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TOLLERANZE DIMENSIONALI, RUGOSITÀ E

TOLLERANZE GEOMETRICHE

Ing. Davide Russo


Dipartimento di Ingegneria Industriale
 ... NELLA PRECEDENTE LEZIONE

 Quotatura
– Linee di quotatura e quote
– Disposizione delle linee di quotatura
– Disposizione e leggibilità delle quote
– Classificazione

2
 ... IN QUESTA LEZIONE

 Tolleranze dimensionali
 Finitura superficiale e rugosità
 Tolleranze geometriche

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 ERRORI DI LAVORAZIONE

ERRORI DI REALIZZAZIONE DI PEZZI

ERRORI DIMENSIONALI ERRORI GEOMETRICI


Deviazione delle dimensioni reali Deviazione delle superfici reali
da quelle nominali da quelle nominali

TOLLERANZE ERRORI ERRORI


DIMENSIONALI MICROGEOMETRICI MACROGEOMETRICI

TOLLERANZE
RUGOSITA’
GEOMETRICHE

4
 ERRORI DIMENSIONALI

 Definizione
 Tolleranza e Lavorazione
 Tipi di accoppiamenti
 Sistema ISO di tolleranze ed accoppiamenti
 Indicazione delle quote con tolleranza

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 .... ALCUNE DEFINIZIONI
 Dimensione nominale
– valore di riferimento per una data dimensione e
rappresenta dalla quota ideale
 Linea dello zero (vd. rappr. grafica)
– linea retta rappresentante la dimensione
nominale
 Dimensioni limite, minima e massima
– le due dimensioni estreme ammissibili di un
pezzo
 Scostamento

Scostamnento sup.
– differenza algebrica tra dimensione effettiva e

Scostamnento inf.
nominale

Dimensioni
Zona di
 Scostamento inferiore tolleranza

– differenza algebrica tra la dimensione minima e


la dimensione nominale
 Scostamento superiore Linea dello zero
– differenza algebrica tra la dimensione massima e
la dimensione nominale

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La tolleranza
 Definizione
– differenza tra la dimensione massima e minima (cioè intervallo
entro il quale può oscillare la dimensione effettiva): differenza
algebrica tra scostamento superiore ed inferiore
Tolleranza

Scostamnento sup.

Dimensioni
Scostamnento inf.
Dimensioni

Zona di
tolleranza
Dim. max
Dim. min

Linea dello zero Linea dello zero

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Tolleranza e lavorazione

N. pezzi N. pezzi

Dimensioni
-b -a +a +b
Dimensioni

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Tolleranza e lavorazione

N. pezzi

Dimensioni

FACOLTA’ DI INGEGNERIA
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Tipi di accoppiamenti

 con interferenza
 con gioco
 incerto

INTERFERENZA

GIOCO

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Accoppiamento con gioco

Ø10,3
Ø10,1
Ø10

Ø9,7
Gmin = Dmin - dmax = 10.1 – 10 = 0.1 mm
Gmax = Dmax - dmin = 10.3 – 9.7 = 0.6 mm

 Gioco MINIMO: differenza tra dimensione minima del foro e


dimensione massima dell’albero
 Gioco MASSIMO: differenza tra dimensione massima del foro e
dimensione minima dell’albero
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Accoppiamento con interferenza

Ø20,3

Ø20

Ø19,9
Ø19,7
Imin = dmin - Dmax = 20 – 19.9 = 0.1 mm
Imax = dmax - Dmin = 20.3 – 19.7 = 0.6 mm

 Interferenza MINIMA: valore assoluto della differenza tra


dimensione massima del foro e dimensione minima dell’albero
 Interferenza MASSIMA: valore assoluto della differenza tra
dimensione minima del foro e dimensione massima dell’albero
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Accoppiamento incerto

Interferenza?

Ø20,4
Ø20,3

Ø19,9

Ø20
Gioco?

