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NORMA PER LA

Saldatura a proiezione di dadi, viti


PRODUZIONE
e boccole filettate
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normazione Prescrizioni e controlli
Pagina:
Data: 16/07/2004

SUPERVISORE: SCARATTI MAURO P&PE - Area di Competenza Veicolo 011 0034078

NPR
GESTORE: CUCCO MASSIMO P&PE Ingegneria dei Materiali – Metallurgia 011 0033242

Classe
A
FINALITÀ DELLA NORMA

Mod.
Fornire le prescrizioni generiche, le modalità di controllo ed i criteri di valutazione della saldatura a
proiezione di dadi, viti e boccole filettate.

3
Edizione
Modifica Data Descrizione della modifica

– Ott. 75 Edizione 1 - Nuova.

A Mag. 88 Aggiunto simbolo “Caratteristiche Report”. (GM)

– Ott. 93 Edizione 2 – Aggiornato tabella 1 con l’aggiunta dei dadi e delle viti con
diametro nominale M14 e M16. (MM)

– 16/03/04 Edizione 3 – Modificato titolo, aggiunto nominativi di Supervisore e Gestore,

CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT AUTO S.p.A.


riveduta per aggiornamenti e modificato tabella 1. (LC)

A 16/07/04 Eliminato simbolo “Caratteristiche Report” e modificato § 3.5.3. (LC) IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTO NÈ PORTATO A
RISERVATO

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GENERALITÀ

1.1
Definizione

1.1.1
La saldatura a proiezione di dadi o di viti è un procedimento di saldatura a resistenza in cui i dadi o le
viti, provvisti di bugne (ved. tab. 10143, 10453 etc.), sono saldati su di una lamiera metallica in seguito
alla fusione delle bugne stesse, che avviene mediante il calore ottenuto dal passaggio di corrente
elettrica attraverso il dado o la vite e la lamiera, tenuti a contatto dalla pressione esercitata dagli
elettrodi della macchina operatrice.

1.2
Gruppo operativo

1.2.1
Le saldatrici e le relative attrezzature devono essere idonee al particolare da saldare e soddisfare i
parametri specifici di saldatura (valore efficace della corrente, tipo di ciclo, tipo e forma degli elettrodi)
prescritti. Tali parametri devono essere riportati su apposita scheda applicata alla saldatrice.

1.3
Messa a punto del gruppo operativo

1.3.1
Prima di iniziare la produzione dovrà essere eseguita una prova pratica di saldatura per verificare le
condizioni di regolazione del gruppo stesso e consentire un confronto visivo con un elemento
campione, eseguito in condizioni ideali e disponibile presso ogni posto di saldatura.

PREPARAZIONE DELLE PARTI DA SALDARE

2.1
CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT AUTO S.p.A.

Le superfici di contatto del dado o della vite e della lamiera sulla quale avverrà la saldatura devono
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essere sufficientemente pulite, esenti da vernice, scaglie, ruggine, accumuli di polvere ed altri residui
che comprometterebbero l’efficienza della saldatura stessa.

2.2
La zona di saldatura deve essere sufficientemente piana da permettere l’uniforme contatto di tutte le
bugne del dado o della vite.
RISERVATO

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CONTROLLI E PROVE

3.1
L’efficienza delle saldature deve essere verificata mediante controlli e prove eseguiti sulla produzione
o su provini ricavati dai complessivi della produzione oppure su provini ricavati da saggi
appositamente costruiti.
I saggi devono essere allestiti impiegando gli stessi dadi o viti e la stessa lamiera (materiale e
spessore) adottati in produzione ed eseguendo la saldatura con lo stesso procedimento previsto nel
ciclo produttivo.

3.2
Controlli visivi

3.2.1
Non sono ammessi:
a) incrinature nella zona di contatto dado-lamiera o vite-lamiera;
b) spruzzi di metallo di saldatura sulle filettature tali da causare variazioni nei valori delle coppie di
serraggio.

