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Matricola n. STA03106/L21
Indice 1
3. Opere 8
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1.Bofill e l’Architettura postmoderna
Le origini di Carovigno, si perdono nella notte dei tempi, come testimoniano le numerose
grotte rese abitabili dalla mano dell'uomo ed i campioni di pietra scheggiata e levigata
rinvenuti sul territorio, ma anche da quanto rimane delle antiche mura, dell'acropoli, e dai
Significativi resti di insediamenti umani, sono tuttora visibili in contrada Carisciola e nei
Sul nome della città le ipotesi sono varie: la più accreditata lo fa derivare dal greco
Carbina è il nome della città edificata anticamente sulla collina sovrastante l’attuale
territorio del comune di Carovigno, secondo alcune ricerche Carbina sorse al tempo in cui
Divenne una città fiorente con la civiltà messapica, come dimostra l'importantissimo
materiale archeologico esposto nei musei di Egnazia, Brindisi e Taranto, tanto fiorente da
meritarsi di essere catalogata fra le 13 città più importanti della Japigia dallo scrittore
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La città di Carbina sorse secondo lo stile delle città greche, ossia composta da 3 cinte
murarie concentriche erette intorno alla collina, alla cui sommità vi era l'acropoli (centro
Nella fascia intermedia si ergeva la città abitata, dove si svolgeva la normale vita
quotidiana.
Mentre la terza ed ultima fascia era invece la necropoli (adibita a sepolture), molto
sua volta, fu sconfitta dai Tarantini nel 473 a.C., che ne sterminarono gli abitanti.
La città risorse più forte di prima, e più tardi, durante le guerre messapiche, si alleò e si
federò con Brundusium, (l'attuale Brindisi), una colonia fondata alcuni chilometri più a
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La moneta urbica federale coniata a Carovigno, al tempo della guerra italica, recante la
legenda CARB-BRUN (Carovigno- Brindisi), attesta gli stretti rapporti militari e politici
Durante la guerra tra Taranto e Roma, le due città consociate si schierarono con i romani,
e tali rimasero anche durante la seconda guerra punica (218-216 a.C.), mentre altre città si
arresero ad Annibale, sicché ogni tentativo di conquista da parte dei cartaginesi si rivelò
vano.
La parte più antica del paese è quella che un tempo ne costituiva la rocca: questa fu in
I segni del feudalesimo sono rappresentati non solo dal Castello, costruito a difesa dai
turchi e dalle scorrerie dei pirati, ma anche dai resti delle mura innestate sulla più antica
muraglia messapica.
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Molti i feudatari di Carovigno: dal normanno Goffredo III di Montescaglioso (1163), allo
(1327), dal Principe di Taranto Raimondo del Balzo Orsini (1382), alla Regina Maria
Gaspare de Loffreda (1492), dal Barone Pirro Loffredo (1500), al Barone Gaspare
Loffredo (1507), dal Barone Giuseppe Loffredo (1520), al Barone Leonardo Loffredo
(1529), dal Barone Scipione Loffredo (1562), al Barone Pirro Loffredo (1589), dal
Marchese Padula (1595), ad Agostino Caputo (1597), dalla famiglia Serra di Genova
(1619), e quindi dal Marchese di Serranova Ottavio Serra (1629), al Vescovo Scipione
Costaguti (1653), da Giuseppe Castaldi (1661), a Giulio di Sangro (1684), dal Barone
Nicola Granafei (1702), al Principe di Francavilla Fontana Michele Imperiali (1742), dal
Principe Gerardo Dentice di Frasso (1792), al Conte Alfredo Dentice di Frasso (1904).
Purtroppo a causa delle tante tasse e balzelli che gravavano sulla popolazione non poté
esserci grande sviluppo economico fino alla fine del dominio feudale, cioè a partire dal
XIX secolo..
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Il Centro storico medievale di Carovigno è situato all’interno delle antiche mura di cinta
Il "Rione Terra", così conosciuto, si snoda attraverso un intrigo di strette viuzze che
Le bianche mura tinteggiate a calce, gli archi ed i giochi architettonici, deliziano gli occhi
Ancora attivo è il forno pubblico di "lu Scattusu" che produce il tipico ed inimitabile pane
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Il borgo medievale è tutt’oggi teatro di manifestazioni culturali, folkloristiche e sagre
paesane.
