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LA COLLANA FUORISCENA

Arti sceniche su carta


Glifo Edizioni via Beato Angelico 53 90145 Palermo info@glifo.com www.glifo.com Editing: Sarah Di Benedetto Progetto grafico e impaginazione: Luca Lo Coco Dallomonimo libro di Attilio Bolzoni (BUR Rizzoli 2008) stato tratto Parole dOnore. Le voci della Mafia adattamento teatrale di Attilio Bolzoni e Marco Gambino, con la regia di Manuela Ruggiero ISBN 9788898741021 Prima edizione in Fuoriscena gennaio 2014 Tutti i diritti riservati Videoscenografie di Gabriel Zagni, con lassistenza di Nadia Cassino Disegno luci e fotografie di scena di Giorgio Palmera

Parole dOnore Teatro inaugura la collana Fuoriscena della nostra giovane casa editrice Glifo Edizioni. Dopo aver intrapreso il nostro viaggio nelleditoria con la collana Margivaganti, dedicata al mondo dei creatori darte irregolare, e con il suo primo volume, pubblicato in occasione della fortunatissima mostra Annamaria Tosini. Giardini e sculture di carta presso lOrto Botanico di Palermo, continuiamo il nostro percorso ripartendo ancora una volta dalla nostra citt, da Palermo, che seppur gravemente danneggiata dalla crisi culturale dominante in ambito italiano, nelle difficolt riesce spesso a scovare energie profonde e sincere, capaci di produrre opere deccezionale ingegno e creativit.

Glifo Edizioni

La collana Fuoriscena

Lopportunit di realizzare il presente volume ci stata offerta da Marco Gambino, straordinario attore palermitano che da anni vive a Londra recitando in palcoscenici di successo. La tourne internazionale di Parole dOnore impegna Marco gi da svariati anni ma solo dopo quattro anni dal suo debutto inglese nel 2009 che lo spettacolo riesce a raggiungere Palermo. Il testo teatrale, desunto dallomonimo libro pubblicato da Rizzoli nel 2008 e firmato dal giornalista Attilio Bolzoni, un affascinante racconto di mafia narrato dai suoi principali esponenti. Una riflessione sulla mafia e sul suo primo territorio dazione, la Sicilia. Lo spettacolo approda per la prima volta in Sicilia, scenografia naturale di questo tragico racconto, e Glifo Edizioni, cogliendo lopportunit di poter riflettere su temi che coinvolgono la nostra terra, ha voluto evidenziare leccezionale spessore di questo monologo pubblicando un volume che fosse capace di riportare su carta la scena multimediale che lo caratterizza (parole, gesti, immagini, videoproiezioni, suoni). Parole dOnore Teatro lega intimamente testo, didascalie di scena e immagini per suggerire al lettore lidea della recitazione nella sua scenografia teatrale, lasciando sempre ampio margine allimmaginazione individuale.

Fuoriscena questo: scenografia immaginata, teatro fuori dal teatro, un volo di fantasia. Una collana pensata per suggerire un palco che pu accogliere un attore, una ballerina o un violinista e offrire al lettore la possibilit di osservarne la recitazione, la danza o di ascoltarne le dolci note nellintimit della propria lettura. Il logo della nostra nuova collana un sipario chiuso (la forma delle pieghe ricorda il sipario del Teatro Massimo di Palermo) che sormonta la scritta fuoriscena in carattere minuscolo e corsivo. Limpostazione grafica delle copertine dei volumi appartenenti a questa collana sar sempre uniforme, varier invece il colore che, fatta eccezione in questo primo volume dedicato al tema della mafia, sar sempre vivace. Lestetica adottata ricalca quella del periodo floreale e dei libretti dopera di fine Ottocento ripensati in chiave contemporanea: linee pi nette, fondi omogenei e un pizzico di malinconia decadente tipica del mondo di oggi (i toni grigi uniti a ramoscelli secchi e senza fiori enfatizzano laspetto romantico-decadente della prima copertina di Fuoriscena, quasi un gesto scaramantico verso i colori pi vivaci!).

PAROLE DONORE TEATRO


Le voci della Mafia

< monologo in atto unico >

Su una struttura di 4 metri di lunghezza per 3 di altezza, ricoperta da un tulle e posta al centro del palco, proiettata la scritta Parole dOnore. Buio in sala. Una luce a lato del palco illumina il profilo di un Uomo dOnore. Luomo guarda negli occhi uno del pubblico, poi, dopo un lungo silenzio, si rivolge a lui con molta calma. Parla molto lentamente. Con pause, con silenzi. Antonino Rotolo Prima ti voglio dire che mai avrei pensato di incontrarti o di farti venire a casa mia, ma siccome Nicola un amico ed pure nipote di Pietro che tu conosci ed un fratello mio Nicola ci tiene moltissimo a te, al punto che mi ha convinto di farti venire oggi. E tu sei qua per questo.

