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DRonEziNe

La prima rivista italiana sui droni

magazine
Bimestrale  anno VII  N. 37
settembre-ottobre 2019
7,50 EURO

to m4
Phan l
s p e c tra
Mult i
in volo
Test

VERSO EASA: Lo spazio aereo per i droni italiani muove i primi passi
 SKYDIO: Il volo automatico parte da 999 dollari
 POWERRAY: Un sottomarino nel fosso
 SPECIALE RACE: DJI KIT FPV e RACER4 per vincere subito
SUCCEDE ANCHE QUESTO! top
Cercare i dispersi
anche se ci sono aerei in volo
Si è svolta sabato 14 settembre un’importante
esercitazione di Protezione Civile organizzata
da Rescue Drones Network con l’obbiettivo di
sperimentare alcune attività specifiche:
• Integrazione traffico SAPR con quello manned
•Aerofotogrammetria d’emergenza su vaste
aree e in tempo reale
• Ricerca persone scomparse con triage remoto
• Test della piattaforma LiFE che consente di
inviare le immagini da drone verso le centrali
operative istituzionali. 

Benevento: terminato il corso low cost di Settembre


Altri nove soci di DronEzine a Settembre hanno potuto prendere
l'attestato di pilota remoto basico + critico al prezzo specialissimo
di 550 euro per entrambi i corsi. L'iniziativa è una collaborazione
tra DronEzine e l'Aeroclub Generale Collarile di Benevento,
molto apprezzata dai partecipanti che anche stavolta sono rimasti
entusiasti. Sono già pubblicate le date fino a Dicembre.

In Ontario un centro
per gestire 1500
droni postini

1
.600 metri quadrati di spazio per gestire 1500 droni e la sua infrastruttura per il volo automatico, e si aggiunge-
rotte automatiche. Sono i numeri del nuovo centro ope- ranno al primo cliente, Vision Profile Extrusions, azienda
rativo di Drone Delivery Canada a Vaughan nell’ Onta- attiva nel ramo siderurgico, che intende creare una rete di
rio. Una pietra miliare non solo per l’azienda di Michael trasporto via drone per connettere le sue sedi a Vaughan uti-
Zahra ma per tutto il volo automatico canadese. lizzando i droni cargo Sparrow con una capacità di carico
Lo scopo che si è prefissato Drone Delivery Canada non è di 10 libbre. «Il nostro centro operativo, il primo del suo
tanto quello di fare consegne di pacchetti urgenti con i droni, genere a livello globale, sarà scalabile a 1.500 droni e rotte.
quanto quello di creare l’infrastruttura tecnica che lo possa In media, prevediamo di addebitare una tassa di licenza di
fare. L’azienda canadese ritiene che nei prossimi mesi potrà 10.000 dollari per drone, per tratta, al mese» dice il CEO
annunciare la lista dei primi clienti corporate che sfrutteranno Michael Zahra. 

DRonEziNe - 3
Anno VII- numero 37
sommario settembre-ottobre 2019

Rubriche Trovi DronEzine nei Dji Store



03 Succede anche questo - Top Roma: Viale dell'Oceano Pacifico, 83
20 Succede anche questo - Flop Milano: Galleria Ferrieri 2N24 - Citylife

06 Editoriale
08 Il legale risponde
09 Il consulente risponde 14
10 Assicurazioni
12 Link Loss - di Sergio Barlocchetti
14 Esperienze - Pedalando e volando per il mondo
53 Militari - 100 nazioni hanno droni killer
61 Syllabus - Notizie dalle scuole di volo
easa
22 Droni guidati dalle torri di controllo
23 Fate silenzio o vi cacceranno dalle città
droni
24 In prova il DJI P4 Multispectral
32 Skydio2, il volo autonomo parte da 999 dollari
34 Yuneec Thyphoon H3, la Leica prende il volo
36 Yuneec Mantis G, l'erede 24
38 PowerRay, un sottomarino nel fosso
SPORT
42 Luisa Rizzo testimonial del kit FPV di DJI
44 Racer 4, sei pronto per vincere?
46 Tiro al drone, nuove regole per tiratori e piloti
Incidenti
48 Troppi crash, a terra gli emodroni svizzeri
50 Un drone in testa? Fa meno male del previsto
52 Invasione di campo, un drone all'Europa League 42
quota zero
54 In prova: DJI Osmo Mobile 3
58 GoPro risponde a DJI con due nuove action cam

38
58
L'editore ha fatto il possibile per contattare tutti gli
aventi diritto ai contenuti rintracciabili, ed è pronto ad
accordarsi con eventuali aventi diritto non rintracciati.

DRonEziNe - 4
la biblioteca
di dronezine
MULTICOTTERI
&DRONI V edizione

Si rinnova il primo manuale in italiano sui droni, a cura di


DronEzine, adottato da decine di scuole per piloti di Sapr
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Tra gli autori si annoverano alcuni dei massimi esperti di
Sapr italiani tra cui Paolo Omodei Zorini, Carlo Facchetti,
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Editoriale di luca masali

L' odioso ronzio


ci mette a rischio
I l ronzio di un drone sembra poca
cosa. E di certo lo è, se paragonato
a un martello pneumatico o una
moto scatalizzata.
Barlocchetti ci racconta a pagina 12
nella sua rubrica LinkLoss, la stessa
EASA mette le mani avanti e dice che
le città cacceranno i droni a furor di
popolo se non si trova una soluzione
Ma moltiplicalo per cento o per
al rumore e non si definisce un limite
mille, immagina una città dove final-
di fracasso ragionevole.
mente tutti potranno volare, divertirsi,
fotografare, fare aerofotogramme- Tante sono le ragioni tecniche per
tria, portare pacchetti, verificare cui il suono dei droni è odioso, come
torri GSM. Insomma, le mille buone dicono in Australia: le piccole eliche
ragioni per alzarsi in volo che tutti ci producono suoni ad alta frequenza,
80 DECIBEL, COME UN CAMION immaginiamo nella città del futuro. particolarmente fastidiosi; i droni
Il limite massimo in decibel che EASA verosimilmente
applicherà ai droni è 80. A metà strada tra il rumore di un'auto Un futuro dietro l'angolo, già con le volano bassi; i rumori aerodinamici
in città e un phon per capelli. Un limite fin troppo generoso, regole EASA non è fantascienza il sono i più difficili da silenziare.
ma bisognerà fare molto di meglio, altrimenti le persone ci
cacceranno dalle città, qualunque cosa ne pensino le Authority volo di massa in città. Ed ecco che il
Ma lo dovremo fare, non ci sono
aeronautiche. nostro ronzio quasi discreto diventa
alternative. Anche a costo di rinun-
un inferno sonoro.
ciare al multicottero in favore del più
I droni di oggi sono semplicemente discreto elicottero, le cui pale anche
troppo rumorosi per le nostre città. se più complesse delle eliche sono
Già in Australia il ronzio dei droni, più efficienti sotto ogni aspetto, anche
definito "odioso", è stato bandito dai quello sonoro. Sarà dura, ma dovre-
centri abitati. E a parte la buffa di- mo vincere anche questa battaglia.
savventura erotico-sonora che Sergio Per non restare a terra. 

DRonEziNe - 6
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il legale risponde
comunicare un volo alla polizia locale?
non è necessario, ma male non fa di certo
Buongiorno avvocato, di francesco paolo ballirano
Un mio amico che lavora presso la Avvocato esperto in diritto aeronautico
e membro del comitato scientifico di dronezine
Polizia Locale sostiene che io dovrei
comunicare al comandante della
polizia locale (preventivamente) il sito
su cui intenderò volare, tutti i requisiti
(miei personali e del drone) scopo del
volo, coordinate eccetera.
Insomma una sorta di flight book log
inviato a loro preventivamente di modo
che qualora un soggetto avente titolo
facesse un esposto o una segnalazione,
loro hanno con sé tutti i documenti del
caso… Potete gentilmente farmi capire fino a che punto
tale teoria abbia un fondamento legale?

I
l Regolamento ENAC nulla dice riguardo ad eventuali per- prescrive all’operatore di inviare una specifica comunicazione
messi o preventive comunicazioni da inoltrare alle autorità/ alle autorità locali per ogni singolo di volo. Alcuni Comuni
enti locali, in quanto le competenze dell’ENAC hanno ad rilasciano particolari autorizzazioni (con pagamento di diritti)
oggetto questioni relative all’aviazione civile nel rispetto dei per le riprese nei centri cittadini ed in determinate zone di in-
poteri derivanti dal Codice della Navigazione e non di certo teresse ambientale, storico e culturale, ma è una regola che va
quelle relative al rispetto, ad esempio, dell’ordine pubblico. verificata caso per caso. In generale non vi è alcun obbligo di
Ciò detto, dalla lettura del quesito appare francamente un’inu- preventiva comunicazione alle autorità locali.
tile duplicazione quella di comunicare alle autorità di polizia D’altronde, oberare l’operatore di tale incombenza, a prescin-
locale i requisiti del drone e dell’operatore, lo scopo del volo dere dalle specificità del volo o della zona ove lo stesso verrà
e le coordinate. effettuato, sarebbe un’attività oltremodo gravosa e rappresen-
Ciò per un duplice ordine di ragioni. Anzitutto, se non vi sono terebbe una duplicazione delle attività di compliance già pre-
espressi divieti di sorvolo o divieti di altro tipo (come quello viste dal Regolamento ENAC.
di effettuare riprese) presenti nei regolamenti comunali, nulla Ciò detto, appare tuttavia opportuno segnalare che per pras-
è chiesto all’operatore che intenda utilizzare il drone e che sia si molti operatori, prima di effettuare le operazioni, inviano
in regola con quanto previsto dal Regolamento. almeno 48 ore prima del volo semplici comunicazioni alle
D’altronde, neppure il prontuario della polizia fatto circolare autorità locali (Comune, Questura competente, Polizia Lo-
tempo fa prevedeva specifiche sanzioni in tal senso, limitando- cale) solitamente a mezzo posta elettronica certificata. Seb-
si ad elencare quelle per le violazioni relative alle disposizioni bene non sia un obbligo, è senza dubbio una buona prassi da
del Regolamento o del Codice della Navigazione. mantenere e che pone l’operatore al riparo da qualsivoglia
In secondo luogo, non vi è alcuna disposizione di legge che contestazione.

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DRonEziNe - 8
il consulente risponde
quando la pubblicità
si traveste da convegno
C
ome distinguere un
convegno a cui vale la pena di paolo omodei zorini
di partecipare da una "gita di AlphaLima, O.C. riconosciuta da Enac,
delle pentole" dove ci rinchiudono membro del comitato scientifico di dronezine

in un auditorium a sentire reclàme?


Quando i partecipanti possono
chiaramente capire quali sono i al tempo trascorso ai convegni ove, per for-
momenti pubblicitari e quali no? za di cose, non può svolgere il suo lavoro.
Spesso, gli organizzatori degli eventi seri
lo sanno, i relatori partecipano gratuita-
DronEzine ha avuto il merito indiscusso
mente quando le tematiche o le finalità del
di saper creare una forte partecipazione
convegno sono di tipologia adeguata come
ai tanti eventi che ha organizzato ed è
ad esempio pubblica sicurezza, protezione
stato spesso molto interessante anche
civile et similia. Inoltre, dato il breve tempo nel quale soli-
per noi potervi partecipare sia come relatori sia come semplici
tamente si rimane presso la sede congressuale, il compenso
ascoltatori.
risulta spesso inferiore al rimborso spese ed è pertanto poco
Altri eventi, organizzati più o meno in tutta la Nazione da di-
impegnativo anche per organizzatori piccoli).
versi soggetti, hanno avuto fortune alterne.
Ogni volta che mi viene assegnato un incarico da relatore per Diversi per fortuna sono molti altri casi ove l'organizzazione
prima cosa (o forse per seconda: la prima in effetti è il verifi- è adeguata e gli argomenti interessanti. Spesso a margine ci
care se nelle date previste avrò altre attività analoghe o come sono stand di espositori che probabilmente hanno avuto qual-
pilota / docente / consulente / esaminatore etc.) cerco di capire che ruolo nell'organizzazione (leggasi: hanno pagato la quo-
quale sia il main topic dell'argomento e soprattutto quale con- ta di partecipazione) ma questo avviene alla luce del sole e i
tributo, ovviamente nuovo o inedito, possa essere presentato. partecipanti possono chiaramente capire quali siano i momenti
Occorre fare chiarezza su un punto: alcune occasioni impor- pubblicitari e quali no. Purtroppo non tutti gli eventi con la
tanti di divulgazione sono sfumate e sfumeranno a causa dei partecipazione delle aziende sono strutturati così e si spera che
molti che vedono questi consessi principalmente con fini pub- in futuro gli organizzatori possano tenere in considerazione
blicitari o autopromozionali: chi ha seguito i miei interventi queste problematiche.
nelle numerose sedi congressuali del passato sa che non è una Ci vediamo a Pisa?
mia abitudine pubblicizzare le attività professionali davanti ad Il prossimo intervento a cui sono invitato sarà a Pisa il 12 ot-
una platea interessata (si spera) ad un argomento che, per evi- tobre, inserito nell'organizzazione dell'Internet Festival 2019.
denti motivi, se sto trattando deve avere per forza una qualche Il tema é di ampio respiro: "Interpretare le regole del gioco
collocazione all'interno delle mie attività. dall'alto - Drone based learning" e saró presente con il Prof.
Convegni o presunti tali creati ad hoc per pubblicizzare pro- Fratoddi dell' Università di Cassino. Sulle regole del gioco
dotti o servizi (leggasi droni, corsi o altre tipologie merceolo- siamo tutti ormai più che ferrati, visti anche i continui mo-
giche) mascherando il tutto con titoli che riportano argomenti vimenti evolutivi del nostro regolamento. Quello che è in-
di interesse comune alla popolazione degli operatori APR sono teressante sarà vedere come queste regole abbiano generato
spesso piuttosto poveri di contenuti per ovvie ragioni. Un ulti- involontariamente un database utile alla verifica di numerosi
mo caso divertente è stata la richiesta, da parte di un'organizza- parametri ambientali.
tore delle nostre parti, di partecipare ad un convegno nel quale Ho racchiuso per questo in un video alcuni spezzoni di filmati
verranno presentati alcuni "prodotti" relativi al mondo APR inviati dai nostri Piloti APR, realizzati nella stragrande mag-
e si richiedeva contestualmente una quota di circa mille euro gioranza durante le attività sperimentali propedeutiche, che
per poter allestire uno stand e tenere un intervento all'interno mostrano argomenti legati al consumo di territorio, alla con-
dei lavori. A specifica richiesta di spiegazioni con allegata ta- servazione dei beni ambientali ed in generale a tutto quello che
bella riepilogativa dei miei compensi da relatore, lo scambio possa riguardare gli obiettivi 13, 14 e 15 dell' Agenda ONU
di comunicazioni si è interrotto subito... (Nota: il compenso 2030 (lotta contro il cambiamento climatico, utilizzo sosteni-
per il relatore è relativo al rimborso delle spese di viaggio ed bile del mare e della terra). 

