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Cultivons notre jardin

INCONTRI ITALO - FRANCESI


SUL MONDO DI DOMANI 2018 ITALIA
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Cultivons
notre jardin
INCONTRI ITALO - FRANCESI
SUL MONDO DI DOMANI

Christian Masset
Ambasciatore di Francia in Italia

Nel 2017, l’iniziativa Make our Planet great zioni concrete e pronte a partecipare all’invenzio-
again del presidente Emmanuel Macron ha volu- ne di nuovi modi di abitare, forme di mobilità, stili
to dare un nuovo impulso internazionale all’appli- di vita per rendere questa transizione irreversibile.
cazione degli Accordi di Parigi. L’appello alla mo-
bilitazione generale per il clima è stato lanciato Il ciclo «Cultivons notre jardin», che si svol-
agli Stati, ma anche alle ONG, alle aziende, alle gerà per tre mesi, dal 6 settembre al 17 dicembre,
associazioni, ai ricercatori, ai cittadini. in undici città, Mantova, Roma, Bologna, Torino,
Ferrara, Napoli, Firenze, Palermo, Bari, Genova,
In questo contesto di forte determinazione Milano, in stretto partenariato con le università
politica, proporzionale all’estrema vulnerabilità e alcuni dei più importanti festival e sedi di di-
dei nostri ecosistemi, l’Ambasciata di Francia in battiti italiani, affronterà una realtà, per non dire
Italia/Institut français Italia ha deciso di mettere un’emergenza: le città sono responsabili del
in scena nell’autunno 2018 la ricchezza del dialo- 70% delle emissioni globali di CO2; il 60% della
go italo-francese su un tema più che mai priorita- popolazione mondiale vivrà nelle città nel 2030.
rio: la lotta contro il cambiamento climatico e la Bisogna coltivare il proprio «giardino planetario»,
conservazione dell’ambiente. così come chiama il nostro pianeta il paesaggi-
sta Gilles Clément, i cui lavori hanno ampiamente
L’Italia e la Francia condividono molte del- ispirato questa iniziativa e che avremo l’onore di
le strategie da adottare a livello locale, naziona- ascoltare a Roma e a Palermo – dove si svolge
le, europeo e internazionale per salvaguardare in questi mesi Manifesta, anch’essa largamente
il futuro del pianeta. L’eccellenza della ricerca e ispirata ai suoi lavori.
dell’innovazione ecosensibili nei nostri due paesi
dimostra il ruolo di primo piano che Francia e Ita- Dal rinnovo dell’agricoltura urbana allo svi-
lia sono in grado di svolgere nella transizione eco- luppo dei giardini condivisi, passando per la rive-
logica. La presenza delle questioni ambientali nel getalizzazione delle strutture e la valorizzazione
dibattito pubblico in entrambi i paesi manifesta degli spazi aperti e quelli interstiziali: oggi emerge
l’inquietudine delle società civili, in attesa di solu- un rapporto più flessibile tra città e natura, non-

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ché nuove dinamiche tra centri, periferie e cam-
pagna. In Cina Stefano Boeri, che sarà anche lui
con noi il 24 settembre, sta dando forma a nuo-
vi progetti urbani. Utopia o necessità? Abbiamo
invitato urbanisti, architetti, paesaggisti, biologi,
filosofi, sociologi, registi, artisti, politici francesi e
italiani a riflettere insieme sull’apporto di questi
progetti in materia di riduzione dell’inquinamento,
di protezione della biodiversità, di miglioramento
del paesaggio, della sanità, del benessere, della
coesione sociale. Hanno tutti una convinzione
profonda: la necessità di inventare un modello di
sviluppo che tenga conto dell’interazione tra l’uo-
mo e la natura.

Tra gli ospiti di questo ciclo, possiamo ci-


tare anche il filosofo Bruno Latour al Festival di
Mantova, il paesaggista Pierre Donadieu all’u-
niversità di Genova, il fotografo Mathieu Pernot
all’Institut français di Milano, l’architetto Carlo
Ratti, il neurobiologo Stefano Mancuso, i presi-
denti dell’Agenzia Spaziale italiana e del CNES a
Palazzo Farnese, lo scrittore e regista Cyril Dion
alla Libreria francese di Roma, il filosofo Emanue-
le Coccia a Palermo, e tanti altri studiosi, intellet-
tuali, artisti, politici, chiamati a partecipare a una
grande diversità d’incontri.

Desidero ringraziare il nostro sponsor Edi-


son, che sostiene il dibattito sulle grandi sfide di
oggi come l’energia sostenibile, il futuro delle cit-
tà e l’abitare contemporaneo.

Mi auguro che il ciclo «Cultivons notre ja-


rdin» sia un momento appassionante di scambi
liberi e coinvolgenti sul mondo di domani.

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Dibattito p. 16
Settembre 27 settembre

Cultivons Dibattiti p. 8
Giardini condivisi: lo spazio pubblico come bene
comune
Con: Jean-Noël Consalès, Egidio Dansero

notre jardin
6 e 8 settembre
Bruno Tertrais e Bruno Latour ospiti del Torino, Urban Center
Festivaletteratura

Mantova
Festivaletteratura Ottobre
INCONTRI ITALO - FRANCESI 6 settembre: Una riga tracciata sul foglio
SUL MONDO DI DOMANI Con: Bruno Tertrais e Franco Farinelli Convegno e Esplorazione p. 18
4-6 ottobre
8 settembre: Etica e politica per il mondo di La città selvatica
domani, con Bruno Latour e Tommaso Venturini
Roma
Ex Mattatoio, Testaccio
Nell’ambito dei Dialoghi del Farnese p. 10
24 settembre Convegno
La natura, futuro delle città? 4 e 5 ottobre
Con: Stefano Boeri, Hervé Brunon Architettura del paesaggio per un urbanesimo
Modera: Antonio Cianciullo lussureggiante

Roma Roma
Palazzo Farnese Ex Mattatoio, Testaccio

6 ottobre
Convegno p. 12 Esplorazione: Roma e la Selva
24 e 25 settembre Con: Guillaume Monsaingeon, Lorenzo Romito
Il ruolo degli spazi aperti nella trasformazione
delle città mediterranee
Dibattito p. 21
Roma 7 ottobre
École Française de Rome Rallentare
Con: Nelly Pons
Modera: Marco Fratoddi
Dibattito p. 14
26 settembre Ferrara
Tecnica, ambiente e cittadinanza Festival Internazionale
Con: Francesco Luca Basile, Laura Centemeri

2018 Modera: Elena Davigo

Bologna
Mostra e dibattito
12 ottobre - 10 novembre
p. 22

Fondazione Gramsci Emilia Romagna Il giardino siciliano come metafora


Con: Emanuele Coccia

Palermo
Chiostro di San Domenico/Società Siciliana per la
Storia Patria
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Nell’ambito dei Dialoghi del Farnese p. 24 Convegno p. 32 Dibattiti p. 40 Roma, 23 novembre
19 ottobre 26 e 27 ottobre 7 e 8 novembre Incontro con Lucas Harari alla Librairie française
Smart, Sensibile, Sostenibile? Ripensare la vita Biodiversità, partecipazione e forme artistiche Focus Pierre Donadieu, paesaggista Stendhal
urbana
Con: Eric Cassar, Carlo Ratti, Nicola Delon Roma Genova e Torino Bologna, 24 novembre
Bosco temporaneo San Lorenzo Incontro con Lucas Harari all’Alliance française
Roma
Palazzo Farnese 7 novembre Nuove co-costruzioni città/natura nel
Dibattito p. 34 XXI secolo, con Roberto Bobbio e Pierre Donadieu Proiezione e dibattito p. 48
30 ottobre 27 novembre
Dibattiti p. 26 En compagnie des hommes. La preoccupazione Genova Focus Cyril Dion, ospite della «Semaine des pos-
19, 23 e 24 ottobre ecologica in Africa Università degli studi di Genova sibles»
Focus David Lopez, scrittore Con: Véronique Tadjo, Dacia Maraini Proiezione e dibattito in presenza del regista:
Domani
Bari e Roma Roma 8 novembre Progetto urbanistico e nuove iden-
Institut français Centre Saint-Louis tità del paesaggio, con Cristina Bianchetti e Pierre Roma
Bari, 19 ottobre: Incontro con David Lopez all’Al- Donadieu Institut français Centre Saint-Louis
liance française
Nell’ambito dei Dialoghi del Farnese p. 36 Torino Dibattito
Roma, 23 ottobre: David Lopez alla Libreria fran- 31 ottobre PAV, Parco Arte Vivente 27 novembre
cese Stendhal nell’ambito del Festival Italiques L’emergenza biodiversità Focus Cyril Dion, ospite della «Semaine des pos-
Con: Gilles Bœuf, Gilles Clément e Stefano Mancuso sibles»
Roma, 24 ottobre: Incontro con David Lopez Dibattito p. 42 Dibattito intorno a Petit manuel de résistance con-
all’Università Roma La Sapienza Roma 22 novembre temporaine (2017)
Palazzo Farnese La natura citata - Incontro con Philosophy
Kitchen Roma
Giornata di Studio p. 28 Con: Michele Cometa, Giovanni Leghissa, Institut Français
22 ottobre Ermanno Torre, Veronica Cavedagna Libreria Stendhal - Librairie française de Rome
Una natura a misura d’uomo: archeologia dei Novembre
giardini, archeologia dei paesaggi Torino
Urban Center 27 novembre - 1 dicembre p. 50
Napoli Conferenza p. 38 Ambiente, natura e società, cosa fare? «Semaine
Institut Français 2 novembre des possibles» in collaborazione con Actes Sud
L’uomo e la natura, un rapporto inquieto Dibattito p. 44
Con: Gilles Bœuf 23 novembre Roma
Mostra e dibattito p. 30 Rinnovo dell’agricoltura urbana e cooperazione Libreria Stendhal - Librairie française de Rome
23 e 24 ottobre Genova decentrata Institut français - Centre Saint-Louis
Déconstruction, mostra di Mathieu Pernot Festival della Scienza Con: Didier Martinet, Michela Palestra, Paolo Pileri

Milano Milano
Institut Français Proiezioni e dibattiti p. 39 Institut Français Dicembre
Palazzo delle Stelline 6, 7, 8 novembre
Nessun uomo è un’isola
23 ottobre Con: Dominique Marchais Dibattito p. 46 Nell’ambito dei Dialoghi del Farnese p.52
Opening Mostra Déconstruction 23 e 24 novembre 17 dicembre
Firenze Architettura, natura, linea chiara: Focus Lucas La Terra vista dal Cielo
24 ottobre Institut Français Firenze/Festival dei popoli Harari, fumettista Con: Roberto Battiston, Jean-Yves Le Gall
Incontro tra Mathieu Pernot e Paolo Pileri
Roma e Bologna Roma
Palazzo Farnese

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Una riga tracciata Frontiera: linea di confine tra due stati. Se ci
si attiene alla definizione del vocabolario, è sem-
sul foglio plice definire un concetto la cui sola esistenza ha
creato infiniti dibattiti e guerre, ma la realtà è mol-
to più complicata. Ci sono frontiere visibili e altre
invisibili, alcune imposte dalla conformazione del
territorio e altre decise a tavolino con carta e pen-
na, senza contare quelle economiche o culturali
che quasi mai seguono quelle che definiscono
i contorni delle nazioni. In un momento storico
segnato da guerre, istanze separatiste e migra-
zioni, a interrogarsi sul significato e il futuro delle
Aula magna dell’Università frontiere sono Bruno Tertrais, esperto di relazioni
ore 21.15 internazionali e il geografo Franco Farinelli, che
Via Angelo Scarsellini, 2 in numerosi suoi studi (L’invenzione della terra, Le
frontiere della geografia) è tornato sul concetto
di confine, accompagnati dal giornalista Valerio
Con Bruno Tertrais e Pellizzari, che per oltre quarant’anni, da inviato
Franco Farinelli speciale, ha seguito alcuni dei più cruenti conflitti
lungo le linee che separano popoli e stati.
Modera: Valerio Pellizzari
Con il sostegno di Gruppo Giovani indu-
striali Mantova.

