è da sempre un di AlphaLima, O.C. riconosciuta da Enac,
presidente pro tempore dell'associazione SAPRAI
argomento ostico per la maggior parte e membro del comitato scientifico di dronezine
trebbero costituire svariate incongruenze addirittura aumen- In presenza di aree P (o R, o D) occorre poi verificare nella
tando la complessità di una situazione generalmente poco sezione apposita (ENR 5.1.1 per le zone P, ENR 5.1.2 per le
complicata. zone R e ENR 5.1.3 per le zone D) i limiti verticali. In questo
caso le due zone partono dal suolo ma ce ne potrebbero essere
In primis va rilevato che non è corretto, come spesso si sente, altre che sono collocate ad altezze tali da non costituire ostaco-
parlare di “No Flight Zones” per i droni. Una NFZ è in realtà lo per le operazioni APR che si svolgono generalmente a quote
una regione di spazio aereo interdetta alle operazioni di volo molto contenute.
che viene istituita in un contesto di controllo degli spazi aerei In caso di dover volare all’interno di una zona P è necessario
per scopi militari, nella quale gli aeromobili in volo potrebbero ottenere l’autorizzazione preventiva da parte di tutte le autorità
essere addirittura abbattuti senza preavviso. coinvolte, in primis da ENAC.
Sarebbe più corretto parlare di zone di interdizione (AEZ, Air Per le zone R il discorso è analogo quando non si rispettino
Exclusion Zone) quando una proibizione al volo viene dichia- una o più restrizioni (anche queste sono pubblicate in AIP nel-
rata per proteggere (più o meno militarmente) aree sensibili a le sezioni suddette) e non cambia molto per le zone D (in que-
causa di installazioni o eventi particolari. ste le restrizioni possono essere relative ad attività pericolose
Ovviamente tali restrizioni vengono comunicate attraverso per la navigazione aerea).
canali ufficiali, in forma di NOTAM, in quanto non hanno ca- L’ unica differenza è che, per operare in una zona D o R, non
rattere permanente. è sempre detto che occorra effettuare la richiesta di NOTAM
In caso di restrizioni permanenti alle attività di volo possono anche se, almeno per le seconde, è piuttosto probabile.
essere istituite zone pericolose, regolamentate o proibite (ri-
spettivamente identificate con le lettere D, R e P) che vengono 3) Si torni quindi sulla cartina e si verifichino eventuali insi-
pubblicate sulla documentazione ufficiale dello Stato, ovvero stenze sulla zona di operazioni di spazi aerei che partono dal
l’AIP – Aeronautical Information Publication (da noi esiste suolo, ovvero ATZ o CTR.
l’AIP Italia che è disponibile gratuitamente su www.enav.it) . Per fare questo ancora una volta è necessario identificare la
simbologia degli spazi suddetti attraverso la legenda.
Partendo dall’ AIP come fonte ufficiale di informazioni è pos- Se tutte le ATZ partono dal suolo, non è detto che lo stesso
sibile effettuare una veloce verifica per ogni località dello Sta- valga per i settori diversi da 1 delle CTR. Anche qui la clas-
to Italiano seguendo la procedura qui proposta: sificazione è disponibile nell’apposita sezione della cartina,
DRonEziNe - 10
cartografia per piloti di sapr
DRonEziNe - 11
LINK LOSS Sergio Barlocchetti
DRonEziNe - 12
esperienze
di edoardo sorani
Tiro al piattello?
No, al drone. E ci è piaciuto molto
Si fa un selfie col
drone. Peccato che
l'aveva rubato
USA: un ladro poco astuto si fa un selfie con il drone che aveva rubato e lo posta sui social. E questo passo falso, insieme
ai dati del GPS della macchina, ha aiutato la polizia a pizzicarlo. Il drone era solo una piccola parte del bottino, del valore
di circa 40 mila dollari, sottratto a un'azienda dello stato di Washington. L'uomo è stato arrestato per furto e ricettazione, ed
è stato incarcerato in attesa del processo nel carcere della Contea di Snohomish.
Tra la refurtiva recuperata dalla polizia statunitense figurano cinque droni e un rover terrestre. Molto importante per i
legittimi proprietari è stato anche il fatto che si sono potute recuperare le schede di memoria dei droni, con ben 9 giga di
immagini e filmati di lavoro, un'altra prova che inchioda l'incauto furfante.
DRonEziNe - 14
SUCCEDE
SUCCEDEANCHE
ANCHEQUESTO!
QUESTO!flop
flop
un drone
su Malpensa
T
piloti di droni saranno esclusivamente in finlandese».
renta minuti di caos e quattro voli dirottati, tre Lo scherzo d'Aprile di DronEzine ha avuto un successo incredibile,
all’aeroporto milanese di Linate e uno a Torino come si vede dallo schizzare in alto delle visite al nostro sito.
Ricordiamo altri scherzi di successo, come quando avevamo detto
Caselle, a causa di un presunto drone. che Enac non si sarebbe più occupata di droni passando la pratica
L’allarme è scattato il primo aprile alle 11, ed è stato all'Agenzia Spaziale Europea, e i droni sarebbero stati considerati
sonde spaziali atmosferiche semiautomatiche. O quando scrivevamo
gestito dalla torre di controllo che per precauzione ha che i principianti sarebbero stati obbligati a volare con un palloncino
chiuso per qualche minuto lo spazio aereo. Non si sa rosso legato al drone e la scritta "Pericolo di morte".
nulla del presunto drone, ma della vicenda ora si occupa Insomma, ogni tanto è bello ricordarci che con i droni ci si può e ci si
deve divertire, ed è bello scherzarci sopra.
Polaria e se effettivamente si fosse trattato di un drone, E non solo il primo Aprile.
il responsabile rischia una denuncia per interruzione di
pubblico servizio.
Ricordiamo che i droni non possono volare senza auto-
rizzazione nelle ATZ aeroportuali, grandi aree istituite a
protezione degli aeroporti, e se si tratta di hobbisti senza
patentino nemmeno nelle ancor più grandi CTR. 1 aprile
Giappone:
deregulation di edoardo sorani
e BLOS
Mentre nel nostro Paese tengono banco le
polemiche sul regolamento Easa, in Giappone
il governo ha approfittato per ritoccare la
normativa in vigore e favorire lo sviluppo dei
servizi professionali attraverso la deregulation.
S
e già lo scorso anno le poste nipponiche avevano ini-
ziato a trasportare documenti via drone nella zona di
Fukushima, adesso le autorità hanno autorizzato l’uso
di droni in modalità BVLOS in posti come isole remo-
te, zone montuose e così via. La notizia è arrivata in occasione
della Japan Drone 2019 expo, dove Keisuke Toji, rappresen-
tante della start-up Aeronext ha dichiarato: «Cambieremo lo
spazio aereo dove volano solo uccelli e onde radio in uno spa-
zio in cui svolgere le nostre attività», parole che sono suonate
molto incoraggianti per l’intero comparto droni nazionale.
Il governo del paese del sol levante starebbe addirittura pen-
sando di autorizzare i voli BVLOS nelle aree urbane entro il
2022, una stima che può sembrare eccessivamente ottimistica,
ma dietro la quale c’è l’enorme spinta di alcune tre la più im-
portanti aziende nazionali, che non vedono l’ora di cavalcare
la crescita di un settore il cui valore, secondo le previsioni,
passerà dai 50 milioni di YEN del 2017 agli oltre 500 milioni
(più di 4 miliardi e mezzo di dollari) entro il 2024.
Rakuten, colosso dell’ecommerce, collabora già da tempo
con vari enti locali per testare le consegne via drone e si è
detto pronto a iniziare già da quest’anno il servizio nelle aree
poco popolate. KDDI, gigante delle telecomunicazioni, pre-
vede invece di iniziare a usare i droni in modalità BVLOS per
ispezioni di infrastrutture e per missioni di ricerca e soccorso.
Non solo, perché la Japan Aerospace Exploration Agency sta
lavorando in prima linea, assieme ad alte organizzazioni, per
realizzare un sistema completo di gestione del traffico aereo
entro il 2020.
DRonEziNe -- 16
16
Fake
N
on è una novità che con un buon software, talento e tan-
ta (ma tanta) pazienza si possa dar vita alle scene più
epiche ed impensabili: il cinema usa queste tecniche da
anni. Quello che è più interessante capire, a proposito del vi-
deo del dirigibile Amazon, è il motivo per cui sia stato perce-
pito dal pubblico come credibile e terrificante.
Il giusto mix di finzione e realtà
Come tutte le fake news, l'invenzione poggia su una base di
realtà solida e conosciuta:
1. Amazon investe da anni nel drone delivery
Il fatto che Amazon lavori da tempo al progetto di consegne
via drone Prime Air è arcinoto. Solo nel corso degli ultimi anni
l’azienda ha testato in mille modi questa tecnologia innovati-
va, perciò nella testa di tutti noi si è fatta strada l’idea di assi-
stere, un domani, alla possibilità di ritrovarci di fronte ad una
cosa del genere.
2. Amazon ha già brevettato un sistema simile
Se torniamo indietro alla fine del 2016, scopriamo che Ama-
zon aveva già registrato il brevetto per un magazzino volante
da cui servire i clienti con dei piccoli droni.
3. Gli sciami di droni sono già una realtà
Non bisogna lavorare di fantasia, perché li abbiamo visti per-
sino qui da noi in Italia, durante la festa di San Giovanni a To-
rino, dove volando in formazione coordinata hanno dato vita
nel cielo a un vero e proprio spettacolo di luci che ha sostituito
i tradizionali fuochi d’artificio.
Insomma, sebbene il video sia senza ombra di dubbio un fake,
non è fantascienza. La tecnologia esiste già, solo che da qui a
renderla funzionante, sicura e conveniente per tutti ce ne passa
ancora molto.
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DRonEziNe - 17
Condannato
per aver volato
in Piazza Duomo a Milano
DRonEziNe - 18
dura lex
La foto del Duomo è uno scatto dell'agenzia 123RF, ©Viacheslav Lopatin, e non c'entra nulla con i fatti contestati
DRonEziNe
DRonEziNe - 19
normativa
Spieghiamo la sentenza
A sinistra Gabriele Di Marino, Primo Dirigente
della Polizia di Stato, che ci spiega la sentenza di Milano.
La Polizia Locale di Milano è molto attiva nel contrasto all’a- Al DronItaly, in occasione del Convegno organizzato da
busivismo con i droni nel capoluogo lombardo. «Abbiamo già Dronezine “APR, sicurezza a terra e nei cieli: la categoria
sequestrato una decina di droni» ci dicono, «Tra cui attrezza- Open spaventa, ma è indispensabile” abbiamo chiesto al no-
tura molto sofisticata di una televisione brasiliana che stava stro relatore Gabriele Di Marino, Primo Dirigente della Po-
riprendendo immagini professionali in centro senza nessuna lizia di Stato, un commento della Sentenza n. 5825 del 2018,
autorizzazione, o il famoso evento in cui un drone in atterrag- la sentenza con cui il Tribunale di Milano ha recentemente
gio di un turista straniero aveva ferito al volto un passante, ma condannato un individuo che, senza alcuna autorizzazione, ad
anche ragazzi che si facevano dei selfie in pieno centro». agosto 2017, pilotava un drone in Piazza Duomo a Milano. Il
volo abusivo veniva interrotto dall’intimazione di una pattu-
Ai sequestri degli agenti segue una denuncia penale, il che per
glia della Polizia Municipale di Milano cui il pilota obbediva
l’imputato significa doversi certamente pagare un legale, e in
senza problemi.
caso di condanna anche le spese di processo.
