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Citt antica e citt contemporanea; forme dellurbanizzazione e dinamiche delle trasformazioni; lurbanistica della citt europea, teoria e prassi
DEFINIZIONI
Citt: da luogo del potere politico e temporale e del mercato a realt metropolitane e a megalopoli caratterizzate in modo molto diverso a seconda dei contesti territoriali discipline: urbanistica, economia, geografia, diverse branche ingegneria.
Territorio: ambito spaziale caratterizzato dal punto di vista fisico,socioeconomico, amministrativo/politico discipline: pianificazione urbanistica e territoriale, geografia, diverse branche ingegneria.
Ambiente: luogo dellintersezione tra sistema fisico-naturale, sistema socioeconomico e sistema territoriale discipline: ecologia, geografia, diverse branche ingegneria.
Lurbanistica, ovvero larte di organizzare gli insediamenti umani in forma razionale e conveniente per lo svolgimento delle diverse attivit delluomo, ha origine antichissime che possiamo far risalire ai tempi preistorici
Dalla preistoria ad oggi lurbanistica tuttavia si evoluta profondamente e lo stesso termine si rivela oggi insufficiente per descrivere e comprendere i diversi aspetti, metodi e settori della disciplina; il termine urbanistica divenuto un aggettivo allinterno di parole composte come pianificazione urbanistica o progettazione urbanistica mentre sempre pi frequentemente si parla di pianificazione territoriale e di pianificazione ambientale
Fera G. (2002), Urbanistica. Teorie e storia, Gangemi editore
Urbanesimo e urbanizzazione
Il concetto di fenomeno urbano, sottolinea Pierre-Henri Deryche, stato utilizzato per la prima volta, nella prima met degli anni Cinquanta del secolo scorso dal geografo George Chabot, per caratterizzare il prodigioso sviluppo delle citt nellepoca contemporanea.
Questo libro si apre con una citt che era, simbolicamente un mondo e si conclude con un mondo che diventato per molti aspetti pratici una citt (Mumford, 1961)
Le citt antiche rappresentano, per i loro abitanti, un mondo in un duplice senso: 1. Rappresentano una realt politica e economica a se stante, circoscritta da mura, cui si contrappone tutto ci che sta al di l della cerchia muraria; 2. La forma della citt riflette, spesso, le concezioni cosmologiche dei suoi abitanti.
Dalle primissime citt antiche, ad oggi Le caratteristiche La forma Le dimensioni Il concetto stesso di citt Si sono profondamente evoluti.
Dalla polis greca, che rappresenta la prima e pi avanzata forma di organizzazione politica democratica incentrata sulla citt, e nel contempo un modello maturo di organizzazione spaziale, fino alle odierne aree metropolitane con svariati milioni di abitanti, il processo evolutivo degli insediamenti urbani presenta un percorso discontinuo.
Se si esaminano alcune caratteristiche della citt (dimensione, forma, attivit svolte), tali caratteristiche si mantengono pressoch inalterate per quasi 7000 anni e subiscono invece una radicale trasformazione solo negli ultimi 200 anni, a partire dalla rivoluzione industriale.
LA TRIBU DIVENTA UN VILLAGGIO nasce il villaggio (luogo della difesa e dello scambio) nascono le comunicazioni (per scambiare beni con altri villaggi), nascono le prime tracce di organizzazione del territorio: le strade, i mercati, i ruoli e i ranghi
Nel villaggio: adeguati sistemi garantiscono la DIFESA Esistono spazi specifici deputati allIMMAGAZZINAMENTO dei prodotti Esistono luoghi deputati allo SVOLGIMENTO DI RIUNIONI e alla CELEBRAZIONE DI EVENTI PARTICOLARI
VILLAGGI SITUATI ACCANTO A QUESTI LUOGHI SPECIALI ACQUISTANO PI IMPORTANZA
Attualmente molte delle pi importanti citt si trovano vicino a siti speciali: Alture e altre difese naturali Mari Fiumi Strade principali
DIMENSIONE LA CONTRAPPOSIZIONE CITTA-VILLAGGIO implica lo sviluppo del villaggio la sua crescita fisica ed economica
ECONOMIA LA CITTA NON SI FONDA SULLECONOMIA RURALE Separazione tra le attivit che si svolgono in citt e il territorio agricolo CONTRAPPOSIZIONE CITTA-CAMPAGNA
Dimensione fisica e demografica: La citt antica era piccola; dal momento che non esistevano mezzi di comunicazione la sua dimensione era determinata dalla spazio percorribile a piedi dalluomo. Nella polis greca le contenute dimensioni urbane dovevano rispondere a due esigenze fondamentali: -Di ordine economico: la popolazione non doveva superare la soglia oltre la quale il territorio agricolo circostante non sarebbe stato sufficiente a garantirne un adeguato sostentamento; -Di ordine politico: occorreva assicurare il massimo della partecipazione democratica dei cittadini alla vita politica ed al governo della citt, al di la di una certa soglia dimensionale, ci sarebbe stato difficile.
