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DRonEziNe

La prima rivista italiana sui droni

magazine
Bimestrale  anno VI  N. 31
settembre/ottobre 2018
7,50 EURO

i n volo
test P r o
2
DJI Mavic d
e l bla
s s
la ha il volo
r e n d e
p

DOPO GENOVA: DRONI PER SALVARE I PONTI


In Minnesota c’è già la legge che disciplina l’uso
dei robot volanti per monitorare ponti e viadotti.
E anche in Italia è partita la sperimentazione

 TELLO, ALTRO CHE GIOCATTOLO!


Un reporter di “La Repubblica” ci racconta come usa un
microbo da 80 grammi per fare giornalismo di qualità

 REGOLE EASA? SONO GIÀ IN VIGORE!


Ma nessuno se ne è accorto.
E non cambierà nulla per anni
SUCCEDE ANCHE QUESTO! top
Il drone degli angeli
Alla Festa degli Angeli di Casalecchio di
Reno (BO) la Croce Rossa Italiana co-
mitato di Bologna, esibiva per il pubblico
un drone DJI Phantom 4. Nello stand era
possibile vedere un imponente drone DJI
Matrice 600 con telecamera con zoom ot-
tico ed equipaggiabile all’occorrenza anche
con una camera termica che permette ai
soccorritori di visualizzare le zone di calo-
re, tipicamente quelle di una vittima umana
anche in mezzo alla folta vegetazione. 

Il drone-batteria vola per due ore di fila


Perché non rendere la batteria non solo un elemento portante, ma
addirittura l'intera fusoliera di un drone? Ci prova Spencer Gore,
fondatore e CEO di Impossible Aerospace, che ha sagomato una
batteria LiPo per diventare la fusoliera del suo quadricottero, che
avrebbe - dice lui- due ore di autonomia. Ecco come è nato Impossi-
ble US-1 Flying Battery, ossia “batteria volante”. 

Tu pensa alla buca,


a birra e snack
ci pensa il drone
I n attesa che le consegne via drone vengano (chissà se e
quando) sdoganate, negli USA il golf club King’s Walk
Golf Course ha lanciato un’iniziativa che permette agli
iscritti di ordinare e ricevere via drone snack e bibite lungo
rato da FlyTrex, una startup israeliana che quest’anno ha
già svolto centinaia di consegne di cibo via drone in Islan-
da e che mira ad espandersi in questo settore. E non è un
caso che questa partnership nasca proprio in Nord Dakota,
tutto il percorso. soprannominata “Sili-drone Valley” (l’Università del Nord
Le volte in cui il club è affollato, aspettare l’addetto agli snack Dakota è stata la prima del paese ad introdurre un corso di
può richiedere anche un'ora. Ecco allora che la direzione ha laurea sui droni).
pensato di introdurre questa curiosa novità. Il servizio si basa L’idea non ha in realtà riscosso un successo unanime presso
su un’app che per 3 dollari consente ai giocatori di ordinare gli iscritti al club, soprattutto tra quelli meno giovani, poco
bibite e snack, e riceverli direttamente sul campo in circa 10 entusiasti al pensiero di ritrovarsi sopra la testa un coso da
minuti consegnati da un drone, dentro una busta calata con circa 15 kg di peso, in grado di volare fino a circa 45 km/h
una corda in un preciso punto di ritiro delle 18 buche. e tutt’altro che silenzioso. E c'è già chi pensa di provare ad
I test sono partiti lo scorso 15 settembre e il servizio è ope- abbatterlo con una pallina da golf.

DRonEziNe - 3
Anno VI- numero 31
sommario settembre-ottobre 2018
Foto di copertina di Luca Masali

Trovi DronEzine nei DJI Store



Roma: Viale dell'Oceano Pacifico, 83
Rubriche Milano: Galleria Ferrieri 2N24 - Citylife

03 Succede anche questo -Top


17 Succede anche questo - Flop
06 Editoriale
08 Il legale risponde
10 Interventi - Mancate collisioni, evitiamole così
11 Verso Easa - Il regolamento c'è, ma non si vede
12 Esperienze -Il maestro si converte al drone
14 Esperienze - Gli studenti sorvolano l'università 12
16 Succede anche questo -Flop
17 Link Loss - di Sergio Barlocchetti
74 Syllabus- notizie dalle scuole Enac
DRONI
18 Italdron EVO H4SE, evoluzione della specie
20 DJI Mavic 2, al lavoro con leggerezza
28 DJI Mavic 2 Pro, la nostra prova
34 DJI Mavic 2, la parola al fotografo: Zoom o Pro?
42 Helifar Fuuton Mini, racer in carbonio per tutti 42
DOPO GENOVA
48 Droni per salvare i ponti
56 Minnesota, qui il drone pontiere è già realtà 48
58 Nasce la rete Drone Rescue Network
trecentini
60 Con il Tello faccio le foto per "La Repubblica"
64 Due torri, due piloti sul car sharing di Bologna

operazioni specializzate
66 Con il drone sulla Marina Militare
payload
70 Lacie Copilot, e ci sta tutto il 4k che vuoi
L'editore ha fatto il possibile per contattare
tutti gli aventi diritto ai contenuti
34 rintracciabili, ed è pronto ad accordarsi con
eventuali aventi diritto non rintracciati.

DRonEziNe - 4
la biblioteca
di dronezine
MULTICOTTERI
&DRONI
Si rinnova il primo manuale in italiano sui droni, a cura di
DronEzine, adottato da decine di scuole per piloti di Sapr
riconosciute da Enac.
Un libro di 300 pagine per muovere i primi passi nel mondo dei
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quadricotteri, multicotteri e dei piccoli droni civili. Tra gli autori si
annoverano alcuni dei massimi esperti di Sapr italiani tra cui Paolo
Omodei Zorini, Carlo Facchetti, Francesco Paolo Ballirano,
Giancarlo Comes, Luciano Zanchi.
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Editoriale di luca masali

Aspetta easa
e spera in enac
N on c'è modo migliore per smettere di
vendere auto che annunciare una im-
minente campagna di incentivi alla
net si sentono assurdità senza capo né coda.
C'è chi vorrebbe comperare il Mavic ma
non lo fa perché qualcuno su Facebook gli
rottamazione, non c'è miglior strategia per
ha detto che non potrà più usarlo con le
aumentare a dismisura l'evasione fiscale che
regole europee perché fa troppo rumore.
annunciare un condono, o modo più sicuro
per cementificare il territorio che quello di Chi suona il de profundis alle scuole
ventilare una sanatoria. di volo e non prende l'attestato di pilota
remoto (esponendosi a enormi rischi penali)
I danni della politica degli annunci si
perché crede di aver capito che con Easa
stanno abbattendo come uno tsunami sul
per lavorare basterà un test su Internet.
fragile ecosistema dei droni. L'annuncio
naturalmente è quello del futuro, nebuloso, C'è chi ha deciso che il limite dei droni
ETERNA ATTESA incompleto regolamento unico europeo sui inoffensivi scenderà a 250 grammi dai 300

«IL BUIO E L'ATTESA HANNO LO STESSO COLORE» droni di Easa che - si favoleggia - sarebbe di oggi, confondendo quello che è il limite
GIORGIO FALETTI sempre dietro l'angolo, pronta a sostituire di (ipotetico) per la registrazione con il confine
colpo il regolamento nazionale Enac. Di cui che discrimina il rischio per le persone a
tutti ci lamentiamo, in attesa di potercene terra e gli aeroplani.
DronEzine
Più ricca che mai! finalmente liberare e poter cominciare a
Piccoli esempi che mostrano quanto con-
● lamentarci del regolamento Easa.
fusi siano gli operatori, e quindi figuriamoci
l lettori crescono, per premiarli la loro Inutile dire che le cose non stanno affatto quanto confuso è l'appassionato qualsiasi
rivista diventa più bella e più grande: da così. Il regolamento Easa è un canovaccio che vuole solo prendere un drone per gio-
questo numero DronEzine aumenta la care, senza patentino, senza assicurazione e
le cui caselle devono essere riempite da
foliazione a 84 pagine tutte a colori.
Enac, e non deve affatto entrare in vigore: farsi gli affari suoi riprendendo i suoi amici.
Abbiamo migliorato la copertina, che lo è già. E non da stamattina, come ben Aspirazione legittima e perfettamente lega-
adesso è più spessa per proteggere meglio ci spiega l'avvocato Giovanni Gallus a le, con Enac e con Easa, anche se qualcuno
nel tempo la tua rivista, e già che c'eravamo pagina 11. ancora fa finta di non averlo capito.
anche la grammatura della carta delle
pagine interne: significa colori più brillanti, Perché nessuno se ne è accorto, e non Intanto le scuole vedono scendere gli allie-
pagine più robuste. possiamo gioiosamente lagnarci dell'euro- vi, i droni restano sugli scaffali, le aziende
Perché le parole sul web svaniscono burocrazia invece di quella nostrana che ci produttrici continuano a guardarsi bene
nell'oblio, quelle fissate sulla carta sfidano ha stufato? Semplice, perché il regolamento dall'investire qualche spicciolo per dare
il tempo. c'è ma non si vede. Perché si possa vedere, trecentini già pronti agli operatori italiani.
Quello che non è cambiato è il prezzo.  è necessario riempire il canovaccio di con-
E tutto questo per nulla, per l'attesa di
tenuti: regolamenti di dettaglio, circolari,
un regolamento che non arriverà come ci
leggi. E questi contenuti chi li deve fare?
aspettiamo che arrivi, di colpo dal nulla
Enac, naturalmente, in primis.
calato da Bruxelles, ma attraverso piccoli,
Sarà Enac a dover specificare tutto quello progressivi passi, attraverso gli emenda-
che nel regolamento non c'è, ma che cre- menti al regolamento Enac, l'unico valido in
diamo di aver capito semplicemente dando Italia, circolari e atti esecutivi.
una lettura all'Opinion di Easa, che appunto
Passi che arriveranno spalmati nell'arco di
è solo una opinione e un tracciato molto
anni, non di settimane o mesi. Aspettare è
generico del quadro a cui dovranno tendere
inutile, si rischia di perdere anni per niente,
tutte le authority aeronautiche nazionali,
visto che anche quando sarà compiuto, il
tra cui la nostra Enac. Così, leggiucchiando
regolamento Easa sarà necessariamente in
senza cogliere l'essenza delle cose, su Inter-
divenire e destinato a cambiare.

DRonEziNe - 6
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il legale risponde
ho volato dove non dovevo
possono multarmi per i miei video su facebook?
di francesco paolo ballirano

B
Avvocato esperto in diritto aeronautico
uongiorno avvocato, e membro del comitato scientifico di dronezine

vorrei sapere se pubblicando


online una foto o un video fatti in
una zona proibita(oasi naturalistica,
zona aeroportuale, eccetera) o in una
situazione proibita(sorvolo su centri
abitati o assembramenti di persone), si
commette un reato e se si è perseguibili
per questo, oppure se bisogna essere
colti in flagrante durante la ripresa

È
capitato più di una volta che even-
tuali illeciti commessi in viola-
zione delle prescrizioni del Rego-
lamento Enac “Mezzi aerei a pilotaggio remoto”, del Codice Nello specifico, per rispondere alle sue domande, per quanto
della navigazione e del Codice penale, siano stati rilevati non riguarda il sorvolo nelle riserve naturali, l’art. 30 della legge
in flagranza di reato, ma, piuttosto, a seguito di riprese diffuse n. 394 del 1991 prevede, per la violazione dei divieti di sorvo-
sui social network o altre piattaforme di condivisione video, lo in dette aree, l’arresto fino a 6 mesi o l’ammenda da Euro
che potrebbero essere comunque sottoposte all’attenzione del- 103,29 ad Euro 12.911,00. Tale reato si applica sia tanto per un
le forze dell’ordine. uso ricreativo quanto professionale del drone.
In ogni caso, la disciplina applicabile è quella prevista Codice Quanto invece ai divieti di sorvolo previsti dal Regolamento
Penale, se si tratta di aeromodelli e quindi droni utilizzati con Enac (aeroporti, assembramenti, eccetera), per essi è prevista
finalità ricreative, o quella prevista dal Codice della Naviga- l’applicabilità dell’art. 1231 del Codice della Navigazione re-
zione, se il drone svolge attività specializzate. La differenza lativo all’inosservanza delle norme relative alla sicurezza della
non è agevole soprattutto ai fini delle sanzioni previste, soprat- navigazione, con arresto fino a 3 mesi ovvero un’ammenda
tutto per le forze dell’ordine chiamate a verificare se da una fino ad Euro 206,00 e, in alternativa, se si tratta di aeromodelli
ripresa video si possa “desumere” quale disciplina applicare. (e quindi droni utilizzati per attività ricreative), l’applicabilità
Appare infatti evidente che in assenza di flagranza di reato sa- dell’art. 650 c.p. che punisce l’aeromodellista che non osserva
rebbero pochi gli indizi a disposizione delle forze dell’ordine le disposizioni del Regolamento Enac “Mezzi aerei a pilotag-
per effettuare contestazioni specifiche ed effettivamente corri- gio remoto” con l’arresto fino a 3 mesi ovvero l’ammenda fino
spondenti alle violazioni commesse. ad Euro 206,00. In entrambi i casi è prevista dunque la stessa
pena, anche se gli articoli violati sono diversi.

DRonEziNe - 8
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mancate collisioni
vere o presunte, l'importante è volare con la testa

L'
incontro ravvicinato di paolo omodei zorini
tra un elicottero e di AlphaLima, O.C. riconosciuta da Enac
e membro del comitato scientifico di dronezine
un drone in Trentino
riporta d'attualità il tema della
separazione tra droni e aeromobili
di Polizia e dei Vigili del Fuoco. In condi-
zioni VLOS reali, ovvero in quelli ove le

L
a questione delle mancate collisio-
ni (vere o presunte) tra aeromobili condizioni meteorologiche siano uguali o
tradizionali e sistemi a pilotag- superiori a quelle riportate in SERA.5001
gio remoto è interessante sotto diversi e si applichi accuratamente la nota 1 all'art.
aspetti. Sia per quanto riguarda gli ad- 5 del Reg. Enac Mezzi Aerei a Pilotaggio
detti ai lavori sia per il grande pubbli- Remoto il pilota, eventualmente in colla-
co, in quanto sempre di più si evince borazione con il suo osservatore, ha sicu-
un interesse generalista nei temi riguardanti la sicurezza del ramente tutto il tempo per identificare il traffico interferente e
trasporto aereo. Non è del tutto chiaro se la grande maggio- manovrare come da regolamento.
ranza delle segnalazioni di traffico unmanned interferente sia Ciò non è così scontato se invece non si mantiene rigorosamen-
realistica. Ma sicuramente eventi recenti fanno credere che sia te la VLOS o non si rispettano i minimi meteorologici previsti.
necessaria una particolare attenzione all'argomento. Va detto che operazioni in prossimità di aeroporti (necessaria
richiesta di autorizzazione ed emissione di specifico NOTAM)
Perché droni devono stare sempre sotto i 150 metri? campi volo ed avio-eli-idrosuperfici anche temporanee neces-
È evidente che il rispetto della regolamentazione nazionale sitino di adeguata analisi del rischio e stretto coordinamento
ed europea sia sufficiente a prevenire problemi seri: i piloti fra gli attori coinvolti (Autorità, Aeronautica e non, inclusa).
tradizionali sanno infatti che, ad esclusione delle operazioni
di involo e atterramento o in attività specificamente autoriz- E se volo al di là dell'orizzonte?
zate, non possano scendere al di sotto dei 500 piedi di altezza, Le operazioni BVLOS non sono mai scontate. I sistemi di sen-
in applicazione del Regolamento di esecuzione UE 923/2012 se and avoid e di detect and avoid previsti all'art. 5 del Reg.
(SERA) art. 5005 f) 2): non è sorprendente che le operazioni Enac Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto non sono di certo di-
APR in VLOS siano consentite solo al di sotto di tale altezza, sponibili sui droni di uso comune. Una eventuale iniziale at-
in ottemperanza dell'art. 24 del Reg. Enac Mezzi Aerei a Pi- tività in BVLOS deve per forza avvenire in uno spazio aereo
lotaggio Remoto ed. 2 em. 4. Altezze superiori per gli APR segregato (condizione evidentemente necessaria al fine di ot-
richiederebbero necessariamente una riserva di spazio aereo, tenere la prevista autorizzazione per le operazioni oltre la linea
in modo da rendere consapevoli gli altri utilizzatori della pre- visiva insieme a verifiche accurate su sistemi, procedure e pi-
senza di un drone in una determinata zona. loti da parte dell'Autorità aeronautica).
Va notato che in caso di traffico tradizionale interferente ope- In conclusione, ancora una volta, il rispetto delle normative
razioni APR, il pilota ha l'obbligo di atterrare immediatamente garantisce un adeguato livello di sicurezza e pertanto le limita-
o, se questo non fosse possibile, di portarsi ad un'altezza non zioni previste vanno rispettate. Per ora, a differenza di ciò che
superiore a 25 metri, come stabilito nell'art 27 comma 1. succede in altri paesi, abbiamo già grandi opportunità di
volare semplicemente anche se con un minimo di burocra-
Brutti incontri a bassa quota zia e se la popolazione dei piloti saprà non abusare della fidu-
Di fatto questo è sufficiente a prevenire la maggior parte degli cia accordatale saranno sicuramente disponibili a breve nuove
eventi indesiderati. I piloti APR (e ovviamente anche quelli opportunità -non importa se su scala nazionale o comunitaria-
degli aeromodelli) dovrebbero rendersi conto che è comun- ma solo quando sarà disponibile un sistema adeguatamente
que possibile incontrare traffico interferente nelle aree ope- evoluto per la convivenza, all'interno di uno stesso trafficato
rative. I maggiori fruitori dello spazio aereo a bassissima quota spazio aereo, di droni e aeromobili tradizionali. 
possono essere identificati in elicotteri da soccorso o in gene-
rale aeromobili per lavoro aereo e anche apparecchi per il volo
da diporto sportivo, provvisti o meno di motore. PS un terminatore di volo può salvare un aeromobile manned
Meno frequente - ma possibile - è l'attività militare, delle Forze PPS un cavo di ritenuta è altrettanto efficace.

DRonEziNe - 10
voglia di europa
Il regolamento europeo easa?
è già in vigore. Ma nessuno se ne è accorto

R
di Giovanni Battista Gallus
iceviamo molte richieste di Patrocinante in Cassazione

chiarimenti sul futuro rego-


lamento unico europeo per i
droni, specialmente su quando sarà Fino all’emanazione degli atti esecutivi e
in vigore. In effetti è già in vigore, ma degli atti delegati, continueranno ad appli-
nessuno se ne è accorto perché, per po- carsi le “vecchie” regole, ma è fin troppo
ter essere applicato, occorrono diversi evidente che le Autorità nazionali intra-
atti esecutivi di cui non c’è traccia. prenderanno un processo di avvicinamento
E fino ad allora continua a dettar legge al nuovo quadro. Il termine di cinque anni
il regolamento Enac. Potrebbero voler- non vuole certo dire che dovremo aspet-
ci fino a cinque anni, ma è verosimile tare a lungo per vedere le nuove regole: è
che Enac e le altre authority nazionali soltanto un termine massimo, e infatti la ti-
avvicinino sempre più i vari regola- meline immaginata dall’EASA, e riportata
menti nazionali al quadro tracciato dall’Europa in tempi più nella Opinion 1/2018, prevede il rilascio degli atti esecutivi
brevi. alla fine del 2018, e la decisione nel primo quarto del 2019.

L’
Molto spazio resta a Enac
Unione europea, dopo i vari documenti preparatori, tra
Peraltro, il Regolamento non disciplinerà comunque tutti gli
cui le NPA e la Opinion 1/2018, ha approvato il Re-
aspetti: ad esempio, l’art. 56 precisa che c’è sempre la pos-
golamento (UE) 2018/1139 del Parlamento europeo e
sibilità, per gli Stati membri, di stabilire regole nazionali per
del Consiglio del 4 luglio 2018, recante norme comuni nel set-
subordinare a determinate condizioni l’esercizio degli APR
tore dell’aviazione civile, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
per ragioni che non rientrano nell’ambito di applicazione del
dell’Unione europea il 22.8.2018, ed entrato in vigore venti
regolamento stesso, come la pubblica sicurezza o la protezione
giorni dopo la pubblicazione.
della riservatezza e dei dati personali (anche se quest’ultima è
Il Regolamento disciplina anche il settore unmanned, come oramai disciplinata, salvi gli “spazi di manovra” degli Stati, da
chiarisce il Considerando 26, che afferma “poiché anche gli un altro regolamento europeo, quello sulla protezione dei dati,
aeromobili senza equipaggio utilizzano lo stesso spazio aereo 2016/679, l’oramai famoso GDPR).
degli aeromobili con equipaggio, il presente regolamento do-
Le sanzioni le decide il parlamento (italiano)
vrebbe disciplinare aeromobili senza equipaggio indipenden-
Da ultimo, un cenno alle sanzioni. Il Regolamento non ne con-
temente dalla loro massa operativa”.
tiene (salvo che in tema di certificati e dichiarazioni), ma dà il
In particolare, la disciplina è contenuta nella Sezione VII – Ae- potere agli Stati membri (ai sensi dell’art. 131) di introdurre
romobili senza equipaggio, e nell’allegato IX. norme sulle sanzioni applicabili in caso di violazione del re-
Ciò vuol dire che, dall’entrata in vigore, ci dobbiamo dimenti- golamento, degli atti delegati e di esecuzione. Queste sanzio-
care del Regolamento Enac e delle norme nazionali? Assolu- ni dovranno essere “efficaci, proporzionate e dissuasive”. È
tamente no, sia dal punto di vista temporale che delle materie. quindi necessario, in questo caso, l’intervento dei legislatori
Il Regolamento, infatti, è sì entrato in vigore, ma per la sua nazionali. In conclusione, il processo è avviato, ma dovremo
piena operatività occorrono una serie di atti esecutivi che, sulla pazientare ancora un po’ per avere il quadro definitivo delle
base dell’art. 57 e 127, dovranno essere adottati seguendo la regole e delle sanzioni.
cd. procedura di comitato.
Ad oggi, verificando sul Registro dei comitati, non vi è trac-
cia degli atti esecutivi. Oltre agli atti esecutivi, dovranno esse-
re emanati anche atti delegati, ai sensi dell’art. 128 del Regola-
mento, e la Commissione europea ha un termine di ben cinque
anni per l’esercizio della delega, a decorrere dall’11 settembre
2018.

