STeFano FaVa
caRlo TomaSello
anTonio piVeTTa
Tecnologie meccaniche
e applicazioni
2
Per gli Istituti Professionali
settore Industria
e Artigianato
HOEPLI
lUigi caligaris stefano fava carlo tomasello
Tecnologie Meccaniche
e Applicazioni
Volume 2
www.hoepli.it
Tutti i diritti sono riservati a norma di legge
e a norma delle convenzioni internazionali
Indice
Presentazione
Prerequisiti
Conoscenze
Le principali unità di misura
Le relazioni di proporzionalità fra grandezze
Le equazioni d’equilibrio della Statica
Abilità
Assegnare le principali unità di misura
Utilizzare le relazioni di proporzionalità fra grandezze
Scegliere i materiali in base alle caratteristiche meccaniche
Obiettivi
Conoscenze
Le principali macchine semplici
Le sollecitazioni semplici e composte
Abilità
Valutare e definire i sistemi di carico e il vantaggio nelle macchine semplici
Individuare gli effetti di forze e momenti sugli organi meccanici e riconoscere
le cause che contribuiscono all’usura, alla fatica e alla rottura degli stessi
Competenze di riferimento
Individuare i componenti che costituiscono il sistema
e i vari materiali impiegati
Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie
soluzioni tecniche con particolare attenzione
alla sicurezza nei luoghi di vita
e di lavoro
modulo H
verificadeiprerequisiti
1. Indicare le unità di misura e i relativi simboli utilizzati 9. Indicare tre fra le principali proprietà meccaniche
nel SI per le seguenti grandezze: dei materiali.
1. accelerazione [...................]; simbolo: ................................................ 1. ..........................................................................................................................................................
2. momento [...................]; simbolo: ................................................ 2. ..........................................................................................................................................................
3. potenza [...................]; simbolo: ................................................ 3. ..........................................................................................................................................................
5. La composizione di due forze complanari, e fra loro 13. Qual è la velocità angolare di un punto che si muo-
ortogonali, si può effettuare con il teorema di: ve su una circonferenza e percorre 10 rad in 5 s?
1. Newton w = .........................................................................................................................................................
2. Pitagora
3. Norton
4. Archimede 14. Un corpo con massa m = 10 kg è posto a 3 m di
altezza dal suolo. Calcolare la sua energia potenziale ri-
6. Una forza non può essere scomposta in due direzioni spetto al piano di un tavolo alto 1 m.
note se queste ultime sono ortogonali fra loro. Ep = ........................................................................................................................................................
Vero Falso
15. La potenza è:
7. Dare la definizione di coppia di forze (max 20 parole). 1. il prodotto della forza per lo spazio percorso
2. il rapporto fra la forza e il tempo di azione
........................................................................................................................................................................
3. il prodotto della forza per la velocità di spostamento
........................................................................................................................................................................ 4. il rapporto fra la forza e lo spazio percorso
........................................................................................................................................................................
le macchine semplici
UNITÀ
OBIETTIVI
H1.1 caratteristiche generali
Un dispositivo in grado di moltiplicare la forza umana prende il nome
Conoscenze di macchina semplice.
Le tipologie di leva
Si definisce forza resistente FR la forza da vincere o equilibrare, forza
La carrucola e le sue motrice FM quella fornita alla macchina.
applicazioni
Il cuneo e la vite Il rapporto k fra la forza resistente FR e quella motrice FM è definito
vantaggio:
Abilità
Valutare le condizioni FR
k= [H1.1]
di carico delle leve FM
e il relativo vantaggio
Calcolare i carichi Di conseguenza le macchine possono essere:
applicati alle carrucole,
ai paranchi e ai verricelli
vantaggiose, se FR > FM con k > 1;
Valutare le forze
svantaggiose, se FR < FM con k < 1;
trasmesse dalle viti
indifferenti, se FR = FM con k = 1.