E' stato presentato un progetto che dovrebbe vedere, oltre al restauro della Piazza, peraltro
già ultimato, la ristrutturazione dell'intero "Rione Terra", attraverso una grossa opera di
ripavimentazione di tutta l'area compresa fra Corso Vittorio Emanuele, Via Regina
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Nasce il 1939 nella Città di Barcellona, in Spagna: dopo gli studi d’architettura, che gli
nel 1956 e il diploma della Scuola d’Architettura di Ginevra nel 1959, lavora con il padre
architetto fino al 1963 quando, a soli ventiquattro anni, fonda il “Taller de Arquitectura”
filosofi.
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Oggi il Taller de Arquitectura è un gruppo interdisciplinare di progettazione che mette
insieme non solo architetti ma anche sociologi e scrittori, un gruppo di professionisti di fama
progettazione di giardini e parchi, interior design, e tante altre specializzazioni del settore..
Dagli anni sessanta ad oggi ha realizzato costruzioni che spiccano per il proprio stile, progetti
che mantengono le tipiche linee del moderno, ma abbandonano le forme pure del
razionalismo funzionalista tendendo ad una libertà espressiva e un tipo di creatività più vicina
a Gaudí. Molti progetti realizzati in tutto il mondo dimostrano la loro capacità di agire in
armonia con le diverse culture locali combinate con la conoscenza e l'esperienza globale.
Nel loro curriculum vantano svariati progetti di design urbano su vasta scala, le grandi
uffici, così come l'architettura d'interni e progettazione di mobili. Grandi marchi, come
Christian Dior, Cartier, Rochas, Decaux, Paribas, Axa, Shiseido, Bank One e Donnelley,
si sono serviti della Taller de Arquitectura per la realizzazione delle loro sedi.
Salienti, nella storia del team Bofill, sono gli studi di pianificazione urbanistica per città,
come Lussemburgo con La Place de l'Europe, Varsavia con Port Praski, Praga con Nova
I suoi Progetti hanno toccato tutti i continenti del globo, numerosi sono quelli realizzati in Cina,
Per oltre vent'anni hanno diffuso la cultura del workshop, un complessi urbano di strade,
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Antigone, realizzato a Montpellier in Francia. Progetti simili hanno avuto successo in
Tra le realizzazioni più importanti compiute da Bofill tra il 1965 ed il 1973 si ricordano: i
quartieri spagnoli di Barrio Gaudí (1965) a Reus (Spagna), gli edifici residenziali (Via
Nel 1970, l'architetto spagnolo ha aperto uno studio del Taller anche a Parigi, dove ha
realizzato i progetti per Les Ville Nouvelles francesi che lo collocano tra i protagonisti
dell'architettura contemporanea.
che abbraccia le istanze del postmoderno. Nel 1979 ha ottenuto la licenza professionale
Alla fine degli anni Ottanta, Bofill ha ricevuto l’incarico di progettare il Teatro Nazionale
Ha inaugurato due nuove sedi del Taller de Arquitectura: a New York (USA), con la
sperimentazione di nuovi modelli di grattacielo, come l'edificio del 77 West Wacker Drive a
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Chicago (1998/91) ed a Tokyo (Giappone) nel 1992 con la realizzazione del complesso
Nel 1995 gli è stata assegnata la Laurea ad Honorem (Doctor Honoris Causa) dalla
Tra le sue realizzazioni più recenti vi sono la costruzione del Teatro Nazionale di
materiale più usato nell’architettura di Bofill è la pietra. Uno degli ultimi grandi progetti è
stato il Terminal T1 di Barcellona, Spagna, cominciato nel 2004 e terminato nei primi
Altre prestigiose strutture culturali intraprese dal Taller de Arquitectura sono l'Arsenal di Metz
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3.Opere
Tra le numerose realizzazioni e gli infiniti progetti di Bofill, ne sono stati presi in esame
tre, pensati e realizzati in tre città spagnole:
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1962/63 -Edificio residenziale in calle Bach 28, Barcellona, Spagna 1986/88 - Piano per le rive della Lez a Antigone, Montpellier, Francia
1963/65 - Due edifici residenziali in plaza S. Gregari Taumaturg, Barcellona, 1986/91 - Nuovo terminal internazionale dell'aeroporto di Malaga, Spagna
Spagna
1986/96 - Teatro Nazionale della Catalogna a Barcellona, Spagna
1963/65 - Edificio residenziale in calle Nicaragua 99, Barcellona, Spagna
1986/96 - Place du Marché Saint-Honoré a Parigi, Francia
1964/70 - Quartiere Gaudí, Reus, Paragona, Spagna
1987 - Complesso turistico La Com'ella a Andorra la Vella, Spagna
1965/66 - Club sportivo Mas Pey, Costa Brava, Spagna
1987/89 - Uffici Trois Jean a Neully, Parigi, Francia
1965/70 - Complesso la Ciudad en el Espacio, Moratalaz, Madrid, Spagna
1987/90 - Lavori di industrial design, Parigi, Francia
1965/85 - Residenze estive La Manzanera, Calpe, Alicante, Spagna
1987/91 - Edificio dell'Istituto Nazionale di Educazione Fisica della Catalogna a
1966/68 - Residenze estive El Castell, Sitges, Sant Pere de Ribes, Barcellona, Barcellona, Spagna
Spagna
1988 - Progetto di concorso per l'aeroporto di Kansai a Osaka, Giappone
1967 - Industria chimico-farmaceutica a Granollers, Barcellona, Spagna
1988 - Ipotesi grandiosa per il Port Marianne a Montpellier, Francia
1970/75 - Edificio residenziale Walden-7, Sant Just Desvern a Barcellona, Spagna
1988 - Progetto di ristrutturazione e sviluppo per La Bastide a Bordeaux, Francia
1970/76 - La Fàbrica, Sant Just Desvern a Barcellona, Spagna
1988 - Riconversione e ampliamento del Museo Pedralbes, Fondazione H.H.
