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DRonEziNe

La prima rivista italiana sui droni

magazine
Bimestrale  anno VII  N. 35
maggio-giugno 2019
7,50 EURO

Alle azzorre
con
enrico
pescantini

VERSO EASA: Così ci registreremo e voleremo in ATZ


 iTEKK ICARO: Low cost e pieghevole. Prova in volo
 ANAFI THERMAL: L'unico drone termico trecentino
 SYLLABUS: I droni all'università. Master Pars a Tor Vergata
SUCCEDE ANCHE QUESTO! top
Il drone con le ruote
I ricercatori dell’Università Ben-Gurion Negev, in
Israele, hanno sviluppato un prototipo di drone
capace di adattarsi all’ambiente circostante, mo-
dificando all’occorrenza la sua forma per trasfor-
marsi da velivolo a veicolo.
Flying Star (o FStar) ha 4 piccole ruote in corri-
spondenza delle eliche.
Grazie alla capacità del telaio di cambiare for-
ma, inclinando le braccia verso il basso fino a
raggiungere un angolo di 55 gradi rispetto al ter-
reno, il drone è in grado, una volta atterrato, di
procedere su quattro ruote a una velocità mas-
sima di 2,6 m/s (circa 10 km/h).

Il drone con gli artigli per riposarsi e volare di più


All' Università di Yale l’esperto di robotica Kaiyu Hang e i suoi
colleghi hanno sviluppato un particolare sistema di atterraggio che
consente al drone di sfruttare la presenza di appigli nell’ambiente
circostante per aggrapparsi letteralmente ad essi e fare una pausa dal
volo, pur continuando a monitorare l’area interessata con la sua tele-
camera. Insomma, risparmia le batterie ma l'occhio resta vigile.

boeing

Il drone di Maciste: solleva 225 kg

B
oeing ha fatto sapere di aver concluso il primo test di zutissimo drone che sarebbe in grado di sollevare un peso di
volo del suo CAV, sigla che sta per Cargo Aerial Vehi- 500 pound (circa 225 chili), ossia oltre il doppio del carico
cle, ossia un potente drone dedicato al trasporto di og- che il drone di Forvola sollevò l’anno scorso a Torino en-
getti pesanti. trando nel Guinness World Record sotto gli occhi del nostro
«In uno spazio controllato e sicuro, il velivolo è decollato, è direttore scientifico Stefano Orsi, promosso a cronometri-
rimasto in hovering, ha effettuato la transizione da movimen- sta ufficiale per l'occasione.
to verticale a movimento in avanti, e poi è atterrato in sicurez- Il drone ha 6 sistemi a doppio rotore per un totale di 12 eli-
za», commenta l’azienda sul suo sito ufficiale, dove trovate che. Tanta forza non può che poggiarsi su una struttura mol-
anche un breve video del test. to robusta, e infatti il CAV misura oltre 5 metri di lunghezza,
Non parliamo di un drone come quelli che hanno da poco 6 metri di larghezza e oltre 1,5 metri di altezza.
iniziato il servizio di delivery consegnando piccoli pacchi a Ma si sa, alla Boeing sono abituati a fare le cose in grande.
pochi eletti residenti negli USA o in Australia, bensì di un for- Speriamo che il software sia migliore di quello del 737 Max.

DRonEziNe - 3
Anno VII- numero 35
sommario maggio-giugno 2019

Trovi DronEzine nei DJI Store



Roma: Viale dell'Oceano Pacifico, 83
Milano: Galleria Ferrieri 2N24 - Citylife

Rubriche
03 Succede anche questo -Top
16 Succede anche questo - Flop
06 Editoriale
28
08 Il legale risponde
10 Il consulente risponde - Nuove ATZ
12 Link Loss - di Sergio Barlocchetti
13 Esperienze - Un drone per gli indiani Choctaw
14 Esperienze - Dopo il tiro al drone, in palestra
15 Esperienze - Donne e droni
74 Syllabus - Notizie dalle scuole Enac
easa
17 Le elezioni non fermano le regole europee
18 Senza Notam nelle ATZ
22 Proteggere gli aeroporti, con flessibilità
droni
28 DJI all'attacco delle action cam 34
34 Parrot Anafi Thermal, infrarosso trecentino
38 Prova in volo: iTEKK Icaro
Mercato
44 Italdron oltre l'orizzonte
46 Zipline vale un miliardo
48 SAND, drone marino umanitario
50 Parrot, un ricognitore per lo zio Sam
52 Come funzionano i cannoni antidrone
57 DJI AirSense avviserà i piloti se c'è traffico aereo
58 Droni e musica a Rimini
60 Droni volano sul Reno per la sicurezza di tutti
foto
62 Alle Azzorre con Enrico Pescantini 38
Scuole
68 Master Pars, i droni all'università
74 Scommessa vinta a Benevento
75 Saprai incontra ENAC per la formazione EASA 52
L'editore ha fatto il possibile per contattare tutti gli
aventi diritto ai contenuti rintracciabili, ed è pronto ad
accordarsi con eventuali aventi diritto non rintracciati.

DRonEziNe - 4
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E siamo di nuovo

fermi
C ome un triste gioco dell'oca dove non si
vince mai, il mondo dei droni è di nuovo
fermo. E come sempre non per accidia
o cattiva volontà degli operatori, e nemmeno per
danni, con il rallentamento delle vendite di droni
specialmente nel mercato consumer e con i ritardi
nel lancio di nuovi modelli, sarebbe infatti poco
furbo investire in un drone oggi senza la certezza
mancanza di voglia da parte degli hobbisti. Come che potrà essere marchiato CE nel prossimo
sempre, siamo prigionieri di regole che cambiano futuro, ricordiamo che lo spazio EASA è forse il
in continuazione, nell'attesa eterna che finalmente primo mercato mondiale, con quasi 600 milioni di
ci diano delle regole chiare che servano a volare e consumatori.
non solo a riempirci di tasse, costi e burocrazia.
Insomma, la continua girandola dei regolamenti
Sarebbe bello dire che è solo questione di poche che cambiano ci induce alla prudenza. Le regole
settimane, che i tasselli del puzzle stanno lenta- che arrivano sicuramente ci portano nuovi doveri
mente andando a posto: D-Flight ci ha abbandonato - il principale è la registrazione a D-Flight, che
per tornare a Luglio con le nuove geometrie di costerà qualcosa, non molto ma sempre qualcosa.
un rinnovato spazio aereo che sempre a Luglio ci
permetterà di volare più vicino agli aeroporti, o per E forse, udite udite, porterà nuovi diritti: prime
LE TESSERE VANNO A POSTO meglio dire nelle città occupate dalle no-fly zone tra tutte le Open che ormai sono questione di vita
ma piuttosto lentamente. Abbiamo la certezza dei loro aeroporti, che per qualche misteriosa ragio- o di morte per la filiera dei droni. Vogliamo dire
che pagheremo D-Flight, che cambiano ne oggi arrivano fino al centro storico delle nostre chiaro e tondo a Enac che o lasciate volare la gen-
(in meglio) GLI ACCESSI ALLE ATZ AEROPORTUALI, città. Come se un drone non dovesse volare a Piaz- te, per fare quello che le pare, che sia lavoro o sia
MA ANCORA NON ABBIAMO CERTEZZA SULLE za Duomo perché potrebbe incontrare un aereo che svago, senza costringere i fotografi matrimonialisti
OPEN ED è BUIO ASSOLUTO SULLA CERTIFICAZIONE
fa volo strumentale a 50 metri di quota tra le vie a corsi costosissimi in aeroclub irraggiungibili
EUROPEA DEI DRONI. UNA COSA CHE STA FERMANDO
cittadine. Se così fosse, il drone sarebbe davvero per la grande maggioranza delle persone, o vuol
LE VENDITE E IL LANCIO DI NUOVI MODELLI.
l'ultimo dei problemi per il povero pilota e i poveri proprio dire che al di là delle chiacchiere questa
passeggeri. A Luglio qualcosa cambierà anche su opportunità dei droni la volete perdere a tutti i
questo punto, Enac promette meno burocrazia e costi, proprio adesso che il vento della novità
meno ATZ, vedremo nel concreto se sarà motivo di coinvolge i nostri partner europei e farà crescere
gioire o saremo alle solite. in competitività quegli Stati membri che il treno lo
prenderanno senza perdersi in falsi problemi come
Un altro punto che dovrà essere affrontato in la sicurezza aerea, per la quale avete già legiferato
fretta è quello della marchiatura CE dei droni: le a sufficienza. Noi si vola a 120 metri d'altezza, le
regole EASA la prevedono, ma ancora non ci sono distanze le avete messe, il cielo è un diritto, punto.
le regole che possano trasformare le intenzioni
Vedete di non dimenticarvelo. 
del legislatore in realtà. E questo sta facendo altri

DRonEziNe - 6
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il legale risponde
prime condanne, prime riflessioni
la sentenza di Milano mette in luce diversi problemi giuridici
Torniamo sulla sentenza per il volo di un drone di francesco paolo ballirano
in Piazza Duomo a Milano, conclusasi Avvocato esperto in diritto aeronautico
e membro del comitato scientifico di dronezine
con una condanna penale (sospesa
con la condizionale) e la confisca del
drone. In particolare, devono sussistere le se-
guenti tre condizioni:

L a sentenza n. 5825/2018 recente- I) che vi sia l’inosservanza di un provve-


mente pubblicata su Dronezine, dimento legalmente dato, ben individuato
emessa dal Tribunale Penale di e non genericamente richiamato;
Milano circa un anno fa, rappresenta II) che l’autorità che ha emesso tale prov-
uno dei primi casi di applicazione del- vedimento sia competente in materia di
le disposizioni penali del Codice della sicurezza della navigazione; e
navigazione riguardanti la mancata os- III) che tale provvedimento debba neces-
servanza delle disposizioni contenute sariamente essere emesso per tutelare la
nel Regolamento ENAC “Mezzi aerei a sicurezza della navigazione aerea.
pilotaggio remoto”.
La sentenza in esame, al di là dell’analisi del caso concreto, Occorre dunque che il giudice di merito si faccia carico di
ruota attorno all’applicazione dell’art. 1231 del Codice della indicare con precisione il provvedimento normativo di rife-
navigazione, che, come noto, rappresenta una norma penale rimento e le ragioni per le quali quest’ultimo deve intendersi
che punisce anche la mancata osservanza del Regolamento violato. In mancanza di tali presupposti, l’articolo 1231 del
ENAC. Codice della navigazione non può trovare applicazione.
Sotto tale aspetto, la sentenza del Tribunale Penale di Milano
L’articolo 1231 cod.nav., infatti , dispone che “chiunque non appare ben motivata, essendo state succintamente elencate le
osserva una disposizione di legge o di regolamento ovvero un violazioni delle disposizioni del Regolamento ENAC (segna-
provvedimento legalmente dato dall’autorità competente in tamente, artt. 1.3 e 5, 8, 21 e 24 del Regolamento ENAC) e,
materia di sicurezza della navigazione è punito, se il fatto non pertanto, priva di particolari censure o critiche.
costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi ov- La stessa, inoltre, non essendo stata impugnata, è passata in
vero con l’ammenda fino a lire quattrocentomila”. giudicato e, dunque, è divenuta definitiva.
È ormai orientamento consolidato che il reato di cui all’art.
1231 cod.nav. costituisce una disposizione penale in bianco, Sebbene si tratti del primo caso oggetto di studio in cui un
diretta a punire l’inosservanza delle disposizioni che siano organo giudiziario italiano giunga ad una decisione riguar-
emesse dalle autorità competenti e rilevanti ai fini della sicu- do la mancata osservanza delle previsioni del Regolamento
rezza della navigazione (Cass. Sez. 3, Sent. 8 aprile 1992, n. ENAC, probabilmente nel futuro avremo a che fare con sen-
6543, Rv. 190464). tenze aventi ad oggetto fattispecie che non faranno più leva
sul Regolamento ENAC ma, piuttosto, sul Regolamento UE
Presupposto imprescindibile per la sussistenza del reato è, n. 1139/2018.
dunque, l’esistenza di una norma di legge o di regolamento
(come quelle, appunto, previste dal Regolamento ENAC) o, in Sul punto, è bene ricordare che l’art. 131 del Regolamento UE
mancanza, di un provvedimento dell’autorità amministrativa n. 1139/2018, prevede espressamente che “Gli Stati membri
impositivo di obblighi relativi alla sicurezza della navigazione stabiliscono norme sulle sanzioni applicabili in caso di viola-
(Cass. Sez. 3, Sent. 5 maggio 2010, n. 26756, Rv. 248060). zione del presente regolamento e
Come ben evidenziato nella Sentenza del Tribunale meneghi- degli atti delegati e di esecuzione
no, “si tratta di un reato di mera condotta, omissivo proprio, adottati sulla base del medesimo e
che difatti si sostanza in un’attività di inadempimento e inerzia adottano tutte le misure necessa-
nei riguardi dell’ordine espresso dal precetto” (cfr. pag. 3 della rie per garantire che siano attuate.
Sentenza). Le sanzioni previste sono effica-
ci, proporzionate e dissuasive”.
La giurisprudenza (in particolare la sentenza n. 26756 della
Corte di Cassazione, Sez. III Penale del 12 luglio 2010) è in- Sarà compito del legislatore na-
cline a fornire un’interpretazione piuttosto restrittiva di tale ar- zionale verificare se, oltre alle
ticolo. Ed infatti, secondo la Corte, il presupposto indefettibile specifiche disposizioni contenu-
per la sussistenza del reato è, dunque, la mancata osservanza te nel Codice della navigazione,
di una norma di legge o di regolamento. possano essere adottate ulteriori
Non appare effettivamente sufficiente, il riferimento generi- disposizioni che puniscano la
co alla pericolosità della navigazione o il richiamo altrettanto violazione delle norme relative
generico a provvedimenti che, almeno in parte, attengono in- agli aeromobili a pilotaggio re-
dubbiamente a profili estranei alla sicurezza della navigazione. moto.

DRonEziNe - 8
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atz, da luglio voleremo così
la atm09 articolo per articolo
C
ome previsto, ENAC ha
cambiato l’accesso dei droni alle di paolo omodei zorini
ATZ aeroportuali: molta meno di AlphaLima, O.C. riconosciuta da Enac,
membro del comitato scientifico di dronezine
burocrazia e non più un grandissimo
cerchio dove il volo è vietato senza
autorizzazione (l’ATZ di Linate è più
tinuare ad effettuare la propria meraviglio-
grande della Provincia di Trieste) ma
sa attività fuori dagli spazi aerei controllati
gradini di quote via via crescenti man (ATZ e CTR, questi ultimi sono quelli che
mano che ci si allontana dalle piste. partono dal livello del suolo) e dalle aree
Esclusi gli aeromodelli, compresi i droni proibite, pericolose o regolamentate (P, D
che volano senza patentino per hobby e ed R), i secondi non sono nemmeno sem-
sport, che continueranno con le vecchie pre assoggettati al rispetto del regolamento
regole. E come sempre saranno facilitati droni più leggeri. ENAC e pertanto si applicheranno le normative di riferimento
del caso specifico.
Fino al primo luglio 2019, data di entrata in vigore della cir-

O ggi parliamo della circolare ENAC ATM-09 che, pur


essendo stata emanata il 24 maggio ultimo scorso, non
parla delle eroiche gesta del Fante Italiano durante la
prima guerra mondiale: premetto questo non tanto per un’ana-
colare ATM-09, per le operazioni specializzate APR da effet-
tuarsi all’interno di un’area regolamentata attiva, di un’area
proibita o di un’ ATZ occorre ancora chiedere ed ottenere la
riserva di spazio aereo attraverso l’emissione di un NOTAM,
lisi storiografica dei provvedimenti quanto per ricordare che la indipendentemente dalle altezze operative del volo. Il modello
predetta circolare, pur fornendo un’ottima descrizione di come di notiziario speciale è ancora in questo periodo quello previ-
devono avvenire le operazioni APR in vicinanza di aerodromi sto dalla circolare ENAC ATM-05 che, essendo stata pubbli-
ed avio-idro-elisuperfici, non istituisce assolutamente alcuna cata prima dell’avvento dei droni civili, andava chiaramente
“no fly zone” come qualcuno con poca dimestichezza sulle rivista: l’autorità ha giustamente preferito lasciare in validità la
norme di circolazione aerea continua a sostenere. Ricordo che ATM-05 per le attività previste dalla stessa e raggruppare nella
una zona di interdizione al volo (no fly zone) è una zona isti- ATM-09 quanto previsto per i droni.
tuita per finalità militari di coazione nella quale un aeromobile Detto questo vediamo in dettaglio l’intera circolare al fine di
in volo potrebbe anche essere abbattuto senza preavviso. E’ capire quali siano i punti salienti.
evidente che queste norme non valgono solo per i velivoli ma
lo vedremo meglio in seguito. I primi 5 articoli riguardano come di consueto scopo, appli-
cabilità, definizioni e acronimi: è importante avere familiarità
Vediamo intanto a chi non si applicano le previsioni della cir- con gli argomenti trattati quindi consiglio a tutti la lettura, in
colare: semplificando, aeromodelli e aeromobili di stato a pilo- quanto è sempre più consueto avere a che fare con piloti (e
taggio remoto non vengono considerati come assoggettati alla non solo) aventi una conoscenza molto approssimativa della
presente norma. E’ evidente che mentre i primi potranno con- terminologia (e spesso purtroppo anche di tutto il resto).

DRonEziNe - 10
le nuove atz per i sapr
Nell’ articolo 6 ed in particolare nel punto 6.1 b) troviamo una L’art. 9 stabilisce che, se il volo non può essere condotto se-
prima grande novità: dal primo luglio le restrizioni legate agli condo i limiti degli artt. 6 e 7, è possibile fare richiesta di ri-
aeroporti si applicheranno anche alle avio-idro-elisuperfici serva di spazio aereo e stabilisce casi specifici e competenze.
autorizzate da ENAC, cosa che prima non avveniva per via L’art. 10 norma le procedure per quanto operabile in accordo
della terminologia utilizzata ossia la parola “aeroporto”: essa al precedente art. 9
infatti non comprende le aviosuperfici che sono aree diverse L’art. 11 fissa la decorrenza a partire dal primo luglio p.v.
dagli aerodromi secondo quanto stabilito dall’articolo 701 del Vediamo ora gli allegati, chiarissimo esempio di come si possa
codice della navigazione. Inoltre in 6.4 vediamo come ora semplificare una normativa effettivamente complessa.
anche le aree pericolose siano da considerare operabili solo
 L’allegato A mostra graficamente le aree in cui il volo
tramite ottenimento di nulla osta (come già accade per proibi-
può essere consentito o meno senza richiesta di nulla
te e regolamentate). Altre disposizioni interessanti dell’ Art. 6
osta e descrive sinteticamente le relative limitazioni.
sono quelle relative alle classi di APR ed alle loro prescrizioni
 L’allegato B indica le competenze territoriali delle varie
tecniche per operare vicino agli aeroporti e alle avio-idro-eli-
Direzioni Aeroportuali
superfici senza riserva di spazio aereo: ancora una volta come
 L’allegato C – Modello ENAC ATM-09 è il modulo da
ovvio le macchine leggere sono avvantaggiate in termini di
compilare per richiedere, quando proprio non si riescono
possibilità e configurazione anche se le richieste non sono per
a rispettare le condizioni previste dai precedenti artt. 6 e
niente restrittive.
7, una riserva di spazio aereo per operazioni con APR
L’articolo 7 finalmente entra nel dettaglio e stabilisce quo-
L’allegato D indica i fornitori certificati dei servizi alla
te massime di volo per ogni distanza dagli aeroporti o dalle
navigazione aerea e le loro territorialità
avio-idro-elisuperfici in funzione della distanza dal punto di
 L’allegato E è una sintetica guida alla localizzazione de-
riferimento aeroportuale (ARP) e dell’orientamento delle pi-
gli aeroporti e degli spazi aerei ed in particolare:
ste. Le aree vengono adeguatamente differenziate tra aeroporti
 E1: Aeroporti con ATZ
che operano esclusivamente secondo le regole del volo a vista
 E2: Aeroporti senza ATZ
(VFR) e aeroporti dotati di procedure strumentali (IFR) e an-
 E3: Eliporti senza ATZ (si considerano aeroporti e
che tra aeroporti civili e militari. Normalmente le aviosuperfici
non elisuperfici)
operano esclusivamente secondo le regole del volo a vista e
 E4: CTR
sono riportate su queste pagine del sito di ENAC.
 L’allegato F è una sintetica guida alla localizzazione de-
Va detto che nel caso in cui secondo le previsioni del prece-
gli aeroporti militari
dente articolo la zona operativa fosse non consentita per vo-
lare, è comunque possibile richiedere il nulla osta secondo le Questo articolo ovviamente non sostituisce la circolare ATM-
procedure definite dall’ art. 9 e compilando il modulo presente 09 (alla quale si rimanda per un’attenta lettura) ma indica quali
in allegato. sono i suoi contenuti ed evidenzia comparativamente le novi-
L’art. 7 dispone di come operare in prossimità degli aeroporti tà. In questo periodo di profondi cambiamenti sia politici sia
e delle avio-idro-elisuperfici: i dati indicati sono quelli in cui regolamentari a livello europeo va ricordato che in questo caso
per volare non è necessario alcun nulla osta ed è particolar- detta circolare rimarrà in vigore per parecchi anni, anche dopo
mente interessante il comma 7.4 che permette di alzare le al- dell’entrata in vigore delle nuove norme comunitarie. E’ altresì
tezze di volo previste fino a raggiungere quella dell’ostacolo corretto il concetto secondo il quale gli organi politici come
più alto nel raggio di 50 metri dall’APR. Seguono le dispo- i parlamenti demandino la legislazione aeronautica a partico-
sizioni per l’operabilità senza richieste particolari nelle varie lari consessi locali che assumono la forma di un’epistocrazia
tipologie di aerodromo e aviosuperficie. tecnocratica autonoma nella quale, come in questo caso, ogni
L’art. 8 riguarda le disposizioni per il volo sul sedime aeropor- Autorità Aeronautica ha pieni poteri nell’inserimento di norme
tuale, interessante specie per i gestori. specifiche e valide all’interno del proprio territorio.

