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Limes Limen: IL MARGIINE COME SOGLIA URBANA

Guendalina Salimei, è un architetto italiano associata collaborare con il noto studio olandese OMA. Il
al dipartimento di Architettura e Progetto alla progetto prevedeva un ampliamento della struttura
Sapienza di Roma. In questo incontro ha voluto già esistente effettuato però con rispetto per la
portare dei temi e sottotemi a cui lei è storicità dell’edificio. Anche in questo caso l’architetto
particolarmente cara avendoci avuto a che fare ha voluto creare una connessione tra l’opera e il
durante la sua carriera, come i temi dei luoghi di contesto urbano che l’ospitava, andando a coniugare
transizione, limite geografico (fisico o simbolico) e il cortile con le piazze circostanti e valorizzando la
anche luoghi di culti o di transizione tra i confini. parte interrata del museo. Dunque, tra parte
sottostante e parte superiore si crea una
Guendalina ha voluto iniziare la presentazione con
connessione in altezza dove possiamo notare anche
dei progetti che lei stessa soprannomina come qui una stratificazione tra i vari livelli della struttura.
“Linee D’acqua”. Progetti che riguardano la
riqualificazione di tre porti italiani molto importanti: Nell’ambito del riuso si è preso in considerazione la
Porto di Napoli, Taranto e Bari. Dove mirava Chiesa di Foligno progettata nel 1765 ma mai
principalmente ad unire il tessuto urbano con gli completata e rimasta incompiuta. Nel 1980 un’ala
spazi costieri che si erano creati con gli anni a ridotti della chiesa fu demolita e proprio questo fu il fulcro
ormai ad uno stato di isolamento non dialogando più per la sua riprogettazione, in quanto si penso di
bene con la città. Per il porto di Napoli veniva riproporre la forma originaria della chiesa andando a
espressa l’esigenza di adattarlo all’attracco per navi completare la parte demolita ma in chiave moderna
di grandi dimensioni, da crociera e l’area interessata in termini di materiali e forma. Si parla di una struttura
era quella monumentale. Si pensa così di di acciaio corten traforata sostenuta tramite dei
interfacciare il progetto con la complessità del suolo puntoni in acciaio. La scocca traforata permette
unendo i punti più alti del molo e i punti più bassi tra perciò di avere una trasparenza e un effetto luminoso
loro. Dove il molo si eleva e si abbassa a seconda sorprendente all’interno della chiesa valorizzandone
delle necessità. Nelle parti più basse sarebbe la struttura muraria.
possibile esplorare il molo e godersi il water front. Nei
punti più alti invece sarebbe possibile effettuare
passeggiate panoramiche che mettano in
correlazione visiva il porto con la città storica.

Passiamo poi all’ultimo tema affrontato è quello della


Per i porti di Bari e Taranto la necessità era sempre
riqualifica delle case sociali come il Corviale, cioè un
quella di revitalizzare le aree residuali e metterle in
complesso residenziale dove al quarto piano
connessione con la città. A bari la creazione di una
vengono posti tutti i servizi maggioritari, anche una
passeggiata sopraelevata che desse la possibilità di
chiesa. Purtroppo con gli anni il corviale è stato
percorrere la struttura in sicurezza e a Taranto la
protagonista di abusivismi perdendo pregio. Con
costruzione di nuovi edifici polivalenti che possano
l’introduzione del concetto di km verde però alcune
offrire nuovi spazi d’incontro insieme ad opportunità
parti del complesso sono state riqualificate, eccezion
per la riqualifica cittadina.
fatta per il quarto piano. Il Progetto di Guendalina
Successivamente è stato affrontato il tema dei riusi e perciò ha proposto la progettazione di luoghi comuni
più precisamente il progetto del Museo Egizio di (lasciando gli elementi pubblici che potessero ancora
Torino dove Guendalina ha avuto la possibilità di essere utili) e aree verdi in maniera tale di creare
luoghi artistici e convogliare la comunità con le
attività creative. La problematica maggiore però è
stata quella di equilibrare gli spazi artistici/pubblici
con le residenze vere e proprie che però si è
raggiunto tramite una mediazione delle parti
interessate. Le aree comuni sono state adibite anche
a scopo didattico inserendo una scuola al loro
interno, e anche la copertura e i parcheggi
sotterranei sono diventati parti integranti della vita
comune del corviale. Successivamente è stata
organizzata la gestione del corviale tra i vari enti,
dando la responsabilità della gestione delle residenze
in mano alla regione e gli spazi pubblici invece
saranno di competenza del comune.

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