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PARTE 6 – QUOTATURA

INTRODUZIONE
L’insieme di tutte le informazioni aggiunte al disegno per
definire in modo non ambiguo le dimensioni dell’oggetto
costituisce la Quotatura

Lo scopo della quotatura è quello di assicurare l’attitudine


del pezzo agli scopi per il quale è stato progettato, in
termini di:

 Montaggio (quotatura funzionale)


 Fabbricazione (quotatura tecnologica)
 Verifica (quotatura di collaudo)

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PRINCIPI GENERALI (UNI ISO 129-1:2011) - 1
 Tutte le indicazioni quantitative (es. quote, tolleranze, rugosità) necessarie
per assicurare l’attitudine all’impiego dell’oggetto rappresentato devono
essere scritte direttamente nel disegno.

 Le quote devono essere espresse nella stessa unità di misura (mm).

 Non devono essere rilevate dal disegno mediante la scala dimensionale.

 Devono essere disposte sulle viste o sulle sezioni che rappresentano più
chiaramente l’elemento da quotare.

 Ciascun elemento non deve essere quotato più di una volta sul disegno.

 Non devono essere indicate più quote di quanto non sia necessario per la
definizione completa dell’elemento. Fanno eccezione le quote ausiliarie, che
però vanno indicate tra parentesi.

Non devono essere indicate le unità di misura (una quota con valore 20 è
intesa come 20 mm)
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QUOTATURA (UNI ISO 129-1:2011)
Quotatura: insieme di tutte le informazioni aggiunte al disegno per definire in
modo non ambiguo le dimensioni dell’oggetto

Linea di
riferimento

Linea leader

Linea di
estensione

Linea di misura Quota Freccia


terminale

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LINEE DI MISURA_1
Rappresentano la distanza da quotare.
Indicano:
 Dimensioni lineari (sono parallele alla distanza da quotare)
 Dimensioni angolari (sono archi di cerchio)
 Dimensioni di un arco (sono archi di cerchio)
 Raggi (sono linee generate dal centro del raggio da quotare)

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LINEE DI MISURA_2
Assi, tracce di piani, linee di contorno del pezzo e linee di estensione non
possono essere usate come linee di misura

SI

NO
NO

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LINEE DI MISURA_3
Le linee di misura sono disposte preferibilmente all’esterno.
Nel limite del possibile non devono attraversare zone sezionate.

Da evitare (comunque consentito) Da preferire

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LINEE DI MISURA_4
In casi particolari, per evitare una eccessiva sovrapposizione delle linee di
riferimento con le altre entità del disegno, possono essere collocate all’interno, in
questo caso è consigliabile cancellare parte del disegno.

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LINEE DI MISURA_5
Le linee di misura devono essere distanti a sufficienza dal pezzo e
equidistanti tra loro.

NO SI

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LINEE DI MISURA_6
Le linee di misura non devono intersecare le linee di estensione

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LINEE DI MISURA_7
Se non è possibile evitare una intersezione delle linee di misura, queste
devono essere rappresentate senza interruzione

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LINEE DI MISURA_8
Le quote non devono essere riferite ad elementi non in vista

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LINEE DI MISURA_9
Nel quotare il pezzo nelle viste di scorcio la linea di misura deve avere la stessa
lunghezza della distanza da quotare. Si impiegano nel caso viste ausiliarie

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LINEE DI MISURA_10
Le linee di misura devono essere prolungate di poco oltre l’asse nel caso di
oggetti simmetrici disegnati solo per metà o un quarto

Quando un oggetto è rappresentato con un’interruzione, la linea di misura


deve comunque essere rappresentata per intero

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LINEE DI MISURA_11
Se un oggetto è rappresentato in semivista e semisezione le quote relative
alle parti esterne si indicano nella semivista, quelle relative alle parti interne
nella semisezione.

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LINEE DI MISURA_12
Evitare se possibile le linee di misura comprese nei settori di 30° indicati in
figura. Quando non se ne può fare a meno, utilizzare il metodo indicato nella
figura di destra.