Quali conseguenze ha avuto questa trasgressione ?
Gabriele Di Marino ci spiega la sentenza
Dalla Sentenza, sul piano dei fatti, emergono due aspetti positi-
vi. Il primo e più importante è che il volo non ha arrecato danni
a beni e persone. Rimane, però l’evento penale, ossia la lesio-
ne alla sicurezza della navigazione, bene giuridico da tutelare
di per sé, senza osservazioni relativistiche sui danni concreti.
Ridimensionare una violazione delle norme aeronautiche, solo
perché non abbia provocato danni materiali a cose o persone,
significherebbe aumentare il rischio di incidente grave.
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dura lex
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normativa
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dura lex
SANZIONE AERONAUTICA
Al trasgressore, considerato dal giudice un
abusivo e non un hobbista, è stata irrogata
una sanzione penale in violazione dell'art. 1231
del Codice della Navigazione Aerea per non
aver osservato il Regolamento Enac.
A questa persona, quindi, un “contravventore”, contestano i Beh… certo il mezzo non giustifica il fine. Semmai il contra-
classici articoli 8, 21 e 24 del Regolamento ENAC che sono rio…basta pensare ai trecentini usati in città per fini professio-
le norme per gli Operatori professionali di droni. Ma a me nali a causa del divieto di volare in città con mezzi più grandi
(e forse ai nostri lettori) leggendo la pagina 4 della sentenza (salvo quei due in regola con l’art. 10, comma 6 del Regola-
viene, però, il dubbio che fosse magari solo un appassionato mento ENAC). Ma quali conseguenze avremmo avuto se l’uso
che stesse facendo delle immagini ad uso personale, ricreati- del drone della sentenza fosse stato impiegato semplicemente
vo. Per dirla tutta… il giudice scrive che l’uso di quel drone a scopo ricreativo ?
in quella vicenda è stato di tipo commerciale, cioè professio- In tal caso, ai sensi dell’attuale Regolamento ENAC “Mezzi a
nale “tenuto conto delle caratteristiche del velivolo e del suo pilotaggio remoto”, saremmo stati di fronte ad un aeromodel-
valore commerciale”…(!?) Stiamo parlando di un Phantom lista e l’articolo di Regolamento violato sarebbe stato l’art. 35,
4! Con la sua telecamerina! Allora, secondo il Tribunale di rubricato “Aeromodelli”, non quelli indicati in sentenza.
Milano, anzi secondo quel giudice che ha scritto la sentenza,
tutti i possessori di Phantom 4 sono operatori professionali? E quali sarebbero state le conseguenze ?
Le chiediamo: ma è giuridicamente corretta una supposizione Sul piano del Diritto Penale: assolutamente le stesse. L’art.
del genere? Ci analizza cortesemente questo passo giuridico 1321 punisce chiunque non osserva una disposizione di legge
della sentenza, da esperto di norme aeronautiche e di pubblica o di regolamento in materia di sicurezza della navigazione. ,
sicurezza ? Salvo che il fatto non costituisca un reato più grave.
Allora, la sentenza in argomento segue un percorso argomen-
Ma vista come questa sentenza del Tribunale di Milano è così,
tativo, all’esito del quale conclude che, per tenere il comporta-
complicata, un commentino, su come si è fatta giustizia su
mento avuto dal trasgressore, bisognava essere un pilota pro-
quel volo a Piazza Duomo, non ce lo vuole proprio fare ?
fessionale di drone.
Per cui uno dei ragionamenti del giudice è stato: ha fatto un’o- Piuttosto che commentare le infrazioni del passato, forse do-
perazione critica, in area urbana, con un drone di peso tale che vremmo tutti, ognuno per il suo ruolo, prepararci al meglio per
sarebbe autorizzabile solo ad un pilota SAPR, cioè professio- l’entrata in vigore della nuova normativa europea che, sotto-
nale, dunque, l’imputato ha violato le prescrizioni imposte per lineo, è la prima disciplina in materia ad avere forza di Legge
operare professionalmente un SAPR. D’altra parte, tuttavia, ordinaria. E verrà abolita la distinzione fra uso professionale e
Le confermo che e non è il valore del drone, o di qualsiasi uso amatoriale dei droni. Quindi, i ragionamenti che dovranno
cosa, a determinare se si usa quell’oggetto per finalità profes- fare gli organi di polizia e le autorità giudiziarie in presenza di
sionali o ricreative. violazioni saranno più certi e semplici, senza doversi interro-
Il valore, semmai, è solo un indice di quanto quella persona è gare sul movente ricreativo o meno del volo abusivo.
disposta, o può permettersi, di investire per un drone. Il valore Se mi consente, in materia di progresso aeronautico, un com-
di un bene, di per sé, non ci dice se quel bene è uno strumento mento a Dronezine però lo farei: considerata questa sentenza
di lavoro o di divertimento. Il prezzo è una caratteristica del e viste le norme che Easa ha elaborato per conto dell’Unione
drone, il fine è l’elemento psicologico del soggetto che usa un Europea, la fine della distinzione professionale/ricreativo non
drone. Facciamo attenzione su questo, altrimenti confondiamo renderà finalmente chiara e certa la responsabilità di chi usa un
i fini con i mezzi. drone senza rispettare le regole?
DRonEziNe - 23
tello iron man edition
Iron DRONE
Stark Industries... ehm, cioè, volevamo dire Ryze
Tech propone un look da supereroe per
il Tello, ispirato a Iron Man. Con una app di funzioni automatiche di modalità video e foto che già cono-
app dicontrollo fatta apposta per lui, sciamo, la sorpresa è che l’app ci offre Friday, lo stesso as-
che integra Friday, l'assistente virtuale sistente virtuale che usa Stark. Quale migliore assistente, per
di Tony Stark quando non veste l'armatura. guidarci attraverso una vera e propria esperienza immersiva di
gaming, nella quale intraprenderemo il percorso di addestra-
DRonEziNe - 24
DJI Copilot
Unità BOSS da 2000 GB
DRonEziNe - 26
Foto di gruppo con drone: lo staff
di Attiva, ditributore DJI, e di
G&G (distributore tra l'altro del
GDU Saga, a sinistra) al completo,
compresi i funzionari cinesi al
seguito delle due delegazioni.
Dimentichiamo l'inglese, il cinese è
la lingua del nostro mondo!
DRonEziNe - 27
Di corsa al
Dronitaly! Non
solo divertimento
e adrenalina nel
Drone Racing FPV:
la velocità dei droni
e l'abilità dei piloti
non è usata solo
per gareggiare, ma
anche per registrare
video super
dinamici!
Il pubblico ha risposto molto
bene, riempiendo (specialmente
il giovedì) le sale del Palazzo
delle Stelline, in pieno centro di
Milano.
Impeccabile l'organizzazione,
sempre attenta e discreta, che ha
vegliato affinché tutto filasse liscio.
DRonEziNe - 28
I manuali Enac?
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DRonEziNe - 29
skypersonic skycopter
dalle corse
alle ispezioni
indoor
H
ardware che ti aspetteresti in un racer: eliche tripala video, analogica, perché abbiamo bisogno di latenza zero, non
da corsa, batterie e radiocomando di derivazione aero- vicina allo zero. Altrimenti c'è il rischio di sbattere contro il
modellistica, trasmissione analogica e non digitale per tubo, e si possono di far danni alle strutture e al drone. La re-
avere latenza zero. Insomma la classica ricetta per un drone gistrazione è in 1080 a 60 fps, streaming video analogico 5.8
da corsa. Ma Skypersonic non corre, anche se nella breve di- GHz.
mostrazione in volo all'interno del Palazzo delle Stelline ci
Apprezzo molto la radio Taranis, molto amata dagli sma-
ha impressionati: piuttosto si muove lentamente e con grande
nettoni perché in open source...
precisione nei tubi, essendo specializzato nella videoispezione
Sì, la ground station deriva anch'essa dall'esperienza nel mon-
indoor. «Parliamo di tubature, di piccole stanze di svincolo,
do racer. Una radio aeromodellistica di grande qualità, spetta-
silos, taniche» ci spiega il pilota Giuliano Golfieri. «Ma negli
colari i gimbal cuscinettati. Ci offre la possibilità di robotizzare
USA, dove è nato, ha dimostrato di saperci fare anche all'aper-
la camera, sia muovendola in modo continuo agendo sui po-
to, ispezionando ponti e viadotti».
tenziometri sia cliccando tra diverse angolazioni preimpostate.
La gabbia protegge il drone o protegge le persone?
Protegge tutto (ride)
Ma ha ancora le prestazioni di un racer, o l'avete un po'
tranquillizzato?
L'abbiamo tranquillizzato, ma non troppo. Abbiamo comun-
que raggiunto un'autonomia di 14 minuti, usando una batteria
di derivazione aeromodellistica: leggera, potente e anche eco-
nomica.
DRonEziNe - 30
GUARDA IL VIDEO
IN BREVE
Autonomia 14 minuti
Massa 850g
Camera 1080 60 fps
Diametro 35 cm
Prezzo 12.000 US$
E così dicendo, Golfieri fa schizzare verso il soffitto del Pa- Il prezzo, 12 mila dollari, non è esattamente popolare...
lazzo delle Stelline il drone, che ruggendo come un racer di Beh, il nostro concorrente diretto ne costa 25 mila. Lo ven-
razza ci lascia a bocca aperta per l'accelerazione verticale e la diamo ad aziende che devono fare ispezioni di alto livello: per
precisione del pilota che lo ferma a pochi centimetri dal pre- esempio l'americana iRock, basata in California, a cui abbia-
zioso soffitto ad archi (meno male che non c'era nessuno di mo consegnato due droni la settimana scorsa facendo anche
Dronitaly, sennò ci avrebbe verosimilmente sgridato). Specie tutto il training ai piloti. Servizio molto importante, se il pi-
quando Golfieri si diverte a palleggiare con il drone contro il lota è formato e certificato da noi ha una kasko sul drone. La
soffitto, durante i palleggiamenti il segnale video resta perfet- certificazione costa circa 250 euro e si entra anche nell'albo
tamente stabile, cosa che non è affatto scontata. dei piloti dei nostri droni indoor, aperto alle aziende che non
hanno un pilota.
La gabbia e la forma particolare del corpo del drone non
aiuteranno con il vento, immagino. Anche se il fatto di Il payload può essere solo la camera ottica?
avere la batteria in basso, posizione molto inusuale per un Quello è il default, poi abbiamo un lidar 3D, uno scanner laser
drone, aiuterà sicuramente a mantenere basso il baricen- per prendere misure estremamente precise e fare ricostruzioni
tro a tutto vantaggio della stabilità? 3D, e uno spessimetro digitale che si chiama UTT, Ultraso-
nic Thickness Tester (in basso a sinistra), basato su due elet-
Sì, la gabbia non aiuta, ma la potenza è tale che il vento viene
tromagneti che ancorano il drone alla parete del serbatoio da
fronteggiato senza problemi. Quanto alla forma del tubo, ospi-
verificare e un sensore wireless che misura lo spessore della
ta la batteria LiPo 4s che ci consente di ottenere i 14 minuti
parete per verificare corrosioni, indebolimenti o rispetto delle
di autonomia. La gabbia è indistruttibile, e porta i led molto
specifiche. Ma lavoriamo molto sulla personalizzazione della
potenti per poter volare anche nel buio completo che troviamo
nelle tubature. C'è anche un led posteriore per capire come è soluzione sulle esigenze del cliente.
messo il drone, quando - come capita di solito - si vola senza
assistenza di compass e GPS ma totalmente in manuale.
