Sei sulla pagina 1di 7

IDEA PROGETTO – ALLEGATO I

BANDO MICRO-PROGETTI

UN SOLO ED UNICO PIANETA PER TUTTI


100.000 EURO PER LA SOSTENIBILITÀ
BANDO MICRO-PROGETTI

ALLEGATO I – Idea di Progetto [inserire il titolo del video]

Istruzioni generali:
- Non superare il numero di caratteri / pagine, quando e dove indicato
- Le pagine del documento devono essere in formato A4 e devono avere margini di 2 cm, il carattere da utilizzare è Arial
10, interlinea singola
- Le informazioni devono essere fornite nell’ordine richiesto
NB: fornire tutte le informazioni richieste ed elaborare il documento in modo chiaro per facilitare il processo di
valutazione.

Allegare obbligatoriamente:
- budget di progetto (allegato II)
- dichiarazione delle parti terze (allegato I-A)

A.1. Informazioni principali sull’idea di progetto

Titolo del video Danisinni Garden


Codice di riferimento 23_SG-18
Città metropolitana di Palermo
intervento

Sezione B – L’IDEA PROPOSTA – dettaglio (max. 3 pagine)

B.3.1. Da cosa nasce l’idea di progetto? E perché è importante?


L'idea di realizzare un giardino biodiverso ai Danisinni nasce dalla voglia di portare un concreto ed attivo
contributo in un contesto di marginalità sociale, un luogo per molti anni dimenticato dall'amministrazione e
dagli stessi cittadini di Palermo, che oggi è al centro di un recente ma profondo processo di rigenerazione
urbana. Il rione Danisinni è una zona della città di Palermo che si situa tra le vie Cappuccini, Cipressi, Colonna
Rotta e Piazza Indipendenza. Si tratta di una depressione naturale che in origine ospitava le acque di uno dei
tratti del fiume Papireto il quale, insieme al Kemonia, delimitava il primo nucleo storico di Palermo. Nel XVI
secolo il fiume fu prosciugato e la palude risanata, originando una zona rigogliosa di vegetazione e a forte
vocazione orticola. Lo sviluppo della città ha trasformato il quartiere in zona di degrado e di abbandono da
parte delle istituzioni, lasciando spazio al dilagare di delinquenza e criminalità, un'area in cui tutt'oggi non
esistono trasporto pubblico né esercizi commerciali. Grazie all'azione sinergica di alcuni attori impegnati da
anni nel processo di rinascita del quartiere, tra i quali la Parrocchia Sant'Agnese, il laboratorio artistico e sociale
Rambla Papireto e l'associazione Circ'All, sorgono oggi, nel cuore del rione, un orto sociale, una fattoria
didattica e un tendone di circo sociale, in un contesto di attività e laboratori che coinvolgono l'intera comunità
del quartiere. I Danisinni restano tuttavia un'area del tutto marginale, una “periferia” all’interno del centro storico
della città: molti cittadini non saprebbero raggiungere il quartiere, né ritengono di avere motivi per transitarvi
e, nonostante sia un tassello cruciale dell'itinerario arabo-normanno, agli occhi dei palermitani i Danisinni
restano una “strada senza uscita”. Siamo fortemente convinti che questo luogo debba riconnettersi al tessuto
urbano di cui è parte e che la città abbia a sua volta bisogno di riscoprirlo per recuperare parte della sua
identità. Per questo, ed in ragione della sua vocazione agricola e del suo interesse naturalistico dimenticato,
nonché per riconnetterci alle virtuose esperienze di riqualificazione che lo stanno attraversando, abbiamo
scelto il quartiere Danisinni per realizzare un giardino biodiverso: uno spazio verde, fruibile da tutta la
