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Architettura
Università degli Studi di Palermo
96 pag.
PIANI URBANISTICI
TERMINE TERRITORIO: si intende un’unità geograficamente riconoscibile o amministrativamente delimitata
risultato di un insieme di eventi naturali ed umani assai complessi.
LEGGE URBANISTICA FONDAMENTALE n. 1150/1942 e successive modificazioni e integrazioni: introduce la
pianificazione a vari livelli.
- Livello territoriale_ambito sovracomunale
- Livello generale_ambito comunale e intercomunale
- Livello attuativo_ambito infracomunale
Analizziamo i vari livelli operativi:
1.PIANO DI INQUADRAMENTO O PIANI QUADRO (livello territoriale): elaborato che tende a fissare obiettivi
e linee programmatiche senza imporre obblighi precisi. È un programma economico –urbanistico di
sviluppo a vasta
scala che riguarda la mobilità, le destinazioni d’uso, i criteri di dimensionamento proporzionamento e
normazione dei piani a livello inferiore, direttive di politica urbanistica per la corretta gestione del territorio.
Si realizzano attraverso programmi organici di intervento e attraverso piani di livello inferiore ai quali
delegano l’imposizione di vincoli. Hanno durata illimitata e sono divisi in:
- Piano territoriale di coordinamento regionale
- Piano territoriale di coordinamento provinciale
- Piano territoriale paesistico
- Piano di comunità montane
- Piano di area di sviluppo industriale
- Piano territoriale di area metropolitana
2.PIANO GENERALE (livello generale): fissa le modalità vincolanti di uso del suolo sulla base di indirizzi
provenienti anche da
strumentazioni di livello superiore. Si tratta solitamente di uno strumento di area media (livello comunale o
intercomunale) che fissa vincoli più o meno rigidi sull’uso delle aree sulla base di elaborati grafici e norme
tecniche molto precise.
3.PIANO ESECUTIVO (livello attuativo): strumento di attuazione di un piano generale, ne esistono vari tipi e
stabiliscono dettagliatamente gli obblighi formali funzionali e normativi per l’uso delle aree.
PIANI QUADRO
Elaborato urbanistico che fissa obiettivi e linee programmatiche per l’assetto del territorio senza imporre
obblighi precisi. Hanno durata illimitata e sono così suddivisi:
1 - PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO REGIONALE PTR
2 - PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE
3 - PIANO TERRITORIALE PAESISTICO
4 – PIANO DI COMUNITA’ MONTANE
5 – PIANO DI AREA DI SVILUPPO INDUSTRIALE
6 – PIANO TERRITORIALE DI AREA METROPOLITANA
1 - PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO REGIONALE (PTR) Ha lo scopo di definire gli indirizzi per la
2 - PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (piano quadro): stabilisce gli indirizzi per lo
sviluppo economico e sociale della provincia e nel rispetto del PTR. Provvede con riferimento esclusivo alla
tutela degli interessi provinciali a:
- individuare zone e beni di interesse provinciale
- disciplinare la difesa del suolo, degli ambienti fisici storici e monumentali e le modalità relative di
intervento
- recepire direttive, prescrizioni e vincoli dei piani di settore di livello regionale per la parte di competenza
- fornire direttive per la redazione coordinata dei piani territoriali di settore di livello regionale per la parte
di competenza
- indicare criteri e indirizzi ai quali i comuni devono attenersi nel valutare i fabbisogni e nel determinare le
quantità e le qualità degli insediamenti residenziali, produttivi e terziari
- indicare sistemi di servizi infrastrutture parchi e le opere pubbliche provinciali
- determinare prescrizioni e vincoli automaticamente prevalenti nei confronti dei piani territoriali di settore
di livello provinciale e inferiore
- definire fasce e zone di tutela relative a fiumi, coste, laghi
- individua zone a prevalente destinazione agricola forestale ed agricoltura specializzata
5 - PIANO DI AREA DI SVILUPPO INDUSTRIALE (PASI) LG. 634/57 e dPR 218/78. Disciplina la formazione
delle
aree e dei nuclei di sviluppo industriale in ambito da definire di volta in volta. Con il dPR 616/77 passa da
competenza dello Stato alle REGIONI.
6 - PIANO TERRITORIALE DI AREA METROPOLITANA (PTAM) la lg. 142/90 sulle autonomie locali viene
introduce la “CITTÀ METROPOLITANA” ente territoriale sovracomunale che attraverso il PTAM orienta e
coordina l’assetto territoriale sovracomunale relativamente alle problematiche proprie della metropoli.