DRonEziNe - 11
esperienze

il maestro Yann Arthus-Bertrand


adesso riprende col drone
Dalle mongolfiere, agli elicotteri, ai droni:
il fotografo francese Yann Arthus-Bertrand,
monumento vivente della fotografia aerea, fondatore
nel ’91 della prima agenzia specializzata in foto
aeree al mondo, a 72 anni si converte ai droni. E li
usa per le riprese del suo ultimo film, Woman.

Q uattro milioni di copie vendute del suo volume


fotografico (patrocinato dall’UNESCO), Earth
from Above, dozzine di scuole di fotografia francesi
che portano il suo nome, un’anima ecologista che ha dato
il via alla sua carriera, quando neanche trentenne partì per
l’Africa sulle tracce dei leoni, ripresi dalle mongolfiere con
cui portava i turisti per pagarsi il soggiorno, e culminata nel
2005 fondando l’associazione GoodPlanet.org e l’iniziativa
Action Carbone. Un programma destinato a compensare le
emissioni di gas serra generati dalla sua attività di fotografia
aerea con aeri ed elicotteri, tramite il finanziamento di
progetti per lo sviluppo di energie pulite e riforestazione.
Infine, la curiosità intellettuale l’ha portato a confrontarsi
con i droni, che ha scelto per realizzare il suo ultimo
documentario Woman (Donna). Durante le riprese, e con il
supporto di un team DJI, è stato fatto ampio uso del drone
Inspire 2 con fotocamera Zenmuse X7.
Un'esperienza straordinaria
«Alzarsi in volo con una fotocamera restando con i piedi
a terra è una sensazione che non avevo mai provato ed
è un’esperienza straordinaria», ha dichiarato l’artista
Amore
francese. «Ora siamo in grado di riprendere immagini
a prima vista
aeree da una prospettiva totalmente nuova. Sono certo che
«Alzarsi in volo con una fotocamera restando con i piedi
continuerò ad usare droni per i miei lavori futuri. Volevo
a terra è una sensazione che non avevo mai provato
ed è un’esperienza straordinaria».

DRonEziNe - 12
essere estremamente flessibile nel filmare i luoghi e le sulla necessità di proteggere il nostro pianeta e l’ambiente
donne, che saranno le protagoniste del mio film. Un drone naturale». Sin dal luglio 2017, si legge in una nota del
è incredibilmente semplice da usare, il che ha facilitato colosso cinese, DJI ha lavorato fianco a fianco con i registi
notevolmente il complesso lavoro della fase di preparazione Yann Arthus-Bertrand e Anastasia Mikova e la troupe in
iniziale». Portogallo, Repubblica del Congo e Cina, permettendo loro
di familiarizzare con l’uso della fotocamera Zenmuse X7 e
E DJI non si fa scappare l'occasione
di sfruttare al meglio il suo sensore Super 35mm, perfetto
Naturalmente la palla è stata presa al balzo dal marketing
per la portata di tale progetto.
di DJI, a cominciare da Ferdinand Wolf, direttore creativo
Questo efficace strumento di ripresa dalle elevate prestazioni,
di DJI, che ha detto «Quando un innovatore della fotografia
combinato con l’impiego del drone Inspire 2, si è adattato
aerea come Yann Arthus-Bertrand sceglie di usare la
appieno alla visione di un artista che già in precedenza
tecnologia DJI, nasce qualcosa di magico».
aveva rivelato la bellezza della fotografia aerea dall’alto di
Pubblicità, certo, ma anche sponsorizzazione e supporto
un elicottero. Per lanciare il marchio DJI Pro, DJI inaugura
tecnico al maestro francese, si affretta a spiegare Wolf: «Il
la serie “I Maestri DJI: il potere della narrazione visiva”,
nostro team ha assistito Yann nell’eseguire meravigliose
presentando tre fra i pionieri dell’immagine più affermati
riprese che non sarebbero state possibili da un elicottero.
nel mondo: Yann Arthus-Bertrand, Claudio Miranda e
DJI è orgogliosa di affiancare questo grande artista nel
Rodney Charters. Il primo episodio della serie presenta un
suo impegno a lungo termine per testimoniare i traguardi
documentario su Yann Arthus-Bertrand durante le riprese
e le sfide del genere umano, e per richiamare l’attenzione
del suo film Woman, in uscita nel 2019. 

DRonEziNe - 13
esperienze

Rieti: gli studenti rilevano col trecentino


la sede dell'università
Esercitazione molto ambiziosa per gli studenti facciata è stata rilevata in modalità manuale, guidando a vista
del corso di Fotogrammetria del Polo il drone. Sono state quindi acquisite due nuvole di punti rispet-
Universitario di Rieti Sabina Universitas: tivamente di circa 100 milioni di punti per la scansione del
coordinati dalla Professoressa Carla tetto e di circa 50 milioni di punti per la facciata, ottenendo di
fatto risoluzioni sub-centimetriche in entrambi casi (spaziatura
Nardinocchi, con la collaborazione dell'azienda media delle nuvole pari a 7mm). Insomma una esercitazione
Oben, hanno effettuato il rilevamento di tutto rispetto, che ha fatto toccare con mano ai ragazzi gli
tridimensionale di Palazzo Dosi in Rieti, sede strumenti più avanzati a disposizione di topografi, ingegneri
della stessa Università. e architetti.

U na operazione parecchio complessa dal punto di vista


tecnico e normativo, poiché l’area insisteva nella ATZ
(l’area di traffico aeroportuale) dell’Aeroporto Giusep-
pe Ciuffelli di Rieti, e di conseguenza è stato necessario otte-
nere l’autorizzazione dalla competente Direzione Aeroportua-
le. Inoltre, la storica università laziale è in pieno centro, area
fortemente critica, e orario di punta. L’unica soluzione pratica-
bile in questi casi è l’uso di un “trecentino”, cioè di un drone
dal peso massimo di 300 grammi, con paraeliche e velocità
massima sotto i 60 km/h. Con queste macchine, se e solo se
sono registrate a Enac, come SAPR (i droni usati per scopi
professionali) è possibile volare in centro città, anche sulle per-
sone (con qualche limitazione) e soprattutto senza “patentino”.
Purtroppo non esistono droni commerciali di qualità professio-
nale che rispettino questi parametri, quindi bisogna modificare
quello che c’è sul mercato. In questo caso è stato utilizzato un
drone DJI Spark “trecentizzato” dalla stessa Oben.
«Il pilota era del Centro di Addestramento APR dell’Aero
Club dell’Aquila, con cui Oben opera congiuntamente da
anni» ci dice il capo di Oben, Paolo Fallavollita.
Le attività si sono focalizzate sul rilievo della facciata e del
tetto di Palazzo Dosi. In particolare con voli nadirali (cioè con
la camera di bordo puntata direttamente verso terra) è stato
effettuato il rilievo della copertura di palazzo Dosi, mentre con
delle riprese frontali si è effettuato il rilievo della facciata. La
prima fase di rilievo è stata condotta in automatico, cioè facen-
do eseguire automaticamente dal drone un percorso tracciato
sulla pianta dell’atra di interesse attraverso un tablet, mentre la

DRonEziNe -- 14
14
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LINK LOSS  Sergio Barlocchetti

ci manca sempre un pezzo


L’eterna attesa del regolamento EASA, i guai del sito
D-Flight, la lentezza con cui si ottengono permessi e
Notam ci fanno sprofondare in un limbo senza fine. parliamo a pagina 48) si è discusso anche della situazione
di eterna attesa nella quale siamo sprofondati, ovvero come
Il tempo stringe e non doveva essere una tragedia
Easa attendesse l’entrata in vigore del “regolamento dei rego-
come quella di Genova a far rivalutare e
lamenti”, ovvero la EC 1139/2018, per poi proseguire l’iter
riconsiderare le potenzialità dei droni per migliorare di completamento della normativa comunitaria che regolerà il
la sicurezza delle persone. settore unmanned. Siamo quindi in un limbo che se da un lato,

F
quello italiano, ha visto migliorare alcune situazioni operative,
orse dovremmo essere tutti più sinceri con chi si avvicina dall’altro ancora non è dato sapere se e quando un operatore
al mondo APR: con gli hobbisti, ai quali va spiegato che italiano potrà accettare un incarico in Francia oppure in Olan-
l’attività è legata a triplo filo con l’informatica e a dop- da e porsi sul mercato dell’intera Unione.
pio con l’elettronica, e con i candidati professionisti, ai quali
Stiamo impiegando troppo tempo per organizzare bene il
deve essere chiaro che fare i piloti di droni funziona e porta
settore nell’Unione con il rischio che a breve una legge co-
a pagarsi almeno la spesa (ma non esagerate con
stringerà chi costruisce ponti a dotarli di sensori
i dolci), ma non ancora l’affitto di casa. Questo
incorporati oppure di sciami di piccoli droni che
poiché si devono unire alle possibilità offerte dal
percorreranno le strutture in cerca di punti critici
mercato APR anche abilità professionali personali
e ammaloramenti, proprio come Rolls Royce ha
possedute ed esercitate a monte, come l’essere un
pensato di fare per la manutenzione di motori e
bravo geometra, ingegnere, fotografo, agronomo,
impianti aeronautici.
eccetera.
Insomma, ciò che molti chiamano futuro per
E soprattutto una persona che sappia immagina-
molti di noi è in realtà già presente, se non pas-
re l’applicazione del volo dei Sapr alle sue attività
sato prossimo. In pratica, la sincerità dovrebbe
quotidiane. Non so voi, ma se un giovane o meno
innanzi tutto esserci tra chi questo settore lo frequenta nel
giovane mi chiedesse oggi quali prospettive possa offrirgli
quotidiano e a vario titolo: ci manca sempre qualcosa, che
questo settore, la mia risposta sarebbe: molte oppure poche,
sia il sito D-Flight che non funziona, che sia un permesso, un
dipende dalla voglia di specializzarsi e diventare più bravo de-
Notam o uno scenario da autorizzare. Il tempo stringe e non
gli altri.
doveva essere una tragedia come quella di Genova a far riva-
A margine del convegno di Milano dedicato all’utilizzo dei lutare e riconsiderare le potenzialità dei droni per migliorare la
Sapr per il controllo dei ponti e delle grandi infrastrutture (Ne sicurezza delle persone.

TUTELA
LEGALE
PER SAPR
DRonEziNe - 16
SUCCEDE ANCHE QUESTO! flop
CHI MI VOLA
sulla testa?
La polizia di New York è sulle tracce del genio che ha sor-
volato la Statua della Libertà con un drone nei giorni scorsi.
E visto che non era abbastanza soddisfatto della bravata
ha pensato bene anche di tagliare le rotte degli aerei civili
dell'aeroporto La Guardia di New York.
Le indagini al momento non stanno portando a nessun ri-
sultato, ma ricordiamo a chi va in vacanza con il drone ne-
gli Stati Uniti che miss Liberty è protetta da una no fly zone
Milano, drone ferisce al volto un passante: il drone era pilotato da una turista
permanente, e laggiù gli sceriffi non scherzano: si rischia
americana di 31 anni, che avrebbe involontariamente colpito la vittima durante le davvero grosso a fare simili idiozie volanti negli States, 
operazioni di atterraggio. Niente di grave per il malcapitato, sequestro del drone per
la giovane americana. You can't fly in town for hobby! 

Trentino, mancata collisione


tra drone ed elicottero
Certo che a Roma e Venezia le notizie sui piloti che
si vedono sequestrare il drone e infliggere salate
multe perché volano senza autorizzazione sono
quasi all’ordine del giorno, e un povero passante ne ha fatto le spese a Milano pochi giorni fa (la notizia è qui sopra) .
Ma non pensiate che queste cose succedano solo nelle grandi città turistiche, perché le persone che volano liberamente in
luoghi o in circostanze in cui è vietato farlo sono dappertutto. L’ultima notizia in proposito, segnalata da un utente sul grup-
po Facebook Comunità Italiana Droni, arriva dal bellissimo Lago di Cei, in Trentino, dove un mezzo del Nucleo elicotteri è
stato sfiorato da un drone non autorizzato che probabilmente si trovava lì per effettuare delle riprese del lago. Come riporta
il magazine locale Il Dolomiti, l’Accountable manager del Nucleo elicotteri Ivo Erler ha confermato l’assenza di collisione,
così come informa di aver già presentato denuncia all’Enac, perché il drone che ha messo in pericolo il personale a bordo
dell’elicottero dei soccorsi “Era molto alto e sicuramente stava volando senza autorizzazioni". Le forze dell’ordine sono
all’opera per risalire al proprietario del drone. Ricordiamo che, anche in assenza di incidenti, volare con il drone dove è
vietato può non solo mettere a rischio la
vita del personale che vola a bordo di aerei
ed elicotteri, ma anche quella di eventuali
dispersi che il mezzo doveva soccorrere. 


70 fucili elettronici
contro i droni in Medio oriente

Gli USA hanno approvato la spesa di 3,2 milioni di dollari per l’acquisto di 70 fucili anti drone modello DroneGun Tacti-
cal prodotti dall’azienda DroneShield. Stando a quanto riporta sUasNews, la commessa era in attesa della approvazione
sin dal giugno 2018 e l’uso dei fucili tattici anti drone sarebbe da impiegare dall’esercito americano nelle zone del Medio
Oriente. I fucili anti drone DroneGun Tactical hanno una raggio di azione di circa 1 km e lavorano sulle frequenze dei 433
e 915MHz, sulle bande dei satelliti e sulle bande in alta frequenza a 2,4 e 5,8GHz.
Una copertura pressoché totale per inibire il funzionamento, la trasmissione del flusso video e la ricezione del segnale del
GPS della maggior parte dei piccoli droni in commercio.

DRonEziNe - 17
italdron

EVOluzione
della specie
Sono importanti le novità tecnologiche introdotte su
EVO 4HSE, il SAPR che più di tutti ha reso celebre
l’azienda ravennate in Italia e nel mondo

N
ato nel 2014, è stato costantemente aggiornato, con
la volontà di rimanere al passo delle esigenze del
mercato a cui si rivolge, pur mantenendo invariate le
note doti di affidabilità e qualità che gli hanno permesso di
ottenere la certificazione di progetto Enac.
In primis la tecnologia GNSS RTK PPK, che oltre a per-
mettere di volare con precisione centimentrica, rende pos-
sibile sfruttare questa tecnologia per generare in post-pro-
cessing (PPK) una coordinata centimetrica del punto di
scatto fotografico, permettendo di ottenere modelli 3D Le novità non finiscono qui. Arriva di serie la trasmissione
precisi con netta riduzione di tempo e costi. HD sulla nuova APP Italdron controller, che implemen-
Viene introdotto inoltre per la prima volta un sistema di ta nuove funzioni e tool per rilievi automatici 2D e 3D
Collision Avoidance basato su tecnologia Laser che, oltre e la gestione di una numerosa gamma di nuovi payload
a garantire una navigazione più sicura, permette di man- IR RGB e multispettrali ottimizzati per: ispezioni, rilievi,
tenere costante e precisa la distanza dall’oggetto rilevato, agricoltura di precisione e molto altro.
facilitando oltre che il lavoro del pilota anche l’attività di È chiara la volontà di uno dei pochi costruttori italiani
post-processing del dato. rimasti: affermarsi come punto di riferimento nel settore
delle applicazioni industriali. 

●Peso al decollo
9 kg max
●Payload
2,5 kg
●Autonomia
15-30 minuti
●Velocità massima
10 m/s orizzontale
5 m/s ascensionale
●Raggio d’azione
1,5 km (LOS)
●Data Link
2,4 Ghz digitale
con frequency hopping

DRonEziNe - 18
DJI MAVIC 2

DJI monta sui nuovi droni Mavic 2 lo zoom ottico e le camere della
controllata Hasselblad, le macchine fotografiche che negli anni ’60
ci avevano portato sulla Terra le prime foto degli uomini sulla Luna.
Ora i droni pieghevoli non hanno nulla da invidiare ai Phantom per
quanto riguarda il comparto foto, ma sono decisamente più piccoli,
intelligenti e pratici da portare in giro. Un piccolo passo per DJI, un
balzo gigantesco per le riprese aeree alla portata di tutti

Dji Mavic 2
al lavoro con leggerezza
DRonEziNe - 20
I l comunicato ufficiale di DJI suona come il de profundis per
la famiglia Phantom, che al momento – salvo clamorose sor-
prese – pare essere stata soppiantata dal più piccolo, pratico e
intelligente Mavic2, che viene definito senza mezzi termini dal
DJI MAVIC 2

presidente di DJI Roger Luo, «la nuova ammiraglia di DJI»,


essendo il drone per fotografia più avanzato che DJI abbia mai
costruito.
«Progettato per professionisti, i creatori di contenuti e i foto-
grafi aerei» dice il dirigente cinese. Quindi la nuova famiglia
Mavic 2 è composta di droni intesi per l’uso professionale, af-
ferma ancora Luo, con una autonomia impressionante, oltre
mezz’ora di volo, una sezione video e fotografica di primissi-
mo piano e la leggendaria praticità del Mavic.
Ma non è solo il comparto foto ad essere stato completamente
riprogettato rispetto al predecessore Mavic Pro (e Mavic Air),
le novità sono tante e tutte improntate alla sicurezza di volo e
al volo automatico (che, lo ricordiamo, in Italia è perfettamen-
te legale per tutti, hobbisti senza patentino e professionisti con
attestato di pilota remoto, purché avvenga all’interno del cam-
po visivo del pilota e senza superare i limiti di spazio aereo,
200 metri di raggio e 70 di altezza per gli hobbisti, 150 metri
di altezza e 500 di raggio per i professionisti).

DRonEziNe
DRonEziNe - 21
HASSELBLAD, DALLA LUNA AL MAVIC
test in volo Le macchine fotografiche Hasselblad hanno una
lunghissima tradizione aeronautica.
Nei piani di DJI, il volo automatico è un set di programmi Nate per le esigenze degli aerei da ricognizione
dell’Aeronautica Reale svedese durante la seconda
automatici che permettono al fotografo di concentrarsi sul guerra mondiale, sono state le prime macchine fo-
suo lavoro e non sui dettagli della navigazione, anche negli tografiche a portare sulla terra scatti spaziali: dal-
ambienti più complessi. Quindi i cinesi non hanno certo la prima Hasselblad utilizzata nella missione del 3
lesinato sui sensori anticollisione: ce ne sono ben 10 su ottobre 1962 (e recentemente battuta all’asta per
tutti i lati del drone, per proteggerlo da eventuali ostacoli 275 mila dollari, se l’è aggiudicata un collezionista
anonimo), le fotocamere svedesi sono state par-
in una completa bolla digitale di protezione. Insomma due te integrante del programma spaziale della NASA.
droni del tutto nuovi, l’unica cosa che rimane in comune Particolarmente noto è l’utilizzo delle fotocamere
con i “vecchi” Mavic Pro è l’estetica spigolosa ed essen- Hasselblad nelle missioni del programma Apollo,
ziale, che pure a nostro parere avrebbe beneficiato di una poiché hanno prodotto le fotografie di quando
rinfrescatina, magari sulla falsariga del ben più elegante l’uomo ha posato per la prima volta il piede sulla
Luna. E ora finiscono sul Mavic 2 Pro.
Mavic Air. Però, visto che il processore è Ambarella, il senso-
re da un pollice è Sony e Hasselblad non ha mai
Gli ostacoli non fanno più paura fatto ottiche, resta da capire quanto di Svezia ci
Per sfruttare al meglio una tale panoplia di occhi elettro- sia nella camera L1D-20c che equipaggia il qua-
nici - mai visti così tanti su un drone DJI . è stato comple- dricottero cinese, oltre alla tecnologica Hasselblad
Natural Colour Solution (HNCS). 
tamente riprogettato il sistema FlightAutonomy, che ora
può contare su un server centralizzato più potente. All’atto
pratico, ciò significa che grazie al sistema APAS (Advan-
ced Pilot Assistance System) i droni Mavic 2 non sono più
costretti a fermarsi di fronte a un ostacolo, come eravamo
abituati, ma riescono a crearsi una mappa precisa dell’am-
biente in cui volano e girargli semplicemente intorno, cal-
colando la rotta migliore per evitarlo.
Con una sottile ironia (non conoscevamo ancora l’umori-
smo cinese, ora lo apprezziamo) DJI fa un po’ il verso a

DRonEziNe - 22
DJI MAVIC 2

Inchiodato nel cielo


Parrot (che sostiene di non aver messo i sensori anticollisione La leggendaria stabilità dei droni DJI la
sul nuovo Anafi perché ritiene che debba essere il pilota a usa- ritroviamo tutta nei due nuovi nati.
re la testa quando vola senza fidarsi dell’elettronica che può
sempre fallire e date un falso senso di sicurezza) e avvisa che prima su un drone DJI. Sfruttando sia la camera frontale
“FlightAuthonomy non compensa il giudizio del pilota duran- che le due piccole camere secondarie frontali, i Mavic 2
te il volo”. Però intanto loro i sensori ce li hanno e li sanno creano una precisa mappa tridimensionale dell’ambiente
usare eccome. D’altronde, come vedremo più in dettaglio, DJI in cui volano, ma non basta: visto che alcuni ostacoli stan-
vede nei Mavic 2 anche degli “Anafi killer”, e con la versione no fermi ma altri si muovono, il drone ha degli algoritmi
Mavic 2 Zoom surclassa il pur ottimo zoom digitale francese che gli consentono di prevedere quello che succederà vero-
con un impressionante zoom combinato ottico e digitale, e su similmente nei prossimi tre secondi e agisce di conseguen-
entrambe le macchine (Mavic 2 Pro e Mavic 2 Zoom) inseri- za, senza smettere di riprendere e scattare foto.
sce la possibilità di inclinare la gimbal non solo verso l’alto ma All’atto pratico significa che se il drone sta inseguendo au-
anche verso il basso, nel range +30°/-90°. tomaticamente un soggetto non lo perde anche se quest’ul-
Interessante anche la luce d’atterraggio automatica, che in timo viene nascosto momentaneamente da un ostacolo: il
condizioni di scarsa illuminazione si accende automaticamen- drone ci gira intorno e riprende a inseguire (e filmare) il
te sotto la pancia del drone per aiutare i sensori di precisione suo target, e questo addirittura anche in sport mode, a oltre
anche di notte (situazione di volo riservata ai piloti con attesta- 70 km/h di velocità.
to abilitati agli scenari standard) o in caso di atterraggio in una
Aerodinamica tutta nuova
zona d’ombra.
DJI ha lavorato parecchio per affinare l’aerodinamica dei
Prevede quello che succederà nei prossimi tre secondi nuovi Mavic 2, riducendo del 19% la resistenza indotta
ActiveTrack 2.0 mette insieme la generazione di rotte au- dalla fusoliera, e adottano le eliche silenziose già viste sul
tomatiche con l’evitamento degli ostacoli, con una potenza Mavic Pro Platinum, tutti accorgimenti che consentono ai
e precisione di volo e aggiramento degli ostacoli mai vista Mavic 2 di raggiungere – in Sport Mode – la velocità di 72
hm/h (44 mph) e di raggiunge-
re (non in Sport Mode) i 31 mi-
nuti di autonomia. DJI assicura
che anche ad alta velocità le ri-
prese saranno sempre perfette,
grazie alla grande precisione e

Vediamoci chiaro
I led di atterraggio del Mavic
2, utilissimi non solo nel volo
notturno ma anche per zone
d'ombra.