Bruno Tertrais è un politologo francese,


vice-direttore della Fondation pour la recherche Dall’inizio dell’esplosione sempre più ver-

Bruno Tertrais stratégique (FRS). Esperto in geopolitica e rela-


zioni internazionali, si occupa di crisi e conflitti, Etica e Politica per tiginosa delle disuguaglianze negli anni ’90, fino
agli eventi odierni che riempiono i quotidiani tra

e Bruno Latour dell’analisi della politica estera degli Stati Uniti e


di questioni nucleari. Per le sue ricerche, ha rice- il mondo di domani istanze separatiste e fenomeni migratori, le clas-
si dirigenti si sono comportate come se la Storia

ospiti del vuto nel 2010 il premio Vauban dell’Institut des


Hautes Études de Défense Nationale (IHEDN).
Nel 2018 ha pubblicato Atlante delle frontiere.
dell’uomo non proseguisse verso un orizzonte
comune, relegando la questione ambientale ai
margini dei programmi governativi. Secondo il
Festivaletteratura Muri, conflitti, migrazioni (add editore) in cui af-
fronta con Delphine Papin il tema del cambia-
filosofo e sociologo Bruno Latour non si posso-
no comprendere le posizioni politiche degli ulti-
mento climatico e il modo in cui può modificare mi cinquant’anni se non si attribuisce un posto
certe frontiere esistenti. centrale alla questione del mutamento climatico.
Bisogna ripensare società ed economia tenendo
Bruno Latour è un sociologo, antropologo presente che l’ecosistema non è un oggetto da
e filosofo francese. È attualmente professore or- Basilica Palatina di dominare, ma «si insinua come soggetto terzo in
dinario presso la Sciences Po Paris e la London Santa Barbara tutte le nostre azioni». Del profondo legame tra
School of Economics (LSE). Nel 2018 ha pubbli- ore 14.45 crisi sociale e ambientale l’autore di Tracciare la
cato Tracciare la rotta, presso Raffaello Cortina rotta discute insieme a Tommaso Venturini, ricer-
Ed. (Où atterrir ? Comment s’orienter en politique,
Piazzetta S. Barbara catore presso INRIA France.
Mantova La Découverte, 2017), un saggio in cui «l’ipotesi
Festivaletteratura è che […] siamo entrati nell’epoca di un profondo Con il sostegno di Novellini.
disorientamento, che vede la terra sottrarsi a noi Con Bruno Latour e
umani come terreno di vita, reagendo alle nostre Tommaso Vanturini Organizzato da: Marella Paramatti, Festi-
Dibattiti azioni con sconvolgimenti climatici globali». valetteratura, con il sostegno dell’Institut français
Italia
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La natura,
futuro della città?

Roma
Palazzo Farnese
ore 18.30
Piazza Farnese 67

Nell’ambito dei
Dialoghi del Farnese

Stefano Boeri, architetto, Hervé Brunon, Stefano Boeri, architetto e urbanista italia- Hervé Brunon è uno storico d’arte francese, di-
storico dei giardini e del paesaggio no, ha progettato diversi waterfront, come quelli rettore di ricerca al CNRS, specialista dei giardini e del
Modera: Antonio Cianciullo, giornalista del- di Napoli, Trieste, Genova, La Maddalena, Doha, paesaggio. Dopo studi scientifici (biologia ed ecolo-
la Repubblica Marsiglia e Salonicco, con una grande attenzione gia) e umanistici (storia dell’arte, letteratura, filosofia e
ai rapporti tra medio ambiente e città. Ha ricevuto paesaggistica), è stato borsista a Villa Medici, a Roma,
Il 60% della popolazione mondiale nel 2030 molti premi internazionali per il Bosco Verticale, e fellow dell’Harvard University Center for Italian Re-
vivrà nelle città. Le città sono responsabili del che integra la vegetazione nella struttura dell’edi- naissance Studies (Firenze). Il suo lavoro si inserisce
70% delle emissioni globali di CO2. Che bilancio ficio, realizzato a Milano nel 2014. Ha partecipato nell’ambito delle «umanità ambientali», studiando l’im-
trarre dall’applicazione degli accordi di Parigi dal alla Conferenza COP21 di Parigi nel 2015, presen- maginario della natura e la poetica dei luoghi.
2015? Come rispondono le città oggi all’emer- tando il suo progetto di Città Foresta. Professore Membro del comitato editoriale della rivista Les
genza ambientale? Tra le varie soluzioni al pro- Ordinario di Urbanistica presso il Politecnico di Carnets du paysage (I Quaderni del paesaggio), Hervé
blema del riscaldamento globale, si parlerà della Milano, è stato invitato in molti atenei internazio- Brunon si occupa della rubrica «Cultiver notre jardin»
valorizzazione del patrimonio vegetale e della nali. Oggi dirige il Future City Lab della Tongji Uni- (Coltivare il nostro giardino) nella rivista Vacarme.
rivegetalizzazione dei centri urbani. versity di Shanghai. In italiano, è stato pubblicato il suo libro Giardini
di saggezza in Occidente (DeriveApprodi, 2017). Organizzato da: Institut français Italia

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L’obiettivo di questo convegno è analizzare Jordi Ballesta (CIERC/UMR LARCA), zia Cianci, Francesca Paola Mondelli, Saverio
il ruolo degli spazi aperti nelle trasformazioni del- Mayté Banzo, Damien Toublant (Université de Massaro, Giovanni Perrucci (Roma Tre), Giam-
Il ruolo degli spazi le metropoli mediterranee.
In un contesto di crescita urbana, gli spazi
Bordeaux), Laura Centemeri (CEMS-EHESS-C-
NRS), Ségolène Darly (Ladyss, Université Paris
piero Mazzocchi, Romina Ascanio (La Sapienza
e Roma Tre), Lucia Nucci (Roma Tre), Martina

aperti nella non costruiti, agricoli o naturali, sono stati a lungo


considerati spazi vuoti, abbandonati o in attesa
8 Vincennes Saint-Denis), Hélène Jeanmougin
(MES-UMR 7305), Lucette Laurens (Université
Pietropaoli (Roma Tre), Marta Rabazo Martin
(Roma Tre), Antonio Jesús Santana Guzmàn

trasformazione di urbanizzazione. Con l’avvento del paradigma


dello sviluppo sostenibile e della pianificazione
Paul Valéry-Montpellier 3), Anna Madoeuf (Uni-
versité de Tours), Najet Mouaziz-Bouchent (Uni-
(Università di Malaga), Serenella Stasi, Ste-
fano Tornieri (University Iuav of Venice), Sabrina

delle città di scala metropolitana, la prospettiva è cambiata.


Nelle aree peri-urbane, gli spazi verdi e i terreni
agricoli sono considerati come spazi multifunzio-
versité des sciences et de la technologie d’ORAN
USTO-MB), Moussalih Abdellah, Stefano de
Falco (Università degli Studi di Napoli Federico
Spagnuolo (Roma Tor Vergata), Stefano Tornieri
(IUAV)

mediterranee nali, fattori di resilienza urbana. Al contempo, in


città, la trama di spazi aperti interstiziali (parchi,
II), Luc Gwiazdzinski (Université de Grenoble),
Aziz El Maoula El Iraki (Institut National d’Amén-
Organizzato da: EFR (programma «Metro-
poli: crisi e mutazioni nell’area euro-mediterra-
lotti liberi) permette un insieme di usi che suppor- agement et d’urbanisme de Rabat), Jean-Noël nea» - 2017/2021), LIA MediterraPolis, CROMA
tano la vivibilità e la sostenibilità della vita citta- Consalès (Université Aix-Marseille), Ümmühan (Roma Tre), ANR (progetto JASMINN), con il so-
dina. Östürk (ENSA Grenoble), Monique Poulot (Paris stegno di Institut français Italia
Questo convegno è un invito a far chiarezza Ouest Nanterre La Défense), Sofiane Saadia (Uni-
sull’evoluzione di rappresentazioni, usi e norme versité Paris Diderot), Victoria Sachsé (Université Responsabili scientifici: Fabrice Jesné
degli spazi aperti metropolitani e a riflettere sulle de Strasbourg), Pascale Scheromm, Françoise (EFR), Coline Perrin, Christophe Soulard (INRA),
Roma storie degli spazi aperti, le loro specificità e le re- Jarrige (INRA), Giulia Caneva, Flavia Bartoli, Carlo Maria Travaglini, Keti Lelo, Anna Laura Pa-
École Française de Rome lazioni che intrattengono con le aree edificate, per Ilaria Zappitelli, V. Savo (Roma Tre), Francesca lazzo (CROMA)
ore 9.00-18.00 comprendere meglio i loro problemi di sviluppo e Capano (Università Napoli Federico II), Aurora
la diversità dei ruoli che possono svolgere nelle Cavallo, Filippo De Dominicis (Roma Tre), Danie-
Piazza Navona 62
trasformazioni delle metropoli del Mediterraneo. la Cinti (Università di Firenze), Maria Rita Gisotti,
Daniela Poli (Università di Firenze), Maria Gra-
Convegno
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Il dibattito intende esplorare i legami fra Francesco Luca Basile è un chimico italia-
scienza, sviluppo sostenibile e partecipazio- no, professore associato di Chimica industriale
ne collettiva. Numerose mobilitazioni cittadine all’Università di Bologna. Responsabile del grup-
hanno cercato di mettere in risalto la necessità po Ambiente per Coalizione Civica per Bologna,
di uno scambio democratico attorno a problemi è particolarmente legato all’iniziativa Aria Pesa,
che, a prima vista, potevano sembrare riservati volta a misurare in un modo capillare e parteci-
ai soli specialisti o presentarsi come esenti da pativo la qualità dell’aria a Bologna. È anche inter-
implicazioni politiche. Così sono nate le proteste venuto sulla questione del passante autostradale
contro l’ampliamento dell’aeroporto di Malpensa di Bologna.
o la realizzazione del passante di Bologna. Come
mostra l’iniziativa bolognese Aria Pesa, coordina- Laura Centemeri è una ricercatrice in so-
ta dal professore Basile e volta ad un campiona- ciologia ambientale. Si occupa di problemi am-
mento collettivo del biossido di azoto nell’aria, i bientali e mobilitazioni sociali; è autrice di un li-
cittadini possono investire in prima persona in bro sul disastro di Seveso (Ritorno a Seveso. Il
un campo che concretamente riguarda tutti. La danno ambientale, il suo riconoscimento, la sua
nascita e lo sviluppo di questi movimenti – che riparazione, Bruno Mondadori Editore, 2006). Ha
spesso stentano ad imporsi nel dibattito pubbli- lavorato in centri di ricerca in Italia e in Portogal-

Tecnica, ambiente co – si collegano a questioni centrali del nostro


tempo, dalla qualità della vita all’organizzazione
lo; attualmente è in Francia presso il CNRS, dove
svolge ricerche sul movimento «glocal» della per-

e cittadinanza dei mezzi di produzione e alla distribuzione della


ricchezza.
macultura.
Si è interessata ai processi di partecipazio-
ne in relazione all’inquinamento o alla pianifica-
zione industriale, come nel caso dell’ampliamen-
to dell’aeroporto di Malpensa.

