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GEOMETRICHE
QUADRO SINOTTICO
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INTRODUZIONE
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CLASSIFICAZIONE
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CLASSIFICAZIONE: QUADRO SINOTTICO
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DEFINIZIONI DI BASE_1
Zona di tolleranza geometrica: definisce una porzione di spazio (in 2D o 3D),
limitato da una o più linee o superfici geometriche perfette, caratterizzato da
una dimensione lineare, denominata tolleranza.
Come vedremo nel seguito la zona di tolleranza può essere: l'area interna ad
una circonferenza, l'area compresa fra due circonferenze concentriche, l'area
compresa fra due rette parallele o tra due linee fra loro equidistanti, lo spazio
compreso fra due piani paralleli ovvero fra due superfici fra loro equidistanti,
lo spazio interno ad un cilindro o lo spazio compreso fra due cilindri coassiali, lo
spazio interno ad una sfera, lo spazio interno ad un parallelepipedo.
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ESEMPI TOLLERANZE GEOMETRICHE (VEDI DOPO)
La tolleranza di PLANARITA’
specifica una zona tridimensionale,
limitata da due piani tra loro paralleli,
con una distanza pari al valore della
tolleranza t.
La tolleranza di CILINDRICITA’
definisce una zona di tolleranza
tridimensionale limitata da due
cilindri concentrici posti ad una
distanza radiale pari alla
tolleranza t.
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DEFINIZIONI DI BASE_2
Feature: elemento geometrico dell’oggetto rappresentato a disegno.
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DEFINIZIONI DI BASE_3A
Per poter descrivere in modo compiuto tutte le possibili tolleranze geometriche
è necessario individuare nel pezzo, ed indicare nel disegno, opportuni elementi
geometrici che funzionino da riferimento per tutte le indicazioni. Per poter
individuare i riferimenti corretti occorre seguire la procedura seguente:
REGOLA DEL 3 – 2 - 1
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DEFINIZIONI DI BASE_4B
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DEFINIZIONI DI BASE_5
Nella Norma UNI EN ISO 1101, i riferimenti sul pezzo prendono il nome di
«datum feature»:
OPPURE
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DEFINIZIONI DI BASE_6
Ma cosa significa controparte teorica di un pezzo?
A ciascuna feature reale però può essere fatta corrispondere una superficie
teoricamente esatta. Tale superficie è il datum feature ossia il riferimento
ideale per definire le tolleranze geometriche.
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DEFINIZIONI DI BASE_7
Il datum feature può essere la controparte perfetta di una feature:
In questo caso il
riferimento è su superfici
non dimensionabili
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ELEMENTI PRISMATICI
C
B
A A
B
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ALBERI
Caso speciale per Alberi: sono generalmente sufficienti 2 riferimenti
un asse (A)
un asse (B)
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COSA SONO I DATUM NELLA PRATICA
Da un punto di vista pratico i datum feature possono essere pensati come le superfici di
riscontro impiegate per misurare i pezzi (detti elementi di riferimento simulati)
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INDICAZIONE NEL DISEGNO_1
L’indicazione delle tolleranze geometriche deve essere riportata in un riquadro
rettangolare suddiviso in caselle contenenti, nell’ordine:
1 2 3
Esempi:
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INDICAZIONE NEL DISEGNO_2
E’ possibile riportare eventuali annotazioni sopra al riquadro della tolleranza
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INDICAZIONE NEL DISEGNO_3
Quando è necessario specificare più di una tolleranza geometrica è possibile
sovrapporre più riquadri
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SEQUENZA DEI DATUM: L’ORDINE È IMPORTANTE
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CLASSIFICAZIONE: QUADRO SINOTTICO
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TOLLERANZE DI FORMA (TF)_1
Le tolleranze di forma si classificano in non associabili e associabili.
Le tolleranze di forma non associabili sono quelle che devono essere rispettate
in assoluto, ossia senza fare riferimento ai datum features.
Sono non associabili: rettilineità, planarità, circolarità e cilindricità.
Le tolleranze di forma associabili sono quelle che possono essere anche riferite
ad un datum. Sono associabili: Forma di un profilo e Forma di una superficie.
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TF – RETTILINEITÀ_1
La tolleranza di RETTILINEITA’ stabilisce i limiti di variabilità di un elemento
rettilineo reale (spigolo) o ideale (asse o generatrice di una superficie).
Il simbolo di rettilineità deve essere indicato nella vista dove l’elemento
appare esplicitamente rettilineo.
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TF – RETTILINEITÀ_3
CASO 3 – Rettilineità indicata su una quota diametrale*
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TF – RETTILINEITÀ_4 - ESEMPI
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TF – PLANARITÀ
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TF – CIRCOLARITÀ_1
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TF – CIRCOLARITÀ_2
Esempi: tolleranza di circolarità
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TF- CILINDRICITÀ
La tolleranza di CILINDRICITA’
definisce una zona di tolleranza
tridimensionale limitata da due cilindri
concentrici posti ad una distanza
radiale pari alla tolleranza t.
