Sei sulla pagina 1di 38

ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M.

Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI

Rugosità: insieme delle irregolarità superficiali, che si ripetono con passo


relativamente piccolo, lasciate dal processo di lavorazione e/o da altri fattori
influenti

La rugosità ha notevole influenza su:

1. lavorazioni successive (es. verniciatura, saldatura,...)


2. resistenza a fatica
3. resistenza alla corrosione
4. lubrificazione
5. funzionalità
6. tolleranze geometriche
7. aspetto estetico e igiene
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
NORMATIVA

UNI EN ISO 1302:2004 Specifiche geometriche dei prodotti (GPS) - Indicazione


dello stato delle superfici nella documentazione tecnica di prodotto.

Recepisce: EN ISO 1302:2002 Adotta: ISO 1302:2002


Sostituisce: UNI ISO 1302:1999
- UNI EN ISO 3274:1998 Specifiche geometriche dei prodotti (GPS) - Stato della superficie:
Metodo del profilo - Caratteristiche nominali degli strumenti a contatto (tastatore)
- UNI EN ISO 4287:2009 Specifiche geometriche dei prodotti (GPS) - Stato della superficie:
Metodo del profilo - Termini, definizioni e parametri dello stato della superficie
- UNI EN ISO 4288:2000 Specifiche geometriche dei prodotti (GPS) - Stato della superficie:
Metodo del profilo - Regole e procedure per il rilevamento dello stato della superficie.
- UNI EN ISO 5436-1:2001 Specifiche geometriche dei prodotti (GPS) - Stato della superficie:
Metodo del profilo; Campioni di riferimento - Misure materializzate.
- UNI EN ISO 5436-2:2012 Specifiche geometriche dei prodotti (GPS) - Tessitura/stato della
superficie: metodo del profilo; campioni di misura - Parte 2: Campioni software
- ISO 12179:2000 Geometrical Product Specifications (GPS) -- Surface texture: Profile method -
Calibration of contact (stylus) instruments
- UNI EN ISO 13565-1:1998 Specifiche geometriche dei prodotti (GPS) - Stato della superficie:
Metodo del profilo; superfici aventi caratteristiche funzionali dipendenti dai livelli - Filtraggio e
condizioni generali di misurazione
- ……………………………………….
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
DETERMINAZIONE DELLA RUGOSITÀ

Esistono diversi parametri quantitativi, definiti matematicamente in modo rigoroso,


atti a definire la rugosità (Ra, Rz, …..).

In ogni caso la rugosità di un componente deriva da una misurazione. La rugosità


non può essere calcolata teoricamente

Gli strumenti destinati alla misura della rugosità sono i rugosimetri


ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
I RUGOSIMETRI
Il rugosimetro è uno strumento per la misura e la valutazione delle microirregolarità di una
superficie. È in grado di misurare con una precisione che può raggiungere il millesimo di micron.

https://it.wikipedia.org/wiki/Rugosimetro
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
DEFINIZIONI
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
LUNGHEZZA DI BASE E DI ESPLORAZIONE (1)
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI

LINEA MEDIA

Linea media : linea, in


corrispondenza alla
lunghezza di base e
parallela al profilo teorico,
rispetto a cui la somma
delle aree delle
sporgenze è pari a quella
degli avvallamenti
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI

RUGOSITÀ Ra

Rugosità Ra di una zona


di lunghezza base:
valore medio aritmetico delle
ordinata rilevate sulla
lunghezza di base o di
campionamento
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI

RUGOSITÀ Ra
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI

LUNGHEZZA DI BASE E DI ESPLORAZIONE (2)

La lunghezza base viene scelta in funzione del grado di rugosità Ra supposto


ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
ALTRI PARAMETRI DI RUGOSITÀ
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ

L'indicazione della rugosità sulle superfici è effettuata con dei segni


grafici convenzionali.

