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Mario Cerbone 1
Le fonti del diritto sindacale
Fonti internazionali: convenzioni OIL
(Organizzazione internazionale del lavoro)
Costituzione
Mario Cerbone 2
segue
Legge (statale e regionale): fenomeno
delle cc.dd. leggi concertate
Mario Cerbone 4
Le norme costituzionali in
materia sindacale
Mario Cerbone 5
Libert sindacale
Art. 39, comma 1, Cost.
Mario Cerbone 6
Profilo individuale/collettivo
Mario Cerbone 7
segue
Libert sindacale positiva:
libert di costituire un sindacato, di
aderirvi, di fare opera di proselitismo, di
raccogliere contributi sindacali, di riunirsi
in assemblea
Mario Cerbone 8
segue
Libert sindacale negativa:
libert del lavoratore di non aderire o di
recedere dal sindacato
Mario Cerbone 9
Profili collettivi
Mario Cerbone 10
segue
Tuttavia, va chiarito che, nel nostro
ordinamento, non configurabile un
generalizzato diritto del sindacato a
trattare per la stipulazione di un contratto
collettivo con correlativo obbligo a carico
della controparte di partecipare alla
trattativa
Mario Cerbone 11
segue
La garanzia costituzionale dellattivit
sindacale si atteggia dunque come libert,
non come pretesa: ha per oggetto
soltanto la libera elaborazione delle
proposte rivendicative, la proposizione di
esse, la formazione delle delegazioni e,
pi in generale, la scelta dei
comportamenti negoziali ritenuti
appropriati da parte sindacale
Mario Cerbone 12
Carattere sindacale
dellorganizzazione protetta
Non ci sono specifiche indicazioni
Mario Cerbone 13
segue
sindacale lorganizzazione che agisce
in funzione dellautotutela di interessi
connessi a relazioni giuridiche in cui sia
dedotta lattivit del lavoro (criterio
teleologico)
Mario Cerbone 14
LIBERTA SINDACALE NEI
LUOGHI DI LAVORO
Legge n. 300/1970 (c.d. Statuto dei
lavoratori)
Titolo II - Libert sindacale
Art. 14. Diritto di associazione e di attivit
sindacale
Il diritto di costituire associazioni sindacali, di
aderirvi e di svolgere attivit sindacale,
garantito a tutti i lavoratori allinterno dei
luoghi di lavoro
Mario Cerbone 15
Art. 14
Trasposizione dellart. 39, primo comma, Cost. nei luoghi
di lavoro.
Previsione di un plafond garantistico per qualsiasi
momento organizzativo collettivo.
Il limite della salvaguardia del normale svolgimento
dellattivit aziendale (v. anche art. 26, primo comma, St.
lav.).
Contenuti individuali e collettivi del diritto: impossibilit
del datore di ingerirsi nella vita interna dei sindacati
Libert sindacale nei luoghi di lavoro e pluralismo
sindacale con lunico limite dellart. 18 Cost. (liceit; non
segretezza).
Mario Cerbone 16
segue
sindacale lorganizzazione che
adopera strumenti tipici dellazione
sindacale: si tratta di strumenti di
autotutela diretta dei lavoratori, come
sciopero e contrattazione collettiva,
assemblee, raccolta di firme, aggregazioni
di consenso, strumenti di pressione etc.
(criterio oggettivo, degli strumenti)
Mario Cerbone 17
segue
sindacale lorganizzazione che opera
attraverso soggetti che hanno ricevuto una
investitura diretta operata dai lavoratori in
quanto tali (profilo soggettivo)
Mario Cerbone 18
effetti
Libert sindacale: effetti
Mario Cerbone 19
PRINCIPIO DI NON
DISCRIMINAZIONE (1)
Art. 15
Atti discriminatori
E nullo qualsiasi patto o atto diretto a:
Mario Cerbone 20
Art. 15
Statuto lavoratori
Il nucleo originario della norma e la successiva
evoluzione: L. n. 903/1977 e D.Lgs. n. 216/2003
Mario Cerbone 23
RAPPRESENTANZE SINDACALI
AZIENDALI (RSA)
Art. 19
Costituzione delle rappresentanze sindacali aziendali[1]
Rappresentanze sindacali aziendali possono essere costituite ad iniziativa dei
lavoratori in ogni unit produttiva [art. 35 St. lav.], nellambito:
[a) delle associazioni aderenti alle confederazioni maggiormente
rappresentative sul piano nazionale];
[b)] delle associazioni sindacali, [non affiliate alle predette confederazioni],
che siano firmatarie di contratti collettivi [nazionali o provinciali] di
lavoro applicati nellunit produttiva[2].