Appartengono alle macchine semplici:
CONTENUTI
le leve;
H1.1 Caratteristiche generali
le carrucole, i paranchi, gli argani e i verricelli;
H1.2 La leva
i piani inclinati e le relative applicazioni (cunei e viti).
H1.3 Le carrucole e i paranchi
Lo studio delle macchine semplici si effettua, in prima approssimazione,
H1.4 Il verricello e l’argano senza tenere conto dell’attrito e applicando le equazioni cardinali della
H1.5 Il piano inclinato statica [vol. 1, unità E1].
e le sue applicazioni
H1.2 La leva
In relazione alla posizione delle forze rispetto all’appoggio, le leve pos-
sono essere di:
primo genere;
secondo genere;
terzo genere.
bR bM
O
FM
FR H1.1 Schema della leva di primo genere.
4 modulo H Le macchine semplici e la resistenza dei materiali
FR bM
= =k
FM bR
FR bM
FRbR FM bM = 0; = =k
FM bR
O
FM
Osservando la figura H1.4, si nota che FM ≤ FR per cui
bR bM
questo tipo di leva è sempre vantaggiosa o, al massi-
mo, indifferente, ma non sarà mai svantaggiosa; è op-
FR portuno che bM sia il più grande possibile rispetto a bR.
Sono leve di secondo genere la carriola [fig. H1.5], lo
H1.2 Palanchino e relativo schema di carico. schiaccianoci ecc.
esempio
Calcolare la forza necessaria a equilibrare il carico
FR = 1000 N [fig. H1.3] e il vantaggio k.
FM
0,2 m 1,25 m FM
FR = 1000 N O
FR
H1.3 Schema di carico di una leva di primo genere.
bR
FM = 150 N
O
FR
0,25 m
1m
150 ×1 = FR × 0,25
H1.3 Le carrucole e i paranchi
da cui si ottiene:
carrucola fissa
150
FR = = 600 N La figura H1.9 rappresenta una carrucola fissa con lo
0,25 schema del sistema di carico. Dall’equazione di equili-
brio dei momenti rispetto al punto O, si ha:
Dalla [H1.1] si calcola il valore di k:
FM 1 FR R = FM R
k= = =4
FR 0,25
da cui si evince che FR = FM; la carrucola è quindi una
macchina indifferente, la sua utilità consiste nel solle-
vare carichi ad altezze dipendenti solo dal punto in
cui è appesa la carrucola.
Leva di terzo genere
Nelle leve di terzo genere [fig. H1.7] la forza motrice è
posta fra il fulcro e la forza resistente. In questo caso,
poiché bM < bR, la leva è sempre svantaggiosa e k < 1.
O R R R
bR
FR FM
bM
FR
O
FM FR FM
H1.7 Schema di carico della leva di terzo genere. H1.9 Carrucola fissa e relativo schema di carico.
In genere la carrucola mobile è La figura H1.11b riporta lo sche- su cui si avvolge una fune con
abbinata a una fissa [fig. H1.10]. ma costruttivo di un paranco una estremità fissata al cilindro e
multiplo, detto anche taglia, otte- l’altra al carico FR da sollevare. Il
nuto abbinando tre carrucole fis- cilindro può essere azionato ma-
se e tre mobili. nualmente agendo su una mano-
vella lunga bM [fig. H1.12].
FM
R
bM
FM
O R
FR
FM
R FM
H1.12 Schema costruttivo di verricello
semplice.
FM
Se si indica con z il numero di forze F1M applicate alle Nel caso in cui la forza motrice FM sia parallela al pia-
barre di manovra alla distanza bM, per l’equilibrio dei no inclinato [fig. H1.14b], vale la seguente relazione:
momenti si avrà:
1
FM = FR sen α; k =
zF b F sen α
zF1M bM = FR R; FR = 1M M ; k = R
R zF1M
Nel caso in cui la forza motrice FM sia parallela alla
esempio base b [fig. H1.14c], vale la seguente relazione:
3 300 1
FR = = 2250 N
0,4 il cuneo
FR 2250 Il cuneo è un solido a forma di prisma triangolare su
k= = = 2,5 cui la forza motrice agisce perpendicolarmente alla
FM 3 300
testa [fig. H1.15].