Con la LEGGE 56/2014 RIFORMA DELLE PROVINCE E DELLE CITTÀ METROPOLITANE, si modifica la struttura
degli enti locali. La città metropolitana acquisisce le funzioni della Provincia e attua il decentramento,
salvaguardando l’identità delle collettività locali. Alle città metropolitane compete la pianificazione
territoriale dell’intera area con poteri decisionali da esercitare in concerto con i comuni sulla tutela,
l’assetto e la trasformazione del territorio.
Contenuti:
- individuare zone da sottoporre a particolare disciplina recependone vincoli da leggi statali e stabilendo
norme speciali
- recepire direttive e prescrizioni di Piani settoriali regionali
- fornire direttive per redigere i PT settoriali metropolitani e i piani urbanistici comunali
- indicare criteri e indirizzi a cui i comuni devono attenersi nel valutare fabbisogni e determinare quantità
degli insediamenti residenziali produttivi e terziari
- indicare servizi, infrastrutture, parchi e opere pubbliche provinciali
- determinare prescrizioni e vincoli prevalenti nei confronti dei piani settoriali e comunali
PROGRAMMA DI FABBRICAZIONE (PF): è uno strumento urbanistico generale semplificato per piccoli
comuni allegato al regolamento edilizio. Contiene l’azzonamento del territorio e la definizione delle
tipologie edilizie. Non è praticamente più utilizzato.
PIANO PARTICOLAREGGIATO
È lo strumento più importante dal punto di vista attuativo perché concretizza le previsioni del PRG
specificandone e integrandone le prescrizioni. È di iniziativa pubblica
(comune) con obbligo successivo di attuazione dei privati (consorzio).
Si attua attraverso la formazione di comparti edificatori, formati dai Comuni o dai proprietari riuniti in
consorzio. I comparti edificatori sono un istituto volto all’attuazione del PP mediante la suddivisione dei
terreni in unità fabbricabili da trasformare secondo speciali prescrizioni.
PIANO DI LOTTIZZAZIONE
È il più importante strumento attuativo di iniziativa privata. Si attua, dopo l’approvazione, attraverso un
contratto chiamato CONVENZIONE (legge 765/1967 e successive modificazioni) stipulato tra un privato e un
ente pubblico (di solito comune).
Contenuti uguali al P.P., ma:
- mancano elenchi proprietà da espropriare perché non si espropria nulla
- manca previsione spesa perché alla collettività non interessa quanto spende il privato
Caratteristiche:
- attuazione delle previsioni del PRG
- regolamentazione dell’attività edificatoria sull’area interessata da parte dei privati
- realizzazione di opere di urbanizzazione in anticipo rispetto agli interventi
VALIDITA’: 10 anni
SCHEMA DI CONVENZIONE TRA COMUNE E LOTTIZZANTE. È un contratto stipulato tra un privato e un ente
pubblico mediante il quale ciascuna parte si obbliga a reciproci impegni, in relaziona all’uso dell’area, alla
destinazione d’uso o all’utilizzazione di un edificio, alla predisposizione ed all’uso di opere di
urbanizzazione,
all’istituzione di servitù etc. LE CONVENZIONI sono previste per attuar i seguenti PIANI ESECUTIVI (dopo
approvazione): PIANI DI LOTTIZZAZIONE RESIDENZIALE, PIANI DI ZONA, PIANI DI RECUPERO DEL
PATRIMONIO
EDILIZIO, EDILIZIA CONVENZIONATA.
Contiene:
1. impegno lottizzante di realizzare gli interventi entro 10 anni
2. garanzia finanziaria lottizzante
3. impegno lottizzante di sollevare la collettività dagli oneri connessi alle opere di lottizzazione
4. impegno lottizzante a cedere gratuitamente aree per servizi primari e secondari
Elaborati
- inquadramento aree nel PRG
- elaborati grafici con zonizzazione, planimetria, profili regolatori, elenchi catastali proprietà da espropriare,
sezioni stradali, parchi, rete di servizi
- NTA
- relazione illustrativa con criteri di spese
Procedura di approvazione
- autorizzazione del Comune
- adozione del Comune
- pubblicazione per 10 gg
- osservazioni per 20 gg
- approvazione comunale con deliberazione consigliare relativa alle controdeduzioni, alle opposizioni e
osservazioni
Procedura per l’attuazione
- esproprio delle aree
- opere urbanizzazione del comune
- suddivisione in singoli lotti
- cessazione (max. 50% al diritto di proprietà, min. 50% al diritto di superficie)
I PROGRAMMI COMPLESSI
A partire dagli anni 80’ vaste porzioni del territorio, interessate da insediamenti di vario genere perdono la
loro funzione e restano inutilizzate e abbondonate al degrado. Gli interventi di riqualificazione di queste
aree non sono remunerativi e il cambio di destinazione d’uso obbliga a variazioni del PRG lunghe e
complesse. Il PRG nato dalle esigenze di ricostruzione del dopoguerra era basato sulla volontà di un
ordinato sviluppo del
PIANO CITTA’
L. n. 134\2012 dal ministero delle infrastrutture. si attua in due fasi sigla del contratto di valorizzazione e il
contratto con l’impegno di spesa che è stato normato da convenzione.
