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DIRITTO UNIONE EUROPEA / I ESONERO 12.11.22


Organizzazione internazionale: personalità giuridica, organi specifici, istituita con trattati.
Trattato: accordo tra 2 o più stati sono fonte di diritto internazionale.
Modalità di voto: unanimità (tutela i singoli stati) / maggioranza (tutela la O.I.)
Maggioranza: semplice- 50%+1 dei votanti/ assoluta-50%-1 degli aventi diritto / qualificata – 55%
degli aventi diritto che rappresentino il 65% della popolazione / qualificata rafforzata- 72% degli
aventi diritto che rappresentino il 72% della popolazione
TRATTATI: possono essere modificati con procedura ORDINARIA / SEMPLIFICATA. ORDINARIA:
qlsiasi stato membro, la commissione, il parlamento possono proporre progetti di modifica dei
trattati al Consiglio che li trasmette al Consiglio Europeo e li comunica a tutti gli stati. Il consiglio
europeo, se approva il progetto, convoca una CONVENZIONE: capi di stato e di governo, rappr del
PE, della commissione, dei parlamenti nazionali (e della BCE se serve). Dopo la convenzione, il
progetto va presentato in una CIG. Una volta definito il nuovo testo del trattato, va ratificato da
ognuno degli stati membri (loro parlamento e firmato dal loro Presidente). Se dopo 2 anni non
tutti gli stati hanno ratificato, il tutto torna al consiglio europeo. SEMPLIFICATA: si applica solo in
alcuni casi che non ampliano le competenze UE. Non si convoca né convenzione né CIG e gli stati
approvano e non ratificano. Sono piccole modifiche.

STORIA
1947: Piano Marshall di aiuti all’ Europa, che crea
1948: OECE (Organizzazione europea per la cooperazione economica)
1949: CONSIGLIO D’EUROPA (attualmente ne fanno parte più di 40 stati europei compresi tutti i
27 UE). Realizza la
1950: Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà
fondamentali. /CEDU/
1950: Dichiarazione Schuman, che porta nel
1951: Trattato di Parigi, nascita della CECA (Comunità Economica Carbone e Acciaio) aderiscono 6
STATI GERMANIA FRANCIA ITALIA BELGIO OLANDA E LUSSEMBURGO, durata 50 anni, con propri
organi, tra cui la CORTE DI GIUSTIZIA, ALTA AUTORITA’ (poi commissione), ASSEMBLEA COMUNE
(PARLAMENTO nel 62), CONSIGLIO DEI MINISTRI. scopo: LA FORMAZIONE DI UN MERCATO
COMUNE CARBOSIDERURGICO, IL REGOLARE APPROVIGIONAMENTO DI TALI PRODOTTI, IL
MANTENIMENTO DI PREZZI BASSI, LA MODERNIZZAZIONE DELLE IMPRESE, IL MIGLIORAMENTO
DELLE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO DELLA MANODOPERA
1957: Trattato di Roma TCE (poi trasformato in TFUE da Lisbona 2009) nasce la CEE, durata
illimitata, STESSI ADERENTI DELLA CECA, scopo: PROMUOVERE UNO SVILUPPO ARMONIOSO DELLE
ATTIVITA’ ECONOMICHE NELL’INSIEME DELLA COMUNITA e CREARE UN MERCATO COMUNE
FONDATO SU UN’UNIONE DOGANALE NEL CUI AMBITO POTEVANO CIRCOLARE LIBERAMENTE
MERCI, PERSONE, SERVIZI E CAPITALI, e l’EURATOM: per acquisti e gestione comune delle risorse
dell’energia nucleare. Entrambe con i propri organi. Nasce il CONSIGLIO DELLA CEE (POI DELLA UE)
1965: Trattato di fusione delle istituzioni: 4 organi comuni alle 3 O.I.
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1966: Compromesso di Lussemburgo: per permettere al consiglio di passare da unanimità a