Segno grafico di base

Il Segno grafico di base non deve essere utilizzato da solo se non per quelle superfici il cui stato è
specificato da una nota.
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ

Segno grafico ampliato

a) è indicato il simbolo utilizzato per indicare che, per ottenere la superficie, è necessaria
l'asportazione di truciolo.
Senza indicazioni significa superficie da lavorare.

b) è riportato il simbolo indicante che l'asportazione del materiale è vietata.


Senza indicazioni significa che la superficie deve essere lasciata nello stato risultante da un
precedente processo di lavorazione.
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ

Per indicare delle caratteristiche specifiche

Tutte le superfici devono avere lo stesso stato


Il segno può essere posizionato sul profilo del pezzo, presso
una vista o nel riquadro delle iscrizioni
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ

Segno grafico completo

a) qualsiasi processo di fabbricazione è ammesso;


b) ci deve essere asportazione di materiale;
c) non è ammessa l'esportazione di materiale.
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ

Indicazione numerica (in m)


I valori di rugosità dovrebbero
essere scelti nella serie : 50, 25, 25.5, 6.3,
3.2, 1.6, 0.8, 0.4, 0.2, 0.1, 0.05, 0.025
Si consiglia di adottare valori compresi
nella serie R10 dei numeri normali.

Posizione a: indica, quando manca l'indicazione di b, il valore dei parametri della


superficie (es. Ra, Rz ecc).
Posizione a e b: sono individuati due parametri della stessa superficie (es. Ramax e
Ramin). Se si deve indicare un terzo parametro il segno deve essere ingrandito nella
direzione verticale per fare spazio alla terza linea di informazione.
Posizione c: sono indicati i metodi li lavorazione, i trattamenti termici ecc.
Posizione d: è riportato un simbolo grafico indicante la forma dei solchi di
lavorazione
Posizione e: eventuale sovrametallo di lavorazione in mm.
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ

Regola del 16 % E REGOLA DEL VALORE MASSIMO


ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ

INDICAZIONE DI TOLLERANZA UNILATERALE O BILATERALE

I casi indicati sino ad ora si riferiscono al limite di tolleranza superiore unilaterale


avendo indicato solo un limite superiore con Ra o Ra max

È inoltre possibile specificare valori massimi e minimi di rugosità individuando così un


range entro cui il valore di rugosità deve cadere

Il caso bilaterale richiede di indicare “U” davanti al limite di tolleranza superiore


unilaterale e “L” davanti al limite inferiore quando altrimenti interpretabile

Indicazione bilaterale della rugosità


ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ

Posizione sui disegni dei segni grafici


Lo stato di una superficie deve essere indicato una sola volta e, se possibile, nella stessa
vista dove sono anche indicate le quote e le tolleranze. La regola generale prevede che il
segno grafico debba essere orientato in modo che le informazioni siano leggibili dal basso o
dal lato destro del disegno
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ

Posizione sui disegni dei segni grafici

La norma UNI EN ISO 1302 permette, ove


non ci sia il rischio di errata interpretazione,
di posizionare il segno grafico sulla linea di
misura

Nel caso in cui siano presenti indicazioni di


tolleranze geometriche il segno grafico può
essere anche posizionato sulla tolleranza
geometrica
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ

Posizione sui disegni dei segni grafici

Nel caso in cui su


alcune superfici del
pezzo occorra
prevedere rugosità
diverse, la
designazione
avviene riportando i
rispettivi simboli
sulle superfici
interessate e, in
prossimità della
tabella, il simbolo
grafico generale con
accanto, tra
parentesi, quelli
Dove non diversamente indicato le superfici hanno rugosità Ra
relativi alle altre
pari a 3,2
superfici
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ

SOVRAMETALLI DI LAVORAZIONE
Quando sono richieste tolleranze più strette di quelle riportate, occorre prevedere
dei sovrametalli per le successive lavorazioni meccaniche di finitura.
La tabella sotto indicativa i valori in mm normalmente consigliati.

Frasatura Tornitura e Retifica o lavorazione


Da a
simili fine

- 18 0,50 0,30

18 50 0,60 0,30

50 80 0,80 0,40
eventuale
80 120 1,00 0,40 sovrametallo di
lavorazione in mm
120 220 1,50 0,50
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ

Indicazione di caratteristiche particolari dello stato delle superfici

– lavorazione m.u.