cittadinanza e gestito dalla comunità locale, un luogo che dia un ulteriore pretesto per andare e “restare” ai
Danisinni, per passare del tempo nel verde del suo giardino e dei suoi orti. Nello spazio intorno al tendone del
circo sociale, che oggi risulta incolto e privo di una reale destinazione, realizzeremo un piccolo ecosistema
fatto da piante prevalentemente autoctone, alberi che daranno ombra e frutti e piante aromatiche e
ornamentali, distribuendo le specie su un manto erboso che, pian piano e attraverso le cure della comunità, si
svilupperà costituendo un tappeto verde sul quale potersi distendere, poter passeggiare, correre e giocare.
L'idea progettuale si basa sulla ferma volontà di realizzare il giardino in modalità partecipata, tramite incontri
aperti durante i quali lo scambio di competenze e la condivisione di esperienze saranno gli elementi centrali
del lavoro: cooperazione e formazione esperienziale saranno le basi metodologiche fondamentali. Inoltre
realizzeremo incontri laboratoriali su tematiche specifiche, dalle tecniche per la manutenzione delle aree verdi,
alla preparazione di composti organici probiotici, fino ad arrivare alle attività artigianali che consentiranno di
destinare al giardino semplici arredi auto-costruiti e decorazioni. L'intento è quello di diffondere
consapevolezza sull'importanza di un ruolo di cittadinanza attiva nella gestione degli spazi comuni e
competenze pratiche per permettere alla comunità locale di acquisire gli strumenti materiali e immateriali per
gestire in maniera partecipata e condivisa il nascente giardino. Siamo convinti che il giardino sia metafora di
un ecosistema integrato dove la diversità trionfa nella sinergia e nell’equilibrio degli elementi: per questo
crediamo che far nascere e avere in cura un giardino possa essere un importante e concreto motore di
cambiamento sociale per una comunità, poiché attraverso la partecipazione diretta a tutte le fasi di creazione
nonché tramite la quotidiana prassi di gestione e di confronto, il cambiamento diviene parte dell'individuo e
della comunità. La lentezza che accompagnerà il processo di crescita dello spazio verde sarà dunque
valorizzata come elemento di riflessione sui processi naturali che interessano tutto il pianeta e che
caratterizzano anche le dinamiche sociali in cui siamo immersi. I molteplici obiettivi, dunque, in accordo con le
linee guida indicate da No Planet B, sono volti alla crescita della sensibilità verso la cura condivisa e la gestione
partecipata dei beni comuni, alla valorizzazione degli spazi di verde urbano per la tutela dell’ambiente e della
salute umana, alla formazione per l'assunzione di stili di vita e pratiche sostenibili, nell’ottica di sviluppare
un'attenzione al futuro globale che parta dalle pratiche che quotidianamente mettiamo in atto nel contesto
locale. Infine le attività di comunicazione e divulgazione (attraverso la realizzazione di grafiche, foto, video-
spot ecc.) vedranno come protagonisti gli abitanti del quartiere e della città di Palermo impegnati a costruire e
donare al mondo un altro piccolo ma fondamentale angolo di verde e racconteranno, con semplicità, un’altra
via possibile per disegnare insieme un futuro migliore in cui crescere e ritrovarsi come cittadini attivi, all'insegna
della cura consapevole del nostro unico pianeta.