1972/75 - Complesso residenziale Les Arcades du Lac, ville nouvelle di Saint Thyssen a Barcellona, Spagna
Quentin-en-Yvelines, Montigny-le-Bretonneux, Francia
1989 - Interno della Arsenal concert hall, Metz, Francia
1973/74 - Complesso residenziale Le Viaduc, ville nouvelle di Saint Quentin-en-
Yvelines, Montigny-le-Bretonneux 1988/91 - Scuola di musica Shepherd a Houston, USA
1974/76 - Costruzione della Piramide, Le Perthus, confine Spagna-Francia 1988/91 - Area di servizio dei Volcans a Clermont-Férrand, Francia
1976/78 - Progetto di Piano di Ampliamento urbano del Castro Novo, Castro 1988/91 - Gruppo di abitazioni Borneo Street a l'Aja, Olanda
Urdiales, Santander, Spagna
1988/91 - Nuovo terminal dell'aeroporto El Prat di Barcellona, Spagna
1978/83 - Complesso monumentale di residenze economiche e commerci, Les
Espaces d'Abraxas, ville nouvelle di Marnes-la-Vallée, Parigi, Francia 1989 - Progetto di concorso per una torre sul Collserola a Barcellona, Spagna
1978/83 - Progetto e realizzazione del Viaduc di Saint Quentin-en-Yveline (Parigi) 1989 - Progetto di concorso per la Bibliothèque Nazionale de France
1978/92 - Progetto e realizzazione dell'Antigone a Montpellier 1989/92 - Donnaly Building a Chicago, Illinois, grattacielo per uffici, USA
1979/84 - Progetto e realizzazione della Place du Nombre d'Or a Montpellier, 1989/92 - Edificio residenziale nel Villaggio Olimpico a Barcellona, Spagna
Francia1979/85 - Complesso Les Echelles du Baroque, Montparnasse,
Parigi, FranciaFrancia 1989/92 - sede centrale della società Christian Dior a Parigi, Francia
1981 - Progetto e realizzazione dei Giardini del Turia a Valencia, Spagna 1989/93 - Torre Nibbla (Rehinold) a Madrid, Spagna
1981/85 - Complesso Les Colonnes de Saint-Chridtophe, Cergy-Pontoise, Parigi, 1989/94 - Uffici GAN a Barcellona, ristrutturazione, Spagna
Francia1981/86 - Edifici Les Temples du Lac, ville nouvelle di Saint
Quentin-en-Yvelines, Montigny-le-Bretonneux, (Parigi), Francia 1990 - Lighting & Power Tower a Houston, Texas, USA
1981/86 - Progetto di concorso per l'Escorxador a Barcellona, Spagna 1990 - Centro commerciale Nieuwendijk a Amsterdam, Olanda
1983 - Casa Lafon, Marrakech, progetto di residenza estiva, Marocco1984 - 1990 - Centro Mediterraneo di Cultura a Barcellona, Spagna
Progetto del Complesso dell'Anello Olimpico di Barcellona, Spagna
1990/91 - Inaugurazione della sede del Taller de Arquitectura a Parigi, Francia
1984/88 - Prodotti di industrial design per le finiture interne della residenza pubblica
a Parigi, Francia 1990/91 - Volcans d'Auvergne, area di servizio della superstada A-71 highway,
Clermont-Ferrand, Francia
1984/89 - Abitazioni e hotel, Port Juvénal a Montpellier, Francia
1990/91 - Parco Riouxa a Vigo, Pontevreda, Spagna
1985/88 - Edificio per uffici all'interno del piano per Antigone, Les Echelles de la
Ville, Montpellier, Francia 1990/92 - Centro moda United Arrows Harajuku, Tokio, Giappone
1985 - Progetto per il Swift a La Hulpe, Belgio 1990/92 - Complesso Thebes a Antigone, Montpellier, Francia
1986 - Progetto del piano per la Coruña, Spagna 1990/93 - Laboratori Hubber, calle Berlìn, a Barcellona, Spagna
