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L’UNIONE EUROPEA

→ E’ un'unione politica ed economica a carattere sovranazionale, che comprende 27 Stati


membri.

Nel 1950 il ministro degli esteri francese, Robert Schuman, decise di elaborare un progetto
per mantere in comune fra gli Stati europei, le risorse del carbone e dell’acciaio.
Nel 1951 (18 aprile) l’ambizione di Schuman diviene realtà: sei Paesi europei - Francia,
Germania occidentale, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo - sottoscrivono il Trattato
istitutivo della Ceca, la Comunità europea del carbone e dell'acciaio con l'obiettivo di
introdurre la libera circolazione, appunto, di carbone e acciaio e garantire il libero accesso
alle fonti di produzione. A Lussemburgo viene istituita l'Alta Autorità sovranazionale
indipendente con il compito di far rispettare regole comuni fissate per la produzione e il
commercio.
Nel 1957 (Il 25 marzo) in seguito al successo della Comunità europea del carbone e
dell'acciaio, vengono firmati a Roma i trattati istitutivi della Comunità economica europea
(Cee) e della Comunità europea dell'energia atomica (Euratom). I cosiddetti Trattati di Roma
entrano in vigore il primo gennaio dell’anno successivo. Le Commissioni della Cee e
dell'Euratom si insediano a Bruxelles.
Nel 1968 (Il 1 luglio) nasce l'unione doganale, con l'abolizione totale dei dazi tra i sei Paesi
membri e l'istituzione di una tariffa comune verso l'esterno. In un certo senso, si inizia a
concretizzare questo mercato comune.
Nel 1986 viene siglato l’atto unico europeo che ha modificato il trattato istitutivo della Cee
aggiornando gli obiettivi di questa organizzazione, in partiolar modo si voleva facilitare la
libera circolazione delle mercie, delle persone e dei capitali.
Nel 1992 (Il 7 febbraio) a Maastricht viene firmato il nuovo Trattato. Quella che fino ad allora
era stata comunemente indicata come Cee (Comunità economica europea) diventa Unione
europea (Ue). I trattati firmati nella città dei Paesi Bassi definiscono anche precise norme
relative alla moneta unica, alla Politica estera e di sicurezza e alla più stretta cooperazione
in materia di Giustizia e Affari interni. L’Unione europea uscita dai Trattati di Maastricht non è
dunque soltanto la somma delle tre Comunità storiche (Cee, Ceca e Euratom), ma anche un
ampliamento delle competenze in diversi e importanti settori.
Nel 1993 (Il 1 gennaio) entra in vigore il mercato unico. La libera circolazione di beni, servizi,
persone e capitali diventa realtà.
Nel 1997 , con il Trattato di Amsterdam, firmato nell’ottobre del ‘97 ed entrato in vigore due
anni dopo, si prosegue la costruzione comunitaria con passi in avanti sotto il profilo
istituzionale, nelle relazioni tra Unione e cittadino, fino a toccare temi rilevanti per quanto
riguarda la libertà, la sicurezza e la giustizia.

Ricordiamo inoltre, che nel ‘93 il Consiglio di Copenaghen stabilì i criteri necessari per
essere ammessi all’Ue. I criteri sono i seguenti:
- Rispetto dei diritti umani;
- Struttura democratica dello Stato;
- Tutela delle minoranze;
- Efficienza economica (es. Art.81 Cost.);
- Recepimento di tutti i trattati istititivi dell'Ue.

Nel 2007 viene firmato il Trattato Lisbona che revisiona i precedenti trattati rendendo più
agevole la partecipazione degli Stati membri ai processi decisionali dell’Ue.

Nel 2016 (Il 23 giugno 2016) nel Regno Unito si è tenuto un referendum sull'eventuale
uscita del paese dall'Unione Europea (il cosiddetto "Brexit"). Prevalsero i favorevoli all'uscita,
i 'Leave', con il 52%, rispetto al 48% dei 'Remainer'.
1 febbraio 2020 vi è stata l’uscita definitiva della Gran Bretagna dall’Ue.

