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STORIA
1947: Piano Marshall di aiuti all’ Europa, che crea
1948: OECE (Organizzazione europea per la cooperazione economica)
1949: CONSIGLIO D’EUROPA (attualmente ne fanno parte più di 40 stati europei compresi tutti i
27 UE). Realizza la
1950: Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà
fondamentali. /CEDU/
1950: Dichiarazione Schuman, che porta nel
1951: Trattato di Parigi, nascita della CECA (Comunità Economica Carbone e Acciaio) aderiscono 6
STATI GERMANIA FRANCIA ITALIA BELGIO OLANDA E LUSSEMBURGO, durata 50 anni, con propri
organi, tra cui la CORTE DI GIUSTIZIA, ALTA AUTORITA’ (poi commissione), ASSEMBLEA COMUNE
(PARLAMENTO nel 62), CONSIGLIO DEI MINISTRI. scopo: LA FORMAZIONE DI UN MERCATO
COMUNE CARBOSIDERURGICO, IL REGOLARE APPROVIGIONAMENTO DI TALI PRODOTTI, IL
MANTENIMENTO DI PREZZI BASSI, LA MODERNIZZAZIONE DELLE IMPRESE, IL MIGLIORAMENTO
DELLE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO DELLA MANODOPERA
1957: Trattato di Roma TCE (poi trasformato in TFUE da Lisbona 2009) nasce la CEE, durata
illimitata, STESSI ADERENTI DELLA CECA, scopo: PROMUOVERE UNO SVILUPPO ARMONIOSO DELLE
ATTIVITA’ ECONOMICHE NELL’INSIEME DELLA COMUNITA e CREARE UN MERCATO COMUNE
FONDATO SU UN’UNIONE DOGANALE NEL CUI AMBITO POTEVANO CIRCOLARE LIBERAMENTE
MERCI, PERSONE, SERVIZI E CAPITALI, e l’EURATOM: per acquisti e gestione comune delle risorse
dell’energia nucleare. Entrambe con i propri organi. Nasce il CONSIGLIO DELLA CEE (POI DELLA UE)
1965: Trattato di fusione delle istituzioni: 4 organi comuni alle 3 O.I.
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2001: la Convenzione europea sul futuro dell’Europa (dich. 23). Su 4 questioni: migliore
ripartizione competenze, semplificazione strumenti UE, maggiore democrazia trasparenza efficacia,
elaborazione di una Costituzione Europea. In tutto 106 partecipanti, compresi i rappresentanti dei
13 paesi candidati, ma senza potere decisionale. Fase di ascolto/ di riflessione/ di elaborazione, 11
gruppi di lavoro e si arriva al progetto di
2004: Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa. Si voleva sostituire i trattati con una vera
e propria Costituzione. Non è stato ratificato (Francia e Olanda lo hanno rifiutato dopo un
referendum nazionale) e solo 18 su 25 stati lo hanno ratificato.
2004: CIPRO, MALTA, ESTONIA, LITUANIA. LETTONIA, POLONIA, REP.CECA, SLOVACCHIA,
SLOVENIA, UNGHERIA. 25 STATI
2007: BULGARIA E ROMANIA. 27 STATI
2009: Trattato di Lisbona. E’ l’ultimo trattato ratificato. Riporta la maggior parte delle innovazioni
del trattato per la Costituzione, togliendo le parti che davano problemi per la sovranità nazionale.
Non si parla di Costituzione, di Inno, di Bandiera, di Leggi… Il Consiglio Europeo diventa istituzione,
spariscono praticamente i 3 pilastri, tutto passa sotto UNIONE EUROPEA (solo per PESC ci sono
ancora differenze di voto), per legiferare si passa dalla codecisione alla procedura ordinaria,
rafforza ruolo Presidente Commissione, istituisce Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la
Politica di Sicurezza (figura ibrida), riduce numero parlamentari e commissione, si riscrive il TUE
(Maastricht) e il TCE diventa TFUE, rafforzamento degli strumenti per impedire aumento
competenze Unione, inserimento meccanismi di garanzia per stati membri, no carta dei diritti
all’interno del trattato, art 50: diritto di recesso, delinea i principi delle competenze UE.
2013: CROAZIA. 28 STATI
2020: BREXIT. USCITA GRAN BRETAGNA. 27 STATI.
«L’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello
Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Questi valori
sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza,
dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini».