DRonEziNe - 9
CABI BROker
PARTE L'ANNO ASSICURATIVO 2019-20
TEMPO DI BILANCI PER LE POLIZZE HOBBY
A CURA DELLA REDAZIONE
Come ogni anno, il 30 settembre si conclude l’anno
assicurativo per le polizze amatoriali di Dronezine,
riservate a chi vola per hobby senza
+85% anno su anno
patentino. È stato un anno molto La cavalcata delle assicurazioni Cabi Broker
positivo, sono sempre più gli hobbisti per i soci DronEzine che volano per hobby,
che capiscono il valore di volare anche senza patentino.
assicurati, tanto che siamo balzati a
uno spettacolare +85% di assicurati
rispetto all’anno assicurativo passato.
E siamo già pronti alle affascinanti
sfide dell’anno che si apre il 1 ottobre,
che fa capolino con un autunno che
sarà molto, molto caldo. E non certo
per colpa dei cambiamenti climatici…

L
e polizze amatoriali 2019-2020 restano identiche a quel-
le dell’anno precedente, segno che ormai abbiamo rag-
giunto il compromesso migliore tra le esigenze di chi
vola per hobby da un lato – avere una polizza semplice ma vedere che il fanalino di coda, la Basilicata, in rapporto alla po-
completa, che costi poco (meno di 35 euro all’anno, compresa polazione ha un indice di assicurati che è meno di un quinto ri-
l’associazione a Dronezine) ma con un massimale di tutto ri- spetto a Trentino e Lombardia. Un ottimo piazzamento la Sar-
spetto, 2 milioni e mezzo di euro con una franchigia minima, degna, regione in cui volare è particolarmente difficile a causa
solo 150 euro. E dall’altro i timori degli assicuratori, che vedo- delle troppe no fly zone che affliggono l’isola, ma si piazza a
no sì allargarsi e di molto la base degli assicurati, ma con essa pari merito con il Veneto, ben sopra la media nazionale.
il rischio connesso dall'avere ormai parecchie migliaia di soci
assicurati che aumentano continuamente il monte di ore volate
e quindi si moltiplica il rischio di incidenti anche gravi. 100
79
Nonostante tutto, siamo riusciti a tenere fermi i premi anche 80 90 66
quest’anno, quindi nessun aumento in vista. E anche per l’an- 74 C'è da lavorare al Sud
no che viene continueremo a premiare chi non ha avuto sinistri L'indice delle polizze
83 69 DronEzine per hobbisti in
con rinnovi a 24,90 euro.
rapporto alla popolazione
La polizza è già pronta per l’epocale cambiamento che arri-
verà con il regolamento ENAC edizione III attualmente in 74 40
bozza, grazie alla stretta collaborazione tra DronEzine e Cabi 49
Broker, per continuare a garantire il rischio del volo amatoriale 62
anche con le regole che si evolvono nel lungo percorso verso 81
23
le regole comuni europee EASA.
27 26
Che divario tra Nord e Sud! 18
Rapportando il numero di polizze sottoscritte con la popo- 66
lazione residente, e fatto 100 la Regione con più polizze in
rapporto al numero di abitanti, notiamo che purtroppo tutte le 22
regioni del Sud, nessuna esclusa, sono molto al di sotto della
media nazionale, e quelle del Nord sono tutte, nessuna esclusa,
abbondantemente sopra. 23
Un divario che può avere molte ragioni, ma fa impressione

DRonEziNe - 10
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DRonEziNe - 11
LINK LOSS  Sergio Barlocchetti

IL RUMORE DEL DRONE


DISTURBA IL SESSO CLANDESTINO?

Una surreale richiesta di consulenza


da parte di un noto studio legale milanese

fare ragionamenti sul fatto che il rumore del

L’ altro giorno sono stato contattato, in qualità


di dotto (aiuto…), da un avvocato civilista
che mi chiedeva un parere, diciamo, tecni-
drone fermo per aria a circa venti metri dall’er-
ba (secondo voi, durante un coito coinvolgente,
l’avreste visto e sentito? Potrebbe dire molto
co. Convocato presso lo studio, uno di quelli im- sull’effettivo coinvolgimento di lei..), dicevo, il
portanti nel centro di Milano, con ascensore anni rumore avesse spaventato la donna al punto di
Venti, parquet scricchiolante, odore d’incenso e bloccare il movimento, e quindi anche lei vole-
segretaria di tailleur scuro e tacco dodici, non nascondo che va giustizia per il mancato piacere.
ero anche un po’ intimorito. Più che altro perché al telefono
Decibel e coitus interruptus
nulla mi era stato anticipato.
Soffocando la ridarella ho anche richiamato alle aree P ed R
Accadeva che il suo cliente aveva chiamato in causa un vicino per far capire l’assurdità della faccenda. Mi chiedeva, il legale,
di casa e di giardino reo di aver sorvolato l’alta siepe che di- mentre la segretaria allungava un caffè: «Secondo lei è un ron-
vide le proprietà confinanti e (ma questo poi è stato smentito zio tale, quello prodotto da questo oggetto, da poter arrivare
dando la colpa al vento), ed aver ripreso l’uomo in compagnia finanche a impedire la copula?»
di una donna, entrambi in tenuta “nature”, proprio mentre l’u-
«In decibel intende? Avvocato, ammetto che in trent’anni di
no era ormai prossimo… all’atterraggio. Il ronzio e la vista
test, non ho mai eseguito una tale prova di volo…»
dell’oggetto avrebbero spaventato, fatto gridare la donna e co-
stretto lui all’immediata riattaccata. Il drone, di per sé innocen- Ho tentato anche di spiegare che esiste un regolamento, ed an-
te, pare sia stato richiamato dal teatro operativo e fatto sparire, che che la privacy in questo settore è competenza di avvocati
ma ormai la frittata – pardon, la ritirata – era fatta. specializzati e non di tecnici, ma prima di salutare e lasciare
lo studio ho dato motore alla mia curiosità: «Scusi, so che non
La causa non è stata accesa in quel momento, ma successi-
me lo dirà, ma i due sono una coppia regolare?» Silenzio da
vamente, quando l’amante si è presentato (vestito, stavolta),
lui. Sorrisone della segretaria. Touché.
alla porta del vicino per chiedere conto del filmato del drone,
ricevendo l’ovvia risposta “non esiste alcun filmato”.
A parte trattenere le risate e indicare all’avvocato ove repe-
rire le norme per chiarire se il pilota poteva o meno volare
in quell’area (c’è poco da fare), ascoltavo l’azzeccagarbugli

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pedalando
E Volando
per il mondo

Un drone, due bici, voglia di avventura.


Così Naoki e Sara, poco più che ventenni, hanno avverato il loro sogno:
girare in bicicletta per tutto il sudest asiatico, la terra dei loro genitori.
E raccontare il loro viaggio con le foto riprese dal cielo.

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14
esperienze

M i chiamo Naoki. E sono un ciclo-


viaggiatore, appassionato di foto-
grafia e videomaking. Sono nato
in una famiglia multietnica, mio padre è
italiano e mia madre è giapponese. E da
qui viene il mio nome esotico.
Da cicloamatore ne avrai macinata tan-
ta di strada, anche se sei così giovane.
Tra i sedici e i diciassette anni ho intra-
preso i miei primi viaggi in bici, che e
al tempo si limitavano tutti a percorsi
asfaltati senza uscire mai dai confini eu-
ropei. Ma oggi, a 23 anni compiuti, ho
deciso insieme alla mia ragazza Sori (che
è coreana) di viaggiare per tutto il sud est
asiatico per circa 8 mesi .
Il viaggio non è stato semplice, ci sono
state molte difficoltà ma nel complesso
è stata un'esperienza che ci ha formato
molto e ci aiuterà ad affrontare meglio i
viaggi in programma per il futuro. A giu-
gno 2018 abbiamo deciso di volare verso
la Nuova Zelanda con un visto
lavoro vacanza. Il nostro scopo era quel-
lo di mettere da parte i soldi necessari
per sostenere con serenità le nostre pros-
sime avventure.
E come avete deciso di documentare il
viaggio con un drone?
All'età di quindici anni ho iniziato a gi-
rare i miei primi video con una piccola
macchina fotografica compatta Sony. Ho
capito immediatamente che montando
video potevo creare dei contenuti visivi
molto più piacevoli di una semplice clip
girata a caso. Di anno in anno la mia at-
trezzatura si è ampliata fino ad avere una
Canon 600D , sostituita poi da una 70D
e successivamente da una Sony A7II.
Giunto in Nuova Zelanda, ho deciso di
passare alla A7III e di rimanere soltanto
con una lente in quanto gli spazi in bici

DRonEziNe - 15
DRonEziNe - 15
sono molto limitati. Però ho capito che la qualità dei miei
video era pessima, guardando molti cicloturisti su YouTu-
be ho subito notato che il drone poteva dare un tocco di
professionalitaà ai miei video.
La spesa andava, ovviamente, ad incidere anche sul nostro
budget di viaggio. Ma sapevo che in qualche modo ne sa-
rebbe valsa la pena.
Ok, ma quale drone?
Fin da subito, la mia scelta è ricaduta sul Mavic Pro perché
per il rapporto portabilità/prestazioni ai miei occhi risulta-
tava il numero uno sul mercato .
Ti sei trovato subito a tuo agio?
Imparare a far volare il drone è tanto semplice quanto farlo
schiantare al suolo! (ride). Purtroppo così è accaduto in
uno dei miei primi voli. Il drone si è schiantato a causa del-
la perdita di un'elica, ma per fortuna non è finito in mare .
–La funzione active track è fantastica perché permette al
drone di seguirmi in completo automatismo, rendendo così
agevoli le mie pedalate. Bisogna però prestare le dovute
attenzioni perché un semplice albero o un po' di vento forte
potrebbero ostacolare l'avanzata del drone.
Un accessorio che ho trovato molto utile è il quad lock.
Questo specifico attacco permette di agganciare il cellulare
al manubrio in modo molto rapido e di avere le mani sul

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esperienze

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DRonEziNe - 17
al manubrio in modo molto rapido e di avere le mani sul
nostro manubrio quando facciamo volare il drone.
Hai avuto problemi con le leggi e le regole dell'altra
parte del mondo?
Ogni Paese ha le sue regole. Generalmenteper non avere
problemi mi è bastato usare buon senso e rispetto:
-Non volare oltre 120 m
-Volare sopra 30 m dalle persone
-Non volare in prossimità di aeroporti (stare a una distan-
za di 5.5 km)
-Non volare vicino ad animali selvatici
-Non volare dove ci sono divieti
In questo modo non sono mai finito nei guai. Ho notato
però che, piano piano, a livello globale stanno iniziando a
limitare l'utilizzo del drone, rendendo difficile per l'amato-
re filmare anche una semplice spiaggia!
Tirando le somme della tua esperienza, secondo te un
drone dovrebbe sempre esserci nello zaino del ciclotu-
rista?
Il drone serve se pensiamo davvero di utilizzarlo, anche
perché la somma che si impiega per acquistarlo è notevole.
Io lo consiglio a tutti, specialmente ai viaggiatori. I video
e le foto che si possono ottenere hanno un punto di vista
veramente unico. A chi è incerto, consiglio di provarlo per
capire se fa al caso suo. Se pensi di non utilizzarlo fre-
quentemente, abbandona l'idea di acquistarlo perché sarà
soltanto d'intralcio.
E se si rompe mentre sei in capo al modo?
Consiglio di sottoscrivere la Dji Care, per essere coperti
dalla garanzia estesa. Nel caso in cui non foste coperti dal-
la garanzia, evitate di aggiustare il drone da soli perché è
facile peggiorare la situazione. Affidatevi a qualcuno con
esperienza. 

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del programma H2020. E allora sotto a partecipare alle “Call”
rimaste!.
SUCCEDE ANCHE QUESTO! flop
Il pescatore appeso al drone
Il filmato virale arriva dall’Australia, e più pre-
cisamente dalla Riserva di Upper Coliban, nello
stato Victoria, un luogo dove l’uso di imbarcazio-
ni è vietato per preservare l’ambiente.
E i protagonisti del video non hanno intenzione
di contravvenire alle regole, così che per pesca-
re scelgono un imponente esacottero costruito in
casa, che nel video si alza sicuro in cielo solle-
vando non solo la sedia, ma anche il pescatore
stesso, la sua attrezzatura e l’immancabile botti-
Ricordate il drone lanciafiamme su "Succede anche questo - FLOP" glia di birra per ingannare l’attesa... 
dello scorso DronEzine? La FAA non l'ha presa benissimo, e ricorda
che ci ci provasse davvero rischia 25 mila dollari di multa. 

Usa: un drone
ha spiato due bambini?
La notizia arriva da Escalon, in California: un residente ha riferito alla polizia di aver visto un drone seguire suo figlio e un suo
amico mentre tornavano a casa dalla scuola elementare. Secondo la fonte, un quadricottero nero di medie dimensioni avrebbe
seguito i passi dei due bambini da breve distanza prima di volare via. Sarà vero? Non sono pochi gli sfoghi di dronisti che,
anche sul gruppo Comunità Italiana Droni, raccontano di essere stati vittime, pur volando nel pieno rispetto delle regole,
del sospetto (se non dell'odio) verso i droni, spesso chiamati in causa dai media di massa in caso di incidenti o peggio attacchi
terroristici, che per la verità sono nella maggior parte dei casi solo presunti. Però è senz'altro vero che un drone si può usare per
commettere reati. Nel caso in questione la polizia ha chiesto alla cittadinanza di riferire qualunque uso sospetto o pericoloso di
droni, in attesa di verificare la denuncia e capire se si tratti di un effettivo malintenzionato o magari dello scherzo di un compa-
gno di classe. Per fortuna si tratta di casi più unici che rari (ancora meno probabili nel nostro Paese in cui i droni non sono an-
cora oggetti propriamente di massa), ma certo
è che l’eco di questa e altre notizie del genere
non è da sottovalutare, perché è abbastanza
forte per farsi sentire, magari attraverso l’ag-
gressività di un passante che vede un drone
volare lì vicino, anche da noi. 

. Droni yemeniti
attaccano
il petrolio saudita
Droni ad ala fissa piuttosto grandi hanno attaccato il più grande impianto petrolifero del mondo ad Abqaiq, in Arabia Saudita. L’azione,
che risale al 10 settembre scorso, è stata rivendicata dai ribelli houthi dello Yemen, gruppo sciita sostenuto dall’Iran. Quasi dimezzata
la produzione di petrolio saudita. Gli USA puntano il dito contro l’Iran, che peraltro è molto più vicino (circa 350 km) al luogo del raid
rispetto allo Yemen, che dista circa 800 km, comunque nel raggio d’azione dei droni kamikaze UAV-X delle milizie yemenite, capaci
di un raggio d’azione di 1500 chilometri. Al momento in cui scriviamo non è ancora noto se ci siano state vittime, ma l’assalto rivendi-
cato dalle milizie houthi yemenite è stato devastante. Gli impianti sono stati fermati e il Paese ha praticamente dimezzato la produzione
petrolifera che perderà 5,7 milioni di barili al giorno. Per l’attacco sono stati usati droni kamikaze UAV-X, che non dispongono di ar-
mamento ma sono imbottiti di esplosivo. Immediata fiammata sui prezzi del petrolio, Il greggio alla riapertura dei mercati ha registrato
il maggior rialzo da sempre, + 12 dollari al barile nei primi secondi di contrattazione, per poi abbassarsi sui livelli consueti. 

DRonEziNe - 20
SUCCEDE ANCHE QUESTO! flop

farsa di gatwick
La polizia non trova il drone, Così ne cerca due
Cosa fai se dopo aver sperperato 800 mila Però dopo aver girato a vuoto per 10 mesi, gli investigatori
ammettono di non saper più che fare: «al momento non ci
sterline dei contribuenti, indagato a vuoto
sono ulteriori linee di indagine realistiche». Posto che ci fosse
96 persone, girato casa per casa bussando a qualcosa di realistico fin dall’inizio, naturalmente. 
1.200 porte e arrestato due innocenti, marito e
moglie che ancora si devono riprendere dallo
shock, del drone che cerchi non c’è traccia?
Perbacco, se uno non lo trovi, cercane due! E IN NIENTE FINISCE ANCHE LA PROTESTA
A HEATHROW

«S
e non ci saranno soffiate, non avremo realistica- Dopo le roboanti minacce di chiudere anche l'altro grande
mente più piste da seguire» ammette la Polizia aeroporto di Londra, Heathrow, inondandolo di droni, la
del Sussex, ancora alla ricerca del drone fanta- protesta inscenata dagli ambientalisti di Extinction Rebellion
si è risolta con qualche svolazzo di droni giocattolo a quote
sma (anzi due, dicono ora i poliziotti inglesi) che lo scorso bassissime all'interno dell'area ristretta dell'aeroporto inglese.
Natale avrebbero causato la chiusura delle piste dell’aeropor- Alla fine nessun volo è stato ritardato, dirottato o cancellato
to internazionale di Gatwick per ben 30 ore, causando disagi in seguito alla protesta, e ben pochi droni sono riusciti a
a 140 mila persone e fatto cancellare o dirottare mille voli. volare per davvero a causa delle contromisure elettroniche.
In compenso una ventina di attivisti sono stati arrestati o
Le indagini della polizia, che hanno visto coinvolte sei di-
denunciati, con l'accusa di procurato allarme e interruzione
verse polizie inglesi oltre a quella del Sussex, responsabile di pubblico servizio. Nell'immagine, l'area del raggio di 5 km
territoriale, e consulenti di fama nazionale si sono incentrate istituita attorno alle piste di Heathrow in previsione del fallito
su 129 testimonianze dell’attività dei droni, «e in 109 casi i blitz ambientalista. 
testimoni sono credibili e abituati a lavorare in un ambiente
aeroportuale complesso tra cui un pilota, i lavoratori dell’ae-
roporto e la polizia dell’aeroporto», scrive la polizia inglese.
Glissando sul fatto che i piloti inglesi avevano già scambiato
per un drone un sacchetto della spesa portato dal vento, quindi
sono credibili come chiunque altro, a nostro modesto parere.
«Le dichiarazioni dei testimoni mostrano che l’attività è avve-
nuta in "raggruppamenti" nei tre giorni in 12 occasioni sepa-
rate, con una durata variabile tra 7 e 45 minuti. In sei di que-
ste occasioni, i testimoni hanno visto chiaramente due droni
operare simultaneamente» continua il rapporto della polizia.