DRonEziNe - 11
LINK LOSS  Sergio Barlocchetti

l’ipocrisia della sicurezza


non sacrifichi la libertà
Missione impossibile: sicuri e liberi al tempo stesso.
Siamo alla vigilia degli annunci su come funzionerà
lo U-space italiano. Ma i venti sulla ricerca della
sicurezza a tutti i costi soffiano ancora forte, soprattutto
dopo che l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del
Volo (Ansv) ha pubblicato una lista infinita di presunti
avvistamenti di droni in prossimità di traffico
Che poi al professionista che lavora con un APR
aereo. E il pericolo è che per i droni d’ogni
possa risultare anche comodo e rassicurante
tipo ed utilizzo siano stabilite delle regole
annunciare la sua operazione in anticipo è una
eccessivamente stringenti. certezza, ma dunque occorrerà tirare una linea
precisa tra chi dovrà presentare l’equivalente

C ominciamo con qualche semplice para-


gone. Quando utilizziamo l’automobile
nessuno può garantire che non commet-
unmanned del piano di volo, chi potrà farlo se
lo riterrà opportuno e chi potrà non far sapere a
chicchessia che volerà, dove e quando.
teremo un illecito violando il codice della strada, Un meccanismo di buon senso che però non è
ma al tempo stesso nessuno ci obbliga a dichiarare in anticipo scontato e che dove male applicato ha fatto – e sta facendo
a un’autorità dove andremo. Pensate che disastro: al casello – grandi danni al posto che favorire la sicurezza. Dunque il
dell’autostrada dover dichiarare che usciremo al tal casello, maggiore sforzo da fare per organizzare lo U-Space è proget-
pena la non accettazione del nostro transito. tarne le regole togliendo l’ipocrisia della sicurezza tanto cara
In campo aeronautico non è molto differente: soddisfatte ta- alla politica ma di fatto inattuabile se non al prezzo della para-
lune condizioni, nel volo a vista non è obbligatorio presentare lisi. Stato in cui il settore unmanned nazionale versa da troppo
alcun piano di volo, operazione che in determinate situazioni tempo. Si accettano scommesse.
è possibile fare anche via radio con il “piano di volo abbre-
viato” direttamente parlando con gli operatori del servizio Ats
interessato dal nostro passaggio. Per non parlare del traffico
ultraleggero basico, dal parapendio al deltaplano, con e senza
motore, che neppure può fruire dei citati servizi Ats e che quin-
di è completamente non-collaborante al controllo del traffico
aereo, non avendo obbligo di transponder né di radio.
Dunque perché per operare con un drone si dovrebbe ogni vol-
ta presentare una qualsiasi notifica a un ente o portale? Di fatto
non si tratterebbe soltanto di una questione di privacy nei con-
fronti del pilota, ma di un fatto che un buon legale arriverebbe
a definire interferenza con la libertà personale.

DRonEziNe - 12
esperienze

di edoardo sorani

un drone per gi indiani choctaw


La Nazione Choctaw dell’Oklahoma è una tribù
44 mila acri, è l’unica area tribale presente tra i siti autorizzati
indiana che possiede una zona giurisdizionale
dalla FAA nel programma IPP (Integration Pilot Program) per
ben precisa, un’area di circa 11 contee testare i velivoli unmanned.
caratterizzata da un territorio ampiamente Tra le applicazioni che stanno venendo testate al momento, i
dedicato all’agricoltura, attività svolta facendo droni sono usati per sganciare in volo delle porzioni di cibo
utili a ricaricare le trappole automatiche per maiali selvatici,
affidamento sui sistemi tradizionali. ma anche per svolgere compiti utili come la conta dei capi di

P
urtroppo, però, questi metodi sono del tutto inadatti a bestiame.
limitare i danni che gli animali, in particolar modo i ma- Contraddizioni
iali selvatici, causano alle colture. Sono infatti sempre Ovviamente non si tratta di usi rivoluzionari, visto che ormai i
più numerosi gli agricoltori della tribù che negli ultimi anni droni in agricoltura sono in grado di offrire servizi anche mol-
hanno subito gravi perdite di produzione per via dell’improv- to più avanzati (mappatura e controllo dello stato di salute del-
viso passaggio delle mandrie di suini, un fenomeno in crescita le colture e molto altro).
che secondo gli esperti costerebbe circa 2,5 miliardi di dolla- Ma nello specifico delle tribù indiane, dove quello agricolo è
ri l’anno. Finora, dicono gli agricoltori, il governo federale e un settore legato alle tradizioni e non certo all’avanguardia tec-
quello dell’Oklahoma non sono stati in grado di fornire rispo- nologica, queste innovazioni possono portare miglioramenti
ste concrete, e le opzioni proposte – come ad esempio sparare determinanti in termini di produzione agricola. Contribuendo
ai maiali dagli elicotteri – non sono sostenibili. al benessere e alla sopravvivenza di queste comunità spesso
La risposta? I droni! tagliate fuori dal resto del mondo, per le quali l’equilibrio tra
Servivano una strategia diversa e magari una tecnologia tutta passato e futuro resta un fattore in bilico, visto che questa pic-
nuova, che fossero efficaci ma anche praticabili. Ovviamente cola e improvvisa ventata di tecnologia arriva con la forza di
la scelta è ricaduta sui droni, visto che il territorio dei nativi, un tornado in un’area che è ancora gravemente carente di in-
caratterizzato da un campo lungo 27 miglia che conta circa frastrutture.

DRonEziNe - 13
DRonEziNe - 13
esperienze

galileo ferraris di acireale

Dopo il tiro al drone


i sopravvissuti volano in palestra
Ricordate i droni sacrificati durante le attività il Una idea originale?
tiro al drone al poligono di Sigonella? Per quanto riguarda l’uso creativo dei droni, se parliamo con
Ebbene sono stati riparati dove possibile o il nostro pubblico formato da esperti o da hobbisti che da anni
ricostruiti di sana pianta e ora li usano gli praticano queste discipline, sicuramente c’è poco di innovati-
vo. Ma se pensiamo invece che in questo modo si avvicinano
studenti in palestra per imparare il pilotaggio i giovani alla nuove tecnologie, facendoli appassionare passo
acrobatico in sicurezza. passo, facendogli capire che i droni si possono anche costruire

P
e non solo comprare al supermercato, beh allora diamo un bel
er molti appassionati tecnologici durante il periodo del
voto alto al “prof.” che con la sua lungimiranza, coinvolge,
liceo sarebbe stato un gran piacere avere nel corpo do-
diverte e accompagna i giovani siciliani magari nello sviluppo
cente uno strano professore fissato con i droni.
di una futura professione proprio in questo settore.
Lo “strano” professore si chiama Filippo Scaglione e da qual-
che tempo è spesso sulle pagine dei giornali locali o blog del La gare svolte il 29 e il 30 aprile sono state eseguite tutte con
settore. Appassionato di droni, cerca di trasmettere ai ragazzi droni depotenziati con energia trasferita in caso di impatto
la sua conoscenza e il suo sapere coinvolgendo i giovani stu- inferiore a 3 joule, limitando il massimo numero di giri via
denti in attività decisamente diverse dal solito. Quando decide software (1450 anziché 2000), limitando l’angolazione massi-
di non far sparare ai droni costruiti dai ragazzi dai tiratori di ma raggiungibile dal drone e la massima potenza impartibile
alcuni poligoni, fa allenare gli studenti in palestra facendoli tramite il comando del throttle (gas).
esercitare in un percorso a ostacoli. Inoltre i giovani piloti del Galileo Ferraris prima di debuttare
Ovviamente sempre con droni auto-costruiti con materiali po- alla guida di un drone erano preventivamente sottoposti a un
veri, come il legno ad esempio. Le attività sportive in palestra test pratico. Dovevano essere in grado di mantenere in hove-
sono sempre svolte sotto la supervisione di alcuni insegnanti ring il drone ancorato a terra tramite una corda. Chi tendeva a
e vengono messi in pratica particolari accorgimenti tecnici per strattonare la corda veniva escluso dalla competizione.
mitigare il rischio che qualcuno si possa fare male. Firmware usato Cleanflight/Betaflight, eliche “bull nose”
terminatore di volo a 433 Mhz.
Addirittura su ogni drone è installato uno speciale terminatore
di volo collegato a una ricevente indipendente che blocca all’i-
stante il volo dei piccoli quadricotteri per evitare che possano
finire fuori controllo.
L’idea del professor Scaglione è quella di far allenare i suoi
ragazzi, fargli compiere esercizi sempre più complessi, indire
qualche garetta indoor e poi arrivare a coinvolgere altri istituti
scolastici del catanese.

I piloti partecipanti alla competizione. A sinistra, il


prof. Filippo Scaglione, responsabile del Racing Drone
Team Ferraris. Seguono i piloti: Simone Grasso,
Alessio Germanà, Simone Selmi, Luigi Greco, Gabriele
Nicotra, Samuele De Caro e Graziano Pasquini.

DRonEziNe -- 14
14
esperienze

drone experience al femminile

12 donne e ragazze
alla loro prima volta con il drone
12 donne che non avevano mai pilotato un
drone hanno sperimentato un po’ di tutto al
campo volo per aeromodelli di Gorla Inferiore
(Varese)

S ono passate dai piccoli DJI Spark a un grosso drone sen-


za GPS usato per insegnare ai piloti professionisti allievi
dell’Aeroclub di Varese, ai voli immersivi con piccolis-
simo racer FPV.
E non sono mancati attacchi di api ai droni degni di un film
horror e persino il passaggio a bassissima quota di un elicotte-
ro (vero) che ha salutato le partecipanti.
Il 26 maggio al Campo Volo di Gorla Minore si è svolto l’e-
vento “Drone Experience al Femminile”, che ha fatto pilotare
i droni a donne che non avevano mai avuto occasione di farlo.
La giornata è stata ideata da Veronica Pachulski di Filmair e
Massimo Lari di Drone Channel TV alla quale hanno aderito
Marco Guffanti, istruttore certificato ENAC dell’ AeroClub
Varese, Luca Masali di Dronezine, Gianluca Passarella, Se-
lene Chiodin, Mirko Crespi e tutti i componenti del Campo
Volo. Tutte le partecipanti sono state entusiaste della giornata
passata in allegria provando a pilotare droni inoffensivi, droni
in doppio comando e guardando attraverso visori hanno avu-
to l’opportunità di vedere in FPV cosa si prova a pilotare un
drone da corsa con gli occhialini. 

H o r ro r !
t ac c o
Ap i a l l 'at !
de i dro n i

DRonEziNe - 15
DRonEziNe - 15
del programma H2020. E allora sotto a partecipare alle “Call”
rimaste!.
SUCCEDE ANCHE QUESTO! flop
poi è toccato
a francoforte
È durato circa un’ora lo stop precauzionale ai voli nell’A-
eroporto Internazionale di Francoforte, con circa 70 voli
cancellati a seguito di avvistamenti di droni non autorizzati.
La situazione è comunque tornata presto alla normalità,
mentre le forze dell’ordine hanno iniziato le indagini (ser-
vendosi anche di un elicottero).
Al momento, comunque, nessuna informazione filtra dagli
inquirenti, così come anche in questo caso non è stata rin-
Il drone lampadario Al momento è solo un divertente progetto del desiger giappo- tracciata nemmeno una foto del velivolo o dei velivoli che
nese Kazuhiro Yamanak. Ma l’idea è semplice e geniale come un origami: un drone volavano illegalmente nei pressi dell’aeroporto. Come al
con follow me nascosto in un lampadario. Visto dall’alto, il lampadrone svela il suo solito, d'altronde. 
segreto: un quadricottero con una luce led potente inserito nel paraluce. Ha un suo
supporto che lo ricarica anche, ma funziona su qualsiasi superficie piana. 

Volantini deliranti
sul concerto di Ariana Grande

Dal cielo piovono svastiche e deliri contro la


stampa. Un drone pirata ha sganciato volantini
davanti al Golden Center arena di Sacramento,
in Californa, durante una esibizione della cantante Ariana Grande.
«I media sono il nemico», «governo e giornali sono pieni di prostitute e criminali». Questo in sintesi il messaggio
condito di svastiche che qualcuno con un drone ha sparso davanti allo stadio dove si esibiva la star americana Ariana
Grande e sulla Sacramento State University, dove era in corso la cena annuale dell’ateneo. Il rettore ha duramente
condannato «la disseminazione di propaganda e slogan odiosi» fatta dal pilota del drone.
Indaga la polizia d Sacramento, la capitale della California. Non è la prima volta che succede una cosa simile nel
Golden State: nel 2017 un cinquantasettenne – guarda caso proprio di Sacramento– aveva sganciato dal cielo volantini
altrettanto deliranti sempre contro governo e media durante i campionati di football americano a Oakland e Santa Cla-
ra. L‘uomo era stato arrestato, multato e
rilasciato. E ora la polizia andrà a fargli un
altra visitina, giusto per sapere cosa stava
facendo mentre il drone scaricava i suoi
coriandoli discutibili. 

Uk, spunta la tassa


(annuale)
per i droni
Non si arresta la costante evoluzione del regolamento sui droni in UK. L’ultimo sviluppo riguarda un aspetto che, sebbene
sia accessorio rispetto alla normativa, ha già suscitato le infuocate reazioni dei dronisti britannici. Pare infatti che la CAA,
la Civil Aviation Authority (l’equivalente della nostra ENAC) stia valutando l’introduzione di una tassa annuale per i
proprietari di droni. Nello specifico, l’ammontare previsto della spesa potrebbe essere di 16,50 sterline (poco meno di 20
euro al cambio attuale), una cifra che ha già fatto storcere il naso a molti appassionati di droni, incluse alcune associazioni.
Se pensiamo a un professionista, probabilmente questa tassa non farà certo la differenza, ma la prospettiva di una spesa del
genere potrebbe risultare invece determinante per i tanti semplici appassionati alle prime armi, o peggio quelli che devono
ancora iniziare, spingendoli ad abbandonare l’idea e nuocendo di fatto allo sviluppo dell’intero settore. 

DRonEziNe - 16
verso easa
L'iter europeo prosegue
anche dopo le elezioni
di stefano orsi
I l 24 maggio 2019 sul sito della Commissione Europea nella se-
zione mobilità e trasporti si legge che «La Commissione europea
adotta le regole sulla gestione dei droni». Un annuncio che non ha
sorpreso nessuno visto il passo spedito che avevo preso le approva-
zioni degli atti implementativi e atti delegati.
Di fatto non rimane che attendere la pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale europea e, trascorsi i 20 giorni canonici dopo la pubbli-
cazione, aspettare che i vari Stati Membri inizino le procedure di
attuazione e recepimento dello stesso.
In pratica, la nostrana ENAC emetterà a breve, presumibilmente
in luglio, un nuovo regolamento nazionale che servirà a migrare
l’attuale normativa in direzione di quelle europea.
Il commissario per i trasporti Violeta Bulc ha dichiarato: «L’UE
ora disporrà delle regole più avanzate a livello mondiale, aprendo
Violeta Bulc: L'euro la strada a voli con i droni in maniera sicura ed ecologica, oltre a
commissario per i trasporti fornire la necessaria chiarezza per il settore imprenditoriale e per
ha detto:
gli innovatori tecnologici che useranno i droni in Europa».
«L’UE ora disporrà delle
regole più avanzate a Dal 2020 tutti gli operatori di droni dovranno registrarsi presso le
livello mondiale, aprendo rispettive autorità nazionali, ma stando alle dichiarazioni sentite
la strada a voli con i droni a Roma lo scorso 16 maggio, in Italia questo potrebbe avvenire
in maniera sicura ed
ecologica, oltre a fornire la molto prima. Un semplificazione, quella apportata dalla Open Ca-
necessaria chiarezza per tegory, che non richiederà più il cosiddetto “patentino” per i droni
il settore imprenditoriale per svolgere missioni in ambito urbano e nei pressi delle persone;
e per gli innovatori
tecnologici che useranno i
sarà sufficiente seguire un corso e un esame online.
droni in Europa». Ovviamente esisteranno e rimarranno validi divieti di sorvolo in
occasione di particolari evenienze, nel rispetto di determinate aeree
vietate. In poche parole ci saranno comunque delle norme e dei
divieti da rispettare, ma una consistente semplificazione dovrebbe
essere attuata. Semplificazione che verrà permessa previa la regi-
strazione dell’operatore e del pilota di droni e l’identificazione del
mezzo aereo a pilotaggio remoto, con successivo tracking elettro-
nico (una volta che l sistema sarà a regime).
Dopo le elezioni: Per i professionisti, ovvero coloro che svolgono già oggi una atti-
Il Regolamento Europeo vità lavorativa con i droni, probabilmente la categoria Open andrà
sui droni prosegue
imperterrito il suo
stretta e confluiranno nella categoria Specific per la quale saranno
cammino, ignorando le richieste ulteriori prove di capacità.
elezioni politiche avute Sempre sul sito della Commissione Europea si legge che i prossimi
luogo appena il giorno
passi saranno quelli di pubblicare gli “scenari standard” che, come
prima dell'approvazione.
nel caso di quelli attuali nazionali, semplificheranno le attività degli
operatori nel compiere un certo tipo di operazioni rispettando le
normative di sicurezza per le persone a terra e per i velivoli della
aviazione generale. 

DRonEziNe - 17
senza notam
nelle atz aeroportuali
Finalmente ci siamo: dopo averlo promesso due anni fa al Roma Drone,
ENAC ha rivisto l’accesso ai droni nelle ATZ aeroportuali.
Che in molti casi arrivano a invadere i centri delle città italiane

L
e novità arriveranno il primo Luglio 2019, tramite una di stefano orsi
circolare, l’ATM09, pubblicata il 24 maggio scorso.
Non sarà più l’intera ATZ ad essere vietata ai droni,
ma solo l’area più vicina alle piste.
Fuori da questa zona (che rimane inviolabile) si volerà a
quote via via crescenti man mano che ci si allontana dall’a-
erodromo, senza bisogno di NOTAM o autorizzazioni.
Ne parliamo con Carmela Tripaldi del servizio aeronavi-
gabilità di ENAC.
Non per capriccio ma per necessità
Volare nelle ATZ aeroportuali non è un capriccio, ma una Guarda il video
imprescindibile necessità operativa per tutte le operazioni, su DronEzine
anche urbane, dei droni.
Le ATZ, cioè le aree riservate al traffico aeroportuale,
sono enormi: incentrate sulle piste dei principali aeropor-
ti, e non solo quelli dei jet passeggeri ma anche alle piste
dell’aviazione generale, in molti casi invadono intere città.
Per esempio l’ATZ di Milano Linate, che non è nemmeno
tra le più grandi, è un cerchio di 18 km di diametro che
occupa una porzione di territorio più grande dell’intera
provincia di Trieste e si salda con l’ATZ dell’aeroporto di
Bresso, chiudendo ai droni tutto il centro storico del capo-
luogo lombardo.
Con l’attuale regolamento ENAC, per volare in un ATZ
occorre il permesso delle autorità aeronautiche (ENAC ed
ENAV) e in moltissimi casi l’emissione di un NOTAM,
cioè un notiziario speciale che avvisi i piloti degli aeropla-
ni dell’attività in corso. Scarica la ATM 09
Un permesso che, oltre a costare 94 euro, ha tempi molto sul sito ENAC
lunghi per l’emissione, fino a 90 giorni. Un notevolissimo
freno per i professionisti e gli hobbisti che vogliono volare

DRonEziNe - 18
verso easa
e fare le loro riprese con i droni, senza interferire minimamente
con il traffico aereo: nelle città gli aeroplani non volano di sicu-
ro alle nostre quote, ma l’ATZ ci arriva lo stesso mangiandosi
tutto il cielo.
Una limitazione assurda con i giorni contati
Le ATZ ovviamente sono state create molti anni prima che ar-
rivassero i droni, e per le esigenze del traffico aereo manned,
quello con il pilota a bordo. Traffico civile sulle città, a quote
Un aereo in centro a
di sicurezza, ovviamente c’è, ma alle quote degli aeroplani i
108 metri? droni non arrivano, non certo in città o a decine di chilometri
La madonnina del duomo dalle piste.
di Milano è alta 108 metri. Quindi alla stessa Enac è chiarissimo che è assurdo limitare le
Eppure Piazza Duomo è
operazioni dei droni che volano al di sotto dell’ostacolo natu-
nell'ATZ di Linate: possibile
che un aereo possa volare rale più basso, per esempio un campanile o appunto per tornare
così basso in città? Ora al nostro esempio il Duomo di Milano: la madonnina tanto cara
finalmente potremo volarci ai milanesi è a 108,5 metri di altezza, basta volarci sotto per
sotto. avere la matematica sicurezza di non incappare in un aeropla-
no. E d’altronde la quota dei droni in scenario standard urbano
è limitata a 50 metri, meno della metà dell’altezza della guglia.
E la stessa situazione capita più o meno in tutte le città italia-
ne, il paese dei mille campanili. Pensiamo alla Mole Antonel-
liana di Torino, che con i suoi 168 metri supera di molto la
quota massima raggiungibile da un drone anche fuori scenario
standard (150 metri) o i 133 metri della cupola di San Pietro a
Roma. Concetto, quello dell'ostacolo più alto, entrato a pieno
diritto nella ATM09. La riforma cambia l’accesso alle ATZ per
i droni, trasformandone l’impianto dagli attuali enormi cerchi a
ENAC si muove in fretta una più ragionevole piramide azteca rovesciata: una zona dove
Le novità scatteranno il il volo è vietato incentrata sulle piste, dove il NOTAM resterà
primo luglio, quindi prima
ancora dell'emendamento
obbligatorio, e degli scalini a quote più alte man mano che ci si
al regolamento che allontana dall’aerodromo. In questo modo si verrebbe a libera-
avvicinerà le regole italiane re una enorme porzione di territorio per le operazioni dei droni,
a quelle europee. a tutto vantaggio della comunità.
Obiettivo: semplificare
«Il crescente impiego degli aeromobili a pilotaggio remoto
(APR) ha reso necessario definire degli specifici criteri per l’u-
tilizzo dello spazio aereo (in particolare quello nelle vicinan-
ze degli aeroporti e negli spazi aerei controllati), allo scopo di
semplificare le procedure di richiesta da parte degli operatori e
di ottimizzare il processo di valutazione e di rilascio del nulla
osta da parte dell’ENAC o dell’Aeronautica Militare, a secon-
da dei casi.» scrive Enac. Ci sarà riuscita?
Il documento riguarda solo i SAPR, quindi non gli aeromo-
delli, compresi i droni usati senza patentino per hobby e sport.
Quanto cielo Ma ricordiamo che nel Regolamento Europeo di EASA non
rubato ai droni esisterà più la distinzione tra volo amatoriale professionale,
Le ATZ aeroportuali in quindi ci aspettiamo un allargamento della platea di droni inte-
Italia. Era ora di liberare
una bella fetta di questo
ressati alle nuove norme per gli ATZ. Cambiano le altezze mas-
spazio aereo. sime al di fuori di CTR e ATZ portate a 120 metri. Quindi 30
metri in meno per le attuali operazioni professionale condotte

