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APPUNTI DI GEOGRAFIA

Le Regioni europee

docente prof.ssa Afronio Mariella


anno scolastico 2016-2017
Scuola Secondaria di I grado Cotugno-Carducci-Giovanni XXIII-Ruvo di Puglia

Appunti di geografia Le Regioni europee prof.ssa Afronio Mariella


Premessa
La seguente dispensa, “Appunti di Geografia”, redatta nell’ambito della Ricerca-Azione d’Istituto, durante l’anno
scolastico 2016-2017, lungi dall’essere un lavoro esaustivo degli argomenti affrontati, ha lo scopo di offrire uno spunto per
promuovere la produzione di materiali di ricerca e avviare un lavoro di collaborazione tra i docenti di Geografia che miri ad
individuare risorse per lo studio delle Regioni Europee e della geografia tutta.
Le unità che compongono gli ‘Appunti’ presentano una cartina geopolitica, corredata di bandiera, di riferimento, nella lingua
ufficiale, del nome della Nazione e di mappa concettuale (destinata soprattutto ad alunni DSA), esemplificativa degli aspetti
salienti della nazione in oggetto. Seguono informazioni su: confini, clima, morfologia, idrografia, vegetazione, fauna, città,
storia, demografia, lingua ed economia. Ogni argomento è corredato di riferimenti sitografici (Sono stati privilegiati siti 2
ufficiali dell’UE e siti ufficiali di ciascuna Nazione, aggiornati al 2016-1017), che permettono di individuare le fonti
d’informazione, ampliare le conoscenze relative all’argomento e offrire gallerie fotografiche e filmati ad hoc. L’ultima parte
della dispensa presenta un esercizio di competenza digitale: l’alunno, sulla scorta delle informazioni fornite, e navigando
online, è invitato a completare le tabelle con i dati essenziali delle Nazioni, di cui è fornita, comunque, cartina geopolitica e
mappa concettuale1.

Ruvo di Puglia, 26 giugno 2016 Mariella Afronio

1
L’uso del materiale è esclusivamente didattico. Se ne vieta la vendita, la duplicazione, la diffusione.

Appunti di geografia Le Regioni europee prof.ssa Afronio Mariella


Le Regioni europee INDICE

Europa PAG. 4
Cenni storici PAG .9
Storia e formazione dell’UE PAG. 12
Organi istituzionali e competenze dell’UE PAG. 15
Nazioni d’Europa PAG. 19
Penisola iberica PAG. 20
Spagna PAG. 22
Portogallo PAG .29
Francia PAG .35
Sizzera PAG. 43
Germania PAG. 49
Austria PAG. 61 3
Belgio PAG .69
Paesi Bassi PAG .78
Danimarca PAG. 87
Norvegia PAG. 93
Svezia PAG. 99
Finlandia PAG. 105
Irlanda PAG. 114
Regno Unito PAG .124
Repubbliche Baltiche (esercizio di competenza) PAG .147
Lituania PAG. 152
Estonia PAG .155
Lettonia PAG. 158
Sitografia di riferimento PAG. 164

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L’EUROPA 4

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5

Europa vista dal satellite2

2 Europa vista dal satellite in http://asd.itd.cnr.it/scheda_attivita.php?attID=394&modul=esper

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6

Storia dell’Europa3

3 Mappa concettuale in http://cmapspublic.ihmc.us/rid=1209747417972_2037335551_13719/1%20EUROPA%20UNA%20LUNGA%20STORIA!!!.cmap


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Europa: morfologia e territorio4

Europa fisica5

4 Per un approfondimento si vedano http://www.cittacapitali.it/europa/europa.html; più sintetica ed essenziale la pagina


http://www.ic10bo.gov.it/besta/lavoro/europa2b/teuropa.html; riassunto semplificato per requisiti minimi di conoscenza
http://ripassofacile.blogspot.it/2013/04/riassunto-sulleuropa.html. Per le mappe concettuali sull’Europa si veda il sito http://libroblog.altervista.org/mappe-
geografia-mappe-territorio-europeo/
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Europa politica6

5 http://www.cittacapitali.it
6 ivi
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Il mito di Europa e la storia

Raffigurazioni del mito di Europa

Il lemma Europa deriva, con molta probabilità, dal mito di Europa, figlia del re dei Fenici, che fu rapita da Zeus, sotto spoglie di un toro bianco, da
cui nacquero Minosse, Sarpedonte e Radamant7. La parola Europa deriverebbe dal greco e significherebbe, etimologicamente, ben irrigata o ampio
sguardo.

Cenni storici L’Europa, spesso indicato come il Vecchio Continente, è stato un territorio abitato fin dall’antichità, che ha fondato la sua cultura 9

soprattutto sulle civiltà del Mediterraneo. L’eredità più lunga e più duratura è sicuramente quella greca. Infatti i Greci, dediti all’agricoltura, alla
pastorizia ma soprattutto alla filosofia e all’arte, si spinsero sulle coste del Mediterraneo, dal VIII secolo, per fondare colonie. Ai Greci si deve la
diffusione della cultura, della filosofia e del concetto di democrazia8.
L’eredità della civiltà greca fu raccolta dall’Impero Romano che si estendeva dalla Penisola Iberica alla Persia 9. Il 476 d. C., anno della deposizione
dell’ultimo imperatore romano, l’espansionismo arabo contribuì alla frammentazione del territorio europeo che nonostante i tentativi di
unificazione di con Carlo Magno10. La storia d’Europa è ricca di vicende e momenti di notevole portata, come la Rivoluzione Francese del XVIII secolo
e teatro di guerre nel XX secolo11. Gli eventi successivi, con alterne vicende, porteranno alla formazione dell’Europa delle nazioni 12.

7 Per il mito di Europa e sull’iconografia del mito si veda: http://www.treccani.it/scuola/tesine/viaggio_e_mito/15.html;


8 Per un puntuale approfondimento si veda http://www.cittacapitali.it/europa/europa_storia_popoli.html
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I dati dell’Europa

Superficie 10.519.677 km2


Confini Nord: Mar Glaciale Artico

Ovest: Oceano Atlantico;

Sud: Mar Mediterraneo, l'Egeo, il mar di Marmara, il mar Nero e la catena del Caucaso.

Est: fiume Kara, catena degli Urali, fiume Ural, Repubblica del Kazakhstan, Mar Caspio.
Abitanti 73923361713
10
Densità 107 abitanti

9 Un breve filmato, in 3 minuti, sull’espansione dell’Impero romano in http://www.lastampa.it/2016/10/06/multimedia/cultura/ascesa-e-caduta-dellimpero-


romano-rGP9O6ftiRxJlfNvkk82bJ/pagina.html; dalla puntata Ulisse: I confini dell’Impero Romano (durata del filmato: 14 minuti)
https://www.youtube.com/watch?v=QgZaDzXNO6o
10 Sull’espansionismo dell’Impero carolingio in Europa, si veda https://www.youtube.com/watch?v=qRIjgklTIBo (durata del filmato: 4 minuti)
11 Per la storia d’Europa, dal XVIII secolo al XX secolo, si consiglia la visione del documentario http://www.raistoria.rai.it/articoli/la-preistoria-

dell%E2%80%99unione-europea/24797/default.aspx (durata 44 minuti)


12Un filmato in time-lapse riassume come si sono spostati i confini delle nazioni europee, dall'anno 1000 al 2003. In 3 minuti e mezzo

http://www.focus.it/cultura/storia/1000-anni-di-storia-europea-in-meno-di-5-minuti
13 Il dato è aggiornato alle ore 24, del 12/06/2017. Per un aggiornamento in tempo reale si consulti la pagina http://popolazione.population.city/world/eu.

Nella stessa pagina tasso di natalità e mortalità e mappa della popolazione europea

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L’Europa è un territorio continentale che costituisce un unico blocco con l’Asia. Pertanto è più esatto parlare di continente euro-asiatico, la cui linea
di confine è costituita dalla Catena dei Monti Urali e dal fiume Ural. I due continenti, Asia ed Europa, si distinguono tra loro anche per cultura e
civiltà. Grande importanza è stato anche il confine del Mar mediterraneo14.

11

14 Per una storia del Mediterraneo, si veda il filmato https://www.youtube.com/watch?v=Qj5MV-mXVyc (durata 43 minuti)

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Storia e formazione dell’UE

‹‹1945 - 1959 La pace in Europa – gli albori della cooperazione L’Unione europea viene posta in essere allo scopo di mettere fine alle guerre
frequenti e sanguinose tra paesi vicini, culminate nella seconda guerra mondiale. Negli anni Cinquanta la Comunità europea del carbone e
dell’acciaio comincia ad unire i paesi europei sul piano economico e politico al fine di garantire una pace duratura. I sei membri fondatori sono il
Belgio, la Francia, la Germania, l’Italia, il Lussemburgo e i Paesi Bassi. Gli anni Cinquanta sono caratterizzati dalla guerra fredda tra Est ed Ovest. Le
proteste in Ungheria contro il regime comunista sono represse dai carri armati sovietici nel 1956. Nel 1957, il trattato di Roma istituisce la Comunità
economica europea (CEE), o "Mercato comune".

1960 - 1969 Un periodo di crescita economica Gli anni '60 sono un buon periodo per l’economia, grazie anche al fatto che i paesi dell’UE non
applicano più dazi doganali agli scambi reciproci. Essi convengono inoltre il controllo comune della produzione alimentare, garantendo così il
12
sufficiente approvvigionamento di tutta la popolazione, e ben presto si comincia addirittura a registrare un surplus di produzione agricola. Il maggio
1968 è famoso in tutto il mondo per i moti studenteschi di Parigi, molti cambiamenti nella società e nel costume sono associati alla cosiddetta
"generazione del ‘68".

1970 - 1979 Una comunità in crescita – il primo allargamento Con l’adesione della Danimarca, dell’Irlanda e del Regno Unito il 1° gennaio 1973, il
numero degli Stati membri dell’Unione europea sale a nove. Il breve ma cruento conflitto arabo-israeliano dell’ottobre 1973 scatena una crisi
energetica e problemi economici in Europa. La caduta del regime di Salazar in Portogallo nel 1974 e la morte del generale Franco in Spagna nel 1975
decretano la fine delle ultime dittature di destra al potere in Europa. La politica regionale comunitaria comincia a destinare ingenti somme di denaro
alla creazione di nuovi posti di lavoro e di infrastrutture nelle aree più povere. Il Parlamento europeo accresce la propria influenza nelle attività
dell’UE e, nel 1979, viene eletto per la prima volta a suffragio universale. Negli anni ’70 si intensifica la lotta contro l’inquinamento. L’UE adotta le
leggi a tutela dell’ambiente, introducendo per la prima volta il concetto "chi inquina paga".

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1980 - 1989

L’Europa cambia volto – la caduta del muro di Berlino

In seguito agli scioperi dei cantieri navali di Danzica, nell’estate del 1980, il sindacato polacco Solidarność ed il leader Lech Walesa diventano famosi
in Europa e nel mondo. Nel 1981 la Grecia diventa il decimo Stato membro dell’UE, mentre il Portogallo e la Spagna aderiscono all’UE cinque anni
dopo. Nel 1986 viene firmato l’Atto unico europeo, che pone le basi per un ampio programma di sei anni finalizzato a risolvere i problemi che ancora
ostacolano la fluidità degli scambi tra gli Stati membri dell’UE e crea così il "Mercato unico". Si produce un grande sconvolgimento politico quando,
il 9 novembre 1989, viene abbattuto il muro di Berlino e, per la prima volta dopo 28 anni, si aprono le frontiere tra Germania Est e Germania Ovest.
Ciò porta alla riunificazione della Germania orientale e occidentale nell'ottobre 1990.

1990 - 1999 Un’Europa senza frontiere Con il crollo del comunismo nell’Europa centrale ed orientale i cittadini europei si sentono più vicini. Nel 13
1993 viene completato il mercato unico in virtù delle "quattro libertà" di circolazione di beni, servizi, persone e capitali. Gli anni Novanta sono inoltre
il decennio di due importanti trattati: il trattato di Maastricht sull’Unione europea (1993) e il trattato di Amsterdam (1999). I cittadini europei si
preoccupano di come proteggere l’ambiente e di come i paesi europei possano collaborare in materia di difesa e sicurezza. Nel 1995 aderiscono
all’UE tre nuovi Stati membri: Austria, Finlandia e Svezia. Una piccola località del Lussemburgo dà il nome agli accordi di ‘Schengen’ che,
gradualmente, consentono ai cittadini di viaggiare liberamente senza controllo dei passaporti alle frontiere. Milioni di giovani studiano all’estero
con il sostegno finanziario dell’UE. Viene semplificata anche la comunicazione, in quanto sempre più cittadini utilizzano il telefono cellulare ed
Internet.

2000 - 2009

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Ulteriore espansione L’euro è ora la nuova moneta per molti europei, e nel corso del decennio viene adottata da un sempre maggior numero di
paesi. L’11 settembre 2001 diventa sinonimo di "guerra al terrore" in seguito al dirottamento di aerei di linea che vengono fatti schiantare su alcuni
edifici di New York e Washington. I paesi dell’UE intraprendono una più stretta collaborazione per combattere la criminalità. Con l’adesione all’UE
di ben 10 nuovi Stati membri nel 2004, seguiti da Bulgaria e Romania nel 2007, si ritengono definitivamente sanate le divisioni politiche tra Europa
orientale e occidentale. Una crisi finanziaria colpisce l’economia mondiale nel settembre 2008. Il trattato di Lisbona viene ratificato da tutti i paesi
membri prima di entrare in vigore nel 2009. Con esso l’Unione europea si dota di istituzioni moderne e metodi di lavoro più efficienti.

Dal 2010 ai giorni nostri Un decennio difficile La crisi economica globale colpisce duramente l'Europa. L’UE aiuta numerosi paesi ad affrontare le
loro difficoltà e istituisce l’"Unione bancaria", allo scopo di rendere il settore bancario più sicuro e affidabile. Nel 2012 l'Unione europea riceve il
premio Nobel per la pace. Nel 2013 la Croazia diventa il 28º Stato membro dell’UE. I cambiamenti climatici restano in cima all’agenda e i leader
concordano di ridurre le emissioni nocive. Le elezioni europee del 2014 vedono crescere il numero degli euroscettici eletti al Parlamento europeo. Si 14
inaugura una nuova politica di sicurezza a seguito dell’annessione della Crimea da parte della Russia. L’estremismo religioso aumenta in Medio
Oriente e in diversi paesi e regioni del mondo, provocando instabilità e guerre che spingono molti a fuggire dalle loro case e a cercare rifugio in
Europa. L’UE, oltre al dilemma di come prendersi cura di loro, diventa anche l’obiettivo di diversi attacchi terroristici››15

15Le informazioni sono state tratte dal sito ufficiale https://europa.eu/european-union/about-eu/history_it, cui si rimanda per eventuale approfondimento del
tema.
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Organi istituzionali e competenze dell’UE16

Parlamento europeo17

È costituito da

750 deputati, eletti a suffragio universale diretto,

1 Presidente, eletto per un mandato rinnovabile di due anni e mezzo

8 gruppi politici, in cui sono riuniti i deputati

23Commissioni, in cui i deputati preparano il lavoro delle sedute plenarie del Parlamento. 15

44 Delegazioni, incaricate di intrattenere rapporti con i parlamenti di paesi extra UE.

1 Segretariato generale, che segue il lavoro dei deputati e degli organi parlamentari.

Durante le sedute plenarie i deputati votano le leggi europee e affrontano i problemi presentati nell'ordine del giorno 18. Consiglio europeo: ne
fanno parte i 28 capi di Stato o di governo degli Stati membri dell'UE, il presidente del Consiglio europeo e il presidente della Commissione
europea. Non si occupa di atti legislativi, ma definisce l’Agenda politica dell’Unione ‘’adottando "conclusioni" durante le riunioni del Consiglio
europeo, che individuano le questioni problematiche e le misure da intraprendere. Il Consiglio europeo definisce le priorità e gli orientamenti politici
generali dell'UE. Di recente, il Consiglio europeo ha adottato un'"agenda strategica" delle priorità chiave sulle quali dovranno concentrarsi
l'attenzione e l'azione dell'UE nel lungo periodo’’19.

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Il Consiglio dell'Unione europea Esso rappresenta i governi degli Stati membri: nel Consiglio UE ‘’i ministri provenienti da ciascun paese dell'UE si
riuniscono per adottare atti legislativi e coordinare le politiche’20’.

Presidenza del Consiglio dell’UE Commissione europea

Si occupa di:
Occupazione, crescita e investimenti
Mercato unico digitale
Unione dell'energia e clima
Mercato interno
Un'Unione economica e monetaria più profonda e più equa
Un accordo commerciale equilibrato tra UE e USA
Giustizia e diritti fondamentali
Le migrazioni 16
Un ruolo più incisivo a livello mondiale
Cambiamento democratico21

16 Tutti gli organi e i poteri delle Istituzioni nel video: https://www.youtube.com/watch?v=4-KBo4jeaAw (Durata del video 4 minuti e 32 secondi)
17Informazioni sul Parlamento europeo, aggiornate in tempo reale in http://www.europarl.europa.eu/portal/it
18 Parlamento europeo in http://www.europarl.europa.eu/portal/it
19 Consiglio europeo in http://www.consilium.europa.eu/it/european-council/
20 Consiglio UE in http://www.consilium.europa.eu/it/home/
21 Per un approfondimento di ciascuna voce dell’elenco si veda https://ec.europa.eu/commission/index_it

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Corte di giustizia dell'Unione europea

‘’Dalla sua creazione nel 1952, la Corte di giustizia dell'Unione europea ha il compito di assicurare "il rispetto del diritto nell'interpretazione e
nell'applicazione" dei trattati.

Nell'ambito di tale compito la Corte di giustizia dell'Unione europea:

controlla la legittimità degli atti delle istituzioni dell'Unione europea,

vigila sull'osservanza da parte degli Stati membri degli obblighi derivanti dai trattati, e

interpreta il diritto dell'Unione su domanda dei giudici nazionali.


17
Essa è quindi l’autorità giudiziaria dell’Unione europea e vigila, in collaborazione con gli organi giurisdizionali degli Stati membri, sull’applicazione
e interpretazione uniforme del diritto dell’Unione.

La Corte di giustizia dell’Unione europea, la cui sede è fissata a Lussemburgo, comprende due organi giurisdizionali: la Corte di giustizia e il Tribunale
(creato nel 1988). Il Tribunale della funzione pubblica, creato nel 2004, ha cessato le sue attività il 1° settembre 2016 in seguito al trasferimento
delle sue competenze al Tribunale nel contesto della riforma dell’architettura giurisdizionale dell’Unione.’’ 22Poiché ogni Stato membro ha una
propria lingua e un sistema giuridico specifico, la Corte di giustizia dell'Unione europea è un'istituzione plurilingue. Il suo regime linguistico non
conosce esempi analoghi in nessun altro organo giurisdizionale al mondo, poiché ciascuna delle lingue ufficiali dell'Unione europea può essere
lingua processuale. La Corte è in effetti tenuta ad osservare un plurilinguismo integrale a motivo della necessità di comunicare con le parti nella
lingua processuale e di garantire la diffusione della sua giurisprudenza in tutti gli Stati membri

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Banca centrale europea

‘’La Banca centrale europea (BCE) è la banca centrale dei 19 Stati membri dell’Unione europea che hanno adottato l’euro. Il nostro obiettivo
principale è mantenere la stabilità dei prezzi nell’area dell’euro e preservare così il potere di acquisto della moneta unica. La BCE è un’istituzione
ufficiale dell’UE che si colloca al centro dell’Eurosistema e anche del Meccanismo di vigilanza unico, per quanto riguarda la vigilanza sulle banche.
Consulta le informazioni su come siamo organizzati e sui membri del Consiglio direttivo, il principale organo decisionale. Definiamo e attuiamo la
politica monetaria per l’area dell’euro e svolgiamo una serie di altre funzioni, fra le quali la vigilanza bancaria.’’23 18

Corte dei conti europea

La Corte dei conti europea è stata istituita con il compito di controllare le finanze dell'UE. Punto di partenza del suo lavoro di audit sono il bilancio
e le politiche dell'UE, principalmente in settori riguardanti crescita e occupazione, valore aggiunto, finanze pubbliche, ambiente e azione per il
clima. La Corte sottopone a audit il bilancio UE sia per quanto riguarda le entrate che le spese24.