DRonEziNe - 21
verso easa

droni guidati
dalle torri di controllo
A Rieti Enav, l’Ente che gestisce il traffico
aereo in Italia, ha dato il via al progetto
europeo DIODE, D-Flight Internet Of
Drone Environment, il progetto europeo di
sperimentazione della gestione e controllo del
volo simultaneo di velivoli a pilotaggio remoto.

I
l futuro dei droni è quello di essere integrati a pieno
titolo nello spazio aereo europeo e mondiale. Mentre
in Canada nasce la prima sala di controllo per gestire
contemporaneamente centinaia di droni commerciali, in LO SPAZIO AEREO DEI DRONI
Italia sotto l’ombrello della sperimentazione Diode Enav e U-SPACE è lo spazio aereo che in
Europa sarà riservato ai droni, fino
partner dimostrano la capacità di gestire il volo simultaneo a 120 metri di altezza dal suolo. Non
di molteplici droni nell’area U-Space (lo spazio aereo al di va inteso strettamente come uno
sotto dei 120 metri definito dall’Ue per il volo dei droni) spazio aereo passivo ma piuttosto
con un adeguato livello di sicurezza e salvaguardia, for- come un complesso di servizi che
permetteranno ai droni di operare
nendo un contributo all’evoluzione della roadmap italiana
con sicurezza.
per lo sviluppo dei servizi e alla stessa regolamentazione Con U-space si potrà pianificare
dello U-Space. il volo di un drone presentando
online il suo percorso prestabilito.
Nella due giorni di sperimentazione finale i droni, suddivi- Se questo è giudicato compatibile
si in due scenari comprendenti sei differenti missioni, sor- con le condizioni dello spazio di
voleranno simultaneamente il cielo reatino e, per la prima volo e con i piani di altri velivoli
viene approvato com’è, altrimenti
volta in Italia, in prossimità di una zona ATZ (Aerodrome
l’operatore riceve varie proposte di
Traffic Zone), ovvero l’aeroporto di Rieti. DIODE Project modifica che lo rendono compatibile
ha il patrocinio del Comune di Rieti, il supporto tecnico di con le esigenze del traffico aereo.
ENAC e la collaborazione di Prefettura, Questura, Prote-
zione Civile, Carabinieri e Polizia Locale. Durante i due
giorni della sperimentazione sarà allestito un Info Point
presso il Comune di Rieti in Piazza Vittorio Emanuele II,
dove esperti del settore e referenti del progetto risponde-
ranno a tutte le curiosità di quanti sono interessati agli svi-
luppi del mondo dei droni e del loro volo in sicurezza.

DRonEziNe - 22
ELICHE FRACASSONE
Le eliche sono la principale
fonte di rumore per i
fate silenzio
Il direttore esecutivo di EASA, Patrick Ky, ha esortato
droni, e un accurato i ministri dei trasporti europei a concordare quale sia
design aerodinamico
può fare molto. Un il livello accettabile di rumore per gli aeromobili a
esempio sono le eliche pilotaggio remoto che volano in ambienti urbani.
del Mavic Pro rispetto al

«P
Mavic Pro Platinum: enso che se vogliamo spingere – e penso che dovrem-
stessa macchina, eliche mo – l’uso dei droni nelle città, abbiamo bisogno di
diverse e la differenza
balza all'occhio, anzi,
una risposta al più presto alla domanda 'quanto posso-
all'orecchio. La linea no essere rumrosi i droni?'. Altrimenti il rumore
gialla è la rumorosità del porrà molti vincoli per lo sviluppo del settore
Platinum, quella grigia del dei droni» ha detto Patrick Ky al comitato dei
predecessore. Secondo i
trasporti del Parlamento europeo .
calcoli di Dji, Platinum è più
silenzioso del 60%. A suo avviso, se il livello di rumore accettabile
nelle città risultasse essere molto basso, nessun
drone attuale sarebbe in grado di volare nelle
aree urbane, e il loro utilizzo sarebbe limitato a
zone specifiche, come i fiumi. Come è peraltro
successo in Australia: «La mia controparte aus-
traliana mi ha detto che sulla base del feedback ricevuto dai cittadini
di Canberra, la preoccupazione di gran lunga principale della gente
non è la paura di qualcosa che sorvola le loro teste. È il rumore» ha
concluso Ky.
NESSUN LIMITE
PER ENAC In Australia il giro di vite è imminente
Il regolamento enac Limitare il rumore delle eliche è estremamente difficile, ma la que-
non prevede limiti alla
rumorosità dei droni.
stione è serissima: o i droni diventano più piccoli, discreti, silenziosi
Anzi, all'art. 16 è scritto e sicuri di quanto siano oggi oppure resteranno a terra. Se ormai è
espressamente che per chiaro che il futuro sarà dei droni sotto i 250 grammi, grandemen-
i droni "Non è previsto te incentivati un po’ in tutto il mondo (EASA compresa), limitare il
il rilascio del Certificato
rumore entro parametri accettabili diventerà nel prossimo futuro una
Acustico". Cosa destinata
a cambiare presto con questione di vita o di morte per l’industria dei droni, specie per le
EASA. operazioni urbane.
È dallo scorso Marzo che il governo australiano ha nel mirino il ru-
more delle eliche, lo ha confermato addirittura il vice primo ministro
Michael McCormack. E ora dalle parole gli australiani passano ai
fatti: ubbidiente il Dipartimento delle Infrastrutture ha aggiornato il
proprio sito affermando di aver “formulato il punto di vista” che pre-
vede l’ottenimento di una approvazione del rumore a seguito delle
lamentele ricevute dalla popolazione.
O zitti o andate a volare nel deserto, in poche parole. 

DRonEziNe - 23
Dji p4 multispectral

il cugino
di campagna
Uscito da tempo dai radar, introvabile anche se mai uscito ufficialmente di produzione,
torna a far parlare di sé l’anzianotto fantasmino cinese.
In una inedita edizione P4 Multispectral, con camera multispettrale
integrata per l’agricoltura di precisione
di stefano orsi

DRonEziNe - 24
test in volo

«P4
Multispectral punta a trasformare il
settore agricolo e di gestione del ter-
ritorio raccogliendo dati precisi sul-
la salute delle piante senza la necessità di dover inviare
operatori per un intervento manuale», ha dichiarato Jan
Gasparic, direttore delle collaborazioni strategiche per
Dji. «Integrando un sistema di immagini multispettrali in
uno strumento affidabile, efficiente e conveniente, Dji ha
reso la tecnologia più accessibile ai professionisti di tutto il
mondo che per primi hanno fatto uso dei droni nel proprio
settore».
Se infatti la parte APR è quella inconfondibile dell’iconico
drone cinese che di fatto ha lanciato nel mondo l’idea stes-
sa di drone, la camera è totalmente inedita, un sistema di
immagini stabilizzato costituito da una fotocamera RGB e
una gamma di fotocamere multispettrali con cinque senso-
ri a banda stretta (incluso Red-Edge e infrarosso vicino) in
grado di catturare sia la luce visibile sia quella invisibile.
Questi dati offrono agli agronomi una visione chiara ed
esclusiva dello stress della vegetazione, della composizio-
ne del terreno e della salinità e contaminazione dell’acqua
utilizzata.

DRonEziNe - 25
Dji p4 multispectral

I droni agricoli sono stati la grande promessa mancata del- Non che Dji fosse lontana dalla scena agricola, ma aveva
la tecnologia unmanned, almeno in Italia. Se ne parla tanto più che altro scommesso sui più grossi droni per spruzzare
e si fa veramente poco, pochissimo, diciamo quasi nulla. trattamenti sulle piante, cosa che in Italia è estremamente
Nel resto del mondo invece le cose vanno decisamente difficile per via delle leggi agricole, ma che prende piede
meglio, tanto che il mercato dei droni agricoli oggi vale rapidamente in Asia. E aveva un po’ snobbato il mercato
1,2 miliardi di dollari e nel 2024 dovrebbe quadruplicare dell’agricoltura di precisione, quella che fa tornare i conti
secondo le stime dell’Agriculture Drones Market Report in tasca ai coltivatori alla fine dell’annata agricola, fa-
di Markets and Markets. La sfida è quella di dare agli agri- cendo risparmiare agli agricoltori (e all’ambiente) acqua,
coltori e agronomi macchine facili da usare, pratiche e che fertilizzante e agrofarmaci, dal momento che l’analisi del
diano risultati immediatamente utili. Un settore dove una campo via drone permette di sapere esattamente quali
volta tanto Dji insegue il concorrente Parrot, che con Blue- piante hanno bisogno di aiuto e quali no, mirando gli in-
Grass e l’ala fissa Disco AG aveva da tempo scommesso terventi solo dove serve.
sui droni agricoli tascabili multispettrali.

DRonEziNe --26
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DRonEziNe - 27
test in volo

Pratico e veloce, preciso al centimetro


Naturalmente, l’agricoltore che si dota di un drone per te-
nere sott’occhio la crescita del suo raccolto non ha nessuna
voglia di diventare uno specialista di aerofotogrammetria
multispettrale. E trova un valido aiuto nella perfetta inte-
grazione con l’app di pianificazione del volo Dji Ground
Station Pro, che permette di confrontare le immagini in
tempo reale delle piante, riprese dalla videocamera RGB
del drone, e i valori dell’indice di vegetazione normaliz-
zato (NDVI), per una valutazione immediata sul campo.
Per chi ha esigenze di estrema precisione, un modulo RTK
integrato e il sistema TimeSync forniscono dati di posizio-
namento accurato e in tempo reale per ciascuna immagine,
ottimizzando i risultati fotogrammetrici e offrendo misura- ALLA LUCE DEL SOLE
zioni precise a livello centimetrico. Un sensore di luce solare visibile (quella specie di
coppa sulla schiena del drone) ottimizza l’accuratezza
Cosa ancora più importante, è compatibile con gli stan-
e l’uniformità di processi di acquisizione dei dati, per
dard industriali dei flussi di lavoro, come le funzioni di poter confrontare immagini riprese in tempi diversi
programmazione del volo, mappatura e software di ana- e condizione di illuminazione diverse. Il software
lisi dei dati non solo targate Dji ma anche quelle di ter- combina i dati provenienti da sei diversi sensori
ze parti come Pix4D Field (perbacco, del gruppo Parrot). per eseguire una misurazione della salute delle
E poi DroneDeploy, AgiSoft PhotoScan e SlantView, per coltivazioni, dalle singole piante agli appezzamenti
analizzare e generare mappe con un indice di vegetazione più estesi, e rilevare la presenza di piante infestanti,
addizionale. insetti e altre patologie del terreno. 
Inoltre, gli utenti di P4 Multispectral hanno la possibilità
di incrementare l’accuratezza del posizionamento RTK, in
assenza di una connessione di rete, usando la stazione mo-
bile GNSS ad alta precisione D-RTK 2 di Dji, che supporta
tutti i maggiori sistemi di navigazione satellitare globale,
oppure servendosi di una rete RTK di terze parti da un iPad
dotato di connessione internet.

Chicco per chicco


Un P4 Multispectral guidato
da un sistema RTK (notare il palo)
per navigare a precisione centimetrica.

DRonEziNe - 28
polemiche
Dji p4 multispectral

Occhio elettronico
La visione RGB (a sinistra) e la mappa NDVI
in tempo reale (a destra).

La prova in volo
Grazie ad Attiva, il distributore italiano per il settore gran-
de distribuzione organizzata e della gamma Dji Enterprise,
abbiamo avuto tra le mani per un paio di orette il nuovo
drone Dji P4 Multispectral indirizzato senza mezzi termini
all’agricoltura.
Il vantaggio di avere non solo una camera a bordo ma
ben sei camere diverse, capaci di scattare foto nello spet-
tro RGB o solo in alcune specifiche bande, tra le quali il
NIR -Near Infra Red – ovvero l'infrarosso vicino, permette
IL RE È MORTO, VIVA IL RE!
all'occhio esperto di un agronomo di ricavare un indice di
vigore della crescita del raccolto o effettuare una valuta- Ferito, ferito gravemente, mai morto! Parafrasando
zione su un particolare tipo di coltivazione, individuando un vecchio detto popolare, si potrebbe dire così del
"a colpo d'occhio"(elettronico) problemi di irrigazione o di Phantom, il primo vero drone commerciale destinato
al mercato consumer prodotto da Dji nel lontano
salute in generale della coltivazione.
2010. In questi nove anni, il drone Dji Phantom ha
Premettiamo che siamo esperti di droni, ma non siamo cambiato aspetto, si è arrotondato, ma soprattutto è
topografi né tanto meno agronomi, pertanto le nostre va- migliorato tantissimo tecnicamente.
lutazioni si fermano all’utilizzo del mezzo volante a pilo- Sul sito di Dji il drone Phantom 4 – l’ultima versione
taggio remoto, considerando le sue caratteristiche tecniche prodotta dal colosso asiatico – è scomparso da
di volo, di semplicità di utilizzo e della sua applicazione. parecchio tempo, ma il modello dotato del sistema
Il drone Dji P4 Multispectral, deriva dal Phantom 4 e anzi RTK per un posizionamento con precisione al
a tal proposito durante le prove, dopo aver scaricato il suo centimetro e questa recente restyling con RTK e
pacco originale abbiamo reperito un pacco batterie di un camera multispettrale, invitano a gridare: “il re è
drone Dji Phantom 4 e abbiamo potuto notare la piena morto, viva il re!” 
compatibilità delle stesse.
Cosa c'è nella scatola
La borsa di trasporto è quella oramai consolidata sia dei
droni sia di altri prodotti Dji. Un materiale plastico simile
al polistirolo, di colore scuro, molto compatto, resistente
e preformato per poter alloggiare drone, radiocomando e
accessori in dotazione.
Una volta estratto dalla scatola che svolge anche le fun-
zioni di borsa o case per il trasporto, grazie alla comoda

DRonEziNe - 29
DRonEziNe - 29
test in volo

maniglia, occorre mettere in carica le batterie tramite l’apposi-


CAMERA MULTISPETTRALE
to carichino; quindi installare le eliche seguendo la procedura
Sensori
standard e facendo attenzione a rispettare quelle sinistrorse e
6 sensori CMOS 1/2.9”, un sensore RGB
destrorse identificate da un leggero colore nero e bianco.
per le immagini su luce visibile e 5 sensori
All’atto dell’inserimento, le eliche si sono mostrate particolar-
monocromatici per l’acquisizione di immagini
mente dure nel fissaggio.
multispettrali.
Cosa che ci dà una certa sicurezza, ma che alla lunga potreb-
Pixel effettivi 2,08 MP (2,12 MP in totale)
be sfibrare i dentini di aggancio fissati sulla cassa del motore.
Presente anche il radiocomando di colore bianco in pieno stile Filtri:
Phantom con supporto per smartphone di quasi tutte le dimen- Blu (B): 450 nm ± 16 nm
sioni. Noi ci abbiamo installato un iPad mini senza nessun tipo Verde (G): 560 nm ± 16 nm
di problema. Rosso (R): 650 nm ± 16 nm
Red-Edge (RE): 730 nm ± 16 nm
In sostanza, è un Phantom 4. Ma...
Infrarosso vicino (NIR): 840 nm ± 26 nm
Dji P4 Multispectral ha il telaio, il cuore e i muscoli del Dji
Phantom, ereditandone pertanto tutte le caratteristiche tecni- Obiettivi:
che, come l'autonomia di quasi 30 minuti (27 per la precisio- FOV (campo visivo): 62,7°
ne) e una distanza di controllo che può arrivare sino a 7Km, Lunghezza focale: 5,74 mm (formato equivalente
nei paesi dove sia permesso e grazie all’uso del protocollo di 35 mm: 40 mm), autofocus a ∞
trasmissione audio video OcuSync. Oltre alla bontà di tutto il Apertura: f/2.2
sistema di volo e stabilizzazione già noti del P4 Multispectral, Intervallo ISO sensore RGB: 200 – 800
derivati dalla esperienza decennale di Dji. Quel che cambia
è la camera multispettrale stabilizzata su 3 assi grazie a un Guadagno del sensore monocromatico: 1 – 8x
gimbal meccanico. Otturatore elettronico globale:
Dalle specifiche tecniche Dji si evince che l’acquisizione delle 1/100 – 1/20000 s (luce visibile);
immagini per un uso in agricoltura, leggendo quindi l’indice di 1/100 – 1/10000 s (multispettrale)
vigore delle piante, cioè delle loro salute, è in tempo reale gra-
zie alla fusione di 6 telecamere, di cui una classica in RGB e Dimensione dell’immagine: 1600×1300 (4:3.25)
5 fotocamere mono-cromatiche che raccolgono informazioni Formato foto:
sullo spettro luminoso del blu, verde, rosso, Red-Edge e NIR JPEG (immagini luce visibile)
(vicino all’infrarosso). Sono tutte camere 2 Megapixel, con ot- TIFF (immagini multispettrali)
turatore globale e come si diceva prima, stabilizzate su 3 assi.