STRUTTURA DELL’UNIONE EUROPEA

→ CONSIGLIO DELL’U.E - CONSIGLIO DEI MINISTRI


Nel Consiglio dell'UE, informalmente noto anche come il Consiglio, i ministri dei governi di
ciascun paese dell'UE si incontrano per discutere, modificare e adottare atti legislativi e
coordinare politiche. Sono autorizzati a impegnare i rispettivi governi a perseguire le azioni
concordate durante le riunioni. Le sessioni del Consiglio si svolgono a Bruxelles, tranne per
tre mesi (aprile, giugno e ottobre), quando si tengono a Lussemburgo.
Insieme al Parlamento europeo, è il principale organo decisionale dell'UE.

→ COMMISSIONE EUROPEA
Promuove l’interesse generale dell’UE proponendo la legislazione e assicurandone il rispetto
e attuando le politiche e il bilancio dell’UE.
La Commissione europea è il braccio esecutivo politicamente indipendente dell'UE. Ha
competenza esclusiva dell'elaborazione delle proposte di nuove normative europee e
dell'esecuzione delle decisioni del Parlamento europeo e del Consiglio dell'Unione europea.

La Commissione è l’unica istituzione dell’UE a presentare al Parlamento europeo e al


Consiglio disposizioni legislative da adottare e:

● tutela gli interessi dell’UE e dei suoi cittadini su questioni che non possono essere
gestite efficacemente a livello nazionale
● si avvale, per gli aspetti tecnici, di esperti e dell’opinione pubblica.
● Stabilisce le priorità di spesa dell’UE, unitamente al Consiglio e al Parlamento
● Prepara i bilanci annuali da sottoporre all’approvazione del Parlamento e del
Consiglio
● Controlla come vengono usati i fondi, sotto l'attenta sorveglianza della Corte dei conti
● Insieme alla Corte di giustizia garantisce che il diritto dell’UE sia correttamente
applicato in tutti i paesi membri
● Fa da portavoce per tutti i paesi dell’UE presso gli organismi internazionali, in
particolare nei settori della politica commerciale e degli aiuti umanitari
● Negozia accordi internazionali per conto dell’UE

La guida politica è esercitata da un gruppo di 27 commissari (uno per ciascun paese dell'UE)
sotto la direzione del presidente della Commissione, che assegna le diverse competenze
politiche.
N.b. Il Pesidente viene eletto dal Parlamento europeo e dura in carica 5 anni.

→ PARLAMENTO EUROPEO
Il Parlamento europeo è l'organo legislativo dell'UE, eletto direttamente dai cittadini
dell'Unione ogni cinque anni. (Le ultime elezioni si sono svolte nel maggio 2019).

Il Parlamento europeo ha tre funzioni principali:

Attività legislativa
● adotta la legislazione dell'UE, insieme al Consiglio dell'UE, sulla base delle proposte
della Commissione europea
● decide sugli accordi internazionali
● decide in merito agli allargamenti
● rivede il programma di lavoro della Commissione e le chiede di presentare proposte
legislative

Supervisione
● svolge un controllo democratico su tutte le istituzioni dell’UE
● elegge il presidente della Commissione e approva la Commissione in quanto organo.
Può votare una mozione di censura, obbligando la Commissione a dimettersi
● concede il discarico, ossia approva il modo in cui sono stati spesi i bilanci dell'UE
● esamina le petizioni dei cittadini e avvia indagini
● discute la politica monetaria con la Banca centrale europea
● rivolge interrogazioni alla Commissione e al Consiglio
● effettua monitoraggio elettorale

Bilancio
● elabora il bilancio dell’Unione europea, insieme al Consiglio
● approva il bilancio di lungo periodo dell’UE, il "quadro finanziario pluriennale"

Composizione:

Il numero di membri del Parlamento europeo per ogni paese è approssimativamente


proporzionale alla popolazione di ciascuno di essi, secondo i criteri della proporzionalità
degressiva: un paese non può avere meno di 6 o più di 96 eurodeputati e il numero totale
non può superare i 705 (704 più il presidente). I parlamentari sono organizzati in base allo
schieramento politico, non in base alla nazionalità.

