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La politica di coesione ed i Fondi

strutturali europei

Facoltà di Scienze Economiche ed Aziendali


(S.E.A.)

Corso di Laurea in Economia Aziendale (L-Z)

Prof. ssa Angela Cresta


La politica di coesione europea

Dall’approccio alle politiche: la politica di coesione


Università degli Studi del Sannio

1986
1957

1992

1999
Trattato delle Atto Unico Trattato di Commissione
Comunità Europee Europeo Maastricht Europea

Artt. 158 - Coesione Fondi Strutturali U.E. e Fondo Agenda Programma


economica e sociale e BEI di coesione 2000 2007-13

L’obiettivo principale è ridurre le disuguaglianze economiche e


sociali tra i Paesi Membri
Il processo di integrazione dell’Europa
… Il processo di Allargamento dell’Unione Europea

… il baricentro si
sposta sempre più
verso Nord-EST
Università degli Studi del Sannio
Università degli Studi del Sannio Il processo di integrazione dell’Europa
Il processo di integrazione dell’Europa
Unione Europea nel 2004

Perché l’allargamento del 2004 e del 2007? Lo scenario ….


Università degli Studi del Sannio

Il processo di allargamento della UE verso l’Est europeo nasce con lo


shock politico causato dal crollo del muro di Berlino nel 1989
Riunificazione tedesca
Crollo dell’Urss e formazione delle repubbliche ex sovietiche
Disintegrazione della Jugoslavia
Transizione dei paesi ex socialisti all’economia di mercato
Le nuove democrazie si rivolgono “naturalmente” all’Unione europea

Unione Europea nel 2013

Le problematiche ….
 Disparità nel livello di sviluppo economico
 Adeguamento di questi paesi agli standard richiesti dalla Ue per
l’adesione
 Ridefinizione dei processi decisionali in una Unione che passa
rapidamente da 15 a 28 paesi
 Contraccolpi sull’opinione pubblica e bocciatura del progetto di
Costituzione europea
Il processo di integrazione dell’Europa

Scenario attuale
Università degli Studi del Sannio
Il processo di integrazione dell’Europa

Scenario futuro
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Groenlandia

Norvegia

Bielorussia, Ucraina,
Moldavia

Georgia, Arzebaijan
Svizzera e Armenia
La politica di coesione: nascita ed evoluzione

Il processo di europeizzazione delle politiche:


politica di coesione - interventi per le regioni svantaggiate
“E’ nel 1998 che la politica regionale si configura nella forma attuale, ricevendo un impulso decisivo
dalla riforma dei fondi strutturali voluta dall’allora commissirio Jacques Delors che di fatto diede
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l’avvio alla politica di coesione economica e sociale …” … ma le origini di tale politica affondano le
radici in tempi e strumenti più lontani …

Dall’approccio alle politiche: la politica di coesione

1986
1957

1992

1999
Trattato delle Atto Unico Trattato di Commissione
Comunità Europee Europeo Maastricht Europea

Artt. 158 - Fondi U.E. e Agenda Programma


Coesione Strutturali e Fondo di 2000 2007-13
economica e BEI coesione
sociale

L’obiettivo principale è ridurre le disuguaglianze


economiche e sociali tra i Paesi Membri
La politica di coesione: nascita ed evoluzione

(art.158): introduce il concetto di “Coesione economica e


Trattato delle Comunità sociale”
Europee (1957)
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(art.159): obbligo della Commissione di presentare ogni tre


anni una relazione triennale sui progressi verso la Coesione

Nel 1958 viene istituito il FSE (Fondo Sociale Europeo) ed il FEOGA (Fondo europeo Agricolo di
Orientamento e garanzia); nel 1975 il FERS (Fondo Europeo si Sviluppo Regionale); nel 1994 lo SFOP
(Strumento finanziario di orientamento alla Pesca)

Atto Unico Europeo Stabilisce che i Fondi Europei e la BEI devono operare per la
(1986) correzione degli squilibri regionali fra i Paesi Comunitari

Trattato di Definisce la Coesione un obiettivo comunitario fondamentale ed


Maastricht (1992) istituisce il Fondo di coesione in favore degli Stati membri in difficoltà
(Portogallo, Irlanda, Grecia, Spagna - PIGS)

