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PROCEDURA DI CONTROLLO PC.VT.

02

REV. N° DATA ESAME VISIVO DI TUBAZIONI IN PAGINA DI


SERVIZIO
00 03/07/08 1 6

Riferimenti e definizioni

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Storia delle Revisioni

01
02
03
04
05
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Lista di Distribuzione

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INDICE

1.0 SCOPO
2.0 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
3.0 APPARECCHIATURE
4.0 PERSONALE
5.0 MODALITA’ OPERATIVE
6.0 REGISTRAZIONI

Emesso da Verificato da Approvato da

Bidese Giulio (RTC) Sala Claudio (TL) Bidese Giulio (DIR)

Il presente documento è proprieta’ esclusiva della societa’ Italsabi srl, ogni riproduzione anche parziale ne è vietata.
Doc. PC.VT.02
Rev. 00

Foglio 2 di 6

1.0 SCOPO
La presente specifica riporta le prescrizioni di carattere generale relative all’esecuzione di
ispezioni visive di tubazioni facenti parte di impianti chimici in servizio
Scopo della presente specifica è quello di:
 fornire agli operatori criteri esecutivi minimi univoci
 stabilire elementi formali di accordo fra le parti (Cliente, Italsabi, Ente certificante)

2.0 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO


ASME Sez. Sez.V Art. 9 “Visual Examination”
ANSI B31.1
UNI EN 1330-10 Prove Non Distruttive – Terminologia – Termini utilizzati negli esami visivi
UNI EN 1308 Prove non distruttive – Esame Visivo – Principi generali
EN 13927 Prove non Distruttive – Esame Visivo – Apparecchiature
UNI EN 970 Controllo non distruttivo delle saldature per fusione – Esame visivo
DM 329/2004 Art. 16

3.0 APPARECCHIATURE
Ai fini della conduzione di ispezioni visive sono ipotizzabili apparecchiature appartenenti alle
seguenti tipologie:
 Illuminatori
 Strumenti di ispezione diretta (lenti)
 Strumenti di ispezione remota (telecamere, boroscopi, endoscopi a fibre ottiche)
 Strumenti di misura dimensionale (calibri, livelle, dime, ecc)

4.0 PERSONALE
Il personale incaricato ad eseguire il controllo visivo dovrà possedere adeguata esperienza e
capacità e dovrà essere in possesso dei necessari requisiti di acuità visiva da vicino e capacità
di discriminazione dei colori.

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In particolare questa capacità deve essere attestata da un esame medico annuale che accerti
la capacità a discriminare il carattere Jaeger 1 (o altro dichiarato equivalente) alla distanza di
lettura fra 300 e 500 mm, almeno da un occhio in modo naturale o con mezzi correttivi.

5.0 MODALITA’ OPERATIVE

5.1 Descrizione del Metodo


L’esame visivo è generalmente impiegato per valutare le condizioni superficiali di componenti,
forme, presenza di difetti originali o insorti in servizio.

5.1.1 Metodo di ispezione diretto


Il metodo visivo diretto sarà applicato quando l’accessibilità consenta di effettuare il controllo
da una distanza non superiore a 600 mm dalla superficie in esame su superfici da esaminare
con un angolo di visione non inferiore a 30°.
Se necessario, potranno essere usati specchi od altri sistemi di ingrandimento per migliorare
l’angolo di visione.
L’illuminamento (naturale o artificiale) è un elemento essenziale ai fini di questo tipo di
controllo. Esso non potrà essere inferiore a 1000 lx.
L’illuminazione dovrà essere tale da evitare la formazione di riflessi sull’area in esame.

5.1.2 Metodo di Ispezione indiretto


L’esame visivo diretto di componenti di difficile accesso (ad es. la superficie interna di piccoli
corpi cavi, di fori-bocchelli-tubi di dimensioni ridotte, ecc) può essere sostituito da un esame
visivo indiretto, con l’impiego di strumenti ottici adeguati (endoscopi, telecamere,
videoendoscopi).
Il metodo indiretto deve essere condotto in modo tale da consentire una capacità di risoluzione
pari a quella ottenibile con il metodo diretto.