B.3.2. Con chi sarà realizzata l’idea di progetto?


Come anticipato nel punto B.3.1. l’idea proposta si inserisce in un contesto che sta vivendo un periodo di forte
crescita socio culturale. Protagonisti di questo processo sono certamente la Parrocchia Sant'Agnese e il
laboratorio artistico e sociale “Rambla Papireto”. La parrocchia di Sant’Agnese, malgrado versi in uno stato
finanziario tendenzialmente disagiato, porta avanti svariate attività di interesse sociale e culturale quali azioni
di recupero scolastico, centri di ascolto, passeggiate educative, un’ampia scelta di corsi, attività
interparrocchiali legate allo sport e allo spettacolo ecc. Nel 1980 venne costituita la Cooperativa Agricola S.
Agnese, patrocinata dalla Caritas Missione Palermo che grazie ad un lavoro di diversi anni è riuscita oggi a
creare all’interno del quartiere Danisinni un grande orto nel quale convergono le forze dei volontari del
quartiere e di alcuni detenuti che in quest’orto svolgono lavori socialmente utili. Ad affiancare il lavoro della
parrocchia, splendidamente portato avanti da Fratel Mauro, figura di gran carisma e punto di riferimento
spirituale del quartiere, troviamo Rambla Papireto, guidata dall’Accademia di Belle Arti e dalle Associazioni
Caravanserai, Neu e Circ’all che ha portato negli ultimi anni una rinascita artistico culturale dell’area il cui primo
traguardo è stato la costruzione di un grande tendone da circo, gestito dall’Associazione Circ’All, che si occupa
di circo sociale a tutto tondo e sta coinvolgendo tanti abitanti del quartiere, specie i più piccoli. Il lavoro che
porteremo avanti sarà naturalmente legato a doppio filo con entrambe le realtà: tramite una serie di incontri
con Fratel Mauro e gli altri operatori che gravitano attorno alla parrocchia stiamo selezionando una serie di
gruppi di bambini/e, giovani ed adulti che saranno coinvolti nelle attività didattiche di progettazione e
realizzazione del giardino, ma anche nelle operazioni di comunicazione e promozione di questa realtà. Con
l’associazione Circ’All stiamo organizzando la festa finale per inaugurare il giardino, durante la quale i
partecipanti potranno visitare il nuovo spazio animato da spettacoli di varie arti circensi (sensa animali) e dalle
musiche e danze tradizionali dell’orchestra di Arci TavolaTonda. Altra iniziativa fondamentale nell’ottica della
creazione di una rete è il gemellaggio che realizzeremo tra il quartiere dei Danisinni ed il quartiere Zen di
Palermo. Anche lo Zen, come i Danisinni, è una periferia di Palermo (al lato opposto della città) che da diversi
anni sta vivendo un processo di rigenerazione tramite l’impegno ed il lavoro dell’Associazione Laboratorio Zen
Insieme, con la quale stiamo già collaborando in altri progetti. Anche il Laboratorio Zen Insieme grazie al
finanziamento di NoPlanet B porterà avanti una serie di lavori nel giardino di Via Primo Carnera, di recentissima
costituzione. Tramite il gemellaggio daremo la possibilità a bambini e ragazzi dei Danisinni e del quartiere Zen
di conoscersi vicendevolmente, contribuendo ad abbattere le frontiere invisibili che li separano, in un’ottica di
condivisione di esperienze e buone pratiche, interdipendenza e solidarietà collaborativa.

B.3.3. Descrizione dell’idea di progetto


Obiettivo dell’idea di progetto: realizzare un giardino biodiverso per riqualificare l'area limitrofa al tendone del circo sociale creando
una zona di aggregazione fruibile dalla popolazione del quartiere e in grado di aprire il quartiere al resto della città

Risultato 1 Risultato 2 Risultato 3


Creazione partecipata del Giardino dei Creazione dell’identità del nuovo spazio e Creazione di un network | Conoscenza di
Danisinni | Crescita della consapevolezza divulgazione | Crescita della una realtà simile sul territorio comunale
del valore ambientale e sociale di uno partecipazione e dell’attenzione con cui poter scambiare esperienze e
spazio di verde urbano condiviso dell’opinione pubblica sul nuovo spazio buone pratiche nell’ottica di una virtuosa
verde e sul quartiere Danisinni in generale contaminazione

Attività (relative al risultato 1): Attività (relative al risultato 2): Attività (relative al risultato 3)
1. Progettazione condivisa degli spazi del 1. Conferenza Stampa (novembre) 1. Gita al giardino planetario in Via Primo
giardino (novembre) 2. Divulgazione di tutte le fasi progettuali Carnera creato durante Manifesta12 e
2. Pulizia del terreno (novembre) su giornali cartacei e online, radio e web- gestito dall’associazione Laboratorio Zen
radio e attraverso i social network di In Insieme (aprile)
3. Diserbo e preparazione del macerato di
spontanee (novembre) Medias Res e delle realtà partner del 2. Accoglienza dei bambini e delle
progetto (novembre – aprile) bambine in visita al nuovo giardino dei
4. Preparazione del terreno e didattica Danisinni (aprile)
sulla composizione del suolo (novembre) 3. Lancio di una piccola campagna di
sensibilizzazione verso la cura degli spazi 3. Realizzazione di un video spot per
5. Semina e piantumazione del prato comuni e degli spazi verdi urbani raccontare l’incontro tra le due realtà
(novembre – dicembre) attraverso la realizzazione di 3 grafiche ad (aprile)
6. Piantumazione di aromatiche, hoc (gennaio – aprile)
ornamentali e realizzazione talee 4. Realizzazione di un video spot sul
(novembre – dicembre) quartiere Danisinni e il rapporto della
7. Piantumazione di alberelli e rudimenti di comunità locale con il nuovo giardino
gestione e potatura (novembre – (marzo – aprile)
dicembre) 5. Realizzazione di una festa finale con
8. Realizzazione di semplici arredi esterni spettacolo di circo a cura di Circ’All e
- panche e tavoli (gennaio – marzo) musica dal vivo della Tavola Tonda
9. Realizzazione laboratorio per bambini/e Orchestra (aprile)
e giovani per creare le decorazioni del
giardino (febbraio – aprile)
10. Realizzazione di un video spot che
racconti le varie fasi di creazione del
giardino (novembre – aprile)

