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DRonEziNe

La prima rivista italiana sui droni

magazine
Bimestrale  anno VI  N. 32
novembre/dicembre 2018
7,50 EURO

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RECO
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SICUREZZA: A MILANO I DRONI VIGILANO


Sul più grande centro commerciale d'Europa

 TECNICA: RECUPERARE I VIDEO CORROTTI


Ci vuole pazienza, perseveranza e un pizzico di fortuna.
Ma si può fare

 SPORT: ITALIA VENTISEIESIMA A SHENZEN


Bottino magro per gli azzurri alle finali di Drone Fpv racing
SUCCEDE ANCHE QUESTO! top
Il drone lavavetri
Aerones di San Francisco usa i droni per
lavare i vetri dei grattacieli. Il drone pesa
quasi 100 kg e si muove con attenzione
lungo le pareti delle strutture, pulendo ogni
centimetro col getto d’acqua ad alta pres-
sione che gli arriva (assieme all’elettricità
per tenerlo in volo) attraverso un robusto
tubo flessibile, che funge anche da cavo di
vincolo e gli assicura così la massima sta-
bilità. Secondo Aerones,il drone impiega 20
volte meno degli operai sui ponteggi. 

Un laser e un diamante per ricaricare il drone in volo


A chi ricorda il payoff dello spot (negli anni ’90) di una nota marca
di diamanti “Un diamante è per sempre”, suonerà una strana coinci-
denza che qualcuno voglia usare proprio queste preziosissime pietre
per allungare potenzialmente all’infinito l’autonomia di volo dei
droni, ricaricandoli a distanza a colpi di laser. 

S ono già 180 i soci aderenti a Rescue Drone Network,


la rete di volontari che vogliono attivamente dare una
mano sul campo e operativamente in caso di emergenze.
Tra un paio di settimane inizierà il percorso di formazione
Nella mattinata di domenica saranno attivate alcune proce-
dure simulate per la ricerca di persone scomparse, con l’au-
silio dei diversi sistemi sperimentati il giorno precedente.
Saranno allestiti un Centro di Comando e Controllo presso
per i propri volontari con un primo campo di addestramento, l’albergo locale, dove sarà possibile ricevere sia le comuni-
“Delta Tango 1” che si terrà in località Mareto nel comune di cazioni radio che le immagini video live delle operazioni su
Farini (PC). schermi giganti.
Qui saranno impegnate una settantina di persone, provenienti Allo stesso modo sarà allestita anche una Unita Mobile di
da diverse regioni italiane (quasi tutti piloti SAPR). Coordinamento nei pressi del campo volo. Tutti i voli ef-
Questo primo campo sarà dedicato alla sperimentazione tec- fettuati saranno gestiti dall’Operativo Voli che registrerà
nologica e delle modalità di intervento per la ricerca di perso- ogni missione e sarà in grado di tracciare su mappa gli APR
ne in aree impervie e si terrà indipendentemente dalle condi- grazie ad un sistema realizzato appositamente da Rescue
zioni meteo, proprio per testare l’operatività in ambienti ostili. Drone Network. 

DRonEziNe - 3
Anno VI- numero 32
sommario novembre-dicembre 2018
Foto di copertina di Jacopo Oldani

Rubriche Trovi DronEzine nei DJI Store


03 Succede anche questo -Top ●
Roma: Viale dell'Oceano Pacifico, 83
14 Succede anche questo - Flop Milano: Galleria Ferrieri 2N24 - Citylife

06 Editoriale
08 Il legale risponde
10 Interventi - I record aviatori italiani
11 Ricordo - Addio a Giuseppe Daniele Carrabba
12 Maltempo -Il drone scopre frane pericolose
13 Esperienze - Droni per defoliare il cotone
16 Link Loss - di Sergio Barlocchetti
18 Verso EASA - ENAC, adesso tocca a te! 28
70 Syllabus- notizie dalle scuole Enac
RECORD
20 Forvola entra nel Guinness dei Primati
sicurezza
28 Arese, un drone sorveglia il centro commerciale
34 Bologna più sicura grazie ai droni
trecentini
36 Anafi: trecentino o duecentocinquantino?
40 Tello, il trecentino che non ti aspetti
NATALE
40
48 Tello Edu, per imparare a programmare i droni
50 DJI Osmo Pocket, la gimbal da taschino
MERCATO
51 EIMA 2018, i droni lavorano nei campi 66
52 Natale amaro per i dipendenti di Parrot
54 Distribuzione: alleanza tra Attiva e GoCamera
aeromobili di Stato
56 Droni poliziotti nel Decreto Sicurezza
58 In Inghilterra scoppia la paura dei droni killer
Tecnica
60 Video danneggiato? Recuperalo così
SPORT
66 Parlano i piloti azzurri di ritorno da Shenzen

20

L'editore ha fatto il possibile per contattare


tutti gli aventi diritto ai contenuti
rintracciabili, ed è pronto ad accordarsi con
DRonEziNe - 4
eventuali aventi diritto non rintracciati.
la biblioteca
di dronezine
MULTICOTTERI
&DRONI
Si rinnova il primo manuale in italiano sui droni, a cura di
DronEzine, adottato da decine di scuole per piloti di Sapr
riconosciute da Enac.
Un libro di 300 pagine per muovere i primi passi nel mondo dei
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quadricotteri, multicotteri e dei piccoli droni civili. Tra gli autori si
annoverano alcuni dei massimi esperti di Sapr italiani tra cui Paolo
Omodei Zorini, Carlo Facchetti, Francesco Paolo Ballirano,
Giancarlo Comes, Luciano Zanchi.
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Editoriale di luca masali

è Natale
giochiamo!
N on sappiamo quanti droni atterreranno sotto gli
alberi di Natale degli italiani quest'anno, ma
sicuramente saranno meno di quelli che potreb-
Fake 2: Una camera ad alta risoluzione è indice di
operazioni specializzate, quindi se usata in pubblico
occorre il patentino
bero essere se solo gli aspiranti "dronisti" sapessero Altra bufala che nasce da una lettura superficiale, erra-
con certezza quali sono i loro diritti, e che è perfetta- ta e menzognera dell' art. 35 comma 7 del regolamento
mente legale volare per divertimento senza patentino, ENAC, che stabilisce «Su un aeromodello utilizzato in
senza corsi, anche (ma non lo raccomandiamo) senza un luogo aperto al pubblico non possono essere instal-
assicurazione. Basta volare in un luogo adatto, non lati dispositivi o strumenti che ne configurino l’uso in
popolato, sufficientemente lontano da persone e cose. operazioni specializzate».
Come si è sempre fatto con gli aeromodelli, che Questo si applica a payload professionali, come
volano da oltre cento anni, e seguire le semplici regole dispenser di agrofarmaci, misuratori scanner LIDAR
dell'aeromodellismo. e altri apparati che servono principalmente all'uso
Ad alimentare l'ignoranza purtroppo ci pensano professionale, e non si può in alcun caso applicare alla
anche alcune, per fortuna non tutte, scuole di volo. camera di bordo: primo perché le riprese aeree sono
Ci ha colpito e mortificato un intervento in perfet- liberalizzate con il DPR n. 367 del 29 settembre 2000.
ta malafede fatto da un istruttore di una scuola di In particolare, l’art. 3 del DPR n. 367 del 29 settembre
NON FACCIAMOCI RUBARE IL CIELO volo italiana, tra l'altro stimata e convenzionata con 2000, dispone che le riprese aeree sono consentite
Non è il regolamento ENAC a frenare la voglia DronEzine, che asserisce senza mezzi termini che per senza «preventivi atti di assenso da parte delle autorità
di giocare con i droni. fare riprese video private (private, si noti bene) con un e degli enti pubblici». E in seconda battuta perché i
è l'ignoranza, a cui si aggiunge la malafede di drone in pubblico occorrerebbe il patentino. droni sono telecamere volanti, anche agli effetti do-
certe scuole di volo che cercano di rifilare ganali (vedi nota esplicativa pubblicata sulla Gazzetta
corsi a persone che non ne hanno alcun Una affermazione totalmente falsa e in malafede Ufficiale dell’Unione Europea del 10 febbraio 2018).
bisogno. visto che non è ammissibile che un istruttore di volo Quindi la camera è parte integrante del drone mede-
non conosca il regolamento ENAC e la legge che re- simo e non è un «payload installato che ne configuri
gola la materia delle videoriprese aeree, queste ultime un uso in operazioni specializzate», dal momento che
completamente liberalizzate in Italia dal DPR n. 367 la ripresa aerea privata è liberalizzata e per definizio-
del 29/11/2000. ne non è nemmeno una operazione specializzata, in
quanto effettuata a scopo «ricreazionale e sportivo»,
Gli argomenti pretestuosi di chi cerca di rifilare
come esplicitamente richiesto dall'art. 1 comma 34 del
corsi di volo costosissimi a persone che non ne hanno
regolamento ENAC. Che non fa mai, in alcuna sua
alcun bisogno, visto che si tratta di aeromodellisti e
parte, riferimento alla risoluzione o caratteristiche della
appassionati, sono sostanzialmente tre. Vediamo di
camera di bordo, anche perché violerebbero il DPR
chiarirli una volta per tutte, e a Natale rispondiamo a
367/2000. Quindi via libera alle riprese in pubblico,
costoro nel modo migliore: giocando e divertendoci
ovviamente nei limiti del regolamento ENAC, della
con il nostro drone, in piena legalità.
legge e della privacy.
Fake 1: Tutti i droni commerciali hanno GPS e voli
Fake 3: I droni usati per divertimento e sport
automatici, quindi richiedono il patentino.
senza patentino sono aeromodelli, e gli aeromodelli
Questa è una bufala che chi fa disinformazione spaccia
volano solo nei loro campi volo.
attraverso una lettura volutamente maliziosa dell'art. 5
Questa menzogna è la più grossolana, e chi la mette
del regolamento ENAC, che stabilisce tra le altre cose
in giro non si preoccupa nemmeno di cercare una
che un aeromodello "non è dotato di equipaggiamenti
interpretazione di comodo in qualche articolo del re-
che ne permettano un volo autonomo".
golamento ENAC, che infatti li smentisce seccamente,
La menzogna è mascherata dal fatto che il volo "auto-
imponendo semplicemente che «sia effettuata in aree
nomo" non ha nulla a che fare con il volo automatico:
opportunamente selezionate dall’aeromodellista, fino
il volo autonomo è quello dei futuri droni di Amazon,
ad un’altezza massima di 70 m AGL entro un raggio
che voleranno pilotati solo dal computer, e il pilota non
massimo di 200 m, in zone non popolate, sufficiente-
c'è e non può intervenire.
mente lontano da edifici, infrastrutture e installazioni».
E non c'entra affatto con il volo automatico, quello
E ai campi volo non si accenna nemmeno di sfuggita.
di Return to home, follow me e rotte automatiche,
che sono normale voli VLOS e quindi legali per tutti, Il regolamento ENAC per l'aeromodellismo è
professionisti e aeromodellisti, finché avvengano sotto molto più semplice, chiaro e logico di quello che i
lo sguardo del pilota e nel suo spazio aereo (70 metri di disinformatori da social vorrebbero farci credere.
quota, 200 di raggio per gli aeromodellisti). Non è una Giochiamo pure con il nostro drone, usando sempre
interpretazione nostra, ma della stessa ENAC, che la testa, e scriviamo la letterina a Babbo Natale senza
l'ha chiarita anni fa anche sulle pagine di DronEzine farci troppi problemi. Il cielo è un nostro diritto, non
per bocca dell'ingegner Fabrizio D’Urso:«Per il re- facciamocelo rubare da chi vuole spaventarci per rifi-
golamento il volo automatico è un normale volo Vlos, larci corsi che non ci servono. L'attestato è un prezioso
quindi permesso anche agli aeromodellisti». titolo professionale, ma non serve agli hobbisti. 

DRonEziNe - 6
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il legale risponde
Se un drone urta un aereo
la responsabilità potrebbe essere anche di ENAV
di francesco paolo ballirano
Avvocato esperto in diritto aeronautico

L
o studio pubblicato dall’Univer- e membro del comitato scientifico di dronezine

sità di Dayton, relativo alle con-


seguenze di un potenziale impatto
tra aeromobile e drone, ha suscita-
to preoccupazione e interesse, oltre
all’irritazione di DJI che ha chiesto la
rimozione del video e ha pesantemen-
te criticato la ricerca. Ma nel caso in
cui un drone causasse un serio danno
a un aeromobile, anche ENAC avreb-
be la sua parte di responsabilità?

L
a questione relativa al “drone strike” è da lungo tempo sero a disposizione (non solo quali presidi tecnici) per per-
dibattuta ed oggetto di analisi e studi, sia dal punto di cepire il volo in questione ed adottare congrue ed efficaci
vista statistico sia da un punto di vista di potenziali contromisure. In caso di bird strike con la responsabilità
danni strutturali che potrebbero essere causati dall’aere- contrattuale da inadempimento del gestore dell’aeroporto
omobile. Le analisi e gli studi sul tema, importantissimi e e di ENAV concorre la responsabilità di tali soggetti per
degni di attenzione, tuttavia non spiegano quali sarebbero l’esercizio di un’attività pericolosa ai sensi di cui all’art.
le conseguenze, da un punto di vista giuridico, che derive- 2050 c.c. Il gestore aeroportuale risponde dei danni sof-
rebbero da un eventuale impatto tra drone ed aeromobile, ferti dall’aeromobile per la corrente organizzazione del
concentrandosi piuttosto sul rapporto tra pilota di APR e servizio di avvistamento ed allontanamento dei volatili (..)
compagnia aerea che subisce un danno. per il quale riceve dai vettori un’adeguata remunerazione.
Inutile dire che sia la normativa sia la giurisprudenza sono ENAV risponde dell’inadeguatezza del servizio di avvista-
piuttosto lacunose a riguardo. Nondimeno, alcuni prece- mento in Torre (..)”.
denti, relativi al bird strike (l’impatto tra aeromobili ed uc- Lungi dal voler attribuire, in maniera secca e netta, una
celli) potrebbero essere presi come valido esempio da se- responsabilità alle società di gestione degli aeroporti o
guire per poter capire quale assetto giuridico ha il tema in all’ENAV in caso di drone strike, la sentenza citata appare
discussione e quali potrebbero essere i soggetti coinvolti. interessante per quanto riguarda le presupposte responsa-
Appare opportuno premettere che la maggior parte dei po- bilità che possono essere attribuibili agli enti o alle autorità
tenziali impatti può avvenire durante le fasi di atterraggio preposte alla sicurezza degli aeroporti. In buona sostanza,
e decollo degli aeromobili proprio perché le (relativamen- in caso di impatto tra aeromobile e drone, soprattutto se
te) basse quote possono agevolare un potenziale impatto e a ridosso degli aeroporti, la responsabilità potrebbe anche
quindi potrebbero emergere anche profili di responsabilità essere attribuibile ai controllori di volo ed alle società di
in capo agli enti preposti alla sicurezza degli aeroporti. gestione stante il ruolo fondamentale che rivestono nella
sicurezza del volo in tali zone.
In tal senso, appare interessante la sentenza n. 551 del 19 la stessa pena, dunque, anche se gli articoli violati sono
febbraio 2007, emessa dal Tribunale Civile di Genova, ove diversi.
viene analizzata la responsabilità del gestore aeroportuale
e dell’ENAV nelle attività di controllo e prevenzione sulla
fauna aviatoria, presente o transitante lungo la pista dell’a-
eroporto, potenzialmente pericolosa per gli aeromobili in
atterraggio ed in decollo.
In detta sentenza il Tribunale di Genova ebbe a condanna-
re, tra l’altro, sia l’ENAV che l’Aeroporto di Genova al pa-
gamento di una somma milionaria come risarcimento del
danno subito da una compagnia aerea che ebbe a subire
ingenti danni dall’impatto con alcuni volatili.
Secondo tale sentenza, infatti, “L’attraversamento della
pista di involo da parte di uno stormo di uccelli non rap-
presenta di per sé solo un caso fortuito, e neppure di forza
maggiore, ma occorre verificare caso per caso come abbia
avuto luogo il passaggio dei volatili e quali mezzi vi fos-

DRonEziNe - 8
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P
onchione e Alessio, i due piloti
che hanno conquistato il di paolo omodei zorini
Guinness dei Primati con di AlphaLima, O.C. riconosciuta da Enac
e membro del comitato scientifico di dronezine
il drone Forvola, sono in buona
compagnia... aeromobili: il Capitano Agello continuò a
collaudare i nostri velivoli militari, il Ge-

R edigere un rendiconto rigoroso


dei record aeronautici non è im-
presa facile, specialmente perché
esistono innumerevoli rivendicazioni di
nerale Pezzi conquistò la medaglia d'oro al
valor militare in terra di Russia ed il Gene-
rale Nobile insegnò per trent'anni costru-
zioni aeronautiche all'università di Napoli.
primati non sempre particolarmente at- Questo dovrebbe essere sufficiente a dimo-
tendibili e spesso confinate nella buona strare come il primato non sia quasi mai
fede degli attori che hanno preso parte fine a se stesso ma rifletta una chiara eccel-
ai processi di realizzazione. lenza anche nella disciplina di interesse.
Il primo organismo a certificare primati aviatori è sicuramen- Dal 1955 esiste, oltre alla FAI, anche il Guinness Book of
te riconducibile alla federazione aeronautica internazionale Records. La molteciplità degli eventi generalisti degni di in-
(FAI) che esiste dal 1905. teresse è sicuramente maggiore e la pubblicazione britannica
Non è un segreto che nella storia aeronautica italiana i primati non soffre di problematiche legate alla politica delle federazio-
che più hanno impressionato l'opinione pubblica siano spesso ni sportive (che ovviamente si occupano dei primati ad esse
molto datati ma, almeno in alcuni casi, non risultano ancora connesse, inclusi quelli relativi al volo ove vi sia un'attività
superati da nessuno: ci riferiamo al record mondiale di veloci- sportiva collegata) restando quindi neutrale e stabilendo rigo-
tà per idrovolanti a pistoni dell'allora Maresciallo Francesco rosi criteri per conquistare o migliorare i primati mondiali.
Agello che, sul Macchi-Castoldi M.C.-72 oggi conservato al È notizia recentissima che due italiani, Gregory Alessio e
museo storico dell'Aeronautica a Vigna di Valle, riuscì a rag- Pierre Ponchione, abbiano appena conquistato il primato
giungere nel 1934 sul lago di Garda la ragguardevole velocità mondiale di sollevamento pesi con un drone multirotore (101
di 709.202 km/h e al Colonnello Enrico Pezzi che, nel 1938 kg). Il primato è stato effettuato in presenza di numerose per-
su un Caproni 161 bis, conquistò, equipaggiato con un'appo- sone ed è stato misurato dai giudici Rita Taglialatela e Ste-
sita tuta pressurizzata, il record di altezza per un velivolo a fano Orsi che hanno inviato al Guinness i risultati ottenuti e
pistoni raggiungendo la quota di 17.083 m. verosimilmente lo omologheranno a breve.
Curiosità: il record del Maresciallo Agello avvenne il 23 otto- Tale procedura, oltre ad essere tracciabile e visibile senza
bre, quello del Colonnello Pezzi il 22 dello stesso mese, anche problemi da chiunque avesse voluto, risulta anche corretta in
se in anni diversi. quanto per la sua particolarità deve far riferimento proprio al
Per ovvi motivi avvenne invece nella primavera boreale il pri- Guinness per essere registrata: se si trattasse di sollevamen-
mo sorvolo del polo nord con il dirigibile Norge ai comandi to pesi senza il drone l'ente preposto a riconoscere il primato
del Colonnello Umberto Nobile: era il 12 maggio 1926 e si sarebbe il CIO, se ci fosse stato un drone senza i pesi proba-
tratta pur sempre di un primato. bilmente la FAI ma, nel caso in oggetto, il Guinness è sicura-
Abbiamo scelto di riportare in particolare queste tre figure, tra mente l'organismo giusto.
le tante che si sono cimentate nelle numerose imprese aviato- E come usiamo spesso ripetere nelle nostre lezioni di aero-
rie della nostra storia nazionale, in quanto la loro competenza dinamica, se c'è la schiuma ci deve per forza essere anche la
non si limitava alla "semplice" eccellenza nel pilotaggio degli birra. Ora a Gregory e Pierre non resta altro che spillare. 

DRonEziNe - 10
Ricordo
addio a giuseppe daniele carrabba
responsabile regolazione aerea di ENAC

aeronautica. Ha ricoperto in ENAC


vari ruoli, tra cui Direttore Centrale
Regolazione Tecnica, Direttore ad
interim della Direzione Licenze del
Personale e della Direzione Stan-
dard Volo, Direttore Centrale Coor-
dinamento Aeroporti, Direttore ad
interim della Direzione Aeroportua-
le Lazio, Responsabile Sala Crisi e,
da ultimo, Direttore Centrale Rego-
lazione Aerea e Direttore ad interim
della Direzione Regolazione Navi-
gabilità.
L’Ing. Carrabba ha rappresentato
l’Ente in numerosi consessi tecnici

S
nazionali e internazionali con altis-
i è spento il 19 novembre scorso Giuseppe Daniele sima professionalità, riconosciutagli da tutte le organizzazioni
Carrabba, dirigente ENAC che recentemente aveva con le quali ha lavorato.
accompagnato molti professionisti nel settore SAPR,
garantendo ai più capaci e innovativi speciali permessi al A livello internazionale è stato membro, tra l’altro, della Euro-
fine di assecondare questa nuova tecnologia volante per pean Aviation Crisis Coordination Cell (EACCC) presso Eu-
scoprirne punti deboli e pregi. rocontrol; Focal Point per l’Italia nell’Emergency Response
Nel suo recente mandato come Direttore Centrale Regola- Coordination Center (ERCC) presso la Commissione Euro-
zione Aerea, aveva tra le altre cose autorizzato lo spettacolo pea; membro dello European Aviation Safety Advisory Com-
di droni al posto dei fuochi artificiali a Torino, occasione in mettee di EASA (EASAC); membro del Flight Operation Pa-
cui avevamo avuto il privilegio di intervistarlo, il progetto nel dell’ICAO; responsabile dell’attuazione del Regolamento
DORALab sempre in Piemonte e il Bologna Safe City nel comunitario 1107/2006 relativo ai diritti delle persone con
capoluogo emiliano. Ci uniamo al dolore dei familiari e dei disabilità e delle persone a mobilità ridotta nel trasporto ae-
suoi colleghi di Enac, che lo ricordano così: reo. Per cinque anni è stato anche Presidente dell’Italian Flight
Safety Committee (IFSC).
L’ Ente Nazionale per l’Aviazione Civile comunica con
profonda tristezza e commozione la prematura scomparsa È stato, inoltre, promotore e Presidente della “Fondazione
dell’Ing. Giuseppe Daniele Carrabba, Direttore Centrale Re- Giuliana Tamburro Onlus” creata con lo scopo di commemo-
golazione Aerea, venuto a mancare il 19 novembre 2018. rare la memoria dell’ingegnere dell’ENAC Giuliana Tambur-
ro, vittima del terremoto che ha colpito L’Aquila nel 2009, con
Il Presidente e il Direttore Generale dell’ENAC, Vito Riggio attività di istruzione e formazione in ambito aeronautico.
e Alessio Quaranta, a nome del Consiglio di Amministrazione Negli ultimi anni aveva seguito con particolare attenzione i
e di tutti i dipendenti esprimono profondo cordoglio e sentita temi legati alla tutela dei passeggeri, ai diritti delle persone
vicinanza alla moglie Paola, ai figli Andrea e Alessandro, alla con disabilità e a ridotta mobilità, all’assistenza alle vittime di
famiglia e agli amici per la perdita del caro Daniele, persona di incidenti aerei e ai loro familiari, oltre che all’ambiente e alle
elevata sensibilità, che ha rappresentato un punto di riferimen- nuove tecnologie.
to per l’ENAC e per il settore dell’aviazione civile.
Daniele Carrabba, laureato in Ingegneria Aeronautica, era Rimarrà nei cuori di chi l’ha conosciuto il ricordo inde-
conosciuto e stimato a livello nazionale e internazionale per lebile della professionalità, della passione e della grande
la competenza, l’impegno e la passione con cui ha sempre umanità che hanno contraddistinto la vita e le relazioni di
svolto il proprio lavoro a favore della cultura della sicurezza Daniele Carrabba..