PIANI DI SETTORE
- PIANO URBANO DEL TRAFFICO: insieme coordinato di interventi per migliorare la circolazione stradale
nell’area urbana, per maggior sicurezza stradale e per riduzione dell’inquinamento.
INTERVENTI EDILIZI L. 457/1978 “norme per l’edilizia residenziale”: introduce il piano di recupero per
incoraggiare il ripristino del patrimonio edilizio esistente. Definisce quindi le categorie di intervento,
disciplinate dai titoli abilitativi (che vedremo essere diversi prima e dopo l’entrata in vigore del Testo Unico
dell’Edilizia).
Le categorie di intervento sono:
- MANUTENZIONE ORDINARIA: riparazione, rinnovamento, sostituzione di finiture degli edifici,
integrare/mantenere in efficienza impianti tecnologici esistenti;
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA: opere e modifiche necessarie a rinnovare e sostituire parti
anche strutturali, integrare o realizzare servizi igienico-sanitari e tecnologici (no cambio volume e
destinazione d’uso), frazionamento o accorpamento unità immobiliari;
- RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO: consolidamento, ripristino e rinnovo degli elementi
costitutivi dell’edificio, inserimento elementi accessori e impianti, eliminazione elementi estranei
all’organismo edilizio;
- RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA: insieme sistematico di interventi che portano ad un organismo in
tutto o in parte diverso dal precedente;
- NUOVA COSTRUZIONE: costruzione manufatti edilizi fuori terra o interrati, opere di urbanizzazione
primaria e secondaria realizzata da soggetti diversi dal Comune, torri e tralicci per impianti radio-
ricetrasmittenti, installazione manufatti leggeri;
- RISTRUTTURAZIONE URBANISTICA: sostituzione di esistente tessuto urbanistico-edilizio con altro
diverso.
SCIA ONEROSA
Per interventi di ristrutturazione che portino ad un organismo in tutto o in parte diverso dal precedente,
nuova costruzione o ristrutturazione urbanistica disciplinati da piani attuativi, nuova costruzione in
esecuzione di piani urbanistici con precise indicazioni plano-volumetriche.
Iter (almeno 30 gg prima dell’effettivo inizio dei lavori):
- Relazione osservante la conformità dell’intervento con gli strumenti urb vigenti
- Elaborati progettuali
- Attestazioni/asseverazioni/certificazioni relative alla sussistenza dei requisiti e presupposti previsti
dalla legge.
Il tutto firmato da un progettista abilitato ed iscritto all’Ordine. La SCIA può essere presentata per posta
raccomandata o via telematica. Entro 30 gg il responsabile deve comunicare il diniego. Se invece entro 30
gg non ci sono comunicazioni, si possono iniziare i lavori.
Nel caso di vincoli di competenza
Del Comune: 30 gg dall’esito
Altri: 30 gg dall’esito della conferenza
La SCIA è valida per 3 anni dalla data di inizio lavori. La fine lavori deve essere corredata da:
- Certificato regolare esecuzione da parte del direttore dei lavori
- Copia variazione catastale
PERMESSO DI COSTRUIRE
GRATUITO: per interventi di manutenzione straordinaria e restauro e risanamento conservativo con
interventi sulla struttura, ristr edilizia con aumento di volume (tranne zona A), ristr con modifica sagoma.
ONEROSO: per interventi di ristrutturazione che portino ad un organismo in tutto o in parte diverso dal
precedente, interventi di nuova costruzione, interventi di ristrutturazione urbanistica-
Inizio lavori entro 1 anno, fine lavori entro 3 anni. Se vi sono parti non ultimate entro 3 anni queste sono
soggette a nuovo permesso o SCIA. Alla fine dei lavori, entro 15 gg, va presentato il certificato di agibilità.