maggioranza malgrado la politica della sedia vuota della Francia (l’assenza impediva di raggiungere
unanimità). Però gli stati hanno ancora un’ampia discrezionalità per richiedere voto a unanimità.
1973: ingresso GRAN BRETAGNA, DANIMARCA, IRLANDA (NORVEGIA non aderisce) 9 STATI
1981: GRECIA 10 STATI
1986: SPAGNA E PORTOGALLO 12 STATI
1987: Atto unico Europeo, scopo: cooperazione tra stati membri anche a livello politico, quindi
realizzazione entro il 31.12.92 del MERCATO INTERNO, uno spazio senza frontiere al cui interno è
assicurata la libera circolazione delle MERCI delle PERSONE dei SERVIZI dei CAPITALI: quindi
attenzione al lato economico, sociale, monetario. CONSIGLIO: passaggio da unanimità a
maggioranza, COMMISSIONE: compiti esecutivi, PARLAMENTO: parere conforme, principio di
cooperazione tra i 3, istituzione del TRIBUNALE DI I GRADO, riconoscimento del CONSIGLIO
EUROPEO (guida politica, organo dell’OI).
PROBLEMI: deficit democratico e necessità di una unione economica monetaria e una moneta
unica.
1990: ampliamento territoriale (germania est si riunisce a germania ovest che è già membro).
1993: criteri di Copenaghen per l’allargamento: istituzioni stabili, economia di mercato
funzionante, capacità di aderire agli obiettivi economici politici monetari della UE
1993: Trattato di Maastricht (TRATTATO UNIONE EUROPEA, TUE): Trattato istitutivo dell’UNIONE
EUROPEA basato su 3 pilastri, uniti da un quadro istituzionale unico (CONSIGLIO EUROPEO
(organo) funge da raccordo tra UE e i 3 pilastri che la compongono): 1. CE (non più CEE
)/CECA/EURATOM, voto a maggioranza; 2. PESC politica estera e sicurezza comune e 3. GAI
cooperazione giustizia e affari interni (visto asilo immigrazione cooperazione polizia e giudiziaria…).
Nel pilastro 2 e 3 voto unanimità, materie molto sensibili per gli stati membri. CITTADINANZA
EUROPEA.
PROBLEMI: Deficit democratico denunciato sempre da Parlamento Europeo, i 3 pilastri da
comunitarizzare, riordinare le modifiche effettuate ai trattati nel corso degli anni, per semplificare
in vista del possibile allargamento della UE dopo caduta del Muro di Berlino.
1995: FINLANDIA, SVEZIA, AUSTRIA 15 STATI
1999: Trattato di Amsterdam: viene dichiarato esplicitamente che l’Unione si FONDA su principi di
libertà, democrazia, rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e dello stato di
diritto, come da CEDU del 1950; (ART 2 TUE), rispetto identità nazionali, maggiore TRASPARENZA
delle istituzioni e del processo decisionale, il 3 pilastro diventa COMUNITARIO per le parti relative a
visto, immigrazione, asilo (titolo V del trattato), quindi nel 3 pilastro rimangono solo le disposizioni
sulla cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale; COOPERAZIONE RAFFORZATA (Europa
a 2 velocità, in attesa dei nuovi ingressi), riordino dei trattati precedenti.
PROBLEMI: riforme istituzionali in vista dell’allargamento e deficit democratico
2003: Trattato di Nizza: riforma il Consiglio Europeo, il P.E., la commissione, la corte giustizia,
modificando modalità di voto, numero rappresentanti stati membri, poteri ecc, e istituisce una
procedura di preavviso per quello stato che avesse violato i diritti fondamentali dichiarati da UE.
Nel 2002 finisce la CECA, e Nizza la ristabilisce. Scritta in allegato LA CARTA DEI DIRITTI
FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPEA, summa dei principi e delle libertà fondamentali ritenuti
“valori comuni” a tutti gli Stati membri. Purtroppo, non è vincolante per gli Stati. (PROBLEMA)
Dichiarazione n 23 sul futuro dell’Unione: UE pronta ad accogliere nuovi stati, quindi viene lanciata
(mentre si ratifica Nizza):
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2001: la Convenzione europea sul futuro dell’Europa (dich. 23). Su 4 questioni: migliore
ripartizione competenze, semplificazione strumenti UE, maggiore democrazia trasparenza efficacia,
elaborazione di una Costituzione Europea. In tutto 106 partecipanti, compresi i rappresentanti dei
13 paesi candidati, ma senza potere decisionale. Fase di ascolto/ di riflessione/ di elaborazione, 11
gruppi di lavoro e si arriva al progetto di
2004: Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa. Si voleva sostituire i trattati con una vera
e propria Costituzione. Non è stato ratificato (Francia e Olanda lo hanno rifiutato dopo un
referendum nazionale) e solo 18 su 25 stati lo hanno ratificato.
2004: CIPRO, MALTA, ESTONIA, LITUANIA. LETTONIA, POLONIA, REP.CECA, SLOVACCHIA,
SLOVENIA, UNGHERIA. 25 STATI
2007: BULGARIA E ROMANIA. 27 STATI
2009: Trattato di Lisbona. E’ l’ultimo trattato ratificato. Riporta la maggior parte delle innovazioni
del trattato per la Costituzione, togliendo le parti che davano problemi per la sovranità nazionale.
Non si parla di Costituzione, di Inno, di Bandiera, di Leggi… Il Consiglio Europeo diventa istituzione,
spariscono praticamente i 3 pilastri, tutto passa sotto UNIONE EUROPEA (solo per PESC ci sono
ancora differenze di voto), per legiferare si passa dalla codecisione alla procedura ordinaria,
rafforza ruolo Presidente Commissione, istituisce Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la
Politica di Sicurezza (figura ibrida), riduce numero parlamentari e commissione, si riscrive il TUE
(Maastricht) e il TCE diventa TFUE, rafforzamento degli strumenti per impedire aumento
competenze Unione, inserimento meccanismi di garanzia per stati membri, no carta dei diritti
all’interno del trattato, art 50: diritto di recesso, delinea i principi delle competenze UE.
2013: CROAZIA. 28 STATI
2020: BREXIT. USCITA GRAN BRETAGNA. 27 STATI.