Gmax = Dmax - dmin = 20.4 – 19.9 = 0.5 mm


Imax = dmax - Dmin = 20.3 – 20 = 0.3 mm
 Gioco MASSIMO: differenza tra dimensione massima del foro e
dimensione minima dell’albero
 Interferenza MASSIMA: valore assoluto della differenza tra
dimensione minima del foro e dimensione massima dell’albero

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 RIASSUMENDO

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SISTEMA ISO DI TOLLERANZE ED
 ACCOPPIAMENTI

 UNI adotta Sistema ISO di tolleranze ed accoppiamento


– insieme di tolleranze e scostamenti unificati e di accoppiamenti tra alberi e
fori

foro albero

 Una tolleranza del sistema ISO viene detta tolleranza fondamentale e viene
indicata con IT
 Caratteristiche fondamentali dalle quali dipende la tolleranza
– dimensione nominale
– qualità della lavorazione
– posizione della zona di tolleranza

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 GRUPPI DIMENSIONALI

Il valore della tol.


dipende dalle
dimensioni
– limitate tra 1 e 3150
mm
– suddivise in due
campi
• da 1 a 500 mm
• oltre 500 fino a
3150 mm
suddivisi in gruppi:
• principali
• intermedi

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 GRADI DI TOLLERANZA NORMALIZZATE (1/2)

Qualità della
lavorazione

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 GRADI DI TOLLERANZA NORMALIZZATE (2/2)

18
Posizione della tolleranza (1/3)
Rispetto alla dimensione nominale
 Designazione mediante una lettera o due
– maiuscola per fori pos H detta foro base
– minuscola per alberi pos h detta albero base
Dimensioni

Scostamento
fondamentale

Linea dello zero

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 POSIZIONE DELLA TOLLERANZA (2/3)

Ei

Es

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 POSIZIONE DELLA TOLLERANZA (3/3)

ei

es

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Scostamenti fondamentali
Scostamenti da a ad h Scostamenti da k ad zc

 Alberi ei es
 ei = es - IT da a ad h es
ei
 es = ei + IT da j ad zc
es scostamento ei scostamento
fondamentale negativo fondamentale positivo

 Fori Scostamenti da A ad H Scostamenti da K ad ZC

Regola generale
 Es = Ei+IT da A ad H Ei Es
Es
 Ei = Es- IT da J ad ZC Ei
Regola speciale
Ei scostamento Es scostamento
 Es = -ei+   = ITn- IT(n-1) fondamentale positivo fondamentale negativo

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INDICAZIONE DELLE QUOTE CON TOLLERANZA
 (2/2)
 mediante il simbolo della zona di tolleranza ISO e gli scostamenti limite

40 F7( +0.050
+0.025
)

 mediante le dimensioni finite

30.5
30.2

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 ACCOPPIAMENTI NEL SISTEMA ISO (1/3)

28 H7
28 H7/h6 h6 28 H7( +0.021
0
)
0
28 h6(-0.013 )

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 ACCOPPIAMENTI NEL SISTEMA ISO (2/3)
 Sistema di accoppiamento foro base: insieme sistematico di accoppiamenti
ottenuti combinando alberi aventi diverse zone di tolleranza con un foro base
avente posizione H
– Esempio: 18 H6/g5

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 ACCOPPIAMENTI NEL SISTEMA ISO (3/3)
 Sistema di accoppiamento albero base: insieme sistematico di
accoppiamenti ottenuti combinando fori aventi diverse zone di
tolleranza con un albero base avente posizione h
– Esempio: 40 G7/h6

26
 SISTEMA ISO DI TOLLERANZE ED ACCOPPIAMENTI

27
Dimensioni
Esempio
foro
 Accoppiamento: 45 H8/g7
Linea dello zero
– Dimensione nominale: 45 mm
albero
– Tolleranza fondamentale foro IT8 = 39 mm = 0.039 mm
– Scostamento fondamentale foro: Ei = 0
– Scostamento superiore foro: Es = Ei + IT = 0 + 0.039 mm = 0.039 mm
– Dimensione minima foro: 45 + Ei = 45 mm
– Dimensione massima foro: 45 + Es = 45 + 0.039 = 45.039 mm

– Tolleranza fondamentale albero IT7 = 25 mm = 0.025 mm


– Scostamento fondamentale albero: es = – 9 mm = – 0.009 mm
– Scostamento inferiore albero: ei = es – IT = – 9 – (+25) = – 34 mm = – 0.034mm
– Dimensione massima albero: 45 – es = 44.991 mm
– Dimensione minima albero: 45 – ei = 44.966 mm
− Gioco minimo: Dmin - dmax = 45 – 44.991 = 0.009 mm
− Gioco massimo: Dmax - dmin = 45.039 - 44.966 = 0.073 mm