Il presidente rappresenta il Parlamento europeo nei confronti delle altre istituzioni dell'UE e
del mondo esterno e dà l'approvazione finale al bilancio dell'UE.

Come funziona il Parlamento europeo?

Il lavoro del Parlamento europeo si articola in due fasi principali:

● Commissioni - preparano la legislazione.


Il Parlamento europeo conta 20 commissioni e tre sottocommissioni, ognuna delle
quali si occupa di un determinato settore. Le commissioni esaminano le proposte
legislative. Gli eurodeputati e i gruppi politici possono presentare emendamenti o
respingerle. Le proposte sono anche discusse all'interno dei gruppi politici.
● Sessioni plenarie – adottano la legislazione.
In questa fase gli eurodeputati si riuniscono nell’emiciclo per esprimere un voto finale
sulla proposta legislativa e gli emendamenti proposti. Di solito si svolgono a
Strasburgo per quattro giorni al mese, ma talvolta vengono organizzate sessioni
supplementari a Bruxelles.

→ CONSIGLIO EUROPEO

Il Consiglio europeo riunisce i leader dell'UE per definire l'agenda politica dell'Unione
europea. Rappresenta il livello più elevato di collaborazione politica tra i paesi dell'UE.

Il Consiglio europeo, una delle sette istituzioni ufficiali dell'UE, si concretizza in riunioni al
vertice (di solito trimestrali) tra i leader dell'UE, presiedute da un presidente permanente.

Cosa fa il Consiglio europeo?


● definisce gli orientamenti generali e le priorità politiche dell'UE, ma non adotta la
legislazione
● gestisce questioni complesse o delicate che non possono essere risolte a livelli
inferiori di cooperazione intergovernativa
● definisce la politica comune estera e di sicurezza dell'UE, tenendo conto degli
interessi strategici dell'Unione e delle implicazioni per la difesa
● nomina ed elegge i candidati a determinati ruoli di alto profilo a livello dell'UE, fra cui
la BCE e la Commissione.

Su ciascuna questione il Consiglio europeo può:

● chiedere alla Commissione europea di presentare una proposta in merito


● chiedere al Consiglio dell'UE di occuparsene.

Composizione:

Il Consiglio europeo è composto dai capi di Stato o di governo di tutti i paesi dell'UE, dal
presidente del Consiglio europeo e dal presidente della Commissione europea.
È convocato e presieduto dal suo presidente, eletto dal Consiglio europeo stesso per un
mandato di due anni e mezzo, rinnovabile una volta. Tra le altre cose, il presidente
rappresenta l'UE verso il mondo esterno.

Come lavora il Consiglio europeo?

Di solito si riunisce quattro volte all'anno, ma il presidente può convocare riunioni


straordinarie, se necessario.

In generale, adotta le decisioni per consenso, ma in alcuni casi anche all'unanimità o a


maggioranza qualificata. Solo i capi di Stato o di governo possono votare.

→ CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA

La Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) interpreta il diritto dell'UE per garantire che
sia applicato allo stesso modo in tutti gli Stati membri e dirime le controversie giuridiche tra
governi nazionali e istituzioni dell'UE.

Può essere adita, in talune circostanze, anche da singoli cittadini, imprese o organizzazioni
allo scopo di intraprendere un'azione legale contro un'istituzione dell'UE qualora ritengano
che abbia in qualche modo violato i loro diritti.

Cosa fa la CGUE?