Organizzato da: Fabien Coletti, Lettore di


scambio Università di Bologna/Institut français
Italia, in collaborazione con Maria Chiara Sbiroli,
Fondazione Gramsci Emilia Romagna, e Aurélie
Rambaud, direttrice Alliance française Bologna
Bologna
Fondazione Gramsci
Emilia Romagna
ore 17.15
Francesco Luca Basile, chimico e Laura Centemeri, sociologa
Via Mentana 2 Modera: Elena Davigo, storica, Università degli studi di Firenze

Dibattito

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Giardini condivisi:
lo spazio pubblico
come bene comune

Torino
Urban Centre
ore 18.00
Piazza Palazzo di Città 8/F

Dibattito

Jean-Noël Consalès, urbanista e


Egidio Dansero, geografo

Cosa rappresenta l’agricoltura urbana oggi? urbanisti nell’ambito di un progetto di ricerca na- Jean-Noël Consalès, urbanista e ricercato- Torino. È specialista di sviluppo sostenibile e del-
Qual è la sua importanza economica? Cosa signi- zionale: con carte, disegni, foto, e cinque itinerari re francese in agricoltura urbana, è docente uni- le problematiche legate all’agricoltura urbana. Ha
fica da un punto di vista ambientale e sociale? In adatti alle famiglie per scoprire Marsiglia oltre i versitario presso l’Università d’Aix-Marseille. Le partecipato al progetto Atlante del cibo di Torino
questo incontro dedicato alla questione degli orti sentieri comunemente percorsi; per delineare un sue ricerche si concentrano sui rapporti tra città Metropolitana.
urbani, Jean-Noel Consalès e Egidio Dansero, a nuovo modo di guardare, abitare e organizzare le e natura e sulla mobilitazione della natura nei pro-
partire dai risultati delle loro ricerche più recenti, nostre città. Grazie alla ricchezza e alla comples- getti urbanistici e paesaggistici. Ha coordinato il Organizzato da: Benoît Monginot, Lettore
cercheranno di proporre delle risposte a questi sità delle sue relazioni con la natura, Marsiglia progetto interdisciplinario JASSUR (Jardins AS- di scambio Institut français Italia/Università di
quesiti. rappresenta un laboratorio privilegiato per stu- Sociatifs Urbains - Orti associativi urbani) sull’e- Torino, in collaborazione con Valentina Campana,
Negli ultimi dieci anni la questione della diare l’insolita distribuzione delle interazioni tra il mergere degli orti associativi nelle città, sul loro Giulietta Fassino, Urban Center Torino
«natura in città» si è imposta all’attenzione di ur- mondo urbano e il mondo naturale. Al di là dei ruolo e uso. È stato coautore di Petit Atlas d’une
banisti, ecologisti, operatori culturali. Nell’opera suoi paesaggi naturali spesso esaltati – spiagge, ville-nature. Jardins urbains et cultures buisson-
collettiva Petit Atlas d’une ville-nature. Jardins colline, calanche – Marsiglia nasconde, all’inter- nières à Marseille, Ed. Wildproject, 2017 (Piccolo
urbains et cultures buissonières à Marseille (Edi- no stesso del tessuto urbano, una moltitudine di Atlante di una città-natura. Giardini urbani e cultu-
tions wildproject, 2017), Jean-Noël Consalès rac- spazi naturali pubblici o privati, ma anche terre- re originali a Marsiglia).
coglie pratiche convergenti, provenienti da questi ni incolti, interstizi che permettono a numerose
mondi differenti, per proporre un nuovo modo di piante e animali di vivere tra noi. Egidio Dansero è professore di geografia
vedere e di fare la città. Questo atlante è stato economico-politica presso il Dipartimento Cul-
realizzato da un gruppo di ecologisti, sociologi e ture Politica Società dell’Università degli Studi di

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gen (Michael Van Valkenburg Associates, New
Lungi dall’essere un ossimoro che è sem-
pre stato nella civiltà occidentale, la «natura urba- Architettura del York), Günther Vogt (Vogt Landschaftsarchitekten,
Zurigo), Laura Zampieri (CZ studio, Venezia), e i
na» è oggi ampiamente rivendicata dalla cultura
contemporanea come il migliore degli antidoti, paesaggio per moderatori Daniela Colafranceschi (Mediterranean
University, Reggio Calabria), Isotta Cortesi (Federi-
sempre che ancora si ambisca a salvare il pia-
un urbanesimo co II University, Naples), Gabriele Paolinelli (Univer-

La città neta, afflitto dagli eccessi dell’urbanizzazione.


La presenza del selvatico in città è forse l’ultima
lussureggiante
sity of Florence)

selvatica frontiera di questa tendenza, perché rappresenta


senza dubbio la più «naturale delle nature» che
siamo in grado di immaginare e l’estremo oppo-
Mathieu Gontier è un paesaggista francese,
cofondatore nel 2010 di Wagon Landscaping, con
François Vadepied. Dopo studi di lingua russa e di
sto di tutto ciò che è urbano. Tra i progettisti, gli belle arti, è stato allievo dell’École du paysage de
studiosi, artisti, scienziati, imprenditori, politici Versailles, dove oggi insegna ed è direttore degli
che se ne occupano, alcuni hanno sposato que- studi per la sede di Marsiglia. Nei suoi progetti, cer-
sta prospettiva come l’unica via per la redenzione ca di unire le belle arti e la paesaggistica. Si occupa
urbana, sfoderando con un certo piglio ideologi- dello sviluppo di Wagon Landscaping nella regione
co le armi della biodiversità e dell’ecologia; qual-
Roma francese di Provence-Alpes-Côte d’Azur e in Russia.
cun altro ha abbracciato la causa della compre- Ex Mattatoio, Testaccio François Vadepied è un paesaggista, carto-
senza tra la selva e la città come un’occasione ore 9.00 - 18.00 grafo e geofisico francese. Dopo più di dieci anni
Roma opportunistica per nuovi prodotti di successo nel Piazza Orazio Giustiniani, 4 di lavoro nell’ambito della cartografia e dei Siste-
Ex Mattatoio, Testaccio mercato urbano globale; altri ancora, al contrario, mi d’Informazione Geografica, è entrato nel 2003
Piazza Orazio Giustiniani, 4 sono molto scettici e diffidenti. Ciò che è certo, all’École du paysage de Versailles (ENSP), dove oggi
è che è il momento di riconsiderare il selvatico Convegno insegna. Nel 2010 ha cofondato Wagon Landsca-
e, per suo tramite, ripensare la città in relazione ping con Mathieu Gontier. Nei suoi progetti cerca di
Convegno e Esplorazione ai valori etici ed estetici della società del nostro Il relatore Fabio Di Carlo (La Sapienza Univer- unire la creatività paesaggistica con una forte atten-
tempo. Vent’anni dopo la conferenza di Parigi sità di Roma), Andrea Filpa (Università Roma Tre), zione ai luoghi e alla loro storia.
Sauvage dans la ville. De l’inventaire naturaliste Francesco Ferrini (Università di Firenze), Teresa
à l’écologie urbaine e dieci anni dopo il simposio Galì Izard (GSD, Harvard University), Mathieu Gon- Organizzato da: Annalisa Metta e Maria Livia
di Dumburton Oaks Designing Wildlife Habitats, tier e François Vadepied (WAGON landscaping, Olivetti, Università Roma Tre, in collaborazione con
LA CITTÀ SELVATICA intende rinnovare il dibatti- Parigi/Marsiglia), Giovanni Longobardi (Università Fiona Lejosne, Lettrice di scambio e Claire Mille,
to, attraverso un convegno internazionale e un’e- Roma Tre), Franco Panzini (IUAV, Venezia), Martin ex-Lettrice di scambio Università degli studi Roma
splorazione nella selva di Roma. Schmitz (Atelier Loidl, Berlino), Jason Siebenmor- Tre/Institut français Italia
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Esplorazione: Guillaume Monsaingeon è un filosofo e cu-
ratore d’arte francese. È stato direttore dell’Audi-

Roma e la selva torium del Louvre, e direttore del Centre culturel


français a Roma. Attualmente insegna filosofia a
Marsiglia. I suoi lavori si concentrano sulla carto-
grafia e sui rapporti tra arte, cartografia e spazio
urbano. Ha fondato l’OuCarPo, Ouvroir de carto-
Guillaume Monsaingeon, filosofo e
graphie potentielle (Opificio di cartografia poten-
Lorenzo Romito, architetto ziale).

Lorenzo Romito è un architetto, artista e


curatore d’arte italiano. È il cofondatore di Stalker
(1995), Osservatorio Nomade (2002), Primavera-
romana (2009) e Stalker Walking School (2012).
Rallentare
Roma Con Stalker ha partecipato alle principali mani-
ore 10.00 festazioni d’arte e di architettura in Europa e nel
mondo, come la Biennale di Venezia (2000, 2008,
2014), la biennale d’arte europea Manifesta a Lu-
biana (2000), la Triennale di Milano (2006) e la
Convegno
Quadriennale di Roma (2006). Ha insegnato in
corsi, master, seminari e workshop in diverse uni- Sopravvissuta ad un burn-out, un vero e
Una passeggiata collettiva nella parte sel- versità d’arte e di architettura del mondo. È stato Ferrara proprio crollo fisico e psichico in Choisir de ra-
vatica di Roma, per osservarla da diversi punti di vincitore del Prix de Rome presso Villa Medici Festival Internazionale lentir (Scegliere di rallentare, Actes Sud/Kaizen,
vista e per indagare la natura selvatica della città (2000-2001). collana «Je passe à l’acte», 2017), Nelly Pons ci
facendone esperienza diretta.
ore 14.30 accompagna passo dopo passo nella scoperta
Il selvatico è un rifugio in una città ovunque Cura e organizzazione di questa nuova relazione particolare che ci uni-
controllata e anestetizzata dall’isteria della sicu- Francesco Careri Dibattito sce al mondo. Condivide qui, le tappe della sua
rezza e dalla paura della diversità. L’obiettivo prin- riflessione e della sua esperienza per imparare a
cipale di questa esplorazione è sperimentare che Guide vivere al passo con i tempi, pur prendendosi del
il tema del confronto non è «natura contro città», Lorenzo Romito (Stalker, Noworking) Nelly Pons, giornalista tempo per sé. Perché se il mondo non smette di
o «naturale contro artificiale», ma uno spettro di Guillaume Monsaingeon (OuCarPo, Ouvroir Modera: Marco Fratoddi accelerare, la sola leva su cui possiamo agire è
mediazione ampio, aperto, concreto e accogliente. de cartographie potentielle) noi stessi.
«Non c’è tempo», «oberati», «in ritardissi-
mo», «sovraccarichi di lavoro»… Crescita illimita- Nelly Pons ha problematizzato i modelli di
ta, consumo eccessivo, iperconnettività, aumenti vita dominanti attraverso numerosi lavori, tra cui
di rendimento e produttività… la fondazione e la realizzazione del festival Entre
Nella sua costante ricerca del sempre di tradition et modernité. Dopo essere stata balle-
più, il mondo moderno ci costringe ad una brama rina, giornalista, assistente dell’attivista Pierre
smaniosa del possedere e del riuscire. Una corsa Rabhi e direttrice dell’associazione Terre & Hu-
sfrenata in cui è inevitabile lo sfruttamento: del manisme, oggi si dedica alla scrittura. Per la casa
pianeta, delle sue risorse naturali, e perfino degli editrice Actes Sud ha firmato Choisir de ralentir e
uomini. Di fronte ad una tale constatazione, solo Débuter son potager en permaculture («Je passe
una reazione: rallentare. Presentato qui come à l’acte», Actes Sud, illustrazioni di Pome Bernos),
una risposta, una scelta lungimirante di fronte in cui la permacultura è presentata come un’e-
alla corsa sfrenata del mondo, il rallentare è mol- sperienza concreta e personale, ma anche come
to più di un semplice strumento al servizio del una filosofia cui ricorrere in molteplici situazioni.
nostro benessere. È letteralmente un’arte di vive-
re, che ci invita a riprendere il potere sulle nostre Organizzato da: Luisa Ciffolilli e Chiara Niel-
esistenze: una pratica cosciente che si decide, si sen, Festival Internazionale Ferrara, in collabora-
trasmette e si apprende. zione con Institut français Italia
20 21
Il giardino siciliano
come metafora

