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Ha competenze in materia di diritti civili? No, però non se ne lava le mani. Uno dei diritti dell’UE è il
ricongiungimento familiare; alle coppie omosessuali è riconosciuto il permesso di soggiorno anche in Paesi
dell’UE dove il matrimonio omosessuale non è disciplinato.
Il problema serio dell’Ungheria e della Polonia è la violazione dell’indipendenza della magistratura. (rule of
law)
9 maggio 1950: Dichiarazione Schumann (Strasburgo), conferenza stampa in cui propone di sottoporre la
produzione carbosiderurgica sotto il controllo di un’autorità terza. Il carbone e l’acciaio, strumenti per
produrre gli armamenti e causa della contesa dell’Alsazia, diventano strumenti di pace.
1951: CECA con Italia, Francia, Germania e Benelux.
25 marzo 1957: trattati di Roma > CEE e EURATOM (firmati in Campidoglio > sede del Comune di Roma)
C’erano tre comunità distinte che comunicavano tra loro.
In tutto questo (57-87) i trattati non sono stati modificati ma le questioni sono cambiate: non più sufficiente
parlare solo di merci > ATTO UNICO EUROPEO (d’ora in poi tutti gli atti saranno aggiunte e modifiche dei
trattati di Roma).
Il mercato europeo si amplia e comprende sempre più merci e materie.
1993: Maastricht parla per la prima volta dell’Unione Europea; introdotto concetto di cittadinanza europea
+ si parla della moneta unica.
1999: Trattato di Amsterdam > potenziati diritti economico-sociali e articoli di politica ambientale
2003: entra in vigore la Carta di Nizza (dei diritti fondamentali) > da comunità economica a unione
Negli anni 2000 raggiunto livello di integrazione politica elevato > qualcuno vuole considerare l’Unione
come un grande Stato > bisogna dotarsi di una Costituzione
Alcuni hanno storto un po’ il naso perché voleva dire riconoscere la superiorità dell’Unione.
Alcuni Stati sottopongono il testo a referendum popolare.
2009: ultima grande modifica dei Trattati di Roma > Trattati di Lisbona: tutto il lavoro fatto per la
Costituzione europea non venne gettato; fino al 2009 TCEE, oggi TUE e TFUE > qui si trova tutto il diritto
fondamentale dell’unione europea.
31 gennaio 2020: data ufficiale del recesso del Regno Unito dall’UE, ora UE a 27 Stati
Il grosso problema dell’UE è la disparità tra i vari Paesi, le politiche di tassazione sono a carico di ogni
governo nazionale.
Integrazione differenziata quando uno Stato dell’UE non adotta la moneta unica, la banca centrala non ha
una totale libertà d’azione.
La Grecia non era stata trasparente sul loro bilancio nel momento in cui adottarono l’euro.
La DIFFERENZIAZIONE riguarda gli anni immediatamente successivi al 2010, cioè la fase della crisi
economica e finanziaria.
Il trattato approvato dalla Commissione deve essere approvato da tutti i parlamenti nazionali e quello del
Paese candidato.
Art. 49 TUE
Recesso dall’UE
Si può fare dal Trattato di Lisbona, art. 50 TUE. Prima non era prevista la possibilità di recedere.
Sembra un’incongruenza ma già i referendum per costituzione avevano portato alla luce dei malcontenti.
Il processo della BREXIT è stato lungo, impegnativo e complicato. Lo stato membro che vuole recedere deve
notificare (rendere noto in maniera ufficiale) la scelta per avere due anni per negoziare un accordo di
recesso.
Poi il TUE e il TFUE cessano di essere applicati con possibilità di proroga.
I problemi nascono quando al governo arriva la Thatcher (prime minister dal 79 al 90), ostile al progetto
europeo per questioni economiche di bilancio. Il bilancio dell’UE si fonda su contributi statali. Il problema
della Thatcher era che a contributi dati non corrispondono servizi e soldi ricevuti. Ma è lo stesso essere
membro che porta agevolazioni. Ora se ne vanno lavoratori, meno tasse, meno affitti pagati…
Il ritorno del bilancio non è questione matematica.
Uno dei motivi della BREXIT è il malcontento dei britannici dello sfruttamento di servizi nazionali da parte di
stranieri.
Uno dei capitoli cruciali dell’accordo UE-UK è la pesca: il Regno Unito non vuole che altri Paesi vengano a
pescare il salmone in territorio britannico. La lobby dei pescatori ha influito politicamente.
Nella campagna elettorale del 2015 David Cameron promette agli elettori inglesi di rinegoziare l’adesione
dell’UK all’UE. MA il referendum ha un risultato diverso dalle aspettative (23 giugno 2016, data della
notifica di recesso).
2016 referendum > Cameron pensava solo di rivedere la partecipazione del Regno Unito nell’Unione.