Nellambito di aziende con pi unit produttive le rappresentanze sindacali
possono istituire organi di coordinamento.
Mario Cerbone 24
IL TESTO ORIGINARIO DELLART. 19 ST. LAV.:
LA LETT. A) E IL SMR
Mario Cerbone 25
IL TESTO ORIGINARIO DELLART. 19 ST. LAV.:
LA LETT. B)
Mario Cerbone 26
ART. 19 ST. LAV.: IL CARATTERE
APERTO DELLA NORMA
Iniziativa dei lavoratori:
Sono organismi di rappresentanza di tutti i lavoratori presenti nella
comunit aziendale, iscritti e non iscritti al sindacato, tant che
devono essere costituiti per loro iniziativa.
Mario Cerbone 27
PROFILI DI LEGITTIMITA
COSTITUZIONALE DEL VECCHIO ART. 19
ST. LAV.
Il vaglio di costituzionalit alla luce dellart.
39, c. 1, Cost.
Mario Cerbone 29
IL SMR E LA CONTRATTAZIONE
Il filtro selettivo del smr nella legislazione
dellemergenza e della flessibilit
La contrattazione con funzione gestionale
distributiva di sacrifici (contrattazione
collettiva in perdita)
Il smr controllore delle doti di flessibilit da
inserire nellordinamento
Mario Cerbone 30
Crisi del SMR
proposte di legge per modifica
art. 19 St. lav.
Anni 80: crisi della rappresentativit sindacale e nascita di nuovi soggetti
sindacali autonomi e di mestiere.
Proposte di legge sulla rappresentanza sindacale per modificare lart. 19 St.
lav.:
- eliminando il riferimento al SMR, che attribuiva al sindacato tradizionale (la
triplice confederale) una sorta di vero e proprio monopolio nei luoghi di
lavoro e quindi nel panorama sindacale generale;
- introducendo al posto della RSA una rappresentanza elettiva, soggetta
democraticamente a verifica del consenso da parte della base, mediante
appunto il meccanismo periodico del voto, che avrebbe dovuto servire
anche per misurare quant. la rappr.
Fallimento proposte di legge per modifica art. 19 St. lav.: conseguenze
1993: accordo sindacale sulle rappresentanza sindacali unitarie (RSU)
1995: modifica per via referendaria delle RSA
Successo delliniziativa legislativa nel p.i.: D.Lgs. n. 165/2001.
Mario Cerbone 31
Nuovo art. 19 St. lav.
Mario Cerbone 32
DIRITTO SINDACALE
Mario Cerbone 1
La legislazione di sostegno del
sindacato
Mario Cerbone 2
Rappresentanza e rappresentativit
sindacale
Mario Cerbone 4
Il sindacato maggiormente
rappresentativo (S.M.R.)
Mario Cerbone 6
Gli indici della maggiore
rappresentativit
Criterio numerico-quantitativo: elevato numero degli
iscritti;
Equilibrata presenza in un ampio arco di categorie
professionali;
Diffusione su tutto il territorio nazionale
Esercizio continuativo dellazione di auto-tutela, con
riguardo a diversi livelli e a diversi interlocutori
Reale capacit di influenza sullassetto economico e
sociale del Paese
Mario Cerbone 7
Dubbi e incertezze
Si tratta di criteri che non misurano
leffettivit, ma che presuppongono una
legittimazione storica?
Mario Cerbone 8
Accordo Interconfederale del 2011
LAccordo del 28 giugno 2011 fissa alcuni
criteri pi precisi sulla rappresentativit
sindacale, ai fini della contrattazione
collettiva nazionale.