UTT
DRonEziNe - 31
AprFlyTech
anafi trecentino
con batterie originali
«
È
stata dura, ma ci siamo riusciti». Molto soddisfatto
Corsi e webinar
Ermes Novo, titolare di AprFlyTech, mentre ci mo-
stra l'ultima fatica: un Parrot Anafi trecentino che
rispetta il peso massimo al decollo di 0,3kg senza rinunciare per operatori di trecentini
alla batteria originale, «che ci garantisce 27 minuti di volo in
hovering e 24 nel volato misto» ci dice.
In attesa delle future regole EASA, al momento i trecentini
restano le uniche macchine che possono volare in città e
sulle persone (non in assembramento, quello resta vietato)
e sono quindi i droni più indicati per il volo in ambiente
urbano, le più diffuse tra geometri e matrimonialisti, anche
perché non richiedono costosi patentini. Anche se consi-
gliamo a chi li vuole affrontare seriamente di seguire un
corso per trecentisti, magari online: costa poco e dà tutte le
basi per lavorare in sicurezza e nel rispetto della legge, che
resta piuttosto complessa anche per questi micro droni da
città (vedi qr code qui accanto).
«Quando esce dalla scatola, l'Anafi pesa un po' più di 300
grammi, e non ha i paraeliche che sono obbligatori per leg-
ge se lo vogliamo usare come trecentino» spiega Novo.
«Essendo di per sé un drone molto leggero, è stato difficile
DRonEziNe - 32
GUARDA IL VIDEO
DRonEziNe - 33
Cabi Broker
gratis
l'estensione hobby
a chi ha una polizza sapr
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DRonEziNe - 35
Attiva
Cresce il professionale,
rallenta il consumer
Attiva, distributore DJI nella GDO e nel mondo Fin qui il professionale. E il consumer?
professionale, fotografa un mercato a due «Ci sono incertezze importanti sulla roadmap di applicazione
velocità: crescita robusta nel professionale, delle norme EASA che frenano il mercato con conseguenze ne-
gative per tutti gli operatori della filiera. Come sempre, quando
rallentamento nel consumer dovuto alle il quadro normativo non è totalmente chiaro il mondo reale
incertezze della normativa EASA risponde con il rallentamento generale di ogni sua dinamica in
attesa di sapere dove conviene, o semplicemente dove è possi-
«Notiamo un sensibile aumento di fatturato per quan-
to riguarda il mercato Enterprise, dovuto senz’al-
tro ad una maggiore attenzione da parte di alcuni
bile, investire. Esemplare è ad esempio il caso del transponder:
Attiva è il principale distributore sia di DJI sia di Parrot ed
comparti industriali verso la tecnologia UAV» ci dice Paolo ovviamente riterremmo corretto pianificare una strategia che
Martelli. «Come spesso accade, riscontriamo un’Italia in leg- non ci veda impreparati al momento del passaggio alle regole
gero ritardo rispetto alle realtà del Nord Europa, speriamo di europee, sia dal punto di vista tecnologico sia da quello della
colmare questo gap con la collaborazione delle Autorità pre- determinazione delle politiche prezzi e marginalità.
poste e di tutti i nostri Partner». Tuttavia non sappiamo se verrà considerata valida la tecno-
logia già presente sui prodotti del leader mondiale DJI, se
Al vostro stand notiamo un funzionario cinese. verranno pubblicate in tempo utile le specifiche tecniche a cui
«Si tratta della signora Estelle Yang (nella foto in alto), re- attenersi per una eventuale progettazione e produzione OEM o
sponsabile del mercato Sud-Europa per conto di DJI Enterpri- se al contrario, verranno garantite a terzi esclusive prerogative
se che ha inteso onorarci con la sua graditissima presenza al di produzione ed omologazione presso le Autorità di questo
nostro stand per tutta la durata dell’evento. Una diretta presa di nuovo device obbligatorio».
contatto del principale Vendor mondiale con la realtà effettiva
del mercato industriale italiano, rappresentato a Milano da tutti
i principali player del settore».
E ospitate anche diverse persone e droni del RINA.
«Rina, Registro Italiano Navale ed Aeronautico dal 1861, è un
partner di primaria importanza per Attiva. Insieme a questa ec-
cellenza italiana siamo pronti a sostenere un corretto processo
di crescita del mercato APR in Italia, soprattutto attraverso la
creazione ed applicazione di corretti protocolli operativi e di
certificazione delle specifiche professionalità».
DRonEziNe - 36
L’ e-commerce non solo per professionisti
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L'importatore G&G risolve a tempo di record senza ma anche la concentrazione degli inquinanti in città. La
cosa importante è che in caso di un incendio o un'esplosione
una mancanza che avevamo notato nella
si può far volare il drone sul luogo del disastro per vedere se si
nostra prova sul campo del drone industriale sono sprigionati gas pericolosi».
cinese: ora anche sui payload per il SAR è Naturalmente non poteva mancare la termocamera, una delle
montata una telecamera di navigazione, più potenti nel mercato dei droni, con 800x600 pixel di risolu-
zione (davvero molti per una camera infrarossi): «Ricordiamo
L'
importatore G&G sceglie il Dronitaly per il lancio uffi- che GDU Tech produce per l'esercito cinese e ha oltre 160 bre-
ciale del drone GDU Saga, nato per applicazioni indu- vetti proprio per le termocamere» conclude Gallo.
striali, forze di Polizia e ricerca e salvataggio, macchina
che avevamo avuto l'occasione di provare in anteprima (la pro-
va è sul numero di gennaio-febbraio di DronEzine).
Durante i test, avevamo notato una mancanza piuttosto seria:
quella di una telecamera anche di servizio, qualora vengano
installati l’altoparlante o il faro ad alta luminosità. Cosa che
rende il drone praticamente cieco limitandone l'operatività.
Prontamente Marco Gallo, titolare di G&G, ha colmato la
lacuna, facendo produrre dal costruttore cinese payload con
telecamera integrata, che mantengono l'impressionante facili-
tà di montaggio "plug and play" degli accessori. La camera è
montata su tutti gli accessori che non sono a loro volta teleca-
mere, come faro di ricerca, megafono eccetera.
Al Dronitaly è stato presentato anche il gas detector, che non
era disponibile all'epoca della nostra prova, anch'esso con
camera di servizio, in grado di rilevare fino a sei gas diversi,
alloggiando il relativo rilevatore nella "cartucciera" a sei posi-
zioni. Si possono selezionare fino a 20 gas diversi, comprese le
polveri sottili così importanti per la misurazione della qualità
dell'aria in ambiente cittadino.
«In questo modo le Pubbliche Amministrazioni possono effet-
tuare misurazioni anche quotidiane, rilevando non solo la pre-
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DRonEziNe - 39
di stefano orsi
incidente abzero
nessuno spargimento di sangue
Ha fatto rapidamente il giro del web la Abzero siamo noi
Andrea Cannas, pilota professionista di APR
notizia del drone adibito al trasporto del
abilitato agli scenari critici S3, S5, S7 e Giuseppe
sangue caduto su un Hotel di Riccione Tortora, ceo di Abzero, con il loro emodrone.
durante una attività sperimentale. Ecco
cosa è andato storto nel racconto del pilota,
Andrea Cannas così per questo, qualcosa può sempre andare storto. Bloccare
I
le sperimentazioni sui droni a seguito di un incidente, per fare
l trasporto di sangue ed emoderivati tramite un drone po- un paragone, sarebbe come strangolare la agibilità del traffico
trebbe diminuire di molto il tempo tecnico necessario per tali veicolare agli albori dell'automobile: all'inizio tutti erano pre-
scambi tra le diverse strutture ospedaliere. occupati e terrorizzati per problemi di sicurezza, e vediamo
Purtroppo persino in Svizzera, dove da diversi mesi i voli di adesso - purtroppo- quanto poco scalpore faccia un pedone
questi droni in maniera semi automatica percorrono un bre- investito da un'auto.
ve tragitto tra gli ospedali e i laboratori, è stato segnalato che A onor di cronaca e per inciso, i droni svizzeri che negli ulti-
mese di gennaio 2019 un drone ha terminato la sua attività mi due anni avevano eseguito quasi 3 mila voli con successo,
dentro al lago di Zurigo. sono al momento fermi e sotto indagine e non potranno vola-
Non va meglio in Italia a quanto pare, dove il giorno 5 aprile re sino a che non saranno chiarite le dinamiche della failure.
2019 un drone fuori controllo pilotato dai tecnici della società Saranno, eventualmente, ENAC e ANSV (Agenzia Nazionale
pisana Abzero finisce il suo volo sul tetto di un hotel riccio- per la Sicurezza del Volo) a stabilire le esatte dinamiche dei
nese. Nessun ferito per fortuna, quindi la pratica si potrebbe fatti.
archiviare. Si sa che nelle attività sperimentali, si chiamano
Chi è Abzero e di cosa si occupa?
Abzero fa la sua comparsa nelle cronache nazionali nell'ot-
tobre dell'anno 2017, vincendo il premio di 50 mila euro del
contest promosso da Axa: #NatiPer.
I due titolari Giuseppe Tortora e Andrea Cannas dichiarano
di voler trasportare emoderivati, sangue e in futuro anche or-
gani tra le strutture sanitarie ASL.
Un anno dopo, nell'ottobre 2018 a Pontedera (Pisa) i giovani
Il relitto
Il drone fracassato sul tetto dell'hotel di Riccione
dopo la terminazione del volo, procedura prevista per
il suo scenario standard.
DRonEziNe - 40
incidenti
soci di Abzero concludono un volo dimostrativo e sperimenta- LA SCIENZA PROMUOVE gli EMODRONE
le trasportando medicinali e attrezzature sanitarie tra una strut-
tura ospedaliera e l’altra. La lotta per salvare vite umane si è recentemen-
Il 21 ottobre in effetti il drone di Abzero vola in provincia di te arricchita di un’arma in più, grazie ai progressi
Pisa sotto gli occhi del sindaco di Pontedera per effettuare un che il team del dottor Timothy Amukele, pato-
volo diretto all'ospedale Felice Lotti. logo e direttore dei laboratori clinici dell’Hopkins
Le modalità del volo però non convincono i tecnici e i giu- Bayview Medical Center’s, nel Maryland, porta
risti presenti e allo stesso modo qualcosa non piace nemme- avanti da 18 mesi nell’ambito del trasporto di san-
no all'Ente Nazionale Aviazione Civile che in un comunicato gue e vaccini per mezzo di droni dotati di meccani-
stampa afferma di voler eseguire ulteriori controlli sulla man- smi di refrigerazione.
canza di autorizzazione a sperimentare in tal senso. In molti casi l’efficienza del trasporto via drone,
che può raggiungere il punto di consegna in meno
Normativa rispettata
tempo e con meno costi del trasporto su gomma,
A tale dichiarazione Abzero risponde ufficialmente di aver
rischia purtroppo di rivelarsi inutile se durante il
compiuto tutti i passi in regola con la normativa.
viaggio la temperatura altera la qualità del carico.
