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SCHEMI E TABELLE
Rappresentazioni grafiche dei principali istituti
del codice di procedura penale
Atti
Casi di connessione di procedimenti (art. 12) ............................................................. pag. 1
Competenza (artt. 4-16 e 21-32) ................................................................................... pag. 2
Casi di rimessione del processo (art. 45) ..................................................................... pag. 3
Notificazioni (artt. 148-171) .......................................................................................... pag. 5
Notificazioni. Luoghi e modalità (artt. 148-171).......................................................... pag. 6
Nullità delle notificazioni (art. 171) .............................................................................. pag. 9
Nullità degli atti (artt. 177-185) .................................................................................... pag. 10
Nullità speciali previste dal codice di procedura penale (artt. 177 ss.) ...................... pag. 11
Prove
Mezzi di prova (artt. 187 ss.)......................................................................................... pag. 13
Divieti di acquisizione in materia di prove e di utilizzazione (art. 191) .................... pag. 14
Incompatibilità con l’ufficio di testimone (art. 197) .................................................... pag. 18
Persone che assumono l’ufficio di testimone «assistito» e «garantito» (art. 197-bis) ... pag. 19
Sequestri probatorio, preventivo e conservativo (art. 253)......................................... pag. 20
Intercettazioni di conversazioni o comunicazioni (artt. 266-271) .............................. pag. 22
Misure cautelari
Condizioni di applicabilità delle misure cautelari (artt. 273 e 274) ............................ pag. 25
Criteri di scelta della misura cautelare personale (artt. 275 e 284) ............................ pag. 26
Misure cautelari personali coercitive (artt. 281-286) ................................................... pag. 27
Misure cautelari personali interdittive (artt. 288-290) ................................................. pag. 28
Procedimento applicativo misure cautelari personali (art. 291) ................................. pag. 29
Cause di estinzione delle misure cautelari personali (art. 299) .................................. pag. 30
Termini di durata massima della custodia cautelare (art. 303) ................................... pag. 31
Riesame delle ordinanze che dispongono una misura coercitiva (art. 309) .............. pag. 33
Indagini preliminari e udienza preliminare
Notizie di reato (artt. 330-347) ..................................................................................... pag. 35
Casi di procedimenti collegati (art. 371) ...................................................................... pag. 36
Arresto in flagranza e fermo (artt. 379-391) ................................................................ pag. 37
Investigazioni difensive (artt. 391bis-391decies) ......................................................... pag. 39
Casi di incidente probatorio (art. 392) ......................................................................... pag. 40
Incidente probatorio (artt. 393-404) ............................................................................ pag. 41
Modi di esercizio dell’azione penale (art. 405) ........................................................... pag. 42
Termini di durata delle indagini preliminari (art. 405)................................................ pag. 43
Proroga dei termini di durata delle indagini preliminari (artt. 406-407) ................... pag. 44
Richiesta di archiviazione nei confronti di persone note (artt. 408-411)................... pag. 45
Avviso all’indagato e al difensore della conclusione delle indagini preliminari
(art. 415-bis)................................................................................................................... . pag. 46
Richiesta di rinvio a giudizio (artt. 416-433) ............................................................... pag. 47
Contenuto fascicolo per il dibattimento (art. 431) ...................................................... pag. 48
Procedimenti speciali
Giudizio abbreviato (artt. 438-443) .............................................................................. pag. 49
Applicazione della pena su richiesta delle parti [c.d. patteggiamento] (artt. 444-448) pag. 50
Giudizio direttissimo [davanti al tribunale o alla corte d’assise] (artt. 449-452) ........ pag. 52
Giudizio immediato a richiesta del p.m. (artt. 453-458) ............................................. pag. 53
Procedimento per decreto (artt. 459-464) ................................................................... pag. 54
Giudizio
Giudizio nei procedimenti davanti al tribunale o alla corte d’assise (artt. 465 ss.) ... pag. 56
Atti preliminari al dibattimento (artt. 465-469)............................................................ pag. 57
Atti introduttivi (artt. 484-495)...................................................................................... pag. 58
Istruzione dibattimentale (artt. 496-515)...................................................................... pag. 60
Atti inseriti successivamente nel fascicolo per il dibattimento (art. 515) ................... pag. 61
Discussione finale (artt. 523 e 524) .............................................................................. pag. 62
Deliberazione della sentenza (artt. 525-548) ............................................................... pag. 63
Impugnazioni
Termini per l’impugnazione della sentenza e loro decorrenza (art. 585) .................. pag. 64
Casi di inamissibilità dell’impugnazione (art. 591) ...................................................... pag. 66
Procedimento davanti al [pretore] tribunale in composizione monocratica
Casi di appello (art. 593) .............................................................................................. pag. 67
Casi di ricorso per cassazione (art. 606) ...................................................................... pag. 71
Competenze del giudice dell’esecuzione (artt. 667-676) ............................................ pag. 72
SCHEMI E TABELLE
Rappresentazioni grafiche dei principali istituti del codice di procedura penale

CASI DI CONNESSIONE DI PROCEDIMENTI


(Art. 12 c.p.p.)

procedimenti per reati commessi tra più persone in concorso


(art. 110 c.p.)

CONNESSIONE procedimenti per reati commessi tra più persone


SOGGETTIVA in cooperazione colposa
(lett. a) (art. 113 c.p.)

procedimenti per reati in cui l’evento sia stato determinato


da più persone con condotte indipendenti

SCHEMI E TABELLE
procedimenti per reati in concorso formale

SCHEMI E TABELL
(art. 81, primo comma, c.p.)

CONNESSIONE
OGGETTIVA
(lett. b)

procedimenti per reati in continuazione


(art. 81, secondo comma, c.p.)

CONNESSIONE procedimenti per reati commessi


TELEOLOGICA
per eseguirne o occultarne altri
(lett. c)
Artt. 4-16 e 21-32 COMPETENZA 2

COMPETENZA
(Artt. 4-16 e 21-32 c.p.p.)

PER
MATERIA l’incompetenza è rilevabile d’ufficio
(regole per la in ogni stato e grado del processo
determinazione (art. 21, comma 1, c.p.p.)
artt. 5-6 c.p.p.) a meno che

non sia determinata dalla il reato non appartenga alla cognizione


connessione, nel quale caso si applica di un giudice di competenza inferiore,
l’art. 21, comma 3, c.p.p. nel qual caso l’incompetenza deve
essere rilevata o eccepita, a pena di
decadenza, entro il termine stabilito
dall’art. 491, comma 1, c.p.p.
(art. 23, comma 2, c.p.p.)

p.m. e g.i.p. «distrettuali» per i reati determina


di cui all’art. 51, comma 3-bis, c.p.p. la nullità assoluta
(v. art. 328, comma 1-bis, c.p.p.) e insanabile,
c.d. ex artt. 178, lett. a),
FUNZIONALE e 179, comma 1, c.p.p.,
collegio per i reati ministeriali: dell’atto adottato
art. 7, l. cost. 16 gennaio 1989, n. 1 dal giudice funzionalmente
Reati ministeriali 1 incompetente
PER
TERRITORIO
(regole per la
determinazione l’incompetenza deve essere rilevata o eccepita,
artt. 8-11-bis c.p.p.) a pena di decadenza, prima della conclusione
dell’udienza preliminare o, se questa manchi, entro il termine
PER previsto dall’art. 491, comma 1, c.p.p.
CONNESSIONE (art. 21, commi 2 e 3, c.p.p.)
(regole per la
determinazione
artt. 12-16 c.p.p.)
INCOMPETENZA DICHIARATA DAL G.I.P.

nel corso delle indagini preliminari dopo l’esercizio dell’azione penale

con ordinanza con sentenza

trasmissione degli atti al p.m. presso il


con effetti limitati al provvedimento richiesto
giudice competente ed eventuale conflitto
(art. 22, commi 1 e 2, c.p.p.)
(art. 22, comma 3, c.p.p.)
3 CASI DI RIMESSIONE DEL PROCESSO Art. 45

determinano
determinano
motivi di
l’incolumità legittimo
motivi di
pubblica
l’incolumità sospetto
legittimo
pubblica sospetto

SCHEMI E TABELLE
Ar
Art. 45 CASI DI RIMESSIONE DEL PROCESSO 4
(segue)

DECISIONI SULLARICHIESTA
DECISIONI SULLA RICHIESTA
ADOTTABILI
ADOTTABILIDALLA CORTEDI
DALLA CORTE DICASSAZIONE
CASSAZIONE

dall’
m

(art.
anche

[1

[2

[3
Artt. 148-171 NOTIFICAZIONI 570
Artt.
5 148-171 NOTIFICAZIONI
NOTIFICAZIONI 570
Artt. 148-171
Artt. 148-171 NOTIFICAZIONI 570
NOTIFICAZIONI
NOTIFICAZIONI
(Artt. 148-171 c.p.p.)
(Artt. 148-171 c.p.p.)
NOTIFICAZIONI
(Artt. 148-171 c.p.p.)

possono essere
possono essere
possono essere
disposte richieste
disposte richieste
disposte richieste

dal giudice dal p.m. dalle parti private


(artt.dal
dalgiudice
148-150giudice
c.p.p.)
[1] dal
(art.dal p.m.
151p.m.
c.p.p.)
[2] dalle
dalle parti
parti
(art. private
private
152 c.p.p.)
[1] [2]
(artt. 148-150
(artt. 148-150c.p.p.)
c.p.p.)
[1] (art.151
(art. c.p.p.)[2]
151c.p.p.) (art.(art.
152152 c.p.p.)
c.p.p.)

ESEGUITE
ESEGUITE
ESEGUITE

dalla polizia penitenziaria in caso


dalla poliziapenitenziaria
penitenziaria inin caso dall’ufficiale
dall’ufficiale giudiziario [3] [3] dalla polizia
di urgenza nei procedimenti caso dall’ufficiale giudiziario [3] dall’ufficiale [3]
dall’ufficiale giudiziario[3] di urgenza nei procedimenti dall’ufficiale giudiziario [3] [3] dall’ufficiale
giudiziario
dall’ufficiale
mediante giudiziario
consegna di urgenza
con detenuti nei procedimenti
ed in quelli davanti dall’ufficiale
mediante giudiziario
consegna giudiziario [3] [3]
mediante consegna con detenuti ed in quelli davanti mediante consegna giudiziario
mediante consegna
mediante consegna
dell’atto
dell’atto con detenuti ed indelquelli
alaltribunale
tribunaledel
davanti
riesame
riesame
mediante consegna
dell’atto
dell’atto
mediante consegna
mediante consegna
dell’atto
dell’atto
(art. 148, dell’atto
comma
(art. 148, comma1, c.p.p.)
1, c.p.p.) al
(art.tribunale
(art.148, del riesame
148,comma
comma 2,
2, c.p.p.)
c.p.p.) (art.151,
(art. 151, dell’atto
comma
comma 1, c.p.p.
) )
1, c.p.p.
(art. 152 dell’atto
(art. 152 c.p.p.)
c.p.p.)
anche col mezzo
(art.anche
148, comma della
col mezzo posta
1, c.p.p.)
della posta (art. 148, comma 2, c.p.p.) anche colmezzo
(art.col
anche 151, mezzo
comma della posta
1, posta
della c.p.p.)
(art. 152 c.p.p.)
anche col
(art.mezzo della posta anche(art.
col mezzo della posta

SCHEMI E TABELLE
170 170
(art. c.p.p.)
c.p.p.) (art.
170170 c.p.p.)
c.p.p.)
(art. 170 c.p.p.) (art. 170 c.p.p.)
mediante
mediantelettera
lettera
dalla raccomandata
mediante
raccomandatalettera
dalla polizia
poliziagiudiziaria
giudiziarianeinei
solisoli
casicasi
di con raccomandata
avviso
con di di
avviso
di atti
dalla didiindagine
attipolizia oo provvedimenti
giudiziaria
indagine nei soli casi
provvedimenti ricevimento
diche
attilala
che distessa polizia
indagine
stessa giudiziaria
o provvedimenti
polizia giudiziaria con avviso di
ricevimento
è delegata a compiere o è tenuta (art. 152 c.p.p.)
èche la stessa
delegata polizia giudiziaria
a compiere o è tenuta ricevimento
(art. 152 c.p.p.)
ad eseguire (art. 152 c.p.p.)
dalla cancelleria mediante consegna è delegata aadcompiere
eseguire o è tenuta
dalla cancelleria mediante consegna (art. 151, comma 1, c.p.p.)
di copia dell’atto all’interessato adcomma
(art. 151, eseguire
1, c.p.p.)
dalla cancelleria
di copia mediante
dell’atto consegna
all’interessato
(art. 148, comma 4, c.p.p.) (art. 151, comma 1, c.p.p.)
di o,
copia
(art. dell’atto
148, comma all’interessato
4, c.p.p.)
se urgenti, a persone diverse
o, dall’imputato,
se(art.
urgenti, a apersone
148, comma mezzo diverse
4, c.p.p.)
del telefono dalla segreteria
o, se urgenti,oadel
dall’imputato, amezzo
persone deldiverse
telegrafo telefono dallaconsegna
mediante segreteria di
dall’imputato,
o del a mezzo
telegrafo
(art. del telefono
149 c.p.p.) dalla segreteria
copiamediante
dell’atto all’interessato
consegna di
oocon forme particolari (art.mediante
copia 151, comma
dell’atto 2, c.p.p.) di
consegna
all’interessato
del149
(art. telegrafo
c.p.p.)
o con (art.
149150
forme
(art. c.p.p.)
particolari
c.p.p.) copia dell’atto all’interessato
(art. 151, comma 2, c.p.p.)
o con forme
(art. particolari
150 c.p.p.) (art. 151, comma 2, c.p.p.)
(art. 150 c.p.p.)
[1] La lettura dei provvedimenti alle persone presenti e gli avvisi che sono dati dal giudice
verbalmente agli interessati in loro presenza sostituiscono le notificazioni, purché ne sia fatta
[1] La lettura dei provvedimenti alle persone presenti e gli avvisi che sono dati dal giudice
menzione nel verbale (art. 148, comma 5, c.p.p.).
[1] La lettura deiagli
verbalmente provvedimenti alle presenza
interessati in loro persone presenti e gli leavvisi
sostituiscono che sonopurché
notificazioni, dati dal giudice
ne sia fatta
[2] La lettura dei provvedimenti alle persone presenti e gli avvisi che sono dati dal pubblico
verbalmente
menzione nelagli interessati
verbale (art. in loro
148, presenza
comma 5, sostituiscono le notificazioni, purché ne sia fatta
c.p.p.).
ministero verbalmente agli interessati in loro presenza sostituiscono le notificazioni, purché ne
[2] menzione
sia fattanel
La lettura dei verbale (art.
provvedimenti
menzione nel 148,alle
verbale comma151, 5,
persone
(art. c.p.p.).
presenti
comma e gli avvisi che sono dati dal pubblico
3, c.p.p.).
[2] La lettura
ministero
[3] O da chi dei provvedimenti
verbalmente agli
ne esercita le interessati in loropresenti
alle
funzioni. persone presenzaesostituiscono
gli avvisi chele sono dati dalpurché
notificazioni, pubblico
ne
ministero verbalmente
sia fatta menzione agli interessati
nel verbale in loro
(art. 151, presenza
comma sostituiscono le notificazioni, purché ne
3, c.p.p.).
siada
[3] O fatta
chimenzione nelle verbale
ne esercita (art. 151, comma 3, c.p.p.).
funzioni.
[3] O da chi ne esercita le funzioni.
571
Artt. 148-171 NOTIFICAZIONI- LUOGHI
NOTIFICAZIONI - LUOGHIE MODALITÀ
E MODALITÀ Artt. 148-171
6
(

NOTIFICAZIONI - LUOGHI E MODALITÀ


(Artt. 148-171 c.p.p.)

ALL’IMPUTATO

DETENUTO IN
NON
O SERVIZIO
DETENUTO
INTERNATO MILITARE
(art. 157 c.p.p.)
(art. 156 c.p.p.) (art. 158 c.p.p.)

nel luogo di detenzione nel luogo in cui risiede per


mediante consegna di copia
mediante consegna alla ragioni di servizio mediante
alla persona
persona di copia [1] consegna alla persona
(art. 157, comma 1, c.p.p.)
(art. 156, comma 1, c p.p.)
.

in caso di rifiuto della se non è possibile,


ricezione o di nella casa di abitazione o nel luogo se la consegna non è
legittima assenza, in cui l’imputato esercita abitualmente possibile, presso l’ufficio
mediante consegna di copia l’attività lavorativa, mediante consegna del comandante il quale
al direttore dell’istituto a una persona che conviva anche informa immediatamente
penitenziario, o a chi ne fa temporaneamente o, in mancanza, al l’interessato

SCHEMI E TABELL E
le veci, il quale informa portiere o a chi ne fa le veci
immediatamente l’interessato (art. 157, comma 1, c.p.p.) [2]
(art. 156, comma 2, c.p.p.)

se non sono conosciuti i luoghi suddetti, nel luogo dove l’imputato ha temporanea
dimora o recapito, mediante consegna a una persona che conviva anche
temporaneamente o, in mancanza, al portiere o a chi ne fa le veci
(art. 157, comma 2, c.p.p.)

se le persone indicate nel comma 1 mancano o non sono idonee o si rifiutano di ricevere la copia,
si procede nuovamente alla ricerca dell’imputato tornando nei luoghi indicati nei commi 1 e 2
(art. 157, comma 7, c.p.p.)

se neppure in tal modo è possibile eseguire la notificazione l’atto è depositato


nella casa del comune dove l’imputato ha l’abitazione o, in mancanza di questa,
del comune dove egli esercita abitualmente la sua attività lavorativa
(art. 157, comma 8, c.p.p.) [2]

le notificazioni successive sono eseguite, in caso di nomina di difensore di fiducia ai sensi dell’articolo 96,
mediante consegna ai difensori. Il difensore può dichiarare immediatamente all’autorità che procede
di non accettare la notificazione. Per le modalità della notificazione si applicano anche
le disposizioni previste dall’articolo 148, comma 2-bis
(art. 157, comma 8-bis, c.p.p.)

(continua)
(continua)
Artt. 148-171 NOTIFICAZIONI - LUOGHI E MODALITÀ 572
7(segue) NOTIFICAZIONI - LUOGHI E MODALITÀ Artt. 148-171
(segue)

ALL’IMPUTATO

CHE ABBIA DICHIARATO


O ELETTO DOMICILIO LATITANTE DI CUI È STATA
O IL CUI DOMICILIO SIA O DICHIARATA
STATO DETERMINATO EVA SO L’IRREPERIBILITÀ
ex art. 161, comma 2, c.p.p. (art. 165 c.p.p.) (art. 159 c.p.p.)
(art. 161 c.p.p.)

mediante consegna
nel domicilio eletto, mediante consegna di copia
[4] di copia
dichiarato o determinato dell’atto al difensore
dell’atto al difensore

se la notificazione a tale domicilio diviene impossibile o se la dichiarazione o l’elezione di domicilio


mancano o sono insufficienti o inidonee, mediante consegna al difensore di copia dell’atto

ALL’IMPUTATO

CHE RISIEDE O DIMORA


ALL’ESTERO INTERDETTO
O CHE SI È TRASFERITO O
ALL’ESTERO INFERMO DI MENTE
SUCCESSIVA MENTE (art. 166 c.p.p.)
[5]

SCHEMI E TABELLE
AL DECRETO DI
IRREPERIBILITÀ
ex art. 159 c.p.p.
(art. 169 c.p.p.)

raccomandata con avviso


di ricevimento [6]

se entro 30 giorni dalla ricezione della raccomandata non viene effettuata la dichiarazione o l’elezione di
domicilio ovvero se la stessa è insufficiente o risulta inidonea, mediante consegna al difensore

[1] Le notificazioni all’imputato detenuto in luogo diverso dagli istituti penitenziari sono eseguite a norma dell’art. 157
c.p.p.
[2] Il portiere o chi ne fa le veci sottoscrive l’originale dell’atto notificato e l’ufficiale giudiziario dà notizia al destinatario
dell’avvenuta notificazione dell’atto a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Gli effetti della notificazione
decorrono dal ricevimento della raccomandata.
[3] Avviso del deposito è affisso alla porta della casa di abitazione dell’imputato ovvero alla porta del luogo dove egli
abitualmente esercita la sua attività lavorativa. L’ufficiale giudiziario dà inoltre comunicazione all’imputato dell’avvenuto
deposito a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento. Gli effetti della notificazione decorrono dal ricevimento
della raccomandata.
[4] Per le notificazioni eseguite nel domicilio dichiarato o eletto a norma degli articoli 161 e 162 si osservano, in quanto
applicabili, le disposizioni dell’art. 157 c.p.p.
[5] Se l’imputato è interdetto, le notificazioni si eseguono a norma degli articoli precedenti e presso il tutore. Se, in seguito
ad accertamenti sulla capacità dell’imputato (art. 70 c.p.p.), risulta che lo stato mentale del medesimo è tale da impedirne
la cosciente partecipazione al procedimento (art. 71, comma 1, c.p.p.), le notificazioni si eseguono a norma degli
articoli precedenti e presso il curatore speciale (art. 166 c.p.p.).
[6] La raccomandata deve contenere l’indicazione dell’autorità che procede, il titolo del reato e la data e il luogo in cui è stato
commesso nonché l’invito a dichiarare o eleggere domicilio nel territorio dello Stato.

(continua)
573 NOTIFICAZIONI Artt. 148-171
(segue)
Artt. 148-171 NOTIFICAZIONI - LUOGHI E MODALITÀ 8
(segue)

ALLA PERSONA OFFESA

ALLA PARTE CIVILE

AL RESPONSABILE CIVILE

ALLA PERSONA CIVILMENTE OBBLIGATA


PER LA PENA PECUNIARIA
(artt. 154 e 155 c.p.p.)

AD ALTRI SOGGETTI

SCHEMI E TABELL
(art. 167 c.p.p.)
9Art. 171 NULLITÀDELLE
NULLITÀ DELLENOTIFICAZIONI
NOTIFICAZIONI Art. 574
171

NULLITÀ DELLE NOTIFICAZIONI


(Art. 171 c.p.p.)

se l’atto è notificato in modo se vi è incertezza assoluta se nella relazione


incompleto, fuori dei casi sull’autorità o sulla parte della copia notificata
nei quali la legge consente privata richiedente manca la sottoscrizione
la notificazione per estratto ovvero sul destinatario di chi l’ha eseguita
[1]
(art. 171, comma 1 , lett. a), c.p.p.) (art. 171, comma 1, lett. b), c.p.p.) (art. 171, comma 1, lett. b),
c c.p.p.)

se non è dato l’avvertimento nei se è stata omessa


se sono violate le disposizioni casi previsti dall’art. 161, commi l’affissione o non è stata
circa la persona a cui deve 1, 2 e 3 e la notificazione è stata data la comunicazione
essere consegnata la copia eseguita mediante consegna prevista dall’art. 157,
(art. 171, comma 1, lett. d), c.p.p.) al difensore comma 3
(art. 171, comma 1, lett. e), c.p.p.) (art. 171, comma 1, lett. f), c.p.p.)

SCHEMI E TABELLE
se sull’originale dell’atto notificato se non sono state osservate le modalità prescritte
manca la sottoscrizione della persona dal giudice nel decreto previsto dall’art. 150 e l’atto
indicata nell’art. 157, comma 3 non è giunto a conoscenza del destinatario
(art. 171, comma 1, lett. g), c.p.p.) (art. 171, comma 1, lett. h), c.p.p.)