DRonEziNe - 23
test in volo

Piove. E allora?
velocità del gimbal a tre assi che equipaggia tutti e due Il giorno della nostra prova c'era una fastidiosa
i nuovi Mavic. Le immagini e i filmati possono essere pioggerella che non ha impensierito il drone.
registrati sulla scheda integrata da 8 GB per praticità, o
su una micro SD esterna se non dovesse bastare. Hasselblad o zoom ottico? Libertà di scelta
A proposito di praticità, ll controller ha gli stick stacca- I nuovi Mavic sono due: Mavic 2 Pro (a destra nella foto in
bili per poter riporre in meno spazio la radio di bordo, alto) e Mavic 2 Zoom (a sinistra). Entrambi riprendono in
anche questa non è una novità assoluta ma sempre pra- 4K, con bitrate massimo di 100Mbps, con codec di com-
tica. Con tanta intelligenza e sensori a disposizione, non pressione H265. Le immagini possono essere registrate
sorprende che i nuovi droni Mavic abbiano anche tantis- contemporaneamente in formato RAW e in formato JPG,
simi strumenti per le riprese automatiche a disposizione e un nuovo Enhanced High Dynamic Range miscela le
del fotografo. A cominciare da una funzione Hyperlapse immagini per ottenere scatti estremamente dinamici senza
tutta nuova, che permettono di fare riprese ultra acce- immagini fantasma, raggiungendo un eccezionale range di
lerate per mostrare in pochi secondi ciò che avviene in 14 stop per il Mavic 2 Pro e 13 per il Mavic 2 Zoom.
parecchio tempo, che può anche essere condivisa imme- Mavic 2 Pro è equipaggiato con una camera Hasselblad,
diatamente sui social media. basata su un sensore da un pollice CMOS con profilo di
Hyperlapse può essere usata sia volando manualmen- colore 10-bit Dlog-M, che in parole povere significa che
te sia combinandola con Circle, in cui il drone vola il Mavic 2 Pro ha quattro volte la profondità di colore per
attorno a un soggetto selezionato tenendolo sempre al canale rispetto al predecessore Mavic Pro. La risoluzione
centro della ripresa o Course Lock, in cui il soggetto delle foto è 20 megapixel, con la tecnologia proprietaria
viene tenuto al centro della ripresa mente il drone viene Hasselblad Natural Colour Solution (HNCS). L’apertu-
pilotato a mano. Infine WayPoint consente di stabilire ra del diaframma, selezionabile dal pilota, varia tra f/2.8
un percorso complesso disegnandolo sul tablet o sullo e f/11. Quanto ai filmati, abbiamo a disposizione un 4k
smartphone e per ogni punto si possono stabilire quo- HDR, il che significa che i contenuti registrati possono es-
te diverse, per creare facilmente complesse missioni di sere direttamente visualizzati su un televisore 4K dotato di
volo automatico. HLG (Hybrid Log Gamma) per godersi i filmati con il tono

Le dimensioni
contano eccome 1” (Mavic 2 Pro)

Il sensore della camera


Hasselblad del Mavic
2 Pro confrontato con
quello del gemello Mavic
2 Zoom. 1/2.3” (Mavic 2 Zoom)

DRonEziNe - 24
DJI MAVIC 2

5 BUONI MOTIVI PER ACQUISTARLO


Ricapitolando e riassumendo, ecco le motivazio-
ni che dovrebbero spingere un professionista, un
amatore o un neofita, all’acquisto di un drone DJI
Mavic 2 Zoom oppure di un drone DJI Mavic 2 Pro.
di colore ottimale. Mavic 2 Zoom strappa al Parrot ANAFI Estrema facilità di uso e conduzione in sicurez-
il primato di essere il primo drone ripieghevole con zoom, za del drone, grazie ai sensori e all’evitamento
ostacoli
e aggiunge lo zoom ottico (24-48 mm) a quello digitale 2X Facilità di effettuare riprese professionali con
senza perdita di qualità (in FullHD, non in 4K): all’atto opzioni quickshot
pratico, significa che lo zoom del Mavic 2 Zoom per le Elevata autonomia di volo
riprese FullHD è equivalente a quello di un teleobiettivo Altissima stabilizzazione delle riprese e alta
96 mm, davvero tanta roba per un drone così piccolo. Im- qualità di registrazione
Utilizzo per riprese sportive alla portata di tutti
pressionante anche la velocità di messa a fuoco, che com- con Active track predictive
binando fase e contrasto è più veloce del 40% rispetto al
Decisamente un terremoto, una rivoluzione nel
“vecchio” (si fa per dire) Mavic Pro. mondo dei droni quella provocata dall’arrivo, an-
La risoluzione delle foto è 12 Megapixel, ma soprattutto che se in ritardo rispetto al primo annuncio di ini-
chi fa foto di paesaggi troverà interessante la possibilità di zio luglio, del drone DJI Mavic 2.
usare la funzione Super Resolution che sfruttando le pos- E lo si vede nei vari mercatini in rete: le vendita di
sibilità dello zoom ottico combina insieme nove scatti per droni DJI Phantom e DJI Mavic è quasi quintupli-
cata in un giorno solo.
creare gigantografie da 48 megapixel. Potrebbe essere una buona occasione per coloro
Già visto anche sull’ANAFI di Parrot, ma ovviamente in che vogliono risparmiare, ma per tutti gli appassio-
versione potenziata grazie allo zoom ottico, solo sul Mavic nati di tecnologia, il Mavic 2 nelle versione Zoom
2 abbiamo la funzione Dolly Zoom QuickShot, che con- o nella versione Pro è decisamente l’acquisto da
sente di mantenere il soggetto della ripresa a una dimen- fare in questo momento. Sopratutto considerando
che le consegne internazionali sono partite subito
sione fissa mentre il drone fa una carrellata avanti e indie- dopo il lancio e nei DJI store nazionali. E addirittu-
tro allargando a dismisura o rimpicciolendo lo sfondo, per ra, poche settimane dopo DJI ha ritoccato i prezzi
rivelare o chiudere l’ambiente circostante: una tecnica di al rialzo. Tutta un'altra storia rispetto ai gravi pro-
ripresa estremamente suggestiva sfruttata da maestri del blemi di approvvigionamento che hanno colpito il
cinema del calibro di Alfred Hitchcock e Stanley Kubrick. predecessore Mavic Pro. 

8 KM di flusso dati e video


Migliorie anche nel sistema di trasmissione a terra del flus- Mavic
so video attraverso OcuSync 2.0 che assicura una stabili-
2
tà migliore del flusso video e della connessione tra drone
e radiocomando. Migliorata soprattutto la resistenza alle
zoom
interferenze nell’affollatissimo spettro WiFi. Supporta sia ●
2,4 sia 5,8 GHz e può usare frequenze diverse per l’uplink € 1.249
e il downlink.
In altre parole, si può contare su un flusso stabile dati e
video FullHD fino alla distanza di 8 km, e chi deve lavora-
re in tempo reale può editare e uploadare riprese Full HD Mavic
direttamente dalla video cache tramite la app DJI. Le foto 2
a piena risoluzione possono essere scaricate direttamente pro
su uno smartphone o un tablet e condivise o pubblicate ●
immediatamente senza nemmeno bisogno di atterrare.  € 1.499

DRonEziNe - 25
test in volo

MAVIC 2 PRO MAVIC 2 ZOOM MAVIC AIR MAVIC PRO


PLATINUM
PESO 907 grammi 905 grammi 430 grammi 743 grammi
AL DECOLLO
DIAGONALE 345 mm 345 mm 213 mm 335 mm
MOTORI
VELOCITA’ 5 metri/secondo 5 metri/secondo 4 metri/secondo 5 metri/secondo
ASCENSIONALE
VELOCITA’ 3 metri/secondo 3 metri/secondo 3 metri/secondo 3 metri/secondo
DISCESA
VELOCITA’ 72 km/h 72 km/h 68.4 km/h 65 km/h
MASSIMA
VELOCITA’ 72 km/h 72 km/h 68.4 km/h 65 km/h
MASSIMA
TANGENZA 6.000 metri slm 6.000 metri slm 5.000 metri slm 5.000 metri slm
MASSIMA
AUTONOMIA 29 minuti 29 minuti 20 minuti 24 minuti
IN HOVERING
SENSORI Omnidirezionale Omnidirezionale Avanti, indietro, sotto Frontali
OSTACOLI
CAMERA Hasselblad L1D-20C 24-48 mm Zoom FOV 85°, 26 mm, FOV 78.8°, 26 mm,
PRINCIPALE FOV 78.8° 26 mm ottico f/2.8 f/2.2
GIMBAL +30°/-90° +30°/-90° +17°/-90° (extended) +30°/-90°
TILT
GIMBAL +/- 75° +/- 75° +/- 12° -
PAN
PORTATA 8km (FCC) 8km (FCC) 4km (FCC) 7km (FCC)
RADIO 5km (CE) 5km (CE) 2km (CE) 4km (CE)
DIMENSIONI 322×242×84 mm 322×242×84 mm 168×184×64mm -
APERTO
DIMENSIONI 214×91×84 mm 214×91×84 mm 168×83×49 mm 198x83x83 mm
CHIUSO
RISOLUZIONE 4K: 3840×2160 4K: 3840×2160 4K: 3840×2160 4K: 3840×2160
VIDEO 24/25/30p 24/25/30p 24/25/30p 24/25/30p
VIDEO 100 Mbps 100 Mbps 100 Mbps 60 Mbps
BITRATE
RISOLUZIONE 5472×3648 (20 mpx) 4000×3000 (12 mpx) 4056×3040 4000×3000 (12 mpx)
FOTO 4056×2280
SENSORE 1” CMOS 1/2.3” CMOS 1/2.3” CMOS 1/2.3” CMOS
CAMERA

DRonEziNe - 26
DRonEziNe - 27
test in volo

L CANALE DRONEZINE
GUARDA IL VIDEO SU

Testare una macchina complessa come il Mavic 2 non è una cosa


semplice. Per cui ci siamo divisi i compiti: lo staff di DronEzine si è
occupato di mettere a dura prova i meccanismi di volo automatico,
mentre Jonathan Filippi, fotografo e collaboratore della rivista, si è
concentrato sull’aspetto video dei due nuovi Mavic, il Pro e lo Zoom.
Cominciamo dal test di DronEzine, quello di Jonathan Filippi sulle
camere a confronto è a pagina 34

La nostra prova
con un occhio di riguardo al volo automatico

DRonEziNe - 28
DJI MAVIC 2 PRO

G iove Pluvio non ci ha favorito. Una fastidiosa piog-


gerella autunnale, la prima della stagione, ha deci-
so di inzupparci mentre testavamo il Mavic 2 Pro,
messo a disposizione dal DJI Store di Milano, che ci ha
supportato anche con la preziosa collaborazione del loro
pilota, il giovanissimo Kevin Passannante.
Al gruppetto formato da Luca Masali, direttore responsa-
bile di DronEzine e dal direttore scientifico Stefano Orsi
si è aggiunto Pietro, appassionato di droni che abbiamo
incontrato il giorno prima su Facebook.
riccola:
L’allegra comb rsi, Ma non ci facciamo scoraggiare dalla pioggia: «Dobbiamo
Masali, Stefano O
da sinistra Luca fare provare il Mavic 2 Pro in ogni condizione» afferma sicuro
e, Pietro si fanno
Kevin Passannant Kevin Passannante, e dunque cominciamo a estrarre dalla
ic 2 Pro
un selfie dal Mav scatola il drone, che prima di oggi aveva fatto solo un bre-
ve test di volo. «Oggi lo proviamo sul serio, in anteprima
per DronEzine» dice tutto allegro Kevin.

Mentre le parti escono dalla scatola, apprezziamo gli stick


smontabili, che consentono di riporre facilmente in poco
spazio la radio che correda il Mavic 2 Pro, molto simi-
le a quella del Mavic Air e del precedessore Mavic Pro.
«Ha anche la ventolina di raffreddamento», ci spiega Ke-
vin. Molto utile per tenere la temperatura sotto controllo,
specie nelle lunghe missioni estive, ma ogni medaglia ha
il suo rovescio: la batteria della radio, oltre ad alimenta-
re la radio (ma va?) deve anche mantenere la carica dello
smartphone che usiamo per il pilotaggio, e se a questo ag-
giungiamo anche la ventolina, chiaro che nell’uso quoti-
diano oltre a tenere sotto controllo il consumo del drone
dovremo far bene attenzione al livello di carica della bat-
teria della radio.

DRonEziNe - 29
DRonEziNe - 29
test in volo
Rispetto al “vecchio” (si fa per dire) Mavic
Pro e basta, il Mavic 2 Pro è più massiccio e
più alto, per la presenza di ben 10 sensori an-
ti-collisione che lo proteggono durante il volo
automatico (e dagli errori del pilota in quello
manuale), avvolgendolo in una vera e propria
bolla digitale di occhi e orecchie che sentono
ed evitano gli ostacoli.
Metteremo a dura prova questi sensori oggi,
anche usando il Masali come cavia per vedere
se davvero il sistema APAS lo eviterà girando-
gli intorno. Su un piano esclusivamente esteti-
co, spicca sul dorso del drone il nuovo monitor
circolare per verificare a colpo d’occhio la cari-
ca delle batterie di bordo.
Tutta nuova anche la copertura della gimbal,
che ora ha una palpebra di plastica trasparente
in più per un più sicuro fissaggio durante il tra-
sporto rispetto a quella del Mavic Pro. Ci col-
pisce la camera Hasselblad che è la nota distin-
tiva del Mavic 2 Pro, con sensore da un pollice,
la camera più avanzata attualmente montata su
un drone consumer DJI. Chiediamo a Kevin
un suo parere: qual è migliore, questa o quella
montata sui Phantom 4 Pro?
«Beh, qui abbiamo una camera Hasselblad. Per
un confronto stiamo ancora facendo i test, vi
faremo sapere quando saranno terminati. Ma Stick e ventoline
secondo me, parere personale, i filmati 4K a 30 Sotto, la radio del Mavic 2 Pro, che riprende dal Mavic Air
fps ripresi con il Mavic Pro 2 sono superiori le ventoline di raffreddamento e gli stick rimovibili.
rispetto a quelli ripresi con il Phantom 4». Piove, anche se non forte, e il drone non è impermeabile,
Pietro, l’appassionato che si è unito alla nostra ma se l’è cavata benissimo lo stesso.
combriccola, gli chiede a bruciapelo perché
una camera così performante come quella del
Mavic 2 Pro non supporti i 60 frame al secondo
in 4K. Preso un po’ alla sprovvista, Kevin ci
dice che «DJI non ha rilasciato nessuna infor-
mazione in proposito, ma a mio parere è per
non mettere fuori mercato il Phantom Pro».
Quello che non dice, ma pensiamo noi, è che se
mai dovesse cambiare idea, DJI potrebbe abi-
litare il 4K per il Mavic 2 Pro con un semplice
upgrade del firmware, magari se dovesse uscire
con un Phantom 5 o se deciderà di mandare in
pensione la famiglia del famosissimo fantasmi-
no bianco.

Partenza a razzo, a oltre 65 km/h


Il primo test che facciamo è un velocissimo
traversone in Sport Mode, alla velocità di
oltre 65 km/h. La velocità massima supera i
70, ma con la pioggia non vogliamo rischia-

DRonEziNe - 30
DJI MAVIC 2 PRO

Come evitare Masali e palo: in APAS il Mavic 2 Pro prima evita il Masali passandogli di lato, poi
evita il palo dietro alla nostra cavia umana passandogli sopra. E il tutto senza toccare gli stick.

re. Anche perché in Sport mode non tutti i sensori anti-col- GUARDA LA SEQUENZA SUL CANALE DRONEZINE▶
lisione sono attivi, e in caso di urto con un ramo non abbia-
mo troppa voglia di avventurarci per la campagna zuppa a
recuperarlo. Ci colpisce la silenziosità del drone anche ad
alta velocità, il rumore del flappeggio delle eliche diventa prendere i comandi se mi arrivava sul cranio?» chiede un
ben percepibile solo nella frenata finale, davvero impres- poco preoccupato il Masali a prova conclusa. «Certo, ma
sionante l’angolo che prende automaticamente il Mavic 2 ero sicuro che ti avrebbe evitato» risponde Kevin con un
Pro in frenata a pochi metri da noi: sembra proprio una sogghigno un poco sinistro, tanto che il Masali ancor oggi
tarantola che voglia saltarci addosso, ma invece smaltita la si chiede se ha rischiato di più con i sensori cinesi o con i
velocità il drone si ferma docile e ci guarda sornione con i pollici del poco più che teenager italiano.
suoi occhietti che ci ricordano tanto quelli di uno squalo. Eravamo così concentrati sull’evitamento del Masali che
non ci siamo accorti nemmeno del fatto che, dopo aver
APAS, e il drone gira intorno al Masali dribblato il nostro direttore, il drone ha evitato anche un
Preso confidenza con la macchina, è venuto il momento palo alle spalle del Masali stesso, stavolta salendo di quo-
di metterla alla prova con i modi di volo più sofisticati. ta. Non se ne era accorto nemmeno il pilota, dimostrando
Cominciamo con APAS: «Si tratta della funzione con cui quanto efficace sia questa funzione e i sensori del Mavic 2.
se il drone trova sul suo percorso un ostacolo riesce a evi-
tarlo senza doversi fermare come accadeva con i vecchi Active Track 2.0
Mavic Pro: calcola la rotta migliore per evitarlo da destra, Fatti i conti con APAS, passiamo a qualcosa ancora più im-
sinistra, sopra o sotto, senza interrompere il volo e conti- pressionante: Active Track 2.0, la funzione di tracciamento
nuando a riprendere» ci spiega Kevin. Decidiamo di pro- del bersaglio della ripresa tridimensionale. Praticamente il
vare usando il Masali come cavia: facendo come il figlio drone Mavic 2 oltre a seguire il soggetto inquadrato, e te-
di Guglielmo Tell, il direttore di DronEzine si piazza bello nerlo perfettamente al centro della scena, adesso prevede
fermo sulla rotta del Mavic pilotato da Kevin, e il drone anche la traiettoria futura, calcolando dove potrebbe tro-
in effetti lo scansa senza difficoltà. «Ma tu eri pronto a varsi nei prossimi tre secondi, quindi proseguendo il trac-

DRonEziNe - 31
test in volo

A nascondino con Stefano Orsi: in Active Track il drone insegue il direttore scientifico di
DronEzine anche dietro gli alberi. Quando inevitabilmente lo perde, lo aspetta al varco e lo ribecca.