23http://www.ecb.europa.eu/ecb/html/index.it.html

Per le funzioni della Banca centrale http://www.ecb.europa.eu/ecb/tasks/html/index.it.html


24 Per le attività della Corte dei Conti europea http://www.eca.europa.eu/it/Pages/ECAWork.aspx

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Nazioni d’Europa 19

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Penisola IBERICA

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25 Immagine satellitare della Penisola Iberica in https://it.wikipedia.org/wiki/Penisola_iberica#/media/File:Iberica_nasa.gif


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21

26

26 La mappa concettuale sulla Penisola Iberica in http://cmapspublic.ihmc.us/rid=1230325599828_1873003779_16991/1LA%20PENISOLA%20IBERICA.cmap


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Spagna27 nome ufficiale Reino de España

22

27 Cartina e dettaglio delle informazioni sulla spagna in http://www.treccani.it/enciclopedia/spagna/


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23

mappa concettuale28

28 Mappa concettuale sulla Spagna http://appunti.studentville.it/mappe_concettuali/mappa/mappa_concettuale_spagna

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I dati della Spagna29

Superficie 505 944 km2


Numero di abitanti 46 449 565 (2015)
% ripetto alla popolazione totale 9,1 % (2015)
dell’UE:

Paese membro dell’UE dal 1° gennaio 1986


Densità di popolazione 93 ab/km2
24
Forma di governo Monarchia costituzionale
Capitale Madrid
Lingua parlata spagnolo
Religioni professate Cattolica e musulmana
Moneta Euro, dal 1° gennaio 1999
PIl 1 081 miliardi EUR (2015)

29 I dati ufficiali della Spagna in https://europa.eu/european-union/about-eu/countries/member-countries/spain_it

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1. Confini

La Spagna si estende in un territorio compreso tra i Pirenei e la Francia, a Nord Est, il Mar Mediterraneo a Sud e a Est, il Portogallo e l’Atlantico
a Ovest. A Nord confina anche con Andorra, comprende le isole Baleari, le Isole Canarie e due exclave in Africa: Ceuta e Melilla. Il promontorio di
Gibilterra appartiene al Regno Unito.

2. Clima, vegetazione e fauna

Il clima della Spagna è continentale, nelle zone interne, mediterraneo sulla fascia costiera meridionale e temperato fresco oceanico, lungo la
costa settentrionale. Pertanto si distinguono quattro zone climatiche: atlantica, continentale, mediterranea e montana.

L’ambiente naturale è costituito da ulivi, sugheri e pini marittimi, sulla fascia meridionale, mentre le zone più interne sono più aride (la gariga) 25
e steppose. Sulla costa atlantica crescono castagni, lecci e faggi. La fauna è ricca di bertucce (Gibilterra), Rettili (tra cui camaleonti), Uccelli acquatici
(fenicotteri), Rapaci (aquile, avvoltoi), lupi, linci e il camoscio dei Pirenei.

3. Rilievi

L’Altopiano semiarido della Meseta (altitudine media 600 m.) è solcato da: Sierra Nevada, Cordigliera Betica, Sierra Morena, Sistema centrale,
Monti Iberici, Monti Cantabrici. A Nord, i Pirenei segnano il confine con la Francia.

4. Idrografia

I principali fiumi, spesso a regime torrentizio, sono il Tago (1007 KM), Duero e Guadiana che, dopo aver proseguito il loro corso in Portogallo,
sfociano nell’Altlantico come il Guadalquivir e l’Ebro che sfocia nel Mar Mediterraneo.

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Le coste atlantiche presentano profonde insenature (rias), mentre quelle mediterranee sono basse e sabbiose, ad eccezione della Catalogna.

5. Lingua e religioni

La lingua nazionale è lo spagnolo-castigliano, accanto a questa, sono riconosciute anche il catalano e il basco. La religione professata dalla
maggior parte della popolazione è la cattolica, attestata anche quella islamica.

6. Cenni storici

Colonizzata da Fenici, Celti, Greci, Cartaginesi, sin da I Millennio a. C., e conquistata dai Romani tra III e II sec. a.C., la Spagna fu conquistata
dagli Arabi nel 710 che vi restarono fino al 1492, quando, con la caduta di Granada si concluse la reconquista del Paese, durante il regno di
Ferdinando e di Isabella di Castiglia. Nello stesso anno anche gli Ebrei furono espulsi dal paese molti marrani (ebrei convertiti) condannati al rogo; 26
nel 1502 fu vietato l’islamismo fra 1609 e 1614, per volere di Filippo III espulsi, i Moriscos (discendenti dei musulmani).

Alla fine del XV secolo, in seguito alle scoperte di Colombo, la Spagna costruì un vasto dominio coloniale che si estendeva in gran parte
dell’America latina (soltanto il Brasile era colonia portoghese). Il ruolo di potenza egemone europea coincise con l’ascesa del re Carlo V (1516-56).

La Spagna aderì al ‘moto religioso’ della Controriforma, ma con Filippo II cominciarono a delinearsi i segni della crisi economica dovuta,
soprattutto, all’eccessivo afflusso dei metalli preziosi dalle colonie americane. Nel 1588 veniva sconfitta dagli Inglesi la flotta Spagnola Invencible
Armada e, in seguito alla guerra dei Trent’anni, la Spagna era costretta a cedere molti dei suoi possedimenti. Le paci di Utrecht (1713) e
di Rastatt (1714) diedero il trono al francese Filippo V di Borbone. Salito al trono nel 1814, Ferdinando VII di Borbone abolì la Costituzione del 1812
e perseguì una politica reazionaria. Nel 1820 la S. fu teatro di un importante moto liberale che impose il ritorno alla Costituzione del 1812, represso
nel 1823 dalle armi francesi per conto della Santa Alleanza.

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Neutrale durante la Prima guerra mondiale (1914-18), la S. attraversò negli anni successivi, anche in conseguenza dello sviluppo del
movimento socialista e anarchico, una fase di profonde tensioni, che nel 1923 con il sostegno di Alfonso XIII (1886-1931) portarono alla dittatura
militare di M. Primo de Rivera. 8. La S. repubblicana 8.1 L’istituzione della Repubblica. Nel 1931fu istituita la Repubblica, fu promulgata una
Costituzione di carattere democratico-sociale avanzato, ma nel 1936, dopo una sanguinosa guerra civile (il cui orrore è rappresentato nella Guernica
di Picasso) il generale Francisco Franco instaurò un regime dittatoriale. Nella Seconda guerra mondiale il paese rimase neutrale. Alla fine degli anni
’50 il Paese fu percorso da un’ondata di richieste separatiste da parte dei Paesi Baschi, dove nacque l’ETA. Nel 1975 fu proclamata la Monarchia
parlamentare con Juan Carlos di Borbone.

L’11 marzo 2004, alla vigilia delle elezioni legislative, sanguinosi attentati di matrice islamica hanno provocato a Madrid circa 200 vittime e
migliaia di feriti30.
27
7. Città principali
La capitale della Spagna è Madrid, da quando Filippo II, nel 1561, la preferì a Toledo. La città, fu fondata nel 852, si trova sulle rive del fiume
Manzanarre, a 660 metri sul livello del mare. A Madrid si possono ammirare e visitare: il Museo del Prado, Parque del Retiro, Plaza Mayor, Palacio
real, Puerta del Sol.
Tra le altre città importanti bisogna ricordare Barcellona (porto mediterraneo della Catalogna), Valencia (sul fiume Guadalquivir), Siviglia (in
Andalucia).

30 Le informazioni sono tratte da http://www.treccani.it/enciclopedia/spagna/


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8. Economia31
L’economia della Spagna ha subito notevoli cambiamenti, negli anni ’80, con l’ingresso del Paese nell’U. E. Dal 2009 la Spagna ha risentito,
però, della crisi economica che ha investito tutta l’Europa. I settori più importanti dell’economia spagnola nel 2015 erano il commercio all’ingrosso
e al dettaglio, i trasporti, il settore alberghiero e della ristorazione (24,5%), l'amministrazione pubblica, la difesa, l'istruzione, la sanità e l'assistenza
sociale (18,7%) e l’industria (17%).
Nelle esportazioni la Spagna privilegia Francia, Germania e Regno Unito, mentre per le importazioni Germania, Francia e Cina.
I dati aggiornati al 2017, riportano una notevole ripresa economica dalla recessione.
Anche il sistema bancario, che era sull’orlo della bancarotta, sono oggi le più capitalizzate di tutta la zona euro. Il PIL è aumentato quasi il
doppio della media europea (+1,8%).
28
Alla base della crescita economica spagnola stanno la ripresa della domanda interna, l’aumento degli investimenti nel settore edilizio, le
migliorate condizioni del credito a imprese e famiglie, le riforme degli ultimi anni hanno indubbiamente favorito la ripresa economica. Anche la
disoccupazione e’ scesa al di sotto del 20%.Ulteriori indicatori come quello relativo al turismo (nel 2016 la Spagna ha accolto 75,3 milioni di turisti,
segnando un nuovo record storico), alla vendita di automobili, alla forte ripresa del settore immobiliare, al record delle visite ai musei spagnoli,
dimostrano che il Paese e’ oggi uscito dalla crisi e si propone con solide credenziali economiche.32

31 Per un dettaglio su attività e prodotti, si veda il sito ufficilale http://www.spagna.cc/economia_della_spagna.html

32 Tutti i dati presenti nella pagina sono stati tratti dalla pagina http://www.infomercatiesteri.it/quadro_macroeconomico.php?id_paesi=92

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Portogallo nome ufficiale Repùblica Portuguesa

29

33

33Cartina fisica del Portogallo in http://www.treccani.it/enciclopedia/portogallo/

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30

34

34Mappa concettuale in http://www.aiutodislessia.net/schede-didattiche/scuola-media/2-media/geografia-2a-media/geografia-nazioni-2a-media/portogallo-


2a-media/

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I dati del Portogallo35

Superficie 92226 Km2


Numero di abitanti 10 374 822 (2015)
Percentuale rispetto alla popolazione 2% (2015)
totale dell’UE
Paese membro dell’UE dal 1 Gennaio 1986
Densità di popolazione 117 ab./ km2
Forma di governo Repubblica Semipresidenziale 31

Capitale Lisbona
Lingua parlata Portoghese
Religioni professate Cattolica (oltre il 90%)
Moneta Euro (dal 1 gennaio 1999)
PIl 179, 379 miliardi EUR (2015)

35 I dati ufficiali del Portogallo in http://europa.eu/european-union/about-eu/countries/member-countries/portugal_it

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1. Confini

Il Portogallo è collocato nella zona più occidentale d’Europa. Con i suoi 850 Km di costa, confina:

a nord con la Spagna


a Sud con l’Oceano Atlantico
a Est con la Spagna
a Ovest con l’Oceano Atlantico
Fanno parte del territorio portoghese anche l’Arcipelago delle Azzorre e di Madeira

2. Clima, vegetazione e fauna


32
A Nord, il clima è atlantico, con una elevata piovosità sulle coste, mentre a Sud è caldo secco. L’interno del Paese presenta un clima continentale.
Pertanto a Nord la vegetazione è costituita da latifoglie (rovere, querce da sughero, castagni, faggi), a Sud, dalla macchia mediterranea (pini, arbusti
e lecci). Nel 1971 è stato istituito il parco nazionale di Peneda-Gerês, al confine settentrionale, ampio 70.000 ettari, dove, oltre a una lussureggiante
vegetazione arborea, è presente una ricca fauna selvatica (cervi, caprioli, aquile, rettili, equini, cinghiali, volpi, pernici)36. Nel Parco Natural da
Arrábida, del 1976, incastonato tra i monti della Serra di Arrabida e l’oceano, si trovano linci, gatti selvatici, lontre e una delle colonie più numerose
di cicogne d’Europa37.

36 Per un approfondimento si veda http://www.easyviaggio.com/portogallo/la-fauna-2909

37 Per il parco di Arràbida, si veda http://www.lisbona.info/parco-naturale-arrabida/

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Rilievi

Il territorio è diviso in due parti dal fiume Tago: il Nord, montuoso, in cui si protende la Serra de Estrela (la cui cime più alta è il Malhão, con i suoi
1991 m) e il Sud con il Tavolato dell’Alentejo, vasta regione pianeggiante tra Lisbona e l’Algarve. Nell’estrema parte meridionale si eleva la Serra di
Monchique (con vette fino a 1800 metri).
3. Idrografia: Fiumi e Laghi
I fiumi più importanti provengono dal territorio spagnolo e sono Douro, Tejo (o Tago) e Guadiana.
4. Le Coste sono prevalentemente basse e sabbiose. Solo in alcuni tratti si presentano alte e rocciose e caratterizzate da falesie (costa
Vicentina).
5. Cenni storici
Dopo la caduta dell’Impero romano, da cui anche il Portogallo fu conquista, il territorio fu assoggettato da Suebi, visigoti e Arabi. Grazie alle scoperte 33
dei portoghesi Vasco de Gama e Ferdinando Magellano, il portogallo estese i suoi domini nelle Indie, in Africa e in Brasile. Il trattato
di Tordesillas (1494), fissava la linea di ripartizione delle Colonie, divise fra Spagnoli e Portoghesi, cui spettavano le terre poste a oriente delle isole
del Capo Verde. Tra XVI e XVII secolo il Portogallo divenne dominio spagnolo e perse gran parte dei suoi domini. La situazione peggiorò con
l’invasione napoleonica, periodo in cui fu ceduto il Brasile. Nel 1910 la repubblica sostituì la monarchia, modificata, a sua volta in una dittatura
militare. La Rivoluzione dei Garofani riuscì, nel 1974 ad abbattere la dittatura a favore della Repubblica semiparlamentare.
6. Lingua
La lingua ufficiale è il portoghese adottato nel 1290; essa è la quinta lingua più parlata al mondo. Esiste anche un portoghese extra europeo, perlato
in Brasile, Angola, Mozambico, Capo Verde, Guinea-Bissau. La religione professata è il Cattolicesimo.

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7. Città principali
La capitale è Lisbona, città di origine fenicia, distrutta da un terremoto nel 175538. Notevole il Museo Nazionale dell’Azulejo, piastrella in ceramica
azzurra usata per le decorazioni delle facciate. Le città più popolate si trovano lungo il corso dei fiumi, come Porto, che sorge sul Douro e sulla cost,
come la città di Faro. Più interna, è Coimbra, con la sua rinomata Università del XIII secolo 39.
8. Economia
L’economia del Portogallo è sempre stata arretrata. Dal 1986, anno dell’ingresso del Paese nell’EU si è registrato uno sviluppo destinato poi a
ridursi, fino ai dati critici del 2008-09. L’alto tasso di disoccupazione ha costretto molti portoghesi ad emigrare negli Stati Uniti e in Brasile.
Il Settore primario vede impiegato circa il 12% della popolazione. Si coltivano: viti, da cui si producono vini pregiati come il porto, cereali,
frutta (agrumi) e ortaggi. Il Portogallo è tra i primi produttori di sughero. Diffusi anche allevamento (di bovini, nel Nord) e pesca (di tonni e di
merluzzi). Carbone e tungsteno sono le risorse del sottosuolo portoghese. Le industrie presenti sono tessile, meccanica, conserviera e metallurgica
34
(Settore secondario). Notevole incremento ha ricevuto il terziario, in particolare il turismo: città d’arte, Algarve, Madeira e le Azzorre le località più
visitate (Settore terziario) 40.

38 Per le immagini della città di Lisbona si veda http://www.lisbona.info/


39 Altre città in http://www.guidaportogallo.net/citta.htm

40 Sull’economia del Portogallo http://www.portogallo.cc/economia_del_portogallo.html

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Europa Centro-occidentale

Francia nome ufficiale République Française

35

Francia41 Corsica42

41Cartina della Francia in http://www.voyagesphotosmanu.com/carta_francia.html

42 Cartina della Corsica in http://www.vallesabbianews.it/files/magazine/img/mappa_corsica.jpg

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36

43

43 Mappa concettuale al sito http://www.scuolissima.com/2014/12/mappa-concettuale-francia.html

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I dati della Francia44

Superficie 633 187 km2


66 415 161 (2015)
Numero di abitanti

% ripetto alla popolazione totale dell’UE 13,1 % (2015)


Paese membro dell’UE dal 1° gennaio 1986
Densità di popolazione 113 ab/km2
37
Forma di governo Repubblica semipresidenziale
Capitale Parigi
Lingua parlata Francese
Religioni professate Cattolica e musulmana
Moneta Euro, dal 1° gennaio 1999
Prodotto interno lordo (PIL):
2 184 miliardi EUR (2015)

44 I dati ufficiali della Francia in http://europa.eu/european-union/about-eu/countries/member-countries/france_it

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9. Confini

La Francia è uno stato dell’Europa occidentale, è il più esteso dell’UE e si affaccia sull’Oceano Atlantico a Nord Ovest e sul Mediterraneo a Sud. È
compreso fra i Pirenei, la valle del Reno, l’oceano Atlantico, il Canale della Manica e il Mediterraneo.

A nord lo stretto della Manica lo separa dalla Gran Bretagna

Confina:

a Sud con la Spagna ed è bagnato dal Mediterraneo

a Est con Germania, Svizzera e Italia


38
a Nord -Est con Belgio e Lussemburgo

a Ovest con l’Oceano Atlantico

alla Francia appartengono la Corsica (passata alla Francia con Il trattato di Versailles del 1768) e alcune isole: Martinica nelle Antille, Guayana
francese, in America Meridionale, l’isola di Réunion nell’Ocean Indiano, la Nuova Caledonia e la Polinesia francese nel Pacifico.

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10. Clima, vegetazione e fauna

La Francia presenta una notevole varietà di climi e di ambienti: a Ovest il clima è atlantico, e risente dell’influenza della Corrente del Golfo, all’interoè
continentale, a Sud è mediterraneo, sui rilievi è alpino45.

11. Rilievi

I confini della Francia coincidono con importanti catene montuose:

i Pirenei, che segnano i confini con la Spagna, e le Alpi (il Monte Bianco, 4810 m, è la vetta più alta), ricche di trafori e valichi, che separano la Francia
39
dall’Italia; sul versante orientale si protendono Vosgi e Giura e il Massiccio Centrale a Sud.

12. Idrografia: Fiumi e Laghi

Il fiume più lungo è la Loira (1020), mentre il Rodano è il più ricco di acque. Altri fiumi sono: La Senna (che attraversa Parigi), Mosa e Mosella, Reno
e Garonna46.

45 Per ulteriori informazioni si veda http://www.treccani.it/enciclopedia/francia/

46 Sulle vie navigabili e sul turismo fluviale si veda http://it.france.fr/it/sulla-francia/turismo-fluviale-francia

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13. Le Coste (oltre 3000 KM) sono prevalentemente basse e sabbiose a Nord e a Ovest, tranne qualche tratto della Manica che presenta falesie (pareti
rocciose a strapiombo sul mare) in cui si presentano alte e rocciose. A Sud, il versante mediterraneo è caratterizzato da alte e rocciose ad est, coste
basse e a volte paludose a ovest.

14. Cenni storici

- Colonizzazione dei Galli


- Dominio romano dal I sec
- Invasione dei Franchi
- Impero carolingio 40

- Monarchia di Luigi XVII (Re sole)


- Rivoluzione francese (1789)47
- 1792: proclamazione della Repubblica
- 1804: incoronazione ad imperatore di Napoleone48
- I guerra mondiale: 49

47Sulla Rivoluzione francese si veda: http://www.storiacontemporanea.eu/la-rivoluzione-francese

48 Per un approfondimento su Napoleone: http://www.treccani.it/enciclopedia/napoleone-bonaparte_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/

49Per le vicende del Primo conflitto mondiale: http://www.storiaxxisecolo.it/grandeguerra/gmond2.htm

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- II guerra mondiale: la Francia, contrasta con la Resistenza, l’occupazione dei Tedeschi, fino alla liberazione con lo sbarco in Normandia degli alleati
(1944)50.

Attualmente, la Francia è una repubblica presidenziale.

15. Lingua

La lingua ufficiale è il francese. In Linguadoca e in Provenza sono diffusi i dialetti provenzali, l’italiano in Corsica e a Nizza, catalano, lingua
basca lungo i Pirenei Orientali, fiammingo e tedesco (in Alsazia). Il francese è la lingua parlata nelle isole Normanne, nel Canada e nella Luisiana,
in Val d’Aosta, in Lussemburgo e ad Haiti51. La religione professata è il Cattolicesimo (63%). Molti sono i Musulmani (7.5%), gli Ebrei (0.5% ) e i
Buddisti (0.5%)52.
41
16. Città principali La capitale è Parigi , risalente al III sec. A. C., sede dell’UNESCO e ricca di Musei (Museo del Louvre) e monumenti (Tour
53

Eiffel, Notre-Dame)54. Altre città rinomate sono: Lione (centro industriale, fondato dai romani), Marsiglia, Strasburgo (sede del
Parlamento europeo), Lilla, Bordeaux, Nizza, Tolosa55.

50 La campagna militare di Francia del 1940 in http://lasecondaguerramondiale.weebly.com/10-maggio-1940-campagna-di-francia.html

51 Ulteriori informazioni in http://www.treccani.it/enciclopedia/francia/

52 Le religioni in Francia in http://www.religion-facts.com/it/173

53 Altre città in http://www.guidaportogallo.net/citta.htm

54 Per i monumenti di Parigi e una visita virtuale della città, si apra il collegamento: http://www.parigi.eu/monumenti/elenco.aspx

55 Le città della Francia in http://www.travel365.it/citta-piu-famose-della-francia.htm

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17. Economia

La Francia è la quarta potenza economica mondiale.

