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PARTE 10C– RUGOSITÀ

SUPERFICIALE
QUADRO SINOTTICO

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IRREGOLARITÀ DELLE SUPERFICI

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COMPOSIZIONE FORMA

Profilo reale (linea continua)

Profilo reale senza rugosità (linea


tratto-punto: restano errori di
ondulazione e forma)

Profilo reale senza rugosità e


ondulazione (linea tratteggiata:
restano errori di forma)

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DEFINIZIONI IMPERFEZIONI_1
Trascurando gli errori di forma, immaginiamo che il profilo primario P si
ottenga come somma di due profili: il profilo di Rugosità R e quello di
ondulazione W. In realtà il profilo primario contiene anche il profilo di
Forma che però non consideriamo negli esempi grafici che seguono.
P,W,R:
• Sono originati da fenomeni fisici diversi
• Hanno conseguenze e effetti diversi sul pezzo
• Sono caratterizzati da scala molto diversa

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COMPOSIZIONE FORMA
Possiamo descrivere i profili come segnali (x,z) (funzioni z(x)) acquisiti
sulla superficie.

Ho interesse nel cercare di separare i segnali (poiché hanno cause e


effetti diversi) per poterli misurare, analizzare e trattare diversamente.

z = sin(x) f = 1; λ =1

z = sin(x)+1/4 sin(8x)
z = 1/4sin(8x) z =8; λ = 1/8

Uso «Filtri» per separare i contributi all’interno di P


I filtri sono funzioni matematiche che consentono di separare fenomeni
che avvengono su scala diversa tramite la definizione di «lunghezze limite»
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ISOLARE RUGOSITÀ E ONDULAZIONE
Nel nostro caso (Profili di ondulazione e rugosità) le lunghezze
d’onda che posso considerare sono lunghezze vere e proprie. Posso
definire e caratterizzare dove iniziano e finiscono.

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ISOLARE RUGOSITÀ E ONDULAZIONE
Esistono strumenti matematici (come la trasformata di Fourier)
che consentono di trasformare una funzione periodica definita nel
dominio dello spazio o del tempo in una funzione nel dominio della
frequenza f (o lunghezza d’onda λ) considerando la funzione
originale come somma di sinusoidi con opportune ampiezze e
frequenze (lunghezze d’onda)

f=1/T

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ISOLARE RUGOSITÀ E ONDULAZIONE

+ z = 1/4sin(8x) f =8; λ = 1/8


=
z = sin(x) f = 1; λ =1

A
1

= 1/4

λ
1/8 1
z = sin(x)+1/4 sin(8x)

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ISOLARE RUGOSITÀ E ONDULAZIONE

Trasformata
di Fourier
Selezione
campo di
frequenze

Una volta trasformato il profilo originale (P) dal dominio dello


spazio a quello della frequenza (o lunghezza d’onda), è possibile 10
selezionare solo alcuni intervalli di frequenza con opportuni filtri e
tornare, poi, alla rappresentazione nel dominio dello spazio.
COME SEPARARLI? FILTRI
Profilo di rugosità Voglio isolare le frequenze alte (basse lunghezze
d’onda) Filtro PASSA ALTO
Profilo di Forma  Voglio isolare le frequenze basse (alte lunghezze
d’onda) Filtro PASSA BASSO
Profilo di Ondulazione  Area centrale
Filtro PASSA ALTO + PASSA BASSO

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DEFINIZIONI IMPERFEZIONI_1
Il profilo primario (profilo P) è il profilo complessivo misurato da uno
strumento.

Il profilo di ondulazione (profilo W) è il profilo risultante dal filtraggio


elettronico passa-basso del profilo primario con lunghezza d'onda di taglio λc
seguita da filtraggio passa-alto con lunghezza d'onda di taglio λf: sono
rimosse le lunghezze d’onda bassissime (rugosità) e alte (forma), restano
quindi le medie (ondulazione)

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DEFINIZIONI IMPERFEZIONI_2

Il profilo di rugosità (profilo R) è il profilo risultante dal filtraggio elettronico passa


alto del profilo primario con una lunghezza d'onda di taglio λc. Questo processo rimuove
la bassa e media frequenza (ossia rimuove le lunghezze alte della forma e le medie
dell’ondulazione, resta quindi la rugosità).

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DEFINIZIONI FONDAMENTALI PROFILI R E W - 1

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DEFINIZIONI FONDAMENTALI PROFILI R E W - 2

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DEFINIZIONI FONDAMENTALI PROFILI R E W - 3

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RUGOSITÀ E ONDULAZIONE – DIMENSIONI TIPICHE

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PARAMETRI DI AMPIEZZA DEL PROFILO - 1

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PARAMETRI DI AMPIEZZA DEL PROFILO - 2

19
PARAMETRI DI AMPIEZZA DEL PROFILO - 3

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PARAMETRI DI AMPIEZZA DEL PROFILO - 4

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RUGOSITÀ E LAVORAZIONI

…continua….
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RUGOSITÀ E LAVORAZIONI

…continua…. 23
RUGOSITÀ E LAVORAZIONI

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VALORI CONSIGLIATI DI RUGOSITÀ

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SIMBOLI DEL DISEGNO (EN ISO 1302)

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SIMBOLI DEL DISEGNO (EN ISO 1302)
Posizione a: indica la designazione del parametro dello stato
della superficie, il valore limite numerico e/o la banda di
trasmissione/lunghezza di base

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SIMBOLI DEL DISEGNO (EN ISO 1302)

Posizione a e b: indica due o più requisiti dello stato della


superficie. Il primo dei due requisiti è indicato come nel caso della
sola posizione a. Nella posizione b andrà indicato il secondo
requisito.

Posizione c: in questa posizione sono indicati il metodo di


fabbricazione oppure altre informazioni correlato come, ad
esempio, il rivestimento della superficie in esame.

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SIMBOLI DEL DISEGNO (EN ISO 1302)

Posizione d: sono indicati la disposizione e l’orientamento della


superficie ossia la direzione dei solchi derivanti dal procedimento
di fabbricazione, usando il segno grafico.

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SEGNI GRAFICI – TABELLA - 1

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SEGNI GRAFICI – TABELLA - 2

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SIMBOLI DEL DISEGNO (EN ISO 1302)

Posizione e: sono indicate le eventuali tolleranze di lavorazioni


richieste, con valore espresso in mm (sovrametallo di
lavorazione).
Questo è indicato solo nei casi in cui siano mostrate più fasi di
lavorazione nello stesso disegno.

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POSIZIONE SUI DISEGNI - 1
Per una data superficie i requisiti dello stato della superficie devono essere indicati solo
una volta e, se possibile, nella stessa vista dove è specificata la tolleranza (dimensionale,
geometriche o entrambe)

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POSIZIONE SUI DISEGNI - 2

Se la maggioranza delle superfici di un pezzo devono avere lo stesso stato della superficie,
il requisito dello stato stesso può essere posto nel riquadro di iscrizione.

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RUGOSITÀ VS. TOLLERANZE DIMENSIONALI

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