GUARDA LA SEQUENZA SUL CANALE DRONEZINE▶


ciamento anche se passa dietro a una collina o sotto la fronda
di un albero. Tutto questo nella massima sicurezza, grazie ai
sensori installati a bordo del drone. Per questa seconda prova
cambiamo cavia, il prescelto è il direttore di DronEzine Ste-
fano Orsi, che cercherà di nascondersi tra gli alberi correndo,
costringendo il drone Mavic 2 a corrergli dietro evitando rami
e fronde.
Anche questa prova si è conclusa con ottimi risultati: gli alberi
sono stati evitati e il soggetto inseguito. A un certo punto, un
salice piangente ha occultato l’Orsi per più tempo facendo-
lo perdere al drone, che si è appostato in attesa per poi ribec-
carlo appena è uscito allo scoperto. Se un drone commerciale
prosumer può fare questo, vengono i brividi a pensare cosa
possano fare i droni militari quando c’è da inseguire un bersa-
glio. E non certo per fargli un selfie.
TUTTI PAZZI PER IL PRO
E quindi?
«Indubbiamente un bell’oggetto» conclude soddisfatto Stefa- Quale scegliere tra i due nuovi Mavic? I lettori di
no Osi dopo la giornata di prove. «Hanno fatto un gran passo DronEzine non hanno dubbi, dal sondaggio effet-
avanti sulla sicurezza, con sensori da ogni parte, anche se bi- tuato sulla nostra pagina Facebook il PRO vince sul-
sogna fare attenzione a non fidarsi troppo: non tutti i modi di lo ZOOM con quasi il 70% di preferenze. Il pollice
volo godono della protezione completa anti-collisione, anche della camera Hasselblad fa dunque sognare più del
se la app ci avvisa di eventuali sensori non disponibili nella pur ottimo zoom ottico 2X del fratello. 
modalità che utilizziamo».
Nei dettagli c’è la chiave del successo: «Molto importanti i
fari a led per l’atterraggio» continua Orsi «che aiutano la tele-
la pagella del MAVIc 2 PRO
camera a riconoscere la superficie dove atterriamo anche se è
all’ombra, al buio o di notte». Una camera eccezionale montata su un drone eccezionale. Con ben
«Mi è piaciuta particolarmente la possibilità di accedere im- 10 sensori anticollisione e una camera Hasselblad il Mavic 2 Pro
attualmente si pone ai vertici della linea prosumer di DJI, surclas-
mediatamente alla micro SD senza dover smontare il drone» sando sotto praticamente tutti gli aspetti il Phantom 4 Pro: più
continua Orsi, mentre Masali apprezza la memoria integrata pratico, più veloce, più intelligente, con un sensore da un pollice
che non teme rivali. Resta indietro solo sul fatto di non avere il 4K
da 8 GB che evita brutte sorprese, tipo trovarsi al campo con la a 60 FPS ma si ferma a 30. Estetica e radiocomando sono i soli pun-
micro SD a casa. «Dovendo scegliere tra Mavic 2 Pro e Mavic ti in pagella dove il voto si abbassa: l’estetica perché è troppo simile
a quella ormai datata del vecchio Mavic Pro, avremmo preferito le
2 Zoom, personalmente propendo per il Mavic 2 Pro per la linee più aggraziate e moderne del Mavic Air. La radio perché con-
sua camera straordinaria», continua Orsi. «Anche perché per suma troppa corrente, a nostro parere. Quanto al prezzo, è anche
lui al top della categoria: ben oltre 1.400 euro.
ottenere il Dolly Zoom senza zoom ci sono molte app che lo
fanno bene». Confezione
La preferenza del direttore scientifico della nostra rivista in Estetica 
Autonomia di esercizio 
questo caso ricalca bene i voti che i lettori di DronEzine han- Camera 
no dato alle due macchine: quasi il 70% si è schierato per Radiocomando 
Mavic 2 Pro, il 30% per Mavic 2 Zoom.  Prezzo 
VOTO FINALE (4,7)

DRonEziNe - 32
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test in volo

camere a confronto
Mavic 2 Pro o Mavic 2 Zoom?
Di jonathan filippi

Dopo le tante discussioni in rete ci sembra doveroso


effettuare un confronto reale e severo, analizzando
non tanto le specifiche tecniche e il comportamento in
volo (pressoché identico) dei due nuovi droni di casa
DJI, il Mavic 2 Zoom e il Mavic 2 Pro, quanto la loro
differenza principale: la camera di bordo

DRonEziNe - 34
DJI MAVIC 2 PRO & zoom

Q uando fu presentato per la prima volta, nel settembre 2016, il Mavic Pro cambiò letteralmente il
modo di concepire il drone prosumer. Al tempo, i Phantom rappresentavano lo stato dell’arte in
quella fascia di utenza in termini di prestazioni e ingombri. Nonostante qualche timido tentativo
sia stato fatto da altri produttori (ricordiamo GoPro con il suo Karma, rivelatosi poi un totale fallimento)
nessuno pensava ad un drone che si potesse ripiegare completamente a tal punto da poter essere riposto
in una piccola tracolla pur mantenendo prestazioni all’avanguardia, come per esempio un micro gimbal
3 assi meccanico, possibilità di registrare video in 4k 30fps a 60Mbps di banda, sensori anti collisione
anteriori e inferiori, sistema di posizionamento ottico (VPS) e connessione digitale proprietaria DJI tra
drone e radiocomando (Ocusynch) con portate oltre i 7 km.
La macchina era concepita per essere il massimo della portabilità e facilità di pilotaggio (“Whenever
you go”, ovunque tu vada, era lo slogan DJI per il Mavic Pro). Da quel momento in poi la strada era
tracciata, centinaia di migliaia di pezzi sono stati venduti e tutt’ora il Mavic viene considerato lo
stato dell’arte dei droni pieghevoli. Una filosofia che è stata pottata alla sua massima espressione
tecnica dai due nuovi Mavic, Pro e Zoom.

DRonEziNe
DRonEziNe - 35
test in volo

Quanta luce nascosta nel formato RAW


Come ci è sembrato, dopo un mese di voli Sopra, elaborazione (a destra) di una
Il decollo può essere eseguito dall’App tappando la rela- sezione di uno scatto RAW, per mostrare
tiva o tramite la ormai famosa combinazione CSC degli quanti dati possono essere estratti per
stick. Il modo in cui si avviano i motori ricorda molto il ottimizzare la foto in post produzione.
Mavic Pro Platinum e Mavic Air, tipico degli ESC FOC
(field-oriented-control) di nuova generazione. Come il tut- Batteria
ti i modelli DJI, il drone sale di quota e si porta a circa 1,2 La batteria intelligente del Mavic 2 è costituita da una
metri dal suolo rimanendo poi in hovering. LiPo 4s da 3850 mAh. L’autonomia reale che abbiamo
Da qui in poi, il controllo passa agli stick. In volo, il Mavic sperimentato sul campo si attesta intorno a circa 25 minuti
2 trasmette piacevoli sensazioni: pur mantenendo il carat- effettivi in ripresa video, con i sensori attivi atterrando con
tere di volo tipico dei prodotti DJI, la sensazione che tra- ancora il 20% di batteria. In ogni caso, le batterie in mio
smette questo multicottero è di estrema pulizia e morbidez- possesso devono ancora concludere il loro periodo di ro-
za, le accelerazioni e le frenate non sono mai brusche ma daggio, quindi è presumibile guadagnare un altro minuto o
sempre eleganti; il drone recupera l’assetto gradualmente, due di volo nei prossimi cicli.
arrestandosi nello spazio di due-tre metri al massimo in Una piccola nota negativa: a differenza del Mavic Pro, non
P-mode, senza perdere nemmeno un centimetro di quota. è possibile programmare il tempo di auto scarica delle bat-
La virata in traiettoria viene eseguita automaticamente terie, che è fissato a 10 giorni.
“in concerto” con la scivolata laterale, come già accadeva
per il Mavic Air, senza necessità di alcuna ulteriore azione
del pilota, risultando molto bella da vedere. La seconda
sensazione che il drone trasmette al pilota è di solida po-
tenza.
La velocità massima in P-mode si aggira intorno 50kmh,
quasi un terzo in più rispetto al Mavic Pro, quindi i piloti
abituati a premere a fondo lo stick sul Mavic Pro in P-mo-
de resteranno per un istante sorpresi dalla velocità. Ricor-
diamo che in S-Mode (sport mode) il Mavic 2 è in grado
di superare i 70kmh.
Il rumore emesso dalle eliche è inferiore al Mavic Pro (an-
che nel caso si montino le eliche low noise del platinum),
e già ad oltre 50 metri di distanza diventa appena percetti-
bile. L’autonomia dichiarata è circa di 31 minuti (1 in più
del Mavic Pro Platinum).

DRonEziNe - 36
See the big picture
Si può affermare con assoluta certezza che DJI non si sia COSA CI È PIACIUTO DI PIÙ
mai tirata indietro quando si è trattato di alzare l’asticella
e affermare un nuovo standard. Possiamo dire che anche ●Eleganza nel pilotaggio
stavolta senza ombra di dubbio si è superata. Iniziando dal ●Agilità in volo
gimbal: solidità e la stabilità per entrambi i modelli appa- ●Qualità costruttiva e aspetto esteriore
iono migliorate rispetto al Mavic Pro. ●Robustezza del downlink radio
La precisione e la prontezza della stabilizzazione sono tali ●Messa a fuoco nel pulsante di scatto delle foto
che anche nelle manovre laterali e frontali più brusche, l’o- Hyperlapse
rizzonte rimane perfettamente livellato. Inoltre il gimbal ●La fotocamera Hasselblad e la sua qualità
del Mavic 2 può fare un pan di 180° (-90° – +90°) indipen- (Versione Pro)
dentemente dall’orientamento della prua del drone. ●Lo Zoom 2x (Versione Zoom)
●L’apertura variabile tra F/2.8 e F/11
Mavic 2 Zoom ●Il processore di elaborazione video; il bitrate da
Per quanto riguarda le fotocamere, la versione DJI Mavic 2 100Mbps e il d-log M a 10 bit di profondità colore
Zoom ha un sensore con le stesse specifiche del Mavic Pro, ●Il gimbal
pur con un bitrate molto più alto (100 mbps contro i 60 del ●L’intelligenza dell’algoritmo dell’Activetrack 2.0
predecessore) con una ricchezza di colori e di dettagli che ●Il funzionamento dei sensori anche in condizioni
ricorda il Mavic Air. Ma la caratteristica di gran lunga più di scarsa luminosità e l’assenza di falsi positivi
interessante è la possibilità di variare la distanza focale da dati dal sole
24 a 48 mm (zoom ottico 2x) che può arrivare a 96mm con ●Autonomia
il crop digitale qualora si stia riprendendo a 1080p. ●Silenziosità
Il tutto senza perdita di qualità alcuna. ●Due diversi tipi di campo visivo nel 4K
Tale funzione permette grande versatilità nelle inquadratu- ●Slider sul radiocomando per la modalità Tripod

DRonEziNe - 37
test in volo DJI MAVIC 2 PRO & zoom

Alla prova del controluce


Vasche di espansione di Poggio a Caiano. Generalmente
gli specchi di acqua in controluce vengono ‘bruciati’, COSA CI È PIACIUTO DI MENO
ma qui la camera Hasselblad ha dato ottimi risultati. ●Prezzo leggermente alto per la versione Pro
re (2x sembra poco ma vi assicuro che dall’alto è notevole) ●Mancanza di retro compatibilità con i caricabatterie
e di scattare foto e video senza disturbare il soggetto. Inol- del Mavic Pro e Bavic Pro Platinum
tre, esso introduce automatismi come la super resolution, ●Il 1080P 120fps è afflitto da artefatti molto simili
che permette di scattare foto panoramiche dettagliatissime a quelli del Mavic Pro prima edizione a 1080p
da 48 megapixel, e il dolly zoom che permette l’effetto a 60fps-96fps. Il Mavic Air ha lo stesso identico
“Vertigo” in pochi semplici passi e senza richiedere post problema a 120fps
processing. ●Necessità di aggiornare immediatamente il drone
appena attivato per avere le modalità di volo
Mavic 2 Pro pubblicizzate e per addolcire la seguenza di
Ma veniamo alla versione ammiraglia, il Mavic 2 Pro. power-up del gimbal (molto brusca per il firmware
Quest’ultimo monta una fotocamera Hasselblad con sen- stock)
sore da 1” (come sul Phantom 4 Pro e V2) da 20 Mpx, con ●La modalità Hyperlapse ha la risoluzione del
possibilità di variare l’apertura da F/2.8 a F/11. A differen- filmato finale prodotto a bordo limitata a 1080p,
za del Phantom 4 Pro tuttavia non è presente l’otturatore però è possibile comporre l’Hyperlapse fino a
meccanico, che è quindi esclusivamente elettronico (range 5.5K utilizzando le foto originali presenti sulla SD
da 1/4000 a 10 secondi) sul Mavic 2 Pro, cosa che in talune ●Poca memoria interna, sono solo 8 Gb, ma la
condizioni può portare al cosiddetto “Rolling shutter”. capacità poteva essere almeno di 32 Gb.
La sensibilità ISO varia da 100 a 1600 ISO in video e da ●Manca otturatore meccanico
100 a 12800 in foto. Il rumore è contenuto fino a 1600 ISO, ●Mancanza del 4k a 60fps
e risulta accettabile anche a 6400 ISO, mentre a 12800 ISO ●Mancanza del precision landing e della possibilità
inizia a risultare evidente e influire negativamente sulla ni- di settare il tempo di autoscarica delle batterie
tidezza della foto. ●Blocca gimbal laborioso da reinserire. 
La fotocamera prevede quattro modalità differenti di esposi-

DRonEziNe - 38
DRonEziNe - 39
test in volo

zione: automatica (AUTO), priorità di apertura (A), priorità H.265 che consente, a parità di compressione, di mantenere il
di tempi (S) e totalmente manuale (M). I parametri, eccetto 50% dei dettagli in più.
la ISO, variano di terzi di stop quando impostati manualmen- L’utilizzo della compressione con protocollo H.265 inoltre
te. La messa a fuoco può essere impostata su AF (autofocus) abilita l’accesso a due profili di colore HDR (High Dinamic
e MF (manual focus). Riguardo all’autofocus, l’algoritmo a Range), D-Log M a 10 bit e HLG (Hybrid Log Gamma). Il
contrasto di fase impiegato è molto più rapido che sul prede- primo permette di avere una profondità di colore pari ad un
cessore e riesce a mettere correttamente a fuoco velocemente miliardo di colori con una migliore gestione delle ombre e del-
anche in condizioni di scarsa luminosità. le luci della scena, e richiede del post processing per dare la
Per mettere a fuoco è necessario premere sullo schermo oppu- migliore resa video, mentre il secondo è uno standard futuro
re premere a metà il pulsante di scatto delle foto sul radioco- per le trasmissioni HDR per le HDTV.
mando; una piccola caratteristica che sarà sicuramente molto Le prestazioni della fotocamera del Mavic 2 Pro sono eccel-
apprezzata da coloro che praticano la fotografia di terra. La lenti per un drone di queste dimensioni e peso, specialmente
profondità di campo non varia in modo apprezzabile tra F/2.8 in scene in controluce o con scarsa luminosità, condizioni nel-
e F/11, tranne per messe a fuoco molto vicine (meno di 1 me- le quali il Mavic Pro mostrava alcuni limiti. I file RAW delle
tro) dato che a queste lunghezze focali, la fotocamera lavora foto permettono un recupero delle ombre quasi sorprendente,
in iperfocale. e le foto scattate in HDR posseggono fino a 14 stop di gamma
Con ciò, se vi aspettavate Bokeh da reflex, beh sarete delusi. dinamica.
Il principale vantaggio della possibilità di variare l’apertura è Le possibilità sono veramente limitate prevalentemente dalla
la possibilità di adattarsi a condizioni di luce molto diversa ed fantasia del pilota/videomaker, e sicuramente non manchere-
impostare lo shutter al doppio della frequenza di fotogrammi mo di vedere dei lavori che ci lasceranno a bocca aperta.
durante le riprese video in modo da evitare i video scattosi.
Siamo tutti registi con le funzioni avanzate
Ciò non significa che potete fare totalmente a meno dei fil-
Il Mavic 2 introduce nuove funzioni automatiche per la cattu-
tri ND in tutte le condizioni di luce, ma che potete estendere
ra di foto e video cinematici che semplificano molto il lavo-
molto il campo di impiego di ogni singolo filtro evitando di
ro, riducendo al minimo la necessità di elaborazione da parte
doverli cambiare ogni dieci minuti. L’impronta di Hasseblad,
dell’utilizzatore. La prima di queste è l’Hyperlapse, funzione
produttore di fotocamere di lusso, non è solo nelle ottiche ma
comune ad entrambi i modelli Pro e Zoom, che permette di au-
mostra la propria firma nel profilo di colori con cui riprende il
tomatizzare sia il processo di cattura delle foto, sia la compo-
Mavic 2 Pro, denominata Natural Color Solution (HNCS) che
dona una tinta molto naturale e realistica alle foto e ai video.
Cos’hanno in comune?
Sia Pro sia Zoom sono in grado di riprendere video 4k (30fps
massimi), 2K7 (60fps massimi) e 1080p (120fps massimi) con
una bitrate di 100mbit/s, cosa che permette un miglior detta-
glio nelle riprese video, usando l’algoritmo di compressione

Luce pessima, foto ok


Ho cercato di cogliere l’effetto di pace creato dalla luce
che filtrava da sopra la montagna.
Ho voluto mettere alla prova la cam del Pro 2
(potevo fare questa foto tranquillamente con la reflex)
in condizioni di luce pessime come il controluce.

DRonEziNe - 40
DJI MAVIC 2 PRO & zoom

sizione del video. Gli Hyperlapse sono sostanzialmente video


La versione Zoom è priva di questa funzione ma, di contro,
composti da una sequenza di foto scattate ad intervalli definiti
possiede la modalità Super Resolution, che si avvale dello
e in lento movimento. Il video viene prodotto direttamente a
Zoom ottico per scattare delle foto Panoramiche a 48 mega-
bordo del Mavic 2 in volo, al termine del processo, e memoriz-
pixel con un livello di dettaglio strabiliante.
zato sulla SD o sulla memoria interna in qualità 1080p.
Per quanto riguarda i Quickshot, in aggiunta a quelli introdotti
Poi abbiamo diversi modi di volo automatico: Free, Circle,
sui modelli precedenti, il Mavic 2 Zoom possiede il cosiddetto
Course lock e Waypoints. Nella prima, il drone procede in
Dolly Zoom, che sostanzialmente riproduce l’effetto Vertigo
avanti con una sorta di “cruise control” a bassa velocità e sia
introdotto da Alfred Hitchcock.
la telecamera che il drone possono essere manovrati dal pilota.
Nella modalità Circle, il drone scatta le foto ruotando intorno Quale scegliere?
ad un punto prefissato. I nuovi modelli proposti da DJI sono un gran passo avanti
Nella modalità Course Lock, il drone procede in linea retta nella tecnologia dei droni pieghevoli con una qualità che era
mentre la fotocamera può essere orientata a piacimento o se- impensabile solo pochi anni fa, ma è necessario porsi la do-
guire un determinato oggetto. manda prima di premere “buy now”: a chi è adatto un modello
Infine, nella modalità Waypoint, è possibile fissare dei punti e piuttosto che l’altro?
relative orientazioni che il drone percorrerà durante gli scatti. Il Mavic 2 Pro ha una qualità superlativa sia nel comparto foto
DJI ha specificato che in un aggiornamento futuro darà la pos- e video e può veramente dare tanto, specialmente in mano ai
sibilità di spezzare un Hyperlapse in più parti per poter uni- videomaker più esperti di color grading e cinematic shots, ma
re orari e stagioni differenti; tale funzione si chiamerà Task sicuramente il prezzo può essere un deterrente.
Library. Pensate ad un video che inizia d’autunno, prosegue Il Mavic 2 Zoom di contro ha una fotocamera un po’ meno per-
d’inverno, e finisce d’estate. DJI Go 4 calcola automaticamen- formante, ma lo zoom ottico 2x che apre tantissime possibilità
fino ad ora inesplorate, ad un prezzo leggermente inferiore.
te la durata della sequenza di scatti dalla traiettoria e dai para-
metri e, qualora il tempo risultasse maggiore dell’autonomia A mio parere la versione Pro è più adatta a chi ha già espe-
residua, provvede ad avvertire il pilota. rienza nel settore video e foto e desidera salire di livello con
una macchina performante ma senza la necessità di portarsi
Questione di Punti di Interesse
dietro chili e chili di attrezzatura. La versione Zoom è inve-
Altra funzione molto interessante è il Point-Of-Interest 2.0: a
ce più adatta ad appassionati, vlogger e travel blogger, data la
differenza della precedente versione, non richiede più il sorvo-
flessibilità che permette lo zoom ottico 2x. 
lo dell’oggetto da inquadrare ma è sufficiente che esso sia evi-
denziato sullo schermo; il drone triangolerà automaticamente
la sua posizione e si muoverà rispetto ad essa in modo fluido
e preciso.
Altra funzione degna di nota riservata esclusivamente alla ver-
sione Pro è il cosiddetto Hyperlight, che permette di scattare
foto in condizioni di scarsa luminosità utilizzando più foto sin-
gole in modo da minimizzare il rumore della fotocamera.