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Dimensioni
Esempio
foro
 Accoppiamento: 45 H8/g7
Linea dello zero
– Dimensione nominale: 45 mm
albero
– Tolleranza fondamentale foro IT8 = 39 mm = 0.039 mm
– Scostamento fondamentale foro: Ei = 0
– Scostamento superiore foro: Es = Ei + IT = 0 + 0.039 mm = 0.039 mm
– Dimensione minima foro: 45 + Ei = 45 mm
– Dimensione massima foro: 45 + Es = 45 + 0.039 = 45.039 mm

FACOLTA’ DI INGEGNERIA
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Dimensioni
Esempio
foro
 Accoppiamento: 45 H8/g7
Linea dello zero
– Dimensione nominale: 45 mm
albero
– Tolleranza fondamentale albero IT7 = 25 mm = 0.025 mm
– Scostamento fondamentale albero: es = – 9 mm = – 0.009 mm
– Scostamento inferiore albero: ei = es – IT = – 9 – (+25) = – 34 mm = – 0.034mm
– Dimensione massima albero: 45 – es = 44.991 mm
– Dimensione minima albero: 45 – ei = 44.966 mm

FACOLTA’ DI INGEGNERIA
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Dimensioni
Esempio
foro
 Accoppiamento: 45 H8/g7
Linea dello zero
– Dimensione nominale: 45 mm
albero
– Tolleranza fondamentale foro IT8 = 39 mm = 0.039 mm
– Scostamento fondamentale foro: Ei = 0
– Scostamento superiore foro: Es = Ei + IT = 0 + 0.039 mm = 0.039 mm
– Dimensione minima foro: 45 + Ei = 45 mm
– Dimensione massima foro: 45 + Es = 45 + 0.039 = 45.039 mm

– Tolleranza fondamentale albero IT7 = 25 mm = 0.025 mm


– Scostamento fondamentale albero: es = – 9 mm = – 0.009 mm
– Scostamento inferiore albero: ei = es – IT = – 9 – (+25) = – 34 mm = – 0.034mm
– Dimensione massima albero: 45 – es = 44.991 mm
– Dimensione minima albero: 45 – ei = 44.966 mm
− Gioco minimo: Dmin - dmax = 45 – 44.991 = 0.009 mm
− Gioco massimo: Dmax - dmin = 45.039 - 44.966 = 0.073 mm

FACOLTA’ DI INGEGNERIA
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Dimensioni
Esempio albero

 Accoppiamento: 30 H7/p6
– Dimensione nominale: 30 mm foro Linea dello zero

– Tolleranza fondamentale foro IT7 = 21 mm = 0.021 mm


– Scostamento fondamentale foro: Ei = 0 mm
– Scostamento superiore foro: Es = Ei + IT = 0 + 0.021 mm = 0.021 mm
– Dimensione minima foro: 30 mm
– Dimensione massima foro: 30.021mm

– Tolleranza fondamentale albero IT6 = 13 mm = 0.013 mm


– Scostamento fondamentale albero: ei = 0,022 mm
– Scostamento superiore albero: es = 0,035 mm
– Dimensione massima albero: 30,035 mm
– Dimensione minima albero: 30,022 mm

− Interferenza minima: dmin – Dmax = 30.022 – 30.021 = 0.001 mm


− Interferenza massima: dmax - Dmin = 30.035 - 30 = 0.035 mm
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
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Dimensioni
Esempio albero

 Accoppiamento: 30 H7/p6
– Dimensione nominale: 30 mm foro Linea dello zero

– Tolleranza fondamentale foro IT7 = 21 mm = 0.021 mm


– Scostamento fondamentale foro: Ei = 0 mm
– Scostamento superiore foro: Es = Ei + IT = 0 + 0.021 mm = 0.021 mm
– Dimensione minima foro: 30 mm
– Dimensione massima foro: 30.021mm

FACOLTA’ DI INGEGNERIA
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Dimensioni
Esempio albero

 Accoppiamento: 30 H7/p6
– Dimensione nominale: 30 mm foro Linea dello zero

– Tolleranza fondamentale albero IT6 = 13 mm = 0.013 mm


– Scostamento fondamentale albero: ei = 0,022 mm
– Scostamento superiore albero: es = 0,035 mm
– Dimensione massima albero: 30,035 mm
– Dimensione minima albero: 30,022 mm