DRonEziNe - 19
attraverso i SAPR, resta la distanza massima di 500 metri
dal pilota sul piano orizzontale.
Se all’interno delle aree di volo ristrette esiste un ostacolo
più alto delle quote riportate entro 50 metri da esso, vale
la sua altezza massima. Esempio una torre o un grattacielo
nei pressi del punto di volo.
Sopra i 4 kg solo con limitatore quota e RTH
Altro punto importante: Le operazioni con velivoli a pi-
lotaggio remoto con massa al decollo superiore a 4Kg
saranno consentite solo se “dotati di limitatore di quota e
programma di recupero dell’APR in caso di perdita di con-
trollo (es. “Return to Home” – RTH).”
Tutte le operazioni al di fuori dei criteri stabiliti dal para-
grafo 6.1b sono considerate operazioni speciali e assogget-
tate al rilascio del nulla osta da parte di ENAC o dell’Ae-
ronautica Militare. Tre aeroporti su quattro
In sostanza tutte le attività di volo con i droni che non ri- Sono nel raggio di 5
spettano le direttive meglio descritte nel capitolo 7 che de- km dalla loro città di
riferimento. Ciò significa
finiscono per l’appunto i voli all’interno delle ATZ e CTR che le loro ATZ invadono le
dovranno richiedere gli opportuni permessi essendo ope- nostre città.
razioni specializzate, volendo fare un paragone, come le
attuali operazioni critiche fuori dagli scenari standard.
Zone proibite, riservate e pericolose: non cambia nulla
Nessuna variazione per le zone definite P (proibite), D (pe-
ricolose) o R, (regolamentate) che continuano a rimanere
tali. Pertanto per il volo nei pressi o all’interno di tali ae-
ree, sarà necessario richiedere le opportune autorizzazioni ATZ, No-Fly zone
grandi come provincie
agli enti preposti.
Per fare un esempio,
Per quanto riguarda le ATZ, sono ben descritte specifiche la superficie dell'ATZ
distanze e geometrie in base al tipo di aerodromo. La prin- dell'aeroporto di Milano
cipale differenza consiste nel fatto se l’aeroporto abbia Linate è più grande della
le fasi di decollo o atterraggio adeguate per gli approcci provincia di Trieste.
strumentali o meno, se sia un eliporto, se sia militare o E non è nemmeno l'ATZ
civile. Rispetto alle attuali configurazioni, in molti casi nei più grande d'Italia, anzi.
lati lunghi vicino alla piste di decollo e atterraggio ovvero i
corridoi, le distanze si allungano di parecchio e si possono
estendere sino a 15km dal punto ARP (Aerodrome Refe-
rence Point – Punto di riferimento dell’aeroporto).
Sui fianchi invece si accorciano moltissimo e in ogni caso
spesso e volentieri, il volo dei droni è concesso a patto di
rimanere entro certe specifiche quote. Mentre prima senza
autorizzazioni concesse era assolutamente vietato.
Nuove ATZ, nuovi NOTAM
La circolare ATM-09 specialmente nell’allegato “C” so-
stituisce il documento attuale per la richiesta di segrega- Tutto in una circolare
zione dello spazio aereo. In poche parole per richiedere un Le novità relative alle
Notam nel caso di un volo con un drone, dal prossimo 1 no fly zone e alle ATZ
luglio 2019, sarà necessario compilare tale richiesta. non entreranno nel
Sempre all’interno del file pdf troviamo la lista delle Di- regolamento ENAC ma
rezioni Aeroportuali alle quali rivolgersi per una segrega- sono regolate con una
zione o l’inoltro delle domande di riserva degli spazi aerei circolare, più rapida
da emettere e da
e una lista con le coordinate geografiche degli aeroporti
modificare.
presenti in Italia – Allegato “E.” Per i voli nelle immedia-
te vicinanze degli aeroporti, sono presenti alcuni schemi

DRonEziNe - 20
verso easa
esplicativi contenuti nella circolare ATM09 allegato A e ripor-
tiamo qui di seguito le immagini con didascalia esplicative.
Caso A1 aeroporti civili IFR
Aeroporti IFR Il rettangolo rosso è NoFlyZone (soggette a nulla osta) sulla
Sono gli aeroporti quale in ogni caso non si può volare salvo autorizzazione.
più grandi, quelli che Tale rettangolo di colore rosso in questo caso ha un lato lun-
consentono il volo go di 6 km e un lato corto di 2,5Km dal punto ARP
strumentale. E di
conseguenza, anche le loro Nel rettangolo di colore arancione con lati di 10 Km e 4 Km
aree di rispetto sono le più dal punto ARP, l’altezza massima consentita è di 25 metri
grandi di tutte. AGL a livello del suolo.
Nel rettangolo di colore giallo con lati di 15 km per 8 Km
dal punto ARP, l’altezza massima consentita sarà di 45 me-
tri AGL
Caso A2 Aeroporti civili VFR
 Il rettangolo rosso è NoFlyZone (soggette a nulla osta) sulla
quale in ogni caso non si può volare salvo particolari ecce-
zioni e richieste. Tale rettangolo di colore rosso in questo
Aeroporti VFR caso ha un lato lungo di 3 km e un lato corto di 1 Km dal
Sono gli aeroporti più punto ARP.
piccoli, dove le procedure  Nel rettangolo di colore arancione con lati di 6 Km e 2,5
per gli aeroplani ed
elicotteri sono quelle del Km dal punto ARP, L’ altezza massima consentita è di 25
volo a vista. metri AGL a livello del suolo.
Nel rettangolo di colore giallo con lati di 10 km per 4 Km
dal punto ARP e l’altezza massima consentita sarà di 45 me-
tri AGL.
In ogni caso per i voli con i droni dentro alle CTR altezza mas-
sima di 60 metri AGL, contro i 70 metri delle vecchie norme.
Caso A3 Eliporti civili senza procedure strumentali
Rimangono le attuali forme circolari con una NoFlyZone (sog-
Aeroporti militari gette a nulla osta) nel cerchio rosso che avrà un raggio di 1 Km
Caratterizzati da traffico
veloce e ad alte prestazioni, dal centro del cerchio rosso
mantengono la forma Nel cerchio arancione che avrà un raggio di 2,5 Km sarà
circolare delle vecchie ATZ. possibile volare con un altezza massima di 25 metri AGL.
Comprendono anche gli Nel cerchio giallo che avrà un raggio di 3,5 Km sarà possibi-
aeroporti militari aperti al
traffico civile.
le volare con un altezza massima di 45 metri AGL.
Caso A4 Aeroporti Militari
Qui invece troviamo forme geometriche miste: con una NoFly-
Zone (soggette a nulla osta) nel cerchio rosso che avrà un rag-
gio di 6 Km.
Nel cerchio arancione che avrà un raggio di 10 Km sarà pos-
sibile volare fino all'altezza massima di 25 metri AGL.
Nel rettangolo giallo che avrà un lato lungo di 15 Km e un
Eliporti civili lato corto di 8 Km dal punto ARP sarà possibile volare fino
Gli elicotteri non hanno all'altezza massima di 45 metri AGL. 
sentieri di decollo e
atterraggio orientati lungo
gli assi della pista, quindi
non sorprende che le
loro aree di rispetto siano
circolari.

DRonEziNe - 21
per proteggere
gli aeroporti
La ATM09 ha l'obiettivo primario di proteggere gli aeroporti dopo che
chiusure che hanno colpito diversi scali europei, Malpensa compresa, e nel
contempo facilitare le operazioni dei droni. Ma avremmo preferito vederla nel
regolamento, non in una circolare.

L
a circolare ATM 09 è un passo importante per l’utilizzo di Francesco Paolo Ballirano
responsabile e sicuro degli aeromobili a pilotaggio remo-
to. Ha la finalità di rendere più consona alla nuova real-
tà aeronautica l’utilizzo degli aeromobili a pilotaggio remoto
negli spazi aerei del territorio italiano, disegnando un quadro
regolatorio intelligente e flessibile in spazi aerei che prima era-
no fortemente regolamentati e nei quali il volo degli APR era
soggetto a specifiche autorizzazioni.
Nasce dalle esigenze di disciplinare il crescente impiego dei
droni e nel contempo semplificare le procedure di richiesta da
parte degli operatori e di ottimizzare il processo di valutazione
e di rilascio del nulla osta da parte dell’ENAC o dell’Aeronau-
tica Militare, a seconda dei casi.
Si tratta di una scelta che va sicuramente controcorrente ri-
spetto ai recenti avvenimenti che hanno causato la chiusura
dell’aeroporto di Gatwick o dell’aeroporto di Malpensa, dove
invece l’esigenza di imporre soluzioni più rigorose per impe-
dire l’utilizzo degli aeromobili a pilotaggio remoto in prossi-
mità degli aeroporti sembrava essere un’assoluta priorità. In
realtà, al di là delle scelte dettate da fobie e preoccupazioni più
o meno fondate, l’ENAC è intervenuta in una disciplina, quale
quella dell’utilizzo degli spazi aerei (soprattutto italiani) che
presentava delle anomalie che rendevano difficile il volo dei
droni in ampia parte del territorio nazionale.
Infatti, uno dei provvedimenti più importanti assunti all’inter-
no della circolare ha ad oggetto le operazioni di volo in pros-
simità degli aeroporti dove, come noto, sono presenti le ATZ,
(Aerodrome Traffic Zone). Ai sensi dell’art. 6.2 della Circo-
lare, le operazioni nelle vicinanze degli aeroporti ed all’inter-
no delle zone di traffico aeroportuale sono consentite per tutti

DRonEziNe - 22
verso easa
gli aeromobili con massa al decollo inferiore ai 25kg, con l’unica
specifica disposizione che agli aeromobili a pilotaggio remoto con
massa operativa al decollo uguale o maggiore di 4kg potranno vo-
lare in dette zone solo se dotati di limitatore di quota e programma
di recupero dell’aeromobile a pilotaggio remoto in caso di perdita
del controllo (cioè la modalità “return to home” – RTH).
Ovviamente è consentito l’utilizzo dei droni in dette aeree solo se le
operazioni sono condotte a vista o a vista estesa (VLOS/EVLOS).
La circolare esclude da tale impostazione tanto gli aeromodelli
quanto gli aeromobili giocattolo (così come definiti dalla Direttiva
2009/48/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio). Se da un
lato gli aeromodelli erano già esclusi dal Regolamento ENAC da
talune operazioni di volo, per la prima volta nel quadro regolatorio
nazionale sui droni fanno ingresso gli aeromobili giocattolo (ne ab-
biamo parlato in tempi non sospetti).
In sintesi, dalla lettura della circolare, le operazioni con gli aeromo-
bili a pilotaggio remoto potranno essere svolte più vicino agli aero-
porti rispetto a quanto sino ad ora avvenuto, senza dover richiedere
ulteriori autorizzazioni (con conseguente diminuzione di tempi e
costi), con l’unica condizione di rispettare le altezze e le distanze
previste nella circolare, che andranno a ridursi man mano che ci si
avvicina all’aeroporto.
Si tratta di un’impostazione regolatoria di gran pregio, che attesta
Sopra i 4kg il gran lavoro svolto dall’autorità dell’aviazione civile italiana in
Si potrà accedere alle tema di mezzi aerei a pilotaggio remoto.
nuove ATZ con droni sopra
i 4 kg (attestato L/Mc, Alcune cose da migliorare
futura classe EASA C3) solo Ciò detto, per amore di completezza, alcuni appunti sono necessa-
se il drone ha a bordo il
ri. Anzitutto occorre segnalare un’imprecisione terminologica: la
GPS e il sistema Return To
Home. Il che comprende circolare prevede espressamente che le operazioni non rientranti
la quasi totalità dei droni di in quelle previste dall’art. 6.1 (peso del drone, altezze e distanze
questa fascia di peso. da rispettare etc.) dovranno essere definite come “operazioni spe-
cializzate” e quindi soggette a specifica autorizzazione. Una de-
finizione che collide con quella di “operazioni specializzate” del
Regolamento ENAC, che ha ad oggetto, invece, le operazioni pro-
fessionali per le quali è necessario, ad oggi, un riconoscimento/au-
torizzazione. Si tratta di un’imprecisione terminologica che tuttavia
gli esperti e professionisti del settore ben comprenderanno.
In secondo luogo, a prescindere dalla validità della circolare, che
rappresenta indubbiamente un passo in avanti nel garantire un uso
dei droni sicuro ed allo stesso tempo libero da inutili procedure
burocratiche, sembra tuttavia il caso di segnalare che forse sarebbe
stato opportuno scegliere uno strumento più incisivo nella sua ob-
bligatorietà, giacché, come noto, la circolare non è un atto avente
efficacia vincolante. 

DRonEziNe - 23
verso easa

tutti registrati
hobbisti e professionisti
La neonata società D-Flight, compartecipata da ENAV e costituita da una
cordata di aziende italiane quali Leonardo, Telespazio e IDS, ha svelato la
roadmap che intende tenere per poter fornire servizi a operatori e cittadini
che useranno un drone secondo il futuro regolamento europeo

P
di stefano orsi
resso la sede di ENAV sulla via Appia Nuova a Roma,
nel contesto di un ampio auditorium oltre 100 persone in
rappresentanza di aziende, associazioni o attori interes-
sati al mondo dei droni, ha avuto luogo il “D-Flight Stakehol-
der Forum I“.
Un workshop dove l’amministratore delegato di D-Flight l’ing.
Cristiano Baldoni ha presentato agli interessati del settore i
piani della azienda privata, ma compartecipata da ENAV, per
affrontare il delicato tema della registrazione obbligatoria di
tutti i droni superiori ai 250 grammi.
D-Flight, che ha acquisito il portale www.d-flight.it, già noto
agli operatori professionali, non avrà solo il difficile compito
di registrare sia gli operatori, sia i proprietari sia tutti i droni
Guarda il video che avranno i requisiti per dover essere “targati” per usare un
su DronEzine
parallelo con il mondo automobilistico, ma vorranno e proba-
bilmente dovranno anche fornire un serie di importanti servizi
per integrare in un prossimo futuro il volo dei droni con quello
della Aviazione Generale.
U-SPACE, integrare i droni nello spazio aereo di tutti
Questa integrazione ha un nome importante e viene denomi-
nata U-Space e vede coinvolti moltissimi altri attori, dai for-
nitori di soluzioni e servizi ai costruttori dell'hardware cioè di
un dispositivo che per semplicità chiameremo "transponder",
ai fornitori di reti di dati tipicamente gli operatoti di telefo-

DRonEziNe - 25
nia mobile. Le fasi per arrivare a regime in parallelo con
l’applicazione del Regolamento Europeo sono abbastanza
serrate, ma chiare e logiche nella disposizione degli eventi.
Il primo passo sarà quello di riammodernamento non solo
estetico del portale www.d-flight.it che per l’appunto do-
vrebbe diventare il riferimento ufficiale italiano per gli
operatori di droni professionali o amatoriali.
Ricordiamo che con il nuovo Regolamento EU tale distin-
zione cesserà di esistere.
Carte ufficiali online
Oltre alla nuova veste, sul portale della compagine tutta
italiana, sarà possibile consultare le mappe di navigazione
che assumeranno via via sempre più una veste ufficiale e –
speriamo – sostitutiva alla non sempre facile lettura delle
carte AIP.
Ricordiamo ancora una volta che la platea di futuri utiliz-
zatori non sarà necessariamente di professionisti e per-
tanto sarà indispensabile capire immediatamente dove si Già registrato?
potrà volare e dove no, diventando quindi un imperativo Devi registrati di nuovo
impellente e mandatorio per la sicurezza in cielo e a terra. Da maggio 2019 le
vecchie registrazioni
Nuovo portale, nuova classificazione di utenti d-flight non saranno
Ci saranno quattro tipi di utenze: più valide e occorrerà
Anonimo per consultare le mappe di volo, le una nova registrazione.
NoFlyZone e le indicazioni su come ottenere i Questa volta a
permessi di volo, pagamento.
Utenti Registrati, che saranno la maggior parte e
potranno usufruire dei servizi legati al volo con i
droni
 Supervisori
Autorità

D-Flight ha previsto una utenza dedicata agli Enti Gover-


nativi, che potrebbero avere possibilità di intervento im-
mediato per poter chiudere o aprire l’interdizione a certi
spazi aerei, per motivi di pubblica sicurezza. Una specie
di Notam dinamico, che bypassi tutta la burocrazia e le
tempistiche attualmente necessarie per ottenere la segrega- Mappe online certificate
zione di uno spazio aereo. È previsto che le mappe
di D-Flight saranno
Dovrebbero essere presenti, sempre verso le ultime fasi dei cartografia certificata
piani strategici e operativi di D-Flight, anche la visualiz- legalmente come sono
zazione dei Notam presenti siano essi statici o dinamici. oggi le carte AIP.
Insomma sarebbe davvero un notevole passo avanti sia per Prima però D-Flight dovrà
superare qualche difficoltà
la sicurezza degli altri velivoli manned cioè condotti da
tecnica.
essere umani, sia per le persone che potrebbero essere sor-
volate dai velivoli unmanned cioè i droni civili.
Nella prima fase, sarà possibile anche pagare per la for-
nitura dei servizi erogati dal quartetto ENAV, Leonardo,
Telespazio e IDS.
Non che la notizia ci sconvolga più di tanto, le attività del
portale erano già chiare sin da subito e le cifre in ballo non
dovrebbero essere proibitive per nessuno.
La questione che forse potrebbe infastidire gli attuali ope-
ratori professionali che già si sono registrati sul sito e che
magari hanno una flotta di droni consistente, è quella che

DRonEziNe - 26
verso easa
con la nuova versione del software di D-flight, sarà necessario
eseguire una nuova e più completa registrazione.
Scelta assolutamente logica e comprensibile dal punto di vista
informatico. Verrà quindi rilasciato un nuovo QR-Code che for-
nirà l’identificazione, chiamiamola terrestre, dei droni registra-
ti. Una “targa” per il momento non elettronica, che dimostrerà
la liceità del mezzo volante a pilotaggio remoto eventualmente
sottoposto a un controllo da parte di un agente di polizia.
La data di attuazione di questa fase è prevista per luglio 2019.
Aprire e chiudere
le fly zone Fase due
Forze dell'ordine e autorità La seconda e più importante fase di sviluppo di D-flight com-
potranno aprire e chiudere prenderà la realizzazione di una applicazione da installare su
gli spazi aerei in tempo
device elettronici portatili che potrebbe servire anche da loca-
reale per ragioni di pubblica
sicurezza. lizzazione e identificazione del drone in volo.
Un primo passo verso il tracking in tempo reale del pilota e del
drone ad esso collegato. Questa è una nostra ipotesi sulla quale
abbiamo posto una apposita domanda a margine del convegno
e che non è stata smentita.
Si tratterebbe di una pratica ed economica soluzione per ave-
re in tempo reale tramite la rete cellulare la posizione di ogni
drone registrato in volo. Ovviamente sarebbe riferita solo alla
modalità di conduzione a vista VLOS e non attuabile per il
volo con pilota remoto a terra e volo non a vista BVLOS.
Potrebbero ovviamente essere implementate altre soluzio-
ni fino ad arrivare a rendere disponibile la UTMBOX fisica,
Si comincia la luglio
Tutti dovranno registrarsi,
o quant’altro necessario per abilitare l’impiego dei droni in
chiunque usi droni sopra i BVLOS nei diversi scenari operativi.
250 grammi. A partire da Molto importanti i passi della seconda versione di D-Flight ol-
luglio, senza distinzione tra tre allo sviluppo di un app da installare su smartphone, anche la
hobbisti e professionisti.
pianificazione di una missione di volo e successivamente una
Mission Validation.
Al di là dei termini questo significherebbe quel risparmio di
carte e tempi, nei processi burocratici che al momento sono il
peggior ostacolo per gli operatori professionali e per gli stessi
Enti che devono gestire questa enorme mole di dati, parliamo
Fase tre: un solo cielo ovviamente di ENAC e ENAV. La data di attuazione di questa
per droni e aerei fase è prevista per il ottobre 2019.
Per il febbraio 2020
D-Flight dovrebbe Fase 3
arrivare a completare il L’ultima fase, la più completa e forse difficile da realizzare,
programma più ambizioso, comprende una integrazione reale con lo spazio aereo. Grazie
l'integrazione dei droni
nello spazio aereo degli
all’uso di un UTMBOX virtuale, all’effettivo sistema di trac-
aeroplani. ciamento dei droni in volo, alla presentazione della consape-
volezza – Awarness – dell’ambiente circostante, altri velivoli
nelle vicinanze con quote e direzioni visibili anche al pilota
di droni. La data di attuazione di questa fase è prevista per il
febbraio 2020. 