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FRECCE TERMINALI_1
Frecce terminali: indicano le estremità della linea di misura.
La loro dimensione deve essere proporzionale alla scala del disegno

Da preferirsi

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FRECCE TERMINALI_2
Le frecce terminali sono normalmente all’interno delle linee di riferimento.
La figura indica come comportarsi se lo spazio non è sufficiente

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POSIZIONAMENTO SPECIALE DI ALCUNE QUOTE
Quando lo spazio non è sufficiente è possibile posizionare il valore della quota
sotto alla linea di quota, impiegando un segno grafico combinazione di una linea
leader ed una di riferimento. In questo caso è inoltre possibile combinare tra
loro diverse tipologie di frecce terminali.

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LINEE DI ESTENSIONE_1
Linee di estensione: collegano la distanza da quotare alle linee di misura.
Hanno origine dal punto o dalla linea a cui si riferisce la quota e arrivano oltre
la linea di misura (in teoria 8 volte lo spessore della linea)

E’ possibile distanziare la linea di estensione dalla distanza da quotare


(anche in questo caso in teoria 8 volte lo spessore della linea)

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LINEE DI ESTENSIONE_2
Le linee di estensione sono normalmente ortogonali alla dimensione da quotare ma
per chiarezza si possono utilizzare linee di riferimento oblique (purché parallele
tra loro)
Possono essere usati come linee di riferimento assi di simmetria, tracce di piani
e linee di contorno del pezzo. Le linee di estensione non devono sovrapporsi con
altre linee del disegno (ad esempio assi di simmetria)

SI
SI

21
LINEE DI ESTENSIONE_3
Le linee di riferimento non In presenza di raccordi o smussi sono
devono essere riferite ad tracciate con l’origine nell’intersezione
elementi non in vista dei due elementi adiacenti lo smusso
stesso (spigoli fittizi)

NO

SI
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LINEE DI ESTENSIONE_4
Le linee di estensione possono Nel caso di misure angolari le
essere interrotte se l’interruzione linee di estensione sono
non da luogo ad ambiguità di rappresentate come in figura
interpretazione

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QUOTA - 1
La quota rappresenta il valore numerico (dimensioni reali) della dimensione
da quotare (millimetri e gradi sessagesimali)

Le quote non devono mai sovrapporsi ad altre linee del disegno

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QUOTA_2
Le quote non in scala possono essere sottolineate (si ricorda che in ogni caso non
è possibile interrompere la linea di misura in caso si interrompa il pezzo)

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QUOTA_3
La norma UNI ISO 129-1:2011 prescrive di utilizzare uno di due criteri
(denominati criterio A e B) per la disposizione delle quote:

CRITERIO A
Le quote devono essere disposte in modo da risultare leggibili orientando il
foglio sia in orizzontale che in verticale (rotazione in senso orario).
Le quote sono poste a metà della linea di misura ed al di sopra, col testo
leggermente staccato da questa. Questo criterio è il più impiegato nel
disegno meccanico.

CRITERIO B
Le quote devono poter essere lette solo dalla base del disegno. Le linee di
misura devono essere interrotte nella loro parte mediana per l’inserimento
della quota (impiegate anche nella normativa ASME Y14.5M – normativa
americana).

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QUOTA_4
CRITERIO A

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QUOTA - 6
CRITERIO B

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LINEA LEADER E DI RIFERIMENTO_1
In molti casi, come vedremo quando si tratteranno la quotatura di cerchi e,
più estensivamente, le tolleranze e le tolleranze geometriche, si può
ricorrere all’utilizzo di un segno grafico composto da una linea «leader» e da
una linea di riferimento, come in figura:

La linea leader deve necessariamente essere


inclinata in modo da distinguersi dalle altre linee
del disegno (ad es. assi, linee in vista ecc.).
La linea di riferimento deve essere allineata
orizzontalmente o verticalmente.