Settore primario

La Francia, grazie al suo clima e alle caratteristiche del suolo, è il primo produttore agricolo dell’UE di patate, girasoli, frutta e ortaggi e vini anche
pregiati (Champagne, Bordeaux). Anche per l’allevamento la Francia è al primo posto con ovini, caprini, volatili (oche). Notevoli le disponibilità del
sottosuolo: bauxite, gas naturale, uranio.

Settore secondario

42
Il settore industriale maggiormente sviluppate è quello agroalimentare, con un fatturato superiore ai 100 miliardi di euro e 400.000 addetti, con le
industrie della carne, del latte e le produzioni di cereali, dolciumi, bevande ed alcolici. L’industria francese della moda genera un fatturato medio
di 30 miliardi di euro, con la produzione di profumi, gioielli, pelletteria di lusso, cristalli, abbigliamento, e cosmetici. Nel settore automobilistico, la
Francia risulta terzo esportatore mondiale di auto56.

Settore terziario 57

Molto sviluppato anche il settore edile e le telecomunicazioni.

56 In http://www.france.it/industria_francese.html

57 Sull’economia della Francia http://www.francia.be/economia-francese.html

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Svizzera nome ufficiale Confederazione svizzera[ (Schweizerische Eidgenossenschaft)

43

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58

44

59

58 Cartina della Svizzera in http://www.cittacapitali.it/europa/svizzera/cartina-svizzera.htm

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I dati della Svizzera60

Superficie 41285 Km2


Numero di abitanti 8,287 milioni (2015)
Paese membro dell’UE dal ///////////////
Densità di popolazione 177 ab./ km2
Forma di governo Stato federale, composto da 26 cantoni autonomi
Capitale Berna
Lingua parlata Lingua francese, Lingua romancia, Lingua tedesca, Lingua italiana
Religioni professate ‹‹La maggior parte degli abitanti della Svizzera è di fede cristiana. Circa il 38% è di fede cattolico-
45
romana, il 27% protestante (dati del 2015). In Svizzera sono tuttavia presenti anche molte altre
religioni: musulmani 5%, buddisti 0,5%, ebrei 0,3%. Si registra un netto aumento per quanto riguarda
il numero di persone che non appartiene a nessuna religione (21.4%)››61
Moneta Franco svizzero
Pil pro capite 57230$

59 Mappa concettuale in http://www.aiutodislessia.net/schede-didattiche/scuola-media/2-media/geografia-2a-media/geografia-nazioni-2a-media/svizzera-


2a-media/

60 I dati ufficiali della Svizzera in http://www.svizzera.net/


61 http://www.myswitzerland.com/it-it/religione.html

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1. Confini

La Svizzera è collocata nella zona più interna d’Europa. Non ha sbocchi sul mare.

Confina:

a nord: Germania
a Sud: Italia
a Est: Austria e Liechtenstein
a Ovest: Francia

2. Clima, vegetazione e fauna62. 46

Clima: prevalentemente alpino (inverni rigidi, estati fresche), temperato in prossimità dei laghi.
Vegetazione: boschi di conifere, castagni, querce, faggi; coltivazioni erbacee nel Mittelland; alberi da frutto sulle coste dei laghi.
Fauna: camoscio, cervo, capriolo, marmotta, scoiattolo, tasso e volpe; aquila; nei corsi d’acqua, trota e salmone 63.
3. Rilievi
Il territorio è diviso in tre porzioni:
- a Nord- Ovest: catena del Giura (Monte Tendre, m 1679)

62

63 Flora e fauna della Svizzera in http://www.voyagesphotosmanu.com/flora_fauna_svizzera.html

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- al centro: Mittelland (colline con valli e laghi)
- Sud: zona alpina (Alpi Pennine, Lepontine e Retiche)64

4. Idrografia: Fiumi e Laghi


Molti fiumi europei nascono dai ghiacciai svizzeri: Reno, Rodano, Ticino, Inn, Aare. Alcuni sono immissari di laghi.
I laghi, di origine glaciale sono: Lago di Ginevra, Lago di Costanza, Lago Maggioe, di Zurigo, dei Quttro cantoni, di Neuchâtel

5. Cenni storici
58 a.C.: Gli elvezi, un popolo di origine celtica, vengono dai Romani di Giulio Cesare. Negli anni successivi i romani occupano gli altri territori
che compongono l'odierna Svizzera.
47
Dominio di Carlo Magno (sistema feudale)

1291 fondazione della Confederazione elvetica

1523 1536 Ulrico Zwingli e Giovanni Calvino portano la Riforma protestante a Zurigo a Ginevra

1648 fine della Guerra dei trent'ann. Con la Pace di Westfalia si riconosce l'indipendenza della Confederazione elvetica.

64 Per la morfologia si veda: http://www.voyagesphotosmanu.com/geografia_svizzera.html

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1798 Le truppe rivoluzionarie francesi occupano la Svizzera. Nasce così la Repubblica elvetica. Alla sua caduta, nel 1803 Napoleone assume
il ruolo di mediatore.

1815 con il Congresso di Vienna, la Svizzera viene dichiarata neutrale e tale resterà durante la Prima e la Seconda guerra mondial e.

6. Lingue parlate
La lingua più attestata è il tedesco (64 % circa della popolazione), seguono francese, italiano, romancio (di origine latina)
La religione professata è quella cattolica. Presenti anche molti protestanti e musulmani.
7. Città principali
La capitale è Berna.
La città più popolata è Zurigo, un importante centro economico (sede della Borsa valori e di un importante aeroporto).altre città di rilievo sono:
48
Ginevra (sede dell’ONU, dell’OMS e della Croce Rossa) 65.
8. Economia
L’economia del è
Il Settore primario: l’agricoltura, a causa della morfologia montuosa del Paese, non soddisfa il fabbisogno nazionale, pur essendo
meccanizzata. Si coltivano cereali e patate; ortaggi e alberi da frutto (nelle valli fluviali). Molto sviluppato è l’allevamento di bovini
Settore secondario: industria alimentare (casearia e del cioccolato) di precisione (orologi), , metallurgica, farmaceutica, tessile e chimica.
Settore terziario: particolarmente sviluppati sono il settore bancario e quello finanziario. Importante anche il reddito prodotto dal turismo
invernale66.

65
66

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Germania nome ufficiale Bundesrepublik Deutschland

49

67

67Cartina della Germania in http://www.voyagesphotosmanu.com/cartina_germania.html


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50

68

68Mappa concettuale in http://cmapspublic.ihmc.us/rid=1M8P9VLD5-1YPWZM3-3TG8/Germania.cmap


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I dati della Germania69

Superficie 357 376 km2


Numero di abitanti 81 197 537 (2015)
Percentuale rispetto alla popolazione totale dell’UE 16 % (2015)
Paese membro dell’UE dal 1° gennaio 1958
Densità di popolazione 231 ab./ km2
Forma di governo repubblica parlamentare e federale
51
Capitale Berlino
Lingua parlata tedesco
Religioni professate Protestantesimo, cattolicesimo, islamismo
Moneta Euro. Membro della zona euro dal 1° gennaio 1999
PIl 3 026 miliardi EUR (2015)
1. Confini
La Germania confina
a nord con la Danimarca ed è bagnata dal mare del Nord e dal mar Baltico
a Sud con l’Austria e la Svizzera

68 I dati ufficiali della Germania in http://europa.eu/european-union/about-eu/countries/member-countries/germany_it

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a Est con la Polonia e la Repubblica Ceca,
a Ovest con Francia, Lussemburgo, Belgio e Paesi Bassi

2. Clima, vegetazione e fauna70.

Clima: clima atlantico. Le zone dal clima più mite sono le pianure a ridosso dei Paesi Bassi e le regioni affacciate sul Mare del Nord, tra cui la penisola
dello Jutland, che hanno un clima sostanzialmente oceanico.
Vegetazione:
Fauna:
3. Rilievi
52
Da un punto di vista geografico il territorio tedesco può essere suddiviso in quattro zone ben distinte:

4. Il Bassopiano germanico, un'ampia area pianeggiante situata nella parte settentrionale del paese.
5. I rilievi ercinici del Mittelgebirge, una zona di rilievi situata tra le pianure settentrionali e le Alpi comprendente diverse formazioni montuose tra cui
le più note sono il Massiccio scistoso renano, la Selva di Turingia, la Foresta di Teutoburgo, la Selva Nera, i Monti Metalliferi, la Selva Boema e
la Selva Bavarese.
6. L'altopiano Svevo-Bavarese situato ai piedi delle Alpi con un'altezza media di circa 500 m s.l.m. e con numerosi laghi morenici, è attraversato da
diversi affluenti del Danubio.

70

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7. A meridione si trova la zona delle Alpi tedesche che delimitano il confine con l'Austria: caratterizzate dalla presenza di numerosi laghi alpini, il loro
punto più elevato è la vetta dello Zugspitze (2.963 m s.l.m.).

8. Idrografia: Fiumi e Laghi


I fiumi principali in territorio tedesco sono il Danubio, l'Elba, il Reno, il Meno, l'Oder, il Weser e l'Ems. La Germania è ricca di canali artificiali che
permettono il trasporto delle merci attraverso tutto il paese.
Le Coste sono prevalentemente basse e sabbiose. Solo in alcuni tratti si presentano alte e rocciose e caratterizzate da falesie (costa Vicentina).
Le coste del mare del Nord sono pianeggianti con dune sabbiose (sandig) e fronteggiate da arcipelaghi come le Frisone Orientali e Frisone
Settentrionali mentre le coste del mar Baltico hanno un profilo più irregolare con numerose lagune (dette Bodden) che si insinuano in profondità
53
nell'entroterra. Fronteggiano la costa le due isole di Rügen e Usedom.

9. Cenni storici
10. La regione denominata oggi Germania fu abitata da diversi popoli germanici, conosciuti e documentati già dal 100 a.C. A partire dal X secolo questi
territori tedeschi hanno dato contributo alla parte centrale del Sacro Romano Impero che si protrasse sotto varie forme fino al 1806. Nel corso
del XVI secolo, il nord della Germania divenne il centro della Riforma protestante. Come moderno stato nazionale, il Paese venne unificato
nel 1871 dopo la Guerra franco-prussiana. Nel 1949, dopo la Seconda guerra mondiale, la Germania venne divisa in due stati separati – Repubblica
Federale di Germania (Germania Occidentale o BRD) e Repubblica Democratica Tedesca (Germania Orientale o DDR) – lungo i confini d'occupazione
alleati. I due Stati si riunificarono solo nel 1990. La Germania Occidentale fu un membro fondatore della Comunità economica europea (CEE)
nel 1957 (che divenne Unione europea nel 1992). Partecipa dal 1995 agli accordi di Schengen e ha adottato la moneta unica europea, l'euro,
nel 2002 in sostituzione del marco tedesco.

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11. La Germania è altresì un membro dell'ONU, della NATO, dell'Unione europea, del G8, del G7, del G4 e firmatario del protocollo di Kyoto.

12. Lingue parlate


La lingua ufficiale è Il tedesco è la lingua ufficiale, la più parlata in Germania. È una delle 23 lingue ufficiali dell'Unione europea e una delle tre lingue
di lavoro della Commissione europea, insieme con l'inglese ed il francese. Minoranze linguistiche riconosciute in Germania
sono danese, sorabo, rom e frisone, ufficialmente protetti dalla Carta europea per le lingue regionali e minoritarie. La maggior parte degli immigrati
utilizzano lingue quali turco, polacco, lingue dei Balcani e della Russia.
La religione professata è. l cristianesimo è la principale fede religiosa dei Tedeschi, con circa 50 milioni di credenti (58,8%), [39] al 2010 divisi in parti
uguali tra protestanti (28,9% della popolazione) – con una predominanza storica nelle terre sassoni (tutto il nord) e una forte presenza in Franconia-
Renania – e cattolici (29,9% della popolazione), concentrati nel sud e nell'ovest, vale a dire la Baviera e le aree alemanniche e francone-renane. La 54
Germania settentrionale (Sassonia), storicamente epicentro del Luteranesimo, la prima religione protestante, è oggi la zona più scristianizzata della
Germania, anche per effetto del periodo sovietico: in Sassonia-Anhalt terra nativa di Martin Lutero, l'80,4% della popolazione non è religiosa,
mentre i protestanti sono il 14,1%.[40] Si aggiunge anche una forte presenza missionaria della Chiesa avventista del riposo sabatico con la sede
mondiale a Dickendorf, e di Vita Universale (in tedesco: Universelles Leben, non ufficialmente abbreviato "UL") con sede a Würzburg.

Circa l'1,7% della popolazione è cristiana ortodossa, con serbi e greci i più numerosi.

In Germania, più di 4 milioni di abitanti sono musulmani (4,9%), rendendo l'Islam la seconda religione del Paese, di cui in maggioranza (74%) di
fede sunnita, ma è presente una piccola comunità di sciiti. Nel territorio tedesco si trovano circa 2.500 moschee e oltre 300 000 associazioni
islamiche.

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La terza religione più diffusa è il buddismo, con circa 250 000 aderenti (0,31%), di cui circa la metà di origine asiatica. In Germania si contano circa
620 organizzazioni buddiste.

La Germania ha, nell'Europa occidentale, la terza più grande popolazione ebraica, preceduta da Francia e Regno Unito: nel 2007, in seguito
all'emigrazione di ebrei dalle ex-repubbliche sovietiche, si contavano circa 200 000 ebrei, rispetto ai 30.000 prima della riunificazione. Città con
rilevanti minoranze ebraiche sono Berlino, Francoforte e Monaco di Baviera. Altre minoranze religiose includono circa 100 000 induisti (0,1%)
prevalentemente tamil.

Circa 28,5 milioni di tedeschi (34,8%)[ si dichiarano non credenti. Secondo il sondaggio stilato dall'Eurobarometro del 2005, il 47% dei cittadini
tedeschi concordava con l'affermazione "Credo che vi è un Dio", mentre il 25% concordava con "Credo che vi sia una sorta di spirito o forza vitale"
e il 25% ha dichiarato: "Non credo vi sia alcun tipo di spirito, dio, o forza vitale"71.
55

13. Città principali72


La capitale è Berlino. Altre città sono: Colonia Amburgo, Monaco, Stoccarda, Francoforte s. M. Düsseldorf Essen Brema Dresda, Lipsia, Hannover,
Norimberga

71 Citazione da https://it.wikipedia.org/wiki/Germania#cite_note-44
72 http://www.viaggio-in-germania.de/itinerari-germania.html
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Hannover73 Berlino74

14. Economia75
‹‹ La Germania ha la più grande economia nazionale in Europa, la quarta più grande in termini di PIL nominale del mondo, e la quinta in termini di
PIL a parità di potere d'acquisto (PPP).[5] Dopo la crisi economica del 2008, che ha visto una contrazione del Pil tedesco del 5,1%, l'economia ha
ricominciato a crescere, facendo registrare un incremento del 4,2% nel 2010 e del 3% nel 2011. [61] Fin dalla rivoluzione industriale il paese è stato 56
motore economico, innovatore e beneficiario della crescente globalizzazione, risollevandosi pienamente dalle due guerre mondiali perse.

Settore primario

Agricoltura e allevamento

L'agricoltura dei bassopiani settentrionali riveste un ruolo di secondaria importanza nell'economia tedesca. I terreni più fertili e adatti all'agricoltura si
trovano nella parte meridionale del paese. Le colture principali sono barbabietola da zucchero, patate, orzo, frumento, avena, segale.

73 http://www.viaggio-in-germania.de/bassa-sassonia.html
74 Approfondimento su Berlino in http://www.berlino.com/cosa-vedere-berlino/
75 I dati aggiornati al giugno 2017in http://www.infomercatiesteri.it/quadro_macroeconomico.php?id_paesi=69

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Nella valle del Reno si producono anche notevoli quantità di uva.

Fiorente è l'allevamento, soprattutto di bovini e mucche da latte, oltre che di suini.

Risorse forestali e pesca

Silvicoltura e pesca sono due settori di grande rilevanza nell'economia tedesca. Il legname è ricavato dalle grandi foreste del sudovest. I maggiori porti
pescherecci del paese sono quelli dì Brema, Bremerhaven e Cuxhaven sul Mare dei Nord e di Kiel sul mar Baltico (pesce di mare, in particolare aringhe).

Risorse minerarie

La Germania possiede ricchi giacimenti minerari, soprattutto di carbone, che sono stati all'origine della grande industria di base tedesca. Utilizzati
57
dall'industria energetica sono la lignite ed il gas naturale estratto soprattutto nella regione prossima al confine olandese. Esistono inoltre abbondanti
riserve di sale e, in quantità più modesta, giacimenti di mercurio, argento, zolfo, piombo, uranio e zinco.

Settore secondario

Industria

Di fondamentale rilevanza per l'economia tedesca è il settore manifatturiero, della lavorazione del ferro e dell'acciaio, della fabbricazione di automezzi,
di apparecchiature elettroniche. Importanti sono le grandi fabbriche per la lavorazione dei metalli, di componenti elettroniche, di prodotti farmaceutici,
chimici e veicoli a motore.

Stoccarda è il più grande centro di produzione di motoveicoli, apparecchiature elettroniche, macchinari per ufficio, tessuti e strumenti ottici nel
distretto di Monaco.
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Altre importanti aree industriali sono situate nel nordovest del paese: tra queste il distretto di Hannover-Brunswick, specializzato nella produzione di
acciai, prodotti chimici e veicoli a motore. Si producono derivati della raffinazione del petrolio, alimenti, birra, navi, apparecchiature elettroniche.

Settore terziario

Trasporti e comunicazioni

La Germania ha un sistema di trasporti molto sviluppato. Il paese possiede inoltre una rete ferroviaria molto efficiente: la Deutsche Bundesbahn,
gestita dallo Stato; essa consente estesi collegamenti e viene ampiamente utilizzata per il trasporto sia di merci sia di passeggeri. Esistono inoltre, o
sono in programma di sviluppo, numerose linee ad alta velocità.

Flussi monetari e commercio 58

L'unità monetaria tedesca è il marco (DM). In base agli articoli del trattato di Maastricht e ai relativi accordi, si è creata una nuova Banca Centrale
Europea, con sede a Francoforte.

La Germania è una nazione leader nel commercio internazionale. Fra le principali importazioni si contano petrolio, macchine industriali, prodotti
alimentari e chimici, prodotti dell'abbigliamento e veicoli a motore. La Germania continua a essere un partner commerciale di primaria importanza sia
per le nazioni occidentali (paesi dell'Unione Europea, Stati Uniti, Svizzera) sia per i paesi dell'Europa orientale.

Francoforte, cuore finanziario della Germania.


La Germania è fra i maggiori paesi in termini di esportazioni con 1.133 miliardi di dollari statunitensi esportati nel 2006, generando un avanzo
commerciale di 165 miliardi di euro.

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Come nella maggior parte dei Paesi industrializzati, anche in Germania il settore economico prevalente è quello dei servizi (terziario), comprendente
turismo, commercio, banche, assicurazioni, media, che contribuisce a circa il 72% del PIL.

Anche l'industria mantiene comunque un peso rilevante, producendo il 27,1% del prodotto interno lordo. Le principali industrie sono
quelle automobilistiche, siderurgiche, chimiche, elettroniche e dei macchinari. Inoltre il Paese è anche un buon produttore di carbone e gas
naturale. All'interno delle 500 imprese con maggior fatturato a livello globale, 37 sono imprese con sede in Germania. Le dieci più grandi
sono Daimler, Volkswagen, Allianz, Siemens, Deutsche Bank, E.ON, Deutsche Post, Deutsche Telekom, Metro AG e BASF. Tra le imprese con più
forza lavoro vi sono Deutsche Post, Robert Bosch GmbH ed Edeka. Marchi noti a livello mondiale sono Mercedes-Benz, SAP
AG, BMW, Adidas, Puma, Audi, Porsche, Volkswagen, Infineon, Henkel e Nivea.

Il settore agricolo ha invece un'influenza molto più limitata, tranne che in comparti come la zootecnica e la produzione di patate e cereali, e
59
costituisce solo lo 0,9% del PIL.

La Germania è una forte sostenitrice di una più stretta integrazione economica e politica a livello europeo, e le sue politiche commerciali sono
determinate da accordi tra Unione europea e stati membri, e dalla legislazione sul mercato unico. La Germania utilizza la moneta comune europea,
l'euro, e la sua politica monetaria è fissata dalla Banca centrale europea con sede a Francoforte. Dopo la riunificazione tedesca nel 1990, lo standard
di vita e il reddito annuo continuano a rimanere significativamente più elevati nella ex Germania occidentale. La modernizzazione e l'integrazione
della parte orientale continua ad essere un processo a lungo termine, con trasferimenti annuali da ovest a est, pari a circa 80 miliardi di $. Il tasso
di disoccupazione è costantemente diminuito dal 2005 e ha raggiunto il livello più basso degli ultimi 15 anni nel giugno 2008 con il 7,5%. La
percentuale varia dal 6,2% nella ex Germania occidentale al 12,7% nella ex Germania Orientale.

