Sommario
Le lamiere forate sono frequentemente utilizzate allo scopo di uniformare il profilo di velocit di un fluido
attraverso un condotto. Le caratteristiche pi rilevanti per tale scopo sono la forma dei fori, la loro disposizione e
la loro dimensione caratteristica. Una rassegna della letteratura esistente rivela discordanze tra le formule
proposte da vari autori; quanto alla simulazione fluidodinamica al computer, la sua applicabilit limitata perch
le piccole dimensioni dei fori, paragonate alla sezione del canale, richiederebbero una mesh di finezza proibitiva.
Ne segue che, anche nella fluidodinamica computazionale, l'effetto di una lamiera forata dev'essere introdotto il
pi delle volte in maniera fenomenologica, mediante la perdita di carico. Il lavoro presenta innanzitutto una
rassegna bibliografica, che analizza le principali formule esistenti sia nel confronto reciproco sia nella coerenza
con i valori attesi nei casi limite. Successivamente sono descritti i risultati di una sperimentazione ad hoc
condotta su 11 lamiere forate, misurandone la perdita di carico concentrata per mezzo di un micromanometro in
corrispondenza ad una velocit assegnata. I dati sono confrontati con le previsioni delle formule desunte dalla
letteratura. Da ultimo illustrato un semplice modello teorico che porta ad una formula il cui confronto con i
dati sperimentali d un esito mediamente pi soddisfacente delle formule tratte dalla letteratura.
Abstract
Perforated screens are usually employed to improve uniformity of the velocity profile of a stream in a duct. The
main parameters influencing the process are the shape, relative position and hydraulic diameter of the holes. A
survey of the existing literature revealed some disagreement and inconsistency in the formula proposed by the
different authors. CFD simulation offers limited possibilities since the small dimensions of the holes, compared
with the duct cross-section, would require a mesh size too small to be feasible. It follows that, also in
computational fluidynamics, the effect of perforated screens must be quantified through a pressure loss which is
deduced by semi-empirical relationships. The present paper, after a critical review of the existing formula,
describes a detailed experimental investigation in which 11 perforated screens have been tested by measuring the
resulting pressure losses at a fixed flow velocity. The results were compared with the various formula reported in
the open literature and one purposely deduced using a simple theoretical model, which gives a better agreement
with the present experimental data.
in tempi ragionevoli su personal computer di fascia alta [2]. Sui risultati graverebbero per giunta le incertezze
insite nei modelli di turbolenza correnti.
La soluzione pi immediata descrivere il comportamento delle lamiere in maniera fenomenologica, mediante la
perdita di carico concentrata, p, che funzione della portata volumica, Q; si ha in generale:
(1)
p = f (Q)
Poich a livello del foro il flusso principale pressoch sempre turbolento, la (1) viene di solito posta sotto la
forma:
V 2
(2)
p =
2
dove la massa volumica del fluido, V la componente di velocit del fluido a monte della lamiera in
direzione normale ad essa, il coefficiente adimensionale di perdita di carico concentrata. La (2) pu essere
poi introdotta in forma locale nella simulazione CFD.
In letteratura sono disponibili numerose relazioni per il calcolo di differenti fra loro. Gi la circostanza che uno
stesso problema, apparentemente semplice, trovi risposte contrastanti da parte di autori diversi denuncia una
incompletezza di conoscenze. Tutte le fonti concordano che la grandezza pi importante sia il rapporto di vuoto
, definito come rapporto fra l'area totale dei fori e l'area nominale della lamiera. Alcuni autori introducono una
correzione dipendente dal numero di Reynolds locale del foro,
Re f =
vf D
(3)
dove D il diametro idraulico del foro, vf la velocit media del fluido in corrispondenza della sezione ristretta
del foro e la viscosit cinematica.
Autore
Baines & Peterson
Relazione
Cond.a
SI
Cond.b
Solo se
Ce=1
Cond.c
SI
Cond.d
SI
Collar
= 0.9
SI
SI
SI
SI
De Vahl Davis
1 C e
55
=
+
C
Re
f
e
SI
NO
SI
SI
1
=
SI
SI
SI
SI
1 2
= (1 ) 2
3
0.15 1
=
4 1 + 0.5 2 1
V
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
NO
NO
SI
SI
SI
SI
SI
Jonas
Taylor & Davies
Wieghardt &
Annand
1
=
1
Ce
1
2
2
0.7
1
2
= 6.5
1 Re f
1 / 3
la forma dei fori e il reticolo secondo il quale sono disposti, a parit di diametro idraulico dei fori e di
rapporto di vuoto della lamiera;
b)
a parit di V, la perdita di carico concentrata deve annullarsi in assenza della lamiera forata ( = 1);
c) il fattore dev'essere positivo per 0 < < 1;
d) a parit di V, deve decrescere con l'aumento di .
La Tabella 1 mostra che i criteri a) e d) sono sempre verificati, b) non lo in due casi e c) in un solo caso.