ADESIONE NUOVI STATI ART. 49 TUE (ALLARGAMENTO)


Art. 2 TUE

«L’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello
Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Questi valori
sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza,
dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini».

Gli stati (europei) che vogliono entrare nella UE devono rispettare i criteri dell’art 2 TUE e i criteri di
Copenaghen. Devono chiedere al consiglio, (sezione AFFARI GENERALI) che consulta la
commissione, sente il parlamento europeo, informa i parlamenti nazionali, studia la candidatura.
Una volta accettata la candidatura, inizia il processo di allineamento economico sociale normativo
ecc. tra stato candidato e UE. L’adesione avviene dopo accordo unanime di tutti i paesi membri
dell’UE.
RECESSO ART. 50 TUE
La richiesta fa fatta al consiglio europeo, dev’essere concluso un accordo di recesso che regoli le
future relazioni tra UE e stato che recede, accordo firmato da consiglio con approvazione del PE. Se
non c’è accordo il recesso avviene dopo 2 anni dalla comunicazione al cons europeo.
BREXIT: referendum giugno 2016 (1 ministro GB Cameron, era per REMAIN. Si dimette). Luglio:
Theresa May. Marzo 17: lettera a pres cons europeo per art. 50. Novembre 18: raggiunto un
accordo che deve essere approvato da parlamento GB e PE. Gennaio 19 parlamento GB respinge
accordo. Marzo 19: May chiede proroga (sono passati 2 anni da procedura art 50). UE propone
22.5 se si approva accordo, se no 12.4. 11.4.19 GB chiede un’altra proroga, ottiene ottobre 19. GB
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partecipa a maggio 19 alle elezioni PE. May si dimette. A luglio entra Boris Johnson (min esteri). A
ottobre BOJO chiede altro rinvio. Ottiene gennaio 20. Dopo approvazione PE e parl GB, la GB esce
al 31.1.20. periodo di transizione fino al 31.12.20. Poi problemi di circolazione merci e persone e
finanziamenti UE da restituire. Dal 1.1.21 al 31.1.24, rinnovabile, esiste un accordo per evitare
frontiere fisiche tra Repubblica d’Irlanda e Irlanda del Nord.