4. REGIME VINCOLISTICO
Vincolo: speciale limitazione alla quale sono sottoposti determinati beni a causa della loro rilevanza per
pubblico interesse. Il vincolo, pur non incidendo sull’essenza del diritto di proprietà, pone limiti a tale
diritto.
Nella pianificazione urbanistica i vincoli sono:
A. RICOGNITIVI: discendono dalla ricognizione di caratteri fisico e sono intrinseci al territorio o alle
costruzioni che su di esso insistono; non pongono problemi di indennizzo.
- di interesse storico artistico (Codice Beni Cult.)
- vincoli paesistici sulla protezione delle bellezze ambientali (Codice Beni Cult.)
- vincoli idrogeologici per la tutela dei terreni sottoposti a fenomeni di erosione, denudazione, perdita di
5. NORMATIVE SPECIFICHE
LEGGI AMBIENTALI
La tutela del paesaggio e del patrimonio artistico e storico della nazione è stata per lungo tempo affidata
alle
seguenti leggi:
- DR 30/01/1913 n. 363: Antichità e belle arti per immobili di notevole interesse occorre la LICENZA DELLA
SOVRINTENDENZA DEI MONUMENTI
LE DUE LEGGI CONFLUITE NEL T.U. DEL 1999 SOSTITUITO POI DAL D.LGS. 22 GENNAIO 2004, N.42
PROCEDURA PER L’OTTENIMENTO DEL NULLAOSTA DA ALLEGARE A TITOLO EDILIZIO IN CASO DI OPERE
EDILI
Tutti gli immobili pubblici e privati vincolati come bene culturale in caso di intervento edilizio devono avere
preventiva APPROVAZIONE DELLA SOVRINTENDENZA. La richiesta deve indicare:
- domanda firmata dal proprietario
- 3 copie del progetto definitivo con stato di fatto progetto e raffronti (giallo/rosso)
- Computo metrico estimativo delle singole opere
- relazione storico artistica con indicati i precedenti interventi
- relazione tecnica degli interventi
- documentazione di eventuali indagini conoscitive o diagnostiche finalizzate all’intervento e
preventivamente
autorizzate dalla sovrintendenza
- documentazione fotografica
Il tutto a firma di un architetto abilitato, iscritto all’ordine sezione A, architettura. Il rilascio avviene in 120gg
dalla data di presentazione. sospeso 1 volta per richiesta di documentazione integrativa.
Gli interventi edilizi nelle aree sottoposte a vincolo di tutela paesaggistica sono subordinati ad
AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA: con PROCEDURA ORDINARIA o con PROCEDURA SEMPLIFICATA.
Non serve autorizzazione paesaggistica per: manutenzione ordinaria, straordinaria che no alteri esterno,
consolidamento statico, restauro conservativo, attività agro-silvo-pastorali, bonifica e antincendio.
PROCEDURA ORDINARIA
Di competenza regionale, spesso delegata per sussidiarietà ai Comuni. Dal 2008, i comuni devono avere un
soggetto specializzato in materia paesaggistica per poter avviare la procedura.
Durata max procedimento 105 gg. Validità 5 anni.
1. Presentazione della domanda di autorizzazione paesaggistica con Documentazione:
-relazione paesaggistica
-stato attuale
-elementi di valore paesaggistico e culturale
-impatti sul paesaggio della trasformazione proposta
-elementi di compensazione
-compatibilità con piani territoriali
2. L’amministrazione verifica la completezza e se necessario richiede integrazioni
3. Dopo la verifica della richiesta autorizzazione, entro 40 gg l’amministrazione trasmette la
documentazione alla soprintendenza, comunicando all’interessato l’avvio del procedimento.
4. la Soprintendenza entro 45 gg emana parere. (Se non esprime parere l’amministrazione deve provvedere
entro 60gg o al rilascio o diniego autorizzazione)
5. entro 20 gg l’amministrazione rilascia l’autorizzazione o emana preavviso di diniego con motivazioni
6. Se decorrono 20 gg l’interessato può richiedere autorizzazione alla Regione con commissario entro 60 gg.
In alcuni casi la regione non delega gli enti al rilascio autorizzazione quindi si fa richiesta autorizzazione
direttamente alla Regione o alla Soprintendenza.