DRonEziNe - 27
DRonEziNe - 27
guerra delle action cam

ieri in cielo, oggi in terra Dopo aver stravinto la battaglia in cielo,


con il Mavic che ha facilmente demolito ogni
velleità di GoPro di tornare a volare con il
suo disastroso drone Karma, stavolta è DJI
ad andare a cercare lo scontro in casa del
rivale californiano con Osmo Action,
la prima vera action cam del re dei droni.

concretizzarsi in un drone sviluppato insieme tra cinesi e cali-


forniani. Per il mercato nordamericano l'allora capo di GoPro
Usa, Colin Guinn, avrebbe messo a disposizione di DJI il
marchio GoPro e la rete di vendita, mentre i cinesi avrebbero
portato la loro esperienza nei droni consumer e le fabbriche
dove assemblarlo.
Non si sa cosa abbia fatto naufragare il progetto, ma sta di
fatto che con il Phantom 3 DJI ha silurato GoPro e messo una
pietra sopra a qualsiasi tentativo di collaborazione.
Una mossa così secca e tranchant che viene da pensare che a
far naufragare l’accordo sia stata una questione di orgoglio,

C'è
una vecchia ruggine tra DJI e GoPro, che pure tanto più che in quei tempi il Ceo di DJI, Frank Wang, in
tanto tempo fa erano alleati: chi segue i droni un'intervista a Forbes aveva dichiarato che «GoPro ha cercato
dal loro debutto ricorderà che i primi Phantom di trattarci come i loro terzisti taiwanesi, chiaro che non pote-
erano progettati proprio per fare volare una camera made in vamo andare d’accordo».
California. Un rapporto che però non è mai stato idilliaco, Una mossa che ha segnato il destino di entrambe le aziende.
tanto che a un certo punto DJI ha di punto in bianco sbarcato DJI da allora ha cominciato ad accumulare esperienza, bre-
le GoPro dai suoi droni e dai tempi del Phantom 3 ha deciso vetti e marchi nel settore video, ultimo colpaccio l'acquisizio-
di fare da sé. Una questione di nervi e di orgoglio, più che di ne del prestigiosissimo brand europeo Hasselblad, le camere
freddo calcolo economico o industriale, nato dal fallimento di degli astronauti sulla Luna, che ora sono il fiore all'occhiello
trattative segrete tra DJI e Gopro nel 2013 che avrebbe dovuto del Mavic 2 pro.

DRonEziNe - 28
DRonEziNe - 28
payload

QUANTO MALE HA FATTO KARMA A GOPRO


“Excluding our aerial business, [quarterly]revenue
would have increased 27% year-over-year” scri-
vono i dirigenti GoPro agli investitori (se non fosse
stato per il nostro business aereo, avremmo avuto
un aumento di fatturato trimestrale del 27% anno
su anno).
La disastrosa reazione di Nick Woodman E e i numeri indicano che liberatasi dal fallimen-
Così nel 2014 GoPro si è trovata tagliata completamente fuo- tare Karma le cose vanno decisamente meglio: il
ri dal mercato dei droni, snobbata da tutti i grandi produttori margine commerciale è schizzato al 33% nell’ul-
consumer: non solo DJI ma anche Yuneec, che anch'essa ha timo trimestre contro contro il 22% dell’esercizio
deciso di puntare su camere proprietarie e Parrot, che invece 2018. Un risultato che si deve essenzialmente alla
le GoPro non le ha mai prese in considerazione fin dal suo Hero 7, che rappresenta l’85% delle quai 850 mila
primissimo drone. action cam GoPro vendute nel trimestre, e da sola
La reazione di GoPro è stata disastrosa: ha cercato di tornare a porta il 90% dei profitti di GoPro nel settore retail.
volare facendo da sé un drone, il Karma, il cui fallimento tec- Ma il braccio di ferro tra GoPro e DJI continua:
nico e commerciale per poco non affondava l'intera azienda. se l’impari lotta tra il Mavic pro e il GoPro Karma,
Un drone anacronistico, pericoloso e inutile che è stato ritirato combattuta sul terreno di DJI ha avuto un chiaris-
dal mercato prima che finisse con l'ammazzare qualcuno, ad simo vincitore e uno sconfitto debellato, ora le due
appena due mesi dal lancio. Poi rivisto e ricommercializza- aziende potrebbero scontrarsi di nuovo, e stavolta
to, ma solo quando ormai era troppo tardi. Da allora in poi proprio sul terreno di GoPro: ce la farà DJI a pren-
GoPro ha cominciato con l'affondare lentamente, nemmeno il dersi una fetta del business del rivale, o stavolta
doloroso licenziamento di tutto il personale addetto al busi- sarà lei ad uscirne con le ossa rotte? Popcorn e
ness dei droni, circa un quinto dello staff, è riuscita a rimettere birra, lo spettacolo si preannuncia interessante. 
in carreggiata l'azienda californiana. Solo ultimamente si era
cominciato a rivedere qualche pallido raggio di sole, grazie
Innazitutto perché DJI si è costruita una solida reputazione
alle vendite della Hero7. Ma proprio mentre il rivale stava ri-
come produttore di camere stabilizzate e gimbal, a cominciare
alzandosi frastornato dalla polvere, DJI ha caricato quello che
dal selfie stick motorizzato Osmo Mobile.
potrebbe essere il colpo del definitivo KO.
E quando ha deciso di rompere la tregua e buttarsi a gamba
tesa nel core business del rivale americano, DJI ha calato l'as-
so: se è vero che a una prima vista superficiale Osmo Action
assomiglia molto per dimensioni e forma alle Hero, ha in più
lo schermo frontale che è molto utile non solo per i selfie, ma

Una pessima idea


Nick Woodman al momento del lancio del Karma.
Sopra, una foto DJI che è una dichiarazione di
guerra, visto che le GoPro sono nate proprio per
i surfisti, sport che appassiona lo stesso Nick.

DRonEziNe - 29
per tutti gli youtuber che devono controllare di essere bene in-
quadrati mentre postano i loro video: per restare nel nostro set-
tore, l'unboxing di un nuovo drone ha solo da guadagnare da
una camera piccola, pratica, potente e con lo schermo davanti.
Noi infatti usiamo una reflex digitale con lo schermo orienta-
bile, di una Hero in questo frangente ce ne faremmo poco o
nulla, mentre la Osmo Action è un'ottima soluzione.
Certo lo schermetto frontale è piccolo, appena 1.4 pollici, poco
più della metà di quello principale posteriore touch (2,25 polli-
ci), ma per verificare l'inquadratura basta e avanza.
Ma la nuova DJI Osmo Action non nasce solo per accompa-
gnarti in viaggio o per i vlog, è votata allo sport e alle con-
dizioni di ripresa più impegnative. L’esclusiva tecnologia di Simili ma diversissime
stabilizzazione elettronica delle immagini, denominata Rock- In alto, Osmo Action.
Steady, sfrutta un algoritmo di nuova generazione per una pro- Qui sopra, per confronto, la GoPro Hero7
cessazione delle immagini velocissima e una stabilizzazione
su tre assi incredibile.
Immagini mozzafiato, sempre Questo significa da un lato un maggior margine di ritocco con
DJI Osmo Action può contare su un sensore CMOS 1/2.3” e software di editing, dall’altro un modo semplice e immediato
mette alla portata di tutti la registrazione di video UltraHD 4K per ottenere video dalle immagini nitide e ricche di dettagli.
con 60 fotogrammi al secondo e 100 mbps, con la possibilità
di registrarli anche con HDR. Foto
Per quanto riguarda le foto, vengono scattate con risoluzione
12 MP con la possibilità di salvare anche file RAW. Molto in-
teressanti anche le modalità di scatto, tra cui oltre allo scatto
singolo, continuo e timelapse, vi è anche l’Auto Bracketing
Exposure (AEB) per lo scatto contemporaneo con diverse
compensazioni dell’esposizione.
Con un massimo di ben 120 secondi di esposizione massima,
DJI Osmo Action è adesso lo strumento ideale anche per scatti
notturni e lunghe esposizioni.
Inarrestabile. Anche sott'acqua
Mettendo a frutto anni di esperienza nel mondo degli elicot-
teri, dei sistemi di stabilizzazione e ovviamente dei droni, ha
messo a punto un dispositivo in grado di resistere a tutte le
condizioni di ripresa e molto a lungo. La struttura è completa-
mente impermeabile e antiurto, stagna fino 11 m di profondità.
L’obiettivo, invece, è dotato di tre ottiche asferiche che riduco-
no efficacemente i riflessi e, grazie al rivestimento protettivo,
resiste a impronte, unto, sporco e fango.

DRonEziNe - 30
I manuali Enac?
Facile con
DronEzine!

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Tello e parrot anafi

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PER CAPPOTTINA* E PARAELICHE** LEGGERI
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MANUALE DELLA MANUTENZIONE
VERBALE DELLA SPERIMENTALE
DOCUMENTO DI CONFIGURAZIONE
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REGISTRAZIONE A Enac

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DRonEziNe - 31
Dall’altro lato, DJI Osmo Action segna un record anche nei Splash
tempi di registrazione. Merito delle batterie LiPo da 1300 DJI Osmo Action è impermeabile fino a
mAh che garantiscono un funzionamento ottimale anche a 11 metri di profondità, più o meno come la
temperature fino a -10°. Invece per le temperature elevate è rivale californiana senza scafandro.
stato progettato accuratamente un sistema di trasferimento del
calore a dissipazione rapida. mente realizzata solo per l’Osmo Pocket, DJI Mimo. Diventa
Mille riprese, una sola app quindi disponibile per DJI Osmo Action l’interessante moda-
DJI Osmo Action sfrutta quello che ormai è diventato uno lità My Story che prevede una serie di template completi e
standard consolidato per il fissaggio su supporti e accessori. gratuiti per creare video completi e pronti da condividere in
In confezione, infatti, è presente una gabbia che la avvolge ai pochi secondi.
bordi e che ha nella parte inferiore l’attacco a vite già sfruttato DJI all'attacco anche nel prezzo
da GoPro e DJI Osmo Pocket. Di conseguenza è possibile fis- Per sfondare nel mercato casalingo di GoPro, Osmo Action
sarla su zaini, aste, roll bar, caschi, placche adesive, treppiedi, ha un prezzo di listino più basso rispetto alla concorrente, 379
praticamente ovunque. euro rispetto ai 429 euro della Hero7. Entrambe le camere
Per il download, il controllo della videocamera a distanza, sono materialmente prodotte in Cina, anche se - a causa della
l’editing veloce e la condivisione dei social network, DJI ha guerra commerciale tra Cina e USA - le sole GoPro destinate
aggiornato l’applicazione gratuita per iOS e Android inizial- al mercato nordamericano sono fabbricate in Messico. 

A confronto OSMO ACTION GOPRO HERO7


Schermo frontale 1.4" NO
Stabilizzazione immagine RockSteady HyperSmooth
Impermeabilità Fino a 11 metri Fino a 10 metri senza custodia
Fino a 60 metri con custodia
Apertura e diaframma 145°, f/2.8 149°, f/2.8
Velocità otturatore 120s - 1/8000s 30s - 1/3840s
Bitrate massimo 100 Mbps 78 Mbps (4K con Protune)
Velocità otturatore 120s - 1/8000s 30s - 1/3840s
Risoluzione video max 4K 60fps 4K 60fps
Filtri ND, polarizzatore e subacqueo Snap-on filters
Slow motion e timelapse 8x, sì timelapse 8x, sì timelapse
HDR 4k Sì Non dichiarato
Modi ripresa Video, Slow Motion, HDR Video, Video, Video Looping, Time Lapse,
Time Lapse TimeWarp
Sensore 1/2.3"CMOS, 12 megapixel 1/2.3"CMOS
Prezzo di listino in Italia 379 euro 429 euro

DRonEziNe - 32
DRonEziNe - 33
Parrot Anafi Thermal

infrarosso
e trecentino
La bilancia conferma l'impressione che
avevamo: Anafi Thermal può essere
tranquillamente trasformato in trecentino
inoffensivo, con la consueta tecnica di togliere
il pesante involucro della batteria e completarlo
con i paraeliche stampati 3D

L'
ago digitale della nostra bilancia si ferma su 299
grammi tondi tondi. E dunque sì, l'Anafi Thermal
ci risulta essere l'unico drone che nasce con una
termocamera integrata ad essere utilizzabile come SAPR
inoffensivo, e dunque lavorare senza patentino in città e
sulla gente secondo le regole ENAC, senza dover aspettare
le future regole europee EASA.
Per il test della bilancia abbiamo utilizzato una batteria
alleggerita da AEFFE, una modifica che consiste nella
rimozione del box che protegge le celle e la sostituzione
con una pellicola termoretraibile da elettronica, ma salva-
guarda tutta l'elettronica originale compresi i led di stato,
l'interruttore ON/Off, la presa USB-C per il caricamento e
il connettore originale. In questo modo non si perde nem-
meno un secondo della formidabile autonomia degli Anafi,
superiore ai 24 minuti in condizioni reali di volo.
I paraeliche invece sono quelli offerti gratuitamente da
DronEzine nel nostro kit di manuali obbligatori ENAC
per trecentini inoffensivi, che purtroppo non sono diretta-
mente compatibili con l'Anafi Thermal dal momento che
Parrot ha rivisto i bracci portamotore, proprio il particolare
che il nostro kit sfrutta per l'aggancio del paraeliche stes-
so: quindi per la prova bilancia li abbiamo semplicemente
appoggiati e tenuti in posizione con un pezzetto di nastro
adesivo, il che naturalmente non basta per volare.

DRonEziNe - 34
payload

GUARDA IL VIDEO

DRonEziNe - 35 DRonEziNe - 35
CAMERA INFRAROSSI
Onestamente, dobbiamo dire che l’Anafi Thermal ci con- Sensore FLIR Lepton 3.5, riferimento sul mercato, è in-
tegrato nel giunto cardanico (gimbal) di ANAFI Thermal.
vince molto di più del precedente BeBop 2 Thermal, che
Rivela le differenze di calore delle zone e degli elementi
aveva la termocamera (sempre Flir) montata a poppa il che sorvolati:
costringeva il software a complicate manovre di testacoda
quando da una camera si passava all’altra. • Punti caldi, punti freddi, perdite termiche, ecc.
Niente del genere con l’Anafi, che monta le due camere • Sensore microbolometrico FLIR Lepton 3.5 (radiometrico)
• Precisione ±5% max.(High-gain) o ±10% (Low-gain)
(ottica a 21 megapixel, video 4k e termica 160×162) sul-
• Gamma Dynamica: da -10° a +140°C (High-gain) o da
lo stesso gimbal, con l’indubbio vantaggio di poter rice- -10° a +400°C (Low-gain)
vere il flusso video dalla stessa angolazione e soprattutto
si mantiene l’eccezionale tilt di +/- 90° per tutti e due gli CAMERA OTTICA
occhi, quello che guarda nel visibile e quello che scruta • 4K HDR con sensore Sony da 21 MP.
nell’infrarosso. La camera ottica ha lo zoom 3D tipico de- • Sensore CMOS HDR 1/2.4’
gli ANAFI. • Obiettivo ASPH grandangolo f/2.4
• 23-69mm foto), 26-78mm (video) focale eq.35mm
Lo switch tra la visione ottica e infrarossa è gestito dalla • Zoom senza perdita di qualità x2.8 (x3 in standard)
consueta app FreeFlight 6, che consente anche di fondere • Supporta Adobe DNG/RAW e P-LOG
entrambi i flussi video in uno solo per una resa perfetta-
mente leggibile e comprensibile dell'ambiente in cui volia-
mo. I dettagli della scena sono visibili e colorati per rivela-
re le differenze termiche e le zone soggette a perdite. Sono
disponibili 3 modalità di regolazione:

Relative: visualizza l'ampiezza delle differenze di


temperatura, dalla più calda alla più fredda
Absolute: definisce l'intervallo dei valori di tempe-
ratura
Spot: isola solo i punti più caldi e quelli più freddi

In pochi secondi si possono condividere con clienti, colla-


boratori e partner le foto e i video delle vostre missioni. E
anche generare report PDF con il software FLIR Tools. 

DRonEziNe - 36
EVO 4HSE
La soluzione chiavi in mano per rilievi
ed ispezioni in ambito industriale

CONFIGURAZIONI PAYLOAD:

MULTIRUOLO MULTIRUOLO RGB/IR MULTIRUOLO+ RGB/IR AGRO

Italdron srl - via Faentina127 48124 (RA) +39 0544 771407 info@italdron.com www.italdron.com
itekk icaro

Leggero, economico
e con il GPS
di stefano orsi Sfidando il clima di questa pazza primavera, abbiamo
fatto un paio di prove con test di volo all’aperto.
Non è stato facile trovare una giornata accettabile ma
alla fine abbiamo avuto fortuna.
Icaro è un quadricottero con braccia pieghevoli
abbastanza leggero e dal costo contenuto, adatto come
prima macchina per i piloti principianti, che vola
discretamente e ci dà riprese video accettabili.

I l drone Icaro da noi provato è importato e distribuito in Italia


da MT Distribution con il marchio iTEKK viene venduto at-
traverso la rete di vendita ad essa collegata a un prezzo con-
Radio ben ingegnerizzata e strutturata
La radio è semplice, ben realizzata, solida e con soluzioni in-
telligenti. Ad esempio aprendo la parte centrale essa si trasfor-
sigliato al pubblico di euro 199,00. ma in un perfetto phone holder in grado di ospitare persino
La versione dataci in prova dal distributore italiano era corre- smartphone di generose dimensioni. Un controllore completo
data di una applicazione in Italiano scaricabile gratuitamente di icone comprensibili e pulsanti al posto giusto, con le anten-
dagli store per smartphone. ne pieghevoli e che si incastrano perfettamente. Gli stick sono
La scatola è graziosa, elegante e senza tanti fronzoli. All’in- morbidi e dall’aspetto professionale pur essendo in plastica,
terno troviamo il drone, il radiocomando, un cavetto da con- ciò nonostante si muovono con delicatezza e senza rimbalzi.
nettere a un caricabatteria – non fornito – un set di eliche di I led che indicano le principali funzioni del drone sono all’in-
ricambio, un minuscolo cacciavite. terno del phone holder, mentre quello di accensione e carica

DRonEziNe - 38
TEST IN VOLO

Prezzo consigliato: 199 euro Iva inclusa


Distribuito in Italia da MT Distribution

della batteria della radio è esterno e indica l’eventuale accen- Dopo averla lanciata compariranno una serie di tutorial e link
sione del radiocomando anche con lo sportellino abbassato. all’esterno per l’Avvio Veloce, un piccolo manuale di istruzio-
Nella parte inferiore si trovano due sporgenze in plastica, che ni che include le principali cose da sapere. Il pulsante Control-
volendo possono rimanere chiuse, per favorire una migliore li, dopo averlo connesso tramite WiFi, permette di pilotare e
impugnatura stile controller da videogioco. comandare il piccolo quadricottero pieghevole.
Con Impara a Volare invece si dovrebbe aprire un breve tu-
App di controllo torial, ma che da noi restituisce una pagina bianca: segno che il
La applicazione da noi provata è la versione 1.04. È scaricabile software di questa versione ancora va completato per la com-
gratuitamente dai rispettivi store per i sistemi operativi iOS e mercializzazione del drone.
Android. Su uno smartphone di fascia media con un display A seguire il pulsante per accedere alla galleria Foto/Video e
abbastanza ampio, oltre i 5,5 pollici si è installata senza pro- Supporto, un pulsante di aiuto che spiega le funzioni e le ico-
blemi e non si è mai bloccata.
DRonEziNe - 39
DRonEziNe - 39
CARATTERISTICHE TECNICHE PRINCIPALI
ne della applicazione. Funzione Seguimi
A parte qualche didascalia ancora in cinese ci sembra ben tra- Funzione Insegui l’oggetto
dotta in italiano, cosa che gli utenti meno esperti apprezzeran- Punti di volo programmati
no sicuramente. Controllo attivo con gesti
Prima di usare a pieno l’applicazione è necessario andare nelle Autonomia: 15 minuti, ricarica in 110 minuti
impostazioni del proprio device e cercare la rete Wifi gene- Velocità max di volo: 9 m/s (30 km/h circa)
rata dal drone e connettersi ad essa. Nessuna password viene Distanza max di volo: 600 metri
richiesta. Altitudine max: 120 metri (come norme EASA)
Si vola anche senza app Batteria drone: 7.4V 1500mAh LiPo (inclusa)
Prima di decollare, una volta presa confidenza con la applica- Batteria radio: 3.7V 300mAh LiPo (inclusa)
zione, si potrà scegliere dal menu delle impostazioni se volare Cavo micro-USB (incluso)
in modalità principiante o esperta. Inoltre è possibile imposta- Diagonale da-a centro elica: 24,5 cm
re alcuni parametri quali la altezza di volo normale o quella Drone aperto misure: 24 x 20 x 5,5 cm
durante la fase di Return To Home. Drone chiuso misure: 8,5 x 13,5 x 5,5 cm
Bisogna dire che Icaro vola anche senza la applicazione accesa Radiocomando: 14 x 7 x 6 cm
e funzionante, ma si perde la possibilità di usare le funzioni Peso drone + batteria + eliche: 250g dichiarati
avanzate, quali il Volo Orbitale, la funzione Seguimi e Insegui
l’oggetto e naturalmente il volo a WayPoint.
Bene la radio, male la bilancia
Qualità foto e video Il radiocomando ci è piaciuto, molto ben fatto
La risoluzione video non è molto elevata, anche se viene di- e pratico per un drone economico. Delusione
chiarata 1080p. Le foto sono a 2 mpx. Al di là dell’effettivo bilancia, il peso dichiarato è 250 grammi, ma
numero di pixel, notiamo un notevole effetto fisheye che ci la nostra dice quasi 20 grammi in più.

