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Pirrone (1)
Parte seconda
E’ necessario sottolineare che argomento di questo “studio” non è la ricerca analitica della
curva teorica di riferimento di progetto che, viceversa è invece un dato del problema in esame e che
si assumerà come già nota e determinata con i criteri che saranno illustrati nel prosieguo ma la
determinazione della curva della miscela ottimale che si può ricavare con le classi di aggregati
disponibili.
Dopo una breve disanima sui metodi attuali utilizzati nello studio delle miscele di inerti per i
calcestruzzi cementizi, si illustra nel dettaglio il metodo analitico con riferimento alle curve teoriche
di max addensamento maggiormente utilizzate nella prassi di cantiere, tenendo conto se necessario
anche dell’influenza granulometrica del cemento, quindi si generalizza la procedura ed infine si
perviene a determinare il c.d. “mix design” o “ricetta dell’impasto” del calcestruzzo.
1° tipo: metodo pratico - le aliquote di partecipazione delle classi vengono determinate su base
soggettiva, (i valori di “primo tentativo” vengono fissati “ad occhio” sulla base della
sensibilità ed esperienza del tecnico addetto di laboratorio di cantiere o dell’impianto di
betonaggio);
2° tipo: metodo grafico - per mezzo di particolari artifici e di determinate costruzioni grafiche
vengono individuati i valori “di primo tentativo” delle aliquote cercate; il metodo è
sufficiente valido, pur se approssimato, per curve teoriche Füller e per classi che non
presentano c.d. “code” accentuate;
3° tipo: metodi empirici - che fanno riferimento, cioè, a criteri empirici basati su abachi, tabelle,
diagrammi vari riportati nella manualistica specializzata;
4° tipo: metodi pseudo-analitici - es: metodo “del modulo di finezza” di Tyler; metodo di Faury;
etc. : presentano, tutti, forti limitazioni nelle applicazioni ( p.es vagliatura con una
determinata serie di setacci ; validità solo per miscele binarie di sabbia e ghiaia o ternarie di
ghiaia più due sabbie), basi teoriche poco convincenti in quanto basate su presupposti
artificiosi, sviluppi dei calcoli eccessivi e complessi e risultati approssimativi e, a volte,
deludenti; in ogni caso per nulla ottimali.
Tutti e 4 i tipi di metodi necessitano, comunque, di aggiustamenti e affinamenti successivi
in quanto essi forniscono solo i valori di prima determinazione.
Cioè sui valori delle aliquote percentuali “di primo tentativo” determinati con uno dei
quattro metodi si operano in maniera ricorsiva, delle correzioni in aumento o in diminuizione
(tenendo conto del vincolo che la loro somma deve risultare in ogni caso pari a 100) fino ad
ottenere un mix ritenuto accettabile e soddisfacente.
In genere, nella prassi di cantiere si fa ricorso ai metodi dei primi due tipi, ovvero al metodo
pratico e a quello grafico; i metodi empirici e quelli pseudo-analitici del 4° tipo trovano, invece,
scarsa o nulla applicazione pratica.
Il metodo analitico generale di nuova concezione, già esposto ed illustrato nella prima parte,
essendo valido per miscele generiche, si presta ovviamente a risolvere in maniera efficace il
problema dello studio delle miscele cementizie; esso elimina gli inconvenienti e le limitazioni
proprie degli altri metodi sopra accennati, fornendo la soluzione univoca, determinata e precisa , e
cioè “matematica”, del problema.
2.2 - curve teoriche di riferimento
Come già accennato al precedente punto 3.2, nel caso di studio delle miscele per i
calcestruzzi, per le curve di riferimento si fa ricorso alle curve teoriche di max addensamento
riportate nella letteratura tecnica specialistica, quali, ad esempio la Füller, la Bolomey, la
Valletta, la DIN, la cubica, ed altre.
Per semplicità di esposizione e intendendo privilegiare la linea metodologica sugli aspetti
analitici, si considereranno solo le tre curve teoriche di più ricorrente applicazione nella prassi
lavorativa, ovvero:
curva di Füller: p(%) 100 d D - valida per calcestruzzi in genere e riferita alla
sola massa di inerti;
Per tutte e tre le curve teoriche suesposte la curva di riferimento può essere espressa in
forma analitica con un’unica funzione di tipo algebrico riconducibile alla seguente:
d
y (1 ) (2.1)
D
essendo:
d i diametri dei fori circolari dei vagli della serie (per vagli a maglie quadre di luce =
L si porrà, com’è noto, d= 1.25.L );
β coefficiente ( β ≠ 0 solo nella Bolomey; β=0 nelle altre due) che è funzione
dello slump del cls e del tipo di forma dei grani degli inerti.
fi = yi (1 )
di (2.2)
D
le curve limiti di tale fuso sono ancora espresse dalla funzione (2.1) in cui:
Nel caso della Füller e di altre eventuali curve teoriche che non prevedono l’influenza
nel proporzionamento della miscela della presenza del cemento, nello studio della composizione
ottimale del mix di n classi di inerti, si opera secondo lo schema generale delineato nei paragrafi
della “parte prima”e cioè:
- Con i risultati delle singole analisi granulometriche delle n classi costituenti il mix si costruisce la
matrice passanti P
dove pik è il passante in frazione (dell’unità) al generico vaglio i di diametro d i della generica
classe k, ed m il numero dei vagli ( o dei diametri considerati)
- Facendo riferimento ad una delle curve teoriche di max addensamento esaminate, di equazione
generica espressa dalla precedente relazione (2.1) si costruisce il vettore “curva di riferimento”:
f = [ f1, f2, fm ]t
(1 )
di
dove fi = yi
D
- si calcolano i coefficienti ponderali della matrice A (matrice ponderale) e i termini noti del
vettore c con le relazioni viste:
B= g=
1t 0 1
Volendo generalizzare il procedimento dello studio della miscela anche secondo curve
teoriche che tengano conto della presenza del cemento, considerato agli effetti granulometrici
come ulteriore aggregato della miscela, occorrerà determinare innanzitutto l’ aliquota del legante
rispetto alla massa secca e quindi modificare i termini noti del sistema , come sarà meglio illustrato
nel seguito.