Gli stati (europei) che vogliono entrare nella UE devono rispettare i criteri dell’art 2 TUE e i criteri di
Copenaghen. Devono chiedere al consiglio, (sezione AFFARI GENERALI) che consulta la
commissione, sente il parlamento europeo, informa i parlamenti nazionali, studia la candidatura.
Una volta accettata la candidatura, inizia il processo di allineamento economico sociale normativo
ecc. tra stato candidato e UE. L’adesione avviene dopo accordo unanime di tutti i paesi membri
dell’UE.
RECESSO ART. 50 TUE
La richiesta fa fatta al consiglio europeo, dev’essere concluso un accordo di recesso che regoli le
future relazioni tra UE e stato che recede, accordo firmato da consiglio con approvazione del PE. Se
non c’è accordo il recesso avviene dopo 2 anni dalla comunicazione al cons europeo.
BREXIT: referendum giugno 2016 (1 ministro GB Cameron, era per REMAIN. Si dimette). Luglio:
Theresa May. Marzo 17: lettera a pres cons europeo per art. 50. Novembre 18: raggiunto un
accordo che deve essere approvato da parlamento GB e PE. Gennaio 19 parlamento GB respinge
accordo. Marzo 19: May chiede proroga (sono passati 2 anni da procedura art 50). UE propone
22.5 se si approva accordo, se no 12.4. 11.4.19 GB chiede un’altra proroga, ottiene ottobre 19. GB
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partecipa a maggio 19 alle elezioni PE. May si dimette. A luglio entra Boris Johnson (min esteri). A
ottobre BOJO chiede altro rinvio. Ottiene gennaio 20. Dopo approvazione PE e parl GB, la GB esce
al 31.1.20. periodo di transizione fino al 31.12.20. Poi problemi di circolazione merci e persone e
finanziamenti UE da restituire. Dal 1.1.21 al 31.1.24, rinnovabile, esiste un accordo per evitare
frontiere fisiche tra Repubblica d’Irlanda e Irlanda del Nord.
PRINCIPI DI ATTRIBUZIONE
ART. 5 TUE: delimita le competenze dell’UE a quanto attribuito chiaramente dai trattati. E’ un
diritto derivato. Lisbona definisce: COMPETENZE ESCLUSIVE/COMPETENZE
CONCORRENTI/COMPETENZE DI SOSTEGNO. Le competenze si fondano su principio di
sussidiarietà e di proporzionalità.
PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA’: nelle competenze non esclusive, la UE agisce e si sostituisce agli
stati solo se gli stati non fanno ciò che devono e la UE può farlo, ma deve anche farlo MEGLIO.
(maastricht)
PRINCIPIO DI PROPORZIONALITA’: regola il grado di intensità delle azioni UE, che deve agire solo
usando lo strumento meno invasivo per lo stato: se basta una direttiva (vincola al 50%) non può
usare il regolamento (vincola al 100%)
PRINCIPIO DI PROSSIMITA’ le decisioni devono essere prese rispettando identità e diversità degli
stati membri e dei loro cittadini.
COMPETENZE ESCLUSIVE: unione doganale, regole di concorrenza nel mercato interno, politica
monetaria, risorse del mare e della pesca, politiche commerciali. Solo la UE può legiferare.
(principio di cooperazione rafforzata tra istituzioni UE e stati e principio di proporzionalità)
COMPETENZE CONCORRENTI: (possono legiferare o UE o stati) mercato interno, politica sociale,
ambiente, agricoltura, trasporti, protezione consumatori, reti transeuropee, energia, cooperazione
sviluppo, sanità pubblica, spazio, ricerca. (principio di sussidiarietà e proporzionalità).
COMPETENZE DI SOSTEGNO: UE può aiutare e sostenere gli stati, non sostituirsi ad essi, per
industria, cultura, turismo, istruzione (erasmus) gioventù, sport, protezione civile, cooperazione
amministrativa.
CLAUSOLA DI FLESSIBILITA’ e TEORIA DEI POTERI IMPLICITI (regolano le azioni della UE quando
deve prendere decisioni su argomenti non ben delineati dai trattati, ma legati alle sue competenze,
altrimenti non può raggiungere gli obiettivi prefissati).
QUADRO ISTITUZIONALE
Non esiste separazione dei poteri. Vige il principio di LEALE COLLABORAZIONE. Ogni istituzione
agisce nei limiti dei poteri conferiti dai trattati.
