Il valore della tolleranza va espresso nell’unità di misura utilizzata sul disegno e la stessa
tolleranza viene preceduta dal segno caratteristico Ø se è circolare o cilindrica.
Il riquadro viene unito all’elemento oggetto di tolleranza con una linea di richiamo terminante
con una freccia la cui estremità può essere posizionata:
Sul contorno dell’elemento o un suo prolungamento, quando la tolleranza si applica ad una linea
o ad una superficie. Stando attenti a essere ben distinta da una eventuale linea di misura.
Sul prolungamento della linea di misura, quando la tolleranze si applicata all’asse o al piano
mediano della parte quotata.
Sul prolungamento della linea di misura, quando l’elemento di riferimento è all’asse o al piano
mediano. È ammesso sostituire una delle frecce della linea di misura con il triangolo di
riferimento.
Nel caso in cui il riquadro possa essere collegato direttamente all’elemento di riferimento
mediante una linea di richiamo e relativo triangolo, la lettera di riferimento può essere
omessa.
1) Tolleranza di rettilineità nel piano: la zona di tolleranza è quella compresa fra due
rette parallele distanti fra loro t.
Una tolleranza di circolarità definisce una zona di tolleranza delimitata da due cerchi
concentrici.
La circonferenza di ciascuna
sezione trasversale deve
essere compresa tra due
circonferenze complanari e
concentriche i cui raggi
differiscano per 0,1 mm.
La circonferenza di ciascuna
sezione trasversale deve
La zona di tolleranza è essere compresa tra due
limitata da due cerchi circonferenze complanari e
concentrici i cui raggi concentriche i cui raggi
differiscono per il valore t. differiscano per 0,03 mm.
La tolleranza di planarità specifica una zona tridimensionale limitata da due piani tra loro
paralleli con una distanza uguale al valore della tolleranza specificata.
La superficie considerata
deve essere compresa tra
due piani paralleli distanti
0,08 mm.
La zona di tolleranza è
limitata da due piani paralleli
distanti t.
Attenzione: non viene data nessuna indicazione sull’orientamento dei piani che
definiscono la zona di tolleranza.
La superficie considerata
deve essere compresa tra
due cilindri concentrici i cui
raggi differiscono per 0,1
mm.
La zona di tolleranza è
limitata da due cilindri
concentrici i cui raggi
differiscono per il valore t.
Attenzione: non viene data nessuna indicazione sull’orientamento degli assi dei cilindri
che definiscono la zona di tolleranza.
Una tolleranza di parallelismo è una tolleranza di orientamento che può essere associata ad
una linea, asse o superficie rispetto ad un elemento di riferimento.
Zona di tolleranza Indicazione a disegno Interpretazione
L’asse con tolleranza deve
essere compreso tra due
rette distanti 0,1 mm,
parallele all’asse di
riferimento e poste sul piano
verticale (ortogonale al
piano di proiezione).
Attenzione: l’ordine dei riferimenti stabilisce la sequenza di operazioni con cui l’oggetto
viene posizionato nell’attrezzatura di controllo.
Il riferimento (asse di rotazione) può essere anche identificato da due riferimenti. In questo
caso si parla di co-riferimento assiale. Questi è individuato dalle controparti
geometricamente perfette delle due superfici A e B.
Operativamente si può verificare la tolleranza montando il pezzo su due afferraggi (o
cuscinetti) perfettamente coassiali e ponendolo in rotazione.
Le tolleranze dimensionali sono di solito applicate alle quote funzionali del disegno. Per tutte
le quote non oggetto di specifica tolleranza si fa riferimento alle tolleranze
generali. A titolo di esempio si riporta la tabella relativa agli scostamenti limite ammessi per
dimensioni lineari esclusi smussi e raccordi. La norma UNI EN 22768/1 definisce quattro
diverse classi di tolleranza (f, m, c e v).
Si riporta le tabelle relativa agli scostamenti limite ammessi per smussi e raccordi e per le
dimensioni angolari.
Le tolleranze geometriche generali si applicano agli elementi geometrici che non sono
oggetto di specifica tolleranza. La norma UNI EN 22768/2 definisce tre diverse classi di
tolleranza (H, K e L) per le seguenti tolleranze geometriche: rettilineità, planarità,
perpendicolarità, simmetria e oscillazione circolare.
Indicazione a disegno delle tolleranze generali prevede il richiamo alla norma ISO 2768:
Tolleranze generali secondo ISO 2768 - mK
La stretta applicazione del principio di indipendenza è molto onerosa, e può portare allo
scarto di pezzi che sarebbero invece idonei all’uso.
Il principio di massimo materiale rappresenta un’eccezione al principio di
indipendenza: esso tiene conto del fatto che le tolleranze di forma o di posizione
prescritte possono essere ampliate quando le dimensioni effettive non raggiungono le
condizioni di massimo materiale.
Perno al limite superiore della tolleranza Perno al limite inferiore della tolleranza
dimensionale. La tolleranza geometrica deve essere dimensionale. La zona di tolleranza geometrica può
rispettata rigorosamente. essere incrementata di 0,02 mm (bonus)
Consideriamo ora un caso simile al precedente dove all’asse del perno è applicata una
tolleranza di parallelismo rispetto ad una superficie piana, oltre che ad un esigenza di
inviluppo.
Principio di massimo materiale applicato alla
tolleranza di perpendicolarità. Leggiamo: la
tolleranza di parallelismo dell’asse rispetto alla
superficie A è per il caso in cui il diametro del perno
sia nelle condizioni di massimo materiale.
Inoltre: la forma del perno non deve superare la
geometria di inviluppo corrispondete alla condizione
di massimo materiale.
Perno al limite superiore della tolleranza Perno al limite inferiore della tolleranza
dimensionale. La tolleranza geometrica deve essere dimensionale. La zona di tolleranza geometrica può
rispettata rigorosamente. essere incrementata di (dmax – dmin = 0,1mm)
(bonus)
Consideriamo ora l’esempio del principio di massimo materiale applicato alla tolleranza di
rettilineità relativa all’asse di un perno.
Perno al limite superiore della tolleranza Perno al limite inferiore della tolleranza
dimensionale. La tolleranza geometrica deve essere dimensionale. La zona di tolleranza geometrica può
rispettata rigorosamente. essere incrementata di 0,2 mm (bonus)
Foro al limite inferiore della tolleranza Foro al limite superiore della tolleranza
dimensionale. La tolleranza geometrica deve essere dimensionale. La tolleranza geometrica può essere
rispettata rigorosamente: diametro della zona di ampliata di una quantità pari al bonus: diametro
tolleranza = 0,2 mm. della zona di tolleranza = 1,2 mm.