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TOPOGRAFIA e Fotogrammetria Prof. Ing.

Mauro Cavagnoli

IL PROGETTO STRADALE


Di seguito trovate gli appunti completi riguardanti l’intera progettazione stradale. Tali
appunti Vi saranno di supporto sia per lo studio e sia per la realizzazione
dell’esercitazione riguardante il progetto stradale.
COMPETENZE DA AMALGAMARE NELLA STESURA DI UN
PROGETTO STRADALE:

previsione mediante indagini statistiche del traffico futuro che


caratterizzerà la strada;
definizione dell’intervallo di velocità di progetto relativo al
futuro tracciato stradale;
Individuazione
conoscenza della delle dei terreni interessati
caratteristiche
natura dal futuro
geometriche
della strada
tracciato stradale;
fondamentali
valutazione dell’influenza di centri abitati sull’andamento di
tale tracciato.
PENDENZA
LARGHEZZA DELLA RAGGIO MINIMO LONGITUDINALE
PIATTAFORMA (L) (RMIN) MASSIMA (iMAX)
IL TRAFFICO ED I SUOI INDICI
Attraverso censimenti periodici si determina il traffico giornaliero
medio (TGM) caratterizzante strade preesistenti con caratteristiche
analoghe a quella in progetto
Si calcola il traffico alla trentesima ora (Q30) mediante la (1):

Q30=0.12÷0.18·TGM (veicoli/ora) (1)


Conoscendo le percentuali di veicoli pesanti e leggeri costituenti il
traffico, si trasforma il Q30 in traffico equivalente (Qe) mediante la (2):

Qe=Q30·(%v.leggeri)+2·Q30·(%v.pesanti) (veicoli/ora) (2)


Si stima il valore del traffico orario futuro previsto (Qp) mediante la
formula (3) del Road Research Laboratory:

QP=Qe·(1+i)Y+20 (veicoli/ora) (3)


i = tasso di incremento annuo del traffico
Y = numero di anni trascorsi dall’ultimo censimento
DEFINIZIONE dei DATI INIZIALI del PROGETTO

Conoscendo il traffico orario futuro e l’ambito


territoriale di ubicazione della strada in progetto
si determina, con la tabella 3.4.a di fig. 1 dal
titolo “composizione della carreggiata” del
D.M. 5/11/01, la relativa categoria

1 2

Stabilita la categoria di appartenenza nella tabella 3.6 di fig.2 è riportata la


corrispondente piattaforma stradale con indicati i diversi elementi modulari che
la compongono e l’intervallo di velocità di progetto (vp)
DEFINIZIONE dei DATI INIZIALI del PROGETTO
4-a
3 Pendenzalongitudinale
Pendenza trasversale max
max In base alla categoria ed
all’ambito di ubicazione della
0 ,0 7 strada si individua la
pendenza longitudinle
0 ,0 7
massima (imax)mediante la
tabella riportata in fig.3
0 ,0 7

Il raggio minimo della curva


0 ,0 5
(Rmin) è dato dalla (4)
0 ,0 3 5
2
L O C A L I: e x t . ( a ) u r b . ( b ) a ) 0 ,0 7 b ) 0 ,0 3 5 Vpmin
R min (4)
4-b Aderenza trasversale max
127 q max f tmax

Rmin = raggio minimo della curva [m]


Vpmin = limite inferiore vel. progetto [km/h]
qmax = pendenza trasv. max in curva
ftmax = aderenza trasversale massima
ELABORATI PRINCIPALI del PROG. STRADALE

Relazione Tecnica
Tracciolino e Rettifica – scala 1:2000
Planimetria – scala 1:2000
Profilo Longitudinale – distanze 1:2000, altezze 1:200
Sezione Tipo – scala 1:50
Quaderno delle Sezioni – scala 1:100 o 1:200
Calcolo dei Volumi
Computo Metrico-Estimativo
1. TRACCIOLINO E RETTIFICA

La lunghezza planimetrica del segmento a pendenza costante p che collega il


punto A sulla curva di livello di quota Q al punto B o B’ su quella di quota Q+e è
data dalla (5)

e d = lunghezza segmento del tracciolino a uniforme pendenza


d (5) e = equidistanza tra due curve di livello
p p = pendenza del segmento espressa in decimali