[1] Sono notificati per estratto, tra gli altri: la sentenza con cui la Corte di cassazione decide sui
conflitti di competenza e di giurisdizione (art. 32, comma 2, c.p.p.); l’ordinanza con cui la Corte
di cassazione decide sulla rimessione del processo (art. 48, comma 2, c.p.p.); gli avvisi e le
convocazioni delle persone diverse dall’imputato, nei casi di urgenza e mediante telegramma,
quando non è possibile procedere a mezzo del telefono (art. 149, comma 5, c.p.p.); l’ordinanza
con cui il giudice decide sul differimento dell’incidente probatorio (art. 397, comma 4, c.p.p.);
il verbale di dibattimento in cui sono inserite le nuove contestazioni del pubblico ministero
all’imputato contumace o assente (art. 520, comma 1, c.p.p.); la sentenza di primo grado,
unitamente all’avviso di deposito, all’imputato contumace (art. 548, comma 3, c.p.p.); la sentenza
alle parti private diverse dall’imputato, in caso di mancata comparizione delle stesse (art. 23,
comma 2, att. c.p.p.).
575
Artt. 177-186 NULLITÀDEGLI
NULLITÀ DEGLIATTI
ATTI Artt. 177-186
10

NULLITÀ DEGLI ATTI


(Artt. 177-186 c.p.p.)

NULLITÀ DI ORDINE GENERALE (art. 178 c.p.p.)

NULLITÀ ASSOLUTE [1] NULLITÀ A REGIME INTERMEDIO [2]


(art. 179 c.p.p.) (art. 180 c.p.p.)

inosservanza delle disposizioni inosservanza delle disposizioni


concernenti concernenti

il numero
la dei giudici l’iniziativa la l’intervento,
capacità necessario del p.m. partecipazione l’assistenza e la
del per nell’esercizio del p.m. al rappresentanza
giudice costituire dell’azione procedimento dell’imputato
i collegi penale
nullità derivanti dalla
l’intervento, la la
l’assistenza e la citazione citazione
l’assenza in giudizio in giudizio
rappresentanza
l’omessa del difensore della del
delle altre parti persona
citazione dell’imputato
dell’imputato nei casi in cui ne private offesa dal querelante
è obbligatoria reato
la presenza

NULLITÀ SPECIALI [3]

ASSOLUTE [4] RELATIVE (art. 181 c.p.p.)

[1] Sono insanabili e rilevabili d’ufficio in ogni stato e grado del procedimento.
[2] Per la rilevabilità, deducibilità e sanabilità delle nullità a regime intermedio e relative, v.
artt. 180-184 c.p.p.
[3] Si tratta delle nullità previste da specifiche disposizioni di legge, diverse dalle nullità di
ordine generale di cui all’art. 178 c.p.p.
[4] Le nullità speciali sono «assolute» solo se definite tali dalle norme che le prevedono (art.
179, comma 2, c.p.p.)
11 NULLITÀ SPECIALI PREVISTE DAL CODICE DI PROCEDURA PENALE Artt. 177 ss.

NULLITÀ SPECIALI PREVISTE


DAL CODICE DI PROCEDURA PENALE
(Artt. 177 ss. c.p.p.)

NULLITÀ RIFERIMENTO
8della citazione del responsabile civile per omissione o erronea
indicazione di qualche elemento essenziale, che non lo ponga in (art. 83,
condizione di esercitare i suoi diritti nell’udienza preliminare o comma 5, c.p.p.)
nel giudizio, o per nullità della notificazione
8dell’ispezione, perquisizione o sequestro nell’ufficio di un difen- (art. 103,
sore per omesso avviso al Consiglio dell’ordine forense del luogo comma 3, c.p.p.)
8dell’interrogatorio o dell’esame dell’imputato, cittadino apparte-
nente ad una minoranza linguistica riconosciuta, se non svolto, a (art. 109,
sua richiesta, nella madrelingua e degli atti del procedimento a comma 3, c.p.p.)
costui indirizzati successivamente alla sua richiesta, se non tra-
dotti in tale lingua
8di sentenze od ordinanze per omessa motivazione (art. 125, comma 3, c.p.p.)
8degli atti introduttivi dell’udienza camerale e dell’udienza mede- (art. 127,
sima comma 5, c.p.p.)
8del verbale se vi è incertezza assoluta sulle persone intervenute o
se manca la sottoscrizione del pubblico ufficiale che lo ha redatto (art. 142 c.p.p.)
8della prestazione dell’ufficio di interprete per incapacità o in- (art. 144,
compatibilità comma 1, c.p.p.)
8delle notificazioni (art. 171 c.p.p.)
8della testimonianza dei prossimi congiunti dell’imputato in caso (art. 199,
di mancato avvertimento della facoltà di astenersi dal deporre comma 2, c.p.p.)

SCHEMI E TABELLE
8della ricognizione di persona in caso di mancato avviso o manca-
ta menzione del verbale dell’invito rivolto a chi la deve eseguire (art. 213,
circa la descrizione della persona da riconoscere o del fatto che comma 3, c.p.p.)
sia stato in precedenza chiamato ad effettuare un riconoscimento
8della ricognizione in casi di mancata menzione, nel verbale, del- (art. 214,
le modalità con cui la medesima è stata effettuata comma 3, c.p.p.)
8della ricognizione del corpo del reato o di altre cose pertinenti al (art. 215,
reato comma 3, c.p.p.)
8della ricognizione di voci, suoni o di quanto altro può essere og- (art. 216,
getto di percezione sensoriale comma 2, c.p.p.)
8della prestazione dell’ufficio di perito per incapacità o incompa- (art. 222,
tibilità dell’ordinanza applicativa di misure cautelari personali comma 1, c.p.p.)
8dell’ordinanza che dispone l'esecuzione coattiva della perizia per
la quale è necessario il compimento di atti idonei ad incidere sulla
libertà personale, quali il prelievo di capelli, di peli o di mucosa del
cavo orale su persone viventi ai fini della determinazione del pro- (art. 224-bis,
filo del DNA o accertamenti medici, e non vi è il consenso della per- comma 2, c.p.p.)
sona da sottoporre all'esame del perito, quando si procede per de-
litto non colposo, consumato o tentato, per il quale la legge stabi-
lisce la pena dell’ergastolo o della reclusione superiore nel massi-
mo a tre anni e negli altri casi espressamente previsti dalla legge
8della perizia che richiede il compimento di atti idonei ad incide-
re sulla libertà personale ai sensi dell’art. 224-bis se la persona (art. 224-bis,
sottoposta al prelievo o agli accertamenti non è assistita dal di- comma 7, c.p.p.)
fensore nominato
8dell’ordinanza applicativa di misure cautelari personali per man-
cata espressa indicazione delle specifiche ed inderogabili esigen- (art. 274, comma 1,
ze attinenti alle indagini relative ai fatti per cui si procede lett. a) c.p.p.)

(continua)
Artt. 177 ss. NULLITÀ SPECIALI PREVISTE DAL CODICE DI PROCEDURA PENALE 12
(segue)
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579
13 MEZZIDIDIPROVA
MEZZI PROVA Artt.187
Artt. 187ss.ss.

MEZZI DI PROVA
(Artt. 187 ss. c.p.p.)

TESTIMONIANZA [1] ESAME DELLE PARTI [2]


(artt. 194-207 e 498 ss. c.p.p.) (artt. 208-210 e 503 c.p.p.)

CONFRONTI RICOGNIZIONI [3]


(artt. 211 e 212 c.p.p) (artt. 213-217 c.p.p.)

ESPERIMENTI
PERIZIA [4]
GIUDIZIALI
(artt. 220-233 e 508 c.p.p.)
(artt. 218 e 219 c.p.p.)

DOCUMENTI ISPEZIONI
(artt. 234-243 c.p.p.) (artt. 244-246 c.p.p.)

TABELLE
TABELL
PERQUISIZIONI [5] SEQUESTRI (*) [6]
(artt. 247-252 c.p.p) (artt. 253-263 c.p.p.)

SCHEMI
SCHEMI EE
INTERCETTAZIONI PROVE
di CONVERSAZIONI NON DISCIPLINATE
o COMUNICAZIONI (**) DALLA LEGGE
(artt. 266-271 c.p.p.) (art. 189 c.p.p.)

[1] Sulle sommarie informazioni delle persone che possono riferire circostanze utili alle
indagini, v. artt. 351 e 362 c.p.p.
[2] Sull’interrogatorio dell’indagato o dell’imputato e di persona imputata in un procedimento
connesso, v. artt. 294, 299, 350, 363, 374, 388, 391, 421 e 422 c.p.p.
[3] Sull’individuazione di persone o di cose, v. art. 361 c.p.p.
[4] Sulla consulenza tecnica del p.m., v. artt. 359 e 360 c.p.p.
[5] Sulle perquisizioni della polizia giudiziaria, v. art. 352 c.p.p.
[6] Sui sequestri della polizia giudiziaria, v. artt. 353-355 c.p.p.

(*) V. 2° schema successivo.


(**) V. 3° schema successivo.
Art. 191 DIVIETI DI ACQUISIZIONE IN MATERIA DI PROVE E DI UTILIZZAZIONE 14

DIVIETI DI ACQUISIZIONE
IN MATERIA DI PROVE E DI UTILIZZAZIONE
(Art. 191 c.p.p.)

DIVIETO RIFERIMENTO
 di testimonianza sulle dichiarazioni dell’imputato o
(art. 62 c.p.p.)
dell’indagato
(artt. 63 e 391-bis,
 di dichiarazioni indizianti contra se e contra alios
comma 9, c.p.p.)
 di dichiarazioni ottenute con metodi e tecniche idonei a
influire sulla libertà di determinazione o alterare la (art. 64, comma 2, c.p.p.)
capacità di ricordare e valutare i fatti
 di utilizzazione delle dichiarazioni rese dalla persona
interrogata in caso di inosservanza delle disposizioni
di cui al comma 3, lett. a) e b), dell’art. 64 3-bis e, nel caso
che le dichiarazioni siano rese su fatti che concernono (art. 64, comma 3-bis, c.p.p.)
la responsabilità di altri, inutilizzabilità nei loro confronti
in mancanza dell’avvertimento di cui al comma 3-bis
dell’art. 64 c.p.p.
 di sequestro, presso i difensori, gli investigatori privati
e i consulenti tecnici, di carte relative all’oggetto della difesa (art. 103, comma 2, c.p.p.)
che non costituiscano corpo del reato
 di intercettazioni delle conversazioni o comunicazioni
dei difensori, degli investigatori privati, dei consulenti (art. 103, comma 5, c.p.p.)
tecnici e dei loro ausiliari

 di controllo e di sequestro della corrispondenza tra imputato


(art. 103, comma 6, c.p.p.)
e difensore che non costituisca corpo del reato
 delle dichiarazioni rese nell’interrogatorio non
documentato con mezzi di riproduzione fonografica o
(art. 141-bis)
audiovisiva della persona che si trovi, a qualsiasi titolo,
in stato di detenzione
 di dichiarazioni ottenute con metodi o tecniche idonei a
influire sulla libertà di autodeterminazione o ad alterare (art. 188 c.p.p.)
la capacità di ricordare e valutare i fatti, neppure con il
consenso della persona interessata
 di prove non disciplinate dalla legge se non idonea ad
assicurare l’accertamento dei fatti o se pregiudicano la (art. 189 c.p.p.)
libertà morale della persona
 delle dichiarazioni del testimone concernenti la moralità
dell’imputato, voci correnti tra il pubblico, apprezzamenti (art. 194, commi 1 e 3, c.p.p.)
personali scindibili dalla deposizione sui fatti
 in materia di testimonianza indiretta (art. 195 c.p.p.)
 di assunzione delle testimonianze per incompatibilità
con l’ufficio di testimone (art. 197 c.p.p.)

(continua)
15 DIVIETI DI ACQUISIZIONE IN MATERIA DI PROVE E DI UTILIZZAZIONE Art. 191
(segue)

DIVIETO RIFERIMENTO
 di utilizzazione, nel procedimento di revisione della
sentenza di condanna ed in qualsiasi giudizio civile o
amministrativo relativo al fatto oggetto dei procedimenti
e delle sentenze, delle dichiarazioni rese da persone (art. 197-bis, comma 5, c.p.p.)
imputate o giudicate in un procedimento connesso o per
reato collegato che assumono l’ufficio di testimone contro
la persona che le ha rese nel procedimento a suo carico

 di acquisizione e utilizzazione, anche indiretta, delle


notizie coperte dal segreto di Stato in caso di opposizione
(art. 202, comma 5, c.p.p.)
del medesimo, confermata con atto motivato dal
Presidente del Consiglio dei ministri

 di acquisire e utilizzare notizie rese da “informatori” se


(art. 203 c.p.p.)
non esaminati come testimoni
 di perizie volte a stabilire l’abitualità, la professionalità
nel reato, la tendenza a delinquere, il carattere e la
(art. 220, comma 2, c.p.p.)
personalità dell'imputato e in genere le qualità psichiche
indipendenti da cause patologiche

 di disporre operazioni che contrastano con espressi


divieti posti dalla legge o che possono mettere in
pericolo la vita, l’integrità fisica o la salute della persona (art. 224-bis, comma 4, c.p.p.)
o del nascituro, ovvero che, secondo la scienza medica,
possono provocare sofferenze di non lieve entità

SCHEMI E TABELLE
 delle notizie chieste dal perito all’imputato, alla persona
offesa o ad altre persone se non in stretta relazione (art. 228, comma 3, c.p.p.)
all’oggetto della perizia
 di acquisire documenti che contengono informazioni
sulle voci correnti nel pubblico intorno ai fatti di cui si
tratta nel processo o sulla moralità in genere delle parti, (art. 234, comma 3, c.p.p.)
dei testimoni, dei consulenti tecnici e dei periti
 delle dichiarazioni rese in altri procedimenti dalle
persone indicate nell’articolo 210 a meno che i
(art. 238, comma 2-bis, c.p.p.)
difensori degli imputati nei cui confronti si intendono
utilizzare abbiano partecipato alla loro assunzione
 della utilizzazione in dibattimento delle dichiarazioni
rese in altri procedimenti a meno che l’imputato vi
consenta; in difetto solo per le contestazioni a norma (art. 238, comma 4, c.p.p.)
degli articoli 500 e 503
 di acquisire o utilizzare documenti anonimi (art. 240 c.p.p.)
 di sequestro di corrispondenza che non abbia relazione
con il reato (art. 254, comma 3, c.p.p.)

 delle intercettazioni telefoniche acquisite con decreto


d’urgenza del PM non convalidato dal giudice nel (art. 267, comma 2, c.p.p.)
termine stabilito

(continua)
Art. 191 DIVIETI DI ACQUISIZIONE IN MATERIA DI PROVE E DI UTILIZZAZIONE 16
(segue)

DIVIETO RIFERIMENTO
 in materia di utilizzazione in procedimenti diversi dei
risultati delle intercettazioni salvo risultino
(art. 270 c.p.p.)
indispensabili per l’accertamento di reati per i quali sia
previsto l’arresto obbligatorio in flagranza
 di utilizzazione di comunicazioni di servizio di
appartenenti al Dipartimento delle informazioni per la
(art. 270-bis, commi 3, 5 e 7)
sicurezza o ai servizi di informazione per la sicurezza,
acquisite tramite intercettazioni
 di utilizzazione dei risultati di intercettazioni eseguite
fuori dei casi consentiti dalla legge o se non siano state
osservate le disposizioni di cui agli artt. 267 e 2681, 3
c.p.p., o ppure relative alle persone indicate nell’art. (art. 271, commi 1 e 2, c.p.p.)
2001 c.p.p., quando abbiano ad oggetto i fatti conosciuti
per ragione del loro ministero, ufficio o professione
salvo le stesse persone abbiano già deposto o li abbiano
comunque divulgati
 degli atti compiuti prima della concessione
dell’autorizzazione a procedere in materia di fermo,
misure cautelari personali, perquisizioni personale e
domiciliare, ispezione personale, ricognizione, (art. 343, commi 2, 3 e 4, c.p.p.)
individuazione, confronto, intercettazione di
conversazioni o comunicazioni, interrogatorio a meno
che l’interessato vi consenta
 delle notizie ed indicazioni ottenute dalla persona nei
cui confronti vengono svolte le indagini sul luogo o
nella immediatezza del fatto rese senza l’assistenza del
(art. 350, commi 6 e 7, c.p.p .)
difensore o delle dichiarazioni spontanee che, nel
dibattimento, possono essere utilizzate solo ai sensi
dell’art. 5033 c.p.p.
 di utilizzazione delle informazioni acquisite in violazione
(art. 359-bis, comma 3, c.p.p.)
degli artt. 132, comma 2, e 224-bis, commi 2, 4 e 5
 degli accertamenti tecnici non ripetibili compiuti dal PM
nella sussistenza della possibilità di differimento
(art. 360, commi 4 e 5, c.p.p.)
dell’assunzione dei medesimi con espressa riserva in tal
senso formulata dall’indagato
 di utilizzazione delle dichiarazioni ricevute e delle
informazioni assunte dal difensore in violazione delle (art. 391-bis, comma 6, c.p.p.)
disposizioni di cui ai commi 3, 4 e 5 dell'art. 391-bis c.p.p.
 delle prove assunte nell’incidente probatorio
concernenti fatti o persone diverse da quelle i cui (art. 401, comma 6, c.p.p.)
difensori partecipano al medesimo
 delle prove assunte nell’incidente probatorio nei
confronti dell’imputato raggiunto solo successivamente
alla assunzione della prova da indizi di colpevolezza (art. 403, comma 1-bis, c.p.p.)
sempre che il difensore non abbia partecipato
all’assunzione o che i suddetti indizi siano emersi solo
dopo che la ripetizione dell’atto sia divenuta impossibile

(continua)
17 DIVIETI DI ACQUISIZIONE IN MATERIA DI PROVE E DI UTILIZZAZIONE Art. 191
(segue)

DIVIETO RIFERIMENTO
 degli atti di indagine compiuti dopo la scadenza del
termine per le indagini preliminari in caso di
provvedimento negativo del giudice sulla richiesta di (art. 406, comma 8, c.p.p.)
proroga avanzata dal PM
 degli atti di indagine compiuti dopo la scadenza del
termine delle indagini preliminari stabilito dalla legge o
(art. 407, comma 3, c.p.p.)
prorogato dal giudice quando il PM non abbia esercitato
l’azione penale o richiesto l’archiviazione
 delle dichiarazioni rilasciate dall’indagato,
dell’interrogatorio del medesimo e dei nuovi atti di
(art. 415-bis, commi 4 e 5,
indagine disposti dal PM se non compiuti entro il
c.p.p.)
termine di trenta giorni dalla presentazione della
richiesta salvo proroghe del giudice
 delle dichiarazioni rilasciate al PM, alla polizia
giudiziaria o al difensore dalla persona ammessa ai
sensi dell’art. 507 o indicata nella richiesta di incidente
probatorio o ai sensi dell’art. 4222 ovvero nella lista (art. 430-bis c.p.p.)
prevista dall’art. 468 a meno che la testimonianza non
sia ammessa o non abbia luogo e comunque dopo la
deposizione testimoniale
 di utilizzazione nei confronti delle altri parti delle
dichiarazioni rese ad altra parte se il teste rifiuta di (art. 500, comma 3, c.p.p.)
sottoporsi all’esame o al controesame di una di esse

SCHEMI E TABELLE
 delle dichiarazioni utilizzate per la contestazione
nell’esame testimoniale valutabili dal giudice solo per (art. 500, comma 5, c.p.p.)
stabilire la credibilità della persona esaminata
 di utilizzazione nei confronti di altri senza il loro consenso
(salvo che ricorrano i presupposti di cui all’articolo 500,
comma 4) delle dichiarazioni rese al pubblico ministero,
o alla polizia giudiziaria su delega del pubblico ministero (art. 513, comma 1, c.p.p.)
o al giudice nel corso delle indagini preliminari
o nell’udienza preliminare rese dall’imputato assente
o che si sia rifiutato di sottoporsi all’esame
 delle dichiarazioni utilizzate per la contestazione
nell’esame delle parti valutabili dal giudice solo per (art. 503, comma 4, c.p.p.)
stabilire la credibilità della persona esaminata
 delle prove diverse da quelle legittimamente acquisite
nel dibattimento quando il giudice debba deliberare in (art. 526, comma 1, c.p.p.)
esito al medesimo
 degli atti richiesti allo Stato estero quando il medesimo
abbia posto condizioni alla loro utilizzabilità (art. 729, comma 1-ter, c.p.p.)
Art. 197 INCOMPATIBILITÀ CON L'UFFICIO DI TESTIMONE 18

INCOMPATIBILITÀ CON L’UFFICIO DI TESTIMONE


(Art. 197 c.p.p.)

Sono incompatibili con l’ufficio di testimone:

i coimputati o coindagati concorrenti nel reato, in procedimento riunito


A) o separato, finché il procedimento a loro carico non sia definito con sentenza
irrevocabile di condanna, di proscioglimento o di patteggiamento

i coimputati o coindagati in procedimento connesso ex art. 12, lett. c),


c.p.p. (cd. connessione teleologica), finché il procedimento a loro carico non
sia definito con sentenza irrevocabile di condanna, di proscioglimento o di
patteggiamento, a meno che, preavvertiti ex art. 64, comma 3, lett. c), c.p.p.,
rendano dichiarazioni su fatti concernenti l’altrui responsabilità
B)
i coimputati o coindagati in procedimento collegato ex art. 371, comma 2,

SCHEMI E TABELL
lett. b), c.p.p. (cd. connessione teleologica), finché il procedimento a loro
carico non sia definito con sentenza irrevocabile di condanna, di
proscioglimento o di patteggiamento, a meno che, preavvertiti ex art. 64,
comma 3, lett. c), c.p.p., rendano dichiarazioni su fatti concernenti
l’altrui responsabilità

il responsabile civile
C) la persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria

coloro che nel medesimo procedimento svolgono o hanno svolto la funzione


di giudice, pubblico ministero o loro ausiliario

D) il difensore che abbia svolto attività di investigazione difensiva

coloro che hanno formato la documentazione delle dichiarazioni e delle


informazioni assunte ai sensi dell’art. 391-ter c.p.p.
19 PERSONE CHE ASSUMONO L'UFFICIO DI TESTIMONE «ASSISTITO» E «GARANTITO» Art. 197bis

PERSONE CHE ASSUMONO L’UFFICIO DI TESTIMONE


«ASSISTITO» E «GARANTITO»
(Art. 197-bis c.p.p.)

le persone imputate in un procedimento connesso ex art. 12, lett. a) e c), c.p.p.


nei cui confronti sia stata pronunciata sentenza irrevocabile di condanna,
di proscioglimento o di patteggiamento

le persone imputate in un procedimento collegato ex art. 371, comma 2, lett. b),


c.p.p. nei cui confronti sia stata pronunciata sentenza irrevocabile di condanna,
di proscioglimento o di patteggiamento

le persone imputate in un procedimento connesso ex art. 12, lett. c), c.p.p. che,

SCHEMI E TABELL
ritualmente preavvertite ex art. 64, comma 3, lett. c), c.p.p. abbiano reso
dichiarazioni su fatti concernenti l’altrui responsabilità

SCHEMI E TABELLE
le persone imputate in un procedimento collegato ex art. 371, comma 2, lett. b),
c.p.p. che, ritualmente preavvertite ex art. 64, comma 3, lett. c), c.p.p. abbiano
reso dichiarazioni su fatti concernenti l’altrui responsabilità
Art.253
Art. 253 SEQUESTRIPROBATORIO,
SEQUESTRI PROBATORIO,PREVENTIVO
PREVENTIVOE ECONSERVATIVO
CONSERVATIVO 584
20

SEQUESTRI PROBATORIO, PREVENTIVO E CONSERVAT IVO


(Artt. 253 [316 e 321] c.p.p.)