La linea leader può essere impiegata


anche da sola per particolari prescrizioni
(ad es. spessore o quote particolari,
come spiegato in seguito)

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QUOTATURA DI CERCHI_1
Cerchi: le linee di quota possono essere interne (al massimo due) o esterne.
Si quota sempre il diametro e non il raggio

Il simbolo (quando
presente) deve sempre
precedere il valore
dimensionale della quota.
Se è chiaro che la quota
si riferisce ad un
diametro di cerchio il
simbolo può essere
omesso.

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QUOTATURA DI CERCHI_2
Sono possibili diverse soluzioni grafiche per quotare i cerchi, come visibile
nelle figure:

Esterna al cerchio Interna al cerchio

Con linea leader


(diametri piccoli)

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QUOTATURA DI CILINDRI
Cilindri: il simbolo del diametro ( ) è necessario quando la superficie
cilindrica è riportata parallelamente all’asse

Caso speciale consentito in


caso di assenza di spazio

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QUOTATURA DI RAGGI E RACCORDI_1
Raggi: la quota del raggio è preceduta dalla lettera R. Utilizzare la quota del
diametro per archi maggiori o uguali alla semi-circonferenza o per motivi
tecnologici.

Esempi di designazioni
errate del raggio
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QUOTATURA DI RAGGI E RACCORDI_2
Raccordi: i raccordi si quotano sempre come raggi. Se ci sono molti raccordi
uguali, riportare la nota «Raccordi non quotati R…» in prossimità del
riquadro di iscrizione (o dentro se previsto nel modello)

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QUOTATURA DI SFERE, ARCHI, ANGOLI E CORDE
Sfere (simbolo oppure ) Archi (simbolo )

Angoli (simbolo °) Corde

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SMUSSI_1
Gli smussi devono essere quotati mediante la profondità assiale della
superficie smussata ed il semiangolo al vertice.
Se il semiangolo al vertice è pari a 45° la quotatura viene semplificata.

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SMUSSI_2
Gli smussi non si quotano mai in serie con altre quote. Se ci sono molti smussi
indicare «Smussi non quotati …» in prossimità del riquadro di iscrizione (o dentro
se previsto nel modello).

NO

SI

37
QUADRI
Il simbolo da impiegare per quotare i quadri è

In caso di non ambiguità non serve specificare


la quota con il simbolo

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ELEMENTI CONICI_1
Si definisce conicità il rapporto adimensionale C tra la differenza dei due
diametri D e d di due sezioni di cono e la distanza L tra queste due sezioni
misurata in senso assiale.

𝐷𝐷 − 𝑑𝑑 𝛼𝛼
𝐶𝐶 = = 2𝑡𝑡𝑡𝑡( )
𝐿𝐿 2
La conicità può essere espressa rendendo
uguale all’unità il numeratore:

𝐷𝐷 − 𝑑𝑑
𝐶𝐶 = = 1/𝐾𝐾
𝐿𝐿

Questo indica per quale lunghezza K lungo


l’asse del cono si ha una variazione di
diametro pari a 1 mm

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ELEMENTI CONICI_2
L’indicazione della conicità sui disegni meccanici deve essere fatta utilizzando il
simbolo , orientato nello stesso senso della conicità, succeduto dal valore
della conicità espresso in 1/K. Oltre al valore della conicità, è necessario dare i
valori di D e L oppure di d e L. E’ anche possibile quotare l’elemento conico senza
ricorrere alla definizione di conicità andando a quotare d, D ed L oppure D, L e
l’angolo 𝛼𝛼.

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ELEMENTI CONICI_3
In genere, quando si utilizza il simbolo della conicità, nei perni si omette la
quota del diametro minore mentre nei fori si omette la quota del diametro
maggiore. Ciò è dovuto a motivi tecnologici: di norma si riduce lo spessore dei
perni mentre si allarga il foro.

𝜙𝜙

𝜙𝜙
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ELEMENTI RASTREMATI
Si definisce rastremazione il rapporto adimensionale tra la differenza delle
dimensioni S e s di due sezioni di una piramide o o tronco di piramide a base
quadrata o poligonale e la distanza L tra queste due sezioni misurata in senso
assiale.