La CGUE si pronuncia sui casi ad essa proposti. I tipi di casi più comuni sono:

● interpretare il diritto (pronunce pregiudiziali). I tribunali nazionali degli Stati membri


devono assicurare la corretta applicazione del diritto dell'UE, ma tribunali di paesi
diversi potrebbero darne un'interpretazione differente. Se un giudice nazionale è in
dubbio sull'interpretazione o sulla validità di una normativa dell'UE, può chiedere
chiarimenti alla Corte. Lo stesso meccanismo può essere utilizzato per stabilire se
una normativa o prassi nazionale sia compatibile con il diritto dell'UE
● assicurare il rispetto della legge (procedure d'infrazione). Misure di questo tipo
vengono adottate nei confronti di un governo nazionale che non rispetti il diritto
dell'UE. Possono essere avviate dalla Commissione europea o da un altro paese
dell'UE. Nel caso in cui il paese si dimostri inadempiente, è tenuto a porvi rimedio
immediatamente, altrimenti rischia una seconda procedura, che potrebbe comportare
una multa
● annullare atti giuridici dell'UE (ricorsi per annullamento). Se ritengono che un atto
dell'UE violi i trattati o i diritti fondamentali, il governo di uno Stato membro, il
Consiglio dell'UE, la Commissione europea o, in taluni casi, il Parlamento europeo,
possono chiedere alla Corte di annullarlo.
Anche i privati cittadini possono chiedere alla Corte di annullare un atto dell’UE che li
riguardi direttamente
● assicurare l'intervento dell'UE (ricorsi per omissione). In talune circostanze, il
Parlamento, il Consiglio e la Commissione devono prendere determinate decisioni.
Se non lo fanno, i governi nazionali, altre istituzioni dell’UE e, a certe condizioni,
anche i privati cittadini o le imprese possono rivolgersi alla Corte
● sanzionare le istituzioni dell'UE (azioni di risarcimento del danno). Qualsiasi cittadino
o impresa i cui interessi siano stati lesi da un'azione o omissione dell'UE o del suo
personale può citarli davanti alla Corte.

Composizione:

La CGUE è suddivisa in 2 sezioni:

● la Corte di giustizia tratta le richieste di pronuncia pregiudiziale presentate dai


tribunali nazionali e alcuni ricorsi per annullamento e impugnazioni
● il Tribunale giudica sui ricorsi per annullamento presentati da privati cittadini, imprese
e, in taluni casi, governi di paesi dell'UE. In pratica, ciò significa che questa sezione
si occupa principalmente di diritto della concorrenza, aiuti di Stato, commercio,
agricoltura e marchi.

Giudici e avvocati generali sono nominati congiuntamente dai governi nazionali per un
mandato rinnovabile di 6 anni. I giudici di ogni sezione eleggono un presidente che resta in
carica per un mandato rinnovabile di 3 anni.

Come funziona la CGUE?

Nella Corte di giustizia ogni causa viene assegnata a un giudice (il "giudice relatore") e a un
avvocato generale. Le cause sono trattate in due fasi:

● Fase scritta
○ Le parti presentano dichiarazioni scritte alla Corte; osservazioni possono
anche essere presentate dalle autorità nazionali, dalle istituzioni dell’UE e
talvolta da privati.
○ Tutto ciò viene sintetizzato dal giudice relatore e successivamente discusso
durante la riunione generale della Corte, che decide:
■ quanti giudici si occupano della causa: 3, 5 o 15 (ossia la Corte nel
suo insieme), a seconda della sua importanza e complessità. La
maggior parte delle cause viene trattata da 5 giudici, ed è molto raro
che di una causa si occupi la Corte nel suo insieme
■ se deve tenersi un’audizione (fase orale) e se è necessario un parere
ufficiale dell’avvocato generale.
● Fase orale – un'audizione pubblica
○ Gli avvocati delle parti sono sentiti dai giudici e dall’avvocato generale che
possono rivolgere loro le domande che ritengono opportune.
○ Se la Corte ritiene necessario un parere dell’avvocato generale, questo viene
fornito alcune settimane dopo l’audizione.
○ I giudici, successivamente, deliberano ed emettono il verdetto.
● La procedura del Tribunale è simile, a parte il fatto che la maggior parte delle cause
viene seguita da tre giudici e che non vi sono avvocati general
→ CORTE DEI CONTI EUROPEA