DRonEziNe - 30
Dji p4 multispectral

Precisione centimetrica grazie al sistema RTK storsioni radiali e tangenziali dell’obiettivo. I parametri di
Il P4 Multispectral, se abbinato a una stazione di terra distorsione vengono acquisiti e salvati nei metadati di ogni
RTK, fornisce un posizionamento e una geolocalizzazione immagine, per adeguare il software di post-produzione alle
dei dati acquisiti al centimetro. Di gran lunga superiore ai necessità dei singoli utenti».
tradizionali satelliti civili GPS e Glonass. APP Dji GS PRO
Qui come dicevamo poc’anzi entriamo in un campo nel L’app si scarica dall’Apple Store. Al momento è disponi-
quale non abbiamo esperienza e ci limitiamo a riporta- bile solo per sistemi operativi iOS. Un iPad o iPad mini
re quanto affermato dal produttore citando testualmente: sono la soluzione ideale per l'uso agricolo, sebbene proba-
«Tutte le fotocamere vengono sottoposte a un rigoroso bilmente anche iPhone corposo potrebbe essere sufficiente
processo di calibrazione, inclusa la misurazione delle di- a visualizzare tutte le informazioni.
L’applicazione Dji GS PRO si scarica gratuitamente, ma il
suo uso è limitato a sole 10 missioni e alcune importanti
funzioni sono comunque da scaricare a pagamento, tramite
comodi abbonamenti mensili. D’altro canto entriamo in un
precisione al centimetro settore, quello dell’agricoltura, decisamente professionale,
Il sistema RTK e non trattandosi più di voli amatoriali, è giusto e dovero-
di Dji so retribuire chi, grazie al software semplificato, permette
di avere analisi precise che fanno risparmiare ore e ore di
lavoro sul campo.
L’app permette ovviamente di selezionare quale tipo di
foto ottenere, filtrando una gamma di colori, o meglio uno
spettro visivo, comprendendo l’intero RGB, oppure la-
sciando solo il NIR (vicino all’infrarosso) e così di seguito.
Naturalmente, in pieno stile Dji è possibile programmare
l’intera missione di volo, settando i Waypoint, con relative
altezze e tempo di permanenza.
Come vola
Entriamo finalmente nel nostro campo di competenza,
ancora una volta un gioco di parole collegato al termine
agricoltura. Solo che abbiamo ben poco da dire! Grazie
all’esperienza acquisita da Dji in tutti questi anni, vola per-
fettamente. Una stabilità e
risposta ai comandi tipica
da Dji e raramente ritrova-
ta anche su droni di altre
blasonate marche. La sta-
bilizzazione delle immagi-
ni è degna di nota, anche
se, in questo caso, si tratta
sempre e solo di foto, non
vengono infatti registrati
video. 

DRonEziNe - 31
primo contatto

La californiana Skydio si è creata una solida 1 di crearsi uno spazio di mercato un minimo significativo,
relegandolo a percentuali da prefisso telefonico: come la
reputazione nel settore del volo autonomo.
mancanza di radiocomando (ora ha due diversi radioco-
Ora ci riprova con Skydio 2, ancora più im- mandi opzionali tra cui scegliere che danno fino a 3,5 chi-
pressionante, capace di vero e proprio volo lometri di portata, mentre Skydio 1 era relegato a quel che
autonomo e a un prezzo più che conveniente. poteva fare il wifi del cellulare, cioè praticamente niente)
e via la camera principale, molto deludente, del vecchio
Stavolta riuscirà a sfondare davvero? modello: oggi abbiamo ben sei camere Sony 4k che fanno

l
davvero gran belle foto e riprese.
o scorso anno aveva stupito con Skydio 1, un drone da
2.500 dollari che grazie a ben 12 telecamere aveva im- Resta invece quel che di buono c’era nello Skydio 1, e anzi
pressionanti doti di volo automatico. Ma era rimasto è stato migliorato non poco: a cominciare dal sensori anti-
poco più di un prototipo. collisione che permettono di fare volo autonomo alla sba-
Oggi niente mezze misure, in Skydio 2 tutto è stato rad- lorditiva velocità di quasi 60 km/h (il pur ottimo sistema
doppiato o dimezzato rispetto al predecessore: dimezzate sensoristico del Dji Mavic 2 si ferma a 50 km/h, quindi
le dimensioni (ora 223 x 273 x 74 millimetri), il peso (775 viene automaticamente disattivato in sport mode) che evita
grammi), il rumore. E raddoppiata l’autonomia, ora arri- – stando alle dichiarazioni di Skydio – anche oggetti com-
vata a un dignitosissimo tempo di volo di 23 minuti. Sono plessi come reti e alberi, che spesso e volentieri ingannano
quindi stati eliminati i difetti che hanno impedito a Skydio i sensori dei droni e permettono allo Skydio 2 non solo di
tracciare le rotte automatiche che permettono
di slalomare tra gli ostacoli ma anche di predi-
re dove si trova il soggetto della ripresa anche
quando è nascosto, per seguirlo per esempio in
un bosco o in città.
Può pilotarlo un bambino di tre anni
E «se lo rompe paghiamo noi» (dice Skydio).
Secondo la startup californiana questo è il pri-
mo drone che è abbastanza sicuro da poter es-
sere pilotato da un bambino di tre anni, ed è di-
sposto a garantire questa promessa: chi riesce
a farlo sbattere contro un ostacolo volando in
accordo alle loro linee guida (non di notte, non
in caso di pioggia, nebbia o vento forte, ecce-
tera), avrà riparato o sostituito il drone gratu-

DRonEziNe - 32
skydio 2

itamente. Molto buono il prezzo, negli USA 999 dollari Un drone, tre modi di guidarlo
senza controller (quello si compera a parte), lo Skydio 2 è Skydio si può controllare semplicemente con il
più che competitivo rispetto ai Mavic prosumer di Dji, in cellulare, oppure con la radio Skydio Controller,
particolare negli USA a causa dei dazi di Trump che colpi- identica alla radio del Parrot Anafi (foto in
scono la cinese Dji ma non l’americana Skydio. basso), o con il telecomando semplificato Skydio
Beacon, nella foto qui sopra.
Intelligenza artificiale e sei occhi digitali
Il drone ha delle interessanti soluzioni tecniche: innanzi-
PREZZO E DISPONIBILITÀ
tutto, per non disturbare la visuale delle sei camere che
Per ora è disponibile solo negli USA, in prevendita
garantiscono anche il sistema anticollisione ( in 4K con un
a 999 dollari e con disponibilità molto limitata.
angolo di copertura a 360°) le eliche anteriori sono mon-
In futuro, si vedrà.
tate invertite, con i motori che guardano verso il basso,
Non rivelati i prezzi dei controller. 
mentre quelle posteriori sono come nei droni tradiziona-
li orientate verso l’alto. Cuore del drone è il chip Nvidia
Jetson TX2, ‎il dispositivo di elaborazione AI integrato più
veloce e efficiente in termini di potenza attualmente sul
mercato, mentre le sei videocamere sono basate su sensore
Sony IMX577 da 12 Mpixel, abbinate al SoC Qualcomm
RedDragon QSC605, che consentono allo Skydio 2 di ef-
fettuare riprese 4K a 60 FPS con HDR.
Radio
Come dicevamo il radiocomando è opzionale, si può an-
che pilotare il drone con il solo cellulare oppure acquistare
Skydio Controller o Skydio Beacon. Il primo è un
radiocomando esteticamente identico a quello del
parrot anafi (non sappiamo se ci siano accordi tra
le due aziende, sospettiamo di sì), con due stick
e ben pochi pulsanti, col quale è possibile far vo-
lare il drone al di là del campo visivo, fino a una
distanza di 3,5 chilometri. Skydio Beacon invece
ha l’aspetto di un telecomando TV e consente di
controllare il drone semplicemente. Basterà infatti
puntare il beacon in direzione del drone, tenendo il
pulsante premuto e poi muovere il braccio: il drone
seguirà il movimento sui 4 assi. È inoltre possibile
modificare la modalità “segui” anche da qui (vi-
sta frontale, vista posteriore, cerchio, ecc.). In
questo caso il raggio d’azione è di 1,5 km. 

DRonEziNe - 33
Yuneec Typhoon H3  primo contatto

leica
Un esacottero di alto livello
con una telecamera d’eccezione
targata Leica: Yuneec Typhoon H3,
affidabile e sicuro, non teme proprio

volante nulla. Nemmeno il malaugurato


caso della perdita di un motore.

Y
uneec Typhoon H3 è l’ultimo drone professiona-
le presentato dal costruttore cinese. Un esacottero
dal design affidabile e sicuro, capace di mantenere
un’ottima stabilità di volo anche in condizioni di vento,
scattando foto e girando video di qualità e stabilizzati gra-
zie al contributo della sospensione cardanica a 3 assi.
Monta una batteria LiPo da 5250mAh, che secondo il
produttore offre un’autonomia di volo fino a 25 minuti,
un tempo che sarebbe potuto essere maggiore ma che è
da considerarsi più che accettabile, specie se rapportato al
peso del velivolo, che raggiunge i 2 kg con la telecamera
inclusa. Proprio la telecamera ION L1 PRO, sviluppata
in collaborazione con Leica, promette di essere il fiore
all’occhiello di questo drone, grazie al sensore 1″ CMOS
che offre la possibilità di scattare foto a 20 MP e filmare
UNA CAMERA LEGGENDARIA in 4K 60fps
fino in 4 K con 60 fps. I componenti dell'H3 e della L1 Pro sono
Sicurezza, innanzitutto perfettamente coordinati tra loro e consentono
Non mancano le funzioni di sicurezza, prima fra tutte quel- di catturare immagini aeree dettagliate e nitide,
la offerta dal sensore a ultrasuoni di riconoscimento di con il leggendario look Leica. Una camera che
fa la differenza, soprattutto in situazioni di luce
ostacoli, che arresta il drone in caso di rischio di impatto,
critiche. La versatilità tecnica della videocamera
ma anche la modalità a 5 rotori, che permette al drone offre tutte le opzioni di cui avrai bisogno per il tuo
di gestire l’eventuale malfunzionamento di un’elica e che viaggio fotografico: dal bracketing all'esposizione
quindi permette al pilota di gestire l’atterraggio senza semiautomatica, fino al Wide Dynamic Range. I
problemi, in un frangente in cui un quadricottero sarebbe profili Y-Log o DNG a 10 bit, appositamente sviluppati
spacciato. Ovviamente tra le funzioni di sicurezza trovia- secondo le specifiche Leica, offrono anche i migliori
mo anche il segnale di controllo ridondante, il Return To presupposti per una post-produzione professionale,
Home a anche una recinzione virtuale regolabile, che co- grazie a workflow all'avanguardia, usando per
stringe il drone a non spostarsi oltre il raggio impostato. esempio Adobe Lightroom o Photoshop. 

DRonEziNe --34
34
Normal Vivid WDR B/N
Modalità di volo
Come è lecito aspettarsi da una macchina di questa catego- CARATTERISTICHE PRINCIPALI
ria, il Typhoon H3 ha tutte le più avanzate modalità di volo Peso al decollo: 2 kg (camera inclusa)
automatiche e di tracking del soggetto, tra cui Orbit, Journey Diagonale: 520 mm (senza eliche)
e Follow Me, utili per realizzare con la massima semplicità Autonomia: 25 minuti
riprese ed effetti video prestabiliti, alle quali aggiunge anche Quota max s.l.m.: 5 mila metri
l’innovativa funzione Curve Cable Cam, che permette di sal- Velocità massima: 72 km/h
vare in maniera permanente una rotta di volo e l’orientamento Velocità max salita/discesa: 5/3 m/s
della telecamera, così da poter ripetere lo stesso tragitto (e la
Sensori anticollisione:
stessa ripresa) in condizioni differenti in un secondo momento.
Velocità massima: 14 km/h
Controller Tipo: Ultrasuoni
Il radiocomando, modello ST16S, è basato su sistema opera- Rilevamento: Terreno 1,5 m, ostacoli 5 m
tivo Android. Il display da 7” è abbastanza grande per consen-
Radio:
tire di tenere sotto controllo nello stesso tempo tutti gli aspetti
Sistema operativo: Android
del volo e ovviamente anche l’inquadratura in tempo reale
Canali: 16
della videocamera in 720 p, fino a 1,6 km di distanza. Il flusso
Portata: 1,6 km (versione europea)
video può essere trasmesso su un monitor esterno utilizzando
Banda: 2,4 GHz lik controllo, 5,8 GHz video
la connessione HDMI presente sul controller.
Video ritorno: 720p
Pilota e operatore Schermo: Integrato, 7"
Il Typhoon H3 prevede anche la possibilità di volare in moda-
Videocamera Leica L1:
lità “Team”, nella quale due piloti possono utilizzare lo stesso
Peso: 375 g
drone, dedicandosi però uno a seguire gli aspetti del volo, e
Sensore: 1"CMOS
l’altro a gestire invece la ripresa video. Per fare questo è però
Pixel utili: 20 Mpx
necessario un secondo telecomando ST16S, da acquistare se-
Obiettivo: F2.8, 23 mm equivalente
paratamente. 
Campo visivo: 91°
Otturatore: 4 – 1/8000s
Formati video: H.264 MP4:
4096×2160, 3840×2160, 2720×1530
(24/30/48/60fps)
1920×1080, 1280×720
(24/30/48/60/120fps)
HEVC: 4096×2160 & 3840×2160 (24/30fps)
2720×1530 (24/30/48/60fps)
1920×1080 & 1280×720 (24/30/48/60/120fps)
Formati foto: JPEG, DNG, JPEG+DNG
3:2 (5472×3648)
4:3 (4864×3648)
16:9 (5472×3080)

DRonEziNe - 35
primo contatto

Yuneec mantis G

l'erede
Yuneec ha scelto l'autunno per presentare un di volo. Nell’era della comunicazione sociale, il Mantis G è
dotato di sistemi di condivisione immediata di foto e video
po’ in sordina la sua ultima realizzazione,
permettendo di aggiornare le “storie” di Facebook, Instagram
il drone Mantis G, degno erede e sostituto o i momenti di Twitter in tempi brevissimi.
del Mantis Q Per gli smanettoni segnaliamo che il cuore della centralina
di volo è governato e fatto pulsare dal software Open Source

G
imbal meccanico stabilizzato su 2 assi, pieghevole PX4 realizzato dal team Dronecode Project.
e leggero, con registrazione a 4K e funzionalità di Quanto costa
volo avanzate. Per acquistare questo nuovo prodotto di Yuneec sono necessa-
Le caratteristiche tecniche non finiscono qui, ma già ri 699euro. Costo che ci sembra tutto sommato proporzionato
la presentazione fa ben auspicare per questo neonato prodotto e adeguato ai prezzi di oggetti simili della concorrenza. 
dalla cinese Yuneec.
A differenza del precedente Mantis Q,che aveva un gimbal
virtuale, solo elettronico, nel Mantis G la stabilizzazione e la
movimentazione della camera a 4K avviene meccanicamente.
L’autonomia di volo dichiarata è di 30 minuti, allineandosi
quindi ai droni della concorrenza. E per concorrenza inten-
diamo non solo l‘altro colosso asiatico, ma un pochino tutti
i produttori di droni, che sfornano oggetti sempre più leggeri,
pieghevoli e performanti.
Controllo vocale, 4K, Waypoint e Visual Tracking
Non mancano le feature già presenti nella vecchia versione
del Mantis quali il controllo vocale (solo in inglese, tedesco
e francese però, niente italiano), volo per Waypoint pre pro-
grammati, Visual Tracking e ovviamente il Return to Home
automatico in caso di anomalia radio o batteria scarica.
Radiocomando con sistema ridondante di controllo
A proposito del radiocomando, che dobbiamo dire ci era pia-
ciuto anche nella vecchia versione del drone Mantis Q. In que-
sto nuovo Mantis Q apprezziamo la ridondanza tra i segnali
radio a 2,4 Ghz e a 5,8 Ghz per una ulteriore sicurezza in volo.
Sempre a proposito di sicurezza, Mantis G, prevede un Vir-
tual Fence, ovvero un recinto virtuale configurabile, adatto
non solo ai principianti ma anche alle operazioni specializzate
in città per evitare che il drone esca da una determinata aerea

DRonEziNe - 36
DJI Copilot
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powerray

Un sottomarino
nel fosso

Grazie all’importatore BizModel abbiamo


testato il drone subacqueo PowerRay,
care l’andamento della ricarica, ma non l’ha fatto. Così
scoprendo una vita insospettata in un per vedere se la carica è completa bisogna accendere tutta
ampio canale d’irrigazione a pochi passi da l’attrezzatura – sottomarino, stazione di controllo, radio –
Milano. Non potendo andare alle Hawaii, connettere la app al wifi del sottomarino e finalmente leg-
ci accontentiamo. gere lo stato della carica. Evabbé, si fa. Ma un led sarebbe
stato apprezzato.