La lunghezza d deve essere ridotta


in base alla scala di
rappresentazione della planimetria e
trasformata in cm
Puntando il compasso con raggio
corrispondente a d in A si individua
il punto B o B’ come intersezione 5
dell’arco di raggio d con la curva di
livello di quota Q+e
1. TRACCIOLINO E RETTIFICA

Esistono diverse spezzate ad uniforme pendenza che collegano i punti estremi


della strada, la spezzata più conveniente verrà quindi scelta secondo i seguenti
criteri:

1. Il percorso non deve presentare


6 eccessive totuosità
2. Il percorso deve risultare il più
breve possibile
3. Le opere d’arte (ponti e viadotti)
devono essere presenti in un
numero limitato
4. Si devono evitare terreni
geologicamente non idonei e mal
esposti
5. Occorre valutare i problemi ed i
costi relativi agli espropri
1. TRACCIOLINO E RETTIFICA

Stabilita la spezzata guida è necessario regolarizzare quest’ultima


sostituendola con un numero minore di tratti rettilinei raccordati tra loro da
curve

Nella rettifica del tracciolino occorre rifarsi ai seguenti criteri di carattere


generale:
La poligonale d’asse dovrà discostarsi il meno possibile dal tracciolino
Gli angoli sottesi da lati consecutivi della poligonale d’asse devono permettere
l’iscrizione di curve con raggio maggiore di quello minimo
Qualora sia necessaria la presenza di tornanti è bene che vengano realizzati
dove la pendenza trasversale sia minore
Nel caso siano previste interesezioni con altre strade queste dovranno essere
eseguite ortogonalemente
In corrispondenza di corsi d’acqua è bene che la strada sia in rettifilo e
perpendicolare al corso d’acqua in modo da ridurre il costo dell’opera d’arte
1. TRACCIOLINO E RETTIFICA

In figura 7 è stata eseguita, ad 7


esempio, la rettifica del
tracciolino A-1’-2’-3’-…-8’-9’-B
con la poligonale d’asse
AV1V2B raccordata in V1 e V2
con due curve e raggio
costante

La poligonale non giace più sul


terreno generando di
conseguenza delle sezioni
rispettivamente in trincea ed in
rilevato

Si riduce la lunghezza del È opportuno nella formazione dei


percorso ma aumenta la tracciolini adottare una pendenza inferiore
pendenza longitudinale del 1% alla imax
2. RACCORDI PLANIMETRICI

Per strade nelle quali siano in gioco basse velocità i rettifili vengono raccordati
mediante archi di circonferenza, dando vita così alle curve circolari

Elementi geometrici
8
fondamentali
R = raggio
= angolo al vertice
= angolo al centro
t = tangente
c = corda
s = saetta
b = bisettrice
S = sviluppo
2. RACCORDI PLANIMETRICI

Il tracciamento nella planimetria di una curva circolare consta dei passi


seguenti:

Si misura col goniometro l’angolo al vertice (con precisione del primo)

8 Si assegna un valore a R tale


per cui R>Rmin

Si calcola la tangente t con


la (6)

t R cotg (6)
2

Si individua il centro O come


punto di intersezione delle
perpendicolari ai rettilifili
condotte rispettivamente da
T1 e T2
2. RACCORDI PLANIMETRICI

Il tracciamento nella planimetria di una curva circolare consta dei passi


seguenti

Si misura col goniometro l’angolo al vertice (con precisione del primo)

8 Si assegna un valore a R tale


per cui R>Rmin

Si calcola la tangente t con


la (6)

t R cotg (6)
2

Si punta il compasso in O
con apertura corrispondente
a R e si traccia l’arco di
circonferenza T1MT2
2. RACCORDI PLANIMETRICI

Il tracciamento nella planimetria di una curva circolare consta dei passi


seguenti

Si misura col goniometro l’angolo al vertice (con precisione del primo)

8 Si assegna un valore a R tale


per cui R>Rmin

Si calcola la tangente t con


la (6)

t R cotg (6)
2
Lo sviluppo S della curva
circolare si determina infine
mediante la (7)

rad
S R (7)
2. RACCORDI PLANIMETRICI

Per strade nelle quali si hanno alte velocità di progetto, i rettifili vengono
raccordati mediante curve di transizione il cui raggio varia da valori elevati in
prossimità del rettifilo fino ad un valore costante nella parte centrale della curva

