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SQ
CONTROLLO RADIOGRAFICO Rev.2
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INDICE
1.0 SCOPO
5.0 APPARECCHIATURE
17.0 REPORT
RT.001.SQ
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1.0 – SCOPO
Questa procedura descrive le modalità operative, il metodo, i requisiti richiesti per l’esatta
esecuzione dell’esame radiografico di giunti saldati testa a testa o a “T” a piena
penetrazione, volto ad accertare le discontinuità presenti in saldatura.
Inoltre la procedura descrive le caratteristiche del personale, i prodotti e le
apparecchiature da impiegare per l’effetuazione del controllo.
Infine regolamenta la valutazione degli eventuali difetti riscontrati durante il controllo.
Tale procedura comunque ha carattere generale, pertanto potranno essere adottate
diverse modalità di controllo richieste dal Cliente o adatte a particolari lavorazione sempre
in totale rispetto delle normative di riferimento.
Il personale impiegato per l’esecuzione del controllo in accordo a questa procedura deve
essere in possesso della qualifica al livello II della EN ISO 9712 nel metodo RT.
Il personale addetto al controllo avrà la responsabilità dell’emissione del relativo certificato
indicante le valutazioni delle indicazioni presenti.
5.0 – APPARECCHIATURE
Per l’esame radiografico devono essere utilizzate classi di pellicole C4 come richiesto
dalla tab. 3 (per esempio Agfa D5, Kodak T200 o altri).
Possono essere utilizzati solamente schermi di rinforzo metallici al Piombo, sia anteriore
che posteriori di spessore adatto alla natura della radiazione utilizzata in accrodo alla UNI
EN ISO 17636-1:2013 Tab.3 & Tab.4 (di seguito allegate).
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Per certificare l'esistenza di radiazioni retrodiffuse si può applicare la lettera in piombo "B"
(dimens. 13x6x1,6 mm.) dietro lo chassis.
Nel caso in cui l'immagine chiara del simbolo "B" fosse evidente sulla pellicola, si dovrà
ripetere la radiografia provvedendo all'applicazione di uno schermo di protezione di
spessore maggiore del precedente.
Su ogni pellicola deve essere garantita una densità radiografica nella zona esaminata non
inferiore a 2,0 (per la classe “A” e a 2,3 per la classe ”B” con una tolleranza di + 0,1) e
non superiore a 4,0.
Per tecnica multi pellicola con interpretazione singola dei film valgono le indicazioni come
da tabella 5 della UNI EN ISO 17636-1:2013 (di seguito allegata).
10.6 Quando verranno utilizzati sorgenti Iridio 192 o Selenio 75, possono essere richiesti
valori inferiori previsti nelle tabelle concordanto con la committente, come di seguito
elencato:
Doppia parete-doppia immagine per classe A e B (w=2t):
10mm < w < 25mm 1 filo in meno per sorgenti Ir192;
5mm < w < 12mm 1 filo in meno per sorgenti Se75.
Per determinare l’utlizzo e il relativo filo indicativo alleghiamo di seguito tabelle in accordo
UNI EN ISO 17363-1:
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Proiezione ellittica
11.3 Qualora risuti impossibile eseguire la tecnica in proiezione ellittica per i giunti con
De<100 mm può essere adottata la tecnica ortogonale (o comunemente a distanza)
eseguendo n° 3 esposizione a 120° o intervallate di 60°.
Tecnica ortogonale
11.4 Per saldature circonferenziali su tubi aventi diametro maggiori di 100 mm, non
accessibili all’interno, viene adottata la tecnica doppia parete-singola immagine, con
la sorgente posta a contatto del tubo, sul materiale base adiacente alla saldatura.
In questo caso l’IQI è posto lato film.
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Tecnica panoramica
11.6 Per giunti a geometria variabile e/o spessori diversi può essere utilizzata la tecnica
con tecnica multipla, inserendo due o più tipi di pellicola che abbiano differenti
velocità, in modo che i vari spessori siano osservabili almeno su una delle pellicole
entro i limiti di densità stabiliti.
Tecnica multi-pellicola
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12.1 Il fascio delle radiazioni deve essere diretto al centro del tratto da esaminare
mediante apposito collimatore.
12.2 La distanza minima sorgente-pezzo f-min dipende dalla dimensione della sorgente
d e dalla distanza pezzo-pellicola b.; la distanza f deve essere scelta, ove possibile,
in modo che il rapporto f/d risulti non inferiore ai valori risultanti dalle seguenti
equazioni:
Se b<1.2 t (spessore nominale pezzo), b deve essere sostituito con t nelle due
equazioni.
Quando la dimensione sorgente d (dimensione sorgente in accordo alle EN 12543
o EN 12679) è definità da due misure, la più grande delle due sarà considerata.
12.3 Per il calcolo della distanza può essere anche impiegato il monogramma di seguito
allegato:
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- la qualità dell’immagine;
- l’effetto penombra geometrica e l’eventuale presenza di radiazione retrodiffusa;
- la sensibilità radiografica, la scelta ed il corretto posizionamento dell’IQI;
- misura e registrare la densità radiografica;
- verificare il numero di identificazione del film ed il corretto posizionamento dei
riferimenti;
- valutare la radiografia in base ai criteri di accettabilità previsti.
17.0 REPORT
I risultati del controllo eseguito devono essere registarti nel rapporto di controllo
radiografico di seguito allegato.
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