Adotta il I° Rapporto sulla coesione economica e sociale alla base


del I° Forum sulla coesione del 1997 e delle proposte di Agenda
2000
La Commissione
(1996)
Nel 2001 si ha il II° Rapporto sulla coesione economica e
sociale
La politica di coesione: nascita ed evoluzione
Con Agenda 2000 - “Per un’Unione più forte e più ampia ” si programma la politica di
coesione per il 2000-2006 intervenendo in tema di :
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Politica agricola comune Strumenti di pre-adesione dei


Aiuti strutturali paesi candidati

195 mld Fondi strutturali – 18 mld Fondo di coesione

Attraverso i Fondi strutturali ed il Fondo di coesione si è puntato al perseguimento di


tre obiettivi comunitari e .... ... di quattro iniziative comunitarie (5,35%)

Obiettivo 1: INTERREG III:


promuovere lo sviluppo e l’adeguamento strutturale promuovere la cooperazione transfrontaliera,
delle regioni in ritardo di sviluppo transnazionale e interregionale (FERS)

URBAN II:
Obiettivo 2:
finalizzato alla riqualificazione economica e sociale delle
favorire la riconversione economica e sociale delle zone città e dei quartieri in crisi (FERS)
con difficoltà strutturali
LEADER PLUS
Obiettivo 3:
promuovere lo sviluppo endogeno delle aree ruraie (FEOGA)
favorire l’adeguamento e l’ammodernamento delle
politiche e dei sistemi di istruzione, formazione e EQUAL
occupazione
promuovere nuove pratiche di lotta alle discriminazioni e
alle disuguaglianze nel mondo del lavoro (FSE)
La politica di coesione: nascita ed evoluzione

Situazione 1999 Situazione post-riforma


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Ob. 1 – Regioni in ritardo di sviluppo


(PIL<75% media UE) Ob. 1 – Regioni in ritardo di sviluppo
(PIL<75% media UE)
Ob. 6 – Regioni scarsamente
popolate

Regioni uscenti Ob. 1 Phasing out

Ob. 2 – Zone in declino industriale Ob. 2 – Zone di riconversione


economica e sociale (incluse zone
Ob. 5 – Zone Rurali urbane e pesca)

Zone uscenti da Ob. 2 e Ob. 5b Phasing out

Ob. 3 – Lotta alla disoccupazione ed


inserimento giovani.
Ob. 3 – Risorse Umane
Ob. 4 – Adeguamento professionale
lavoratori
Università degli Studi del Sannio La politica di coesione: nascita ed evoluzione
La politica di coesione: nascita ed evoluzione

L'obiettivo 1 interviene:
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• nelle regioni il cui Pil pro capite è inferiore al 75% della media
comunitaria
• nelle regioni ultraperiferiche (Dipartimenti francesi d'oltremare,
Azzorre, Madeira e Canarie)
• nelle regioni poco popolate della Finlandia e della Svezia

In Italia l'obiettivo 1 agisce sotto il controllo del Ministero dell'economia e


interessa le regioni del sud: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia,
Sardegna, Sicilia e il Molise in regime di sostegno transitorio
(phasing out).
La politica di coesione: nascita ed evoluzione

L'obiettivo 2 si applica alle zone con problemi strutturali, al di fuori


dell'obiettivo 1, al fine di favorirne la riconversione economica e
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sociale.

Si tratta in particolare delle:


 zone industriali con tasso di disoccupazione superiore alla media comunitaria,
percentuale di posti di lavoro nel comparto industriale superiore alla media comunitaria e
flessione dell'occupazione nel settore industriale
 zone rurali con scarsa densità di popolazione o elevato tasso di occupati in agricoltura,
abbinati a un elevato tasso di disoccupazione o a una diminuzione della popolazione
 zone urbane che presentano almeno uno dei seguenti criteri: elevato tasso di
disoccupazione di lunga durata, elevato livello di povertà, ambiente degradato, criminalità
e delinquenza, basso livello di istruzione
 zone dipendenti dalla pesca con una quota significativa di occupati nel settore pesca e
diminuzione dei posti di lavoro nello stesso settore.
La politica di coesione: nascita ed evoluzione

L'obiettivo 3 si applica su tutto il territorio dell'Unione europea ad


eccezione delle regioni dell' obiettivo 1, cioè quelle in ritardo di
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sviluppo.