DRonEziNe - 40
TEST IN VOLO

soddisfa poco. Anche le più famose action cam nelle ultime


versioni lo hanno praticamente ridotto ai minimi termini.
Molto apprezzabile invece la possibilità di poter inclinare re-
motamente, cioè con apposito slider sul radiocomando, la te-
lecamera verso il basso, per realizzare selfie o foto ortogonali.
Naturalmente mancando il gimbal per effettuare riprese ap-
prezzabili occorre volare con pochissimo vento o stabilizzare i
filmati con appositi software di post produzione.
Modalità di volo automatiche semplici da usare
Il drone iTEKK Icaro è dotato di diverse modalità di volo au-
tomatiche:
Return To Home, in caso di perdita del segnale o a seguito del
tap sulla applicazione o dopo aver premuto l’apposito pulsante
sul radiocomando, il drone eseguirà una missione di ritorno
verso il punto di decollo all’altezza prefissata nelle imposta-
zioni. Funzione testata più volte e eseguita sempre con esito
positivo.
Volo Orbitale in questa modalità di volo il drone esegue una
orbita intorno a un punto centrale.
Insegui l’oggetto, dal funzionamento simile a molti altri droni

DRonEziNe - 41
della concorrenza, come dice il nome consiste nel disegnare Come vola Icaro?
un piccolo quadrato sullo schermo inquadrando un soggetto Abbiamo effettuato diversi voli, in giornate diverse con più o
e il drone lo terrà sempre al centro dell’immagine. Funzione meno vento. Il drone vola abbastanza bene e grazie alla pos-
provata un paio di volte, il drone tiene inquadrato l’oggetto ma sibilità di settare la risposta ai comandi, con la rotellina posta
non lo insegue come ci si aspetterebbe. dietro al radiocomando, ben si adatta anche a piloti neofiti o
poco esperti. Il decollo e l’atterraggio automatici avvengono
Seguimi, il drone segue il segnale proveniente dalla radio tra-
come ci si aspetta, ovvero dopo aver acceso o per meglio dire
mite il GPS dello smartphone. L’inseguimento è abbastanza
“armato” il drone, e premendo il bottone sul controller dopo
brusco, rispetto a droni di classe superiore, ma comunque ef-
aver decollato il quadricottero rimane in attesa di ordini a circa
ficace.
1 metro da terra. Rimane a tale quota anche nel caso di un volo
Waypoint con questa modalità di volo automatica si permette indoor senza l’ausilio del GPS, grazie al sensore barometrico.
al pilota di tracciare sullo schermo una rotta predefinita, in tut- Tuttavia è successo che in una giornata molto ventosa e prima
te le direzioni, scegliendo anche la quota di funzionamento. E di un fortissimo temporale, il drone facesse fatica a rimanere
ci si potrà occupare delle riprese aeree lasciando che il drone sempre alla stessa altezza anche se ci si trovava all’aperto e
svolga il proprio lavoro. Nel nostro caso, forse per una ver- con una ottima ricezione di tutti i satelliti.
sione ancora in prova della applicazione, non siamo riusciti a La causa è certamente da imputare al sensore barometrico, che
disegnare la rotta sullo schermo dello smartphone e pertanto restituiva valori molto variabili a seguito della perturbazione
non siamo riusciti ad avviare la missione. Peccato, avremmo in arrivo. Nelle altre giornate, nessun tipo di problema in tal
davvero voluto provare tale modalità di volo su un oggetti- senso. Il volo è semplice e alla portata di tutti, deciso ma non
no così piccolo leggero e poco costoso, purtroppo la versione troppo nel rilascio degli stick, molto allegro durante la fase di
dell'applicazione installata su Android non ci ha permesso di
settare i punti pre-programmati per vedere il piccolo Icaro vo-
lare sotto il nostro controllo. I tecnici dell’importatore ci hanno
assicurato che tale modo di volo funziona regolarmente.

Software ancora acerbo


Qualche problemino nella app Android da
noi testata: qui sotto la funzione Seguimi,
che non ci ha seguito sempre. E a destra i
waypoint, impossibili da tracciare con la
release della nostra prova.

DRonEziNe - 42
TEST IN VOLO

EFFETTO BOTTE
Dettaglio di una foto di Icaro: l'effetto a
botte, tipico dei droni di qualche anno fa,
è evidentissimo.

Return To Home. Ciò non è un male specialmente se la proce-


dura viene attivata per batterie scariche. Si avverte la mancan-
za di una stabilizzazione durante le riprese, anche senza vento
PERCHÉ SÌ
le foto scattate sono spesso storte.
Rapporto tra prezzo e qualità: Con un costo
Data la mancanza di sensori anti collisione – si tratta di un
moderato, si possono iniziare a fare le prime pro-
drone economico – è doveroso impostare una altezza durante ve di volo in tranquillità e sicurezza grazie al rice-
la funzione del Return To Home di almeno 30/40 metri per vitore GPS.
evitare lo spiacevole incontro con alberi o altri ostacoli durante
Facilità di trasporto: Il drone è leggero e pie-
il tragitto di rientro. ghevole.
Fin dove posso spingerlo? Autonomia: Una buona durata della batteria che
Stando alle specifiche tecniche il drone Icaro arriva sino a 600 permette di fare una buone sessione video foto-
metri utilizzando la banda dei 2,4 Ghz. grafica.
Noi siamo stati sempre ben al di sotto di tale limite perché in Radiocomando: ben fatto, ergonomico estetica-
effetti non intendevamo fare prove in tal senso. mente gradevole.
Sino a 200 metri di distanza, quella massima per gli hobbisti Gimbal: Non c'è, ma la camera è inclinabile remo-
in Italia secondo le regole ENAC, non abbiamo mai visto un tamente.
disturbo del ritorno video.
Niente NoFlyZone
Che faccia piacere o meno, nella applicazione Icaro non sono PERCHÉ NO
presenti le NoFlyZone. Termine certamente poco corretto, ma Riprese: La qualità del video e delle foto è
utile a identificare immediatamente dove un drone possa o abbastanza scarsa. Inoltre non c'è alcuna
stabilizzazione, né hardware né software.
meno essere utilizzato.
Per errore o ignoranza, si potrebbe volare sopra a zone inter- Peso: superiore ai 250 grammi dichiarati.
dette: vicino ad aeroporti, corridoi di decollo e atterraggio o
nei pressi di carceri o altre zone proibite. La legge non am-
mette ignoranza è vero, ma senza arrivare alla severità di altri TIRIAMO LE SOMME
l drone iTEKK Icaro è un drone carino da vedere, leggero,
droni di note marche concorrenti, che in alcuni casi non fanno ben realizzato e dotato di GPS che gli permette una serie di
nemmeno avviare i motori del drone, un avviso in occasione voli avanzati e sicuri. Purtroppo pesa qualche grammo in più
di una posizione in prossimità di un aeroporto o a una NoFly- del limite dei 250 previsti dal futuro regolamento europeo.
Zone, sarebbe stato comunque gradito. Manca una stabilizzazione delle immagini sia software che
Consideriamo che si tratta di un drone entry level e che l’im- hardware, non ha un gimbal. Anche la qualità delle immagini
e dei video non è molto alta. Certamente permette a tutti i
plementazione di un tale sistema implica un congruo lavoro di principianti, con un costo contenuto, di fare le prime espe-
programmazione sia sul firmware da installare sul drone sia rienze di pilotaggio con molta tranquillità. La antenna GPS
sulla manutenzione di un database internazionale.  garantisce un Return to Home in caso di perdita di segnale
radio o batteria scarsa. Apprezzabile la possibilità di volare
per punti pre programmati.
Gradevole la possibilità di inclinare la camera verso il basso
con lo slider sul radiocomando.

DRonEziNe - 43
mercato
BVLOS

ITALDRON
oltre l'orizzonte

Il futuro dei droni deve andare oltre la portante pietra miliare per il volo oltre la linea di vista.
Si è infatti tenuto un gruppo di lavoro dedicato ai SAPR
visuale del pilota. Ma per ora, come da
e BVLOS finalizzato ad eseguire i test operativi fuori dal
norme che regolano il settore, si vola solo raggio visivo.
con la diretta conduzione a vista da parte Dopo il briefing tecnico, alla presenza di delegati ENAC
del pilota remoto. ed ENAV, sono state effettuate numerose missioni in
BVLOS con simulazione operativa di ispezione, con

S enza arrivare necessariamente – ma perché non


ipotizzarlo? – alle consegne di merci porta a porta
con i droni, oppure considerando percorsi ripetitivi
o dietro ad alcuni ostacoli, che potrebbero essere colline
distanze significative oltre ad altre operazioni.
Sono state inoltre simulate volontariamente delle failure
dei vari datalink, per dimostrare che il sistema di proce-
dure e tecnologia per il BVLOS è efficace nel prevedere e
e infrastrutture, è innegabile pensare che la svolta debba gestire eventuali anomalie, riportando sempre il controllo
essere il vero pilotaggio remoto. del mezzo in sicurezza. La giornata è stata caratterizzata
Cioè quando il drone va oltre la visuale del pilota e da forte vento, ma con condizioni meteo comunque ido-
trasmette le immagini solo tramite connessione radio. nee al volo che hanno consentito di volare efficacemente
Quello che in gergo viene chiamato BVLOS. con il SAPR EVO 4HSE, grazie all’esperienza dei piloti
Ed è proprio in questa direzione che i professionisti si Stefano Russo, assistito dal team di tecnici e dall’Exami-
stanno muovendo, offrendo opportunità di sperimenta- ner ENAC Nicola Nizzoli. Al termine delle missioni gli
zione in collaborazione con gli Enti regolamentatori che ispettori di ENAC ed ENAV hanno espresso piena soddi-
dovranno poi in un modo o nell’altro favorire e sbloccare sfazione, per i risultati ottenuti dai test e per le modalità
tale tipo di pilotaggio remoto. A Ravenna lo scorso 21 con cui sono state condotte tutte le operazioni. 
maggio presso la sede di Italdron, è stata posata una im-

DRonEziNe - 44
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No profit

Zipline
Vale un miliardo
Si può svolgere un servizio strettamente con-
nesso allo scopo umanitario e al tempo stesso
accrescere a dismisura il valore della propria
azienda? Messa così la domanda, verrebbe
da rispondere «Ovviamente no!». E invece ...
Invece è proprio il caso di Zipline, la company californiana
famosa in tutto il mondo perché anni fa è stata la prima a
puntare sulla strada “aerea” delle consegne via drone in
Africa.
Qui, ovviamente, il business non si basa sui privati che
ordinano online prodotti di consumo, bensì sul trasporto
di farmaci e altri prodotti sanitari verso le aree più remote
e difficilmente raggiungibili del territorio, dove la vita dei
membri delle tribù è legata ad un filo soprattutto a causa
della scarsa disponibilità (e delle lunghe e complicate tem-
pistiche di consegna) di vaccini, antibiotici, etc.
Da quando il servizio ha preso il via in Ruanda nel 2016, mercato dell’azienda a superare quota 1 miliardo di dollari
l’azienda non si è solo guadagnata le prime pagine dei (1,2 miliardi di dollari per essere precisi): niente male per
giornali in virtù del suo meritevole progetto, ma, sull’onda chi voleva svolgere un servizio in grado di salvare vite.
del successo delle sue operazioni in grado di salvare vite,
Keller Rinaudo, CEO dell’azienda, ha dichiarato in un
ha iniziato a crescere a dismisura.
comunicato che «Nel mondo c’è una crescente sensazione
Nell’arco degli ultimi 3 anni, Zipline ha potenziato il ser- che la tecnologia non stia portando benefici alla maggior
vizio e lo ha esteso ad altri Paesi (come ad esempio il Gha- parte della gente. La vecchia convinzione è che realizzare
na), grazie agli ingenti finanziamenti statali e privati su cui una compagnia tecnologica di successo richieda sfruttare
ha potuto contare. le informazioni personali delle persone o dirottare la loro
L’ultimo di questa serie ammonta a 190 milioni di dollari attenzione. Zipline vuole fondare un nuovo modello per
e permetterà all’azienda di ampliare il servizio dall’Africa il successo nella Silicon Valley mostrando al mondo che
all’Asia Meridionale e alle Americhe, arrivando a servire la giusta azienda tecnologica, con la giusta mission e il
un totale di circa 700 milioni di persone nei prossimi 5 miglior team può migliorare la vita di tutte le persone sul
anni. Quest’ultimo finanziamento porta inoltre il valore di pianeta». 

DRonEziNe - 46
Mercato

I numeri di Zipline
Ricordiamo che i droni ad ala fissa di Zipline pos-
sono trasportare un carico fino a 1,75 chili di peso,
viaggiando a 110 km/h e hanno un raggio d’azione
di circa 160 km. Questo significa che ogni centro di
distribuzione Zipline può servire un’area di 20 mila
chilometri quadrati, per un totale di utenti finali
che va dai 2 agli 8 milioni. Le consegne avvengono
solitamente direttamente dal cielo, coi droni che si
abbassano fino ad altezze più sicure e sganciano
il carico con un paracadute in un punto designato.
Ad oggi i voli completati con successo sono oltre
14 mila. 

DRonEziNe - 47
DRonEziNe - 47
mercato

Una imbarcazione autonoma da 5 milioni di


euro che potrebbe fare la differenza nel sal-
vare vite umane senza metterne a repentaglio
altre ha fatto bella mostra di sé alla darsena
del Versilia Yachting Rendez-Vous 2019 un
evento espositivo che ha avuto sede a Maggio
al Versilia Yachting Rendez-Vous, dove è stato esposto il
in Toscana. dimostratore finale.

D ue anni e mezzo di lavoro, circa 100 persone coin-


volte e più di 110.000 ore di manodopera, per un
investimento complessivo che supera i 5 milioni di
euro: sono questi alcuni numeri del progetto SAND, rea-
Il progetto SAND, contribuito da Regione Toscana per cir-
ca 2 milioni e mezzo di Euro, ha permesso la realizzazio-
ne di un drone marino ad altissimo contenuto tecnologico:
una imbarcazione di 16 metri capace di svolgere autono-
lizzato dalle imprese Effebi, Meccano Engineering e IDS mamente numerose missioni, tra le quali il soccorso delle
Ingegneria Dei Sistemi, che ha fatto bella mostra di sé persone in mare e la difesa delle acque dall’inquinamento.

DRonEziNe - 48
droni marini

«È un grande risultato» commenta Katia Balducci, Ammi- «Grazie ad un complesso sistema di intelligenza artificiale
nistratore Delegato di Effebi, società capofila del raggrup- che dialoga costantemente con i sistemi nave» a parlare
pamento di imprese che ha realizzato il progetto. «Siamo è Massimo Garbini, Amministratore Delegato di IDS «e
particolarmente orgogliosi di poter esporre, nel contesto grazie anche a sistemi di visione remota, abbiamo dotato
internazionale del Versilia Yachting Rendez-Vous, il suc- SAND di capacità di guida autonoma: ad esempio, il drone
cesso di un così grande sforzo. Con il progetto SAND riconosce ed evita ostacoli durante la navigazione e decide
abbiamo anche riprogettato le aree di cantiere in chiave in autonomia la rotta più veloce e/o sicura per adempiere
“fabbrica intelligente”, con elevati standard di sicurezza alla missione assegnata. Per il soccorso di uomini in mare,
sul lavoro, di efficienza energetica e di rispetto per l’am- attraverso la fotonica abbiamo previsto la possibilità di
biente».«Abbiamo progettato e realizzato un drone con lanciare messaggi e rilasciare strumenti di soccorso imme-
caratteristiche ad elevata resilienza a tutte le possibili sol- diato ai naufraghi».
lecitazioni dovute all’ambiente in cui SAND è chiamato
«SAND è sicuramente uno dei progetti a maggior contenu-
ad operare, capace di muoversi in sicurezza e autonomia
to innovativo che abbiamo mai accompagnato» sottolinea
anche in condizioni difficili e scenari critici» le fa eco Ste-
Pietro Angelini, General Manager di Navigo, capofila del
fano Reggente, Presidente ed Amministratore Delegato di
soggetto gestore del Distretto Regionale per la Nautica e la
Meccano Engineering, società che ha curato la progetta-
Portualità. «Il drone lancia un messaggio di innovazione
zione del drone e aggiunge: «dalla progettazione di detta-
che è anche una sfida per il prossimo futuro: poterlo vedere
glio alle fasi costruttive, dalla scelta dei materiali all’appli-
oggi, nel contesto del Versilia Yachting Rendez-Vous, è un
cazione delle nanotecnologie, abbiamo fatto ricorso a tutte
grande stimolo per continuare nella direzione intrapresa».
le più moderne tecniche e tecnologie disponibili: i risultati
vanno oltre le aspettative e sono di ulteriore stimolo per il Il drone sta riscuotendo grande interesse presso gli addetti
futuro». ai lavori. «Fin dalle prime fasi di realizzazione» è il com-
mento finale di Katia Balducci «abbiamo portato il proget-
to alle più importanti manifestazioni del settore, registran-
do un’attenzione crescente che ci permette di guardare con
fiducia al futuro e di consolidare, tra l’altro, l’occupazione
aggiuntiva che il progetto, grazie anche al contributo di
Regione Toscana, ha determinato».
Durante la manifestazione toscana il drone è rimasto espo-
sto tutti i giorni presso la “Banchina Innovazione” in Dar-
sena Europa, nello spazio davanti al Club Nautico. 

DRonEziNe - 49
mercato

Parrot
un ricognitore per lo zio Sam
Il Dipartimento della Difesa USA seleziona
sei aziende statunitensi ed europee, tra cui declino in borsa. Non sarà questo accordo a invertire la rotta,
Parrot, per lo sviluppo di un ricognitore robot ma sicuramente introduce l'azienda francese nei piani alti del
Pentagono e le dà chance di giocarsela nel ricchissimo merca-
per l'esercito americano. DJI tagliata fuori. to della difesa a stelle e strisce oggi, e magari europeo domani.
E stavolta non dovrà vedersela con DJI, azienda della quale il
Pentagono si fida poco, tanto che nell'agosto 2017 aveva proi-

L
a guerra commerciale degli USA contro i tycoon cinesi
bito ai suoi soldati di usare i droni cinesi in missione, anche
ha portato all'esclusione delle aziende del Dragone, DJI
quando erano in licenza.
compresa, per lo sviluppo di un drone militare per rico-
gnizione e spionaggio. Parrot nel lotto delle aziende scelte è 11 milioni in arrivo
di gran lunga la più grande e importante, e il mercato militare Il finanziamento, circa 11 milioni di dollari, riguarda lo svilup-
è assolutamente importante per dare una boccata d'ossigeno al po di un drone da ricognizione con 30 minuti di autonomia e
principale produttore europeo, che sul fronte consumer soffre tre chilometri di raggio, dal peso massimo di tre libbre (poco
parecchio della concorrenza cinese, non solo DJI ma anche meno di un chilo e mezzo) e che possa essere dispiegato in
Yuneec. Secondo gli analisti, ad oggi il settore militare costi- meno di due minuti prelevandolo dallo zaino di un soldato.
tuisce il 70% del mercato dei droni, lasciando al consumer il Il compito operativo che aspetta al Parrot con le stellette sarà
17% e un misero 13% alle applicazioni business dei nostri ro- sostanzialmente quello di consentire ai soldati sul campo di
bot volanti. avere idea di quello che sta intorno a loro, scoprire mine e cec-
chini e portare a casa la pelle. Non ci resta che fare il tifo per
Una boccata d'ossigeno
Parrot, che ha il grande merito di essere stata la prima grande
«Gli Stati Uniti sono sempre stati un mercato importantissimo
azienda al mondo a credere e investire nei droni. 
per noi, sia per la nostra ben conosciuta gamma di droni con-
sumer sia per la nostra offerta professionale avanzata» com- I soldi veri? Nel militare
menta il ceo Henri Seydoux. Consumer Secondo gli analisti di
«Siamo sempre stati in prima linea nel creare soluzioni basa- Envision Intelligence,
te sui droni facili da usare, avanzate, compatte e affidabili. E il 70% del mercato dei
Civile
comprendiamo perfettamente come piccoli aeromobili senza droni è quello militare.
pilota, come la piattaforma Anafi, abba il potenziale di diven- Militare Segue il consumer, 17%,
tare un elemento chiave di una piattaforma di difesa». e infine il settore civile
Per Parrot il contratto con lo Zio Sam è una importante bocca- che si deve accontentare
ta d'ossigeno, visto che da diversi mesi vive una fase difficile del 13%.
che ha portato a diversi tagli di personale e a un preoccupante

DRonEziNe - 50
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anti drone
di stefano orsi

come funziona

È L'UOMO CHE DECIDE


Solitamente tutti i dati ricevuti dalle postazioni fisse e
Un mercato in crescita è quello dei sistemi mobili convergono in una centrale operativa dove gli
addetti alla sicurezza tramite un apposito software
antidrone, che rafforzano la protezione di possono analizzare i dati ricevuti dai radar o i movimenti
aeroporti e obiettivi sensibili quando le leggi del sistema antidrone a puntamento elettronico e ottico,
e poi decidere se attuare l’inibitore di radiofrequenza.
non bastano e la minaccia è criminale.

S ono purtroppo sempre più frequenti le notizie di droni


che volano nei pressi di aeroporti obbligando i gestori a
chiudere gli scali per diverse ore e in alcuni spiacevoli
casi anche per giorni interi. Vedi gli esempi italiani di Malpen-
sa e Cagliari o quelli internazionali di Gatwick e Heathrow.
Voli criminali, certamente, dato che a nessuno sano di mente
verrebbe in mente di svolazzare nei pressi di un aeroporto
mettendo a rischio centinaia di vite umane solo per vedere da
vicino un Airbus decollare.
Tutte le nazioni hanno leggi ben precise che vietano il sorvolo
degli aerodromi, ma ciò nonostante assistiamo a un preoccu-
pante aumento dei casi segnalati, segno che la legge non basta della minaccia costituita dal volo di un drone nei pressi di una
e ci vuole qualcosa che protegga le piste. area vietata, una NoFlyZone.
Ultimo passo dovrebbe essere messa in atto una azione con-
Come vietare il volo dei droni quando necessario creta per neutralizzare in tempi rapidi il volo del drone.
In questo caso la risposta degli Enti che si occupano della si-
curezza aerea e terrestre non può che essere informativa, pre- Droni e anti droni, eterna battaglia tra buoni e cattivi
ventiva e repressiva. Tecnicamente e parallelamente parlando così come i droni di-
In poche parole, dovrebbero essere programmate campagne ventano sempre più evoluti, performanti e minuscoli, di pari
pubblicitarie su tutti i media oltre alla affissione di cartelli di passo i sistemi per il loro rilevamento e la loro neutralizzazio-
divieto non solo negli aeroporti, ma in tutti i siti sensibili. ne corrono alla stessa velocità.
Il passo successivo sarebbe quello di installare sistemi che In campo civile esistono centinaia di sistemi sviluppati da
possano non dico anticipare, ma avvisare immediatamente altrettante aziende situate non solo nel mondo, ma anche in
Italia. Non siamo al corrente delle ultime scoperte militari che
certamente saranno molto più avanti nella linea temporale.
Una semplice ricerca su internet fa subito capire quanto vasto
sia questo settore dei sistemi anti drone.

Centro di eccellenza in Italia


Un militare del Comando Artiglieria
Controaerei durante una esercitazione
antidrone nella caserma Santa Barbara a
Sabaudia.