Si richiede la sussistenza di 2 criteri:
criterio associativo
criterio elettivo
Mario Cerbone 9
Criterio associativo: si guardano i dati associativi
riferiti alle deleghe relative ai contributi sindacali
conferite dai lavoratori
Mario Cerbone 10
Per ottenere la legittimazione a negoziare,
necessario che il risultato ottenuto da
queste due operazioni superi il 5% del
totale dei lavoratori della categoria cui si
applica il contratto collettivo nazionale di
lavoro
Mario Cerbone 11
Questa nozione pattizia di rappresentativit
finalizzata alla contrattazione collettiva nazionale
Mario Cerbone 12
Ratio della scelta politica
Lordinamento vuole dare sostegno
allattivismo sindacale ma a condizione
che esso sia guidato da organizzazioni
sindacali strutturate anche allesterno delle
aziende, capaci pertanto di collocare le
rivendicazioni in un ambito pi ampio e
generale
Si guardava con favore alle maggiori
Confederazioni
Mario Cerbone 13
Art. 19 (testo originario)
TITOLO III DELL'ATTIVITA' SINDACALE
ART. 19. (COSTITUZIONE DELLE RAPPRESENTANZE
SINDACALI AZIENDALI)
Mario Cerbone 14
Art. 19 Testo vigente
Rappresentanze sindacali aziendali possono essere costituite ad iniziativa
dei lavoratori in ogni unit produttiva, nell'ambito:
a) (...) (1);
b) delle associazioni sindacali che siano firmatarie di contratti collettivi di
lavoro applicati nell'unit produttiva (2).
Nell'ambito di aziende con pi unit produttive le rappresentanze sindacali
possono istituire organi di coordinamento.
(1) La lettera che recitava: "a) delle associazioni aderenti alle
confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale;" stata
abrogata dall'art. 1, D.P.R. 28 luglio 1995, n. 312.
(2) Lettera cos modificata dall'art. 1, D.P.R. 28 luglio 1995, n. 312
Mario Cerbone 15
Lart. 19 nel testo originario esprimeva un netto favore
nei confronti del S.M.R.
Mario Cerbone 16
Referendum del 1995
Mario Cerbone 17
La possibilit di costituire RSA e di fruire dei
relativi diritti, pertanto, non pi una
conseguenza della forza sindacale a livello
confederale, ma della presenza nello specifico
settore o azienda dei sindacati
Il diritto a costituire RSA pertanto deve essere
riconosciuto a sindacati forti in azienda, a
prescindere se siano o meno aderenti alle
grandi centrali sindacali
Mario Cerbone 18
Critiche alla modifica referendaria
Posto che il criterio selettivo la sottoscrizione di
accordi, si finisce in sostanza per attribuire al datore
di lavoro il potere di accreditare le organizzazioni
sindacali rappresentative in azienda, dando cos la
facolt di escludere quelle non gradite mediante il
rifiuto dellaccordo
(Questione di legittimit costituzionale
sollevata dal Tribunale di Modena)
Mario Cerbone 19
Corte cost. n. 231 del 2013
Mario Cerbone 20
segue
Il Testo unico sulla rappresentanza
sindacale del 10 gennaio 2014 offre una
prima declinazione del criterio selettivo
introdotto dalla Corte cost. con la sentenza
n. 231/13
Ai fini della fruizione di diritti sindacali in
azienda, devono essere considerati
partecipanti alla negoziazione, i
sindacati:
Mario Cerbone 21
segue
A) che hanno raggiunto almeno il 5% di
rappresentanza
B) che hanno contribuito alla definizione
della piattaforma
C) che hanno fatto parte della delegazione
trattante lultimo rinnovo del contratto
collettivo
Mario Cerbone 22
RSA/RSU
Il Protocollo 23 luglio e lAccordo Interconfederale
del 20 dicembre 1993 istituiscono e disciplinano una
nuova composizione della rappresentanza sindacale in
azienda, denominata RSU, in alternativa alla RSA
secondo lart. 19
Attenzione: si tratta di riforme introdotte con Accordi
sindacali (non con legge) e quindi vincolano solo le
parti firmatarie dellAccordo Interconfederale
Mario Cerbone 23
segue
Nelle aziende, pertanto, possono coesistere, in
ogni unit produttiva, una RSU promossa e
partecipata da tutte le oo.ss. che si riconoscono
nel modello degli Accordi di luglio-dicembre
1993 e tante RSA in rappresentanza delle
associazioni sindacali che non hanno inteso
aderire a tali Accordi e che hanno preferito
affidarsi al modello legale della RSA
Mario Cerbone 24
RSA/RSU: differenze
RSU: struttura a base unitaria ed elettiva
Alle elezioni possono partecipare tutti i
lavoratori (iscritti e non)
costituzione: 2/3 elezioni a suffragio
universale
1/3: riserva del terzo: mediante
designazione da parte delle oo.ss.