Gli interventi nell'ambito dell'obiettivo 3, finanziati esclusivamente attraverso il


Fondo sociale europeo (FSE) sono:
promozione delle politiche attive del mercato del lavoro, per combattere la disoccupazione
promozione dell'accessibilità al mercato del lavoro, con particolare attenzione alle persone
a rischio di esclusione sociale
potenziamento dell'occupabilità attraverso i sistemi di istruzione e formazione continua
misure per anticipare e agevolare l'adeguamento alle mutazioni socioeconomiche
promozione delle pari opportunità tra uomini e donne

In Italia l'obiettivo 3 agisce sotto il controllo del Ministero del lavoro e della
previdenza sociale.
Le regioni coinvolte sono quelle del Centro-Nord: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia
Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano,
Provincia Autonoma di Trento, Umbria, Toscana, Valle d'Aosta, Veneto.
Università degli Studi del Sannio La politica di coesione: nascita ed evoluzione
La politica di coesione: nascita ed evoluzione

Programmazione della Politica di coesione europea


per il periodo 2007-2013
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Quattro priorità politiche:


 sviluppo sostenibile
 conservazione e gestione delle
risorse naturali
 dare concretezza alla cittadinanza
europea
 ruolo dell’UE nel mondo

+
Ripartizione delle risorse tra le diverse
politiche comunitarie
La politica di coesione: nascita ed evoluzione

Programmazione della Politica di coesione europea per il periodo 2007-2013


Università degli Studi del Sannio


La politica di coesione: nascita ed evoluzione

Il III Rapporto di coesione, per confermando i principi che hanno fatto il


successo della politica comunitaria degli ultimi anni, ha proposto una
profonda riforma in materia di:
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 Strumenti finanziari : riduzione del numero di Fondi da 6 a 3

 Fondi : non più programmi plurifondi ma l’utilizzato del principio “1 fondo 1 programma”

 Programmazione : è previsto uno snellimento a livello politico ed operativo


 Gestione finanziaria : i pagamenti saranno effettuati in base a priorità e non
più in base a misure come avviene attualmente; sarà inoltre
mantenuto il sistema dei pagamenti per anticipi e rimborsi e il
principio del disimpegno automatico

 Controllo : In proporzione all’entità del finanziamento ottenuto e all’adeguatezza,


il controllo verrà effettuato dalla Commissione o dai singoli Stati o
da un Ente nazionale indipendente

 Partenariato : si punta ad un potenziamento della cooperazione tra gli Stati, le


Regioni e le autonomie locali
La politica di coesione: nascita ed evoluzione

Nella programmazione 2007 - 2013:


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1. quanto previsto nell’obiettivo 1 è ricompresso nell'obiettivo Convergenza


finanziato da Fesr, Fse e Fondo di coesione.

2. quanto previsto dall'attuale obiettivo 2 è ricompreso nell'obiettivo Competitività


regionale e occupazione

3. quanto previsto dall'attuale obiettivo 3 è ricompreso nell' obiettivo Competitività


regionale e occupazione
Università degli Studi del Sannio La politica di coesione: nascita ed evoluzione
Tuttavia persistono disparità tra le regioni

PIL/pro capite* < 50 75-90 100-125

*indice EU27=100 50-75 90-100 > 125

 Canarie
Guyana
Media  Riunione
2006 - 2007 - 2008  Guadalupa/
 Martinica
► Il superamento di tali Madeira
divergenze rimane un  Azzorre
obiettivo prioritario  Malta


Politica di
coesione dell'UE
2014 – 2020
Proposte della
Commissione europea

Politica di
coesione
Le ragioni delle modifiche proposte dalla Commissione per il
periodo 2014-2020

 Realizzare gli obiettivi della strategia Europa 2020 per una


crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
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 Concentrazione sui risultati