Ippodamo da Mileto aveva fissato in 10.000 abitanti la dimensione della citt ideale
Non solo la dimensioni fisica e demografica a marcare la netta distinzione tra citt antica e citt moderna. Le citt antiche erano circondate da mura ed avevano pertanto un confine netto e ben preciso. La cui funzione non era solo quello di costituire uno strumento di difesa in caso di guerra e assalti nemici ma segnava il confine politico e amministrativo della citt e con il suo andamento ne definiva il perimetro.
Limpianto urbanistico di Babilonia, risalente alla fine del III millennio si sviluppa fino alle estreme conseguenze di quello di Ur: posta a cavallo dellEufrate che la bipartisce, cinta da doppie mura con spessore complessivo di 25 m alla base. La zona sacra e di comando delimitata a levante da una strada processionale rettilinea larga 23 m, la prima strada monumentale della storia. Tutta la citt traduce la concezione cosmologica babilonese.
Verso la met del III millennio, a Creta avviene lincrocio delle culture urbane mesopotamiche ed egizia su suolo europeo, innestandosi su antiche culture neolitiche. La principale innovazione lintroduzione di un nuovo elemento spaziale urbanistico: la piazza chiusa (a Cnosso 27 x 55)
La citt greca si arricchisce di nuovi elementi urbani richiesti dalla moltiplicazione degli incontri sociali e dalle attivit di gruppo. La citt si differenzia da qualsiasi altro tipo di insediamento precedente per la ricchezza delle attrezzature e dello spazio pubblico (pritaneo, agor, teatro, ginnasio). Il concetto di spazio viene demitizzato e diviene oggetto di indagine e speculazione filosofica. una citt degli uomini per gli uomini.
Micene
Mileto
Nel medioevo una nuova cultura urbana basata su una piccola citt autosufficiente che ristruttura il territorio europeo in minuscole aggregazioni di citt e campagna. caratterizzata da fervore di vita, la struttura urbana traduce in pratica questo dinamismo esaltando nel suo tessuto i percorsi e i luoghi di incontro. La citt medievale, dotata di propri statuti e ordinamenti, realizza un piccolo microcosmo. Per chi giunge da lontano si presenta come entit autonoma, circoscritta da mura, inserita in un particolare paesaggio agricolo e ben riconoscibile da lontano per il profilo di torri, tetti e guglie che la sintetizza come simbolo collettivo in cui si identificano tutti i cittadini.
In questo periodo in Italia si sviluppa un nuovo complesso di elementi culturali ECONOMIA: CAPITALISMO MERCANTILE
Trasformazioni territoriali
Il cuore del sistema capitalistico nelle fabbriche; il cervello nelle banche e negli uffici delle societ; la rete che alimenta le une e impartisce gli ordini delle seconde nel sistema delle comunicazioni. La crescita delle fabbriche e della rete dei trasporti e delle comunicazioni la trasformazione territoriale pi vistosa nel Settecento e nellOttocento. Ma la borghesia ha bisogno di avere mercati nazionali ampi e sicuri per i propri prodotti: ha bisogno di uno Stato nazionale
Le citt Capitali
Lepoca del trionfo della borghesia anche lepoca della formazione dei grandi stati nazionali e della costruzione delle citt capitali Le grandi capitali diventano citt speciali: per la rappresentazione che in esse si svolge, per il potere che in esse deve esprimersi, per il prestigio che dalla loro forma deve emanare, perch sono il luogo della residenza della classe dirigente: dei funzionari delle imprese e delle banche, dei membri dellamministrazione pubblica
Si sviluppa larte urbana che arricchisce le citt di episodi architettonici di rilievo; si comincia a teorizzare sulla forma urbis fino a dare fioritura a nuove idee urbanistiche, a citt ideali, aprendo la strada alle utopie. Lidea di citt entra in movimento.