Abbiamo inviato richiesta a ENAC per avere ulteriori chiari-
Grazie a delle sacche refrigeranti in cui è stato
menti. Se ci risponderanno li pubblicheremo nei prossimi gior-
posto il sangue, invece, Amukele è riuscito a man-
ni, nel frattempo abbiamo contattato telefonicamente il pilota
tenere invariate la caratteristiche biologiche del
della startup pisana che tra l'altro ci rassicura sul buon esito
sangue trasportato durante i suoi test, 26 minuti di
senza ulteriori complicazioni della "faccenda" di Pontedera.
volo per coprire 12 miglia a 100 metri di altezza da
Chiediamo a Andrea Cannas, pilota in possesso di attestato di
terra.
pilotaggio remoto CRO, quindi abilitato alle operazioni criti-
che, come siano andati i fatti. Si tratta ancora di test iniziali, ma i risultati inco-
«Parlare della caduta di un drone che oltretutto trasportava raggianti lasciano sperare che presto o tardi i droni
sangue è un ottimo modo per aumentare l'audience» ironizza potranno realisticamente contribuire a salvare vite
Cannas lanciando una frecciatina alla stampa generalista che umane con il trasporto di forniture mediche d'ur-
ha dedicato fin troppo spazio alla vicenda e prosegue: «Dopo genza.
aver ottenuto la parziale segregazione dello spazio aereo, ci
siamo dovuti tenere in contatto con i responsabili della torre
di controllo di Rimini che ci hanno concesso uno 'slot,' ovve-
ro una finestra temporale, durante la quale poter volare dalle
10:45 alle 11:15, nonostante il volo avesse una durata pro-
grammata di poco meno di 12 minuti. Tutto questo in previ-
sione del fatto che le tempistiche di svolgimento del congresso
per il quale hanno avviato la dimostrazione, avrebbero potuto
subire un leggero ritardo».
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DRonEziNe - 41
abzero
Che cosa è successo, esattamente? Il resto è cronaca. Il drone con il carico di sangue - che in ve-
«Non potendo sorvolare il centro abitato, attraversiamo la stra- rità, dato lo scopo dimostrativo della missione, era sostituito
da chiusa dalla Polizia Municipale di Riccione e nei pressi del da una soluzione salina - è caduto a seguito della procedura
geofence dell'aeroporto di Rimini il drone si ferma. Abortiamo di terminazione del volo sulla terrazza dell'Hotel Margaret di
la missione e atterriamo in spiaggia». Riccione. La procedura di terminazione del volo è prescritta in
Evidentemente lo sblocco del recinto virtuale (geofence) questo tipo di scenario, serve a far cadere il drone in verticale
richiesto a DJI non viene eseguito correttamente, e quindi dove si trova senza il rischio di uscire dal buffer e fare danni
cosa avete fatto? chissà dove. Dobbiamo ammettere che è stata applicata con il
«Ridecollo, mi riporto sulla rotta che avrei dovuto seguire, necessario "sangue freddo" da parte del pilota. Facili battute a
rientro nel geofence, il drone si riferma e iniziano le segnala- parte, Andrea Cannas ci dice che la capsula che in condizioni
zioni sul terminale di errore a ciclo continuo in quel momento operative avrebbe trasportato i preziosi emoderivati non si è
anche il link (cioè il collegamento radio) tra il radiocomando minimamente rotta a seguito del violento impatto. Ricordiamo
e il drone si interrompe» che più che mai in questo caso i droni non sono il fine, ma il
Davvero un pessimo momento per avere un link loss mezzo (di trasporto).
«Cerco di stare calmo riavvio il software di DJI, ma il drone Bisogna approfondire le cause tecniche per imparare dagli er-
rimaneva in hovering e senza alcuno controllo. Dopo poco rori: un paracadute in questo caso sarebbe stato molto utile.
tempo si gira e parte con la procedura di Return To Home. Ovviamente sono da approfondire la cause tecniche di questo
A quel punto visto che il drone non rispondeva ai comandi malfunzionamento. Indagini che possono essere svolte solo
e si dirigeva verso un posto ignoto, ho preso la decisione di
terminare il volo».
Canada: Transport Canada ha una rete Ruanda: gli ala fissa di Zipline Svizzera: l'emodrone elvetico dopo 3
di emoscambio tra piccoli ospedali isolati. arrivano dove non ci sono strade. mila missioni è caduto nel lago di Zurigo.
DRonEziNe - 42 DRonEziNe - 42
incidenti
analizzando i log di volo della centralina ed eventualmente dai insegna continuamente, e noi da bravi essere umani pensanti,
funzionari di ANSV ed ENAC, ma fino ad allora, ricordiamo dobbiamo sempre tenerlo ben impresso nella mente.
che la procedura standard prevede proprio la terminazione del L'incidente c'è stato, e fortunatamente nessuno si è fatto male
volo, qualora il drone parta per destinazioni ignote o non sia e non è andato perso sangue, impariamo dai nostri sbagli e
più sotto il diretto controllo del pilota. andiamo avanti.
Tutti gli attori coinvolti nelle attività di aviazione, devono
Imparare dai propri errori
comportarsi in modo da minimizzare i rischi delle persone
«La cultura aeronautica prevede anche di imparare dai propri
coinvolte, siano essi in aria o a terra.
errori» dice Cannas «e da questa vicenda abbiamo deciso che
Questo è il compito delle Autorithy nazionali e internazionali
monteremo anche un paracadute sui nostri mezzi, anche se
che si occupano della sicurezza aerea. Sempre a parere per-
non previsti dalla normativa per questi scenari».
sonale riteniamo che queste piccole avversità facciano parte
Se ci è concesso un parere personale, ferme restando le prece-
del processo di crescita che alla fine dovrà per forza vedere
denti considerazioni, che tra l'altro ammettono che qualcosa
coinvolti i droni operativi anche all'interno di contesti urba-
debba andare storto, viene da dire che se tutte le sperimenta-
ni. Allo stesso tempo il pilotaggio di droni richiede anche alte
zioni producessero solo risultati positivi e mai un problema,
responsabilità che non sono legate solo a certe particolari mis-
significherebbe che non si sta sperimentando ma si sta lavo-
sioni, ma interagiscono per forza di cose con tutta la filiera
rando sul noto e non sull'ignoto.
L'unica cosa che forse non avremmo fatto, se fossimo stati noi degli operatori professionali.
ai comandi del drone, non avremmo ri-decollato dopo una in-
certezza di funzionamento appena subita.
Ma si tratta di una opinione personale. Il PIC ovvero il Pilota
In Command per quella missione ha deciso altrimenti, ritenen-
do conclusa la missione principale e iniziandone una seconda
scorporata dalla precedente. Purtroppo, specialmente a seguito
di un inconveniente di questo tipo, diventa difficile per le per-
sone non direttamente coinvolte in questo settore discernere
tra le due attività.
Il risultato apparente è quello nel quale il drone trasporta san-
gue abbia fallito la sua missione cadendo malamente sul tetto
di un albergo. Anche se potremmo parlare dell'ovvio, tutto ciò
che è in cielo e vola, prima o poi torna a terra: gli elicotteri, i
droni, gli aerei, tutti possono cadere. La forza di gravità ce lo
DRonEziNe - 43
verso easa
l'aeromodellismo
con le euro-regole
DRonEziNe - 44
di esecuzione che da qui a breve dovrebbe essere pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europa, prevede di istituire specifi-
che regole per gli aeromodellisti, anche alla luce della consolidata
e risalente tradizione che connota tale settore.
Anzitutto, sarà previsto un periodo di transizione senza soluzione di
continuità dai diversi sistemi nazionali alla nuova regolamentazio-
ne dell’Unione, in modo che gli aeroclub e le associazioni aeromo-
dellistiche possano continuare a operare come lo fanno oggi, oltre a
prendere in considerazione le migliori pratiche esistenti negli Stati
membri. Inoltre, l’utilizzo di aeromodelli dovrebbe rientrare nelle
operazioni a basso rischio riconducibili nella categoria “open”.
Riconoscendo il buon livello di sicurezza stabilito da molti anni
Limite di età: Per i droni
dalle associazione aeromodellistiche in Europa, gli atti esecutivi
è 16 anni, per gli aeromo- della Commissione Europea consentiranno alle autorità competenti
delli sparisce finché il pilota di rilasciare un’autorizzazione operativa per gli aeroclub e associa-
minorenne è seguito da zioni aeromodellistiche che possono anche individuare deroghe per
un aeromodellista esper- riflettere abitudini consolidate e parametri operativi. Tali autoriz-
to oppure è iscritto a un
campo volo. Il limite a 16 zazioni saranno valide solo all’interno dei rispettivi stati membri.
anni avrebbe reso molto L’autorità competente di ciascun stato membro (in Italia l’ENAC
difficile far crescere nuove
leve, i ragazzi sarebbero – anche se rimangono molti dubbi su una corretta individuazione
stati costretti a usare solo di competenze tra ENAC ed AeCI) può rilasciare un’autorizzazio-
droni giocattolo. ne operativa agli aeroclub ed alle associazioni aeromodellistiche
senza ulteriore dimostrazione di conformità, sulla base delle pro-
cedure stabilite dagli stessi aeroclub e dalle associazioni aeromo-
dellistiche, della struttura organizzativa e del sistema di gestione,
mettendo a disposizione dei propri membri procedure adeguate per
rispettare le condizioni e i limiti definiti nell’autorizzazione ope-
rativa rilasciata dall’autorità competente. Le associazioni aeromo-
dellistiche attualmente riconosciute opereranno con questo tipo di
autorizzazione e i loro membri dovranno agire nei limiti dell’auto-
Volo in pendio: esplici- rizzazione rilasciata.
tamente permesso, senza
la limitazione a 120 metri Sebbene dunque la disciplina sugli aeromodelli abbia ricevuto
max d’altezza dal terreno. un trattamento particolare, anche grazie al lobbismo svolto dalla
comunità aeromodellistica (in primis tedesca), grazie alla quale
sono stati garantiti taluni “paracaduti” alle consolidate attività ae-
romodellistiche, la normativa europea stravolge ancora una volta le
modalità di utilizzo degli aeromodelli, già ampiamente osteggiate
dalle varie associazioni al tempo dell’entrata in vigore del Regola-
mento ENAC.
L’opzione alternativa sarebbe stata quella di escludere tout court gli
aeromodelli dal campo di applicazione del Regolamento Basico,
ma per scelte politiche e di tutela della sicurezza, ciò non è stato
fatto.
Tuttavia, è stato raggiunto un compromesso che consente un uso
più o meno permissivo degli aeromodelli, sebbene sotto l’om-
brello protettivo degli aeroclub e delle associazioni aeromodelli-
Oltre la open: I club
aeromodellistici possono stiche, prevedendo disposizioni più favorevoli per gli aeromodelli
rilasciare ai propri nell’ambito della disciplina degli aeromobili senza pilota, cui, al-
membri autorizzazioni meno formalmente, fanno parte.
operative senza ulteriore
dimostrazione di Quello che appare chiaro, è che il volo ricreativo/sportivo, caso-
conformità, basata sulle mai svolto da un hobbista alle prime armi, non è facilmente o li-
regole interne del club beramente consentito e che l’utilizzo ricreativo e/o sportivo degli
stesso.
aeromodelli è stato notevolmente istituzionalizzato, essendo ormai
le associazioni aeromodellistiche chiamate ad agire da filtro tra le
autorità competenti (nazionali e non) e gli aeromodellisti.
