Predizione campo
• ray tracing
• pratici
• MoM
• Path Loss
• FDTD
• indoor
• outdoor
– aree urbane,
• collegamenti Line od Sight (LOS) – aree suburbane
• collegamenti punto-punto a grande distanza – aree rurali
Modelli empirici
• I modelli empirici sono essenzialmente dovuti a misure di campo
effettuate in tipici ambienti outdoor ed indoor, da cui poi sono state
derivate semplici leggi analitiche per la previsione del campo.
• A tali modelli semplici sono stati anche aggiunti termini correttivi
per considerare, ad es., la diffrazione da terreno non piatto, o in
generale il discostamento della situazione in esame da quella di
misura che è alla base del modello.
• Si dividono nelle due grandi categorie di modelli per collegamenti
outdoor o indoor.
• Entrambi esprimono il campo attraverso la perdita (attenuazione)
legata alla propagazione nell’ambiente
Modelli empirici: path loss
• Riprendendo la definizione di path loss, in assenza di
attenuazione atmosferica (L=1):
PL(dB ) = 10 log10
PT
= 10 log10
(4π )2 R 2
PR GT GR λ2
PL(dB ) = 10 log10
PT
= 10 log10
(4π )2 R 2 R02
= 10 log10
(4π )2 R02 R2
+ 10 log10 2
2 2 2
PR GT GR λ R0 GT GR λ R0
R2
PL(dB ) = PL(R0 ) +10 log10
R02
Path loss
• Un generico modello userà un parametro γ per esprimere la
dipendenza del path loss dalla distanza:
R2
PL(dB ) = PL(R0 ) +10 log10
R02
R
PL(dB ) = PL(R0 ) +10γ log10
R0
R
PL(dB ) = PL( R0 ) + 10γ log10
R0
R Q P
PL(dB) = PL(R0 ) + 10 γ log10 + ∑ FAF(q) + ∑ WAF(p)
R 0 q=1 p =1
Dove FAF(q) e WAF(p) sono i fattori di attenuazione dei pavimenti (F) e delle
pareti (W).
SCHEMA
Predizione campo
• ray tracing
• pratici
• MoM
• Path Loss
• FDTD
• indoor
• outdoor
– aree urbane,
• collegamenti Line od Sight (LOS) – aree suburbane
• collegamenti punto-punto a grande distanza – aree rurali
Modelli empirici outdoor
• Esistono moltissimi modelli empirici per il PL in ambiente outdoor,
molto diversi per approccio, accuratezza, complessità.
• La maggior parte derivano da misure effettuate nell’area in esame
• Modello di Okumura
• Modello di Hata
• Modello Walfish-Bertoni
• Modello Ikegami
• Modello COST 231
Modello di Okumura
• Il modello di Okumura (1968) è uno dei più usati per pianificare sistemi
mobili (specie in Giappone..)
• E’ considerato uno dei migliori come accuratezza. Ha valori di deviazione
standard entro 12dB dai dati misurati.
• Basato esclusivamente su dati misurati non fornisce alcuna spiegazione /
interpretazione dei dati.
• E’ valido soprattutto per aree urbane o suburbane, meno per aree rurali su
terreno irregolare
• Valido per:
– frequenza 150 - 2000 MHz;
– distanze 1 - 100 km;
– altezza effettiva stazione radio-base 30 - 1000 m
• Okumura ha sviluppato un insieme di curve in funzione della frequenza e
della distanza (range 1 - 100 km) per l’attenuazione media relativa allo
spazio libero (Amn) per un’altezza effettiva della BSA di 200m, terreno
liscio, area urbana, altezza effettiva antenna mobile 3 m o 1.5 m
• Secondo il modello di Okumura, l’attenuazione supplementare Amn deve
essere aggiunta al path loss in spazio libero, insieme a dei fattori di
correzione che tengano conto delle altezze effettive delle antenne, se
diverse dalle condizioni di riferimento
Modello di Okumura
I valori di Amn e GAREA si ricavano da curve sperimentali del tipo di quelle sopra
riportate.
Analogamente, G(hte) e G(hre) sono graficati. G(hte) varia come 20 dB/decade,
mentre G(hre) (per hre< 3m) varia come 10 dB per decade
Modello di Okumura: fattori di correzione
• Al modello di Okumura si possono aggiungere diversi fattori
di correzione, in particolare per il profilo del terreno.
• Sono stati sviluppati in modo grafico, correttivi per:
– altezza ondulazione terreno,
– altezza creste isolate,
– pendenza media terreno,
– terra mista mare
Modello di Hata
• Hata (1980) ha espresso in forma analitica le curve di Okumura,
attraverso delle formulazioni empiriche, cercando di mantenere
l’accuratezza del modello originale ma sviluppando formule il più
possibili semplici.