Cielo e terra
Ho cercato di cogliere la bellezza di una cittadina
(nella sua interezza grazie alla distanza) in condizioni
di luce piuttosto problematiche, ma il range dinamico
della cam del Mavic 2 Pro ha avuto la meglio

DRonEziNe - 41
Helifar Fuuton mini

L CANALE DRONEZINE
GUARDA IL VIDEO SU

TUTTO IN CARBONIO
IL MICRO RACER DI HELIFAR
di stefano orsi

DRonEziNe - 42
TEST IN VOLO

Un piccolo racer divertente e adrenalinico, ma


non da principianti: ci vuole almeno un poco di
esperienza.
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DRonEziNe - 43
S i chiama Fuuton mini prodotto da Helifar, un FPV
racer con interasse tra motore e motore di 14 cm. Una
frame a X stretched, che per i meno tecnici significa
con una forma leggermente allungata sul lato frontale e
Specifiche tecniche

●Flight control tipo F4 con supporto per il Betaflight


più stretta lateralmente. Non un vero quadrato dunque, con OSD, che accetta batterie LiPo da 2 a 4 S
il vantaggio di essere più veloce nelle rotazioni laterali, ●Vtx con frequenza a 5.8GHz con 48CH e potenza
Sull’asse del Roll è più docile e più manovrabile sull’asse selezionabile in 25mW / 100mW / 200mW con
del Pitch, per permettere un maggior controllo sulla incli- OSD e Smart Audio
nazione anteriore e posteriore per dosare meglio accelera- ●Camera SONY da 1 / 3 di pollice con lente da
zioni e frenate. Il frame in vero carbonio è robusto e solido, 2.3mm e apertura con FOV a 45 gradi.
abbiamo fatto diversi crash durante le prove quindi sappia- ● Motori GT1306 da 3100KV abbinati a eliche
mo di cosa parliamo. tripala T3056C con regolatori BLheli-32 da 25A
I motori sono brushless, non troppo potenti per un drone ● Dimensioni 25 x 25mm
da gara, ma sufficienti per divertirsi alla grande. Inoltre, ● Peso: 230 grammi
nel pacchetto giunto da Gearbest, mancano gli occhiali ● Batteria raccomandata LiPo a 3s o meglio 4s. 
LCD o un monitor, il radiocomando e le batterie del drone,
da acquistare a parte secondo le proprie esigenze: stiamo
parlando di una categoria di aeromodelli denominata BNF
ovvero Bind and Fly (accoppia la tua radio e vola).
Contenuto della confezione e unboxing
Il drone Helifar Fuuton mini viene fornito completo della
ricevente, nel nostro caso è stato fornito con una FrSky
HM+. Il VTX (cioè il trasmettitore video) con potenza se-
lezionabile da 25 sino a 200 mw, per legge in Italia è obbli-
gatorio usare la potenza più bassa (non che qualcuno verrà
mai a controllare, ma è bene saperlo).
Completano la dotazione la camera da FPV, l'OSD (On
Screen Display), i motori, gli ESC, insomma bisogna ag-
giungere solo la batteria, la radio e un monitor esterno o

DRonEziNe - 44
TEST IN VOLO

Meglio fascettare l’antenna


gli occhiali LCD. Compreso anche un set di eliche tripala
per evitare che in volo finisca nelle eliche.
aggiuntivo più qualche fascetta e adesivo.
A noi è successo, abbiamo risolto così.
Non c’è tanto a dire il vero, per fortuna troviamo almeno le
istruzioni per la ricevente, ma nel laboratorio di ogni racer
sono già presenti scorte e ricambi di ogni tipo, e non si Non ultimo il settaggio e il posizionamento dei messaggi
lascerà influenzare dalla pochezza degli accessori forniti. del OSD, scegliendo quelli preferiti da visualizzare in so-
Preparare al volo il Fuuton mini vra impressione sul monitor o sugli occhiali LCD durante
Prima di volare è necessario “bindare” la ricevente fornita il volo. Interessante anche la funzione Smart Audio che
o installare una propria ricevente sul drone e accoppiarla tramite i canali radio e muovendo alcune leve predisposte
con il radiocomando. Il passo successivo, sempre a eliche sul radiocomando, permette di settare alcuni parametri di
smontate per sicurezza, consiste nel collegare la scheda di volo, i PID e altre funzioni o modalità di volo.
controllo del drone, la F4, a un programma per configurare Sistema molto comodo da usare in seconda battuta, quindi
i vari parametri. per affinare o modificare i parametri, ma solo dopo aver
Nel nostro caso abbiamo scelto la app per Chrome BetaFli- eseguito la configurazione iniziale da PC.
ght. Nulla vieta di usare altre app, anche per smartphone, Come vola
che permettono la configurazione dei PID e di altri para- Una volta verificato che tutto sia a posto e configurate an-
metri. A nostro avviso il primo setup è sempre meglio farlo che un paio di modalità di volo, abbiamo fatto una serie
dal PC e a casa, verificando che il verso degli stick sia di piccoli giri di prova e senza ostacoli, giusto per testare
conforme al proprio MODE di volo, eventualmente confi- come reagiva il piccoletto di casa Helifar.
gurando il comportamento in caso di Fail Safe. Se neces- Subito ci ha dato una buona impressione, con discreta re-
sario eseguendo una calibrazione degli accelerometri e dei attività del binomio motori/eliche. Anche aprendo il gas,
giroscopi. senza esagerare, non abbiamo notato alcun comportamen-
to anomalo o imprevedibile.
Siamo quindi passati in modalità acro,
facendolo provare all’amico Andrea M.,
pilota esperto di FPV racing che ha fatto
recentemente anche alcune gare e lo ab-
biamo lasciato smanettare a tutta birra.
Al termine delle sue batterie e constatato

Regolazioni fini sul campo


Dall’OSD si può accedere ai parametri
di settaggio facendoceli proiettare
negli occhiali da FPV. Come i pioti dei
caccia, wow.

DRonEziNe - 45
Helifar Fuuton mini

Dritto in porta, come Ronaldo


che il drone volava bene, ci siamo divertiti anche noi, pur
in basso a sinistra, un fotogramma dell’FPV
senza avere la manualità di Andrea, abbiamo fatto qualche
ripreso durante le nostre prove.
bel passaggio in mezzo a gate improvvisati per l’occasione
(vedi foto in basso).
Le opinioni dei due piloti concordano, anche se le velocità
e i risultati di pilotaggio sono stati differenti: il drone He- munque fissare il cavo dell’antenna in modo da tenerla fer-
lifar Fuuton mini è un ottimo quadricottero da racing per ma per evitare che con le vibrazioni e i movimenti scenda
iniziare. Ha un telaio molto ben realizzato e resistente. Il e finisca in mezzo alle eliche (a noi è successo).
peso ridotto lo aiuta molto a non rompersi durante le fre- Quindi?
quenti cadute (specialmente le mie). I motori, se alimentati Il quadricottero Helifar Fuuton mini venduto da Gearbest,
con una Lipo da 850mah a 4S, hanno garantito più di 5 vola bene, è abbastanza facile da configurare e da mettere
minuti di vero divertimento e spensieratezza. in volo. A patto di non essere alla prima esperienza con
Certo nelle frenate e successive accelerazioni, non si ha un il volo in FPV. I PID non sono stati modificati e abbia-
comportamento da drone racer professionale, ma conside- mo volato con quelli preimpostati. Con un paio di batterie
rando il target di questo oggetto pronto al volo, utile per chi da 800/1000 mAh con una discreta capacità di scarica, ci
è non diciamo alle prime armi, ma in una fase intermedia, si può divertire con allegria. Anche se cade non si rompe
il rendimento è assolutamente all’altezza delle aspettative. quasi mai, se nel terreno c’è almeno un po’ di erba. Le
A parere nostro, se anziché i motori da 3100Kv ci fosse velocità non sono da primati, ma sufficienti a provare una
qualcosa con qualche migliaio di giri in più, il Fuuton mini bella dose di adrenalina. Probabilmente cambiando i mo-
sarebbe già pronto per scendere in pista. tori sarebbe possibile usarlo anche in competizione. Deci-
Piccoli difetti rilevati samente un oggetto simpatico e da possedere. 
Che in realtà non sono veri e propri difetti, ma accortezze
da verificare prima di decollare.
Non avendo un sistema di fissaggio eliche diverso per le la pagella del Fuuton Mini
eliche destrorse e sinistrorse, è necessario ogni due o tre
voli controllare di aver le eliche ben strette sui motori. Un drone non da principianti, ma nemmeno da esperti. E’ necessa-
rio avere confidenza con il settaggio dei parametri, ma comunque
La antenna a pagoda, che funziona comunque bene, ha un facile per un utente intermedio. I motori non sono dei mostri di
incavo nel telaio dove può essere incastrata. Meglio co- potenza, ma sufficienti per far divertire anche il pilota smaliziato.
La sua leggerezza e il frame in carbonio garantiscono una certa
robustezza anche in caso di piccoli crash.
Discreta la telecamera, buono il trasmettitore video. Comodo lo
Smart Audio e le indicazioni ricevibili in tempo reale sugli occhiali
o il monitor tramite On Screen Display.
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DRonEziNe - 47
ricerca

dopo genova
droni per salvare i ponti

DRonEziNe - 48
ponti & droni

Mentre a Piacenza partono le sperimentazioni sul campo per


affiancare i droni alla rosa di strumenti in mano agli ingegneri
incaricati di verifiche e manutenzione dei ponti, di droni per salvare
i ponti se ne è parlato in un convegno organizzato da Mirumir
(Dronitaly) nella sede ANCI di Milano. Tra i relatori il professor
Gianpaolo Rosati, uno dei tre periti incaricati dal Tribunale di
Genova per le perizie sul Ponte Morandi.

DRonEziNe
DRonEziNe - 49
ricerca

I droni avrebbero potuto dare l’allarme per tempo e evitare


le vittime del crollo del viadotto Morandi?
La domanda è rimasta senza una risposta, nessuno dei
convenuti alla sede milanese dell’Associazione Nazionale
E quanto sia importante questo lo spiega efficacemente il
professor Rosati: «Non dobbiamo più vedere tecnici im-
bragati che si calano da viadotti pericolosi mettendo a re-
pentaglio la loro vita per controllare la stabilità delle strut-
dei Comuni Italiani (tra cui le associazioni di settore As- ture. I droni consentono l’ampliamento senza precedenti
sorpas e Fiapr, ospite speciale il professor Gianpaolo Ro- della possibilità di ispezione e di rilievo delle strutture e
sati, del Dipartimento di Ingegneria Civile ed ambientale risolvono il problema dell’ispezione ravvicinata di zone di
del Politecnico di Milano, uno dei tre periti incaricati dal difficile accesso (possono ad esempio essere utilizzati per
Tribunale di Genova per le perizie del Ponte Morandi) ha ispezioni laterali al di sotto dei giunti dei ponti), permet-
voluto sbilanciarsi, anche perché la vicenda giudiziaria è tono di inquadrare l’opera a diverse scale, aprendo la via
ancora aperta. a strategie di indagine innovative. Il tutto garantendo la
Ma su una cosa tutti si sono trovati d’accordo: i droni pos- sicurezza delle maestranze che operano nei cantieri».
sono e devono affiancare gli strumenti tradizionali di ispet- È vero che durante la progettazione di un ponte deve esse-
tori e ingegneri, dal momento che permettono di arrivare re prevista a priori la possibilità di effettuare le ispezioni
velocemente e in sicurezza in punti pericolosi o difficili da periodiche e i relativi punti di accesso, ma è anche vero
raggiungere. che un ponte deve durare cento anni, e in un secolo il ter-
ritorio cambia: una frana può portarsi via il costone su cui
i progettisti avevano individuato il sentiero di accesso per
i tecnici, un bosco può crescere occultando le campate del
ponte, una piena può cambiare il corso di un fiume.
I droni permettono in molti casi di fare ispezioni senza do-
ver chiudere l’accesso al ponte, e soprattutto permettono
risparmi significativi, cosa importantissima visto che sono
spesso i problemi di budget a rendere impegnative le ispe-

Prof. Rosati, perito per il viadotto Morandi:


«I droni consentono l’ampliamento senza precedenti
della possibilità di ispezione e di rilievo delle
strutture. E risolvono il problema dell’ispezione
ravvicinata di zone di difficile accesso».

DRonEziNe - 50
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DRonEziNe - 51
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A Piacenza parte la sperimentazione I VANTAGGI DEI DRONI


Droni al lavoro su un ponte nel piacentino.
In basso, una acrobatica ma pericolosa ●Accessibilità
ispezione senza drone. Trattandosi di piccoli aeromobili pilotati a distanza,
possono raggiungere anche i punti più remoti con-
sentendo a piloti e tecnici incaricati dell’ispezione di
zioni. E questo è un tema che sta particolarmente a cuore rimanere in luoghi accessibili e sicuri, ricevendo le im-
all’ANCI, che rappresenta i sindaci che i soldi li devono magini in tempo reale
tirare fuori, ed è stato puntualizzato dal Segretario gene-
rale di ANCI Lombardia Rinaldo Redaelli: «L’aiuto dei ●Minori rischi per i lavoratori
Non è necessario porre i tecnici in condizione di grave
droni può offrire una risposta alla portata delle tasche dei
rischio per la loro incolumità
Comuni subissati, in questi giorni, di richieste da parte dei
cittadini. Un metodo che può fornire una visione accurata ●Meno limitazioni alla circolazione
dello stato di fatto delle strutture. In questi giorni come Non è più necessario occupare parti della carreggiata
ANCI abbiamo creato una cabina di regia per interveni- (così come per i sistemi tradizionali) per cui il traffico
non subisce più alcuna limitazione
re sulle emergenze, ma nel tempo occorrerà pianificare in
modo più capillare interventi su tutte le grandi opere, pen- ●Costi contenuti
so a quelle idrauliche e stradali, non solo ai ponti». Il costo delle operazioni è significativamente inferiore
L’accertamento periodico delle condizioni di stabilità delle rispetto ai metodi tradizionali (approssimativamente
opere incombe infatti sulle Amministrazioni pubbliche (si da un quarto a un decimo) e questo significa poter
organizzare rilievi puntuali che prima venivano evitati
conta che in Lombardia sono 272 le infrastrutture a rischio,
proprio per costi non sostenibili (pensiamo soprattutto
per una spesa stimata di 214 milioni di euro secondo il agli enti territoriali minori che dispongono sempre di
report di Regione Lombardia), società e enti proprietari, meno risorse da dedicare al monitoraggio).
gestori, concessionari. I droni potrebbero rappresentare un
●Immagini fotografiche ad alta risoluzione di parti della
struttura
●Immagini fotografiche d’assieme (e ortofoto georefe-
renziate)
●Filmati
●Modelli 3D parametrici di parti delle strutture, quindi
analizzabili successivamente a tavolino con possibilità
di effettuare misure (lunghezza, area, volume) senza
limiti e senza doversi spostare fisicamente
●Analisi con termocamere o camere multispettrali per
evidenziare diverse problematiche (come, per esem-
pio, fenomeni di delaminazione). 

DRonEziNe - 52
ponti & droni

Snooper o drone?
Qui a destra uno snooper in azione su un ponte negli
Stati Uniti. Sistema costoso che richede di chiudere
al traffico almeno una corsia,

valido supporto per fotografare le strutture da vicino. Inol-


tre i droni, se equipaggiati con sensori che vedono oltre il
visibile, possono arrivare dove l’occhio non arriva, come
spiega Davide Savastano, Segretario Generale FIAPR:
«Un pericolo ricorrente è quello di non riuscire ad indivi-
duare lo stato d’usura delle armature più interne, poiché,
anche se protette dal calcestruzzo, possono, nel tempo,
diminuire di diametro a causa dei processi di corrosione.
Attraverso indagini da drone è possibile individuare con
analisi spettrometriche/radiografiche l’insorgere di questo
fenomeno. Attuando un monitoraggio continuo si riuscirà
a fornire dati attendibili e prolungati nel tempo, sullo svi-
luppo di questi fenomeni, per attuare preventivamente tec-
niche di ripristino strutturale».
Certo, i droni non sono «il bottone magico che risolve
tutti i problemi, ma sono supporti tecnici che danno un
importante contributo» dice Emidio Pagnoni, AD Pega-
so Ingegneria, e prosegue: «A nostro avviso, non possono
sostituirsi all’esperienza e alle professionalità chiamate in
gioco, specie quando ci viene chiesto di ispezionare anche
lo stato delle infrastrutture già realizzate e spesso datate
(in cui è difficile, se non impossibile, ritrovare le relazioni
tecniche e di costruzioni risalenti magari a cento anni fa,
ndr). Operazioni, queste, che solitamente erano affidate a
personale tecnico, soggette a tempi lunghi di rilevamento e

DRonEziNe - 53
ricerca

Come stanno i miei tiranti?


interessate da costi impegnativi. Oggi i droni ci danno una Un drone ispeziona un ponte strallato, la stessa
grossa mano». tipologia del viadotto di Genova.

Milano parla, l'Emilia vola


Mentre a Milano ci si lascia con la promessa di realizza-
dei ponti sono quasi sempre inaccessibili, pregiudicando in
re prossimamente una prova sul campo, coordinata dalla
questo modo anche l’intervento dei droni.
Casa dei Comuni e dalle associazioni di settore, che con-
Per questo è necessario individuare soluzioni diversificate
fermi a tecnici e amministratori la reale efficacia dei droni
che garantiscano un approccio calibrato su ogni specifi-
nelle attività di ispezione e controllo, a Piacenza la speri-
ca realtà, con un occhio attento alla questione dei costi.
mentazione è già partita: oggetto dell’ispezione, il ponte
Per il test di ieri sono stati impiegati diversi droni (con
stradale sulla provinciale 10, nei pressi dell’abitato di San
sensori RGB e termocamere) con i quali è stato possibile
Nicolò, alla presenza del presidente della Provincia, dott.
ispezionare i diversi punti di interesse della struttura, in un
Francesco Rolleri, della Vicepresidente Patrizia Calza,
ambiente particolarmente difficile per la presenza di altre
del dirigente dell’Ente che sovraintende al comparto viario
strutture vicine e di non poche interferenze elettromagne-
dott. Davide Marenghi accompagnato dall’Ing. Andrea
tiche.
Reggi. Il test è stato condotto dal team della Startup Sky-
Molti voli sono stati effettuati senza l’ausilio dei sistemi
View con l’Amministratore Gian Francesco Tiramani, il
di posizionamento satellitare visto che si trattava anche di
pilota Max Gabbiani ed il tecnico video Lorenzo Malvisi
che hanno allestito di prima mattina le varie strutture ne-
cessarie.
Tiramani ha illustrato la sperimentazione che da oltre un
anno è stata portata avanti in varie zone della provincia,
per individuare le diverse metodiche di ispezione, soprat-
tutto al fine di trovare soluzione alle grandi problemati-
che tipiche della collina e montagna dove, anche grazie al
progressivo abbandono del territorio, le aree di prossimità

Col naso all’insù


Il presidente della provincia di Piacenza, Francesco
Rolleri, insieme ai tecnici e agli amministratori
locali osserva le operazioni di volo del drone.

DRonEziNe - 54
ponti & droni

Il micro drone dà una grossa mano


portarsi al di sotto delle campate del ponte. I tecnici e gli
Ispezione della bolognese Home Drone su un ponte in
amministratori presenti hanno potuto visualizzare le im-
Emilia Romagna fatta con un trecentino, un micro drone
magini in arrivo dai droni sia con visori indossabili che
inoffensivo che può volare senza problemi legali sulle
con le stazioni di controllo remoto che consentono di resta-
persone e vicinissimo ai ponti anche aperti al traffico.
re a distanza di sicurezza dalla zona delle operazioni. Te-
Lo scopo del volo era un'ispezione tecnica per verificare
stati anche sistemi di ispezione allestiti con aste in fibra di
visivamente lo stato del giunto che si vede in foto, in
carbonio assemblate con configurazione ad “L” e ad “U”
zona impervia e nascosto dalla vegetazione.
che portano in testa camere brandeggiabili con sistemi di
Qui sopra Davide Savastano, ceo di Home Drone.
illuminazione e trasmissione video: con questi equipaggia-
menti i tecnici possono stare direttamente sul piano car-
reggiata e muovere carrelli “dolly” che fanno spostare i stati impiegati anche visori ottici ad altissimo ingrandi-
sistemi remoti sotto le campate sino a raggiungere tutti i mento, installati ovviamente su treppiede, con visualiz-
punti necessari, con costi neppur lontanamente confronta- zazione su schermo digitale, che consentono di osservare
bili con le metodiche tradizionali. Una tecnica che consen- aree di dettaglio di alcuni centimetri a decine di metri di
te di intervenire anche laddove i droni non hanno spazio distanza.
per ispezionare le strutture oggetto di monitoraggio. Sono
Missione compiuta
Amministratori e tecnici si sono detti entusiasti
delle possibilità di impiego di tali sistemi per
il monitoraggio delle strutture e stupiti della
capacità di adattare molteplici tecnologie per
le specifiche esigenze, con grande risparmio
di tempo e di risorse. L’amministrazione pro-
vinciale di Piacenza intende introdurre quanto
prima le diverse soluzioni proposte, dai droni
ai sistemi di telecamere remotizzate. 

Il teatro delle operazioni


Il ponte sulla statale 10 nei pressi
dell’abitato di San Nicolò, oggetto della
sperimentazione piacentina.

DRonEziNe - 55
ricerca

minnesota
qui il drone è già realtà
In Italia la sperimentazione dei droni per
l’ispezione dei ponti muove i primi passi, mentre
in Minnesota è già realtà quotidiana. Per legge.