Infrastrutture

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Con la sua posizione centrale in seno all'Europa, la Germania è un importante nodo nel settore dei trasporti. Ricordiamo l'aeroporto di Francoforte
sul Meno che ha il secondo hub in Europa.Ciò si riflettendo nella sua densa e moderna rete di trasporto. Importante è l'ampia rete autostradale
(Autobahn), classificata come la terza più estesa del mondo e caratterizzata dalla mancanza di limiti di velocità sulla maggior parte del tracciato.

La Germania ha istituito una rete policentrica di treni ad alta velocità. L'InterCityExpress o ICE serve prevalentemente le grandi città tedesche e le
destinazioni nei paesi vicini. La velocità del treno varia dai 160 km/h ai 300 km/h ed è il più avanzato servizio nella Deutsche Bahn. I collegamenti
sono offerti ad intervalli che possono variare dai 30 minuti, all'ora o ogni due ore.[69]

La Germania il quinto più grande consumatore di energia, mentre i due terzi della propria energia primaria è stato importato nel 2002. Nello stesso
anno il consumo di energia elettrica ammontava a 512,9 miliardi di chilowattora. La politica del governo sottolinea la conservazione e lo sviluppo
delle fonti di energia rinnovabili, come solare, eolica, da biomassa, idroelettrica, geotermica. Come risultato delle misure volte al risparmio
60
energetico, l'efficienza energetica è migliorata dall'inizio degli anni settanta. Il governo ha fissato l'obiettivo di soddisfare la metà delle richieste
energetiche del paese attraverso fonti rinnovabili entro il 2050.

Nel 2000 il governo tedesco ha convenuto una dismissione graduale dalle centrali nucleari entro il 2021.[70] Tuttavia le energie rinnovabili stanno
giocando un ruolo modesto della produzione di energia. Nel 2006 la produzione di energia è venuta dalle seguenti
fonti: petrolio (35,7%), carbone e lignite (23,9%), gas naturale (22,8%), energia nucleare (12,6%), energia idroelettrica ed energia eolica (1,3%), ed
altre fonti (3,7%)››76.

76 Economia in https://it.wikipedia.org/wiki/Germania#cite_note-70
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Austria nome ufficiale Republik Österreich

61

77

77 Cartina dell’Austria in https://www.google.it/search?q=austria+cartina&oq=austria+cartina&aqs=chrome..69i57j0l5.20892j0j7&sourceid=chrome&ie=UTF-8

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62

78

78 Mappa concettuale in http://www.aiutodislessia.net/wordpress/wp-content/gallery/geogr-austria-2-media-2/austria-2.png

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I dati dell’Austria79
Superficie 83 879 km²
Numero di abitanti 8 576 261 (2015)
Percentuale rispetto alla popolazione 1,7 % (2015)
totale dell’UE
Paese membro dell’UE dal 1° gennaio 1995

Densità di popolazione ab./ km2


Forma di governo repubblica parlamentare federale

63
Capitale Vienna

Lingua parlata tedesco


Religioni professate
Moneta Euro. Membro della zona euro dal 1° gennaio 1999
PIl 337,162 miliardi EUR (2015)

79 I dati ufficiali dell’Austria in http://europa.eu/european-union/about-eu/countries/member-countries/austria_it


Appunti di geografia Le Regioni europee prof.ssa Afronio Mariella
9. Confini
L’Austria è collocata nel cuore dell’area alpina. Non ha sbocchi sul mare.

Confina:

a nord: Germania e Repubblica Ceca


a Sud: Slovenia e Italia
a Sud-Est: Ungheria
a Est: Slovacchia
a Ovest: Svizzera e Liechtenstein

64
10. Clima, vegetazione e fauna80.

Clima: continentale a Nord (inverni freddi, estati umide), alpino a Sud


Vegetazione: foreste
Fauna: caprioli, lepri, volpi, scoiattoli, fagiani, pernici e, in alta montagna, marmotte e stambecchi81.
11. Rilievi

12. Idrografia: Fiumi e Laghi

80

81 Per un approfondimento si veda: http://www.unimondo.org/Paesi/Europa/Europa-occidentale/Austria/Flora-e-fauna

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Fiumi: Reno, del Danubio, dell'Inn, della Salzach, della Drava
La Carinzia è famosa per i suoi 44 laghi balneabili dall'acqua potabile e dai colori accesi tra l'azzurro e il verde. I principali: il mondano Wörthersee,
l'incontaminato Weissensee, il familiare Klopeiner See, il mistico Millstätter See, il turchese Faaker See e il colto Ossiacher See.laghi della Carinzia.
13. Cenni storici82
La sede del potere imperiale degli Asburgo

Per molti secoli, in età romana e medievale, i territori che formano l'odierna Austria non costituirono un'unità statale compatta. A partire
dalla seconda metà del 13° secolo, però, l'Austria diventò il simbolo e il fulcro del potere degli Asburgo, la dinastia imperiale che per oltre
quattro secoli e mezzo governò il Sacro Romano Impero prima e l'impero d'Austria poi

Dalle origini all'avvento degli Asburgo


65

Abitati da popolazioni illiriche, celtiche e danubiane, i territori austriaci furono conquistati dai Romani alla fine del 1° secolo a.C. e quindi
ripetutamente invasi dalle popolazioni barbariche tra il 4° e il 6° secolo d.C. In essi Carlomagno diede vita, sul finire dell'8° secolo, alla Marca
orientale (Ostmark), una struttura politico-statale finalizzata alla difesa del regno franco ‒ e poi dell'impero carolingio ‒ dai popoli provenienti
da oriente. Dalla seconda metà del 10° secolo sino alla prima metà del 13°, la Marca orientale, baluardo del cristianesimo, fu sotto il dominio
dei Babenberg, che ottennero il titolo di duchi e divennero vassalli del Sacro Romano Impero. A essi subentrarono nella seconda metà del 13°
secolo gli Asburgo (all'epoca alla guida del Sacro Romano Impero), che mantennero saldamente il proprio dominio sulla regione sino al
principio del Novecento.

82 Sulla storia dell’Austria http://www.viaggio-in-austria.it/austria-storia.html

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L'Austria asburgica

L'Austria rimase per secoli la base essenziale del potere imperiale degli Asburgo, dapprima nel Sacro Romano Impero (che essi governarono
ininterrottamente dal 15° al 19° secolo) e poi nell'impero d'Austria (dal 1815 al 1918). La sua storia, in questo senso, è strettamente legata alla
vicenda più ampia dell'impero asburgico. Come cuore di quell'impero l'Austria fu, nei secoli 16° e 17°, uno dei principali baluardi della
Controriforma cattolica. Nello stesso periodo fu anche uno dei più importanti bastioni contro l'espansionismo dei Turchi ottomani in Europa,
che nel 1683 giunsero sino alle porte di Vienna e ne furono cacciati.

Nel 18° secolo, con Maria Teresa e poi con Giuseppe II, fu uno dei centri propulsori dell'assolutismo riformatore e delle più significative
esperienze di dispotismo illuminato. Dopo la Rivoluzione francese e l'età napoleonica (che posero fine nel 1806 al Sacro Romano Impero, sulle
cui ceneri sorse nel 1815 l'impero d'Austria), l'Austria divenne con il cancelliere Metternich uno dei maggiori protagonisti della Restaurazione
66
in Europa. Refrattaria a qualsiasi riforma in senso liberale e costituzionale, essa si oppose a ogni prospettiva di emancipazione delle molteplici
nazionalità che appartenevano all'impero, in primo luogo di Italiani e Ungheresi, praticando una politica centralistica. Fu quindi investita dalle
rivoluzioni del 1848, a cui rispose con una spietata repressione. Sconfitta dalla Francia e dal Piemonte nel 1859, e dalla Prussia e dall'Italia nel
1866, perdette le sue province italiane e ogni residua egemonia sul mondo germanico, modificando almeno in parte il suo atteggiamento nei
confronti delle altre nazionalità dell'impero: in primo luogo nei confronti degli Ungheresi, molto favoriti dal compromesso del 1867 che istituì
la duplice monarchia austro-ungarica.

Alla testa di un fragile impero multinazionale, l'Austria si legò sempre più strettamente alla Germania, di cui fu alleata nella Prima guerra
mondiale (1914-18). La sconfitta in guerra segnò la fine dell'impero d'Austria e la nascita della Repubblica austriaca.

La Repubblica austriaca

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Sorta nel 1919, e ridotta ai soli territori tedeschi del vecchio impero asburgico, la Repubblica austriaca ebbe una storia difficile. Nel periodo tra
le due guerre mondiali si diede un governo autoritario e conservatore, nel quadro di una profonda instabilità politica. Nel 1938 fu annessa alla
Germania nazista e subì tremende devastazioni durante la Seconda guerra mondiale (1939-45). Rimasta per oltre un decennio sotto il regime
di occupazione delle potenze vincitrici, l'Austria è stata governata per tutta la seconda metà del Novecento essenzialmente da due forze
politiche: il partito cattolico-popolare e il partito socialista. Un ruolo importante, e assai preoccupante, fu esercitato alla fine dello scorso secolo
dal Freiheitliche Partei ("Partito della libertà"), di tendenze xenofobe, il cui accesso al governo portò per alcuni anni all'isolamento internazionale
del paese.

14. Lingue parlate


La lingua ufficiale è il tedesco. Diffuse anche sloveno, croato, ceco, ungherese.
La religione professata è quella cattolica, per quasi l’80% della popolazione. 67
15. Città principali
La capitale è Vienna (Wien). Altre città sono: Salisburgo, (Salzburg), Graz, Innsbruck Bregenz Klagenfurt83

16. Economia84
In Austria la composizione del PIL, in base ai dati del 2015, è la seguente: per l'1,3% proviene dal settore primario, per il 28% dal settore secondario
e per oltre due terzi dal settore terziario (70,7%).

83 Sulle città austriache si veda: http://www.viaggio-in-austria.it/citta-austriache.html

84 Economia dell’Austria in http://www.infomercatiesteri.it/quadro_macroeconomico.php?id_paesi=58 e http://austria.ilreporter.com/austria/economia/

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L’Austria, con la sua economia di mercato ben sviluppata e la sua alta qualità della vita, è strettamente legata alle altre economie dell’Unione
europea, specialmente a quella tedesca. Il rallentamento della crescita economica in Germania e del resto d’Europa e del mondo ha
influenzato l’Austria, rallentandone l’incremento.

Si allevano bovini e si coltivano barbabietole da zucchero, cereali e alberi da frutta. Particolarmente sviluppata è la coltura delle viti con cui si
fanno degli ottimi vini bianchi, in particolare nella zona di Mödling nella Bassa Austria. Per lungo tempo i settori siderurgico e metallurgico
hanno rappresentato una voce molto importante nell’economia austriaca.

Nelle regioni dell’Austria superiore e della Stiria in particolare sono sorte molte industrie, agevolate dalla ricchezza di risorse minerarie del
territorio come lignite, ferro, piombo, magnesite e alla disponibilità di risorse energetiche, soprattutto di quella idroelettrica. Quindi il settore
industriale è limitato territorialmente alle città di Vienna, Linz e Graz. La crisi del settore negli anni settanta ha fatto crescere l’importanza di
68
nuovi comparti: chimico, meccanica di precisione, apparecchi ottici, tessile, che si sono specializzati in produzioni di qualità molto elevata.

Il settore terziario dà lavoro oggi a quasi 7 austriaci su 10 contribuendo in maniera fondamentale per il 71% al PIL nazionale. Il sistema dei
trasporti austriaco supporta adeguatamente un flusso commerciale interno ed esterno, ponendo al suo centro Vienna. Dalla capitale, infatti,
parte un ramificato complesso di linee ferroviare (6000 km) e stradali (108000 km), costruite nel più assoluto rispetto del naturale paesaggio
austriaco. Molto intenso è anche il traffico fluviale che sfrutta l’estensione del Danubio.

Importantissimo nell’economia del paese è il turismo, sia per quanto riguarda le città d’arte, Vienna e Salisburgo in primis, sia per il turismo
invernale, con località rinomate e modernamente attrezzate per lo sci alpino. Di una certa importanza anche il turismo estivo, nelle località
dei laghi carinziani e salisburghesi.

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Belgio nome ufficiale Royaume de Belgique

69

85

85 Cartina in http://www.cittacapitali.it/europa/belgio/cartina-belgio.htm

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70

86

86La cartina è tratta dal sito http://www.aiutodislessia.net/schede-didattiche/scuola-media/2-media/geografia-2a-media/geografia-nazioni-2a-media/belgio-


2a-media/

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I dati del Belgio87

Superficie 30 528 km2


Numero di abitanti 11 258 434 (2015)
Popolazione rispetto al totale dell’UE: 2,2 % (2015)
Paese membro dell’UE dal: 1° gennaio 1958
Densità di popolazione ab/km2
Forma di governo monarchia costituzionale, di tipo
parlamentare e federale
71
Capitale Bruxelles
Lingua parlata olandese, fiammingo, francese, tedesco
Religioni professate Cattolica 88%
Moneta Euro, dal 1° gennaio 1999

18. Confini

Il Belgio è uno stato che si affaccia sul Mare del Nord,

87 I dati del Belgio nel sito ufficiale http://europa.eu/european-union/about-eu/countries/member-countries/belgium_it

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a nord confina con i Paesi Bassi ed è bagnato dal Mare del Nord,

a Sud-Est con il Lussemburgo,

a Est con la Germania

a Nord -Est con i Paesi Bassi,

a Ovest e a Sud Sud Ovest con la Francia

19. Clima, vegetazione e fauna 72

Il clima è atlantico, con una elevata piovosità in ogni periodo dell’anno; non si registrano elevate escursioni termiche annue (La temperatura media
3 °C a gennaio e 18 °C a luglio)88. L’interno del Paese presenta un clima più rigido. Diffusa è la presenza di foreste di conifere e torbiere, sul massiccio
delle Ardenne. Olmi, faggi, latifoglie e querce crescono lungo le colline. È qui che vivono il tasso, il cinghiale e la volpe 89.

88 Dettaglio delle temperature in http://www.eurometeo.com/english/climate/city_EBBR/id_GT/meteo_brussels_belgium

89 Flora e fauna del Belgio in http://www.belgio.cc/natura-in-belgio.html

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20. Rilievi90

Il territorio belga è per lo più pianeggiante a Nord (Fiandre), mentre a sud presenta il Massiccio delle Ardenne (in arenaria e scisto) (che si estendono
per circa 10.000 Km2 con un’altezza massima di 494 metri (monte Botrange).

21. Idrografia: Fiumi e Laghi

Gran parte dei fiumi del Belgio sfocia nel Mare del Nord. Essi sono Schelda: (200 km), Mosa: (183 km), Ourthe: (163 km), Senne: (103 km). Molti
sono i canali navigabili, anche artificiali, che collegano, con una fitta rete, i fiumi del Belgio. Scarsa è la presenza di laghi: Il lago di Genval è un
piccolo lago artificiale a sud-est di Bruxelles. 73

22. Le Coste

Le coste, basse e sabbiose, si sviluppano per 66 Km. Caratteristica è la presenza, lungo la fascia costiera, di polder, prosciugamento di superfici
depresse, posta al di sotto del mare, protetta da dighe o canali, per renderla utilizzabile come terreno agricolo 91.

90 Altre informazioni in https://tuttosulbelgio.wordpress.com/tag/monti-del-belgio/

91 Sulla polderizzazione si veda http://www.schule.suedtirol.it/ms-st.christina/klassen/leggendeeur/hendrick/hendrik3.html


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.

La polderizzazione, prosciugamento di zone della piattaforma continentale


invasa dal mare

23. Cenni storici 74

Il territorio del Belgio fu anticamente colonizzato da popolazioni celtiche e colonizzato dai Romani nel VI sec. A. C.. Dal successivo dominio Franco
passò sotto dominazione spagnola. Durante la lotta tra Protestanti e Cattolici, il territorio si divise in due parti: a Nord l’attuale Belgio, protestante,
a Sud la zona cattolica, sottomessa alla Spagna. Si susseguirono Francesi e austriaci, fino all’indipendenza, avvenuta nel 1830. Nel XX secolo il Belgio
perse le sue colonie in Africa. Oggi il Belgio, che comprende le regioni delle Fiandre, di Vallonia e di Bruxelles, è una monarchia costituzionale, di
tipo parlamentare e federale.

24. Lingua

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La popolazione comprende due gruppi etnici: fiamminghi e Valloni. I primi parlano neerlandese/olandese, i secondi il francese. La religione
professata è il Cattolicesimo.

25. Città principali92

La capitale è Bruxelles, altre città di rilievo sono: Anversa (), Bruges (con i suoi canali, le case tipiche in mattoncini, i tetti spioventi’), Gand (sede di
una prestigiosa università), Ostenda (importante scalo portuale), Liegi (ricca di miniere di carbone e industrie estrattive), Ypres (rinomata per le
cioccolaterie, la cattedrale di San Martino e la chiesa di San Pietro)93.

26. Economia

L’economia del Belgio è tra le più produttive d’Europa94. 75

Settore primario

L’agricoltura del Belgio è molto e si avvale di tecniche di coltivazione intensiva. I principali prodotti sono: cereali, patate, barbabietole da zucchero,
primizie orticole. e frutticole
Si allevano bovini da carne e da latte, suini, volatili, cavalli da tiro; poco sviluppata la pesca.

92 Ulteriori informazioni sul Belgio in http://www.treccani.it/enciclopedia/belgio/

93 Altre città in https://www.skyscanner.it/notizie/le-10-citta-da-vedere-in-belgio

94 Per l’economia del Belgio, si veda http://www.infomercatiesteri.it/quadro_macroeconomico.php?id_paesi=59

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Settore secondario

Il Belgio dispone di miniere di carbone (in Vallonia), oggi in gran parte chiuse e importa petrolio e gas naturale. L’energia nucleare fornisce il 20%
del fabbisogno.
Il settore industriale è molto sviluppato: elettrotecnico, elettronico e delle telecomunicazioni (Bruxelles, Anversa, Liegi), metallurgico (in Vallonia).
Le raffinerie di petrolio sono concentrate ad Anversa.

L’industria chimica produce ammoniaca, gomma sintetica, acido solforico, acido nitrico, fertilizzanti azotati, prodotti farmaceutici, coloranti,
polimeri. Nel settore meccanico, sono presenti industrie automobilistiche (Bruxelles, Anversa, Gand) e aerospaziali (Bruxelles, Charleroi, Liegi) e
industrie d’armi (Herstal). A queste si aggiunge l’industria del vetro e degli specchi e dei diamanti. La tradizionale industria tessile è stata soggetta
a una progressiva riduzione. Al tessile è collegata l’industria dell’abbigliamento, sviluppata con produzioni tipiche e di alta qualità a Bruxelles e
76
soprattutto nelle Fiandre. L’industria della carta è specializzata in carte da gioco, editoria a carattere religioso e carte da tappezzeria.
Di minor conto sono le industrie alimentari; fanno eccezione quelle saccarifere, con raffinerie nel Brabante (Tienen a Liegi, Bruxelles, Gand e
Anversa.

Settore terziario

Il settore dei servizi vale per oltre il 75% del PIL del paese.
Il Belgio importa petrolio, prodotti chimici, materie prime industriali, frumento e alimenti ed esporta: prodotti chimici, prodotti petroliferi,
medicinali e farmaceutici, macchinari, materie plastiche, automobili, ferro e acciaio, diamanti, veicoli e loro parti, apparecchiature elettriche ed
elettroniche, strumenti ottici ed elettromedicali 13 583, gas naturale 11 991, abbigliamento e accessori, frutta e ortaggi, gomma, carta e cartone,

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calzature, carne, rame, coloranti, succhi e conserve di frutta e verdura, latte e derivati, alluminio, saponi e detergenti, derivati del cacao, oro e
gioielli95.