FM
FR
FR
il piano inclinato
α
Il piano inclinato si rappresenta con un triangolo
rettangolo in cui l’ipotenusa corrisponde al piano
inclinato, il cateto b alla base e il cateto h all’altezza
[fig. H1.14a]. H1.15 Cuneo e relativo schema di carico.
FM
FR1
Si può scrivere che:
h
α
α 1
FM = 2FR sen ; k =
2 α
α
2sen
b FR2 2
(a) (b) FR
Da ciò si deduce che più è piccolo l’angolo a più gran-
FR1 de sarà il vantaggio.
FM
H1.14 Piano inclinato:
a) schema; b) forza La vite
motrice FM parallela
al piano inclinato; Gli elementi filettati possono essere utilizzati come
α
c) forza motrice FM organi di collegamento, oppure come componenti per
(c) FR FR2 parallela alla base. la trasmissione di moto e forza (per esempio, la vite
di chiusura di una morsa). In ambedue i casi non è
8 modulo H Le macchine semplici e la resistenza dei materiali
possibile trascurare l’attrito che agisce fra i filetti della in cui Mt1 serve per trasmettere la forza F, mentre Mt2
vite e del dado e quello dovuto allo strisciamento fra serve per vincere l’attrito fra dado e rosetta:
dado e rosetta [fig. H1.16].
d2 Dm
Mt1 = F tan ( + ); Mt 2 = F f2
Dm 2 2
apparecchio di sollevamento
La figura rappresenta una macchina composta da due macchine semplici: un paranco e un verricello, preposta a
sollevare la massa Q = 360 kg.
FM = 150 N
400
Q = 360 kg
Dopo aver analizzato attentamente il disegno e nell’ipotesi che al paranco sia applicata una forza motrice FM = 150 N,
calcolare:
1. il raggio R del paranco;
2. il vantaggio k1 del verricello;
3. il vantaggio k2 del paranco;
4. il vantaggio ktot dell’intero dispositivo.
10
unità H1 verifica degli obiettivi
1 Definire una macchina semplice (max 20 parole). 8 Un dispositivo composto da una carrucola mobile
........................................................................................................................................................
abbinata a una fissa ha un vantaggio:
........................................................................................................................................................ 1. k = 1/2
2. k=1
........................................................................................................................................................
3. k=2
4. k=0
2 Indicando con FR la forza resistente e con FM quella
motrice, Il vantaggio k vale:
9 Un paranco è composto da 4 carrucole fisse e
1. k = FM − FR 4 mobili. Determinare il vantaggio k.
2. k = FM / FR
3. k = FR − FM k = ....................................................................
4. k = F R / FM
FR = ?
FR = ?
FA = 100 N
O FR = ....................................................................
k= ....................................................................
400 800
SOLLECITAZIONI SEMPLICI
UNITÀ
Conoscenze
La legge di Hooke
Il legame sollecitazione- H2.1 Sollecitazione e deformazione
deformazione
Le sollecitazioni semplici Definizioni
Abilità La resistenza dei materiali è quella parte della Meccanica che studia
Identificare il comportamento dei materiali, in relazione agli sforzi a cui vengono
le caratteristiche sottoposti.
meccaniche dei materiali In questo studio i corpi si considerano elastici e isotropi:
Individuare con elastici, poiché in qualunque fase di carico esiste una corrispondenza
un modello matematico biunivoca tra tensioni interne e deformazioni;
il legame sollecitazione- isotropi, poiché presentano proprietà uguali in tutte le direzioni.
deformazione
Individuare Quando si applica una forza a un particolare meccanico, questo si de-
le sollecitazioni semplici forma; il materiale si oppone a tale deformazione con delle forze interne
in un corpo e applicare definite tensioni. Quando la tensione è riferita all’area di 1 mm2 è detta
l’equazione di stabilità tensione interna unitaria.