𝑆𝑆 − 𝑠𝑠 𝛼𝛼
𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅𝑅 = = 2𝑡𝑡𝑡𝑡 = 1/𝐾𝐾
𝐿𝐿 2

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ELEMENTI INCLINATI
Si definisce inclinazione il rapporto adimensionale tra la differenza delle
dimensioni H e h in due punti di una superficie o di una linea e la distanza L tra
queste due posizioni.

𝐻𝐻 − ℎ
𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼𝐼 = = 𝑡𝑡𝑡𝑡 𝛽𝛽 = 1/𝐾𝐾
𝐿𝐿

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ELEMENTI A SPESSORE SOTTILE
Il simbolo da impiegare per indicare lo spessore di elementi a parete sottile è
«t=». Viene utilizzata una linea leader.

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ELEMENTI RIPETUTI ED EQUIDISTANTI_1
Quando gli elementi da quotare sono ripetuti ed equispaziati (ad esempio un
pattern di fori) è possibile semplificare la quotatura come nelle figure
seguenti:

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ELEMENTI RIPETUTI ED EQUIDISTANTI_2
Lo stesso vale per le dimensioni angolari:

L’angolo tra gli elementi può anche essere


omesso se non c’è ambiguità nel disegno.
Inoltre, sempre se non c’è ambiguità, è
possibile quotare un solo elemento.

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ELEMENTI RIPETUTI ED EQUIDISTANTI_3
In generale, per gli elementi ripetuti occorre individuarne il numero, quotando
uno degli elementi stessi

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ELEMENTI RIPETUTI ED EQUIDISTANTI_4
Per semplificare, specie su disegni complessi, è possibile anche indicare delle
lettere di riferimento.

48
ELEMENTI SIMMETRICI ED ELEMENTI UGUALI

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RIDUZIONE DELLE VISTE CON NOTE
Il simbolo da impiegare per indicare lo spessore di elementi a parete sottile è
«t=». Viene utilizzata una linea leader.

50
RIDUZIONE DELLE VISTE CON NOTE

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TRATTAMENTI PARTICOLARI
Parti o zone di un pezzo possono essere soggette a particolari trattamenti
come ad esempio verniciatura, cromatura, cementazione, tempra ecc. In tal
caso l’indicazione è fatta con linea mista grossa tratto-punto-punto tracciata
parallelamente alla superficie interessata.

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QUOTATURA DI COMPLESSIVI_1
Come detto la quotatura dei particolari deve prevedere (in un unico foglio) le
viste, le sezioni, le quote e le indicazioni necessarie a stabilire in modo
univoco forma e dimensioni, includendo dunque le prescrizioni di tolleranze e
rugosità.
Invece Sottogruppo, Gruppo e Complessivo non vengono quotati se non per
mettere in evidenza alcune quote di ingombro e funzionali:

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NUMERI DI POSIZIONE (UNI ISO 6433)_1
I numeri di posizione, impiegati nei complessivi, vengono assegnati in ordine
sequenziale a ciascun particolare rappresentato in un sottogruppo, gruppo o
complessivo.

Tutti i numeri di posizione devono essere riportati in una distinta componenti


(UNI ISO 7573) che fornisce le opportune informazioni sulle parti in
questione.

I numeri di posizione devono essere disposti all'esterno dei contorni del


componente considerato e devono essere collegati ad esse con una linea di
richiamo (la linea di richiamo può essere omessa qualora sia evidente la
corrispondenza tra il numero di posizione e il componente al quale si
riferisce).
Le linee di richiamo non devono intersecarsi e devono essere più brevi
possibile. Qualora i numeri di posizioni siano inscritti in una circonferenza, le
linee di richiamo devono essere dirette verso il centro della stessa.

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NUMERI DI POSIZIONE (UNI ISO 6433)_2
Per rendere più distinguibili i numeri di posizione si può utilizzare un
carattere di maggiore altezza, la loro inscrizione in una circonferenza o
una combinazione dei due metodi.
Al fine di una migliore chiarezza e leggibilità del disegno i numeri di
posizione devono essere preferibilmente disposti secondo linee verticali
(colonne) e/o linee orizzontali (righe).