U
n esempio molto significativo dell’impiego di droni per
le ispezioni di ponti e viadotti è quello del Minnesota
Department of Transportation (MnDOT), che aveva
attuato uno specifico progetto già nel 2015 (solo tre anni fa,
ma un lasso di tempo significativo in relazione alla velocità di
sviluppo della tecnologia in oggetto).
In uno Stato che conta 20 mila ponti e 600 ispettori, il team del
Dipartimento ha collaborato con gli ingegneri della Collins per
sperimentare l’utilizzo dei droni al fine di ridurre i costi e mini-
mizzare i rischi per le persone incaricate. Oltre a identificare i
vantaggi dei droni, il team ha anche sviluppato linee guida che
dettagliano esattamente quando e come utilizzare al meglio i
droni, il tutto con un report finale di oltre 200 pagine.
I ricercatori hanno identificato quattro ponti nel Minnesota
che rappresentavano le configurazioni chiave incontrate dagli
ispettori: un ponte locale di 25 metri nella contea di Chisago,
un ponte ad arco in cemento di medie dimensioni a Oronoco,
un grande ponte a traliccio d’acciaio nella contea di Morri-
son e un ponte ferroviario di 800 metri vicino a Stillwater, che

DRonEziNe - 56
ponti & droni

Drone a stelle e strisce


corre a 55 metri sopra il fiume St. Croix. I ricercatori hanno Il drone del Dipartimento dei Trasporti del
confrontato i risultati ottenuti grazie ai droni con i più recenti Minnesota sul ponte della contea di Chisago, chiuso
report di ispezione tradizionale delle stesse strutture. al traffico non per il volo del drone (in basso) ma per
le precarie condizioni del ponte stesso.
I risultati
Il drone ha fornito dettagli di alta qualità sui due grandi ponti
e il suo obiettivo zoom è stato efficace soprattutto sul ponte I droni forniscono dettagli di ispezione che sono almeno equi-
ad arco in calcestruzzo di medie dimensioni, consentendo la parabili a quelli acquisiti mediante l’uso di snooper, senza però
visualizzazione e la valutazione approfondita delle condizioni richiedere limitazioni al traffico e con costi significativamente
di molti elementi del ponte stesso. inferiori sia per le attrezzature che per le necessità legate al
I ponti più piccoli, con ridotta luce inferiore, rappresentano controllo della circolazione.
una sfida impegnativa per i droni, in particolare per quelli che I droni consentono di produrre elaborati di grande definizione
non sono progettati per operare senza segnale GPS (segnale e con diverse possibilità di analisi successiva.
che viene mascherato dalla struttura stessa). Per quanto riguarda i costi, utilizzando i metodi tradizionali di
È evidente che il drone rappresenta in quel caso un’alternati- ispezione, il secondo ponte più grande del Minnesota richiede-
va economicamente vantaggiosa rispetto agli snoopers (il cui va tre veicoli di ispezione (snooper) per un totale di otto giorni
solo costo di acquisto si aggira intorno ai $ 750.000 ciascuno, di rilievi, con un costo minimo di circa $ 59.000, esclusa la
oltre a pesanti oneri di gestione). mobilizzazione delle attrezzature e le spese di viaggio.
Sulla base dell’analisi del lavoro sul campo, dei risultati delle Al contrario, il costo per l’utilizzo del drone destinato a ispe-
ispezioni, delle normative FAA per l’uso dei droni e della tec- zionare esattamente lo stesso ponte era di circa $ 20.000 con
nologia emergente specifica per l’ispezione, i ricercatori hanno soli cinque giorni in loco: un potenziale risparmio del 66% (da
concluso che i droni possono essere utilizzati per l’ispezione di tenere presente che oggi i costi di ispezione con droni si sono
ponti con ridotto rischio per gli ispettori e per gli utenti. significativamente ridotti).
Devono essere considerati uno strumento di routine per le Negli USA i ponti sono classificati in categorie che defini-
ispezioni e per situazioni che non richiedono l’ispezione a scono anche la frequenza dei controlli ed i droni sono indicati
contatto, il test o la pulizia. Sono inoltre ideali per i sondaggi come la soluzione di riferimento. In Italia la stessa ANAS sta
pre-ispezione, potendo analizzare – per esempio – i punti di progressivamente sostituendo le metodiche di ispezione tradi-
ancoraggio delle funi e altre esigenze di sicurezza prima che zionale con l’impiego dei droni. Ancora nel nostro Paese, RFI
inizi l’ispezione manuale (che quindi risulterà decisamente dal 2016 si affida ai droni per il controllo dei ponti ferroviari.
meno rischiosa).

DRonEziNe - 57
Rescue Drone Network
nasce la rete italiana dei droni da soccorso

Nasce a Piacenza il 13 ottobre Rescue Drones


Piacenza. Il volo verrà seguito dall’alto dal drone del sistema
Network, progetto italiano per realizzare una rete di SARA di Topview, recentemente testato in Polonia e destinato
pronto impiego di Aeromobili a Pilotaggio Remoto alle operazioni SAR e monitoraggio diurno e notturno in mare,
a supporto delle attività di soccorso sia ordinario per portare soccorso a persone in difficoltà; il tutto con tra-
che per medio-macro emergenze. smissione in diretta delle immagini nella sala della convention
dove sarà allestito un Centro di Comando e Controllo collega-

A
ppuntamento a Piacenza, presso la sala del Consi- to via radio con le postazioni esterne.
glio provinciale, in Via Garibaldi 50, il prossimo 13 Presenti all’evento rappresentanti delle Istituzioni nazionali
ottobre dove si terrà la costituzione ufficiale con atto (Governo, Enti aeronautici, Dipartimento Nazionale Protezio-
notarile e la prima convention. ne Civile, ecc.), regionali e locali e la stampa nazionale.
Dalle ore 10.00 la sessione privata riservata ai soci durante la L’evento sarà ripreso da un’equipe specializzata con regia
quale verrà sottoscritto l’atto costitutivo con il notaio. video e streaming sui social (la prima parte visibile solo per
Dalle ore 16.00 alle ore 19.00 la seduta pubblica per la presen- i soci) e condotto dal giornalista Alan Patarga, responsabile
tazione del Network alle Istituzioni ed alla stampa nazionale. Economia di TGCOM24. Per la manifestazione sono stati
Saranno presenti decine di operatori di droni provenienti dalle concessi i patrocini di Regione Emilia-Romagna, Provincia di
diverse regioni italiane, che esporranno anche mezzi speciali Piacenza e Comune di Piacenza.
destinati proprio alle attività di soccorso. Il Network:
Vi saranno anche collegamenti in videoconferenza per qualifi- Dalla ricerca di persone scomparse con termocamere, alla su-
cati interventi dall’estero. pervisione dall’alto di incidenti stradali o ferroviari; dal con-
Si conosceranno i componenti del Consiglio Direttivo e gli or- trollo degli incendi al monitoraggio delle frane; dall’ispezione
gani sociali (Presidente, Vicepresidenti, Segretario Generale e preventiva di strutture alla documentazione forense post-e-
Tesoriere) nonché i componenti del comitato tecnico-scientifi- vento; dagli interventi in emergenza per terremoti ed alluvioni
co e i delegati regionali con relativi vice. al trasporto di ripetitori telefonici e sistemi di amplificazione
Ai soci sarà presentato il set di abbigliamento operativo studia- per comunicare con la popolazione; dal trasporto del sangue a
to appositamente e consegnato il Welcome Kit. quello dei medicinali.
Drone Abzero per il trasporto del sangue Una rete di professionisti che si muoveranno secondo proto-
Verrà anche presentato, per la prima volta a livello nazionale, colli di intervento studiati e standardizzati, inseriti adeguata-
ABZERO, l’unico drone in Europa dedicato al trasporto cer- mente nei sistemi locali, nazionali ed internazionali di gestione
tificato del sangue, da ospedale ad ospedale (foto in alto), con del soccorso e delle medio-macro emergenze. Ma RDN sarà
voli automatici. Sarà anche effettuato un volo dimostrativo di anche un incubatore per favorire la ricerca e l’applicazione di
trasporto di sangue urgente, in collaborazione con l’ASL di tecnologie innovative nel campo del soccorso. 

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DRonEziNe - 59
trecentini

con il tello
faccio i reportage per “La Repubblica”
Possibile che il Tello, che alla fine è solo un
giocattolino intelligente, possa diventare uno
strumento di lavoro anche per un pilota con
attestato e in possesso di droni ben più potenti?
Possibilissimo. Ecco come e perché.

«
L
avoro per la redazione di Torino di Repubblica dal
1992 e nasco come fotoreporter» ci racconta Ales-
sandro Contaldo, giornalista e pilota di SAPR con
attestato. «Nel 2010 sono diventato giornalista professionista
e più o meno nello stesso periodo ho cominciato a lavorare
anche per il sito di Torino occupandomi dell’area multime-
diale. Ora la mia principale occupazione è la produzione di
videoclip, il montaggio di video prodotti da altri colleghi e la
pubblicazione sullo spazio torinese di RepubblicaTv.
Ma non ho abbandonato il lavoro di fotografia per l’edizione
di carta dove qualche volta scrivo anche».

●Peso al decollo
80 grammi, con paraeliche
●Raggio d’azione
100 metri, altezza 20 metri
●Autonomia: 13 minuti
●Camera:
720p 3o fps, foto 5 mpx Piccolo, ma smart
●Velocità massima:
8 mps (13 km/h) Una pagina dell’edizione torinese di Repubblica
●Sensori: illustrata da scatti fatti con il Tello.
Barometro,
camera di posizionamento
●Radio: Wi-Fi
90 euro su Amazon

DRonEziNe - 60
drone journalism

TRECENTIZZARE IL TELLO?
50 EURO DI ASSICURAZIONE,
10 EURO DI MANUALI E CI LAVORI*
Anche in città e sulla gente, senza patentino

Tu sei pilota professionista, hai preso l’attestato di pilota remo- I Tello registrati a Enac come trecentino sono solo
to presso la torinese AlphaLima, scuola convenzionata con una manciata, ma il lavoro di Contaldo ci ha colpiti
DronEzine e molto stimata non solo in Piemonte. al punto da spingerci a fare tutto il possibile per
aiutare i pionieri che vogliono lanciarsi nell’impresa.
Come mai nonostante l’attestato ti sei rivolto al drone che Facilitati anche dal fatto che a differenza di modelli
non ti aspetti, il piccolissimo Ryze Tech Tello? come Parrot ANAFI e DJI Spark non c’è nulla da
«La prima volta che ho sentito parlare del Tello è stato a un modificare per rientrare nel peso di legge.
convegno a Milano. Un collega me ne ha parlato con tale en-
tusiasmo che sul Frecciarossa che mi riportava a Torino l’ho Due erano gli scogli che scoraggiavano maggior-
subito acquistato su Amazon senza nemmeno aspettare di tor- mente gli aspiranti utilizzatori di Tello come Sapr
nare a casa. E gli ho inviato un whatsapp con su scritto "Tutta inoffensivo: la necessità di preparare i manuali ae-
colpa tua"». Ride. «Ma non è il mio unico drone, ho anche un ronautici, operazione non alla portata di tutti, e gli
trecentino ricavato dal DJI Spark». alti costi di assicurazione: fino a ieri bisognava
pagare il premio standard dei trecentini, 100 euro
Lo Spark in effetti è molto più comune del Tello come per i soci Dronezine. Un po’ troppo per una macchi-
trecentino… na che costa lei stessa meno di cento euro.
«Sì, infatti, e lo uso specialmente per i video. Ma il Tello ha
dei vantaggi operativi notevoli in certe situazioni, specie nel
lavoro dei fotoreporter: è più piccolo, più discreto, molto più
LE SOLUZIONI TARGATE DRONEZINE
leggero. E dal punto di vista fotografico ha una apertura dell’o-
Il manuale obbligatorio è stato in fondo il pro-
biettivo molto superiore a quella dello Spark: come avete già
blema minore, ci è bastato aggiungere
fatto notare su DronEzine, lo Spark ha un campo piuttosto
alla collana dei kit di manuali obbligatori
stretto e bisogna salire molto per fare le panoramiche, con il
di DronEzine anche l’edizione
Tello riesci a fare tutto senza superare i venti metri di quota.
per il Tello, parametrizzata
Ottimo quando sul campo devi fare per esempio delle foto di
per consentire anche l’uso di
un cortile o un giardinetto dove è avvenuto un fatto di cronaca:
extender WiFi e sblocco della
una volta l’unica soluzione era suonare tutti i campanelli e tro-
quota.
vare qualcuno gentile che ti faceva salire sul balcone per fare
uno scatto, oggi il Tello lo tiri su in un attimo e fai la foto. E
L’assicurazione è stata più complessa da
la gente non si allarma, è un giocattolo, nessuno si preoccupa,
risolvere, abbiamo dovuto convincere gli
alla peggio sono curiosi e vengono a vedere».
assicuratori a credere nel Tello e nel fatto
Hai aggirato in qualche modo i limiti tecnici del giocattoli- che sia davvero inoffensivo.
no per poterlo usare per lavoro? E con Cabi Broker siamo riusciti a ottenere
«Essendo un trecentino registrato a Enac, nulla vieta di sbloc- per i soci DronEzine una polizza conve-
care la quota e usare un extender del raggio WiFi: visto che niente, 50 euro all’anno. Ce n’è voluta,
per legge il costruttore è l’operatore, può regolarsi come crede. ma ci siamo riusciti, e questo è ciò che
Chiaramente dichiarando tutto nei manuali e nel documento di conta. 
configurazione.
*Piu’ i 94 euro una tantum richiesti da Enac se è il nostro primo sapr registrato.

DRonEziNe - 61
trecentini

Uhm, la registrazione a Enac di una macchina così minu- Da venti metri puoi fare scatti ottimi per le esigenze dei fotore-
scola sembra un passo impegnativo. porter, oltre non ci vado perché il sensore che stabilizza il volo
«Il sito di Repubblica è molto visto, ha milioni di contatti, e comincia a non capire più niente e la qualità del volo peggiora.
ogni volta che postiamo video o foto con il drone ci sono uten- Ma ci abbiamo fatto diversi reportage: le statue di Torino, al-
ti che ci chiedono se siamo a posto con la normativa, quindi cune aree industriali dismesse nell’hinterland del capoluogo e
siamo obbligati a fare le cose per bene (ride). Tra l’altro l’ex- insomma il Tello è un piccolo strumento intelligente e pratico,
tender è praticamente indispensabile per l’uso professionale: il pur ovviamente con i suoi limiti».
guaio maggiore del Tello è che non ha una schedina a bordo
Ma i fotoreporter i droni li usano?
per registrare video e foto, viene trasmesso tutto al cellulare.
«Beh, parlando dell’ambiente torinese mica tanto» Contaldo
E quindi se il segnale è disturbato possono volerci anche 10-15
sorride. «I fotoreporter sono spesso professionisti abituati ai
secondi per ricevere una foto, e in quel mentre non puoi scat-
loro metodi di lavoro e il drone non gli interessa molto. Invece
tarne altre. Peggio ancora per il video, che viene tipicamente a
i videomaker sono più interessati, ma alla fine si scoraggiano
scatti proprio a causa della trasmissione tra drone e cellulare.
per le difficoltà sia normative sia tecniche».
Ora, è vero che nei quotidiani conta più il contenuto che la
qualità e capita di pubblicare video scarsi ma interessanti per E insomma, anche se questo Contaldo non lo dice, ma lo pen-
quel che mostrano, ma io se devo fare video uso lo Spark, con siamo noi, mentre i colleghi restano a guardare il suo piccolo
il Tello è difficile anche solo avere qualche secondo di ripresa Tello, insieme al fratello (un poco) maggiore Spark, riempiono
senza scatti». di cielo e colori le pagine torinesi di Repubblica. 
Comunque immaginiamo che un drone così piccolo e leg-
gero abbia molte limitazioni…
«Dipende sempre da cosa devi fare. Come ti dicevo il Tello si
Un’immagine vale mille parole
inserisce più nel contesto fotografico mentre per i video pre-
Altri due scatti di cronaca fatti dal Tello di
ferisco lo Spark, ma per le foto se la cava molto bene e ha
Contaldo per La Repubblica.
vantaggi tali da rendere conveniente la trecentizzazione.
La foto del cantiere (qui sotto) non è ritoccata.

DRonEziNe - 62
Io lavoro senza patentino
#IoVoloTrecentino
(grazie ai libri e agli ebook Dronezine)

Tutti i segreti dei trecentini inoffensivi,


dalla registrazione a Enac alle regole
per il volo in aree proibite e riservate.
II EDIZIONE AMPLIATA e aggiornata*
48 pagine a colori
1,90€ ebook  2,90€ stampato
www.dronezine.it/libri#300 DRonEziNe - 63

*Al cosiddetto “Emendamento di Primavera”


trecentini

due torri, due piloti


per festeggiare il car sharing a bologna
di stefano orsi

Uno strano ronzio nei pressi delle Due Torri Trecentini, il mulo volante da città
Il sorvolo eseguito da due operatori riconosciuti da Enac
a Bologna. Non uno ma ben due droni svolaz-
è stato svolgo seguendo il regolamento emanato dall’au-
zavano in pieno centro storico, in piena Zona thority nazionale. Evitando quindi il sorvolo degli assem-
a Traffico Limitato e nel pieno ATZ dell’aero- bramenti di persone e rimanendo alla altezza pattuita con
porto Marconi di Bologna, per documentare il l’Ente. Da una quota di qualche decina di metri, i due droni
hanno registrato le immagini del carosello delle Fiat 500
lancio di Enjoy, il nuovo car sharing di Eni rosse che sfilavano in cordata.
Per l’occasione Marco Ferrara e Salvatore Grita, i due
Bologna 22 settembre – Molto interesse per le nuove auto
piloti dei SAPR inferiori ai 0,3Kg, i cosiddetti trecentini,
rosse che daranno una ulteriore spinta alla mobilità urbana
avevano richiesto una altezza operativa di 30 metri e così
nel territorio felsineo.
gli è stato concesso il benestare per poter lavorare nel con-
Eni presenta il suo nuovo servizio di automobile condivi-
testo urbano. Sul luogo delle riprese circolavano parecchie
sa: si chiama Enjoy il servizio di car sharing già attivo a Fi-
persone, visto che era un sabato pomeriggio di una bella
renze, Milano, Roma, Torino e Catania, che fa un capolino
giornata di fine settembre con quasi 30 gradi.
nel centro storico di Bologna. Per farlo, l’organizzazione
dell’evento ha scelto di immortalare il passaggio delle auto Su e giù
rosse, intorno alla torre Garisenda e alla torre degli Asinel- I due piloti, Marco Ferrara
li con un paio di droni. (a sinistra) e Salvatore Grita (qui sotto).

DRonEziNe - 64
operazioni specializzate

In volo sulla città in festa


Molti i turisti stranieri, che da qualche anno stanno sce-
gliendo Bologna la Grassa come meta per scattare le ulti-
me foto prima di rientrare a casa. E si sono fermati con il
naso all’insù per osservare o fotografare il piccolo drone.
Anzi, un americano ha espressamente chiesto a Marco Fer-
rara se fosse un pilota autorizzato con una licenza com-
merciale: noi ci lamentiamo del regolamento Enac, in at-
tesa di poterci lamentare del futuro regolamento Easa, ma
negli Stati Uniti fino a pochi anni fa funzionava davvero
così, per pilotare un drone per lavoro occorreva sul serio
il brevetto di pilota commerciale di aeroplani o elicotteri.
Segno comunque che qualche volta anche gli stranieri
sono a conoscenza del fatto che non si possa volare senza
permessi in città.
Nella maggior parte dei casi, invece, succede il contrario:
turisti poco informati o semplicemente imprudenti vengo-
no colti con le mani nel sacco, anzi sul radiocomando e il
loro drone sequestrato. Sono scene che succedono spesso
a Milano, Roma, Venezia e Firenze con frequenza quasi
settimanale, laddove cittadini stranieri vengono denunciati
e le loro fotocamere volanti sequestrate per violazione del
codice della navigazione aerea. Non è il caso dei due piloti
di droni che, pur suscitando qualche piccola curiosità tra i
passanti, indossando un giubbetto ad alta visibilità – come
da regolamento Enac – hanno volato con molta tranquil-
lità, contribuendo alla sponsorizzazione delle auto in car
sharing di Enjoy. 

DRonEziNe - 65
volando
sulla marina militare
La scuola Aerovision di Roma ha formato i sottufficiali
della nostra Marina Militare all’uso dei droni. Una
volta ottenuto l’attestato, gli allievi hanno mostrato come Centro di addestramento nel 2014, proveniente da 5 anni
di esperienza come operatore di droni in ambito televisivo ini-
quello che i top gun con i piedi per terra sanno fare,
ziata nel 2009» dice ancora Formosa. «Il primo esperimento di
assicurando le riprese della Giornata della Marina.
addestramento orientato alle operazioni reali l’abbiamo fatto
nel 2015 con sei allievi, tutti dipendenti di e-distribuzione, che
«
È
quello che ogni allievo di APR sogna, ossia fare il
hanno avuto l’opportunità di imparare a lavorare con un drone,
corso sul drone che poi userà e sugli scenari e opera-
nello specifico un DJI Inspire 1 V2 con camera termica, diret-
zioni tipo che affronterà» ci dice Giovanni Formosa,
tamente sui tralicci scuola dell’ENEL training center di Scorzè
examiner Enac e Istruttore di Aerovision, centro di addestra-
in Veneto. In quell’occasione i sei allievi hanno conseguito l’a-
mento autorizzato di Roma ma con sedi sparse un po’ in tut-
bilitazione CRO necessaria per operare direttamente a stretto
ta Italia. «In realtà, formarsi simulando le operazioni specia-
contatto con una infrastruttura elettrica».
lizzate che si dovranno fare una volta ottenuto l’attestato di
pilota remoto (il cosiddetto patentino) è proprio quello che il Droni sulla Giornata della Marina
regolamento Enac prevede per gli attestati che abilitano alle Ma l’esperienza più emozionante si è presentata questa estate,
operazioni specializzate critiche». La normativa dice infatti per un gruppo di sottufficiali dell’Ufficio Pubblica Informa-
che l’addestramento sia “Scenario based” cioè che preveda zione e Comunicazione della Marina Militare. I sottufficiali,
situazioni e manovre simili a quelle che si affronteranno poi sia giovani che militari di provata esperienza nel settore delle
nell’operatività quotidiana. immagini fotografiche e video, quest’inverno hanno iniziato
«Questo è proprio quello che fa Aerovision già dal suo esordio una collaborazione con Aerovision che li ha condotti, primi
nel loro caso, ad ottenere le abilitazioni previste dalle normati-
ve vigenti per operatori di droni della Marina
Militare.
«Dopo aver conseguito nella nostra sede di
Roma l’attestato base e CRO VL/Mc, con la
Marina abbiamo effettuato un’altra bellissi-
ma collaborazione, ovvero le riprese aeree
della “Giornata della Marina” quest’anno

Tutto sotto controllo


Giovanni Formosa e Loredana Scaffa
di Aerovision alla Giornata della Marina.