Il D.M. del 5/11/01 ammette l’uso di un solo tipo di curva a raggio variabile che è
la CLOTOIDE

Equazione
Parametrica della CLOTOIDE CURVA DI TRANSIZIONE
CLOTOIDE

r s A2 (8)

r = raggio cerchio
osculatore in L
s = sviluppo ascissa
curvilinea
A = parametro di scala
9 10
2. RACCORDI PLANIMETRICI

L’inserimento di una clotoide tra un rettifilo ed una curva circolare viene


eseguito secondo il criterio a raggio conservato:
rimane costante il raggio R0 della curva circolare
la posizione del centro trasla lungo la bisettrice

I passi sono i seguenti:


11
Si adotta un riferimento cartesiono OXY
avente come asse delle X il primo rettifilo
Si determina la lunghezza L dello sviluppo
dell’arco di clotoide con la (9)

V3
L 3 (9)
3.6 R0
V = velocità di progetto massima [km/h]
= contrccolpo (0.2÷0.5) [m/sec3]
R0 = raggio della curva a raggio circolare [m]
2. RACCORDI PLANIMETRICI
Si calcola con la (10) l’inclinazione f* della tangente alla clotoide nel punto L
in corrispondenza del quale il raggio del cerchio osculatore ha valore pari al
raggio R0della curva circolare

* L
(10)
2R 0
Consultando la tabella di figura (12) si
individuano, in funzione di f*, I valori delle
grandezze XL, YL, q e p per una clotoide con
paramentro di scala unitario (A=1)

Grandezze necessarie al tracciamento


XL = ascissa punto L di collegamento clotoide-arco di
circonferenza
YL = ordinata punto L di collegamento clotoide-arco di
circonferenza
q = distanza della retta rr dall’asse delle ascisse
P = distanza, proiettata sul rettifilo, del punto di tabgenza T0
dall’origine S 12
2. RACCORDI PLANIMETRICI
Si deve individuare il valore del parametro di scala A della clotoide da
tracciare servendosi delle limitazioni previste dal D.M. 5/11/01

1. Limitazione dell’accelerazione centrifuga non compensata


2
A min,1 0.021 VP,max (11)
2. Limitazione della sovrapendenza longitudinale dei bordi della carreggiata

R0
A min,2 100 B i q i qf (12)
i max

3. Corretta percezione ottica del raccordo

(13)

Si stabilisce il valore di A secondo


la (14) e si verifica che soddisfi la
A A min min A min,1 , A min,2 (14)
(13)
2. RACCORDI PLANIMETRICI
Si calcolano le grandezze XLA, YLA, qA e pA per la clotoide con paramentro di
scala A diverso da 1 moltiplicando rispettivamente XL, YL, q e p per il
parametro di scala A
Il punto iniziale S della clotoide si individua a partire dal vertice V del
raccordo con la formula (15)

SV qA p A tg t (15)
2
Il centro O’ della curva circolare si ottiene traslando lungo la bisettrice della
poligonale il centro O della primitiva di una quantità pari allo spostamento b
dato dalla (16)
pA
b
cos
(16)
2
Parametri per il tracciamento: S(SV,0); L(XLA YLA); posizione plan. O’
PLANIMETRIA

Picchetti d’asse Asse Stradale

Tracce dei piani verticali sui quali


verranno riportate le Sezioni

Cigli paralleli 13
PROFILO LONGITUDINALE

Il profilo longitudinale è un diagramma nel quale in ascisse vendono riportate


le distanze progressive relative a ciascun picchetto d’asse, mentre in ordinate
vengono riportate le rispettive quote

I punti sono rappresentati rispetto ad un piano orizzontale di riferimento avente


quota di poco inferiore a quella minima dei picchetti

I punti uniti tra loro formano una spezzata che rappresenta il profilo altimetrico
del terreno lungo l’asse stradale

Per rendere il profilo longitudinale chiaro e leggibile le quote vengono


rappresentate in una scala 10 volte maggiore di quella caratterizaznte le
distanze

Deve essere sempre corredato da un prospetto che prende il nome di registro


del profilo nel quale si riportano: la numerazione dei picchetti, le distanze
parziali, progressive ed ettometriche, le quote del terreno (QT) e di progetto (QP)
PROFILO LONGITUDINALE