Le tensioni interne unitarie possono essere:
CONTeNUTI
perpendicolari, normali alla superficie, e sono indicate con la lettera σ
H2.1 Sollecitazione [fig. H2.1a];
e deformazione tangenziali, parallele alla superficie, e sono indicate con la lettera τ
H2.2 Sollecitazioni semplici [fig. H2.1b].
F T
Sezione σ Sezione
1 1 1 1
σ 1 1
σ 1 1
τ
τ
τ
T
F (a)
(a) (b)
(b)
Se un filo metallico è tirato si allunga [fig. H2.2]. Il parametro E che lega le tensioni e le deformazioni
Per allungamento totale s’intende la differenza fra si definisce modulo di elasticità normale (o modu-
la lunghezza iniziale l0 e la lunghezza finale l1 dovuta lo di Young).
agli sforzi applicati al corpo: L’allungamento prodotto dall’applicazione della forza
F vale, secondo le relazioni [H2.2] e [H2.3]:
l = l1 l0 [H2.1]
Fl
l= [mm ] [H2.5]
SE
(a) (b) È opportuno, a questo punto, rivedere alcuni concetti.
Sottoponendo una provetta a trazione, fino a giungere
l0
Carichi unitari N
F mm2
Rm E
Ru F
H2.2 Filo sottoposto a trazione: a) scarico; b) caricato con allungamento. C
ReH
R D
Rp eL B
L’allungamento unitario, cioè riferito alla lunghezza
unitaria, equivale alla deformazione ε e si calcola con
la seguente relazione:
Elasto-plasticità
Plasticità
Elasticità
l1 l0 l
= = [H2.2]
l0 l0
A Allungamenti
lu – l0 ∆l
l0 l0
H2.2 Sollecitazioni semplici
H2.3 Grafico carichi-allungamenti.
Trazione
Le fibre di materiale sono allungate dalla forza F che Fase elastica, tratto AB
sollecita assialmente il corpo [fig. H2.2b].
In questo tratto il diagramma è rettilineo, cioè esiste
Indicando con S la superficie retta [mm2] e con F la
proporzionalità fra carichi e allungamenti e le defor-
forza [N], la tensione unitaria si calcola con la seguen-
mazioni sono reversibili; il carico del punto finale B è
te relazione:
detto carico di proporzionalità Rp.
Se il carico totale letto sulla macchina di prova è Fp e
F N
= [H2.3] la sezione iniziale della provetta è S0, si avrà:
S mm 2
Fp N
L’unità di misura N/mm2 nel SI è detta anche MPa Rp = [H2. 6]
S0 mm 2
(megapascal).
Fm N
Rm = [H2.8] H2.4 Schema della prova di compressione.
S0 mm 2
Deformazioni Taglio
Indicando con lu la lunghezza finale (misurata ricom- Si ha sollecitazione di taglio quando la risultante
ponendo la provetta) e con l0 la lunghezza iniziale, si delle forze agisce perpendicolarmente al corpo solle-
può definire l’allungamento percentuale A% con la citato e parallelamente a una sua sezione trasversale.
relazione: Essendo la forza parallela alla sezione sollecitata, si è
in presenza di tensioni tangenziali τ mentre la tensio-
lu l0 ne normale σ è nulla.
A% = 100 [H2.9] Indicando con T la forza tagliante e con S la sezione
l0
resistente, la relazione del taglio è:
esempio T N
= [H2.11]
S mm 2
Determinare il modulo di elasticità normale E dell’ac-
ciaio di una provetta di 12 mm di diametro e lunga Questa relazione esprime la situazione che si manife-
inizialmente 100 mm che, sottoposta a un carico di sta, per esempio, nelle chiodature dove nella sezione
trazione di 5400 N, si è allungata di 0,023 mm. AB esiste solo la sollecitazione di taglio [fig. H2.5].
