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Università degli Studi di Palermo

Dipartimento dell’Innovazione Industriale e Digitale


Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica, Meccanica
Corso di Disegno Assistito da Calcolatore

Corso di Disegno Assistito da Calcolatore

Prof. T. Ingrassia, Prof. V. Nigrelli


con la collaborazione dell’Ing. V. Ricotta

QUOTATURA

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NORME
I criteri e le regole per la quotatura dei disegni tecnici sono illustrati nella norma:

UNI ISO 129-1:2011


Disegni tecnici. Quotatura e indicazioni delle tolleranze. Parte 1:Principi
generali

Sostituisce: UNI 3973 – UNI 3974 – UNI 3975 – UNI 4820

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DEFINIZIONI E TERMINOLOGIA

Quota: è il valore numerico che definisce quantitativamente una


dimensione nel disegno. Essa deve esser espressa in una ben definita
unità di misura (per il disegno tecnico, in mm).

Quotatura: è l’insieme delle quote e di tutte le informazioni grafiche ed


alfanumeriche necessarie a definire quantitativamente gli elementi
geometrici e il loro posizionamento.

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IMPORTANZA DELLA QUOTATURA

Dal momento che il disegno viene eseguito in scala, sembrerebbe logico


rilevare direttamente le dimensioni dal disegno, anzichè scrivere le quote, ma
ciò non avviene perché comporta alcuni inconvenienti.

La quotatura è necessaria e obbligatoria per la:

 facilità e rapidità di lettura delle quote scritte rispetto al rilievo diretto;


 difficoltà di rilevare direttamente dal disegno dimensioni inferiori al
millimetro;
 possibile alterazione delle dimensioni nelle riproduzioni e nelle copie.

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ESIGENZE
Tutte le dimensioni o quote, così come qualsiasi altra informazione
necessaria per definire completamente un pezzo allo stato finito ed
assicurare l’attitudine all’impiego devono essere poste nel disegno tenendo
presenti le esigenze di:

 montaggio (quotatura funzionale);


 fabbricazione (quotatura tecnologica);
 verifica (quotatura di collaudo).

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QUOTATURA E PROGETTAZIONE
Il progettista nell’indicare le quote da riportare sul disegno deve:

 pensare che un componente meccanico non è mai da considerare a sé


stante ma facente parte di un meccanismo nel quale assolve una determinata
funzione ed è pertanto necessario individuare con molta attenzione le
QUOTE FUNZIONALI essenziali per il corretto funzionamento;

 conoscere la sequenza di operazioni necessarie per ottenere le forme


volute, partendo da un pezzo grezzo, in modo da definire le QUOTE
TECNOLOGICHE, che facilitano il lavoro di chi deve realizzare il pezzo,
fornendogli le indicazioni che più gli servono per impostare la lavorazione;

 individuare le QUOTE DI COLLAUDO, di ausilio nelle operazioni che


verificano la rispondenza tra misure reali e le dimensioni riportate sul
disegno.

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PRINCIPI GENERALI DI QUOTATURA

 Le quote di un disegno devono essere espresse nella stessa unità di


misura ( in genere mm)

 Ciascun elemento dell’oggetto deve essere quotato non più di una


volta

 Le quote devono essere disposte sulle viste che mostrano con


maggior chiarezza l’elemento da quotare

Quote relative ad uno stesso elemento vanno raggruppate

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ELEMENTI DI UNA QUOTA


 Linee di misura
 Linea di riferimento
 Frecce
 Quota

Linea di misura: ha lo scopo di individuare una dimensione dell’oggetto definita


dal valore della quota. Essa è limitata dalle linee di riferimento.
Linee di riferimento: collegano la linea di misura con la dimensione dell’oggetto
che si vuole misurare.

Le linee di misura e di riferimento devono essere eseguite con linea continua fine
(tipo 01.1) secondo la UNI EN ISO 128‐20.

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ELEMENTI DI UNA QUOTA


Linee di misura
Le linee di misura sono linee continue
fini e se individuano:
 dimensioni lineari sono parallele
alla dimensioni a cui sono riferite (a);
 dimensioni angolari (b) o archi (c)
vanno tracciate ad arco;
 una quota di un raggio, la linea di
misura deve passare per il centro (c).