Palermo
Chiostro di San Domenico
Società Siciliana per
Emanuele Coccia, filosofo (EHESS) e au-
tore, Édith de La Héronnière, scrittrice, Angelo la Storia Patria
Pitrone, fotografo, Giuseppe Barbera, professo- Piazza San Domenico 1
re di colture arboree all’Università degli Studi di
Palermo, Gaël Le Bihan, fotografa, Anthony Car-
cone, artista sonoro, Christian Schreckenberger, Mostra e Dibattito
scultore

Incontro, incrocio, intreccio: il giardino di-


venta metafora delle sfide che l’Europa e la Sicilia
si trovano ad affrontare nell’età contemporanea.
L’Institut français e il Goethe-Institut di Palermo
invitano artisti e pensatori francesi, tedeschi ed
italiani ad aprire una prospettiva interdisciplinare
sul tema della coesistenza, indagare il legame tra Giuseppe Barbera è un agronomo italiano,
natura e politica e sviluppare spazi ed occasioni professore ordinario di Colture arboree all’Uni-
per pensare e praticare il bene comune. versità di Palermo. Si occupa di alberi, sistemi e
Il progetto – che include una mostra con paesaggi agrari. È stato responsabile e consulen-
opere di artisti provenienti dalla Francia, dalla te di diversi progetti di ricerca e ha curato il re-
Germania e dalla Sicilia, e una tavola rotonda – fa cupero del Giardino della Kolymbetra nella Valle
parte del programma collaterale di Manifesta 12. dei Templi e del giardino Donnafugata nell’isola
di Pantelleria.
È stato membro del Consiglio del Parco
Emanuele Coccia è un filosofo italiano. della Valle dei Templi (2000-2009) e assessore al
Specialista di filosofia medievale e di Averroè, in- Verde del Comune di Palermo (2012-2014). Tra i
segna all’École des Hautes Études en Sciences suoi ultimi libri, Pantelleria. Di luce e di vento, di
Sociales (EHESS, Parigi) dal 2011. I suoi libri si pietra e di fiori (Rizzoli, 2016) e Abbracciare gli al-
confrontano con il nostro rapporto con la realtà: beri (2a edizione, Il saggiatore, 2017).
La vita sensibile (Il Mulino, 2011), Il bene nelle
cose (Il Mulino, 2014), sull’estetica della pubbli- Organizzato da: Eric Biagi, Institut français
cità. Palermo e Heidi Sciacchitano, Goethe-Institut, in
Ha pubblicato nel 2016 La vie des plantes. collaborazione con il Verein Düsseldorf-Palermo
Une métaphysique du mélange, presso Payot et e l’Università di Palermo, con il sostegno dei Mi-
Rivages (La vita delle piante. Una metafisica della nisteri degli Esteri di Francia e Germania (Fonds
mescolanza, Il Mulino, 2017). Franco-Allemand)

22 23
Eric Cassar è un architetto e ingegnere
francese, fondatore dello studio Arkhenspaces.
Ha sviluppato la visione d’un’«architettura sotti-
le», con l’integrazione del digitale nell’architettura
e nella ricerca d’una progettazione urbana soste-
nibile e artistica.
Nel 2010, ha ricevuto il Premio in architettu-
ra dell’Académie des Beaux-Arts (Prix Pierre Car-
din) e nel 2017 il Grand Prix européen Smart-city
Le Monde per il suo progetto Habiter l’infini (Abi-
tare l’infinito).

Nicola Delon è un architetto francese,


membro fondatore di Encore Heureux, équipe
responsabile del Padiglione francese alla Bien-
nale Internazionale d’Architettura di Venezia nel
2018. Ha cominciato i suoi studi di architettura a
Tolosa, continuando all’Università di Montréal e
alla McGill University, terminandoli alla scuola di
architettura Paris La Villette. Vincitore del Nouve-
aux Albums des Jeunes Architectes, è stato nel
2015 ambasciatore rappresentante dell’architet-
tura alle Assises de la Jeune Création.

Carlo Ratti è un architetto e ingegnere ita-


liano. È partner fondatore dello studio interna-
zionale di design e architettura CRA-Carlo Ratti
Associati e insegna presso il Massachusetts In-
stitute of Technology di Boston, USA, dove diri-
ge il Senseable City Lab. Lavora su progetti che
mirano a creare un nuovo rapporto tra persone,
tecnologie e città: in una TED Talk del 2011, ha
elaborato l’idea di un’architettura «che percepisce
e risponde». Due tra i suoi progetti – Digital Water
Pavilion e Copenhagen Wheel – sono stati inclusi
nella lista delle «Migliori invenzioni dell’anno» dal-

Smart, Sensibile, Sostenibile? la rivista Time (2007 e 2014).

Ripensare la vita urbana Roma


Organizzato da: Institut français Italia

Eric Cassar, architetto, Carlo Ratti, architetto,


Palazzo Farnese Nicola Delon, architetto
ore 18.30
Piazza Farnese 67
Se il digitale ha profondamente rivoluzio- colare, di porre in relazione tra loro gli spazi, ma
nato il nostro approccio al mondo, potrebbe an- anche gli spazi e chi li occupa, e di conseguenza
che avere un’incidenza sulla nostra comunità, anche tutti quelli che occupano tali spazi, cre-
Nell’ambito dei
attraverso i nostri insediamenti. Nuovi progetti di ando nuovi modi di abitare la città ma anche di
architettura, che integrano le tecnologie digitali, condividerla. Dialoghi del Farnese
cominciano ad emergere, permettendo, in parti-

24 25
Focus David Lopez
scrittore

Bari e Roma

Dibattiti

Bari
Alliance française
ore 19.00
Via Marchese di Montrone, 39

Roma
Libreria francese Stendhal
nell’ambito del Festival Italiques
«…E Candide dice sì, è proprio così, sai, ma […], classe media in una villetta tra i ragazzi di pe- do che conosceva un tizio così che ha mandato
ore 19.00 la cosa più importante è coltivare il proprio giar- riferia e i borghesi del centro di Nemours. Oggi tutto affanculo e si è messo a fare il contadino,
Piazza di S. Luigi de’ Francesi, 23 dino». si parla di suburbano, che è una parola ibrida. ma Lahuiss dice che non è esattamente di quel-
Il primo romanzo di David Lopez, Fief, Seuil, Non esiste un termine specifico per designare lo che si tratta.» (Fief, p. 54) Ma di cosa si tratta
2017 (Premio Inter e Premio Primoli 2018), pub- quest’entre-deux». Si parlerà della scrittura della esattamente? Questi incontri a Bari e a Roma ci
blicato l’anno scorso, è stato senza dubbio uno città e dei suoi paradossi, delle «giungle» (Fief), daranno l’opportunità per discuterne.
dei fenomeni più importanti nel mondo letterario cioè i buchi che la natura si scava a volte nella
francese degli ultimi anni. Si tratta sia di un’esplo- rete urbana, zone indefinite che sfaldano le fron- Organizzato da: Renaud Lejosne, Lettore di
razione molto accurata dell’entre-deux urbano, tiere tra campagna e città. L’autore leggerà inoltre scambio Università degli Studi di Bari Aldo Moro/
dei margini e degli interstizi della città, sia delle dei brani del suo libro. «E l’ultima frase del libro è Institut français Italia, in collaborazione con Do-
Roma relazioni tra questa, i giardini, le aree in abban- quando, praticamente, arriva il padrone e dice che menico D’Oria (Alliance Française Bari), Martine
Università Roma La Sapienza dono, ecc. Il libro, che mostra inoltre un lavoro la vita è ben fatta, perché se Candide non avesse Van Geertruijden (Roma La Sapienza), Marie-Ève
ore 13.00 affascinante sulla scrittura e sull’oralità, verrà vissuto tutte ’ste cose, beh, non sarebbe qui oggi Venturino (Libreria Stendhal - Librairie française
discusso in occasione di questa tavola rotonda. così a far crescere dei ravanelli, e Candide dice sì, de Rome), Fondazione Primoli
In un’intervista per Mediapart, Lopez si presenta è proprio così, sai, ma la cosa più importante è
così: «Cresciuto da genitori funzionari pubblici coltivare il proprio giardino. Poto reagisce dicen-
26 27
Una natura a misura d’uomo:
archeologia dei giardini,
archeologia dei paesaggi

Napoli
Institut Français
ore 16.00
Via Francesco Crispi 86

Giornata di studio

Il Centre Jean Berard e l’Institut français di Stéphanie Wyler è una storica e archeolo-
Napoli propongono un ciclo di tre interventi sul ga francese. È professoressa di storia e archeolo-
tema dell’interazione tra l’uomo e la natura nelle gia dei mondi romani all’Université Paris-Diderot
case, nelle città e nel territorio nell’antichità gre- Paris-VII. Le sue ricerche si concentrano sulle
co-romana. I relatori, attraverso la storia della pit- immagini dionisiache e le rappresentazioni della
tura e l’archeologia dei giardini e dei paesaggi, natura nelle ville antiche.
offriranno tre prospettive diverse avvalendosi di
una convergenza di discipline e di metodi scien- Amina-Aïcha Malek è un’architetta e arche-
tifici, da confrontare non solo con la percezione ologa francese, esperta in scenografia, giardini e
che gli Antichi avevano del loro ambiente natura- Maghreb antico. Le sue ricerche si concentrano
le e con gli interventi che avevano immaginato e sullo studio dello spazio pittorico nel mosaico
realizzato per riorganizzarlo, sfruttarlo e abitarlo, antico, sull’arte e la natura nelle Domus romane
ma anche con le trasformazioni che questo am- dell’Africa romana, sui mosaici della Città bassa
biente subisce e di cui ora più che mai è urgente di Lambaesis e sulle loro grandi ed esuberanti
parlare. composizioni vegetali.