77

95 I dati sull’economia del Belgio sono tratti dal sito http://www.deagostinigeografia.it/wing/schedapaese.jsp?idpaese=018

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Paesi Bassi96 nome ufficiale: Koninkrijk der Nederlanden

78

97

96Per un approfondimento sui Paese Bassi si veda http://www.sapere.it/enciclopedia/Pa%C3%A9si+Bassi.html


97 Cartina dei Paesi Bassi tratta da http://www.educazionealtalento.com/facilitascuola/wp-content/uploads/2015/04/cartina.jpg

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I dati dei Paesi Bassi98

Superficie 41 542 km²


Numero di abitanti 16 900 726 (2015)
% ripetto alla popolazione totale dell’UE: Popolazione in % della popolazione
totale dell’UE: 3,3 % (2015)
Paese membro dell’UE dal: 1° gennaio 1958
Densità di popolazione 400 ab/km2
Forma di governo monarchia costituzionale parlamentare
Capitale Amsterdam
Lingua parlata olandese 80

Religioni professate Cattolica e musulmana


Moneta Euro, dal 1° gennaio 1999
Prodotto interno lordo (PIL) 678,572 miliardi EUR (2015)

1. Confini

I Paesi Bassi99 confinano

98 I dati ufficiali dei Paesi Bassi in https://europa.eu/european-union/about-eu/countries/member-countries/netherlands_it

99 http://www.treccani.it/enciclopedia/paesi-bassi/
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a Est con la Germania,

a Sud con il Belgio;

a Ovest e a nord-Ovest sono bagnati dal Mare del Nord

Il territorio olandese comprende anche le Isole Frisoni Occidentali (405 Km² di superficie complessiva; l'isola in assoluto più ampia è però Bonaire
(288 Km²), nei Caraibi, un centinaio di chilometri a nord del Venezuela.

2. Clima, vegetazione e fauna

Il clima piuttosto omogeneo: è di tipo atlantico, precisamente oceanico-temperato, con una elevata piovosità sulle coste. Gli inverni presentano
81
temperature sono comprese tra i +3/+3,5 °C (gennaio) sulla costa nord-occidentale e +1/+1,5 °C delle zone sud-orientali100. Il territorio, per lo più
destinato all’agricoltura, ospita foreste di querce, faggi, frassini e pini, che stanno subendo un’elevata deforestazione con danni soprattutto all’
avifauna.

100 Per il clima dei Paesi Bassi, con dettagli su regime pluviometrico e temperature, si veda http://www.climieviaggi.it/clima/paesi-bassi

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Il simbolo ufficiale del Paese sono i tulipani,
originari della Turchia.

La fauna è quella tipica dei paesi europei a clima temperato: i polder offrono habitat ideali a molte specie di uccelli migratori e acquatici. Molti sono
le riserve naturali e i parchi nazionali101.

3. Rilievi 82

Il territorio dei Paesi Bassi è per lo più pianeggiante, i pochi rilievi collinari si trovano a Sud (il Vaalserberg (323 m., è il punto più alto), Mount
Scenery (862 metri), sull'isola di Saba, nei Caraibi.

4. Idrografia: Fiumi e Laghi

I Paesi Bassi sono ricchi d'acqua, soprattutto di canali e bacini artificiali ( i laghi artificiali più estesi sono IJsselmeer, 1.100 Km², creato nel 1932
e Markermeer 700 Km²). Sulle coste sfociano alcuni importanti fiumi europei: il Reno (1.320 Km), coi suoi vari rami (Basso Reno, IJssel e Waal),
il Mosa (925 Km), la Schelda (350 Km) ad ovest.

101 Flora e fauna dei Paesi Bassi in http://www.unimondo.org/Paesi/Europa/Europa-occidentale/Paesi-Bassi/Flora-e-fauna

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5. Le Coste

Grazie alla realizzazione dei polders, i Paesi Bassi hanno aumentato il loro territorio di circa 7000 km2.

Le coste sono sabbiose e ricche di alte dune (fino a cinquantina m.)

6. Cenni storici

Il territorio dei Paesi Bassi fu abitato nel I millennio da popolazioni celtiche, poi conquistato dai Romani, tra il 57 e il 54 a.C. Molti popoli si
avvicendarono: tribù germaniche, poi, a partire dai Franchi (4° secolo d.C.); entrò nei possedimenti dell’impero carolingio (IX secolo). Durante gli
anni della Riforma luterana, dal 1517, si diffusero protestantesimo e soprattutto il calvinismo. Quando Carlo V abdicò, suo figlio Filippo II di Spagna,
tentò di imporre il cattolicesimo della Controriforma. Sotto la guida di Guglielmo d’Orange-Nassau il Paese ottenne l’indipendenza delle province 83
settentrionali (1581). A conclusione della guerra dei Trent’anni (1618-48), nacque la repubblica delle Province Unite, che conobbero uno
straordinario sviluppo economico, fondato sul commercio. Un ruolo fondamentale fu svolto dalla Compagnia delle Indie Orientali Occidentali, una
potenza coloniale, con basi commerciali in America, Africa, Asia. ‘’Nel corso del 18° secolo questa spinta propulsiva andò progressivamente
ridimensionandosi, sino a che le Province Unite furono travolte dalla tempesta scatenata dalla Rivoluzione francese e dalle guerre napoleoniche.
Esse furono invase dalle truppe rivoluzionarie francesi e trasformate nel 1795 nella Repubblica di Batavia. Per volontà di Napoleone la repubblica
batava fu a sua volta trasformata nel 1806 nel regno di Olanda, di cui fu proclamato sovrano Luigi Bonaparte. Con il Congresso di Vienna e la
Restaurazione (1814-15) il regno di Olanda fu unito all’attuale Belgio (gli ex Paesi Bassi austriaci) nel cosiddetto regno dei Paesi Bassi […]. L’evento
più significativo della seconda metà del Novecento fu la perdita dei possedimenti coloniali’’102.

102Il brano è tratto dal sito http://www.treccani.it/enciclopedia/paesi-bassi-storia-dei_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/, cui si rimanda per ulteriori
approfondimenti.
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7. Lingua

Lingua ufficiale è dei Paesi Bassi è il nederlandese103, una fusione di olandese e di fiammingo. A Nord, nella provincia della Frisia, si parla il frisone,
lingua molto simile al tedesco. Le religioni professate sono quella cattolica e quella protestante luterana.

8. Città principali

La capitale dei Paesi Bassi è Amsterdam, formata da decine di isole collegate tra loro. Ospita numerosi palazzi, chiese e musei, tra cui il Van Gogh
Museum. Il territorio è diviso in 12 Province amministrative, ognuna delle quali ha un capoluogo di regione.

84
Altre città importanti104 sono: Haarlem (con la maestosa cattedrale e il centro storico medievale), Amsterdam (); Utrecht, al centro dell’omonima
provincia, centro universitario e famoso per la sua Domkerk dall’altissimo campanile, Assen (famosa per il Gran Premio di Motociclismo), Deventer
(uno dei centri di resistenza durante la guerra d'indipendenza dei Paesi Bassi) e più a sud Maastricht.

103 Per un approfondimento sul nederlandese si veda http://www.treccani.it/enciclopedia/nederlandese/

104 Per un approfondimento sulle città si veda il sito ufficiale http://www.amsterdam.info/it/paesi-bassi/province/

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9. Economia

L’economia dei Paesi Bassi è sempre stata piuttosto sviluppata, grazie allo spirito imprenditoriale della popolazione e le risorse delle colonie.

85

105

105 La mappa nel sito http://www.mercatiaconfronto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=30274&Itemid=5220&lang=it

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Settore primario

L’ agricoltura è tra le più avanzate e meccanizzate d’Europa e consente l’esportazione in tutto il mondo di prodotti come: pomodori, peperoni,
cetrioli, patate, tuberi seme, fiori da bulbo, tulipani narciso e giacinto. Molto sviluppato è anche il settore della produzione di latte di mucca e di
prodotti derivati. Per quanto riguarda le risorse energetiche., i Paesi Bassi sono il secondo produttore di gas metano dell’EU (i giacimenti si trovano
nel Mare del Nord e nella provincia di Groninga.

Settore secondario

Molte le industrie: raffinerie di petrolio, l'industria tessile di fibre naturali (cotone e lana) e di fibre sintetiche, quella dei concimi, meccanica
(automobilistica, navale e ferroviaria ad Utrecht. Amsterdam si lavorano i diamanti a L'Aia, Maastrichtad le porcellane e le ceramiche. Sono
olandesi le multinazionali Shell, del settore petrolifero e la Philips, del settore elettronico. 86

Settore terziario

Particolarmente avanzato è il settore della ricerca, che permette anche ai ricercatori stranieri un redditizio inserimento professionale. Molti sono
gli istituti di credito e notevole impulso è dato dal Paese al sistema finanziario e bancario106.

106 Per un approfondimento sull’economia olandese, si veda http://www.olanda.cc/caratteri-delleconomia-olandese.html

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Europa del Nord Danimarca107 nome ufficiale Danmark Kongeriget

87

107 Sito ufficiale della Danimarca http://www.visitdenmark.it/it/danimarca/home-page-turista

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88

108

108 Mappa concettuale in http://www.aiutodislessia.net/schede-didattiche/scuola-media/2-media/geografia-2a-media/geografia-nazioni-2a-


media/danimarca-2a-media/

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I dati della Danimarca109
Superficie 42 924 km Km2
Numero di abitanti 5 659 715 (2015)
Percentuale rispetto alla popolazione 1,1 % % (2015)
totale dell’UE
Paese membro dell’UE dal 1973
Densità di popolazione 129 ab./ km2
Forma di governo Monarchia costituzionale parlamentare
89
Capitale Copenaghen
Lingua parlata Danese
Religioni professate Protestantesimo
Moneta Corona danese (DKK)
Prodotto interno lordo (PIL) 266,244 miliardi EUR (2015)

27. Confini
la Danimarca confina:

109 I dati ufficiali e aggiornati della Danimarca in http://europa.eu/european-union/about-eu/countries/member-countries/denmark_it

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a nord e a Ovest è bagnata dal Mare del Nord
a Sud: con la Germania, è bagnata dal Mare del Nord, dal Mar Baltico (stretto di Øresund, canale di Kttegat)
a Est è bagnata dal Mar Baltico
Fanno parte del territorio anche da circa 400 isole, tra cui: Sjælland, Fyn e Lolland, le isole dell’Atlantico Fær Øer e della Groenlandia (indipendente
dal 2009)

28. Clima, vegetazione e fauna110.

Clima: atlantico-temperato (risente degli influssi della Corrente del Golfo)


Vegetazione: boschi di latifoglie (querce e faggi) 90
Fauna: cervi, volpi, tassi, scoiattolo, lepre, pesci di acqua dolce
Morfologia

Rilievi

Il territorio è pianeggiante. Presenti modeste colline moreniche, che non superano i 200 m.

29. Idrografia: Fiumi e Le Coste sono


Laghi: sono di origine glaciale e caratterizzano la zona dello Jylland
Fiumi: sono brevi e di notevole portata. Il più lungo è il Gudenå (176 Km)

110

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Le Coste (circa 7500 km) a Est sono alte e frastagliate e presentano profondi fiordi; a Ovest sono basse e paludose

30. Cenni storici


Abitata già dal Mesolitico,, fu occupata da popoli germanici, tra cui gli Juti)
- IX sec.: formazione del Regno danese
- 1937: entra nell’Unione di Kalmar (con Svezia e Norvegia)
- Neutrale durante le due Guerre mondiali

31. Lingua parlata


La lingua ufficiale è il danese
91
La maggior parte della popolazione è protestante, con minoranze cattoliche e musulmane

32. Città principali111


La capitale è Copenaghen, una tra le più grandi città d’Europa, altamente industrializzata, ha un porto che costituisce un crocevia tra la Penisola
scandinava e l’Europa centrale. È ricca di canali navigabili
Altre città sono: Arhus (porto commerciale, con una elevata densità demografica), Odense (sede di cantieri navali, ha dato i natali allo scrittore H.C.
Andersen)

111Sulle città si veda http://luoghidavedere.it/luoghi-da-vedere-allestero/cosa-vedere-danimarca/le-citta-piu-belle-da-visitare-in-danimarca_2313

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33. Economia112

Il Settore primario: l’agricoltura è tra le più modernizzate d’Europa (si producono: cereali, ortaggi e patate); molto produttivo l’allevamento
di suini, bovini e animali da cortile.
Settore secondario: grazie alla presenza di risorse del sottosuolo (metano e petrolio) il settore industriale è piuttosto sviluppato (industria
alimentare, siderurgica, meccanica, farmaceutica, cementifici, cantieri navali)
Settore terziario: notevoli sono le esportazioni, ben sviluppato il turismo e le reti ferroviarie.

92

112 Sull’economia danese si veda http://www.voyagesphotosmanu.com/economia_danimarca.html

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Norvegia Nome Ufficiale Kongeriket Norge

93

113

113 Cartina in http://www.voyagesphotosmanu.com/cartina_norvegia.html

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94

114

114 Mappa concettuale tratta dal sito http://www.scuolissima.com/2014/11/mappa-concettuale-norvegia.html


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I dati della Norvegia115

Superficie 323.782 Km2


Numero di abitanti 4.920.305 (2011)
On è Paese membro dell’UE
Densità di popolazione 15 ab./ km2
Forma di governo Monarchia costituzionale
Moneta Corona norvegese
PIl 84.444 $
a nord: Mar Glaciale Artico
95

a Sud: Mare del Nord (Skagerrak)


Confini
Fanno parte del territorio anche
a Est: Svezia, Finlandia, Russia

a Ovest: Oceano Atlantico (Mar di Norvegia)

Isole Le maggiori si trovanoa Nord, a poca distanza dalla costa;

115 Per ulteriori notizie si veda http://www.norvegia.cc/scheda-riassuntiva-della-norvegia.html, e http://www.unimondo.org/Paesi/Europa/Europa-


settentrionale/Norvegia/Ambienti-naturali http://www.norvegia.cc/geografia-della-norvegia.html

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Hinnøya (2.205 Km²), la maggiore,
Senja (1.586 Km²),
Langøya (850 Km²),
Sørøya (811 Km²),
Kvaløy (737 Km²)

A Nord è polare
Clima Sulle coste, nonostante la Latitudine, le temperature rigide sono mitigate dall’influsso della
Corrente del Golfo
96
All’interno è continentale
Vegetazione Foreste di conifere, tundra (a Nord), latifoglie (a Sud)

Fauna Cervi, castori, linci, lepri, volpi

Molti gli altopiani erosi dai ghiacciai


Morfologia
I rilievi con una quota superiore ai duemila metri, sono a Sud (Glittertinden 2.464 m)
(Galdhøpiggen, 2.469 m)
I Fiumi hanno corso irregolare e breve con acque abbondanti. Il più importante è il Glomma (600 km,
Idrografia
sfocia nel fiordo di Oslo).

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I Laghi (di origine glaciale), occupano circa 17 900 km² della superficie del paese.
Il lago più grande è il lago Mjøsa.
Complessiva si estendono per quasi 29.000 chilometri 101.000 con le isole)
Sono irregolari e presentano profonde e lunghe insenature, i fiordi, che raggiungono lunghezze
Coste
molto considerevoli (il più lungo, il Sognefjorden, 204 Km)

- I primi abitanti furono i Vichinghi, i lapponi e i finni (a Nord)


- IX sec. unificazione dei feudi e cristianizzazione
116
Cenni storici
- 1397: Unione di Kalmar e formazione di un unico stato, con Svezia e Danimarca
- La Norvegia diventa un possedimento svedese
97
- 1905 Indipendenza della Norvegia
- Non fa parte dell’UE
Lingue parlate Lingua ufficiale: BOKMÅL e neo norvegese
religione professata luteranesimo
Capitale Oslo, fondata nel XI secolo, ricostruita nel ‘600, con il nome di Christiania, è un centro culturale e
industriale di grande rilievo. Ospita il porto più importante della Penisola.

Berghen (caratterizzata da numerosi fiordi, è rinomata per la lavorazione del merluzzo), Trondheim
Città rinomate
(centro industriale)

116 Per la storia della Norvegia si veda http://www.norvegia.cc/storia-della-norvegia.html e https://www.visitnorway.it/la-norvegia/storia-e-tradizioni/

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Settore primario: - agricoltura poco praticata

- Allevamento di suini, visoni e renne (caratteristico della Lapponia)


- risorse: pesce e legname
Economia
- altre risorse: idroelettrica, metano, petrolio, ferro, zinco
Settore secondario: industria , meccanica, metallurgica alimentare, siderurgica
Settore terziario sviluppati turismo e attività finanziarie. Particolarmente sviluppate le reti di
comunicazione e i traffici marittimi

98

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Svezia nome ufficiale Konungariket Sverige, Regno di Svezia

99

117

117 Cartina della Svezia in http://www.voyagesphotosmanu.com/carta_svezia.html

Appunti di geografia Le Regioni europee prof.ssa Afronio Mariella


100

118

118 Mappa concettuale tratta da http://www.scuolissima.com/2014/11/mappa-concettuale-svezia.html

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I dati della Svezia119

Superficie 438 574 km2


Numero di abitanti 9 747 355 (2015)
Percentuale rispetto alla popolazione 1,9 % % (2015)
totale dell’UE
1° gennaio 1995
Paese membro dell’UE dal

Densità di popolazione ab./ km2 101

monarchia costituzionale parlamentare


Forma di governo

Moneta corona svedese (SEK)


Prodotto Interno Lordo 444,235 miliardi EUR
Confini a nord e a Ovest: Norvegia,
Fanno parte del territorio anche le isole di a Sud: Golfo di Botnia
Gotland e Öland A Nord e a Est: Finlandia
Sud-Est: Mar Baltico

119 I dati nel sito ufficiale http://europa.eu/european-union/about-eu/countries/member-countries/sweden_it

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Sud: lo stretto di Øresund divide la Svezia dalla Danimarca
Clima Freddo, con inverni rigidi ed estati brevi e fresche
Foreste di conifere
Latifoglie (querce, faggi) nelle pianure meridionali
Vegetazione
estremo Nord: tundra

Fauna Piccoli roditori (lemming), alci, renne, salmoni

Rilievi:

da Nord a Sud si distinguono tre regioni: 102


Morfologia
- Norrland: Alpi Scandinave a nord-Ovest, Altipiani ad Est

- Svealand: laghi di origine glaciale

- Götaland: Altopiano dello Småland, penisola di Scania


Fiumi: brevi e dalla portata variabile, scorrono numerosi e paralleli, da Nord-Ovest a Sud-
Est. Tra i più importanti: Torne (570 Km), Lule (al confine con la Finlandia), Göta
Idrografia
Laghi: di origine glaciale, occupano soprattutto la zona meridionale della nazione. Il più
esteso è il lago Vänern (5.650 km²)
Coste Basse e frastagliate, con insenature, soprattutto a Sud

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- Abitata da Goti e sveari, nel IX secolo si unificò nel Regno di Uppsala
Cenni storici
- 1397: Unione di Kalmar, con Svezia e Danimarca
- 1523: Gustavo Vasa la rende indipendente
- Neutrale durante la I e la II Guerra mondiale
Lingue parlate Svedese
religione professata Protestante (87% della popolazione)
Capitale:

Capitale
Stoccolma (sorta su piccole isole, nel XIII come baluardo contro le invasioni dal mare, ingloba
città-satellite)
103

Città rinomate Göteborg (rinomato porto), Malmö, Uppsala (sede di un’antica università)
Settore primario: l’agricoltura, pur modernizzata, non soddisfa il fabbisogno della nazione.
Si producono: cereali, come segale, orzo e avena, colza, patate. Si allevano suini, bovini e
renne. Si pescano salmoni

Economia Risorse del sottosuolo: carbone, torba


Settore secondario: industrie chimiche, elettroniche, farmaceutiche, meccaniche,
alimentari, petrolchimiche.

Molte sono le centrali nucleari

Appunti di geografia Le Regioni europee prof.ssa Afronio Mariella


Settore terziario: Attività finanziarie, commercio, turismo. Ben sviluppate le vie di
comunicazione, soprattutto marittime.