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verso easa
l'aeromodellismo
con le euro-regole
di francesco
di francesco
paolo
paoloballirano
ballirano
Avvocato
Avvocatoesperto
espertoinindiritto
dirittoaeronautico
aeronautico
e emembro
membrodel
delcomitato
comitatoscientifico
scientificodididronezine
dronezine
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La Direttiva macchine (Direttiva 2006/42/CE del 17 maggio 2006 –
recepita dal D.Lgs. 17/2010) dispone che l’importazione e/o la com-
mercializzazione negli Stati membri di macchine prive di marcatura
CE è vietata. In particolare, gli aeromobili (e, quindi, anche i droni)
sono esclusi da tale direttiva solo se adibiti al trasporto, perché rien-
tranti nella disciplina dell’aviazione civile e quindi soggette a norme
diverse rispetto alla una marcatura CE.
In tal senso, le nuove disposizioni attuative del Regolamento UE
1139/2018 rappresentano una novità che necessita di un notevole
sforzo di armonizzazione. Se la marcatura CE non è richiesta per gli
Direttiva giocattoli: aeromobili, perché appunto regolati dalla normativa afferente l’avia-
Aeromobile senza pilota zione civile, il nuovo Regolamento impone invece ai costruttori la
progettato o destinato, marcatura CE.
in modo esclusivo o Una discrasia che necessiterà sicuramente di chiarimenti a livello eu-
meno, ad essere usato a ropeo. Quel che è comunque certo è che i droni, nelle varie tipologie
fini di gioco da parte di disponibili ed ove non considerati come aeromodelli giocattolo, allo
bambini di età inferiore stato attuale sono soggetti alle disposizioni della direttiva macchine
a 14 anni. I giocattoli
in quanto non adibiti al trasporto.
sono sottoposti a
stringenti regole di
L’art. 1 della Direttiva Macchine specifica che si applica a qualsiasi
controllo e certificazione, “macchina” intesa come: «insieme equipaggiato o destinato ad es-
mentre i droni per adulti sere equipaggiato di un sistema di azionamento diverso dalla forza
sfuggono a questa umana o animale diretta, composto di parti o di componenti, di cui
disciplina. almeno uno mobile, collegati tra loro solidamente per un’applicazio-
ne ben determinata tale da assicurare un elevato livello di protezione
della salute e della sicurezza delle persone».
Quanto invece alla Direttiva Giocattoli (2009/48/CE – recepita dal
D.lgs. 54/2011) rientra ogni aeromobile senza pilota, progettato o de-
stinato, in modo esclusivo o meno, ad essere usato a fini di gioco da
parte di bambini di età inferiore a 14 anni. I giocattoli, che in quanto
tali sono inoffensivi, sono sottoposti a stringenti regole di controllo e
certificazione, mentre i droni professionali sfuggono a questa disci-
Ci deve pensare plina. Tale distinzione va inquadrata anche alla luce delle modifiche
l'importatore: apportate in data 7 dicembre 2018, al Regolamento europeo SERA
Contrariamente a quanto si (Regolamento di esecuzione della Commissione (EU) 2016/1185).
pensa, non è il produttore
ma l'importatore a doversi L’art. 1 prevede che «Il presente regolamento non si applica agli ae-
occupare della marcatura. romodelli e agli aeroplani giocattolo. Tuttavia gli Stati membri prov-
vedono affinché siano istituite norme nazionali per garantire che gli
aeromodelli e gli aeroplani giocattolo siano utilizzati in modo tale
da ridurre al minimo i rischi per la sicurezza dell’aviazione civile, le
persone, gli oggetti e gli altri aeromobili».
Il quadro normativo attuale appare sicuramente poco chiaro e ogni
ragionamento conclusivo sarà fatto alla luce degli atti normativi che
verranno emessi nei prossimi mesi. Quello che appare tuttavia im-
portante precisare è che sull’argomento droni bisognerà svolgere una
doppia analisi: la prima, relativa alla loro commercializzazione, sotto
Direttiva macchine
Si applica alle macchine
un profilo di sicurezza dei prodotti. La seconda, invece, avrà ad og-
in generale. Devono getto i profili della sicurezza dal punto di vista della navigazione,
essere costruite in modo dove i droni non saranno più considerati come semplici e generici
tale da "assicurare “prodotti” ma come veri e propri aeromobili.
un elevato livello di Districarsi tra queste due visioni non è semplice, soprattutto se sino
protezione della salute ad ora una vera e propria “sintesi” tra la disciplina sulla commercia-
e della sicurezza delle lizzazione dei prodotti e quella dell’aviazione civile non è mai stata
persone". concretamente attuata.
DRonEziNe - 47
verso easa
«
L
a paura di fronte alla Open category è un fatto so-
ciologico già vissuto nella storia dell’umanità. Noi
abbiamo assistito a due rivoluzioni industriali, sia-
mo in piena rivoluzione digitale, abbiamo visto strumenti nati
esclusivamente per le élite diventare di uso comune e abbiamo
trovato il modo di conviverci». Comincia così il keynote di
Di Marino, Primo Dirigente e Specialista aeronautico del-
la Polizia di Stato, Vice Consigliere Ministeriale, esperto di
normativa aeronautica e di pubblica sicurezza al convegno di
Dronezine al Dronitaly.
Eppure sono in tanti a temere e remare contro le open…
Bisogna vedere se non si tratta di fuoco amico, cioè che viene
da persone dentro la comunità dei droni che per tanti motivi,
anche rispettabilissimi, possano non aver gradito quello che
prevede EASA. Oppure se la paura viene dalla società civile
che dovrebbe accogliere ed utilizzare un po’ più massiccia-
mente questi strumenti.
Quello che preoccupa è soprattutto il volo urbano
È una tendenza classica, quella di tendere a importare le tecno- Gabriele Di Marino
logie nella vita di tutti i giorni quindi anche nel contesto urba- Primo Dirigente e Specialista
no. In realtà è un rapporto a tre: da una parte gli appassionati aeronautico della Polizia di Stato,
Vice Consigliere Ministeriale,
a una certa tecnologia, tra cui chi intende vendere droni e chi esperto di normativa aeronautica
intende usarli per lavoro e dall’altra parte l’autorità normativa, e di pubblica sicurezza, durante il
che finora è stata ENAC. keynote al convegno di Dronezine
al Dronitaly.
Rapporto a tre? Ne manca uno...
Certo, la “maggioranza silenziosa”, più o meno distratta, più o
meno disinteressata ai droni. Che a un certo punto però diventa
l’elemento più importante, quello determinante per far fare o
meno un passo avanti a questa tecnologia portandola a pieno
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verso easa
diritto all’interno della vita sociale, per scopi economici o anche solo
puramente ricreativi.
Una maggioranza silenziosa che deve anche essere convinta che i
droni non siano un rischio per la sua incolumità e la sua privacy
E qui entra il ruolo di chi si è preoccupato della tutela di chi sta a
terra, dei terzi sorvolati. Tra cui Armaereo, l’aeronautica militare: lo
stesso ingegner Natale Di Rubbo, che al Roma Drone ha illustrato il
futuro regolamento EASA, fino a pochi anni fa era ingegnere tenente
colonnello proprio nell’Aeronautica Militare. In mancanza di leggi
dello Stato (e sui droni non ce ne sono state, se si esclude il Decreto
Fuoco amico Antiterrorismo che ha consentito alle forze di Polizia di dotarsi di
Bisogna vedere se la dif- droni), le autorità aeronautiche lasciate sole tendono ad applicare i
fidenza delle Open non
principi che hanno sempre applicato con gli aeroplani con pilota a
sa fuoco amico, cioè
una resistenza che viene bordo.
da persone dentro la Il che spesso mette scalini molto alti ai droni, macchine che na-
comunità dei droni che scono dall’esperienza dell’aeromodellismo più che da quella
per tanti motivi, anche dell’aviazione “classica”
rispettabilissimi, possano
In questo proposito ricordiamo che nella relazione introduttiva del
non aver gradito quello
che prevede EASA. Regolamento Enac prima versione, quella del 2015, ormai sparita
dai siti, l’ingegner Cardi sottolineava che le operazioni dei droni
dovessero avvenire con parametri di sicurezza paragonabili a quelli
dell’aviazione generale. In sostanza, che la sinistrosità fosse inferiore
a un solo infortunio o vittima ogni 100.000 ore di volo.
E come usciamo da questa dialettica tra le esigenze di chi vola
per svago e per lavoro e vorrebbe portarli nella vita quotidiana
e chi li vorrebbe relegare in spazi deserti?
Occorre che intervenga un sovrano, per così dire. E in Italia è il po-
polo ad essere sovrano, come recita la Costituzione. La decisione tra
fare entrare o meno i droni in città spetta al popolo. Come è successo
con le auto, per esempio: se sfogliate un dizionario dei primi del
La maggioranza
‘900, l’automobile era definita come “il terrore dei viandanti”. C’era
silenziosa
molta paura, e venivano malviste perché rovinavano le strade, che
Sarà la gente più o
meno distratta, più o all’epoca erano costruite e progettate per chi andava sostanzialmente
meno disinteressata a piedi. C’era molta più resistenza e timore rispetto a quello che ve-
ai droni. Che a un diamo oggi per i droni.
certo punto però
Lei parla di Popolo italiano, ma le leggi vengono dall’Europa.
diventa l’elemento più
Certo, la sovranità nazionale incontra delle limitazioni, per un ordi-
importante, quello
determinante per far namento soprannazionale che assicuri la pace e la giustizia tra le na-
fare un salto di qualità ai zioni. E quindi l’Italia consente che in materia di trasporto aereo, in
droni integrandoli nella cui rientrano i droni, la sovranità sia esercitata dall’Unione europea.
vita quotidiana. Per questo le leggi sui droni vengono da Bruxelles. Ma se in uno sta-
to membro le norme EASA dovessero creare dei problemi a interessi
giuridici pubblici non strettamente aeronautici, è possibile derogare
a quelle norme imponendo delle particolari limitazioni.
Quindi in realtà ogni Stato membro fa quel che crede?
L’Unione Europea ed EASA, con le norme di implementazione e le
norme delegate che costituiscono parte integrante del regolamento
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europeo che stiamo imparando a conoscere, emanato il 4 lu-
glio del 2018, delineano un sistema aeronautico a pilotaggio
remoto. Se però in uno degli Stati membri per un motivo non
aeronautico, per capirci e fare un esempio non perché si pen-
sa che sia stato calcolato e valutato male il rischio per i terzi
sorvolati, ma per ragioni diverse, come può essere la pubblica
sicurezza o la protezione della riservatezza, o la difesa, o la tu-
tela dell’ambiente o del nostro patrimonio artistico, per dire le
prime che mi vengono in mente, si può subordinare l’esercizio
dell’attività a determinate condizioni.
Ci fa un esempio?