Cameron si dimette e i negoziati vengono portati avanti da Teresa May.
29 marzo 2017 (Johnson) > notifica di recesso
31 gennaio 2020: il Regno Unito lascia definitivamente l’UE, ma l’accordo è provvisorio (fino al
31/12/2020)
Vere e proprie trattative: TCA > accordo commerciale e di cooperazione ed entra in vigore a maggio 2021.
n.b. l’Unione non può imporre ad uno Stato membro di recedere dall’UE.
Con la pandemia si è riscoperto uno dei principi dell’UE > la solidarietà, il quale resta però spesso un
principio generico ma necessita di interpretazione e applicazione
Con la Grecia si è vista la politica della condizionalità: io ti do se tu fai così (taglio pensioni, stipendi, spesa
pubblica…)
Anche con il covid ritorna la condizionalità, con il NextGenerationUE: la condizione è la presentazione di un
piano (PNRR) in cui specifica l’uso dei fondi. Fondi vincolati al rispetto della sostenibilità ambientale, la
digitalizzazione…
I 250 miliardi vengono stanziati dalla Commissione che si indebita sul mercato > punto importante di
politica economica (che rientrerebbe tra le politiche concorrenti), emissione di titoli europei: rivoluzione del
progetto europeo.
Maggio 2021: indetta Conferenza sull’Europa. Il Parlamento ha adottato una risoluzione in cui chiede
l’attivazione della procedura ordinaria di modifica dei Trattati (art. 48 TUE).
Il Consiglio, al recepimento del progetto di modifica, decide a maggioranza semplice sull’opportunità di
procedere.
In caso di decisione favorevole, il presidente del Consiglio convocherà una CONVENZIONE.
Questa esamina il progetto e adotta una raccomandazione rivolta alla Conferenza intergovernativa per
approvare le modifiche.
L’Unione Europea è un’organizzazione internazionale > i cui poteri si fondano sul principio di attribuzione
delle competenze da parte degli Stati membri per conseguire i loro obiettivi comuni. Se l’Unione va oltre i
propri poteri, l’atto adottato può essere viziato/nullo.
ES. Sentenza Van Gend & Loos del 63: la CEE costituisce un ordinamento giuridico di nuovo genere nel
diritto internazionale, l’UE è un nuovo attore del diritto internazionale poiché gli Stati hanno rinunziato a
parte della loro sovranità. È un ordinamento che riconosce come soggetti, destinatari non solo gli Stati
membri ma anche i cittadini.
- principio dell’equilibrio istituzionale: ogni istituzione ha poteri attribuitele nei trattati e non può andare
oltre altrimenti l’atto sarebbe nullo, perché atto emanato senza rispettare il principio e quini i poteri e le
competenze attribuite nel trattato
- principio della leale cooperazione: le istituzioni devono agevolare e non ostacolare le competenze delle
stesse.
L’UE non è strutturata secondo il principio della separazione dei poteri (come uno Stato)
Il Parlamento europeo
Istituzione che rappresenta i cittadini dell’unione poiché dal 79 è eletto direttamente dai cittadini. Ciò è una
peculiarità nel diritto internazionale. Vedi Consiglio d’Europa: i parlamentari nazionali vanno a Strasburgo
secondo le divisione politiche contemporanee.
Il presidente eletto insieme ai 14 vicepresidenti costituisce l’ufficio di presidenza con funzioni consultive.
Il parlamento lavora in aula o in commissioni, che possono esserci sempre o fatte ad hoc (es. commissione
d’inchiesta).
+ funzione di controllo: sulle altre istituzioni (mozione di censura = atto con cui il parlamento, constata la
violazione dei trattati da parte di uno o più commissari, intima alla Commissione europea di dimettersi per
intero / mai conclusa con atto formale) + essendo l’istutuzione che rappresenta i cittadini, può trarre
informazioni da questi e può aprire commissioni d’inchiesta
il mediatore
All’interno del parlamento europeo c’è un organo che fa fa ponte tra i cittadini, le imprese, i residenti e
l’amministrazione pubblica: MEDIATORE >>> viene eletto dal Parlamento e riceve denunce dai cittadini o
imprese, non per forza europei ma comunque residenti. Si possono rivolgere al mediatore in caso di cattiva
amministrazione, cioè quando un’istituzione dell’Unione agisce in maniera illegittima, o non compie un atto
che avrebbe dovuto compiere.
Cosa fa il mediatore? Si rivolge direttamente all’autorità interessata, la quale è tenuta a rispondere entro 3
mesi. Le istituzioni rispondono sempre, in forza del principio di leale cooperazione (?)
Il parere del mediatore, il quale non può applicare sanzioni, è importante perché vorrebbe dire mettere in
discussione l’istituzione. Il mediatore fa da ponte tra cittadini e istituzioni.