Alfonso Santoriello è un archeologo e ar- Organizzato da: Claude Pouzadoux, direttri-


chitetto italiano, ricercatore presso l’Università di ce del Centre Jean Bérard, in collaborazione con
Salerno. In particolare, i suoi lavori e i suoi pro- Institut français Napoli e Institut français Italia
getti di ricerca si concentrano sull’Archeologia
dei paesaggi. Collabora con le Soprintendenze
Archeologiche della Calabria, della Puglia, delle
province di Salerno, Avellino, Benevento e Caser-
ta e con la Soprintendenza di Napoli e Pompei.

28 29
Déconstruction Milano
Institut Français
Palazzo delle Stelline
Corso Magenta 63

Le grand ensemble raggruppa tre serie


di fotografie su di uno stesso soggetto. Il titolo

Opening Mostra dell’opera, al singolare, fa riferimento allo stesso


tempo all’insieme iconografico che le immagini

Déconstruction costituiscono e ai quartieri di edilizia popolare


costruiti nella periferia delle grandi città francesi
tra gli anni ’50 e ’70. Le grand ensemble confronta
l’utopia e la sua distruzione attraverso le tre serie
di fotografie.

Implosione. La foto in grande formato mo-


stra frontalmente la distruzione di un edificio du-
ore 18.00 rante degli interventi di rinnovamento urbano.

Il migliore dei mondi. Realizzate a partire da


Mostra e dibattito cartoline edite tra gli anni ’50 e ’80, queste imma-
gini dei grands ensembles (grandi edifici di edilizia
popolare) evocano la modernità urbana che incar-
navano nel momento in cui sono stati costruiti,
privi della stigmatizzazione di cui oggi sono og-

Incontro tra getto. Grazie alla scelta della panoramica è pos-


sibile la resa dell’immensità di queste costruzioni

Mathieu Pernot, nel momento in cui si sono innalzate al cielo. sul quartiere di Villeneuve a Grenoble. Quest’ultimo
costituisce l’ultima serie dei lavori che l’autore ha re-
del suo lavoro, come ha recentemente dimostrato
in Stalingrad (2016).

fotografo e I testimoni. Gli ingrandimenti delle cartoline,


realizzati dal fotografo, fanno emergere le silhouet-
alizzato sui grandi complessi di edilizia popolare a
partire dal 2000. Sui piani tracciati da un architetto Paolo Pileri è professore di pianificazione e

Paolo Pileri, te imprecise degli abitanti di questi luoghi. L’ingran-


dimento di tali figure sembra aver permesso il loro
alla fine degli anni ’60, Mathieu Pernot realizza dei
collage con le fotografie del quartiere scattate dopo
progettazione urbanistica al Politecnico di Milano.
Le sue ricerche si concentrano sul tema del suolo

urbanista insorgere. La dimensione ridotta di queste esisten-


ze contrasta con l’immensità degli edifici che le
più di cinquanta anni. Pernot accosta due rappre-
sentazioni di uno stesso spazio per creare una dop-
e delle questioni ambientali, ecologiche e paesaggi-
stiche nella pianificazione territoriale e urbanistica.
ospitano. pia iconografia del luogo. Il disegno del progetto e la È anche stato l’ideatore e responsabile scientifico
fotografia del reale si scontrano tra loro per rappre- di VENTO, un progetto di territorio attraverso una
Infine, questo trittico gioca sull’intreccio del- sentare un’archeologia visuale della città. dorsale cicloturistica tra Venezia e Torino lungo il
le temporalità: l’istante violento dell’esplosione, il Po. Coautore nel 2017 con Matilde Casa di Il solo
lungo tempo dell’espansione e dell’urbanizzazione Mathieu Pernot è un fotografo francese. soprattutto, Cercasi «terreno comune»: dialogo tra
durante il cosiddetto glorioso trentennio e il tempo Borsista a Villa Medici, a Roma nel 1999, e a Casa un sindaco e un urbanista, Altreconomia, 2017, ha
ore 18.30
biografico che si misura attraverso i momenti vissu- Velazquez, a Madrid nel 2003, ha vinto il Premio Na- pubblicato nel 2018 100 parole per salvare il suolo.
ti in questi luoghi dai testimoni. Ma si tratta anche dar nel 2013 e il Premio Niépce nel 2014. Una parte Piccolo dizionario urbanistico-italiano, presso Altre-
delle tracce di queste esistenze che scompaiono importante della sua opera ha avuto come oggetto conomia.
Mostra e dibattito
sepolte dall’implosione. di studio i temi urbanistici e i grandi complessi edili-
La mostra include una nuova serie di foto: zi della banlieue. La rappresentazione delle popola- Organizzato da: Pascale Just, Institut
nel 2016, Mathieu Pernot ha realizzato un lavoro zioni rom e dei migranti rappresenta un’altra parte français Milano e Institut français Italia

30 31
Biodiversità, partecipazione Quali sono le condizioni e gli strumenti

e forme artistiche
che consentono di realizzare in città una natura
temporanea quanto indispensabile? Quali forme
di natura e per quali obiettivi ? Quali sono i ruoli
Roma
degli attori locali? Chi è responsabile della diffu-
Bosco temporaneo San Lorenzo sione e dell’accompagnamento della natura in
ore 9.00 - 18.00 città? Quale ruolo svolgono a questo riguardo le
piattaforme digitali e i social network? In definiti-
Ex Dogana va la sperimentazione Bosco Temporaneo è ripe-
tibile? Davvero potrà influenzare il progetto delle
Via dello Scalo San Lorenzo, 10
nuove trasformazioni dando alla vegetazione il
ruolo che gli spetta in una logica di rigenerazione
sostenibile?
Convegno
Gli obiettivi del Convegno riguardano la di-
vulgazione delle molteplici forme di natura non
convenzionale che si stanno sviluppando nelle
città; la condivisione di modalità diverse per coin-
volgere gli abitanti e i bambini nelle «pratiche ver-
di»; la diffusione della «cultura verde» attraverso
progetti green e la collaborazione tra scuole, uni-
Più di cento alberi, di cui venti donati dalla versità e centri di ricerca.
Riserva Naturale Presidenziale di Castelporzia-
no, sono stati installati il 24 luglio 2017 a Roma,
nell’area dell’Ex Dogana, che fa parte del com- Pénélope Komitès, assessore Espaces ver-
plesso dello Scalo di San Lorenzo, una enclave ts, nature en ville, biodiversité, agriculture urbaine
ferroviaria dismessa dal futuro incerto. Dal 2017 et affaires funéraires presso il Comune di Parigi;
l’area, di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti, Giuseppina Montanari, assessore alla Sosteni-
viene affittata dalla struttura Ex Dogana per svol- bilità Ambientale, Roma Capitale; Francesca Del
gere attività culturali e concerti. In quest’occa- Bello, Presidente Municipio II; Madeline Floran-
sione si è sviluppata la proposta di realizzare un ce, direttrice di Végétalisons Paris, Direction des
Bosco Temporaneo. Espaces verts et de l’Environnement, presso il Co-
I meccanismi sottesi ai comportamenti dei mune di Parigi; Nathalie Blanc e Cédissia About,
cittadini mettono in luce l’importanza crescente Collettivo Urban Art, Luigi Palumbo, Prorettore
di una domanda di natura troppo spesso sottosti- alla Pianificazione strategica (Sapienza), Ingo
mata nelle strategie di sviluppo degli spazi verdi Kowarik (Tu-Berlin), Tommaso Sitzia (Università
urbani. Il Bosco vuole al tempo stesso rappresen- di Padova), Enrico Fusto (boomforest.org), Fede-
tare questa domanda e il primo passo per aprire rico Oliva (Politecnico di Milano), Daniela D’Ales-
il confronto sul destino verde dello Scalo e sulla sandro, direttore DICEA, Giordana Castelli, CNR,
possibilità di un futuro green per San Lorenzo e, Fabio Attorre, DBA, Sapienza, Emiliano Agrillo,
più in generale, per Roma. DBA, Sapienza, studenti del corso di Urbanistica
Il Bosco Temporaneo è un progetto che può (Corso di Laurea Ingegneria Edile - Architettura
trasformarsi da temporaneo a stabile, può e deve DICEA), France e studenti del Master Bioterre
essere replicato perché è una forma di natura in dell’Université Paris 1
città capace di favorire le relazioni tra cittadini e
natura «avvicinando la natura» e «accompagnan- Organizzato da: Fabiola Fratini, DICEA, Uni-
do» l’incontro. versità Roma La Sapienza e Catherine Carré, Paris
In attesa dei dati, il Bosco permette di sol- 1 Panthéon Sorbonne, in partenariato con Ex Do-
levare alcune questioni circa le possibili relazioni gana, con il sostegno del Municipio II, e di Institut
tra città e natura. français Italia
32 33
En compagnie des hommes.
La preoccupazione ecologica in Africa
Roma
Institut Français
Centre Saint-Louis
ore 18.00
Largo Giuseppe Toniolo,
20-22

Dibattito

Véronique Tadjo, scrittrice e


Dacia Maraini, scrittrice

Nell’ultima opera di Véronique Tadjo, En accademica, pittrice, autrice di libri per l’infanzia
compagnie des hommes (Don Quichotte, 2017), che illustra da sola. I suoi romanzi e le sue poesie
un virus mortale e senza cura minaccia l’estinzio- rivivono la storia familiare (Loin de mon père), la
ne della specie umana. Un baobab, albero primo, storia nazionale (Reine Pokou) e una delle trage-
eterno e simbolo di saggezza, prende la parola die africane più atroci del nostro tempo, il genoci-
e risveglia la memoria dell’umanità. Sotto la sua dio dei Tutsi in Ruanda, (L’ombre d’Imana).
ombra, uomini, donne, bambini in piena emergen-
za, soldati assetati di sopravvivenza, affidano al Dacia Maraini, voce di spicco nel panora-
Baobab la loro lotta contro gli effetti devastanti ma letterario italiano, vincitrice nel 2012 del pre-
dell’Ebola: il dottore che, giorno dopo giorno, cura mio della Fondazione Campiello, ha scritto poe-
i malati sotto una tenda; l’infermiera, un’ostetri- sie, saggi, romanzi e di teatro. Nelle sue opere ha
ca, i cui gesti e la cui attenzione restituiscono un delineato delle figure di donne complesse e de-
briciolo di umanità; i becchini che, di fronte all’e- terminate, inserite in una riflessione su molteplici
catombe, seppelliscono i corpi nel suolo rosso; i tematiche sociali e storiche. Tra le sue opere più
contadini che rinunciano alle loro usanze tradizio- recenti, la biografia Chiara di Assisi. Elogio della
nali pur di sconfiggere il virus. disobbedienza (2013), La bambina e il sognatore
(2015), e Tre donne (2017).
Véronique Tadjo vive tra Londra e Abidjan,
dopo 14 anni vissuti a Johannesburg, dove ha Organizzato da: Natasa Raschi, Università
diretto il Dipartimento di Francese e di Studi fran- di Perugia, in collaborazione con Institut français
cofoni dell’Università di Witwatersrand (2007- Centre Saint-Louis e Institut français Italia
2015). È nata a Parigi da padre ivoriano e da
madre francese, ma è cresciuta in Costa d’Avorio.
Figura polivalente, è poetessa, autrice di romanzi,

34 35
L’emergenza
biodiversità

Roma
Palazzo Farnese
ore 18.30
Piazza Farnese 67

Nell’ambito
dei Dialoghi del Farnese

Gilles Clément, paesaggista, Gilles Bœuf,


biologo e Stefano Mancuso, neurobiologo

Per tre anni, circa 550 scienziati di un centina-


io di paesi hanno realizzato un lungo lavoro di ricer-
ca e analisi di migliaia di articoli scientifici arrivando
ad una conclusione inequivocabile: la biodiversità
è minacciata in tutti i continenti e in tutti gli stati.
Entro il 2050 tra il 38% e il 46% delle specie animali
e vegetali potranno scomparire con delle ripercus-
sioni tragiche per il nostro pianeta. I continenti più a
rischio sono il centro e il sud America, l’Africa sub-
sahariana e l’Asia, più vulnerabili a causa dell’impo-
verimento del suolo.