1986/87 - Uffici Rochas a Parigi, Francia 1990/93 - Palazzo Municipale dei Congressi di Madrid, Spagna
1990/93 - Edificio residenziale Le Capitole a Antigone, Montpellier, Francia 1993/2005 - Parco Leonardo, Masterplan, Fiumicino, Italia
1991 - Piano di ristrutturazione di Cagnes sur Mer, Francia 1994 – Complesso per la Piattaforma Intermodale, Lisbona, Portogallo
1991 - Progetto per il Complesso di Lacua, Vitoria, Spagna 1996 – Piscina Olimpica di Montpallier, Francia
1991 - Progetto per Plaza de la Concordia a Vigo, Pontevreda, Spagna 1997 – Risistemazione della costa Nord di Beirut, Libano
1991 - Realizzazione del Teatro Nazionale di Catalogna a Barcellona, Spagna 1997 – Teatro Nazionale di Catalogna, Barcellona, Spagna
1992 - Donnelley Building, parte esterna della torre, Chicago, USA 1998 - Casablanca Twin Center, Casablanca, Marocco
1991/93 - Hotel Kleber a Parigi, Francia 2000 - Corso, Praga, Repubblica Ceca
1991/93 - Progetto per Teatro e parco a Denia, Spagna 2001 - Crystal Carlin, Praga, Repubblica Ceca
1991/95 - World Trade Centre Meffre Ona, La Porte de l'Ouest Casablanca, 2001 – Centro Congressi Figueira Da Foz, Portogallo
Marocco
2002 – Città della Giustizia, Llobregat, Barcellona, Spagna
1993/95 - Piscina olimpica a Montpellier, Francia
2002 – Villa Cultural del Prado, Valladolid, Spagna
1993 – Progetto per l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, Roma, Italia
2003 – Terminal M5 dell’Aeroporto di Barcellona, Spagna
1993-07 – Master Plan della città di Bologna, Italia
2006 - Stazione marittima del Porto, Savona, Italia
1993 – Nuova città di Nan Sha, China
2006 - Waterfront, piazza della Libertà e piazza della Concordia, Salerno, Italia
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2.1. La Fàbrica, 1970/76 - Sant Just Desvern, Spagna
Nel 1973 Ricardo Bofill trovato un cementificio in disuso, un complesso industriale degli
inizi del secolo, parte di un complesso industriale degli inizi del secolo. Una struttura che
che salgono verso il nulla, strutture in calcestruzzo armato potente sostenute dal nulla,
pezzi di ferro sospesi in aria, grandi spazi vuoti riempiti comunque con la magia.
con la demolizione di parte della vecchia struttura che però a lasciato fino ad oggi le sue
forme nascoste ma visibili, come se il calcestruzzo fosse stato scolpito. Una volta che gli
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spazi sono stati definiti, senza parti di cemento e circondati da veste nuova, è iniziato il
progetto.
dell’architetto, un laboratorio,
professionale dell’architetto.
architettonici contemporanei. Silos di metallo e pezzi di design, gli interni semplicissimi, con
un gioco di contrasti con elementi complessi di metallo e cemento della vecchia fabbrica. Un
gioco di contrasti unici tra antico e moderno. I pilastri di cemento e i soffitti sembrano
ritrovare una nuova leggerezza, immersi nell’abbondanza degli spazi e nell’abbondante luce
naturale che arriva dalle grandi finestre. La struttura è circolata da un giardino di eucalipti,
palme, ulivi e cipressi che sorge lì dove prima c’era il cortile della fabbrica.
