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SEMISEZIONI

E SEZIONI PARZIALI - TEORIA 21/10/15



• La semisezione o il semitaglio sono due particolari tipi di taglio che vengono utilizzati quando
l’oggetto rappresentato è simmetrico. Esso, diviso dall’asse di simmetria, è rappresentato metà in
proiezione e metà in sezione (o taglio) e piano di taglio deve essere indicato.




• Il taglio (o sezione) parziale è utilizzato in alternativa al semitaglio (o semisezione) quando
necessitiamo di mostrare la sezione di una parte ben precisa. Il piano di taglio non deve essere
indicato! La rappresentazione comunque non è ambigua, anzi è chiaro che si tratti di una sezione.






Non c’è il piano di taglio, ma è intuibile che sia un taglio: non è ambiguo. (slide2) I tagli parziali possono
essere rappresentati con una linea irregolare (talvolta quelli irregolari sono più comodi perché fanno in
modo di osservare il diametro dei fori in modo diretto e univoco), oppure regolare (seguendo l’asse di
simmetria per esempio).
La linea Z (usate anche nelle interruzioni) equivale alla linea irregolare.






Nella figura sotto il taglio totale è raffigurato a sinistra, taglio parziale a linea irregolare (fori) a destra. La
spina in basso mostra il taglio parziale a destra, il quale, oltre a essere più elegante, permette di mettere
le quote. Infatti non è possibile mettere le quote sugli spigoli nascosti.




Oltre ai semitagli (o semisezioni) e ai tagli (o sezioni) parziali, vi sono molteplici convenzioni per esprimere
più chiarezza nella rappresentazione di una componente:


• La sezione in loco è una sezione per mostrare localmente (si usa generalmente per i profilati, cioè
solidi con un profilo regolare come le travi) e si ribalta di 90° la sezione. Gli spigoli che c’erano
rimangono, anche quelli nascosti. Gli spigoli sono in linea fine e si disegna anche l’asse di rotazione.
La figura mostrata è una biella (due cerniere cilindriche a piani simmetrici). L’asse si fa coincidere
con il piano di taglio.

• La sezione in vicinanza è analoga a quella in loco: ribalta di 90°. Il contorno però è in linea spessa,
c’è la campitura ma non si rappresentano gli spigoli dietro alla sezione. La sezione si porta fuori
dalla vista, ma rimane sull’asse e l’asse deve essere ben raffigurato.



• Sezioni successive (si possono anche omettere le frecce) le sezioni sono in corrispondenza del piano
di taglio, come la sezione in vicinanza.


A volte si può omettere la rappresentazione della campitura: per esempio nelle viti, dadi, bulloni, chiodi. Se
ci passa un piano di taglio essi non vengono sezionati. Quando la campitura è sopra i chiodi, significa che i
chiodi sono dietro al taglio. Anche le nervature non si campiscono.
Se il taglio attraversa la parete sottile in modo longitudinale, la parte di piccolo spessore non viene campita.
Viceversa se il taglio attraversa il solido in modo perpendicolare, allora serve la campitura. Dunque per
evidenziare il confine tra la zona sottile e quella di maggior spessore si disegna uno spigolo, che in realtà
non esiste.



Non si sezionano le razze (quelle del cerchione in lega della macchina, oppure quelle del volante).
Non si sezionano le linguette e le chiavette, cioè elementi meccanici che servono a trasmettere il moto
dall’albero al mozzo; i corpi volventi e cuscinetti; rondelle; maniglie; impugnature; rulli; rullini.
E infine gli alberi (organo di trasmissione del moto) e i perni (il perno vincola un elemento meccanico
affinché gli ruoti intorno) tagliati longitudinalmente.









La campitura si rappresenta a linea leggera, inclinata di 45° rispetto agli assi principali dell’oggetto che sto
disegnando. Se ho diversi materiali cambio la campitura. Se non ho diversi materiali cambio passo e
inclinazione. Se la sezione è di grande dimensione la campitura la faccio parzialmente lungo il bordo.

PARTICOLARITA’ DI RAPPRESENTAZIONE:
Gli assi generalmente si indicano sui fori (cilindrici, asolati) ma non sui raccordi (per esempio). Sulle asole gli
assi sono tre: uno longitudinale e due trasversali.











Se sono presenti sulla stessa circonferenza più fori, si vanno a rappresentare gli assi radiali intersecati alla
circonferenza su cui giacciono.



VISTE AUSILIARIE:
E’ una vista supplementare che serve per far vedere la vere dimensioni di un solido, per esempio di un foro,
il quale altrimenti sarebbe un ellisse.



Un altro metodo per sopperire al problema delle grandezze (non raffigurate in grandezza reale) si procede
al ribaltamento. Si disegna la prima parte, poi la parte ribaltata e successivamente si mettono insieme.




RACCORDI E TANGENZE;
Il tratto di superficie cilindrica che unisce due superfici incidenti, tale che non c’è più lo spigolo, si chiama
raccordo. Quando la superficie è inclinata non la considero profilo, mentre se la superficie è verticale la
considero come profilo, quindi la rappresento. Comunque non è uno spigolo, è un profilo!




Gli spigoli che sembra che finiscono nel niente sono i raccordi di una parte inclinata. Come artificio per
raffigurarli si mette un baffetto.

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