PROCEDURA SEMPLIFICATA
Per i lavori di lieve entità d.P.R. 139\2010. Durata max 60 gg. Validità 5 anni. Il DPR 31/2017 ha ampliato le
categorie di interventi a 42. Alcuni esempi di categorie di lavori di lieve entità:
- Incrementi di volume non oltre il 10% originario (e non oltre i 100mq)
CODICE DELL’AMBIENTE (d.lgs. 3/4/2006 modificato dal decreto legislativo n.4 del 16/1/2008 e n. 128
29/6/2010 che introduce disciplina dell’AIA)
6 capitoli:
1. disposizioni comuni e principi generali
BONIFICHE AMBIENTALI
Normativa di riferimento: TESTO UNICO AMBIENTE. Con il termine BONIFICA AMBIENTALE viene quindi
definita una riqualificazione o un risanamento di siti inquinati come insed. Industriali dismessi, discariche o
aree soggette ad altro genere di inquinamento.
Procedura:
- presentazione della richiesta di autorizzazione, documenti: piano di caratterizzazione, risultati analisi
di rischio, progetto operativo degli interventi di bonifica o messa in sicurezza.
- convocazione della conferenza di servizi, convocata da amministrazione
- espressione parere conferenza
- stesura dell’autorizzazione
- richiesta ed accettazione delle garanzie finanziarie
- notifica del provvedimento autorizzativo
Inizio lavori max 1 anno da approvazione e fine 3 anni
Fasi del risanamento ambientale:
1. caratterizzazione dei siti inquinati indagine preliminare, raccolta e valutazione dei dati ambientali
specifici
2. raccolta campioni per analisi chimiche
ESPROPRIO
ESPROPRIO PER PUBBLICA UTILITÀ: L’esproprio è un istituto di diritto pubblico in base al quale un soggetto,
previo il pagamento di una giusta indennità, viene privato di uno o più beni immobili di sua proprietà, per
una causa di pubblico interesse (legalmente dichiarata). Attraverso tale atto, una pubbl.amm. acquisisce il
diritto di proprietà su un bene pvt. L’indennizzo deve corrispondere ad un giusto risarcimento, equivalente
al massimo contributo che la p.a. può corrispondere al sogg. espropriato.
PROFILO STORICO-NORMATIVO
Varie leggi, a partire da L. 25/6/1865 n.2359 (quella che introduce il PRG), passando per L. Tampone
(1187/68), L. Bucalossi (10/77), per la L. Amato (359/92), fino al T.U. DELL’ESPROPRIO con il D.P.R. 8/6/2001
n.327 (e s.m.i.).
LA PARTECIPAZIONE DEGLI INTERESSATI: al proprietario del bene viene inviato un avviso dell’avvio del
procedimento almeno 20 giorni prima della delibera del C.C. Quando il numero dei destinatari è > 50, la
comunicazione avviene mediante pubblico avviso. Gli interessati formulano le osservazioni entro 30 gg, le
quali vengono poi valutate.
GLI ATTI CHE COMPORTANO LA DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ: la d.d.p.u. è disposta quando
l’autorità
espropr. approva il progetto definitivo dell’opera pubbl. o quando sono approvati il p. partic., il p. lott., ecc.
Il provvedimento che dispone la p.u. dell’opera può essere emanato entro il termine di 5 anni, cioè fino a
quando non sia decaduto il vincolo preordinato all’esproprio. È possibile fare una proroga di 2 anni per
giuste ragioni.
In sintesi: la procedura varia a seconda che l’indennità sia accettata o non accettata.
In caso di accettazione:
- Pagamento
- Emanazione decreto di esproprio
- Esecuzione del decreto
LA CESSIONE VOLONTARIA: il proprietario stipula con in soggetto beneficiario l’atto di cessione volontaria. Il
corrispettivo:
- Se riguarda un’area edificabile → valore venale + 10% del tot.
- Se riguarda una costruzione legittimamente edificata → valore venale
- Se riguarda un’area non edificabile → valore agricolo medio + 50% del tot.
- Se riguarda un’area non edificabile, coltivata direttamente dal proprietario → valore agricolo medio * 3
volte il tot.
LA RETROCESSIONE: Se l’opera pubblica non è stata realizzata o cominciata entro 10 anni dal decreto,
l’espropriato può richiedere che sia accertata la decadenza di pubblica utilità e che sia disposta la
restituzione
del bene e il pagamento di una somma a titolo di indennità; se questa non è concordata, è determinata
dall’ufficio tecnico erariale o dalla commissione provinciale.
L’OCCUPAZIONE TEMPORANEA DI AREE NON SOGGETTE AD ESPROPRIO: questo avviene in caso sia
necessario per la corretta esecuzione dei lavori; al proprietario viene comunicato tramite un avviso. Al
momento dell’immissione viene redatto un verbale. Questa disposizione si applica in caso di frane,
alluvioni, ecc. Nel caso di occupazione temporanea, al propr. è dovuta un’indennità per ogni anno, pari ad
1/12 di quanto sarebbe dovuto in caso di espr. e, per ogni mese, una indennità pari ad 1/12 di quella
annua.