• Il modello di Hata non ammette tutti i correttivi sviluppati per il
modello di Okumura.
• Per distanze superiori ad 1 km, il modello di Hata si mantiene entro 1
dB dai valori di Okumura.
• Pertanto, il modello di Hata è adatto per studiare le macrocelle dei
sistemi mobili ma non per sistemi di comunicazione personale (in cui la
cella ha circa 1 km di diametro..)
PR [ W ] = SAeff η
λ2
PR [ W ] = S
4π
Ma:
2
E
2 E λ2
S = [W / m2 ] PR [W ] =
ζ ζ 4π
Modello di Hata - 2
• Dalla definizione di Path Loss (PL):
= E(dBμV/m)-120 = 25.8
⎛ λ2 ⎞
PL (dB) = EIRP(dBW ) − E (dBμV / m) − 10 log10 ⎜ ⎟ + 145.8
⎜ 4π ⎟
⎝ ⎠
Modello di Hata - 3
Poiché le curve sperimentali di Okumura forniscono il campo ricevuto per 1 kW
ERP/dipolo, si ha:
• EIRP = ERP/dipolo + 2.2(dB) Å guadagno dipolo (n.b., sarebbe 2.15...)
• 1 kW = 30 dBW
e quindi,
⎛ λ2 ⎞
PL (dB) = 178 − E (dBμV / m) − 10 log10 ⎜ ⎟
⎜ 4π ⎟
⎝ ⎠
In base alle curve di Okumura, Hata ha fatto la seguente assunzione:
PL ( dB ) = A + B log 10 Rk
Modello di Hata - 4
PL ( dB ) = A + B log 10 Rk
A corrisponde al valore del campo per R = 1 km, mentre B è dato dalla pendenza
della curva di campo.
I valori di γ e β e quindi di A e B sono valutati a partire dalle curve di Okumura
che si presentano come in figura.
Rk = distanza
Modello di Hata - 5
Per il parametro A, Hata ha trovato la seguente relazione:
Per il parametro B,
B = 44.9 − 6.55 log 10 hb
con hm: 1 - 10 m,
e fM: 150 - 1500 MHz.
PL ( dB ) = A + B log 10 Rk
A = 69.55 + 26.16 log10 f M −13.82 log10 hb
B = 44.9 − 6.55 log10 hb
a( hm )
In aree suburbane:
PLS = PL − K R (dB )
2
⎧ ⎛ f ⎞⎫
K R (dB ) = 2⎨log10 ⎜ M ⎟⎬ + 5.4
⎩ ⎝ 28 ⎠⎭
PLO = PL − QR (dB)
PL spazio libero riduzione del segnale per la riduzione del segnale per
per radiatori presenza di tetti fino alla riga l’ultimo tratto, da tetto a
isotropi =(4πR/λ)2 di edifici che “oscura” la livello strada
strada in esame
Modello di Walfish Bertoni - 2
• Per l’attenuazione in spazio libero (antenne isotrope):
λ2
PR = PT
4πR 2
2
PL =
PT
=
(4πR )2 ⎛ 4π
= ⎜
⎞
2
⎛ 4π
f R ⎟ = ⎜⎜
⎞
f M ⋅ 10 6 Rk ⋅ 10 3 ⎟⎟
PR λ2 ⎝ c ⎠ ⎝ 3 ⋅ 10 8 ⎠
• in dB:
2
⎛ 4π ⎞
P0 = PL ( dB ) = 10 log 10 ⎜ 10 ⎟ + 10 log 10 ( f M )2 + 10 log 10 (Rk ) 2
⎝ 3 ⎠
⎛ 4π ⎞
P0 = PL ( dB ) = 20 log 10 ⎜ 10 ⎟ + 20 log 10 f M + 20 log 10 Rk
⎝ 3 ⎠
h d
h M (h − hm )
γ tan γ =
d/ 2
hm
d/2