stipulanti il ccnl applicato, in proporzione ai
voti ottenuti
Mario Cerbone 25
Il sindacato comparativamente pi
rappresentativo: ambiguit della nuova nozione
Mario Cerbone
Titolo II e III della legge 300/70
Mario Cerbone
Titolo III St.Lav.
Titolo III - Dellattivit sindacale
Art. 20 - assemblea
Art. 21 - referendum
Art. 25 - affissione
Art. 26 - raccolta di contributi sindacali e
proselitismo
Art. 27 - riunione in idonei locali aziendali
Mario Cerbone
segue
Mario Cerbone
Limiti ai poteri datoriali
Mario Cerbone
segue
Mario Cerbone
A chi spettano tali diritti?
Soggetti legittimati allesercizio
i diritti di cui al Titolo III sono accordati (non a
qualunque organizzazione dei lavoratori presenti
in azienda), ma soltanto alle rappresentanze
sindacali aziendali (RSA) in quanto costituite
nellambito si sindacati particolarmente
qualificati (i sindacati rappresentativi a mente
dellart. 19 St.lav.), e/o alle RSU (dopo il
protocollo del 1993)
Mario Cerbone
Art. 14
ART. 14. - Diritto di associazione e di
attivit sindacale.
Mario Cerbone
Art. 20 assemblea
Mario Cerbone
segue
Lassemblea ed il referendum
costituiscono istituti di democrazia diretta
Mario Cerbone
segue
Lassemblea pu svolgersi durante lorario
di lavoro nei limiti delle 10 ore annue per
ciascun lavoratore
Mario Cerbone
referendum
Il datore di lavoro deve consentire nell'ambito
aziendale lo svolgimento, fuori dell'orario di lavoro,
di referendum, sia generali che per categoria, su
materie inerenti all'attivit sindacale, indetti da tutte
le rappresentanze sindacali aziendali tra i lavoratori,
con diritto di partecipazione di tutti i lavoratori
appartenenti alla unit produttiva e alla categoria
particolarmente interessata.
Ulteriore modalit per lo svolgimento del referendum
possono essere stabilite dai contratti collettivi di
lavoro anche aziendali.
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segue
Facolt di convocazione spetta alle RSA
soltanto congiuntamente o RSU
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Diritti di informazione,
consultazione e controllo
Mario Cerbone
Art. 28 - Repressione della condotta
antisindacale
Qualora il datore di lavoro ponga in essere
comportamenti diretti ad impedire o limitare
l'esercizio della libert e della attivit sindacale
nonch del diritto di sciopero, su ricorso degli
organismi locali delle associazioni sindacali nazionali
che vi abbiano interesse, il Giudice del lavoro del luogo
ove posto in essere il comportamento denunziato, nei
due giorni successivi, convocate le parti ed assunte
sommarie informazioni, qualora ritenga sussistente la
violazione di cui al presente comma, ordina al datore di
lavoro, con decreto motivato ed immediatamente
esecutivo, la cessazione del comportamento illegittimo e
la rimozione degli effetti.
