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La città ideale di ieri e di oggi

…...e del futuro

BERNARDO CRESTI​
La città ideale di ieri
• La città ideale è sempre stata caratterizzata
da un forte senso di comunità e valori
condivisi. L'architettura ha svolto un ruolo
significativo nella creazione di un
ambiente ideale, con edifici progettati per
la funzionalità e l'estetica e spazi pubblici
pianificati e mantenuti con cura per fornire
un senso di bellezza e ordine. La città ideale
di ieri spesso però si scontrava con la realtà,
ma le sue idee e i progetti hanno
influenzato l'urbanistica e l'architettura nel
corso della storia, contribuendo a plasmare
le città attuali.
Città ideale nel mondo
antico greco e romano
• Nell'antichità greca le città ideali erano organizzate secondo un
disegno geometrico preciso e prevedevano una netta
separazione tra spazi pubblici e privati. Nella Repubblica di
Platone, la città ideale era governata da una classe di filosofi e
prevedeva la divisione del lavoro tra le diverse caste sociali che
abitavano in varie zone distinte le une dalle altre.
• Mentre i Greci consideravano di aver raggiunto la perfezione con
la fondazione di città e si preoccupavano della loro bellezza, della
sicurezza, dei porti e delle risorse naturali del paese, i Romani
pensarono soprattutto a quello che i Greci avevano trascurato:
il pavimentare le strade, l'incanalare le acque, il costruire fogne
che potessero evacuare nei fiumi tutti i rifiuti della città.
Selciarono le vie che percorrevano tutti i territori , tagliando
colline e colmando cavità, in modo che i carri potessero
raccogliere le mercanzie provenienti dalle imbarcazioni; le fogne
coperte con volte fatte di blocchi uniformi, a volte lasciavano il
passaggio a vie percorribili con carri di fieno. Tanta è poi l'acqua
che gli acquedotti portavano, da far scorrere interi fiumi
attraverso la città ed i condotti sotterranei, tanto che ogni casa
aveva cisterne e fontane abbondanti.
Città ideale nel medioevo
Non si può parlare di città ideale nel medioevo, soprattutto prima del
1000, periodo in cui anche le città più belle decaddero nella loro bellezza e
funzionalità. Le città medievali si caratterizzavano per le mura. Le mura
separavano la città dalla campagna. Lungo le mura sorgevano le torri di guardia,
spesso in corrispondenza delle porte di accesso alla città. Le porte della città
erano sorvegliate di giorno e chiuse di notte; chi entrava e chi usciva veniva così
controllato. In epoca comunale l'attenzione degli uomini fu concentrata su due
elementi fondamentali: la Chiesa e il palazzo Pubblico. I palazzi signorili
esistevano ma lungo piazze e vie si innalzavano più spesso case-torri dove al
piano terra si svolgeva un'attività e ai piani superiori si mangiava e si dormiva.
Le strade, lastricate con pietre locali, oppure in mattoni o ciottoli, consistevano
in vie e viuzze strette e sinuose che sboccavano all’improvviso davanti a chiese,
palazzi e piazze. Nelle piazze si svolgevano i mercati o gli eventi religiosi e civili
più importanti. Le vie erano spesso fiancheggiate, su entrambi i lati, da portici. I
portici formavano la parte anteriore della bottega e riparavano i banchi all’aperto
degli artigiani e dei mercanti. Le botteghe non avevano vetrine, perché il vetro era
un articolo di lusso. Nelle botteghe si svolgevano le attività artigianali, si
producevano cioè stoffe, abiti, calzature, ecc., tutto ciò che serviva alla vita
quotidiana e che alimentava il commercio locale e, talvolta, internazionale.
La città ideale del Rinascimento era un insediamento simmetrico, armonico, costruito