DRonEziNe - 11
maltempo

frane sconosciute
scoperte dal drone in calabria
Di Francesco D’Amico

Tra il 4 e il 5 ottobre scorsi, la Calabria è stata prossimità delle case, in quanto la fitta vegetazione,
pesantemente colpita dal maltempo di entità inusuale, coadiuvata dall’articolata orografia della zona, spesso
piangendo tre vittime. Molti comuni calabresi sono rende difficile la loro individuazione. Parallelamente alle
stati colpiti da alluvioni che per entità e portata vanno frane che hanno interessato le strade del paese vibonese,
oltre la memoria storica dei residenti, che hanno colpito infatti, vi sono stati numerosi eventi franosi nelle zone
luoghi rimasti inalterati praticamente per decenni e immediatamente circostanti. A rendere lo scenario più
che si ritenevano, erroneamente, al sicuro dalle piogge complesso, il fatto che molte case poliesi siano di proprietà
intense. Ma il drone scopre una inquietante verità. di persone con residenza in varie parti d’Italia e del mondo,

I
che tornano in Calabria principalmente per le vacanze
In provincia di Vibo Valentia, precisamente presso il estive; ciò riduce in modo significativo la possibilità, da
comune di Polia, piccolo paese a cavallo tra collina parte dei cittadini, di segnalare i fenomeni franosi a chi di
e montagna che ha radici storiche molto antiche (i competenza.
primi insediamenti risalirebbero all’VIII secolo a.C.),
Inoltre, particolare attenzione è stata dedicata ai ponti
le aree nelle immediate vicinanze di strade e case sono
che, grazie al SAPR, sono stati ispezionati con estrema
state duramente colpite da molteplici frane, che hanno
attenzione da più angolazioni, con un abbattimento dei
minacciato direttamente i centri abitati e le principali vie
tempi di controllo considerevole rispetto a procedure più
di comunicazione. L’emergenza ambientale ha interessato
standard di rilievo ottico. Le foto ad alta definizione così
altri comuni della provincia e ha fatto scattare procedure
ottenute permetteranno agli esperti di fare valutazioni
immediate di contenimento dei fenomeni franosi per
preliminari sullo stato delle infrastrutture, in vista di
garantire la più basilare viabilità dei cittadini.
ulteriori interventi.
Lo scorso 2 novembre, il paese e parte dei suoi territori
sono stati soggetti a ispezione aerea con drone effettuata
dall’operatore CRO Francesco D’Amico in accordo col
Comune del vibonese. Complessivamente, sono state
svolte 12 missioni con un tempo di volo complessivo di
1 ora e 56 minuti, durante le quali sono state scattate 352
foto aeree delle aree colpite, poi inoltrate al Comune e,
tramite esso, alla Prefettura e ad altre autorità competenti
interessate all’emergenza ambientale in atto.
L’indubbio vantaggio del drone in termini di prospettive
e mobilità ha permesso di individuare frane di fatto
impossibili da notare da terra, alcune delle quali in

DRonEziNe - 12
esperienze

Cina: sciami di droni


per defoliare il cotone

Per raccogliere il cotone è necessario prima


privarlo delle foglie con l'uso di prodotti
chimici. Che quest'anno in Cina saranno
spruzzati da sciami di droni specializzati, per
un'operazione mai vista al mondo: 3000 droni
tratteranno 2,5 milioni di ettari

Q uest’anno la produzione di cotone nello Xinjiang, re-


gione della Cina famosa per questo tipo di piantagioni,
ha interessato una superficie di oltre 2 milioni e mezzo
di ettari, circa 1,5 milioni dei quali verranno sottoposti a mie-
titura meccanica. Per essere sicuri che il cotone fiorisca uni-
forme e rotondo prima del raccolto, evitando che le foglie in-
fluiscano sulla mietitura, i coltivatori hanno bisogno di trattare
con defoliante spray vastissime aree di terreno nel più breve
tempo possibile.
In particolare, i droni P20 di XAG possono lavorare in for-
Ecco allora che scendono in campo i droni, gli strumenti ideali mazione congiunta (modalità sciame) e, grazie all’intelligenza
per fare un lavoro preciso e soprattutto molto più veloce di artificiale, una volta programmati con dei compiti prestabiliti
quanto permettano i sistemi tradizionali. Una delle aziende di da svolgere in posizioni precise, sono in grado produrre mappe
riferimento in questo settore in Cina è XAG, che da anni pro- ed analisi dettagliate sulla piantagione che devono trattare, in
duce velivoli ad hoc per l’agricoltura di precisione. L’azienda modo che gli operatori possano dosare il prodotto defolian-
cinese ha così chiamato all’appello 1000 squadre di protezione te in base alle effettive necessità delle specifiche porzioni di
delle piante e 3000 unità di droni da tutto il paese, per un’ope- campo, riducendo i costi ed evitando l’eccessiva irrorazione
ra che si annuncia ancor più mastodontica di quella dell’anno di prodotti chimici, una parte dei quali finisce inevitabilmente
scorso. nel suolo.

DRonEziNe - 13
DRonEziNe - 13
del programma H2020. E allora sotto a partecipare alle “Call”
SUCCEDE ANCHE QUESTO! flop
rimaste!.

Piove,
niente ispezione
Dopo averla annunciata, Mirumir ha dovuto fare una rapida
marcia indietro: la prevista dimostrazione dell'uso dei droni
per la prevenzione dei disastri tipo quello di Genova, che
avrebbe dovuto tenersi a Lecco con tutte le autorità riunite
sotto al ponte Kennedy, è stata annullata per la pioggia.
Ecco, viene da pensare, se un po' d'acqua tiene a terra i
droni, forse è prematuro pensare di poterli usare per com-
Matrice, batterie a rischio. Dopo le cadute sospette rilevate dalla polizia inglese piti delicati come la prevenzione. Non è che una frana o
sui droni DJI Matrice in forza ai poliziotti britannici, arriva la conferma: il problema una inondazione aspettano il bel tempo per colpire i ponti.
riguarda le batterie TB50 e TB55 e la loro comunicazione col drone. Anzi, tutt'altro. 
Lo ammette la stessa DJI con un comunicato.
Ma ora una patch ha risolto il guaio.

Pericolo scampato per un soffio


i droni DJI erano a rischio hacker
Check Point Software Technologies, il principale
fornitore di soluzioni di cybersecurity a livello
globale, e DJI hanno reso noto i dettagli di una
potenziale vulnerabilità che, se sfruttata, avrebbe potuto compromettere la privacy degli utenti di DJI. In un report confor-
me al Bug Bounty Program di DJI, il team di ricerca di Check Point ha spiegato come un criminale informatico avrebbe
potuto ottenere l’accesso all’account di un utente, attraverso una vulnerabilità scoperta durante l’identificazione dell’utente
all’interno del DJI Forum, il forum aziendale dedicato ai prodotti. Check Point ha scoperto, infatti, come i token (dispositivi
fisici necessari per effettuare un’autenticazione) utilizzati dalle piattaforme DJI per identificare gli utenti registrati, avreb-
bero potuto diventare degli strumenti efficaci per gli hacker che cercano di accedere agli account altrui. Sia i consumatori
dei droni DJI che hanno sincronizzato i loro dati di volo, inclusi foto, video e giornali di bordo con i server cloud di DJI,
sia gli utenti aziendali DJI utilizzatori del software DJI FlightHub, che include una telecamera, l’audio e la visualizzazione
delle mappe, sarebbero potuti diventare dei potenziali bersagli. La falla è stata risolta e non ci sono prove che sia mai stata
sfruttata. La minaccia è stata classificata ad
alto rischio/bassa probabilità. Ciò è dovuto
a una serie di prerequisiti che devono essere
soddisfatti prima che un potenziale attaccan-
te possa sfruttarlo. 

Il comune di Roma
chiede un milione
agli aeromodellisti
Storiaccia a Roma: nel 2009 un gruppo di un centinaio di anziani riuniti nell’“Associazione ricreativa modellisti di Roma”
aveva ottenuto dal municipio V l’autorizzazione ad allestire un campo di volo. Adesso però il Campidoglio, che è proprie-
tario del parco, pretende dagli anziani un milione di euro di arretrati per l’occupazione del suolo pubblico.
Il 30 ottobre scorso la II sezione del tribunale di Roma ha condannato l’associazione dei modellisti al pagamento di
358mila 627 euro di multa solo per l’anno 2015. In seguito sono stati notificati anche i verbali relativi agli anni preceden-
ti, dal 2011 un poi, dicono gli aeromodellisti disperati, Fino ad arrivare a un milione. «Il Comune - implora il segretario
dell’associazione - annulli tutto e ci lasci vivere la vecchiaia in serenità».
Che tanto i pensionati con il sogno di volare un milione da dare al comune non ce l'hanno proprio.

DRonEziNe - 14
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LINK LOSS  Sergio Barlocchetti

Sperimentare non è mai inutile


La fine dell'anno ispira voglia di fare un bilancio. europeo dell'Est in barba ai vincoli della Nato. Perché? Ovvio,
Credo dunque sia utile sfruttare questo spazio su costa la metà di un Predator, funziona bene e lo hanno con-
Dronezine per tornare su un argomento importante segnato nei tempi previsti mentre il “nostro” P1HH arranca
del mondo unmanned italiano, quello delle commesse mentre Piaggio Aerospace che lo costruisce affonda e va verso
per lo sviluppo di macchine volanti dedicate. l'amministrazione controllata.
Tornando ai prodotti civili e più piccoli, ciò non significa che

A
ssistiamo a record di sollevamento pesi fatti con talune sperimentazioni siano poco importanti o inutili, come
multicotteri, leggiamo di prossimi esperimenti di tra- spesso si legge nei gruppi social o nei forum. Ricordiamo che
sporto tra ospedali effettuati con piccoli Apr e, giusto il senso di un esperimento non sta solo nel fatto che è la prima
due settimane fa, a Bologna durante la fiera delle macchine volta che viene compiuto, ma anche e soprattutto nel dove e
agricole Eima una solaresca ha assistito con interesse alla con- quando, da parte di chi e perché. Il (relativamente) breve volo
ferenza sui droni. Anche gli operatori e persino gli record dell'italiano Forvola a 16 motori che
agronomi presenti erano finalmente dell'idea che qualche giorno fa a Settimo Torinese ha solle-
dei mezzi a pilotaggio remoto non si possa più fare vato 101 kg è importante per motivi che vanno
a meno. ben oltre il primato. Lavorare con batterie ac-
Il momento è perfetto per fare un grande passo coppiate per ottenere tensioni doppie rispetto a
avanti, chiedendo direttamente ai committenti quelle già alte che vengono utilizzate, calcolare
quale sia la missione che vorrebbero risolta dai no- una struttura prevedendo (e controllando) i mo-
stri mezzi e non più quella di dimostrare loro che menti di torsione e flessione proprie di un tale
tutto si può fare adattando Sapr esistenti e, magari, “mostro”, scegliere eliche, connettori e cavi per
nati per fare tutt'altro. limitare e controllare le dispersioni (elettriche,
termiche, eccetera), significa accumulare conoscenza, o come
Però “mission addicted” per ora ha funzionato bene soltanto
qualcuno dice con un inglesismo “know-how”.
per i droni medio-grandi, mentre il caso del Parrot Bluegrass
dimostra che un prodotto dedicato a una particolare missione E sempre la storia dell'aviazione insegna che spesso gli espe-
non possa ancora trovare il successo sperato nelle vendite. An- rimenti che sembravano inutili o prematuri si sono poi rivelati
che se credo – e mi auguro – che la strategia dei francesi sia essenziali. Come per esempio avvenne ai fratelli Horten negli
soltanto in anticipo sul mercato e che presto questi prodotti, o i anni Trenta (se è nato il bombardiere B2 Spirit lo si deve an-
successivi, saranno apprezzati e utilizzati su piazze magari non che a loro), oppure come alla Nasa con il programma Lifting
europee ma più aperte e promettenti alle novità. Body, i cui risultati furono usati per costruire lo Shuttle ven-
La storia dell'aviazione insegna che la macchina volante inuti- ticinque anni dopo. Eppure le critiche anche in questo caso
le non esiste. Così come non esiste quella che fa bene qualsiasi si sono sprecate, forse per gelosia, forse per invidia, ed è una
cosa. Ecco allora che forse dovremmo imporre più coraggio ai grande energia sprecata che se noi italiani imparassimo a met-
possibili committenti, ricordando loro che soltanto definendo tere a sistema ci porterebbe molto più alto.
al meglio i requisiti di una missione è possibile realizzare un E posto che l'Europa finanzia ricerche di ogni tipo con denaro
prodotto adeguato. La riprova, anche se in campo militare, è che comunque verrebbe speso, tanto vale sfruttare il momen-
per esempio il drone cinese Wing loong II che Pechino ha già to. Finirà tra due anni esatti con la scadenza del programma
venduto a metà Africa, Arabia Saudita e anche a qualche Stato H2020. E allora sotto a partecipare alle “Call” rimaste!

DRonEziNe - 16
DRonEziNe - 17
Il regolamento europeo è legge
ENAC, ora tocca a te di francesco paolo ballirano
Avvocato esperto in diritto aeronautico
e membro del comitato scientifico di dronezine

L'orologio sta ticchettando: il Regolamento europeo è legge ed è obbligatorio in tutti suoi elementi, anche se
ancora non è in vigore per mancanza delle regole attuative che dovranno essere emanate in sede comunitaria. 
Nessuno Stato membro può adottare provvedimenti interni per limitarne l’applicazione, né può farne
un’applicazione incompleta o selettiva. Enac deve rimodulare il suo regolamento per i droni sul modello
europeo, altrimenti qualsiasi operatore di droni potrà rivolgersi al giudice per garantire la supremazia e il
primato del diritto dell’Unione Europea su quello nazionale.

Il Regolamento (UE) 2018/1139 recante norme comuni


nel settore dell’aviazione civile pubblicato nella Gaz-
zetta Ufficiale dell’Unione Europea lo scorso 22 agosto
2018 è entrato in vigore lo scorso 11 settembre 2018.
Si tratta, come noto, di una novità normativa di enorme
portata, in quanto sostituisce il Regolamento 216/2018
che prevedeva, per quanto riguarda
i sistemi aeromobili a pilotag-
gio remoto, una piena libertà
per ciascuno Stato membro nel-
la definizione delle regole di uti-
lizzo dei droni con peso massimo al
decollo inferiore ai 150kg.

DRonEziNe - 18 DRonEziNe - 18
rotta per l'Europa

Il regolamento approfondisce la formazione degli ope- ciascun stato membro. Pertanto uno Stato membro non
ratori, la progettazione, produzione, manutenzione, può unilateralmente adottare provvedimenti interni volti
l’esercizio di aeromobili e gli obblighi di registrazione a limitare l’applicazione delle norme del regolamento,
(Sezione VII – artt. 55- 58 e allegato IX) e prevede l’in- né può farne un’applicazione incompleta o selettiva.
tervento della Commissione Europea attraverso specifici Se il regolamento non cambia, ci pensa il giudice
atti di esecuzione. La cosa più interessante, tuttavia, è che l’applicabilità
Stiamo ancora aspettando i decreti attuativi diretta del Regolamento comporta che i diritti conferiti
In tale contesto, appare opportuno specificare che il Re- da tali atti possano essere invocati dai soggetti interes-
golamento Europeo è a tutti gli effetti una disposizio- sati dinanzi alle autorità nazionali competenti, in primis
ne normativa avente rango di legge, che si applica in i giudici nazionali e vanno tutelati anche a scapito di
maniera diretta (e quindi senza alcun intervento delle disposizioni nazionali contrarie. Più in generale, tenuto
autorità di ciascun stato membro) in tutto il territorio conto del principio del primato del diritto dell’Unione
dell’Unione Europea. sul diritto nazionale di ciascun Stato Membro, l’effica-
Pur essendo direttamente applicabile, il Regolamento cia diretta dei Regolamenti comporta l’inapplicabilità di
1139/2018 necessita di specifiche regole attuative, che qualsiasi norma nazionale con essi incompatibile.
dovranno essere emanate dalla Commissione (i c.d. “Re- La questione non è di poco conto, tenendo presente che
golamenti di esecuzione”), che dovrebbero essere adot- le autorità nazionali dovranno necessariamente tener
tati entro fine anno o al più nei primi mesi del 2019 e conto del nuovo Regolamento nell’emanazione della
forniranno norme più dettagliate, tra cui limiti di altezza normativa interna e dovranno verificare che le norme
e distanza massima rispetto al pilota, marcatura CE ob- interne che con esso sono incompatibili siano abrogate
bligatoria, operazioni ammesse, la necessità di certifica- o modificate per renderle coerenti con il nuovo Regola-
zione in base al rischio. mento.
Come si diceva, dunque, il Regolamento è obbligato- In mancanza, qualsiasi operatore di droni potrà ottenere
rio in tutti suoi elementi e ciò significa che una volta dalle autorità giudiziarie immediata tutela, al fine di ga-
in vigore le sue norme producono effetti vincolanti nei rantire la supremazia ed il primato del diritto dell’Unio-
confronti sia dei singoli cittadini che delle autorità di ne Europea su quello nazionale. 

DRonEziNe
DRonEziNe - 19
made in italy

record del mondo


forvola solleva 101 kg per oltre un minuto
di stefano orsi
Settimo Torinese (TO), 23 novembre 2018: il drone
italiano Forvola stabilisce il record del mondo di Il precedente record di Oslo
sollevamento pesi, con 101 kg sollevati per 1'03" e
53 centesimi. Stracciato il vecchio record di Oslo,
stabilito nel 2016: 61 kg sollevati per 37 secondi

U n drone italiano batte il record di sollevamento pesi


e supera la soglia di 100 chilogrammi sollevati per
oltre un minuto a più di un metro di altezza.
Surclassato quindi il record del 2016 detenuto dalla uni-
versità di Oslo che ha sollevato sino a 1 metro di altezza e
per ben 37 secondi 61 chili di zavorra.
Prima del riuscito tentativo del Forvola a Torino,
A sconfiggere il team norvegese è stato il mega drone di il record regolarmente registrato nel Guinness dei
Forvola, una azienda piemontese costituita nel 2015 da Primati riguardava il volo con cui un team dell'Uni-
Gregory Alessio e Piercarlo Ponchione. versità di Oslo era riuscita a tenere in volo per 37
La dimostrazione avvenuta lo scorso venerdi 23 novem- secondi un carico di 61 kg.
Più che un drone, si trattava di uno sciame di droni
bre a Torino nel corso del Tech Day 2018 all’interno del vincolati, ben 12 quadricotteri suddivisi in 4 gruppi
CNH Motor Village con il supporto di FPT Industrial. e a loro volta connessi loro da un frame in allumi-
nio, per formare un unico enorme multirotore a 48
Due giudici hanno ratificato il risultato raggiunto: l’avvo- eliche.
cato Rita Taglialatela e il direttore scientifico di Dronezine Un esercizio di alta ingegneria che ha richiesto un
Stefano Orsi; hanno dichiarato che il peso da sollevare era anno e mezzo di lavoro agli studenti del progetto
effettivamente di 101Kg, misurato tramite apposita bilan- UIO, un percorso formativo volto a promuovere in
cia certificata (foto in basso a destra). Norvegia la scienza e l’ingegneria. 

DRonEziNe - 20
Hanno inoltre controllato che il mega drone di Forvola ab-
SCHEDA TECNICA
bia superato la quota di 1 metro, in realtà era quasi di 1,5
Il Forvola misura 3.8m x 2.6, la struttura è interamente in
metri, dopodiché hanno fatto partire i relativi cronometri tessuto di carbonio con piastre e tubi con pareti fino a
e hanno registrato un tempo di 1 minuto 3 secondi e 53 8mm di spessore. I carrelli sono in lega di alluminio così
centesimi. come tutti gli elementi strutturali di ancoraggio.
Le eliche sono in legno multistrato fresate dal pieno, gli esc (i
Un tornado nel capannone controller dei motori) sono prodotti appositamente per lui e
È stato un lunghissimo minuto quello in cui il drone di For- gestiscono fino a 450A ognuno.
vola, attrezzato con 16 motori elettrici alimentati a batterie ai I 16 motori sono di tipo brushless outrunner, esattamente
come quelli che si usano normalmente sui droni commerciali
Polimeri di Litio, ha sollevato una cassa di prodotti e materiali
,ma opportunamente modificati e successivamente seleziona-
di FPT all’interno dello spazio del CNHi Village. ti dal team.
Le eliche di grosse dimensioni e la potenza erogata dai motori La massima potenza di picco erogabile, alla temperatura di
brushless hanno letteralmente assordato le orecchie di tutte le 20° C, è di circa 17kW per ogni motore. Sono alimentati
persone nei pressi della gabbia di protezione. Sono infatti stati da pacchi lipo commerciali a 14S1P (52 volt) per ogni unità
propulsiva, sufficienti per sopperire all’assorbimento massimo
distribuiti appositi tappi per le orecchie. L’aria mossa dal mega
di ogni singolo motore, che supera i 320A. Per il record sono
drone, ha creato una turbolenza davvero notevole e l’effetto state utilizzate 224 celle lipo complessive.
suolo, data la sola altezza di 1,5 metri circa, ha creato non po- La massima potenza teoricamente erogabile da questa mac-
chi problemi di stabilità, che sono stati ampiamente domati dal china è circa 272.000 Watt, circa 370 cavalli vapore per
bravo pilota Gregory Alessio. un thrust teorico complessivo di circa 520kg.
Nella configurazione del record il mezzo pesava circa 290kg
Al di là del superamento del precedente record, segnando inclusi i 101kg di payload. Nel caso specifico sono stati uti-
quindi 101 chilogrammi per oltre 1 minuto di volo a oltre 1 lizzati accumulatori molto leggeri, in quanto la missione pre-
vedeva tempi di volo molto ristretti. 
metro da terra, la prova di ieri ha dimostrato come l’utilizzo di
droni che trasportano un carico pagante, quello che in gergo si
definisce payload, sia una cosa tangibile e alla portata, se non
di tutti, almeno delle aziende tecnologicamente avanzate e che
credono fortemente in questo settore.
L’idea di Piercarlo Ponchione e Gregory Alessio, i due pro-
gettisti e realizzatori del mega drone di Forvola, è proprio
quella di fornire al più presto un drone da lavoro capace di tra-
sportare grossi carichi, nei più disparati usi. Ne parliamo con
Gregory Alessio, uno dei progettisti e costruttori del Forvola.