F l
= = T
SE l
A B
quindi si avrà:
T
Fl 5400 ×100 N
E= = 2 = 207600
S l 12 mm 2
× 3,14 × 0,023
4
H2.5 Esempio di taglio puro nella chiodatura.
14 modulo H Le macchine semplici e la resistenza dei materiali
C C Mf Mf
N N
t =+ ; c =
T T Wf Wf
D
D
x
l
x
h
x x x x
l
x x
x x
b
d
Wfx =
bh 2
Wfx =
l3
Wfx = 2
l3
Wfx =
D3
Wfx =
(D 4
d4 )
6 6 12 32 32d
Sollecitazioni semplici unità H2 15
esempio
Calcolare la tensione unitaria massima nella mezzaria
della trave (punto M) rappresentata nella figura H2.7.
La trave ha sezione rettangolare con base b = 20 mm e
altezza h = 50 mm. S1
A1
F = 500 N S2
RA RB A' O2
A B g
M A
Mt
= =
(a)
1000 mm
τmax
A'
g B'
H2.7 Trave sottoposta a flessione.
A O2
B
Con l’equazione di equilibri dei momenti rispetto al
punto B, si ottiene:
τmax
500 500 (b)
RA 1000 F 500 = 0; RA = = 250 N
1000 H2.8 Trave a sezione circolare sottoposta a torsione: a) trave deformata;
b) distribuzione delle tensioni.
Il momento flettente nel punto M è:
Le sollecitazioni normali σ sono nulle. Sono presenti
M f max = RA × 500 = 250 × 500 = 125 000 Nmm le sollecitazioni tangenziali τ che aumentano a mano
a mano che il punto considerato si allontana dall’as-
Da notare che in Meccanica si utilizza il millimetro e se neutro, che nella torsione è l’asse longitudinale del
il momento flettente è espresso in Nmm. Poiché la se- corpo [fig. H2.8b].
zione è rettangolare, il modulo di resistenza alla fles- Infatti, quando la sezione S2 ruota dell’angolo γ rispet-
sione vale: to a S1, intorno al punto O2, si può notare che l’arco
A-A', più lontano da O2, è maggiore dell’arco B-B' che
bh 2 20 502 sottende lo stesso angolo di rotazione; ne consegue che
Wf = = = 833,3 mm3 maggiore è la deformazione più grande è la tensione.
6 6
La tensione di torsione è espressa con l'equazione di
La tensione massima si calcola come segue:
stabilità della torsione:
M f max 125000 N Mt
σ=± = = 15 = [H2.13]
Wf 833,3 mm 2 max
Wt
N N
σ t = + 15 2
; σ c = − 15 dove Mt indica il momento torcente prodotto dalle
mm mm 2 forze applicate al corpo, mentre Wt indica il modulo
di resistenza a torsione [mm3]. Il modulo Wt dipen-
de dalla forma della sezione.
È possibile determinare il valore esatto di τmax solo
Torsione per i solidi a sezione circolare o anulare.
La sollecitazione di torsione si manifesta quando Nella tabella H2.2 sono riportate le relazioni per de-
ogni sezione del corpo è costretta a ruotare attorno terminare Wt per le sezioni più comuni, calcolato ri-
al proprio asse con un moto rigido [fig. H2.8a]. spetto al punto centrale O.
16 modulo H Le macchine semplici e la resistenza dei materiali
l
l
2l d
Wt =
l3
Wt = 0,208l 3 Wt =1,511l 3 Wt =
D3
Wfx =
(D 4
d4 )
20 16 16d
La legge di Hooke, nel caso delle deformazioni ango- E = 208 000 MPa, calcolare la tensione massima e l’an-
lari, è espressa dalla seguente relazione: golo di torsione fra due sezioni distanti l = 100 mm.