FACOLTA’ DI INGEGNERIA
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Dimensioni
Esempio albero

 Accoppiamento: 30 H7/p6
– Dimensione nominale: 30 mm foro Linea dello zero

– Tolleranza fondamentale foro IT7 = 21 mm = 0.021 mm


– Scostamento fondamentale foro: Ei = 0 mm
– Scostamento superiore foro: Es = Ei + IT = 0 + 0.021 mm = 0.021 mm
– Dimensione minima foro: 30 mm
– Dimensione massima foro: 30.021mm

– Tolleranza fondamentale albero IT6 = 13 mm = 0.013 mm


– Scostamento fondamentale albero: ei = 0,022 mm
– Scostamento superiore albero: es = 0,035 mm
– Dimensione massima albero: 30,035 mm
– Dimensione minima albero: 30,022 mm

− Interferenza minima: dmin – Dmax = 30.022 – 30.021 = 0.001 mm


− Interferenza massima: dmax - Dmin = 30.035 - 30 = 0.035 mm
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
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 GLI ACCOPPIAMENTI RACCOMANDATI

 Alberi
– a11, b11, c11, d8, d9, d10, e7, e8, e9, f6, f7, f8, g5, g6, h5, h6,
h7, h8, h9, h11, js5, js6, is7, k5, k6, k7, m5, m6, m7, n5, n6, n7,
p5, p6, p7, r5, r6, r7, s5, s6, s7, t5, t6, t7, u7
 Fori
– A11, B11, C11, D9, D10, E8, E9, E10, F6, F7, F8, F9, G6, G7, H6,
H7, H8, H9, H10, H11, JS6, JS7, JS8, K6, K7, K8, M6, M7, M8,
N6, N7, N8, P6, P7, P8, R6, R7, R8, S6, S7, T6, T7

36
 ERRORI DI LAVORAZIONE

ERRORI DI REALIZZAZIONE DI PEZZI

ERRORI DIMENSIONALI ERRORI GEOMETRICI


Deviazione delle dimensioni reali Deviazione delle superfici reali
da quelle nominali da quelle nominali

TOLLERANZE ERRORI ERRORI


DIMENSIONALI MICROGEOMETRICI MACROGEOMETRICI

TOLLERANZE
RUGOSITA’
GEOMETRICHE

37
 FINITURE SUPERFICIALI E RUGOSITÀ

 Definizioni
 Indicazione della rugosità
 Esempi
 Criteri per la scelta

38
 DEFINIZIONI

 Rugosità: insieme delle irregolarità


superficiali, che si ripetono con passo
relativamente piccolo, lasciate dal processo
di lavorazione e/o da altri fattori influenti
 Superficie geometrica o ideale: superficie
teorica rappresentata sul disegno
 Superficie reale: superficie effettiva
ottenuta con la lavorazione
 Piano di rilievo: piano ortogonale alla
superficie nominale del pezzo
 Profilo ideale: linea risultante
dall’intersezione del piano di rilievo con la
sup. geometrica
 Profilo reale: linea risultante
dall’intersezione del piano di rilievo con la
sup. reale

39
 RUGOSITÀ (1/2)

Fig. 58

y1  y 2  y 3  ....  yn R = Roughness
Ra  a = arithmetical average
n

40
 RUGOSITÀ (2/2)
Rugosità di una superficie: valore massimo di Ra tra quelli rilevati su zone di
esplorazione diverse

L
1
Ra   y dx
L0
Fig. 59

41
INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ (1/9) – ISO
 1302

42
 INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ (2/9)

Segni grafici e indicazioni complementari sullo stato delle


superfici

 Segno grafico di base

 Superficie lavorata per


asportazione truciolo

 Superficie da non lavorare


con asportazione

43
 INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ (3/9)

 Per indicare delle caratteristiche specifiche

 Tutte le superfici devono avere lo stesso stato

44
 INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ (4/9)
 Indicazioni complementari
a valore della rugosità in micrometri preceduto dal simbolo Ra
b lavorazione, trattamento
c altezza dell’ondulazione in micrometri preceduta dalla
lunghezza di base in millimetri
d irregolarità della superficie
e sovrammetallo di lavorazione
f valore di rugosità diverso da Ra preceduto dal simbolo (es.
Ry)

45
 INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ (5/9)

 Indicazione numerica (in mm)

 Per precisare un limite


inferiore e uno superiore

46
 INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ (6/9)

 Il segno grafico deve poter essere


letto dal basso o da destra

47
 INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ (7/9)

 Indicazione di caratteristiche particolari dello stato


delle superfici
– lavorazione

– trattamento superficiale
(prima e dopo tratt.)

