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Calcestruzzo fresco

Lavorabilità…definizioni
• “attitudine di un calcestruzzo ad essere
impastato, trasportato, posto in opera,
compattato e rifinito senza che si verifichino
segregazioni”

• “caratteristica che indica la capacità del


calcestruzzo fresco a muoversi ed a
compattarsi”
Importanza della lavorabilità
La mobilità del calcestruzzo è importante per facilitare il
trasporto (per es: pompaggio), il getto (caduta per gravità
lungo una canaletta) e l’avvolgimento dei ferri di armatura
all’interno delle casseforme.

La compattabilità, invece, è importante per agevolare, per


effetto della vibrazione, la fuoriuscita dell’aria intrappolata
dal calcestruzzo fresco ed assicurare, quindi, la massima
densità possibile del materiale indurito, oltre che il
massimo contatto superficiale tra ferri e calcestruzzo.
Importanza della lavorabilità
A parità di sistema vibrante, in un calcestruzzo molto
lavorabile l’aria intrappolata è facilmente espulsa, mentre
in un calcestruzzo poco lavorabile possono permanere dei
macrovuoti d’aria (vespai) che penalizzano
successivamente la resistenza meccanica del
conglomerato, l’aderenza ferro-calcestruzzo e la
protezione dalla corrosione delle armature
metalliche con conseguente abbattimento del grado
di durabilità del materiale.
Quindi la lavorabilità è una proprietà tipica del
calcestruzzo fresco che condiziona anche le
prestazioni del calcestruzzo in servizio.
Misura della lavorabilità: slump test
Misura dell’abbassamento
(slump) del calcestruzzo
sformato da un tronco di
cono metallico (cono di
Abrams) con costipazione
manuale. Quando la forma
viene sollevata l’impasto
non più sostenuto si
abbassa. La diminuizione di
altezza in cm è il risultato
della prova.
slump test
Misura della lavorabilità
lavorabilità:: slump test
• 0÷5 cm (impasti asciutti o consistenti)
• 5÷12 cm (impasti plastici o normali)
• > 12 cm (impasti fluidi o molli)
In base al valore di slump si definiscono 5 classi
di consistenza, individuata dalla lettera S seguita
da un numero da 1 a 5 che corrisponde ad un
impasto sempre più fluido.
La consistenza è una caratteristica
che deve essere indicata in progetto.
• Generalmente per getti verticali (pilastri) è possibile
utilizzare impasti di classe S3-S4, mentre per getti
orizzontali o molto armati può essere necessaria la
classe S5.

• Calcestruzzi di categorie S1 o S2 possono essere usati


solo per getti di grandi dimensioni (pavimentazioni
stradali, dighe...) e con accurati trattamenti di
vibrazione dell'impasto.
Impasto
• Dosaggio preciso dei vari componenti
(metodi volumetrici e gravimetrici).

• Miscelazione per ricoprire tutta la superficie


delle particelle di aggregato con la pasta di
cemento ed omogeneizzare l’impasto.
Impasto

• La miscelazione si esegue in betoniera.


Deve durare un tempo sufficiente ad
assicurare l’omogeneità dell’impasto.
Non deve essere prolungata per tempi troppo
lunghi per evitare evaporazione di acqua con
diminuzione di slump.
Trasporto
• I calcestruzzi vengono preparati nelle centrali di
betonaggio e trasportati con autobetoniere (3-9 m3).
• Il trasporto in sé non influisce sulla qualità de cls
tuttavia durante il trasporto possono avvenire
variazioni di lavorabilità
• Per tempi di trasporto lunghi poi è necessario
aggiungere un ritardante per evitare che inizi la presa.
Posa in opera
• L’impasto è una massa fluida costituita da
componenti di diverso peso specifico e
dimensioni, è quindi necessario prendere
delle precauzioni per evitare la separazione
dei componenti durante l’operazione di
riempimento delle casseforme (gettata)
Evitare che il cls scenda nel
cassero da altezze superiori
ai 50-80 cm in caduta libera.
Impiegare scivoli a tubi che
raggiungano il fondo del
cassero.
Lasciar cadere il cls da altezze
superiori a quelle indicate
provoca segregazione. Inoltre
l’urto della caduta del cls
sulle armature ed i casseri
genera macrobolle d’aria ed
accumuli di aggregato.
Compattazione
• La compattazione del calcestruzzo ha lo scopo di
eliminare o ridurre i vuoti contenuti nella massa.

• L’introduzione nelle casseforme per caduta libera


ingloba nel calcestruzzo dal 5 al 20 % di aria…se non
venisse eliminata la resistenza meccanica del
calcestruzzo indurito sarebbe seriamente
compromessa
• La compattazione si può eseguire a mano con barre
di ferro oppure mediante vibratori immersi nella
massa fluida.
Segregazione
• Tendenza dei materiali eterogenei dell’impasto a separarsi
a causa della diversa dimensione delle particelle e
differenze di peso specifico

• La segregazione può essere contenuta curando operazioni


di impasto, trasporto, posa in opera e rifinitura,
scegliendo la granulometria degli inerti ed il dosaggio di
acqua.