2. Indagine sperimentale
Lindagine sperimentale stata condotta su 11 lamiere commerciali assortite principalmente allo scopo di
esplorare un'estesa gamma di valori del rapporto di vuoto , che come si detto considerato il parametro pi
significativo. Le caratteristiche delle lamiere sono riportate nella Tabella 2, dove lo schema della perforazione di
tipo C indica fori circolari uguali disposti secondo un reticolo regolare di triangoli equilateri, mentre Q indica
fori quadrati allineati e disposti secondo un reticolo regolare pure quadrato. Nella stessa Tabella D rappresenta il
diametro dei fori, I il loro interasse, t lo spessore della lamiera.
Tipo
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
Schema
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
Q
D [mm]
6
2
2
2
5
10
5
3
3
5
8
I [mm]
8
2.8
2.8
2.8
7
15
8
5
5
9
10
t [mm]
1
1.2
0.75
0.55
1
1
1.1
1.2
0.55
1.1
1
0.51
0.46
0.46
0.46
0.46
0.4
0.35
0.33
0.33
0.28
0.64
misure, sia dell'applicabilit della formula (2). Viene anche riportato un grafico riassuntivo (Fig.3)di tutte le
esperienze, ottenuto riscrivendo la (2) sotto la forma:
2 p S 2
= Q2
(5)
dove al coefficiente dev'essere attribuito il valore che compete al rispettivo set di punti riportato nella Tab.3.
Riportando la portata volumica in ascissa e il 2 membro dell'equazione in ordinata, tutti i punti dovrebbero
cadere sulla parabola y = Q 2 .
30 0
25 0
D p [P a]
20 0
15 0
10 0
50
0
0,0
0,1
0,2
0,3
0, 4
0,5
0,6
Q [m / s ]
Fig.1 - Caduta di pressione concentrata in funzione della portata e sua interpolazione quadratica; lamiera L di
Tab.3.
25
20
D p [P a]
15
10
0
0,0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
Q [m / s]
Fig.2- Caduta di pressione concentrata in funzione della portata e sua interpolazione quadratica (linea); lamiera
M di Tab3.
Si constata che la parabola teorica (in tratto continuo) interpola molto bene i dati sperimentali, specialmente alle
portate volumiche pi basse. Il confronto dei coefficienti sperimentali delle varie lamiere con le relazioni
riportate in letteratura d luogo ad una mole notevole di dati. Allo scopo di sintetizzare il confronto in una
piccola serie di parametri statistici indicativi dell'applicabilit di ciascuna relazione, nella Tabella 4 sono
riportati, per ciascuna formula:
Tipo
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
a0
0.114
-0.247
-0.117
0.12
-0.101
0.416
0.072
-0.538
0.554
0.6
0.182
sper calc
sper
a1
-2.011
5.592
2.758
-3.398
2.209
-6.325
-0.783
13.035
-14.74
-18.0
-3.88
3.76
3.27
4.09
3.99
4.02
7.78
9.32
10.18
10.62
19.41
1.29
a2
216.95
163.3
215.57
240.82
216.1
465.61
524.08
539.13
653.17
1160.4
83.52
16
14
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
12
Dp /
10
8
6
4
2
0
0 ,0
0 ,1
0 ,2
0 ,3
0 ,4
0 ,5
0 ,6
Q [m /s]
Medio (%)
66
46
64
66
48
35
47
51
Max. (%)
75
57
67
75
59
48
59
59
S.Q.M. (%)
5.6
7.8
9
5.6
6.8
8
7.8
5.6
Si noti che, nell'ipotesi Ce = 1,adottata in precedenza, le formule di Baines & Peterson e di Eckert & Pfluger
coincidono, fornendo identici risultati.
L'applicazione delle relazioni riportate nella Tab.1 evidenzia un fatto molto interessante: le formule citate in
letteratura prevedono sempre valori inferiori alla realt. I migliori risultati si ottengono con la formula di Jonas; i
peggiori con le formule di Baines & Peterson e di Eckert & Pfluger. chiaro che nessuna delle relazioni
riportate pu essere considerata conclusiva; resta spazio per ulteriori approfondimenti teorici.
3. Considerazioni teoriche
La perdita di carico attraverso una lamiera forata dipende fondamentalmente da due fenomeni:
la perdita di carico per brusca contrazione tra il flusso libero e la sezione ristretta del foro;
la perdita di carico per brusco allargamento della sezione all'uscita del foro.