DRonEziNe - 52
antidrone

Anche il principale produttori di droni, DJI, ha realizzato Ae- Soldati francesi si addestrano in Giordania.
roscope, una specie di radar che basandosi sui segnali del ra-
diocomando che viaggiano verso il drone ritornando poi allo
stesso con la telemetria e le immagini trasmesse in tempo rea- una situazione che negli scorsi mesi ha messo sotto scacco e
le, ne identifica la posizione il numero seriale univoco e proba- deriso le forze di polizia inglesi.
bilmente anche altre informazioni non divulgate. I sistemi anti drone si basano sui due principi fondamentali,
Il sistema di DJI funziona ovviamente con i mezzi aerei a pilo- intercettare e comprendere la posizione e il movimento del
taggio remoto prodotti dal colosso di Shenzen, ma a detta loro drone e annientare lo stesso con diversi mezzi.
anche con i droni dei loro concorrenti. Le analisi dello spazio aereo da monitorare avvengono con tre
Ne esistono due versioni, una con installazione di antenne fisse diversi metodi:
da montare lungo tutto il perimetro da proteggere e una mobile
da installare sul campo alla bisogna. Ottici, ovvero telecamere in grado di distinguere un
Il colosso cinese, in teoria, conoscendo i protocolli di trasmis- drone rispetto ad un altro volatile naturale e operanti sia
sione e il funzionamento dei droni che produce, potrebbe tra- di giorno che di notte grazie alla visione agli infrarossi.
sformare il sistema anti drone Aeroscope da passivo ad attivo, Radiofrequenza, ovvero scanner che ascoltano
prendendo il controllo del drone e portandolo in una area fran- ininterrottamente lo spettro radio tipicamente usato dai
ca, lontano dall’obiettivo da proteggere. droni e dai rispettivi radiocomandi.
Radar di dimensioni contenute per identificare piccoli
Come funziona un sistema anti drone oggetti volanti a pilotaggio remoto e con un raggio di
Dopo l’episodio di Gatwitck, la Gran Bretagna ha investito e azione di qualche chilometro.
messo sul piatto svariati milioni di sterline per controbattere
Il blocco del drone, cioè la neutralizzazione della minaccia,
può avvenire sia fisicamente con il lancio di speciali reti sia
elettronicamente intercettando, confondendo e bloccando
le comunicazioni radio tra il controller e il drone oltre alla
ricezione del segnale GPS.
Radar per identificare droni
L’interruzione delle comunicazioni radio verso il drone è una
parte molto delicata, in quanto bisogna tenere conto che un
drone impazzito e senza controllo potrebbe cadere ovunque
Jammer disturbatore di frequenza a 8 bande
all’interno del perimetro da proteggere e se per assurdo fosse
foto Imperial Eagle DmCC

DRonEziNe - 54
carico di esplosivo, non si fermerebbe in ogni caso l’azione Fucili anti drone Uav defender ZORO prodotto da Szmid
ostile, anzi. Nella malaugurata ipotesi di un drone carico di
esplosivo, sia l‘uso delle speciali reti, sia un blocco totale delle
frequenze radio usate per il controllo del drone potrebbero non telefonici inibiscono le trasmissioni cellulari degli antifurto
essere le soluzioni migliori. domestici o aziendali.

Come funziona il janner Jammer negli aeroporti?


L’uso di un jammer, che in italiano si potrebbe tradurre come Chiarito il concetto del disturbatore a radiofrequenza, la cosa
disturbatore di frequenze radio, è assolutamente vietato per i più logica da pensare sarebbe quella di installare tali jammer
normali cittadini in tutto il mondo. su tutta la area da proteggere in via definitiva.
Una volta attivato, esso sovramodula o emette un segnale con Ma questo comporta ovviamente il problema che su determi-
una maggiore potenza interponendosi tra la fonte emittente e il nate frequenza non si parlerebbero nemmeno i dispositivi de-
dispositivo ricevente. bitamente autorizzati e non solo quelli nemici. Quindi nessuna
Per fare un esempio pratico, immaginate un conversazione tra connessione WiFi, BlueTooth, trasmissione su rete cellulare
due persone situate in un punto A e un punto B e a un certo mo- ecc. Pertanto tale soluzione è applicabile solo in determinate
mento in mezzo di interpone una altra persona che gridando situazioni, quali cortei di personaggi politici a rischio di atten-
rende impossibile sentire e udire con chiarezza quando detto tato o subito prima o subito dopo un attacco terroristico.
dall’altro interlocutore. Il jammer fisso interviene solo se serve
In quel momento il drone non sentendo più i comandi impartiti I sistemi di anti drone per installazioni permanenti sono quasi
dal controller potrebbe decidere di ritornare verso il punto di tutti a postazione fissa, ma con scansione e inseguimento del
decollo o atterrare sul posto. Per evitare un volo autonomo e cielo soprastante grazie a rilevatori radio e ottici.
pre programmato dal drone verso uno specifico target, i mo- In poche parole eseguono movimenti continui, tipo quelli dei
derni sistemi anti drone muniti di jammer, bloccano e interferi- radar per intenderci, e una volta individuato un volo ostile,
scono anche le frequenze radio dei segnali GPS e GLONASS. puntano verso di esso con le speciali antenne direttive e scari-
Va detto a onor di cronaca che i jammer sono facilmente re- cano la radiofrequenza necessaria e opportunamente modulata
peribili e acquistabili grazie a internet su moltissimi siti. Sono sino a che la minaccia, cioè il drone non autorizzato, non si
purtroppo usati anche dai ladri di auto per bloccare gli anti- diriga verso l’esterno del perimetro.
furto degli autoveicoli e inibire la trasmissione cellulare e la
ricezione del segnale satellitare. Allo stesso modo sono usati Jammer per postazioni mobili o veicolari
dai topi di appartamento più evoluti che oltre a tagliare i cavi Molti sistemi anti drone vengono definiti portable gun, fucili
portatili. E la forma in effetti ricorda proprio quella di un gros-

DRonEziNe - 55
antidrone

so fucile militare. Se non fosse per l’importante massa anterio-


re che nella maggior parte delle situazioni, ingloba le antenne Quanta tecnologia per scacciare un drone!
trasmittenti. Sopra, a sinistra un Sistema elettro-ottico con antenne
Uno dei più diffusi è Drone Zoro – Portable UAV Defender. jammer, a destra un radar per identificare i droni.
Lavora su tre bande di frequenza: a 2,4 Ghz a 5,8 Ghz e 1,5 Sotto, postazione mobile sistema anti drone AUDS.
Ghz, coprendo quindi le trasmissioni WiFi usate per i control-
ler dei droni e le ricezione dei satelliti delle costellazioni GPS
e Glonass.
Con una potenza di uscita di 15 Watt ha un raggio di azione
e disturbo superiore a 1 chilometro. Può funzionare per oltre
un’ora di emissione continua. Poi si ricaricano le batterie.
Molti altri sistemi di protezione attiva coprono anche le bande
dei 433 Mhz e dei 915 Mhz. Oggetti del genere che non sono
fortunatamente venduti ai privati cittadini e hanno un costo
importante, ma la loro versatilità ne dovrebbe garantire un ef-
ficace impiego.
Limiti di funzionamento dei jammer
Nelle specifiche tecniche di altri costruttori sono coperte anche
altre frequenze, ma non in tutte sono presenti le vecchie bande
usate dai radiocomandi di qualche decennio addietro, cioè i 27
Mhz, i 35 Mhz, i 40 Mhz o i 72 Mhz. Che potrebbero risultare
immuni ad alcuni jammer installati sui fucili anti drone come
il Zoro, ad esempio.
Non si esclude che in taluni casi, stando alle specifiche dichia-
rate dai costruttori, non riescano anche a prendere il controllo
del drone e a farlo dirigere verso una zona sicura. Questo po-
trebbe valere per alcuni tipi dei più famosi modelli di droni,
ma se per ipotesi un attentatore usasse un drone auto-costruito,
tale tipo di intervento si renderebbe inefficace. In quel caso
forse un cannoncino anti drone tipo lo SkyWall 300 o il fucile
SkyWall 100, potrebbero fornire una soluzione concreta certa-
mente molto più cruenta e pericolosa. 

DRonEziNe - 56
C'è un aereo?
Ti avviso io
Dal 2020 DJI installerà su tutti i suoi droni
sopra i 250 grammi AirSense, un sistema per
avvisare il pilota del traffico aereo (manned e Qualche perplessità
Pur lodando questa intelligente iniziativa che aiuterà la
unmanned) nei dintorni geo-awarrness, la consapevolezza dei piloti, solleviamo un
paio di perplessità. La prima è che questa soluzione non

L
e interferenze tra gli spazi aerei o meglio le incursioni
è la soluzione per evitare collisioni o violazioni di spazi
o volontarie violazioni degli spazi aerei riservati agli
aeree, magari vicino ad aeroporti o zone sensibili, le cosid-
aeromobili con pilota a bordo, probabilmente non ces-
dette NoFlyZone.
seranno di esistere. Ma i piloti di droni responsabili avran-
Dato che AirSense avvisa solo il pilota della presenza di
no probabilmente dal 2020 uno strumento in più per evi-
altri aeromobili, ma non prende altre iniziative.
tare collisioni o anche solo avvicinamenti non voluti tra il
Il secondo dubbio riguarda il fatto che non tutti i velivoli
proprio drone e i velivoli della aviazione generale.
montano il sistema ADS-B e gli stessi droni per ora, non
DJI ha annunciato nelle scorse ore che dal 2020 tutti i
hanno un sistema di trasmissione broadcast a bordo, ol che
droni da loro prodotti e superiori al peso di 250 grammi
significa che si avrebbe una comunicazione o per meglio
integreranno un ricevitore capace di rilevare e segnalare
dire una visione unilaterale.
al pilota remoto la presenza di aeromobili nelle vicinanze.
Per ora è meglio di niente, ma in un futuro non troppo lon-
Tutto ciò sarà reso possibile grazie alla integrazione di uno
tano, ci piacerebbe arrivare al punto dove tutti gli utilizza-
speciale ricevitore già in uso in ambito aeronautico.
tori dello spazio aereo vedono tutti.
Si chiama ADS-B, ovvero “Automatic Dependent Surveil-
Quindi comunicazioni bidirezionali e una situazione ben
lance-Broadcast” ed è un sistema di trasmissione in broa-
chiara del cielo vicino ai droni per entrambi i piloti, sia
dcast, cioè generico e indirizzato a tutti coloro che possono
quelli a bordo dei velivoli sia quelli a terra. 
ascoltare, che con una specie di beacon, emette la posizio-
ne e altre informazioni del velivolo.
Tale ricevitore è già stato montato su alcuni droni della se-
rie professionale, quelli che DJI definisce come Enterprise
e in particolar modo su alcuni droni della serie Matrice 200
e sul Mavic 2 Enterprise.
Il sistema si chiama AirSense e in effetti mostra sulla ap-
plicazione DJI la mappa dei velivoli nei dintorni del drone.
Un aiuto non da poco per i coscienziosi piloti che avendo
una visione più completa dell’ambiente circostante potran-
no decidere in autonomia se abbassare al quota o atterrare.
Nella maggior parte di tutti i regolamenti mondiali, i droni
devono sempre dare la precedenza al traffico “manned” –
con pilota a bordo.

DRonEziNe - 57
mercato

musica e droni
a rimini
Al Music Inside Rimini, una fiera dedicata
alle tecnologie audio, video, luci ed effetti
speciali per concerti, eventi e cinema e all’in-
segna dell’innovazione, non potevano manca-
re i droni DJI

R
imini 5 maggio – una domenica dedicata al pubblico
e alle famiglie quella che si è vissuta nel quartiere
fieristico di Rimini con l’inizio del MIR, una fiera
dove tecnologia e spettacolo convergono in una grande
mix di luci, colori, suoni ed emozioni.
La prima giornata del week end era certamente indirizzata
ai visitatori generici e curiosi, mentre per lunedi 6 e mar-
tedi 7 maggio si sono dati appuntamento i professionisti
dello spettacolo, del video broadcasting e dei tecnici del
suono.
Attiva spa era presente con un stand dedicato ai droni DJI
Enterprise tra i quali il nuovo Mavic 2 Enterprise Dual do-
tato di termo-camera a infrarossi, drone professionale DJI
Matrice 210, il DJI Mavic, l’intramontabile Phantom nella
versione Obsidian e un paio di piccoli TELLO tra i quali
l’ultima versione dedicata all’eroe della Marvel Comics
Iron Man.
A fianco del droni erano presenti le tavolette grafiche Wa-
com e le soluzioni per lo storage di LaCie utilissime per
l'archiviazione di foto e video e dedicate praticamente a
tutti i fotografi, videomaker e appassionati nonché assetati
di TeraByte nei quali immagazzinare i ricordi o le sessioni
di lavoro nell’ambito multimediale.
I videomaker hanno potuto toccare con mano e vedere
all’opera lo stabilizzatore per smartphone DJI Osmo Mo-
bile 2, il piccolo DJI Osmo Pocket e il DJI Ronin S, dedi-
cato a fotocamere professionali.
Nella oramai consolidata arena marcata DJI, era possibi-
le provare in tutta sicurezza i droni prosumer del colosso
asiatico. 

DRonEziNe - 58
DRonEziNe - 59

www.dromocopter.it
mercato

in volo sul Reno


per la tranquillità di tutti

Un Mavic Pro Platinum e sei piloti per dell’azione costante svolta dalle nostre strutture.
In pianura, la nostra funzione principale è favorire il corretto
sorvegliare le acque del bacino del Reno
allontanamento dell’acqua di pioggia, attraverso un’estesa rete
tra Emilia e Toscana di canali artificiali. Lo scopo è proteggere il territorio dai rischi
di allagamento, sempre più elevati a causa della crescente ur-

P rima di parlare di come e perché vengano usati i droni


da parte di una nota azienda ben conosciuta nell’ambi-
to regionale Emiliano-Romagnolo e Toscano, cerchia-
mo di capire di chi si tratta, considerando anche il fatto che
banizzazione e dei cambiamenti climatici. Inoltre, in pianura
distribuiamo acqua di superficie per usi irrigui e produttivi.
In collina e montagna, invece, in convenzione con le ammi-
nistrazioni locali, cofinanziamo, progettiamo e realizziamo
molti cittadini si vedono arrivare puntualmente bollettini per interventi contro il dissesto idrogeologico, a supporto della
il pagamento di tasse e diritti intestati per l’appunto a Bonifica viabilità e della fruizione ambientale.
Renana. Lo abbiamo domandato alla dott.sa Silvia Aurino, re-
Perché è nata l’esigenza di utilizzare i droni?
sponsabile comunicazione Bonifica Renana.
Sulla base di alcune verifiche interne e trasversali tra i diversi
Chi è e cosa fa la Bonifica Renana? settori operativi del Consorzio si è evidenziata l’esigenza di
Siamo un ente di diritto pubblico che, in virtù di norme statali e acquisire un drone come strumento di lavoro utile a diverse
regionali, svolge una serie di funzioni indispensabili sia in pia- funzioni tecniche.
nura che in montagna. Operiamo nel bacino del fiume Reno, In ambito agrario e ambientale, l’utilizzo del drone ci aiu-
in un comprensorio di oltre 3.400 km quadrati, che interessa ta nella verifica in campo sull’utilizzo effettivo della risorsa
63 Comuni, le Città Metropolitane di Bologna e Firenze e le irrigua e nell’acquisizione di immagini territoriali per letture
Province di Modena, Ferrara, Ravenna, Prato e Pistoia. Sono aerofotogrammetriche e mappature GIS.
259 mila i consorziati proprietari di immobili che usufruiscono Inoltre, l’utilizzo di uno strumento aereo come il drone, si è
rivelato molto utile per il monitoraggio degli allagamenti in
caso di esondazioni in zone agricole.
Il drone è di grande supporto anche per le attività dell’area
tecnica, grazie alla possibilità di effettuare rilievi su area vasta
e indagini speditive in zone difficilmente accessibili con altri
mezzi, oltre che di monitorare strutture e manufatti consortili.
Non in ultimo, l’utilizzo del drone rappresenta un valore ag-
giunto per lo staff comunicazione del Consorzio, nella realiz-
zazione di materiale fotografico e video che racconti in manie-
ra efficace e attrattiva le nostre attività a 360°.

Sei piloti e un drone


Sei dipendenti del Consorzio hnno seguito il corso presso
Professional Aviation di Ozzano Emilia, altri tre sono
diventati esperti di aerofotogrammetria.

DRonEziNe - 60
Come formerete il vostro personale? Mavic Pro Platinum della DJI. Questo modello della compa-
Per prima cosa ci siamo informati circa l’iter autorizzativo e gnia leader nel mondo per produzione e vendita di droni, ci è
formativo da seguire per poter non solo acquistare e regola- sembrato il più adatto alle nostre esigenze operative, nonché
rizzare un drone per usi professionali, ma anche per disporre uno dei più performanti nella fascia consumer di riferimento.
di una “flotta” di piloti riconosciuti dall’ENAC e quindi pronti L’edizione Platinum presentava, inoltre, tra le sue caratteristi-
ad affrontare la “sfida” del volo nei nostri principali contesti che di innovazione anche una maggiore durata delle batterie
operativi. Analizzando l’elenco nazionale delle strutture accre- e una rilevante riduzione della rumorosità del SAPR. Questi
ditate da ENAC, ci siamo resi conto di essere molto fortunati. elementi ci avrebbero permesso di conciliare funzionalità del-
A pochi km dalle nostre sedi era presente una rinomata scuola lo strumento e sensibilità verso i luoghi interessati dalle opera-
di volo: la Professional Aviation di Ozzano dell’Emilia (BO). zioni di volo. Le dimensioni ridotte del Mavic, la sua leggerez-
Per ragioni logistiche e territoriali non potevamo non sceglier- za e trasportabilità ci hanno definitivamente convinto.
la come punto di partenza per il nostro ingresso nel mondo
In quali contesti avete volato e con quali esperienze?
SAPR. A seguito di un incontro di approfondimento con i
In meno di un anno di attività, sono stati già molti i contesti
responsabili del Centro di Addestramento di Ozzano, siamo
in cui abbiamo avuto l’occasione di utilizzare il drone per le
giunti alla conclusione che il corso APR basico per scena-
finalità operative di cui abbiamo parlato.
ri non critici poteva soddisfare – almeno in una prima fase
Ad esempio, negli ultimi mesi l’operatore accreditato alla gui-
– gran parte delle esigenze operative della Bonifica Renana.
da SAPR del settore agro-ambientale ha monitorato e mappato
Non escludiamo la possibilità di innalzare in futuro il livello
alcune aree umide di competenza della Bonifica Renana, uti-
di competenza dei nostri piloti anche nell’ambito di scenari di
lizzate sia come casse di espansione per la sicurezza idraulica
tipo critico.
del territorio, sia come zone di conservazione dell’ecosistema
Quanti piloti avrete? in quanto importanti aree di stazionamento e ripopolamento
Sei dipendenti della Renana, afferenti ai diversi settori indicati, delle specie migratorie (quindi luoghi di salvaguardia della
hanno preso parte al corso APR basico, che comprendeva due biodiversità). In collina e montagna, invece, grazie all’utilizzo
giornate di formazione teorica in aula e 30 esercitazioni prati- del drone riusciamo ad avere prospettive realistiche ed inte-
che di volo insieme all’istruttore Riccardo Bonora. ressanti sulle situazioni di dissesto idrogeologico, sia in fase
La possibilità di avere delle lezioni individuali è stata sicu- di progettazione ed esecuzione lavori, sia in termini di risulta-
ramente un valore aggiunto per sviluppare le competenze di to finale. Volare lungo i crinali dell’Appennino non è sempre
volo necessarie per operare poi in autonomia. semplice, poiché ogni contesto è a sé e va redatto un attento
In più 3 colleghi del settore agro-ambientale hanno frequen- piano di volo che tenga conto di tutti gli elementi presenti, del-
tato un corso esclusivamente teorico di areofotogrammetria, le pendenze e degli eventuali rischi. In questo si è rivelato mol-
utile per la realizzazione di ortofoto georeferenziate. to utile il consiglio di Riccardo Bonora di pianificare prima del
volo ogni dettaglio. Come era solito ripeterci durante il corso,
Che tipo di drone avete scelto?
conviene sempre «visualizzare nella testa quello che faremo,
Al momento dell’acquisto del drone nella primavera del 2018,
dopo un attento benchmarking, la nostra scelta è ricaduta sul prima ancora di farlo». 

DRonEziNe - 61
alle azzorre
con enrico pescantini
Un nuovo magnifico viaggio
di Enrico Pescantini, il
fotografo volante, che
questa volta ritrae con
un Mavic 2 l’arcipelago
portoghese a metà strada
tra Europa e Americhe

L
e Azzorre sono un arcipelago vulcanico letteralmente
in mezzo all’Oceano Atlantico: nonostante siano poli-
ticamente parte del Portogallo (e dunque si appliche-
ranno le regole comuni europee EASA per i droni), sono di
fatto a metà strada tra l’Europa e le Americhe. L’isola prin-
cipale è Sao Miguel, ed è un vero paradiso naturale, ideale
per gli appassionati di fotografia e soprattutto di fotografia
con i droni, grazie a sconfinati paesaggi e una quasi totale
assenza di insediamenti urbani.
Oggi le regole sono simili a quelle italiane, quindi volo a
vista e massima altitudine di 120 metri: per essere in regola,
inoltre, bisogna registrarsi ad un portale (anche in inglese)
indicando le informazioni
DRonEziNe - 62 personali e del drone, e un’idea
fotografia

Isola di Vila Franca do Campo

di dove si vuole volare sull’isola, con tempi di approvazione di circa un mese. Ma non fatevi
spaventare da questo: l’isola è scarsamente popolata, e si può volare senza disturbare praticamente
nessuno, eccezione fatta per le centinaia e centinaia di mucche presenti sull’isola!
Le distanze sono veramente corte, considerate che da una parte all’altra dell’isola ci vuole
circa un’ora di auto, quindi si può tornare ai punti d’interesse in diversi momenti della giorna-
ta, ottimizzando cosi la luce dell’alba o del tramonto. Occhio solo al meteo, che è estremamente
variabile: spesso e volentieri il cielo è coperto da nuvole bassissime, che arrivano ad avvolgere
completamente il paesaggio. Basta tuttavia spostarsi nell’isola, o aspettare poco più di un’ora, per
avere di nuovo il sole.
Consiglio ai fotografi dronisti di noleggiare l’auto ed esplorare in modo indipendente l’isola, ferman-
dosi ogni qual volta il paesaggio vi ispira un volo con il drone. Accessorio fondamentale è un caricatore
d’auto, che vi permetterà di caricare il drone tra una sosta e l’altra.
DRonEziNe - 63
DRonEziNe - 63
SETE CIDADES
È la zona più densa di crateri e laghi
vulcanici, con diversi punti panoramici
(i “miraduro”) dove poter decollare con
il drone. Ci sono in particolare due
crateri gemelli, e i famosi laghi di Sete
Cidades, divisi tra loro da un ponte ad
archi. Sicuramente una zona dove vale
la pena spendere una giornata intera,
e dove precipitarsi quando il tempo è
sereno e limpido.