Città ideale nel attorno a una piazza centrale, simile a quello qui raffigurato nel dipinto anonimo.
L'intero tessuto urbano si sviluppava a partire dalla piazza principale. La sua geografia
Rinascimento regolare era volta a rendere la vita più facile e armoniosa e a migliorare le interazioni e
la felicità dei suoi abitanti. La città incarnava un modello di vita e di governo ideale,
basato sulla concezione di una comunità pacifica, lavoratrice e autosufficiente.
Quello che potrebbe sembrare un concetto teorico divenne invece realtà: la città ideale
del Rinascimento esiste e si chiama Pienza.
Il concetto di "città ideale" nacque con l’obiettivo di
rendere più razionale l’organizzazione degli spazi
urbani. Aveva profonde radici nell’umanesimo, un
movimento focalizzato sull’essere umano e i suoi
valori, che diede vita a una rivoluzione culturale,
sociale e artistica. L’uomo venne collocato al centro
del sistema e anche l’ambiente in cui viveva fu
rivoluzionato. Per la prima volta nella storia, il
concetto di "città ideale" divenne una vera città,
proiettando la sua enorme influenza sulla
pianificazione urbana contemporanea.
In epoca rinascimentale, la città ideale era
spesso associata alla figura dell'uomo universale e
del sapere. Ad esempio, Leonardo da Vinci progettò
la città ideale di "Leonardo", caratterizzata da una La città ideale di Leonardo da Vinci​
stretta interazione tra la natura e l'architettura, e
da una disposizione geometrica degli edifici e delle
strade. ​
• La città ideale, nel passato, era spesso anche associata alla
figura dell'utopia, un luogo immaginario dove la società era
organizzata in modo perfetto, privo di conflitti e ingiustizie. Ad
esempio, la città ideale di Tommaso Moro nel suo libro "Utopia" del
1516, presentava un'organizzazione sociale basata sull'uguaglianza e
sulla cooperazione, con una distribuzione equa delle risorse e un
sistema giudiziario equo. Questa visione portava ad una architettura
urbanistica razionale ed equilibrata.
La città ideale di oggi
• La città ideale di oggi è caratterizzata dalla sua
sostenibilità e innovazione. Le città si impegnano
a essere rispettose dell'ambiente, utilizzando
fonti di energia rinnovabile e riducendo gli
sprechi. La tecnologia svolge un ruolo significativo
nella città ideale di oggi, con città intelligenti che
utilizzano i dati e la tecnologia per migliorare
l'efficienza e fornire servizi migliori ai residenti.
Gli spazi pubblici rimangono importanti, ma sono
progettati pensando all'accessibilità e
all'inclusività. In sintesi, la città ideale di oggi
cerca di unire la sostenibilità ambientale,
l'innovazione tecnologica e l'inclusione sociale.
• Le infrastrutture svolgono un ruolo
cruciale nella creazione della città
ideale, che nel passato era
incentrata sui trasporti e sulle
comunicazioni fisiche. Oggi,
l'infrastruttura comprende non solo
le strutture fisiche, ma anche le reti
digitali che consentono una
comunicazione senza soluzione di
continuità e l'accesso alle
informazioni. L'Internet ad alta
velocità e i trasporti pubblici
affidabili sono elementi
fondamentali della moderna città
ideale, in cui la tecnologia e la
connettività digitale sono diventati
indispensabili per il funzionamento
della società.
• Nonostante i progressi nella creazione della città ideale, ci sono
ancora sfide da superare. La disuguaglianza è uno dei maggiori
problemi delle città moderne, con la ricchezza e le risorse concentrate
in alcune aree e altre lasciate indietro. Le preoccupazioni ambientali
rappresentano una sfida significativa, poiché le città cercano di
bilanciare la crescita e lo sviluppo con la sostenibilità e la
conservazione delle risorse naturali. Inoltre, questioni sociali come la
criminalità e i senzatetto continuano ad affliggere le aree urbane,
creando sfide nella creazione di una città ideale equa e sicura per tutti
i suoi residenti.
Un progetto italiano per la città ideale del
terzo millennio
Milano è una città che negli ultimi anni sta cercando di sviluppare progetti per la
realizzazione di spazi verdi urbani, in modo da migliorare la qualità della vita dei suoi
cittadini e ridurre l'inquinamento atmosferico; per questo sono sviluppati progetti
all'avanguardia come il Bosco verticale,
Il Bosco Verticale è un progetto architettonico che comprende la costruzione di due
grattacieli situati nel quartiere Isola di Milano. Questi edifici sono stati progettati
dall'architetto Stefano Boeri e sono stati inaugurati nel 2014. Il progetto ha vinto il
premio internazionale "Best Tall Building Worldwide" nel 2015.
L'idea alla base è quella di creare un ambiente urbano più sostenibile e vivibile,
grazie alla presenza di un grande numero di alberi e piante. Gli edifici ospitano
infatti oltre 900 alberi di diverse specie, tra cui aceri, olmi, tigli e betulle, oltre a
20.000 piante.
La presenza di questa vegetazione consente di ridurre l'inquinamento atmosferico,
assorbendo il biossido di carbonio e producendo ossigeno. Inoltre, gli alberi aiutano
a regolare la temperatura degli edifici, creando un microclima più confortevole per
chi vi abita.
La città ideale del
futuro
• Guardando al futuro, la città ideale
continuerà a prioritizzare la
sostenibilità, l'innovazione e la
comunità, diventando sempre più
connessa attraverso la tecnologia
avanzata. Tuttavia, è importante
mantenere la connessione umana e
l'equità sociale nel processo di
innovazione. La città ideale del
futuro dovrà trovare un modo per
bilanciare il progresso tecnologico
con la compassione e l'inclusività,
creando un ambiente urbano che
promuova il benessere e la sicurezza
di tutti i suoi residenti.

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