Per valutare il campo in M (antenna mobile) dovuto al campo in A (ultimo
tetto), la formula proposta è:
E λ 1 ⎛ 1⎞
P1 = M ≅ ⎜⎜ ⎟⎟
E A 2π 1
⎝γ ⎠
⎡⎛ d ⎞ 2 ⎤4
⎢⎜ ⎟ + (h − hm ) ⎥
2
⎢⎣⎝ 2 ⎠ ⎥⎦
Modello di Walfish Bertoni - 5
Mettendo insieme gli ultimi due termini:
0.9
⎡α d ⎤ EM λ 1 ⎛ 1⎞
EA
≅ 0.1⎢⎢
λ⎥ P1 = ≅ ⎜ ⎟
Q( α ) = E A 2π 1 ⎜γ ⎟
E1V / m 0.03 ⎥ ⎡⎛ d ⎞ 2 ⎤4
⎝ ⎠
⎢⎣ ⎥⎦
⎢⎜ ⎟ + (h − hm ) ⎥
2
⎢⎣⎝ 2 ⎠ ⎥⎦
α ≈ H/R,
0.9 1
−
⎛ 1 ⎞ 1 ⎡⎛ d ⎞ ⎤
0.9 0.9 2 4
EA EM ⎛ 1 ⎞ ⎛H⎞ ⎛d⎞ 2
⎟(λ ) 2 ⎢⎜ ⎟ + (h − hm ) ⎥ (γ )− 1
2
≅ ( 0.1 )⎜ ⎟ ⎜ ⎟ ⎜ ⎟ ⎜
E1V / m E A ⎝ 0 . 03 ⎠ ⎝R⎠ ⎝λ⎠ ⎝ 2π ⎠ ⎢⎣⎝ 2 ⎠ ⎥⎦
Modello di Walfish Bertoni - 6
0.9 1
−
0.9 0.9 1⎡ d 2 ⎤ 4
EA EM ⎛ 1 ⎞ ⎛H ⎞ ⎛d⎞ 2 ⎛ 1 ⎞ ⎛ ⎞
⎟(λ ) 2 ⎢⎜ ⎟ + (h − hm ) ⎥ (γ )− 1
2
≅ ( 0.1 )⎜ ⎟ ⎜ ⎟ ⎜ ⎟ ⎜
E1V / m E A ⎝ 0 .03 ⎠ ⎝R⎠ ⎝λ⎠ ⎝ 2π ⎠ ⎢⎣⎝ 2 ⎠ ⎥⎦
Passando ai dBV/m
( )
20log10 (R)−0.9 = − 18log10 Rk 103 = −18log10 (Rk ) − 54
⎛ 1 ⎞
0.1 → -20 dB 20 log10 (H )0.9 = 18 log10 H 20 log 10 ⎜
⎝ 2π
⎟ = −15.96
⎠
0.9
⎛ 1 ⎞ ⎛ 1 ⎞ 0.9
20 log 10 ⎜ ⎟ = 18 log 10 ⎜ ⎟ = 27.4
⎝ 0.03 ⎠ ⎝ 0.03 ⎠ 20 log10 (d ) 2 = 9 log10 d
⎛ 1 −9 ⎞ ⎡ 1 ⎤
c’è un +3 dB perché notano
⎜ 2 20 ⎟
20 log 10 ⎜ λ λ ⎟ = 20 log 10 ⎢λ 20
⎜ ⎟ ⎢ ⎥ 10 (
⎥ = log λ= log 3 ⋅ 10 8 f − 1
10 )
che c’è anche un campo ⎝ ⎠ ⎣ ⎦
riflesso dalle pareti che si
somma al raggio diretto dal
tetto... ⎛ 3 ⋅ 10 8 ⎞
= log 10 ⎜
⎜ f 10 6 ⎟
(
10 )
⎟ = log 3 ⋅ 10 2 − log ( f ) = 2.477 − log ( f
10 M 10 M )
⎝ M ⎠
Modello di Walfish Bertoni - 7
PL = PL0 + Lex1 + Lex 2 =
⎡⎛ d ⎞ 2 ⎤ ⎧ ⎡ 2( h − hm ) ⎤ ⎫
+ 5 log 10 ⎢⎜ ⎟ + (h − hm ) ⎥ − 9 log 10 d + 20 log 10 ⎨tan − 1 ⎢
2
⎥⎬
⎢⎣⎝ 2 ⎠ ⎥⎦ ⎩ ⎣ d ⎦⎭
Vista dall’alto
è quindi previsto anche un angolo di
arrivo del campo (non trasmettitore e
ricevitore in linea come in Bertoni)
Vista laterale
sono evidenziati i due raggi (E1
diretto, E2 riflesso). Entrambi
derivano da un campo diffratto da
lamina, espresso come:
E0
E =& 0.225
ν
2(d 1 + d 2 ) ν parametro di Fresnel (quello scritto per diffrazione da
ν =h senφ knife-edge sviluppato per “incidenza radente...”) con in più
λd 1d 2
angolo tra raggio e spigolo
Modello di Ikegami - 2
2(d 1 + d 2 )
ν =h senφ
λd 1d 2
per d>>w (distanza
trasmettitore >>
larghezza strada)
2
ν =h senφ
λw
• I due raggi risultano allora espressi da:
E0 sin φ
E1 = 0.225 ν 1 = 2 (H − hr )
ν1 λw
E0 sin φ
E 2 = 0.225 ν 2 = 2 (H − hr )
ν 2 Lr λ (2W − w)
coefficiente riflessione parete
LOS
NLOS