Mario Cerbone
segue
Carattere aperto (determinato soltanto
teleologicamente), della norma di cui
allart. 28
Libert sindacale
Attivit sindacale
Diritto di sciopero
Mario Cerbone
segue
Comportamento antisindacale
Sono ricompresi sia atti giuridici (un
licenziamento) sia meri comportamenti
materiali (minacce), sia comportamenti
omissivi posti in essere dal datore di
lavoro
Mario Cerbone
Legittimato attivo
Gli organismi locali delle associazioni
sindacali nazionali che vi abbiamo
interesse
Mario Cerbone
Contrattazione e contratto
collettivo
La contrattazione collettiva rappresenta il
principale istituto delle relazioni industriali
e del diritto sindacale
Mario Cerbone 1
Contratto collettivo
il prodotto della autonomia contrattuale
collettiva e pu essere definito, in linea
generale, come il contratto con cui i
soggetti collettivi - organizzazioni dei
lavoratori e dei datori di lavoro -
predeterminano la disciplina dei rapporti
individuali di lavoro (c.d. parte normativa)
e regolano taluni aspetti dei loro rapporti
reciproci (c.d. parte obbligatoria)
Mario Cerbone 2
La mancata attuazione dellart. 39 Cost.
Mario Cerbone 3
Il modello del Costituente
Lart. 39, commi 2-3-4, Cost. cerca di
coniugare il riconoscimento del pluralismo
sindacale proprio del nuovo regime
democratico con il mantenimento del
contratto di categoria efficace erga omnes
(cio per tutti i lavoratori della categoria)
caratteristico del sistema corporativo
Mario Cerbone 4
segue
Erga omnes: vuol dire efficace per tutti i
lavoratori appartenenti alla categoria a
cui si riferisce il contratto collettivo
Mario Cerbone 5
c.d. efficacia impeditiva
Lart. 39, commi 2-3-4, Cost., non hanno
trovato attuazione con legge ordinaria, per
motivi politico-sindacali
Esso, comunque, ha unefficacia
impeditiva: impedisce cio qualsiasi
soluzione alternativa a quella ivi prevista
per conferire al contratto collettivo efficacia
generale (erga omnes)
Mario Cerbone 6
segue
Mario Cerbone 7
I 2 grandi problemi della contrattazione
collettiva
Efficacia soggettiva: a chi si applica il contratto
collettivo? A tutti i lavoratori appartenenti alla
categoria a cui si riferisce?
Mario Cerbone 8
Efficacia soggettiva (o ambito
di efficacia)
Conseguenze della mancata attuazione
dellart. 39, commi 2-3-4, Cost.
Mario Cerbone 9
Il contratto collettivo di diritto
comune
Ricorso alle categorie del diritto privato (o
diritto comune): da qui lespressione di
contratto collettivo di diritto comune,
cio interpretato alla luce delle regole dei
contratti in generale, contenute nel codice
civile (artt. 1322 ss.)
Mario Cerbone 10
segue
Come pu un contratto collettivo, stipulato
cio da soggetti collettivi (organizzazioni
sindacali e associazioni datoriali), produrre
effetti nella sfera giuridica dei singoli
lavoratori?
Cio sul piano dei rapporti individuali di
lavoro?
Mario Cerbone 11
segue
Alla luce del diritto comune, si ricorre
allistituto della rappresentanza
I singoli lavoratori, associandosi al
sindacato (cio iscrivendosi),
conferiscono ad esso, implicitamente o
esplicitamente, il potere di stabilire le
condizioni dei propri rapporti
individuali di lavoro, in loro nome e per
loro conto
Mario Cerbone 12
Efficacia limitata agli iscritti
Pertanto, soltanto il datore di lavoro iscritto
allorganizzazione sindacale dei datori di
lavoro tenuto allapplicazione del
contratto collettivo nei confronti dei soli
lavoratori iscritti ai sindacati stipulanti
Mario Cerbone 13
Operazioni giurisprudenziali di
estensione dellambito di efficacia
I giudici hanno posto in essere alcune
interpretazioni tese ad allargare/estendere, in
via diretta o indiretta, lambito di efficacia del
contratto collettivo, sulla consapevolezza della
naturale vocazione del contratto collettivo ad
esprimere una disciplina generale, per tutti i
lavoratori appartenenti ad una determinata
categoria (vocazione frustrata dalla mancata
attuazione dellart. 39 Cost.)
Mario Cerbone 14
Loperazione pi importante
Applicazione dei minimi tariffari e art.