Gilles Clément è un paesaggista, giardiniere


e botanico francese. Ha insegnato all’École Natio- Tra le sue realizzazioni, il Parco André-Citroën Le sue ricerche si concentrano sulla biodiversità e Con altri studiosi, ha aperto un nuovo campo di stu-
nale Supérieure du Paysage de Versailles e al Col- a Parigi (1992), il Parco Matisse a Lille (1990) e il sulla fisiologia ambientale. È stato titolare della Cat- dio, la «neurobiologia vegetale», sostenendo che le
lège de France. giardino del museo del quai Branly a Parigi (2006). tedra di «Sviluppo sostenibile, energia, ambiente e piante abbiano una capacità propria di elaborare le
Il suo lavoro, che consta di un’importante Nel 2018 Gilles Clément cura con Coloco il progetto società» del Collège de France nel 2013-2014, pre- informazioni, paragonabile all’intelligenza animale.
dimensione teorica sul paesaggio e sul medio am- di riqualificazione Zen 2 a Palermo, nell’ambito di sidente del Muséum national d’histoire naturelle di Con la sua start-up universitaria PNAT ha brevetta-
biente, ha avuto una grande influenza sulla scienza Manifesta 12, di cui è stato l’ispiratore. Parigi dal 2009 al 2015 e consigliere scientifico del to Jellyfish Barge, un modulo autonomo galleggian-
del paesaggio e dei giardini, con concetti come il ministro dell’ambiente francese tra il 2015 e il 2017. te per coltivare ortaggi e fiori.
«giardino in movimento», il «giardino planetario» o Gilles Bœuf è biologo, professore all’Univer- Il suo ultimo libro è Plant Revolution. Le pian-
il «Terzo-paesaggio». In Italia i suoi libri sono pubbli- sité Pierre et Marie Curie, Sorbonne Université e ri- Stefano Mancuso è neurobiologo, professo- te hanno già inventato il nostro futuro (Giunti edito-
cati dalle edizioni Quodlibet. cercatore nel Laboratorio Arago di Banyuls-sur-Mer. re all’Università di Firenze, dove dirige il Laboratorio re, 2017).
internazionale di neurobiologia vegetale (LINV).
36 Organizzato da: Institut français Italia 37
L’uomo e la natura,
un rapporto inquieto

Genova
Festival della Scienza

Conferenza

Nessun uomo
L’uomo ha smesso di essere totalmente un animale quan- Nel suo ultimo film, Nul homme n’est une
do ha addomesticato il fuoco, più di un milione di anni fa. Da île (Nessun uomo è un’isola, 2017), percorre l’I-
quel momento è iniziata la sua inquietudine: l’ossessione di talia, le Alpi svizzere e austriache, alla ricerca di
mantenere quel fuoco acceso, sempre e in ogni circostanza.
Abbiamo conservato quella sensazione di inquietudine, sensa-
è un’isola iniziative a livello locale per un’alternativa al siste-
ma economico dominante e la partecipazione di
zione che dovremmo abbandonare per affrontare con ragione- tutto il territorio.
volezza e determinazione le nostre preoccupazioni ambientali. La Ligne de partage des eaux (2014) è am-
Quando ammetteremo l’irresponsabilità presente e la nostra bientato nel perimetro del bacino idrografico del-
colpevolezza per quello che lasciamo in eredità ai nostri discen- la Loira, dalla fonte della Vienne sull’altopiano di
denti? Siamo di fronte ad una nuova epoca, caratterizzata da Millevaches fino al suo estuario.
un’economia che consiste a fare soldi distruggendo la natura, Firenze «La Ligne de partage des eaux» non è quin-
che esalta una crescita infinita in un mondo finito. Se la presa di Institut Français Firenze/ di solo una linea geografica che separa i bacini
coscienza è oggi generalizzata, e la rapida ratifica degli Accordi Festival dei popoli idrografici ma rappresenta anche quella linea
di Parigi ne è la prova, facciamo veramente tutto il possibile per politica che unisce individui e gruppi che hanno
fermare il degrado globale del nostro pianeta?
ore 18.30 qualcosa in comune: l’acqua, un territorio, un pa-
esaggio.
Gilles Bœuf è biologo, professore all’Université Pierre et Proiezione e Dibattiti Le Temps des grâces (2009) è un’inchiesta
Marie Curie, Sorbonne Université e ricercatore nel Laboratorio documentaria sul mondo agricolo francese oggi,
Arago di Banyuls-sur-Mer. Le sue ricerche si concentrano sulla attraverso numerosi racconti: agricoltori, ricerca-
biodiversità e sulla fisiologia ambientale. È stato titolare della Dominique Marchais, regista tori, funzionari, scrittori… Un mondo che sembra
Cattedra di «Sviluppo sostenibile, energia, ambiente e società» resistere agli sconvolgimenti – economici, scien-
del Collège de France nel 2013-2014, presidente del Muséum Dominique Marchais è un regista francese, tifici e sociali – che lo colpiscono e che, volenti o
national d’histoire naturelle di Parigi dal 2009 al 2015 e consi- autore di una trilogia che sarà presentata nell’am- nolenti, continuano ad intrattenere legami con le
gliere scientifico del ministro dell’ambiente francese tra il 2015 bito del Festival dei popoli: Le Temps des grâces generazioni.
e il 2017. (123’, 2009), La Ligne du partage des eaux (104’,
2014), e Nul homme n’est une île (96’, 2017) Organizzato da: Alberto Lastrucci, Claudia
Organizzato da: Fulvia Mangili (Associazione Festival del- Al centro dei suoi film pone il rapporto tra Maci, Sandra Binazzi, Festival dei popoli, in colla-
la Scienza), in collaborazione con Institut français Italia paesaggio e politica, progresso ed economia glo- borazione con Institut français Firenze e Institut
balizzata. français Italia

38 39
Focus Il 7 e l’8 novembre si terranno a Genova, pres-

Pierre Donadieu, so il Dipartimento di Architettura e Design di Geno-


va, e a Torino, presso l’Urban Center, due incontri
con Pierre Donadieu.

paesaggista Pierre Donadieu presenterà le sue riflessioni


sui temi delle «Nuove co-costruzioni città/natura
nel XXI secolo», e del «Progetto urbanistico e nuove
identità del paesaggio», temi che ha già sviluppato
in tanti libri, e che confronterà anche con le pratiche
recenti, in Francia e in Italia, di urbanismo e agricol-
tura ecologici, con particolare riguardo nei confronti
della transizione delle regioni urbane verso una nuo-
Genova e Torino va ecologia, delle nuove pratiche di bio agricoltura e
di agricoltura urbana, delle politiche innovative per
il paesaggio e il patrimonio nella prospettiva della
Dibattiti sostenibilità, della costruzione di beni e servizi da
parte delle comunità etc.
Inoltre sarà invitato a confrontare le sue ana-
Pierre Donadieu è un paesaggista france- lisi da una parte con quelle dei professori del di-
se, professore emerito di scienze del paesaggio partimento di architettura di Genova, tra cui il Prof.
all’École nationale supérieure de paysage de Ver- Roberto Bobbio, dall’altra con la Prof.ssa Cristina
sailles. Le sue ricerche si concentrano sulle teorie e Bianchetti, docente di urbanistica al Politecnico di
la progettazione paesaggistica, sulle politiche di pa- Torino.
esaggio, e sui mestieri della paesaggistica. In italia- A Genova, una seconda parte dell’incontro
no, sono stati tradotti i libri: Scienze del Paesaggio, sarà destinata alla presentazione e alla discussione
tra teorie e pratiche, (Edizioni ETS, 2014) e Campa- di poster che illustrino esperienze o ricerche con-
gne urbane. Una nuova proposta di paesaggio della nesse alle tematiche affrontate da Donadieu nei
città (Donzelli, 2013). suoi libri.

Nuove co-costruzioni città/natura Progetto urbanistico


nel XXI secolo e nuove identità del paesaggio
Dialogo con Roberto Bobbio, architetto e
urbanista, professore associato di Urbanistica Dialogo con Cristina Bianchetti, docente
all’Università degli Studi di Genova. Si occupa di di urbanistica presso il Politecnico di Torino. Ha
recupero urbano e paesaggio, in particolare dei pubblicato più di duecentosessanta scritti, tra i
Genova centri storici e dei paesaggi costieri. Ha collabo- quali diciotto monografie e curatele. I suoi lavo-
Dipartimento di architettura rato in progetti di recupero dei fronti portuali ed ri aprono una riflessione critica sull’urbanistica
è stato autore di piani urbanistici e di parchi. Nel Torino contemporanea e sui rapporti tra gli urbanisti e
e design dell’Università degli
2016 ha pubblicato Bellezza ed economia dei pa- PAV Parco Arte Vivente la sfera pubblica.
studi di Genova esaggi costieri presso Donzelli editore. ore 18.00
ore 15.00 - 17.00 Organizzato da: Valentina Campana, Giu-
Via Giordano Bruno 31
Organizzato da: Marie Gaboriaud, Lettrice lietta Fassino, Urban Center e Benoît Monginot,
Stradone di Sant’Agostino, 37 di scambio Università di Genova/Institut français Lettore di scambio Università di Torino/Institut
Italia e Roberto Bobbio, Università di Genova français Italia
Aula Benvenuto
40 41
Giovanni Leghissa è docente associato pres-
so il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’edu-
cazione dell’Università di Torino. La sua attività di
Torino ricerca si sviluppa a partire dallo studio della feno-
Urban Center menologia di Husserl fino ad abbracciare la psico-

La natura citata ore 18.00


Piazza Palazzo di Città, 8/F
analisi, la filosofia dell’economia e l’epistemologia
delle scienze umane. Particolarmente interessato

Incontro con al problematico rapporto tra epistemologia e on-


tologia, le sue recenti ricerche si concentrano sul

Philosophy Kitchen Dibattito


nesso natura/cultura in relazione agli ampi orizzonti
aperti dalle scienze della vita e della nuove declina-
zioni teoretico-politiche della nozione di «spazio».

Ermanno Torre, progettista e consulente, co-


fondatore di Studio Tema, si occupa di progettazio-
Michele Cometa, antropologo, Giovanni Le- ne territoriale e urbanistica, in particolare nell’ambi-
ghissa, filosofo, Ermanno Torre, urbanista, Veroni- to della riqualificazione e sviluppo di aree liminari
ca Cavedagna, filosofa e dismesse. Aspetto centrale della sua attività è la
gestione dei processi di valorizzazione paesaggisti-
Moderatore: Nicolas Lozito, photo-editor alla ca e territoriale di aree marginali in una prospettiva
Stampa di sviluppo locale.