SEQUESTRI

PROBATORIO [1] del corpo del reato e delle cose pertinenti al reato necessarie per
l’accertamento dei fatti (art. 253, comma 1, c.p.p.)

1) di una cosa pertinente al reato, la cui libera disponibilità può


PREVENTIVO aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la
commissione di altri reati (art. 321, comma 1, c.p.p.);
2) delle cose di cui è consentita la confisca (art. 321, comma 2, c.p.p.)

dei beni mobili o immobili dell’imputato o delle somme o cose a


lui dovute nei limiti in cui la legge ne consente il pignoramento,
se vi è fondata ragione di ritenere che manchino o si disperdano:
CONSERVAT IVO 1) le garanzie per il pagamento della pena pecuniaria, delle
spese di procedimento e di ogni altra somma dovuta all’erario
dello Stato (art. 316, comma 1, c.p.p.)
2) le garanzie delle obbligazioni civili derivanti dal reato (art.
316, comma 2, c.p.p.)

POSSONO PROCEDERE AL

la a.g. con decreto


(art. 253, comma 1, c.p.p.)
SEQUESTRO la p.g. delegata dal p.m.
PROBATORIO (art. 253, comma 3,
(in ogni fase e 370 c.p.p.) il p.m. convalida il
del procedimento) la p.g. di iniziativa sequestro se ne ricorrono
(nei casi previsti i presupposti
dall’art. 354, comma 2, c.p.p.) (art. 355 c.p.p.)

SEQUESTRO il giudice su richiesta del p.m. il p.m. richiede la


PREVENTIVO (art. 321, comma 1, c.p.p.) convalida e l’emissione
(in ogni fase del decreto al giudice
il p.m. o l’ufficiale di p.g. (art. 321,
del procedimento)
nei casi di urgenza comma 3-bis, c.p.p.)

SEQUESTRO
CONSERVATIVO il giudice su richiesta del p.m. (art. 316, comma 1, c.p.p.)
(solo se è stata esercitata o
l’azione penale) della parte civile (art. 316, comma 2, c.p.p.)

(continua)
(continua)
585 SEQUESTRI PROBATORIO, PREVENTIVO E CONSERVATIVO Art. 253

21 (segue) SEQUESTRI PROBATORIO, PREVENTIVO E CONSERVATIVO Art. 253


(segue)
SEQUESTRO SEQUESTRO SEQUESTRO
PROBATORIO PREVENTIVO CONSERVATIVO

della a.g. e della della p.g. di 1) l’indagato chiunque


p.g. delegata iniziativa 2) l’imputato vi abbia interesse
3) il suo difensore
4) la persona alla
quale le cose sono
1) la persona nei state sequestrate
1) l’indagato cui confronti 5) la persona che
2) l’imputato vengono svolte le avrebbe diritto alla
3) il suo difensore indagini loro restituzione
4) la persona alla 2) il suo difensore
quale le cose sono 3) la persona alla
state sequestrate quale le cose sono
5) la persona che state sequestrate
avrebbe diritto alla 5) la persona che
loro restituzione avrebbe diritto alla
loro restituzione

possono proporre possono proporre


possono proporre possono proporre
richiesta di riesame richiesta di riesame

SCHEMI E TABELL
richiesta di riesame richiesta di riesame
del decreto del decreto
del decreto dell’ordinanza
di sequestro, di convalida,
di sequestro, di sequestro,
anche nel merito, anche nel merito,

SCHEMI E TABELLE
anche nel merito, anche nel merito,
ex art. 324 c.p.p. ex art. 324 c.p.p.
ex art. 324 c.p.p. ex art. 324 c.p.p.
(art. 257, (art. 355,
(art. 322 c.p.p.) (art. 318 c.p.p.)
comma 1, c.p.p.) comma 3, c.p.p.)

[1] Quando, nel corso delle indagini preliminari, il pubblico ministero ritiene che non si debba
disporre il sequestro probatorio richiesto dall’interessato, trasmette la richiesta, con il suo
parere, al giudice per le indagini preliminari (art. 368 c.p.p.)
Artt.266-271
Artt. 266-271 INTERCETTAZIONIDIDICONVERSAZIONI
INTERCETTAZIONI CONVERSAZIONIO OCOMUNICAZIONI
COMUNICAZIONI 586
22

INTERCETTAZIONI DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI [1]


(Artt. 266-271 c.p.p.)

SVILUPPO DELLE OPERAZIONI [2]

RICHIESTA DEL P.M. (art. 267, comma 1, c.p.p.)

DECRETO AUTORIZZATIVO DEL GIP (art. 267, comma 1, c.p.p.)

se assoluta indispensabilità
[3]
gravi indizi di reato dell’intercettazione ai fini
sussistono
della prosecuzione delle indagini

[4]
DECRETO DI INTERCETTAZIONE DEL P.M. (art. 267, comma 3, c.p.p.)

indicante

modalità e durata (massimo 15 giorni)

[5]
delle operazioni

ANNOTAZIONE IN APPOSITO REGISTRO RISERVATO (art. 267, comma 5, c.p.p.)

dei decreti di autorizzazione dei decreti di intercettazione

ESECUZIONE DELLE OPERAZIONI (art. 268 c.p.p.)

redazione dei verbali delle operazioni


registrazione
con trascrizione - anche sommaria -
delle comunicazioni intercettate
del contenuto delle comunicazioni
(art. 268, comma 1, c.p.p.)
(art. 268, commi 1 e 2, c.p.p.)

TRASMISSIONE IMMEDIATA AL P.M. (art. 268, comma 4, c.p.p.)

delle registrazioni suddette dei verbali suddetti

(continua)
(continua)
587 INTERCETTAZIONI DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI Artt. 266-271
23 INTERCETTAZIONI DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI Artt. 266-271
(segue)
(segue)
CONCLUSIONE DELLE OPERAZIONI (art. 268, comma 4, c.p.p.)

entro 5 giorni

[6]
DEPOSITO in segreteria

delle registrazioni suddette dei verbali suddetti dei decreti

di autorizzazione di intercettazione

per il tempo fissato dal p.m. [7]

AVVISO IMMEDIATO DEL DEPOSITO DEGLI ATTI SUINDICATI


AI DIFENSORI DELLE PARTI (art. 268, comma 6, c.p.p.)

FACOLTÀ DEI DIFENSORI DI

ESAMINARE ASCOLTARE PRENDERE COGNIZIONE dei flussi


gli atti le registrazioni di comunicazioni informatiche o telematiche

E TABELL
ALLA SCADENZA DEL TERMINE DI DEPOSITO

E TABELLE
LE PARTI CHIEDONO L’ACQUISIZIONE (art. 268, comma 6, c.p.p.)

SCHEMI
SCHEMI
di conversazioni di flussi di comunicazioni informatiche o telematiche

IL GIUDICE FISSA L’UDIENZA PER

ACQUISIRE STRALCIARE
le conversazioni e i flussi suddetti,
purché non manifestamente irrilevanti
registrazioni verbali

[8]
di cui è vietata l’utilizzazione
(art. 271 c.p.p.)

(continua)
(continua)
Artt. 266-271 INTERCETTAZIONI DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI 588
Artt. 266-271 INTERCETTAZIONI DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI 24
(segue)
(segue)

ALL’ESITO DELL’ACQUISIZIONE IL GIUDICE DISPONE (art. 268, comma 7, c.p.p.)

La STAMPA
in forma intellegibile delle
LA TRASCRIZIONE [9] [10] ovvero informazioni contenute nei flussi
integrale delle registrazioni
di comunicazioni informatiche
o telematiche

DEPOSITATA LA TRASCRIZIONE

I DIFENSORI POSSONO (art. 268, comma 8 , c.p.p.)

estrarre copia fare eseguire la trasposizione


delle trascrizioni della registrazione su nastro magnetico

richiedere copia, su idoneo supporto, dei flussi di comunicazioni informatiche


o telematiche o richiedere copia della stampa di dette comunicazioni

[1] Le intercettazioni possono essere: – telefoniche (art. 266, comma 1, c.p.p.); – di altre forme di telecomuni-
[1] Le intercettazioni
cazione (art. 266, commapossono essere:
1, c.p.p.); – telefoniche
– tra presenti (art.(art.
266, 266,
comma comma 1, –c.p.p.);
2, c.p.p.); informatiche– di altre forme di
o telematiche
telecomunicazione
(art. 266-bis c.p.p.). (art. 266, comma 1 , c.p.p.); – tra presenti (art. 266, comma 2, c.p.p.);
[2] –Ininformatiche
relazione ai delittio telematiche (art.organizzata
di criminalità 266-bis c.p.p.).
sono previste deroghe all’art. 267 c.p.p. dall’art. 13, l. 12
[2] In relazione
luglio 1991, n.ai203 delitti di criminalità
(v. Criminalità organizzata
organizzata sono
1). Detta previste deroghe
disposizione si applicaall’art.
altresì:267 c.p.p. dall’art.
13, l. 12
- nei luglio 1991,
procedimenti pern. 203 (v.
i delitti Criminalità
di cui organizzata
all’art. 270-ter c.p. e di cui1).all’art. 4072 , lett. a), n. 4, c.p.p.: v. art. 31, Ter-
[3] I reati rorismo
per 2; i quali è ammissibile l’intercettazione sono previsti dall’art. 266, comma 1, c.p.p.
- nei procedimenti
[4] Per i casi di urgenza, per iv.delitti previsti
art. 267, dal libro
comma 2, II, titolo XII, capo III, sezione I del codice penale (artt.
c.p.p.
600 - 604), nonché dall’art. 3, l. 20 febbraio 1958, n. 75 (G.U. n. 55 del 4 marzo 1958), Abolizione della
[5] Alle quali il p.m. procede, di regola, avvalendosi di ufficiali di polizia giudiziaria: v. art. 267,
regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui: v. art. 9, l.
comma 4, c.p.p.
11 agosto 2003, n. 228 (G.U. n. 195 del 23 agosto 2003), recante misure contro la tratta di persone.
[6][3] IlI reati
giudice può autorizzare il p.m. a ritardare il deposito non oltre la chiusura delle indagini
per i quali è ammissibile l’intercettazione sono previsti dall’art. 266, comma 1, c.p.p.
preliminari: v. art. 268, comma 5, c.p.p.
[4] Per i casi di urgenza, v. art. 267, comma 2, c.p.p.
[7][5] Salvo
Alle qualiche ilil p.m.
giudice non riconosca
procede, necessariadiuna
di regola, avvalendosi proroga.
ufficiali di polizia giudiziaria: v. art. 267, comma 4,
[8] Allo c.p.p. stralcio il giudice può procedere anche d’ufficio e comunque il p.m. e i difensori hanno
[6] diritto
Il giudice di parteciparvi:
può autorizzare v.ilart.
p.m.268, commail deposito
a ritardare 6, c.p.p.non oltre la chiusura delle indagini preliminari: v.
[9] Per art. la trascrizione
268, comma 5, c.p.p. si osservano forme, modi e garanzie previsti per l’espletamento delle perizie
[7] (v.Salvo artt.
che221 ss. c.p.p.,
il giudice nominando
non riconosca un una
necessaria trascrittore,
proroga. fissando l’udienza per il conferimento
[8] dell’incarico
Allo stralcio ilegiudice fissandopuòun termineanche
procedere per ild’ufficio
deposito della trascrizione).
e comunque il p.m. e i difensori hanno diritto di par-
teciparvi: v. art. 268, comma 6, c.p.p.
[10] La trascrizione è disposta su richiesta di parte dal g.i.p. o dal giudice del dibattimento e, una
Per laeseguita,
[9] volta trascrizione si osservanoe forme,
trascrizioni stampe modi
sono e garanzie
inseriteprevisti per l’espletamento
nel fascicolo delle perizie(v.
per il dibattimento (v. art.
artt. 268,
221
ss. c.p.p.,
comma 7, c.p.p.) nominando un trascrittore, fissando l’udienza per il conferimento dell’incarico e fissando un ter-
mine per il deposito della trascrizione).
N.B. La durata delle intercettazioni può essere prorogata dal giudice: v. art. 267, commi 3 e 5,
[10] Lae 268,trascrizione
commaè disposta
4, c.p.p. su richiesta di parte dal g.i.p. o dal giudice del dibattimento e, una volta esegui-
ta, trascrizioni e stampe sono inserite nel fascicolo per il dibattimento (v. art. 268, comma 7, c.p.p.).
N.B. La durata delle intercettazioni può essere prorogata dal giudice: v. art. 267, commi 3 e 5, e 268, comma 4,
c.p.p.
25 CONDIZIONI DI APPLICABILITÀ DELLE MISURE CAUTELARI Artt. 273 e 274
589 CONDIZIONI DI APPLICABILITÀ DELLE MISURE CAUTELARI Artt. 273 e 274

CONDIZIONI DI APPLICABILITÀ
DELLE MISURE CAUTELARI (*)
(Artt. 273 e 274 c.p.p.)

deve procedersi per DELITTI per i quali la legge stabilisce la pena


dell’ergastolo o della reclusione superiore nel massimo a tre anni
(artt. 280, comma 1, e 287 c.p.p. [1] [2] )

devono sussistere GRAVI INDIZI DI COLPEVOLEZZA


a carico dell’indagato o dell’imputato
(art. 273, comma 1, c.p.p.)

pericolo per l’aquisizione o la


genuinità della prova
(art. 274, lett. a), c.p.p.)
deve sussistere
almeno una delle
ESIGENZE CAUTELARI fuga o pericolo di fuga
di cui all’art. 274 c.p.p. (art. 274, lett. b), c.p.p.)

SCHEMI E TABELLE
e in particolare
pericolo di reiterazione di reati
(art. 274, lett. c), c.p.p.)

non devono sussistere cause di giustificazione, di non punibilità,


di estinzione del reato o di estinzione della pena
che si ritiene possa essere irrogata
(art. 273, comma 2, c.p.p.)

[1] La custodia cautelare in carcere, invece, può essere disposta solo per delitti, consumati o tentati,
per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni (art.
280, comma 2, c.p.p.), a meno che detta misura non sia applicata per l’ipotesi di trasgressione
di cui a ll’art. 276 c.p.p. (art. 280, comma 3, c.p.p.).
[2] Le misure coercitive, nel caso in cui vi sia stato arresto in flagranza per uno dei delitti indicati
nell’art. 381, comma 2, c.p.p. sono disposte anche al di fuori dei limiti previsti dall’art. 280
c.p.p. (art. 391, comma 5, c.p.p.).

(*) V. anche schema seguente.


Artt. 275 e 284 CRITERI DI SCELTA DELLA MISURA CAUTELARE PERSONALE 26

CRITERI DI SCELTA
DELLA MISURA CAUTELARE PERSONALE [1] (*)
(Artt. 275 e 284 c.p.p.)

CRITERI DI SCELTA DEL GIUDICE RIFERIMENTO


 ADEGUATEZZA: specifica idoneità della misura in relazione alla natura (ar t. 275,
e al grado delle esigenze cautelari da soddisfare nel caso concreto comma 1, c.p .p.)
 PROPORZIONALITÀ della misura all’entità del fatto e alla sanzione (ar t. 275,
che si ritiene possa essere irrogata comma 2, c.p .p.)
 Divieto di disporre la custodia cautelare (carcere; luogo di cura; arresti (ar t. 275,
domiciliari) se il giudice ritiene che con la sentenza possa essere comma 2- bis, primo
concessa la sospensione condizionale della pena periodo, c.p.p.)
 Divieto di disporre la custodia cautelare in carcere se il giudice ritiene (art. 275, comma 2-bis,
che, all’esito del giudizio, la pena detentiva irrogata da eseguire non secondo periodo, c.p.p.)
sarà superiore a tre anni [2]
 Divieto di disporre la custodia cautelare in carcere, a meno che le altre (ar t. 275, comma 3,
misure non siano inadeguate primo periodo, c.p.)
 Obbligo di applicare la custodia cautelare in carcere quando sussistono
gravi indizi di colpevolezza in ordine ai delitti di cui all’articolo 51,
commi 3-bis e 3-quater, nonché in ordine ai delitti di cui agli articoli 575, (ar t. 275,
600-bis, primo comma, 600-ter, escluso il quarto comma, e 600-quinquies,
salvo che siano acquisiti elementi dai quali risulti che non sussistono comma 3, secondo
esigenze cautelari, nonché previsti dagli articoli 609-bis, 609-quater periodo, c.p.p.)
e 609-octies del c.p., salvo che ricorrano le circostanze attenuanti
dagli stessi contemplate [3]
 Divieto di disporre la custodia cautelare in carcere, salvo che sussistano
esigenze cautelari di eccezionale rilevanza, quando imputati siano
donna incinta o madre di prole di età inferiore a tre anni con lei (ar t. 275,
convivente, ovvero padre, qualora la madre sia deceduta o assolutamente comma 4, c.p.p.)
impossibilitata a dare assistenza alla prole, ovvero persona che
ha superato l’età di settanta anni
 Divieto di disporre la custodia cautelare in carcere nei confronti di chi
sia affetto da AIDS conclamata, da grave deficienza immunitaria ovvero
da altra malattia particolarmente grave, per effetto della quale le sue (ar t. 275,
condizioni di salute risultano incompatibili con lo stato di detenzione comma 4-bis, c.p.p.)
e comunque tali da non consentire adeguate cure in caso di detenzione
in carcere [4]
 Divieto di concedere gli arresti domiciliari a chi sia stato condannato
per il reato di evasione nei cinque anni precedenti al fatto per il quale art. 284,
si procede (art. 284, comma 5-bis, c.p.p.) comma 5-bis, c.p.p.)

[1] Non può essere disposta la custodia cautelare in carcere, salvo che sussistano esigenze cautelari di eccezionale
rilevanza, quando imputata è una persona tossicodipendente o alcooldipendente che abbia in corso un program-
ma terapeutico di recupero presso i servizi pubblici per l’assistenza ai tossicodipendenti, ovvero nell’ambito di una
struttura autorizzata, e l’interruzione del programma può pregiudicare la disintossicazione dell’imputato (art. 89,
comma 1, d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309).
[2] Tale disposizione non si applica nei procedimenti per i delitti di cui agli artt. 423-bis, 572, 612-bis e 624-bis c.p.,
nonché all'art. 4-bis della l. 26 luglio 1975, n. 354, e successive modificazioni, e quando, rilevata l’inadeguatezza
di ogni altra misura, gli arresti domiciliari non possano essere disposti per mancanza di uno dei luoghi di esecuzio-
ne indicati nell’art. 284, comma 1, c.p.p.
[3] Comma dichiarato costituzionalmente illegittimo, limitatamente al secondo ed al terzo periodo, nella parte in cui
prevede che, quando sussistono gravi indizi di colpevolezza in ordine ai delitti di cui agli artt. 609-octies (C. cost.
23 luglio 2013, n. 232), 630 c.p. (C. cost. 3 luglio 2013, n. 213), 416 c.p. realizzato allo scopo di commettere i
delitti previsti dagli artt. 473 e 474 c.p. (C. cost. 18 aprile 2012, n. 110), 74 del d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 (C.,
cost. 22 luglio 2011, n. 231), 575 c.p. (C. cost. 12 maggio 2011, n. 164), 600-bis, primo comma, 609-bis e
609-quater c.p. (C. cost. 21 luglio 2010, n. 265) ed ai delitti commessi avvalendosi delle condizioni previste
dall'art. 416-bis c.p. ovvero al fine di agevolare l’attività delle associazioni previste dallo stesso articolo (C. cost. 29
marzo 2013, n. 57), è applicata la custodia cautelare in carcere, salvo che siano acquisiti elementi dai quali risulti
che non sussistono esigenze cautelari - non fa salva, altresì, l’ipotesi in cui siano acquisiti elementi specifici, in
relazione al caso concreto, dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure.
[4] V., peraltro, art. 275, commi 4-quater e 4-quinquies.

(*) V. anche schema precedente.


27 MISURE CAUTELARI PERSONALI COERCITIVE Artt. 281-286

MISURE CAUTELARI PERSONALI COERCITIVE


(Artt. 281-286 c.p.p.)

CUSTODIA CAUTELARE

 IN CARCERE (art. 285 c.p.p.)

 IN LUOGO DI CURA (art. 286 c.p.p.)

 ARRESTI DOMICILIARI (art. 284 c.p.p.)

MISURE NON CUSTODIALI

 DIVIETO DI ESPATRIO (art. 281 c.p.p.)

 OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA POLIZIA GIUDIZIARIA

SCHEMI E TABELLE
(art. 282 c.p.p.)

 ALLONTANAMENTO DALLA CASA FAMILIARE


(art. 282-bis c.p.p.)

 DIVIETO DI AVVICINAMENTO AI LUOGHI FREQUENTATI


DALLA PERSONA OFFESA (art. 282-ter c.p.p.)

 DIVIETO DI DIMORA (art. 283, comma 1, c.p.p.)

 OBBLIGO DI DIMORA (art. 283, comma 2, c.p.p.)


Artt. 288-290 MISURE CAUTELARI PERSONALI INTERDITTIVE 592
Artt. 288-290 MISURE CAUTELARI PERSONALI INTERDITTIVE 28

MISURE CAUTELARI PERSONALI INTERDITTIVE


(Artt. 288-290 c.p.p.)