104

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Finlandia nome ufficiale: Suomen tasavalta (in finlandese) e Republiken Finland (in svedese)

105

120

120 La cartina in http://www.cittacapitali.it/europa/finlandia/cartina-finlandia.htm

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106

121

121 Mappa concettuale in http://www.scuolissima.com/2014/11/mappa-concettuale-finlandia.html

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I dati della Finlandia122
Superficie 338 440 km²
Numero di abitanti 5 487 308 (2016)
Percentuale rispetto alla 1,1 % (2016)
popolazione totale dell’UE
Paese membro dell’UE 1° gennaio 1995
dal
Densità di popolazione 16 ab./ km2

107
Forma di governo
repubblica parlamentare
Moneta Euro dal 1° gennaio 1999
Prodotto Interno Lordo 214,062 miliardi EUR (2016)
(PIL)
a nord: Norvegia

Confini

a Sud: Mar Baltico (Golfo di Finlandia)

122I dati in http://europa.eu/european-union/about-eu/countries/member-countries/finland_it; http://www.finlandia.ws/geografia-della-finlandia.html


Sito ufficiale della Finlandia: http://www.visitfinland.com/it/, cui si rimanda anche per i numerosi filmati proposti
Appunti di geografia Le Regioni europee prof.ssa Afronio Mariella
a Est: Russia

a Ovest: Svezia; Mar Baltico (Golfo di Botnia)

Sia le acque interne che quelle del Mar Baltico sono ricchissime di isole, le maggiori sono Åland (685 Km²), nell'omonimo
arcipelago comprendente circa 6.500 fra scogli ed isole, Kemiönsaari (524 Km²) e Hailuoto (202 Km²), per quanto riguarda
quelle marine. Discorso a parte per le isole interne, Soisalo (1.638 Km²) è la maggiore (anche in tutta Europa), ma per alcuni
Isole e arcipelaghi
non può essere considerata al 100% un'isola, poichè il livello delle acque dei diversi laghi che la circondano non è uniforme,
la differenza massima è di 6 metri; Sääminginsalo (1.069 Km²) è invece bagnata da laghi tutti allo stesso livello, ma una
108
delle sue delimitazioni è data da un canale artificiale123.
Continentale freddo: molto rigido a Nord, più mite al Sud e al centro, grazie all’azione mitigatrice dei venti di
Clima
Sud-Ovest. Le precipitazioni sono scarsee per lo più a carattere nevoso.
A Nord: tundra. Il 70% del territorio è coperto da boschi di betulle e, procedendo verso Sud, da conifere e
Vegetazione
latifoglie
Fauna uccelli selvatici, come orsi, lupi, linci, aquile, gru e cigni, nonché la specie di foche più rara al mondo124

123
I dati in : http://www.globalgeografia.com/europa/finlandia.htm
124
Per la fauna della Finlandia si veda http://www.visitfinland.com/it/articolo/la-stupenda-fauna-della-finlandia/
Appunti di geografia Le Regioni europee prof.ssa Afronio Mariella
Morfologia Solo nella parte settentrionale si trovano dei rilievi di una certa entità, ma la maggior parte della Finlandia è pianeggiante
e ricoperta di foreste (72% del Paese). L'unico rilievo montuoso vero e proprio si trova nell'estremità nord-occidentale, al
confine con la Norvegia (Halti, 1.324 m.).125
Fiumi
I fiumi principali si trovano nella parte centro-settentrionale del Paese, si tratta di Kemijoki (483 Km) e Iijoki (330 Km).

Laghi
una delle caratteristiche della Finlandia è l'enorme numero di bacini lacustri ed il loro intricato reticolo fatto di canali ed
Idrografia
isole, ne è un ottimo esempio il Lago Saimaa, che nel complesso ha una superficie di 4.400 Km², considerando tutte le sue
ramificazioni (Haukivesi, Orivesi, Pihlajavesi fra gli altri), mentre il lago propriamente detto è ampio 1.377 Km². Altri laghi
di dimensioni ragguardevoli sono l'Inari (1.084 Km²), in Lapponia, il Päijänne (1.083 Km²), il Pielinen (894 Km²) e l'Oulujärvi
(887 Km²).126
109
Partendo da est, la costa finlandese si estende dal Golfo di Finlandia alle isole Åland, per poi dirigersi verso nord fino al
Coste
termine del Golfo di Botnia. La rotta più breve per coprire tutto il percorso è di sole 660 miglia nautiche . 127
La Finlandia fu abitata da gruppi di Lapponi e successivamente invasa da Finni (da cui il nome).
Il 1154 segna l’inizio del dominio svedese, durato quasi 7 secoli e che cominciò con l’introduzione del Cristianesimo da parte
Cenni storici
del re svedese Eric. Lo svedese divenne la lingua dominante, benché il finlandese sia riuscito a riprendere il dominio durante
il XIX secolo con le spinte nazionaliste finlandesi che sono seguite al racconto nazional-epico finlandese, il Kalevala.
Nel 1809 la Finlandia venne conquistata dalle armate dello Zar Alessandro I, e rimase un granducato autonomo collegato
all’Impero russo fino al 1917.

125
In: http://www.globalgeografia.com/europa/finlandia.htm
126
ivi
127
http://www.visitfinland.com/it/articolo/navigare-in-finlandia/
Appunti di geografia Le Regioni europee prof.ssa Afronio Mariella
Il 6 dicembre 1917, poco dopo la rivoluzione d’Ottobre in Russia, la Finlandia dichiarò la propria indipendenza. Dopo un
breve tentativo di stabilire una monarchia, nel 1918 il Paese fece l’esperienza di una breve ma sanguinosa guerra civile che
avrebbe caratterizzato la politica locale per molti anni. Il 1919 vide la nascita dell’attuale repubblica finlandese.
Durante la seconda guerra mondiale, la Finlandia venne attaccata dai sovietici, che non riuscirono a invaderla, al contrario
delle vicine Estonia Lettonia e Lituania, ma combatté strenuamente contro l’Unione Sovietica due volte: durante la Guerra
d’inverno (1939-1940) e poi dal 1941 al 1944 nella cosiddetta Guerra di continuazione. A questa seguì la Guerra di Lapponia
(1944-1945) nella quale la Finlandia combatté anche contro la Germania nazista.
I Trattati di Parigi (1947) firmati con l’Unione Sovietica comportarono tuttavia ulteriori obbligazioni e restrizioni per la
Finlandia nei confronti dell’U.R.S.S. oltre a concessioni territoriali a quest’ultima di ulteriori territori finlandesi (tra cui lo
sbocco al Mare di Barents e parte della Carelia). Comunque, diversamente dalle Repubbliche Baltiche, la Finlandia riuscì a
conservare la propria indipendenza, pur con diverse difficoltà e ingerenze russe nella politica.
La Finlandia divenne membro dell’Unione Europea nel 1995 ed è l’unico Paese scandinavo ad aver adottato l’euro come 110
moneta, in sostituzione del marco finlandese. Nel 2011 anche la vicina Estonia ha adottato l’Euro 128.

Lingue parlate Ufficiali: finlandese, svedese

‹‹I Finlandesi (89%) e Svedesi (6%) costituiscono gran parte della popolazione, mentre Estoni (0,9%) e Russi (0,6%) sono
Popolazione e religioni
le due minoranze più numerose, i Sami - gli abitanti autoctoni della Lapponia - sono poco meno dello 0,2%. La religione di
professate
gran lunga più professata è quella luterana (76%), con una piccola percentuale di ortodossi (1%).

Capitale HELSINKI
620,982 abitanti
100 km di costa

128
Storia della Finlandia in: http://finlandia.ilreporter.com/finlandia/storia/
Appunti di geografia Le Regioni europee prof.ssa Afronio Mariella
Più di 300 isole129

Si possono visitare ad Helsinki:


‹‹La fortezza di Suomenlinna (letteralmente Castello della Finlandia) è un complesso di bastioni edificato su un
arcipelago di sei isole nella baia di Helsinki.
Costruita a partire dal 1748 dagli svedesi per proteggere la città dall’espansionismo russo, Suomenlinna è rimasta sotto il
controllo dell’esercito finlandese fino al 1973, dopodiché è divenuta un monumento tra i principali della città.
La fortezza è dal 1991 Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO; si raggiunge in 15 minuti con un traghetto dal centro di
Helsinki››130.

‹‹La Cattedrale luterana di Helsinki, costruita dal 1830 al 1851 in stile neoclassico, è uno dei monumenti più conosciuti e
visitati della capitale della Finlandia.
La chiesa è ispirata al Pantheon di Parigi e presenta una pianta a croce greca sormontata dalla celebre cupola, che domina
il panorama della città ed è pertanto uno dei suoi simboli più conosciuti. 111

La cattedrale si trova sulla sommità di Piazza del Senato, nel cuore del centro storico di Helsinki››131.
Tre delle quattro maggiori città finlandesi sono situate nell'area metropolitana della capitale, che accoglie 1/4 della
popolazione complessiva. Helsinki (632.000 ab., 1.220.000 aggl. urbano) è il centro principale, al secondo e quarto posto
Città rinomate
troviamo Espoo (272.000 ab.) e Vantaa (217.000 ab.), le altre città più popolate sono Tampere (226.000 ab., 325.000 aggl.
urbano), Oulu (199.000 ab.) e Turku (186.000 ab., 255.000 aggl. urbano)››.132
Economia133 Settore primario
per il 2016 il pil negativo come Agricoltura.
nei tre anni precedenti: compresa Nonostante la rigidità del clima, le rese sono buone.
la crisi del 2009, il paese ha perso Tra i cereali i principali sono l’orzo e l’avena; nelle regioni meridionali prevalgono le coltivazioni ortofrutticole e la

129
Su Helsinki: http://www.visithelsinki.fi/en/italiano, http://www.guidafinlandia.it/helsinki/cosa-vedere-a-helsinki/
130
In https://www.paesionline.it/finlandia/monumenti-ed-edifici-storici-helsinki/suomenlinna
131
In https://www.paesionline.it/finlandia/monumenti-ed-edifici-storici-helsinki/cattedrale
132
: http://www.globalgeografia.com/europa/finlandia.htm
133
L’economia finlandese in: http://www.finlandia.ws/economia-in-finlandia.html
Appunti di geografia Le Regioni europee prof.ssa Afronio Mariella
il 6% di ricchezza. l’industria ha barbabietola da zucchero.
subito un colpo duro dalla perdita Foreste.
di nokia, l’ostinazione Le foreste hanno conservato un ruolo centrale nell’economia del paese. Lo sfruttamento industriale è organizzato in
sull’austerity ha aggravato la modo da garantire la sostituzione totale degli alberi abbattuti.
situazione134 Allevamento e pesca.
L’allevamento riguarda soprattutto suini e bovini, che alimentano l’industria casearia, ma rilevante è anche quello degli
Andrea Tarquini
animali da pelliccia. Conserva una certa importanza l’allevamento delle renne, praticato nelle regioni settentrionali dalla
comunità lappone con mezzi moderni. Diffusa è la pesca, anche lacustre; il prodotto principale è lo Sprattus sprattus, una
piccola aringa pescata nel Baltico.
Risorse minerarie
I principali prodotti dell’industria estrattiva sono il rame, il cobalto e il talco (di cui la Finlandia è tra i maggiori produttori
al mondo).
Si estraggono inoltre oro a Kittilä e Orivesi, nichel a Hitura e Sotkamo, zinco a Pyhäsalmi, cromite a Kemi135
Settore secondario
.Energia e industria. 112
Sono attivi 4 reattori nucleari (un altro è in costruzione) che forniscono circa il 30% del fabbisogno elettrico del paese.
Importanti sono i parchi scientifici di Oulu, nel nord, e di Espoo, nei pressi di Helsinki. L’industria si è diversificata negli
ultimi anni, caratterizzandosi per una propensione all’esportazione superiore alla media dell’Europa occidentale. I settori
di maggior rilievo sono l’elettronica, le telecomunicazioni, la cantieristica navale, la chimica, l’industria dei carburanti e
quella dell’ICT. Resta significativo il ruolo della siderurgia. L’economia ha risentito della crisi di colossi industriali come
Nokia e dei suoi effetti sull’indotto.
Rilevanti sono le industrie del legno, della cellulosa e della carta (cartiere a Metsä Serla), di cui la Finlandia è uno dei
maggiori produttori mondiali. Tra le industrie tessili si segnalano quella cotoniera e quella laniera.
Altri comparti attivi sono quelli del cuoio, dei fiammiferi, del cemento, del tabacco, dello zucchero e del vetro136.

Settore terziario

134
Per i dati del 2016, si veda: http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2016/02/15/news/finlandia_quarto_anno_di_recessione_si_sgretola_il_dogma_del_rigore_nordico-
133527899/
135
I dati in: http://www.deagostinigeografia.it/wing/schedapaese.jsp?idpaese=063
136
ivi
Appunti di geografia Le Regioni europee prof.ssa Afronio Mariella
Principali esportazioni
(ml $ USA - 2013) 
macchinari 10 564, carta e cartone 9 903, derivati del petrolio 8 931, ferro e acciaio 6 382, apparecchiature elettriche ed
elettroniche 6 229, legname 3 148, prodotti chimici 2 811, materie plastiche 2 809, strumenti tecnici ed elettromedicali 2 731

Finanza e banche. La banca centrale è la Banca di Finlandia. La borsa di Helsinki fa parte del Gruppo NASDAQ OMX. 137

113

137
ivi
Appunti di geografia Le Regioni europee prof.ssa Afronio Mariella
Irlanda nome ufficiale Ireland, Éire

114

138

138 Cartina dell’Irlanda in http://www.voyagesphotosmanu.com/cartina_irlanda.html

Appunti di geografia Le Regioni europee prof.ssa Afronio Mariella


115

139

139Mappa concettuale dell’Irlanda in http://www.aiutodislessia.net/schede-didattiche/scuola-media/2-media/geografia-2a-media/geografia-nazioni-2a-


media/irlanda-2a-media/

Appunti di geografia Le Regioni europee prof.ssa Afronio Mariella


Irlanda (nome ufficiale Ireland, Éire), stato dell’Europa nordoccidentale, comprendente circa i cinque sesti dell’isola d’Irlanda, posta
nell’oceano Atlantico, circa 80 km a ovest della Gran Bretagna, da cui è separata dal mar d’Irlanda. La superficie del paese è di 70.273 km² e
l’estensione costiera è di 1.448 km. La capitale è Dublino.

I dati dell’Irlanda140
Superficie 69 797 km2
Numero di abitanti 4 628 949 (2015)
Popolazione in % rispetto alla 0,9 % (2015)
popolazione totale dell’UE:
Paese membro dell’UE dal: 1° gennaio 1973
116
Densità di popolazione
Forma di governo repubblica parlamentare
Capitale Dublino
Lingua parlata irlandese, inglese
Religioni professate
Moneta Euro. Membro della zona euro dal 1°
gennaio 1999
PIl 214,623 miliardi EUR (2015)

140 I dati ufficiali dell’Irlanda in http://europa.eu/european-union/about-eu/countries/member-countries/ireland_it

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1. Confini
‹’Irlanda (ingl. Ireland; irl. Éire) Una delle grandi isole costituenti l’arcipelago britannico (84.420 km2 con circa 5.120.000 ab.), situata tra 51°26′ e
55°22′ lat. N e 5°35′ e 10°21′ long. O. La bagnano a O l’Oceano Atlantico, a E il Mare d’Irlanda e i due canali, di S. Giorgio, a SE, e del Nord, a NE, che
la separano dalla Gran Bretagna. Politicamente è divisa nella Repubblica d’I. e nell’I. del Nord››141
2. Clima, vegetazione e fauna
L’isola è caratterizzata dal clima oceanico, portato dai venti atlantici che, per la frammentarietà dei sistemi montuosi, riescono a penetrare
nell’interno. La pioggia, uniformemente distribuita fra le varie stagioni, è frequente ovunque, ma più a O (Galway, 1250 mm annui) che a E (Dublino,
740 mm). Le temperature in inverno sono miti, mantenendosi al di sopra di 0 °C, mentre in estate sono generalmente fresche (Dublino: gennaio
5,4 °C; luglio 15,8 °C). Queste condizioni, con la natura calcarea del suolo, sono favorevoli alle praterie, che hanno permesso lo sviluppo dell’attività
zootecnica, tradizionale in Irlanda.
117
Caratteristica della flora irlandese è la presenza di molte specie che di norma allignano a latitudini più meridionali (Europa centrale ecc.), fatto che
si spiega con la mitezza del clima; è interessante rilevare che l’I. ha varie piante in comune con la flora cantabrica, portoghese e delle Azzorre. Il
terreno è occupato in massima parte da pascoli, con rari gruppi di specie arboree; in certi tratti il paesaggio è quasi mediterraneo per la presenza
del corbezzolo in esemplari vistosi, misto ad agrifoglio, del pari arboreo, e querce, frassini, edera, felci.

La fauna ha caratteri comuni a quella dell’intero arcipelago britannico. In generale, tutte le forme continentali europee vi sono rappresentate. È
notevole però che il numero delle specie di tutti i gruppi è minore di quello presente nelle regioni continentali di uguale estensione. Fra i Carnivori
vi sono il lupo, la volpe (Vulpescrucigera), la lontra, alcune mustele; molti i Roditori, ma il castoro è estinto. Fra gli Ungulati da notare Cervus elaphus

141 http://www.treccani.it/enciclopedia/irlanda/
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scoticus. L’avifauna è piuttosto ricca ed è costituita da specie caratteristiche dell’Europa centrale. Gli Insetti e gli Artropodi terrestri offrono
particolare interesse dal punto di vista zoogeografico per l’interpretazione dell’origine della fauna irlandese.

3. Rilievi
‹‹La parte centrale dell’isola è occupata da una grande pianura, che si affaccia con una costa bassa e uniforme sul Mare d’I., tra Dundalk e Dublino,
e si prolunga alquanto in direzione O e SO, verso la Baia di Galway e verso l’estuario del fiume Shannon, insinuandosi con lembi più o meno estesi
anche tra i rilievi della regione settentrionale. Questa pianura centrale ha un’altitudine media intorno ai 100 m (intorno ai laghi Derg e Ree meno
di 50 m). Ai margini della pianura si elevano alcune masse montuose ben distinte. In particolare, a NO si trovano i Monti Derryveagh (Errigal, 752
m), profondamente incisi e frastagliati da numerose insenature costiere, e a NE i Monti di Antrim. Tra i due rilievi chiudono la barriera i Monti
Sperrin (680 m), tra i quali si aprono la strada i fiumi Bann e Foyle. A S dell’Antrim si trovano i Monti Mourne (852 m). Altri complicati sistemi di
rilievi occupano la parte meridionale dell’isola. Questi sistemi, divisi tra loro più o meno largamente da incisioni di fiumi o da lembi della pianura 118
centrale, sono generalmente orientati da E a O (piegamento ercinico), a eccezione dei Monti Wicklow (piegamento caledoniano), costituiti da rocce
granitiche, che si allungano in direzione NE-SO, parallelamente alla costa orientale. A SO, presso la costa atlantica, il Carrantuohill (1038 m)
costituisce la più alta montagna irlandese››142.
4. Idrografia
I fiumi, per l’abbondanza e l’uniformità delle piogge, hanno un regime costante in ogni stagione; data la configurazione del rilievo, scorrono per lo
più lenti, sinuosi, espandendosi di frequente in bacini lacustri, elemento tipico/">tipico della pianura mediana. Principale tra essi è lo Shannon (365
km), il quale ha origine ai margini interni dei rilievi settentrionali e, dopo aver traver;sato l’I. centrale, sbocca con largo estuario sulla costa
occidentale; le sue acque sono sfruttate da una grande centrale idroelettrica. Sui margini interni dei rilievi meridionali, i Monti Slievekimalta e Slieve
Bloom formano un altro nodo idrografico da cui hanno origine i fiumi Barrow, Nore e Suir, i quali, insieme al Blackwater e al Lee, provenienti dai

142 Il testo sui rilievi e il territorio è tratto da :http://www.treccani.it/enciclopedia/irlanda/


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rilievi ercinici sud-occidentali, formano le maggiori arterie fluviali dell’I. meridionale. Infine, la regione montuosa settentrionale è pure solcata da
notevoli fiumi, anche questi formati ai margini della pianura centrale: il Bann, il Foyle e l’Erne, il quale riunisce una serie di laghi: Upper Lough Erne,
Lower Lough Erne. L’I. è ricca di bacini lacustri, alcuni tra i rilievi settentrionali e notevoli per la loro bellezza, altri nella pianura centrale: fra i
maggiori, il Lough Neagh (400 km2), il Lough Corrib (190 km2), il Lough Mask (85 km2).

5. Lingua e religioni Tutti gli abitanti dell’Isola dell’Irlanda parlano la lingua inglese, ma le nostre città sono ambienti molto cosmopoliti,
e probabilmente ti capiterà di sentire persone chiacchierare in una vasta gamma di idiomi, dal polacco al coreano, dal giapponese al portoghese
brasiliano... non dovrai far altro che tenere le orecchie bene aperte. In Irlanda la lingua gaelica (Gaelige, o ‘Irish’, come è nota a livello locale), è una
lingua celtica e, stando al Foras na Gaeilge (l'ente ufficiale del gaelico irlandese), è una delle “più antiche e storiche lingue scritte al mondo”. Potrai
sentire la sua cadenza poetica nelle scuole del Paese e nei negozi, pub, strade, fiere e festival delle regioni Gaeltacht, in cui si parla l'originale idioma
119
gaelico.
6. L'86,8% della popolazione della Repubblica d'Irlanda è cattolica. La seconda religione risulta essere il protestantesimo mentre la terza
è l'Islam, con 0,8%. Il 4,4%dichiara di non avere un credo religioso. Quando nel XVI secolo avvenne lo "scisma" della Chiesa inglese da quella di
Roma, la religione anglicana fu proclamata religione di Stato e i cattolici, che erano il 90% dell’intera popolazione irlandese, vennero assoggettati
dai protestanti. Il processo di protestantizzazione dell’isola si fece assai duro dopo la vittoria di Guglielmo d’ Orange (protestante) sul re cattolico
Giacomo II, avvenuta presso il fiume Boyne, nel luglio del 1690. La vittoria orangista viene commemorata ogni anno con marce che spesso si
concludono con episodi di dura violenza143.