PARLAMENTO EUROPEO / CONSIGLIO / COMMISSIONE / CORTE DI GIUSTIZIA / CONSIGLIO
EUROPEO / BCE / CORTE DEI CONTI
CONSIGLIO EUROPEO
ART. 15 TUE. Formalizzato con Maastricht 92, istituzione con Lisbona 2009
Ruolo: definisce l’orientamento politico generale e le priorità dell’Unione europea, è il livello più
elevato di cooperazione politica, definisce la politica estera e di sicurezza della UE, NOMINA IL
PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE, convoca le convenzioni e le CIG per i trattati
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Membri: capi di Stato o di governo dei paesi dell'UE, presidente del Consiglio europeo, presidente
della Commissione europea
Presidente: Charles Michel (2anni e mezzo). Il parlamento introduce le riunioni.
Anno di istituzione: 1974 (forum informale/vertice), 1992 (status ufficiale), 2009 (istituzione
ufficiale dell'UE)
Sede: Bruxelles (Belgio)
Alto rappresentante PESC partecipa ai lavori. Si riunisce 2 volte a semestre, può essere convocato
straordinariamente, vota per consenso. Non legifera, ma può chiedere alla commissione e al
consiglio di occuparsi di quanto ha deciso.
PARLAMENTO EUROPEO rappresenta gli interessi dei cittadini europei
ART 14 TUE, nasce con la CECA. Parlamento attuale in carica da 2019
Ruolo: organo legislativo dell’UE eletto a suffragio universale con competenze di vigilanza e di
bilancio. Elegge tra i suoi membri il presidente per 2anni e mezzo. Incompatibilità: essere già
membro di governi nazionali o di parlamenti nazionali o di altre istituz della UE (dal 2004)
(problema di assenteismo). Hanno immunità funzionale (non possono essere perseguiti per quanto
espresso nelle loro funzioni) e immunità giudiziaria (non possono essere perseguiti per attività
criminose fuori dalle loro funzioni finchè sono in carica).
Membri: da Lisbona, 705 deputati (membri del Parlamento europeo) dopo uscita GB 2020, MAX
750+1, eletti da cittadini Unione a suffragio universale, dura 5 anni, minimo 6 seggi per stato max
96, su principio demografico.
Presidente: Roberta Metsola
Anno di istituzione: 1952 quale Assemblea comune della CECA; 1962 quale Parlamento europeo,
con le prime elezioni dirette nel 1979
Sede: Strasburgo plenaria (Francia), Bruxelles commissioni (Belgio), Lussemburgo segretariato
FUNZIONA: con commissioni (20) ognuna si occupa di un settore. E’ diviso in 7 gruppi politici e uno
di non iscritti. Per le votazioni, si riunisce la plenaria 4 giorni al mese a Strasburgo, può riunirsi più
volte a Bruxelles. La prima riunione del nuovo anno il secondo martedi del mese di marzo. Vota le
proposte di legge (da commissione europea) e gli eventuali emendamenti, con il consiglio. Voto
valido con 1/3 dei presenti, a favore con 50%+1 (maggioranza semplice). A seconda degli
argomenti, i trattati possono richiedere maggioranze diverse: es. in caso di procedura speciale di
approvazione occorre maggioranza assoluta cioè 353 su 705; in caso di mozione di censura,
occorrono i 2/3 dei voti espressi e maggioranza dei membri che compongono il PE.
FUNZIONI:
1) Funzione legislativa: il diritto di iniziativa legislativa è della Commissione che presenta
proposte a PE e a consiglio. Essi deliberano con - procedura legislativa ordinaria; e procedura
legislativa speciale.
-Ordinaria: procedura di codecisione, la maggior parte degli atti e in settori molto ampi.
(spazio di libertà giustizia e sicurezza, politica agricola, ambiente, cooperazione doganale
sanità pubblica, aiuti umanitari, controllo frontiere esterne, immigrazione, asilo, cooperazione
giudiziaria e di forze di polizia) in 1° e eventuale 2° lettura, e infine comitato di conciliazione.
Ma se PE respinge la proposta che arriva dal consiglio, la proposta viene rigettata. (veto del
PE).
-Speciale: - unico legislatore è il CONSIGLIO. Il PE ha funzione di: - consultazione: PE (per
alcuni argomenti) deve essere solo consultato, il suo parere è OBBLIGATORIO ma non
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