P owerRay è un sottomarino piuttosto massiccio,


poco meno di 4 kg di massa e poco meno di mezzo
metro di lunghezza, capace di spingersi fino a 30
metri di profondità, dotato di camera 4k e due potenti fari
Col cavo, per amore o per forza
Come ben sanno i modellisti che si interessano di sotto-
marini, sott’acqua le onde radio non arrivano, specie
alla frequenza dei nostri radiocomandi. Un serio problema
a led per illuminare gli abissi (ehm, si fa per dire). per i sottomarini veri, figuriamoci per il PowerRay, che è
È prodotto dalla cinese PowerVision e distribuito in Italia quindi costretto a usare la connessione via cavo (70 metri
da BizModel, al prezzo di 1.990 euro circa. è la dotazione standard).
Notevole l’autonomia, 4 ore di navigazione, per noi Si tratta comunque di un cavo davvero di altissima
che siamo abituati alle autonomie molto ma molto più qualità, di un materiale dal tocco “saponoso”, non
striminzite dei droni che volano. sapremmo descriverlo meglio, che non si ag-
Tre sono le velocità di navigazione, Low, Me- groviglia e non si arrotola. E in qualche caso
dium e High: in alta velocità il sottomarino torna pure utile: per esempio se le piante
in immersione arriva a 3 nodi, 5,5 km/h, acquatiche dovessero bloccare le eliche,
e in acqua è un bell’andare, ma così facendo o il dro… ehm il sottomarino si dovesse
l’autonomia si ferma a 30 minuti. incastrare tra le rocce, basterà avvolgere
Mettiamolo in carica delicatamente il cavo per riportarlo a casa.
La ricarica completa per la cronaca richiede 2,5 Va detto che il cavo a conti fatti non è che
ore, e purtroppo non c’è modo di sapere come dia più di tanto fastidio. Da un capo si
sta procedendo senza usare la app; una picco- la collega allo scafo, dall’altro alla stazione
seccatura, sarebbe stato base, che è uno scatolotto wifi che comuni-
meglio se PowerVision ca con la radio, quindi non dobbiamo por-
avesse sfruttato le luci tarcelo appresso ma pos-
blu sulla pinna per indi- siamo lasciarlo a terra,

DRonEziNe - 38
test in acqua
guarda il filmato

COSA C'È NELLA SCATOLA


PowerRay con batteria integrata e camera 4k
Controller
Stazione base
Cavo da 70 m
Memory card da 64 GB
Caricatore
PowerSeeker (sonar per il rilevamento dei
pesci)
Fishing Suit (accessorio con controllo remoto
per gettare l’esca con precisione)
Valigia rigida con ruote e manico telescopico
Si impugna benissimo, è di una plastica lucida e pesante di
per il trasporto
qualità, gli stick sono favolosi, cuscinettati, con una rego-
Occhiali per realtà virtuale Zeiss VR One
lazione impeccabile delle molle e un ritorno al centro che
ci piacerebbe per pilotare un jet, più che per un sottoma-
ben fissato per evitare che il sottomarino possa trascinarlo
rino. Insomma una gran radio, solo hanno forse esagerato
in acqua e non ci dà affatto l’impressione che possa essere
con i lussi del portacellulare in alluminio.
stagno, anzi. Lui almeno ha le spie che ci dicono com’è
Davvero è fin troppo, così però pesa inutilmente, e le rego-
messa la batteria, e il rosso della nostra foto indica che è
lazioni a vite sono ottime, sciccose, da orologiai svizzeri
scarico dopo tanto sguazzare nel canale Muzza, un grande
ma avremmo forse preferito la praticità della ritenzione a
canale d’irrigazione del sud Milano.
molla dei classici portacellulare cinesi di plastica. Ma in-
Immersione dinamica somma, qui siamo poco generosi, troppa qualità non può
Dal punto di vista tecnico, il PowerRay è un sottomarino essere un difetto.
a immersione dinamica, il che significa che non ha casse A proposito, anche se di fatto il PowerRay è un sottoma-
di allagamento che possano essere svuotate o riempite per rino filoguidato, la radio la chiamiamo radio perché è una
scendere o salire di profondità, ma questa viene regolata radio, in quanto si interfaccia wireless (e quindi via radio)
attraverso un’elica verticale che lo spinge sott’acqua. alla stazione di controllo e ci permette di dimenticarci del
Di per sé il battello ha una lieve galleggiabilità positiva, il filo, che così non dobbiamo indossare.
che significa che a eliche ferme sta a pelo d’acqua, quasi Detto ciò bando agli indugi, mettiamo tutto in carica e par-
completamente sommerso ma insomma galleggia. La buo- tiamo per le insondabili profondità degli abissi del Canale
na notizia è che se il motore si dovesse fermare torna lenta- Muzza, alle porte di Milano. Avremmo preferito le Hawaii,
mente a galla, al contrario dei droni volanti che se perdono
la spinta vengono molto, ma molto rapidamente a terra.
Due parole sulla radio
Tutto negli accessori del PowerRay
trasmette una sensazione di altissima
qualità e robustezza, e la radio non fa
eccezione, anzi, ci ha davvero colpiti
positivamente. Pesa assai (oltre mezzo
chilo con il portacellulare) ma in mano
dà sensazioni molto, ma molto positive.

DRonEziNe - 39
ma ci accontentiamo. Uhm, caricando scopriamo un’altra
piccolezza che non ci piace troppo: oltre alla mancanza
di led che ci informino sulla carica del battello (mentre ci
sono sulla stazione base), di cui abbiamo già detto, sco-
priamo che il connettore del cordone ombelicale è protetto
da un tappo a vite, che va tolto per la ricarica e per la navi-
gazione. Però ci pare facile perderlo, ed è molto importante
per evitare che l’umidità mandi in corto il connettore. Per
la ricarica usiamo il caricabatterie fornito, che carica con-
temporaneamente battello, stazione base e radiocomando.
In acqua
In mancanza dei Caraibi, ripieghiamo sul canale Muzza,
che è un canale di irrigazione del milanese. Con una di-
screta corrente, oltre alla cascatella che disturba un po’
l’audio del video, ma d’altronde il PowerRay può essere
usato come macchina da lavoro anche in condizioni di ac-
qua non limpidissima e in contesti industriali, quindi non
ci aspettiamo che un po’ di corrente lo mandi in crisi, e in
effetti non lo fa. Anche settando la velocità al minimo, i
potenti motori hanno facilmente ragione della corrente al
centro del canale, e per fare pratica rimaniamo all’inizio in
una caletta un po’ riparata per prendere confidenza con il
nostro sottomarino.
Piante acquatiche e eliche
Non vanno d'accordo. Spesso le piante finscono
col bloccare i motori, specie quelli verticali. Qui a
destra, l'insospettabile vita nel canale milanese.

DRonEziNe - 40
PowerRay

PERCHÉ SÌ
Si guida proprio come un drone Caro è caro, duemila euro non sono pochi per
Come ci aspettavamo, la gestione del sottomarino è semplicis- un sottomarino filoguidato. Ma d’altronde è un
sima, si guida esattamente come un drone volante e si dimostra prodotto davvero di ottima qualità, sotto tutti
molto agile sia in superficie che in immersione. La app ci dà gli aspetti. Ci è piaciuta la grande autonomia, la
in tempo reale tutti i dati importanti della nostra navigazione: sbalorditiva qualità della radio, la facilità di navi-
beccheggio, rollio, velocità, prua, profondità del nostro sotto- gazione sia in superficie sia in immersione.
marino, info particolarmente utili quando – come nel nostro Ottima la camera, 12 megapixel per le foto e 4k
caso – l’acqua non è limpidissima e non è facile controllarlo per i video, e semplicemente stupendo il trolley
“a vista”. Ma tanto qui ENAC non c’entra nulla e se ci va pos- per portarlo in giro. Certo, costa come un bi-
glietto per le Hawaii. E tra Hawaii e Muzza forse
siamo assolutamente controllarlo in Fpv. I due potenti led da
avremmo scelto le prime. Ma almeno abbiamo
3 watt si sono fatti ben valere nell’acqua del canale, facendo-
finalmente visto i tesori che nasconde il canale
ci scoprire un fondale che non avremmo mai immaginato nel sotto casa.
fosso vicino a casa nostra. Ok, non sono le Hawaii e nemmeno
Riccione, ma ci siamo goduti la navigazione e abbiamo visto
un fondale in cui non si sogneremmo mai di immergerci con
maschera e pinne (anche perché ci arresterebbero immediata- PERCHÉ NO
mente e rinchiuderebbero in manicomio). Il cavo, ma essendo indispensabile ce lo dobbiamo
fare andare bene per forza.
Occhio all’effetto Moby Dick La mancanza di led di stato per la carica
Una cosa che abbiamo imparato a nostre spese, è attenzione
Il tappo che non avendo un alloggiamento quando
quando si recupera il PowerRay! il suo cervello digitale cerca
va levato rischia di perdersi
di mantenere la profondità impostata, quindi se lo si afferra in
il caricamento non standard di sottomarino
modo maldestro e lo si fa affondare spruzza come una balena
e stazione base, che sfruttano i connettori
e rischiamo di farci la doccia. E non è che l’acqua della Muz- dell’ombelicale. Però così se si guasta o si perde
za sia esattamente acqua pura di sorgente di montagna, neh? bisogna comprarne uno originale per forza.
Infine, diamo sempre un’occhiata alle eliche. Tutte quante, ma
specialmente quella di profondità, non chiedono di meglio che
risucchiare piante acquatiche e bloccarsi. Una griglia non ser-
virebbe a nulla, si tapperebbe subito e non possiamo nemmeno
contare sull’effetto frullatore dell’elica in metallo. Però prima
di pulirle stacchiamo sempre il cavo ombelicale per spegnere
il drone: queste eliche sono micidiali, possono facilmente fare
tagli profondissimi a una mano. La sicurezza prima di tutto, in
mare come in cielo. 

Occhio alla doccia


L'effetto Moby Dick, che ci ha fatto fare
una bella doccia con l'acqua lurida del
canale Muzza.

DRonEziNe - 41
sport

Luisa Rizzo
Testa il kit
Dji Fpv
La famosa pilota italiana di droni Fpv, al primo guarda il filmato
posto ex aequo nel campionato italiano, è
anno. Sto ancora correndo nel campionato italiano, attualmen-
testimonial del Dji Authorized Retail Store te sono al primo posto con gli stessi punti del mio compagno di

«S
squadra. Il mio team è Redbee Action Pilots da luglio 2018».
ono nata a Lecce il 9 agosto 2002, vivo a San Pie- Luisa è attualmente impegnata in tornei Fpv di calibro inter-
tro in Lama, sono al quarto anno del liceo Lin- nazionale e sta ottenendo ottimi risultati, tanto da essere stata
guistico» si presenta Luisa Rizzo. «Nel 2015 ho scelta come testimonial dal Dji Store per presentare al mondo
iniziato a pilotare un drone grazie a mio padre, che ha sempre delle corse il kit Fpv del colosso di Shenzen:
amato gli aeromodelli. Ne ho provato uno per scopi terapeu- «Speriamo che questa cooperazione possa portare il sistema
tici, perché sono affetta da atrofia muscolare spinale di tipo Dji Fpv ad altissimi livelli e che presto sia usato nella gare di
2. Da allora sono innamorata dei droni. Sono costretta su una Fpv» dichiarano i responsabili dello store. Mentre Luisa Rizzo
sedia a rotelle e per questo motivo pilotare un drone è molto testerà le funzionalità del sistema Dji Fpv nella gare in ambi-
importante per me, perché è l’unico modo per muoversi e cor- to internazionale il compito dei Dirty Seagulls sarà quello di
rere ad alta velocità. Nel 2016 ho iniziato a volare in Fpv. Ad creare bellissimi contenuti video sfruttando la loro creatività.
agosto 2017 ho partecipato alla mia prima gara come “LeoOn- Si tratta di uno dei team Fpv più famosi in Italia, con sede a
Fire” (il mio soprannome) ottenendo il 12 ° posto. Le emozio- Roma. composto non solo da esperti piloti ma anche da spe-
ni e l’adrenalina che ho provato mi hanno fatto venire voglia di cialisti nella costruzione, modifica e settaggio dei droni Fpv.
volare ancora di più e continuare a praticare questo sport. Sono «Il nostro scopo è raccontare un’avventura, un luogo o un de-
appassionata di gare e motori in generale, una delle mie pas- terminato prodotto da una prospettiva del tutto nuova. Sfrec-
sioni è la MotoGP, che seguo in Tv da circa cinque anni, sono ciando a 80 km/h siamo in grado di volare effettuando passaggi
una grande fan di Valentino Rossi. Ho ottenuto il 4 ° posto spettacolari tra elementi naturali ed architettonici» dicono. 
nella classifica generale del campionato italiano nel 2018 e ho
partecipato al campionato del mondo a Shenzhen nello stesso

Dirty Seagulls
Il team romano che affiancherà Luisa Rizzo
nei test del kit Fpv Dji.