143Tratto da http://irlanda-admin.blogspot.it/2010/10/religione.html
Per un approfondimento sulle religioni si veda http://www.irlanda.cc/religione-in-irlanda.html

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7. Cenni storici
‹‹L'Irlanda fu conquistata da popolazioni celtiche intorno al 4° secolo a.C. e sino al 12° secolo d.C. mantenne ‒ con la parentesi dell'occupazione vichinga
‒ una sostanziale autonomia. Tra il 12° e il 15° secolo fu gradualmente sottomessa al ferreo dominio dell'Inghilterra, da cui riuscì in gran parte a
emanciparsi (salvo il Nord rimasto parte della Gran Bretagna), soltanto nel corso del Novecento, dopo una lunghissima vicenda di scontri e violenze

Dalle origini alla conquista inglese

Abitata sin dalla preistoria, l'Irlanda fu conquistata nel 4° secolo a.C. dalle popolazioni celtiche degli Scoti e dei Gaeli. Rimasta ai margini del mondo
romano, si diede una rudimentale struttura unitaria e fu cristianizzata tra 5° e 6° secolo d.C. Fu quindi invasa tra l'8° e il 9° secolo dai Vichinghi, che vi
rimasero sino al 1014, quando furono cacciati dal re irlandese Brian Boru. Circa centocinquant'anni più tardi ebbe inizio la conquista dell'isola da parte 120
degli Inglesi, che proseguì nei secoli successivi nonostante la resistenza delle popolazioni locali. Alla fine del 15° secolo l'Irlanda era ormai sottomessa
alla corona d'Inghilterra. Essa aveva un proprio parlamento, che poteva però legiferare soltanto con l'approvazione dei re inglesi. In questa situazione,
prese avvio un conflitto di lunghissima durata che si protrasse, seppure in forme diverse, fino al 20° secolo.

La nascita dello Stato libero d'Irlanda

Nella prima metà del Cinquecento l'Inghilterra tentò di imporre all'Irlanda la Chiesa anglicana e il protestantesimo. Il cattolicesimo divenne allora un
elemento essenziale dell'identità irlandese e in questo quadro i conflitti tra le due parti crebbero d'intensità. Nel 1800, con l'Atto di unione, l'Irlanda
fu formalmente unita alla Gran Bretagna e lo stesso parlamento irlandese fu soppresso. Queste misure si sommavano alle pesanti condizioni di vita di
molti Irlandesi, oppressi da una minoranza di grandi proprietari terrieri inglesi e protestanti che la corona, fin dalla seconda metà del 16° secolo, aveva
insediato con la forza in Irlanda, in particolare nelle regioni nordorientali dell'isola. Nella seconda metà dell'Ottocento la situazione cominciò a mutare:

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da un lato, per il crescente attivismo dei nazionalisti irlandesi, che crearono nel 1905 il partito Sinn Féin ("noi stessi"); dall'altro lato, per l'iniziativa
dello stesso governo britannico che, con il primo ministro William E. Gladstone, si sforzò di introdurre in Irlanda la home rule, l'autogoverno, approvato
però solo nel 1910. Lo scoppio della Prima guerra mondiale ne fece tuttavia sospendere l'applicazione e pose anzi le premesse di un nuovo ciclo di
violenze in cui ebbe un ruolo cruciale l'IRA (Irish republican army "esercito repubblicano irlandese"). Alla fine, tra il 1920 e il 1921, si giunse a una
soluzione di compromesso. L'Irlanda fu divisa in due parti: sei delle nove contee dell'Ulster, situate nel Nord e in prevalenza protestanti (ma con una
consistente minoranza cattolica), continuarono a far parte del Regno di Gran Bretagna; il resto del paese, prevalentemente cattolico, ottenne invece
l'indipendenza nell'ambito del Commonwealth e assunse il nome di Stato libero d'Irlanda.

L'Irlanda nel Novecento

La nascita dello Stato libero d'Irlanda suscitò una vera e propria guerra civile tra le forze favorevoli a questo compromesso e quelle che volevano
121
l'unificazione dell'intera isola. Negli anni successivi lo Stato libero d'Irlanda si staccò del tutto dal Commonwealth: nel 1937 fu infatti proclamata la
Repubblica d'Irlanda (Eire in gaelico), che nel 1949 ottenne la completa indipendenza dalla Gran Bretagna.

A partire dagli anni Sessanta le sei contee dell'Ulster ‒ dove i cattolici, in costante crescita, rivendicavano l'unione alla repubblica irlandese e i
protestanti il mantenimento dell'unione con la Gran Bretagna ‒ divennero teatro delle violenze dell'IRA e dei gruppi terroristici protestanti,
aggravate dalla militarizzazione della regione da parte della Gran Bretagna. Tali violenze continuarono per tutti gli anni Settanta e Ottanta. Ma
andarono stemperandosi nel corso degli anni Novanta, in particolare dopo che fu siglato, nel 1998, un decisivo accordo con la Gran Bretagna, con
il quale l'Irlanda del Nord ottenne un'ampia autonomia e un parlamento dotato di poteri effettivi; nel 2005 l'IRA ha rinunciato ufficialmente alla
lotta armata. La Repubblica d'Irlanda fa parte dell'Unione europea››144.

144Testo tratto dahttp://www.treccani.it/enciclopedia/storia-della-irlanda_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/

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Città principali145

La principale cittá dell' Irlanda é senza dubbio la sua capitale, Dublino.


Accanto a questa cittá, ci sono tante altre localitá importanti, come ad esempio Cork e Galway.

Se dovessimo stilare una classifica per ordine di importanza, le principali cittá dell' Irlanda sarebbero dunque Dublino, Corl e Galway.
Dublino si localizza nella zona est dell' isola, é la capitale del paese ed anche la cittá piú popolosa.

Cork, che é stata capitale europea della cultura nell' anno 2005, si trova nel sud del paese, mentre Galway, famosissima per la sua spettacolare
baia, si trova ad ovest.

8. Economia146 122
È stata, per moltissimi decenni, una delle più deboli fra le nazioni europee, ma, a partire dalla fine degli anni ottanta, si è registrato un autentico
boom del Prodotto Interno Lordo (PIL), che fece registrare un incremento pari quasi al 7% ogni anno.

Per un approfondimento sulla storia dell’Irlanda: http://www.irlanda.cc/storia-dirlanda-sintesi-da-10000-anni-fa-ad-oggi.html e http://www.irlanda.cc/storia-


irlanda.html
145 Sulle città irlandesi si veda http://www.irlanda.cc/guida-citta-irlandesi.html
146 Economia irlandese in http://www.irlanda.cc/economia-irlandese.html e http://irlanda.ilreporter.com/irlanda/economia/Sul boom economico del 2015

http://www.repubblica.it/economia/2016/03/26/news/il_boom_dell_irlanda_corre_piu_di_tutti_ma_per_la_gente_comune_il_prezzo_da_pagare_e_stato_
troppo_alto-136325477/

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Settore primario

il settore primario è trainante nell'economia irlandese, esso ha raggiunto alti livelli con l'allevamento bovino e ovino che alimenta l'industria
lattierocasearia e di lavorazione della carne.

Settore secondario

Le industrie principali, in Irlanda, sono quelle manifatturiere (che, da sole, rappresentano circa l'80 % dell'esportazione totale), quelle alimentari
(wiskhy, birra) e quelle legate all'elettronica (quasi un quarto degli export complessivi). Essa si è sviluppata, in modo particolare, a partire dalla seconda
metà del Novecento. Una delle fabbriche più importanti irlandesi è la Guinness, produttrice di birra.

Settore terziario 123

Il settore terziario è particolarmente sviluppato nei campi di turismo e finanza, che, con la loro forte crescita negli ultimi 15 anni, hanno permesso
anche all'istruzione, alla medicina ed al commercio, di rivestire un ruolo di spessore, almeno all'interno del Paese. Si segnala un aumento del settore
privato, ed un'economia più mista, specie negli ultimi tempi.

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Regno Unito The United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland

124

147

147 Cartina in http://www.voyagesphotosmanu.com/carta_regno_unito.html


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125

148

I dati della Gran Bretagna149

148 Mappa concettuale in http://www.aiutodislessia.net/schede-didattiche/scuola-media/2-media/geografia-2a-media/geografia-nazioni-2a-media/regno-


unito-2a-media/

149 I dati ufficiali della Gran Bretagna in http://europa.eu/european-union/about-eu/countries/member-countries/unitedkingdom_it

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Superficie 248 528 km²
Numero di abitanti 64 875 165 (2015)
Popolazione in % della popolazione totale 12,8 % (2015)
dell’UE:

Paese membro dell’UE dal: 1° gennaio 1973


Densità di popolazione 252 ab/km2
Forma di governo monarchia costituzionale parlamentare
Capitale Londra
Lingua parlata spagnolo
Religioni professate Cattolica e musulmana 126

Moneta lira sterlina (GBP)


PIl 2 569 miliardi EUR (2015)

1. Confini
Il Regno Unito è formato dall’isola della Gran Bretagna, la più grande d’Europa (che comprende Scozia, Galles, Inghilterra), dal Nord dell’Irlanda
(Uster) e da circa 5000 isole (arcipelago delle Shetland, Ebridi, Orcadi).

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‹‹Il Regno Unito è bagnato a sud dal canale della Manica, che lo separa dall’Europa continentale, a est dal Mare del Nord e a ovest dal mare d’Irlanda
e dall’oceano Atlantico; a sud e a ovest l’Irlanda del Nord confina con la Repubblica d’Irlanda. Il Regno Unito è una monarchia costituzionale ed è
membro dell’Unione Europea (UE) e del Commonwealth. Ha una superficie di 244.110 km² e un’estensione costiera di 12.429 km›› 150.

2. Clima, vegetazione e fauna


‹‹La vegetazione è costituita per lo più da boschi e brughiere e praterie utilizzate per l’allevamento.
Tra gli animali, sono diffusi mammiferi come volpe, ermellino, lince, lepre, talpa e scoiattolo.
Il clima si presenta umido e mite, con inverni piovosi ed estati fresche››151.

3. Le Coste
127
Le coste britanniche, lunghe circa 7500 Km, sono per lo più alte e rocciose: sul Mare del Nord si presentano più basse; a nord sono frastagliate e
con profonde insenature, che in Scozia prendono il nome di firth, sul Canale della Manica sono formate da rocce calcaree, erose dalle maree.
4. Cenni storici
La storia della Gran Bretagna e delle sue diverse componenti ‒ l'Inghilterra, la Scozia, il Galles e l'Irlanda ‒ è stata caratterizzata sin dall'epoca
dell'invasione normanna (11° secolo) da tratti peculiari rispetto alla storia delle grandi formazioni politiche dell'Europa continentale. Questo sviluppo
particolare ha ricevuto ulteriori ed essenziali impulsi dalle rivoluzioni del 17° secolo e poi, tra Sette e Ottocento, dal trionfo dell'industrialismo e dalla
straordinaria potenza dell'Impero britannico

150Territorio della Gran Bretagna in http://www.voyagesphotosmanu.com/carta_regno_unito.html

151Clima, vegetazione e fauna in https://www.paesionline.it/panoramica-gran_bretagna/ambiente

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Dalle origini alla conquista normanna

Abitato sin dall'epoca preistorica, il territorio dell'attuale Gran Bretagna fu occupato dai Celti nel corso del 1° millennio a.C. e dai Romani a partire dal
1° secolo a.C. Inquadrato nell'Impero come provincia con il nome di Britannia, fu abbandonato dai Romani tra il 4° e il 5° secolo d.C., quando si fece
più intensa la pressione delle tribù germaniche degli Angli e dei Sassoni. Tra il 6° e il 9° secolo si sviluppò la cosiddetta eptarchia: un complesso di sette
regni anglosassoni che, poco per volta, andarono unificandosi grazie alle comuni lotte contro i Britanni, a un più generale processo di cristianizzazione
e all'iniziativa di alcuni energici sovrani quali, in primo luogo, Egberto (802-839) e Alfredo il Grande (871-899).

Tra il 9° e l'11° secolo gli Anglosassoni dovettero confrontarsi con la crescente pressione dei Danesi e poi soprattutto dei Normanni, che invasero il
paese con Guglielmo il Conquistatore. Questi, dopo la vittoria di Hastings (1066), fu incoronato re d'Inghilterra (1066-87) e diede vita a un sistema di
potere fortemente centralizzato, basato su una rigida divisione tra i vincitori normanni e i vinti anglosassoni. Grosso modo nello stesso periodo anche
128
l'Irlanda, la Scozia e il Galles si organizzarono in unità politiche in varia misura indipendenti.

Un documento fondamentale: la Magna Charta

Tra 1154 e il 1485 il Regno d'Inghilterra fu governato dai Plantageneti. Il primo sovrano inglese della dinastia ‒ dotata peraltro di ampi domini sul suolo
francese ‒ fu Enrico II (1154-89), che intraprese una vasta opera di riorganizzazione in senso centralistico del Regno. Egli entrò in contrasto con
l'aristocrazia feudale, con la Chiesa e con i rappresentanti delle città e diede inizio, grazie alla giurisdizione dei suoi tribunali, alla tradizione
della common law inglese (il "diritto comune"), vale a dire a un sistema di creazione del diritto affidato alla pratica giurisprudenziale e alle sentenze
pronunciate dai giudici in relazione a singoli casi processuali.

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Tra 12° e 13° secolo, tuttavia, i suoi successori furono costretti a scendere a patti con i ceti feudali e a emanare un documento di fondamentale
importanza per la successiva storia costituzionale inglese: la Magna Charta libertatum(1215), che riconosceva alla nobiltà, alla Chiesa e alle città
un'ampia serie di diritti e di prerogative, limitando al tempo stesso i poteri della Corona.

Nei decenni successivi fu anche creata e consolidata un'importante e duratura istituzione di rappresentanza, il parlamento, che venne suddiviso in una
Camera dei lord (in cui sedevano la nobiltà e gli ecclesiastici) e in una Camera dei Comuni (che dava voce alla borghesia cittadina). Rispetto agli sviluppi
in atto nell'Europa continentale, il potere regio mantenne ampie prerogative che risultarono ulteriormente rafforzate, dopo una prolungata crisi, al
termine dei due grandi conflitti che segnarono la storia inglese del 14° e del 15° secolo: la guerra dei Cent'anni (1337-1453), che oppose la Francia
all'Inghilterra e che costò a quest'ultima la perdita irreversibile dei propri domini sul continente, e la guerra delle Due Rose (1455-85), una guerra civile
in cui si scontrarono, per la successione al trono, le due famiglie degli York e dei Lancaster, e che si concluse con l'avvento al potere della dinastia dei
Tudor. 129

I Tudor al potere

I Tudor salirono al trono con Enrico VII (1485-1509) e rimasero al potere sino all'inizio del 17° secolo, quando Elisabetta I (1558-1603) ‒ una delle figure
più significative della storia inglese ‒ morì senza eredi. Essi riuscirono fin dal principio a dare un impulso decisivo al rafforzamento dello Stato e del
potere regio. Con Enrico VIII (1509-47), istituirono una vera e propria chiesa nazionale ‒ la Chiesa anglicana (anglicanesimo) ‒ completamente sottratta
all'autorità del papa e sottoposta a quella del sovrano. E con Edoardo VI (1547-53), legarono l'anglicanesimo al protestantesimo. Rispetto a questo
processo, il breve regno di Maria la Cattolica (1553-58) ‒ che sposò il re di Spagna Filippo II suscitando forti apprensioni nel paese ‒ segnò una brusca
inversione di tendenza. Con Elisabetta I, tuttavia, l'anglicanesimo tornò a consolidarsi, seppure nel contesto di una perdurante opposizione da parte
dei cattolici e dei puritani che, vicini al calvinismo, premevano per una riforma radicale della Chiesa inglese.

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Il regno di Elisabetta ‒ che affrontò con successo le mire aggressive della Spagna e un insieme di pericolose trame interne legate alla figura di Maria
Stuarda, regina di Scozia ‒ segnò una fase di straordinaria ascesa dell'Inghilterra, sia sul piano culturale e artistico sia soprattutto sul terreno dello
sviluppo economico e sociale e su quello della potenza marittima e coloniale del paese. Esso pose in tal modo le premesse di un primato imperiale
destinato a durare per secoli.

Le due rivoluzioni inglesi e l'Atto di unione del 1707

Subito dopo la morte della sovrana furono gli Stuart, con Giacomo I (1603-25), a salire al trono. I loro ripetuti tentativi di dare vita a un regime di tipo
assolutistico, e in alcuni momenti di restaurare lo stesso cattolicesimo, ruppero i delicati equilibri politici, sociali e religiosi dell'epoca Tudor, sullo
sfondo di una complessa situazione internazionale e di altrettanto complessi rapporti tra Inghilterra, Irlanda e Scozia (della quale gli Stuart erano
sovrani). Ne derivarono due rivoluzioni: la rivoluzione puritana di Cromwell, che nel 1649, dopo lunghi anni di guerra civile e di duri scontri tra la Corona
130
e il parlamento, portò alla decapitazione del re Carlo I (1625-49) e alla proclamazione della Repubblica, di cui Cromwell divenne la figura dominante;
e, dopo la restaurazione degli Stuart con Carlo II (1660-85) e poi con Giacomo II (1685-88), la 'Gloriosa rivoluzione' del 1688 che portò sul trono
Guglielmo III d'Orange (1689-1702) e la moglie Maria II Stuart, segnando il fallimento definitivo di ogni progetto assolutistico e l'avvento di un sistema
monarchico di tipo costituzionale e parlamentare fondato sul rispetto dei diritti civili e sulla tolleranza.

Pochi anni più tardi, nel 1707, durante il regno della regina Anna (1702-14), l'ultima sovrana Stuart, i regni di Inghilterra e di Scozia furono formalmente
unificati nel Regno Unito di Gran Bretagna il quale, un secolo più tardi, doveva diventare, in seguito a un nuovo contestatissimo Atto d'unione (1801),
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda.

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Da Giorgio I alla regina Vittoria

Gli Hannover al potere. Tra il 1714 e il 1901 la Corona rimase ininterrottamente nelle mani dei sovrani della casa di Hannover: Giorgio I (1714-
27), Giorgio II (1727-60), Giorgio III (1760-1820), Giorgio IV (1820-30), Guglielmo IV (1830-37), e la regina Vittoria (1837-1901). In questi anni
il sistema politico britannico assunse progressivamente i tratti che ancora oggi lo caratterizzano: i tratti cioè di una monarchia parlamentare
in cui il sovrano regna ma non governa, esercitando piuttosto funzioni di garanzia, e in cui i poteri di governo sono invece affidati a un primo
ministro che deve godere della fiducia della maggioranza parlamentare.

Questo sistema ‒ dominato sino al principio del Novecento dalle due forze dei whigs e dei tories e poi dei liberali e dei conservatori ‒ si impose
già nel Settecento e sopravvisse alla tempesta scatenata in Europa dalla Rivoluzione francese e dall'età napoleonica. Nel corso dell'Ottocento
andò progressivamente democratizzandosi con tre importanti riforme elettorali che ‒ nel 1832, nel 1867 e nel 1884 ‒ estesero
131
progressivamente il diritto di voto ai ceti popolari (anche se il suffragio universale maschile e quello femminile furono introdotti soltanto nel
1919 e nel 1928).

La rivoluzione industriale. Nel contesto di questa sostanziale continuità, la Gran Bretagna conobbe radicali trasformazioni sul piano dello
sviluppo economico e sociale con la cosiddetta rivoluzione industriale, acquisendo e mantenendo su questo terreno, per quasi tutto il corso
dell'Ottocento, un netto primato rispetto a tutte le altre grandi potenze europee e diventando al tempo stesso il paese per eccellenza della
borghesia e del liberismo. Grazie alla sua straordinaria potenza economica, che almeno in parte si era già affermata prima della stessa
rivoluzione industriale, la Gran Bretagna divenne infine la più grande e dinamica potenza imperiale del mondo. Questo ulteriore e decisivo
primato, già raggiunto all'epoca della guerra dei Sette anni (1756-63) e delle guerre con la Francia rivoluzionaria e napoleonica (1792-1815),
si mantenne sostanzialmente intatto per tutto l'Ottocento ‒ nonostante la perdita delle colonie nordamericane (1775-83) ‒ consolidandosi

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ulteriormente nella cosiddetta età dell'imperialismo (1870-1914). Ne fu un simbolo efficacissimo l'incoronazione della regina Vittoria come
imperatrice dell'India nel 1876.

