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Tolleranze geometriche

Ottobre 2018

A cura di Massimo Reboldi


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Generalità
Per garantire la funzionalità di un oggetto e la sua corretta messa in opera, non basta
però osservarne le misure. Infatti, potrebbe essere corretto da un punto di vista
dimensionale in quanto rientra nei limite massimo e minimo imposto, ma non avere la
geometria desiderata.
Per esempio, un cilindro potrebbe avere un diametro compreso tra i valori richiamati a
progetto, ma essere di geometria ovale, pertanto non rispondere ad esigenze
progettuali che invece lo vorrebbero a base con forma circolare.

Oppure una piastra, che mantiene il suo spessore entro i campi di tolleranza
dimensionale richiesti, ma che lungo la sua lunghezza presenta irregolarità sotto il punto
di vista della planarità, condizione richiesta dal progettista.

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Generalità
• Le tolleranze geometriche indicano i particolari che devono essere controllati

e misurati, assicurando il rispetto delle specifiche progettuali e consentendo 

al costruttore di scegliere le procedure di fabbricazione più adatte

• Ogni tolleranza implica, tuttavia, un controllo e un aggravio di costi.

• Pertanto anche le tolleranze geometriche devono essere prescritte solo nei casi in cui

siano indispensabili

0.02 A

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Generalità
• Le tolleranze geometriche devono contenere:
il simbolo della tolleranza
il valore totale della tolleranza
le lettere che individuano gli elementi di riferimento

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Il riquadro viene unito all’elemento oggetto di tolleranza con una linea di 

richiamo terminante con una freccia

sul contorno dell’elemento o su una linea di prolungamento del



contorno, ma chiaramente staccata dalla linea di misura
quando la tolleranza si applica ad una linea o a una superficie

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Il riquadro viene unito all’elemento oggetto di tolleranza con una linea di 

richiamo terminante con una freccia

sul prolungamento della linea di misura


quando la tolleranza si applica all’asse o al piano mediano della parte quotata

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Il riquadro viene unito all’elemento oggetto di tolleranza con una linea di 

richiamo terminante con una freccia

quando la tolleranza si applica all’asse o al piano mediano di TUTTI 



sull’asse
gli elementi che hanno in comune quell’asse o quel piano mediano

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L’ampiezza della zona di tolleranza è nella direzione indicata dalla freccia che

unisce il riquadro dell’elemento affetto da tolleranza, salvo il caso in cui il valore

della tolleranza è preceduta dal segno Φ identificativo di diametro

L’asse con tolleranza deve essere



compreso tra due rette distanti 0.1 mm,

parallele all’asse di riferimento A

e poste nel piano verticale

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Elementi di riferimento

Per identificare l’elemento di riferimento si unisce una lettera maiuscola,



iscritta in un riquadro, ad un triangolo nero o bianco posto sull’elemento

di riferimento

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Il triangolo, con la lettera di identificazione, è situato:

sulla linea di contorno dell’elemento o sul suo prolungamento

quando l’elemento di riferimento è la linea o la superficie stessa

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Il triangolo, con la lettera di identificazione, è situato:

sul prolungamento della linea di misura

quando l’elemento di riferimento è l’asse o il piano di simmetria

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Il triangolo, con la lettera di identificazione, è situato:

sull’asse o sul piano mediano

quando l’elemento di riferimento è


• l’asse o il piano mediano di un elemento singolo
• l’asse o il piano comune a due elementi

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Principio di Indipendenza
Le tolleranza geometriche si applicano indipendentemente dalle dimensioni

locali reali degli elementi singoli

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L’interdipendenza tra la tolleranza geometrica e le dimensioni del pezzo

possono essere introdotte da:
• esigenza di inviluppo
• applicazione della condizione del massimo materiale

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Applicazione delle tolleranze geometriche

Tolleranza di circolarità

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Applicazione delle tolleranze geometriche

Tolleranza di cilindricità

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Applicazione delle tolleranze geometriche

Tolleranza di orientamento: parallelismo

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Applicazione delle tolleranze geometriche

Tolleranza di orientamento: perpendicolarità

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Applicazione delle tolleranze geometriche

Tolleranza di posizione: concentricità

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Tolleranza di concentricità (precisazione)