DRonEziNe - 21
Gregory, ci racconti come è nato tutto quanto?
Il progetto Forvola è nato da un sogno e dall’unione di idee e
competenze di due persone, Piercarlo Ponchione ed io. Solo
noi due eravamo seduti al tavolino di quel bar, quando Pon-
chione mi chiese: "Senti Greg, lo so che è un’idea assurda, ma
secondo te non riusciamo a fare un drone per andarci sopra?"
Fortuna che sopra non ci siete saliti.
Inizialmente non adottammo un processo propriamente indu-
striale con disegni in 3d e calcoli strutturali, ci bastava il buon
senso unito all’esperienza, più un buon 10% di sicurezza.
E un'idea guida: il drone doveva essere modulare. Sapevamo
che ne sarebbe andata di mezzo l’estetica, il peso e i costi ma
non potevamo rinunciare alla versatilità. Mano a mano che il
progetto si delineava fu sempre più chiaro che non poteva re-
stare confinato a un’idea tanto banale quanto ambiziosa come
il trasporto di persone. Iniziammo quindi ad indirizzarci verso
un nuovo target, forse anche più serio e concreto: il drone do-
veva servire come mezzo da lavoro, come gru radiocomanda-
ta, come supporto ad operazioni di rifornimento o salvataggio
unito ad una flotta di velivoli manned, un mezzo complemen-
tare ad elicotteri e aerei e non sostituto. Il target 40-200 kg
poteva essere tecnicamente plausibile, e il tutto doveva essere
smontabile e trasportabile con facilità.
Quanto ci avete messo ad arrivare al Forvola?
Anni. Noi avevamo le nostre aziende che richiedevano co-
munque tempo e investimenti per poter continuare a lavora-
re e tutto ciò che abbiamo creato nel progetto forvola deriva
dai nostri sforzi. Niente contributi europei o finanziatori. Tutta
farina del nostro sacco, quindi non sempre abbiamo potuto
acquistare quello che serviva con uno schiocco di dita. Così
solo nel 2017 abbiamo terminato il primo mezzo, “forvola X”,
una versione semplificata del progetto iniziale, la classica cro-
ce simmetrica con 8 motori in conformazione contro rotante.
Solo che invece di pesare 2kg, ne pesava 100.
Uno lavora, l'altro si fa intervistare
A destra Piercarlo Ponchione al lavoro
di verniciatura.
Nel tondo in alto Gregory Alessio.

DRonEziNe - 22
E qui iniziarono i problemi, immaginiamo. SI, MA A CHE SERVE IL FORVOLA?
Già. Non bastava ingrandire un drone comune e collegare i
«Una macchina di queste dimensioni e con queste
cavi. Una scoraggiante ondata di problemi ci investì e ci obbli- caratteristiche trova applicazioni principalmente
gò a passare giornate e giornate ad avvitare e svitare, saldare nel settore industriale e militare» ci dice Gregory
e dissaldare, decollare e atterrare… Fummo costretti ad acqui- Alessio e prosegue: «Riceviamo costantemente
stare molto materiale diverso, molto del quale giace inutilizza- richieste riguardanti progetti anche davvero am-
to o inutilizzabile. Testammo i motori montati sugli stessi tubi biziosi e per i più disparati fini. Attualmente come
tutti ben sappiamo vi sono limiti derivanti princi-
che sarebbero stati parte del frame e li fissammo con un perno palmente dalle autonomie e dalla gestibilità com-
ad un muretto in cemento, applicammo una cella di carico dal- plessiva; questo unito alla disinformazione gene-
la parte opposta ai motori e iniziammo gli studi sui motori e rale su questi mezzi porta più di qualcuno a fare
sulle eliche. Assorbimenti, curve di erogazione, temperature, dichiarazioni su utilizzi e specifiche decisamente
torsioni, flessioni, vibrazioni e risonanze... tutto doveva essere prematuri oggi come oggi».
tenuto in considerazione per poter immaginare che un giorno Prematuri? Ci fai un esempio?
quel coso si sarebbe alzato bello parallelo e stabile. E infatti, «Attualmente fior di società come Uber, Volo-
a nonostante tutte le accortezze, non sarebbe bastato lo stesso. copter, Hoverbike e Boeing stanno investen-
do verso il trasporto di persone, mercato dove
Uhm. Detta così, non sembra incoraggiante. personalmente non crediamo vi sia già esperienza
Già, il volo di collaudo fu un disastro. Instabilità totale, inter- e tecnologie tali da garantire la adeguata sicurezza
ed effettivo miglioramento rispetto al trasporto via
ferenze, vibrazioni… Siamo atterrati immediatamente e siamo aria e via terra attuali».
E voi su cosa puntate?
«Su logistica e trasporto merci, settore dove rite-
niamo esserci le migliori possibilità di sviluppo; è
un mercato che si sta strutturando e noi come altri
stiamo facendo del nostro meglio per dare un va-
lido contributo allo sviluppo di queste tecnologie».
I vostri progetti per il futuro?
« Servono studi accurati e componentistica dedica-
ta per raggiungere performance migliori con tem-
pi di volo più che sufficienti per soddisfare molte
delle esigenze. La sfida più grande sarà rendere
il mezzo più semplice in modo da essere gestito
anche da personale non necessariamente prepa-
ratissimo a livello tecnico». 

DRonEziNe - 23
made in italy

corsi a casa a smontare. Le flight control commerciali, seb- in un progetto ambizioso senza aver mai visto da vicino ciò
bene costose, non erano assolutamente adatte a gestire questo che sarebbe stato poi utilizzato, tanto che il mezzo non esiste-
genere di potenze e inerzie. I motori lavoravano in un range va ancora al momento dei nostri incontri… è stata fiducia ed
non ideale, pilotati in maniera non efficiente. Anche le eliche, empatia tra persone e aziende.
di marche rinomate e ottime sulla carta, erano invece pessime
E quindi avete dovuto correre.
nell’utilizzo collettivo su multirotore. Ci si è messa pure l’elet-
In due mesi scarsi, io e Pierre dovevamo costruire forvolone,
tricità statica a stravolgere i piani. Ci abbiamo lavorato a lungo
forvola 16 o "forvola human" che dir si voglia. Una delle cose
e dopo qualche settimana di affinamenti finalmente sono arri-
più difficili che abbia mai fatto. Non avevamo tempo, tutto
vati i risultati. Forvolino si alzava bene, era controllabile e ave-
doveva funzionare bene e il meteo ci era avverso impedendoci
va motore da vendere, si poteva iniziare a lavorare su aumento
molte volte di fare i test, di verniciare eccetera. Il volo di col-
delle efficienze, autonomie, estetica e praticità di utilizzo.
laudo è stato fatto 10 giorni prima del Guinness. Ci sembrò di
Fino ad arrivare al Guinness dei Primati tornare indietro di due anni, al disastroso collaudo del forvoli-
Già, una idea di Pierre. Abbiamo cercato sponsor tra aziende no. Il drone era molto instabile e aveva reazioni non lineari ai
anche molto rinomate e conosciute, abbiamo ottenuto incontri, comandi. Ci attendevano lunghe nottate di modifiche e più test
pianificato l’evento ma la conferma ufficiale tardava ad arriva- possibili per il PID tuning.
re. E noi avevamo ormai inoltrato la candidatura dove il tempo L’unica cosa su cui eravamo ottimisti era la potenza a dispo-
limite per effettuare il record era “end of 2018”. Poi, proprio sizione, la matematica è semplice e sapevamo che una volta
all'ultimo momento. è arrivata la risposta positiva da FPT risolti i problemi di controllo e gestione, i futuri 70, 80 o 100kg
powertrain technologies, ovvero la ex IVECO motors, una di payload sarebbero stati alla portata. Il payload ufficiale sarà
delle aziende della holding CNHi, nella galassia Exor. Così ci poi costituito da una cassa progettata da forvola team in poli-
siamo trovati in due settimane a valutare insieme la location di carbonato trasparente e alluminio contenete pezzi di ricambio
volo, la rete, la data e perfino la colorazione del mezzo. FPT ed nuovi prodotti dalla FPT, come pistoni, filtri e cilindri di mo-
in particolare Fabio Lepore e Gabriele Davi hanno creduto tori da camion.
Come hai vissuto il giorno del record?
La mattina regnava una calma surreale. Ma sape-
vamo che di lì a poco sarebbe toccato a noi e tut-
to sarebbe dovuto essere perfetto. Insieme a Pierre
spuntavamo mentalmente la checklist e ripeteva-
mo i movimenti che avremmo dovuto fare prima e

Carbonio e alluminio
La struttura tubolare del Forvola
garantisce alla macchina una grande
robustezza e rigidità pur mantenendo il
peso al minimo.

DRonEziNe - 24
Il fratellino minore
dopo il volo. Sembrerà banale ma c’è tutto un iter burocratico La modularità è il cuore del progetto Forvola.
e video da rispettare per produrre il materiale da inoltrare per Eccolo in configurazione da "solo" otto
avere poi l’effettiva certificazione del guinness. motori in esposizione alla Fiera di Milano.
Ovviamente non si pranza prima di questi eventi, a dire il vero
non sapevo neanche che ora fosse. Poi a un tratto vedo arrivare Ma all’ultimo beep dei motori, io entro nel mio mondo. Siamo
Stefano Orsi e Luca Masali di Dronezine, che bello vedere io e Lui, il Forvolone. La radio è accesa e carica, armo i mo-
volti amici sorridenti. Poi ecco i giudici, tra cui Rita Taglia- tori e ho occhi ed orecchie concentrati solo sul drone. Scruto
latela di AlphaLima, la scuola torinese dove avevamo preso e ascolto ogni dettaglio, ogni cigolio sospetto, ogni flessione
l'attestato di pilota remoto. o movimento non normale. Cammino per mezzo giro intorno
Il momento del volo era ormai prossimo. Inseriamo le batterie, al drone per vedere che tutto sia ok, che tutti i motori girino
check viti e bulloni, check flight control e via, si porta il mezzo liberi e fluidi.
in centro alla gabbia e si accendono le luci di navigazione in- E arriva il momento della verità
dicando che lo show sta per cominciare. Inizio a dare motore. E il sound del V16 si fa sentire, tanto che
Pochi minuti di attesa e da fuori ci danno il cenno per inizia- erano stati distribuiti dei tappi per le orecchie. L’aria mi investe
re le procedure. La bilancia certificata indica il peso esatto di e continuo a salire con lo stick, so che da un momento all’altro
101kg (ho dovuto togliere due fasce dai pistoni da camion al- si alleggerirà e dovrò tenerlo (è tutto pilotato in full manual).
trimenti segnava 101.5). Prima di quanto mi aspettassi si stacca deciso e senza esitazio-
Via tutti dalla gabbia. Solo io, Pierre e il drone dovevamo esse- ni, so di avere tanto motore quindi do gas leggero e Forvola
re dentro. Mentre Pierre fa il giro dei motori per armarli vedo sale tranquillo.
che intorno alla gabbia è pieno di gente, è presente anche la Noto che ha una leggera instabilità post comando, dopo ogni
Brand President FPT Annalsia Stupenengo. Bene, mi dico, correzione ballonzola leggermente, questo non lo aveva fat-
sempre meno pressione! to nei test precedenti. Con la gente intorno alla rete che fa da
“muro” l’aria accelerata e turbolenta delle eliche non riesce
a sfogare lateralmente, ma incontra la folla che la devia nuo-
vamente verso l’alto, dove viene prontamente risucchiata e
utilizzata. Ecco il problema, sono nella mia stessa scia. Intan-
to mi fanno segno che sono arrivato a 30 secondi, il record è
fatto… ma il drone vola bene, è stabile, perché non osare di
più, stiamo su! Per sicurezza, per non scendere sotto il me-
tro minimo consentito per il record, chiedo una tacca in più di
motore e guadagno altri 60-80cm istantanei. Troppi, mi dico,

Giudici al lavoro
Rita Taglialatela, magistrato, e Stefano
Orsi, direttore scientifico di DronEzine,
sono gli incaricati di cronometrare la
durata del volo record.

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made in italy

Staccare l'ombra da terra


sto andando troppo su, e me ne accorgo perché vedo la polvere
Il momento del decollo per il volo record. Sotto,
appoggiata sui travi di acciaio sopra di me risucchiata dalla
Ponchione e Alessio caricano il payload.
depressione delle eliche e percepisco che l’aria mossa è molto
più calda di prima, stavo andando a prendere dei volumi di aria
dal sotto tetto, quella che si era scaldata durante tutta la giorna- Abbiamo coltivato contatti con grandi aziende del nostro pa-
ta. Scendo un filo per non andarmi a cercare grane, l’aria calda ese su progetti anche molto diversi. Abbiamo sviluppato una
è meno densa e potrebbe causare delle variazioni di spinta e filiera produttiva tra materiale e componentistica in grado di
quindi reazione che ora non posso proprio permettermi. soddisfare anche una eventuale produzione. Grazie alla nostra
Butto un’occhiata al cronometro laterale ufficioso e vedo passione, stiamo padroneggiando sempre più le regole che
che siamo prossimi al minuto… dai, 1 minuto abbondan- normano questo mondo dei velivoli multirotori di grandi di-
te e 100kg abbondanti possono bastare per questa volta. mensioni e grazie all’uso di materiali sempre più ricercati uniti
Tolgo delicatamente gas, in fondo sono sempre 300kg che vo- a studi di aerodinamica possiamo dire che in futuro se ne ve-
lano e bisogna rispettare le inerzie. Per cercare di atterrare cen- dranno delle belle e che presto questi mezzi potranno occupare
trato sulla “X” gialla devo cabrare leggermente e poco dopo ruoli di rilievo ad oggi impensabili. Gli studi su nuove tecno-
i piedi metallici toccano la moquette blu, motori al minimo, logie come la visione artificiale, reti neurali, accumulatori a
disarmo, il Guinness è nostro. stato solido, sistemi di propulsione ibridi ecc ci consentiranno
E ve lo siete proprio meritato di creare qualcosa di davvero inaspettato oggi come oggi.
Noi siamo davvero una piccola realtà, composta da persone Vi hanno aiutato in tanti a cogliere il record?
appassionate e capaci ma realiste. Grazie a questo sogno nato I miei ringraziamenti vanno a Pierre Ponchione, con cui col-
tre anni fa siamo ora consapevoli di ciò che si può fare e di ciò laboro da anni, che ha creato una squadra affiatata e concreta.
che è irrealizzabile. Olivia Tonelli, la nostra super account manager che ci coordi-
na ogni giorno tra appuntamenti, mail, fiere e fornitori. Grazie
a Sabino Tito Manlio, il nostro uomo
dei contatti, colui che conosce tutti ed
è attento ad ogni movimento del mer-
cato, sempre informatissimo su ciò
che succede ad ogni evento globale.
Stefano Orsi, nostro giudice del guin-
ness e grande amico da molti anni, da
quando si faceva il banchetto al mer-
catino di Ozzano dell’Emilia e Rita
Taglialatela, magistrato e giudice del
Guinness, esperta di droni. 

DRonEziNe - 26
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DRonEziNe - 27
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Il drone sorveglia
il più grande mall d'Europa

DRonEziNe - 28
Sorveglianza

L CANALE DRONEZINE
GUARDA IL VIDEO SU

2 milioni di metri quadrati, 14 milioni di visitatori all’anno, 65


mila al giorno nei giorni di punta. Garantire la sicurezza di così
tante persone è un lavoro da titani. Anzi, da droni: in questo caso
del Titan Long Endurance di Italdron, che da oggi entra a far parte
degli strumenti a disposizione dei responsabili della sicurezza del più
grande mall d’Italia e d'Europa.

DRonEziNe
DRonEziNe -- 29
29
Arese, 21 novembre 2018 – Sempre pronto al volo, di gior-
no e di notte, pattugliando i due milioni di metri quadrati
di “Il Centro”, l’enorme quartiere commerciale alle porte
di Milano, proprio a ridosso dell’area Expo, nel punto ne-
vralgico dove l’autostrada A4 Torino Milano si unisce alla
trafficatissima Autostrada dei Laghi ed entrambe si inne-
stano nel sistema delle tangenziali del capoluogo lombar-
do. Questo è il compito che attende il drone Italdron Titan
Long Endurance che il 21 novembre 2018 è entrato a far
parte delle dotazioni del team della security del mall più
grande d’Europa.
L’inizio del futuro
«Rotte automatiche, ma sempre sotto il costante controllo
di un pilota umano, addestrato da Italdron Academy», pre-
cisa Tommaso Solfrini di Italdron, illustrando alla stampa
il progetto che ha reso il mall meneghino il primo in Italia
ad avere ricevuto da ENAC il via libera all’uso dei droni
per la sicurezza. «Siamo la prima realtà in Italia ad usare un
drone per monitorare una proprietà così grande, una cosa
che fino a pochi anni fa era impensabile» precisa France-
sco Ioppi, Direttore Immobiliare del gruppo Finiper.«Un avere il via libera dall’ENAC e poter volare su quella che
sogno che si realizza, ci pensavamo da anni ma solo adesso probabilmente è l’area tra le più critiche d’Italia. E volare
la normativa ce lo consente» conclude il manager. persino di notte, cosa resa possibile solo dalla formalizza-
Già, perché tanti sono stati i nodi da sciogliere per poter zione degli scenari standard, entrati nell’ultimo emenda-
mento del regolamento ENAC appena pochi mesi fa.
«È l’inizio del futuro» afferma molto soddisfatto Alessan-
dro Marangoni, responsabile della sicurezza del gruppo
Finiper. «I droni entreranno sempre di più nella security di
questi contesti di grandi aggregazioni di persone. Da noi,
nei periodi di punta come quello che stiamo vivendo ora
con l’avvicinarsi del Natale, arrivano 60-65 mila persone

Due anni per arrivare a questo giorno


Da destra, il responsabile di Italdron Tommaso Solfrini,
il responsabile della sicurezza di Finiper Alessandro
Marangoni e Francesco Ioppi, Direttore Immobiliare del
gruppo Finiper.

DRonEziNe - 30
DRonEziNe - 31
al giorno, quanti sono gli abitanti di città come Savona o nario standard grazie all’enorme portata ottica della came-
come Matera. E chi viene qui, in un contesto di svago e ra di bordo, ci spiega Solfrini: «Non possiamo, ma non ci
anche di socialità, deve sentirsi sereno, sicuro come nella serve nemmeno, andare con il drone a guardare il traffi-
piazza della sua città». co sull’autostrada” precisa Solfrini. «Ma ci basta vedere
Il drone, tiene a precisare Marangoni, «è aggiuntivo a una quello che succede con la camera: grazie allo zoom ottico
struttura consolidata e risorse umane già presenti”, e avrà il Titan può identificare un soggetto a 400 metri, ma può
soprattutto il compito di fare quello che da terra non si vedere tranquillamente a un chilometro di distanza senza
può fare: «Per esempio ci può aiutare nella gestione del violare il buffer: per sicurezza, il grosso delle operazioni
traffico» continua Marangoni. «14 milioni di visitatori avviene sul tetto del mall, dove non c’è nessuno».
all’anno sono quasi un quarto degli abitanti dell’intera Ita-
Di pattuglia o su scramble, silenzioso nella notte
lia, e capita che con le loro auto (25-30 mila) intasino il
Al di là della gestione degli ingorghi stradali, il drone fa
casello autostradale qui vicino. Grazie al drone possiamo
naturalmente un gran lavoro quotidiano per garantire la si-
monitorare questo flusso e dare indicazioni agli operatori
curezza dei frequentatori del centro commerciale.
della sicurezza per prendere le decisioni opportune e gui-
«Abbiamo due profili di missione tipici» ci racconta Ste-
dare il traffico nelle rotonde e nelle piazzole».
fano Russo, pilota di Italdron. «In pattuglia, dove il drone
Una operazione che può essere fatta senza violare lo sce-
segue una rotta preimpostata per verificare che tutto vada
bene e condividere le riprese, anche nell’infrarosso, con gli
uomini della security. Il secondo profilo è su allarme: se
scatta un allarme, per esempio per una intrusione, il drone
decolla – se non è già in volo – e tiene sotto controllo con
le camere di bordo, ottiche e infrarossi, la zona critica». In
applicazioni di sicurezza, ci spiega Russo, «Ci sono due
strade: o un drone discreto che fa poco rumore e non al-
larma gli intrusi, permettendo di monitorarli fino all’inter-
vento degli agenti, oppure un drone molto rumoroso che
ha effetto deterrente. Visto che ad aggiungere rumore si
fa presto (per scherzo Russo parla di una vuvuzela, ma
probabilmente una sirena sarebbe pure meglio) abbiamo

Pronti al decollo
Il Titan Long Range di Italdron pronto al decollo per un
pattugliamento dimostrativo. Ai comandi Stefano Russo,
pilota di Italdron.

DRonEziNe - 32
Sorveglianza

ottimizzato la meccanica e l’aerodinamica delle eliche per


ottenere una machina silenziosissima, praticamente inudi-
bile in volo a 150 metri di distanza, grazie a eliche inno-
vative che hanno anche delle winglet all’estremità, proprio
come le ali dei jet». Che di sicuro se non allarma gli intrusi
almeno non infastidisce i clienti, aggiungiamo noi.
Dati condivisi con le Forze dell'Ordine
In ogni caso, i dati raccolti dal Titan, specialmente quelli
della camera che ha la possibilità di riconoscere un volto da
350-400 metri di distanza, saranno condivisi con le forze
dell’ordine, precisa ancora il direttore della sicurezza Ma-
rangoni, «come già oggi avviene con la lettura automatica
delle targhe delle auto che entrano nei nostri parcheggi,
secondo quanto disposto dai recenti decreti del Ministero tamente possa dare tutto quello che ha da darci. Quello
dell’Interno. Noi vogliamo mettere gli strumenti migliori che possiamo fare oggi deve tener conto di una normati-
nella ‘cassetta degli attrezzi’ degli uomini della sicurezza, va estremamente severa, il che è comprensibile, che si sta
e ritengo che oggi il drone sia lo strumento migliore». aprendo con il contagocce della saggezza e del buonsenso.
Quello che due anni fa, quando abbiamo iniziato questo
Primo passo di un lungo percorso sofferto percorso, non si poteva fare, oggi si può fare. E
«Oggi il drone è all’inizio del suo percorso» dice anco- così abbiamo una macchina che può alzarsi in volo in po-
ra Marangoni, «non pensiamo che da subito e immedia- chissimo tempo, essere direzionata dove l’uomo vuole e
riprendere immagini nitide, che possono essere condivise
quando ce ne sia la necessità con le forze dell’Ordine, in
un contesto di cooperazione» conclude.
«Siamo riusciti in due anni a ottenere una autorizzazione
ENAC che non ha eguali in Italia» gli fa eco Francesco
Ioppi. «Se questo sistema ad Arese darà i risultati che ci
aspettiamo, ci piacerebbe un domani estenderla ad altre
realtà».
E di futuro parla anche Tommaso Solfrini: «L’auspicio è
che, una volta terminata questa attività, che è in divenire
sia dal punto di vista normativo che tecnologico, riuscire-
mo a sviluppare altri casi come questo».
Magari in BLOS, cioè volando fuori dalla vista del pilota?
gli chiediamo. «Perché no?» risponde Solfrini. Con il sorriso
di chi la sa lunga. 

DRonEziNe - 33
di stefano orsi

un drone al guinzaglio
rende Bologna più sicura
Si chiama BSC, Bologna Safe City, il progetto Pronti al decollo
sperimentale della durata di 6 mesi che fornirà un A sinistra Ugo Vittori di EagleSkyLight
ausilio e una serie di “occhi” dall’alto alle forze A destra Riccardo Delise di ENAC
dell’ordine bolognesi in occasione di concerti, eventi Foto in basso al centro Alberto Aitini
del Comune di Bologna.
pubblici o controllo e monitoraggio del territorio.

A
Palazzo d’Accursio il 14 novembre scorso ha
preso il via il progetto BSC Bologna Safe City.
Una città sicura e tecnologicamente avanzata
che utilizzerà persino i droni forniti dalla ca-
salecchiese EagleSkyLight per garantire un miglior e più
preciso controllo del territorio.
L’oggetto volante che svolgerà la maggior parte del lavoro
di sorveglianza aerea è un drone realizzato in Israele che si
chiama Aquila 100. Si tratta di un drone tethered, ovvero
vincolato a un mezzo mobile che gli fornisce alimentazio-
ne, potendo quindi rimanere a mezz’aria potenzialmente
per sempre. Attraverso tale cavo, oltre che impartire co-
mandi al velivolo, si possono ricevere flussi video ad alta
risoluzione forniti da telecamere con raggio di osservazio-

DRonEziNe - 34
Sorveglianza

ne di 14 Km. Ma non sarà l’unico oggetto volante, anzi, il Centro di controllo mobile
volo con più di un drone contemporaneamente è compreso La stazione base dell'Aquila 100
nel disegno di Bologna Safe City. a bordo del furgone di pronto intervento.