14
PROFILO LONGITUDINALE

Siccome l’andamento altimetrico del terreno è inadeguato a rappresentare


quello di una strada si rende necessaria una regolarizzazione del profilo nero

La spezzata del terreno viene sostituita da una spezzata costituita da un


numero limitato di tratti d’asse stradale a pendenza costante che prendono il
nome di livellette

15 La pendenza long. delle livellette deve


essere inferire a quella massima da
normativa

Le livellette discostandosi dal profilo del


terreno producono aree di sterro e aree
di riporto, esse dovranno quindi essere
posizionate in modo tale da reandere
queste aree pressochè uguali
RACCORDI ALTIMETRICI

Quando due livellette consecutive presentano bruschi cambiamenti di


pendenza occorre raccordarle con un arco di parabola quadratica

I raccordi vert. possono essere: convessi (dossi) o concavi (sacche)


DOSSO
SACCA DOSSO
16
12 17 Il tracciamento del generico
raccordo altimetrico avviene
secondo I passi seguenti:

Si determina la lunghezza orizzontale l del raccordo mediante la (17)

l K ass p 2 p1 (17) 18 RACCORDI CONCAVI

K = coeff. dipendente dalla vel. di progetto


p1 = pendenza 1° livelletta [val. decimale]
19 RACCORDI CONVESSI
p2 = pendenza 2° livelletta [val. decimale]
RACCORDI ALTIMETRICI
Si individuano graficamente i 20
punti di tangenza T1 e T2
Si adotta il riferimento
cartesiano in figura (16)
Si determina il raggio RV del
cerchio osculatore tangente
alla parabola nel vertice M con
gli abachi o le formule fornite
dal D.M. 5/11/01
Si verificano le limitazioni (18) e Si calcolano le coordinate XM e YM
(19) imposte dalla normativa al avvalendosi delle formule (20)
raggio RV
i1 % 1 2 i1 %
Per Sacche RV>40 metri
XM RV e YM XM XM (20)
100 2R V 100
Per Dossi RV>20 metri
(18)
La costruzione del raccordo alt.
2
vp avviene per punti tenendo conto
av 0.6 m (19)
s 2 delle diverse scale di riduzione risp.
RV
delle distanze e delle altezze
SEZIONI TIPO

21
SEZIONI TRASVERSALI

Le generica sezione trasversale


22 per convenzione verrà disegnata
come appare da un osservatore
che la guardi posizionato nella
sezione successiva
Sulla carta a curve di livello si
individuano a partire dal picchetto
d’asse le distanze planimetriche e
le quote dei punti caratteristici
laterali del terreno

Tali punti vengono rappresenati nel piano verticale della sezione rispetto ad
una quota di riferimento inferiore in scala 1:100 o 1:200
Si traccia alla quota progressiva di progetto la piattaforma stradale la cui
larghezza è dedotta dalle sezioni tipo comprensiva di cassonetto per
pavimentazione
Si disegnano le scarpate atte a collegare la traccia della piattaforma che è un
segmento orizzontale con il profilo del terreno (3:2 in riporto, 1:1 in sterro)
SEZIONI TRASVERSALI

23 I punti di intersezione delle


scarpate con il profilo del terreno
del terreno definiscono la
larghezza di occupazione del
corpo stradale
Bisogna indicare ubicazione e
dimensioni dei fossi di guardia
aventi forma trapezia

Lungo gli allineamenti verticale passanti per i punti estremi della piattaforma
stradale e per il picchetto vanno indicate le differenze di quota
Si deve riportare un registro sottostante nel quale vengono indicate: le
distanze trasversali parziali dei punti caratteristici del corpo stradale, le
distanze trasversali progressive dei punti caratteristici dal picchetto ed infine
le quote del terreno e di progetto
Si calcolano le aree di sterro, di riporto e dei fossi di guardia (da computarsi a
parte) relative a ciascuna sezione della strada richiesta, tenendo presente che
l’area del cassonetto va aggiunta alle sole sezioni in sterro e mai a quelle in
riporto
SEZIONI TRASVERSALI
24 Esempio di un QUADERNO TIPO delle SEZIONI
SEZIONE - B - As = 6.236 mq Ar = 0.309 mq