Se l’oggetto è rappresentato con una


vista interrotta, la corrispondente linea
di misura non deve essere interrotta e la
quota è quella totale.

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ELEMENTI DI UNA QUOTA


Linee di misura
 Le linee di misura sono perpendicolari alle linee di riferimento (a).
 Le linee di misura non devono coincidere con assi, linee di contorno o linee di
riferimento (b).
 Evitare l’intersezione delle linee di misura con qualsiasi altra linea, se ciò non è
possibile, le linee di misura non vanno interrotte.

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ELEMENTI DI UNA QUOTA


Linee di misura

Le linee di misura vanno tracciate per quanto possibile all’esterno della figura e
devono essere distanziate adeguatamente ed uniformemente fra loro e dalle linee di
contorno (minimo 6 mm; normalmente 10 mm).

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ELEMENTI DI UNA QUOTA


Linee di misura

La linea di misura può essere non completa:

 nel caso di diametri in oggetti rappresentati in semisezione (1);


 se è rappresentata solo una parte di figure simmetriche (2);
 quando un riferimento della quota è fuori dal disegno (3)

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ELEMENTI DI UNA QUOTA


Linee di riferimento

 Le linee di riferimento sono ortogonali all’elemento da quotare (a).


 Si estendono, oltre la linea di misura, di circa 8 volte il loro spessore.
 E’ possibile utilizzare come linee di riferimento assi, linee di contorno o il loro
prolungamento, intersezioni fittizie individuate da linee di contorno (b).

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ELEMENTI DI UNA QUOTA


Linee di riferimento

 Per necessità di chiarezza, le linee di


riferimento possono essere oblique
all’elemento da misurare, ma parallele
tra loro.
 Nel caso di quote angolari, le linee di
riferimento sono le estensioni dei due
segmenti che formano l’angolo quotato.

 Le linee di riferimento possono essere


interrotte se questo non causa
ambiguità.

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ELEMENTI DI UNA QUOTA


Frecce
 Caratterizzano l’intersezione tra le linee di misura e le linee di riferimento;
 sono costituite da due tratti formanti un angolo compreso tra 105° e 90°;
 possono essere aperte o chiuse (piene o vuote);

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ELEMENTI DI UNA QUOTA


Frecce
 Sono tutte uguali nello stesso disegno.
 Sono poste all’interno delle linee di riferimento; se manca spazio, le frecce
possono essere poste all’esterno delle linee di riferimento, sul prolungamento della
linea di misura. Se diverse frecce sono adiacenti, si può sostituirle con dei punti
chiaramente indicati.

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ELEMENTI DI UNA QUOTA


Quota
 Il valore della quota dovrà essere indicato
nei disegni con un carattere la cui misura sia
completamente leggibile nel disegno originale
così come nelle sue riproduzioni.
 La scrittura utilizza preferibilmente
caratteri di tipo B (UNI EN ISO 3098).
 Le quote lineari sono espresse in millimetri,
le quote angolari in gradi sessagesimali.
 Nessuna linea deve attraversare o coprire il
valore della quota.
 Evitare, se possibile, di scrivere quote nelle
zone tratteggiate. Se non è possibile, allora
interrompere il tratteggio.

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CRITERI DI SCRITTURA
 La UNI 3973 prevedeva due criteri di scrittura (A e B).
 La ISO 129-1 ne prevede solo 1 (analogo al criterio A della UNI 3973).

 Il valore della quota deve essere posizionato parallelamente alla linea di misura,
in prossimità della sua mezzeria e leggermente al di sopra.
 I valori delle quote devono risultare leggibili dalla base o dal lato destro del
disegno (cioè, col foglio orizzontale o ruotato di 90° in senso orario).

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CRITERI DI SCRITTURA
 I valori della quota su dimensioni oblique o valori di dimensioni angolari vanno
indicati come negli schemi sottostanti.