Agli effetti granulometrici, la presenza del cemento nella miscela secca può essere
considerata come partecipazione di una ulteriore classe (finissimo o filler) di percentuale o aliquota
predefinita e assegnata (funzione del dosaggio di legante); per indicare questa speciale classe si
adopererà il pedice “c” ;
Assegnati il dosaggio di cemento, il rapporto acqua / cemento A/C e il contenuto d’aria
inglobata e note le densità assolute del cemento e degli inerti , se si indicano con
H = A / C : rapporto acqua/cemento
con semplici considerazioni sui volumi assoluti dei componenti del’impasto si ricava:
V aria M c M c
M mix
1 H
in.m 1000
c
1000
e quindi:
Mc
xc
M c M mix
Si ipotizzi, infine, che la “classe cemento” sia costituita da finissimo interamente passante
a tutti gli m vagli della serie considerata (l’ipotesi è praticamente sempre riscontrata come vera), e
cioè che risulti:
la (1.6) del par. 4, prima parte, può essere riscritta, allora, nella forma
1
1 x
q = P … . cioè q = P . x + xc . 1
… ---
1 xc
A = P t. P matrice ponderale
dopo gli sviluppi analitici si perviene al sistema risolutivo (1.13) già esaminato:
A.x + .1= c
1t . x = 1- xc
1t 0 1-xc
rispettivamente, la matrice ponderale orlata (che non subisce modifiche), il vettore termini noti
orlato e modificato con il termine
gn+1 = 1-xc
e il vettore soluzione integrato con la variabile ausiliaria , e con B-1 la matrice inversa di B,
allora le prime n componenti del vettore z date da:
costituiscono le aliquote delle n classi di inerti, riferite a tutta la massa del secco;
Le aliquote x’i riferite alla massa dell’aggregato miscela di soli inerti Mmix si ricavano invece
con la relazione:
φ=f
gn+1 = 1
x’i = xi
Per quanto attiene al punto 1) possiamo considerare delle curve di riferimento di progetto
genericHe, ancora di tipo teorico ma diverse da quelle fin qui esaminate e riportate nella
manualistica tecnica come ad esempio le curve di Faury, di Vallette, di Dreux, DIN ecc.;
Per tutte queste curve resta ancora valido quanto già riportato al punto 3.2 della “parte
prima” che qui si riepiloga brevemente:
se la curva teorica viene espressa da una qualsiasi funzione del tipo y=φ[d]
si discretizza la funzione y calcolandola in corrispondenza degli m diametri e si
assumono tali valori per elementi del vettore:
Per quanto riguarda, infine, il punto 2) si considerare a tutti gli effetti il legante come una
classe granulometrica componente della miscela.
Supposto quindi di avere eseguito l’analisi granulometrica su un campione di cemento
con la medesima serie di vagli usata per le classi degli inerti e di avere raccolto i valori dei relativi
passanti nel vettore pc
φ = f - xc. pc
elementi di progetto:
1 - dosaggio del cemento Mc (kg/m3)
2 - rapporto A/C = H
3 - volume in per mille di aria inglobata: Varia (l/m3)
4 - numero n e pezzature delle classi di inerti
5 - curva teorica di riferimento f
γin.m = k 1
k
V aria M c M c
M mix
1 H
n in.m 1000
c
1000
Applicando, quindi, il metodo analitico si determinano dapprima le aliquote x’k , riferite alla
massa dell’aggregato miscela di soli inerti Mmix e successivamente:
acqua d’imp. MH = H. Mc - Mw
- cemento : Kg Mc
- inerte classe k : Kg Muk ( k=1,2, ..... n)
- acqua : l MH
γcls = Mmix + Mc + Mw + MH
4 - Un esempio di applicazione concreta del metodo
Come si può vedere la curva del mix ottenuta risulta molto prossima (quasi aderente) alla
curva di riferimento di progetto, con scostamento assoluto max pari all’ 1.4% e scostamento
assoluto medio inferiore all’1%.
5 – bibliografia
- Per la parte di calcolo matriciale: TEORIA ed APPLICAZIONI delle MATRICI di Frank Ayres Jr. –
collana SCHAUM - Edizione ETAS LIBRI
-
- R. Calzona, C. Cestelli Guidi – Il calcolo del cemento armato – Ed. Hoepli
-
- R. Marotti – Il calcestruzzo, Vol. 2°: Lo studio delle miscele – Manuali della Cementir
CALCESTRUZZO CEMENTIZIO PER le STRUTTURE della CENTRALE cantiere: IMPIANTO IDROELETTRICO
Tab. n° 2.1
vaglio cl. 1: ghiaia cl. 2: ghiaietto cl. 3: risello cl. 4: sabbia Misc. Teor. scost.
n° d (mm) tratt. (kg) p (%) tratt. (kg) p (%) tratt. (kg) p (%) tratt. (kg) p (%) q (%) f (%) (%)
tab. n.2.2
cl. n° denomin. (kg/m3) w (%) perc. (%) Msec. Mum. (kg/m3) umid. (1)
cl. 1 ghiaia 2690 1.3 23.31 420 426 5
cl. 2 ghiaietto 2687 1.3 24.11 435 441 6
cl. 3 risello 2680 2.0 9.94 179 183 4
cl. 4 sabbia 2710 7.0 42.64 769 823 54