PRINCIPI DI ATTRIBUZIONE
ART. 5 TUE: delimita le competenze dell’UE a quanto attribuito chiaramente dai trattati. E’ un
diritto derivato. Lisbona definisce: COMPETENZE ESCLUSIVE/COMPETENZE
CONCORRENTI/COMPETENZE DI SOSTEGNO. Le competenze si fondano su principio di
sussidiarietà e di proporzionalità.
PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA’: nelle competenze non esclusive, la UE agisce e si sostituisce agli
stati solo se gli stati non fanno ciò che devono e la UE può farlo, ma deve anche farlo MEGLIO.
(maastricht)
PRINCIPIO DI PROPORZIONALITA’: regola il grado di intensità delle azioni UE, che deve agire solo
usando lo strumento meno invasivo per lo stato: se basta una direttiva (vincola al 50%) non può
usare il regolamento (vincola al 100%)
PRINCIPIO DI PROSSIMITA’ le decisioni devono essere prese rispettando identità e diversità degli
stati membri e dei loro cittadini.
COMPETENZE ESCLUSIVE: unione doganale, regole di concorrenza nel mercato interno, politica
monetaria, risorse del mare e della pesca, politiche commerciali. Solo la UE può legiferare.
(principio di cooperazione rafforzata tra istituzioni UE e stati e principio di proporzionalità)
COMPETENZE CONCORRENTI: (possono legiferare o UE o stati) mercato interno, politica sociale,
ambiente, agricoltura, trasporti, protezione consumatori, reti transeuropee, energia, cooperazione
sviluppo, sanità pubblica, spazio, ricerca. (principio di sussidiarietà e proporzionalità).
COMPETENZE DI SOSTEGNO: UE può aiutare e sostenere gli stati, non sostituirsi ad essi, per
industria, cultura, turismo, istruzione (erasmus) gioventù, sport, protezione civile, cooperazione
amministrativa.
CLAUSOLA DI FLESSIBILITA’ e TEORIA DEI POTERI IMPLICITI (regolano le azioni della UE quando
deve prendere decisioni su argomenti non ben delineati dai trattati, ma legati alle sue competenze,
altrimenti non può raggiungere gli obiettivi prefissati).