DRonEziNe - 66
operazioni specializzate

svoltasi presso il molo Luigi Rizzo del porto di Ancona l’11 A vela per imparare a navigare
giugno scorso, alla presenza del neo Ministro della Difesa Eli- La nave scuola a vela Palinuro sorvolata dal
sabetta Trenta e del Capo di Stato Maggiore della Marina drone: qui si addestrano gli allievi sottufficiali.
Ammiraglio Valter Girardelli».
Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione della Marina
A cent'anni dall'Impresa di Premuda e del comandante Emanuele Di Franco, Capo Sezione Ci-
La scelta della città dorica per questa celebrazione è stata piena nefoto, ovvero responsabile del personale addetto alle riprese
di significato: da Ancona, cento anni fa, la sera del 9 giugno foto video.
1918 due motoscafi armati siluranti (MAS), comandanti dal
Come è stata autorizzata questa operazione?
capitano di corvetta Luigi Rizzo e dal guardiamarina Giu-
«La cosa più interessante», ci dice Formosa, «è stata proprio
seppe Aonzo partirono per la storica “Impresa di Premuda”.
studiare tali problematiche affiancati dai futuri videoperatori
All’alba del 10 giugno, proprio al largo dell’isola dalmata, il
aerei che hanno così potuto toccare con mano tutto l’iter auto-
Comandante Rizzo sferrò l’attacco alla flotta astroungarica
rizzativo necessario per realizzare le immagini delle foto che
con i due motoscafi armati di siluri, riuscendo ad affondare la
vedete in questo articolo e la diretta streaming nazionale e lo-
corazzata Santo Stefano. L’azione bloccò la veemenza della
cale sui tre maxischermi allestiti nel porto per la popolazione
flotta nemica e contribuì al successo, sul mare e su terra, della
accorsa per l’occasione».
Prima Guerra Mondiale.
Presenti in porto la portaeromobili G. Garibaldi, la Fregata
«Le riprese in questione presentavano tutta una serie di diffi-
Rizzo, il pattugliatore Borsini, i sommergibili Venuti e Romei,
coltà, emerse nelle diverse riunioni affrontate nelle settimane
la nave scuola a vela Palinuro, la nave idrografica Galatea, il
precedenti l’evento a Roma presso Palazzo Marina, sede dello
cacciamine Crotone e la nave Pedretti.
Stato Maggiore Marina» ci racconta Formosa.
Le difficoltà principalmente sono state:
Presente agli incontri, l’ammiraglio Fabio Agostini, Capo
●Sorvolo di un’area in cui era proibito il sorvolo;
●Presenza di numeroso pubblico;
●Interferenze radio dovute alla presenza di unità
navali militari e civili ormeggiate in porto e in
navigazione nelle immediate vicinanze della costa.
Per risolvere la prima difficoltà, il drone è stato inserito nel
Notam richiesto dalla Marina per permettere l’atterraggio sul-
la portaeromobili Giuseppe Garibaldi e il passaggio di saluto
a bassa quota degli AV8 Harrier. Un terzo elicottero effettua-

DRonEziNe - 67
giornata della marina

va, inoltre, un lancio paracadutisti con i fumogeni tricolore. Portaeromobili Garibaldi


Prefettura e Questura erano dunque avvertiti della presenza Alla giornata della marina sono appontati qui
dell’APR così come il comando aeroportuale di Falconara, elicotteri e jet a decollo verticale Harrier
l’aeroporto internazionale delle Marche.
quelle di comando e controllo del drone e per lo più lasciate in
Il coordinamento tra i velivoli e il drone è avvenuto diretta-
ricezione a vantaggio, per la trasmissione, della più versatile
mente tra i piloti, essendo Formosa un pilota di Aviazione Ge-
comunicazione telefonica.
nerale e quindi in possesso di licenza di fonia aeronautica.
Rimaneva confrontarsi con la presenza di eventuali sistemi di
Per la presenza del pubblico è stata fatta un’analisi del rischio
disturbo “antidrone” possibili vista la situazione. È bastato co-
basata sulle segregazioni delle aree portuali già previste per
ordinarsi con chi si occupava della security a terra e conoscere
l’evento indipendentemente dall’attività APR.
intensità e raggio di eventuali dispositivi accesi. Una prova
Al pubblico infatti, sono state assegnate delle aree ben preci-
generale è stata effettuata il giorno prima dell’evento con i re-
se che prevedevano dei corridoi di evacuazione per eventuali
parti e gli equipaggi delle navi schierati, senza la presenza del
mezzi soccorso e isolavano le zone di servizio utilizzate per
pubblico, in maniera da testare i tempi di cambio delle batterie
parcheggio autorità, il retropalco completamente sgombro per
per permettere di coprire le due ore di evento, le interferenze,
evidenti ragione di security viste le numerose cariche istituzio-
il grande caldo e non ultimo… lo stress del pilota.
nali presenti. Proprio su queste aree, oltre che ovviamente in
«Inutile dire» conclude Giovanni Formosa, «che è stato un
mare, ha volato il drone.
grandissimo successo, con immagini davvero mozzafiato e
Il lavoro l'ha fatto tutto il Phantom sorprendenti, che hanno mostrato per la prima volta a migliaia
L’Apr scelto per le riprese è stato un Phantom 4 Pro Obsidian di italiani la Giornata della Marina da un’altra prospettiva e
perché di peso inferiore ai 4Kg (1,35Kg) più semplice da “ge- reso merito al grande impegno e dedizione che la Marina Mi-
stire” a livello normativo, dotato di sistema per la terminazione litare, con i suoi uomini e donne, mette ogni giorno al servizio
del volo e con una videocamera a bordo da 21Mpx e sensore della popolazione e della salvaguardia delle Istituzioni. Impa-
da un pollice. Utilizzando il radiocomando cendence, sempre gabile anche l’entusiasmo dei nostri allievi che hanno lavorato
della DJI, attraverso l’uscita SDI ed HDMI le immagini veni- per tutta la diretta seguendo il drone a vista e informando il
vano inviate in diretta al pubblico che poteva vederle grazie pilota, impegnato nelle inquadrature, di eventuali ostacoli fissi
all’istallazione di maxischermi oppure comodamente a casa in e mobili intorno al drone garantendo una costante Situational
diretta streaming web. Awareness». 
Gestire le interferenze di una intera flotta
«L’attività di safety più impegnativa» continua Formosa, «è
stata quella relativa alle interferenze, difficilmente individua-
bili con certezza, ma solo immaginabili vista la situazione. In-
sieme alla Marina sono state individuate le emissioni maggiori
come i radar delle navi militari sempre spenti a nave ormeg-
giata in banchina». Unici apparati accesi, quelli per le comu-
nicazioni, ma sono state valutate a frequenze molto diverse da

DRonEziNe - 68
scuola droni
club astra
Enac.CA.APR.025

ABILITAZIONI PILOTA REMOTO


VL/Mc (Multicottero tra 300g e 4 kg)
Basico
Istruttori
Conversione
L/Mc (Multicottero tra 4kg e 25kg)
Basico
Critico
Istruttori
Conversione

diventa pilota professionista di droni a pavia


Aviosuperficie Club Astra

Aviosuperficie Club Astra A.S.D.


Strada Provinciale 4, snc
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DRonEziNe - 69
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presso la nostra Aviosuperficie info@scuolavoloastra.it
lacie copilot

2 terabyte
e ci sta tutto il 4k che vuoi di stefano orsi

A chi non è mai capitato in vacanza o durante un


servizio fotografico di rimanere senza batteria o
aver finito lo spazio di archiviazione sulle schede di zazione che supporta con molta tranquillità i filmati in 4K
memoria? Che si abbia una macchina fotografica, 60fps sfornati dai droni DJI o dalle reflex di ultima ge-
una videocamera o un drone, il problema dell'alta nerazione. E il grande vantaggio di questo oggetto è che
risoluzione è sempre quello: mancanza cronica di non necessita di computer per eseguire il backup dei files
spazio dello storage multimediali dei dispositivi ad esso collegati.
Grazie ad Attiva Spa, distributore di droni DJI e dei dischi
LaCie, storica azienda molto conosciuta nel settore dello LaCie per la GDS (Grande Distribuzione Specializzata),
storage e di prodotti multimediali, in collaborazione con siamo riusciti a mettere le mani su questo piccolo “matton-
DJI, leader nella produzione di droni, ha presentato lo cino” tecnologico.
scorso febbraio LaCie DJI Copilot, un sistema di archivia- Il peso dell’unità di memorizzazione esterno è abbastanza
zione dati Boss (Backup On Set Solution) da 2TByte. elevato, circa 500 grammi, ma bisogna considerare che al
Si proprio così: due TeraByte! Una capacità di memoriz- suo interno è presente una batteria al Litio che ne permette

DRonEziNe - 70
payload

il funzionamento e fornisce persino l’alimentazione a di-


spositivi esterni o per ricaricarli.
Unboxing: che c'è nella scatola?
Andiamo con ordine, cosa troviamo dentro alla confezio-
ne? Sulla sinistra il Boss e sulla destra tutti i cavi di col-
legamento con l’alimentatore e moltissimi adattatori per
essere collegato a tutti i tipi di erogazione di corrente elet-
trica da muro. Inoltre un piccolo manuale scritto con carat-
teri leggibili – che non è cosa da poco di questi tempi – e
un adattatore per schede di memoria micro SD.
Accendiamolo!
I cavetti a disposizione sono davvero tanti e comprendono
connessioni con il DJI Copilot e vari tipi di connessione
USB, dalla porta standard alla micro USB al connettore
lightning per dispositivi iOS.
Una volta sistemato il caricabatterie da parete (con la spina
italiana, grazie LaCie), operazione semplice e veloce, si

DRonEziNe - 71
lacie copilot

procede con la carica del Copilot. Nel frattempo conviene Una volta terminata la prima configurazione, in teoria
scaricare da Apple Store o dal Google Play la applicazione non è più necessario né un computer né un tablet o uno
Copilot Boss. smartphone per fare le copie delle foto o dei video della
Una volta installata si può collegare al LaCie tramite la macchina fotografica, o del drone, è sufficiente collegare
porta più a destra, quella con il connettore a forma di il LaCie DJI Copilot al dispositivo e con il solo uso di un
cubetto che andrà selezionato scegliendolo tra i tre a di- pulsante fare un backup dei contenuti multimediali, met-
sposizione. Appena connesso al tablet o smartphone la tendo in sicurezza il “girato“.
applicazione chiederà di poter usare lo storage esterno e Se invece si vogliono eseguire operazioni più complesse,
si potranno configurare i parametri di uso. Dopo il primo addirittura editare video o foto memorizzate nel grande
settaggio sarà possibile, tanto per fare una prova, inserire spazio di memorizzazione disponibile sul Boss, bisogna
una banale scheda SD o MicroSD da usare con il comodo usare un dispositivo portatile o un computer collegato al
adattatore in dotazione e procedere a un semplice ed im- LaCie.
mediato backup dei files multimediali entro contenuti.
Spegnamo il computer Caratteristiche tecniche
Tenendo in mano il Boss si ha una piacevole
sensazione di solidità e compattezza. La gom-
ma grigia, che lo avvolge quasi completamen-
te, dà certamente una protezione da piccoli urti
accidentali e sicuramente una protezione da
spruzzi di acqua e polvere. Il cavo di connes-
sione principale, quello con il cubetto per in-
tenderci, si arrotola intorno al perimetro ester-
no e non dà alcun fastidio durante il trasporto
o l’utilizzo. Quando non è in uso, una ulteriore
protezione in gomma viene applicata sulle por-
te del device per evitare l’introduzione di spor-
co o altri oggetti.
Anche l'occhio vuole la sua parte e il design di
Neil Poulton si vede e si apprezza.
Lo spazio di memorizzazione interno è di 2
Terabyte, e una serie di informazioni sono mo-

DRonEziNe - 72
payload

strate sul display LCD, anch’esso protetto da spruzzi. Le


porte di connessione e cavi in dotazione sono i seguenti:
Cavi USB-C unità a PC portatile
•USB-C (USB 3.1)
•Da USB-C a USB-A
Connettori telefono e tablet
•Cavo Lightning per dispositivi iOS
•Cavo Micro USB per Android
•Cavo USB-C per Android
Tutte le azioni di copia e backup dal drone, dalla video-
camera o dalle unità di memoria esterne, sono eseguite Valutazione complessiva
tenendo premuto l’unico pulsante esterno e seguendo le L'unico difetto che ci sentiamo di portare all’attenzione,
indicazioni mostrate sul display. se di vero difetto vogliamo parlare, potrebbe essere il peso
È possibile copiare o annullare una copia premendo solo abbastanza consistente – 500 grammi – che nell’aggiun-
una volta il pulsante “gommoso” o tenendolo premuto per ta dello zaino del fotografo tra corpo macchina e obiettivi
qualche secondo. vari certamente non aiuta. Stessa cosa per il dronista, che
al seguito avrà diversi pacchi batterie e accessori.
Vantaggi e svantaggi Il prezzo potrebbe essere un piccolo freno, se lo paragonia-
Per fotografi professionisti, amatori e anche per tutti gli mo ad altri dischi esterni normali e di marchi meno blaso-
appassionati di video e fotografia aerea, i vantaggi di avere nati. Però qui nulla è lasciato al caso e si vede lo zampino
a disposizione uno spazio di 2 Terabyte, da usare come di DJI, che non ci ha messo solo il marchio ma ha ben
backup o come storage principale dopo aver riversato dalle presente quali siano le esigenze degli utilizzatori di droni
memorie convenzionali, sono enormi. e le ha risolte. 
Se poi ci aggiungiamo il fatto che il dispositivo è ben pro-
tetto dagli urti e dallo sporco, e si può usare nelle funzioni
la pagella del LACIE COPILOT
principali senza alcun computer, allora il gioco è fatto.
Le riprese in 4k sono affascinanti da vedere, ma decisamente
scomode da lavorare e soprattutto portare in giro. Una soluzione
da campo per salvare il girato di una giornata di lavoro, magari con
più droni, non può mancare tra le dotazioni di un professionista.
A parte il peso non certo piuma, in due terabyte ci stanno oltre 50
ore di girato 4K, difficile rimanere senza spazio con una unità simi-
le. Ottima la facilità di utilizzo, e la comodità di non dover avere un
computer a disposizione è impagabile.
lacie Confezione
copilot Estetica 
● Faciliità d'uso 
Prezzo 
€ 399
VOTO FINALE (4,7)

DRonEziNe - 73
SyllabuS
FORMARE OGGI I PILOTI DI DOMANI

UNA NUOVA CASA PER ITALDRON


di stefano orsi
Inaugurata a fine settembre la nuova location
operativa di Italdron, azienda storica presente nel Autorithy nazionale. Ora si occupano anche dei Centri di Ad-
settore dei droni sin dagli albori potremmo dire. destramento con una quindicina di basi secondarie sparse in
E lo fa in grande stile invitando amici, aziende e tutto il territorio italiano.
Sempre molto attivi, e attenti alle svolte del mercato, propon-
persino funzionari Enac gono non solo droni e servizi, ma vere e proprie soluzioni

I n uno splendido contesto storico alle prime porte di Ra- chiavi in mano. L’imponente sede ricavata da un enorme open
venna, nei pressi della ex fornace Zarattini, Il gruppo Ital- space. è stata suddivisa in zona di produzione, con macchine
dron, così si chiamano oggi quei quattro ragazzi che circa a controllo numerico, stampa in 3D e attrezzature per lo svi-
10 anni fa fecero capolino nel mondo dei droni, ha inaugurato luppo di speciali stampi. Una zona chiamata “museo” o me-
la nuova sede in pieno stile Silicon Valley. glio esposizione dove si affiancano le vecchie realizzazione di
Italdron, quali lo Scrabble ad esempio con i più recenti drone
Da dove tutto ha avuto inizio Levante, Titan 4HSE o EVO 4HSE.
Tommaso Solfrini, Luciano Morigi, Stefano Russo a cui si A cui aggiungere zona dedicata alla formazione dei futuri pi-
aggiunge negli ultimi tempi Nicola Nizzoli fecero la loro com- loti di apr, che è la sede operativa e principale della Italdron
parsa ufficiale durante il terremoto che devastò diversi paesi
nell’entroterra emiliano. Le loro riprese eseguite con un drone
quadricottero denominato Scrabble, fecero
il giro dei vari TG nei giorni del sisma. Un
drone particolare per l’epoca costruito con
carbonio e altri materiali, bello da vedere e
innovativo: aveva le eliche sotto ai motori e
non sopra, per non influire sul flusso aerodi-
namico.
Da allora il team ravennate ha percorso molte
strade, che hanno intrapreso la via della rea-
lizzazione di servizi aerei, la fotogrammetria,
la ricostruzione in 3D dei modelli fotografati
dall’alto con i droni. Passando inevitabilmen-
te per la produzione diretta delle loro macchi-
ne, molto delle quali hanno ottenuto speciali
riconoscimenti e autorizzazioni anche dalla

DRonEziNe - 74
SyllabuS

Come in America
Academy. Sopra invece troviamo gli uffici amministrativi e la
Giardino, bar e piscina per lavorare meglio e più
parte commerciale fisica e online di Dronirc e Woop, dedicata
contenti. Le startup californiane fanno scuola.
alla mobilità urbana elettrica e ai droni naturalmente.
Nella parte esterna infine, un giardino e area relax nella quale
titolari e dipendenti possono interrompere le attività lavorative ICSAROS (RE)
Enac.CA. Apr.0.049
per un piccolo break , una colazione o un pranzo di affari.
Un augurio a Italdron Group e a tutto il suo numeroso staff
da parte di chi, come noi di Dronezine, li ha sempre seguiti e
ammirati da vicino in tutti questi anni. 