DIVIETO
TEMPORANEO
SOSPENSIONE di
SOSPENSIONE dall’ESERCIZIO ESERCITARE
dall’ESERCIZIO
della POTESTÀ di un DETERMINATE
dei genitori PUBBLICO UFFICIO ATTIVITÀ
o SERVIZIO PROFESSIONALI
(art. 288 c.p.p.) (art. 289 c.p.p.) o
IMPRENDITORIALI
(art. 290 c.p.p.)
29 PROCEDIMENTO APPLICATIVO MISURE CAUTELARI PERSONALI Art. 291

PROCEDIMENTO APPLICAT IVO


PR
MOCEDIM ENTO APPLI
ISURE CAUTELARI CAT IVO
PERSON ALI
MISURE CAUTELARI P ERSON
(Art. 291 c.p.p.) A LI
(Art. 291 c.p.p.)
POSSIBILI SVILUPPI
POSSIBILI SVILUPPI
IL GIUDICE [1]
IL GIUDICE [1]
accoglie la richiesta del p.m. accoglie la richiesta del p.m. respinge
accoglie
edlaemette
richiesta del p.m.
ordinanza accoglie
ed la richiesta
emette del p.m.
ordinanza la richiesta
respinge
ed emette ordinanza
applicativa della misura [2] ed emette ordinanza
applicativa della misura [2] del p.m.
la richiesta
applicativarichiesta
della misura
[3] [2] applicativarichiesta
della misura
[3] [2] del p.m.
richiesta [3] richiesta [3]

l’indagato o l’imputato, ovvero il suo l’indagato o l’imputato, ovvero il suo


difensore,
l’indagato può proporre
o l’imputato, ovvero richiesta
il suo difensore,
l’indagato può proporre
o l’imputato, ovvero richiesta
il suo
di riesame,
difensore, puòanche nel merito,
proporre richiestaex art. di riesame,può
difensore, anche nel merito,
proporre richiestaex art.
di309 c.p.p.,anche
riesame, a menonelche non si
merito, extratti
art. di di309 c.p.p.,anche
riesame, a menonelche non siextratti
merito, art. di
misuraainterdittiva
309 c.p.p., meno che contro
non si la quale
tratti di misura interdittiva contro la
309 c.p.p., a meno che non si tratti di quale
può essere
misura proposto
interdittiva sololaappello
contro quale ex può essere
misura proposto
interdittiva sololaappello
contro quale ex
art. 310 c.p.p.
può essere proposto solo appello
[4] ex art. 310 c.p.p.
può essere proposto solo appello
[4] ex
art. 310 c.p.p. [4] art. 310 c.p.p. [4]

SCHEMI E TABELLE
il p.m. il p.m.
può proporre
il p.m. appello può proporre
il p.m. appello
puòex art. 310appello
proporre c.p.p. [5] art. 310 appello
puòexproporre c.p.p. [5]
ex art. 310 c.p.p. [5] ex art. 310 c.p.p. [5]
[1] Se riconosce la propria incompetenza per qualsiasi causa, il giudice, quando ne ricorrono
[1] Se le condizioni e sussisteincompetenza
l’urgenza di soddisfare unacausa,
delle esigenze cautelari
quandopreviste dall’art.
E

riconosce la propria per qualsiasi il giudice, ne ricorrono


274, dispone
le condizioni la misura
e sussiste richiesta
l’urgenza con lo stesso
di soddisfare provvedimento
una delle con il previste
esigenze cautelari quale dichiara
dall’art.la
E

propria
274, incompetenza.
dispone Si applicano
la misura richiesta con in lotal caso provvedimento
stesso le disposizioni dell’art.
con il 27 (art.dichiara
quale 291, comma la
2, c.p.p.).
propria incompetenza. Si applicano in tal caso le disposizioni dell’art. 27 (art. 291, comma
2, Secondo
c.p.p.). l’art. 27 c.p.p., le misure cautelari disposte dal giudice che, contestualmente o
successivamente,
Secondo l’art. 27 c.p.p., si dichiara
le misureincompetente per qualsiasi
cautelari disposte causa, cessano
dal giudice di avere effetto ose,
che, contestualmente
entro venti giorni dall’ordinanza di trasmissione degli
successivamente, si dichiara incompetente per qualsiasi causa, cessano di avere atti, il giudice competente non
effetto se,
provvede a norma degli artt. 292, 317 e 321 c.p.p.
entro venti giorni dall’ordinanza di trasmissione degli atti, il giudice competente non
[2] Il contenuto
provvede a norma di detta
degliordinanza
artt. 292, è317 analiticamente
e 321 c.p.p. indicato nell’art. 292 c.p.p.
[2] [3] Gli adempimenti
Il contenuto di dettaesecutivi
ordinanza sono indicati nell’art.indicato
è analiticamente 293 c.p.p.
nell’art. 292 c.p.p.
[4] L’indagato o l’imputato, ovvero il difensore,
[3] Gli adempimenti esecutivi sono indicati nell’art. 293 c.p.p. può proporre direttamente ricorso per cassazione
per violazione di legge contro le ordinanze che dispongono
[4] L’indagato o l’imputato, ovvero il difensore, può proporre direttamente ricorso una misura coercitiva. La propo-
per cassazione
sizione del ricorso rende inammissibile la richiesta di riesame (art.
per violazione di legge contro le ordinanze che dispongono una misura coercitiva. La propo- 311, comma 2, c.p.p.).
[5] L’esecuzione della decisione con la quale il tribunale, accogliendo
sizione del ricorso rende inammissibile la richiesta di riesame (art. 311, comma 2, c.p.p.). l’appello del p.m.,
dispone una misura cautelare è sospesa fino a che la decisione
[5] L’esecuzione della decisione con la quale il tribunale, accogliendo l’appello del p.m., non sia divenuta definitiva
(art. 310,
dispone unacomma 3, c.p.p.);èinsospesa
misura cautelare tal caso, finol’ordinanza che dispone
a che la decisione nonlasiamisura coercitiva
divenuta definitivanon
è suscettibile di riesame (art. 309, comma 1, c.p.p.).
(art. 310, comma 3, c.p.p.); in tal caso, l’ordinanza che dispone la misura coercitiva non
è suscettibile di riesame (art. 309, comma 1, c.p.p.).
Art. 299
Art. 299 CAUSE
CAUSEDIDIESTINZIONE
ESTINZIONEDELLE
DELLEMISURE
MISURECAUTELARI
CAUTELARIPERSONALI
PERSONALI 30
594

CAUSE DI ESTINZIONE
DELLE MISURE CAUTELARI PERSONALI [1]
(Art. 299 c.p.p.)

CAUSE DI ESTINZIONE RIFERIMENTO


(art. 299,
 REVOCA
comma 1, c.p.p.)
(art. 300,
 DECRETO di ARCHIVIAZIONE
comma 1, c.p.p.)
(art. 300,
 SENTENZA DI NON LUOGO A PROCEDERE
comma 1, c.p.p.)
(art. 300,
 SENTENZA DI PROSCIOGLIMENTO
comma 1, c.p.p.)

 SENTENZA di CONDANNA a pena dichiarata (art. 300,


estinta o sospesa condizionalmente comma 3, c.p.p.)

 SENTENZA di CONDANNA a pena uguale o non (art. 300,


superiore alla custodia cautelare subita comma 4, c.p.p.)

 SCADENZA del TERMINE delle misure disposte per (art. 301,


esigenze probatorie comma 1, c.p.p.)

 OMESSO INTERROGATORIO della persona in stato (art. 302 c.p.p.)


di custodia cautelare

 DECORSO DEL TEMPO DI DURATA MASSIMA (artt. 303 e 308 c.p.p.)

 OMESSA TRASMISSIONE DEGLI ATTI AL


TRIBUNALE DEL RIESAME entro il quinto giorno (art. 309,
dalla ricezione dell’avviso da parte dell’autorità commi 5 e 10, c.p.p.)
giudiziaria procedente

 DECORSO DEL TERMINE prescritto senza che (art. 309,


intervenga la decisione sulla richiesta di riesame commi 9 e 10, c.p.p.)

[1] Sulle conseguenze della estinzione, v. art. 306 c.p.p.


31 TERMINI DI DURATA MASSIMA DELLA CUSTODIA CAUTELARE Art. 303

TERMINI DI DURATA MASSIMA


DELLA CUSTODIA CAUTELARE (I) (II) (III) (IV)
(Art. 303 c.p.p.)
art. 303, co. 1, lett. a) art. 303, co. 1, lett . b) art. 303, co. 1, lett. b-bis) art. 303, co. 1 , lett. c)
Dall’inizio dell’esecuzione della Dalla data di emissione Dalla data di emissione Dalla pronuncia della
custodia cautelare (art. 297) del provvedimento che dell’ordinanza con cui il sentenza di condanna di
alla data di emissione del dispone il giudizio, o dalla giudice dispone il giudizio primo grado, o dalla
provvedimento che dispone il sopravvenuta esecuzione abbreviato, o dalla sopravvenuta esecuzione
giudizio o della ordinanza con della custodia, alla pronuncia sopravvenuta esecuzione della custodia, alla
cui il giudice dispone il giudizio della sentenza di condanna della custodia, alla pronuncia della sentenza
abbreviato ai sensi dell’art. 438 di primo grado pronuncia della sentenza di condanna in grado
c.p.p. ovvero alla pronuncia della di condanna ex art. 442 d’appello
sentenza di applicazione della c.p.p.
pena su richiesta delle parti
PENA TERMINI PENA TERMINI PENA TERMINI PENA TERMINI
EDITTALE EDITTALE EDITTALE IRROGATA
Pena della 3 mesi [1] Pena della 6 mesi [1][4] Pena della 4 mesi [1] Pena della 9 mesi [1]
reclusione reclusione reclusione reclusione
non superiore non superiore non superiore non superiore
nel massimo nel massimo nel massimo a 3 anni
a 6 anni a 6 anni a 6 anni
Pena della 6 mesi [2] Pena della 1 anno [2][4] Pena della 8 mesi [1] Pena della 1 anno [2]
reclusione reclusione reclusione reclusione
superiore nel superiore superiore superiore a
massimo a 6 nel massimo nel massimo 3 anni ma
anni (con a 6 anni ma a 20 anni non superiore
esclusione dei non superiore salvo quanto a 10 anni
delitti ex art. nel massimo previsto nel
407, comma a 20 anni numero 1
2 , lett. a),
c.p.p.)

SCHEMI E TABELLE
Pena della 1 anno [3] Pena della 1 anno Pena della 1 anno [3] Pena della 1 anno
reclusione reclusione e [3] [4] reclusione reclusione e
superiore nel superiore nel 6 mesi superiore nel superiore a 6 mesi [3]
massimo a 6 massimo a massimo a 10 anni o
anni per i 20 anni o 20 anni o ergastolo
delitti previsti ergastolo ergastolo
dall’art. 407,
lett. a), c.p.p.
Pena della 1 anno [4]
reclusione
non inferiore
nel massimo
a 20 anni o
ergastolo
[1] Proroga massima di 45 giorni [1] Salva proroga ex art. 305, [1] Salva proroga ex art. 305, [1] Salva proroga ex art.
ex art. 305 c.p.p. comma 1, c.p.p. comma 1, c.p.p. 305, comma 1, c.p.p.
[2] Proroga massima di 3 mesi [2] Salva proroga ex art. 305, [2] Salva proroga ex art. 305, [2] Salva proroga ex art.
ex art. 305 c.p.p. comma 1, c.p.p. comma 1, c.p.p. 305, comma 1, c.p.p.
[3] Proroga massima di 6 mesi [3] Salva proroga ex art. 305, [3] Salva proroga ex art. 305, [3] Salva proroga ex art.
ex art. 305 c.p.p. comma 1, c.p.p. comma 1, c.p.p. 305, comma 1, c.p.p.
[4] Proroga massima di 6 mesi [4] Il termine è aumentabile,
ex art. 305 c.p.p. per i reati di cui
all’art. 407, comma 2,
lett. a), c.p.p., fino a
6 mesi; l’aumento, però,
va imputato ai termini
indicati nel n. 3-bis)
dell’art. 303, comma 1,
lett. b), c.p.p.

(continua)
Art. 303 TERMINI DI DURATA MASSIMA DELLA CUSTODIA CAUTELARE 32
(segue)

art. 303, comma 1, lett. d) art. 303, art. 303, art. 303, comma 4
comma 2 comma 3

Dalla pronuncia Termini che si Termini di durata Termini di Termini di


della sentenza di applicano se vi è massima della durata massima durata
condanna in stata condanna custodia della custodia complessiva
grado di appello, in primo e in cautelare in caso cautelare in caso della custodia
o dalla sopravve- secondo grado di regressione o di ripristino cautelare
nuta esecuzione (anche a pene rinvio ad altro dopo evasione considerate
della custodia alla diverse) o se giudice anche le
pronuncia della l’impugnazione è proroghe
sentenza irrevoca- stata proposta previste dall’art.
bile di condanna, esclusivamente 305 (IV)
salve le ipotesi di dal p.m.
cui alla lett. b)
numero 3-bis

TERMINI TERMINI TERMINI TERMINI PENA TERMINI


EDITTALE
9 mesi 2 anni Stessi termini Pena della 2 anni
previsti dall’art. reclusione non
303, comma 1, superiore nel
Stessi termini relativamente a massimo a 6 anni
previsti dall’art. ciascuno stato e
1 anno 4 anni 303, comma 1, grado del Pena della 4 anni
relativamente a procedimento, reclusione
ciascuno stato e ma la durata superiore nel
grado del complessiva massimo a 6
procedimento (considerate an- anni ma non
che le proroghe superiore nel
ex art. 305) non massimo a 20
può superare i anni
1 anno 6 anni termini di cui Pena della 6 anni
all’art. 303, reclusione
e 6 mesi comma 4 superiore nel
(tenendo conto massimo a 20
anche della anni o ergastolo
custodia subita
prima
dell’evasione)

(I) Qualora la custodia cautelare in carcere sia stata disposta per esigenze probatorie di cui all’art.
274, comma 1, lett. a), la durata non può superare i 30 giorni, salva la proroga dei termini per
non più di due volte ed entro il limite complessivo di 90 giorni (art. 301). Questa regola non
vale per i reati previsti dall’art. 407, comma 2, lett. a) , nn. 1-6 e per quelli che richiedono
indagini complesse o all’estero: in tali casi i termini per la custodia cautelare in carcere per
esigenze probatorie sono quelli previsti dall’art. 303.
(II) I termini previsti dall’art. 303, comma 1, sono sospesi dalla data del provvedimento che accoglie
la dichiarazione di astensione o di ricusazione a quella in cui il dibattimento davanti al nuovo
giudice perviene allo stato in cui si trovava allorché è intervenuta la dichiarazione di astensione
o di ricusazione. Si vedano, altresì, l’art. 1, commi 4 e 5, d.l. 23 ottobre 1996, n. 553, conv., con
mod., dalla l. 23 dicembre 1996, n. 652.
(III) A norma dell’art. 23, d.P.R. 22 settembre 1988, n. 448, sul processo penale a carico di imputati
minorenni, i termini previsti dall’art. 303 sono ridotti della metà per i reati commessi da minori
degli anni 18 e dei due terzi per quelli commessi da minori di anni 16.
(IV) I termini di durata massima di cui all’art. 303, comma 4, possono essere superati nell’ipotesi di
sospensione di cui all’art. 304. Resta comunque fermo il limite di cui all’art. 304, comma 6 c.p.p.
33
597 RIESAME
RIESAMEDELLE
DELLEORDINANZE
ORDINANZECHE
CHEDISPONGONO
DISPONGONO UNA
UNA MISURA COERCITIVA
COERCITIVA Art.309
Art. 309

RIESAME DELLE ORDINANZE CHE DISPONGONO


UNA MISURA COERCITIVA
(Art. 309 c.p.p.)

IL DIFENSORE
L’IMPUTATO o L’INDAGATO
dell’imputato o indagato

entro 10 giorni [1] dall’esecuzione entro 10 giorni [1] dalla notificazione


o notificazione dell’ordinanza dell’avviso di deposito dell’ordinanza
(art. 309, comma 1, c.p.p.) (art. 309, comma 3, c.p.p.)

possono proporre richiesta di riesame, anche nel merito, dell’ordinanza [2],


enunciandone i motivi e presentandola nella cancelleria del tribunale [3] o spedendola
alla stessa con le forme previste dagli artt. 582 e 583 c.p.p. (art. 309, comma 4, c.p.p.)

la cancelleria dà immediato avviso dell’avvenuta presentazione


all’autorità giudiziaria procedente (art. 309, comma 5, c.p.p.)

l’autorità giudiziaria procedente entro il giorno successivo alla ricezione


dell’avviso o comunque non oltre il 5° giorno [4]

TABELLE
SCHEMIEETABELL
trasmette al tribunale

gli atti presentati a norma dell’art. 291,


tutti gli elementi sopravvenuti
comma 1, c.p.p. con la richiesta

SCHEMI
a favore dell’imputato o indagato
di applicazione della misura coercitiva

il tribunale, ricevuti gli atti [5] fissa

l’udienza di discussione

comunicato
l’avviso della data fissata per l’udienza è notificato
al p.m. [6]

all’indagato al suo
o imputato difensore

almeno 3 giorni liberi prima dell’udienza [7]

(continua)
(continua)
Art. 309 RIESAME DELLE ORDINANZE CHE DISPONGONO UNA MISURA COERCITIVA 598
Art. 309 RIESAME DELLE ORDINANZE CHE DISPONGONO UNA MISURA COERCITIVA 34
(segue)
(segue)
All’udienza il p.m. [8], il difensore e l’interessato [9]
sono sentiti se compaiono
(art. 127, comma 3, c.p.p.)

Il tribunale in composizione collegiale entro 10


giorni dalla ricezione degli atti trasmessi dall’autorità
giudiziaria [10] procedente decide sulla richiesta [11]

dichiarandola
inammissibile accogliendola accogliendola respingendola
e condannando e annullando e riformando e confermando
al pagamento l’ordinanza l’ordinanza l’ordinanza
delle spese processuali

[1] Il termine è previsto a pena di inammissibilità (v. art. 99 att. c.p.p.).


Per l’imputato o indagato latitante il termine decorre dalla data di notificazione eseguita a norma
dell’art. 165. Tuttavia, se sopravviene l’esecuzione della misura, il termine decorre da tale
momento quando l’imputato o indagato prova di non aver avuto tempestiva conoscenza del
provvedimento (art. 309, comma 2, c.p.p.). Nei termini previsti dai commi 1, 2 e 3 non si
computano i giorni per i quali è stato disposto il differimento del colloquio, a norma dell’art.
104, comma 3 (art. 309, comma 3-bis, c.p.p.).
[2] Salvo che si tratti di ordinanza emessa a seguito di appello del pubblico ministero (art. 309,
comma 1, c.p.p.).
[3] Si tratta del tribunale del luogo nel quale ha sede la corte di appello o la sezione distaccata
della corte di appello nella cui circoscrizione è compreso l’ufficio del giudice che ha emesso
l’ordinanza (art. 309, comma 7, c.p.p).
[4] Se gli atti non sono fatti pervenire nei termini di cui al comma 5 o se la decisione sulla richiesta
di riesame non interviene entro il termine prescritto, l’ordinanza che dispone la misura coercitiva
perde efficacia (art. 309, comma 10, c.p.p.).
[5] Fino al giorno dell’udienza gli atti restano depositati in cancelleria, con facoltà per il difensore
di esaminarli e di estrarne copia (art. 309, comma 8, c.p.p.).
[6] Si tratta del p.m. presso il tribunale indicato nel comma 7 e, se diverso, di quello che ha richiesto
l’applicazione della misura (art. 309, comma 8, c.p.p.).
[7] L’inosservanza di detto termine determina nullità di ordine generale ex art. 178, comma 1, lett. c),
c.p.p. dell’udienza e dell’ordinanza emessa dal tribunale che è quindi annullabile.
[8] Il p.m. che ha richiesto l’applicazione della misura può partecipare all’udienza in luogo del p.m.
presso il tribunale indicato dal comma 7 (art. 309, comma 8-bis, c.p.p.).
[9] Se l’interessato è detenuto in luogo posto nell’ambito della circoscrizione del tribunale può
chiedere di essere «tradotto» all’udienza e, in tal caso, la mancata traduzione determina la nullità
assoluta e insanabile a norma dell’art. 179 c.p.p. dell’udienza camerale e della successiva
pronuncia del tribunale. Se, invece, è detenuto in luogo posto fuori della circoscrizione del
tribunale può chiedere di essere sentito dal magistrato di sorveglianza competente per quel
luogo (art. 127, comma 3, c.p.p. ). In tal caso deve essere sentito prima del giorno dell’udienza
a pena di nullità della stessa e della pronuncia assunta all’esito. L’udienza è rinviata se sussiste
un legittimo impedimento dell’imputato o del condannato che ha chiesto di essere sentito
personalmente e che non sia detenuto o internato in luogo diverso da quello in cui ha sede il
giudice (art. 127, comma 4, c.p.p.).
[10] Se la decisione sulla richiesta di riesame non interviene entro il termine prescritto, l’ordinanza
che dispone la misura coercitiva perde efficacia (art. 309, comma 10, c.p.p.).
[11] Il tribunale decide anche sulla base degli elementi addotti dalle parti nel corso dell’udienza (art.
309, comma 9, c.p.p.).
35601 NOTIZIE
NOTIZIEDIDIREATO
REATO Artt.
Artt. 330-347
330-347

NOTIZIE DI REATO
(Artt. 330-347 c.p.p.)

IL P.M. LA POLIZIA GIUDIZIARIA

possono acquisire notizie di reato


di propria iniziativa
e in tal caso

ne dà comunicazione
al p.m. ex art. 347 c.p.p.

SCHEMI E TABELLE
possono ricevere le notizie di reato

TABELL
provenienti da

SCHEMI
DENUNCIA
da parte di pubblici DENUNCIA
REFERTO
ufficiali e incaricati da parte di privati
(art. 334 c.p.p.)
di un pubblico servizio (art. 333 c.p.p.)
(art. 331 c.p.p.)

ISTANZA RICHIESTA
QUERELA
[1] di procedimento di procedimento
(art. 336 c.p.p.)
(art. 341 c.p.p.) [1] (art. 342 c.p.p.) [1]

[1] Si tratta di condizioni di procedibilità.


Art. 3712 CASI DI PROCEDIMENTI COLLEGATI 36

CASI
CASI DI DI PROCEDIMENTI
PROCEDIMENTI COLLEGATI
COLLEGATI
22
(Art.
(Art. 371
371 c.p.p.)
c.p.p)

procedimenti connessi
(lett. a)

procedimenti per reati commessi in occasione di altri


(cd. collegamento occasionale)
(lett. b)

procedimenti per reati commessi per conseguire o assicurare il profitto,


il prodotto, il prezzo o l’impunità di altri reati
(cd. collegamento consequenziale)
(lett. b)

procedimenti per reati commessi da più persone in danno


reciproco le une delle altre
(cd. collegamento reciproco)
(lett. b)

procedimenti in cui la prova di un reato o di una sua circostanza influisce


sulla prova di un altro reato o di un’altra circostanza
(cd. collegamento probatorio)
(lett. b)

procedimenti in cui la prova di più reati deriva, anche in parte, dalla stessa fonte
(lett. c)
37 ARRESTO IN FLAGRANZA E FERMO Artt. 379-391

ARRESTO IN
ARRESTO IN FLAGRANZA
FLAGRANZA E E FERMO
FERMO
(Artt. 379-391 c.p.p.)
(Artt. 379-391 c.p.p.)