I numeri di posizione, relativi a gruppi di componenti possono essere


connessi da un'unica linea di richiamo.
I numeri di posizione relativi ad elementi identici, devono figurare una sola
volta, purché non sussista il pericolo di ambiguità.

La numerazione deve essere eseguita secondo un ordine determinato, in


funzione:
dell'ordine di montaggio;
dell'importanza delle parti componenti (sottoinsiemi, parti principali,
parti secondarie, ecc.);
di altri criteri logici.
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NUMERI DI POSIZIONE (UNI ISO 6433)_3

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NUMERI DI POSIZIONE (UNI ISO 6433)_4

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DISTINTA DEI COMPONENTI (UNI ISO 7573)_1

58
DISTINTA DEI COMPONENTI (UNI ISO 7573)_2

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DISPOSIZIONE DELLE QUOTE NEL DISEGNO
Esistono diverse tipologie di disposizione delle quote nel disegno
meccanico:

1. Disposizione in serie
2. Disposizione in parallelo
3. Disposizione in sequenza
4. Combinata
5. In coordinate

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DISPOSIZIONE IN SERIE
Nella quotatura in serie la prima linea di estensione della quota successiva
coincide con la seconda linea di estensione della quota precedente

Ogni quota è riferita


alla precedente con
conseguente
accumulo di errori.
Viene utilizzata
quando è importante
la dimensione di
ciascun elemento e
non l’accumularsi
degli errori.

Non quotata (quota ausiliaria). Se si quota il


valore va messo tra parentesi.
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DISPOSIZIONE IN PARALLELO
Nella quotatura in parallelo: tutte le quote hanno una stessa linea di
riferimento

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DISPOSIZIONE IN SEQUENZA
La quotatura in sequenza è alternativa grafica alla quotatura in parallelo

Tutte le quote sono riferite ad un


origine, designata col simbolo

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QUOTATURA COMBINATA
Nella quotatura combinata è possibile utilizzare più metodi di quotatura
per lo stesso disegno

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QUOTATURA IN COORDINATE_1
Definendo nel disegno un sistema di riferimento cartesiano XY è possibile
quotare il disegno, o alcune caratteristiche dello stesso, utilizzandone le
coordinate cartesiane con l’ausilio di una tabella o direttamente in
prossimità dell’elemento da quotare.

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QUOTATURA IN COORDINATE_2

La quotatura in
coordinate è
particolarmente indicata
per quotare elementi
caratterizzati da pattern
di fori (ad esempio
piastre)

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QUOTATURA IN COORDINATE_3
Per profili complessi (ad esempio camme) è possibile anche impiegare una
quotatura in coordinate polari. In questo caso l’angolo si considera positivo in
senso orario

f 0° 30° 60° 90° 120° 150° 180°


M 97.5 90 79.5 76 83 94 97.5

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QUOTATURA DI ELEMENTI NORMALIZZATI
Gli elementi normalizzati possono non essere quotati ma individuati mediante
la relativa designazione normalizzata o altro codice che ne sostituisce, a tutti
gli effetti, il disegno quotato.

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ERRORI DA EVITARE_1
Indicare sempre il diametro dei fori (o dei componenti cilindrici), quando
presenti. In nessun caso il diametro dei fori deve essere dedotto per somma o
differenza di altre quote.

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ERRORI DA EVITARE_2
La posizione di fori o parti cilindriche deve essere quotata sempre con
riferimento all’asse

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ERRORI DA EVITARE_3
Non devono essere indicate quote che siano il risultato di operazioni di
lavorazione

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ERRORI DA EVITARE_4
Le quote di dimensione determinano la dimensione degli elementi geometrici. Le
quote di posizione stabiliscono la posizione relativa degli elementi geometrici.
Occorre quindi prestare attenzione a come si collocano queste quote!

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