Le perdite di carico per brusco allargamento sono per lo pi calcolate con una formula semi-razionale dovuta a
Borda [3]. Detta Smin la sezione ristretta, Smax la sezione allargata, Vmin la velocit nella sezione ristretta, Vmax la
velocit nella sezione allargata, pmin la pressione del fluido nella sezione ristretta, pmax la pressione del fluido
nella sezione allargata, l'equazione di continuit
fornisce:
S min Vmin = S max Vmax
(6)
Borda intu che il fluido si comportava come se la pressione pmin agisse non soltanto sulla sezione ristretta Smin
ma su tutta la sezione allargata Smax. Partendo da questa ipotesi (che si giustifica a posteriori in base all'accordo
con i risultati sperimentali) e applicando il bilancio di forza in direzione assiale:
2
2
p min S max p max S max + S min Vmin
S max Vmax
=0
(7)
(Vmin Vmax )2
(8)
2
che la formula di Borda. Non lecito applicare la stessa formula ad una brusca contrazione, perch le
equazioni di Navier-Stokes non sono invarianti per inversione del flusso. A parte considerazioni teoriche,
l'esperienza mostra che a parit di sezioni e di velocit le perdite di carico per brusca espansione sono
generalmente superiori a quelle per brusca contrazione a causa del distacco della vena.
p =
m a x
S *
m in
F ig . 4
tu b o
d i
flu s s o
fo ro
F ig . 5
La generalizzazione della formula di Borda al caso di brusca contrazione richiede ulteriori informazioni dedotte
empiricamente (Fig.4):
la maggior parte della perdita di carico nel tratto bd dovuta all'allargamento della vena nel tratto cd,
calcolabile con la formula di Borda. La contrazione della vena lungo il tratto bc d un piccolo contributo
stimabile con la formula
V 2
(9)
p bc = 0.1 min
2
la perdita di carico fra le sezioni a e b, grazie all'effetto di imbocco, vale circa
S
(10)
p ad = 1 min p bd
S
max
Tenendo conto dei vari effetti elencati, semplici calcoli forniscono la perdita di carico per brusca contrazione fra
le sezioni a e d di Fig.4:
S
p ad = max
S min
S min
1
S max
V 2
max
4
(11)
Consideriamo ora il caso di Fig.5; interpretando la perdita di carico totale come somma di una brusca
contrazione seguita da un brusco allargamento, la combinazione della formula di Borda (8) con la (11) fornisce:
2 2 5 + 3
(12)
=
2 2
avendo posto per brevit di scrittura =
S min
S max
Formalmente la (12) si presta ad essere applicata anche al caso delle lamiere forate, interpretando come
rapporto di vuoto della lamiera. Si noti che la relazione (12) coerente con tutti i requisiti elencati
precedentemente.
2 ,2
2 ,0
F a tto re di co rre z io ne
1 ,8
1 ,6
1 ,4
1 ,2
1 ,0
0 ,8
0 ,6
0 ,4
0 ,2
0 ,0
0 ,0
0 ,1
0 ,2
0 ,3
0 ,4
0 ,5
0 ,6
0 ,7
S pe s s ore /D ia m etro
Fig.6 - Rapporto tra I valori misurati e calcolati di , in funzione del rapporto spessore/diamtro delle lamiere.
Poich le lamiere sono state provate nelle stesse condizioni operative si deve escludere linfluenza del No. di
Reynolds del flusso medio e come primo tentativo stato esaminato leffetto del diametro dei fori. Tuttavia,
correlando i rapporti tra i valori sperimentali di e quelli calcolati con la (12) con la correzione (13), si ritrova
un coefficiente di regressione di circa 0.3, che segnala quindi la possibile influenza di altri fattori.
Lapprofondimento dellindagine, con necessaria estensione della casistica, appare debba essere indirizzato allo
studio dellinfluenza del coefficiente di efflusso dei fori e quindi ancora alle caratteristiche geometriche e
fluidodinamiche che lo condizionano.
Occorre infine non scartare a priori anche grandezze che sfuggono ad una facile quantificazione, ad esempio lo
stato di finitura superficiale della lamiera e del bordo interno del foro che, apparentemente poco rilevanti,
potrebbero esercitare un'influenza apprezzabile sul flusso attraverso i fori in ragione della piccola scala di questi
ultimi.
6. Bibliografia
[1] E. Idel'chik "Fluid Dynamics of Industrial Equipment: Flow Distribution Design Methods", English Edition
Edited by Norman A. Decker, Hemisphere Publishings Co., 1991.
[2] Arrigo Bhm "Dispense per tecnici dell'industria del gas" Associazione Nazionale Industriali Gas - Sezione
Tecnologica, Roma 1963.
[3] D. Citrini e G. Noseda "Idraulica", Ambrosiana, Milano 1981.
[4] A. Dadone, M. Napolitano "Perdite di carico attraverso reti intubate", ATA, 1973.
[5] Bhimsen K. Shivamoggi "Theoretical Fluid Mechanics" 2nd Edition, John Wiley & Sons, New York 1998.
[6] G. Sotgia "Il ruolo della fluidodinamica nei riguardi delle prestazioni dei separatori elettrostatici", Ingegneria
Ambientale, Vol.11, No.5, pp.365-375, 1982.
[7] Stefan Turek "Efficient Solvers for Incompressible Flow Problems", Springer, New York, 1999.