SVILUPPI
SVILUPPI

DOVERI DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA


DOVERI DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA
dare immediata notizia al p.m. del luogo in cui l’arresto o il fermo sono stati eseguiti
dare
dareimmediata
(art. 386, comma
immediata notizia alal p.m.
1, c.p.p.)
notizia P.M. del
del luogo
luogo in cui l’arresto
l’arresto oo ilil fermo
fermosono
sonostati
statieseguiti
eseguiti
dare
(art. immediata
(art.386, co. 1, notizia
386,comma 1, c.p.p.)
c.p.p.)al P.M. del luogo in cui l’arresto o il fermo sono stati eseguiti
(art. 386, co. 1,
consegnare allac.p.p.)
persona una comunicazione scritta, se del caso tradotta, con cui la si
consegnare
informa del alladiritto
persona di una comunicazione
nominare scritta,
un difensore di sefiducia,
del caso di tradotta, con cui laalsi
essere ammesso
informa
patrocinio dela diritto di nominare
spese dello un previsti
Stato nei casi difensoredalladilegge,
fiducia, di essere
di ottenere ammessoinal
informazioni
merito all’accusa,
patrocinio a spese all’interprete
dello Stato nei ed alla
casitraduzione di atti
previsti dalla fondamentali,
legge, di ottenere di informazioni
avvalersi dellain
facoltàall’accusa,
merito di non rispondere,
all’interpretedi accedere agli atti suidiquali
ed alla traduzione si fonda l’arresto
atti fondamentali, o il fermo,della
di avvalersi di
informare le autorità consolari e di dare avviso ai familiari; di accedere
facoltà di non rispondere, di accedere agli atti sui quali si fonda l’arresto o il fermo, di all’assistenza
medica dileurgenza,
informare autorità di essere condotto
consolari e di daredavanti
avvisoall’autorità
ai familiari; giudiziaria per laall’assistenza
di accedere convalida
entro novantasei
medica di urgenza, oredidall’avvenuto
essere condotto arresto o fermo,
davanti di comparire
all’autorità dinanziper
giudiziaria al giudice per
la convalida
rendere l’interrogatorio, di proporre ricorso per cassazione contro
entro novantasei ore dall’avvenuto arresto o fermo, di comparire dinanzi al giudice per l’ordinanza che

SCHEMI E TABELLE
decide sulla
rendere convalida dell’arresto
l’interrogatorio, di proporre o delricorso
fermo (art.
per 386, comma contro
cassazione 1, c.p.p.)l’ordinanza che
decide sulla convalida dell’arresto o del fermo (art. 386, comma 1, c.p.p.)
informare immediatamente il difensore, di fiducia o d’ufficio (art. 386, comma 2, c.p.p.)
informare immediatamente il difensore, di fiducia o d’ufficio (art. 386, comma 2, c.p.p.)
porre la persona a disposizione del p.m. (art. 386, commi 3 e 4, c.p.p.)
porre la persona a disposizione del p.m. (art. 386, commi 3 e 4, c.p.p.)
trasmettere il verbale al p.m. (art. 386, commi 3 e 6, c.p.p.)
trasmettere il verbale al p.m. (art. 386, commi 3 e 6, c.p.p.)
dare avviso ai familiari se la persona vi consente (art. 387 c.p.p.)
dare avviso ai familiari se la persona vi consente (art. 387 c.p.p.)
liberare la persona nei casi di cui all’art. 389 c.p.p.

liberare la persona nei casi di cui all’art. 389 c.p.p.

DOVERI DEL P.M.


DOVERI DEL P.M.
liberare immediatamente la persona nei casi di cui agli artt. 389 c.p.p. e 121 att. c.p.p.

liberare immediatamente
richiedere la personaonei
entro 48 ore dall’arresto dal casi di la
fermo cuiconvalida
agli artt. al
389 c.p.p.
g.i.p. e 121 att. c.p.p.
competente
in relazione al luogo dove l’arresto o il fermo è stato eseguito (art. 390, comma 1, c.p.p.) [1]
richiedere entro 48 ore dall’arresto o dal fermo la convalida al g.i.p. competente
in relazione al luogo dove l’arresto o il fermo è stato eseguito (art. 390, comma 1, c.p.p.) [1]
(continua)
603379-391
Artt. ARRESTOININFLAGRANZA
ARRESTO FLAGRANZAE EFERMO
FERMO Artt. 379-391
38
(segue)
(segue)
603 ARRESTO IN FLAGRANZA E FERMO Artt. 379-391
(segue) DOVERI DEL G.I.P.

DOVERI
trasmettere, se non ritiene di comparire, DEL G.I.P.
al giudice, per l’udienza di convalida,
le richieste in ordine alla libertà personale con gli elementi su cui le stesse si fondano
(art. 390, comma
trasmettere, 3-bis,
se non c.p.p.)
ritiene di comparire, al giudice, per l’udienza di convalida,
le richieste in ordine alla libertà personale con gli elementi su cui le stesse si fondano
(art. l’udienza
fissare 390, comma 3-bis, c.p.p.)
di convalida al più presto e comunque entro le 48 ore successive alla ri-
chiesta di convalida (art. 390, comma 2, c.p.p.)
fissare l’udienza di convalida al più presto e comunque entro le 48 ore successive alla ri-
chiesta di convalida
dare i relativi (art.390,
avvisi (artt. 390, comma
comma 22, ec.p.p.)
148 ss. c.p.p.)

dare i relativi avvisi (artt. 390, comma 2 e 148 ss. c.p.p.)


tenere l’udienza (art. 391, commi 1-3, c.p.p.)
tenere l’udienza (art. 391, commi 1-3, c.p.p.)
adottare i provvedimenti all’esito dell’udienza (art. 391, commi 4-7, c.p.p.)
adottareche
ordinanza i provvedimenti
decide sulla all’esito
convalida dell’udienza (art. 391, commi
ordinanza 4-7, c.p.p.)
che decide sulla richiesta
(art. 391,
ordinanza checomma
decide4, sulla
c.p.p.)convalida di misura
ordinanza coercitiva
che decide sulla (1)
richiesta
(art. 391, comma 4, c.p.p.) di misura coercitiva (1)

non accogliendola
accogliendo rigettando emettendo
e non
quindi disponendo
accogliendola
laaccogliendo
richiesta larigettando
richiesta misura coercitiva
emettendo
l’immediata liberazione
e quindi disponendo
dellap.m. [2]
richiesta del p.m.
la richiesta amisura
normacoercitiva
dell’art. 291
dell’arrestato
l’immediata liberazione
del p.m. [2]
del p.m. a norma(art.
dell’art.
391, 291
odell’arrestato
del fermato (art. 5,391, [3]
comma c.p.p.)
o del
(art. 391, fermato
comma 6, c.p.p.) [3]
comma 5, c.p.p.)
(art. 391, comma 6, c.p.p.)

SCHEMI E TABELL
l’arrestato l’indagato

SCHEMI E TABELL
il p.m.
o ill’arrestato
fermato il p.m. può proporre o ill’indagato
suo difensore
o il fermato può ilproporre
p.m.
il p.m. può proporre o il suo difensore
possono proporre può proporre appello possono proporre
possono proporre ricorso appello possono proporre
ricorso ricorso ex art. 310 c.p.p.[4][4] richiesta di riesame
ricorso per cassazione ex art. 310 c.p.p. richiesta di riesame
perper
cassazione per cassazione ex art. 309 c.p.p.
cassazione ex art. 309 c.p.p.

ilil p.m.
p.m.puòpuòproporre
proporreappello
appello
ex art.
ex art.310
310c.p.p.
c.p.p.sesela lamisura
misura
dispostaè èmeno
disposta menogravegrave
didiquella richiesta[4] [4]
quellarichiesta

[1] [1] L’arresto


L’arresto o oil ilfermo
fermodiviene
divieneinefficace
inefficace sese ilil pubblico
pubblico ministero
ministeronon nonosserva
osservaleleprescrizioni
prescrizioni deldel
comma
comma 1 (art.390,
1 (art. 390,comma
comma3,3,c.p.p.).
c.p.p.).
[2] [2] L’arresto
L’arresto o oil ilfermo
fermocessacessadidiavere
avere efficacia
efficacia se l’ordinanza
l’ordinanza didi convalida
convalidanon nonè èpronunciata
pronunciata o o
depositata
depositata nelle
nelle quarantottoore
quarantotto oresuccessive
successive al al momento
momento in incui
cuil’arrestato
l’arrestatoooil ilfermato
fermatoè stato
è statoposto
posto
a disposizione
a disposizione delgiudice
del giudice(art.
(art.391,
391, comma
comma 7, 7, c.p.p.).
c.p.p.).
[3] [3] Quando
Quando l’arresto
l’arresto è èstato
statoeseguito
eseguitoperperuno
uno dei
dei delitti
delitti indicati
indicatinell’art.
nell’art.381,
381,comma
comma2,2, l’applicazione
l’applicazione
della
della misura
misura è dispostaanche
è disposta anchealaldidifuori
fuoridei
dei limiti
limiti previsti
previsti dall’art.
dall’art.280
280(art.
(art.391,
391,comma
comma 5, 5,
c.p.p.).
c.p.p.).
[4] L’esecuzione della decisione con la quale il tribunale, accogliendo l’appello
[4] L’esecuzione della decisione con la quale il tribunale, accogliendo l’appello del p.m., dispone del p.m., dispone
una misura cautelare è sospesa fino a che la decisione non sia divenuta definitiva (art. 310),
una misura
comma 3, cautelare
c.p.p.) ; in ètalsospesa fino a che
caso, l’ordinanza cheladispone
decisione non sia
la misura divenuta
coercitiva nondefinitiva (art.di310),
è suscettibile
comma 3, (art.
riesame c.p.p.) ; in
309, tal caso,
comma l’ordinanza che dispone la misura coercitiva non è suscettibile di
1, c.p.p.).
riesame (art. 309, comma 1, c.p.p.).
39 INVESTIGAZIONI DIFENSIVE Artt. 391bis-391decies

INVESTIGAZIONI DIFENSIVE
(Artt. 391-bis-391-decies c.p.p.)

TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ CONSENTITE PER RICERCARE ED INDIVIDUARE


ELEMENTI DI PROVA A FAVORE DELLA PERSONA ASSISTITA (1)

Colloquio non documentato con la persona in grado di riferire circostanze utili ai fini
dell’attività investigativa (art. 391-bis, comma 1, c.p.p.)
Ricezione di dichiarazione scritta dalla persona in grado di riferire circostanze utili ai
fini dell’attività investigativa (artt. 391-bis, comma 2 e 391-ter, commi 1 e 2, c.p.p.) (2)

Assunzione di informazioni dalla persona in grado di riferire circostanze utili ai fini del-
l’attività investigativa (artt. 391-bis, comma 2 e 391-ter, comma 3, c.p.p.) (2)
Richiesta di documentazione alla pubblica amministrazione (art. 391-quater c.p.p.) (3)
Accesso ai luoghi pubblici o aperti al pubblico per prenderne visione, per procedere
alla loro descrizione o per eseguire rilievi (art. 391-sexies c.p.p.) (4)
Accesso ai luoghi privati o non aperti al pubblico per prenderne visione, per procedere
alla loro descrizione o per eseguire rilievi (art. 391-septies c.p.p.) (4) (5)
Esame delle cose sequestrate (art. 366, comma 1, c.p.p.)

Intervento del consulente tecnico alle ispezioni ed esame delle cose sequestrate od og-

SCHEMI E TABELLE
getto delle ispezioni (art. 233, comma 1-bis, c.p.p.) (6)

(1) L’attività investigativa del difensore può essere svolta in ogni stato e grado del procedimento, nell’esecu-
zione penale e per promuovere il giudizio di revisione (art. 327-bis, comma 2, c.p.p.); può essere svolta anche
prima dell’instaurazione di un procedimento penale, ma in tal caso sono esclusi tutti gli atti che richiedono l’au-
torizzazione o l’intervento dell’autorità giudiziaria (art. 391-nonies c.p.p.).
(2) La persona ha il diritto di avvalersi della facoltà di non rispondere o di non rendere la dichiarazione; in tal
caso il difensore può chiedere al giudice che si proceda con incidente probatorio all’assunzione della testimo-
nianza o all’esame della persona (art. 391-bis, comma 11, c.p.p.) o chiedere al pubblico ministero di procedere,
ex art. 362 c.p.p., all’audizione della persona (art. 391-bis, comma 10, c.p.p.).
(3) In caso di rifiuto da parte della pubblica amministrazione il difensore può presentare richieste scritte al
pubblico ministero (art. 367 c.p.p.) e, in particolare, può chiedere che si disponga il sequestro della documenta-
zione (art. 368 c.p.p.).
(4) Qualora si tratti di accertamenti tecnici non ripetibili si applica la disposizione di cui all’art. 391-decies,
comma 3, c.p.p.
(5) Se non vi è il consenso della persona che ha la disponibilità del luogo, l’accesso è consentito solo se au-
torizzato dal giudice. Nei luoghi di abitazione e loro pertinenze l’accesso è consentito solo se sia necessario per
accertare le tracce e gli altri effetti materiali del reato.
(6) L’intervento deve essere autorizzato dal giudice o, nella fase delle indagini preliminari, dal pubblico mini-
stero.
Art. 392 CASI DI INCIDENTE PROBATO RIO 604

Art. 392 CASI DI INCASI


CIDE DI INCIDENTE
TE PPROBATORIO 40
Art. 392 CASI DI INN CIDENTE PROBATORIO
ROBATO RIO (* ) 604
Art. 392 C(Ar
ASI DIt.IN39
CIDENTE PROB.p.)
2 c.p ATO RIO 604

CASI
CASIDI
DIIN
INCIDE
CIDEESAMNTTEEPPROBATORIO
N ROBATORIO(* )(* )
(Ar E (1)
(Artt.. 39
3922c.p
c.p.p.)
.p.)
dell’indagato o imputato di persona indagata
di persona indagata
su fatti concernenti o imputata in un
o imputata di reato collegato
ESAM
la respESAM E(1)
onsabiliEtà di
(1)altri procedimento connesso

dirson
person CONF
gata RONT ddeOellll’i’in
nda
dagato
gatoooim pu
im putato
tato di pe
dirso
penarsoinna
dagata
indagata
di pe a ina da
indagata su fatti co nc erne nti o imp TESTIMONIANZA
utata in unin un
traope
imrson
pu e ch
tata di ereiantoalco
tro
lleigato
ncidente su prob atocri
fatti o oern
onc alep.
ntim. o imputata
o imputata di reato collegato procedimento con(2)
hanno reso dichiarazion lalai re
re
dispsp
scooor
nsab
danti
nsab ilità di altri
ilità di altri nesso
procedimento connesso
CONFRONTO
TESTIMONIANZA
tra persone che inCONF RONT
altro inc Oprobatorio o al p.m.
idente TESTIMONIANZA
tra persone hch
anenionrealso
trodiicnc
hiaidente ipr
di,ob ato di p(2) ersona minore
raz
quian
ondo scpe
or erileome
rdanti o al
ntip.cm. reti
onc
hanno reso dichiaraz d egli (2) anni 16
e ison
peicidi ficsci,orvd i anti
è fondato motivo
nei procedimenti per i delitti
quando vi è fondato motivo di ritenere che la persona
quan
di cui
di pagli
ersonarticoli
a minore 600, 600-bis,
di ritenere che la persona sido
a e, sp peosta
r eleme a vnitiolceonz nca,
reti
d egl i an ni 16
emsan 600-ter,
di pe600-quinquies,
rsona minore 601,
non potrà essere esaminata qu ipna
edo
ccc
ifi,ica,
i, voriffe
pe èelferta
on me da
ontpr
tio mo
com tievssa
onc o ti
re nei proce dim
qu an d o v i è fo nd ato m o t ivo d i r it e ne r e c h e la p e rso na 602, eengltii per
d609-bis, anni i609-ter,
delitti
16
nel dibattimento per infermità e specifici, dvi dèefnon ardao to motivodi cui agli articoli 600, 600-bis,
di ritenere che la persona sia esposta a violenza, n609-quater,
ei procedim609-quinquies,
enti per i delitti
o an
qu altrodo grviavè efoind
mpato edim me otnivtoo doi rditieane ltrare utichelitàla affipenc rsohé
na 600-ter, 600-quinquies, 601,
non potrà essere esaminata minaccia, offerta o promessa di609-oc
cui del cod600,
tiesarticoli
agli
602, 609-bis, 609-ter,
ice p600-bis,
enale,
ri(co
di ne te nme ma
re c 1
he, l
lae tt.
pe a
r
l dibattimento per infermità ))
son a si a e non
sp osta d
di denaroe po
a vn
i oga
l e nz a,
oi iade
a,ltrap
oo nga 609-quater, 609-quinquies, po
a nc he
600-ter,al d i fu or i
600-quinquies, d e lle i tesi
601,
non o potrà
altro egr
sse
avreeimpesaemidime natanto mina od cc ffe
uti lità io
rta l fpr
affianclso
omhé essa p re v i s te d al co mm a 1
nel dibatt(co imm enma to 1pe (com dmi addee1pon, ar
lett.
o b)) 609-octi602,
es de609-bis,
l codice p609-ter,
enale,
, rleitt.
nfearm )) ità non nga
al di (co
609-quater,
anche fuormm dealle1-ipo
biste) si
i 609-quinquies,
o altro grave impedimento o doi ade ltra
ponga utilità il faaffi
lsonché
(com mad1e, po lett.nga
b)) 60 9
pre -
voc t
iste i dsalde
e col mm
c od aice
1 penale,
(comma 1, lett. a)) non aE 1SPERIM
bisi) delleENT
PERIZ anc (coal
he mm d i fu -or ipoO tesi
o depoIA nga il falso
previste dGIU al co DIZIALE
mma 1
(comma 1, lett. b)) ESPERIMENTO
PERIZIA (co mma 1-bis)
GIUDIZIALE
se, qualora fosse disposta nel se, nel caso delle indagini
se la prova rigu ESPERIM
arda ENTO
dibattimento, ne potrebbe
se, qualora fosse disposta nel pre li mi PERIZ
n ar i, v iIA è ragi on e
se, nel caso delle indagini GIU DIZIALE
determinare una sospensione
dibattimento, ne potrebbe di ripre tenliemirenarchi,ev, i pe r inon ferm seuna
la pproevrsoa rinagu,ard unaa cosa
è ragi e ità
superiore a 60 giorni
determinare ovvero medntal
una sospensione unao puenrsoluo na,go unila co cusa i stato
i riteeneso reprchave,vepenu r ita nfearm l fatto
ità ,
se,
nequalora
comporti fosse
superiore a 60disposta
l’esecuzione nel
di
giorni ovvero o un luogo è so il cgge tto
ui stato
mlse
’iend nagato
,ntaleel so
caprsno
oavdenvesi eataiind
llnu nalgr ado
fatto
agi ni,
ne comportio
dibattimento,
accertamenti nel’esecuzione
potrebbe
prelievi su di di parlpre
’indteagato no n si a in gr ado seèalaso
mopgge divtto
ro faicazirigu on ea
ard
liminari, vi è ragion nte
ci p are c osc i e nte m e ana mopndeon
irso
ficazi on enilae cosa
accertamenti
determinare
persona vivente o prelievi
una sospensione su
previsti dal- ddi iripar u ev
na i tab
, u
tente
alecirepare
pr ocec,dosc
ch ipe
me ier nte
nintofemrmente ità
persona
superiore
l’articolo vivente
a 60
224-bisgiorni previsti
ovvero
(comma 2)dal- me(art. al pr oc e d i me n to o(cnuom
on
n lm evaigo
uo tab
1, illett.
ile cuif)) (3)
stato
l’articolo 224-bis (comma 2) ntal 70
e ,
so co
pr mm
av ve a nu3 , tac.p.p.)
a l fatto , (c om m a 1 , lett. f)) (3)
ne comporti l’esecuzione di ( art. 70 , co mm a 3 , c.p.p.) è soggetto
l’indagato non sia in grado
accertamenti o prelievi su a modificazione
di partecipqu are
qu ancdo
an doosc parietinte
par lm
ticoco leari
ari nrategi
raon
gion
i dii ur
digeurngezaev nnza
on ncoon consentono
RICOGN
persona vivente IZIIZI
previsti
RICOGN ONE
dal-
ONE non itab ilnse
e ntono
al prd oci e
rid i
nv me iare n to l’a
di rinviare l’atto al dibattimet to a l dib atti me n to (c o mm a 1,g))
lett. g))
l’articolo 224-bis (comma 2) (cnomto m(caomm a 1, lett.
1, lett. f)) (3)
(art. 70, comma 3, c.p.p.)
(1) Il(1)difensore puòpuò
Il difensore chiedere
chiedere chechesisiproceda
proceda con incidenteprobatorio
con incidente probatorio all’esame
all’esame di persona
di persona indagata
indagata o imputata
o imputata
nellonellostessostesso procedimento,
procedimento, ininprocedimento
procedimentoqu connesso
connesso
an do parooper
per
ticoreato
reato
lari collegato,
racollegato,
gi on i in
di grado
in ge
ur di
grado
n riferire
za dinon circostanze
riferire
co nse utili
circostanze
n to no utili
fini RICOGN
ai finiai dell’attività
dell’attività IZI ONE difensiva,
investigativa
investigativa difensiva, che che abbia
abbia esercitato
esercitato la lafacoltà di non
facoltà di rispondere
non rispondereo di non
o di rendere
non la
rendere la
dichiarazione
dichiarazione di cuidi cui all’art.
all’art. 391-bis3, 3,lett.
391-bis
lett.d)d) di (art.
,,c.p.p.
c.p.p. rinv391-bis
(art. iare l11’a11c.p.p.).
391-bis tto al dibattimento (comma 1, lett. g))
c.p.p.).
(2) Ilal(2) Il difensore
difensore puòpuò chiedere
chiedere chechesisiproceda
proceda con
di fuori delle ipotesi previste dall’art. 3921,1, lett.
con incidente
incidente
a) e b)
probatorio
probatorio all’assunzione
all’assunzione delladella
testimonianza, anche anche
testimonianza,
, di persona, in grado di riferire circostanze utili ai fini
lett. a) e b)
al(1)diIldell’attività
fuori delle ipotesi
difensore investigativa previste
può chiedere dall’art.
che si proceda
difensiva, che abbia392 conesercitato , di persona,
incidentela probatorio
facoltà di nonin grado
all’esame di riferire
di persona
rispondere circostanze
o di non indagata
rendere outili
la ai fini
imputata
dell’attività
nello investigativa
stesso procedimento,
dichiarazione difensiva,
in391-bis
di cui all’art. procedimento che
3, lett. d) abbia esercitato
connesso
c.p.p. (art. 391-bis 11 lareato
o per facoltà
c.p.p.). di noninrispondere
collegato, o di non
grado di riferire rendereutili
circostanze la
3, lett. d) 11
dichiarazione
ai fini (3) di cui
dell’attività all’art.tecnici
Sugli accertamenti 391-bis
investigativa difensiva,
non ripetibili c.p.p.
chedel(art.
abbia
p.m.,391-bis
esercitato c.p.p.).
v. artt. 359 lae 360
facoltà di 116
c.p.p., none rispondere
117 att. c.p.p.;o di
su non
quellirendere
del la
(3) Sugli
dichiarazione accertamenti
difensore, di
v. cui tecnici
all’art. 3 e non
391-bis
art. 391-decies 3-bis 3, ripetibili
lett. d)
c.p.p. del(art.
, c.p.p. p.m., v. artt.
391-bis 11 359 e 360 c.p.p., 116 e 117 att. c.p.p.; su quelli del
c.p.p.).
3 e 3-bis
difensore,
(2) Il (*) v. art.
V. anche
difensore 391-decies
schemache
può chiedere c.p.p.
seguente.
si proceda con incidente probatorio all’assunzione della testimonianza, anche
al(*)
di V.fuorianche schema
delle ipotesi previste seguente.
dall’art. 3921, lett. a) e b), di persona, in grado di riferire circostanze utili ai fini
dell’attività investigativa difensiva, che abbia esercitato la facoltà di non rispondere o di non rendere la
dichiarazione di cui all’art. 391-bis3, lett. d) c.p.p. (art. 391-bis11 c.p.p.).
(3) Sugli accertamenti tecnici non ripetibili del p.m., v. artt. 359 e 360 c.p.p., 116 e 117 att. c.p.p.; su quelli del
difensore, v. art. 391-decies3 e 3-bis c.p.p.
(*) V. anche schema seguente.