287.02 SEZIONE - 44 - Ar = 10.559 mq

SEZIONE - 43 - Ar = 7.905 mq
284.08

SEZIONE - 42 - Ar = 22.058 mq
281

SEZIONE - 41 - As = 7.628 mq
287.55

287.23

285.07

284.07
286

Quote terreno

Distanze parziali 1.66 6.35 6.35 6.80


SEZIONE - 40 - As = 14.289 mq
287.55

288.80

288.80

288.80

284.07
Quote di progetto

SEZIONE - 39 - As = 5.239 mq Ar = 28.056 mq

SEZIONE - 38 - Ar = 30.983 mq
293.11

SEZIONE - 37 - Ar = 53.869 mq

SEZIONE - 36 - Ar = 106.297 mq

SEZIONE - 35 - Ar = 192.521 mq
285.27
SEZIONE - 34 - Ar = 217.681 mq
284

SEZIONE - 33 - Ar = 253.232 mq
293.30

292.17

292.06

289.50

287.94

287.39

286.39
290

Quote terreno

Distanze parziali 3.95 0.6 5.15 0.97 2.74 2.63 4.36 SEZIONE - 32 - Ar = 283.194 mq
289.50

289.50

289.50

289.50

289.50

289.50

Quote di progetto
CALCOLO DEI VOLUMI

25 Per calcolare il volume del solido stradale


compreso tra due sezioni trasversali
consecutive si approssima tale corpo con
un prismoide

Il prismoide è un solido con basi piane e


parallele e delimitato lateralmente da una
superficie rigata gobba

La formula che si utilizza è quella di Torricelli nota A1 A 2


anche con il nome di formula delle sezioni
V D (21)
2
ragguagliate (21)

I casi che sono I seguenti:


1. Solido stradale tra due sezioni omogenee di riporto o sterro
2. Solido stradale tra due sezioni eterogenee
3. Solido stradale tra una sez. di riporto o sterro ed una sezione mista
4. Solido stradale tra due sezioni miste con punti si passaggio sfalsati
CALCOLO DEI VOLUMI
1. Solido stradale tra due 2. Solido stradale tra due sezioni
sezioni omogenee di riporto eterogenee
o sterro
27
26

R1 R 2 VS
S
dS dS
D
S
V D (22) 2 S R (23)
2 S D
VR dR dR R
2 S R
D = distanza tra le sezioni omogenee
V = volume del prismoide
dS = distanza linea di passaggio dalla sez. di sterro
dR = distanza linea di passaggio dalla sez. di riporto
VS = volume cuneo di sterro
VR = volume cuneo di riporto
CALCOLO DEI VOLUMI
3. Solido stradale tra una sezione di riporto o sterro ed una sezione mista

28 Per determinare il volume bisogna


scomporre il corpo stradale mediante
un piano verticale passante per M’ e
diretto secondo l’asse della srada
Il corpo stradale verrà quindi diviso in
due parti:
- a Sx un prismoide (24)
- a Dx due cunei (25)

Prismoide di Riporto Cunei di Sterro e Riporto Volume Sterro

VS”
R '
R2 R 1" D
VR' 1
D (24) VR" dR dR "
R 1" Volume Riporto
2 2 R 1 S2
S2 D VR=VR’+VR”
VS" dS dS S2
(25) 2 R "
1 S2
CALCOLO DEI VOLUMI
4. Solido stradale tra due sezioni miste con punti si passaggio sfalsati

29 Per determinare il volume il corpo viene


diviso in tre parti con due piani verticali
paralleli all’asse della strada e passanti
rispettivamente per P1 e P2
Si riconscono di conseguenza tre volumi:
- a Sx un prismoide di riporto (26)
- al centro due cunei (28)
- a Dx un prismoide di sterro (27)

Prismoide Prismoide Cunei Centrali Volume Sterro


di Riporto di Sterro
" R1" D VS=VS’+VS”
V dR dR R1"
' S1 S"2 R
2 "
R1 S2'
V
S D Volume Riporto
2 S'
D
VS" 2
dS dS S'2
(26) (27) 2 "
R1 S2' VR=VR’+VR”
(28)
CALCOLO DEI VOLUMI