D3 303
dove G è il modulo di elasticità tangenziale ed è pari ai Wt = = = 5301 mm3
2/5 di E e γ è l’angolo di rotazione espresso in radianti. 16 16
Per la sezione circolare piena (quella più utilizzata per
La tensione tangenziale vale:
gli alberi soggetti a torsione), l’angolo di torsione in
funzione della lunghezza è espresso dalla relazione: Mt 120 000 N
τmax = = = 22,6
Wt 5301 mm 2
Mt l
= 32 [rad ] [H2.15] 2 N
GD 4 L’angolo di torsione, con G = E = 83 200 vale:
5 mm 2
esempio Mt l 120 000 ×100
γ = 32 = 32 = 0,000057 rad =
Un albero a sezione circolare piena con diametro πGD 4
π × 83 200 × 304
D = 30 mm e lunghezza ltot = 200 mm, è sottoposto a
torsione da un momento torcente Mt = 120 000 Nmm. = 0,033°
Nell’ipotesi che il modulo di elasticità normale valga
Sollecitazioni semplici unità H2 17
ø1500
Piombo
750
800
200
Marmo
800
900
25
Acciaio
Masse specifiche:
1800
Dopo aver analizzato attentamente il disegno si calcoli la tensione massima nel basamento di acciaio, tenendo conto
del peso di tutti e tre gli elementi.
18
unità H2 verifica degli obiettivi
1 Definire i corpi isotropi (max 10 parole). 8 La figura acclusa riporta un chiodo ribadito che
collega due lamiere. Sapendo che la sezione retta del
........................................................................................................................................................
chiodo è S = 10 mm2 e che la sollecitazione di taglio
........................................................................................................................................................
vale τ = 50 N/mm2, calcolare la forza di taglio T.
SOLLECITAZIONI COMPOSTE
UNITÀ
E CRITERI DI RESISTENZA
DEI MATERIALI
Conoscenze
Flessione-taglio H3.1 Sollecitazioni composte
Flessione-torsione
Nella realtà ad agire su un particolare meccanico non è quasi mai una
Presso-flessione
sola sollecitazione semplice, ma almeno due in contemporanea.
Il carico di punta
Le sollecitazioni composte più frequenti sono:
Abilità
flessione e taglio, soprattutto nelle travi inflesse;
Indicare le sollecitazioni
flessione e torsione, presenti negli alberi di trasmissione;
composte
presso-flessione, caratteristiche nelle colonne.
Verificare la resistenza
dei corpi in sicurezza
Valutare la resistenza Flessione e taglio
delle strutture snelle
Se i carichi esterni F provocano contemporaneamente flessione e taglio,
CONTeNUTI in ogni sezione saranno presenti sia tensioni normali σ, dovute al mo-
mento flettente Mf , sia tensioni tangenziali τ dovute alla forza di taglio T.
H3.1 Sollecitazioni composte
Si consideri la trave inflessa rappresentata nella figura H3.1a.
H3.2 Instabilità elastica S’immagini, adesso, di tagliare la trave in una sezione generica Sx. Te-
H3.3 Criteri di resistenza nendo conto che ogni sezione trasmette a quella adiacente una forza e
dei materiali un momento flettente, si devono sostituire alla parte mancante le azioni
H3.4 Esempi di calcolo che questa trasmetteva alla parte sinistra al taglio [fig. H3.1b] per con-
servare l’equilibrio.
F1 = 100 N
F2 = 80 N RB = 93 N
RA = 87 N
A Sx B
X
30
80
x
120
(a)
F1 = 100 N F2 = 80 N
RA = 87 N Txd RB = 93 N
Mxd
A X B
Txs Mxs X
30
z
(c)
x
H3.1 Trave inflessa: a) carichi applicati;
(b) b) parte sinistra del taglio; c) parte destra del taglio.