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Bolzoni, Gambino, Ruggiero

Parole dOnore Teatro

Tu non sei qua perch sei tu, tu sei qua perch sei lui. Ora prima di parlare ti voglio dire una cosa: purtroppo fra me e te c un dirupo, c un fosso grosso, quindi ci vuole un ponte per passare e siccome sono abituato a parlare chiaro, io a oggi a te ti parlo chiaro. Tu sei nipote di Totuccio Inzerillo, il quale Totuccio Inzerillo e altri, senza ragione alcuna, sono venuti a cercarci per ammazzarci, ma nessuno gli aveva fatto niente. Ci hanno cercato e ci hanno trovato. Non siamo stati noi a cercarli. E si creata questa situazione di lutti e di carceri. E la responsabilit di tuo zio e compagni, se ci sono morti e se ci sono carcerati. Quindi io ti dico che non c differenza tra voi che avete i morti e fra le famiglie che hanno la gente in galera per sempre, perch sono morti vivi, o sono pure morti Tuo zio venuto a cercarci fino a casa per scipparci le teste senza che gli avevamo fatto niente per una questione di denaro e di potere. Io di personale non ho niente ma i tuoi parenti litigavano con tutto il mondo io di personale ho una cosa: che avevano messo pure me nella lista. Tutti quelli che mi avevano messo nella lista e facevano parte della lista, per me devono fare solo una fine. Per siccome Nicola mi ha detto che sei una brava persona, un bravo ragazzo, per tu sappi che devi stare al tuo posto. Tu devi stare nna to casedda senza scavalcarla

mai, fra me e te ci divide un vadduni e questo vadduni lha costruito tuo zio, non noi. Quindi non che ci possiamo unire: perch tu non ti chiami Inzerillo, ma sei Inzerillo.

Sulla struttura scenica che fa da schermo scorrono pagine di libro che lentamente sfumano scoprendo dietro al tulle lattore seduto su una sedia e illuminato dal basso. Luomo indossa un largo maglione di cashmere. Luomo Riina. Silenzio. Poi Riina parla.

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Bolzoni, Gambino, Ruggiero

Parole dOnore Teatro

GIORNALISTA Mafia e antimafia. O non se ne parla mai o se ne parla troppo. Delitti eccellenti e mandanti invisibili. Tante stragi, mai testimoni. Tutto mafia o niente mafia. Agli italiani lha fatta conoscere Leonardo Sciascia con Il Giorno della civetta. Era il 1961. La luce sul giornalista si abbassa gradualmente. Sullo schermo sono proiettate immagini di Salvatore Riina e altri mafiosi dietro le sbarre. I volti dei mafiosi si trasformano in animali. Si sentono delle voci: Z Tot! Z Totuccio! ssa benedica z Tot!. Luce su Riina seduto dietro lo schermo come prima. Le voci si arrestano.

SALVATORE RIINA La megghiu parola chidda cca nun si dici. Ai pentiti ci viene facile accusare Salvatore Riina perch cos hanno pi case, pi soldi, pi villa, pi benestare. E allora Riina mandante, e allora Riina fici questo. Glielo voglio dire signor presidente: camminano a braccetto, si tengono mani per mani e dicono bugiarderie i pen-ti-ti. Quello che dice uno, diciono tutti gli altri, una specie di fotocopia . I pentiti sono unarma troppo pericolosa, fanno quello che vogliono, io sono il parafulmine di questi qua. Scaricano tutto su questa persona perch sono pi creduti. Ecco perch mi accusano tutti, parlano di Riina e alzano la pagella. I pentiti non sono oro colato, sono infami sono una manata di indegni Io li chiamo pentiti con il mio dialetto perch sono un seconda elementare e sono un povero analfabeto una volta cerano le lettere anonimi e ora che vengono cestinate e non sono pi valide si sono creati questi pen-ti-ti. Che cosa fanno? Una volta la lettera non era firmata, questi si firmano e sono tutti un abbraccio, si prendono i mesati, gli stipendi. Io laltro giorno leggevo un libro, mi pare che era del cardinale Martino, mi pare che diceva Dio, dove andiamo? Ma signor presidente, con questi pentiti lItalia dove deve andare? Tommaso Buscetta ha viaggiato, ha viaggiato troppo stato a Milano, stato a Torino, stato in America, stato in Bra-

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PAROLE DONORE NEI TEATRI DEUROPA


dalla prima rappresentazione a oggi

Ladattamento drammaturgico Parole dOnore Teatro, tratto dallomonimo libro del giornalista e profondo conoscitore della mafia Attilio Bolzoni (BUR Rizzoli 2008), nasce da unidea di Marco Gambino che lo scrive insieme a Bolzoni e Manuela Ruggiero dando vita ad una piece teatrale unica che racconta la mafia siciliana dallinterno, senza mediazioni, aggettivi o commenti. Una rappresentazione del fenomeno mafioso lontana dai luoghi comuni. Dichiarazioni, conversazioni, interviste rilasciate nellarco di un trentennio dai boss mafiosi diventano una drammaturgia di straordinario effetto in cui Marco Gambino, nel dar voce ai protagonisti di Cosa Nostra, dimostra una abilit interpretativa molto flessibile e dinamica.

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INDICE

La collana Fuoriscena 07 I miei appunti di Attilio Bolzoni 15 Quando non percepiamo il senso di Marco Gambino 21 Fuori dalle righe di Manuela Ruggiero 27 Parole dOnore Teatro di A. Bolzoni, M. Gambino, M. Ruggiero 31 Parole dOnore nei teatri dEuropa 71

Un inventario di follie. Una combinazione fra il delirio e la logica pi implacabile, fra la paranoia e una spaventosa razionalit. Non solo un linguaggio e non solo un codice quello di mafia: esercizio dintelligenza, esibizione permanente di potere. Ogni riflessione un calcolo, ogni modo di dire svela una natura di criminali molto speciali. Questo il resoconto di un viaggio dentro i territori mafiosi. una raccolta dei loro pensieri e dei loro ragionamenti. Parole dOnore.

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