36 Cost.
Mario Cerbone 15
segue
Art. 36 Cost.: una norma
immediatamente precettiva, anche nei
rapporti tra privati
Il prestatore di lavoro ha diritto ad una
retribuzione proporzionata alla quantit e
qualit del suo lavoro e in ogni caso
sufficiente ad assicurare a s e alla
famiglia una esistenza libera e dignitosa
Mario Cerbone 16
segue
Articolo 2099, comma 2, c.c.
In mancanza (di norme corporative o) di
accordo tra le parti, la retribuzione
determinata dal giudice, tenuto conto, ove
occorra, del parere delle associazioni
professionali.
Mario Cerbone 17
segue
La combinazione interpretativa di queste
due norme produce un interessante
risultato interpretativo
Mario Cerbone 19
Interventi legislativi sullambito di
efficacia del contratto collettivo
Legge 741/1959: c.d. legge Vigorelli, sulla
recezione in decreti dei contratti collettivi;
Art. 36 della legge n. 300/70: in ipotesi di
appalto pubblico, c lobbligo per
lappaltatore di applicare, nei confronti dei
lavoratori dipendenti, condizioni di
trattamento economico non inferiori a
quelle risultanti dai contratti collettivi di
lavoro della categoria
Mario Cerbone 20
Efficacia oggettiva o
Inderogabilit
Riguarda i rapporti tra autonomia
negoziale collettiva e autonomia
negoziale individuale
Mario Cerbone 22
segue
Art. 2077 c.c. - Efficacia del contratto
collettivo sul contratto individuale
Mario Cerbone 24
segue
Siffatta prevalenza (la inderogabilit), secondo la
dottrina, risponde alla funzione economico-sociale del
contratto collettivo e non incompatibile con la natura
privatistica del sindacato e del contratto collettivo
(in senso contrario, invece, si pu sostenere che proprio
il diritto comune - segnatamente la disciplina del
mandato con rappresentanza - non prevede che il
mandante, nel nostro caso, i lavoratori o i datori, debba
restare fedele a vita alla disciplina dellaffare posta in
essere dal mandatario e non possa modificare la
disciplina fissata a livello di contratto collettivo
Mario Cerbone 25
Nuovo testo dellart. 2113 c.c.
Nel 1973, viene riscritto lart. 2113 c.c. e si
inseriscono alcuni elementi molto
importanti ai fini del nostro discorso
Mario Cerbone 26
segue
Art. 2113, comma 1, c.c.
Le rinunzie e le transazioni, che hanno per
oggetto diritti del prestatore di lavoro
derivanti da disposizioni inderogabili
della legge e dei contratti o accordi
collettivi concernenti i rapporti di cui
allArticolo 409 Cod. Proc. Civ., non sono
valide.
Mario Cerbone 27
segue
In sostanza, il legislatore attribuisce al
contratto collettivo la forza di
caducare/invalidare ogni manifestazione
abdicativa, o modificativa in peius,
espressa a livello di autonomia
contrattuale individuale
Mario Cerbone 28
segue
Se sono invalide le rinunzie e le
transazioni concluse dal singolo lavoratore
aventi ad oggetto diritti sanciti dal contratto
collettivo, lo saranno anche pattuizioni
individuali difformi dal contratto collettivo
concluse allatto dellassunzione
Mario Cerbone 29
segue
La norma del contratto collettivo
praticamente assimilata alla norma di
legge
Mario Cerbone 30
Derogabilit in melius ad opera
del contratto individuale
Linderogabilit del contratto collettivo
opera solo a vantaggio e non a danno del
lavoratore (c.d. funzione di tutela
minimale del contratto collettivo)
Mario Cerbone 32
criterio
c.d. criterio del conglobamento
Non bisogna raffrontare singole
clausole/micro-disposizioni, ma occorre
guardare allinsieme delle clausole che
costituiscono un istituto
Mario Cerbone 33
segue
Ogni singolo istituto (ad es. retribuzione,
orario e pause) trova integrale
applicazione o nel contratto collettivo o nel
contratto individuale, non potendosi
scegliere un po delluno e un po dellaltro.
Mario Cerbone 34
Nel settore pubblico
Diversit rispetto al settore privato, fissate
dalla legge (d.lgs. n. 165/01 s.m.)