La fine dell'impero e la nascita dello stato sociale

Al principio del Novecento, di fronte alla prepotente ascesa della Germania e degli Stati Uniti, la Gran Bretagna ‒ sotto la dinastia tuttora regnante dei
Windsor ‒ iniziò a perdere gradualmente il suo duplice primato di grande potenza economica e imperiale. Sul piano della politica interna, una
trasformazione di grande rilievo fu prodotta dalla nascita (1906) e poi dallo sviluppo del Partito laburista, che nel giro di brevissimo tempo divenne la
principale forza di opposizione al Partito conservatore (al posto del vecchio Partito liberale), riuscendo in più occasioni, dagli anni Venti del Novecento
sino ai nostri giorni, ad andare al governo con programmi in vario modo ispirati ai principi del Welfare State (benessere, Stato del). L'obiettivo era
quello di un intervento dello Stato a tutela dei diritti sociali dei cittadini, favorendo il loro accesso a beni indispensabili quali in primo luogo la salute,
132
l'istruzione e un livello minimo di reddito.

Un altro sviluppo interno di grande importanza fu legato alla questione irlandese, che fu almeno in parte risolta con la creazione nel 1921 dello Stato
libero d'Irlanda (futura Repubblica d'Irlanda) e che tuttavia doveva drammaticamente riaccendersi e protrarsi per molto tempo in relazione alla
questione dell'Irlanda del Nord.

Sul piano della politica internazionale, la Gran Bretagna partecipò alla Prima guerra mondiale contro gli imperi centrali (1914-18), uscendone vincitrice.
Risultò vincitrice anche nella Seconda guerra mondiale (1939-45) contro le potenze dell'Asse e il Giappone ‒ dopo aver tentato fino all'ultimo momento
una fallimentare politica di concessioni alla Germania hitleriana.

Nel secondo dopoguerra acconsentì senza eccessive resistenze alla dissoluzione del proprio impero coloniale. Si schierò quindi saldamente con gli Stati
Uniti negli anni della guerra fredda, mantenendo in seguito una forte vocazione atlantica e una debole vocazione europea. Tra i grandi leader che

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hanno dominato la politica britannica del Novecento si deve ricordare Winston Churchill, che governò il paese con grande determinazione negli anni
drammatici del secondo conflitto mondiale. Un ruolo di grande rilievo ha esercitato, più di recente, anche Margaret Thatcher, al governo dal 1978 sino
al 1990, che ha guidato una vera e propria offensiva neoconservatrice alla quale ha posto fine, nel 1997, la vittoria dei laburisti guidati da Tony Blair152.

5. Lingua153
L’inglese è la lingua ufficiale del Regno Unito. È considerata la lingua internazionale del mondo ed è parlata, come prima o seconda lingua da 1,5
milioni di persone.

133

Il modo con cui è parlato l’inglese varia leggermente da un paese all’altro, ma le persone di lingua madre generalmente si capiscono senza problemi
(sebbene gli americani a volte si lamentano di non poter capire gli accenti britannici regionali). L’inglese americano e quello britannico si differenziano
principalmente nell’ortografia e nella pronuncia.

152Il brano è tratto dal sito http://www.treccani.it/enciclopedia/gran-bretagna-storia-della_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/


cui si rimanda. Per ulteriori approfondimenti http://www.regnounito.net/storia_del_regno_unito.html

153 Sulle lingue del Regno Unito http://www.regnounito.net/lingue_del_regno_unito.html

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Esistono pochi dialetti nel Regno Unito, ma ci sono molti accenti regionali, alcuni dei quali sono talmente forti che possono creare delle difficoltà di
comprensione anche per le persone britanniche che provengono da un’altra regione. Per la gente che arriva nel Regno Unito, la rapidità con la quale
cambiano questi accenti da una regione all’altra è davvero sorprendente.
L’accento cockney rappresenta l’accento principale di Londra e può essere osservato nella sua piena gloria nella popolare telenovela della BBC
“Eastenders” (per sentire l’accento parlato nell’Inghilterra settentrionale [Manchester] ascoltate a “Coronation Street”). Altre città principali che hanno
forti accenti includono Liverpool e Newcastle. Questi accenti, colloquialmente conosciuti come “Scouse” (a Liverpool) e “Geordie” (a Newcastle), sono
molto ingannevoli per l’orecchio non abituato e sono accompagnati da una gamma sconcertante di vocaboli. Se vieni nel Regno Unito con l’intenzione
di migliorare il tuo inglese, queste zone sono consigliate solamente ai linguisti più esperti.
‘L’inglese standard’ (ossia ‘l’inglese BBC come è conosciuto in modo familiare) è quello che viene parlato durante il telegiornale alla televisione e alla
radio. Alle persone che lo parlano piace pensare che quell’inglese sia ‘l’inglese corretto’.
134
I britannici amano molto la loro lingua – non vedrai mai tante persone fare crucigrammi come nel Regno Unito – e credono fermamente che la loro
lingua sia l’unico inglese puro.
Altre lingue parlate in Gran Bretagna
Esistono altre tre lingue ampiamente parlate in alcune parti del Regno Unito: la lingua gallese nel Galles, la lingua gallica in Scozia e l’irlandese
nell’Irlanda del Nord. Se abiti nel Galles, i tuoi bambini a scuola saranno obbligati ad imparare il gallese. Ciò non succede in Scozia o nell’Irlanda del
Nord, dove il gallico e l’irlandese rappresentano corsi opzionali a scuola.

Città principali154

154 Immagini e testo sono tratti dal sito Sulle città della Gran Bretagna https://www.travelweare.com/magazine/le-10-citta-piu-belle-dell-inghilterra/

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L‘Inghilterra, è una delle quattro nazioni che compongono il Regno Unito. Abitata già dall’era del Paleolitico, deve il suo nome agli Angli, una delle
tribù germaniche che vi si stabilirono durante il V ed il VI secolo. Data la sua lunga ed importante storia non stupisce che l’Inghilterra sia depositaria
di luoghi davvero interessanti da visitare, ricchi di tracce del passato ma anche di modernità. Forse è per questo che la nazione britannica sia tra le
più belle da visitare in Europa. Tra le diverse vediamo quali sono le dieci cittàassolutamente da non perdere.

1. Londra

135

Le 10 città più belle d’Inghilterra, non si può che partire dalla capitale, Londra

Capitale del Regno Unito, è tra le mete preferite dei viaggiatori, per le sue tante attrazioni e bellezze: l’Abbazia di Westminster, il Big Ben, il
Parlamento, la Cattedrale di St. Paul, la Torre di Londra, Buckingham Palace, il Covent Garden, lo Shakespeare’s Globe Theater, il British Museum,
Harrods, e altro ancora. Insomma una delle città più vive, ricche di storia ma anche di modernità, in cui non ci si annoia mai, avendo sempre
qualcosa di nuovo da visitare, vivere e scoprire.

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2. Glanstonbury

136

L’affascinante Glanstonbury Tor, al centro di tanti miti e leggende


inglesi

La città è celebre per la sua antica storia, per i resti dell’abbazia, per la Glastonbury Tor e per le numerose leggende e i tanti miti associati con essa,
come ad esempio quella che connette Artù a questa città in particolare alla sua abbazia, dove i monaci dell’abbazia dissero di aver trovato le tombe
di Artù e Ginevra a sud della Lady Chapel, perduti poi durante la Riforma. La città è conosciuta anche per il Glastonbury Festival, festival di musica
pop/rock che si svolge ogni anno nel vicino villaggio di Pilton.

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3. Manchester

137

La cattedrale di Manchester vista dal Blackfriars Bridge

É la seconda città inglese più visitata dopo Londra, oltre ad offrire tante opportunità ai giovani, è famosa per il suo patrimonio musicale, la vita
notturna, i musei e l’architettura, ma è ricca anche di parchi, teatri, pub, giardini. Nata come fortezza romana, è oggi una moderna città di affari.
Molte delle cose interessanti da vedere sono gratuite, a cominciare dal Municipio e dalla Cattedrale. La città è anche meta per gli appassionati di
calcio, ospitando l’Etihad Stadium del Manchester City e l’Old Trafford del Manchester United.

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4. Canterbury

138

La magnifica Cattedrale di Canterbury

Seppure sia una piccola città è però ricca di storia, leggenda e significato: secoli di profonda spiritualità sono qui davvero tangibili. Passò da viallaggio
a cittadina durante la conquista romana per mano di Giulio Cesare e nel 55 a.C. Venne fondata come forum commerciale Situata non lontano dalla
capitale, qui meritano una visita la Cattedrale di St. Agostino, che nel 597 vi fondò la prima diocesi latina, splendido esempio di architettura gotica,
e l’Arundel Castle.

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5. Liverpool

139

Liverpool by night

A un’ora da Manchester, la città dei Beatles è una città di arte e cultura nota in tutto il mondo per essere la città dei Beatles. Da vedere è il Cavern
Club, dove il gruppo si è esibito la prima volta. Piacevole da visitare per il mare e soprattutto per l’apertura e la simpatia dei suoi abitanti, gli
Scousers, che li contraddistingue dallo stereotipo dell’inglese tipico. Da vedere in questa città sono il Museo Marittimo, la Tate Modern, il Museo
dei Beatles, le cattedrali, la straordinaria Walker Gallery e le “Tre grazie”.

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6. York

140

Il magnifico castello medievale di York

Vivace città medievale, con la sua magnifica cattedrale Yorkminster, che è anche la chiesa più grande del Nord Europa. Situata alla confluenza dei
fiumi Ouse e Foss, molti sono i luoghi storici e belli da vedere oltre alla cattedrale. Tra questi le mura di York, il York Cold War Bunker, la Holy Trinity
Church, il Theatre Royal e il magnifico castello. Inoltre, per gli appassionati di mezzi di trasporto è possibile visitare il Museo Nazionale delle Ferrovie
e lo Yorkshire Air Museum.

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7. Oxford

141

La maestosa Università di Oxford

Oxford è sede dell’ Università di Oxford, una delle più antiche e famose d’Inghilterra e del mondo. Il cuore della città, nonché centro dell’antico
borgo medievale cinto dalle mura, è Carfax, da cui si dipanano le direttrici principali. Il patrimonio architettonico di Oxford annovera molti edifici
di grande interesse storico-artistico, come: le chiese di San Michele e di Santa Maria; la Bodleian Library; lo Sheldonian Theatre, in forma circolare.

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8. Dover

142

Le White Cliffs – le bianche scogliere – di


Dover, spettacolo della natura

Questa importante città del Regno Unito, merita attenzione soprattutto per la sua prossimità alle famose “bianche scogliere” dalle quali, con un
po’ di fortuna, si può vedere la Francia. Belli da visitare sono anche il suo castello ed il porto, da cui Riccardo Cuordileone partì per la Terza Crociata.
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9. Cambridge

L’antica e prestigiosa Università di 143


Cambridge

É sede dell’altra notissima università d’Inghilterra. Da visitare le chiese di St Benet e del Santo Sepolcro, una delle quattro chiese circolari d’epoca
normanna in Inghilterra. La cappella del King’s College è uno splendido esempio di architettura gotica. Il tessuto urbano della città, che ospita parchi
e musei famosi, come il Fitzwilliam Museum ed il Cambridge Museum, è diviso dall’Università, le cui strutture sono in un’area specifica della città.

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10. Cromer

144

Bellissima la città inglese di Cromer, affacciata sul mare del Nord

Costruita su di uno sperone sul mare lungo la costa settentrionale della contea di Norfolk, è conosciuta per la sua architettura in stile vittoriano e
soprattutto per essere la città dei “granchi giganti”, o meglio detti Cromer-Crab. Una cittadina di mare davvero caratteristica, resa ancora più carina
dalla parrocchiale di S.Pietro e Paolo. In stile gotico e con una torre altissima a sovrastare la città dona una vista spettacolare verso l’infinito del
mare.
Come perdersi l’Inghilterra con le sue fortezze ed i castelli, i grandi palazzi storici, le sontuose cattedrali, le città medioevali, gli angoli pittoreschi,
le vaste foreste, i curatissimi giardini, le tradizioni senza tempo che si intrecciano con la modernità. Il tutto in un perfetto equilibrio che non guasta
mai i magnifici panorami.

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6. Economia

L’economia inglese è una delle più importanti del mondo, con un PIL medio pro capite di 22.907 £. Considerata come una economia di mercato
mista, ha da sempre adottato i principi del libero mercato e mantiene comunque un’avanzata infrastruttura di assistenza sociale. La moneta ufficiale
in Inghilterra è la sterlina, il cui codice ISO 4217 è GBP. Il sistema di tassazione in Inghilterra è molto competitivo rispetto a gran parte del resto
d’Europa, a partire dal 2009 l’aliquota di base dell’imposta personale è del 20% sul reddito imponibile fino a 37.400 £ e il 40% su ogni guadagno
supplementare al di sopra di tale importo.

L’economia d’Inghilterra è la principale i tutto il Regno Unito, che risulta essere la 18° al mondo per potere di acquisto. L’Inghilterra è uno dei leader
145
nel settore chimico e farmaceutico e nei principali settori tecnologici, in particolare nell’industria aerospaziale, l’industria delle armi e di software.
A Londra vi è la sede della Borsa di Londra, la principale borsa valori del Regno Unito e la più grande d’Europa, nella capitale vi sono la sede di
alcune delle più importanti società al mondo.

La Banca d’Inghilterra, fondata nel 1694 dal banchiere scozzese William Paterson, è la banca centrale del Regno Unito. Nata come banca privata,
dal 1946 è stato un istituto statale. La Banca ha il monopolio dell’emissione di banconote in Inghilterra e Galles, ma non in altre parti del Regno
Unito. Il governo ha delegato la responsabilità sulla politica monetaria ad essa e il compito di fissare i tassi di interesse.

L’Inghilterra è altamente industrializzata, ma dal 1970 c’è stato un declino nella tradizionale industria pesante e manifatturiera e una crescente
attenzione verso un’economia orientata ai servizi. Il turismo è diventato un settore importante, che attrae milioni di visitatori in Inghilterra ogni
l’anno.

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Le principali esportazioni sono rappresentate in particolare dai prodotti farmaceutici, dalle automobili (anche se molti marchi inglesi sono ora di
proprietà straniera, come Rolls-Royce, Lotus, Jaguar e Bentley, dal petrolio ricavato dal Mare del Nord, dai motori aeronautici e dalle bevande
alcoliche.L’agricoltura è intensiva e altamente meccanizzata e produce il 60% del fabbisogno alimentare con solo il 2% della forza lavoro. Due terzi
della produzione è dedicata al bestiame, l’altra a seminativi155.

146

155 Le informazioni in http://inghilterra.ilreporter.com/inghilterra/economia/


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Repubbliche baltiche

147

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148

156 157

156 La cartina al seguente indirizzo https://itineramundi.wordpress.com/category/lituania-lettonia-ed-estonia/

157 Mappa concettuale in http://www.scuolissima.com/2016/07/mappa-concettuale-blocco-orientale.html


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Le repubbliche baltiche, Lituania, Lettonia ed Estonia, ricoprono un’area pari a 175 mila km² e, insieme, sono abitate da appena 6 milioni di abitanti.
Quindi la densità media della popolazione è davvero bassa: su una superficie corrispondente a quasi i due terzi dell’Italia (e con una densità media
di 35 abitanti per km²) vive appena un decimo, in corrispondenza, della popolazione della nostra penisola!
La definizione di repubbliche baltiche è meramente turistica dato che i tre Stati, seppur vicini geograficamente ed accomunati dalle tristi vicende
storiche del secolo scorso, sono diversi tra loro per molteplici aspetti.
Infatti sarebbe più appropriato parlare di repubbliche baltiche relativamente a Lituania e Lettonia. Lituano e lettone sono lingue sorelle,
appartenenti alla grande famiglia delle lingue indoeuropee. Inoltre Lituania e Lettonia condividono importanti elementi del folklore e antiche
tradizioni rurali. Lituani e Lettoni d’altra parte sono i diretti discendenti degli antichi Balti, che abitavano nei primi secoli dopo Cristo e nell’alto
Medioevo le coste meridionali del Mar Baltico. L’Estonia, invece, è culturalmente e linguisticamente più prossima alla Finlandia, dalla quale è
separata da appena 70 chilometri di mare. L’estone è infatti una lingua ugrofinnica, vicina al finlandese. L’Estonia è inoltre economicamente legata
149
alla Finlandia ed è da diversi anni considerata il paese dell IT. Qui pare sia nato il software di Skype e qui hanno sede diversi centri di ricerca e
sviluppo della Microsoft, oltre che della Ericsson. Non a caso l’Estonia è anche la più ricca delle repubbliche baltiche, con un PIL pro capite che
ormai supera abbondantemente i 20 mila euro annui158.

158
http://lituaniaviaggi.com/le-repubbliche-baltiche-cosi-simili-e-cosi-diverse/

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Esercizi (competenze digitali)159

Consultando i seguenti siti,


(per la Lituania)
http://www.sapere.it/enciclopedia/Litu%C3%A0nia.html
http://europa.eu/european-union/about-eu/countries/member-countries/lithuania_it
http://www.lonelyplanetitalia.it/destinazioni/lituania
http://www.treccani.it/enciclopedia/lituania/

(per la Lettonia) 150

http://europa.eu/european-union/about-eu/countries/member-countries/latvia_it
http://www.treccani.it/enciclopedia/lettonia/
http://www.lettonia.it/
http://www.turismo.it/oltreconfine/scheda/lettonia/

‹‹ 4. Competenza digitale: Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie
159

espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare››. (fonte http://www.oggiimparoio.it/scuola-per-competenze/le-otto-competenze-europee/#digitale)

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(per l’Estonia)
http://europa.eu/european-union/about-eu/countries/member-countries/estonia_it
http://www.climieviaggi.it/clima/estonia
https://www.paesionline.it/panoramica-estonia/ambiente
http://www.deagostinigeografia.it/wing/schedapaese.jsp?idpaese=059

l’alunno tragga le informazioni che ritiene più utili per completare gli schemi che seguono le mappe concettuali:

151

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Lituania160 lingua ufficiale Lietuvos Respublika

152

161

160
Tutte le informazione sulla Lituania in http://www.sapere.it/enciclopedia/Litu%C3%A0nia.html; http://www.sapere.it/enciclopedia/Litu%C3%A0nia.html
161
Mappe concettuali in: https://sites.google.com/site/dislessiapassodopopasso2/arte/geografia/medie/europa/estonia
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I dati della Lituania

Superficie Km2
Numero di abitanti
Percentuale rispetto alla popolazione %
totale dell’UE
Paese membro dell’UE dal
Densità di popolazione ab./ km2
Forma di governo
Moneta
Prodotto Interno Lordo
a nord:
153
a Sud:
Confini
Fanno parte del territorio anche
a Est:

a Ovest:

Clima

Vegetazione
Fauna

Morfologia Rilievi
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Fiumi
Idrografia
Laghi
Coste
Cenni storici
Lingue parlate ufficiale

religione professata
Capitale

Le più popolate si trovano


154

Città rinomate
Settore primario

Settore secondario
Economia

Settore terziario

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Estonia162 lingua ufficiale Eesti Vabariik

155

162
Mappa concettuale in: http://www.aiutodislessia.net/wordpress/wp-content/gallery/geog-nazioni-picole-2-media/estonia.png
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I dati dell’Estonia

Superficie Km2
Numero di abitanti
Percentuale rispetto alla popolazione %
totale dell’UE
Paese membro dell’UE dal
Densità di popolazione ab./ km2
Forma di governo
Moneta
Prodotto Interno Lordo 156
a nord:

a Sud:
Confini
Fanno parte del territorio anche
a Est:

a Ovest:

Clima

Vegetazione
Fauna
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Morfologia Rilievi

Fiumi
Idrografia
Laghi
Coste

Cenni storici

Lingue parlate ufficiale


157

religione professata
Capitale

Le più popolate si trovano

Città rinomate
Settore primario

Settore secondario
Economia

Settore terziario

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Lettonia lingua ufficiale Latvijas Republika

158

163

163
Mappe concettuali in: https://sites.google.com/site/dislessiapassodopopasso2/arte/geografia/medie/europa/estonia
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I dati della Lettonia

Superficie Km2
Numero di abitanti
Percentuale rispetto alla popolazione %
totale dell’UE
Paese membro dell’UE dal
Densità di popolazione ab./ km2
Forma di governo
Moneta
Prodotto Interno Lordo
a nord:
159
a Sud:
Confini
Fanno parte del territorio anche
a Est:

a Ovest:

Clima

Vegetazione
Fauna

Morfologia Rilievi
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Fiumi
Idrografia
Laghi
Coste

Cenni storici

Lingue parlate ufficiale

160
religione professata
Capitale

Le più popolate si trovano

Città rinomate
Settore primario

Settore secondario
Economia

Settore terziario

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Sitografia di riferimento

http://www.cittacapitali.it

http://www.ic10bo.gov.it

http://ripassofacile.blogspot.it

http://libroblog.altervista.org/mappe-geografia-mappe-territorio-europeo/
161

http://popolazione.population.city/world/eu

http://www.guidoscuderi.it/terra/europa/superficie/superficie.htm

http://www.eca.europa.eu/it/

http://www.treccani.it

http://www.treccani.it/enciclopedia/enciclopedia_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/
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https://sites.google.com/site/dislessiapassodopopasso2/arte/geografia/medie/europa/

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