Gruppo/i target Gruppo/i target Gruppo/i target


Bambini/e dai 4 ai 13 anni: tra i 20 e i 30 Beneficiari diretti: abitanti del quartiere e Bambini/e dai 4 ai 13 anni
partecipanti della città di Palermo (dai 1000 a ≥ 5000) (indicativamente 20)
Giovani dai 14 ai 35 anni: tra i 10 e i 20 Beneficiari indiretti: cittadini italiani e Giovani dai 14 ai 35 anni (indicativamente
partecipanti stranieri (dai 1000 a ≥ 5000) 20)
Adulti sopra i 20 anni (abitanti del Operatori/educatori delle due realtà
quartiere e non): tra i 10 e i 20 partecipanti (indicativamente 10)

B.3.4 Scalabilità (scale-up), replica e impatto.


L'impatto che ci aspettiamo dalla realizzazione del giardino ai Danisinni è anzitutto quello di un reale
coinvolgimento della comunità del quartiere non solo nelle operazioni che permetteranno la nascita del
giardino, ma anche e soprattutto in tutte quelle che ne permetteranno la sua vita futura e il suo sviluppo,
facendo sì che la manutenzione dello spazio divenga concreta opportunità di aggregazione nonché occasione
per risemantizzare lo spazio prospettando un cambio di percezione e di utilizzo dell'area che porterà senz'altro
degli effetti positivi e duraturi nella vita quotidiana del quartiere. Inoltre l'intero progetto sarà animato da continui
momenti di scambio, confronto e discussione volti a sensibilizzare i partecipanti alle attività sull'importanza del
rispetto dell'ambiente per un futuro sostenibile, superando i luoghi comuni dell'inattuabilità di pratiche virtuose
in contesti sociali difficili e destinando alla comunità locale strumenti per la gestione sostenibile degli spazi del
quartiere, dalla gestione dei rifiuti a quella appunto degli spazi comuni e degli spazi verdi. Questi elementi ci
consentono di affermare che il progetto si configurerà come un modello replicabile in contesti sociali simili a
quello del quartiere Danisinni. Il nostro proposito, inoltre, è quello di poter continuare a portare un contributo
attivo nel quartiere, destinando lavoro e risorse anche oltre i limiti temporali del progetto in questione per dare
un'ulteriore spinta nell'animazione del giardino con una serie di attività a sostegno della comunità. A tal fine ci
riproponiamo di partecipare ad altri futuri bandi pubblici o privati: al momento stiamo già lavorando ad una
proposta in continuità con le attività previste da sottoporre alla Chiesa Valdese, che ogni anno destina l'8xMille
a progetti di utilità sociale. Infine, coerentemente con i valori e gli obiettivi dell'associazione, i materiali prodotti
nell'arco dello svolgimento del progetto (foto, video, grafiche e articoli) avranno la massima diffusione a livello
mediatico, sfruttando i canali di cui In Medias Res dispone e le positive sinergie sviluppate nel tempo con enti
locali, nazionali e internazionali.