Attività sperimentale approvata da ENAC Dati in tempo reale alle Forze dell’Ordine
Il programma BSC è stato presentato dal Comune di Bolo- Ugo Vittori, responsabile di EagleSkyLight, annuncia con
gna e da EagleSkyLight all’Ente Nazionale Aviazione Ci- soddisfazione di voler offrire a titolo gratuito alla città di
vile nel contesto dei progetti di ricerca e sviluppo settore Bologna non solo un senso si sicurezza percepito, ma re-
dei sistemi aeromobili a pilotaggio remoto. ale e tangibile. I dati e i video raccolti dai droni del team
L’approvazione ufficiale dell'Autorithy aeronautica con casalecchiese dovrebbero permettere, al termine della spe-
protocollo ENAC 107615, è arrivata il 2 ottobre 2018 e re- rimentazione, di costituire una centrale operativa interfor-
cita: “BSC Bologna Safe City/Utilizzo di APR nell’ambito ze al fine di condividere le stesse informazioni e le stesse
security in modalità multi-volo/multi-drone per il control- immagini tra tutti gli Enti coinvolti e interessati.
lo del territorio in occasione di importanti eventi pubblici
e per la tutela del patrimonio”. ENAC: operazioni più flessibili in città
Riccardo Delise, Program Manager settore APR di ENAC,
L'occhio nel cielo ricorda che le opportunità date oggi dai droni che erano
Il Comune di Bologna, come spiega l'assessore alla sicu- inimmaginabili sino a qualche anno fa. E promette: «Ab-
rezza Alberto Aitini, usufruirà per sei mesi dei servizi di biamo intenzione di modificare il regolamento in modo da
monitoraggio del territorio e funzioni di pubblica sicu- rendere flessibili le operazioni anche in città dentro alle
rezza di EagleSkyLight, per ora unici in italia.Non solo NoFlyZone». Il riferimento è ovviamente agli operatori
ordine pubblico, ma anche controllo de cantieri abbando- debitamente autorizzati. «Lo scopo di ENAC è anche quel-
nati, custodia e tutela dei monumenti storici, prevenzione lo di favorire lo sviluppo dell'aviazione civile». 
dell’abusivismo edilizio e in occasione di grandi eventi e
manifestazioni di particolare interesse (come lo stono state
ad esempio l’arrivo del papa a Bologna o la partita di cal-
cio Bologna-Inter nei mesi scorsi).
Oltre al Comune di Bologna vengono ovviamente coin-
volte la prefettura e le Forze dell’Ordine. E a tal proposito
Aitini riferisce che: «Nelle prossime settimane firmeremo
un protocollo per l’uso dei droni e in particolare al servizio
della Polizia Municipale, per far partire il servizio all’ini-
zio del 2019».

DRonEziNe - 35
anafi trecentino
oppure 250ino? Scegli tu!
Per poter alleggerire il Parrot Anafi e rientrare nei limiti per poterlo
usare come SAPR inoffensivo bisogna lavorare sulla batteria,
sostituendo le celle con elementi più leggeri. Ma perché buttare le
celle originali? Con la soluzione di AEFFE Servizi diventano un
potente power bank da campo per poter ricaricare fino a tre
volte le celle "legali". E si può scegliere se abbassare l'ago della
bilancia a 300 grammi o a 250, come forse dovremo fare
con il futuro regolamento europeo.

DRonEziNe - 36
trecentini

silenzioso, stabile e… alleggeribile! Le aziende che finora


hanno proposto il kit di alleggerimento per “trecentinizzare”
questo drone e renderlo così registrabile come SAPR inoffen-
sivo (quindi ricordiamo adatto a svolgere lavori aerei anche
in città e sopra le persone senza che il pilota abbia necessaria-
mente conseguito “patentino” e visita medica) ci hanno abi-
tuato a vedere Anafi del peso di circa 300 grammi, alleggeriti
privando la batteria della sua scocca di sicurezza e avvolta in
materiale termoretraibile. Ciò significa che se per lavorare ser-
vono due batterie, dovrò necessariamente acquistare la batte-
ria originale Parrot, spedirla all’azienda per l’alleggerimento
o acquistarla da quest’ultima già alleggerita; questo passaggio
però ha un costo notevole che include il costo dell’alleggeri-
mento più il costo della batteria originale (circa €100 per il
solo pacco originale Parrot). E questo costo sarà da sostenere
per ogni batteria in più di cui si avrà bisogno.

A EFFE Servizi è una giovane azienda milanese che


si occupa di vendita e assistenza droni. Abbiamo già
avuto modo di conoscerla l’anno scorso con la pro-
gettazione del kit di alleggerimento del DJI Spark realizzato in
Il colpo di genio: una batteria... vuota!
Il kit di alleggerimento di AEFFE (disponibile sia nella versio-
ne Basic che Deluxe) prevede -oltre alla solita manualistica,
il giubbetto pilota ad alta visibilità ed i paraeliche alleggeri-
alutex e stampa 3D, nonché per la recente collaborazione con
ti- una speciale scocca batteria progettata e realizzata dall'a-
Enac nella stesura della guida passo-passo alla registrazione
zienda milanese, incredibilmente vuota! O meglio, dentro c’è
che potete trovare sul portale D-Flight.it.
tutta l’elettronica originale di una normale batteria Parrot. Ma
Ma questa volta torniamo a sentire parlare di AEFFE Servizi
le celle che compongono l’accumulatore sono rimovibili, per-
per un’idea davvero innovativa, che finora nessun produttore
mettendo così al pilota di scegliere il suo setup ideale.
ha mai proposto.
Il che significa che si potrà portare il peso massimo al decol-
Stiamo parlando del noto drone di casa Parrot: l’Anafi, otti-
lo del drone alleggerito entro 300 grammi, l'attuale limite di
mo candidato per diventare SAPR inoffensivo grazie alla sua
legge per i SAPR inoffensivi, ma anche 250 grammi, che è il
telecamera 4K inclinabile verso l'alto e verso il basso a 180°,
limite adottato per esempio in Spagna e che potrebbe - anche

DRonEziNe
DRonEziNe - 37
Cura dimagrante
Il peso forma di un Anafi
portato a 250 grammi.

zienda meneghina, dopo la prima batteria alleggerita, il costo


di altre batterie sarà molto contenuto in quanto sarà necessario
acquistare solo le celle interne che formano l’accumulatore.
Le idee non finiscono qui
La prima batteria ANAFI è stata necessariamente alleggerita.
E le celle originali ormai inutilizzabili che fine fanno? Vengo-
no buttate? Assolutamente no. Incluso nel prezzo del kit, alla
batteria originale verrà applicato un particolare connettore che
la trasformerà in un power-bank.
Acquistando così da AEFFE Servizi un apposito caricatore
(incluso nella versione Deluxe), la batteria ci permetterà di
ricaricare on-the-go, fino a tre volte, quella dell'ANAFI 250
grammi. Una volta poi arrivati a casa o dove c'è una presa di
se ancora non c'è certezza- diventare obbligatorio anche da noi
corrente elettrica, potremo ricaricarla sempre tramite lo stesso
con l'avvicinamento del regolamento ENAC alle future regole
caricatore.
europee EASA.
AEFFE Servizi, per prima in Italia, ci propone dunque l’ANA- Quanto mi costi?
FI 250 gr. o, a scelta dell’utente, anche la versione a 300 gr. Il Il kit Anafi 300 grammi versione Basic costa 159 euro e com-
kit di alleggerimento è il medesimo, tranne la manualistica e prende il giubbetto pilota alta visibilità compatibile con la nor-
la scocca della batteria; il trucco sta proprio nella possibilità di mativa vigente e con colorazione a scelta tra arancio o giallo, 5
rimuovere le celle che formano il pacco batteria ed inserirne manuali aeronautici, kit di pareliche in resina, scocca batteria
delle altre fornite dall’azienda, testate ed idonee a raggiungere alleggerita, celle batterie e tutta l’assistenza 360° per la prima
il peso coerente al setup scelto. registrazione dell’operatore e del drone.
Naturalmente, alleggerendo il pacco, scenderà anche l'autono- Il kit Anafi 250 grammi sempre in versione Basic costa invece
mia, che comunque resta più che soddisfacente per le operazio- 250 euro. I kit Deluxe invece comprendono un’elegante e ca-
ni specializzate: circa 13 minuti in configurazione trecentino, piente valigetta che permette il trasporto del drone e di tutti i
6-7 minuti come "duecentocinquantino". suoi accessori in totale sicurezza e senza necessità di smontare
Questa operazione, oltre ad essere stata resa semplicissima i paraeliche, il caricabatterie, un alimentatore da tavolo per la
e fattibile da chiunque ed ovunque (lo si può fare anche sul carica multipla e tutto quello compreso nella versione Basic e
luogo di volo, non richiede nessuna attrezzatura), ha svariati costa 480 euro per la versione 300 grammi e 510 euro per la
vantaggi: per esempio, in caso si abbia bisogno di più batterie, versione 250 grammi. In entrambi i kit Deluxe saranno inclusi
non sarà necessario attendere i tempi di alleggerimento delle tre pacchi batterie. In tutti i casi, la batteria usata per la prima
stesse, ma soprattutto non dimentichiamoci del fatto che ogni trasformazione sarà quella che forniremo noi ad AEFFE, quin-
batteria ci costerebbe circa 100 euro. Con la soluzione dell’a- di in pratica la batteria standard del nostro Anafi. 

Cosa c'è dentro?


Tutte le soluzioni
comprendono il giubbetto
ad alta visibilità, il set
dei manuali aeronautici,
i paraeliche in resina,
la scocca della batteria
alleggerita, celle e
assistenza per la registrazione a ENAC. Nei kit deluxe
tra le altre cose troviamo anche il caricabatteria qui
mostrato in foto e l'alimentatore da tavolo.

DRonEziNe - 38
Tello trecentino
PER GIOCO O PER LAVORO
Una pattuglia che cresce: una decina abbondante di droni Tello,
poco più che giocattoli dal costo di un centinaio di euro, sono stati
registrati a ENAC come SAPR inoffensivi. Quindi come aeromobili,
aprendo loro anche la possibilità di volare per lavoro. Una cosa che
convince giornalisti, architetti ma anche aeromodellisti che vogliono
volare dove agli aeromodelli è vietato, per esempio in città, sulle
persone, nelle CTR aeroportuali. Ecco le storie di alcuni
di questi pionieri.

DRonEziNe - 40
trecentini

D ue sono i motivi per cui si registra a ENAC un Tello


come SAPR inoffensivo, secondo l’articolo 12 com-
ma 5 del Regolamento ENAC: o per usarlo come
aeromodello, per divertimento, superando però quelle che
gnante, uno degli appassionati che affrontano la trecentiz-
zazione per potersi divertire più liberamente senza velleità
di diventare professionisti.
«Ma volevo essere più libero e superare i limiti del volo
sono le limitazioni del volo hobbistico senza registrazione aeromodellistico, anche perché sono stato attaccato dai so-
(per esempio la proibizione di volare in città, di entrare liti hater che non avevano gradito le immagini che avevo
nelle CTR, di sorvolare le persone). postato sui social. Il Tello a dire il vero patisce un po’ il
Oppure per usarlo per lavoro. vento, con 80 grammi non puoi fare chissà cosa ma mi sen-
Può stupire che una macchina da 80 grammi possa diven- to più tranquillo a volare con un SAPR per quanto minu-
tare uno strumento prezioso di lavoro, ma come vedremo scolo piuttosto che con un aeromodello. Me lo porto sem-
questo succede in molti casi, specialmente quando occorre pre dietro e faccio riprese rilassate. Uso anche un extender
fare foto dall’alto senza grosse pretese artistiche, per do- del raggio WiFi e il miglioramento è notevole, anche per la
cumentazione o reportage. «Io ho cominciato a volare con stabilità dei video. Il mio Tello vola per hobby. Ma posso
un BeBop Parrot, solo per divertimento» ci dice Igor Bi- fare molto di più dopo averlo registrato come trecentino».

DRonEziNe
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Così hai fatto tutta la trafila ENAC per metterti al E questo ci sembra un ottimo motivo per registrare il Tel-
riparo da possibili sorprese. Hai volato anche in cit- lo: prendere confidenza con le procedure aeronautiche di
tà? ENAC, affrontare le prime operazioni specializzate, ma-
«Ancora no, me lo tengo per dopo» ride. «Dopo la di- gari anche solo per conto proprio. Tutta esperienza per un
savventura con il Parrot sono rimasto fermo un bel po’, domani in cui la passione dell’hobbista diventa anche l’oc-
ora devo riprendere la mano. Del Tello apprezzo so- casione di fare qualche lavoretto se non addirittura costru-
prattutto la portabilità, me lo porto sempre dietro, cosa irsi una carriera come pilota di SAPR inoffensivi prima, e
che con il BeBop non era plausibile: ok, la macchina in eventualmente passare all’attestato di pilota remoto e lavo-
sé era piccola e comoda, ma lo skycontroller era davve- rare con i droni pesanti in un secondo tempo.
ro enorme e pesante, sembrava di tirare su lo Shuttle». Segue 

Ora che il Tello l’hai registrato, pensi di usarlo an- SI, LO FACCIAMO ANCHE NOI
che per il tuo lavoro? Ovviamente anche noi di DronEzine facciamo drone
«Io lavoro per il 118, però sono anche parte di S.o.g.it journalism. Per esempio, abbiamo usato il nostro Tello
per riprendere il Forvola il giorno del record (articolo
Sezione di Torino, una associazione di volontariato, a pag. 18). Ovviamente l'abbiamo filmato mentre era
branca italiana dei Johanniter, un’organizzazione uma- a terra, visto che se fosse stato in volo il tornado dei
nitaria di volontariato che si occupa di soccorso sani- 16 potentissimi motori del super drone piemontese
tario e protezione civile e ne sto parlando con il presi- avrebbe mandato in orbita il nostro moscerino (e
dente per integrare i droni nelle attività di protezione qualsiasi altro drone). Abbiamo scelto il Tello perché
è discreto, silenzioso e sta in tasca, ottimo visto che
civile. Magari non proprio il Tello, ma proprio grazie a Settimo Torinese ci siamo andati in treno. Con il
all’esperienza che ho accumulato registrando il Tello a piccoletto abbiamo potuto fare le riprese indisturbati
ENAC ci sarà più facile registrare SAPR più adatti ai e senza disturbare i tanti lavori in corso. A destra un
compiti specifici della ricerca di dispersi e valutazione fotogramma della camera di bordo del Tello, a sinistra
ambientale a seguito delle calamità naturali». l'impietoso confronto tra le dimensioni del nostro
microbo e il Forvola. Certo avremmo potuto usare una
scala, ma non ce l'avevamo. Il Tello è molto più facile
da portarsi appresso che una scala. 

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Il mio Tello vola sulle industrie incendiate mandate a qualche incursione nell’aeromodellismo fino
Se l’uso di Igor Bignante è strettamente hobbistico, e la ai droni, che sono molto più semplici da gestire degli ae-
registrazione a lui serve solo a diventare un super aeromo- romodelli. Come architetto ho una preparazione specifica
dellista che può volare dove gli altri piloti senza attestato sulla progettazione antincendio. Così a un certo punto mi è
e senza registrazione non possono volare, non sono rari i stato chiesto di fare qualche foto dall’altro di siti colpiti da
casi in cui il Tello diventa un insostituibile compagno di incendi, perché dall’alto è possibile avere una visione d’in-
lavoro. sieme molto utile per ricostruire come sono andate le cose.
«La nostra attività è di consulenza, prevalentemente in am- Specie nel caso di esplosioni in siti industriali, la foto aerea
bito assicurativo» ci racconta l’architetto Stefano Man- è decisiva per capire la dinamica. Da queste prime espe-
servisi. «Con Forensic Experts ci occupiamo di scoprire rienze mi sono specializzato nel settore. Una delle cose
la cause dei sinistri da incendio. Non nel senso delle stime dove il drone è più utile è capire dove è partito l’incendio,
dei danni, questo è mestiere dei periti assicurativi. Noi ab- che in ambito industriale ha una importanza cruciale: spes-
biamo l’incarico dalle compagnie assicuratrici di scoprire so gli impianti industriali sono assicurati per rischi diversi
le cause degli incendi e delle esplosioni, specialmente in da tre, anche quattro, compagnie differenti, quindi anche
ambito industriale. Un ruolo che fino a pochi anni fa era per la catena delle rivalse tra le stesse compagnie tra di
esclusivo dei Vigili del Fuoco. Lavoriamo nell’ambito pri- loro capire da dove e possibilmente perché è partito l’in-
vato, quando entrano in gioco gli interessi dagli assicurati cendio. Un’analisi scientifica, insomma».
e delle compagnie assicuratrici».
E i droni sono uno degli strumenti più potenti ed effica-
Sul campo
ci per svolgere simili incarichi, immaginiamo.
L'architetto Manservisi con il suo drone
«Io mi sono avvicinato a questa attività proprio grazie ai
droni» ci conferma l’architetto Manservisi. «Ho alle spalle
una lunga storia di modellismo, dalle automobili radioco-

●Peso al decollo
80 grammi, con paraeliche
●Raggio d’azione
100 metri, altezza 20 metri
●Autonomia: 13 minuti
●Camera:
720p 3o fps, foto 5 mpx
●Velocità massima:
8 mps (13 km/h)
●Sensori:
Barometro,
camera di posizionamento
●Radio: Wi-Fi
99 euro con il Black friday DJI (fino al 31/12)

DRonEziNe - 44
trecentini

La prova del fuoco


Voi intervenite quando ormai l’incendio è freddo? La dinamica di un incendio ricostruita
Usate delle multispettrali?
grazie alle immagini riprese dal drone
«Si, noi interveniamo quando è già freddo, tutt’al più tiepi-
dino» ride. «È un lavoro fatto da immagini, più foto che non
filmati, non usiamo termocamere. Dopo un incendio o un’e- to abilitato per gli scenari standard, sono pilota di SAPR con
splosione il sito è pericoloso, perché l’integrità strutturale può attestato preso alla scuola Ali di Classe a Ravenna, e lo Spark,
essere gravemente compromessa e spesso di difficile accesso, che in interni va abbastanza bene.
per via di macerie e detriti. Il drone è davvero indispensabile, e Ma la qualità delle riprese del Tello è sufficiente?
spesso occorre muoversi indoor e in zone ingombre e anguste: «Più che sufficiente per le nostre esigenze, non abbiamo biso-
da qui l’importanza di droni piccoli e pratici. Usiamo molto lo gno di una qualità stratosferica. Il problema semmai è la sensi-
Spark, trecentizzato, ma stiamo sperimentando il Tello, che ha bilità, in interno in un ambiente sinistrato la luce è poca: ho fat-
il grosso svantaggio di non avere la telecamerina orientabile to qualche esperimento con dei LED ma ancora non abbiamo
ma per il nostro lavoro ha dei vantaggi enormi». ottenuto risultati soddisfacenti. Inoltre, come dicevo, il fatto
Il vantaggio di essere semplice e sacrificabile che la camera non sia orientabile è una limitazione enorme.
«Per me un grande vantaggio del Tello è quello di essere sa- Ma la portabilità, la praticità, la sacrificabilità ce lo rendono
crificabile» continua Manservisi. «Se occorre volare in una molto appetibile, al punto di aver affrontato il percorso di regi-
zona particolarmente rischiosa, in cui è facile entrare ma non strazione a ENAC».
è detto che sia facile uscire, portiamo sicuramente a casa le
immagini che ci servono visto che non sono registrate a bordo
ma arrivano sul cellulare. E se il drone non dovesse riuscire
a rientrare, beh, il lavoro lo portiamo a casa lo stesso. Il Tello
inoltre è semplice sul piano dei sensori: spesso in un sito indu-
striale devastato ci sono enormi masse metalliche che possono
mandare in crisi droni più sofisticati, e lavorando indoor non
crea problemi per via del segnale GPS, visto che il GPS non
c’è proprio. Infine, l’ingombro minimo e i paraeliche efficaci
lo rendono molto agile e adatto a volare in un campo come
quello dove operiamo noi. Ripeto, stiamo sperimentandolo:
abbiamo buone speranze che possa affiancare con successo gli
altri droni della nostra flotta ma ancora siamo in fase di test.
In realtà il Tello me lo porto sempre dietro, ma ancora non ha
avuto il battesimo del fuoco. Il grosso del lavoro lo facciamo
con un Mavic Pro, quindi un SAPR non inoffensivo che è sta-

DRonEziNe - 45
ryze tech tello

TRECENTIZZARE IL TELLO?
50 EURO DI ASSICURAZIONE,
10 EURO DI MANUALI E CI LAVORI*
Anche in città e sulla gente, senza patentino

Galeotto fu il manuale di DronEzine I Tello registrati a Enac come trecentino sono solo
A convincere l’architetto Enrico Mancini (foto qui sotto) a una manciata, ma il lavoro dei pionieri ci ha colpiti
trasformare il suo Tello in un SAPR inoffensivo è stata l’ini- al punto da spingerci a fare tutto il possibile per
ziativa di DronEzine di distribuire i manuali tecnici obbligatori aiutare i pionieri che vogliono lanciarsi nell’impresa.
a un prezzo simbolico. Facilitati anche dal fatto che a differenza di modelli
«All’inizio ho registrato il Tello per curiosità» ci racconta come Parrot ANAFI e DJI Spark non c’è nulla da
l’architetto Mancini. «Già usavo da anni dei SAPR non inof- modificare per rientrare nel peso di legge.
fensivi, ho preso l’attestato di pilota remoto alla scuola Aero-
Due erano gli scogli che scoraggiavano maggior-
vision di Roma, ma quando ho visto il vostro kit di manuali
mente gli aspiranti utilizzatori di Tello come Sapr
obbligatori non ho resistito e ho registrato anche il Tello, anche
inoffensivo: la necessità di preparare i manuali ae-
perché i manuali li ho trovati davvero ben fatti: ricordo quanto
ronautici, operazione non alla portata di tutti, e gli
è stato complesso fare i manuali per il mio primo Phantom 3,
alti costi di assicurazione: fino a ieri bisognava
anche se mi ha dato una grossa mano Aerovision. I droni li
pagare il premio standard dei trecentini, 100 euro
uso specialmente per fare le foto delle facciate dei palazzi, in
per i soci Dronezine. Un po’ troppo per una macchi-
un ambito diciamo così privato, per mia documentazione. Il
na che costa lei stessa meno di cento euro.
Tello mi ha convinto perché essendo possibile trasformarlo in
trecentino ha una burocrazia molto più snella rispetto ai SAPR
più pesanti, visto che per lui tutte le operazioni sono non criti- LE SOLUZIONI TARGATE DRONEZINE

Il manuale obbligatorio è stato in fondo il pro-


blema minore, ci è bastato aggiungere
alla collana dei kit di manuali obbligatori
di DronEzine anche l’edizione
per il Tello, parametrizzata
per consentire anche l’uso di
extender WiFi e sblocco della
quota.

L’assicurazione è stata più complessa da


risolvere, abbiamo dovuto convincere gli
assicuratori a credere nel Tello e nel fatto
che sia davvero inoffensivo.
E con Cabi Broker siamo riusciti a ottenere
per i soci DronEzine una polizza conve-
niente, 50 euro all’anno. Ce n’è voluta,
ma ci siamo riusciti, e questo è ciò che
conta. 