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vecchia fabbrica che diventa una nuova icona di modernità. E che sembra ricordarci che a
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3.1. Muralla Roja, 1968/1972 - Calpe (Alicante), Spagna
Il Muro Rosso della Casbah nella Comunitat Valenciana, è un condominio che si trova
con la combinazione di cubi nello spazio. Il villaggio in sé, in una evocazione di estetica
ad un alloggio. Il progetto è stato approvato nel 1968, che termina la sua costruzione nel
1972.
In termini di forma, si presenta come un complesso fortificato che si adatta alla topografia
cortili comunicare tra di loro come estensione degli spazi interni abitati.
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La composizione di questo
complesso, risponde ad un piano
geometrico avente quale
elemento di base la tipologia di
una croce greca; le croci sono
raggruppate in vari modi,
lasciando le torri dei servizi
(bagni e cucine), al loro incrocio.
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Questa configurazione caratterizzata dai percorsi labirintici derivanti dall’intrecciarsi di
croci con le braccia di cinque metri e contenenti i vari reparti del complesso, genera una
serie di cortili interconnessi che dà accesso a ciascuna delle case. Infine, sulle terrazze
degli edifici sono condivisi solarium, piscina e sauna.
Il complesso propone così le stradine strette, quasi labirintiche delle casbah, scalette per
le terrazze, patios da scoprire e un rapporto molto fluido tra spazi pubblici e privati, che
non vengono delimitati chiaramente, con una serie di terrazze coperte e corridoi aperti,
che favoriscono la convivenza e il contatto all'aria libera e che sono come un
prolungamento degli spazi interni. L’ispirazione sembra sia venuta a Bofill
dall’architettura popolare del mondo arabo mediterraneo:
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Come l'ultimo elemento, il più esterno del complesso,The Wall Red riflette l'evoluzione
affiancata infatti da La Manzanera, a Calpe, nei pressi di una scogliera quasi a strapiombo
sul mare; liberamente ispirata alle torri fortificate del Nord Africa di cui ne rappresenta
una reinterpretazione moderna, è una struttura che, notano gli esperti, si adatta
Colpisce, oltre alla chiara ispirazione araba e mediterranea, anche la scelta dei colori,
dalla gamma dei rossi e degli azzurri. Che sono in netto contrasto con i colori naturali del
Sono colori che servono ad indicare le diverse funzioni degli edifici e che vengono
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La Muralla Roja è stata costruita tra il 1968 e il 1972 ed ha celebrato dunque 40 anni da
poco ed è stata per questo oggetto di studio da parte di un gruppo di studenti del secondo
anno della Facoltà di Architettura dell'Università alicantina; è un'opera del primo Ricardo
Bofill, precedente alla sua tappa postmoderna o neoclassica; questa opera emana una
grande modernità e, allo stesso tempo, valori tradizionali, aspetti che tornano a essere
rilevanti adesso, come la relazione tra l'intorno o la sostenibilità. Quasi un simbolo per la
Spagna che guarda verso il suo passato più recente e più sostenibile, per uscire dall'incubo
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3.2. W Hotels Barcellona, 2007/10 - Barcelona, Spagna
gigante degli alberghi di lusso e stile, la società che ha innovato il settore, ha debuttato
perfetta armonia con la cultura locale: il design che Bofill ha elaborato per il W
della città di Barcellona, si ispira alla vela di una nave, motivo per cui l´edificio è noto
come “laVela”.
rinnovamento urbano del litorale di Barcellona, con i suoi 26 piani e l’elegante forma a
vela, è posto in perpendicolare rispetto alla banchina, per cui offre, praticamente da tutte
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Il suo avanguardistico design crea lo scenario perfetto per lo sviluppo di uno stile di vita
di un’offerta di servizi completa. L’albergo contiene 473 camere, 67 delle quali suite, due
Inoltre il W Barcelona presenta al suo interno una Spa (la spa più in voga di New York),
un ristorante con un’atmosfera molto vivace situato al secondo piano che offre delle
L’albergo contiene, inoltre, spettacolari spazi pubblici, fra i quali sono da segnalare i
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Situato presso la Nova Bocana (“la nuova imboccatura”) del porto di Barcellona, che
Marittimi de La Barceloneta, ai ristoranti di prima classe del Port Vell, alle spiagge da
sogno e ai centri di sport acquatici del Port Olímpic; a due passi dalle romantiche
caffetterie, i negozi di moda e la moderna offerta notturna del centro storico di Barcellona
e le Ramblas.
Come unico albergo di Barcellona con accesso diretto sulla spiaggia, il W Barcelona
volto a dotare questa dinamica zona con negozi di lusso, uffici e spazi destinati allo svago
e al divertimento.
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