La concentricità rappresenta la condizione in cui i punti medi di tutti gli elementi



diametralmente opposti di una figura di rivoluzione si trovano sull’asse o sul punto

centrale dell’elemento di riferimento

L’indicazione di questo tipo di errore è utile in tutte quelle applicazioni in cui è importante

il bilanciamento di un organo rotante e soprattutto quando l’eventuale errore di forma può

non essere importante per la funzionalità dell’elemento

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Applicazione delle tolleranze geometriche

Tolleranza di oscillazione

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Applicazione delle tolleranze geometriche

Tolleranza di oscillazione

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Massimo e Minimo Materiale
In un accoppiamento con gioco ALBERO-FORO si dice:
• CONDIZIONE MASSIMO MATERIALE (MMC Maximun Material Condition): condizione in cui il
foro è il più piccolo possibile e l’albero il più grande possibile - GIOCO MINIMO

• CONDIZIONE MINIMO MATERIALE (LMC Least Material Condition): condizione in cui il foro è il
più grande possibile e l’albero il più piccolo possibile . GIOCO MASSIMO

E’ evidente che il contemporaneo rispetto delle


• tolleranze dimensionali
• tolleranza geometriche
risulta molto più complesso nella condizione di MASSIMO MATERIALE MMC, in quanto non
posso più sfruttare i margini previsti da tolleranze dimensionali.

In questo caso le norme UNI consentono un BONUS: ampliare il campo delle tolleranze
(geometriche o dimensionali a seconda del caso) pari alla differenza tra la dimensione di
massimo (minimo) materiale e la dimensione effettiva

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Massimo e Minimo Materiale
▪ D perno: 16.00 - 15.98
▪ Asse perno perpendicolare al piano A entro un campo di D0.04mm
▪ MMC: D16.00+0.04=16.04mm ma la dimensione reale potrebbe essere D15.98mm!!!

La normativa ci dice che possiamo aumentare il campo di tolleranza della differenza tra la
dimensione reale e quella di MMC (16.00mm). In questo caso il bonus è di 0.02mm

▪ infatti se mi trovassi con pezzo D15.98mm, sarebbe accettato asse con tolleranza di
perpendicolarità pari alla con dizione di MMC, cioè quando il Diametro del perno è pari a
16.00mm e quindi un Dmax pari a 16.04. La condizione di MMC mi consente di arrivare
comunque a D16.04mm pur avendo un D15.98mm. In questo caso la tolleranza geometrica
sarà di 0.06mm, superiore a 0.04mm, ma consentita

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Esigenza di inviluppo
L’esigenza di inviluppo può essere applicata ad un elemento isolato, sia esso un cilindro, sia
esso un elemento definito attraverso due superfici piane parallele ed implica che non deve
essere superato l’inviluppo di forma perfetta nella dimensione corrispondente alla condizione
di massimo materiale.

a)  indicazione a disegno 


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Esigenza di inviluppo
b)  esigenza funzionale

1. la superficie dell’elemento cilindrico non deve superare l’inviluppo di forma perfetta alla
dimensione di φ 150, corrispondente alla condizione di massimo materiale;

2. nessuna dimensione locale reale deve essere minore di φ 149.96 


Questo implica che il pezzo reale deve rispettare le seguenti esigenze:



1. ciascun diametro locale reale deve restare nella tolleranza dimensionale di 0.04 e può
quindi variare tra φ 150 e φ 149.96
2. tutto l’albero deve restare nel limite dell’inviluppo cilindrico di forma perfetta di φ 150

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Approfondimento: Coassialità

La tolleranza di coassialità controlla l’errore di posizione di elementi


geometrici che hanno lo stesso asse di simmetria
L’indicazione dell’errore di coassialità può essere effettuato con:

• tolleranze di concentricità

quando un errore di circolarità o di cilindricità non ha influenza sulla
funzionalità dell’elemento (bilanciamento di un organo rotante)

• tolleranze di oscillazione circolare totale



quando occorre tenere sotto controllo l’effetto combinato degli
errori di forma (circolarità, cilindricità, rettilineità ….)

• tolleranza di posizione

quando si ha solo l’esigenza di assicurare l’intercambiabilità di pezzi
non rotanti

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Tolleranza di posizione

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Tolleranza di posizione

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Bibliografia

Alex Krulikowski Fundamental of geometric dimensioning and tolerancing Delmar


Chirone Tornincasa Disegno tecnico industriale Il Capitello
Straneo Consorti Disegno, progettazione e organizzazione industriale 2 Principato
AA. VV. M1 Norme per il disegno tecnico UNI
ITIS OMAR - Tolleranze Geometriche

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