*Piu’ i 94 euro una tantum richiesti da Enac se è il nostro primo sapr registrato.

DRonEziNe - 46
trecentini

APPASSIONATO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA


Anche Ferdinando Vertucci, Pilota Sapr ed appassionato
di droni e dei loro svariati impieghi, ha deciso di registrare
il piccolo gioiellino Ryze Tech perché ritiene che, per le sue
piccole dimensioni e grandi caratteristiche tecniche, possa
che in ogni scenario, anche urbano. Punto secondo, la portabi-
essere impiegato per quelle particolari operazioni specializ-
lità, sempre buttato in macchina pronto all’uso. Certo, se fos- zate, che, con altri droni, non si riuscirebbe ad effettuare.
si un fotografo o un matrimonialista le limitazioni sarebbero «Per ora lo uso per hobby, ma sono socio del Rescue Drones
tante, ma per la documentazione architettonica va benissimo. Network e faccio parte della Polizia Penitenziaria, anzi, sto
L’ho usato anche per mie riprese sportive e va proprio bene. preparando un progetto sull'utilizzo dei droni per il nostro
Certo ha i suoi limiti, specialmente perché non ha le funzioni Corpo. Quindi in futuro non escludo un uso che vada oltre
di sicurezza come il return to home e il tempo di volo è pro- l'hobby. A mio parere il Tello può essere adatto a servizi foto-
prio risicato, ma insomma, le foto le fa bene. Per i filmati ho grafici in centri urbani, servizi pubblicitari internamente ai lo-
riscontrato migliorie notevolissime aggiungendo un ripetitore cali commerciali, ispezioni in condomini, anche indoor, consi-
di segnale WiFi, quello della Xiaomi, e personalmente lo uso derato la sua grande stabilità anche in assenza di GPS». 
con un iPhone».
Ci racconti qualche lavoro in cui hai usato il Tello?
«Ultimamente l’ho usato per le riprese di un tetto in Eternit,
che ci serviva per il capitolato di una gara d’appalto. Mi è stato
molto utile perché per quelle foto il Tello andava benissimo,
stiamo pur sempre parlando di una camera 1080p full HD, per
l’ambito lavorativo nostro è più che adeguato».
Per il tetto la camera che guarda avanti è un problema?
«Assolutamente no, è sufficiente arretrare quel tanto che basta
e la camera riprende bene anche verso il basso. Ho fatto delle
prove applicando le lenti a effetto grandangolo per i telefonini,
e ho ottenuto un ottimo ampliamento della visuale. Ma erano
lenti dozzinali, cinesi, funzionano ma bisogna essere in pie- CON IL TELLO FACCIO FOTO PER "LA REPUBBLICA"
no sole. Per fortuna hanno tolto la limitazione della quota a Nel numero 32, ottobre-novembre, di DronEzine avevamo
10 metri, anche se nonostante il ripetitore non salgo oltre i 15 raccontato il lavoro di Alessandro Contaldo, giornalista
e pilota di SAPR con attestato, che con il Tello fa i
metri, anche per via del vento e del timore della saturazione reportage per la cronaca di Torino del quotidiano romano.
dello spettro wifi; comunque si tratta sempre di un palazzo di Anche per Contaldo la scelta di trecentizzare il Tello è
5 piani, per il mio lavoro va bene».  dovuta alla sua semplicità, silenziosità e discrezione, tutte
doti fondamentali per un fotoreporter professionista.

DRonEziNe - 47
Tello edu
programmare i droni è un gioco
Ryze Tech, azienda ideatrice del minidrone Tello,
il drone giocattolo più intelligente di sempre,
ha annunciato il lancio di Tello EDU, unità
programmabile che propone un nuovo metodo
di apprendimento basato sull’uso di linguaggi di
programmazione applicato a sciami di droni.

A ll' epoca del suo debutto alla più grande fiera


dell’elettronica di consumo del mondo, il CES di
Las Vegas, il drone Tello è stato definito “il mi-
glior drone per principianti” e “il drone più economico”
GUARDA IL VIDEO UF
FICIALE RYZE TECH

si STEM (Science, Technology, Engineering and Math) e


presente sul mercato. In effetti non ci si poteva aspettare di programmi didattici su tutto il territorio degli Stati Uniti.
meno da un drone che ha due genitori di tal levatura: Intel, E in Italia come abbiamo visto nell'articolo precedente
il leader mondiale dei semiconduttori ci ha messo l'intelli- sono in diversi ad avere addirittura registrato il Tello a
genza, di bordo. E DJI, re assoluto dei droni, ci ha messo ENAC per usarlo come Sapr inoffensivo, e dunque anche
la parte aeronautica. In particolare, l’unità di elaborazione per lavoro. Con il Tello in versione Edu, che sta ovviamen-
visiva è la Movidius di Intel che dà al Tello la sua straor- te per "educational", chiunque può programmare il robot-
dinaria capacità di posizionamento visivo, permettendogli tino volante in Scratch, Swift e Python, con opzioni adatte
di stazionare in hovering con una stabilità mai vista prima sia ai principianti che ai più esperti. Disponibili nella con-
su un drone giocattolo. La centralina di volo e l'autopilota fezione troviamo anche quattro tappetini Mission Pad, che
derivano invece dalla tecnologia dei droni DJI. non sono solo decorativi ma unzionali, visto che la camera
Una promessa mai mantenuta. Finora. di posizionamento del Tello li riconosce e li memorizza
Fin dall'inizio, il Tello era stato presentato come una mac- come punti di una rotta di volo e nodi sui quali eseguire
china che poteva essere programmata da chiunque, anche le istruzioni del programma. Tello EDU consente inoltre
dai ragazzi. Ma era solo teoria, non essendo mai stati ri- ai programmatori di accedere ai dati di video streaming e
lasciati gli strumenti per farlo davvero. Finora. Adesso gli addirittura di codificare informazioni di comando avanzato
strumenti ci sono e il Tello in versione EDU sta ritaglian- come il riconoscimento gesti.
dosi il suo spazio nelle aule scolastiche e nei laboratori Uno straordinario strumento didattico
educativi, rendendo divertente l’apprendimento ludico di C’è tanto con cui divertirsi. Nel peso di soli 87 grammi,
nozioni di fisica, ingegneria e programmazione. A comin- Tello EDU integra una fotocamera HD e modalità di volo
ciare dagli USA, dove il Tello si integra in numerosi cor- per eseguire giravolte e acrobazie. Il drone è anche dotato

DRonEziNe - 48
DRonEziNe - 48
natale

di un’app apposita per sfide virtuali adatte alle menti più


giovani, e dell’avventura “Tello Space Travel” disponibile
sull’app Swift Playgrounds di Apple.
«Tello è un modo straordinario di invogliare i ragazzi
all’apprendimento», ha dichiarato Robert Elwood, capo
di Drobots, azienda statunitense che ha inserito Tello nei e si potrà comandare uno sciame di più droni, facendoli
suoi corsi estivi di discipline scientifiche. «Non solo è si- muovere in sincrono o secondo coreografie più comples-
curo, economico e facile da usare, ma è anche potente e se. I Mission Pad ricoprono un ruolo fondamentale in tale
divertente. Questo è esattamente ciò di cui un educatore ha contesto, poiché consentono ai droni di individuare la loro
bisogno. Con Tello EDU si passa a un altro livello». posizione e di reagire ai comandi di conseguenza.
Più linguaggi di programmazione Formare oggi i progettisti di droni di domani
Il piccolo drone supporta diversi linguaggi di programma- «Tello si è distinto come una soluzione estremamente effi-
zione come Scratch, Swift e Python. Un semplice software cace per portare l’educazione STEM dentro e fuori le aule
Scratch o l’app Tello EDU permettono di creare missio- scolastiche in tutto il mondo», dice Brian Gonzalez, ge-
ni mediante la programmazione a blocchi. Nell’app Swi- neral manager della divisione per l’educazione globale di
ft Playgrounds di Apple per esempio è possibile accedere Intel. «L’accostamento di nuovi linguaggi di programma-
alle lezioni di “Tello Space Travel”, per istruire all’uso zione alle caratteristiche software avanzate di Tello EDU
pratico di nozioni base di programmazione attraverso la porterà a interessanti sviluppi nel settore dei droni e del
simulazione di un’avventura interstellare. Grazie al nuovo pensiero computazionale in ambito educativo». Inomma,
SDK 2.0, è possibile creare funzionalità più avanzate, inte- un pensierino per natale ce lo possiamo fare: di solito i
ragendo con dati di video streaming per impostare opzioni ragazzi non apprezzano più di tanto i giocattoli educativi,
di comando come il riconoscimento dei gesti. Questo offre ma scommettiamo che il Tello li farà sognare. 
agli studenti l’opportunità di acquisire le basi di argomenti
più complessi, come la visione computerizzata.
«Insegnanti e studenti fanno uso della nostra app per pro-
grammare Tello con linguaggi drag-and-drop come Scra-
tch», ha osservato Dennis Baldwin, fondatore di Dro-
neBlocks. Centinaia di scuole negli Stati Uniti hanno già
lavorato con DroneBlocks per portare Tello nelle loro aule.
«È con entusiasmo che ci prepariamo ad esplorare il mon-
do di possibilità che ci viene offerto da linguaggi di pro-
grammazione come Python e Swift. E stiamo introducendo
un nuovo corso di studio appositamente per Tello EDU».
Sciami di droni? Non è fantascienza, è un gioco
Nella confezione di Tello EDU sono inclusi quattro tap-
petini Mission Pad, colorati accessori per rendere il gio-
co della programmazione ancora più divertente. L’utente
può istruire Tello EDU a riconoscere i punti sul tappetino
per definire la propria posizione, e programmarlo per ese-
guire una risposta specifica. Basta una connessione Wi-Fi
159 euro cnegli store DJI di Milano e Roma

DRonEziNe - 49
DRonEziNe - 49
natale

DJI
osmo
pocket
DJI stupisce ancora.
E lo fa presentando al
mercato un nuovo e
piccolissimo stabi-
lizzatore manuale
con videofotocame-
ra integrata.
Si chiama DJI
Osmo Pocket, poco
più grande di un
pacchetto di siga-
rette, questa ultima
diavoleria elettroni-
ca pensata e proget-
tata dalle vulcaniche
menti dei tecnici di DJI
Innovation racchiude
in un palmo di mano le
funzioni alle quali tutti i
videomaker e gli street pho-
tographer oramai non possono
più rinunciare. La gimbal a sta-
bilizzazione meccanica su 3 assi ha
già la telecamera integrata, ovviamen-
te in 4k. Il sensore è da 1/2,3 di pollice
mentre l’obiettivo ha 80° FOV e apertura
f/2.0, può dunque girare video 4K/60fps a 100
Mbps e scattare foto a 12 MP. E si collega anche a
un cellulare attraverso la Universal Port.
Dai droni al taschino
Osmo pocket supporta funzioni che arrivano direttamente dai
droni del colosso cinese, tra cui Panorama, Active Track, Hyperlapse.
FPV. Sono tutti i modi di registrare i video che permettono a DJI Osmo Pocket
effetti spettacolari e sopratutto molto stabili di registrare i momenti di tutti gli appassionati sportivi o nelle comuni fasi
della vita quotidiana. La piccola camera stabilizzata DJI Osmo Pocket ha dimensioni davvero contenute, misura infatti
solo 122 mm di altezza per 36,9mm di base e ha un peso complessivo di 116 grammi. La batteria integrata e non remo-
vibile, garantisce circa 140 minuti di registrazione ininterrotta Un piccolo Osmo anche nel prezzo, al momento viene
venduto a euro 359,00 ma sono disponibili moltissimi accessori. La consegna del DJI Osmo Pocket avverrà entro 7
giorni lavorativi per i primi 100 pezzi sul DJI Store Italiano.

DRonEziNe - 50
mercato

eima 2018
i droni agricoli hanno fatto centro

Pochi espositori, ma con soluzioni di grande qualità,


alla collettiva di Dronitaly all'interno della più
importante fiera agricola italiana, l' EIMA di Bologna

I droni sono stati gli strumenti tecnologici tra i più apprezza-


ti del nuovo settore EIMA Digital voluto da FederUnacoma
per l’edizione2018 di Eima International. Edizione segnata
dal nuovo record di visite, 317 mila, registrando un +11% ri-
DAL CERVINO A CHI FA IL VINO
Ammiratissimi i tuttala SenseFly, del gruppo Parrot, famosi
per aver mappato l'intero monte Cervino. E qui mostrati in
configurazione agricola.
spetto al 2016.
Grazie all’accordo tra Mirumir e FederUnacoma, i brand par-
tner della Collettiva Dronitaly@Eima2018 – Aermatica3d,
Parrot, Pix4D, Sensefly e Yuneec – hanno incontrato e preso
contatto con agronomi, contoterzisti, imprenditori agricoli na-
zionali e internazionali interessati all’uso dei droni per la loro
attività, hanno potuto effettuare voli dimostrativi nella demo
area appositamente attrezzata e hanno partecipato all’incontro
promosso da Dronitaly «Nuove tecnologie e maggior efficien-
za. L’agricoltore oggi usa i droni». 

E YUNEEC FA CAPOLINO
SENZA UN DRONE CONTADINO
Ma in compenso con i suoi notissimi esacotteri industriali
H520 e con una novità interessante: Mantis Q, drone che
vuol fare concorrenza al Mavic Air.

ELICHE GROSSE, CERVELLO FINO:


ECCO IL PARROT CONTADINO!
Parrot Bluegrass, quadricottero compatto per le ispezioni
ottiche nel visibile e multispettrali in vigne, coltivazioni UN OVETTO, MA DI INSETTO
di montagna e in generale in tutte le attività agricole in Il dispenser di Aermatica3d per spargere col drone uova
cui gli spazi sono stretti e occorre manovrabilità e agilità. di tricogramma contro la piralide del mais.

DRonEziNe - 51
di edoardo sorani

parrot
sprofonda
100 dipendenti a rischio
In un anno, la multinazionale francese perde il 45%
dei ricavi e si appresta a licenziare un centinaio di
dipendenti. Difficile resistere in un settore vulcanico e
competitivo come quello dei droni se non si è in grado
di scommettere sui cavalli vincenti e, peggio ancora, di
limitare i danni quando si capisce di aver perso.

L’ ultimo documento rilasciato da Parrot sui guadagni


del terzo trimestre lascia poco spazio alle interpre-
tazioni creative: l’azienda di Henri Seydoux (foto
qui a destra) ha ottenuto 12,6 milioni di euro, il 45% in
meno rispetto agli oltre 22 ottenuti nello stesso periodo del
2017. Non sorprende, pertanto, l’annunciato piano di snel-
limento del settore marketing, sui cui dipendenti si abbatte
inevitabilmente la scure che ha il compito di ridurre le spe-
se nell’immediato e tenere in vita i soli elementi necessari
ad affrontare il medio-lungo periodo. In particolare, i tagli
riguarderanno solo il settore consumer, per un centinaio di
dipendenti a rischio, mentre quello Ricerca e Sviluppo non
verrà toccato.
Perché i droni Parrot perdono quota sul mercato?
Secondo le parole del capo, Henri Seydoux, il mercato dei
droni consumer ha sofferto una «significativa e inaspettata
contrazione proprio al momento del lancio dell’Anafi». SCOMMESSA AZZARDATA
A nulla sarebbe valsa la qualità del gioiellino francese, che
avrebbe sì conquistato i consumatori, ma non abbastanza Nel luglio scorso, nel tentativo di far riprendere
quota al titolo in difficoltà in borsa, Seydoux aveva
da raddrizzare la crisi del settore. Allo stesso tempo, una annunciato di volersi concentrare sui droni.
seconda chiave di lettura sostiene che il calo dei ricavi sia Ma nonostante l’Anafi abbia conquistato un grande
dovuto al naturale calo delle vendite relativo ad alcuni pro- consenso, grazie alla telecamera 4K e all’autonomia
dotti storici, come ad esempio il Disco e il Bebop, che sono di volo di 25 minuti, sui mercati questo successo si
arrivati alla fine del loro ciclo. è tradotto in un piccolo rialzo, peraltro breve, dopo
il quale il titolo è tornato a scendere, toccando un
È facile riconoscere quanto queste due formulazioni siano nuovo minimo (4,21 euro ad azione). La scommes-
senz’altro fondate, ma la verità è che Parrot non rappre- sa si può comunque ancora vincere, a nostro pa-
senta l’unico attore sul mercato, e quando si gioca con gli rere, ma solo a patto di superare il preoccupante
altri, di solito, quando uno perde ce n’è almeno un altro gap tecnologico con i rivali cinesi in tema di sensori
che vince. Al netto delle considerazioni corrette sui droni anticollisione e ascoltando di più le esigenze di chi
vorrebbe lavorare con i droni francesi. 
che hanno appeso le eliche al chiodo (per quanto in que-

DRonEziNe - 52
mercato

sto caso gli effetti fossero ampiamente prevedibili) e della In ogni caso, si tratta di affermazioni del tutto inutili per
crisi del settore (che sconta acquisti e possibilità di svilup- giustificare la casella vuota in una tabella comparativa di
po frenati dalle normative poco chiare di tutti i paesi del un ecommerce, dove i consumatori sono ormai abituati a
mondo), bisogna perciò anche dire che ancora una volta, soppesare anche le più ininfluenti caratteristiche tecniche
nonostante il plauso allo spirito di iniziativa e alle indubbie di un prodotto rispetto al prezzo.
qualità dell’Anafi, che oggi da noi viene anche “trecentiz- Figuriamoci come possono reagire alla mancanza di senso-
zato” con successo, l’azienda francese ha perso ai punti il ri, che rende follemente pericoloso l'uso di funzioni come
confronto con i competitor. il Follow Me e le rotte automatiche, che pure Parrot ha, an-
che se (a nostro avviso sbagliando di grosso) le offre solo a
Sensori, un divario tecnologico difficile da colmare
pagamento. Mentre i competitor giustamente le integrano
Le parole dell’azienda, che divagano su problemi margi-
gratis nel software di volo.
nali per cercare di giustificare la picchiata dei ricavi, ci
ricordano le giustificazioni campate per aria che Parrot ha Due errori fanno perdere punti sul mercato italiano
offerto in risposta ai tanti appassionati che rimproveravano Insomma, niente sensori e clienti irritati da acquisti in app
all’Anafi l’assenza della funzione di evitamento di osta- che appartengono più alla filosofia dei videogame che non
coli, sempre più massicciamente presente sui prodotti dei a quella dei droni, rendono scarsamente appetibile il drone
concorrenti DJI e Yuneec. al mercato degli hobbisti.
A chi chiedeva come mai il quadricottero francese mancas- Dall'altra parte, il testardo e incomprensibile rifiuto da par-
se di una feature presente di gamma persino su alcuni dei te di Parrot di dare ai clienti professionali italiani - e non
meno recenti droni della concorrenza, i portavoce Parrot solo, anche spagnoli se per questo - ciò che a loro serve,
imbastirono una filosofia sul processo di responsabilizza- cioè un kit trecentino (250ino per gli amici oltre i Pirenei),
zione dei piloti, che le funzioni automatiche anti collisione indeboliscono in modo preoccupante la posizione di Parrot
avrebbero impedito. sugli scaffali. Riuscendo in un colpo solo di fare la magia
di scontentare tutti, sia gli hobbisti sia i professionisti. Con
Una infelice battuta non maschera i deficit tecnici
i risultati che immaginavamo e che ora leggiamo nero su
Peggio ancora, messi alle strette hanno reagito con una
bianco dalla catastrofica relazione sugli incassi.
battuta infelice e arrogante, dichiarando per bocca del pr
Ma questo, come altre cose, alla Parrot avrebbero già do-
Fabien Laxague «Vogliamo che i piloti siano concentrati
vuto saperlo. 
sul volo per tutto il tempo e che seguano i regolamenti. In
questo modo non dovremmo vedere nessuno di quei tragici
video in cui i nuovi droni appena scartati finiscono contro
l’albero di Natale».
A parte che ovviamente se il drone avesse i sensori contro
l'albero di Natale non ci finirebbe, un volo automatico cie-
co finirà sicuramente contro un albero per strada e non in
salotto, ciò è matematicamente certo.

DRonEziNe - 53
gocamera
con attiva
alleati nel segno di DJI

Grazie al recente accordo stipulato tra Attiva SpA


distributore DJI Italia, e GoCamera.it, punto di
riferimento per la community di action cam italiana, il General Manager del gruppo eSoda srl, cui fa riferimento
giovane portale fa il suo ingresso nel mercato dei droni GoCamera. «Grazie alla partnership con Attiva, siamo riu-
come DJI Authorized Dealer sciti ad entrare nel mondo dei droni e colmare l’assenza di
un punto di riferimento in Italia. Non esisteva fino ad ora,

G oCamera.it è punto di riferimento italiano di Go-


Pro. E con una mossa un po' a sorpresa, porta la
sua community e il suo shop nell’universo dei droni
DJI, con un programma dedicato anche ai principianti.
infatti, una community DJI italiana che riuscisse ad essere
allo stesso tempo un luogo di informazione, di incontro tra
appassionati e, non ultimo, una piattaforma dove acquista-
re. Soprattutto dove acquistare con un supporto adeguato
Attiva SpA invece è distributore per brand come DJI e Ap- prima, durante e dopo l’acquisto».
ple in Italia. Le due aziende hanno stretto un interessante
accordo di collaborazione per il futuro dei droni consumer La promessa: Volare Facile
in Italia. «Sono stati i nostri stessi clienti i primi a chiederci di en-
DJI è il leader indiscusso nella produzione mondiale di trare anche nel mondo DJI; per questo ci è risultato molto
droni consumer e professionali. Dal 2006, infatti, grazie a semplice creare il progetto e portarlo a termine. Per farlo
un know how maturato nell’ambito della progettazione di abbiamo usato il nostro know how digital con focus sulla
centraline per gli elicotteri, la casa cinese con sede a Shen- customer experience, che è il nostro marchio di fabbrica.
zen è riuscita a rivoluzionare tecnologicamente il mercato Il progetto è molto ambizioso: rivoluzionare l’approccio
degli aeromobili a pilotaggio remoto e il mondo della pro- consumer droni in Italia, nel futuro ci saranno parecchie
duzione di contenuti foto e video. novità» conclude il responsabile di GoCamera.
In costante crescita e collezionista di successi, DJI ha sfor- La promessa è quella di essere al fianco dei neo piloti,
nato sul mercato i suoi ultimi modelli Mavic 2 Pro e Zoom sempre. Infatti con un servizio chiamato proprio Assi-
presentati lo scorso Settembre. Un successo destinato a stenza e Supporto Premium, chi sceglie di acquistare il
crescere, soprattutto in Italia. proprio drone con Volare Facile ha accesso a un Gruppo
«L’obiettivo della partnership è quello di colmare un gap chiuso Facebook, una linea telefonica e un contatto mail
nel mondo dei droni in Italia» spiega Riccardo Di Marco, diretto con un vero Personal Assistant DJI. In pratica c’è