In quanto revisore esterno indipendente dell'UE, la Corte dei conti europea tutela gli interessi
dei contribuenti dell'UE. Non è dotata di poteri legali, ma opera per migliorare la gestione da
parte della Commissione europea del bilancio dell'UE e riferisce sullo stato delle finanze
dell'Unione.

Cosa fa la Corte dei conti europea?


● Effettua una revisione contabile delle entrate e delle uscite dell'UE per controllare
che i fondi dell'Unione siano raccolti e spesi correttamente, usati in modo ottimale e
debitamente contabilizzati
● controlla ogni persona od organizzazione che gestisce fondi dell'UE, effettuando
anche controlli a campione presso le istituzioni dell'Unione (soprattutto la
Commissione), gli Stati membri e i paesi che beneficiano degli aiuti dell'UE
● descrive risultati e raccomandazioni nelle relazioni di audit destinate alla
Commissione europea e ai governi nazionali
● segnala i casi sospetti di frode, corruzione o altra attività illegale all'Ufficio europeo
per la lotta antifrode (OLAF)
● redige una relazione annuale per il Parlamento europeo e il Consiglio dell'UE che il
Parlamento esamina prima di decidere se approvare la gestione del bilancio dell'UE
da parte della Commissione
● fornisce il suo parere in qualità di esperto ai responsabili politici dell'UE su come le
finanze dell'Unione possano essere gestite meglio e in modo più trasparente per i
cittadini.

Pubblica, inoltre, pareri sui lavori preparatori che avranno un impatto sulla gestione
finanziaria dell’UE, nonché i documenti di sintesi, i riesami e le pubblicazioni ad hoc su
questioni riguardanti le finanze pubbliche dell’UE.

Per essere efficace, la Corte deve essere indipendente dalle istituzioni e dagli organi che
controlla. A tal fine, è libera di decidere su:

● cosa sottoporre a verifica


● come effettuare tale verifica
● la forma e i tempi con cui presentarne i risultati.

Il lavoro di audit della Corte si concentra principalmente sulla Commissione europea – il


principale organo responsabile dell’esecuzione del bilancio UE. La Corte collabora inoltre
strettamente con le autorità nazionali, assieme alle quali la Commissione gestisce la
maggior parte dei fondi UE (circa l'80%).

Composizione:

I membri della Corte sono nominati dal Consiglio, previa consultazione del Parlamento, per
periodi di 6 anni rinnovabili, e scelgono uno di loro come presidente per un periodo di 3 anni
(anch'esso rinnovabile).

Come funziona la Corte?


La Corta effettua tre tipi di controlli:

● audit finanziari, in cui verifica che i conti presentino accuratamente la posizione


finanziaria, i risultati e il flusso di cassa dell'anno
● audit di conformità, in cui verifica che le transazioni finanziarie rispettino le norme
● controlli di gestione, in cui verifica che i fondi UE conseguono gli obiettivi con la
minore spesa possibile e nel modo più economico.

La Corte è divisa in gruppi di audit detti "sezioni". Questi preparano relazioni e pareri che
saranno poi adottati dai membri della Corte, diventando in tal modo ufficiali.

→ BANCA CENTRALE EUROPEA

La Banca centrale europea (BCE) gestisce l'euro e definisce e attua la politica economica e
monetaria dell'UE. Il suo compito principale è mantenere la stabilità dei prezzi, favorendo in
tal modo la crescita e l'occupazione.