48
 INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ (8/9)
Segni grafici per
indicazione dei solchi
di rugosità

49
 INDICAZIONE DELLA RUGOSITÀ (9/9)

Conversione dei vecchi simboli di rugolsità nei valori Ra

50
 ESEMPIO Indica la rugosità del pezzo limitato al tratto di
lunghezza 2,5 mm:
Ra = 0,8 mm misurata parallela al profilo con Rz = 1,6
mm misurata su 2,5 mm
Altezza massima (Ry) non deve superare 3,5 mm

Superficie avente
valore massimo di
rugosità di 1.2 mm

51
 ESEMPIO

52
 CRITERI PER LA SCELTA DELLA RUGOSITÀ (1/3)

RUGOSITA’
APPLICAZIONE
Ra mm

0.025 Piani di appoggio di micrometri, specchi e blocchi di riscontro

0.05 Facce calibri di officina e piani di appoggio comparatori

Facce calibri a corsoio, perni d’articolazione, utensili di precisione,


cuscinetti superfiniti, accoppiamenti stagni ad alta pressione in moto
0.1
alternato, superfici accoppiate di parti in moto alternativo a tenuta di
liquido sotto pressione e superfici levigate di tenuta senza guarnizione

Supporti alberi a gomito e alberi a camme, perno di biella, superficie


camme, diametro cilindri pompe idrauliche, cuscinetti lappati, perni
0.2 turbine, accoppiamenti stagni mobili a mano, guide tavole macchine
utensili, reggispinta alte velocità, perni di alberi di rotori di turbine, di
riduttori, ecc.

53
 CRITERI PER LA SCELTA DELLA RUGOSITÀ (2/3)
RUGOSITA’
APPLICAZIONE
Ra mm

Alberi scanalati, cuscinetti alberi motore, diametro esterno stantuffi, diametro


cilindri, perni grandi macchine elettriche, accoppiamenti alla pressa, gambo
0.4 valvola, superfici di tenuta di seggi ed otturatori di valvole, saracinesche, ecc.,
perni di alberi a gomito e portate di linee d’alberi, cuscinetti di metallo bianco,
superfici di parti scorrevoli come pattini e relative guide

Tamburi, freni, fori brocciati, cuscinetti bronzo, parti di precisione, denti


ingranaggi, cuscinetti rettificati, superfici di tenuta di flange senza
0.8 guarnizione, perni di alberi a gomito e portate di linee d’alberi, cuscinetti di
metallo bianco, superfici di parti scorrevoli come pattini e relative guide,
superfici di tenuta dei seggi valvole motore

Facce particolari di ingranaggi, alberi e fori ingranaggi, teste cilindro, scatole


1.6 ingranaggi di ghisa, faccia pistone, superfici di tenuta di flange con
guarnizioni metalliche

Perni e cuscinetti per trasmissioni a mano, superfici di accoppiamento di parti


3.2
fisse smontabili, (flange di accoppiatoi, imposte di centramento, ecc.)

6.3 Superfici di tenuta di flange con guarnizioni comuni

54
 CRITERI PER LA SCELTA DELLA RUGOSITÀ (3/3)

Valori massimi di rugosità compatibili con tolleranza

55
 ERRORI DI LAVORAZIONE

ERRORI DI REALIZZAZIONE DI PEZZI

ERRORI DIMENSIONALI ERRORI GEOMETRICI


Deviazione delle dimensioni reali Deviazione delle superfici reali
da quelle nominali da quelle nominali