DRonEziNe - 54
mercato

una persona sempre pronta a rispondere, ma non solo per ficazione di obiettivi comuni, da realizzare grazie alla con-
problemi. Ognuno potrà scrivere o telefonare per avere un divisione di know how tecnico e commerciale, declinati
aiuto sul setting della videocamera, le associazioni drone/ attraverso le più attuali dinamiche comunicative.
smartphone, tecniche di ripresa ed editing. Il DNA che accomuna le due aziende è la passione per l’ec-
cellenza tecnologica e il desiderio di condividere l’espe-
Servizi anche ai professionisti
rienza DJI con un community entusiasta e costantemente
Per le loro caratteristiche specifiche e per la loro versati-
in crescita. Le skill che contraddistinguono GoCamera –
lità, i droni DJI vengono spesso scelti per un utilizzo pro-
dice Giorgio Rossi, AD di Attiva – sono l’eccellenza in un
fessionale. Per loro GoCamera fornisce agevolazioni per
settore in cui la forza più grande è la capacità di arricchi-
l’acquisto di corsi di editing e con attestato ENAC in una
re l’esperienza degli appassionati tramite la condivisione
delle tante scuole convenzionate.
della conoscenza. Dopo i brillanti risultati conseguiti nel
Facendo il suo ingresso come nuovo player del mercato
settore consumer con brand come Apple, Beats e Fibit, At-
droni con Attiva, GoCamera porterà con sé centinaia di
tiva è certa che questa partnership porterà ad una crescita
migliaia di appassionati di fotografia, video, sport e viaggi.
reciproca di valore». 
Nel solo 2018 più di un milione di persone si sono connes-
se alla community, che conta più di 350.000 di follower
attivi.
ACCORDO FATTO
Il ruolo di Attiva
A sinistra Giorgio Rossi, amministratore delegato di
Il progetto ha preso forma grazie ad Attiva, storica realtà
Attiva. A destra Riccardo Di Marco, General Manager
che dal 1996 è distributore nazionale di prodotti per l’e-
del gruppo eSoda proprietario di GoCamera.
lettronica di consumo, la comunicazione, e le applicazioni
professionali.
Una vera eccellenza italiana, il cui obiettivo primario è la
soddisfazione dei clienti. Grazie a moderne infrastruttu-
re ed alle proprie piattaforme di e-commerce, si propone
come realtà di prim’ordine nel panorama distributivo na-
zionale per l’Information Technology. Le motivazioni che
hanno spinto l’azienda a credere nella collaborazione con
GoCamera, sono chiare nelle parole dell’Amministratore
Delegato Giorgio Rossi:
«La scelta di collaborare con GoCamera nasce dall’identi-

DRonEziNe - 55
aeromobili di stato

il decreto sicurezza
spalanca le porte ai droni poliziotto
Già nel decreto “Motovedette alla Libia” dell’agosto di francesco paolo ballirano
scorso si parlava dei droni della nostra Capitaneria Avvocato esperto in diritto aeronautico
e membro del comitato scientifico di dronezine
di Porto e Guardia Costiera. Ora con il Decreto
Sicurezza, in corso di approvazione in questi giorni, golamento (UE) 2018/1139, recante norme comuni nel settore
l’utilizzo degli aeromobili a pilotaggio remoto sarà dell’aviazione civile, l’utilizzo degli aeromobili a pilotaggio
remoto debba essere massicciamente esteso per le attività di
massicciamente esteso per tutte le principali attività
polizia delle forze dell’ordine.
di polizia delle forze dell’ordine.
...e oggi anche per monitorare il traffico

T
ra le recenti disposizioni dell’esecutivo, spicca il De- E infatti, viene estesa la finalità dell’utilizzo dei droni alle fun-
creto Legge n. 84 del 10 luglio 2018 recante il titolo zioni svolte dalle Forze di polizia anche per scopi diversi dal
“Disposizioni urgenti per la cessione di unita’ navali contrasto al terrorismo ed alla prevenzione dei reati di crimina-
italiane a supporto della Guardia costiera del Ministero della lità organizzata e ambientale, quali, ad esempio sicurezza stra-
difesa e degli organi per la sicurezza costiera del Ministero dale, sicurezza ferroviaria sicurezza delle frontiere; sicurezza
dell’interno libici”, convertito dal Parlamento nella Legge n. postale e delle comunicazioni, sicurezza in materia di sanità,
98 del 9 agosto 2018, che contiene, tra l’altro, anche indicazio- igiene e sofisticazioni alimentari, sicurezza in materia foresta-
ni sull’utilizzo dei droni da parte delle forze dell’ordine. le, ambientale e agroalimentare sicurezza in materia di lavoro
In particolare, l'art. 2 bis prevede che “entro centoventi giorni e legislazione sociale; sicurezza del patrimonio archeologico,
dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del storico, artistico e culturale nazionale.
presente decreto, sono disciplinate le modalità di utilizzo, da Si tratta di una disposizione che necessita di specifici adegua-
parte del Corpo delle capitanerie di porto – Guardia costie- menti da parte dei ministeri competenti, i quali dovranno, con
ra, degli aeromobili a pilotaggio remoto, ai fini dell’attività di appositi decreti ministeriali, definire le disposizioni di detta-
ricerca e soccorso e di polizia marittima, nonché per l’esple- glio. Tuttavia, segna un’ulteriore evoluzione del corpus nor-
tamento dei compiti d’istituto assegnati al Corpo delle capita- mativo relativo all’utilizzo dei droni per attività di polizia.
nerie di porto – Guardia costiera”. In termini di sicurezza, tale disposizione risponde alle esigen-
ze delle forze politiche di portare avanti un programma di sicu-
Fino a ieri, droni solo contro terroristi e mafiosi rezza oggetto di campagna elettorale ma, da un punto di vista
La previsione si riconnette a quanto disposto dall’articolo 5, dell’industria italiana di settore, si tratta indubbiamente di un
comma 3- sexies del decreto legislativo n. 7 del 2015. Lì fu fattore positivo, dato il futuro (e massiccio) impiego di droni
prevista la possibilità da parte delle forze dell’ordine di uti- da parte dello stato italiano. 
lizzare gli aeromobili a pilotaggio remoto per il controllo del
territorio per finalità di pubblica sicurezza, con particolare rife-
rimento al contrasto del terrorismo e alla prevenzione dei reati
di criminalità organizzata e ambientale.
In questo caso, invece, l’utilizzo degli aeromobili a pilotaggio
remoto è focalizzato sulle attività di monitoraggio al largo del-
le coste italiane. Anche il decreto legge in corso di approvazio-
ne (il c.d. Decreto Sicurezza, tanto voluto da Salvini) prevede
che, fermo quando disposto dal codice della navigazione e
dalla disciplina dell’Unione europea, ed in particolare il Re-

DRonEziNe - 56
FINO AL 25 DICEMBRE
DRonEziNe - 57
aeromobili di stato

di edoardo sorani

l'inghilterra investe 800 milioni


e si scatena la paura dei droni killer
Avanguardia tecnologica e complottismo. Così
quando il discorso vira sugli investimenti finalizzati piuttosto vaghe, nascondano in realtà molto di più. Drone
a sviluppare moderne tecnologie di sicurezza e Wars UK, associazione che si occupa di sensibilizzare
sorveglianza, gli animi si scaldano inevitabilmente. l’opinione pubblica sull’uso etico dei droni, sostiene ad
Mica solo da noi, anche nel Regno Unito esempio che il dipartimento starebbe finanziando attiva-
mente dei progetti destinati a creare droni killer completa-

A ccade persino nel compostissimo Regno Unito –


patria del rito del tè delle 17 – che, di fronte alla
notizia secondo cui l’esercito di sua maestà sta-
rebbe testando oltre 70 nuove tecnologie tra cui droni per
mente autonomi. Per questo, facendo ricorso al “Freedom
of Information Act” (che dà diritto a qualsiasi cittadino o
associazione di accedere a informazioni registrate detenute
presso organizzazioni pubbliche), sta mappando agenzie,
la sorveglianza, si scopre diffidente ed impaurito. laboratori e contractor che conducono ricerche nel settore
Come spesso accade, le ipotesi (a volte molto fantasiose, dei droni e nelle armi autonome.
altre meno) dei non addetti ai lavori trovano spazio lad- E chissà che prima o poi la gente, che anche qui da noi si
dove le comunicazioni ufficiali da parte delle istituzioni preoccupa quasi esclusivamente del fatto che tanti droni
appaiono fumose. Il dipartimento della difesa, infatti, non giocattolo (o quasi) potrebbero da soli sterminare il traffico
è sceso nei dettagli riguardo al progetto, limitandosi a spie- aereo o finire in testa a qualcuno, non cominci a compren-
gare che il focus dei lavori, sostenuti da un fondo d’inno- dere la natura dei droni e le tante implicazioni etiche del
vazione lanciato nel 2016 che ammonta a 800 milioni di loro uso a un livello più ampio. 
sterline, sarà su “sorveglianza, lungo raggio, targeting di
precisione, mobilità aumentata e rifornimento di truppe,
combattimenti in scenari urbani e visione strategico-situa-
zionale”.
La paura dei droni killer autonomi
Il Ministro della Difesa ha spiegato che uno degli aspetti
più critici dei conflitti resta “l’ultimo miglio” necessario
per far arrivare carburante, cibo e munizioni alle truppe,
e non c’è dubbio che limitare i danni a cui sono esposti i
soldati sul campo possa essere in cima agli scopi dei test
dell’esercito britannico (che culmineranno con una simu-
lazione di scontro che coinvolgerà oltre 200 soldati per te-
stare idee e prodotti).
Alcune persone ritengono però che queste dichiarazioni,

DRonEziNe - 58
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*Al cosiddetto “Emendamento di Primavera”


riprese

di stefano orsi

ripresa danneggiata?
Forse si può recuperare
Panico! La ripresa che ci è costata tanta fatica e a volte
pure tanti soldi in Notam e diritti comunali, i nostri
Innanzi tutto le casistiche e le tipologie di mancata regi-
preziosi ricordi delle vacanze, il video del matrimonio strazione sul supporto multimediale possono essere davve-
dell'amico più caro si è danneggiato per qualche ro tante e risulta difficile trovare una soluzione omni-com-
oscura ragione informatica! Tutto è perduto? Forse no. prensiva.
Orrore!

A
Il misfatto: ovvero quando ti accorgi che il video registrato
chi non è mai capitato di aprire una registrazione
dal drone non è leggibile. A me è successo pochi giorni or
effettuata con una ActionCam, una telecamera o
sono. Registro un video in condizioni non proprio ottimali
un drone e non riuscire a leggere il video appena
e certamente non ripetibili, mi trovavo in vacanza, ultimo
registrato?
giorno, verso sera. Quindi nessuna possibilità di ripetere la
Non è una cosa tanto comune, ma potrebbe succedere a
scena registrata per mancanza di tempo.
chiunque e con qualsiasi tipo di drone, non solo DJI ov-
Innanzittutto, prevenire è meglio che tentare di curare, la
viamente. In questo articolo però si parla di DJI in quanto
distrazione è il peggior nemico. Farà sorridere, ma uno
è la marca più diffusa e quindi è la situazione più comune:
dei principali errori che vengono commessi non solo dai
le probabilità di una cattiva registrazione video non è da
principianti, ma anche dai più esperti piloti di droni è quel-
imputarsi al mancato funzionamento delle telecamere in-
lo di non registrare affatto. DJI GO4 permette di scattare
stallate, quanto a una questione di probabilità che dipende
dal successo sul mercato dei droni DJI. UN ERRORE COMUNISSIMO
Una questione personale L'errore più banale è anche il più insidioso: non avviare af-
fatto la registrazione. Nell'immagine a sinistra, l'icona rossa
Questa guida al recupero dei file danneggiati nasce da un
del REC può trarre in inganno: indica che il drone è pronto
incidente che è capitato a chi scrive, e nel mio caso (ve lo
a registrare, ma non sta registrando. Invece nell'immagine
anticipo già da subito) sono stato fortunato e sono riuscito di destra la registrazione è attiva, il timer si muove e l'icona
a recuperare tutto, ma non è detto che ciò avvenga in qual- è squadrata. Chiaro che se non abbiamo registrato nulla,
siasi situazione. non potremo recuperare nulla. 

DRonEziNe - 60
how to

Delusione
Un esempio di file video
decisamente danneggiato

foto o registrare video, i comandi si trovano sulla destra


del device che può essere uno smartphone o un tablet, op-
pure ai lati del radiocomando.
Se si preme una sola volta sul radiocomando, potrebbe
verificarsi che il sistema esegua lo switch, cioè cambi registrazione del video sia in corso. Ma non solo, anche
modalità da foto a video e viceversa, ma non inizi la vera durante i minuti successi controllo che tutto stia andando
registrazione. Occorre premere il pulsante sulla radio una per il meglio.
seconda volta e controllare che l’icona REC sia apparsa sul Lunghezza del video: 0 byte!
display del device e si veda partire il timer. Stessa cosa se In seguito mi fermo in hovering e decido di interrompere il
si tappa sul display e poi non si controlla che sia cambiata video e scattare qualche foto. Cerco la giusta composizio-
l’icona da tonda a cerchio con quadrato all’interno. ne, mi sposto, cambio leggermente l’esposizione e prima
Solitamente questo cambio è anche accompagnato dalla di riprendere il volo faccio ripartire la registrazione. Anche
emissione di un suono, ma se si è distratti, o non si control- qui controllo e risulta essere tutto ok.
la bene, ecco che si pensa di registrare e invece… durante Fine delle batterie, atterro, ripongo il mio drone DJI Spark
la fine della vacanza, all’ultimo minuto e prima di partire nella borsetta e ci incamminiamo per un panino al volo e
decollo e faccio partire la registrazione. poi di rientro a casa. Al bar, mentre tutti mangiano, con-
Siccome sono già incappato nella distrazione di cui sopra, trollo sullo smartphone la cache delle foto e dei video regi-
verifico due volte appena il drone si libra in aria che la strati e non trovo nulla. La cosa mi insospettisce dato che
non ho disattivato tale funzione, per cui attanagliato da un
terribile dubbio butto il panino in un angolo ed estraggo
la scheda microSD dal drone e tramite adattatore OTG la
inserisco nel telefono.
Orrore! Le foto ci sono, il secondo video pure, ma il pri-
mo, il più bello, è completamente assente. Un viaggio di
ritorno del terrore, umore pessimo e poca voglia di parlare,
solo quella di arrivare a casa di fronte a un PC per cercare
di capire cosa sia successo. Dopo una attesa interminabile,

Ci sei, vero?
La porta micro SD
di un drone DJI Spark
DRonEziNe - 61
riprese

finalmente estraggo la scheda di memoria e la osservo at- nei codificatori, file avi danneggiati o incompleti flaggan-
traverso il file explorer del computer. Il primo file video ha do l’opzione “correggi sempre“. Alcuni dicono di aver
un nome, è presente. Ma ha una lunghezza di 0 byte. letto e poi salvato il video corrotto, ma io non sono stato
così fortunato. Una prima ricerca da fare consiste nel cer-
Sarebbe meglio non usare Scandisk. Ma corro il rischio.
care non solo come riparare file corrotti registrati dai droni
Inutile dire che il tentativo di visualizzarlo con un comune
DJI, ma programmi per la riparazione generica degli mp4.
lettore multimediale sortisce effetti negativi e vorrei an-
Dopo una accurata ricerca e preferendo soluzioni gratuite
che vedere come avrebbe potuto. Decido quindi, seppure
o open source, ne ho trovati e provati diversi. Perché ho
titubante, di lanciare uno Scandisk, ovvero un tentativo di
cercato prima programmi gratis? Non solo per risparmiare,
ripristino della FAT della scheda di memoria. Ebbene non
ma sopratutto per il fatto che non avevo alcuna certezza o
fatelo! Quasi tutti i tool di ripristino file che lavorano su
garanzia che poi il video sarebbe stato recuperato.
schede di memoria esterna, dicono chiaramente di non lan-
ciare la scansione e ripristino dei sistemi Windows. Stellar: potrebbe anche farcela, ma è a pagamento
Sono approdato al Video Repair della Stellar subito dopo le
Se trovi un “file.chk” copialo su disco e rinominalo .mp4
prime ricerche in rete e devo dire che il programma si presenta
Tuttavia la mia esperienza di informatico mi fa tentare
molto bene graficamente. Non abbisogna di un file di riferi-
l’impossibile. Dopo lo Scandisk vengono creati dei file
che non sono completi ma potrebbero contenere in parte le
informazioni desiderate. Nella cartella nascosta Lost.Dir,
si trovava per l’appunto un documento intitolato file.chk
di 358Mbyte
Come lunghezza era compatibile al video perso e non sal-
vato, per cui, senza cancellarlo ne ho fatto una copia sul
disco rigido del pc e lo ho rinominato video-perso.mp4.
A questo punto come logica ho tentato di aprirlo con un
player multimediale, passandone diversi in rassegna, ma
nulla, il laconico messaggio di mancanza di codec era mol-
to esplicativo.
Googlando ho visto che molti usano il player gratuito
VLC, andando ad abilitare nelle preferenze e poi ancora

Te lo scordi!
Com'era prevedibile, il tentativo di leggere
il file danneggiato è andato a rotoli.

DRonEziNe - 62
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DRonEziNe - 63
I TOOL CHE HO PROVATO
 Video Repair Tool testato ma senza esito positivo e
in ogni caso, avrebbe recuperato solo il 50% del file per
un massimo di 50Mbyte. Per avere tutto sarebbe stato
necessario pagare. Nella lista dei dispositivi, ci sono anche
i droni DJI.
 RemoSoftware provato, ma senza esito positivo.
 Digital Video Repair di Risingsoftware. Nel mio
caso non ha funzionato, ma teoricamente esegue un
mento, fa tutto lui; nel senso che si inserisce percorso e nome confronto con un video funzionante e tenta il recupero. La
del file mp4 danneggiato e si attende la sua elaborazione. logica e l’approccio mi paiono corretti.
Una volta terminato se si è fortunati appare un messaggio che  DjiFix, apparentemente nato proprio per recuperare
afferma di aver completato il processo e fa vedere anche una video corrotti non registrati correttamente da droni DJI.
breve anteprima del video ricostruito. tool da lanciare da riga di comando in due sessioni. E che
Perché non ho fermato la mia ricerca per la ricostruzione del si avvale anche del programma per convertire video tra i
file video danneggiato del drone DJI Spark a Stellar e ho pro- vari formati ffmpeg. Nel mio caso non ha funzionato dato
che mancava l’intestazione del file:”Unable to find sane
seguito cercando un'altra soluzione? Perché nel video ricostru-
initial data. We cannot repair this file!”
ito e in preview si vede solo la prima parte e se lo si vuole
salvare si viene dirottati al e-commerce di Stellar Info che pre- Dopo tanti tentativi, ho cominciato a vedere la luce con
vede l’acquisto della licenza di sblocco per 49,00 euro. Recover_mp4, programma molto simile a DJIFix, anzi
Cifra che potrebbe essere non elevatissima se abbiamo regi- mi viene da pensare che il secondo sia una rielaborazione
di Recover_mp4 se non lo stesso tool. Funziona a linea
strato il “video della nostra vita” ma il dubbio che la ricostru-
di comando, si lancia il programma dandogli in pasto un
zione si fosse fermata solo ai primi secondi mi attanagliava. file da analizzare funzionante, ovvero un video registrato
Trucchetto: per inciso se prima di chiudere il programma vi dallo stesso drone o dalla stessa ActionCam/videocamera.
recate con il vostro file explorer in una sotto cartella nominata Dopo una prima analisi, e aver visto quali sono i parametri
“Repaired” creata da Video Repair, troverete il breve file ripa- comprensivi di larghezza e altezza del frame nonchè del
rato. Copiatelo altrove, perché alla chiusura del programma suo framerate, suggerisce quali comandi dare in pasto alla
verrà cancellato. Esistono ovviamente crack generator per il seconda utility ffmpeg.
programma in oggetto, ma oltre ad essere illegali, installano Esempio di uso: (copia e incollare su un terminale in ses-
virus e troiani per cui abbandonate questa malvagia idea e con- sione DOS solo le scritte in grassetto).
tinuate la ricerca. Now run the following command to start recovering:
recover_mp4.exe corrupted_file result.h264 –no-
L’uso di questo programma è stato fondamentale nella mia
audio –lav
odissea in quanto mi ha fatto capire che il file era recuperabile Then use ffmpeg to mux the final file:
e quindi mi ha dato la forza di non demordere. ffmpeg.exe -r 30000/1001 -i result.h264 -c:v copy
Torno quindi a recover_mp4,che mi aveva convinto durante le result.mp4. 
prime prove, e dopo aver lavorato a lungo sulla riga di coman-
do del programma finisco sulla home page di SlyDiman dove
viene indicato un servizio online di riparazione file video mp4
corrotti, Restore Media.

DRonEziNe - 64
how to

Sforzo premiato!
La soluzione (per me) si chiama Restore Media Un fotogramma del video dannegguato
Mi registro gratuitamente su Restore Media provo il servizio, (in alto a sinistra) e poi recuperato.
nessun prezzo viene chiesto sino a quel momento. Invio un vi-
deo di riferimento girato sempre dallo stesso drone, in questo a detta dell’autore, sono sostanziali. La versione gratuita di re-
caso un DJI Spark, invio il video corrotto ricavato dal file .chk cover_mp4 da lanciare nel prompt DOS di Windows è la 1.92,
e poi rinominato. Dopo aver lanciato l’upload occorre pazien- quella online di restore.media è la v3.0.
tare e avere una buona connessione internet, dato che ho invia- Sono aumentati di molto i template, ovvero gli schemi di regi-
to 150 Mbyte per il primo file funzionante e altri 350 Mbyte strazione dei video prodotti da diversi dispositivi.
per il video non leggibile. Finalmente, una volta caricato il Sono supportati molti Smartphone: Samsung, iPhone
video sul server, si scelgono le opzioni tra le quali compaiono Diverse ActionCam: GoPro, TomTomBandit e molte fotoca-
anche i droni DJI e si lancia l’esecuzione. mere DSLR: Canon, Panasonic. Sony e ovviamente droni: DJI
Nulla da fare dopo il primo tentativo. Riprovo con altre opzio- Phantom, Mavic Pro, Spark con i protocolli H.264 e H.265.
ni, ma anche quelle danno esito negativo. A un certo punto tra
Perché i video si guastano?
le righe della terminata elaborazione leggo che se si ottiene un
Le motivazioni per le quali un file video possa essere corrotto
video simile a quello che mi mostrava (foto in alto) , occorre
sono diverse. Alle volte non si interrompe la registrazione e
provare con un altro video di referenza. Ci provo per la terza
si toglie l’alimentazione al drone. Alle volte potrebbe essersi
volta e miracolo! Sul sito compare un piccolo clip in antepri-
danneggiata la MicroSD. Oppure un crash o una vibrazione
ma con tutto il file recuperato. A quel punto clicco su acquista
potrebbe provocare un errore di scrittura.
e per 9,99 dollari mi garantisco il paradiso.
Se capita, alcuni suggeriscono di inserire nuovamente la scheda
Dopo un certo periodo di elaborazione, il file è disponibile per
di memoria nel drone e accenderlo. In molti casi viene finaliz-
lo scaricamento e la mia testardaggine viene premiata.
zato il video interrotto (ma onestamente non comprendo come
Certo il recupero non è avvenuto gratuitamente, ma l’equiva-
un buffer di memoria possa rimanere integro dopo aver tolto
lente di circa 10 euro sono un piccolo prezzo da pagare per
l’alimentazione al drone). Il miglior consiglio è sicuramente
recuperare il tanto amato e desiderato video corrotto registrato
quello che dice di non far registrare altri video o scattare foto
con il drone DJI.
sulla stessa scheda. Anche se nel mio caso, senza ovviamente
Avrei potuto cavarmela gratis essermene accorto, ho scattato foto e registrato un altro video.
A onor del vero va detto che dopo un paio di giorni e giocando Se intendete cercare di recuperare i files video corrotti con uti-
con i parametri di recover_mp4 sono riuscito a recuperare il lity che lavorano sulla scheda MicroSD, meglio non lanciare
video anche in locale e gratuitamente, con i comandi elencati uno Scandisk da computer. Insomma un video danneggiato o
poco sopra. Il trucco in questo caso è stato quello di sottoporre illeggibile, registrato da un drone DJI o un'altra marca, può
diversi video da usare come referenza. succedere. L’importante è armarsi di santa pazienza e provare
Le differenze tra la versione a riga di comando che ovviamen- i vari tool elencati in questo articolo senza perdersi d'animo. Se
te è un pelo ostica e destinata agli “smanettoni” e quella online, si è caparbi e fortunati, qualcosa si recupera. 