• Primo tipo: segregazione durante operazioni di impasto,


trasporto, posa in opera e finitura

• Secondo tipo: segregazione che avviene nelle casseforme, a


calcestruzzo fermo, aggregato grosso tende a scendere e la
malta a risalire. Si ha a seguito di vibrazione intensa e
prolungata
Bleeding (essudamento)
• Sedimentazione sul fondo delle particelle
solide per effetto della gravità ed affioramento
di acqua in superficie. É una forma di
segregazione che porta anche ad uno spessore
affiorante di 1 cm.
• Anche se di entità modesta può dar luogo a
numerosi difetti riguardo le proprietà del cls
indurito
Difetti dovuti al bleeding
• Aumento superficiale del rapporto a/c , che causa
un abbattimento della resistenza meccanica e del
grado di durabilità della zona corticale, che è
quella più esposta agli agenti atmosferici ed a
sollecitazioni quali urti, abrasioni ecc.
• Parte dell’acqua può rimanere bloccata sotto gli
inerti grandi, specie se di forma appiattita
creando zone di scarsa coesione
Ritiro plastico
• Prima della presa il calcestruzzo può subire
diminuzione di volume dovuta a perdita di acqua
per assorbimento da parte delle casseforme e/o
per essudazione e successiva evaporazione.

• In climi caldi e zone molto ventilate si possono


produrre fessurazioni superficiali del manufatto.
Si limita tale effetto bagnando le casseforme
prima della gettata e coprendo la superficie dei
getti con teli umidi
Stagionatura
• Al termine della presa, inizia il periodo di
indurimento a seguito della graduale
idratazione del legante. Il calcestruzzo
acquisisce resistenza meccanica fino ad
acquistare la consistenza di una pietra.
Stagionatura
• Scopo della stagionatura è mantenere il
calcestruzzo saturo d’acqua affinchè gli spazi
originariamente pieni d’acqua vengano man
mano riempiti dai prodotti di idratazione del
cemento.
Stagionatura

• Per una corretta stagionatura sono


fondamentali le condizioni ambientali di
umidità relativa che sono influenzate anche
da temperatura e vento. Se umidità è
inferiore a 80% l’acqua tende ad evaporare
rapidamente, i capillari della pasta si
svuotano, le reazioni idratazione sono
incomplete e il manufatto indurito presenta
elevata porosità.
Effetto della temperatura

• Elevate temperature favoriscono evaporazione


dell’acqua ed accelerano la cinetica delle reazioni di
idratazione.

30-50 °C inizialmente rapido sviluppo della


resistenza che poi si arresta per lunghe stagionature

15-30 °C minori resistenze iniziali ma con crescita


costante

< 15°C sviluppo resistenza troppo lento


Stagionatura in climi caldi
posa in opera sera/notte
raffreddamento inerti
raffreddamento acqua impasto
cemento a basso calore di idratazione
mantenere getti umidi
barriere frangivento
Stagionatura in climi freddi
gettata in ore calde
riscaldamento inerti con vapore
riscaldamento acqua (T minore 40 °C per evitare
presa troppo rapida)
cementi ad elevato calore di idratazione
protezione contro la dispersione di calore delle
gettate aumentando lo spessore delle casseforme o
attraverso coimbentazione.
Quali fattori influenzano la lavorabilità?

• caratteristiche degli aggregati


distribuzione granulometrica, Dmax, forma, tessitura

• quantità acqua di impasto

• dosaggio cemento
Combinazione degli aggregati

• Raramente l’aggregato a disposizione rientra


nei fusi richiesti dalle norme, è quindi
necessario combinare più aggregati in modo
che nel complesso rientrano nel fuso
ganulometrico consigliato.
Esempio 1.
combinazione di due aggregati di classe granulometrica
completamente separata

Dal grafico, il passante al


setaccio da 7 mm deve
essere 42%

La miscela deve
contenere 42 %
dell’aggregato che passa
completamente al
setaccio da 7 mm
(sabbia!)
Esempio 2.
combinazione di tre aggregati di granulometria
diversa e parzialmente sovrapposta
Calcolo degli impasti
• Stabilire la corretta composizione di un impasto
in termini di quantità dei componenti necessari
alla preparazione di 1 metro cubo di calcestruzzo
dotato delle proprietà ottimali:

bassi costi
buona lavorabilità
elevata resistenza meccanica
elevata durevolezza
Procedura dell’American Concrete Institute (ACI)
• fissato Dmax, la lavorabilità dipende dalla quantità di acqua,
determinata dalla tabella, necessaria a fornire la lavorabilità
desiderata con l’inerte a disposizione

• in funzione di Rc desiderata dai grafici ACI si individua


rapporto a/c

• noto rapporto a/c si calcola dosaggio cemento

• su tabelle ACI si determina il volume solido di inerte grosso


da impiegare con una sabbia di modulo di finezza fissato, per
metro cubo di calcestruzzo.

• noti volumi di acqua, cemento e aggregato grosso si


determina per differenza il volume della sabbia
Procedura dell’American Concrete Institute (ACI)

1. Fissato Dmax, la lavorabilità dipende dalla quantità di acqua.


Tabella indica l’acqua necessaria a fornire la lavorabilità desiderata
con l’inerte a disposizione
Procedura dell’American Concrete Institute (ACI)

2. in funzione di Rc
desiderata dai grafici ACI si
individua rapporto a/c
3. noto rapporto a/c si
calcola il dosaggio cemento
4. su tabelle ACI si determina il volume solido di inerte grosso da
impiegare con una sabbia di modulo di finezza fissato, per metro cubo di
calcestruzzo.
5. noti volumi di acqua, cemento e aggregato grosso si determina per
differenza il volume della sabbia

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