20 modulo H Le macchine semplici e la resistenza dei materiali
Considerando l’equilibrio rispetto al punto X, si può Osservando il diagramma del momento flettente si no-
scrivere, applicando le equazioni cardinali: ta che, convenzionalmente, i valori positivi sono ripor-
tati sotto la linea dello zero. Il valore massimo Mmax è
F = 0; MX = 0 nel punto D. In corrispondenza di questa sezione, nel
diagramma di taglio, T vale 0. A sinistra della sezione,
Dalla figura H3.1b si ottiene: T è pari a RA mentre a destra T assume un valore infe-
riore, quindi per questa sezione si pone T = RA.
Tx = RA F1 ; M x = RA x F1z [H3.1] Con questi valori letti sul diagramma, si possono cal-
colare le tensioni di flessione e di taglio nelle varie se-
In pratica occorre sapere in quale sezione è massimo il zioni. Nel caso di flesso-taglio, la tensione tangenziale
taglio e in quale il momento flettente. Si consideri anco- non è costante su tutta la sezione, ma presenta un va-
ra la figura H3.1a e si calcolino i momenti nelle sezioni in lore massimo sull’asse neutro ed è nullo dove è massi-
cui sono applicate le forze con le relazioni espresse dalla ma la tensione normale [fig. H3.3], per questo motivo
[H3.1], tenendo conto solo della parte sinistra, ai vari punti. s’introduce un fattore correttivo a [tab. H3.1].
In tali condizioni si avrà:
MA = MB = 0
pertanto:
x x
MC = RA × 40 = 3480 Nmm
M D = RA × 90 − F1 × 50 = 2830 Nmm
100 N
80 N 97 N
87 N
A C D B
σmax
40 80 30
0 0
H3.3 Diagrammi della tensione σ, della tensione media di taglio τm
e tensione effettiva con il valore massimo τmax.
2830 Nmm
3480 Nmm
Il calcolo delle tensioni si esegue con le seguenti
87 relazioni:
100
87
Mf
0 0
max = [H3.2]
− 13 Wf
80
− 93 T
max = a [H3.3]
S
H3.2 Diagrammi del momento torcente e del taglio su una trave inflessa.
Sollecitazioni composte e criteri di resistenza dei materiali unità H3 21
Tabella H3.1 – Fattore correttivo a per il calcolo della tensione massima di taglio
Quadrata Rombo Rettangolare Circolare Anulare
3 3 4
a= a =1,6 a= a= a=2
2 2 3
È prassi comune sostituire le due tensioni con una Calcolato il momento flettente massimo nel punto A e
sola, detta tensione ideale σid, che produce sul mate- il momento torcente con la [H3.5], si possono ricavare
riale gli stessi effetti ed è più facilmente confrontabile le tensioni σmax di flessione e τmax di torsione:
con le caratteristiche di resistenza del materiale stesso:
Mt Mf
max = ; max =
σ id = σ 2
+ 3τ 2
[H3.4] Wt Wf
max max
Mf F l0
= ; λ=
c =
[H3.9]
f
Wf S ρmin
Nella figura H3.5b sono stati tracciati i diagrammi La lunghezza libera d’inflessione l0 di un’asta lunga l
delle tensioni di compressione, di flessione e il dia- si valuta in base ai seguenti vincoli:
gramma ottenuto dalla somma vettoriale dei primi
asta incastrata a un estremo e libera all’altro [fig.
due, rappresentante la tensione totale. H3.7a], l0 = 2l;
asta incernierata ai due estremi [fig. H3.7b], l0 = l;
asta incastrata a un estremo e incernierata all’altro
H3.2 Instabilità elastica
[fig. H3.7c], l0 = 0,7l;
asta incastrata ai due estremi [fig. H3.7d], l0 = 0,5l.