DRonEziNe - 65
di samuele filippi

piloti
26
azzurri
esimi
a shenzen SI SONO PIAZZATI COSÌ
90° Matteo Barella nato nel 1997, nickname
Barux FPV
Si è conclusa agli inizi di novembre la finale di Drone 101° Luisa Rizzo la più giovane, classe 2002
FPV Racing allo Shenzhen Universiade Center Stadium nickname LeoOnFire
di Shenzhen, in Cina, valida per il FAI Drone Racing 103° Mirko Cesena classe 1998 nickname Cesix
(nella foto)
World Championships 2018.
Vince il quindicenne australiano Rudi Browning, che 113° Andrea Farina
ha battuto 127 piloti provenienti da 34 diverse nazioni.
La squadra azzurra, composta da 4 elementi, ha totalizzato
Migliore degli azzurri Matteo Barella, novantesimo.
un 26mo posto su 34 in un circuito di gara molto lungo e

U na finale molto emozionante con alti contenuti tec- appariscente, ma con qualche problema: la pista era lunga
nologici quella svolta nel cuore dell’industria cinese 650 metri, attualmente la più estesa mai realizzata per una
a Shenzen, sede tra l’altro del leader mondiale pro- competizione di FPV drone racing. E illuminata di notte
duttori di droni consumer e prosumer. con 7 km di luci a LED. Un effetto scenico davvero spet-
DJI ha infatti fornito i trasmettitori digitali da applicare
su ogni singolo drone da FPV Racing permettendo quindi
al grande pubblico a casa di ricevere le immagini in alta
definizione trasmesse dalle telecamere di bordo e avendo
quindi l’impressione di essere fisicamente sui piccoli racer.
Australia, Austria e Lettonia sul podio
Medaglia d’oro al quindicenne australiano Rudi Brow-
ning che si porta a casa anche un assegno di 24mila dolla-
ri. Secondo l’austriaco Bastian Hackl e medaglia di bron-
zo per il terzo posto al lettone Karlie Gross.

Campione a 15 anni
Il giovanissimo pilota australiano Rudi
Browning, vincitore, sul podio con Bastian
Hackl, secondo, e Karlie Gross,terzo.

DRonEziNe - 66
sport

Un tracciato magnifico
tacolare, ma qualche disturbo nella ricezione del video e Ma i problemi non sono mancati,
proprio la stessa illuminazione, hanno causato non pochi a cominciare dai disturbi nella ricezione video.
problemi ai piloti, come raccontano a Samuele Filippi del
gruppo Facebook FPV Drone Racing.it che li ha intervi-
eliche Gemfan Flash 5.149×9. L’unico problema avuto è
stati a caldo:
stata la mancata regolazione della camera per la visione
Come hai gestito lo stress che una gara di alto livello notturna, in quanto il contrasto tra il buio e i led che si illu-
inevitabilmente si porta dietro? minavano sulla pista era molto elevato e sicuramente una
Luisa Rizzo: Nella cerimonia di apertura l’emozione è regolazione ad hoc sarebbe stata ottimale. Purtroppo sono
stata tanta, sfilare insieme a tutte le altre nazioni con i ri- andata in “auto” e questo mi ha portata a compiere quello
flettori puntati addosso in un contesto per noi, praticanti che credo sia l’unico errore che posso attribuirmi.
di questo sport, inimmaginabile mi è sembrata una cosa Matteo Barella: Più che errori di pilotaggio, ho fatto er-
quasi irreale, un sogno. Lo stress della gara non è stato rori di strategia. Forse non avrei dovuto montare la GoPro
eccessivo, anche perché in alcuni momenti si trasforma- per simulare il peso del modulo DJI, ma essere più leggero
va in nervosismo. Non ho avuto problemi, ero abbastanza e agile durante le qualifiche.
tranquilla.
Polarizzazione antenne uguale per tutti
Mirko Cesena: Non ho avuto timori, si tratta di un gioco,
La difficoltà maggiore per i piloti è stata la gestione del
per quanto sia appassionante. Ho iniziato la mia carriera
segnale video per la cam FPV, mentre in compenso gli
agonistica undici anni fa con gli elicotteri da acrobazia 3D
spettatori avevano un video perfetto grazie al sistema DJI
estrema, ho fatto molte gare di diverso livello, anche mon-
OcuSync. Un'altra scelta controversa della direzione gara
diali, andando a podio diverse volte, per cui sono abitua-
è stata quella di far usare tutti la stessa polarizzazione delle
to a gestire lo stress da competizione, cosa peraltro molto
antenne 5.8ghz.
importante.
Luisa Rizzo: La gestione globale delle trasmissione vi-
Matteo Barella: È sempre un'emozione partecipare ad
deo a 5.8ghz riservate a noi piloti è stata disastrosa. La
eventi di livello così importante, ma soprattutto in questo
scelta della polarizzazione è stata uguale per tutti, in quan-
caso quando ti senti la responsabilità di rappresentare la
tua Nazione dall’altra parte del mondo. Stress non tanto,
avendo già una buona esperienza in gare di coppa del mon-
do sono riuscito a mantenere calma e concentrazione.
Hai qualche rimpianto su errori di pilotaggio o setup?
Luisa Rizzo: La build era perfetta e la messa a punto an-
che, l’insieme motori, eliche e batterie era molto perfor-
mante. Ottime le batterie Sls impiegate e superlative le

Dream team
Da sinistra Mirko Cesena, Matteo Barella,
Andrea Farina e Luisa Rizzo

DRonEziNe - 67
to i punti di ricezione delle colonnine disseminati lungo TANTA TECNOLOGIA,
la pista (che andavano malissimo e quasi sempre peggio MA NON PER CHI È IN CARROZZINA
dei nostri ricevitori) che fornivano il segnale ai giudici di «Il mio momento topico è stato arrivare trafelata allo
gara, avevano tutti la stessa polarizzazione. Sicuramente stadio il primo giorno, giusto in tempo per le verifiche
molti disturbi sono stati causati anche dai droni Inspire e dei miei droni, dopo aver percorso 9 km io in carrozzella
Phantom che hanno volato sopra allo stadio. e mio padre e mia madre a piedi di fianco a me»
Mirko Cesena: Confermo che ci sono stati diversi pro- racconta Luisa Rizzo. «E sì, perché a Shenzhen non
esiste praticamente una sola vettura attrezzata per far
blemi video. Non so chi abbia deciso per la polarizzazione salire un disabile con una carrozzella, nonostante tutta la
comune. loro tecnologia! Uno dei momenti comici: impiegare 15
Matteo Barella: Dire che la mia qualifica è stata condi- minuti alla reception dell’hotel al rientro di sera per far
zionata dalla qualità video scarsa forse è un azzardo, sono capire che volevamo il badge per entrare nella stanza.
cose da mettere in conto, ma di certo non tollerabile in Ma insomma, se si vuole fare questo sport l'unica è "giù
il muso e andare", come dice Bramo (un altro pilota di
eventi di questo livello. FPV racing, ndr)» 
Come avete trovato il tracciato di gara?
Luisa Rizzo: Il tracciato non era particolarmente difficile
e per ogni giro fatto riuscivo a scendere di un paio di se-
condi. Personalmente il mio miglior giro è stato in 34”, se
fossi riuscita a completare tutte le heat sicuramente avrei
potuto tirare altri 4-5 secondi dal tempo. Il miglioramen-
to era ottenibile in tutti i punti del tracciato. Per quando
riguarda il throttle, con le batterie da 1800mA utilizzate,
girando con i miei tempi e senza il peso aggiuntivo di qua-
si 100g del trasmettitore DJI non c’erano assolutamente
problemi. Abbiamo però notato nelle heat delle semifinali
che qualche pilota, utilizzando il gas come fatto in prece-
denza senza i trasmettitori DJI, in alcuni punti si è trova- portante sul tracciato a mio parere, tanto da renderlo molto
to in difficoltà tanto da dover chiudere il gas per qualche più visibile nelle ore di buio; non ho trovato particolari
secondo… In queste condizioni sicuramente sarebbe stato differenze nelle varie sezioni del tracciato.
avvertibile il peso in più. Non dimenticherò quando mi sono infilato in un gate rima-
Mirko Cesena: Il vero problema è stato non aver potuto nendo incastrato. Peccato fosse il punto più alto della pista.
effettuare allenamenti su un tracciato così diverso da quelli Sono accorse una decina di persone con rampini e scale di
normalmente usati nelle altre gare. vario genere bloccando la gara per una buona mezzora per
Matteo Barella: I led hanno giocato un ruolo molto im- recuperare il drone.

DRonEziNe - 68
sport

Alla fine il 26° posto ci sta un po' stretto, o no?


Luisa Rizzo: I piloti che hanno conquistato le prime posi-
zioni le hanno meritate. Per quanto riguarda i piazzamenti
del team italiano, parte della responsabilità credo sia del
team stesso, fondamentalmente per inesperienza.
E comunque ci siamo aiutati all’interno della squadra.
Mirko Cesena: Quello che ho notato è che in Italia si fati-
ca a trovare strutture adatte per questo sport, mentre invece
diversi enti esteri le concedono in uso all’occorrenza. Inol-
tre che la nostra normativa ostacola le organizzazioni pro-
fessionali che hanno i capitali da investire per organizzare
grandi eventi che promuoverebbero la specialità.
A chi vuole cominciare consiglio di partecipare a più gare
possibili, a qualsiasi livello. Navigando in internet si pos-
sono trovare gare organizzate da gruppi di appassionati,
anche nelle fiere di modellismo.
Matteo Barella: È il nostro primo anno di eventi ufficiali
in Italia, vedremo come si evolverà la situazione il pros-
simo anno. E poi allenamento, tanto allenamento, è una
parte delle fondamenta della piramide che ti porta verso
la vetta. 

DRonEziNe - 69
SyllabuS

dal giornalismo
all'ispezione dei ponti
la carriera di alessandro fiocchi

Il pilota modenese ci racconta l'importanza di aver


avuto un buon maestro nelle tante sfaccettature della
professione di pilota di SAPR prospettiva diversa di un determinato evento. Cercavo im-
magini insolite proprio per essere diverso dalla concorren-

A
za che spesso rimaneva a “terra”. Fu così che quando DJI
lessandro Fiocchi è un giornalista che si è avvici-
fece uscire il suo secondo quadricottero Phantom, decisi di
nato al mondo dei droni per la sua attività di foto-
smettere di cercare ospitalità nei vari condomini della città
reporter. Ma ben presto ha allargato i suoi orizzon-
e crearmi da solo quelle immagini che desideravo conse-
ti collabrando con le istituzioni della sua città, Modena,
gnare alla redazione.
ispezionando con i suoi droni ponti, viadotti e strade.
Attività per cui ci vuole una scuola di volo
Alessandro, come hai cominciato con i droni?
Esattamente. Già nel 2013 ho iniziato a frequentare corsi
Mi occupo di fotografia dal 1988 quando, ad appena 17
(con la vecchissima normativa) per poter essere un pilota
anni, mi innamorai del mestiere del fotoreporter. Da allora,
di droni per aree non critiche. Presto, mi resi conto che
non è passato un solo giorno della mia vita dove non avessi
in mano qualche macchina fotografica prima a rullino e poi
in digitale!
E poi hai deciso di farla volare, la macchina fotografica
Occupandomi di cronaca (e non manca ovviamente lo
sport) in quanto sono giornalista pubblicista da oltre 26
anni - lavoro per la redazione di Modena de Il Resto del
Carlino - più e più volte mi sono trovato a dover suonare
campanelli di abitazioni affinché mi ospitassero sui loro
davanzali per avere una visuale dall’alto ed avere così una

DRonEziNe - 70
non mi sarebbe bastato quel certificato per poter ampliare
il mio lavoro e guidare “liberamente” in città. Il certificato
CRO l’ho ottenuto in giugno di quest’anno e sono del pa-
rere che la normativa faccia bene ad essere severa e rigida
in quanto capisci, proprio dopo questi corsi, quanto sia pe-
ricoloso volare senza avere ben presente le regole e i pe-
ricoli che ci sono quando sei dietro ad un radio comando.
E ti sei allargato fuori dai confini del fotogiornalismo
Oltre a dare immagini alla redazione sempre più spettaco-
lari proprio grazie a quelle angolazioni e visuali che solo
salendo a 20-30 mt puoi ottenere, ho iniziato una collabo-
razione con alcuni studi di geometri dando il mio supporto
su servizi quali i controlli dei ponti stradali.
Che operazioni hai compiuto in questo ambito?
Proprio lo scorso novembre ho potuto dare il mio contri-
buto volando sotto il ponte di ferro che passa sopra uno
dei due fiumi alle porte di Modena e mostrare agli inge-
gneri le foto in diretta sulla situazione del ponte al di sotto
del manto stradale grazie la telecamera che mi permette di
avere l’immagini inclinate a 180°. Non ultimo, sto portan-
do avanti un progetto su fotografie nadirali di alcuni edifici
in città, che mostrano un aspetto davvero spettacolare ed
insolito a chi le guarda. Spesso, non viene nemmeno rico-
nosciuto quale monumento è stato ripreso.

DRonEziNe - 71
SyllabuS

La scuola ti ha insegnato davvero o l'hai frequentata


solo per essere in regola?
Devo dire che le 36 missioni fatte per diventare CRO sono
state davvero importantissime. Il comandante Riccardo
Bonora, con il quale ho avuto la fortuna di prepararmi,
non è stato un semplice istruttore ma anche un amico che ti
faceva capire il perché sbagliavi e ti correggeva fino a che
la manovra non era perfetta.
Una cosa che hai trovato utile nel tuo lavoro quotidiano?
Pilotare un drone quando non sei aiutato dal segnale GPS è
davvero complicato. E di situazioni del genere ce ne sono
tante specialmente quando lavori sotto dei ponti di cemen-
to e a fianco passa la ferrovia. I lavori svolti per il controllo
dei cavalca ferrovia sono stati particolarmente impegnativi
e nonostante il segnale GPS al radiocomando arrivasse de-
bole, ho preferito lavorare in manuale per essere sicuro di
non trovarmi brutte sorprese dopo. Devo dire che mi sono
servite tanto quelle ore passate al campo volo di Ozzano
per prepararmi all’esame CRO volando con vento forte,
con il drone girato verso di me e tutte quelle situazioni che
ho provato e riprovato finché non mi venivano naturali.
In città immaginiamo che ti affidi a un trecentino, do-
vrebbe essere tutto più semplice
Anche i voli in città non sono proprio così facili da fare in
quanto, specialmente con il mio drone inoffensivo, incon-
tro spesso dei disturbi al segnale wi-fi. Che, senza una buo-
na preparazione, potrebbero portare ai classici batticuore
da panico rischio caduta che avevo quando di ore di volo
ne avevo davvero poche. Per il Comune di Modena, mi
sono occupato di fare immagini della nuova area nei pressi
di Modena Nord dove è stato da poco aperto al traffico
il nuovo tratto stradale che porta al casello. Fotografando
così, per il giornale del comune distribuito gratuitamente
a tutti i cittadini modenesi, le panoramiche dall’alto della
nuova rotonda e dell’area circostante. 

DRonEziNe - 72
DRonEziNe - 73
SyllabuS

A CALTANISSETTA
GLI AGRONOMI SCOPRONO I DRONI
Grande successo per la giornata di formazione
sull’uso del drone in agricoltura di precisione
nima strumentazione topografica, il mediatore ed organizzato-
organizzata da Aerovision e dall’Ordine degli re Geometra Calogero Virzì, che conduce la sua flotta di APR
Agronomi e Dottori Forestali del capoluogo siciliano per generare le aerofotogrammetrie in giro presso i più grossi
cantieri dei parchi eolici e fotovoltaici della Trinacria.

A
Un successo in questa sua prima edizione, come dichiarato
ll’alba della mattinata del 24 novembre, già dall’in-
dagli entusiasti partecipanti, che hanno realizzato e testato
terno dell’antica masseria delle Tenute Lombardo nel
sul campo l’utilità dell’integrazione dei droni con fotocamere
cuore delle terre siciliane, nonostante le sue antiche
multispettrali e/o iperspettrali a loro volta integrate con infor-
e spesse pareti, echeggiavano le vibrazioni delle eliche di un
mazioni rispetto la temperatura, l’umidità, la bagnatura foglia-
APR in volo che perlustrava l’area dove da lì a poco si sarebbe
re, lo stress idrico, l’evaporazione, l’analisi delle previsioni
tenuta una sessione formativa di Agricoltura di Precisione su
meteo nel breve e lungo periodo. Insieme alle fondamentali
APR.
competenze dell’agronomo, i droni riescono a fare la diffe-
Si è trattato di un seminario richiesto dal lungimirante Ordine
renza nell’ordine del 30% sulla coltura agricola. L’agronomo,
degli Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Calta-
grazie al suo drone sempre presente nella cassetta degli attrez-
nissetta: i tempi sono maturi e le maestranze richiedono che il
zi, ha la possibilità di censire con geo-referenziata precisione
loro dottore della terra, alle soglie del 2020, sappia interpretare
l’indice di vegetazione ENDVI della coltura monitorata, re-
dall’alto del suo drone le variazioni sia del germoplasma che
gistrando con opportuna frequenza i progressi restituiti dagli
del fabbisogno idrico, dei deficit o degli eccessi dovuti ai vec-
interventi mirati e programmare i successivi.
chi trattamenti subiti dalla terra.
Ormai la pietra miliare dell’agronomo di successo è stata po-
Nelle stagioni in cui si registrano i più rapidi cambiamenti cli-
sata e richiede che il professionista abbia, insieme agli stivali
matici, le stesse maestranze chiedono che l’agronomo di pre-
ai piedi ed il giusto tomo di agronomia sotto braccio, il radio-
cisione sappia guidarlo verso l’adeguato intervento fitosani-
comando del drone con camera iperspettrale attaccato al suo
tario, contribuendo alla protezione delle loro piante e del loro
cinturino che pendola dal collo. 
raccolto.
Una squadra d'eccellenza
La squadra coinvolta per la formazione era d’eccellenza, e si
ripeterà in attività analoghe. Era composta da: gli ingegneri ae-
rospaziali di Aerovision Palermo, Salvatore Mannelli e San-
dro Rizzo per l’aerotecnica e la normativa SAPR, il dottore in
agronomia Giampiero Vantaggiato, collaboratore dell’Uni-
versità di Palermo e ricercatore IEMEST, che opera l’agricol-
tura di precisione su APR su scala internazionale (e localmente
segue insieme al fratello su APR i vitigni fra i più blasonati
della Sicilia), l’ing. Alessio Gennaro di Tecnoduo ed il geo-
metra Leonardo Alestra per Trimbe rappresentanti dell’omo-

DRonEziNe - 74
La scuola Aerovision di Roma ha formato i sottufficiali All’alba del 10 giugno, proprio al largo dell’isola dalmata, il
della nostra Marina Militare all’uso dei droni. Una Comandante Rizzo sferrò l’attacco alla flotta astroungarica
con i due motoscafi armati di siluri, riuscendo ad affondare la

scuola droni
volta ottenuto l’attestato, gli allievi hanno mostrato
quello che i top gun con i piedi per terra sanno fare, corazzata Santo Stefano. L’azione bloccò la veemenza della
assicurando le riprese della Giornata della Marina. flotta nemica e contribuì al successo, sul mare e su terra, della
Prima Guerra Mondiale.
«Le riprese in questione presentavano tutta una serie di diffi-
«
È
quello che ogni allievo di APR sogna, ossia fare il

club astra
corso sul drone che poi userà e sugli scenari e opera- coltà, emerse nelle diverse riunioni affrontate nelle settimane
zioni tipo che affronterà» ci dice Giovanni Formosa, precedenti l’evento a Roma presso Palazzo Marina, sede dello
examiner Enac e Istruttore di Aerovision, centro di addestra- Stato Maggiore Marina» ci racconta Formosa.
mento autorizzato di Roma ma con sedi sparse un po’ in tut- Presente agli incontri, l’ammiraglio Fabio Agostini, Capo
ta Italia. «In realtà, formarsi simulando le operazioni specia- Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione della Marina
lizzate che si dovranno fare una volta ottenuto l’attestato di e del comandante Emanuele Di Franco, Capo Sezione Ci-
pilota remoto (il cosiddetto patentino) è proprio quello che il nefoto, ovvero responsabile del personale addetto alle riprese
Enac.CA.APR.025
regolamento Enac prevede per gli attestati che abilitano alle foto video.
operazioni specializzate critiche». La normativa dice infatti Come è stata autorizzata questa operazione?
che l’addestramento sia “Scenario based” cioè che preveda «La cosa più interessante», ci dice Formosa, «è stata proprio
situazioni e manovre simili a quelle che si affronteranno poi studiare tali problematiche affiancati dai futuri videoperatori
nell’operatività quotidiana. aerei che hanno così potuto toccare con mano tutto l’iter auto-
«Questo è proprio quello che fa Aerovision già dal suo esordio rizzativo necessario per realizzare le immagini delle foto che
come Centro di addestramento nel 2014, proveniente da 5 anni vedete in questo articolo e la diretta streaming nazionale e lo-
di esperienza come operatore di droni in ambito televisivo ini- cale sui tre maxischermi allestiti nel porto per la popolazione
ziata nel 2009» dice ancora Formosa. «Il primo esperimento di accorsa per l’occasione».
addestramento orientato alle operazioni reali l’abbiamo fatto Presenti in porto la portaeromobili G. Garibaldi, la Fregata
ABILITAZIONI PILOTA REMOTO
nel 2015 con sei allievi, tutti dipendenti di e-distribuzione, che Rizzo, il pattugliatore Borsini, i sommergibili Venuti e Romei,
VL/Mchanno avuto l’opportunità
(Multicottero tra 300g e 4di imparare a lavorare con un drone,
kg) la nave scuola a vela Palinuro, la nave idrografica Galatea, il
nello specifico un DJI Inspire 1 V2 con camera termica, diret-
Basico cacciamine Crotone e la nave Pedretti.
Istruttori
tamente sui tralicci scuola dell’ENEL training center di Scorzè Le difficoltà principalmente sono state:
Conversione
in Veneto. In quell’occasione i sei allievi hanno conseguito l’a-
L/Mcbilitazione
(Multicottero tra 4kg e 25kg) per operare direttamente a stretto ●Sorvolo di un’area in cui era proibito il sorvolo;
CRO necessaria
Basico ●Presenza di numeroso pubblico;
contatto con una infrastruttura elettrica».
Critico ●Interferenze radio dovute alla presenza di unità
Droni sulla Giornata della Marina
Istruttori navali militari e civili ormeggiate in porto e in
Conversione
Ma l’esperienza più emozionante si è presentata questa estate, navigazione nelle immediate vicinanze della costa.
per un gruppo di sottufficiali dell’Ufficio Pubblica Informa-
Per risolvere la prima difficoltà, il drone è stato inserito nel
zione e Comunicazione della Marina Militare. I sottufficiali,
Notam richiesto dalla Marina per permettere l’atterraggio sul-
sia giovani che militari di provata esperienza nel settore delle
la portaeromobili Giuseppe Garibaldi e il passaggio di saluto
immagini fotografiche e video, quest’inverno hanno iniziato
a bassa quota degli AV8 Harrier. Un terzo elicottero effettua-
una collaborazione con Aerovision che li ha condotti, primi
va, inoltre, un lancio paracadutisti con i fumogeni tricolore.
nel loro caso, ad ottenere le abilitazioni previste dalle normati-
Prefettura e Questura erano dunque avvertiti della presenza
ve vigenti per operatori di droni della Marina Militare.
dell’APR così come il comando aeroportuale di Falconara,
«Dopo aver conseguito nella nostra sede di Roma l’attestato
l’aeroporto internazionale delle Marche.
base e CRO VL/Mc, con la Marina abbiamo effettuato un’altra
Il coordinamento tra i velivoli e il drone è avvenuto diretta-
bellissima collaborazione, ovvero le riprese aeree della “Gior-
mente tra i piloti, essendo Formosa un pilota di Aviazione Ge-
nata della Marina” quest’anno svoltasi presso il molo Luigi
nerale e quindi in possesso di licenza di fonia aeronautica.
Rizzo del porto di Ancona l’11 giugno scorso, alla presenza
Per la presenza del pubblico è stata fatta un’analisi del rischio
del neo Ministro della Difesa Elisabetta Trenta e del Capo di
basata sulle segregazioni delle aree portuali già previste per
Stato Maggiore della Marina Ammiraglio Valter Girardelli».
l’evento indipendentemente dall’attività APR.
Al pubblico infatti, sono state assegnate delle aree ben preci-
A cent'anni dall'Impresa di Premuda
se che prevedevano dei corridoi di evacuazione per eventuali
diventa pilota professionista di droni a pavia
La scelta della città dorica per questa celebrazione è stata piena
di significato: da Ancona, cento anni fa, la sera del 9 giugno
mezzi soccorso e isolavano le zone di servizio utilizzate per
Aviosuperficie Club Astra parcheggio autorità, il retropalco completamente sgombro per
1918 due motoscafi armati siluranti (MAS), comandanti dal
evidenti ragione di security viste le numerose cariche istituzio-
capitano di corvetta Luigi Rizzo e dal guardiamarina Giu- Aviosuperficie
nali presenti. Proprio su queste aree, oltre Club Astra A.S.D.
che ovviamente in
seppe Aonzo partirono per la storica “Impresa di Premuda”. Strada Provinciale 4, snc
mare, ha volato il drone.
27030 Mezzana Bigli (PV)
Possibilità di volo con APR Tel e fax 0384 88097
DRonEziNe - 75
www.scuolavoloastra.com
presso la nostra Aviosuperficie info@scuolavoloastra.it
SyllabuS
ITALDRON ACADEMY AEROCLUB DI VARESE (VARESE)
(RA,PE,CE,TS,CA,PI,PE,VE, PA, FG) Enac.CA. Apr.004 Enac.CA. Apr.003