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CRITERI DI SCRITTURA
 Altre varianti o criteri (es. criterio B della vecchia norma) non sono consentiti:

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QUOTE NEI DISEGNI IN SCALA


 Nei disegni in scala si indicano sempre le dimensioni dell'oggetto reale.
Questo evita errori nella interpretazione delle quote sul disegno, durante le fasi di
lavorazione del pezzo.

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POSIZIONI SPECIALI PER I VALORI DELLA QUOTA

Casi particolari di quotatura in


mancanza di spazio.

Quotatura tabellare: il componente ha una


topologia che non cambia al variare delle
dimensioni caratteristiche.

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CONVENZIONI PARTICOLARI DI QUOTATURA: SIMBOLI


Per alcune dimensioni si devono usare simboli grafici che identificano la forma
dell’elemento quotato. I simboli devono precedere il valore numerico e sono i
seguenti:
: diametro
: raggio

: quadro

: diametro sferico

: raggio sferico

: arco

: spessore

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CONVENZIONI PARTICOLARI DI QUOTATURA: SIMBOLI

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QUOTATURA: DIAMETRI
La normativa corrente richiede di usare sempre il simbolo Ø davanti al valore
della quota.

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QUOTATURA: DIAMETRI
 Di una circonferenza si quota sempre il diametro e non il raggio.
 Le linee di misura devono essere portate fuori dal contorno del pezzo,
parallelamente ad uno degli assi principali; oppure possono passare per il
centro, formando angoli preferibilmente di 30° e 45° (al massimo 2 linee di
misura).

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QUOTATURA: RAGGI
 Raggi: il simbolo R precede sempre il valore della quota.
 La linea di misura ha sempre direzione radiale e si usa una sola freccia
terminale, posta all'interno (cioè, dal lato del centro di curvatura).

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QUOTATURA: RAGGI
In mancanza di spazio, la freccia può essere posta all'esterno, ma la linea di
misura va prolungata oltre la freccia, verso il centro di curvatura.

Quando il centro di curvatura di un raggio è


lontano o fuori dal disegno, la linea di
misura può essere interrotta o spezzata
perpendicolarmente.

La linea di misura deve però essere sempre


diretta verso il centro effettivo.

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QUOTATURA: SFERE, ARCHI, CORDE, ANGOLI


Sfera: il valore della quota è preceduta dai simboli SØ (quota del diametro della
sfera) e SR (quota del raggio della sfera).

La quotatura di un arco, corda e angolo è eseguita come nei seguenti esempi:

arco corda angolo

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QUOTATURA: ARCHI
In caso di ambiguità, si introduce una linea di richiamo per connettere la linea
di misura con l’arco soggetto a quotatura.

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QUOTATURA: SMUSSI
 Smusso: è un tratto conico terminale in un
pezzo cilindrico, usato per eliminare lo spigolo
vivo e per facilitare l'accoppiamento con un
foro.
 Si quotano:
‐ la lunghezza assiale dello smusso
‐ il semiangolo al vertice

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QUOTATURA: SMUSSI
Gli smussi non si quotano mai "in serie" con altre quote, perché sono ottenuti
indipendentemente alla fine della lavorazione del pezzo.

Lo smusso non si quota "in serie"


con la lunghezza del pezzo.

Lo smusso si quota in direzione


assiale, non radiale.

Si quota lo smusso, non il


diametro della faccia terminale.

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QUOTATURA: QUADRI
Quotatura di terminali a facce piane (quadri).

Quando la vista non chiarisce la forma del


terminale quadrato, si deve usare il
simbolo □.

Quando il disegno chiarisce la forma del


terminale quadrato, il simbolo □ non è
necessario.

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QUOTATURA DI ENTITA’ EQUISPAZIATE E/O RIPETUTE


La posizione delle entità equispaziate
si indica così:
n° ripetizioni x passo (=dim. totale).

Se il passo e il numero di ripetizioni


hanno valori simili, si quota
separatamente anche il passo
(soluzione da preferire sempre).

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QUOTATURA DI ENTITA’ EQUISPAZIATE E/O RIPETUTE


8x 10

Fori ripetuti: si indica la Con fori di tipo diverso che si ripetono, si


quota di 1 foro ed il n. totale possono utilizzare delle lettere di richiamo.
di fori.