Si allarga rapidamente lorizzonte urbano: protestantesimo, mercantilismo, accumulazione capitalistica, centralizzazione del potere, colonizzazione, scoperte e sistemi scientifici, rivoluzione industriale e demografia, teorizzazione economica, lotta politica. Dopo secoli di relativa stabilit demografica la popolazione europea in fase di incremento (dai 180 milioni del 1800 ai 400 milioni del 1900) si pone in movimento ridistribuendosi sul territorio e creando problemi nuovi che trovano impreparata lantica strutturazione urbana e territoriale.
Il significato aulico e celebrativo impregna gli spazi urbani del Sei-Settecento fino a trasformare la citt in teatro. Amsterdam e Torino si salvano dagli schematismi ampollosi per dar vita a complessi unitari ed equilibrati. Altri esempi:
citt pianificate in Sicilia dopo il terremoto del 1693, Londra e piano di C. Wren dopo lincendio del 1666; Roma di Bernini e Borromini; Parigi di Luigi XIV e il piano di Colbert del 1675 (grandi opere celebrative); Pietroburgo; Copenaghen, Vienna, Stoccolma.
PER DUE SECOLI I MODELLI SPAZIALI BAROCCHI COSTITUISCONO LA MATRICE UNIFICANTE DELLO SPAZIO URBANO EUROPEO.
Nel Rinascimento la scissione tra linguaggio colto e linguaggio popolare inevitabile anche nellespressione urbanistica. Citt ideale disegnata da Filarete
Il significato aulico e celebrativo impregna gli spazi urbani del SeiSettecento fino a trasformare la citt in teatro. Amsterdam e Torino si salvano dagli schematismi ampollosi per dar vita a complessi unitari ed equilibrati. Altri esempi: citt pianificate in Sicilia dopo il terremoto del 1693, Londra e piano di C. Wren dopo lincendio del 1666; Roma di Bernini e Borromini; Parigi di Luigi XIV e il piano di Colbert del 1675 (grandi opere celebrative); Pietroburgo; Copenaghen, Vienna, Stoccolma. Per due secoli i modelli spaziali barocchi costituiscono la matrice unificante dello spazio urbano europeo
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
La rivoluzione industriale un processo di trasformazione economica e produttiva che si sviluppa in un periodo lungo e non sempre storicamente omogeneo, prima di arrivare a consolidarsi e a caratterizzare definitivamente la societ occidentale. Se ne riconoscono gli inizi in Inghilterra nella seconda met del XVIII secolo e se ne pu verificare l'affermazione progressiva, ad un ritmo sempre pi accelerato, nei paesi europei o di origine europea, in tempi e modi diversi, lungo tutto il XIX secolo. Comprenderne i meccanismi economici e gli aspetti politici e sociali significa darsi ragione dell'ultima vera "rivoluzione urbana" nella storia della citt, dei nuovi rapporti che si istaurano fra citt e non citt, fra citt e cittadini, fra citt e disciplina urbanistica. Non possibile definire un rapporto di continuit fra la citt nata dalla rivoluzione industriale e la citt barocca pi di quanto non lo sia con la citt medioevale: il salto radicale, qualitativo e quantitativo e la persistenza di forme o istituzioni cittadine del passato non basta ad eliminarlo.