QUADRO ISTITUZIONALE
Non esiste separazione dei poteri. Vige il principio di LEALE COLLABORAZIONE. Ogni istituzione
agisce nei limiti dei poteri conferiti dai trattati.
PARLAMENTO EUROPEO / CONSIGLIO / COMMISSIONE / CORTE DI GIUSTIZIA / CONSIGLIO
EUROPEO / BCE / CORTE DEI CONTI
CONSIGLIO EUROPEO
ART. 15 TUE. Formalizzato con Maastricht 92, istituzione con Lisbona 2009
Ruolo: definisce l’orientamento politico generale e le priorità dell’Unione europea, è il livello più
elevato di cooperazione politica, definisce la politica estera e di sicurezza della UE, NOMINA IL
PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE, convoca le convenzioni e le CIG per i trattati
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Membri: capi di Stato o di governo dei paesi dell'UE, presidente del Consiglio europeo, presidente
della Commissione europea
Presidente: Charles Michel (2anni e mezzo). Il parlamento introduce le riunioni.
Anno di istituzione: 1974 (forum informale/vertice), 1992 (status ufficiale), 2009 (istituzione
ufficiale dell'UE)
Sede: Bruxelles (Belgio)
Alto rappresentante PESC partecipa ai lavori. Si riunisce 2 volte a semestre, può essere convocato
straordinariamente, vota per consenso. Non legifera, ma può chiedere alla commissione e al
consiglio di occuparsi di quanto ha deciso.
PARLAMENTO EUROPEO rappresenta gli interessi dei cittadini europei
ART 14 TUE, nasce con la CECA. Parlamento attuale in carica da 2019
Ruolo: organo legislativo dell’UE eletto a suffragio universale con competenze di vigilanza e di
bilancio. Elegge tra i suoi membri il presidente per 2anni e mezzo. Incompatibilità: essere già
membro di governi nazionali o di parlamenti nazionali o di altre istituz della UE (dal 2004)
(problema di assenteismo). Hanno immunità funzionale (non possono essere perseguiti per quanto
espresso nelle loro funzioni) e immunità giudiziaria (non possono essere perseguiti per attività
criminose fuori dalle loro funzioni finchè sono in carica).
Membri: da Lisbona, 705 deputati (membri del Parlamento europeo) dopo uscita GB 2020, MAX
750+1, eletti da cittadini Unione a suffragio universale, dura 5 anni, minimo 6 seggi per stato max
96, su principio demografico.
Presidente: Roberta Metsola
Anno di istituzione: 1952 quale Assemblea comune della CECA; 1962 quale Parlamento europeo,
con le prime elezioni dirette nel 1979
Sede: Strasburgo plenaria (Francia), Bruxelles commissioni (Belgio), Lussemburgo segretariato
FUNZIONA: con commissioni (20) ognuna si occupa di un settore. E’ diviso in 7 gruppi politici e uno
di non iscritti. Per le votazioni, si riunisce la plenaria 4 giorni al mese a Strasburgo, può riunirsi più
volte a Bruxelles. La prima riunione del nuovo anno il secondo martedi del mese di marzo. Vota le
proposte di legge (da commissione europea) e gli eventuali emendamenti, con il consiglio. Voto
valido con 1/3 dei presenti, a favore con 50%+1 (maggioranza semplice). A seconda degli
argomenti, i trattati possono richiedere maggioranze diverse: es. in caso di procedura speciale di
approvazione occorre maggioranza assoluta cioè 353 su 705; in caso di mozione di censura,
occorrono i 2/3 dei voti espressi e maggioranza dei membri che compongono il PE.
FUNZIONI:
1) Funzione legislativa: il diritto di iniziativa legislativa è della Commissione che presenta
proposte a PE e a consiglio. Essi deliberano con - procedura legislativa ordinaria; e procedura
legislativa speciale.
-Ordinaria: procedura di codecisione, la maggior parte degli atti e in settori molto ampi.
(spazio di libertà giustizia e sicurezza, politica agricola, ambiente, cooperazione doganale
sanità pubblica, aiuti umanitari, controllo frontiere esterne, immigrazione, asilo, cooperazione
giudiziaria e di forze di polizia) in 1° e eventuale 2° lettura, e infine comitato di conciliazione.
Ma se PE respinge la proposta che arriva dal consiglio, la proposta viene rigettata. (veto del
PE).
-Speciale: - unico legislatore è il CONSIGLIO. Il PE ha funzione di: - consultazione: PE (per
alcuni argomenti) deve essere solo consultato, il suo parere è OBBLIGATORIO ma non
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VINCOLANTE. – Approvazione o parere conforme: il PE a maggioranza assoluta dà il suo