DRonEziNe --64
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fotografia
LA COSTA OVEST
Questa zona costiera, vicino a Sete Cidades, offre il
caratteristico paese di Moisteros, con una bellissima
spiaggia nera e dei faraglioni poco distanti dalla costa,
molto interessanti da esplorare con il drone. Ponta
da Ferraria invece ospita una famosa spa, oltre che
una piscina naturale scavata negli scogli, con acqua
termale riscaldata.
Parte Centrale
La parte centrale dell’isola, vicino al capoluogo
dell’isola Ponta Dalgada, offre alcune lagune, come la
Lagoa do Fogo e la Lagoa do Congro, completamente
immersa nei boschi, e quindi “nascosta” dalla strada.
Alle Azzorre inoltre ci sono le uniche piantagioni di
tè d’Europa. Ce ne sono ben due, entrambe molto
scenografiche.

Furnas
Questo paese è una famosa località termale: in
particolare il parco dell’hotel Terra Nostra ha un
bellissimo lago di acqua termale riscaldata, oltre a dei
caratteristici giardini botanici.

DRonEziNe --66
66
Io lavoro senza patentino
#IoVoloTrecentino
(grazie ai libri e agli ebook Dronezine)

Tutti i segreti dei trecentini inoffensivi,


dalla registrazione a Enac alle regole
per il volo in aree proibite e riservate.
II EDIZIONE AMPLIATA e aggiornata*
48 pagine a colori
1,90€ ebook  2,90€ stampato
www.dronezine.it/libri#300 DRonEziNe - 67

*Al cosiddetto “Emendamento di Primavera”


SyllabuS

i droni vanno all'università


master pars a tor vergata
FABIO DEL FRATE, DIRETTORE DEL MASTER
Ingegnere elettronico, insegna
Telerilevamento e Cartografia
ed è docente del corso di Inqui-
namento Elettromagnetico.
Poiché dopo la laurea ha con-
seguito il Dottorato di Ricerca
Ne avevamo dato notizia circa un anno fa, e in Ingegneria Informatica e
dell’Automazione, per poi girare
ora sono iniziate le lezioni. Abbiamo deciso di il mondo per altri ambiti scienti-
vederci chiaro per i nostri lettori e siamo andati fici, ci piace pensare che i droni
lo abbiano riconciliato al suo
all’Università di Tor Vergata primo amore accademico per
l’informatica e l’automazione, le due scienze che sono

C
i ritroviamo, con molta sorpresa, in un Campus vero, mamma e papà dei droni.
uno dei più grandi in Europa, che si estende a perdita
Due discipline che ci fanno fantasticare di future reti tra
d’occhio. Individuiamo le strutture della Macroarea di droni suborbitali e satelliti, anche alla luce della lunga atti-
Ingegneria che ammicca, da una parte, ai severi edifici dell’A- vità di ricerca del professor Del Frate in materia di Monito-
genzia Spaziale Italiana e, dall’altra, introduce in rilassanti raggio Satellitare e le collaborazioni con l’Agenzia Spaziale
ed infiniti prati su cui il fine settimana volteggiano numerosi Europea e con l’Agenzia Spaziale Giapponese. 
droni nel clemente cielo tirrenico.
Chiediamo del Master in progettazione, applicazione e rego- magini, e probabilmente pure un paio di scuse per non averti
lamentazione di Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto in risposto subito.
questa ‘Silicon Valley’ piacevolmente verde, ma non pubbli- Indubbiamente è il tipo di ‘Prof’ cui affideremmo un Master
cizzata, ancorché appaia scientificamente decisamente Silicon in progettazione, applicazione e regolamentazione di Siste-
e, scopriremo presto, per nulla siliconata. mi Aeromobili a Pilotaggio Remoto. E di fatti, sulla scia del
Ci accoglie il direttore del master, Fabio Del Frate. grande entusiasmo dell’ Ing. Giuseppe Daniele Carrabba,
Che scopriamo essere una persona alla mano, riflessiva e aper- compianto Direttore Centrale Regolazione Aerea di ENAC, si
ta. Non esattamente il ritratto del barone universitario che ave- premurò che questo Master fosse organizzato congiuntamente
vamo in mente. Anzi, ci sembra un professore a cui se mandi dall’Università di Roma “Tor Vergata” e dall’ENAC.
una mail per farti spiegare qualcosa che non hai capito in aula, Direttore, una cosa che ci ha colpito subito di questo Master:
ti arriva in serata il chiarimento chiesto, con vari esempi ed im- il fatto che si impara a progettare Droni, ma anche a pilotarli:

DRonEziNe - 68
SyllabuS

Chi si può iscrivere: chiunque abbia conseguito


almeno una laurea triennale
Quanto costa: 4 mila euro
Quanto dura: Un anno accademico. L’attività forma-
tiva prevede 60 crediti formativi, pari a 1.500 ore,
di cui: 400 ore di lezioni e laboratori e 250 ore per
tirocinio formativo
Dove lo trovo: masterpars.uniroma2.it

insomma un Master che ‘sforna’ progettisti – piloti sapr.


FDF: Si, e lo facciamo con una delle scuole di pilotaggio
droni più prestigiose, con un consolidato know how aeronau-
tico tradizionale ed una straordinaria competenza in videoma-
king: Aerovision di Roma, certificata ISO dallo stesso ente che
ha certificato Enac ed Enav.
È la prima volta che l’università pensa ad un progettista non
solo davanti ad un monitor a tracciare un progetto, ma anche
come un ‘operativo’ che pilota droni.
FDF: Non abbiamo pensato a un nuovo Master per arricchire Ci ha creduto dall'inizio
un catalogo ma per colmare quella che per noi è al momento Daniele Carrabba di ENAC,
una lacuna nell’ambito della formazione di alto livello. Questo recentemente scomparso, è stato uno dei
è un Master pensato per il mercato dei professionisti dei SAPR fautori del Master dell’ateneo romano.
e delle imprese per i SAPR.
I droni hanno rivoluzionato il mondo aeronautico e il suo iper- purtroppo. Di fatto, i tre termini che compaiono nel titolo del
specialismo. Ciò che affascina del ‘mondo dei droni’ è che Master, Progettazione, Applicazione, Regolamentazione,
uno stesso individuo progetta la modifica di un mezzo aereo, rappresentano ambiti di conoscenza che partono con sovrap-
costruisce con una stampante 3D i paraeliche e le parti sosti- posizioni limitate ma che, se parliamo della costruzione di un
tutive per alleggerire il drone, poi ne redige il manuale, cura la profilo professionale esperto che opera nel mondo dei droni,
burocrazia del caso, pilota il suo drone e si destreggia tra le re- devono necessariamente trovare una sintesi. È questa la sfida
gole sui SAPR, in continua evoluzione…tutto questo favorisce del Master, in questo senso un’iniziativa didattica unica in Ita-
l’agilità cognitiva, una qualità straordinaria ed anacronistica lia, per di più di livello accademico. Non solo, il Master vuole

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SyllabuS

fornire alla comunità italiana interessata ai droni, gli strumenti Lo staff di Aerovision, la scuola di volo
per superare le sfide che arrivano dall’Unione Europea. Per romana partner del Master
esempio, il mercato degli “alleggeritori” dei droni può conti-
nuare, ma è destinato a sparire se non è in grado di Progettare inaugurale del Master. Lui è un esperto incline ad analizzare
kit a norma CE. Insegnare a progettare a persone cui si insegna il mondo droni da diverse prospettive spesso inedite ed illu-
a volare con i droni ha lo scopo di farli applicare su qualcosa di minanti.
utile conoscendo in prima persona i bisogni e le difficoltà che
incontra un operatore di SAPR. Abbiamo voluto creare consa- Immaginiamo che in un Master interdisciplinare come questo
pevolezza in prima persona e competenza per indurre ad idea- bisognava iniziare toccando le tre aree disciplinari: progetta-
re modifiche per rendere più smart ed easy mezzi ed accessori. zione, applicazione e regolamentazione.

Traspare molto orientamento a creare opportunità di busi- FDF: Sicuramente, ma la nostra motivazione è anche stata
ness dagli scopi didattici del Master un’altra. Il nostro Master serve a capire e conoscere la proget-
tazione, le applicazioni operative e la regolamentazione SAPR
FDF: Infatti, anche la scelta di avere come lezione inaugu- ed avevamo, quindi, bisogno di qualcuno che conoscesse il
rale del Master PARS un seminario fatto dal dott. Gabriele mercato e le sue prospettive.
Di Marino, Dirigente Specialista aeronautico della Polizia di Noi Di Marino l’abbiamo conosciuto per il suo ruolo istituzio-
Stato, sul tema “Tecnologia ed Operatività dei SAPR, civili e nale aeronautico: da circa 10 anni, analizza sul piano tecnico
di Stato, nell’evoluzione normativa attuale” risponde a questa ed economico il mercato avio di beni e servizi, sia civili che
finalità. militari, elaborando nel settore aeronautico tradizionale capi-
E così dicendo, il Prof. Del Frate ci invita a seguirlo per rag- tolati tecnici e clausole contrattuali molto innovative e conve-
giungere l’aula Galileo, quella dove si terrà la lezione inaugu- nienti (a giudicare dai prezzi di altre Amministrazioni).
rale del Master tenuta appunto dal Dott. Di Marino. Mentre A questo punto il Prof. Del Frate si congeda per salutare il
lo accompagniamo aggiunge: “Siamo molto lieti che il Dott. relatore, ma anche altri invitati di rilievo, alcuni dei quali sa-
Di Marino abbia accettato il nostro invito a tenere la lezione ranno docenti del Master. Tra gli altri sono presenti, Filippo
Trigilio, Colonnello del Genio Capo Ufficio Certificazione
della DAAA dell’AM, l’ing. Federica Mastracci, leader della
componente Telespazio di D-flight, l’ing. Cristiano Baldoni,
di recente nominato AD di D-flight, il Presidente di Aerovi-
sion, Dott.ssa Loredana Scaffa.
FDF: fin dalla lezione inaugurale volevamo catapultare i no-
stri frequentatori sui mutamenti in atto nel mercato e sulle op-
portunità, anche in campo operativo ed addestrativo, derivanti
dall’evoluzione della normativa sui SAPR. Il seminario che ha
tenuto il Dott. Di Marino ha superato le pur rosee aspettative.

Gabriele Di Marino
alla lezione inaugurale del Master

DRonEziNe - 70
DRonEziNe - 71
SyllabuS

AGILITÀ COGNITIVA E REGOLE DI STATO


Durante la lezione inaugurale, Di Marino ha affrontato il tema
della valorizzazione dell’agilità cognitiva dell’operatore SAPR in
contrapposizione allo specialismo disciplinare che caratterizza
il mondo aeronautico. Un mondo che, secondo Di Marino, pur
elevando le competenze specialistiche compromette la coe-
renza dei sistemi e la loro celerità di risposta alle sfide che,
trasversalmente, toccano vari campi disciplinari.
La lezione è stata arricchita anche di consigli per valorizzare
le attuale scuole di addestramento e le produzioni italiane di
droni. Evidenzia le differenze tra ENAC e DAAA (cioè Armae-
reo, l’Autorità per l’aeronavigabilità degli aeromobili di Stato)
in materia certificativa del software del sistema primario di co-
mando e controllo. Per ENAC deve essere conforme agli stan-
dard aeronautici di cui alla specifica EUROCAE ED-12, almeno
al livello “D” di affidabilità progettuale.
Invece, i requisiti di software richiesti dalla DAAA sono più im-
pegnativi dell’EUROCAE 12 preferito da ENAC che, comunque,
non esclude che standard alternativi possono essere accettati
ove soddisfino gli stessi obiettivi di affidabilità dell’EUROCAE
12. DAAA fa riferimento alla RTCA-DO-178C oppure alla pub- Ci sembra che il Di Marino nel suo seminario non abbia par-
blicazione NATO AOP-52. RTCA-DO-178C, le Software Con-
lato solo di agilità cognitiva
siderations in Airborne Systems and Equipment Certification
pubblicate da RTCA, Radio Technical Commission for Aeronau- FDF: Sì, l’agilità cognitiva hanno dovuto impiegarla i presen-
tics. ti per entrare le specifiche tecniche illustrate dal Dirigente Di
L’ultimo documento si chiama DO-178C / ED-12C ed è sta- Marino. Ma non sono mancati momenti meno impegnativi.
to completato a novembre 2011. RTCA non è una agenzia Su un tema che so a Lei caro, l’aeromodellismo, è stato molto
USA ma un consesso di iniziativa privata, sponsored dalla FAA. interessante lo scambio di riflessioni sulle norme EASA tra Di
Infatti, la FAA ha approvato l’AC 20-115C il 19 luglio 2013, Marino e Baldoni.
riconoscendo il DO-178C uno strumento accettabile, ma non
l’unico mezzo, per dimostrare la conformità con i regolamen- Su queste preferenze della DAAA che condizionano notevol-
ti di aeronavigabilità applicabili per gli aspetti di certificazione mente la progettazione e, dunque, la produzione nazionale di
dei software di sistemi ed apparecchiature aeronautiche: "for droni che, dovrebbe essere duplicata e diversificata dall’a-
showing compliance with the applicable airworthiness regula- zienda produttrice, che idea si è fatta, come la commenterebbe
tions for the software aspects of airborne systems and equip- con i frequentatori del Master ?
ment certification".
Quindi, una certificazione civile ottenuta da ENAC, per esem- FDF: Nessuna, gli direi di chiederlo al Colonnello Trigilio,
pio, a norma dell’art.10 comma 6 Reg Enac Mezzi APR non vie- che ci ha onorato della sua presenza. Aeronautica Militare è
ne recepita automaticamente dalla DAAA, ma potrebbe essere un nostro Partner di rilevo, ci supporta nella didattica del Ma-
riconosciuta solo in parte e utilizzata come punto di partenza ster ed ha un frequentatore, un Ufficiale superiore pilota che si
da integrare con ulteriori attività certificative. occupa del settore SAPR. Anche Telespazio è un Partner im-
Di Marino segnala tuttavia che questa forte divergenza tra portante per il Master e ben 3 frequentatori del Master proven-
ENAC e DAAA non si riscontra assolutamente per i mezzi ae- gono da Telespazio, mentre due da e-GEOS, altra importante
rei tradizionali. Qualora un aeromobile sia alle valutazioni della azienda nazionale del settore aerospazio.
DAAA, ai fini della certificazione di tipo aeromobile militare, la
DAAA potrà recepire senza I frequentatori del Master saranno aggiornati sulla regola-
ulteriori valutazioni l’attivi- mentazione direttamente da ENAC e sull’U-Space direttamen-
tà svolta da EASA/ENAC o te da esperti D-Flight ?
FAA, purché, ovviamente,
quell’aeromobile sia pro-
FDF: Esatto, questo è un valore aggiunto, forse più unico
gettato su una configura- che raro. A spiegare la regolamentazione ENAC, che è uno
zione base con certificato dei moduli del Master, ci saranno coloro che hanno scritto la
di tipo civile.  Regolamentazione. Come sa ENAC sarà chiamata ad emanare
la normativa transitoria, tra il Regolamento nazionale SAPR

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SyllabuS

e l’entrata in vigore delle norme EASA. In realtà cercheremo chire con la frequenza del Master. In ogni modo, abbiamo as-
di impartire le lezioni di Regolamentazione ai nostri frequen- secondato l’aspirazione dei frequentatori a svolgere il tirocinio
tatori dopo, non prima, dell’emanazione delle norme transi- nel tipo d’impresa e nelle sedi geografiche di preferenza. In
torie dei SAPR e l’implementazione dell’U-Space da parte particolare, per 3 frequentatori stiamo raggiungendo un’intesa
di D-Flight. Poi però dobbiamo trovare anche uno spazio nel con la Direzione centrale dei servizi tecnico-logistici e della
cronoprogramma per l’esame, appena sarà emanato, del De- gestione patrimoniale del Dipartimento della Pubblica Sicu-
creto Interministeriale Interno, Difesa, Trasporti, Economia ed rezza/Polizia di Stato. Per un altro studente abbiamo un accor-
ENAC con cui si regolamenteranno i droni di tutte le specialità do con l'azienda Aerialclick, un altro importante partner del
delle Forze di Polizia. Uno sblocco all’impiego dei droni, da Master che si occupa di progettazione.
parte delle Forze di Polizia, che potrebbe determinare appalti
Chi si può iscrivere al Master e quanto costa ?
per acquisto o noleggio di droni, nonchè servizi SAPR privati
per finalità di polizia, con volumi di vendite di beni e servizi FDF: Può presentare la sua candidatura di ammissione al Ma-
notevoli ed inediti. ster chiunque abbia conseguito almeno una laurea triennale.
Il costo è di 4 mila euro, che riteniamo essere una cifra al-
Professore, ad averne di problemi organizzativi del genere…
tamente competitiva, visto che al termine del Master oltre al
non sa quanti dei nostri lettori vorrebbero trovarsi in aula con
titolo accademico, viene anche fornito il certificato di pilota
i docenti del suo Master che gli spiegano la regolamentazione.
riconosciuto da ENAC, che già da solo rappresenta una cifra
FDF: Non dimentichiamo che il Master è anche Progettazio- significativa .
ne ed Applicazione e sono svolte a livello non inferiore della
Quanti sono stati gli iscritti quest’anno?
Regolamentazione.
FDF: Abbiamo avuto 15 iscritti, che ritengo sia un risultato
Leggiamo dal programma del Master che è previsto un tiroci- molto buono. Le discipline di provenienza sono in prevalenza
nio pratico di 250 ore per ogni frequentatore. Dove si manda- ingegneristiche, ma abbiamo anche laureati in scienze forestali
no a fare uno stage i frequentatori di un Master così ? e statistiche. Stiamo già iniziando a lavorare per il prossimo
FDF: Per la Direzione del Master questo non è un problema. anno puntando a un numero di iscrizioni superiore. 
La massima parte dei nostri frequentatori è già impegnata in
varie imprese del settore SAPR, alcuni sono dei nomi molto
noti nel settore che hanno colto l’opportunità di vedere cer-
tificata da un titolo universitario, il Master PARS appunto, la
competenza sostanziale che hanno e che hanno inteso arric-

Dal concerto all'aula


Il drone di HighView in volo durante il concerto dei
Pearl Jam agli IDays 2018. Di Marino era sul posto per
studiare come gli "operativi’"dei sapr (nell’occasione
Marco Ferrara e Salvatore Grita) riescono a realizzare
ottime riprese in sicurezza, di sera, in un concerto da oltre
60mila spettatori. Ferrara ha poi regalato a Di Marino
uno dei paraeliche usati in questa occasione, che è stato
mostrato agli studenti.