Alternative all’Esproprio:
COMPENSAZIONE URBANISTICA: per aree edificabili. Ridistribuzione fra i proprietari delle aree interessate e
di DIRITTI EDIFICATORI, maggiorati a seconda dell’importo incassabile, ovvero di un corrispettivo misurato
in volumetria edificabile o aree di
permuta. Questi diritti sono da attuarsi altrove. (Es. Il parco di Tor Marancia è stato creato per
compensazione. I diritti edificatori dei proprietari, maggiorati di molta più volumetria edificabile, sono stati
spostati in aree più esterne, dove poi sono sorte Infernetto, Spinaceto).
PEREQUAZIONE URBANISTICA: i diritti edificatori dei proprietari riuniti in consorzi o associati vengono
esercitati nella realizzazione della pianificazione urbana generale, ai fini dell’interesse comune.
L. 7/12/84 n.818 DISPOSIZIONI IN ORDINE AL RILASCIO DEL NULLA OSTA PROVVISORIO PER LE ATTIVITA’
SOGGETTE AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI: tutte le attività a rischio incendi devono essere
denunciate ai titolari dei Vigili del Fuoco che provvederanno a rilasciare un nulla osta provvisorio (NOP) a
seguito della revisione dei progetti.
Caratteristiche generali di sicurezza degli edifici: L. 818/84 e modificate, in parte, da leggi successive, in
relazione alla tipologia di attività. Gli edifici devono essere dotati di:
- Scala di sicurezza esterna a servizio di max ml 25 di corridoio
- Vie di fuga di max ml 25 con uscita a cielo aperto
- Segnaletica delle vie di fuga
- Corridoi con larghezza ≥ ml 1,2
- Porte RE o REI 120/180 con modulo cm 60+60/90+30, con maniglione antipanico
- Naspo, lancia, estintore, ascia
- Determinazione del carico d’incendio e compartimentazione dell’edificio.
- Almeno una uscita di sicurezza ogni 100 persone
D.M. 16/5/87 n. 246 NORME DI SICUREZZA PER GLI EDIFICI DI CIVILE ABITAZIONE
D.M. 9/4/94 Regola tecnica di prevenzione incendi per attrezzature turistico-ricettive
DPR 12/1/98 n. 37
DPR 1/8/2011 n. 151, Regolamento per la semplificazione di procedimenti in materia di prevenzione
incendi
D.M. 5/8/2011 Nuove regole per l’iscrizione agli elenchi della L. 818/84
D.M. 20/12/2012 Impianti di protezione attività contro l’incendio
D.M. 3/8/2015 Norme tecniche di prevenzione incendi (art. 15 d.lgs. 8/3/2006 n. 139)
CONTENIMENTO ENERGETICO
QUADRO STORICO-NORMATIVO
- L. 373/76 norme per il contenimento del consumo energetico per usi termici degli edifici
- L. 30/4/76 n. 373 norme per il contenimento del consumo energetico per usi termici degli edifici
pubbl. e pvt.
- L. 9/1/91 n. 10 nuove norme in materia di risp. energ.
- DLGS 19/8/2005 n. 192, modificato e integrato da DLGS 311/2006, disciplina del rendimento
energetico in edilizia in attuazione alla direttiva europea 2002/91
- Decreti 26/6/2015 adeguamento linee guida nazionali per la certificaz. energ. degli edif.
CERTIFICAZIONE ENERGETICA
Il consiglio dei Ministri ha approvato 2 regolamenti per uniformare la normativa alla direttiva europea sul
rendimento energetico in edilizia (12 febb 2013).
I requisiti certificatori: i tecnici devono essere iscritti ad Ordini o Collegi professionali e abilitati alla
progettazione di edifici e impianti. L’attestato assume valenza di atto pubblico con responsabilità del
tecnico.