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
1769 watt perfeziona e brevetta la macchina a vapore; il carbone coke comincia ad essere usato nei processi industriali; lindustria tessile prima organizzata su un sistema famigliare sparso (lavoro a cottimo) ora necessit di ampi spazi localizzati vicino alle fonti in grado di alimentare la macchina (fiumi e miniere); anche lindustria siderurgica, grazie al carbone, comincia a crescere e comincia ad alimentare lindustria meccanica;
SI CREA UN SALDO LEGAME TRA INDUSTRIA E CITT
INDUSTRIALIZZAZIONE
MIGLIORAMENTO E CRESCITA DELLE INFRASTRUTTURE PER IL TRASPORTO
Le strade parrocchiali e di campagna furono ingrandite e sostituite da strade a pedaggio; i fiumi navigabili furono integrati da una rete di nuovi canali artificiali; Compagnie private svilupparono servizi di trasporto su diligenze e natanti; 1825 locomotiva di stephenson, SVILUPPO DELLE RETI FEROVIARIE
CRESCITA SMISURATA DELLE CITT ULTERIORE ABBANDONO DELLE CAMPAGNE URBANESIMO*
Urbanesimo: fenomeno per cui si verifica una concentrazione crescente degli abitanti di una
nazione nelle citt, a causa dell'immigrazione dalla campagna di persone che lasciano l'agricoltura per lavorare nell'industria
Mentre i cambiamenti nella citt antica erano lentissimi nella citt industriale sono velocissimi
NEL BORGO LA COSTRUZIONE DI UN ELEMENTO FORTE (PIAZZA, CHIESA, QUARTIERE, ECC) EQUIVALEVA AD UN SEGNO FORTE E DURATURO SUL TERRITORIO
NELLA CITTA INDUSTRIALE DIMINUISCE LA POSSIBILITA DI INCIDERE SUL TERRITORIO CON I MEZZI TRADIZIONALI
Le vie dacqua
CRISI DELLA CITTA INDUSTRIALE Nell800 le citt cominciano ad accusare gli inconvenienti dellindustrializzazione e dellurbanesimo La popolazione che affluisce dalle campagne viene alloggiata riempiendo gli spazi vuoti dei vecchi quartieri o in nuove costruzioni periferiche, quasi sempre opera di speculatori edilizi
AUMENTO DELLE DENSITA NASCITA DI QUARTIERI PERIFERICI MANCANZA DI NORME IGIENICO SANITARIE MANCANZA DEI BASILARI SERVIZI SOVRAFFOLLAMENTO
CRISI DELLA CITTA INDUSTRIALE Difficolta nello smaltimento dei liquami e dei rifiuti Carenza di servizi (ad es. le fogne) Quartieri residenziali malsani Carenti condizioni igieniche generano epidemie (colera, tifo, ecc.) Aumento della povert Speculazione sulledificazione dei quartieri residenziali con scarsissima qualit Le case sorgono vicino alle officine che le inquinano con i fumi Aumento del traffico e dellinquinamento
Un tipico cottages
Lurbanistica abbandona per sempre la posizione di apparente distacco dai conflitti sociali, conservata fino ad allora allombra del potere
assoluto. Limpegno dellurbanistica non relegato ai soli aspetti tecnico-distributivi, ma si carica di un significato sociale che non labbandoner pi: tentare di distribuire i benefici del progresso a tutte le fasce sociali della popolazione. Nel periodo che va da Waterloo (1815) alla rivoluzione del 1848 gli aspetti tecnici e quelli politici della ricerca urbanistica si presentano fortemente uniti, quasi incorporati uno nellaltro
Presa di coscienza dei disagi della citt industriale protesta degli abitanti di nuovi strumenti per risolvere i problemi
1 UTOPISMO 2 FUNZIONALISMO
l'urbanistica una disciplina attiva che opera sul territorio in vista di alcune necessit. Lurbanistica moderna nasce come tentativo di dare una risposta alle esigenze formali e funzionali, di organizzazione fisica e di organizzazione funzionale, nate dallimpetuoso e distorto sviluppo capitalistico.
Larea di Parigi pre-Haussmann con i 12 arrondissements (in rosa), le nuove strade (in nero), i nuovi quartieri (tratteggio incrociato), i nuovi parchi urbani (in verde), la Grand Croise (in rosso)
Il piano Poggi: Le nuove arterie (in nero), le zone verdi (in grigio)
1936
1970
oggi
Milano
Manila
COSE LURBANISTICA
COSE LURBANISTICA
Urbanistica, Giovanni Astengo, in Enciclopedia dellArte, vol XIV, venezia, Sansoni, 1966
Lurbanistica la scienza che studia i fenomeni urbani in tutti i loro aspetti avendo come proprio fine la pianificazione del loro sviluppo storico, sia attraverso linterpretazione, il riordinamento, il risanamento, ladattamento di aggregati urbani gi esistenti e la disciplina della loro crescita, sia attraverso leventuale progettazione di nuovi aggregati, infine attraverso la riforma e lorganizzazione ex-novo dei sistemi di raccordo degli aggregati con lambiente naturale.