DRonEziNe - 73
SyllabuS

SCOMMESSA VINTA A BENEVENTO


550 EURO PER BASE E CRITICO
Quindici soci di DronEzine hanno terminato
standard e i syllabus di ENAC. Un risultato di cui andiamo
la prima parte del corso intensivo per piloti
particolarmente fieri. Per forza di cose, il corso è stato con-
professionisti di droni, ottenendo in un solo centrato in un weekend lungo, anche perché molti sono venuti
weekend lungo l’Attestato ENAC base presso da lontano per non perdere questa opportunità unica, e han-
l’Aeroclub di Benevento, scuola convenzionata no trovato ad accoglierli l’agriturismo convenzionato molto
vicino all’aeroclub, Collina del Roseto. Così si è cominciato
con Dronezine ormai da diversi anni. la mattina presto, addirittura alle 7, e grazie alla disponibilità
Ora attendono l’inizio dei corsi per il critico dei gestori della struttura è stato possibile anche fare colazione

L
a scommessa è stata vinta: offrire un corso ENAC per a un orario inusuale per l’agriturismo stesso, cosa che aveva
l’attestato di pilota remoto (il patentino, in altre parole) causato un poco di apprensione ad alcuni corsisti. Ma comun-
con un costo molto inferiore allo standard di mercato, que Anna Accetto, responsabile dei corsi dell’aeroclub campa-
300 euro per il base e 550 euro per base+critico. Unico re- no, si era svegliata all’alba per portare a tutti cornetti freschi di
quisito, essere soci di Dronezine ed essere disposti a raggiun- pasticceria e non rischiare che qualcuno affrontasse a stomaco
gere il campo che abbiamo selezionato per questo test: L’a- vuoto le impegnative sessioni di volo e corsi in aula.
eroclub Generale Collarile di Benevento, che è uno dei più «Per noi è stata una novità un corso intensivo così concentra-
“antichi” (si fa per dire) Centri di Addestramento riconosciuto to» ci dice Anna Accetto. «Ma parlando con i corsisti mi sono
da ENAC. convinta che ha assolutamente senso. Molti lavorano, alcuni
Anche per noi era un esperimento, una difficile alchimia per sono venuti davvero da lontano, anche da Como, e fare in fret-
riuscire a centrare l’obiettivo di offrire un corso di alto livello a ta e bene era la nostra missione. Certo è stato impegnativo, le
un costo sostenibile per tutti, sia gli allievi sia la scuola di volo, ore sono tante. Molti erano già bravi e la parte pratica è filata
tenendo anche conto del fatto che con l’arrivo delle regole co- via liscia, salvo poche persone con meno esperienza a cui ab-
muni EASA potrebbe esserci minor necessità di formazione biamo dovuto dedicare particolare attenzione. Ma tutti hanno
nei CA, grazie alle OPEN, ma anche del fatto che gli attestati apprezzato di fare tutto in un weekend. Alcuni sono arrivati
presi con le regole di oggi saranno convertiti alle licenze pro- all’agriturismo già giovedì. Missione compiuta, quindi. Sono
fessionali europee e quindi aprire le porte della professione di tutti contenti e abbiamo messo in campo tutti gli istruttori del
pilota di droni a un mercato di quasi 600 milioni di persone, nostro disciplinare». E bisogna dire grazie anche al meteo, la
quanti sono gli abitanti dello spazio EASA (la Ue più Svizzera, grande incognita di questa operazione. Ora via alla seconda
Norvegia e Liechtenstein). parte, il critico: «Cercherò di fare gruppi da 5 persone» ci dice
Quante polemiche per nulla! Accetto. E via, verso l’infinito e oltre. 
In molti nei social avevano espresso dubbi sul fatto che ci
saremmo riusciti, ma l’ottimo risultato messo a segno a Be-
nevento chiude le polemiche: in tre giorni e con 300 euro si
può tranquillamente fare un corso professionale rispettando gli

L'agriturismo convenzionato
dove hanno alloggiato i corsisti

DRonEziNe - 74
SyllabuS

Incontro tra ENAC e associazione SAPRAI


formazione dei piloti ai tempi di EASA
di Rita Antonietta Taglialatela
presidente pro tempore di SAPRAI
Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro tra
la Direzione Regolazione Personale e
dell’ Ente con numerazione LIC-15A e successivamente riti-
Operazioni Volo di ENAC ed il Presidente rata, la Direzione ha chiarito che tale documento, pur essendo
dell’ Associazione SAPRAI – SAPR Aviazione stato preparato con finalità di allineamento preliminare agli
Italiana. L’ Associazione, che rappresenta standard europei, pochi giorni dopo la sua pubblicazione non
era già più attuale proprio a causa della ancora eccessivamente
numerosi Centri di Addestramento APR italiani, entropica evoluzione dei documenti EASA in merito ed è per-
è stata convocata per tratteggiare quello tanto stata per il momento posta fuori dalle discussioni.
che potrebbe essere disposto nel cosiddetto Per quanto riguarda SAPRAI, ci siamo resi disponibili per
“periodo transitorio” tra il regolamento APR processi collaborativi con l’Autorità ed in particolare è stata
Italiano e quello Europeo accolta la nostra partecipazione specialmente per quanto ri-
guarda gli argomenti comuni non solo ai piloti professionisti

I L Direttore della Regolazione Personale e Operazioni Volo ma anche a quelli dilettanti che, con l’avvento della nuova re-
di ENAC ha comunicato al Presidente di SAPRAI che è in golamentazione, dovranno prima o poi sostenere un (facile ma
corso il tavolo tecnico con alcune associazioni di categoria necessario) percorso al fine di poter operare in sicurezza. 
che comunque non detengono alcuno status di riconoscimento
particolare da parte dell’Autorità in quanto la stessa, per quan-
to riguarda il settore APR, come da regolamento, riconosce
solo Operatori e Centri Addestramento certificati. Purtroppo
non è fisicamente possibile avere tutti gli stakeholders presenti
nemmeno nella sala conferenze e per questo il lavoro prelimi-
nare viene svolto con degli organismi rappresentativi: questo
comunque non inficia il processo decisionale degli interessati
in quanto sarà possibile come di consueto, valutare le bozze
dei nuovi documenti, quando saranno disponibili, direttamen-
te sul sito di ENAC.
Per quanto riguarda l’evoluzione normativa si ritiene ancora
prematuro considerare un quadro definito a causa della conti-
nua evoluzione del nascente regolamento europeo mentre al-
cuni processi sono in corso per definire le nuove metodologie
addestrative: in questo contesto stanno operando tutte le asso-
ciazioni con compiti e finalità differenti.
A proposito della bozza di circolare serie LIC apparsa sul sito

DRonEziNe - 75
SyllabuS
scuole convenzionate con dronezine

DRONE AVIATION (ROMA) AlphaLima (Torino, Cuneo, Genova)


Enac.CA. Apr.006 Enac.CA. Apr.007

Presso il Centro di Addestramento Drone Aviation è possibile Alpha Lima Aviation srl è, dal 2014, la prima scuola per piloti di
svolgere un percorso formativo completo per divenire pilota di droni in Piemonte ed ha formato allievi provenienti da tutta Eu-
Apr ufficialmente riconosciuto da Enac per categorie e classi di ropa. Non effettua operazioni specializzate conto terzi (saremmo
Apr a scelta tra Ala Fissa e Multirotori. inammissibilmente concorrenti dei nostri allievi, dicono) e usano
solo macchine di altissimo livello costruite da Pro S3, MC Clic e
MJ. La scuola è stata votata dagli ex allievi come la prima scuola
in Italia per qualità di insegnamento ed è in seconda posizione
nella classifica globale DronEzine.
Tel: 06 66183614
info@droneaviation.info Tel 011-542284 (TO)  392-4905310 (CN)  388-8000880 (GE)
info@alaviation.it  scuoladronigenova@gmail.com
ADDESTRAMENTO sapr www.007.srl
VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE ADDESTRAMENTO sapr
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG) VL/Mc(MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
VL/AP (ALA FISSA>4KG <25 KG)
BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE

Webinar DronEzine
Comodamente da casa tua
#IoVoloSicuro
per hobbisti
#IoVoloTrecentino
per operatori di SAPR inoffensivi

DRonEziNe - 76
SyllabuS
aerovision academy (RM, LE, PA, BA, SIBARI ) FTO PADOVA (PADOVA)
Enac.CA. Apr.009 Enac.CA. Apr.008

Le lezioni di teoria si tengono presso la nuova Academy in via Il corso è suddiviso in una parte teorica (16 ore + quiz finale) che
Duccio di Buoninsegna, 55 a ROMA (EUR) e la pratica presso il sarà svolta in aula e di norma prevederà due domeniche consecu-
centro volo FLYRoma in Via Prenestina Nuova a Roma. tive nei mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre per agevolare chi
Inoltre la scuola offre anche i corsi di Aero Filmaking dedicati a lavora e studia durante la settimana.
chi intende apprendere tutte le tecniche di ripresa video ed edi- La parte pratica invece verrà organizzata direttamente con gli
ting del materiale girato e produrre un video in autonomia dalla istruttori di volo e potrà essere svolta in base alle singole esigenze
scrittura alla post produzione. Dopo l’attestato i servizi proseguo- e occuperà 2 o 3 giornate di volo (in funzione delle disponibilità).
no come consulenza per la dichiarazione di rispondenza, l’iscri- Le ore di volo previste dalla normativa sono 5, suddivise in 30
zione sul portale D-Flight e il QR code da applicare sui mezzi. missioni di volo.
Tel: 06 5190363 info@ftoremotefly.com
www.aerovision.online www.ftoremotefly.com/corsi

ADDESTRAMENTO sapr ADDESTRAMENTO sapr


VL/Ap BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
VL/Mc BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE BASICO/CONVERSIONE
L/Mc BASICO/CRITICO/STRUTTORI/CONVERSIONE L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG)
L/As BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE BASICO/CONVERSIONE

Professional Aviation (bologna) Gen. Collarile (BENEVENTO)


Enac.CA. Apr.012 Enac.CA. Apr.18

L’associazione nasce nel 1992, fondata da alcuni appassionati del


La scuola opera nell’aviosuperficie di Ozzano Emilia, ben nota agli volo e già operanti nel settore aeronautico con la denominazione
appassionati perché sede di una importante manifestazione aero- di Club Aereo Benevento.
modellistica. Si tratta di un’azienda giovane ma che poggia sulle La sua sede è sull’ex aeroporto militare di Olivola usato durante
solide basi di una forte passione per il volo e di una grande profes- la Seconda Guerra Mondiale quale base operativa per i caccia del
sionalità e preparazione. “Il volo è la nostra vita e la nostra missione regime e della Luftwaffe. Sullo stesso Aeroporto ebbe anche sede
è esserci, per tutti coloro che al volo vogliono avvicinarsi, per passio- la Società Aeronautica Sannita che venne assorbita in seguito dal-
ne, per professione, per hobby” dicono i responsabili della struttura. la Aermacchi.
Tel: 051795009 mobile 3474234568 www.aeroportobenevento.it
www.cirrusaviation.it Tel: 0824 776264

ADDESTRAMENTO sapr ADDESTRAMENTO sapr


VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG) VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/CONVERSIONE BASICO/CRITICO/CONVERSIONE
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG) L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG)
BASICO/CONVERSIONE BASICO/CRiTICO/CONVERSIONE/

Sconto 10% ai soci e abbonati di DronEzine


I centri presentati in questa rubrica sono tutti convenzionati con DronEzine. I soci in regola con i versamenti e gli abbonati hanno diritto allo sconto

DRonEziNe - 77
SyllabuS
MILANO MONGOLFIERE (PAVIA) CLUB ASTRA (PAVIA)
Enac.CA. Apr.023 Enac.CA. Apr.025

Milano Mongolfiere è una società certificata come operatore per Club Astra è una famosa scuola per VDS (aerei ultraleggeri) ca-
il trasporto passeggeri con mongolfiere e come scuola di volo pitanata dall’ingegner Nando Groppo, che ha messo a disposizio-
autorizzata a fornire istruzione per questo particolare tipo di ne dei propri allievi i suoi innumerevoli anni di esperienza come
aeromobili. Dal 2014 ha deciso di mettere a disposizione le sue pilota, progettista e costruttore di aerei ultraleggeri. In più di un
competenze nell’istruzione anche a coloro che desiderano diven- quarto di secolo di attività hanno conseguito l’attestato VDS. L’A-
tare operatori professionisti di Sapr, creando il marchio Milano viosuperficie Club Astra è stata sede per lo svolgimento di tre cor-
Droni. La struttura è a soli 25 km da Milano. La struttura è in si istruttori nazionali tenutisi nel 1999, nel 2002 e nel 2005.
grado di aiutare il neo operatore anche nella redazione della ma- La scuola si trova a Mezzana Bigli, comodamente raggiungibile
nualistica necessaria, richiesta dalla vigente normativa sui droni. da Milano, Genova e Alessandria.
Tel: 393 9555181  0382 973674 Tel: 0384 88097
www.milanodroni.com www.scuolavoloastra.it

ADDESTRAMENTO sapr ADDESTRAMENTO sapr


VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG) VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE BASICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG) L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG)
BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE BASICO/CRITICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE

GEOSKyLAB (BERGAMO) CARDTECH (PADOVA e potenza)


Enac.CA. Apr.026 Enac.CA. Apr.028

La padovana Cardtech è socio fondatore dell’associazione di ca-


GeoSkyLab è stata la prima azienda autorizzata dall’Autorità Ae- tegoria AiDroni, e vanta una esperienza quinquennale anche nei
ronautica Enac come organizzazione di consulenza e d’addestra- servizi industriali e agricoli. La struttura conta su quattro istrut-
mento piloti droni. tori,quattro esaminatori, sette piloti e cinque Apr. È una delle
Il fondatore Carlo Giorgio Facchetti proviene dal mondo aero- pochissime scuole a offrire anche corsi per elicotteri senza pilota.
nautico e vanta un’esperienza come pilota professionista con oltre
Tel: 335 5387925
2.500 ore di volo, e dal 2010 si occupa di droni professionali.
corsi@cardtech-srl.it
La sede operativa di GeoSkyLab si trova presso il Polo d’Innova-
zione Tecnologica a Dalmine (Bg).
ADDESTRAMENTO sapr
www.geoskylab.com VL/Ap (ALA FISSA >300g <4 KG) - L/Ap (Ala fissa >4kg <25 KG)
Tel: 393 8982297 BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
L/Hc (ELICOTTERI >4KG <25 KG)
BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
ADDESTRAMENTO sapr
VL/MC (MULTICOTTERI >300g <4KG)
VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
BASICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE
L/MC (MULTICOTTERI >4KG <25KG)
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG)
BASICO/CRITICO/ ISTRUTTORI/CONVERSIONE
BASICO/CRITICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE

OLTRE LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA


CORSI PROFESSIONALI PER L'USO DEI DRONI NELL'INDUSTRIA, AGRICOLTURA, PROTEZIONE CIVILE

DRonEziNe - 78
SyllabuS
ETRURIA VOLO (Arezzo) zefiro ricerca&innovazione (lucca)
Enac.CA. Apr.030 Enac.CA. Apr.034

Etruria Volo Srl nasce nel 2015 ed ha la sua base operativa presso
l’Aero Club Serristori di Castiglion Fiorentino (AR). Zefiro Ricerca & Innovazione è un’organizzazione consulente e
Un Team di esperti piloti, ingegneri e istruttori è a disposizione di un Centro di Addestramento certificato Enac per la promozione,
privati, imprese ed enti pubblici e fornisce consulenza sia in Italia lo sviluppo, e la formazione di nuove figure professionali, piloti
che all’estero. ed operatori, dei Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto per le
Etruria Volo Srl è stata riconosciuta da Enac come Operatore applicazioni nell’ambito civile, agricolo e industriale.
sapr, ATO e Centro di Addestramento. Fornisce formazione teorica e addestramento pratico ai piloti,
consulenza e supporto tecnico per attività sperimentali e per la
Tel: 0575 653445 predisposizione di tutta la manualistica necessaria.
info@etruriavolo.it
www.zefiroinnovazione.it
ADDESTRAMENTO sapr Tel: 0583 1536284 (dalle 9,00 alle 13,00)
VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE ADDESTRAMENTO sapr
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG) VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE BASICO/CRITICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE
VL/Ap (ALA FISSA>300g <4 KG) L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG)
BASICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE BASICO/CRITICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE

Aeroclub ceraso (BARI) HELI PROTECTION EUROPE (RI,BO,MI)


Enac.CA. Apr.035 Enac.CA. Apr.40

La sede dell’Aeroclub Ceraso è un’aviosuperficie situata nel ter-


ritorio comunale di Altamura, al Km 12,5 della Strada Provinciale Heli Protection Europe (HPE) è una compagnia specializzata
151 che collega Altamura a Ruvo di Puglia. Con 25 anni di storia in gestione dell’aeronavigabilità, formazione, addestramento ed
l’aviosuperficie pugliese si è aperta ai droni tre anni e mezzo fa, operazioni con elicotteri, aerei ed RPAS (droni). Creata nel 2009
con i primi corsi per l’Attestato di Pilota remoto. Responsabile da società europee leader nel settore aeronautico, organizza corsi
della formazione è il comandante Pasquale Pichichero, pilota di per l’ottenimento dell’Attestato di pilota remoto a Rieti e nelle sedi
aerei ed elicotteri. La struttura offre anche ristorazione e camere secondarie di Milano (Cerro Maggiore) e Bologna Argelato pres-
a disposizione degli allievi fuori sede. so il polo industriale Centergros.

080 3036603 cell. 3394346599 www.hpeurope.it


ghibli.ceraso@alice.it Tel. +39 329 664 5984 - scuoladroni@hpeurope.it

ADDESTRAMENTO sapr ADDESTRAMENTO sapr


VL/Mc BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE VL/Ap BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
L/Ap BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
VL/Mc BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
L/Mc BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE

VUOI IL “PATENTINO” PER I DRONI?


CON DRONEZINE RISPARMI! ABBONATI ORA, E ACCEDI ALLE CONVENZIONI PER I SOCI. A PARTIRE DA 24,90 EURO ALL’ANNO

DRonEziNe - 79
SyllabuS
AEROCLUB DI VARESE (VARESE) xcrowd (Napoli)
Enac.CA. Apr.003 Enac.CA. Apr.048

L’Aeroclub di Varese opera sull’aeroporto di Venegono Inferiore, “Siamo professionisti del mondo dei droni, che hanno lavorato
sede amministrativa e operativa di una delle più prestigiose scuo- sodo per trasformare la propria passione in lavoro. Siamo perso-
le di volo in Italia. Tra i punti di forza un gruppo di istruttori pro- ne cresciute puntando in alto, ma con l’obiettivo di non perdere
fessionali, motivati e con una consolidata esperienza nel campo il contatto con le strade e la gente. Per questo abbiamo deciso di
dell’addestramento. La scuola è autorizzata, nella categoria MC spezzare le rigide barriere del nostro settore e aprirlo a chi la pen-
(Multicottero) classi VL e L ad effettuare corsi teorico / pratici sa come noi, a chi ce l’ha fatta o semplicemente a chi ci vuole pro-
per ottenere l’Attestato di Pilota Apr, l’Abilitazione alle Operazioni vare” dicono i responsabili della scuola napoletana e si rivolgono
Critiche, l’Abilitazione ad Istruttore e la Conversione delle Com- ai giovani nerd, cresciuti con le dita piantate su un joypad, oltre
petenze per i vecchi attestati. che alle aziende che vogliono volare alto.

Tel. 392 5486471-348 3841343


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ADDESTRAMENTO sapr VL/Mc BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG) L/Mc BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSION
BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
COSTI: 450 € TEORIA, PRATICA SECONDO ESIGENZE INDIVIDUALI

aprflytech (Milano) Cogtech (CT, RG)


Enac.CA. Apr.051 Enac.CA. Apr.053

AprFlyTech è un team composto da professionisti tra cui avvo- Il punto di forza e’ costituito dal team “Training” di Istruttori ed
cati, Ingegneri, personale certificato Enac, istruttori di volo Enac, Esaminatori: tutti professionisti del mondo Aeronautico con va-
particolarmente attenta ai progetti sapr legati alla sicurezza e sta esperienza. I team-leader hanno al loro attivo decine di mi-
videosorveglianza. Oltre alla scuola di volo per l’ottenimento gliaia di ore di volo ed istruzionali conseguite presso compagnie
dell’Attestato di Pilota Remoto, l’azienda milanese è produttore sia aeree e forze armate nazionali ed internazionali. Parte del team
di grandi droni specializzati nel controllo del territorio, come lo anche giovanissimi talenti ricchi di passione e motivazione.
Stealth, sia di kit di conversione per trasformare in trecentini gli La tecnologia è in parte autoprodotta, in parte prodotta dai mi-
Spark. I corsi si svolgono per la parte teorica a Paderno Dugnano gliori provider nazionali ed internazionali per la formazione ele-
(MI), la parte pratica a Bovisio M.go (MB). arning, per consentire agli allievi di studiare comodamente da
casa, svolgendo parte del corso online, di simulatori di volo dedi-
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ADDESTRAMENTO sapr
Corsi per trecentini - corsi per hobbisti
VL/Mc BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE

Corsi non obbligatori


In diverse scuole convenzionate sono attivi i corsi #IoVoloSicuro per hobbisti e #IoVoloTrecentino per operatori di micro sapr inoffensivi

DRonEziNe - 80
scuole convenzionate
SyllabuS
TOSCANA
Arezzo: Etruria Volo (AR)
Località Manciano, 225 52043 Castiglion Fiorentino (Arezzo)
tel. 0575 653445- cell. 3428155315 info@etruriavolo.it - www.etruriavolo.it

Lucca: Zefiro Ricerca & Innovazione


Aeroporto di Capannori- info@zefiroinnovazione.it
Tel: 0583 1536284 (dalle 9,00 alle 13,00) cel: 392 9433836

ABRUZZO
L’Aquila: Aero Club L’Aquila
apr@aeroclublaquila.it - www.aerocublaquila.it
Telefono: 0862 1965795 - 324 5337367- 328 2320752

Teramo: CardTech
Piazzetta Modin 12/2 35129 Padova Tel 329 7548019
sei socio di dronezine?
LAZIO
qui hai lo sconto Roma: Drone Aviation Srls
Via Giulio Pittarelli, 169 - 00166 Roma
PIEMONTE e LIGURIA Tel: 06 66 18 36 14 - info@droneaviation.info - www.droneaviation.info
Torino, Cuneo, Genova: Alpha Lima Aviation
Torino via Giolitti, 4 Sedi a Torino, Cuneo e Genova Roma: Aerovision Academy
Tel 011-542284 Mobile 392-4905310 info@alaviation.it - www.007.srl Via Duccio di Buoninsegna, 55 – 00142 Roma
Tel 06 5190363 - giovanni.formosa@aerovision.it - www.aerovision.online
LOMBARDIA
Milano (Cerro Maggiore): Heli Protection Europe Rieti: Heli Protection Europe
Via Marco Curio Dentato, 106, 02100 Rieti RI Via Marco Curio Dentato, 106, 02100 Rieti RI
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Milano (Paderno Dugnano): AprFlyTech CAMPANIA


20037 Paderno D.no (Mi), V. Costantino Nigra, 2 Benevento: Aeroclub Gen. Collarile
www.aprflytech.it: 389 4222 450 - 029 1089 201 - info@aprflytech.it Strada complanare Fragneto- Benevento Contrada OLIVOLA s.n.c.
Telefono/Fax: 0824 77 62 64 Mail: info@aeroclubbenevento.it
Bergamo (Dalmine): Geoskylab
Polo Innovazione Tecnologica - Via Albert Einstein, 5 - 24044 Dalmine (BG) BASILICATA
info@geoskylab.com - Tel. 393-89.82.297 Potenza: CardTech
Piazzetta Modin 12/2, Padova - corsi@cardtech-srl.it 335 5387925
Varese: Aeroclub di Varese
Aeroporto di Venegono Inferiore via Arturo Ferrarin Matera: Milano Mongolfiere
info@aeroclubvarese.it www-aeroclubvarese.it Aeroporto di Pisticci tel uff.0382 973674- tel.mob.393 9555181 i
nfo@milanomongolfiere.com
Pavia (Mezzana Bigli): Club Astra
Strada Provinciale 4, sncMezzana BigliPV27030 PUGLIA
info@scuolavoloastra.it 0384 88097 – 0384 88097 Altamura (BA): Aeroclub Ceraso
Via Della Libertà, 74 Santeramo in Colle (BA)
Pavia (Villanterio): Milano Mongolfiere 080 3036603 cell. 3394346599 - ghibli.ceraso@alice.it
Via Monte, 27019 Villanterio PV
Telefono: 0382 97367 info@milanomongolfiere.com Martorano (LECCE): Aerovision Academy
www.milanodroni.com Via Duccio di Buoninsegna, 55 – 00142 Roma
Tel 06 5190363 - giovanni.formosa@aerovision.it - www.aerovision.online
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