La città, luogo di progettazione e composi- Veronica Cavedagna si occupa di filosofia


zione dell’immaginario collettivo, si profila come francese contemporanea, in particolare degli incon-
campo di sperimentazione e revisione di credenze tri tra filosofia e scienze del vivente sul tema della
e concezioni in merito alla nostra idea di natura e morfologia del vivente. All’interno degli studi sul po-
del nostro rapporto con essa. Il rapporto tra natura stumano, sta portando avanti una ricerca sul vege-
e artificio diviene particolarmente problematico nel- tale. Per Philosophy Kitchen progetta laboratori di fi-
la progettazione dello spazio urbano se lo si inten- losofia per bambini. Gli oggetti e i pensieri elaborati
de come un dialogo ecologico all’interno del quale nel Laboratorio di filosofia per bambini «Città verde/
l’uomo deve ricollocarsi costantemente mettendo Natura grigia», saranno materiale bibliografico per
in atto pratiche di appropriazione, modificazione, gli studiosi coinvolti nell’incontro Natura citata.
intervento plastico, introiezione e citazione. L’incon-
tro-dibattito si comporrà di tre interventi corrispon- Rivista semestrale dell’Università degli Studi
denti a tre punti di vista diversi – per metodologia di Torino, Philosophy Kitchen intende raccogliere
o posizione teorica. L’idea è quella di far dialogare i ricerche e proposte teoriche originali provenienti da
relatori sul tema proposto − la relazione tra natura diversi ambiti disciplinari (filosofia, sociologia, poli-
e artificio nel contesto urbano − secondo tre pro- tica, psicoanalisi, scienze della vita, scienze tecno-
spettive differenti: la dimensione antropologica, la logiche, letteratura, architettura, arte ecc.), attorno
definizione dell’immaginario collettivo, le strategie alle tematiche più discusse nel dibattito contempo-
di gestione effettiva dei territorio urbano. raneo. Philosophy Kitchen è anche un’associazione
culturale che si propone di ridurre la distanza tra il
Michele Cometa è docente ordinario presso linguaggio dell’accademia e le domande della so-
l’Università di Palermo. La sua attività di ricerca si è cietà.
concentrata principalmente nell’ambito degli studi
culturali e della cultura visuale con particolare atten- Organizzato da: Benoît Monginot, Lettore di
zione al rapporto tra costituzione storico-antropolo- scambio Università di Torino/Institut français Italia,
gica dell’immaginario e produzione tecnico artistica in collaborazione con Urban Center Torino.
e funzione della narrazione nel contesto della teoria
dell’evoluzione e delle scienze cognitive.
42 43
Rinnovo dell’agricoltura urbana
e cooperazione decentrata

Milano
Institut Français
Palazzo delle Stelline
ore 18.30
Corso Magenta 63

Dibattito

Didier Martinet, direttore generale del Grand- conservare e di tutelare l’ambiente coabita con le Interreg, attraverso i progetti Metropole Nature e
Parc Miribel-Jonage, Métropole de Lyon esigenze dello sviluppo umano. Lì si può inventare, Periurban Parks, fornendo esempi di buone prati-
Michela Palestra, direttrice del Parco Agri- insieme alle aziende agricole e ai cittadini, un altro che nella gestione degli spazi periurbani e colman-
colo Sud Milano modo di relazionarsi con la natura, che risponda do uno spazio di conoscenza a livello europeo. Da
Paolo Pileri, professore di pianificazione e alla ricerca di un equilibrio ecologico. gennaio 2018, Fedenatur è entrato a far parte di
progettazione urbanistica al Politecnico di Milano Quest’incontro si iscrive in un contesto di ri- Europarc, la più grande Associazione Europea di
flessioni collettive iniziate con il «Simposium sugli Parchi, creando una sezione specifica sui Parchi
L’Institut Français di Milano accoglierà, nel spazi naturali nelle aree metropolitane e periferi- Periurbani.
mese di dicembre 2018, un dibattito sul tema del che» (Barcellona, 1995). Dall’incontro tra le delega-
rinnovo dell’agricoltura urbana. I protagonisti di zioni del Parco Agricolo Sud di Milano e del Parc Organizzato da: Pascale Just, Institut
questo dialogo franco-italiano, il Grand Parc Miri- de Miribel Jonage, nel 1996, è nata la volontà di français Milano e Sibylle Orlandi, Lettrice di scam-
bel-Jonage di Lione e il Parco Agricolo Sud di Mi- costituire congiuntamente una Federazione Euro- bio Università di Milano/Institut français Italia
lano, hanno in comune di sviluppare i rapporti tra pea di Spazi Naturali e Rurali Metropolitani e Peri-
città e campagna, proponendo soluzioni nuove ai urbani da denominarsi «Fedenatur». I parchi che
problemi che affrontano le grande metropoli eu- compongono la federazione affrontano il tema
ropee. Né aree remote, né parchi urbani, i parchi della periurbanicità, sviluppando anche progetti
periurbani sono sistemi aperti, dove la necessità di finanziati dall’Europa nell’ambito del programma

44 45
Architettura, natura, linea chiara:
Focus Lucas Harari, fumettista

Pierre, studente di architettura, è ossessiona-


to dalle terme di Vals, struttura progettata per un’in-
Dibattiti
terazione armoniosa e funzionale con le montagne
svizzere. Da semplice oggetto di studi, questo com-
plesso diventa per Pierre il nucleo di emanazione di
vicende misteriose e dagli esiti imprevedibili.
Primo graphic novel di Harari, L’Attrazione è
stato salutato in Francia e in Italia come un esordio
sorprendente: inseritosi nella tradizione della linea
chiara, Harari ne ricava un tratto personalizzato, che
omaggia il capolavoro architettonico di Peter Zum-
thor e si accompagna a una narrazione perturbante
e irresistibile.
Lucas Harari, illustratore e fumettista fran-
cese, è nato a Parigi nel 1990. La sua opera prima,
L’Aimant, è stata pubblicata in Francia da Sarbacane
nel 2017 e in Italia, con il titolo L’Attrazione, è in libre-
ria da luglio 2018 per Coconino Press.

Organizzato da: Institut français Italia, in col-


laborazione con Ilaria Tontardini, Hamelin Associa-
zione Culturale, Alliance française Bologna, Libreria
Stendhal - Librairie française de Rome

Roma Bologna
ore 19.00 ore 17.00
Incontro con Lucas Harari alla Librairie Incontro con Lucas Harari all’Alliance
française Stendhal française nell’ambito del Festival Bilbolbul

46 47
Cyril Dion è un regista, scrittore e poeta fran-
cese. Ha creato con l’attivista Pierre Rabhi e altri

Focus Cyril Dion, amici il movimento Colibris, nel 2007. Nel 2015,
ha scritto e realizzato il documentario Demain,
Roma
Libreria Stendhal

ospite della con l’attrice Mélanie Laurent: il film ha ricevuto vari


premi, tra i quali il «César» del migliore documen-
tario, e ha avuto un importante successo pubblico,
Librairie française de Rome
ore 19.00
“Semaine des possibles” con una diffusione in trenta paesi. Da scrittore,
Cyril Dion ha pubblicato Demain, un racconto della
Piazza San Luigi dei Francesi, 23

genesi del film omonimo, presso le edizioni Actes


Sud, e come poeta, Assis sur le fil (Seduto sul filo), Dibattito
una raccolta di poesie, presso les Éditions de la
Table Ronde, nel 2014.
Nel 2018, ha pubblicato Petit manuel de rés- Incontro con Cyril Dion, nell’ambito della
istance contemporaine (Piccolo manuale di resi- «Semaine des possibles» organizzata dalla Libre-
stenza contemporanea), presso Actes Sud. ria Stendhal - Librairie française de Rome in colla-
borazione con Actes Sud

Come comportarsi di fronte al fallimento


ecologico che si produce sotto i nostri occhi?
In questo piccolo libro, incisivo e pratico, l’au-
tore di Demain si interroga sulla natura e sull’im-
portanza della risposta a tale interrogativo. Non
Roma stiamo forse affrontando un periodo di sconvol-
Institut français gimento paragonabile ad una guerra mondiale?
Centre-Saint-Louis E allora, non sarebbe necessario cominciare una
ore 10.00 resistenza contro la logica all’origine di questa
distruzione massiccia e frenetica dei nostri eco-
Largo Giuseppe Toniolo, 20-22
sistemi, come altri hanno fatto contro la barbarie
nazista? Ma resistere a chi? Questa logica non è
forse radicata in noi stessi tanto quanto lo è al di
Proiezione e Dibattito fuori? Resistere diventa allora un atto di trasforma-
zione interiore quanto un atto di impegno sociale…
Con quest’opera, Cyril Dion propone diverse
linee d’azione: individuali, collettive, politiche, ma
soprattutto, ci invita a considerare il ruolo della
narrazione come motore principale dell’evoluzione
Domani (108’, 2015) Proiezione in VO sotto- delle società. Ci invita a considerare ognuna del-
titolata seguita da un incontro con il regista. le nostre iniziative come il fermento di una nuova
Un viaggio intrapreso dall’attivista Cyril Dion storia e a riconciliarci con la nostra forza vitale.
e dall’artista Mélanie Laurent all’indomani di un Ci invita a condurre una vita in cui ogni cosa che
apocalittico studio che annuncia l’ipotesi di estin- facciamo, partendo dal nostro mestiere fino alle
zione della specie umana nel 2100. Un cammino azioni quotidiane, contribuisce a costruire un mon-
lungo dieci paesi per capire, chiedere e confrontar- do nel quale vogliamo vivere. Un mondo in cui la
si su strategie, sogni e speranze. Ma il resoconto propria realizzazione personale non si fa a danno
è un interessante documentario, un vademecum degli altri e della natura, ma contribuisce all’equili-
di alternative allo stile di vita che va per la mag- brio di questi ultimi.
giore: un ventaglio di ipotesi che illustra differenze
gestionali per energie, democrazia, istruzione e Organizzato da: Institut français Italia, Insti-
agricoltura. tut français Centre Saint-Louis, Libreria Stendhal -
Librairie française de Rome
48 49
Ambiente, natura e società, cosa fare?
«Semaine des possibles»
in collaborazione con Actes Sud
degli apporti metodologici sono caratteristiche di
tutte le pubblicazioni, che gravitano intorno ad un
insieme di valori fondamentali tra i quali il rispet-
to dell’uomo e la natura, la ricerca di autonomia e
benessere, la solidarietà, l’imparzialità. Alcuni titoli
di «Domaine du possible» sono in coedizione con
Colibris, una ONG che incoraggia una prospetti-
va creativa nella società civile. La sua missione è
Roma quella di ispirare, collegare e sostenere tutti coloro
Libreria Stendhal che vogliono costruire una società ecologica e so-
Librairie française de Rome ciale.