3.3
Controlli dimensionali (*)

3.3.1
a) la distanza tra dado o vite e superficie di contatto deve risultare ≤ 15% dell’altezza originale della
bugna;
b) la riduzione dello spessore della testa della vite deve risultare ≤ 10%;
c) l’errore di ortogonalità del gambo filettato della vite o della filettatura del dado rispetto alla
superficie di saldatura deve risultare ≤ 1° 30’, salvo diversamente prescritto a disegno.

3.4
Controlli micrografici (*)

CONOSCENZA DI TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELLA FIAT AUTO S.p.A.


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3.4.1
Il diametro del nocciolo fuso (per le bugne circolari) o la dimensione della fusione (per bugne
oblunghe), su ciascuna bugna esaminata, deve risultare ≥ 70% del diametro della bugna o della
dimensione della bugna misurata in corrispondenza della base della bugna stessa.
RISERVATO

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3.5
Prove sulla resistenza della saldatura

3.5.1
Prova di trazione (*)
3.5.1.1
Sollecitare la saldatura a trazione come indicato in Figura 1.
I carichi minimi di rottura della saldatura sono indicati in Tabella 1.

(*): La prova o il controllo contrassegnato con questo simbolo interessa principalmente la messa a
punto del processo; lo Stabilimento di produzione è interessato solo saltuariamente e a
discrezione della Qualità di Stabilimento.

Figura 1

Tabella 1
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Diametro nominale dadi o viti (mm) 4 5 6 8 10 12 14 16


Carico minimo di rottura (N) (§ 3.5.1) 2000 2100 2300 2900 3900 5500 7300 9800
Coppia minima di distacco (Nm)
5 9 15 40 75 130 170 290
(§ 3.5.3.1 a)
Coppia per controllo produzione (Nm)
2,5 4,5 7,5 20 37,5 65 85 145
(♦) (§ 3.5.3.1 b)
RISERVATO

(♦ ): A questi valori di coppia non devono verificarsi distacchi dei dadi o delle viti.

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3.5.2
Prova di sbottonatura (*)
3.5.2.1
Consiste nel sottoporre i campioni ad una sollecitazione che consenta la “sbottonatura” o comunque il
distacco del dado o della vite dalla lamiera (ved. Fig. 2 e Fig. 3).
La separazione è da considerare regolare se:
• il distacco avviene per sbottonatura, ossia con formazione sul dado o sulla vite di una sporgenza
di materiale e sulla lamiera di un foro;
• il distacco avviene per rottura della saldatura; la superficie saldata, in corrispondenza di ciascuna
bugna, deve risultare ≥70% dell’area della bugna stessa. La rottura è caratterizzata da distorsioni
e parziale strappo del metallo base. Se il distacco è causato da sollecitazioni a trazione la zona di
rottura avrà aspetto granulare cristallino, se dovuto invece a sollecitazioni di taglio la suddetta
zona avrà aspetto metallico chiaro parzialmente frastagliato.

(*): La prova o il controllo contrassegnato con questo simbolo interessa principalmente la messa a
punto del processo; lo Stabilimento di produzione è interessato solo saltuariamente e a
discrezione della Qualità di Stabilimento.

Figura 2

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RISERVATO

Figura 3

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3.5.3
Controllo resistenza al taglio
3.5.3.1
Applicare alle viti/dadi un momento torcente in modo che la coppia applicata reagisca totalmente
attraverso la saldatura di unione con la lamiera e rilevare le seguenti coppie:
• coppia minima di distacco (*)
• coppia di controllo produttivo.
I valori riscontrati devono rientrare con quanto prescritto in Tabella 1.
Nelle Figure 4, 5 e 6 viene schematizzato l’esempio di prova nelle diverse configurazioni di impiego.
(*): La prova o il controllo contrassegnato con questo simbolo interessa principalmente la messa a
punto del processo; lo Stabilimento di produzione è interessato solo saltuariamente e a
discrezione della Qualità di Stabilimento.

Figura 4

Figura 5
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RISERVATO

Figura 6

DOCUMENTI RICHIAMATI NEL TESTO

10143 (TPM); 10453 (TPM).

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