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QUOTATURA DI PARTI SIMMETRICHE

Nel caso di oggetti di grandi


Nelle viste e nelle sezioni disegnate dimensioni, simmetrici rispetto ad un
solamente fino ad un asse di asse perpendicolare alle linee di
simmetria, le linee di misura devono misura, le linee di misura stesse
superare di poco l’asse. possono essere disposte come nella
figura sopra.

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QUOTATURA DI DIMENSIONI NON IN SCALA


Le quote delle parti che non sono disegnate in scala devono essere sottolineate.

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ELEMENTI CON CARATTERISTICHE SPECIFICHE


Una porzione di superficie con una prescrizione particolare è evidenziata da una
linea mista grossa adiacente alla superficie e parallela ad essa alla minima distanza
necessaria alla chiarezza di interpretazione.
La posizione e l'estensione della parte di superficie interessata devono essere definite
indicando le quote corrispondenti.

Quando la superficie appartiene ad


un solido di rivoluzione l'indicazione
va eseguita in corrispondenza di una
sola generatrice.

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DISEGNI DI INSIEME
Nel caso di quotature di disegni di insieme le quote devono essere raggruppate,
per quanto possibile, in modo da facilitare la relativa lettura; per esempio: le
linee di misura delle parti interne distinte da quelle esterne.

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CURVATURA DI PROFILI
I profili possono essere individuati mediante:
 Centri e raggi di curvatura.
Quando il centro dell'arco è situato fuori dal limite di una rappresentazione, le
linee di misura dei raggi possono essere spezzate o interrotte, secondo che
debbano o no indicare la posizione del centro.

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CURVATURA DI PROFILI
 Coordinate.
In questo caso la quotatura viene eseguita mediante l'indicazione delle
coordinate di un determinato numero di punti.

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QUOTATURA: CONICITA’
E’ il rapporto tra la differenza dei diametri di due sezioni di un cono e la
distanza tra le sezioni stesse.

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QUOTATURA: CONICITA’

D
d

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QUOTATURA: CONICITA’
Tre modi diversi per quotare la conicità:

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QUOTATURA: INCLINAZIONE

1:20
5:100 5%

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QUOTATURA: INCLINAZIONE

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QUOTATURA DI ELEMENTI NORMALIZZATI


Gli elementi contemplati dalla normativa e definiti geometricamente in specifiche tabelle
(viti, dadi, rosette) possono non essere quotati, ma devono in ogni caso essere richiamati
con la specifica designazione normalizzata (ad es. Dado UNI 5448 ‐AM8).

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SISTEMI DI QUOTATURA

La norma UNI EN ISO 129‐1 prevede i seguenti sistemi di quotatura:

 quotatura in serie (o in catena)

 quotatura in parallelo

 quotatura con quote sovrapposte (o progressiva)

 quotatura combinata

 quotatura in coordinate

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SISTEMI DI QUOTATURA
Quotatura in serie
 Ogni elemento del pezzo è quotato rispetto
all’elemento vicino. Non si stabilisce alcun
elemento di riferimento.
 Si forma una serie di quote parziali senza
alcun piano o punto di riferimento
privilegiato.
 Possibile accumulo degli errori costruttivi.
 Va bene quando hanno importanza le
singole lunghezze successive tra elementi
vicini e l’accumulo di errori non minaccia la
funzionalità del pezzo.
 La quota totale diventa ausiliaria ma per
comodità va lasciata perché fornisce
immediatamente l’ingombro del pezzo.

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SISTEMI DI QUOTATURA
Quotatura in parallelo
Tutte le quote, lungo una stessa
direzione, sono riferite ad
un’origine comune fissata su un
punto o piano significativo per il
pezzo.

 Si usa quando hanno


importanza le distanze dei vari
elementi dall’unico riferimento
scelto.

 Evita l’accumulo di errori


costruttivi. Permette di stabilire
tolleranze indipendenti.

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SISTEMI DI QUOTATURA
Quotatura con quote sovrapposte (o progressiva)
 È una semplificazione del sistema di
quotatura in parallelo.
 Usa un’unica linea di misura.
 L’elemento origine assume quota 0 (zero).
 Usata quando c’è mancanza di spazio o
per definire forme geometriche complesse.