Esempio:
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TF – FORMA DEL PROFILO_1
Esempio:
Esempio:
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TOLLERANZE DI ORIENTAMENTO (TO)
Le tolleranze di orientamento sono tutte associabili.
Sono tolleranze di orientamento: Parallelismo, Perpendicolarità e Inclinazione.
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TO_PARALLELISMO_1
La tolleranza di PARALLELISMO è una tolleranza di orientamento che può
essere associata ad una linea, ad un asse o ad una superficie, rispetto ad un
elemento di riferimento.
CASO 1 – Parallelismo di un asse rispetto ad un asse di riferimento
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TO_PARALLELISMO_3
CASO 2 – Parallelismo di un asse rispetto ad un asse di riferimento con
indicazione di Φ (zona di tolleranza cilindrica)
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TO_PARALLELISMO_4
CASO 3 – Parallelismo di un asse rispetto ad un piano di riferimento
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TO_PARALLELISMO_5
CASO 4 – Parallelismo di una superficie rispetto ad un asse di riferimento
c
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TO_PARALLELISMO_6
CASO 5 – Parallelismo di una superficie rispetto ad un piano di riferimento
d
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TO_PERPENDICOLARITÀ_1
La tolleranza di PERPENDICOLARITA’, analogamente alla tolleranza di
parallelismo, è una tolleranza di orientamento che può essere associata ad una
linea, ad un asse o ad una superficie, rispetto ad un elemento di riferimento.
CASO 1 – Tolleranza di perpendicolarità di una linea o asse rispetto ad una linea
di riferimento
La posizione dell’asse del foro verticale deve essere compresa tra due piani
paralleli distanti 0.06 e ortogonali all’asse di riferimento A. 42
TO_PERPENDICOLARITÀ_2
CASO 2a – Tolleranza di perpendicolarità di una linea o asse rispetto a due piani
di riferimento
43
TO_PERPENDICOLARITÀ_3
CASO 2b – Tolleranza di perpendicolarità di una linea o asse rispetto a due piani
di riferimento – valori di tolleranza diversi per le due direzioni
A
44
TO_PERPENDICOLARITÀ_4
CASO 3 – Tolleranza di perpendicolarità di una linea o asse rispetto ad un solo
piano (indicazione cilindrica, utilizzando il simbolo Φ)
L’asse del cilindro deve essere compreso in una zona cilindrica avente
diametro 0.01 mm, con asse perpendicolare alla superficie di riferimento A.
45
TO_PERPENDICOLARITÀ_5
CASO 4 – Tolleranza di perpendicolarità di una superficie rispetto ad una retta
di riferimento
46
TO_PERPENDICOLARITÀ_6
CASO 5 – Tolleranza di perpendicolarità di una superficie rispetto ad un piano di
riferimento
La superficie
inclinata deve essere
compresa tra due
piani paralleli,
distanti 0.08 mm, e
inclinati di 40°
rispetto al piano A.
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TOLLERANZE DI POSIZIONE (TP)
Le tolleranze di posizione sono tutte associabili.
Sono tolleranze di posizione: Localizzazione, Concentricità e Coassialità, Simmetria.
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TP_LOCALIZZAZIONE_1
La tolleranza di LOCALIZZAZIONE stabilisce dei limiti, rispetto allo spostamento
consentito, ad un elemento geometrico, rispetto ad una posizione teoricamente
esatta.
CASO 1 – Tolleranza di localizzazione di un punto
Il punto di intersezione
deve trovarsi entro un
cerchio di diametro 0.3
mm, il cui centro coincide
con la posizione teorica
del punto considerato.
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TP_LOCALIZZAZIONE_3
CASO 2b – Tolleranza di localizzazione di una linea o asse con simbolo Φ
Ciascuno degli assi dei fori deve essere compreso in un cilindro di diametro 0.1
mm, con asse ortogonale al piano di proiezione, giacente nella posizione teorica
esatta del foro considerato.
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TP_LOCALIZZAZIONE_4
CASO 3 – Tolleranza di localizzazione di una linea o asse senza simbolo Φ
Ciascuno degli assi dei fori deve essere compreso in un parallelepipedo di larghezza
0.05 mm e 0.2 mm, con asse ortogonale al piano di proiezione, giacente nella
posizione teorica esatta del foro considerato.
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TP_CONCENTRICITÀ_1
La tolleranza di CONCENTRICITA’ stabilisce dei limiti di variabilità di
elementi posti concentricamente rispetto ad un dato punto di riferimento.
CASO 1 – Tolleranza di concentricità riferita ad un punto
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TP_COASSIALITÀ_1
La tolleranza di COASSIALITA’ controlla l’errore di posizione relativo ad
elementi geometrici, che hanno lo stesso asse di simmetria
CASO 1 – Tolleranza di coassialità riferita ad un asse
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TP_SIMMETRIA
La tolleranza di SIMMETRIA, stabilisce il limite di variabilità di elementi
posti simmetricamente rispetto ad un piano o ad un asse.
Il piano mediano della scanalatura deve essere compreso tra due piani
paralleli, distanti 0.08 mm, e disposti simmetricamente rispetto al piano
mediano dell’elemento di riferimento A.