Cosa fa la BCE?
● Fissa i tassi di interesse ai quali concede prestiti alle banche commerciali
dell'eurozona (nota anche come area dell'euro), controllando pertanto l'offerta di
moneta e l'inflazione
● gestisce le riserve di valuta estera dell'eurozona e l'acquisto o la vendita di valute per
mantenere in equilibrio i tassi di cambio
● si accerta che le istituzioni e i mercati finanziari siano adeguatamente controllati dalle
autorità nazionali, e che i sistemi di pagamento funzionino correttamente
● garantisce la sicurezza e la solidità del sistema bancario europeo
● autorizza l'emissione di euro in banconote da parte dei paesi dell'eurozona
● monitora le tendenze dei prezzi e valuta i rischi che ne derivano per la stabilità dei
prezzi.

Lista completa dei compiti della BCE

Composizione:

La presidente della BCE rappresenta la banca nelle riunioni ad alto livello dell'UE e
internazionali. Gli organi decisionali della BCE sono tre:

● il Consiglio direttivo, il principale organo decisionale.


Comprende il Comitato esecutivo (si veda qui di seguito) e i governatori delle banche
centrali nazionali dei paesi dell’eurozona
● il Comitato esecutivo, gestisce gli affari correnti della BCE.
Comprende il presidente e il vicepresidente della BCE e altri quattro membri nominati
per un periodo di 8 anni dai leader dei paesi dell'eurozona
● il Consiglio generale, svolge perlopiù funzioni consultive e di coordinamento.
Comprende il presidente e il vicepresidente della BCE e i governatori delle banche
centrali nazionali di tutti i paesi dell'UE.

Come funziona la BCE?


La BCE collabora con le banche centrali nazionali di tutti i paesi dell’UE. Insieme
costituiscono il sistema europeo delle banche centrali.

Dirige la cooperazione tra le banche centrali dell’eurozona, il cosiddetto Eurosistema.

Attività degli organi decisionali:

● il Consiglio direttivo valuta gli sviluppi economici e monetari, stabilisce la politica


monetaria dell'eurozona e fissa i tassi di interesse applicabili ai prestiti erogati dalla
BCE alle banche commerciali
● il Comitato esecutivo attua la politica monetaria, gestisce gli affari correnti, prepara le
riunioni del Consiglio direttivo ed esercita i poteri che gli vengono delegati dal
Consiglio direttivo
● il Consiglio generale concorre all'adempimento delle funzioni consultive e di
coordinamento e ai preparativi necessari per l'allargamento futuro dell'area dell'euro.

CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UE


All’interno dell’Unione europea vi sono due principali linee politiche e d'azione in materia di
diritti umani. La prima è la tutela dei diritti umani fondamentali dei cittadini dell’UE, mentre la
seconda è la promozione dei diritti umani in tutto il mondo.

● Sintesi della legislazione dell'UE in materia di diritti umani

La Carta dei diritti fondamentali dell'UE garantisce i diritti dei cittadini europei. Sancisce i
diritti fondamentali vincolanti per le istituzioni e gli organi dell'UE e si applica anche ai
governi nazionali quando mettono in atto il diritto dell'UE.

● Carta dei diritti fondamentali dell'UE


● Diritti fondamentali dei cittadini dell’UE

L'Unione europea si è assunta l'impegno di promuovere e tutelare i diritti umani, la


democrazia e lo Stato di diritto in tutto il mondo. I diritti dell'uomo rivestono un'importanza
decisiva nelle relazioni dell'UE con altri paesi e regioni del mondo.

La politica dell'UE punta a:

● promuovere i diritti delle donne, dei bambini, delle minoranze e degli sfollati
● combattere la pena di morte, la tortura, la tratta di esseri umani e le discriminazioni
● difendere i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali
● difendere i diritti umani in attiva collaborazione con i paesi partner, le organizzazioni
internazionali o regionali e gruppi e associazioni a tutti i livelli della società civile
● includere clausole sui diritti umani in tutti gli accordi commerciali o di cooperazione
con i paesi extra UE.

● Azioni dell’UE in materia di diritti umani


● Diritti umani e democrazia

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