ART392.CHP P:\CPP\GRAF
41
605 INCIDENTE
INCIDENTEPROBATORIO
PROBATORIO Artt. 393-404
Artt. 393-404

INCIDENTE PROBATORIO (*)



(Artt. 393-404 c.p.p.)

FASI IN CUI È AMMESSO

• nelle indagini preliminari (artt. 392, commi 1 e 2, e 551 c.p.p.)

• nell’udienza preliminare (C. cost. 10 marzo 1994, n. 77)

• nella fase degli atti preliminari al dibattimento (art. 467 c.p.p.)

PRESENTAZIONE DELLA RICHIESTA (art. 395 c.p.p.)

NOTIFICAZIONE DELLA RICHIESTA (art. 395 c.p.p.)

DEPOSITO DELLA PROVA DELLA NOTIFICAZIONE (art. 395 c.p.p.)

EVENTUALI DEDUZIONI

TABELLE
E TABELL
entro due giorni dalla notificazione della richiesta (art. 396 c.p.p.)

SCHEMI E
EVENTUALE RICHIESTA DI DIFFERIMENTO DA PARTE DEL P.M.

SCHEMI
entro due giorni dalla notificazione della richiesta
di incidente probatorio (art. 397 c.p.p.)

DICHIARA IL GIUDICE RIGETTA


INAMMISSIBILE
la richiesta
la richiesta
se non fondata
(artt. 393, comma 3,
(art. 398,
e 398, ACCOGLIE la richiesta comma 1, c.p.p.)
comma 1, c.p.p.) (art. 398 c.p.p.)

UDIENZA DI ASSUNZIONE
(art. 401 c.p.p.)
(*) V. anche schema precedente.
Art.
Art.405
405 MODI
MODIDIDIESERCIZIO
ESERCIZIODELL’AZIONE
DELL’AZIONEPENALE
PENALE 42
606

MODI DI ESERCIZIO DELL’AZIONE PENALE (*)


(Art. 405 c.p.p.)

PROCEDIMENTO ORDINARIO

per i reati di competenza


del tribunale in richiesta di rinvio a giudizio
composizione collegiale (artt. 416 e 417 c.p.p.) [1]
e della Corte d’assise

per i reati di competenza


decreto di citazione a giudizio
del tribunale in
(art. 552 c.p.p.)
composizione monocratica

PROCEDIMENTI SPECIALI

richiesta di patteggiamento (art. 447 c.p.p.) nel corso


delle indagini preliminari [2]

richiesta di giudizio immediato del p.m. (artt. 453 e 454 c.p.p.)

[3]
richiesta di decreto di condanna (art. 459 c.p.p.)

[4]
presentazione al giudizio direttissimo (artt. 449 e 450 c.p.p.)

[1] Sull’ordinanza di formulazione dell’imputazione in caso di rigetto della richiesta di


archiviazione, v. art. 409, comma 5, c.p.p.
[2] Per il procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica, v. art. 556 c.p.p.
[3] Per il procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica, v. art. 557 c.p.p.
[4] Per il procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica, v. art. 559 c.p.p.
N.B. La richiesta di giudizio abbreviato (v. artt. 438-443, 452, comma 2, 458 e 461, comma 3,
c.p.p.) non è modo di esercizio dell’azione penale nel procedimento davanti al tribunale in
composizione collegiale a e alla Corte d’assise. Per il procedimento davanti al tribunale in
composizione monocratica, v. art. 556 c.p.p.
Per le contestazioni suppletive, v. artt. 423, 517 e 518 c.p.p.

(*) V. anche schema seguente.


43 607 TERMINI DI DI
TERMINI DURATA DELLE
DURATA DELLEINDAGINI
INDAGINIPRELIMINARI
PRELIMINARI Art.405
Art. 405

TERMINI DI DURATA DELLE INDAGINI PRELIMINARI (*)


(Art. 405 c.p.p.)

IL P.M. deve

ESERCITARE
o RICHIEDERE
L’AZIONE PENALE
L’ARCHIVIAZIONE
(salvo quanto previsto dall’art. 415-bis c.p.p.)

entro

i seguenti termini decorrenti dall’iscrizione


del nome della persona alla quale il reato è attribuito

TABELL
nel registro delle notizie di reato [art. 335 c.p.p.]

TABELLE
(art. 405, comma 2, c.p.p.)

SCHEMI
SCHEMI EE
6 mesi 1 anno
(per i delitti indicati
nell’art. 407,
comma 2, lett. a) , c.p.p.)

(*) V. anche schema precedente.


Artt.406
Artt. 406ee407
407 PROROGA
PROROGA DEI
DEI TERMINI
TERMINI DI
DI DURATA
DURATA DELLE
DELLE INDAGINI PRELIMINARI
INDAGINI PRELIMINARI 44
608

PROROGA DEI TERMINI DI DURATA


DELLE INDAGINI PRELIMINARI
(Artt. 406 e 407 c.p.p.)

Prima della scadenza del termine di cui all’art. 405 c.p.p. il p.m. può richiedere
la PROROGA per giusta causa (art. 406, comma 1, c.p.p.)

[1]
il g.i.p. cura la notificazione della richiesta di proroga (art. 406, comma 3, c.p.p.)

all’indagato alla persona offesa dal reato che


nella notizia di reato, o successivamente
alla sua presentazione, abbia
dichiarato di volere esserne informata

essi hanno facoltà di presentare memorie entro 5 giorni dalla notificazione

poi

il g.i.p.

entro 10 giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle memorie

qualora ritenga che


autorizza la proroga oppure non si debba concedere la proroga
[2]
(art. 406, comma 4, c.p.p.) fissa UDIENZA CAMERALE
(art. 406, comma 5, c.p.p.) [3]
respinge autorizza
la richiesta oppure la proroga

(art. 406, comma 6, c.p.p)

e, se il termine per le indagini


è scaduto, fissa un termine
non superiore a 10 giorni perché il p.m.

eserciti richieda
o
l’azione penale l’archiviazione

(art. 406, comma 7, c.p.p.)

[1] La notificazione non è prevista se si procede per taluno dei delitti indicati nell’art. 51, comma 3-bis, c.p.p. e
nell’art. 4072 a), n. 7, c.p.p. (art. 406, comma 5-bis, c.p.p.).
[2] Per le ulteriori proroghe, v. art. 406, comma 2°, c.p.p., fermo restando il termine di durata massima di cui
all’art. 407 c.p.p.
[3] Se si procede per taluno dei delitti indicati nell’art. 51, comma 3-bis, c.p.p. e nell’art. 4072 a), nn. 4 e 7-bis, c.p.p.,
il giudice respinge la richiesta de plano.
45 RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE NEI CONFRONTI DI PERSONE NOTE Artt. 408-411

RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE
NEI CONFRONTI DI PERSONE NOTE
(Artt. 408-411 c.p.p., [125 att. c.p.p.]) [1]

SVILUPPI POSSIBILI
(per il caso in cui non vi sia opposizione alla richiesta di archiviazione ex art. 410 c.p.p.) [2]

Il giudice può emanare

DECRETO DI ARCHIVIAZIONE
(artt. 409, comma 1, e 411 c.p.p.)

non impugnabile eventuale riapertura


delle indagini (art. 414 c.p.p.)
oppure
se non accoglie la richiesta

FISSA UDIENZA CAMERALE


(artt. 409, comma 2 e 3, e 411 c.p.p.)

L’udienza può concludersi con

SCHEMI E TABELLE
ORDINANZA ORDINE
formulazione imputazione ORDINANZA
compimento
(artt. 409, comma 5, di
ulteriori indagini con
e 411 c.p.p.) archiviazione (artt. 409,
fissazione di un termine
comma 6, e 411 c.p.p.)
(art.409, comma 4, c.p.p.)

all’esito delle ulteriori


indagini il p.m. può eventuale
ricorso per
il p.m. formula per i reati per i quali cassazione eventuale
reiterare la esercitare l’imputazione si deve procedere per nullità riapertura
richiesta di l’azione con citazione ex art. 127, delle
approvazione penale diretta a giudizio comma 5, indagini
(artt. 408 ss. (art. 405 c.p.p. (art. 414
c.p.p.) c.p.p.) (art. 409, c.p.p.)
il p.m. formula
l’imputazione comma 6,
il g.i.p. fissa con l’emissione c.p.p.)
l’udienza preliminare del decreto di
(art. 128 att. c.p.p.) citazione a giudizio

[1] Per il caso di reato commesso da persone ignote, v. art. 415 c.p.p.
[2] Per il reato di opposizione, v. art. 410 c.p.p.
Art. 415bis AVVISOAVVISO
Art.415bis ALL'INDAGATO E ALE DIFENSORE
ALL’INDAGATO AL DIFENSOREDELLA
DELLACONCLUSIONE DELLEINDAGINI
CONCLUSIONE DELLE INDAGINIPRELIMINARI
PRELIMINARI 61046

AVVISO ALL’INDAGATO E AL DIFENSORE


DELLA CONCLUSIONE DELLE INDAGINI PRELIMINARI
(Art. 415-bis c.p.p.)

Il pubblico ministero

deve far notificare all’indagato e al difensore


avviso di conclusione delle indagini preliminari [1] [2]

l’indagato (o il difensore) può


entro 20 giorni dalla notificazione

presentare produrre depositare la chiedere al presentarsi per


rilasciare chiedere di
memorie documenti documentazione pubblico
dichiarazioni [3] essere
relativa ad ministero il
sottoposto ad
investigazioni compimento di
interrogatorio
difensive atti di indagine

se li dispone, il pubblico ministero il pubblico ministero


deve compierli entro 30 giorni dalla deve procedervi
presentazione della richiesta [3] [4] notificando invito a
presentarsi ex art.
375, comma 3,
c.p.p. [3]

[1] Prima della scadenza del termine previsto dal comma 2 dell’art. 405, anche se prorogato, sempre
che non debba formulare la richiesta di archiviazione ai sensi degli articoli 408 e 411.
[2] L’avviso contiene la sommaria enunciazione del fatto per il quale si procede, delle norme di
legge che si assumono violate, della data e del luogo del fatto, con l’avvertimento che la
documentazione relativa alle indagini espletate è depositata presso la segreteria del pubblico
ministero e che l’indagato e il suo difensore hanno facoltà di prenderne visione e estrarne copia.
[3] Le dichiarazioni rilasciate dall’indagato, l’interrogatorio del medesimo ed i nuovi atti di indagine
del pubblico ministero, previsti dai commi 3 e 4, sono utilizzabili se compiuti entro il termine
stabilito dal comma 4, ancorché sia decorso il termine stabilito dalla legge o prorogato dal
giudice per l’esercizio dell’azione penale o per la richiesta di archiviazione.
[4] Il termine può essere prorogato dal giudice per le indagini preliminari, per una sola volta e per
non più di sessanta giorni.
47 RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO Artt. 416-433

RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO


(Artt. 416-433 c.p.p.)

SVILUPPI [1]
FISSAZIONE UDIENZA PRELIMINARE
(artt. 418 e 419 c.p.p.)

Udienza Rinuncia dell’imputato al-


preliminare l’udienza preliminare
(artt. 419, comma 5
e 453, comma 3, c.p.p.)
SVOLGIMENTO

decreto di giudizio immediato


costituzione delle parti (artt.
(art. 419, comma 6, c.p.p.)
420 - 420-quinquies c.p.p.)

eventuale ammissione di atti


e documenti
(art. 421, comma 3, c.p.p.)

discussione
(art. 421 c.p.p.)
CHIUSURA
DELLA DISCUSSIONE

SCHEMI E TABELLE
sentenza di non luogo decreto che sentenza ordinanza di tra- ordinanza di tra-
a procedere (artt. 424, dispone il dichiarativa di smissione degli smissione degli
comma 1, e 425 c.p.p.) (2) giudizio incompetenza atti al p.m. se il atti al p.m. per
(art. 424, comma (art. 22, comma fatto risulta di-
l’emissione del
1, e 429 c.p.p.) 3, c.p.p.) verso da quello decreto di cita-
descritto nella ri- zione a giudizio
impugnabile revocabile non chiesta di rinvio (art. 33-sexies
(art. 428 (art. 434 ss. impugnabile a giudizio o nel- c.p.p.)
c.p.p.) c.p.p.) l’imputazione
modificata in
formazione e tra- trasmissione del udienza ai sensi
smissione del fasci- fascicolo del p.m. dell’art. 423
colo per il dibatti- (art. 433 c.p.p.)
mento (artt. 431 e
432 c.p.p.)

NON CHIUSURA
DELLA DISCUSSIONE

ordinanza per l’integrazione attività di integrazione


delle indagini probatoria del giudice
(art. 421-bis c.p.p.) [3] (art. 422 c.p.p.) [3]

[1] Nel procedimento possono innestarsi le richieste di giudizio abbreviato (art. 438, comma 2, c.p.p.) e di pat-
teggiamento (artt. 446 e 448, comma 1, c.p.p.).
[2] La sentenza è impugnabile ex art. 428 e revocabile ex artt. 434 ss. c.p.p..
[3] Gli sviluppi successivi sono previsti, rispettivamente, dagli artt. 421-bis e 422 c.p.p..
Art.431
Art. 431 CONTENUTO FASCICOLO PER
CONTENUTO FASCICOLO PER ILIL DIBATTIMENTO
DIBATTIMENTO 61248

CONTENUTO FASCICOLO PER IL DIBATTIMENTO [1]


(Art. 431 c.p.p.)

 ATTI RELATIVI ALLA PROCEDIBILITÀ DELL’AZIONE PENALE [2]


 ATTI RELATIVI ALL’ESERCIZIO DELL’AZIONE CIVILE [3]
 VERBALI DEGLI ATTI NON RIPETIBILI COMPIUTI DALLA POLIZIA GIUDIZIARIA[4]
 VERBALI DEGLI ATTI NON RIPETIBILI COMPIUTI DAL P.M.[5] E DAL DIFENSORE
 VERBALI ATTI ASSUNTI NELL’INCIDENTE PROBATORIO (artt. 392 ss. c.p.p.)
 VERBALI ASSUNTI ALL’ESTERO A SEGUITO DI ROGATORIA INTERNAZIONALE E
VERBALI DEGLI ATTI NON RIPETIBILI ASSUNTI CON LE MEDESIME MODALITÀ
(artt. 727 ss. c.p.p.)
 VERBALI DI ATTI ASSUNTI ALL’ESTERO A SEGUITO DI ROGATORIA INTERNA-
ZIONALE AI QUALI I DIFENSORI SONO STATI POSTI IN GRADO DI ASSISTERE ED
ESERCITARE LE FACOLTÀ LORO CONSENTITE DALLA LEGGE ITALIANA
 CERTIFICATO DEL CASELLARIO GIUDIZIALE (artt. 685 ss. c.p.p.)
 CORPO DI REATO (art. 253 c.p.p.) E COSE PERTINENTI AL REATO (art. 259 c.p.p.)
 DOCUMENTAZIONE ESISTENTE PRESSO GLI UFFICI DEL SERVIZIO SOCIALE
DEGLI ENTI PUBBLICI E PRESSO GLI UFFICI DI SORVEGLIANZA E SENTENZE
IRREVOCABILI AI FINI DEL GIUDIZIO SULLA PERSONALITÀ DELL’IMPUTATO
O DELLA PERSONA OFFESA, OVVERO, AL FINE DI VALUTARE LA CREDIBILITÀ
DI UN TESTIMONE (art. 236 c.p.p.)
 ATTI CONTENUTI NEL FASCICOLO DEL PUBBLICO MINISTERO NONCHÉ
DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALL’ATTIVITÀ DI INVESTIGAZIONE DIFENSIVA, SE VI
È CONSENSO DELLE PARTI
[1] Per le questioni concernenti il contenuto del fascicolo per il dibattimento, v. art. 491, comma
2, c.p.p.; per l’inserimento degli atti nel fascicolo per il dibattimento nella fase dibattimentale,
v. schema «Atti inseriti successivamente nel fascicolo per il dibattimento».
[2] Sono: la querela (art. 336 c.p.p.); l’istanza di procedimento (art. 341 c.p.p.); la richiesta di
procedimento (art. 342 c.p.p.); l’autorizzazione a procedere (art. 343 c.p.p.); i verbali delle
querele e delle istanze di procedimento presentate oralmente, redatti dalla polizia giudiziaria
(art. 357, comma 2, lett. a), c.p.p.) o dal p.m. (art. 373, comma 1 , lett. a), c.p.p.).
[3] Sono: la dichiarazione di costituzione della parte civile (art. 78 c.p.p.); la richiesta di citazione
del responsabile civile e il relativo decreto (art. 83 c.p.p.); la dichiarazione di costituzione del
responsabile civile (art. 84 c.p.p.); la dichiarazione di intervento volontario del responsabile
civile (art. 85 c.p.p.).
[4] V. per es.: – verbali relativi a pedinamenti o ad appostamenti; – verbali dei rilievi fotografici,
dattiloscopici o antropometrici attinenti all’aspetto esteriore della persona (art. 349, comma 2 ,
c.p.p.); – verbali delle perquisizioni personali o reali (art. 352, comma 1 e artt. 208, 209 c.p.p. e
225 coord. c.p.p.); – verbali delle operazioni di intercettazione di conversazioni o comunicazioni
di cui all’art. 268, comma 1 , c.p.p.; – verbali degli atti di ispezione; – documentazione descrittiva
o riproduttiva dello stato di luoghi o di cose (qualora la medesima situazione di fatto non possa
più riprodursi nello stesso modo); – verbali dell’attività di acquisizione di plichi sigillati o altrimenti
chiusi (art. 353, comma 1, c.p.p.) e di corrispondenza; – verbali degli accertamenti, rilievi e sequestri
di cui all’art. 354, commi 2 e 3, c.p.p.; – verbali degli arresti in flagranza e dei fermi di indiziati
di delitto; – verbali degli atti di sequestro del corpo di reato e delle cose pertinenti al reato; – verbali
di sequestro preventivo di cui all’art. 321, comma 3-bis, c.p.p.
[5] V. per es.: – accertamenti tecnici non ripetibili di cui all’art. 360 c.p.p.; – autopsia (art. 360 c.p.p.
e art. 116 att. c.p.p.); – ipotesi in cui l’accertamento tecnico determini modificazioni delle cose,
dei luoghi o delle persone tali da rendere l’atto non ripetibile (art. 117 att. c.p.p.).
49 613 GIUDIZIO ABBREVIATO
GIUDIZIO ABBREVIATO Artt. 438-443
Artt. 438-443

GIUDIZIO ABBREVIATO
(Artt. 438-443 c.p.p.)

L’imputato può presentare richiesta di giudizio abbreviato


PER I REATI DI COMPETENZA DELLA CORTE D’ASSISE O DEL
TRIBUNALE IN COMPOSIZIONE COLLEGIALE
 nell’udienza preliminare fino a che non siano formulate le conclusioni a norma degli
articoli 421 e 422 c.p.p. (art. 438, commi 1 e 2, c.p.p.)
 entro quindici giorni, a pena di decadenza, dalla notifica del decreto di giudizio
immediato (art. 458, comma 1, c.p.p.).
 nel giudizio direttissimo prima della dichiarazione di apertura del dibattimento (art.
452, comma 2, c.p.p.)

 con l’atto di opposizione al decreto penale di condanna (art. 464, comma 1, c.p.p.)

PER I REATI DI COMPETENZA DEL TRIBUNALE IN


COMPOSIZIONE MONOCRATICA
 in caso di citazione a giudizio da parte del pubblico ministero, nei casi in cui essa è
prevista, prima della dichiarazione di apertura del dibattimento (art. 555, comma 2, c.p.p.)
 quando è prevista l’udienza preliminare sino a che non siano formulate le
conclusioni a norma degli artt. 421 e 422 c.p.p. (art. 556, comma 1, c.p.p., che
richiama, in quanto applicabili, le disposizioni dei titoli I e II del libro sesto)

TABELL
 nel giudizio direttissimo subito dopo l’udienza di convalida (art. 558, comma 8, c.p.p.)

SCHEMI E TABELLE
 con atto di opposizione al decreto penale di condanna (art. 557, commi 1 e 2, c.p.p.)

MODALITÀ DELLA RICHIESTA


da parte dell’imputato subordinata ad
da parte dell’imputato senza condizioni integrazione probatoria
(art. 438, comma 5, c.p.p.)

il giudice ammette il giudizio abbreviato


il giudice dispone il giudizio abbreviato se l’integrazione probatoria è necessaria
(art. 438, comma 4 , c.p.p.) (1) ai fini della decisione e compatibile con
le finalità di economia del procedimento (1)

il pubblico ministero può chiedere


l’ammissione di prova contraria

nel giudizio il giudice può disporre


l’assunzione di elementi necessari per
la decisione
(art. 441, comma 5 , c.p.p.)

(1) Sempre che la richiesta non sia inammissibile perché presentata oltre i termini di legge o da soggetto
non legittimato.

A438SS.CHP P:\CPP\GRAF
Artt.Artt.
444-448
444-448 APPLICAZIONE DELLA
APPLICAZIONE PENA
DELLA SUSURICHIESTA
PENA RICHIESTADELLE
DELLEPARTI
PARTI(C.D.
(C.D.PATTEGGIAMENTO)
PATTEGGIAMENTO) 61450

APPLICAZIONE DELLA PENA SU RICHIESTA DELLE PARTI


(c.d. PATTEGGIAMENTO)
(Artt. 444- 448 c.p.p.)