Si immagini un filo di acciaio con diametro d = 5 mm
e lungo l = 500 mm, pendente dal soffitto, che regge un
peso pari a 100 N. Poiché il peso non è molto elevato, il
filo è in grado di reggerlo senza problemi e si verificherà
la condizione di equilibrio indicata nella figura H3.6a.
l0
l0
l
l0
l0
¿5
H3.6 Solidi snelli:
a) trave stabile sottoposta
a trazione; b) trave instabile
(a) P (b) sottoposta a compressione. H3.7 Lunghezza libera d’inflessione di un’asta caricata di punta.
Sollecitazioni composte e criteri di resistenza dei materiali unità H3 23
Nella tabella H3.2 sono indicate le espressioni del rag- Nella tabella H3.3 si possono leggere, a titolo di
gio d’inerzia minimo ρmin, per alcune sezioni comu- esempio, i valori di ω per acciai da costruzione S235,
nemente utilizzate. relativi a profilati semplici cavi, quadri, rettangolari
o tondi.
Tabella H3.2 – Espressioni del raggio d’inezia ρmin
per le sezioni più comuni
Rettangolare Circolare Circolare cava H3.3 Criteri di resistenza
d dei materiali
Sollecitazioni statiche, dinamiche e a fatica
h
Tabella H3.3 – Valori di ω per acciaio da costruzione S235 (σam = 150 N/mm2)
l 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 l
0 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 0
10 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 10
20 1,00 1,01 1,01 1,01 1,01 1,01 1,02 1,02 1,02 1,03 20
30 1,03 1,03 1,03 1,04 1,04 1,04 1,05 1,05 1,05 1,06 30
40 1,06 1,06 1,07 1,07 1,07 1,08 1,08 1,09 1,09 1,10 40
50 1,10 1,11 1,11 1,12 1,12 1,13 1,13 1,14 1,14 1,15 50
60 1,16 1,16 1,17 1,17 1,18 1,18 1,19 1,20 1,20 1,21 60
70 1,22 1,23 1,24 1,24 1,25 1,26 1,27 1,28 1,29 1,29 70
80 1,31 1,32 1,33 1,34 1,36 1,37 1,38 1,40 1,41 1,42 80
90 1,44 1,45 1,47 1,48 1,50 1,52 1,53 1,55 1,57 1,59 90
100 1,61 1,63 1,65 1,67 1,69 1,71 1,73 1,75 1,77 1,79 100
110 1,82 1,84 1,86 1,89 1,91 1,94 1,96 1,99 2,01 2,04 110
120 2,06 2,09 2,12 2,14 2,17 2,20 2,22 2,25 2,28 2,31 120
130 2,34 2,37 2,40 2,43 2,46 2,49 2,52 2,55 2,58 2,61 130
140 2,65 2,68 2,71 2,74 2,78 2,81 2,84 2,88 2,91 2,95 140
150 2,98 3,02 3,05 3,08 3,12 3,16 3,19 3,23 3,27 3,30 150
160 3,34 3,38 3,41 3,45 3,49 3,53 3,56 3,60 3,64 3,68 160
170 3,72 3,76 3,80 3,84 3,88 3,92 3,96 4,01 4,05 4,09 170
180 4,14 4,18 4,22 4,27 4,31 4,35 4,40 4,44 4,49 4,53 180
190 4,58 4,62 4,67 4,72 4,77 4,81 4,85 4,90 4,94 4,99 190
200 5,03 5,08 5,13 5,18 5,22 5,27 5,32 5,37 5,42 5,47 200
210 5,52 5,57 5,62 5,67 5,72 5,77 5,82 5,87 5,92 5,98 210
220 6,03 6,08 6,14 6,19 6,24 6,30 6,36 6,41 6,46 6,52 220
230 6,57 6,63 6,69 6,74 6,79 6,84 6,90 6,96 7,02 7,08 230
240 7,14 7,19 7,25 7,31 7,38 7,44 7,50 7,55 7,61 7,67 240
250 7,73 250
24 modulo H Le macchine semplici e la resistenza dei materiali
Carichi
Carichi
am = 0,577 am [H3.11]