URBANISTICA - I
AGGIORNAMENTO 02/09/2014
Corso
orso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zangh
Definizioni
L'urbanistica una disciplina che studia il territorio antropizzato (la citt o pi in generale l'insediamento umano)
ed il suo sviluppo( urbs in latino significa citt)
citt). Essa ha come scopo conseguire le migliori condizioni di vita per la
comunit attraverso la progettazione dello spazio urbanizzato e la pianificazione organica delle sue modificazioni.
modificazioni
Pertanto l'urbanistica comprende anche tutti gli aspetti gestionali, di tutela, programmat
programmativi
ivi e normativi dell'assetto
territoriale ed in particolare delle infrastrutture e dell'attivit edificatoria.
URBANISTICA
A = GOVERNO DEL TERRITORIO
CITT = CASA DI UNA COMUNIT (SOCIET
SOCIET)
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6) Nel corso del XIX secolo le grandi citt europee furono oggetto dei
cosiddetti "sventramenti" che ne rivoluzionarono l'aspetto. Furono abbattuti i vecchi quartieri medievali e
sostituiti con imponenti palazzi e ampi viali alberati. I pi notevoli sventramenti furono quelli di Londra (1848-
1865), Parigi (1853-1869), Vienna (1857), Bruxelles (1867-1871).
7) L'urbanistica in Italia conosce il primo esempio di Piano Regolatore nel 1884, con l'opera dell'ingegner Cesare
Beruto che compil per la citt di Milano il piano d'espansione oltre i Bastioni Spagnoli.
L'urbanistica diviene una disciplina riconosciuta ufficialmente negli anni trenta con il Razionalismo italiano e le
nuove citt di fondazione ad opera del regime fascista, alcune anche di alto livello urbanistico ed architettonico,
come Portolago e Sabaudia.
Il dopoguerra in Italia contraddistinto dal boom edilizio, che con le sue aberrazioni e la speculazione edilizia,
gener, anche se in ritardo e insufficientemente, la cultura della salvaguardia dei centri storici e del territorio, con
lo sviluppo di una legislazione di tutela. Infatti bisogna aspettare la legge n183 del 18 maggio 1989 "Norme per il
riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo". per avere una legge che tuteli l'ambiente.
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Excursus normativo
1865 - LEGGE N 2359 "Legge sull'esproprio"
introduce l'obbligo del Piano Regolatore Edilizie per i Comuni con pi di 10000 abitanti;
introduce l'obbligo per i privati a cedere, a fronte di un indennizzo, i terreni di loro propriet necessari per la
realizzazione delle strade pubbliche.
1942 - LEGGE N 1150
tutto il territorio nazionale soggetto a pianificazione urbanistica e su tutto il territorio dello Stato viene
regolamentata lattivit edilizia (prima si faceva solo nei centri urbani);
obbligatoria la licenza edilizia (art. 31), subordinata allesistenza o alla previsione del Comune o
allimpegno del privato ad attuare le opere di urbanizzazione primaria;
si attribuisce al Sindaco la vigilanza sullattivit edilizia;
la pianificazione di livello locale si suddivide in due fasi:
- una fase previsionale, attraverso il Piano Regolatore Generale
- una fase attuativa, attraverso i Piani Particolareggiati ;
Lespropriazione pu avvenire per realizzare insediamenti residenziali e industriali o altre opere di competenza
dei Comuni, delle Province, delle Regioni, dello Stato, di Enti pubblici.
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Introduce modifiche sostanziali alla legge urbanistica del 42 e nasce dallesigenza di porre un freno allespansione
caotica delle citt, allabusivismo edilizio, alla speculazione fondiaria, alla distruzione del paesaggio. Vengono
introdotte le zone territoriali omogenee , cio le zone in cui viene diviso un territorio comunale, nell'ambito
della cosiddetta zonizzazione. Per tali zone vengono stabili gli standard ovvero le quantit minime di suolo da
destinare a questi scopi, in aggiunta alle aree per le sedi viarie.
Zona A
CENTRO STORICO Comprende le parti di territorio aventi agglomerati urbani di carattere storico, artistico e di
particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte
integrante degli agglomerati stessi.
Zona B
CENTRO STORICO NON COMPRESO IN ZONA A Comprende le parti di territorio totalmente o parzialmente
edificate, diverse dalle zone di tipo A.
Zona C
DI ESPANSIONE Comprende le parti di territorio destinate alla costruzione di nuovi complessi insediativi.
Zona D
INDUSTRIALE Comprende le parti di territorio predestinate all'insediamento di impianti industriali.
Zona E
AGRICOLA Comprende le parti di territorio destinate ad uso agricolo (escluse le parti dove, con gli insediamenti,
diventino zone di tipo C).
Zona F
SERVIZI Comprende le parti di territorio destinate ad attrezzature e impianti di interesse generale.
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Introduce la disciplina della Concessione edilizia (provvedimento a titolo oneroso) in sostituzione della Licenza
edilizia: "Ogni attivit comportante trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio comunale partecipa agli oneri
ad essa relativi e la esecuzione delle opere subordinata a concessione da parte del sindaco
N.B
In seguito alla legge n. 127/97 (Bassanini bis) il potere di rilasciare autorizzazioni e concessioni passato dalla figura del Sindaco a
quella dei funzionari comunali con qualifica dirigenziale (Dirigente del settore Edilizia o Urbanistica).
Con lintroduzione della Concessione edilizia si vuole conciliare linteresse collettivo con il diritto del privato a
costruire: mentre la L. n. 1150/42 subordinava il diritto a costruire al solo rispetto della normativa urbanistico-
edilizia, ora il titolare della Concessione si assume anche i costi per dotare il nuovo edificio delle necessarie
infrastrutture.
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A LIVELLO TERRITORIALE:
Alle Regioni viene attribuita competenza legislativa in materia di Nuove leggi urbanistiche pertanto ogni legge
regionale stabilisce i suoi documenti di piano. In Emilia-Romagna, la disciplina urbanistica che regolamenta la
pianificazione del territorio data dalla legge 24 marzo 2000, n. 20.
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A LIVELLO LOCALE:
Il Piano Regolatore Generale (PRG)
Il PRG lo strumento fondamentale della disciplina urbanistica: determina la futura configurazione del territorio
comunale e stabilisce le direttive e i vincoli necessari per attuarla, tenendo conto dellambiente e delle esigenze
della popolazione. In Emilia Romagna gli atti di pianificazione che costituiscono PRG sono denominati:
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I Piani Urbanistici Attuativi (PUA) che attuano le prescrizioni degli strumenti generali sono:
Piani particolareggiati Esecutivi (PPE)
Il PPE utilizzato per mostrare ci che pu essere costruito su un determinato terreno. Deve dare indicazioni circa la rete
stradale, i dati altimetrici principali, le masse e le altezze lungo le principali strade o piazze, gli spazi riservati a un utilizzo
pubblico, gli edifici destinati alla demolizione e quelli destinati al restauro, la suddivisione degli isolati in lotti fabbricabili, gli
elenchi catastali delle propriet da espropriare e da vincolare.
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Fonti
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