 Ottimizzare l'incidenza dei finanziamenti dell'UE

“Con la Strategia Europa 2020 l’obiettivo della competitività è declinato in un


contesto in cui l’UE, e soprattutto i 17 Paesi dell’area euro (AE-17), deve
consolidare la sua stabilità correggendo il modello di Unione economica e
monetaria (UEM) perfezionata con il Trattato di Maastricht”

Proposta di bilancio UE 2014-2020

Politica di coesione

Altre politiche 33% (336 miliardi di euro)

(agricoltura, ricerca,
politiche esterne ecc.)
63% (649 miliardi di euro) Meccanismo
per collegare l'Europa
4% (40 miliardi di euro)
Quali sono le principali modifiche?

1. Rafforzare efficacia ed efficienza attraverso:

Concentrazione sui risultati


Università degli Studi del Sannio

 Indicatori comuni e specifici per programma, rendicontazione, controllo


e valutazione

Quadro di riferimento dei risultati per tutti i programmi


 Tappe fondamentali e obiettivi chiari e misurabili

Riserva di efficacia ed efficienza


 5% delle dotazioni nazionali (per Stato membro, fondo e categoria di
regione)

Condizionalità ex-ante
 Garanzia dell'esistenza di condizioni per investimenti efficaci

Condizionalità macroeconomica
 Adeguamento alla nuova governance economica
Quali sono le principali modifiche?

2. Maggiore coerenza nell'impiego dei fondi UE disponibili


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Quadro strategico Contratto di Programmi


comune partenariato operativi

 Ampia strategia di investimento: conforme agli gli obiettivi di


Europa 2020:
 Coerenza con i programmi nazionali di riforma
 Coordinamento: politica di coesione, sviluppo rurale, fondi per gli
affari marittimi e la pesca
 Obiettivi e indicatori per la misurazione dei progressi verso il
conseguimento degli obiettivi di Europa 2020
 Efficacia: Introduzione di un quadro di riferimento dei risultati
 Efficienza: consolidamento della capacità amministrativa, riduzione
della burocrazia
Elenco di obiettivi tematici

 Ricerca e innovazione
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 Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC)


 Competitività delle Piccole e Medie Imprese (PMI)
 Transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio
 Adattamento ai cambiamenti climatici e prevenzione e gestione
dei rischi
 Tutela dell'ambiente ed efficienza delle risorse
 Trasporto sostenibile e rimozione delle strozzature nelle principali
infrastrutture di rete
 Occupazione e sostegno alla mobilità dei lavoratori
 Inclusione sociale e lotta alla povertà
 Istruzione, competenze e apprendimento permanente
 Potenziamento della capacità istituzionale e amministrazioni
pubbliche efficienti
3. Concentrare le risorse per ottimizzare l'impatto
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Efficienza energetica e energia rinnovabile Ricerca e innovazione Competitività delle PMI

6%

60% 20%
44%

Regioni più sviluppate e


Regioni meno sviluppate
regioni di transizione
Flessibilità – regioni diverse hanno esigenze diverse
Disposizioni specifiche per le ex regioni dell'obiettivo convergenza
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Come verranno assegnati i fondi?


Un sistema equo per tutte le
regioni UE (simulazione di ammissibilità)
PIL/pro capite* < 75% della media UE 75-90 % > 90%

*indice EU27=100

 Canarie

3 categorie  Guyana

di regioni  Riunione

 Guadalupa/
Martinica
Regioni meno sviluppate
 Madeira
Regioni di transizione
 Azzorre
Regioni più sviluppate  Malta
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Quando entreranno in vigore


le modifiche?
Università degli Studi del Sannio Calendario

5°relazione
sulla coesione
economica Accordo
sociale e Proposte su QFP e
territoriale e per la politica adozione del
consultazione di coesione nuovo pacchetto
pubblica 2014-2020 legislativo

Marzo Nov. Giugno Ott. Marzo 2012 – 2013 2014


2010 2010 2011 2011 2012

Adozione della Proposta della Quadro Entrata


strategia Commissione strategico in vigore e
Europa 2020 per un Quadro comune adozione dei
finanziario programmi
pluriennale
(QFP)

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