Sono previsti controlli da parte di Regione e Provincia, orientati alle classi energetiche più efficienti e
comprendono:
- L’accertamento degli attestati di prestazione energetica (APE)
- Le valutazioni di congruità e coerenza dei dati di progetto
- Le ispezioni delle opere
Adeguamento normativo alla direttiva 2010/31/UE e le novità sull’APE introdotte nel 2015-16:
- Decreto “Linee guida per la certificazione energetica degli edifici” 2015
Nuova disciplina per l’attestazione della prestazione energetica degli edifici. Il nuovo APE, uguale per
tutto Italia, dovrà garantire maggiori info riguardo l’efficienza dell’edificio e degli impianti, cercando di
orientare il mercato verso edifici con migliore qualità energetica. Le classi energetiche sono ora 10: A4
ISOLAMENTO ACUSTICO
Insieme di trattamenti tramite elementi costruttivi e particolari materiali isolanti, che permette di ridurre la
trasmissione del suono tra due spazi chiusi adiacenti o tra interno ed esterno, al fine di migliorare il comfort
acustico.
NORMATIVA NAZIONALE
- L. n.447 del 26/5/95 LEGGE QUADRO SULL’INQUINAMENTO ACUSTICO: Definisce i principi fondamenti di
tutela dell’ambiente abitativo ed esterno dall’inquinamento acustico.
Prevede l’obbligo di redigere valutazioni di impatto acustico in caso di realizzazione di opere
potenzialmente
rumorose per stimare il livello di rumore nell’area in cui viene realizzata l’opera per effettuarne misurazioni
e verificarne l’adeguatezza secondo i limiti imposti dalla normativa.
- DPCM 14/11/1997 DETERMINAZIONE DEI VALORI LIMITE DELLE SORGENTI SONORE: Legge attuativa
della
precedente fissa i limiti di rumore generato dalle sorgenti sonore.
- DPCM 5/12/1997 DETERMINAZIONE DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI: Documento di
riferimento per l’acustica in edilizia; definisce i valori minimi o massimi di rumore all’interno degli edifici
riguardanti:
- rumori tra diverse unità immobiliari
- rumore esterno
- rumore da calpestio
- rumore di impianti a funzionamento continuo e discontinuo
All’elenco vanno aggiunti i dispositivi legislativi regionali, oltre a norme UNI.
ULTIM’ORA
24/11/2016 il Consiglio dei Ministri ha approvato 2 decreti.
Infrastrutture e inquinamento acustico: uno dei 2 decreti riordina gli attuali provvedimenti in materia di
tutela dell’ambiente abitativo; stabilirà regole per la mappatura acustica e stilerà piani di azione per il
contenimento del rumore di aeroporti e assi viari; introdurrà una disciplina dedicata agli impianti eolici,
traffico marittimo, ecc.
BARRIERE ARCHITETTONICHE
Per barriere architettoniche si intendono:
- gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per chiunque e in particolare per coloro che hanno capacità
motorie ridotte
- gli ostacoli che limitano la comoda e sicura utilizzazione di spazi attrezzature e componenti
- la mancanza di accorgimenti che permettano l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti
di pericolo in particolari per sordi, non vedenti, ecc.
La normativa si prefigge di abbattere le barriere architettoniche in modo tale da consentire la fruibilità dei
luoghi secondo tre modalità differenziate in base all’entità degli interventi eseguiti:
- ACCESSIBILITA’: possibilità di accesso all’edificio e fruizione degli spazi comuni e delle unità
immobiliari. È obbligatoria per gli spazi esterni, le parti comuni dell’edificio, ambienti destinati ad
attività sociale, luoghi di lavoro ed edifici pubblici
- VISITABILITA’: possibilità di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un servizio igienico. E’
obbligatorio per: residenze sale riunioni e spettacoli locali per ristorazione strutture ricettive luoghi di
culto
- ADATTABILITA’: possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi limitati, eliminazione
anche temporanea degli ostacoli.
N.B. in caso di edilizia residenziale sovvenzionata almeno il 5% degli alloggi deve essere per disabili.
QUADRO STORICO-NORMATIVO:
- L. n.118 30/3/1971 NORME IN FAVORE DI MUTILATI ED INVALIDI CIVILI con regolamento di attuazione
DPR n. 384 27/4/78
- L. n.13 9/1/89 DISPOSIZIONI PER FAVORIRE IL SUPERAMENTO E L’ELIMINAZIONE DELLE BARIERE
ARCHITETTONICHE
- D.M. n. 236 146/89 REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL’ART.1 DELLA LG. 13/89 Prescrizioni tecniche
necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visibilità negli edifici privati e di edilizia
sovvenzionata e agevolata
- L. n.105 5/2/92 LEGGE QUADRO PER L’ASSISTENZA L’INTEGRAZIONE SOCIALE E I DIRITTI DELLE
PERSONE HANDICAPPATE
- DPR n.503 24/7/96 REGOLAMENTO RECANTE NORME PER L’ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE
ARCHITETTONICHE NEGLI EDIFICI SPAZI E SERVIZI PUBBLICI. Abroga il DPR n. 384 27/4/78 detto Roncini e
riconduce al DM n. 236 146/89 per le disposizioni operative di abbattimento delle barriere architettoniche
anche negli edifici e spazi pubblici.