Mario Cerbone 35
Lo sciopero
Art. 40 Cost.
Mario Cerbone 1
Il percorso storico-giuridico
Prima di giungere allaffermazione del diritto di sciopero
contenuto nellart. 40 Cost., si avuto questo sviluppo
(P. Calamandrei):
Sciopero-reato: (soggetto a pene detentive e
pecuniarie) codice penale del 1930
Sciopero-libert: (lasciato alle sole sanzioni disciplinari
del datore di lavoro) nel periodo successivo
allabrogazione dellordinamento fascista (d.lgt. n.
369/44)
Sciopero-diritto: (non passibile n di pene pubbliche n
di sanzioni private) Costituzione del 1948
Mario Cerbone 2
Art. 40 e art. 3, comma 2, Cost.
Mario Cerbone 3
Art. 3, comma 2, Cost.
compito della Repubblica rimuovere
gli ostacoli di ordine economico e sociale,
che, limitando di fatto la libert e
leguaglianza dei cittadini, impediscono il
pieno sviluppo della persona umana e
leffettiva partecipazione di tutti i
lavoratori allorganizzazione politica,
economica e sociale del Paese.
Mario Cerbone 4
Nozione di sciopero
Secondo la giurisprudenza della Cassazione, il
significato da attribuire allo sciopero quello che la
parola ed il concetto ad esso sotteso hanno nel comune
linguaggio adottato nellambiente sociale
Mario Cerbone 6
I modi attuativi dello sciopero
Durata
ad oltranza: fatto e proseguito fino al successo o
al fallimento finale;
a tempo: programmato e condotto per un certo
tempo predefinito;
simbolico (o dimostrativo): programmato ed
eseguito per un tempo brevissimo, attuato in segno di
protesta o di solidariet rispetto a fatti ritenuti
particolarmente gravi
Mario Cerbone 7
segue
Estensione
Mario Cerbone 8
articolazione
a singhiozzo, costituito da un susseguirsi di brevi
interruzioni e riprese di lavoro, da parte di tutti i
lavoratori;
Mario Cerbone 9
I limiti
deve essere salvaguardata limpresa
come organizzazione istituzionale e non
gestionale, cio la produttivit e non la
produzione aziendale
Mario Cerbone 12
segue
Lo sciopero a fine politico non reato ma
mera libert (Corte cost. n. 290/74), lecito
penalmente, ma non civilmente)
Mario Cerbone 13
Effetti legali dello sciopero
Mario Cerbone 14
Altre forme di lotta sindacale
Mario Cerbone 15
serrata
Mario Cerbone 16
segue
Mario Cerbone 17
Sciopero nei servizi pubblici
essenziali
Lastensionismo legislativo sullart. 40
Cost.
Mario Cerbone 18
Emanazione della legge 146/90
Mario Cerbone 20
segue
Sono servizi pubblici essenziali quelli
volti a garantire il godimento dei diritti della
persona, costituzionalmente tutelati, alla
vita, alla salute, alla libert, ed alla
sicurezza, alla libert di circolazione,
allassistenza e previdenza sociale,
allistruzione ed alla libert di
comunicazione (art. 2, comma 1, l.
146/90)
Mario Cerbone 21
Il contemperamento
Fondamentale la tecnica del
contemperamento tra i diritti: della
persona e dello sciopero
Mario Cerbone 22
Le regole legali della l. 146
Preavviso: la proclamazione deve
avvenire almeno 10 giorni prima
delleffettuazione dello sciopero
Predeterminazione della durata dello
sciopero
Motivazioni per iscritto
Prestazioni indispensabili da garantire
nel corso dello sciopero
Mario Cerbone 23
Prevenzione dello sciopero
Sono previste obbligatoriamente negli
accordi sulle prestazioni indispensabili
apposite procedure di raffreddamento
e conciliazione, finalizzate alla ricerca di
una soluzione preventiva alle agitazioni
Mario Cerbone 24
La Commissione di garanzia
istituita dalla l. 146
Soggetto terzo che vigila sullattuazione
della legge, al fine di garantire il
contemperamento tra il diritto di
sciopero ed i diritti della persona
costituzionalmente protetti (che
corrispondono a servizi essenziali)
Mario Cerbone 25
Le prestazioni indispensabili
Mario Cerbone 26
segue
Laccordo tra le parti non per sufficiente
Mario Cerbone 27
Provvisoria regolamentazione
Mario Cerbone 28
segue
Mario Cerbone 29
Poteri della Commissione
La Commissione ha numerosi poteri:
Mario Cerbone 33
Istituto della precettazione
Mario Cerbone 34
Autorit precettante
Mario Cerbone 35
I presupposti: quando scatta
la precettazione?