– trattamento superficiale
(prima e dopo tratt.)

- lo stato superficiale è ottenuto per


lavorazione senza asportazione
di truciolo (lo indica il simbolo circolare), in
particolare attraverso sabbiatura
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ

Indicazione di caratteristiche particolari dello stato delle superfici : ESEMPIO


ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ
Indicazione della direzione dei solchi

ESEMPIO :
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ
Rugosità Ra secondo le diverse normative
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
CRITERI DI SCELTA
L’indicazione di un grado di rugosità basso (comunque minore di
quello abituale dell’officina) comporta quasi sempre un aumento dei
costi di produzione. È quindi bene prescrivere valori di rugosità
bassi per superfici che lo necessitino da un punto di vista
funzionale (valore più grande possibile compatibilmente con le
funzionalità del pezzo).

In generale saranno oggetto di indicazione specifica di rugosità le superfici :

- soggette a particolari sollecitazioni meccaniche

- che lavorano in ambiente corrosivo

- che devono essere sottoposte a lavorazioni successive

- che devono avere un certo aspetto

- che sono accoppiate con altre superfici


ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
CRITERI DI SCELTA
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
CRITERI DI SCELTA
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
LAVORAZIONE E QUALITÀ DELLA SUPERFICIE LAVORATA
 Tipo di materiale da lavorare (composizione,
struttura metallurgica, qualità fisiche) e sue condizioni
(processo fusorio, laminazione, forgiatura, stampaggio)

 Tipo di materiale degli utensili

 Fluido da taglio

 Usura del tagliente

 Restituzione elastica del materiale

 Temperature nelle zone di taglio

 Vibrazioni del sistema macchina/utensile/pezzo


ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
LAVORAZIONE E QUALITÀ DELLA SUPERFICIE LAVORATA
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
LAVORAZIONE E QUALITÀ DELLA SUPERFICIE LAVORATA
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
LAVORAZIONE E QUALITÀ DELLA SUPERFICIE LAVORATA
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI

LAVORAZIONE E QUALITÀ DELLA SUPERFICIE LAVORATA

http://www.mauriziogalluzzo.it/wp-content/uploads/2011/10/bLez-10_GPS_Stato_sup
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
TOLLERANZE DIMENSIONALI E RUGOSITÀ
La scelta di una determinata tolleranza dimensionale impone, automaticamente dei limiti
alla rugosità che quella superficie può avere. Non è vero però il contrario: assegnare una
certa rugosità non richiede necessariamente una tolleranza ristretta. La seguente tabella
riporta i valori di rugosità massimi compatibili con determinate tolleranze.
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
ESEMPIO
ITIS MARCONI SERALE -PADOVA prof. M. Burgarelli
LA RUGOSITÀ E LE FINITURE SUPERFICIALI
DESCRIZIONE DELLO STATO SUPERFICIALE
1) PROCEDIMENTO DI FABBRICAZIONE (con asportazione di materiale, non è ammessa l’asportazione di
materiale, non indicato)

2) METODO DI LAVORAZIONE O TRATTAMENTO TERMICO (fresatura, tornitura, …., non indicato)

3) FORMA DEI SOLCHI DI LAVORAZIONE

4) SOVRAMETALLO

5) NUMERO DI SPECIFICAZIONI (1,2,3,….)

5,1) SPECIFICAZIONE (valore medio aritmetico delle ordinate, altezza massima del profilo, …………..)

5,2) TIPO DI SPECIFICAZIONE (unilaterale, bilaterale)

5,3) LIMITE DI SPECIFICAZIONE ( superiore / inferiore)

5,4) VALORE DI SPECIFICAZIONE

5,5) ACCETTABILITA' AL CONTROLLO (REGOLA DEL 16% O DEL VALORE MASSIMO)

5,6) LUNGHEZZA DI VALUTAZIONE (predefinita 5 volte la lunghezza base o ……)

6) ALTRO ( ad esempio il requisito è valido per tutte le superfici)

Potrebbero piacerti anche