Italdron Academy si rivolge a coloro che aspirano a diventare piloti L’Aeroclub di Varese opera sull’aeroporto di Venegono Inferiore,
Sapr professionisti in possesso della regolare Licenza Enac e a chi sia sede amministrativa e operativa di una delle più prestigiose scuo-
già in possesso di un attestato di operatore sapr e necessiti di con- le di volo in Italia. Tra i punti di forza un gruppo di istruttori pro-
vertire le competenze di Edizione 1 in licenza Enac, rispettando la fessionali, motivati e con una consolidata esperienza nel campo
normativa vigente. dell’addestramento. La scuola è autorizzata, nella categoria MC
La massima professionalità e un corpo docenti altamente qualificato (Multicottero) classi VL e L ad effettuare corsi teorico / pratici
sono la garanzia che fa del Centro di addestramento Italdron Aca- per ottenere l’Attestato di Pilota Apr, l’Abilitazione alle Operazioni
demy la soluzione ideale per chi è alla ricerca di formazione, consu- Critiche, l’Abilitazione ad Istruttore e la Conversione delle Com-
lenza e assistenza nell’ambito sapr professionale. petenze per i vecchi attestati.

academy@italdron.com Tel 0331 864128  Fax 0331 868104


0544 1878166 info@aeroclubvarese.it  www.aeroclubvarese.it
ADDESTRAMENTO sapr ADDESTRAMENTO sapr
VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG) COSTI: 450 € TEORIA, PRATICA SECONDO ESIGENZE INDIVIDUALI
BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE

DRONE AVIATION (ROMA) AlphaLima (Torino, Cuneo, Genova)


Enac.CA. Apr.006 Enac.CA. Apr.007

Presso il Centro di Addestramento Drone Aviation è possibile Alpha Lima Aviation srl è, dal 2014, la prima scuola per piloti di
svolgere un percorso formativo completo per divenire pilota di droni in Piemonte ed ha formato allievi provenienti da tutta Eu-
Apr ufficialmente riconosciuto da Enac per categorie e classi di ropa. Non effettua operazioni specializzate conto terzi (saremmo
Apr a scelta tra Ala Fissa e Multirotori. inammissibilmente concorrenti dei nostri allievi, dicono) e usano
solo macchine di altissimo livello costruite da Pro S3, MC Clic e
MJ. La scuola è stata votata dagli ex allievi come la prima scuola
in Italia per qualità di insegnamento ed è in seconda posizione
nella classifica globale DronEzine.
Tel: 06 66183614
info@droneaviation.info Tel 011-542284 (TO)  392-4905310 (CN)  388-8000880 (GE)
info@alaviation.it  scuoladronigenova@gmail.com
ADDESTRAMENTO sapr www.007.srl
VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE ADDESTRAMENTO sapr
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG) VL/Mc(MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
VL/AP (ALA FISSA>4KG <25 KG)
BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE

DRonEziNe - 76
SyllabuS
aerovision academy (RM, LE, PA, BA, SIBARI ) FTO PADOVA (PADOVA)
Enac.CA. Apr.009 Enac.CA. Apr.008

Le lezioni di teoria si tengono presso la nuova Academy in via Il corso è suddiviso in una parte teorica (16 ore + quiz finale) che
Duccio di Buoninsegna, 55 a ROMA (EUR) e la pratica presso il sarà svolta in aula e di norma prevederà due domeniche consecu-
centro volo FLYRoma in Via Prenestina Nuova a Roma. tive nei mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre per agevolare chi
Inoltre la scuola offre anche i corsi di Aero Filmaking dedicati a lavora e studia durante la settimana.
chi intende apprendere tutte le tecniche di ripresa video ed edi- La parte pratica invece verrà organizzata direttamente con gli
ting del materiale girato e produrre un video in autonomia dalla istruttori di volo e potrà essere svolta in base alle singole esigenze
scrittura alla post produzione. Dopo l’attestato i servizi proseguo- e occuperà 2 o 3 giornate di volo (in funzione delle disponibilità).
no come consulenza per la dichiarazione di rispondenza, l’iscri- Le ore di volo previste dalla normativa sono 5, suddivise in 30
zione sul portale D-Flight e il QR code da applicare sui mezzi. missioni di volo.
Tel: 06 5190363 info@ftoremotefly.com
www.aerovision.online www.ftoremotefly.com/corsi

ADDESTRAMENTO sapr ADDESTRAMENTO sapr


VL/Ap BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
VL/Mc BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE BASICO/CONVERSIONE
L/Mc BASICO/CRITICO/STRUTTORI/CONVERSIONE L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG)
L/As BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE BASICO/CONVERSIONE

Cirrus Aviation (bologna) Gen. Collarile (BENEVENTO)


Enac.CA. Apr.012 Enac.CA. Apr.18

L’associazione nasce nel 1992, fondata da alcuni appassionati del


La scuola opera nell’aviosuperficie di Ozzano Emilia, ben nota agli volo e già operanti nel settore aeronautico con la denominazione
appassionati perché sede di una importante manifestazione aero- di Club Aereo Benevento.
modellistica. Si tratta di un’azienda giovane ma che poggia sulle La sua sede è sull’ex aeroporto militare di Olivola usato durante
solide basi di una forte passione per il volo e di una grande profes- la Seconda Guerra Mondiale quale base operativa per i caccia del
sionalità e preparazione. “Il volo è la nostra vita e la nostra missione regime e della Luftwaffe. Sullo stesso Aeroporto ebbe anche sede
è esserci, per tutti coloro che al volo vogliono avvicinarsi, per passio- la Società Aeronautica Sannita che venne assorbita in seguito dal-
ne, per professione, per hobby” dicono i responsabili della struttura. la Aermacchi.
Tel: 051795009 mobile 3474234568 www.aeroportobenevento.it
www.cirrusaviation.it Tel: 0824 776264

ADDESTRAMENTO sapr ADDESTRAMENTO sapr


VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG) VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/CONVERSIONE BASICO/CRITICO/CONVERSIONE
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG) L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG)
BASICO/CONVERSIONE BASICO/CRiTICO/CONVERSIONE/

Sconto 10% ai soci e abbonati di DronEzine


I centri presentati in questa rubrica sono tutti convenzionati con DronEzine. I soci in regola con i versamenti e gli abbonati hanno diritto allo sconto

DRonEziNe - 77
SyllabuS
MILANO MONGOLFIERE (PAVIA) CLUB ASTRA (PAVIA)
Enac.CA. Apr.023 Enac.CA. Apr.025

Milano Mongolfiere è una società certificata come operatore per Club Astra è una famosa scuola per VDS (aerei ultraleggeri) ca-
il trasporto passeggeri con mongolfiere e come scuola di volo pitanata dall’ingegner Nando Groppo, che ha messo a disposizio-
autorizzata a fornire istruzione per questo particolare tipo di ne dei propri allievi i suoi innumerevoli anni di esperienza come
aeromobili. Dal 2014 ha deciso di mettere a disposizione le sue pilota, progettista e costruttore di aerei ultraleggeri. In più di un
competenze nell’istruzione anche a coloro che desiderano diven- quarto di secolo di attività hanno conseguito l’attestato VDS. L’A-
tare operatori professionisti di Sapr, creando il marchio Milano viosuperficie Club Astra è stata sede per lo svolgimento di tre cor-
Droni. La struttura è a soli 25 km da Milano. La struttura è in si istruttori nazionali tenutisi nel 1999, nel 2002 e nel 2005.
grado di aiutare il neo operatore anche nella redazione della ma- La scuola si trova a Mezzana Bigli, comodamente raggiungibile
nualistica necessaria, richiesta dalla vigente normativa sui droni. da Milano, Genova e Alessandria.
Tel: 393 9555181  0382 973674 Tel: 0384 88097
www.milanodroni.com www.scuolavoloastra.it

ADDESTRAMENTO sapr ADDESTRAMENTO sapr


VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG) VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE BASICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG) L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG)
BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE BASICO/CRITICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE

GEOSKyLAB (BERGAMO) CARDTECH (PADOVA e potenza)


Enac.CA. Apr.026 Enac.CA. Apr.028

La padovana Cardtech è socio fondatore dell’associazione di ca-


GeoSkyLab è stata la prima azienda autorizzata dall’Autorità Ae- tegoria AiDroni, e vanta una esperienza quinquennale anche nei
ronautica Enac come organizzazione di consulenza e d’addestra- servizi industriali e agricoli. La struttura conta su quattro istrut-
mento piloti droni. tori,quattro esaminatori, sette piloti e cinque Apr. È una delle
Il fondatore Carlo Giorgio Facchetti proviene dal mondo aero- pochissime scuole a offrire anche corsi per elicotteri senza pilota.
nautico e vanta un’esperienza come pilota professionista con oltre
Tel: 335 5387925
2.500 ore di volo, e dal 2010 si occupa di droni professionali.
corsi@cardtech-srl.it
La sede operativa di GeoSkyLab si trova presso il Polo d’Innova-
zione Tecnologica a Dalmine (Bg).
ADDESTRAMENTO sapr
www.geoskylab.com VL/Ap (ALA FISSA >300g <4 KG) - L/Ap (Ala fissa >4kg <25 KG)
Tel: 393 8982297 BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
L/Hc (ELICOTTERI >4KG <25 KG)
BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
ADDESTRAMENTO sapr
VL/MC (MULTICOTTERI >300g <4KG)
VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
BASICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE
L/MC (MULTICOTTERI >4KG <25KG)
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG)
BASICO/CRITICO/ ISTRUTTORI/CONVERSIONE
BASICO/CRITICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE

Altri centri di addestramento non convenzionati


sono attivi nelle sedi di Roma, Ravenna, Ancona, Caserta, Bologna, Bari e Torino. Li trovi tutti su www.dronezine.it menu scuole

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SyllabuS
ETRURIA VOLO (Arezzo) zefiro ricerca&innovazione (lucca)
Enac.CA. Apr.030 Enac.CA. Apr.034

Etruria Volo Srl nasce nel 2015 ed ha la sua base operativa presso
l’Aero Club Serristori di Castiglion Fiorentino (AR). Zefiro Ricerca & Innovazione è un’organizzazione consulente e
Un Team di esperti piloti, ingegneri e istruttori è a disposizione di un Centro di Addestramento certificato Enac per la promozione,
privati, imprese ed enti pubblici e fornisce consulenza sia in Italia lo sviluppo, e la formazione di nuove figure professionali, piloti
che all’estero. ed operatori, dei Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto per le
Etruria Volo Srl è stata riconosciuta da Enac come Operatore applicazioni nell’ambito civile, agricolo e industriale.
sapr, ATO e Centro di Addestramento. Fornisce formazione teorica e addestramento pratico ai piloti,
consulenza e supporto tecnico per attività sperimentali e per la
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La sede dell’Aeroclub Ceraso è un’aviosuperficie situata nel ter-


ritorio comunale di Altamura, al Km 12,5 della Strada Provinciale Heli Protection Europe (HPE) è una compagnia specializzata
151 che collega Altamura a Ruvo di Puglia. Con 25 anni di storia in gestione dell’aeronavigabilità, formazione, addestramento ed
l’aviosuperficie pugliese si è aperta ai droni tre anni e mezzo fa, operazioni con elicotteri, aerei ed RPAS (droni). Creata nel 2009
con i primi corsi per l’Attestato di Pilota remoto. Responsabile da società europee leader nel settore aeronautico, organizza corsi
della formazione è il comandante Pasquale Pichichero, pilota di per l’ottenimento dell’Attestato di pilota remoto a Rieti e nelle sedi
aerei ed elicotteri. La struttura offre anche ristorazione e camere secondarie di Milano (Cerro Maggiore) e Bologna Argelato pres-
a disposizione degli allievi fuori sede. so il polo industriale Centergros.

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Enac.CA. Apr.047 Enac.CA. Apr.048

L’Aeroclub di Firenze ha ben 91 anni di storia, da sempre è sta- “Siamo professionisti del mondo dei droni, che hanno lavorato
to impegnato nella formazione di giovani piloti con licenze PPL, sodo per trasformare la propria passione in lavoro. Siamo perso-
molti dei quali sono diventati in seguito comandanti di Linea. ne cresciute puntando in alto, ma con l’obiettivo di non perdere
Già con il primo regolamento Enac sui Mezzi Aerei a Pilotaggio il contatto con le strade e la gente. Per questo abbiamo deciso di
Remoto veniva accreditato come scuola rilasciando decine di at- spezzare le rigide barriere del nostro settore e aprirlo a chi la pen-
testati, dal settembre 2017 diviene Centro di Addestramento. sa come noi, a chi ce l’ha fatta o semplicemente a chi ci vuole pro-
Il Corso di Teoria viene svolto nei locali dell’Aeroclub presso l’A- vare” dicono i responsabili della scuola napoletana e si rivolgono
eroporto Amerigo Vespucci di Firenze, mentre la parte pratica ai giovani nerd, cresciuti con le dita piantate su un joypad, oltre
viene fatta presso il Campo Di Volo di Empoli (FI) che alle aziende che vogliono volare alto.

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AprFlyTech è un team composto da professionisti tra cui avvo- Il punto di forza e’ costituito dal team “Training” di Istruttori ed
cati, Ingegneri, personale certificato Enac, istruttori di volo Enac, Esaminatori: tutti professionisti del mondo Aeronautico con va-
particolarmente attenta ai progetti sapr legati alla sicurezza e sta esperienza. I team-leader hanno al loro attivo decine di mi-
videosorveglianza. Oltre alla scuola di volo per l’ottenimento gliaia di ore di volo ed istruzionali conseguite presso compagnie
dell’Attestato di Pilota Remoto, l’azienda milanese è produttore sia aeree e forze armate nazionali ed internazionali. Parte del team
di grandi droni specializzati nel controllo del territorio, come lo anche giovanissimi talenti ricchi di passione e motivazione.
Stealth, sia di kit di conversione per trasformare in trecentini gli La tecnologia è in parte autoprodotta, in parte prodotta dai mi-
Spark. I corsi si svolgono per la parte teorica a Paderno Dugnano gliori provider nazionali ed internazionali per la formazione ele-
(MI), la parte pratica a Bovisio M.go (MB). arning, per consentire agli allievi di studiare comodamente da
casa, svolgendo parte del corso online, di simulatori di volo dedi-
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cati al pilotaggio dei droni, di tool didattici interattivi anche VR.
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In diverse scuole convenzionate sono attivi i corsi #IoVoloSicuro per hobbisti e #IoVoloTrecentino per operatori di micro sapr inoffensivi

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Pisa: Italdron Academy srl


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Perugia: Italdron Academy
Aviosuperficie Monte Melino - Via Case Sparse, 37 Magione (PG)
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L’Aquila: Aero Club L’Aquila
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Telefono: 0862 1965795 - 324 5337367- 328 2320752

Pescara: Italdron Academy


Campo Volo Vestina Volandia, Contrada Fiorano 31 - Loreto Aprutino (PE)
Tel 0544 1878166 - academy@italdron.com - www.italdron.com/it/academy

Teramo: CardTech
Piazzetta Modin 12/2 35129 Padova Tel 329 7548019

LAZIO
Roma: Drone Aviation Srls
Via Giulio Pittarelli, 169 - 00166 Roma
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Via Duccio di Buoninsegna, 55 – 00142 Roma
PIEMONTE e LIGURIA Tel 06 5190363 - giovanni.formosa@aerovision.it - www.aerovision.online
Torino, Cuneo, Genova: Alpha Lima Aviation
Torino via Giolitti, 4 Sedi a Torino, Cuneo e Genova ROMA: Italdron Academy
Tel 011-542284 Mobile 392-4905310 info@alaviation.it - www.007.srl Università “la sapienza”, P.lr Aldo Moro, 1 lazio.academy@italdron.com 347/8662396
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Bergamo (Dalmine): Geoskylab Caserta: Italdron Academy
Polo Innovazione Tecnologica - Via Albert Einstein, 5 - 24044 Dalmine (BG) Aviosuperficie La Selva - Via Iardino, 23 Vitulazio (CE)
info@geoskylab.com - Tel. 393-89.82.297 Tel 0544 1878166 - academy@italdron.com - www.italdron.com/it/academy
Varese: Aeroclub di Varese Napoli e Salerno: X-Crowd
Aeroporto di Venegono Inferiore via Arturo Ferrarin Vico Acitillo 144, 80127, Napoli Tel. 392 5486471-348 3841343 – training@xcrowd.it
info@aeroclubvarese.it www-aeroclubvarese.it
BASILICATA
Pavia (Mezzana Bigli): Club Astra Potenza: CardTech
Strada Provinciale 4, sncMezzana BigliPV27030 Piazzetta Modin 12/2, Padova - corsi@cardtech-srl.it 335 5387925
info@scuolavoloastra.it 0384 88097 – 0384 88097
Matera: Milano Mongolfiere
Pavia (Villanterio): Milano Mongolfiere Aeroporto di Pisticci tel uff.0382 973674- tel.mob.393 9555181 i
Via Monte, 27019 Villanterio PV nfo@milanomongolfiere.com
Telefono: 0382 97367 info@milanomongolfiere.com - www.milanodroni.com
PUGLIA
VENETO Bari: Aerovision Academy
Padova: FTO Padova srl Viale Caduti di Nassiriya 22 Bari tel: 0802222189
Aeroporto Civile di Padova - Via Sorio 89
Tel 049 723402 Foggia: Italdron Academy
info@ftoremotefly.com - www.ftoremotefly.com Campo Volo Gargano loc. Macerone Foggia (FG)
0544 1878166 academy@italdron.com - www.italdron.com/it/academy
Padova: Cardtech
Piazzetta Modin 12/2 - www.cardtech-srl.it - corsi@cardtech-srl.it Altamura (BA): Aeroclub Ceraso
Tel 335 5387925 Via Della Libertà, 74 Santeramo in Colle (BA)
080 3036603 cell. 3394346599 - ghibli.ceraso@alice.it
Venezia: Italdron Academy
Aviosuperficie del Litorale di Caorle, Strada Tezzon 30, Caorle (VE) Martorano (LECCE): Aerovision Academy
veneto.academy@italdron.com - 041 8876936 Via Duccio di Buoninsegna, 55 – 00142 Roma
Tel 06 5190363 - giovanni.formosa@aerovision.it - www.aerovision.online
Verona: Airpower
Via Torre, 67 37023 Grezzana VERONA Tel. 045.5117752 info@airpower.it BASILICATA
Potenza: CardTech
FRIULI VENEZIA GIULIA Piazzetta Modin 12/2 - Padova
Trieste: Italdron Academy srl www.cardtech-srl.it - corsi@cardtech-srl.it - Tel 335 5387925
Borgo Grotta Gigante, 68 - Scronica (TS)
0544 1878166 academy@italdron.com - www.italdron.com/it/academy CALABRIA
Sibari: Aerovision Academy
EMILIA ROMAGNA Località Contrada Pantano Rotondo, 87011 Cassano Ionio CS
Ravenna: Italdron Academy srl Tel: 09811896559
Via Faentina, 175/A c/o Centro Mir 48124 Fornace Zarattini (RA)
Tel 0544 1878166 - academy@italdron.com - www.italdron.com/it/academy Catanzaro: Dron-e
Via Antonio Lombardi, 12 / Viale De Filippis, 58 88100 – Catanzaro (CZ)
Bologna: Cirrus Aviation Tel. 0961770591 amministrazione@dron-e.it
Aviosuperficie Guglielmo Zamboni Via Sabbionara 5 - Ozzano dell’Emilia (BO).
info@cirrusaviation.it - www.cirrusaviation.it Tel: 051795009 mobile 3474234568 SARDEGNA
Sassari (S’Aspru): Aero Club L’Aquila
Bologna: Heli Protection Europe apr@aeroclublaquila.it - www.aerocublaquila.it
Via Marco Curio Dentato, 106, 02100 Rieti RI Tel. 0862 1965795 - 324 5337367- 328 2320752
www.hpeurope.it - Tel. +39 329 664 5984 - scuoladroni@hpeurope.it
Cagliari: Italdron Academy
Reggio Emilia: IcaroS Aviosuperficie Pitzu Planu - Settimo San Pietro (CA)
via Togliatti 2 – 42048 Rubiera (RE) Tel 0544 1878166 - academy@italdron.com - www.italdron.com/it/academy
www.icaroschool.com - Tel. 0522 1831522 - segreteria@icaroschool.com
SICILIA
TOSCANA Palermo: Italdron Academy
Firenze: Aeroclub Luigi Gori Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia V. Roccazzo,85 90136 Palermo (PA)
Aeroporto di Peretola Via del Termine,11 sapr@aeroclubfirenze.it 0544 1878166 academy@italdron.com - www.italdron.com/it/academy
Arezzo: Etruria Volo (AR) Termini Imerese (Palermo): Aerovision Academy
Località Manciano, 225 52043 Castiglion Fiorentino (Arezzo) Centro studi Agorà, via A.Diaz, 43 Palermo - apragora@gmail.com Aviosuperficie
tel. 0575 653445- cell. 3428155315 info@etruriavolo.it - www.etruriavolo.it “ALBATROS” Zona industriale Termini Imerese.
Lucca: Zefiro Ricerca & Innovazione Catania e Ragusa: CogTech
Aeroporto di Capannori- info@zefiroinnovazione.it Via Salita dei Saponari 18, 95039 Trecastagni (CT)
Tel: 0583 1536284 (dalle 9,00 alle 13,00) cel: 392 9433836 mr.astuto@cogtechfstd.com Cel. 380 5269122

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Anno VI - numero 32
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