parere, positivo o negativo. VINCOLANTE per il consiglio
2) Funzione di controllo/vigilanza
- Controllo sulle istituzioni: sulla COMMISSIONE (interrogazioni/rapporti) e MOZIONE DI CENSURA.
In caso di comportamento irregolare di 1 o più membri della commissione, la mozione di censura,
richiesta da 1/10 dei parlamentari, porta alla dimissione di TUTTA la commissione. Molto grave. C’è
stata una mozione nel 1999 ma prima che il PE si pronunciasse, il commissario incriminato si
dimise (99-2004 Prodi pres. Comm)
- Controllo sugli atti delle istituzioni: BILANCIO (E relazione annuale della commissione
retrospettiva). Da Lisbona il PE è paritario con Consiglio per approvazione Bilancio. Procedura: la
commissione redige il progetto preliminare di bilancio dal 1.9, la garanzia di legittimità dei conti
della ue è data dal controllo fatto dalla CORTE DEI CONTI. La commissione entro il 1.10 invia al PE
che ha 42 gg per esprimersi e poi passa al consiglio con la Procedura “speciale”, cioè ordinaria
senza la 2° lettura. Scadenza per approvazione è il 31.12. E’ il PE che approva il bilancio rilasciando
la “lettera di discarico”. Se non è approvato, si parte con il “regime dei 12esimi”.
- Controllo sull’apparato amministrativo: Qualsiasi cittadino UE può presentare una petizione al PE
su una materia che lo riguarda, in una delle 24 lingue ufficiali. Il PE elegge il MEDIATORE EUROPEO
(attualmente è una sig.ra irlandese, Emily O’reily) x 5 anni (persona che ha alte funzioni giuridiche
nel proprio paese).
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA ART 16 TUE rappresenta gli Stati membri
Ruolo: voce dei governi dei paesi dell’UE, adotta gli atti normativi dell’UE e ne coordina le politiche.
Organo non permanente, cioè si riunisce volta per volta con i ministri competenti per l’argomento
che si deve trattare.
Membri: i ministri dei governi di ciascun paese dell’UE competenti per la materia in discussione
Presidente: ciascun paese dell’Unione europea esercita la presidenza, a rotazione, per un periodo
di 6 mesi (troika)
Anno di istituzione: 1958 (come Consiglio della CEE)
Sede: Bruxelles (Belgio)
CO.RE.PER. COMITATO DEI RAPPRESENTANTI PERMANENTI: (1 x stato membro9riceve le proposte
di legge dalla commissione e prepara i lavori del consiglio, è sempre presente a Bruxelles. Sono 2
comitati: 1 affari generali/politico e 1 tecnico. Una volta ricevute le proposte di legge, il comitato
che se ne occupa le divide in gruppo A: facilmente ratificabili da consiglio e PE, e in gruppo B:
probabilmente ci saranno discussioni. Poi predispone ordine del giorno con le proposte perché gli
stati sappiano che ministro mandare in consiglio. Poi parte iter di approvazione dell’atto legislativo.
VOTO: UNANIMITA’ (astensione non pregiudica il voto, ma l’assenza impedisce il raggiungimento
dell’unanimità- metà anni 60 – politica della sedia vuota, Francia non si presentava cosi non si
raggiungeva unanimità) MAGGIORANZA SEMPLICE, calcolata sul totale dei membri del consiglio e
non sui presenti. MAGGIORANZA QUALIFICATA: se si vota su una proposta della commissione o
dell’alto commissario, 55% paesi e 65% popolazione; (15 su 27) regola della doppia maggioranza.
Minoranza di blocco: almeno 4 paesi e 35% della popolazione. MAGGIORANZA QUALIFICATA
RAFFORZATA: se non si votano proposte della commissione o dell’alto rappresentante, allora serve
il 72% dei paesi e 65% popolazione
FUNZIONE: Il Consiglio dell’Unione europea esercita la funzione legislativa; di bilancio; accordi
internazionali negoziati dalla commissione europea (funzione esecutiva); funzione di controllo sul
La Commissione europea è una delle principali istituzioni dell'Unione europea, suo organo
esecutivo e promotrice del processo legislativo. È composta da un delegato per ogni Stato membro
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dell'Unione europea, richiedendo a ciascun delegato la massima indipendenza decisionale dal