FS1
30 31 FR1'
FR1"
Sez.78
FR1' = 3.7960 mq FR1" = 42.6472 mq
FS2 = 0.2706 mq FR2 =15.455 mq
FS1 = 37.466 mq
Sez.75 d = 12.55 m
FS2 = 45.7604 mq 2
Vr = FR1" + FR2 d + FR1' d = 386.82 mc
d = 9.74 m FR1'+FS2 2
FS2
2
2
Vs = FS1 + FS2 d = 405.31 mc Vs = FS2 d = 0.113 mc
2 FR1'+FS2 2
Sez.79
FR2
Sez.76
FS2

FS1'
Sez.79
FS1"

FR1'
FS1'= 39.7897 mq FS1" = 5.9707 mq FS1 FR1"
FS1 = 0.2706 mq FR1' = 8.0878 mq FR1" = 7.4132 mq
FS2 = 15.36 mq FR2 = 10.7417 mq Sez.76
FS2' = 3.2971 mq FS2" = 5.4734 mq FR2 = 0.5204 mq
FS2 d = 11.05 m
FR2 2
d = 7.77m
Vr = FR2 d = 38.14 mc 2
Sez.80 FS1"+FR2 2 Vr = FR1" + FR2 d + FR1' d = 49.56 mc
2 FR1'+FS2" 2
2 FR2
Vs = FS1'+ FS2 d + FS1" d = 316.49 mc Sez.77 2
2 FS1"+FR2 2 Vs = FS1 + FS2' d + FS2" d = 22.44 mc
FS2'
2 FR1'+FS2" 2
FS2"

FS1

Sez.80 FR1'
FR1"

FS1
FS1= 15.36 mq FR1' = 0.0743 mq FR1"= 10.3822 mq FR1
FS1 = 8.7705 mq FR1 = 0.5204 mq
FS2' = 16.3146 mq FS2" = 0.0438 mq FR2 = 6.462 mq Sez.77
FS2' = 33.067 mq FS2" = 4.3989 mq
FS2'
d = 6.43 m
2 FS2'
Vr = FR1"+FR2 d + FR1' d = 54.3 mc d = 8.56 m
FS2" 2 FR1'+FS2" 2 FS2" 2
Sez.81
FR2 Vr = FR1 d = 26.3 mc
2
Vs = FS1+ FS2' d + FS2" d = 101.88 mc Sez.78 FR1+FS2" 2
2 FR1'+FS2" 2 2
Vs = FS1 + FS2' d + FS2" d = 195.9 mc
2 FR1+FS2" 2
COMPUTO METRICO

Nel computo metrico si riportano le indicazioni relative alle diverse lavorazioni ed opere
d’arte
I principali interventi che devono essere computati sono quelli realtivi rispettivamente
ai lavori di terra, alla realizzazione della sovrastruttura stradale, del muro di sostegno,
dei tombini, delle cunette e delle barriere di sicurezza

Voci che vengono computate per volume: Voci che vengono computate per area:
Scavo di sbancamento Preparazione e compattazionedel piano di posa dei
rilevati
Formazione del rilevato stradale
Sistemazione del telo geotessile
Fornitura materiali aridi
Conglomerato bituminoso per strati di ususra,
Strato granulare
binder e base
Formazione delle banchine stradali
Casseforme per strutture in c.a
conglomerato cementezio per il muro in c.a.ù
Ghiaia per il grenaggio
Voci che vengono computate per lunghezza:
Scavi a sezione obbligato
Fornitura e posa in opera di pali in calcestruzzo
Fornitura e posa in opera di tubi drenanti e di
Voci che vengono computate per peso: aerazione
Acciaio in barre ad aderenza migliorata Fornitura e posa in opera di cunette
Fornitura e posa in opera di barriere di sicurezza
COMPUTO METRICO-ESTIMATIVO

Nel computo metrico si riportano le indicazioni relative alle diverse lavorazioni ed opere
d’arte
I principali interventi che devono essere computati sono quelli realtivi rispettivamente
ai lavori di terra, alla realizzazione della sovrastruttura stradale, del muro di sostegno,
dei tombini, delle cunette e delle barriere di sicurezza
L’elenco prezzi fornisce il costo unitario di ciascuna categoria di lavorazione che deve
essere intrapresa per la realizzazione dell’infrastruttura viaria
Il prodotto relativamente a ciascuna categoria del quantitativo di lavorazione per il
prezzo unitario fornisce il costo dell’intervento specifico preso in esame
La somma di tutti i costi d’intervento determinano la stima economica dell’opera che
progettata
COMPUTO METRICO-ESTIMATIVO
32

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