DRonEziNe - 42
DJI FpV KIT

A
ppena uscito, il Kit Dji Fpv ha fatto un grande scal- sette giorni dopo l’ordine. Il drone da FPV Racing con il Kit
pore e scaldato subito gli animi degli appassionati Dji Fpv digitale è composto da:
di droni da corsa. Un kit totalmente in digitale che Un telaio full carbon modello TransTEC di colore nero
fin dalla sua presentazione sul mercato ha l’ambizione di sop- o rosso.
piantare i vecchi sistemi analogici per la ricezione in diretta
La propulsione è affidata a 4 motori tipo T-Motor F40
di quanto visualizzato dalla telecamera di bordo installata sul
pro da KV2400 a cui sono abbinate
drone.
Il kit comprende trasmettitore digitale a bassa latenza, una uni- 4 eliche tripala modello T-Motor T5143S.
tà di controllo da interfacciare con il drone e ovviamente un La centralina di controllo ovvero la Flight Control è una
trasmettitore digitale. Per completare l’opera servono i visori F4 HD STACK.
Fpv, un paio di occhiali, ma sarebbe meglio chiamarla ma- Il tutto collegato e abbinato alla Air Unit del Kit Dji Fpv.
schera immersiva, che regala una esperienza unica ai fortunati Mancano le batterie, per dare la possibilità ai piloti di Fpv
piloti che hanno potuto provare in anteprima questo kit. Drone Racing di usare quelle in loro possesso.
Il kit DJI FPV insieme al drone da FPV racing viene venduto
Pronto per le gare a 1.480 euro sul sito di DJI ARS oppure in versione senza ra-
Non tutti sono capaci di assemblarsi un drone da Fpv compe- diocomando al prezzo di1.360 euro. 
titivo in completa autonomia, e questo un pochino ci dispiace,
perché i piloti che si avvicinano a questa disciplina dovrebbero
essere autosufficienti dal punto di vista elettronico ed informa-
tico. Avere cioè quel minimo di competenze che permetterà
loro di aggiustare, laddove sia possibile, eventuali connettori
staccati anche durante una sessione di volo o di gara.
Comunque, molti piloti da Fpv drone racing potrebbero essere
giovanissimi o semplicemente particolarmente svogliati e qui
viene in aiuto la soluzione prodotta da Dji Autorized Retail
Store, che propone il Kit già installato su un drone e pronto al
volo (fatte salve le inizializzazioni e registrazioni del sistema
Fpv sui server Dji).
Il kit viene venduto con o senza radiocomando,
infatti molti piloti ne posseggono già uno, e viene
completamente cablato e spedito già assemblato in

DRonEziNe - 43
racer 4

un vero racer
per tutti racer 4

$ 599
Comperare su kickstarter un vero drone da
competizione? È un po' come andare da
un concessionario Ferrari e comperare la
macchina di Leclerc, ma almeno per i droni fantascienza.
La Drone Racing League assicura che il modello in commer-
è possibile comperare un mostro che in un
cio (che su Kickstarter può essere prenotato a partire da 599
secondo passa da fermo a 145 km/h dollari) sarà in tutto e per tutto simile al Racer4 da corsa vero
e proprio, fermo restando che il sistema elettronico verrà ridi-

O
rmai le evoluzioni ad altissima velocità dei piccoli segnato con una architettura modulare tesa a facilitare la ripa-
droni da corsa, su circuiti pieni di luci ed ostacoli, non razione e la sostituzione delle componenti in caso di rottura.
dovrebbero più essere una novità, anche perché l’inte- Evento che è assolutamente inevitabile, dal momento che, alle
ro movimento (o meglio sport) del drone fpv racing annovera altissime velocità a cui sfrecciano, persino gli stessi campioni
ormai moltissimi appassionati e vanta diversi eventi in tutto di drone racing finiscono per urtare ostacoli e mandare in pezzi
il mondo. Non solo, perché allettati dai premi offerti nei vari alcune parti o addirittura tutto il velivolo. Del resto è ovvio che
tornei a squadre o tra singoli, alcuni dei quali davvero ricchi, un modello del genere è pensato solo per i pollici esperti di un
negli ultimi anni è nata una generazione di piloti di droni da pilota già abituato a gestire mini droni dal motore potente.
corsa, un hobby che riguarda sempre più appassionati, soprat- Per tutti gli appassionati di racing che sono alle prime armi, in-
tutto tra i più giovani, e che – chissà – in prospettiva potrebbe vece, consigliamo di fare pratica (sempre nella massima sicu-
trasformarsi per i più talentuosi persino in un mestiere. rezza per sé e per gli altri) con modelli meno potenti e costosi,
Ed è per assecondare questo trend che Drone Racing League, ricordando che i riflessi e lo stile di volo possono essere mi-
che organizza alcuni tra i più noti tornei al mondo di drone ra- gliorati anche con i diversi simulatori che sono oggi disponibi-
cing, ha scelto di aprire a chiunque la possibilità di acquistare li online, il più famoso dei quali è forse proprio quello messo a
su Kickstarter il suo Racer4, la nuova versione del drone da punto dalla Drone Racing League. 
corsa usato nelle competizioni vere: un po’ come se si potesse
acquistare la vera monoposto Ferrari che corre in formula 1.
DRL Racer4, caratteristiche e funzioni
Parliamo di un drone molto piccolo, ma dal “cuore” molto po-
tente, visto che può passare da 0 a 90 miglia orarie (quasi 145
km/h) in meno di un secondo. Sul telaio, realizzato in fibra di
carbonio, trovano posto mille luci a led colorate, niente male
per chi oltre alla velocità vuole gustarsi effetti luminosi degni
delle stelle che sfilano quando si attiva l’iperspazio nei film di

DRonEziNe - 44
sport

tiro al drone
nuove regole, nuovo sport
di Filippo Scaglione

Il tiro al drone si evolve e rende più Droni progettati e costruiti partendo da zero
Grazie alla disponibilità e collaborazione del Dott. Carlo
complicata ma anche più divertente la
Giunta – Presidente dell’Etna Shooting Club – e all’interesse
competizione, che impegna i tiratori a e approvazione del Dirigente Scolastico Prof. Ing. Ugo Pirro-
colpire un bersaglio mobile e i piloti di droni ne, il prof. Filippo Scaglione, coadiuvato dal prof. Antonino
che devono sfuggire ai colpi e allo stesso Spina, ha potuto sperimentare nuove tecniche di volo e inedite
modalità sportive che coinvolgessero i droni. La quarta edi-
tempo segnare punti colpendo a loro volta zione del tiro al drone si è svolta lo scorso 30 marzo e ha visto
bersagli al suolo. la partecipazione straordinaria di Gero Gibiino, attuale cam-

D
pione mondiale di tiro a volo a squadre, il quale ha contribuito
a più di due anni, presso il poligono di tiro Etna Shoo-
in modo significativo al perfezionamento di questa nascente
ting Club di Sigonella (Catania) – uno dei pochissimi
attività sportiva.
centri nazionali multidisciplinari dove è possibile pra-
Hanno partecipato all’evento anche gli studenti dell’indirizzo
ticare 9 discipline di tiro – vengono condotti esperimenti con
di chimica e biotecnologie i quali, guidati dal Prof. Mario Di
droni in collaborazione con l’Istituto d’Istruzione Superiore
Fazio – biologo forense – hanno effettuato rilevamenti forensi
Statale Galileo Ferraris di Acireale, sempre i provincia di Ca-
sul luogo, mettendo in atto tecniche di prelievo di bossoli, im-
tania al momento l’unica scuola della Sicilia centro-orientale
pronte digitali su armi da fuoco e prelievo di polveri da sparo
dove vengono progettati e costruiti, partendo da zero, droni da
dai tiratori secondo le nuove metodologie.
competizione funzionanti.
Si tratta del “Tiro al drone”, una variante del tiro a volo dove i
tiratori sportivi sparano contro droni auto costruiti, molto ve- Attività per tutti
loci e scattanti, appositamente corazzati con vetronite ramata. A sinistra. il gruppo di chimica-biotecnologie
Il primo test avvenne il 6 maggio 2017, seguito da una serie di applica i metodi forensi per il prelievo dei bossoli.
competizioni alla quale parteciparono sia i giovani piloti-co- Qui in basso: ogni centro sul bersaglio mobile fa
struttori del Ferraris che i soci del centro sportivo. guadagnare punti al tiratore il quale li perde se per
errore colpisce quello fisso.

DRonEziNe - 46
Tiro al drone 2.0 La competizione mantiene la struttura a due componenti per
Il tiro al drone 2.0, sperimentato negli ultimi mesi e con test squadra: un pilota e un tiratore per la squadra A, una seconda
finale svolto il 26 luglio scorso, presenta le seguenti importanti coppia di pilota e tiratore per la squadra B.
novità: Il tiratore della squadra A deve colpire il bersaglio appeso a
drone manovrato dal pilota della squadra B, e viceversa.
Le armi sportive utilizzate sono pistole e carabine, non più
fucili e sovrapposti Sicurezza per il volo dei droni al primo posto
 Il bersaglio del tiratore è un contenitore con segatura co- I velivoli sono provvisti di terminatore di volo con radioco-
lorata appeso al drone, ogni centro su di esso gli fa guada- mando indipendente e hanno implementato un limitatore di
gnare punti; Nel tiro al drone 2.0 vengono utilizzate pisto- velocità sui due assi orizzontali (il barometro limita la velocità
le e carabine, ma contro un bersaglio appeso al velivolo. lungo l’asse verticale) riducendo così l’energia all’eventuale
Anche il pilota ha un bersaglio da colpire con punti: un impatto a meno di 5 Joule.
contenitore con segatura di colore diverso, fisso, da urtare Il drone e il contenitore appeso volano abbondantemente entro
tramite quello mobile. Il tiratore perde punti se colpisce il i limiti dei parapalle frontali e laterali: l’obbligo dell’uso dei
fisso; Ogni centro sul bersaglio mobile fa guadagnare pun- paraeliche rende la gara sicura al 100%. I droni voleranno vin-
ti al tiratore il quale li perde se per errore colpisce quello colati a terra per mezzo di una corda di opportuna lunghezza.
fisso. Un sistema a puleggia permetterà il decollo e l’atterraggio del
 Il drone vola a circa 2 metri di altezza, lentamente e con velivolo comodamente dalla postazione di tiro dove trova po-
la quota stabilizzata dal barometro della centralina di volo sto, dietro al tiratore, il pilota.
così che il tiratore non possa mai per errore colpire il ve- Alcuni pesi di legno legati alla corda eviteranno che essa si
livolo. metta a svolazzare spinta dal flusso d’aria proveniente dalle
 Nel tiro al drone 2.0 la competizione predilige la destrezza eliche attorcigliandosi così al drone. 
piuttosto che la velocità.
Il pilota assume un ruolo attivo (deve colpire il bersaglio
fisso), non più passivo (deve sfuggire ai colpi di fucile).

Attività per tutti


Piloti, tiratori e organizzatori al test finale del 26
luglio 2019. In alto i componenti delle squadre “A”
e “B”. Da sinistra pilota Ernesto Scaglione con
tiratore Lorenzo Puglisi contro il pilota
Simone Grasso con tiratore Aldo Kravist.
DRonEziNe - 47
incidenti

Troppi crash
fine della corsa
per gli emodroni svizzeri
Due incidenti i pochi mesi hanno portato net, una startup con sede a Mountain View, in California, che
ha raccolto finanziamenti per oltre 25 milioni di dollari. I droni
alla sospensione a tempo indeterminato della
di Matternet sono quadricotteri abbastanza convenzionali, ma
consegna via drone di sangue e medicinali di grandi dimensioni, progettati per trasportare carichi utili di
urgenti tra ospedali in Svizzera (gli 2 chilogrammi fino a 10 chilometri di distanza, con un peso
emodrone, appunto, droni che trasportano totale al decollo di oltre 10 kg. Essendo previsto l’uso anche in
ambito urbano, I droni sono dotati di un paracadute di emer-
sangue e derivati ematici). Ora finalmente genza progettato per attivarsi automaticamente se qualcosa va
sappiamo cosa è successo per davvero. storto. Se il computer di bordo capisce ce le cose si mettono

U
davvero male ferma i rotori, lancia il paracadute e accende
n anno di collaborazione tra gli americani di Matternet lampeggianti e sirene per avvisare chi sta sotto che è meglio
(che costruiscono il drone) e le Poste Svizzere hanno farsi da parte.
portato al più vasto esperimento europeo nel campo del
trasporto di pacchetti urgenti via drone: 3 mila voli di successo Il lago è umido. E la corrente non gradisce
in tre città diverse solo lo scorso gennaio, specialmente cam- Lo schianto di gennaio sul Lago di Zurigo è stato causato da
pioni di sangue, medicinali urgenti e campioni ospedalieri per un corto circuito che ha interrotto l’alimentazione del GPS del
le analisi portati “al volo” tra un’ospedale e l’altro. drone. Il sistema di emergenza ha funzionato bene e il drone
Una storia di successo, ma solo fino al 25 gennaio scorso, quan-
do il drone ha miseramente finito la sua carriera precipitando
nel lago di Zurigo. Un lungo stop ai voli per innalzare il livello
di sicurezza e poi di nuovo in cielo, fino all’ultima doccia ge-
lata, nel maggio successivo: nuovo incidente e sospensione a
tempo indeterminato delle ambizioni volanti delle poste sviz-
zere. Finora erano trapelati pochi dettagli sulla natura di questi
incidenti, solo ipotesi, ma finalmente l’authority investigativa
aeronautica elvetica racconta quello che è successo veramente
e perché le poste svizzere hanno – almeno per ora – gettato la
spugna. I droni della Posta Svizzera sono realizzati da Matter-

Volare per salvare vite umane


Gli emodroni trasportano sangue, campioni per le
analisi, anche organi da trapiantare

DRonEziNe - 48
Esperimento fallito
si è paracadutato in acqua. Dopo aver identificato il proble- Fin allo stop, gli emodroni svizzeri sono stati il più
ma, Matternet ha aggiornato i droni per incorporare un sistema importate esperimento in Europa: 3 mila voli di
GPS, una bussola e un sistema di alimentazione completamen- successo solo lo scorso gennaio.
te ridondanti. Così il servizio di consegna in un primo tempo
era ripreso.
(Quasi) sulla testa dei bambini dell’asilo stema di paracadute del veicolo. Come si legge nel rap-
Il secondo incidente, all’inizio di maggio, è stato ben più gra- porto, il sistema di terminazione del volo è stato attivato
ve. Un problema in volo non ancora identificato (probabil- normalmente secondo le specifiche del drone, ma la sgo-
mente legato al vento, suggerisce la Posta svizzera) ha causato la del paracadute è stata recisa durante il dispiegamento
l’espulsione del paracadute di emergenza del drone appena del paracadute. Non abbiamo mai visto un fallimento
due minuti dopo il decollo. del genere in passato, né nei nostri (costosi) test né nelle
Ma il cavo che collegava il paracadute al drone si è impiglia- operazioni commerciali.
to in un’elica, e si è tranciato. Secondo il quotidiano tedesco In Matternet prendiamo molto sul serio la sicurezza del-
Frankfurter Allgemeine Zeitung, il drone da 10 kg ha subito la nostra tecnologia e delle nostre operazioni. Un guasto
un incidente incontrollato «in una zona boscosa del quartiere al sistema dei paracadute è un chiaro fallimento dei no-
universitario di Zurigo a soli 50 metri da un gruppo di bambini stri meccanismi di sicurezza e stiamo adottando tutte le
dell’asilo» Nessuno è rimasto ferito, ma c’è mancato un soffio. misure appropriate per affrontarlo.
La Posta Svizzera ha chiesto a Matternet di risolvere questo La Posta Svizzera e Matternet hanno reagito immediatamen-
problema, e in un comunicato stampa ha presentato una se- te all’incidente mettendo a terra tutti i droni postali. E hanno
rie di miglioramenti che prevede che l’azienda produttrice di fatto sapere che i loro esperti hanno analizzato l’incidente e
droni realizzerà: hanno proposto le opportune mitigazioni che vengono ora va-
La Posta Svizzera esige che il produttore dei droni ga- lutate dal FOCA (Ufficio federale dell’aviazione civile, l’Enac
rantisca il corretto funzionamento dei meccanismi di si- svizzera). «Riavvieremo le operazioni una volta che Matternet
curezza come il paracadute. Pertanto, abbiamo chiesto e la Posta Svizzera, la FOCA e i nostri clienti ospedalieri in
a Matternet di attuare varie misure urgenti: Svizzera saranno soddisfatti dell’applicazione delle opportune
attenuazioni»fanno sapere i due partner. La Posta afferma che
Le corde del paracadute sono ora rinforzate con trecce continuerà a utilizzare i droni per la logistica e probabilmente
metalliche. Il paracadute sarà assicurato al drone con lo farà: il trasporto di campioni e sangue (e addirittura organi
due sagole anziché una. da trapiantare, come già si è visto negli USA) per via aerea
La sirena che avvisa le persone vicino al drone quando è una tecnologia che può salvare vite umane e in ogni caso
sta effettuando un atterraggio di emergenza sarà resa ridurre i disagi dei pazienti, oltre che essere un business pro-
più potente. mettente nel medio e lungo periodo. Ma due incidenti, di cui
uno potenzialmente catastrofico, in meno di sei mesi mettono
Ai rilievi piuttosto piccati del partner postale, il costruttore chiaramente in evidenza quanta strada c’è ancora da fare per
americano ha ribattuto così: l’uso dei droni come corrieri ospedalieri. 
Questa è la prima volta che si verifica un guasto al si-

DRonEziNe - 49
incidenti Un drone in testa?
È meno pericoloso
di quanto temi

Assure con uno studio di 18 mesi ha investi-


Anche cadaveri per simulare i vivi
gato il rischio di lesioni in seguito all’impat- Assure ha condotto 512 prove di impatto e simulazioni uti-
to di un drone, usando modelli commerciali e lizzando 16 droni diversi, tra cui modelli di largo consumo
manichini da crash test. E ha verificato che i come Phantom e Mavic Pro di DJI, nonché vari oggetti e
droni sono più sicuri di quel che sembra, ma carichi utili (batterie, blocchi di legno) con pesi compresi
tra 3 etti e 6 chili. Sono stati effettuati test di impatto com-
c’è ancora tanta strada da fare. pleti su tutto il corpo e altri specifici solo per la testa e il
collo, usando non solo manichini da crash test ma anche

U n anno e mezzo di test all’Università dell’Alabama,


la Mississippi State University, The National Insti-
tute for Aviation Research presso la Wichita State
University e molti altri istituti di ricerca di primissimo pian
cadaveri.
Droni come le auto
I test sono stati eseguiti con gli stessi criteri usati per i crash
sono serviti ad Assure (Alliance for the Security of UAS test automobilistici, e un motivo c’è: uno degli obiettivi di
Methods by way of Analysis Excellence) non solo per stu- Assure è di adattare tale metodologia ormai ben conosciuta
diare quali infortuni possono derivare se una persona viene al volo commerciale dei droni. Oltre a formulare racco-
colpita da un drone, ma anche per sviluppare la metodo- mandazioni alla FAA, l’organizzazione sta anche cercando
logia dei test di sicurezza e formulare raccomandazioni standard di sicurezza globali.
alla FAA per l’elaborazione delle regole. È l’unico studio Di solito te la cavi con poco, ma attenzione agli occhi!
scientifico completo del suo genere al mondo. Le lesioni più comuni sono state lacerazioni, tagli e contu-
L'importanza di essere flessibili sioni. Arterburn afferma che la scienza inesatta delle com-
Tra le buone notizie, Assure ha scoperto che i mozioni cerebrali ha impedito una valutazione realistica
piccoli droni, per lo più in plastica, sono mol-
to flessibili e hanno una grande elasticità. Così
tendono ad assorbire una quantità significativa
di energia d’impatto. Lo afferma David Arter-
burn, il principale investigatore di Assure. «Un
malinteso comune è che ogni drone è una roccia,
quindi quando ti colpisce, ti farà male come una
roccia. Ma non è proprio così: non solo la massa,
ma anche la metodologia costruttiva hanno un
ruolo nel potenziale lesivo dell’impatto».