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SISTEMI DI QUOTATURA
Quotatura combinata
 È il sistema di quotatura più usato.
 Alcune quote risultano disposte in parallelo ed alcune in serie, o anche con
quote sovrapposte.
 Si usa quando è necessario utilizzare più elementi di riferimento.

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SISTEMI DI QUOTATURA
Quotatura in coordinate
 Coordinate cartesiane

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SISTEMI DI QUOTATURA
Quotatura in coordinate
 Coordinate polari

Coordinate polari con rullo di misura

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QUOTATURA FUNZIONALE
Attribuisce maggiore o minore importanza ai diversi elementi dell’oggetto
in relazione alla loro funzionalità, cioè allo scopo per cui sono stati
progettati:

 È necessario conoscere come il pezzo lavora e come viene montato e


utilizzato ed è anche abbinata alla designazione delle tolleranze.

 Questo tipo di quotatura distingue le quote a seconda della loro


funzionalità in:

- Quote funzionali
- Quote non funzionali
- Quote ausiliarie

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QUOTATURA FUNZIONALE
 Quota funzionale (F): è una quota essenziale alla funzione di un oggetto (es.
distanza tra fori, diametro di perno e foro corrispondente, conicità, …).
Le quote funzionali devono essere scelte nel modo più significativo per
esprimere la funzione dell'oggetto.

 Quota non funzionale (NF): è una quota non essenziale alla funzionalità di
un oggetto, ma necessaria per definirne completamente le dimensioni.
Le quote non funzionali devono essere scelte nel modo più significativo in
relazione al loro scopo (per esempio: lavorazione e collaudo).

 Quota ausiliaria (Aux): è una quota sovrabbondante, indicata solo a titolo


informativo (fra parentesi).

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QUOTATURA FUNZIONALE: ESEMPI


Perno filettato
Funzione = fissaggio rigido alla parete di un attrezzatura o di una macchina

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QUOTATURA FUNZIONALE: ESEMPI


Accoppiamento di
blocchetto (1) su base
(2) tramite viti (3)

 I fori nel blocchetto (2) devono consentire il passaggio delle viti diametro foro è quota
funzionale F.
 L’interasse (F’) tra i fori passanti in (1) dovrà avere lo stesso valore F’ anche in (2).
 La larghezza (F’’) in (2) dovrà consentire l’inserimento del particolare (1) e di
conseguenza sarà maggiore della corrispondente quota F’’ del particolare (1).
 Le larghezze F’’ dovranno essere divise in parti uguali dall’asse di simmetria comune ai
due fori.

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QUOTATURA FUNZIONALE
Quote ausiliarie
Le quote ausiliarie vanno indicate fra parentesi e non riportano mai tolleranze.

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QUOTATURA TECNOLOGICA
 Ha lo scopo di mettere in evidenza le quote che sono strettamente legate al
procedimento di produzione.
 Dipende quindi dal particolare ciclo di lavorazione adottato per produrre un
componente.
 È pensata in modo che gli operatori delle macchine utensili trovino direttamente nel
disegno le quote necessarie per le lavorazioni, senza doverle ricavare con calcoli.
 La quotatura funzionale e la quotatura di fabbricazione possono coincidere o meno. Si
danno quindi i seguenti casi:
Quotatura funzionale e di fabbricazione non
Quotatura funzionale e di fabbricazione coincidono
coincidono Occorre ricavare le quote di fabbricazione
Non vi sono problemi per la determinazione indirettamente dalle quote funzionali (trasferimento
delle quote di fabbricazione. Si utilizzano di quote). L’obiettivo è quello di studiare una
direttamente le quote funzionali. quotatura che conservi la funzionalità del pezzo e
che rappresenti una soluzione economicamente
valida. In pratica le quote funzionali originarie
vengono sostituite da nuove quote con tolleranze
proprie. Il trasferimento non è sempre possibile: in
alcuni casi è necessario modificare le quote
funzionali o le loro tolleranze.

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Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica, Meccanica
Corso di Disegno Assistito da Calcolatore

COMUNI ERRORI DI QUOTATURA

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