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TP_SIMMETRIA
La tolleranza di SIMMETRIA, stabilisce il limite di variabilità di elementi
posti simmetricamente rispetto ad un piano o ad un asse.
L’asse del foro tollerato deve trovarsi tra due piani paralleli, distanti
0.08 mm, e disposti simmetricamente rispetto al piano di simmetria AB,
comune alle due scanalature di riferimento.
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TOLLERANZE DI OSCILLAZIONE (TO)
Le tolleranze di oscillazione si classificano in:
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TO_OSCILLAZIONE CIRCOLARE_1
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TO_OSCILLAZIONE CIRCOLARE_2
CASO 1 – Tolleranza di oscillazione circolare radiale
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TO_OSCILLAZIONE TOTALE_1
La tolleranza di OSCILLAZIONE TOTALE definisce una zona di tolleranza
all’interno della quale deve trovarsi l’intera superficie durante la sua
rotazione attorno ad un asse di riferimento.
- Radiale
- Assiale
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TO_OSCILLAZIONE TOTALE_1
CASO 1 – Tolleranza di oscillazione totale radiale
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TO_OSCILLAZIONE TOTALE_1
CASO 2 – Tolleranza di oscillazione totale assiale
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IL PRINCIPIO DI INDIPENDENZA_1
La norma UNI ISO 8015 stabilisce come regola base il PRINCIPIO DI
INDIPENDENZA:
Ciò è dovuto al fatto che non si contempla la possibilità che errori geometrici ed
errori dimensionali possano tra loro compensarsi e salvaguardare così la funzionalità
del pezzo.
La norma UNI 7226/2 stabilisce che “il progettista deve sempre decidere se risulta
possibile l’applicazione del principio del massimo materiale alle tolleranze interessate”.
N.B la norma ASME prevede che in assenza di indicazioni non valga il principio di
indipendenza ma il principio di inviluppo E
Il principio di indipendenza nei disegni ASME è indicato con la dicitura RFS (regardless
of feature size). 68
ESIGENZA DI INVILUPPO E
L’esigenza di inviluppo stabilisce che la forma di un elemento non deve mai
superare l’inviluppo della forma perfetta corrispondente alla condizione di
massimo materiale.
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CONDIZIONE DI MASSIMO MATERIALE M
Condizione di massimo materiale MMC M
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CONDIZIONE DI MASSIMO MATERIALE_2
Quando il modificatore relativo alla MMC è utilizzato in una indicazione di tolleranza
geometrica si applicano le due seguenti regole:
ii. via via che il valore effettivo della dimensione della feature tollerata diminuisce
(alberi) o aumenta (fori) dal valore di massimo materiale al valore di minimo
materiale (minimo valore per l’albero e massimo per il foro) si guadagna un bonus di
tolleranza (TB) definito come il valore assoluto della differenza tra il valore reale
della feature ed il valore di massimo materiale. Tale bonus di tolleranza si va a
sommare alla tolleranza geometrica specificata nel riquadro; in altre parole:
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CONDIZIONE DI MASSIMO MATERIALE_3
Esempio: albero soggetto a tolleranza dimensionale e tolleranza di rettilineità
sull’asse.
+0,1
-0,1
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CONDIZIONE DI MASSIMO MATERIALE_4
Con il principio del massimo materiale la tolleranza di rettilineità di 0.04 mm
deve essere rispettata solo nella condizione di massimo materiale del diametro
(Ø=30.1 mm). In tutti gli altri casi posso aumentare la tolleranza di rettilineità
pur rispettando l’ingombro massimo di 30.14 mm.
+0,1
-0,1
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CONDIZIONE DI MASSIMO MATERIALE_5
Quando si considera come datum feature una FOS, questa potrebbe essere a sua volta
caratterizzata da una tolleranza dimensionale.
Per tale ragione, è necessario precisare in quale condizione deve essere determinato il FOS
datum.
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CONDIZIONE VIRTUALE AL MMC
Condizione virtuale (VC) di una feature: specificata alla MMC è un valore costante che
tiene conto dell’effetto cumulativo del limite massimo di tolleranza dimensionale e della
tolleranza geometrica:
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CONDIZIONE DI MINIMO MATERIALE L
Condizione di minimo materiale LMC L
Nel riquadro delle tolleranze geometriche, è anche possibile specificare che la tolleranza
sia riferita alla condizione di minimo materiale LMC (Least Material Condition). Per tale
condizione si applicano le due seguenti regole:
ii. via via che il valore effettivo della dimensione della feature tollerata aumenta
(alberi) o diminuisce (fori) dal valore di minimo materiale al valore di massimo
materiale (massimo valore per l’albero e minimo per il foro) si guadagna un bonus di
tolleranza definito come la differenza in valore assoluto tra il valore reale della
feature ed il valore di minimo materiale. Tale bonus di tolleranza si va a sommare
alla tolleranza geometrica specificata nel riquadro.
TBalbero = valore attuale delle dimensioni della feature – valore LMC
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TOLLERANZE GEOMETRICHE GENERALI_2
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