IcaroS s.r.l. centro di addestramento, formazione e consulenza per


futuri piloti/figure professionali operanti con Sistemi Aeromobili a
Pilotaggio Remoto – sapr, supporta la creazione di nuove opportuni-
tà di lavoro per applicazioni in svariati ambiti quale civile, industriale
ed agricolo. Il Centro di Addestramento ha sede operativa in via To-
gliatti 2 42048 Rubiera (RE) mentre l’addestramento pratico è svolto
presso l’Aviosuperficie di Sassuolo.

segreteria@icaroschool.com
0522 1831522
ADDESTRAMENTO sapr
VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG)
BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE

DRonEziNe - 75
SyllabuS
ITALDRON ACADEMY AEROCLUB DI VARESE (VARESE)
(RA,PE,CE,TS,CA,PI,PE,VE, PA, FG) Enac.CA. Apr.004 Enac.CA. Apr.003

Italdron Academy si rivolge a coloro che aspirano a diventare piloti L’Aeroclub di Varese opera sull’aeroporto di Venegono Inferiore,
Sapr professionisti in possesso della regolare Licenza Enac e a chi sia sede amministrativa e operativa di una delle più prestigiose scuo-
già in possesso di un attestato di operatore sapr e necessiti di con- le di volo in Italia. Tra i punti di forza un gruppo di istruttori pro-
vertire le competenze di Edizione 1 in licenza Enac, rispettando la fessionali, motivati e con una consolidata esperienza nel campo
normativa vigente. dell’addestramento. La scuola è autorizzata, nella categoria MC
La massima professionalità e un corpo docenti altamente qualificato (Multicottero) classi VL e L ad effettuare corsi teorico / pratici
sono la garanzia che fa del Centro di addestramento Italdron Aca- per ottenere l’Attestato di Pilota Apr, l’Abilitazione alle Operazioni
demy la soluzione ideale per chi è alla ricerca di formazione, consu- Critiche, l’Abilitazione ad Istruttore e la Conversione delle Com-
lenza e assistenza nell’ambito sapr professionale. petenze per i vecchi attestati.

academy@italdron.com Tel 0331 864128  Fax 0331 868104


0544 1878166 info@aeroclubvarese.it  www.aeroclubvarese.it
ADDESTRAMENTO sapr ADDESTRAMENTO sapr
VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG) COSTI: 450 € TEORIA, PRATICA SECONDO ESIGENZE INDIVIDUALI
BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE

DRONE AVIATION (ROMA) AlphaLima (Torino, Cuneo, Genova)


Enac.CA. Apr.006 Enac.CA. Apr.007

Presso il Centro di Addestramento Drone Aviation è possibile Alpha Lima Aviation srl è, dal 2014, la prima scuola per piloti di
svolgere un percorso formativo completo per divenire pilota di droni in Piemonte ed ha formato allievi provenienti da tutta Eu-
Apr ufficialmente riconosciuto da Enac per categorie e classi di ropa. Non effettua operazioni specializzate conto terzi (saremmo
Apr a scelta tra Ala Fissa e Multirotori. inammissibilmente concorrenti dei nostri allievi, dicono) e usano
solo macchine di altissimo livello costruite da Pro S3, MC Clic e
MJ. La scuola è stata votata dagli ex allievi come la prima scuola
in Italia per qualità di insegnamento ed è in seconda posizione
nella classifica globale DronEzine.
Tel: 06 66183614
info@droneaviation.info Tel 011-542284 (TO)  392-4905310 (CN)  388-8000880 (GE)
info@alaviation.it  scuoladronigenova@gmail.com
ADDESTRAMENTO sapr www.007.srl
VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE ADDESTRAMENTO sapr
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG) VL/Mc(MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
VL/AP (ALA FISSA>4KG <25 KG)
BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE

DRonEziNe - 76
SyllabuS
aerovision academy (RM, LE, PA, BA, SIBARI ) FTO PADOVA (PADOVA)
Enac.CA. Apr.009 Enac.CA. Apr.008

Le lezioni di teoria si tengono presso la nuova Academy in via Il corso è suddiviso in una parte teorica (16 ore + quiz finale) che
Duccio di Buoninsegna, 55 a ROMA (EUR) e la pratica presso il sarà svolta in aula e di norma prevederà due domeniche consecu-
centro volo FLYRoma in Via Prenestina Nuova a Roma. tive nei mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre per agevolare chi
Inoltre la scuola offre anche i corsi di Aero Filmaking dedicati a lavora e studia durante la settimana.
chi intende apprendere tutte le tecniche di ripresa video ed edi- La parte pratica invece verrà organizzata direttamente con gli
ting del materiale girato e produrre un video in autonomia dalla istruttori di volo e potrà essere svolta in base alle singole esigenze
scrittura alla post produzione. Dopo l’attestato i servizi proseguo- e occuperà 2 o 3 giornate di volo (in funzione delle disponibilità).
no come consulenza per la dichiarazione di rispondenza, l’iscri- Le ore di volo previste dalla normativa sono 5, suddivise in 30
zione sul portale D-Flight e il QR code da applicare sui mezzi. missioni di volo.
Tel: 06 5190363 info@ftoremotefly.com
www.aerovision.online www.ftoremotefly.com/corsi

ADDESTRAMENTO sapr ADDESTRAMENTO sapr


VL/Ap BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
VL/Mc BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE BASICO/CONVERSIONE
L/Mc BASICO/CRITICO/STRUTTORI/CONVERSIONE L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG)
L/As BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE BASICO/CONVERSIONE

Cirrus Aviation (bologna) Gen. Collarile (BENEVENTO)


Enac.CA. Apr.012 Enac.CA. Apr.18

L’associazione nasce nel 1992, fondata da alcuni appassionati del


La scuola opera nell’aviosuperficie di Ozzano Emilia, ben nota agli volo e già operanti nel settore aeronautico con la denominazione
appassionati perché sede di una importante manifestazione aero- di Club Aereo Benevento.
modellistica. Si tratta di un’azienda giovane ma che poggia sulle La sua sede è sull’ex aeroporto militare di Olivola usato durante
solide basi di una forte passione per il volo e di una grande profes- la Seconda Guerra Mondiale quale base operativa per i caccia del
sionalità e preparazione. “Il volo è la nostra vita e la nostra missione regime e della Luftwaffe. Sullo stesso Aeroporto ebbe anche sede
è esserci, per tutti coloro che al volo vogliono avvicinarsi, per passio- la Società Aeronautica Sannita che venne assorbita in seguito dal-
ne, per professione, per hobby” dicono i responsabili della struttura. la Aermacchi.
Tel: 051795009 mobile 3474234568 www.aeroportobenevento.it
www.cirrusaviation.it Tel: 0824 776264

ADDESTRAMENTO sapr ADDESTRAMENTO sapr


VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG) VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/CONVERSIONE BASICO/CRITICO/CONVERSIONE
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG) L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG)
BASICO/CONVERSIONE BASICO/CRiTICO/CONVERSIONE/

Sconto 10% ai soci e abbonati di DronEzine


I centri presentati in questa rubrica sono tutti convenzionati con DronEzine. I soci in regola con i versamenti e gli abbonati hanno diritto allo sconto

DRonEziNe - 77
SyllabuS
MILANO MONGOLFIERE (PAVIA) CLUB ASTRA (PAVIA)
Enac.CA. Apr.023 Enac.CA. Apr.025

Milano Mongolfiere è una società certificata come operatore per Club Astra è una famosa scuola per VDS (aerei ultraleggeri) ca-
il trasporto passeggeri con mongolfiere e come scuola di volo pitanata dall’ingegner Nando Groppo, che ha messo a disposizio-
autorizzata a fornire istruzione per questo particolare tipo di ne dei propri allievi i suoi innumerevoli anni di esperienza come
aeromobili. Dal 2014 ha deciso di mettere a disposizione le sue pilota, progettista e costruttore di aerei ultraleggeri. In più di un
competenze nell’istruzione anche a coloro che desiderano diven- quarto di secolo di attività hanno conseguito l’attestato VDS. L’A-
tare operatori professionisti di Sapr, creando il marchio Milano viosuperficie Club Astra è stata sede per lo svolgimento di tre cor-
Droni. La struttura è a soli 25 km da Milano. La struttura è in si istruttori nazionali tenutisi nel 1999, nel 2002 e nel 2005.
grado di aiutare il neo operatore anche nella redazione della ma- La scuola si trova a Mezzana Bigli, comodamente raggiungibile
nualistica necessaria, richiesta dalla vigente normativa sui droni. da Milano, Genova e Alessandria.
Tel: 393 9555181  0382 973674 Tel: 0384 88097
www.milanodroni.com www.scuolavoloastra.it

ADDESTRAMENTO sapr ADDESTRAMENTO sapr


VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG) VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE BASICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG) L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG)
BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE BASICO/CRITICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE

GEOSKyLAB (BERGAMO) CARDTECH (PADOVA e potenza)


Enac.CA. Apr.026 Enac.CA. Apr.028

La padovana Cardtech è socio fondatore dell’associazione di ca-


GeoSkyLab è stata la prima azienda autorizzata dall’Autorità Ae- tegoria AiDroni, e vanta una esperienza quinquennale anche nei
ronautica Enac come organizzazione di consulenza e d’addestra- servizi industriali e agricoli. La struttura conta su quattro istrut-
mento piloti droni. tori,quattro esaminatori, sette piloti e cinque Apr. È una delle
Il fondatore Carlo Giorgio Facchetti proviene dal mondo aero- pochissime scuole a offrire anche corsi per elicotteri senza pilota.
nautico e vanta un’esperienza come pilota professionista con oltre
Tel: 335 5387925
2.500 ore di volo, e dal 2010 si occupa di droni professionali.
corsi@cardtech-srl.it
La sede operativa di GeoSkyLab si trova presso il Polo d’Innova-
zione Tecnologica a Dalmine (Bg).
ADDESTRAMENTO sapr
www.geoskylab.com VL/Ap (ALA FISSA >300g <4 KG) - L/Ap (Ala fissa >4kg <25 KG)
Tel: 393 8982297 BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
L/Hc (ELICOTTERI >4KG <25 KG)
BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
ADDESTRAMENTO sapr
VL/MC (MULTICOTTERI >300g <4KG)
VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
BASICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE
L/MC (MULTICOTTERI >4KG <25KG)
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG)
BASICO/CRITICO/ ISTRUTTORI/CONVERSIONE
BASICO/CRITICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE

Altri centri di addestramento non convenzionati


sono attivi nelle sedi di Roma, Ravenna, Ancona, Caserta, Bologna, Bari e Torino. Li trovi tutti su www.dronezine.it menu scuole

DRonEziNe - 78
SyllabuS
ETRURIA VOLO (Arezzo) zefiro ricerca&innovazione (lucca)
Enac.CA. Apr.030 Enac.CA. Apr.034

Etruria Volo Srl nasce nel 2015 ed ha la sua base operativa presso
l’Aero Club Serristori di Castiglion Fiorentino (AR). Zefiro Ricerca & Innovazione è un’organizzazione consulente e
Un Team di esperti piloti, ingegneri e istruttori è a disposizione di un Centro di Addestramento certificato Enac per la promozione,
privati, imprese ed enti pubblici e fornisce consulenza sia in Italia lo sviluppo, e la formazione di nuove figure professionali, piloti
che all’estero. ed operatori, dei Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto per le
Etruria Volo Srl è stata riconosciuta da Enac come Operatore applicazioni nell’ambito civile, agricolo e industriale.
sapr, ATO e Centro di Addestramento. Fornisce formazione teorica e addestramento pratico ai piloti,
consulenza e supporto tecnico per attività sperimentali e per la
Tel: 0575 653445 predisposizione di tutta la manualistica necessaria.
info@etruriavolo.it
www.zefiroinnovazione.it
ADDESTRAMENTO sapr Tel: 0583 1536284 (dalle 9,00 alle 13,00)
VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE ADDESTRAMENTO sapr
L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG) VL/Mc (MULTICOTTERI >300g <4 KG)
BASICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE BASICO/CRITICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE
VL/Ap (ALA FISSA>300g <4 KG) L/Mc (MULTICOTTERI>4KG <25 KG)
BASICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE BASICO/CRITICO/CONVERSIONE/ISTRUTTORE

Aeroclub ceraso (BARI) HELI PROTECTION EUROPE (RI,BO,MI)


Enac.CA. Apr.035 Enac.CA. Apr.40

La sede dell’Aeroclub Ceraso è un’aviosuperficie situata nel ter-


ritorio comunale di Altamura, al Km 12,5 della Strada Provinciale Heli Protection Europe (HPE) è una compagnia specializzata
151 che collega Altamura a Ruvo di Puglia. Con 25 anni di storia in gestione dell’aeronavigabilità, formazione, addestramento ed
l’aviosuperficie pugliese si è aperta ai droni tre anni e mezzo fa, operazioni con elicotteri, aerei ed RPAS (droni). Creata nel 2009
con i primi corsi per l’Attestato di Pilota remoto. Responsabile da società europee leader nel settore aeronautico, organizza corsi
della formazione è il comandante Pasquale Pichichero, pilota di per l’ottenimento dell’Attestato di pilota remoto a Rieti e nelle sedi
aerei ed elicotteri. La struttura offre anche ristorazione e camere secondarie di Milano (Cerro Maggiore) e Bologna Argelato pres-
a disposizione degli allievi fuori sede. so il polo industriale Centergros.

080 3036603 cell. 3394346599 www.hpeurope.it


ghibli.ceraso@alice.it Tel. +39 329 664 5984 - scuoladroni@hpeurope.it

ADDESTRAMENTO sapr ADDESTRAMENTO sapr


VL/Mc BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE VL/Ap BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
L/Ap BASICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
VL/Mc BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
L/Mc BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE

VUOI IL “PATENTINO” PER I DRONI?


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DRonEziNe - 79
SyllabuS
aeroclub firenze (firenze) xcrowd (Napoli)
Enac.CA. Apr.047 Enac.CA. Apr.048

L’Aeroclub di Firenze ha ben 91 anni di storia, da sempre è sta- “Siamo professionisti del mondo dei droni, che hanno lavorato
to impegnato nella formazione di giovani piloti con licenze PPL, sodo per trasformare la propria passione in lavoro. Siamo perso-
molti dei quali sono diventati in seguito comandanti di Linea. ne cresciute puntando in alto, ma con l’obiettivo di non perdere
Già con il primo regolamento Enac sui Mezzi Aerei a Pilotaggio il contatto con le strade e la gente. Per questo abbiamo deciso di
Remoto veniva accreditato come scuola rilasciando decine di at- spezzare le rigide barriere del nostro settore e aprirlo a chi la pen-
testati, dal settembre 2017 diviene Centro di Addestramento. sa come noi, a chi ce l’ha fatta o semplicemente a chi ci vuole pro-
Il Corso di Teoria viene svolto nei locali dell’Aeroclub presso l’A- vare” dicono i responsabili della scuola napoletana e si rivolgono
eroporto Amerigo Vespucci di Firenze, mentre la parte pratica ai giovani nerd, cresciuti con le dita piantate su un joypad, oltre
viene fatta presso il Campo Di Volo di Empoli (FI) che alle aziende che vogliono volare alto.

Tel. 055 317313 Tel. 392 5486471-348 3841343


www.aeroclubfirenze.it www.xcrowd.it

ADDESTRAMENTO sapr ADDESTRAMENTO sapr


VL/Mc BASICO/CRITICO/CONVERSIONE VL/Mc BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE
L/Mc BASICO/CRITICO/CONVERSIONE L/Mc BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSION

aprflytech (Milano) Cogtech (CT, RG)


Enac.CA. Apr.051 Enac.CA. Apr.053

AprFlyTech è un team composto da professionisti tra cui avvo- Il punto di forza e’ costituito dal team “Training” di Istruttori ed
cati, Ingegneri, personale certificato Enac, istruttori di volo Enac, Esaminatori: tutti professionisti del mondo Aeronautico con va-
particolarmente attenta ai progetti sapr legati alla sicurezza e sta esperienza. I team-leader hanno al loro attivo decine di mi-
videosorveglianza. Oltre alla scuola di volo per l’ottenimento gliaia di ore di volo ed istruzionali conseguite presso compagnie
dell’Attestato di Pilota Remoto, l’azienda milanese è produttore sia aeree e forze armate nazionali ed internazionali. Parte del team
di grandi droni specializzati nel controllo del territorio, come lo anche giovanissimi talenti ricchi di passione e motivazione.
Stealth, sia di kit di conversione per trasformare in trecentini gli La tecnologia è in parte autoprodotta, in parte prodotta dai mi-
Spark. I corsi si svolgono per la parte teorica a Paderno Dugnano gliori provider nazionali ed internazionali per la formazione ele-
(MI), la parte pratica a Bovisio M.go (MB). arning, per consentire agli allievi di studiare comodamente da
casa, svolgendo parte del corso online, di simulatori di volo dedi-
Tel. 389 4222 450 - 029 1089 201
cati al pilotaggio dei droni, di tool didattici interattivi anche VR.
www.aprflytech.it
www.cognitive-aviation-training.com
ADDESTRAMENTO sapr Tel. 392 0369877
VL/Mc BASICO/CRITICO/CONVERSIONE
L/Mc BASICO/CRITICO/CONVERSIONE
ADDESTRAMENTO sapr
Corsi per trecentini - corsi per hobbisti
VL/Mc BASICO/CRITICO/ISTRUTTORI/CONVERSIONE

Corsi non obbligatori


In diverse scuole convenzionate sono attivi i corsi #IoVoloSicuro per hobbisti e #IoVoloTrecentino per operatori di micro sapr inoffensivi

DRonEziNe - 80
scuole convenzionate

Pisa: Italdron Academy srl


SyllabuS
Aviosuperficie Valdera, Stradone Ricciardi - Capannoli (PI)
Tel 0544 1878166 - academy@italdron.com - www.italdron.com/it/academy

UMBRIA
Perugia: Italdron Academy
Aviosuperficie Monte Melino - Via Case Sparse, 37 Magione (PG)
Tel 0544 1878166 - academy@italdron.com - www.italdron.com/it/academy

ABRUZZO
L’Aquila: Aero Club L’Aquila
apr@aeroclublaquila.it - www.aerocublaquila.it
Telefono: 0862 1965795 - 324 5337367- 328 2320752

Pescara: Italdron Academy


Campo Volo Vestina Volandia, Contrada Fiorano 31 - Loreto Aprutino (PE)
Tel 0544 1878166 - academy@italdron.com - www.italdron.com/it/academy

Teramo: CardTech
Piazzetta Modin 12/2 35129 Padova Tel 329 7548019

LAZIO
Roma: Drone Aviation Srls
Via Giulio Pittarelli, 169 - 00166 Roma
sei socio di dronezine? Tel: 06 66 18 36 14 - info@droneaviation.info - www.droneaviation.info
qui hai lo sconto Roma: Aerovision Academy
Via Duccio di Buoninsegna, 55 – 00142 Roma
PIEMONTE e LIGURIA Tel 06 5190363 - giovanni.formosa@aerovision.it - www.aerovision.online
Torino, Cuneo, Genova: Alpha Lima Aviation
Torino via Giolitti, 4 Sedi a Torino, Cuneo e Genova ROMA: Italdron Academy
Tel 011-542284 Mobile 392-4905310 info@alaviation.it - www.007.srl Università “la sapienza”, P.lr Aldo Moro, 1 lazio.academy@italdron.com 347/8662396
LOMBARDIA Rieti: Heli Protection Europe
Milano (Cerro Maggiore): Heli Protection Europe Via Marco Curio Dentato, 106, 02100 Rieti RI
Via Marco Curio Dentato, 106, 02100 Rieti RI www.hpeurope.it - Tel. +39 329 664 5984 - scuoladroni@hpeurope.it
www.hpeurope.it - Tel. +39 329 664 5984 - scuoladroni@hpeurope.it
CAMPANIA
Milano (Paderno Dugnano): AprFlyTech Benevento: Aeroclub Gen. Collarile
20037 Paderno D.no (Mi), V. Costantino Nigra, 2 Strada complanare Fragneto- Benevento Contrada OLIVOLA s.n.c.
www.aprflytech.it: 389 4222 450 - 029 1089 201 - info@aprflytech.it Telefono/Fax: 0824 77 62 64 Mail: info@aeroclubbenevento.it
Bergamo (Dalmine): Geoskylab Caserta: Italdron Academy
Polo Innovazione Tecnologica - Via Albert Einstein, 5 - 24044 Dalmine (BG) Aviosuperficie La Selva - Via Iardino, 23 Vitulazio (CE)
info@geoskylab.com - Tel. 393-89.82.297 Tel 0544 1878166 - academy@italdron.com - www.italdron.com/it/academy
Varese: Aeroclub di Varese Napoli e Salerno: X-Crowd
Aeroporto di Venegono Inferiore via Arturo Ferrarin Vico Acitillo 144, 80127, Napoli Tel. 392 5486471-348 3841343 – training@xcrowd.it
info@aeroclubvarese.it www-aeroclubvarese.it
BASILICATA
Pavia (Mezzana Bigli): Club Astra Potenza: CardTech
Strada Provinciale 4, sncMezzana BigliPV27030 Piazzetta Modin 12/2, Padova - corsi@cardtech-srl.it 335 5387925
info@scuolavoloastra.it 0384 88097 – 0384 88097
Matera: Milano Mongolfiere
Pavia (Villanterio): Milano Mongolfiere Aeroporto di Pisticci tel uff.0382 973674- tel.mob.393 9555181 i
Via Monte, 27019 Villanterio PV nfo@milanomongolfiere.com
Telefono: 0382 97367 info@milanomongolfiere.com - www.milanodroni.com
PUGLIA
VENETO Bari: Aerovision Academy
Padova: FTO Padova srl Viale Caduti di Nassiriya 22 Bari tel: 0802222189
Aeroporto Civile di Padova - Via Sorio 89
Tel 049 723402 Foggia: Italdron Academy
info@ftoremotefly.com - www.ftoremotefly.com Campo Volo Gargano loc. Macerone Foggia (FG)
0544 1878166 academy@italdron.com - www.italdron.com/it/academy
Padova: Cardtech
Piazzetta Modin 12/2 - www.cardtech-srl.it - corsi@cardtech-srl.it Altamura (BA): Aeroclub Ceraso
Tel 335 5387925 Via Della Libertà, 74 Santeramo in Colle (BA)
080 3036603 cell. 3394346599 - ghibli.ceraso@alice.it
Venezia: Italdron Academy
Aviosuperficie del Litorale di Caorle, Strada Tezzon 30, Caorle (VE) Martorano (LECCE): Aerovision Academy
veneto.academy@italdron.com - 041 8876936 Via Duccio di Buoninsegna, 55 – 00142 Roma
Tel 06 5190363 - giovanni.formosa@aerovision.it - www.aerovision.online
Verona: Airpower
Via Torre, 67 37023 Grezzana VERONA Tel. 045.5117752 info@airpower.it BASILICATA
Potenza: CardTech
FRIULI VENEZIA GIULIA Piazzetta Modin 12/2 - Padova
Trieste: Italdron Academy srl www.cardtech-srl.it - corsi@cardtech-srl.it - Tel 335 5387925
Borgo Grotta Gigante, 68 - Scronica (TS)
0544 1878166 academy@italdron.com - www.italdron.com/it/academy CALABRIA
Sibari: Aerovision Academy
EMILIA ROMAGNA Località Contrada Pantano Rotondo, 87011 Cassano Ionio CS
Ravenna: Italdron Academy srl Tel: 09811896559
Via Faentina, 175/A c/o Centro Mir 48124 Fornace Zarattini (RA)
Tel 0544 1878166 - academy@italdron.com - www.italdron.com/it/academy Catanzaro: Dron-e
Via Antonio Lombardi, 12 / Viale De Filippis, 58 88100 – Catanzaro (CZ)
Bologna: Cirrus Aviation Tel. 0961770591 amministrazione@dron-e.it
Aviosuperficie Guglielmo Zamboni Via Sabbionara 5 - Ozzano dell’Emilia (BO).
info@cirrusaviation.it - www.cirrusaviation.it Tel: 051795009 mobile 3474234568 SARDEGNA
Sassari (S’Aspru): Aero Club L’Aquila
Bologna: Heli Protection Europe apr@aeroclublaquila.it - www.aerocublaquila.it
Via Marco Curio Dentato, 106, 02100 Rieti RI Tel. 0862 1965795 - 324 5337367- 328 2320752
www.hpeurope.it - Tel. +39 329 664 5984 - scuoladroni@hpeurope.it
Cagliari: Italdron Academy
Reggio Emilia: IcaroS Aviosuperficie Pitzu Planu - Settimo San Pietro (CA)
via Togliatti 2 – 42048 Rubiera (RE) Tel 0544 1878166 - academy@italdron.com - www.italdron.com/it/academy
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