PROCEDIMENTO SPECIALE

• è necessario il consenso del p.m. (art. 444 c.p.p.)


s è necessario il consenso del p.m. (art. 444 c.p.p.)
s p•uòpuò essere
essere richiesta
richiestal’applicazione
l’applicazionedidiuna una sanzione
sanzione sostitutiva,
sostitutiva, oo didi una
una pena
pena pecuniaria,
pecuniaria,
diminuita fino a un terzo, ovvero di una pena detentiva, quando
diminuita fino a un terzo, ovvero di una pena detentiva, quando questa, tenuto conto delle questa, tenuto conto delle
circostanze, e diminuita fino a un terzo, non supera cinque anni
circostanze, e diminuita fino a un terzo, non supera due anni di reclusione o di arresto, solidi reclusione o di arresto,
solio ocongiunti
congiunti a pena pecuniaria (art. 444, comma 1, c.p.p.)
a pena pecuniaria (art. 444, comma 1°, c.p.p.)
s detta disposizione, qualora la pena superi due anni di reclusione, soli o congiunti a pena pecu-
• la parte
niaria, non può
si applica nei procedimenti
subordinare l’efficacia dellaperrichiesta
i delitti di
allacui all’art. 51, condizionale
sospensione commi 3-bis della e 3-quater,
pena
i procedimenti
(art. 444, comma per i3°,delitti
c.p.p.) di cui agli articoli 600-bis, primo e terzo comma, 600-ter, primo,
secondo, terzo e quinto comma, 600-quater, secondo comma, 600-quater.1, relativamente
alla
• il condotta
giudice, sedinon produzione
deve essere o commercio
pronunciata di materiale
sentenza pornografico, 600-quinquies,
di proscioglimento a norma dell’art.primo 129,
comma, nonché 609-bis, 609-ter, 609-quater e 609-octies del codice
sulla base degli atti, dopo aver valutato la correttezza della qualificazione giuridica penale, nonchédel in fatto,
quelli
contro coloro che siano stati dichiarati delinquenti abituali, professionali e per tendenza o
della applicazione e della comparazione delle circostanze prospettate dalle parti e dopo aver
recidivi ai sensi dell’articolo 99, quarto comma, c.p. (art. 444, comma 1-bis, c.p.p.)
valutato altresì la congruità della pena indicata dalle parti, dispone con sentenza l’applicazione
s la parte
della può
penasubordinare
indicata (art.l’efficacia
444, comma della2°,richiesta
c.p.p.) alla sospensione condizionale della pena (art.
444, comma 3, c.p.p.)
s il•giudice,
la sentenzase nonnondeve
comportaessere la pronunciata sentenza didelle
condanna al pagamento proscioglimento
spese processuali a norma dell’art.
(art. 445, comma 129,
sulla
1°,base degli
c.p.p.): maatti, dopo aver
l’imputato deve valutato la correttezza
essere condannato al della qualificazione
pagamento delle spese giuridica
relativedelal fatto,
suo
della applicazionedurante
mantenimento e dellalacomparazione
custodia cautelare, delle le
circostanze
quali non prospettate
rientrano fradalle partiprocesssuali
le spese e dopo aver
valutato altresì la congruità della pena indicata dalle parti, dispone con sentenza
e delle spese processuali in favore della parte civile, salvo che il giudice ritenga di disporre, per l’applicazione
della pena indicata
giustificati motivi,(art. 444, comma 2, totale
la compensazione c.p.p.)o parziale (art. 444, comma 2°, c.p.p.)
s la sentenza non comporta la condanna al pagamento delle spese processuali (art. 445, com-
ma• la1,sentenza
c.p.p) quando la penal’applicazione
non comporta irrogata nondisuperi i due annie di
pene accessorie di pena
misuredetentiva soliaoeccezione
di sicurezza, congiunti
a pena
della confisca nei casi previsti dall’art. 240, comma 2°, c.p.p. (art. 445, comma 1°, c.p.p.) relative
pecuniaria; ma l’imputato deve essere condannato al pagamento delle spese
al suo mantenimento durante la custodia cautelare, le quali non rientrano fra le spese pro-
cessali, e dellenon
• la sentenza spese processuali
ha efficacia in favore
nei giudizi della
civili parte civile, salvo
o amministrativi, ancheche il giudice
quando ritenga di
è pronunciata
disporre, per giustificati motivi, la compensazione
dopo la chiusura del dibattimento (art. 445, comma 1°, c.p.p.) totale o parziale (art. 444, comma 2, c.p.p.)
sla sentenza quando la pena irrogata non superi i due anni di pena detentiva soli o congiunti
a•pena pecuniaria non
il patteggiamento noncomporta
comportal’applicazione
la menzione nei di certificati
pene accessorie e di misure
del casellario giudiziale di sicurezza,
spediti a
ad richiesta
eccezione della confisca
dell’interessato exnei art. casi
689, previsti
comma dall’art. 240n.c.p.
2°, lett. a), 5, e(art.
lett. 445, comma 1, c.p.p.)
b), c.p.p.
s la sentenza prevista dall’art. 444, comma 2, c.p.p. non ha efficacia nei giudizi civili o ammi-
• all’emissione
nistrativi, anche della
quando sentenza conseguedopo
è pronunciata l’estinzione del reato
la chiusura e di ogni effetto
del dibattimento penale,
(art. 445, comma se
l’imputato non commette un delitto o una contravvenzione della stessa indole entro cinque
1, c.p.p.)
anni, quando la sentenza concerne un delitto, o entro due anni, quando la sentenza concerne
s il patteggiamento non comporta la menzione nei certificati del casellario giudiziale spediti a
richiestacontravvenzione
una dell’interessato(art. 445, comma 2°, c.p.p.)
s o•velasia stata irrogata
sentenza una pena
che dispone detentivadella
l’applicazione nonpenasuperiore a due inanni,
patteggiata, quanto solinon
o congiunti a pena
è una sentenza
pecuniaria,
di condanna, non comporta l’effetto della revoca della sospensione condizionale della effetto
all’emissione della sentenza consegue l’estinzione del reato e di ogni pena
penale, se l’imputatoconcessa
precedentemente non commette un delitto o una contravvenzione della stessa indole entro
cinque anni, quando la sentenza concerne un delitto, o entro due anni, quando la sentenza
concerne una contravvenzione (art. 445, comma 2, c.p.p.)
• la sentenza non è appellabile dall’imputato, ma solo ricorribile per cassazione
s la sentenza che dispone l’applicazione della pena patteggiata, non comporta l’effetto della
revoca della sospensione condizionale della pena precedentemente concessa
s la sentenza non è appellabile dall’imputato, ma solo ricorribile per cassazione e suscettibile
di revisione
(continua)
(continua)
615 APPLICAZIONE DELLA PENA SU RICHIESTA DELLE PARTI (C.D. PATTEGGIAMENTO) Artt. 444-448
51 APPLICAZIONE DELLA PENA SU RICHIESTA DELLE PARTI (C.D. PATTEGGIAMENTO) Artt. 444-448
(segue)
(segue)

LA RICHIESTA PUÒ

 costituire modo di esercizio dell’azione penale (art. 447 c.p.p.) se presentata nel corso
delle indagini preliminari

 innestarsi

 nell’udienza preliminare (artt. 446 e 448 c.p.p.)

 nel giudizio direttissimo sino alla dichiarazione di apertura del


dibattimento (art. 446 c.p.p.)

 nel giudizio a citazione diretta sino alla dichiarazione d’apertura del di-
battimento (artt. 555, comma 2 e 556, comma 2, c.p.p.)

 nel procedimento per decreto (artt. 461, comma 3, 464, comma 1, e 557,
comma 1, c.p.p.)

SCHEMI E TABELLE
 entro quindici giorni dalla notifica del decreto di giudizio immediato (artt.
446, comma 1 e 458 c.p.p.)

 essere rinnovata prima dell’apertura del dibattimento se il pubblico ministero non


aveva prestato consenso o il giudice per le indagini preliminari l’aveva rigettata (art.
448, comma 1, c.p.p.)
Artt. 449-452
Artt. 449-452 GIUDIZIO
GIUDIZIODIRETTISSIMO
DIRETTISSIMO[DAVANTI
[DAVANTIAL
ALTRIBUNALE
TRIBUNALE OO ALLA CORTE D’ASSISE]
ALLA CORTE D’ASSISE] 61652

GIUDIZIO DIRETTISSIMO [DAVANTI AL TRIBUNALE


IN COMPOSIZIONE COLLEGIALE O ALLA CORTE D’ASSISE]
(Artt. 449-452 c.p.p.) [1]

Il P.M. può presentare Il P.M. deve presentare per il giudizio direttissimo


per il giudizio
direttissimo salvo che ciò pregiudichi gravemente le indagini

l’indagato che ha
l’arrestato in flagranza
reso confessione in
l’arrestato in flagranza il cui arresto sia stato
interrogatorio, purché
anche per la convalida convalidato, purché non
non siano decorsi 30 giorni
dell’arresto siano decorsi 30 giorni
dall’iscrizione nel registro
(art. 449, comma 1, c.p.p.) dall’arresto
delle notizie di reato
(art. 449, comma 4, c.p.p.)
(art. 449, comma 5, c.p.p.)

L’IMPUTATO può evitare il giudizio direttissimo richiedendo il


giudizio abbreviato
patteggiamento
(artt. 451, comma 5,
(artt. 451, comma 5, 446 e 448 c.p.p.)
e 452, comma 2, c.p.p.)

IL GIUDICE (tribunale in composizione collegiale o corte d’assise)


non procede
al giudizio direttissimo ma restituisce gli atti al p.m. se
l’arresto non è convalidato è stato promosso fuori
a meno che imputato e p.m. dei casi previsti
vi consentano (art. 452, comma 1, c.p.p.;
(artt. 449, comma 2, c.p.p.) art. 223 coord. c.p.p.) [2]

[1] Per il procedimento davanti al tribunale monocratico, v. art. 558 c.p.p.


[2] A norma dell’art. 12-bis, l. 7 agosto 1992, n. 356 (Mafia 4), per i reati concernenti le armi e gli
esplosivi, il p.m. procede al giudizio direttissimo anche fuori dei casi previsti dagli artt. 449 e
558 c.p.p., salvo che siano necessarie speciali indagini.
53
617 GIUDIZIO
GIUDIZIOIMMEDIATO
IMMEDIATOAARICHIESTA
RICHIESTADEL
DELP.P.M.
M. Artt. 453-458
Artt. 453-458

GIUDIZIO IMMEDIATO A RICHIESTA DEL P.M.


(Artt. 453-458 c.p.p.)

IL P.M. lo richiede

salvo che ciò pregiudichi gravemente le indagini se

l’indagato
la richiesta è inoltrata è stato interrogato sui fatti
entro 90 giorni (art. 453, comma 1, c.p.p.)
la prova dei fatti dall’iscrizione
appare evidente della notizia di reato oppure
(art. 453, comma 1, c.p.p. nel registro previsto
dall’art. 335 c.p.p. l’invito a presentarsi ex art. 375
(art. 454, comma 1, c.p.p.) c.p.p. è rimasto senza effetto
(art. 453, comma 1, c.p.p.)

la richiesta è inoltrata anche fuori dai termini sopra detti e comunque


entro 180 giorni dall’esecuzione della misura, per il reato in relazione
al quale la persona sottoposta alle indagini si trova in stato di custodia cautelare
(art. 453, comma 1-bis, c.p.p.) [1]

IL GIUDICE può

TABELLE
SCHEMIEETABELL
dichiarare la propria
rigettare emettere il decreto
incompetenza
la richiesta di giudizio immediato
con sentenza
(art. 455 c.p.p.) [2] (artt. 455 e 456 c.p.p.)
ex art. 22, comma 3, c.p.p.

L’IMPUTATO, dopo la notifica del decreto di giudizio immediato, SCHEMI


può chiedere

il giudizio il patteggiamento
abbreviato (artt. 456, comma 2,
(art. 458 c.p.p.) 446 e 448 c.p.p.)

[1] In tal caso la richiesta è formulata dopo la definizione del procedimento di cui all’articolo 309,
ovvero dopo il decorso dei termini per la proposizione della richiesta di riesame (art. 4531-ter,
c.p.p.).
[2] Nei casi di cui all’articolo 4531-bis, il giudice rigetta la richiesta se l’ordinanza che dispone la custo-
dia è stata revocata o annullata per sopravvenuta insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza
(art. 4541-bis, c.p.p.).
Artt.
Artt. 459-464
459-464 PROCEDIMENTO
PROCEDIMENTOPER
PERDECRETO
DECRETO 54
618

PROCEDIMENTO PER DECRETO


(Artt. 459-464 c.p.p.)

RICHIESTA DI DECRETO DI CONDANNA (art. 459 c.p.p.)

CONDIZIONI DELLA RICHIESTA


• presentazione della richiesta entro 6 mesi dalla iscrizione del reato nel registro
ex art. 335 c.p.p. (art. 459, comma 1, c.p.p.)
• reato procedibile d’ufficio o a querela se in essa non è contenuta specifica oppo-
sizione al decreto penale (art. 459, comma 1 , c.p.p.)
• necessità di applicare solo la pena pecuniaria (anche se in sostituzione di pena
detentiva) (art. 459, comma 1, c.p.p.)

• non necessità di applicare una misura di sicurezza (art. 459, comma 5, c.p.p.)

POSSIBILI SVILUPPI

IL GIUDICE

pronuncia
sentenza non accoglie
emette
di proscioglimento la richiesta
il decreto
ex art. 129 c.p.p. (art. 459,
(art. 460 c.p.p.)
(art. 459, comma 3, c.p. p.)
comma 3, c.p. p .)

il decreto
di condanna viene
revocato (art. 460,
il
viene comma 4, c.p.p.)
decreto di condanna
proposta se l’imputato
diviene esecutivo
opposizione risulta irreperibile
(artt. 460, comma 5,
(art. 461 c.p.p.) o non è possibile
e 461, comma 5, c.p.p.)
la notificazione
nel domicilio
dichiarato a norma
dell’art. 16 c.p.p.

(continua)
619 PROCEDIMENTO PER DECRETO Artt. 459-464
55 PROCEDIMENTO PER DECRETO Artt. 459-464
(segue)
(segue)

CON L’OPPOSIZIONE

il giudice emette decreto


si può richiedere
a norma dell’art. 456,
il giudizio immediato commi 1, 3 e 5, c.p.p.
[1]
(art. 461, comma 3, c.p.p.) (art. 464, comma 1, c.p.p.) [2]

si può richiedere
il giudice fissa con decreto l’udienza
il giudizio abbreviato
[3] (art. 464, comma 1, c.p.p.)
(art. 461, comma 3, c.p.p.)

se non vi è il giudice
consenso emette decreto
del p.m. di giudizio immediato
si può richiedere
[2]
il patteggiamento (art. 464, comma 1, c.p.p.)
[3]
(art. 461, comma 1, c.p.p.) se vi è il giudice
consenso emette sentenza
del p.m. di patteggiamento

si può richiedere il giudice


l’ammissione decide
all’oblazione sulla domanda
[3]
(art. 141 att. c.p.p.) (art. 464, comma 2, c.p.p.)

E TABELL
E TABELLE
se la se la
accoglie respinge

emette

SCHEMI
i possibili

SCHEMI
sentenza
sviluppi
dichiarativa
sono indicati
dell’estinzione del
nell’art. 464,
reato
comma 1,
per oblazione
c.p.p.
(artt. 162 e 162-bis c.p.)

il giudice emette decreto


si può
di giudizio immediato
non chiedere nulla [2]
(art. 464, comma 1, c.p.p.)

[1] Nel caso di decreto penale di condanna per reati attribuiti alla cognizione del tribunale in
composizione monocratica, con l’opposizione si può richiedere al giudice di emettere il decreto di
citazione a giudizio (v. art. 557, comma 1, c.p.p.).
[2] Il giudice emette, invece, decreto di citazione a giudizio nel caso di decreto penale di condanna per
reati attribuiti alla cognizione del tribunale in composizione monocratica (v. art. 557, comma 1, c.p.p.).
[3] V., altresì, art. 557 c.p.p. per il caso di decreto penale di condanna per reati attribuiti alla cognizione
del tribunale in composizione monocratica (v. art. 557, comma 1, c.p.p.).
Artt.
Artt. 465
465 ss.
ss. GIUDIZIO NEINEI
GIUDIZIO PROCEDIMENTI DAVANTI
PROCEDIMENTI AL AL
DAVANTI TRIBUNALE O ALLA
TRIBUNALE CORTE
O ALLA D'ASSISE
CORTE D’ASSISE 56620

GIUDIZIO NEI PROCEDIMENTI DAVANTI AL TRIBUNALE


IN COMPOSIZIONE COLLEGIALE O ALLA CORTE D’ASSISE (*)
(Artt. 465 ss. c.p.p.)

FASI SALIENTI

ATTI PRELIMINARI
AL
DIBATTIMENTO
(artt. 465-469 c.p.p.)

ATTI INTRODUTTIVI
AL
DIBATTIMENTO
(artt. 484-495 c.p.p.)

ISTRUZIONE
DIBATTIMENTALE
(artt. 496-515 c.p.p.)

DISCUSSIONE
FINALE
(artt. 523 e 524 c.p.p.)

DELIBERAZIONE
DELLA SENTENZA
(artt. 525-528 c.p.p.)

PUBBLICAZIONE, REDAZIONE,
DEPOSITO DELLA SENTENZA
(artt. 544-548 c.p.p.)

(*) V. anche i 5 schemi seguenti.


57
621 ATTI
ATTIPRELIMINARI
PRELIMINARIALALDIBATTIMENTO
DIBATTIMENTO Artt.
Artt.465-469
465-469

ATTI PRELIMINARI AL DIBATTIMENTO


(Artt. 465-469 c.p.p.)

LE PARTI E I LORO DIFENSORI POSSONO

depositare chiedere
chiedere
la lista la citazione
prendere l’acquisizione
di testimoni, a prova
visione richiedere di verbali
periti contraria
ed estrarre copia l’assunzione di prove di altro
e consulenti di testimoni,
del fascicolo di prove procedimento
tecnici [1] periti e
per il non rinviabili penale
da esaminare consulenti
dibattimento (art. 467 c.p.p.) (art. 468,
(art. 468, tecnici [1]
(art. 466 c.p.p.) comma 4-bis,
comma 1, (art. 468, comma
c.p.p.)
c.p.p.) 4, c.p.p.)

anticipare o differire l’udienza


IL PRESIDENTE PUÒ (art. 465 c.p.p.)

SCHEMI E TABELLE
IL PRESIDENTE

SCHEMI E TABELL
autorizza dispone d’ufficio
la citazione la citazione
dispone, esclude esclude
di testimoni, del perito nominato
a richiesta le le
periti nell’incidente
di parte, testimonianze testimonianze
e consulenti probatorio,
l’assunzione vietate manifestamente
tecnici [1] a norma
di prove (art. 468, sovrabbondanti
indicati dell’art. 392,
non rinviabili comma 2, (art. 468,
e le assume nella lista comma 2
c.p.p.) comma 2, c.p.p.)
(art. 468, (art. 468,
(art. 46/c.p.p.)
comma 2, c.p.p.) comma 5, c.p.p.)

IL GIUDICE pronuncia sentenza


(tribunale in composizione di non doversi procedere
collegiale o corte d’assise) nei casi di cui all’art. 469 c.p.p.

[1] Persone indicate nell’art. 210 c.p.p.

[1] Persone indicate nell’articolo 210 c.p.p.


Artt.484-495
Artt. 484-495 ATTI
ATTIINTRODUTTIVI
INTRODUTTIVI 58
622

ATTI INTRODUTTIVI
(Artt. 484-495 c.p.p.)

controlla e accerta la regolare


IL PRESIDENTE costituzione delle parti
(art. 484 c.p.p.)

IL GIUDICE (tribunale in composizione collegiale o corte d’assise)

dispone, dichiara
dispone l’eventuale decide
sussistendone l’eventuale
rinnovazione le questioni
i requisiti, contumacia
della citazione preliminari
che si proceda dell’imputato
(art. 484, comma 2-bis, concernenti
a porte chiuse (art. 484, comma
c.p.p.) (art. 491 c.p.p.)
(art. 473 c.p.p.) 2-bis, c.p.p.)

la competenza la citazione
le la la citazione
per territorio o l’intervento
nullità costituzione o l’intervento
o del
relative di della persona
per connessione responsabile
(art. 181, parte civile civilmente obbligata
(artt. 21, civile
commi 2 e 3, (artt. 80 per la pena
commi 2 e 3, (artt. 86
c.p.p.) e 81 c.p.p.) pecuniaria
e 23 c.p.p.) e 87 c.p.p.)
(art. 89,
comma 2, c.p.p.)
l’intervento
il contenuto
degli enti
del fascicolo
e delle
per la riunione la separazione
associazioni
il dibattimento dei giudizi dei giudizi
rappresentative
(artt. 431 e 491, (art. 17 c.p.p.) (art. 18 c.p.p.)
di interessi
lesi dal reato comma 4,
(art. 91 c.p.p.) c.p.p.)

(continua)
(continua)
59 ATTI INTRODUTTIVI Artt. 484-495
(segue)

IL dichiara aperto il dibattimento


PRESIDENTE (art. 492, comma 1, c.p.p.)

L’AUSILIARIO dà lettura dell’imputazione


DEL GIUDICE (art. 492, comma 2, c.p.p.)

IL indica i fatti che intende provare


e chiede l’ammissione delle prove
PUBBLICO MINISTERO (art. 493, comma 1, c.p.p.)

indicano i fatti che intendono


I DIFENSORI provare e chiedono
DELLE PARTI l’ammissione delle prove
(art. 493, comma 1, c.p.p.)

può rendere
L’IMPUTATO dichiarazioni spontanee
(art. 494 c.p.p.)

SCHEMI E TABELLE
IL GIUDICE decide in ordine alle prove
da ammettere
(tribunale o corte d’assise) (art. 495 c.p.p.)
Artt.
Artt.496-515
496-515 ISTRUZIONE
ISTRUZIONEDIBATTIMENTALE
DIBATTIMENTALE 60
624

ISTRUZIONE DIBATTIMENTALE
(Artt. 496-515 c.p.p.)

ASSUNZIONE
delle prove richieste dal p.m.
(art. 496, comma 1, c.p.p.) [1]

ASSUNZIONE
delle prove richieste da altre parti
(art. 496, comma 1, c.p.p.) [1]

EVENTUALE ASSUNZIONE
di NUOVI MEZZI DI PROVA
anche d’ufficio
(art. 507 c.p.p.)

EVENTUALI LETTURE DI ATTI


E CONSEGUENTE ACQUISIZIONE
(artt. 511-515 c.p.p.)

[1] Ex art. 496, comma 2, c.p.p., le parti sono libere di concordare un diverso ordine di assunzione
delle prove.
61
625 ATTI
ATTIINSERITI
INSERITISUCCESSIVAMENTE
SUCCESSIVAMENTENEL
NELFASCICOLO
FASCICOLOPER
PERILILDIBATTIMENTO
DIBATTIMENTO Art.
Art.515
515

ATTI INSERITI SUCCESSIVAMENTE


NEL FASCICOLO PER IL DIBATTIMENTO [1]
(Art. 515 c.p.p.)

 verbali degli atti compiuti, nei casi previsti dall’art. 392, nella fase degli atti
preliminari al dibattimento (art. 467 c.p.p.)

 verbale dell’udienza dibattimentale (art. 515 c.p.p.)

 documenti ammessi a norma dell’art. 495 (art. 515 c.p.p.)

 verbali delle dichiarazioni utilizzate per la contestazione nell’esame dei testimo-


ni, dei periti, dei consulenti, delle parti private (art. 500, commi 4 e 5; art. 501,
comma 1; art. 503, comma 5, c.p.p.; v., altresì, art. 391-decies, comma 1, c.p.p.)

 verbali degli atti di cui è stata data lettura (art. 515 c.p.p.) [2]

[1] Per gli atti raccolti nel fascicolo del dibattimento a seguito dell’emissione di decreto di rinvio

SCHEMI E TABELLE
a giudizio, v. schema relativo all’art. 431 c.p.p.

SCHEMI E TABELL
[2] Sono:
 i verbali indicati dall’art. 511 c.p.p.;
 per la lettura dei verbali di prove di altri procedimenti, v. artt. 511-bis e 238 c.p.p.;
– in ordine alle modalità di acquisizione dei verbali di prove di altro procedimento, v. art.
468, comma 4-bis, c.p.p.;
– per i provvedimenti del giudice in ordine alla prova, nel caso in cui sia stata ammessa
l’acquisizione dei verbali di prove di altri procedimenti, v. art. 495, comma 1, c.p.p.;
 per la lettura di atti assunti dalla polizia giudiziaria, dal p.m. o dal giudice nel corso dell’udienza
preliminare quando ne è divenuta impossibile la ripetizione, v. art. 512 c.p.p.;
 per la lettura dei verbali di dichiarazioni rese da persona residente all’estero, v. art. 512-bis
c.p.p.;
 per la lettura delle dichiarazioni rese dall’imputato al p.m., alla polizia giudiziaria su delega del
p.m. o dal giudice, nel corso delle indagini preliminari o nell’udienza preliminare, v. artt. 513
e 514 c.p.p.
Artt.
Artt.523
523ee524
524 DISCUSSIONE
DISCUSSIONEFINALE
FINALE 62
626

DISCUSSIONE FINALE
(Artt. 523 e 524 c.p.p.)