Per esempio in occasione di un grande concerto o una partita Il potere dello stato
importante in uno stadio si potrebbe vietare l’attività nel raggio Se dovessero insorgere
problemi, gli Stati
di x chilometri, e anche il semplice porto del drone per evitare
membri possono
che uno entri allo stadio e poi ci voli dentro: come peraltro si
subordinare l’esercizio
fa anche per le bottigliette d’acqua chiuse, pensiamo a tutto dell’attività dei droni a
quello che succede nel filtraggio ai cancelli dello stadio. determinate condizioni.
Però le norme EASA restano, giusto?
Lo dico con franchezza: quello che non ha più senso fare è cer-
care di mettere in discussione il sistema delineato da EASA.
Quello che non auspico è un certo effetto domino: se un Paese
membro comincia a imporre delle restrizioni, altri Paesi per
imitazione, sotto la spinta dell’emotività, vanno a imporre le
stesse limitazioni.
Quanti sono 80Joule?
Uno dei punti che sollevano più dubbi è la scelta di permet- 80j è il limite per volare
tere il volo sopra le persone non coinvolte con droni da 900 in Open in città e sulla
grammi che sviluppano fino a 80 joule. Lei pensa possano gente. Un ciclomotore
essere pericolosi? che viaggia a 45 km/h
Qualsiasi attività umana è pericolosa. E’ più pericoloso at- sviluppa 13 mila joule,
traversare una strada sulle strisce pedonali con il verde per i altro che 80.
pedoni e il rosso per i veicoli che non stare sotto a un drone Un’auto a 50 km/h
di categoria C1. 80 joule nel nostro quotidiano a cosa corri- va vicino ai 100 mila
joule. E non abbiamo
spondono? Un ciclomotore, un cinquantino che viaggia a 45
una separazione di
km/h sviluppa 13 mila joule, altro che 80. Un’auto a 50 km/h quote tra auto e moto:
va vicino ai 100 mila joule. E non abbiamo una separazione di se ragionassimo in
quote tra auto e moto: se ragionassimo in termini aeronautici, termini aeronautici,
non ci sarebbero incroci, semafori e strisce pedonali ma solo non ci sarebbero
sottopassaggi e cavalcavia. Però visto che di questi mezzi ab- incroci, semafori e
biamo assolutamente bisogno, ci conviviamo quotidianamen- strisce pedonali ma
te e ci esponiamo a tutta una serie di rischi. Quando parlavo di solo sottopassaggi e
maggioranza distratta e silenziosa sulla questione dei droni è la cavalcavia.
stessa che negli anni ’50 ha decuplicato il numero di auto ac-
quistando la Fiat 600. E da lì in poi non si è più tornati indietro
e oggi ci sono probabilmente più veicoli che persone (e tele-
foni, ma questo è un altro discorso). 80 joule non sono niente
rispetto alle energie in gioco con gli autoveicoli, la paura di
avere paura è peggio del pericolo concreto.
C’è voluto più di un secolo però…
Sì, ed è una storia interessante con molti parallelismi a quel-
lo che viviamo oggi. Nel 1909 le automobili non erano una
novità assoluta, già a fine ‘800 c’erano auto che andavano in
pensione con più di 60 mila chilometri di percorrenza. Anche
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allora si adattarono le leggi che c’erano al nuovo che avanzava: oggi
parliamo di “aeromobili senza pilota”, nel 1909 si parlava di “veicoli
senza rotaie”, visto che le esperienze giuridiche più vicine riguar-
davano i treni a vapore. Così fino agli anni ’40 ad occuparsi di
auto erano gli uffici centrali delle ferrovie, dalle immatricolazio-
ni alle scuole guida alle patenti fino alle norme della circolazione
degli autoveicoli.
Aerei senza pilota, auto senza rotaia… Sinistramente simile.
Provate a immaginare chi non era nato nell’era dell’auto come
noi e doveva occuparsi di macchine che si muovevano a terra ma
senza binari, in una sede propria ma doveva fare regole per una
unica strada dove avrebbero convissuto pedoni, cavalli, carrozze
e automobili. Nel 1909 con un certo coraggio avevano alzato la
Formazione easy:
velocità massima in città a 15 km/h, una vera conquista rispetto
Per volare nelle Open ai 12 km/h, trotto di cavallo, scrivevano testualmente, concessi
sarà sufficiente un nel 1905. Paure operate perché oggi in città si va a 50 km/h, e
test online. Una i joule non sono diminuiti, anzi. E’ la gente che si è abituata ad
logica conseguenza avere quella tecnologia, perché non voleva più farne a meno.
all'aumento della
comunità di chi vola: ai
Una certa preoccupazione le hanno anche alcune, non tutte
primi del '900 prendere per la verità, scuole di volo visto che per le Open di cui stia-
la patente dell'auto era mo parlando basterà un semplice quiz online.
quasi come prendere Anche questo già visto. Nel 1909 per prendere la patente di gui-
una laurea, oggi come da, l’abilitazione del “Meccanico Conduttore”, cioè la persona
sappiamo la patente è che si prendeva cura dell’auto del gentleman, esattamente come
alla portata di tutti. lo stalliere si prendeva cura dei suoi cavalli, era quasi come
prendere una laurea con docenti di altissimo livello accademi-
co. Occorrevano nozioni di pronto soccorso ma non mancavano
i corsi di navigazione aerea, per palloni e per aeroplani: i due
mondi, auto e aerei, viaggiavano insieme perché erano visti vici-
ni, due facce dello stesso futuro. Oggi naturalmente la patente di
guida è molto più semplice e alla portata di tutti.
Ma cosa succederebbe se ci fosse un incidente grave con le
Open?
Potrebbe esserci, certo. Come dicevo prima, non esistono atti-
vità umane a rischio zero. Attenzione però: non sono le regole
a determinare le violazioni, che ahimè ci saranno così come ci
sono le violazioni al Codice della strada.
Soffia il vento:
«Quando soffia il vento
Ci sono ancora problemi aperti, come la separazione tra il volo
del cambiamento, alcuni diciamo “su rotaia” per riallacciarmi agli albori dell’automobi-
costruiscono muri, altri lismo, cioè i voli di linea che hanno le loro aerovie e i propri
mulini a vento dice un aeroporti ben protetti dai droni, e il volo “fuoristrada”, dove a
proverbio cinese. quote bassissime da 0 a 120 metri troviamo droni, certamente,
E mi sembra che voi di ma anche gli elicotteri HEMS, le eliambulanze del 118 per ca-
DronEzine costruiate pirci e i velivoli di Stato tra cui polizia, carabinieri, guardia di
mulini a vento, e di ciò Finanza e vigili del fuoco. Non so se i droni sono indispensabili,
mi compiaccio». non dò un giudizio di valore.
Ma se lo fossero allora sì, è necessario cominciare ad aprire la
porta. Termino con un proverbio cinese: “Quando soffia il vento
del cambiamento, alcuni costruiscono muri, altri mulini a ven-
to”. E mi sembra che voi di DronEzine costruiate mulini a vento,
e di ciò mi compiaccio.
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mercato
Parrot
in caduta libera
A
ncora maltempo in casa Parrot dopo la presentazione
nel lungo termine il piccolo e leggero drone sarà un successo.
dei bilanci di fine anno.
L’azienda franco-statunitense prosegue la discesa di Per fare un drone occorrono 30-50 milioni
una china non molto simpatica che ha visto precipitare il valo- Il presidente dell’azienda riconosce anche gli errori di posizio-
re delle sue azioni da oltre i 36 euro dell’anno 2015 a poco più namento sul mercato e mentre Parrot pubblica i suoi purtroppo
di 3 euro nel marzo 2019. scarsi risultati annuali e il prezzo delle azioni è collassato. La
In particolare, proprio nel settore droni, Parrot ha affrontato società ha denaro in cassa per almeno altri due anni, assicura,
pesanti tagli del personale. Nel 2017, nei primi giorni del gen- ma il futuro rimane incerto.
naio, ha annunciato un taglio di 290 persone su 840, dedite al «Sfortunatamente questi mercati sono lenti a muoversi, que-
settore droni della multinazionale. sto implica cambiare le organizzazioni e andare oltre le attuali
Verso la fine del 2018, a novembre per l’esattezza, altro taglio modalità operative e ciò non avviene in un anno» spiega Sey-
del personale di un centinaio di persone, da sottrarre al settore doux. «Abbiamo investito in start-up come Sensefly e Pix4D
consumer, lasciando inalterato il comparto ricerca e sviluppo. che hanno avuto molto successo, ma questo non è stato suf-
Un periodo travagliato per il produttore tecnologico di prodotti ficiente per tenere il passo con gli investimenti richiesti nei
per automotive con una divisione dedicata ai droni che tra le mercati high-tech. Quando fai un drone, hai bisogno di 30-50
altre cose hanno sempre avuto caratteristiche e innovazioni de- milioni di euro».
cisamente interessanti, ma che non sono mai riusciti a sfondare
completamente.
Solo la scorsa estate Parrot aveva presentato il drone Anafi,
che ha fatto tanto parlare di sé e che ha ottenuto un discreto
consenso anche in Italia tra amatori e professionisti.
Lunga sofferenza
Il grafico di borsa dipinge crudamente
un'azienda che non riesce a trovare la quadra.
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mercato
delivery
google fa sul serio
di edoardo sorani
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test
aeffe Servizi
per anafi
del produttore
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anafi trecentino
Luci ok
funzionare i LED di stato. Certo, il pulsantino per controllare I led continuano a funzionare con l'alleggerimento.
lo stato della carica è davvero minuscolo, visto che il pratico Il pulsante per verificare la carica, indicato
tasto Parrot se ne è andato insieme al box batterie. dalla freccia nella foto sopra, è poco visibile
Ci hanno favorevolmente colpito i paraeliche, davvero ben ma comodamente accessibile nonostante il
fatti, eleganti, facili da montare, elastici e non danno per nulla termoretraibile che lo ricopre (foto qui sotto).
l'aspetto di essere fragili. Non sapremmo dire se sono stampati
3D o no, ma se lo sono la risoluzione è davvero eccellente e la
rifinitura curata. E sono davvero leggeri, meno di un grammo
l'uno. L'incastro sul piedino di atterraggio è preciso e solido,
non ci danno l'impressione di potersi sganciare in volo.
La prova della bilancia
Il nostro Anafi di redazione, con le batterie originali e sen-
za paraeliche, pesa 317 grammi, di cui ben 127 di batterie.
Le batterie alleggerite da Aeffe sulla nostra bilancia segnano
103 grammi, il che porta il peso dell'Anafi senza paraeliche
a 293 grammi. Con un poco di apprensione aggiungiamo un Quanto costa?
paraeliche alla volta, fermando il peso a 296 grammi, un ri- Il kit che abbiamo provato, che comprende una batteria alleg-
sultato davvero molto, molto buono: abbiamo 3 grammi ab- gerita, 4 paraeliche, giubbetto e kit manuali ENAC costa 259
bondanti di margine che possiamo usare per qualcosa di utile, euro Iva inclusa, ma le soluzioni sono davvero tante: lo stes-
nel nostro caso abbiamo deciso di rafforzare l'ancoraggio del so materiale ma con una batteria fornita dal cliente costa 159
pacco batterie al drone usando un giro di nastro adesivo. euro, mentre chi ha bisogno di missioni più lunghe può avere
il kit con 3 batterie alleggerite a 499 euro che comprende an-
che una valigetta con valvola automatica di pressurizzazione e
certificazione IP67. Chi vuole fare da sé può avere a 99 euro
un set di paraeliche, materiale per alleggerimento di 2 batterie,
videotutorial, manuali Enac e 1 giubbetto pilota alta visibilità,
mentre chi vuole solo farsi alleggerire una batteria in suo pos-
sesso se la caverà con 50 euro.