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5.2 Modalità esecutive dell’ispezione

5.2.1 Raccolta delle informazioni e misure di sicurezza


Prima di iniziare l’attività ispettiva è necessaria una raccolta informazioni mirata alla massima
efficacia dell’operazione.
- Disegni e risultati di precedenti ispezioni
- Materiali
- Condizioni di esercizio
- Tipologia dei danneggiamenti attesi
- Storia dei componenti nel periodo intercorso dall’ultima ispezione
Particolare attenzione va posta alle seguenti forme di danneggiamento:
- Servizio specifico responsabile della corrosione localizzata
- Erosione
- Tensocorrosione e corrosione-fatica
- Corrosione sotto deposito
- Creep
- Infragilimento
- Danneggiamento indotto dal gelo

L’ispettore dovrà altresì soddisfare le comuni pratiche di sicurezza (permessi di lavoro, utilizzo
dei necessari DPI, adeguamento a comportamenti previsti per i lavori in impianto ed in quota)

5.2.2 Esecuzione dell’ispezione

Si dovrà prestare particolare attenzione a:


- giunzioni saldate
- gli stacchi (inclusi drenaggi, sfiati e punti di iniezione)
- le curve
- zone di appoggio e di ancoraggio
- tratti di linea con superficie esterna ricoperta da scaglie di ossido
- condizioni geometriche della linea dove vi siano evidenti deformazioni localizzate
(ovalizzazioni, disallineamenti)
- condizioni della verniciatura protettiva

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Nel caso di tubazioni coibentate, l’ispezione visiva generale è tesa ad accertare:


- la presenza di danneggiamento nelle zone in cui la coibentazione sia danneggiata o
mancante.
- Tratti morti ed attacchi che sporgano da una linea coibentata e operino a temperatura
diversa da quella della linea principale, specialmente se questa è coibentata par bassa
temperatura
- Tratto terminale della coibentazione su tubazioni verticali
- Tratti bassi dei circuiti con eventuali ristagni
- Tratti in prossimità a flange

Qualora la tubazione risultasse soggetta a corrosione sotto coibente:


- tubazioni in acciaio al carbonio funzionanti fra –5°C e 120°C
- tubazioni in acciaio al carbonio funzionanti oltre i limiti sopraspecificati, ma in servizio
intermittente
andranno resi disponibili all’ispezione visiva diretta alcuni tratti rappresentativi che
costituiranno le zone di ispezione. Nel caso di appurata “corrosione sotto coibente” sarà
necessario estendere l’indagine nei tratti adiacenti fino a circoscrivere il fenomeno.

5.3 Estensione dei controlli


Sulla base delle informazioni emerse dall’ispezione visiva, ed in accordo con il Cliente,
saranno programmati controlli specifici addizionali (PT, MT, RT)
NEL CASO IN CUI SIANO DEFINITI CONTROLLI SPESSIMETRICI, CONSIDERARE COME
RIFERIMENTO LA TABELLA SOTTORIPORTATA.

Componente DN  150 mm DN > 150mm

su almeno n° 1 sezione
almeno n° 2 punti a 180° su almeno n° 1 sezione
Tratti di tubazione rettilinea
(generatrice inferiore e almeno n° 4 punti a 90°
superiore)
almeno n° 3 punti
Curve n° 2 punti su estradosso
equidistanti su estradosso
su n° 1 sezione circolare
su n° 1 sezione circolare
Riduzioni n° 2 punti su generatrice
n° 4 punti a 90°
inferiore e superiore

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Stacchi (inclusi drenaggi e sfiati) e su n° 1 sezione circolare su n° 1 sezione circolare


connessioni n°2 punti n°4 punti a 90°
Tratti morti di tubazione, tratti di tubazione
su n° 1 sezioni circolare
con formazione eventuale di ristagni, zone
(n° 2 punti a 180° su almeno n°2 sezioni
d’appoggio/ancoraggio, tratti interrati ed in
generatrice inferiore e circolari n° 4 punti a 90°
presenza di deformazioni localizzate o parti
superiore)
soggette ad erosione

6.0 REGISTRAZIONI
L’operatore redigerà il rapporto d’esame riportando le informazioni minime di seguito elencate:
 i dati relativi alla rintracciabilità della parte esaminata: Estremi della richiesta, sigla del
componente e/o giunto, nr. Disegno, ecc.
i dati caratterizzanti l’esecuzione dell’esame: procedura utilizzata, finalità della
prova, condizioni di prova, eventuali apparecchiature utilizzate
 Indicazioni rilevate e loro valutazione: con riferimento agli standards indicati nella
procedura
 Risultato dell’esame e relativi suggerimenti

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