governo nazionale che lo ha indicato.
COMMISSIONE EUROPEA fa gli interessi dell’UNIONE EUROPEA art 17 TUE
Numero di membri: 27 (1 x stato, 26 commissari e 1 presidente). Devono offrire garanzie di
indipendenza e avere visione europea. ORGANO COLLEGIALE DI INDIVIDUI (anche detta collegio).
Strutturata in dipartimenti tematici (DIREZIONI GENERALI). Nasce come ALTA AUTORITA’ nella
CECA.
«Tenuto conto delle elezioni del PE, il Consiglio europeo, deliberando a maggioranza qualificata,
propone al PE un candidato alla carica di presidente della Commissione. Il PE lo elegge a
maggioranza dei membri che lo compongono. (se lo approva). Il Consiglio europeo e il presidente
eletto scelgono i membri della Commissione presentati dagli Stati membri, 1 x stato e con un
particolare settore specifico (agricoltura, finanze, famiglia…)
Anche l’alto rappresentante per la pesc è nominato dal consiglio europeo con il presidente eletto.
Il presidente, l’alto rappresentate pesc e gli altri membri della Commissione sono soggetti,
collettivamente, ad un voto di approvazione del Parlamento europeo e poi nominati dal Consiglio
europeo, a maggioranza qualificata».
Presidente: Ursula von der Leyen Da: 1º dicembre 2019
Durata mandato: 5 anni. Durante il mandato non possono svolgere alcun altro lavoro pagato o
meno.
Sede: Palazzo Berlaymont, Bruxelles
Garantisce il rispetto dei trattati e degli atti normativi relativi
Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza è un vicepresidente e si occupa
delle relazioni esterne. Figura ibrida: è un commissario (interessi della UE) ma è anche il presidente
del consiglio “affari esteri”. (interessi degli stati membri). Creato da Lisbona.
FUNZIONI: potere di proposta legislativa/potere di sollecitare le altre istituzioni/potere decisionale
in alcuni ambiti per es la concorrenza/ potere decisionale su atti delegati dal consiglio/potere di
esecuzione: emana atti per dare indicazioni su atti legislativi (come si applica la legge) e esecuzione
del bilancio/potere di controllo su applicazione trattati e atti legislativi/potere di rappresentanza
verso stati terzi e negozia il testo degli accordi decisi da consiglio europeo tra UE e stati esteri.
LA CORTE DEI CONTI nasce 1977. INDIPENDENTI, Interesse UE
Ruolo: controllare che i fondi dell’UE siano raccolti e utilizzati correttamente, e contribuire a
migliorare la gestione finanziaria dell’UE, controlla tutte le persone che hanno a che fare con i
fondi, segnala i casi di frode (OLAF), redige una relazione annuale per PE e consiglio, controlla
conformità BILANCIO
Presidente: Klaus-Heiner Lehne
Membri: uno per ciascun paese dell’UE, qualificati, durano in carica 6 anni, il presidente 3 anni
Sede: Lussemburgo
CES (COMITATO ECONOMICO SOCIALE) E COMITATO DELLE REGIONI Interesse UE
Organi consultivi, affiancano consiglio PE e commissione. Durano 5 anni. Max 350 rappresentanti.
Pareri obbligatori o facoltativi.
CES: rappresentanti di datori di lavoro, dipendenti, ecc: varie categorie economiche e sociali.
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COMITATO REGIONI: rappresentanti collettività locali, mandato elettivo locale.

CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA CGUE


Formata da corte di giustizia (1952 CECA) e tribunale (1986 atto unico europeo)
Ruolo: garantire che il diritto dell'UE venga interpretato e applicato allo stesso modo in ogni paese
europeo, garantire che i paesi e le istituzioni dell’Unione rispettino la normativa dell’UE.
Membri: Corte di giustizia: un giudice per ciascun paese dell'UE, più 11 avvocati generali-
Tribunale: 2 giudici per ciascun paese dell’UE. No avvocati generali. Lussemburgo.
Scelti da consiglio all’unanimità, giuristi e esperti, durano 6 anni, rinnovati parzialmente ogni 3
anni, valutati da comitato di valutazione dei candidati (7 ex giudici) eleggono il proprio presidente x
3 anni, lavorano in sezioni: da 3, da 5, grande sezione da 15, o raramente plenaria. Indipendenti.
Avvocati generali: preparano i procedimenti e danno il loro parere che va messo agli atti, a turno
da diversi stati. Lavorano in inglese francese tedesco, ma le sentenze sono tradotte in 24 lingue.
Nizza: tribunali speciali: ma non esiste più l’unico tribunale speciale dal 2016, aumentati i giudici
del tribunale.
CANCELLERIA: apparato burocratico di assistenza.
COMPETENZE Contenziose/rinvio diretto. Il tribunale in I grado e la corte in II grado devono dare
ragione a una o all’altra parte. ATTORE/CONVENUTO. Fase scritta: documenti, replica,
controreplica, giudice relatore per la fase orale. Istruttoria (richiesta con ordinanza della corte).
Conclusioni dell’avvocato generale se serve, pubblicate con la sentenza. Camera di consiglio,
dispositivo, sentenza con motivazione.
COMPETENZE INTERPRETATIVE/Rinvio pregiudiziale: la corte interpreta e spiega cosa voleva dire la
UE su richiesta di un giudice nazionale che durante una causa nazionale abbia un dubbio
interpretativo sugli atti UE. Non può interpretarli il giudice nazionale, quindi blocca il procedimento
e chiede alla CG, che ne dà massima pubblicità (può servire a un altro giudice di un’altra nazione) e
possono arrivare pareri da commissione e consiglio e PE. Una volta pubblicata la sentenza della CG,
il giudice nazionale deve applicarla.

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