Europea
Prof. Alisa Del Re
Università di Padova
Unione Europea
Da semplice organizzazione internazionale
l'Unione Europea, nel corso degli anni, ha
gradualmente acquisito numerose prerogative
tipiche di una federazione, con il progressivo
trasferimento di poteri e di sovranità dagli stati
membri agli organismi comunitari. Essa si fonda
comunque tuttora su trattati recepiti da tutti gli
stati membri, e non costituisce un'entità politica
unitaria
Trattato Costituzionale
• Il problema della definizione dell'attuale status giuridico dell'Unione è
sfociato, il 29 ottobre 2004, nella firma, a Roma, del Trattato che
istituisce una Costituzione per l’Europa, comunemente noto come
Costituzione Europea. Tale trattato prevede la possibilità di una
cooperazione rafforzata per la promozione di iniziative di
integrazione tra gruppi di paesi.
•Un ruolo rafforzato per il Parlamento europeo: dotato di nuovi importanti poteri
per quanto riguarda la legislazione e il bilancio dell’UE e gli accordi
internazionali. Viene estesa la procedura di codecisione
• La sede è a Bruxelles.
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Il Consiglio Europeo
• Il Consiglio Europeo comprende un
rappresentante per ogni Stato: il Capo di Stato
(se si tratta di repubbliche semipresidenziali o
presidenziali) o quello di Governo (se si tratta
di monarchie o repubbliche parlamentari).
• La presidenza è assegnata a uno Stato e ruota
ogni 6 mesi; il presidente di turno è anche il
Presidente dell'Unione Europea
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La Commissione Europea
• La Commissione Europea rappresenta gli interessi
generali dell'UE: è formata da un Commissario per ogni
Stato membro e da un Presidente. La sede è a Bruxelles.
• Attualmente la composizione sessuata della
Commissione vede la presenza di 8 commissarie (30%
circa)
• La Commissione è indipendente dai governi. Essa
svolge principalmente due funzioni: ha il diritto di
proporre politiche e legislazione dell'UE e ha l'incarico
di assicurare che le condizioni stabilite nei trattati
dell'UE e le decisioni legislative adottate dal Consiglio e
dal Parlamento europeo siano rispettate.
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La Corte di Giustizia delle Comunità
europee
• La Corte di giustizia delle Comunità Europee
vigila sull'applicazione del diritto comunitario ed ha
sede a Lussemburgo.
• Il compito della Corte di Giustizia della UE è di
garantire che la normativa dell'UE sia interpretata e
applicata nella stessa maniera da tutti gli Stati
membri. Il fine è di evitare che i tribunali nazionali
possano adottare decisioni diverse sulle stesse
questioni e di garantire che le leggi dell'UE siano
uguali per tutte le persone a cui si applicano.
• Su 27 giudici, 5 sono donne (18%)
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La Corte dei Conti europea
La Corte dei Conti Europea verifica il finanziamento delle attività dell'UE,
ed ha sede a Lussemburgo.
La missione della Corte dei conti europea consiste nell'espletare un audit
indipendente sulla riscossione e sull'utilizzo dei fondi dell'Unione europea e
così valutare il modo in cui le istituzioni europee assolvono tali funzioni.
Tramite i propri lavori la Corte si prefigge di contribuire al miglioramento
della gestione finanziaria dei fondi dell'Unione europea a tutti i livelli, in
modo da garantire ai cittadini dell'Unione che il loro utilizzo sia ottimale.
Nella Corte dei Conti ogni Stato è rappresentato con un membro. I membri
sono nominati dal Consiglio della UE per un periodo di 6 anni rinnovabile.
Le donne sono 5 (18%)
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Il Mediatore Europeo
• Il Mediatore Europeo difende i cittadini e le
organizzazioni dell'UE dalla cattiva
amministrazione
• Il Mediatore europeo conduce indagini su casi
di cattiva amministrazione nell’azione delle
istituzioni ed organi comunitari. Il Mediatore è
completamente indipendente ed imparziale.
Dal 1° aprile del 2003, il Mediatore europeo è
il professor P. Nikiforos Diamandouros.
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Il Garante europeo della protezione
dei dati
• Il Garante europeo della protezione dei dati
assicura che le istituzioni e gli organi dell'UE,
nel trattamento dei dati personali, rispettino il
diritto alla privacy dei cittadini dell'Unione.
• A seguito della decisione del Parlamento
europeo e del Consiglio del 22 dicembre 2003,
il signor Peter Johan Hustinx è stato nominato
Garante europeo per 5 anni.
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Organismi finanziari
• Art. 23: La parità tra uomini e donne deve essere assicurata in tutti i
campi, compreso in materia di occupazione, di lavoro e di
retribuzione.
Il principio della parità non osta al mantenimento o all’adozione di
misure che prevedano vantaggi specifici a favore del sesso
sottorappresentato.
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Articolo sulla parità salariale del
Trattato di Roma
• Art. 119 del trattato istitutivo della CEE
(Roma 25 marzo 1957) (oggi 141) : Ciascuno
stato membro assicura durante la prima tappa
e in seguito mantiene, l’applicazione del
principio di parità delle retribuzioni fra i
lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso
femminile per uno stesso lavoro…(disapplicato in
Italia fino al 1977 quando entrò in vigore la legge n. 903)
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Articoli di parità nei trattati di
Maastricht e di Amsterdam
• Trattato di Maastricht
• Ha confermato nell’art. 119 la parità di retribuzione fra uomo e donna sui
luoghi di lavoro
• Trattato di Amsterdam
• Nel Preambolo riconosce i diritti della donna come diritti fondamentali
• Gli articoli 2 e 3 promuovono la parità tra uomini e donne in quanto
missione della Comunità
• L’articolo 13 impegna gli stati membri a combattere le discriminazioni
fondate sul sesso.
• Nell’ articolo 141 ciascuno Stato membro assicura l’applicazione del
principio della parità di retribuzione
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Tabella riassuntiva della presenza
femminile nelle istituzioni europee
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Istituzioni totale donne %
Parlamento europeo 732 222 30,3
Commissione europea 27 8 29,6
Corte di giustizia 27 5 18,5
Corte dei conti 27 5 18,5
Mediatore europeo 1 0 0
Garante protez. dati 1 0 0
Comitato economico e 317 88 24
sociale europeo
Comitato delle regioni 317 54 17
Considerazioni
L’allargamento e il consolidamento dell’Unione Europea ha portato
certamente una maggior consapevolezza nelle dichiarazioni costitutive (i
trattati) delle disuguaglianze di genere e della necessità di porvi rimedio. Dal
Trattato di Roma a tutt’oggi viene costantemente reiterata la necessità di una
parità salariale non ancora raggiunta. Il Trattato di Amsterdam recepisce
inoltre come missione della Comunità la parità tra uomo e donna, anche se
delega agli Stati membri l’eliminazione delle discriminazioni fondate sul
sesso. Nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea sono previste
azioni positive (“misure che prevedano vantaggi specifici a favore del sesso
sottorappresentato”) per promuovere la parità nella rappresentanza.
Nonostante ciò persino all’interno delle istituzioni europee noi vediamo una
presenza ancora scarsa di donne (diap. 39) . La legislazione e le istituzioni di
parità europee sicuramente hanno fatto molto, come vedremo nelle prossime
lezioni, ma evidentemente non in maniera sufficiente per modificare le
disuguaglianze esistenti tra donne e uomini, che hanno profonde radici nelle
mentalità e nella cultura.