Dritto sulla zucca


La gru è pronta a sganciare un drone
dritto sulla testa del manichino. Un bel
bernoccolo ma niente di più.

DRonEziNe - 50
crash test

Anche il polistirolo fa male


del rischio di quel tipo di lesione. Un tuttala di polistirolo lanciato contro il
Si è verificato solo un incidente con gravi lesioni oculari, manichino: fa male anche lui.
sebbene Assure riconosca che le eliche sono micidiali per
gli occhi, questo è il rischio maggiore. Tra le sue racco-
mandazioni alla FAA vi sono paraeliche (oggi obbligatori una necessità assoluta se l’industria dei droni di consumo
in Italia per i trecentini inoffensivi) e lo sviluppo di proce- ha qualche speranza di crescere.
dure di mitigazione medica. L’elasticità di un drone di plastica può assorbire la mag-
I ricercatori hanno fatto tutto il possibile per garantire che i gior parte dell’impatto, rendendo questo materiale preferi-
test fossero controllati, coerenti e basati sul metodo scien- bile rispetto al carbonio.
tifico; il direttore di Assure Stephen P. Luxion però mette Il grande pubblico non è il solo ad essere curioso della
le mani avanti: «Abbiamo ancora molta variabilità», rico- gravità delle collisioni tra droni e umani. I produttori di
nosce. «Anche uno spostamento minimo, di mezzo centi- droni hanno fame di studi scientifici, afferma Arterburn.
metro, in una sequenza di collisione potrebbe comportare «Le aziende stanno davvero rispondendo benissimo al fat-
una riduzione significativa delle lesioni alla persona». to che ora hanno chiari standard e metodologie per i test
che possono portare a cambiamenti progettuali attuabili
Morte? Evento rarissimo ma sempre possibile che possono migliorare la sicurezza dei loro prodotti per
I risultati mostrano che i decessi sono estremamente rari: il pubblico».
Una dimensione del campione del mondo reale più grande Ricordiamo che in Italia solo i trecentini inoffensivi con
potrebbe cambiare l’equazione, ma le indicazioni sono che paraeliche e assicurazione obbligatoria possono volare sul-
la morte accidentale per drone dovrebbe essere un even- la gente (non sulla folla però). 
to decisamente improbabile. Si potrebbe pensare che il
caso peggiore sia quello di essere colpiti da uno dei bracci
del rotore appuntiti, ma i ricercatori hanno scoperto che
all’impatto i droni tendevano a ruotare lontano dal punto
di attacco, portando con sé l’energia cinetica.
L’impatto più pericoloso è essere colpiti dallo scafo del
drone tra i bracci del rotore. I droni tendono a ribaltarsi
quando il controllo viene perso, e purtroppo essere colpiti
da un drone rovesciato ha fatto più danni che non l’impatto
con un drone non ribaltato.
L'orientamento conta come velocità e peso
Dai test si evidenzia che l’orientamento del drone è impor-
tante insieme alla velocità e al peso, il che aiuterà a svilup-
pare le regole per i droni che sorvolano folle di persone,

DRonEziNe - 51
incidenti

invasione
di campo
Europa League: drone con la bandiera armena
interrompe la partita tra i belgi del Dudelange e
gli azeri del Quarabag

3 ottobre 2019: Sospesa per quasi mezz’ora La sfida tra la


formazione lussemburghese del Dudelange e la squadra
azera Qarabag, valida per la seconda giornata del gruppo
A di Europa League appena iniziata allo stadio lussemburghe-
cessivamente sistematicamente depredata. Oggi rimane quasi
intatta solo la moschea e qualche scheletro di edificio demo-
lito. Un disastro umanitario che non ha impedito alla squadra
del distretto (visto che la città non esiste più), per l’appunto il
se “Josy Barthel”. Il motivo, l’invasione di campo di un drone Qarabag di qualificarsi alla fase a gironi della UEFA Europa
che trascinava la bandiera dell’Armenia, nazione avversaria League 2018-2019. Anche lo stadio è stato raso al suolo, e
dell’Azerbaijan per il controllo della regione del Nagorno a causa delle tensioni tra Armenia e Azerbaigian, il Qarabag
Karabakh, con scontri armati almeno fino all’armistizio del gioca le partite interne nella capitale dell’Azerbaigian Baku.
1993. L’ arbitro scozzese John Beaton ha dovuto sospende- Comprensibile quindi che la provocazione del drone abbia
re l’incontro per il nervosismo che ha preso i giocatori e il creato una enorme tensione.
pubblico azero. A gettare benzina sul fuoco c’è il fatto che La vicenda ricorda da vicino quanto successo nell’ottobre del
il Quarabag è la squadra della città di Ağdam (o almeno di 2014, quando un drone con la bandiera della Grande Serbia
quel che ne resta), centro urbano che durante la guerra del aveva causato scompiglio invadendo il campo in cui si dispu-
Nagorno Karabakh è stata completamente devastata dalle tava Serbia-Albania.
forze armate armene. Gli eventi bellici nella città sono stati In quell’occasione, pare che un cittadino di Chicago di origini
particolarmente atroci, di fatto Ağdam non esiste più, dopo serbe avesse offerto alla mafia siciliana un milione di euro
essere stata messa a ferro e fuoco durante il conflitto e suc- come taglia sulla testa del pilota. 

DRonEziNe --52
52
militari 100 nazioni
hanno droni killer

La guerra dei droni non è più solo loro arsenale di guerra qualche tipo di drone militare, da
appannaggio delle superpotenze. Più della quelli ultra piccoli e portatili, ideali per offrire supporto
metà delle Forze Armate del mondo ha una tattico alle truppe sul campo, a qualli grandi come aero-
plani.
flotta di aerei robot da combattimento, dai E al fianco degli USA, della Cina, dell’Europa, di Israele
grandi bombardieri ai microscopici droni e della Russia compaiono anche alcuni Stati dell’Ameri-
d'appoggio ai soldati sul campo. ca Latina, dell’Africa e dell’emisfero australe. Una vera

S
e propria corsa agli armamenti su scala mondiale che è
olo qualche anno fa i droni militari erano armi fu- ormai inarrestabile, visto che i paesi produttori investono
turistiche ad appannaggio di pochissime potenze enormi risorse finanziarie nella ricerca e sviluppo di questa
nel mondo. Poi sono arrivati i film come “Il diritto tecnologia.
di uccidere“, o “Good Kill“, che hanno portato sul grande E infatti negli ultimi tempi i casi di droni militari abbattuti
schermo la figura controversa del pilota di droni da guerra, si sono moltiplicati, visto che sempre più spesso alcune na-
il soldato addestrato per colpire obiettivi umani operando zioni utilizzano questi velivoli in spazi aerei che si trovano
in remoto da una struttura situata a migliaia di chilometri in zone quantomeno grigie rispetto ai loro confini. 
dal luogo dell’attacco.
Oggi i droni militari sono non soltan-
to parte integrante dell’industria belli-
ca, ma rappresentano senz’altro il suo
ramo più innovativo. E in poco meno
di tre anni il progresso tecnologico ha
abbassato i costi di produzione al punto
che i droni da guerra si sono trasformati
da armi di nicchia a disposizione solo
delle superpotenze, in dispositivi co-
muni nella dotazione di almeno metà
degli eserciti del mondo.
Come riporta la mappa elaborata dai
dati dello studio prodotto da Dan Get-
tinger, co-founder del Center for the
Study of the Drone al Bard College,
ad oggi sono infatti quasi un centinaio
i Paesi che annoverano all’interno del

DRonEziNe - 53
quota zero

dji osmo mobile 3


e il cellulare diventa un po' drone
di stefano orsi

dji osmo
mobile 3

Osmo Mobile 3, la stabilizzatore per i video
€ 109
effettuati con gli smartphone, utilizza la
tecnologia DJI usata per i gimbal dei droni.
E adesso diventa ancora più portatile
Ormai sono per tutte le tasche
Il prezzo di acquisto per il gimbal manuale DJI Osmo Mobile

N
on è la prima volta che parliamo di stabilizzatori mec- 3 è di soli 109,00 euro. Roba da pazzi se ci pensiamo bene.
canici, o meglio gimbal manuali, prodotti dal leader Seguiamo il settore degli stabilizzatori per action cam e tele-
asiatico produttore di droni DJI. E probabilmente non foni da parecchio tempo, e da quando DJI è entrata in questo
sarà nemmeno l’ultima. Usando i sistemi di stabilizzazio- mercato, le prestazioni si sono elevate alla massima potenza e
ne e controllo sia dei droni sia dei motori che trattengono e i prezzi abbassati notevolmente.
muovono le camere di bordo dei più comuni droni prodotti da Una volta gli stabilizzatori da usare con una sola mano per
DJI, gli stabilizzatori manuali hanno cambiato il modo di fare smartphone erano in metallo, ma risultavano pesanti e sco-
videoriprese da terra. modi da utilizzare. Poi li produssero in alluminio, ancora gra-
I gimbal manuali per reflex, mirrorless, smartphone o con ca- devole al tatto e certamente più leggeri, sino ad arrivare alla
mera integrata sono presenti da anni nei cataloghi del colosso plastica grigia DJI; bruttina, ma resistente e leggera.
asiatico che giusto quest’anno ha affrontato anche il settore Certo l’estetica e il feeling sono leggermente decaduti, ma il
delle action cam con la sua DJI Action. peso e i prezzi ne hanno notevolmente guadagnato.
La versione che abbiamo potuto testare dello stabilizzatore Come dicevamo con poco più di 100 euro si può acquistare il
DJI Osmo Mobile 3 è quella combo, ovvero fornita con ele- DJI Osmo Mobile 3, pieghevole e quasi tascabile, ma a nostro
gante custodia scura e treppiedi pieghevole. avviso conviene senza ombra di dubbio acquistare la versio-
ne combo che con euro 129,00 ti fornisce anche un comodo
treppiede (accessorio indispensabile) e un pratico astuccio per
il trasporto.
Il treppiede è obbligatorio
Il treppiede ha un attacco standard con vite F di tipo fotogra-
fico, quindi se volete risparmiare e avete già in casa un caval-
letto, un GorillaPod o similare, potrete anche non comprare il
kit combo. Ma DJI Osmo Mobile 3 in piedi da solo non ci sta,

Che c'è di nuovo?


Oltre a un bilanciamento più facile del
telefonino, la app DJI MIMO aggiunge al
l'Osmo Mobile 3 le storie per i social.

DRonEziNe - 54
osmo mobile 3

come invece faceva il suo predecessore Osmo Mobile 2. Unboxing


La base dello stabilizzatore, proprio per evitare che qualcuno La versione da noi provata è quella Combo e che consiglia-
provi a farlo rimanere in equilibrio da solo, rischiando dirom- mo caldamente. Solita scatola bianca stile DJI, non possiamo
pere il telefono, è smussata da un lato. nemmeno dire che assomiglia tanto alla mela morsicata di Cu-
pertino, perché oramai il brand DJI ha talmente tanti prodotti
Cosa c'è di nuovo
che spaziano dai droni agli stabilizzatori, finendo con le action
Avendo provato tutte le versioni di Osmo Mobile, anche quel-
cam, che oramai la grafica e i layout della casa madre è ben
la Pocket è inevitabile fare un paragone. Anche se, a dire il
consolidata e riconoscibile con una propria identità negli scaf-
vero, l’unico confronto possibile è con il precedente Mobile 2,
fali esposti al pubblico.
dato che il Pocket ha delle caratteristiche a sé stanti e possiede
All’interno della confezione troviamo quindi lo stabilizzatore
una video camera on board. In comune condividono solo la
Osmo Mobile 3, un treppiede in materiale plastico, una custo-
stessa applicazione DJI MIMO.
dia nera, anche questa simile a quella del drone DJI Mavic Air,
Il “vecchio” DJI Osmo Mobile 2 invece usava la applicazione
un sacchetto per riporre gli accessori, una cavo di ricarica USB
DJI GO. Chiaramente la app essendo più datata è leggermen-
e un cavetto di sicurezza per il fissaggio al polso.
te meno performante rispetto a quella abbinata al DJI Osmo
Mobile 3. Mancano ad esempio le “Storie” da pubblicare su Attivazione e prima accensione
Instagram, social network preferito dalle nuove generazioni. Appena scartato dalla confezione, conviene certamente mette-
re in carica lo stabilizzatore Osmo Mobile che richiede circa 2
ore per ottenere il massimo livello delle batterie.
Nel frattempo è necessario scaricare dagli store Android o iOS
l’applicazione DJI MIMO, la stessa usata dal Osmo Pocket
per l’appunto.
Una volta in possesso della app, occorre seguire i passi o ve-
dere i video tutorial entro contenuti. In poche parole cercare
tramite Bluetooth lo stabilizzatore DJI Osmo Mobile 3, che
deve essere acceso ovviamente, e poi registrarsi presso DJI.
Non ricordo se abbiamo già espresso le nostre proteste sulla
questione attivazione obbligatoria dei prodotti DJI. Se non l'a-
vessimo fatto, lo facciamo ora.
Ma vogliamo rimarcare ancora una volta quanto sia inutile, a
nostro avviso, obbligare un semplice utente di uno smartphone
per un prodotto tipo stabilizzatore a registrarsi sul sito del pro-
duttore. Forse dopo l’acquisto di un drone, e per un eventuale
scarico delle responsabilità da parte di DJI, potrebbe anche es-

Da solo non sta in piedi


E quindi consigliamo la versione combo
con il treppiede. Nella foto, Osmo Mobile 3
bilanciato con il solo centraggio del telefono.