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test
di stefano orsi
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payload
GUARDA IL VIDEO
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test
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payload
drone.
Prova della camera termica a infrarossi
Per ultima cosa proviamo la camera termica. Occorre fare
una doverosa premessa, non siamo esperti di termocamere
e non abbiamo alcuna esperienza in termografia o nel recu-
pero di persone disperse.
La nostra esperienza sui droni, tuttavia, ci suggerisce alcune
considerazioni e possibili impieghi d’uso.
Innanzi tutto la prova eseguita in pieno giorno, ovviamente
non esalta le peculiarità della camera a infrarossi del Mavic
2 Dual, che è dotata di un sensore con una risoluzione di Sopra immagine mista infrarossi più ottica in modalità MSX
160×120 px e una banda spettrale di 8-14 μm con una im- Sotto la stessa immagine solo termica infrarossi
magine restituita finale di 640×480 a 4:3 o 640×360 a 16:9.
Rimanendo a una distanza di circa una ventina di metri
da noi e a 5 metri di altezza circa, abbiamo rilevato senza
difficoltà le sagome dei corpi e indicando un preciso punto
sullo schermo anche la temperatura specifica di quel punto.
Non siamo in grado di dire se tale valore corrispondesse
al vero, certo è che comunque un parametro ci è stato mo-
strato. Combinando poi la visione termica con quella otti-
causando la modalità MSX si evidenziano i contorni dei
soggetti, rendendo più facile l’identificazione di ciò che si
sta osservando.
Pronto per le missioni di ricerca e soccorso?
Ora arriviamo alla domanda cruciale, può un drone come
il DJI Mavic 2 Dual Enterprise essere di effettivo uso per
una missione di ricerca e soccorso?
La nostra risposta è probabilmente sì, ovvero in assenza di
altri mezzi più performanti con camere termiche con una
risoluzione maggiore e con una più ampia gamma spettrale
è preferibile, ma…C’è sempre un “ma”!
Camere con maggiori prestazioni di quella del Mavic 2
Enterprise ovviamente esistono, e la stessa FLIR ne pro-
duce per tutte le tasche. Sono ovviamente più costose, per Sopra immagine mista infrarossi più ottica in modalità MSX
Sotto la stessa immagine solo ottica
alcuni modelli certamente più ingombranti e soprattutto
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test
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Io lavoro senza patentino
#IoVoloTrecentino
(grazie ai libri e agli ebook Dronezine)
hubsan zino
semplice, pieghevole e carino
CARATTERISTICHE TECNICHE PRINCIPALI
Lo Zino è un quadricottero con bracci Frame: Quadricottero con braccia pieghevoli
pieghevoli abbastanza leggero e dal costo Autonomia: fino a 23 minuti
contenuto, fa ottime riprese aeree in 4k. Motori: brushless
In volo è un po' brusco, e questo può influire Risoluzione video: 4K, gimbal su 3 assi
Processore video: Ambarella A12
sulla qualità dei video, bisogna farsi i pollici
Modalità di volo avanzate: Headless, Return Home,
H
Follow Me, Active Track, Orbit, Line Fly, Waypoint,
ubsan è un marchio conosciuto da tempo dagli hobbisti
Modalità Spor
e appassionati di volo con i droni. Ha sempre sfornato
Sistema di posizionamento: Solo GPS
prodotti che avevano qualche caratteristica che li rende-
nessun sensore di posizionamento visuale
va diversi e originali rispetto alla concorrenza. Hubsan Zino da
noi provato è importato e distribuito in Italia da G&G Distri- Sensori anti collisione: No
bution e viene venduto a un prezzo consigliato al pubblico di Peso: 700 grammi
399 euro. La macchina dataci in prova dal distributore italiano Dimensioni: 304 x 252 x 90 mm
era stata precedentemente aggiornata all’ultimo firmware di- Fpv: Compatibile
sponibile, ma prima di volare abbiamo eseguito nuovamente Batteria: LiPo 3s, 3000 mAh
un aggiornamento per la camera e il gimbal. Radio: controller e video a 5,8Ghz
Unboxing: Cosa c'è dentro alla scatola Portata radio: 1Km
La confezione è ben strutturata, solida e resistente e tutto som-
mato anche graziosa. All’interno il drone Hubsan Zino, il ra-
diocomando, il caricabatteria con alimentatore italiano un set
di eliche di ricambio, un minuscolo cacciavite e tre cavetti per
la connessione tra controller e smartphone.
Vai al video
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test
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husban zino
Frenate brusche
Come vola? Durante il rilascio degli stick il drone tende a frenare
Abbiamo effettuato diversi voli, in giornate diverse con bruscamente, rendendo difficile fare riprese fluide.
più o meno vento e anche una leggera pioggerellina e lo
Zino rimane abbastanza in hovering solo con il GPS e
MODALITÀ DI VOLO AUTOMATICHE
il barometro, non avendo il sistema di posizionamento
Lo Zino, come peraltro praticamente tutti i droni
visuale basato su una camera nadirale. moderni di questa fascia, ha diversi modi di volo, tutti
Il volo è ben controllabile, ma durante il rilascio degli molto facili da usare
stick esegue una brusca frenata o correzione di assetto Panorama, durante la quale il drone esegue una
che proprio non ci convince. Se poi si passa alla modalità serie di scatti che poi vengono ricostruiti dalla ap-
Sport la cosa è ancora più evidente e può anche diventare plicazione sino a restituire un'immagine panora-
piuttosto fastidiosa. mica.
Occorrono proprio i “pollici della festa” per ovviare a Line Fly Mode, in questa modalità di volo il drone
questo riassetto automatico e comunque non sempre ci si esegue una traiettoria definita dall’utente che nel
riesce anche usando le buone maniere. frattempo si può dedicare a scattare foto o regi-
Per quanto riguarda il volo, come impressione generale, strare video mentre il drone continua la sua mis-
diciamo che è abbastanza difficile se non impossibile ese- sione.
guire un volo fluido tipo Cinematic per intenderci. Image Tracking, dal funzionamento simile a mol-
Va detto che in ogni caso il gimbal a 3 assi lavora con ti altri droni delle concorrenza, come dice il nome
molta precisione e nei video registrati tali sobbalzi non si consiste nel disegnare un piccolo quadrato sullo
vedono affatto. Per fortuna! schermo inquadrando un soggetto e il drone lo
Il decollo e l’atterraggio automatico funzionano bene e seguirà e lo terrà sempre al centro dell’immagine
sono una discreta comodità per i piloti principianti. Dopo Orbit Mode, data una altezza e un raggio, il drone
il decollo il drone Zino si mette a circa un metro e mezzo esegue una orbita intorno al punto centrale.
di altezza e rimane in attesa di comandi. Waypoint anche questa modalità di volo au-
E a proposito di sensori, la mancanza di sensori anti col- tomatica permette al pilota di tracciare sul-
lo schermo una rotta predefinita, in tutte le
lisione deve far ben pensare tutti gli utilizzatori del Hub-
direzioni, scegliendo anche la quota di volo.
san Zino a rimanere concentrati su quello che fanno e
E poi si potrà occupare delle riprese aeree
su quello che li circonda, in quanto, specialmente nella o lasciare che il drone svolga il suo lavoro.
manovra automatica del Return To Home potrebbero ve- Ovviamente con la possibilità di interrompere la
rificarsi spiacevoli inconvenienti. sequenza in qualsiasi momento.
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test
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husban zino
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www.dromocopter.it
Skypixel e DJI premiano
le più belle foto aeree
Sebastianmzh
Hungry Hippos
Martin Sanchez
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foto
Trung Pham
Michal Sadowski
Mathis Dumas
Sergey Ristenko
Agon Nimani
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13811278527/SKYPIXEL
Leonardo
e i droni
di paolo bianchi
L'
esposizione dal titolo “500 anni di Genio” è stata l'oc-
casione per presentare il libro del fotografo e scrittore
Salvatore Cortese, risultato di oltre dodici anni di ri-
cerche sugli studi di Leonardo. In particolare, si è focalizzato
sul Libro dell’acqua. Il quesito principale che lo ha animato è
stato: “È compatibile lo strumento fotografico con gli scritti
dello studioso?”. La risposta positiva lo ha spinto a fissare con
gli scatti vortici, cascate, gorghi, lungo lo scorrere del fiume
Adda, proprio nel tratto in cui il Maestro ha dato prova della
sua eclettica genialità: i canali, le chiuse, il traghetto e la Ver-
gine delle rocce. Nella parte espositiva, il pubblico ha potuto
ammirare diversi modelli in legno (alcuni dotati di motori, per
l’animazione) dell’artigiano ed esperto di robotica industriale Volare sull'uomo
Gianfranco Zucchi. Tali modelli rappresentano la trasposi- che sognò il volo
zione fisica degli studi scritti nel Codice atlantico. Ed è proprio Paolo Bianchi ai comandi
mentre stavo fotografando i dettagli dell’esposizione che mi del suo drone
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sono trovato davanti il “mondo dell’aria”: ali, viti aeree, eli- occupo di realizzazione di apparecchiature elettroniche. Sono
che. Insomma la preistoria del drone. Non ho impiegato molto diventato pilota di multicotteri per poter studiare e progettare
ad avere l’illuminazione: far volare uno dei miei droni, fra gli sistemi di propulsione più performanti, attingendo dalla mia
antesignani del volo. Da Icaro a Leonardo e da Leonardo al esperienza nel settore.
drone. Ho chiesto a Salvatore se potevo concretizzare la mia Le riprese a terra sono state realizzate da Piera Masoch,
idea. La proposta è stata accolta con stupore ed entusiasmo. Salvatore Cortese e Claudio Bravi. Ho raccolto una buona
Nessuno aveva immaginato di poter dare un riconoscimento, quantità di materiale che mi permetterà di realizzare dei video
così innovativo, al papà di quegli oggetti volanti che stanno e delle proiezioni fotografiche. Mi sono ripromesso di seguire
creando la “new era” del volo. l’esposizione nelle prossime aperture sul territorio e di colla-
borare con Salvatore nelle riprese lungo il fiume.
90 grammi per non far danni
Chissà se Leonardo avesse potuto vedere dall’alto il corso
Mancavano pochi giorni alla chiusura delle mostra. Era im-
portante, ai fini del volo del drone e alle riprese aeree, sfruttare dell’Adda.
la particolare bellezza e l’altezza degli interni della ex Chiesa,
ora Centro civico San Fedele. Mi sono cimentato nel volo con
un piccolo drone da novanta grammi e una microcamera da
1080P. Per motivi di sicurezza (sorvolo di modelli molto pre-
ziosi), ho dovuto trovare il giusto compromesso fra massa in
volo e definizione delle riprese. Il piccolo aeromodello dotato
di paraeliche mi ha permesso di effettuare più voli nell’edifi-
cio. Ho dovuto confrontarmi con le correnti d’aria generate
dall’impianto di riscaldamento.