Mario Cerbone 36
ordinanza
LAutorit precettante emana
unordinanza apposita che pu disporre il
differimento dellastensione collettiva ad
altra data oppure la riduzione della sua
durata ovvero prescrivere losservanza di
misure idonee a salvaguardare i diritti
degli utenti.
Mario Cerbone 37
Contrattazione collettiva di
prossimit
Art. 8 d.l. n. 138/2011, convertito in l.
148/2011, Sostegno alla contrattazione
collettiva di prossimita'
Titolo III - MISURE A SOSTEGNO
DELL'OCCUPAZIONE
Art. 8. Sostegno alla contrattazione
collettiva di prossimit
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1. I contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale
da associazioni dei lavoratori comparativamente pi rappresentative sul
piano nazionale o territoriale ovvero dalle loro rappresentanze sindacali
operanti in azienda ai sensi della normativa di legge e degli accordi
interconfederali vigenti, compreso laccordo interconfederale del 28 giugno
2011, possono realizzare specifiche intese con efficacia nei confronti di
tutti i lavoratori interessati a condizione di essere sottoscritte sulla base
di un criterio maggioritario relativo alle predette rappresentanze sindacali,
finalizzate alla maggiore occupazione, alla qualit dei contratti di lavoro,
alladozione di forme di partecipazione dei lavoratori, alla emersione del
lavoro irregolare, agli incrementi di competitivit e di salario, alla gestione
delle crisi aziendali e occupazionali, agli investimenti e all'avvio di nuove
attivit.
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2. Le specifiche intese di cui al comma 1 possono riguardare la regolazione delle
materie inerenti l'organizzazione del lavoro e della produzione con riferimento:
a) agli impianti audiovisivi e alla introduzione di nuove tecnologie;
b) alle mansioni del lavoratore, alla classificazione e inquadramento del personale;
c) ai contratti a termine, ai contratti a orario ridotto, modulato o flessibile, al regime
della solidariet negli
appalti e ai casi di ricorso alla somministrazione di lavoro;
d) alla disciplina dell'orario di lavoro;
e) alle modalit di assunzione e disciplina del rapporto di lavoro, comprese le
collaborazioni coordinate e continuative a progetto e le partite IVA, alla
trasformazione e conversione dei contratti di lavoro e alle conseguenze del recesso
dal rapporto di lavoro, fatta eccezione per il licenziamento discriminatorio, il
licenziamento della lavoratrice in concomitanza del matrimonio, il licenziamento della
lavoratrice dallinizio del periodo di gravidanza fino al termine dei periodi di
interdizione al lavoro, nonch fino ad un anno di et del bambino, il licenziamento
causato dalla domanda o dalla fruizione del congedo parentale e per la malattia
del bambino da parte della lavoratrice o del lavoratore ed il licenziamento in caso di
adozione o affidamento
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2-bis. Fermo restando il rispetto della Costituzione, nonch i vincoli
derivanti dalle normative comunitarie e dalle convenzioni
internazionali sul lavoro, le specifiche intese di cui al comma 1
operano anche in deroga alle disposizioni di legge che
disciplinano le materie richiamate dal comma 2 ed alle relative
regolamentazioni contenute nei contratti collettivi nazionali di
lavoro.
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3. Le disposizioni contenute in contratti collettivi
aziendali vigenti, approvati e sottoscritti prima
dell'accordo interconfederale del 28 giugno 2011 tra le
parti sociali, sono efficaci nei confronti di tutto il
personale delle unit produttive cui il contratto stesso si
riferisce a condizione che sia stato approvato con
votazione a maggioranza dei lavoratori.
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