DRonEziNe - 55
quota zero

Centro di controllo
sere necessario, ma per una actioncam o un gimbal manuale,
Il gimbal piegato con i tasti funzione sul dorso.
non ne vediamo proprio il senso.
In basso la semplice operazione di centraggio
Tuttavia è un passo necessario e oramai consolidato, quindi o
orizzontale (a sinistra) e verticale (a destra).
mangiare la minestra o buttare l’Osmo dalla finestra, in quanto
senza attivazione è come uno stupido fermacarte tecnologico.
Bilanciamento del telefono sull'Osmo Mobile 3 orizzontale. A stabilizzatore rigorosamente spento, occorre fis-
Una altra differenza rispetto alla precedente versione di Osmo sare lo smartphone sul Osmo, e spostarlo leggermente facen-
e proprio quella relativa alla facilità del bilanciamento dello dolo scivolare sulla manina – holder – che lo trattiene.
smartphone fissato sul gimbal manuale. Nel caso in cui lo smarpthone si inclinasse ancora sull’asse del
Il bilanciamento dei pesi è importantissimo per gli stabilizza- roll, lo si deve mettere in posizione verticale e poi è sufficiente
tori della serie Ronin, che supportano sino a 2 chilogrammi. spostare leggermente il punto di attacco posteriore in un senso
E non erano certamente da sottovalutare nemmeno per Osmo o nell’altro. Una volta che più o meno rimane in equilibrio, si
Mobile 2, dove erano presenti due viti posteriori per le regola- può accendere.
zioni, al fine di sistemare correttamente il posizionamento del Al resto ci penseranno i sistemi di stabilizzazione con girosco-
telefono. pi e accelerometri del DJI Osmo Mobile 3.
Operazione non difficile, ma per chi si trova alle prime armi Le istruzioni affermano che un cattivo bilanciamento, compor-
con questi dispositivi, poteva mettere leggermente in crisi. ta un uso irregolare ed eccessivo di alcuni motori con conse-
Con Osmo Mobile 3, la principale regolazione da fare è quella guente durata inferiore delle batterie.

DRonEziNe - 56
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Durante il fissaggio del telefono, occorre prestare attenzione Dimensioni:
al posizionamento dello stesso con lo fotocamera sul lato sini- Aperto: 285×125×103 mm
stro, come da adesivo ben visibile sull'Osmo. Chiuso: 157×130×46 mm
Peso 405 g
Bilanciamento orizzontale e verticale
Fatta questa procedura, peraltro molto veloce, si può prendere Dimensioni smartphone compatibili:
confidenza con lo stabilizzatore che a dire il vero, una volta Peso: 170 – 230 g;
attivato, funziona anche senza applicazione DJI MIMO, per- Spessore: ≤ 9,5 mm;
lomeno nelle sue funzioni principali. Larghezza: 62 – 88 mm
Quindi la movimentazione tramite il piccolo joystick centra-
Batteria agli ioni di lItio:
le, il posizionamento orizzontale o verticale, ottenibile con la
Capacità 2450 mAh
pressione consecutiva per due volte del tasto mode e la stabi-
Durata circa 15 ore con dispositivo ben
lizzazione sono operative, anche usando una altra applicazione
bilanciato
per registrare i video.
Tempo di ricarica circa 2,5 ore
Tasti e controlli
Connessione
I tasti laterali che gestiscono lo zoom con ingrandimenti di-
Bluetooth 5.0 Low energy
gitali dello smartphone sono operativi solo con la app DJI
MIMO. Stessa cosa per il bottone rosso del REC o scatto foto.
Per usare lo stabilizzatore manuale DJI Osmo Mobile 3 al se dietro alla camera ci fosse un operatore video che segue i
massimo delle sue potenzialità, conviene ovviamente usare la movimenti della persona.
applicazione originale. Quante storie
Funzionalità operative La funzione Story Mode permette di registrare brevi video,
Sono davvero tante le funzioni che sono state introdotte mano volendo anche con musica in sottofondo, da caricare diretta-
a mano dalle precedenti versioni del Osmo che incorporano mente su Instagram seguendo template preimpostati.
anche la tecnologia software, usata sui droni DJI. Ad esempio Il Gesture Mode permette di far partire la registrazione sen-
il modo ActiveTrack, che sul Osmo Mobile 3 tiene inquadra- za toccare la applicazione in modalità selfie, con due semplici
to il volto di una persona selezionata con un tap sullo schermo gesti della mano.
e la segue dando i comandi ai motori in tutte le direzione e sino Il Quick Roll permette con un doppio click sul pulsante mode
a che non va fuori campo. di mettere il telefono in orizzontale o verticale, quindi registra-
Una bella comodità anche per i Vlogger, che all’interno di un re in 16:9 o 9:16, per riempire meglio lo schermo usando le
ambiente si possono muovere e registrare i loro video come applicazioni per i più popolari social network. 

DRonEziNe - 57
quota zero

dji attacca
GoPro risponde al fuoco GoPro
Hero 8
black

Non ci ha messo molto Nick Woodman a
€ 429,99
rispondere al fuoco di DJI e ha fatto debuttare
non uno, bensì due modelli di actioncam
contemporaneamente.

I n un unico evento GoPro presenta due nuove action cam: Gopro


GoPro HERO8 Black e GoPro MAX. Due videocamere dif- Max
ferenti, accomunate dalla versatilità e semplicità d’uso, sbar- ●
cate in anteprima Italia su GoCamera. € 529,99
GoPro HERO8 Black e GoPro MAX rappresentano l’ultima
frontiera dell’innovazione tecnologica da un lato, dall’altro
mettono sempre più alla portata di tutti la realizzazione di foto
ne soluzioni che si muovono sempre più verso una maggiore
e video con la qualità che da sempre contraddistingue il mar-
versatilità.
chio GoPro. Rispettivamente, GoPro HERO8 Black e GoPro
MAX sono l’evoluzione di HERO7 Black e GoPro Fusion. Nuovo design
GoPro HERO8 Black è più leggera e aerodinamica dei prece-
GoPro HERO8 Black
denti modelli e l’attacco per i supporti è integrato e pieghevo-
La più versatile e indistruttibile GoPro di sempre promette di
le. In più è stato riposizionato il vano batteria che ora ne per-
accontentare tutti: chi non ha mai usato una action cam e chi,
mette una sostituzione rapida. Infine il copriobiettivo è fisso e
invece, ne fa un uso avanzato. Oltre a riprendere le caratteri-
ispessito del doppio.
stiche video più ambiziose come il 4K@60fps e 1080p fino a
240 fps (ora con bitrate fino a 100 Mbps) e foto 12 MP, propo- HyperSmooth 2.0
Lo strabiliante sistema di stabilizzazione elettronica
già noto su HERO7, passa alla versione 2.0. Su GoPro
HERO8 Black è disponibile per tutte le risoluzioni e tutti
i framerate. E se non sempre c’è bisogno di avere una sta-
bilizzazione così efficace, ora è possibile scegliere tra tre
diversi livelli d’intensità.
TimeWarp 2.0
La funzione di creazione di HyperLapse in automatico
direttamente in camera, è chiamata da GoPro TimeWarp.
Questa modalità unisce la ripresa video TimeLapse con la
stabilizzazione elettronica.

DRonEziNe - 58
gopro

Nella seconda versione permette la regolazione manuale della


velocità già in fase di ripresa o in automatico in base alle con- Live Streaming Full HD
dizioni di illuminazione / movimento della camera. Come il modello precedente, anche GoPro HERO8 Black può
contemporaneamente salvare video sulla microSD e trasmet-
LiveBurst terlo via smartphone su Facebook o YouTube. Finalmente ora
La fotografia live, presentata per la prima volta su una GoPro, la qualità della risoluzione è 1080p.
riprende il concetto di smartphone, ma la qualità è GoPro. In
questa modalità la videocamera registra 1.5 secondi prima e Video Temporizzato Notturno
dopo che venga premuto il tasto di scatto, per creare una mini La tecnica dei video temporizzati sbarca in modalità nottur-
clip dalla quale estrarre uno scatto perfetto. na. Con GoPro HERO8 Black c’è la possibilità di impostare
diversi intervalli di scatto dei fotogrammi per avere un Night-
SuperFoto con nuovo HDR Lapse pronto da condividere automaticamente.
L’High Dynamic Range che coadiuva la funzione SuperFo-
to di GoPro HERO8 Black ha un algoritmo migliorato, per Preset
dettagli più nitidi nelle zone scarsamente illuminate, ma so- Finalmente anche chi non ha alcuna dimestichezza con il vi-
prattutto è stato eliminato l’effetto “blur” quando si scatta in deomaking può scegliere in autonomia il miglior setting per il
movimento. proprio video. 4 preset precaricati sulla videocamera (più altri
da poter personalizzare) permettono di scegliere tra Standard,
Nuove GoPro Mod Activity, Cinematic e Slo-Mo.
Una delle novità più interessanti di GoPro HERO8 Black è il
parco di accessori dedicati. In particolare le GoPro Mod. Personalizzazione
La principale è la Media Mod che fornisce alla videocamera L’interfaccia ridisegnata e user friendly di GoPro HERO8
un ingresso jack da 3.5mm, l’uscita HDMI, un microfono di- Black è ricca di shortcut, ossia di scorciatoie, proprio come lo
rezionale integrato e due attacchi hot shoe. smartphone. Queste icone a schermo possono essere persona-
Alla Media Mod possono essere attaccati uno schermo ag- lizzate a piacimento.
giuntivo, la Light Mod, oppure un illuminatore impermeabile Le novità di GoPro HERO8 Black sono ancora tante, come lo
da 200 lumen, la Light Mod. scatto RAW per tutte le modalità di acquisizione fotografica
oppure i 4 obiettivi digitali, e si fondono con le caratteristiche
ereditate dalle serie precedenti: orientamento verticale, GPS,
Clip Brevi, Timer Foto, comandi vocali, design impermeabile,
compressione H.265.
GoPro MAX
Doppia anima action: GoPro MAX rappresenta un vero punto
di svolta per le videocamere sportive. Fonde in un’unica vi-
deocamera la tecnologia 360° e un’action cam. Con un tasto,
infatti, si può usare una sola ottica alla volta – Modalità HERO
– o entrambe per acquisizioni sferiche – Modalità 360°.
Ma le novità che rendono GoPro MAX una videocamera fuori
dal comune sono moltissime. Tutte si muovono nella direzione

DRonEziNe - 59
di voler rendere alla portata di tutti la tecnologia 360° e fornire della GoPro. In questo modo è possibile ottenere un video sfe-
uno strumento da non lasciare mai a casa, perfetto per ogni rico pronto da condividere o elaborare direttamente facendo il
occasione. download da GoPro App.
Doppia gamma di risoluzioni Touchscreen
GoPro MAX mette a disposizione due differenti gamme di Proprio come sulle action cam GoPro degli ultimi anni, anche
risoluzioni video. Per il video 360° si arriva a 5.6K@30 fps, GoPro MAX presenta un ampio display LCD touchscreen da
mentre per video tradizionali possiamo scegliere tra 1440p o 2”. L’interfaccia intuitiva con personalizzazione delle shortcut,
1080p con 30 oppure 60 fotogrammi al secondo. consente la navigazione semplice nei menu e l’impostazione
rapida.
Foto, foto e PowerPano
Nella doppia modalità di acquisizione, GoPro MAX propone Audio Premium
la fotografia sferica da 16.6 MP, quella tradizionale da 5.5 MP Sul corpo della GoPro MAX sono distribuiti ben 6 diversi
e la nuova PowePano. PowerPano cattura in unico scatto una microfoni che, coordinati da un algoritmo avanzato, sono in
panoramica da 270° e risoluzione di 6.2 MP. grado di produrre un audio stereo sferico, non solo a 360° piani
come Fusion.
HyperSmooth MAX
In più, in Modalità HERO è possibile scegliere da quale dei
La stabilizzazione elettronica super fluida è disponibile sia per
due lati catturare l’audio direzionale, indipendentemente da
la Modalità HERO che in quella a 360°. In questo secondo
quale ottica sia in uso.
caso risulta veramente sorprendente come possa sfruttare a
suo vantaggio la doppia acquisizione a 180°. Diretta Social
Escludendo un’ottica, GoPro MAX offre la possibilità di tra-
Max TimeWarp
smettere anche lei clip in streaming su piattaforma Facebook
In Modalità HERO GoPro MAX dispone della stessa modalità
e Instagram con risoluzione Full HD 1080p. Queste sono le
TimeWarp della HERO8 Black. Anche in questo caso è possi-
principali innovazioni della nuova videocamera a 360°, ma
bile lasciare scegliere alla videocamera se e quanto aumentare
moltissime altre features sono presenti e la rendono letteral-
o diminuire la velocità, o farlo manualmente in registrazione.
mente una action cam bomba: GPS, 4 obiettivi digitali, Timer
Stitching interno Foto, orientamento verticale, Clip Brevi, comandi vocali, de-
L’operazione di cucitura dei due video catturati simultanea- sign impermeabile, compressione H.265, GPS. 
mente dalle due ottiche, ora avviene direttamente all’interno

DRonEziNe - 60
SyllabuS
Notizie dalle scuole di volo
GENOVA
imparare a volare
senza patentino

P raglia (Genova): sabato 7 agosto in collaborazione con


Scuola Droni Genova si è tenuto il seminario speciale
rivolto ai piloti senza patentino: operatori di trecentini Un bel gruppetto di aspiranti operatori e appassionati che in
una giornata inframezzata tra corsi in aula e voli all’aperto
(#IoVoloTrecentino, SAPR inoffensivi sotto i 300 grammi)
che usano senza bisogno di patentino piccoli droni per lavoro, hanno potuto volare con i droni messi a disposizione dagli
potendo volare anche in città e sulle persone, e appassionati organizzatori: non solo quadricotteri ma anche un drone ad
che volano per hobby e per sport con qualunque drone, anche ala fissa Parrot Disco. Molto interesse ha suscitato il volo
enorme, fino a 25 chili seguendo le regole dell’aeromodelli- del Parrot Anafi Thermal, con camera a infrarossi Flir, che
smo (#IoVoloSicuro): insomma le uniche due categorie di pi- è stato usato anche per una simulazione di ricerca di persone
disperse.  DRonEziNe - 61
loti che possono volare senza attestato di pilota remoto.
SyllabuS
Notizie dalle scuole di volo

i piloti di rdn
si formano all'ENAV Training Center

Una trentina di piloti SAPR di Rescue Drones sitamente per l’associazione di soccorso, su specifiche della
Direzione Operazioni in capo a Gian Francesco Tiramani. Ter-
Network hanno partecipato a un’intensa
minata la sessione mattutina i volontari di RDN hanno potuto
giornata di formazione presso l’ENAV Training visitare i simulatori che utilizzano i controllori di volo sia per
Center di Forlì, che è un centro di eccellenza la gestione radar che per l’addestramento sulla gestione in tor-
nazionale ed internazionale per la formazione re di controllo.
Il pomeriggio è stato tutto dedicato alla piattaforma Drone-
e l’addestramento in ambito Air Traffic Rules Pro, il portale europeo destinato ad informare operatori
Management. e piloti su leggi e regolamenti relativi ai droni applicabili in
tutta l’UE, in Norvegia e in Svizzera per prevenire problemi, o

L’ evento è stato programmato anche grazie al fatto che il


neo Presidente di RDN, Gianluigi Bo, dopo un passato
da controllore del traffico aereo, è diventato formatore
proprio presso il centro di forlivese.
peggio, contenziosi legali.
Rescue Drones Network è stato scelto come realtà italiana per
testare la nuova piattaforma europea destinata a gestire la que-
stione della tutela dei dati personali: dopo l’illustrazione dei
I corsisti sono stati ricevuti nella nuovissima sede da Fabio responsabili della piattaforma e dei ricercatori dell’Università
Olivetti, Head of Training Centre e da Fiorenza Mazzotti, di Udine, i Volontari di RDN hanno partecipato alla fase di
Airport Training, che hanno sottolineato l’importanza di mo- test online del corso su “Droni e privacy”, fornendo importanti
menti di formazione di livello specialistico per gli operatori suggerimenti per il miglioramento della piattaforma stessa.
di SAPR che necessariamente dovranno sempre più integrarsi L’iniziativa in questione fa parte del corposo progetto di RDN
anche culturalmente con il mondo manned. «La collaborazio- Academy, teso a formare sia i Piloti di SAPR ma anche le fi-
ne tra RDN ed ENAV – hanno concluso – andrà sviluppata nel gure impiegate parallelamente, che opereranno nelle attività di
tempo e per questo il nostro centro metterà a disposizione dei soccorso, laddove – infatti – non può essere sufficiente la sola
piloti dell’Associazione il grande know-how acquisito negli preparazione generica dei piloti di droni. 
anni non solo in Italia».
La mattinata è stata impegnata prima con il modulo relativo
alle radio-telecomunicazioni ed alla fonia aeronautica, tenu-
to proprio da Guianluigi Bo che poi è passato al ripasso sulla
classificazione dello spazio aereo proprio in funzione della
presenza dei SAPR. Con il secondo modulo, tenuto da Cri-
stian Nativi, controllore del traffico aereo e consigliere non-
ché responsabile dei progetti internazionali di RDN, è stata
illustrata la piattaforma RDN OPS! che una software house
specializzata nel mondo aeronautico sta sviluppando appo-

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Anno VII - numero 37
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