Sembrerà strano, ma in un ambiente del genere, si creano cor-
renti ascensionali e trasversali che mettono a dura prova la
stabilità del drone. È stata un’esperienza che mi ha permesso
di comprendere come pilotare l’aeromodello in ambienti con-
finati. Da ventitré anni, nella mia azienda la B.P.E. Elettronica
di Bianchi Paolo Enrico con sede in Olgiate Molgora (Lc), mi
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SyllabuS
Una scuola di volo ENAC
a SAN Marino
È
la prima base di un centro di addestramento ita-
« liano all’estero, sotto normativa ICAO, quindi
nata su un accordo tra Enac e Authority aeronau-
tica di San Marino, che non dipende da EASA» ci spiega
Paolo Fallavollita di Oben Srl.
Sì, ma a che serve prendere un attestato a San Marino?
Che oltretutto appunto non segue né le regole nazionali
ENAC né quelle europee EASA?
«L’attestato rilasciato è per ora quello Enac. La base di San
Marino è una base secondaria, gestita da un’azienda locale
che ha clienti governativi e industriali italiani. I vantaggi
saranno sicuramente prezzi competitivi pur rimanendo su
standard di qualità alti» risponde Fallavollita.
La base è operativa presso l’Aviosuperfice Torraccia, ge-
stita dall’Aeroclub di San Marino. Prossimamente verrà
aperta anche una base secondaria dell’Aeroclub dell’Aqui-
la – Oben anche a Cagliari, che sull’isola si aggiunge alla
base secondaria di Sassari da tempo in attività.
Ricordiamo che l’Aeroclub dell’Aquila è convenzionato
con DronEzine, quindi i soci in regola con i versamenti
hanno diritto al 10% di sconto sui corsi organizzati nelle
varie basi dell’aeroclub abruzzese.
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SyllabuS
scuole convenzionate con dronezine
Presso il Centro di Addestramento Drone Aviation è possibile Alpha Lima Aviation srl è, dal 2014, la prima scuola per piloti di
svolgere un percorso formativo completo per divenire pilota di droni in Piemonte ed ha formato allievi provenienti da tutta Eu-
Apr ufficialmente riconosciuto da Enac per categorie e classi di ropa. Non effettua operazioni specializzate conto terzi (saremmo
Apr a scelta tra Ala Fissa e Multirotori. inammissibilmente concorrenti dei nostri allievi, dicono) e usano
solo macchine di altissimo livello costruite da Pro S3, MC Clic e
MJ. La scuola è stata votata dagli ex allievi come la prima scuola
in Italia per qualità di insegnamento ed è in seconda posizione
nella classifica globale DronEzine.
Tel: 06 66183614
info@droneaviation.info Tel 011-542284 (TO) 392-4905310 (CN) 388-8000880 (GE)
info@alaviation.it scuoladronigenova@gmail.com
ADDESTRAMENTO sapr www.007.srl
VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE ADDESTRAMENTO sapr
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG) VL/Mc(MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
VL/AP (ALA FISSA>4KG <25 KG)
BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
Webinar DronEzine
Comodamente da casa tua
#IoVoloSicuro
per hobbistii
#IoVoloTrecentino
per operatori di SAPR inoffensivi
DRonEziNe - 76
SyllabuS
aerovision academy (RM, LE, PA, BA, SIBARI ) FTO PADOVA (PADOVA)
Enac.CA. Apr.009 Enac.CA. Apr.008
Le lezioni di teoria si tengono presso la nuova Academy in via Il corso è suddiviso in una parte teorica (16 ore + quiz finale) che
Duccio di Buoninsegna, 55 a ROMA (EUR) e la pratica presso il sarà svolta in aula e di norma prevederà due domeniche consecu-
centro volo FLYRoma in Via Prenestina Nuova a Roma. tive nei mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre per agevolare chi
Inoltre la scuola offre anche i corsi di Aero Filmaking dedicati a lavora e studia durante la settimana.
chi intende apprendere tutte le tecniche di ripresa video ed edi- La parte pratica invece verrà organizzata direttamente con gli
ting del materiale girato e produrre un video in autonomia dalla istruttori di volo e potrà essere svolta in base alle singole esigenze
scrittura alla post produzione. Dopo l’attestato i servizi proseguo- e occuperà 2 o 3 giornate di volo (in funzione delle disponibilità).
no come consulenza per la dichiarazione di rispondenza, l’iscri- Le ore di volo previste dalla normativa sono 5, suddivise in 30
zione sul portale D-Flight e il QR code da applicare sui mezzi. missioni di volo.
Tel: 06 5190363 info@ftoremotefly.com
www.aerovision.online www.ftoremotefly.com/corsi
DRonEziNe - 77
SyllabuS
MILANO MONGOLFIERE (PAVIA) CLUB ASTRA (PAVIA)
Enac.CA. Apr.023 Enac.CA. Apr.025
Milano Mongolfiere è una società certificata come operatore per Club Astra è una famosa scuola per VDS (aerei ultraleggeri) ca-
il trasporto passeggeri con mongolfiere e come scuola di volo pitanata dall’ingegner Nando Groppo, che ha messo a disposizio-
autorizzata a fornire istruzione per questo particolare tipo di ne dei propri allievi i suoi innumerevoli anni di esperienza come
aeromobili. Dal 2014 ha deciso di mettere a disposizione le sue pilota, progettista e costruttore di aerei ultraleggeri. In più di un
competenze nell’istruzione anche a coloro che desiderano diven- quarto di secolo di attività hanno conseguito l’attestato VDS. L’A-
tare operatori professionisti di Sapr, creando il marchio Milano viosuperficie Club Astra è stata sede per lo svolgimento di tre cor-
Droni. La struttura è a soli 25 km da Milano. La struttura è in si istruttori nazionali tenutisi nel 1999, nel 2002 e nel 2005.
grado di aiutare il neo operatore anche nella redazione della ma- La scuola si trova a Mezzana Bigli, comodamente raggiungibile
nualistica necessaria, richiesta dalla vigente normativa sui droni. da Milano, Genova e Alessandria.
Tel: 393 9555181 0382 973674 Tel: 0384 88097
www.milanodroni.com www.scuolavoloastra.it
DRonEziNe - 78
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ETRURIA VOLO (Arezzo) zefiro ricerca&innovazione (lucca)
Enac.CA. Apr.030 Enac.CA. Apr.034
Etruria Volo Srl nasce nel 2015 ed ha la sua base operativa presso
l’Aero Club Serristori di Castiglion Fiorentino (AR). Zefiro Ricerca & Innovazione è un’organizzazione consulente e
Un Team di esperti piloti, ingegneri e istruttori è a disposizione di un Centro di Addestramento certificato Enac per la promozione,
privati, imprese ed enti pubblici e fornisce consulenza sia in Italia lo sviluppo, e la formazione di nuove figure professionali, piloti
che all’estero. ed operatori, dei Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto per le
Etruria Volo Srl è stata riconosciuta da Enac come Operatore applicazioni nell’ambito civile, agricolo e industriale.
sapr, ATO e Centro di Addestramento. Fornisce formazione teorica e addestramento pratico ai piloti,
consulenza e supporto tecnico per attività sperimentali e per la
Tel: 0575 653445 predisposizione di tutta la manualistica necessaria.
info@etruriavolo.it
www.zefiroinnovazione.it
ADDESTRAMENTO sapr Tel: 0583 1536284 (dalle 9,00 alle 13,00)
VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE ADDESTRAMENTO sapr
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG) VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE BASICO/CRITICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE
VL/Ap (ALA FISSA>300g <4 KG) L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG)
BASICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE BASICO/CRITICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE
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AEROCLUB DI VARESE (VARESE) xcrowd (Napoli)
Enac.CA. Apr.003 Enac.CA. Apr.048
L’Aeroclub di Varese opera sull’aeroporto di Venegono Inferiore, “Siamo professionisti del mondo dei droni, che hanno lavorato
sede amministrativa e operativa di una delle più prestigiose scuo- sodo per trasformare la propria passione in lavoro. Siamo perso-
le di volo in Italia. Tra i punti di forza un gruppo di istruttori pro- ne cresciute puntando in alto, ma con l’obiettivo di non perdere
fessionali, motivati e con una consolidata esperienza nel campo il contatto con le strade e la gente. Per questo abbiamo deciso di
dell’addestramento. La scuola è autorizzata, nella categoria MC spezzare le rigide barriere del nostro settore e aprirlo a chi la pen-
(Multicottero) classi VL e L ad effettuare corsi teorico / pratici sa come noi, a chi ce l’ha fatta o semplicemente a chi ci vuole pro-
per ottenere l’Attestato di Pilota Apr, l’Abilitazione alle Operazioni vare” dicono i responsabili della scuola napoletana e si rivolgono
Critiche, l’Abilitazione ad Istruttore e la Conversione delle Com- ai giovani nerd, cresciuti con le dita piantate su un joypad, oltre
petenze per i vecchi attestati. che alle aziende che vogliono volare alto.
AprFlyTech è un team composto da professionisti tra cui avvo- Il punto di forza e’ costituito dal team “Training” di Istruttori ed
cati, Ingegneri, personale certificato Enac, istruttori di volo Enac, Esaminatori: tutti professionisti del mondo Aeronautico con va-
particolarmente attenta ai progetti sapr legati alla sicurezza e sta esperienza. I team-leader hanno al loro attivo decine di mi-
videosorveglianza. Oltre alla scuola di volo per l’ottenimento gliaia di ore di volo ed istruzionali conseguite presso compagnie
dell’Attestato di Pilota Remoto, l’azienda milanese è produttore sia aeree e forze armate nazionali ed internazionali. Parte del team
di grandi droni specializzati nel controllo del territorio, come lo anche giovanissimi talenti ricchi di passione e motivazione.
Stealth, sia di kit di conversione per trasformare in trecentini gli La tecnologia è in parte autoprodotta, in parte prodotta dai mi-
Spark. I corsi si svolgono per la parte teorica a Paderno Dugnano gliori provider nazionali ed internazionali per la formazione ele-
(MI), la parte pratica a Bovisio M.go (MB). arning, per consentire agli allievi di studiare comodamente da
casa, svolgendo parte del corso online, di simulatori di volo dedi-
Tel. 389 4222 450 - 029 1089 201
cati al pilotaggio dei droni, di tool didattici interattivi anche VR.
www.aprflytech.it
www.cognitive-aviation-training.com
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L/Mc BASICO/CRITICO/CONVERSIONE
ADDESTRAMENTO sapr
Corsi per trecentini - corsi per hobbisti
VL/Mc BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
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scuole convenzionate
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TOSCANA
Arezzo: Etruria Volo (AR)
Località Manciano, 225 52043 Castiglion Fiorentino (Arezzo)
tel. 0575 653445- cell. 3428155315 info@etruriavolo.it - www.etruriavolo.it
ABRUZZO
L’Aquila: Aero Club L’Aquila
apr@aeroclublaquila.it - www.aerocublaquila.it
Telefono: 0862 1965795 - 324 5337367- 328 2320752
Teramo: CardTech
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Torino via Giolitti, 4 Sedi a Torino, Cuneo e Genova Roma: Aerovision Academy
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Anno VII - numero 33
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