TOLLERANZE ERRORI ERRORI


DIMENSIONALI MICROGEOMETRICI MACROGEOMETRICI

TOLLERANZE
RUGOSITA’
GEOMETRICHE

56
 TOLLERANZE GEOMETRICHE

 Classificazione
 Indicazione
 Elementi di riferimento
 Esempi

57
 TOLLERANZE GEOMETRICHE (1/2)

 UNI 7226 (ISO 1101)

 stabilite in funzione delle esigenze


funzionali, di forma e dimensione

vincoli di rettilineità dell’asse


cilindricità della superficie

58
 TOLLERANZE GEOMETRICHE (2/2)

 Principio di indipendenza
– ciascuna prescrizione dimensionale o geometrica specificata su un
disegno deve essere rispettata in se stessa in modo indipendente,
salvo, non sia prescritta, sul disegno, una relazione particolare.
Pertanto, in mancanza di indicazioni specifiche, le tolleranze
geometriche si applicano senza tener conto delle dimensioni
dell’elemento, e le sue prescrizioni (dimensionali e geometriche)
devono essere trattate come esigenze tra loro indipendenti

Le tolleranze geometriche limitano lo scostamento di un


elemento in rapporto alla sua forma od al suo orientamento
od alla sua posizione, considerati teoricamente esatti, senza
tener conto delle dimensioni dell’elemento

59
 CLASSIFICAZIONE (1/2)

 Tolleranze di forma
– stabiliscono i limiti di variazione di una superficie o una singolarità dalla
forma ideale (es. rettilineità)
 Tolleranze di orientamento
– stabiliscono i limiti di variazione di una superficie o una singolarità rispetto
ad uno o più elementi assunti come riferimento (es. parallelismo)
 Tolleranze di posizione
– stabiliscono i limiti di variazione di una superficie o una singolarità rispetto
ad una posizione ideale ed ad uno o più elementi assunti come riferimento
(es. concentricità)
 Tolleranze di oscillazione
– stabiliscono i limiti di variazione di una superficie o una singolarità rispetto
ad una forma stabilita nel disegno durante una rotazione della parte
attorno ad un elemento di riferimento

60
 CLASSIFICAZIONE (2/2)

61
INDICAZIONE DELLE TOLLERANZE GEOMETRICHE
 (1/2)
 Riquadro suddiviso in due o tre caselle
– Simbolo della tolleranza geometrica
– Il valore della tolleranza (nell’unità di misura usata per le
dimensioni lineari)
– Elementi di riferimento

forma

orient.

Posizione

62
INDICAZIONE DELLE TOLLERANZE GEOMETRICHE
 (2/2)
LINEA O
SUPERFICIE

linea del contorno


dell’elemento
o su una linea di
prolungamento

ASSE O PIANO MEDIANO in corrispondeza della linea di misuta

63
 ELEMENTI DI RIFERIMENTO

64
 TOLLERANZE DI FORMA: ESEMPI
0,03

 Rettilineità
linea, ma anche sup.
piane e cilindriche

 Planarità

59,9

60,1
60 0,1

65
 RETTILINEITÀ

Ogni linea della superficie


superiore è compresa tra
due rette parallele distanti
0,1 mm.

Ogni parte della L’asse del cilindro deve essere


generatrice del cilindro compreso in una zona cilindrica
compresa tra due rette avente diametro 0,08 mm.
parallele distanti 0,1 mm
66
 CIRCOLARITÀ

67
 PLANARITÀ

68
 CILINDRICITÀ

69
 TOLLERANZE DI ORIENTAMENTO: ESEMPI

 Parallelismo
– di un asse rispetto ad un asse
– di un asse rispetto ad un piano
– di una superficie rispetto ad un asse
– di una superficie rispetto ad un piano

 Perpendicolarità
– di una linea o asse rispetto ad una linea di
rif.
– di una linea o asse rispetto ad un piano
– di una superficie rispetto ad una retta
– di una superficie rispetto ad un piano

 Inclinazione
70
 TOLLERANZE DI POSIZIONE: ESEMPI

 Localizzazione: scostamento consentito rispetto ad una posizione


teoricamente esatta
 Simmetria: Gli elementi sono disposti simmetricamente rispetto ad un
asse od un piano mediano
 Concentricità

71
 ... RIASSUMENDO

 Tolleranze dimensionali
 Rugosità
 Tolleranze geometriche

73
 LA PROSSIMA LEZIONE

 Filettature
– Concetti generali
– Elementi di una filettatura
– Tipi di filettature
 Rappresentazione degli elementi filettati

74
 DOCUMENTAZIONE

 Manuali UNIMI: “Norme per il Disegno Tecnico”, Vol I. e Vol. II,


U.N.I., Milano
 E. Chirone, S. Tornincasa, “Disegno Tecnico Industriale”, Vol. 1, 2,
Edizioni Il Capitello, Torino, 1997

75

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