B.3.5. Fasi dell’idea progettuale


Fase 1: realizzazione partecipata del giardino dei Danisinni e didattica (da novembre 2018 a marzo 2019)
In questa fase sarà realizzato il nuovo giardino dei Danisinni nel rispetto della vocazionalità del territorio. Nello
specifico sono previsti incontri con cadenza settimanale in cui, dopo una prima fase di progettazione condivisa
degli spazi del giardino ed una pulizia generale del terreno, piantumeremo specie autoctone (o naturalizzate
da lungo tempo), sia arboree (come ad esempio carrubi, agrumi, melograni, mandorli, lecci ed allori) che
possano garantire ombra, sia specie arbustive (come rosmarino e salvia), acquistate da vivai locali che
riproducono varietà antiche, oltre ad una serie di specie da fiori (rampicanti e cespugliose, come rose e
gelsomini); inoltre semineremo un mix di sementi il cui sviluppo creerà un tappeto erboso calpestabile.
Tuttavia, date le condizioni del suolo, leggero ma probabilmente sfruttato da anni e anni di pascolo stanziale,
saranno necessarie oltre ad una pulizia dal discreto numero di rifiuti che l'incuria e il vento hanno portato sul
posto, una lavorazione superficiale e una concimazione di fondo, da realizzarsi sia con stallatico comune che
con fertilizzanti autoprodotti la cui preparazione, insieme a tutte le altre fasi operative del progetto, saranno
condivise con la comunità locale nonché con chiunque volesse dare una mano. Saranno infatti realizzati dei
workshop, con una cadenza rispettosa dei processi naturali delle piante che andremo a inserire nello spazio
affinché sia chiaro a tutti che la natura ha i suoi tempi e che "piccolo e lento è bello" (come recita uno dei
principi permaculturali di David Holmgren, al cui operato ci ispiriamo), per formare gli abitanti del quartiere alla
tutela e alla gestione dello spazio verde. È inoltre prevista un’ultima serie di attività legate alla realizzazione di
semplici arredi da esterno (principalmente panche e tavoli) da realizzarsi per lo più con materiali di recupero
e alla realizzazione di decorazioni per rendere il giardino un luogo più fruibile, accogliente e di permanenza.
Tali attività coinvolgeranno bambini e ragazzi del quartiere (e non) rendendoli parte attiva della realizzazione
del nuovo spazio comune.
Fase 2: creazione dell’identità del nuovo spazio e apertura al pubblico (da novembre 2018 ad aprile 2019)
Durante tutte le fasi di realizzazione del progetto verrà effettuato un lavoro costante di documentazione e
comunicazione delle attività nell’ottica di diffondere i risultati e ampliare il pubblico di possibili fruitori dello
spazio e nel contempo di creare un archivio documentario che possa essere utile ad eventuali altri progetti
futuri. Sarà lanciata una piccola campagna di sensibilizzazione verso la cura degli spazi comuni e degli spazi
verdi urbani attraverso la realizzazione di 3 grafiche ad hoc. Le grafiche saranno realizzate dall’artista trentina
Letizia Depedri ed i testi saranno tradotti in 3 diverse lingue: siciliano, italiano e inglese. Il progetto si
concluderà con una festa finale aperta a tutta la cittadinanza in cui sarà realizzato uno spettacolo di circo a
cura dell’associazione Circ’All e un concerto live con musiche e danze tradizionali a cura della Tavola Tonda
Orchestra.
Fase 3: creazione di un network, contaminazione di esperienze e scambio di buone pratiche
Sarà realizzato un gemellaggio con un'altra realtà palermitana, l’associazione Laboratorio Zen Insieme (che
partecipa anch'essa al bando No PLANET B "100.000 euro per la sostenibilità"), tramite il quale bambini/e e
ragazzi/e dello Zen e dei Danisinni potranno visitare vicendevolmente i giardini creati nei due quartieri,
prendendo atto delle similarità dei processi che li attraversano, scambiando esperienze, pratiche e
conoscenze.

Sezione C – INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

C.1. Sulle attività di formazione.


Selezionare una o più opzioni per ciascuna delle categorie seguenti. NB: le informazioni sono richieste al fine di raccogliere
suggerimenti per la programmazione delle attività di formazione che saranno realizzate da NOPLANETB. Le informazioni quindi
non saranno utilizzate durante il processo di valutazione dell’idea progettuale.
a) argomenti:
X Programma DEAR e Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs)
Gestione progettuale (relativa alle regole applicabili al presente bando)
Iniziative internazionali relative al cambiamento climatico e alle sfide della sostenibilità
Metodologie e strumenti per rafforzare la consapevolezza e conoscenza (awareness raising)
X Fundraising e crowdfunding
Strategie e strumenti di comunicazione e awareness
Altre (specificare)
b) sulla modalità
X Formazioni in classe
Webinar
c) sulla lingua
X Italiano (ma posso seguire la formazione in inglese)
Solo italiano
Altre (specificare)
Con il supporto di: In collaborazione
con There isn’t a Planet
B!
CSO-LA/2017/388-137
Il progetto è
cofinanziato
dall’Unione Europea

Potrebbero piacerti anche