Come attivit specificatamente intenzionata alla progettazione degli sviluppi urbani, lurbanistica interessata alle componenti geografiche, storiche, ideologiche, culturali, economiche, etc. del fatto urbano, nonch a tutte le esigenze tecnologiche, igieniche, educative, assistenziali ad esso connesse.
Guarda allevoluzione della citt (organismo in continua trasformazione) nella sua totalit (Piccinato 1938) E la scienza che studia i fenomeni urbani in tutti i loro aspetti per pianificarne lo sviluppo storico sia attraverso il riordino dellesistente, sia attraverso la progettazione di nuovi aggregati, sia attraverso il raccordo degli aggregati con lambiente naturale (Astengo 1966)
Da un lato individua ogni studio sui problemi della citt, dallaltro individua lattivit pratica di progettazione per le strutture fisiche della citt" (Quaroni 1969)
Astengo: il funzionamento di una citt imprescindibile dalle RELAZIONI CON IL TERRITORIO CIRCOSTANTE
Definizioni di urbanistica
B. Secchi (Prima lezione di urbanistica, Laterza, 2000):
Per urbanistica intendo le tracce di un vasto insieme di pratiche: quelle del continuo e consapevole modificare lo stato del territorio e della citt.
Definizioni di urbanistica
B. Secchi (Prima lezione di urbanistica, Laterza, 2000):
Lurbanistica si occupa di tutto ci: delle trasformazioni del territorio, dei modi nei quali avvengono e sono avvenute, dei soggetti che le promuovono, delle loro intenzioni, delle tecniche che utilizzano, dei risultati che si attendono, degli esiti che ne conseguono, dei problemi che, di volta in volta sollevano inducendo a nuove trasformazioni.
Definizioni di urbanistica
G.Campos Venuti, Amministrare lurbanistica, PB Einaudi, 1967 (1999):
Saremmo imbarazzati ad attribuire la disciplina urbanistica ad uno solo dei due mondi contrapposti [della cultura artistico-letteraria da un lato e di quella scientifica dallaltro] e ci sembra pure grossolano affermare che lurbanistica per met scienza e per met arte. Al contrario proprio lurbanistica pu rappresentare un facile esempio di una disciplina che, senza dividersi fra luno e laltro dei due mondi culturali, appartiene ad un mondo culturale nuovo, tendente a risolvere dialetticamente le contraddizioni di quello vecchio.
E certamente complesso definire i contenuti di una citt: infatti la citt avr, oltre a quelli urbanistici, contenuti culturali, contenuti politici, contenuti economici, sociali, etc. I contenuti urbanistici riflettono pi o meno apertamente gli altri contenuti della citt, proprio perch la struttura della citt stata costantemente influenzata dalla sua cultura, dalla sua politica, dalla sua economia: ma dovranno, per essere urbanistici, rappresentare
La pianificazione nasce, nei tempi moderni, come tentativo di dare una risposta positiva alla crisi della citt dellOttocento. Occorreva regolare lo sviluppo urbano con uno strumento che riuscisse a dare coerenza a cose che erano diventate incoerenti e contraddittorie.
di regole, dettate dallautorit pubblica, miranti a dare ordine alle trasformazioni della citt e a fornire una cornice allinterno della quale potessero
esplicarsi le attivit di costruzione e utilizzazione poste in opera da operatori privati.
Riferimenti bibliografici
G. Astengo, voce Urbanistica, in Enciclopedia universale dellarte, vol. XIV, Istituto per la collaborazione culturale, Venezia-Roma 1966. A. Bianchi, Frammenti. Sulla citt, lurbanistica e dintorni, Rubettino, Soveria Mannelli, 1998. A. Bianchi, lettura critica del saggio di V.G. Childe, The urban Revolution, in Sara Rossi (a cura di), Invito alla lettura, Cinquanta importanti testi del Novecento di architettura, urbanistica, arte e storiografia, Iiriti editore, Reggio Calabria, 2003 Brunetti F., Profilo storico dellurbanistica, dalle origini al Settecento, Padova, 1978. G. Fera, Urbanistica, teoria e Storia, Gangemi editore, Roma 2002. M. Morini, Atlante di storia dellurbanistica, Hoepli, Milano, 1963. L. Mumford, La citt nella storia, Bompiani, 1994. E. Salzano, Fondamenti di urbanistica, Laterza, Roma-Bari 1998