NELL’ORDINE
CONCLUDONO
(art. 523, comma 1°, c.p.p.)

pubblico ministero

difensore della parte civile

difensore del responsabile civile

difensore della persona civilmente obbligata


per la pena pecuniaria

difensore dell’imputato

EVENTUALI REPLICHE
(art. 523, comma 4°, c.p.p.)

EVENTUALE INTERRUZIONE
per l’assunzione di nuove prove
(art. 523, comma 6°, c.p.p.)

CHIUSURA DEL DIBATTIMENTO


(art. 524 c.p.p.)
63627 DELIBERAZIONE DELLA
DELIBERAZIONE DELLASENTENZA
SENTENZA Artt.
Artt.525-548
525-548

DELIBERAZIONE DELLA SENTENZA


(Artt. 525-548 c.p.p.)

La sentenza può essere

di di di di
non doversi procedere assoluzione condanna incompetenza
(artt. 529 e 531 c.p.p.) (art. 530 c.p.p.) (artt. 533-537 c.p.p.) (art. 23 c.p.p.)

ATTI SUCCESSIVI ALLA DELIBERAZIONE

REDAZIONE REDAZIONE
e e
PUBBLICAZIONE PUBBLICAZIONE
del dispositivo del solo dispositivo
e motivazione contestuale (artt. 544, comma 1,

SCHEMI E TABELLE
(artt. 544, comma 1, e 545 c.p p.)
. e 545, comma 1, c.p.p.)

REDAZIONE
della motivazione

entro 15 giorni entro il diverso termine


dalla pronuncia fissato, non superiore
(art. 544, comma 2, a 90 giorni
c.p.p.) dalla pronuncia
(art. 544, comma 3,
c.p.p.) (1)

DEPOSITO DEPOSITO
della sentenza della sentenza
(art. 548 c.p.p.) (art. 548 c.p.p.)

(1) Per la redazione della sentenza di condanna dell’imputato per i delitti di cui all’art. 407, comma 2°, lett.
a), c.p.p., v. artt. 533, comma 3-bis e 544, comma 3-bis, c.p.p.
Art.
Art. 585
585 TERMINI
TERMINIPER
PERL'IMPUGNAZIONE
L’IMPUGNAZIONEDELLA
DELLASENTENZA
SENTENZAEELORO
LORO DECORRENZA
DECORRENZA 64
628

TERMINI PER L’IMPUGNAZIONE DELLA SENTENZA


E LORO DECORRENZA (*)
(Art. 585 c.p.p.)

SENTENZA DI NON LUOGO A PROCEDERE


PRONUNCIATA ALL’ESITO DELL’UDIENZA PRELIMINARE
(artt. 424, 425 e 428 c.p.p.)

Se pronunciata
e letta
Se depositata entro il 30 Se depositata oltre il 30
immediatamente
giorno da quello della giorno da quello
all’esito dell’udienza
pronuncia della pronuncia,
preliminare
(art. 424, comma 4, c.p.p.) cioè fuori termine [1]
(art. 424, commi 1 e 2,
c.p.p.)

15 giorni 15 giorni
dalla lettura del 15 giorni
dalla comunicazione al
provvedimento in dalla scadenza del p.m. e dalla notificazione
udienza, qualora ne sia termine stabilito dalla alle parti private e ai loro
redatta anche la legge difensori dell’avviso
motivazione [art. 585, commi 1, lett. a) dell’avvenuto deposito
[art. 585, commi 1, lett. a) e 2, lett. c), c.p.p.] [art. 585, commi 1, lett. a)
e 2, lett. b) , c.p.p. e 2, lett. a) , c.p.p.]

(*) Per l’imputato contumace e per il procuratore generale presso la Corte d’appello rispetto ai
provvedimenti emessi in udienza da qualsiasi giudice della sua circoscrizione diverso dalla Corte
d’appello, il termine per l’impugnazione decorre dal giorno in cui è stata eseguita la notificazione
o la comunicazione dell’avviso di deposito con l’estratto del provvedimento (art. 585, comma
2, lett. d), c.p.p.).
[1] Il g.i.p. non ha la facoltà, accordata al solo giudice del dibattimento dall’art. 544, comma 3, c.p.p.,
di indicare nel dispositivo un termine più lungo, non eccedente comunque il novantesimo giorno
da quello della pronuncia (Cass. pen., sez. V, 28 aprile 1995, Chiurazzi e altri).

TERMINI PER L’IMPUGNAZIONE DEI PROVVEDIMENTI EMESSI


IN SEGUITO A PROCEDIMENTO IN CAMERA DI CONSIGLIO
(art. 585 c.p.p.)
15 giorni
dalla notificazione o comunicazione dell’avviso di deposito del provvedimento
emesso in seguito a procedimento in camera di consiglio
[art. 585, commi 1, lett. a) e 2, lett. a)]

(continua)
629 TERMINI PER L’IMPUGNAZIONE DELLA SENTENZA E LORO DECORRENZA Art. 585

65
(segue) TERMINI PER L'IMPUGNAZIONE DELLA SENTENZA E LORO DECORRENZA Art. 585
(segue)

SENTENZA EMESSA A SEGUITO DI GIUDIZIO ABBREVIATO


(artt. 442 e 443 c.p.p.)
O IN SEGUITO A DIBATTIMENTO
(artt. 529 ss. c.p.p.)

Se depositata
Se pronunciata Se depositata
entro il termine
e letta entro il 15 Se depositata Se depositata
stabilito dal
immediatamente giorno da fuori fuori
giudice, non
all’esito del quello dal termine dal termine
eccedente i 90
giudizio della pronuncia previsto stabilito
giorni
(art. 544, (art. 544, dalla legge dal giudice
(art. 544,
comma 1, c .p.p.) comma 2, c .p.p.)
comma 3, c .p.p.)

15 giorni 30 giorni 45 giorni 30 giorni 45 giorni

dalla lettura dalla scadenza dalla scadenza dal giorno dal giorno
del del termine del termine in cui è stata in cui è stata
provvedimento stabilito stabilito eseguita eseguita

E TABELL
in udienza dalla legge dal giudice la notificazione la notificazione

E TABELLE
[art. 585, per il deposito per il deposito o la o la
commi 1, lett. a) [art. 585, [art. 585, comunicazione comunicazione
e 2, lett. b), c.p.p.] commi 1 , lett. b) commi 1, lett. c) dell’avviso dell’avviso

SCHEMI
e 2 , lett. c), c.p.p.] e 2, lett. c), c.p.p.] dell’avvenuto dell’avvenuto
deposito deposito

SCHEMI
[art. 585, [art. 585,
commi 1, lett. b) commi 1, lett. c)
e 2, lett. c); e 2, lett. c), c.p.p.]
art. 548,
comma 2, c.p.p.]
AArt. 591 52
rtt. 449-4 GIUDIZ CASI
IODIR DI INAMMISSIBILITÀ
ETTISSIMO [DAVANTI ALDELL’IMPUGNAZIONE
TRIBUNALE OALLACORTE D’A
SSISE] 66
616

CASI DI INAMMISSIBILITÀ DELL’IMPUGNAZIONE


(Art. 591 c.p.p.)

quando è proposta da chi non è legittimato


(art. 591, comma 1, lett. a), c.p.p.)

quando è proposta da chi non ha interesse


(art. 591, comma 1, lett. a), c.p.p.)

quando il provvedimento non è impugnabile


(art. 591, comma 1, lett. b), c.p.p.)

quando non sono osservate le disposizioni dell’articolo 581 in merito


alla sussistenza nell’atto di impugnazione dei requisiti prescritti
(art. 591, comma 1, lett. c), c.p.p.)

quando non sono osservate le disposizioni dell’articolo 582 con riguardo


alla presentazione dell’impugnazione (art. 591, comma 1, lett. c), c.p.p.)

quando non sono osservate le disposizioni dell’articolo 583


in relazione alle modalità di spedizione dell’atto di impugnazione
(art. 591, comma 1, lett. c), c.p.p.)

quando non sono osservate le disposizioni dell’articolo 585


in materia di termini per l’impugnazione (art. 591, comma 1, lett. c), c.p.p.)

quando non sono osservate le disposizioni dell’articolo 586 in tema


di impugnazione di ordinanze emesse in dibattimento
(art. 591, comma 1, lett. c), c.p.p.)

quando vi è rinuncia all’impugnazione (art. 591, comma 1, lett. d), c.p.p.)

CASI (ULTERIORI) DI INAMMISSIBILITÀ DEL RICORSO PER CASSAZIONE


(art. 606, comma 3, c.p.p.)

se è proposto per motivi diversi da quelli consentiti dalla legge

se è proposto per motivi manifestamente infondati

fuori dei casi previsti dagli articoli 569 e 609, comma 2,


per violazioni di legge non dedotte con i motivi di appello
67 593
Art. CASI
CASIDIDIAPPELLO
APPELLO Art. 593
630

CASI DI APPELLO
(Art. 593 c.p.p.)

L’IMPUTATO

può appellare [1]


SENTENZE APPELLABILI

le sentenze di proscioglimento
soltanto nelle ipotesi
le sentenze di condanna
[2] di cui all’articolo 603, comma 2,
(art. 593, comma 1, c.p.p.) se la nuova prova è decisiva
(art. 593, comma 1, c.p.p.) [2]

[3]
SENTENZE INAPPELLABILI

SCHEMI E TABELLE
le sentenze di condanna le sentenze di proscioglimento
per le quali è stata applicata fuori della ipotesi
la sola pena dell’ammenda sopra indicata
(art. 593, comma 3, c.p.p.)

la sentenza di applicazione
della pena su richiesta
delle parti
(art. 448, comma 2, c.p.p.)

(continua)
(continua)
631 CASI DI APPELLO Art. 593

Art. 593 CASI DI APPELLO 68


(segue)
(segue)
[1] La parte che ha diritto di appellare la sentenza di primo grado può proporre direttamente ricorso
per cassazione (art. 569, comma 1, c.p.p.).
[2] Il giudice d’appello può annullare (art. 604 c.p.p.), confermare o riformare la sentenza appellata
(art. 605 c.p.p.).
Quando appellante è il solo imputato, il giudice non può irrogare una pena più grave per specie
e quantità, applicare una misura di sicurezza nuova o più grave, prosciogliere l’imputato per
una causa meno favorevole di quella enunciata nella sentenza appellata né revocare benefici,
salva la facoltà, entro i limiti indicati nel comma 1, di dare al fatto una definizione giuridica più
grave, purché non venga superata la competenza del giudice di primo grado (art. 597, comma
3, c.p.p.). In ogni caso, se è accolto l’appello dell’imputato relativo a circostanze o a reati
concorrenti, anche se unificati per la continuazione, la pena complessiva irrogata è
corrispondentemente diminuita (art. 597, comma 4, c.p.p.). Con la sentenza possono essere
applicate anche d’ufficio la sospensione condizionale della pena, la non menzione della
condanna nel certificato del casellario giudiziale e una o più circostanze attenuanti; può essere
altresì effettuato, quando occorre, il giudizio di comparazione a norma dell’art. 69 del codice
penale (art. 597, comma 5, c.p.p.).
[3] Il ricorso per cassazione, oltre che nei casi e con gli effetti determinati da particolari disposizioni,
può essere proposto contro le sentenze pronunciate in grado di appello o inappellabili (art. 606,
comma 2, c.p.p.). L’imputato può ricorrere per cassazione contro la sentenza di condanna o di
proscioglimento ovvero contro la sentenza inappellabile di non luogo a procedere. Può, inoltre,
ricorrere contro le sole disposizioni della sentenza che riguardano le spese processuali (art. 607
c.p.p.).

SCHEMI E TABELL

(continua)

(continua)
Art. 593 CASI DI APPELLO 632
69 CASI DI APPELLO Art. 593
(segue)

IL PUBBLICO MINISTERO

può appellare [4]


SENTENZE APPELLABILI

le sentenze di proscioglimento
(art. 593, comma 1, c.p.p. a seguito
le sentenze di condanna di Corte cost. n. 26 del 2007
(art. 593, comma 1, c.p.p.) [5] che ha dichiarato la parziale
illegittimità dell’art. 1,
l. 20 febbraio 2006, n. 46) [6]

[7]
SENTENZE INAPPELLABILI

le sentenze di condanna le sentenze di proscioglimento


relative a reati per i quali pronunciate in giudizio abbreviato
è stata applicata la sola (art. 443, comma 1, c.p.p.)
pena dell’ammenda
(art. 593, comma 3, c.p.p.)
le sentenze di non luogo
a procedere
le sentenze rese in giudizio

SCHEMI E TABELLE
(art. 428 c.p.p.)
abbreviato a meno che non abbiano
modificato il titolo di reato
(art. 443, comma 3, c.p.p.)

la sentenza di applicazione
della pena su richiesta delle parti
a meno che non sia stata
pronunciata perché si è ritenuto
ingiustificato il dissenso del p.m.
(art. 448 c.p.p.)

(continua)

(continua)
633 CASI DI APPELLO Art. 593

Art. 593 CASI DI APPELLO 70


(segue)
(segue)
[4] La parte che ha diritto di appellare la sentenza di primo grado può proporre direttamente ricorso
per cassazione (art. 569, comma 1, c.p.p.).
[5] Il giudice d’appello può annullare (art. 604 c.p.p.), confermare o riformare la sentenza appellata
(art. 605 c.p.p.). Quando appellante è il pubblico ministero, se l’appello riguarda una sentenza
di condanna, il giudice può, entro i limiti della competenza del giudice di primo grado, dare al
fatto una definizione giuridica più grave, mutare la specie o aumentare la quantità della pena,
revocare benefici, applicare, quando occorre, misure di sicurezza e adottare ogni altro provve-
dimento importo o consentito dalla legge (art. 597, comma 2, lett. a), c.p.p.). Se, invece, con-
ferma la sentenza di primo grado, il giudice può applicare, modificare o escludere, nei casi
determinati dalla legge, le pene accessorie e le misure di sicurezza (art. 597, comma 2, lett. c),
c.p.p.). Con la sentenza possono essere applicate anche d’ufficio la sospensione condizionale
della pena, la non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale e una o più
circostanze attenuanti; può essere altresì effettuato, quando occorre, il giudizio di comparazione
a norma dell’art. 69 del codice penale (art. 597, comma 5, c.p.p.).
[6] Quando appellante è il pubblico ministero, se l’appello riguarda una sentenza di proscioglimen-
to, il giudice può pronunciare condanna ed emettere i provvedimenti indicati nella lett. a) ov-
vero prosciogliere per una causa diversa da quella enunciata nella sentenza appellata (art. 597,
comma 2, lett. b), c.p.p.). Se, invece, conferma la sentenza di primo grado, il giudice può appli-
care, modificare o escludere, nei casi determinati dalla legge, le pene accessorie e le misure di
sicurezza (art. 597, comma 2, lett. c), c.p.p.).
[7] Il ricorso per cassazione, oltre che nei casi e con gli effetti determinati da particolari disposizioni,
può essere proposto contro le sentenze pronunciate in grado di appello o inappellabili (art. 606,

SCHEMI E TABELLE
comma 2, c.p.p.).
Il procuratore generale presso la corte d’appello può ricorrere per cassazione contro ogni
sentenza di condanna o di proscioglimento pronunciata in grado di appello o inappellabile. Il
procuratore della Repubblica presso il tribunale può ricorrere per cassazione contro ogni
sentenza inappellabile, di condanna o di proscioglimento, pronunciata dalla corte di assise, dal
tribunale o dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale.
Il procuratore della Repubblica presso la pretura può proporre ricorso per cassazione contro
ogni sentenza inappellabile, di condanna o di proscioglimento, pronunciata dal pretore o dal
giudice per le indagini preliminari presso la pretura. Il procuratore generale, il procuratore della
Repubblica presso il tribunale e il procuratore della Repubblica presso la pretura possono anche
ricorrere nei casi pr evisti dall’art. 569 e da altre disposizioni di legge (art. 608 c.p.p.) .
1
71
Artt. 449-452 CASI DI[DAVANTI
GIUDIZIO DIRETTISSIMO RICORSOALPER CASSAZIONE
TRIBUNALE O ALLA CORTE D’ASSISE] Art. 606
616

CASI DI RICORSO PER CASSAZIONE


(Art. 6061 c.p.p.)

esercizio da parte del giudice di una potestà riservata dalla legge


a organi legislativi o amministrativi ovvero non consentita
ai pubblici poteri (art. 606, comma 1, lett. a), c.p.p.)
cd. eccesso di potere

inosservanza
o
erronea applicazione della legge penale
o
di altre norme giuridiche, di cui si deve tener conto nell’applicazione
della legge penale (art. 606, comma 1, lett. b), c.p.p.)
cd. violazione di legge penale

inosservanza delle norme processuali stabilite a pena


di «nullità»,

SCHEMI E TABELLE
di «inutilizzabilità»
di «inammissibilità»
o di «decadenza»
(art. 606, comma 1, lett. c), c.p.p.)

mancata assunzione di una «prova decisiva», quando la parte


ne ha fatto richiesta anche nel corso dell’istruzione dibattimentale
limitatamente ai casi previsti dall’articolo 495, comma 2
(art. 606, comma 1, lett. d), c.p.p.)

mancanza, contraddittorietà o manifesta illogicità


della motivazione, quando il vizio risulta dal testo
del provvedimento impugnato ovvero da altri atti del processo
specificamente indicati nei motivi di gravame
(art. 606, comma 1, lett. e), c.p.p.)
cd. vizio di motivazione
Artt. 667-676
Artt. 667-676 COMPETENZE
COMPETENZEDEL
DELGIUDICE
GIUDICEDELL’ESECUZIONE
DELL’ESECUZIONE 72
634
Artt. 667-676 COMPETENZE DEL GIUDICE DELL’ESECUZIONE 634

COMPETENZE DEL GIUDICE DELL’ESECUZIONE


COMPETENZE(Artt.
DEL GIUDICE DELL’ESECUZIONE
667-676 c.p.p.)
(Artt. 667-676 c.p.p.)

COMPETENZE
COMPETENZE RIFERIMENTO
RIFERIMENTO
 per il caso
 per didiincertezza
il caso incertezzasull’identità
sull’identità o
o per
per ilil caso
casodi
dierrore
erroresulla
sullapersona
persona
arrestata
arrestata per
peresecuzione
esecuzionedi di pena
pena oo perché evasaevasamentre
mentrescontava
scontavauna
una art.art.
667 667 c.p.p.
c.p.p.
condanna
condanna
 per il caso di persona condannata in luogo di un’altra per errore di
 per il caso di persona condannata in luogo di un’altra per errore di art. 668 c.p.p.
nome art. 668 c.p.p.
nome
 per il caso in cui una persona sia stata, per lo stesso fatto, condannata art. 669,
 per il volte
più caso incon cui una persona
sentenze sia stata, per lo stesso fatto, condannata commi art.
irrevocabili 1-6, 669,
c.p.p.
più volte con sentenze irrevocabili commi 1-6, c.p.p.
art. 669,
 per il caso in cui una persona per lo stesso fatto, sia stata più volte
prosciolta con sentenze irrevocabili
 per il caso in cui una persona per lo stesso fatto, sia stata più volte commaart. 7, 669,
c.p.p.
prosciolta
 per il caso conin sentenze irrevocabili
cui una persona, per lo stesso fatto, sia stata condannata comma 7, c.p.p.
art. 669,
e prosciolta con sentenze irrevocabili commi 8 e 9, c.p.p.
 per il caso in cui una persona, per lo stesso fatto, sia stata condannata art. 669,
 per il caso in cui il giudice dell’esecuzione accerti che il provvedimento
e prosciolta con sentenze irrevocabili
da eseguire manca o non è divenuto esecutivo
art. 6708c.p.p.
commi e 9, c.p.p.
 per
 peril caso in cui il giudice
l’applicazione dell’esecuzione
di concorso accerti che il di
formale e continuazione provvedimento
reati in caso
dadieseguire
più sentenze
manca o decreti
o nonpenali irrevocabili
è divenuto pronunciati in procedimenti
esecutivo art.art.
671670 c.p.p.
c.p.p.
distinti contro la stessa persona
 per l’applicazione di concorso formale e continuazione di reati in caso
 per l’applicazione dell’amnistia o dell’indulto art. 672 c.p.p.
di più sentenze o decreti penali irrevocabili pronunciati in procedimenti art. 671 c.p.p.
 per il caso di abrogazione
distinti contro la stessa persona o dichiarazione di illegittimità costituzionale art. 673 c.p.p.
della norma incriminatrice
 per
 perl’applicazione
la revoca della dell’amnistia
sospensioneocondizionale
dell’indulto della pena art.art.
674672 c.p.p.
c.p.p.
 per
 peril caso di abrogazione
la revoca della grazia o dichiarazione di illegittimità costituzionale art.art.
674 c.p.p.
673 c.p.p.
della norma incriminatrice
 per la revoca dell’amnistia o dell’indulto condizionati art. 674 c.p.p.
 per la revoca
 per della
la revoca sospensione
della condizionale
non menzione della pena
della condanna nel casellario art. 674 c.p.p.
giudiziale art. 674 c.p.p.
 per la revoca della grazia art. 674 c.p.p.
 per il caso in cui l’accertata falsità di un atto o documento non sia stata
art. 675 c.p.p.
 per la revoca
dichiarata neldell’amnistia o dell’indulto
dispositivo della sentenza condizionati art. 674 c.p.p.
 per il caso di estinzione del reato dopo la condanna
 per la revoca della non menzione della condanna nel casellario art. 676 c.p.p.
giudiziale
 per il caso di estinzione della pena quando la stessa non consegue alla
art. 674 c.p.p.
art. 676 c.p.p.
liberazione condizionale o all’affidamento in prova al servizio sociale
 per il caso in cui l’accertata falsità di un atto o documento non sia stata
 per il caso di cessazione degli effetti del sequestro conservativo su beni art. 675 c.p.p.
dichiarata
immobili,nel dispositivo
quando della sentenza
l’interessato propone incidente di esecuzione se il art. 317, comma 4,
 perp.m. non di
il caso ha estinzione
provvedutodel a eseguire la cancellazione
reato dopo la condannadella trascrizione art.c.p.p.
676 c.p.p.
del sequestro
 per il caso di estinzione della pena quando la stessa non consegue alla artt. 263, comma 6,
 in ordine alla restituzioneo delle cose sequestrate art. 676 c.p.p.
liberazione condizionale all’affidamento in prova al servizio sociale e 676 c.p.p.; Spese
 per il caso di cessazione degli effetti del sequestro conservativo su beni di giustizia 1, artt.
immobili, quando l’interessato propone incidente di esecuzione se il 151, art.152,
317,153
comma
e 154 4,
p.m. non ha provveduto a eseguire la cancellazione della trascrizione c.p.p.
del
insequestro
ordine alle pene accessorie art. 676 c.p.p.
artt. 263, comma 6,
 
in inordine alla
ordine allarestituzione
confisca delle cose sequestrate art. 676 c.p.p.
e 676 c.p.p.; Spese
sulle questioni concernenti le spese processuali di giustizia
Spese 1,1artt.
di giustizia
151, 152, 153 e 154

in ordine alle pene accessorie art. 676 c.p.p.

in ordine alla confisca art. 676 c.p.p.

sulle questioni concernenti le spese processuali Spese di giustizia 1


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