Concepito come il prolungamento concreto


È oramai nota a tutti la profonda crisi in cui e pratico del film Demain, la collana «Je passe à
le nostre società versano. Tutti i cittadini, oggi, l’acte» (Passo all’azione), diretta da Marie-Noëlle
sono ben coscienti di questioni come disastro Himbert dà delle risposte a tutti coloro che hanno
ambientale, emarginazione sociale, eccessivo lasciato la sala cinematografica con il desiderio di
sfruttamento delle risorse naturali, lotta accanita agire fin da subito, insieme. Risorse indispensabili
e disumana per i propri profitti, incremento delle per l’avvio di ogni progetto, queste opere hanno la Mercoledì 28 novembre - François Sarano, Libreria Stendhal
disuguaglianze. stessa impostazione, e si articolano in 6 capitoli: Stéphane Durand, consiglieri scientifici di Jac- 19.00: incontro-dibattito sul libro di Stéphane
Perché; Circondarsi; Equipaggiarsi; Impe- ques Perrin per tutti i suoi film Durand, Ré-ensauvageons la France, Actes Sud,
E allora, ovunque nel mondo uomini e donne gnarsi; Resistere; E dopo. Institut français Centre-Saint-Louis collezione Mondes sauvages.
si organizzano in iniziative originali e innovative, incontro con le scuole in mattinata con
per aprire delle prospettive positive per il futuro. Infine, sarà presentata la collana «Monde proiezione del film Océans di Jacques Perrin Venerdì 30 novembre - Isabelle Delannoy
Delle soluzioni esistono già, altre sono escogi- sauvage» (Mondo selvaggio): una nuova collana seguito da un incontro-presentazione con gli Libreria Stendhal
tate in ogni angolo del mondo, spesso di piccole per ripensare la nostra relazione con la natura, di- studenti. 19.00: incontro-dibattito sul libro L’économie
dimensioni, ma sempre con l’intenzione di iniziare retta da Stéphane Durand, coautrice e consigliere symbiotique di Isabelle Delannoy, Actes Sud, «Do-
un vero e proprio movimento di trasformazione scientifico delle avventure cinematografiche di Libreria Stendhal maine du possible».
delle società. Jacques Perrin. 19.00: incontro-dibattito sul libro di François
Sarano, Le retour de Moby Dick, Actes Sud, colle- Sabato 1 dicembre - Marie-Noëlle Himbert
Ed è proprio per dar luce a queste iniziative, Martedì 27 novembre Cyril Dion zione Mondes sauvages. Libreria Stendhal
che hanno già dato prova della loro efficacia, che Institut français Centre-Saint-Louis 19.00: incontro-dibattito sulla collana diretta
è nata l’idea di realizzare una collana di libri, rag- incontro con le scuole in mattinata con Giovedì 29 novembre - François Sarano, da Marie-Noëlle Himbert Je passe à l’acte, Actes
gruppati sotto il titolo di «Domaine du possible». proiezione del film Demain di Cyril Dion seguito Stéphane Durand, consiglieri scientifici di Jac- Sud.
La collana ha per ambizione la creazioni di un pon- da un incontro-presentazione con gli studenti. ques Perrin per tutti i suoi film
te tra studiosi e chi lavora sul campo nei settori più Institut français Centre-Saint-Louis Organizzato da: Libreria Stendhal - Librairie
disparati, dall’educazione all’agricoltura, passando Libreria Stendhal incontro con le scuole in mattinata con française de Rome in collaborazione con Actes
per l’architettura, il settore energetico e per i con- 19.00: incontro-dibattito sul libro di Cyril proiezione del film Saisons di Jacques Perrin, Sud, con il sostegno di Institut français Italia
sumi. La vastità dei campi tematici e la pluralità Dion, Petit manuel de résistance contemporaine, seguito da un incontro-presentazione con gli
Actes Sud, Domaine du possible. studenti.
50 51
Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Jean-Yves Le Gall è presidente del Centre
Spaziale Italiana, Jean-Yves Le Gall, presidente national d’études spatiales (CNES), l’agenzia spazia-
del CNES le francese, dal 2013. Nato a Marsiglia nel 1959, si è

La Terra vista dal Cielo Il contributo delle tecnologie spaziali per lo


studio e per la gestione del cambiamento climatico è
laureato presso l’Ecole superieure d’optique e ha con-
seguito un dottorato di ricerca in ottica presso l’Uni-
versità Paris-Sud. È inoltre vice-presidente dell’Inter-
oggi essenziale: sulle cinquanta variabili fondamen- national Astronautical Federation (IAF) e Presidente
tali sul clima, ventisei sono osservabili solo dallo spa- del Consiglio dell’ESA da luglio 2017.
zio. Oltre quest’attività di monitoraggio, queste tecno-
logie hanno anche un ruolo operativo nella gestione Roberto Battiston è il presidente dell’Agenzia
di eventi climatici estremi e, a lungo termine, contri- Spaziale Italiana (ASI) dal 2014. Nato a Trento nel
buiscono anche a migliorare l’efficienza energetica 1956, professore di Fisica sperimentale presso l’Uni-
Roma delle attività umane, sia nel settore del trasporto sia versità di Trento, è uno dei maggiori esperti italiani
Palazzo Farnese in quello delle energie rinnovabili. Per questo è stato di raggi cosmici. Si laurea nel 1979 in Fisica presso
Piazza Farnese 67 creato su iniziativa dell’Agenzia spaziale francese un la Scuola Normale di Pisa e lo stesso anno vince
Osservatorio spaziale del clima per condividere i dati una borsa di studio per svolgere il perfezionamento
ore 18.30
sul clima ottenuti dallo spazio e facilitarne l’uso da in Francia presso l’Ecole Normale Supérieure di Rue
parte dell’insieme della comunità scientifica. D’Ulm. Nel 1982 ottiene il Dottorato presso l’Universi-
tà di Parigi XI, Orsay.
Nell’ambito dei Dialoghi del Farnese
Organizzato da: Institut français Italia
52 53
Cultivons notre jardin
Comunicazione
Angelo Sidori
Responsabile comunicazione - Institut français Italia

2018
Muriel Peretti
INCONTRI ITALO - FRANCESI Ufficio stampa Ambasciata di Francia in Italia
SUL MONDO DI DOMANI
Marco Fratoddi
Addetto stampa per Cultivons notre jardin

Christian Masset François Dufay


Ambasciatore di Francia in Italia Responsabile internet - Institut français Italia

Christophe Musitelli
Consigliere culturale Ambasciata di Francia in Italia
Direttore dell’Institut français Italia

Responsabile scientifica
Si ringraziano
Florence Ferran
Addetta alla cooperazione scientifica e universitaria
Violène Verduron, Claire Mille, Estelle Mouton-Rovira Claude Pouzadoux (Centre Jean Bérard)
Con Tiffany Ziller, e Alexandar Arroyo Michele Pili (Institut Français di Milano)
Addetta per la ricerca e l’innovazione Claudia Mattogno, architetta urbanista, Università di Fabiola Fratini (Roma La Sapienza)
Roma La Sapienza, consulente scientifico per Cultivons Catherine Carré (Paris 1)
e tutta l’équipe della Cooperazione scientifica e universitaria notre jardin Natasa Raschi (Università di Perugia)
Pascale Zaffina, Chiara Borrelli, Margaux Bastien, Fabien Coletti, Florence Courriol, Marie Gaboriaud, Fiona Lejosne, Marco Malandra (Raffaello Cortina editore) Nolwenn Delisle (Institut français Centre Saint-Louis)
Renaud Lejosne, Benoît Monginot, Sibylle Orlandi, Giovanna Corvo e Eva Eskinazi Marella Paramatti (Mantova Festival Letteratura) Miguel Georgieff (Coloco)
Assistante Boeri Fulvia Mangili (Associazione Festival della Scienza)
Coline Perrin (INRA) Alberto Lastrucci, Claudia Maci e Sandra Binazzi
Fabrice Jesné (Ecole française de Rome) (Festival dei Popoli)
Maria Chiara Sbiroli (Fondazione Gramsci) Roberto Bobbio (Università di Genova)
Aurélie Rambaud (Alliance Française di Bologna) Ilaria Tontardini (Hamelin Associazione Culturale)
Valentina Campana e Giulietta Fassino (Urban Center Maria Pia Sparla (Parco agricolo Sud Milano)
Torino) Domenico D’Oria (Alliance Française di Bari)
In collaborazione con Annalisa Metta, Maria Livia Olivetti e Francesco Careri Muriel Fischer (Actes Sud)
(Roma Tre) Stéphane Durand (Galatée Films)
Luisa Ciffolilli e Chiara Nielsen (Festival Internazionale Chiara Palmieri e Luca Baldazzi (Coconino Press)
di Ferrara) Sarah Bastide (Encore Heureux Architectes)
Bernadette Vincent Pascale Just Heidi Sciacchitano (Goethe-Institut) Martine Van Geertruijden (Roma La Sapienza)
Responsabile del settore librario Direttrice Institut français Milano Marie-Ève Venturino (Libreria francese Stendhal) Serenella Bronzini e Antonella Curtò
con Laurine Pierrefiche Juliette Plé (Seuil) Mathieu Szeradzki (Institut français)
Manon Hansemann Martina Ronconi, Cecilia Conti, Marianne Mamou
Dragoslav Zachariev Direttrice Institut français Firenze e Mounia Mansouri
Addetto audiovisivo
Laurent Burin des Roziers
Crediti fotografici
Chloé Siganos Direttore Institut français Napoli pp. 10-11, © Stefano Boeri, Il Bosco vegetale p. 38, © Gaël Le Bihan
Addetta culturale pp. 12-13, © Coline Perrin p. 39, © Dominique Marchais, Nul homme n’est une île
con Chiara Pittaluga Eric Biagi pp. 16-17, © Coline Perrin p. 42, © Gaël Le Bihan
Direttore Institut français Palermo pp. 18-21, © Annalisa Metta pp. 44-45, © Parco Agricolo Sud Milano
Laurence Émile-Besse p. 22, © Gaël Le Bihan p. 46, © Lucas Harari, L’Attrazione, Coconino Press
pp. 24-25, © Eric Cassar, Arkhenspaces p. 48, © Actes Sud
Addetta alla cooperazione educativa Myriam Rion-Beaufaron
pp. 26-27, © Ville de Nemours p. 51, © Gaël Le Bihan
con Ileana Guzman, Nelly Mous, Anne Darmouni, Segretario Generale
p. 28, © Gaël Le Bihan pp. 52-53, © Tim Peake
Magali Claux e Valérie Le Galcher-Baron con Aurélie Royant, Anne Krotoff, Alexandre Larose p. 31, © Mathieu Pernot
Addette alla cooperazione per il francese

In copertina: foto di Mathieu Pernot Bellistrami Design


Sans titre, Série «Les Fenêtres», 2007 Progetto grafico
behance.net/skewdesign
54 @s.k.e.w 55
un’iniziativa con il sostegno main sponsor vettore ufficiale

ITALIA

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Nº dossier : 2007399E
P296C

Date : 19/05/09 P032C

Validation DA/DC :
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in partenariato con

in collaborazione con

Mantova Roma

Bologna

Bologna

Torino Ferrara

Milano Genova

Firenze Bari Napoli

Palermo

56
Cultivons
notre jardin
INCONTRI ITALO - FRANCESI
SUL MONDO DI DOMANI

INSTITUT FRANÇAIS ITALIA Institut français Milano

Palazza Farnese Palazzo delle Stelline


Piazza Farnese 67 - Roma Corso Magenta 63 - Milano
06 68 60 11 02 48 59 191
info@institutfrancais.it milano@institutfrancais.it
institutfrancais.it institutfrancais.it/milano

Institut français Firenze

Palazzo Lenzi
Piazza Ognissanti 2 - Firenze
055 27 18 801
firenze@institutfrancais.it
institutfrancais.it/firenze

Institut français Napoli

Palazzo Le Grenoble
Via Francesco Crispi 86 - Napoli
081 761 62 62
napoli@institutfrancais.it
institutfrancais.it/napoli

Institut français Palermo

Via Paolo Gili 4 - Palermo


091 21 23 89
palermo@institutfrancais.it
institutfrancais.it/palermo

L’Institut français Italia raggruppa i servizi culturali dell’Ambasciata di Francia


in Italia e gli Institut français di Milano, Firenze, Napoli e Palermo.

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