CAMPO DI APPLICAZIONE
- DPR n.503 24/7/96 nuove costruzioni e ristrutturazioni per edifici pubblici
- L. n.13 9/1/89 + DM n. 236 146/89 nuove costruzioni per edifici privati residenziali e non compresi quelli
di
edilizia convenzionata, spazi esterni di pertinenza di detti edifici ristrutturazioni per edifici privati
preesistenti
all’entrata in vigore del decreto e spazi di pertinenza.
PREDIMENSIONAMENTO STRUTTURALE
La natura e l’entità dei carichi che agiscono su una struttura, variano in funzione della sua configurazione,
materiali, ubicazione, destinazione d’uso. I carichi si dividono in 2 classi:
- Permanenti strutturali e non strutturali (non variabili nel tempo)
Determinati dal peso proprio della struttura e dai carichi che su di essa gravano (tamponature, solai,
ecc); calcolati conoscendo le dimensioni e il peso specifico.
- Accidentali (variabili nel tempo)
Legati alle destinazioni d’uso previste (persone, attrezzi, ecc.)
Infine, va calcolato il carico neve e l’azione del vento; le regioni italiane sono divise in 3 zone a cui
corrispondono, per le diverse altezze a livello del mare, i relativi pesi a mq da considerare nel calcolo.
Le sollecitazioni fondamentali sono:
- Compressione
- Trazione
- Taglio
- Flessione
Vincoli
Un corpo rigido, nel piano, ha 3 gradi di libertà (3 movimenti): spostamento orizzontale, verticale e
rotazione
attorno a un’asse. Per mettere in equilibrio un corpo rigido si devono bloccare questi movimenti tramite dei
vincoli i quali applicano delle reazioni.
Vincoli:
- Incastro_blocca tutti e 3 gli spostamenti e fornisce 3 r.v.
- Cerniera_blocca sp. verticale e orizzontale e fornisce 2 r.v.
- Carrello_blocca solo sp. verticale e fornisce 1 r.v.
Le strutture si possono dividere in 3 categorie a seconda del grado e dell’efficacia dei vincoli:
- Labili
- Isostatiche
- Iperstatiche
Strutture isostatiche: il grado di vincolo è=numero dei gradi di libertà e i vincoli sono “ben disposti”.
Trave appoggiata-appoggiata (con un carrello da una parte e una cerniera dall’altra).
Trave incastrata-incastrata: solo carico uniformemente distribuito verticale (2 incastri); è una volta
iperstatica.
Trave su 3 appoggi: una volta iperstatica (una cerniera e 2 carrelli).
QUADRO STORICO-NORMATIVO
1- L. 5/11/71 n. 1086 Norme per la disciplina delle opere di cls normale e precompresso e a struttura
metallica
2- Norme tecniche di attuazione D.M. 9/1/96
Normativa antisismica:
- L. 2/2/74 n. 64 ← L. 1684/62 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone
sismiche
- Ordinanza 20/3/2003 n. 3274 Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica
del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica.
- Ordinanza 10/5/2005 n. 3431
- D.M. 14/9/2005 Testo unitario per la normativa tecnica sulle costruzioni.
- Testo unico delle costruzioni D.M. 14/1/2008 (NUOVO TESTO UNICO NEL 2018)
Temi:
- Principi fondamentali
- Azioni sulle costruzioni
- Costruzioni civili e industriali
- Progettazione geotecnica
- Progettazione antisismica
- Costruzioni esistenti
- Collaudo statico
- Redazione dei progetti strutturali esecutivi
- Materiali e prodotti per uso strutturale
Novità:
- Definizione dei parametri sismici in funzione delle coordinate geografiche del sito e della classe d’uso
della costruzione
- Leggere variazioni nell’impostazione dei fattori di combinazione delle azioni
- Ridefinizione dei parametri relativi alla verifica della capacità portante delle fondazioni
- Ridefinizione delle modalità di verifica a taglio degli elementi in c.a.
- Definizione delle regole pratiche di progettazione (gerarchia delle resistenze)
- Variazioni nelle espressioni del fattore di struttura e pushover (metodo per la verifica di sicurezza delle
costruzioni soggette a sisma)
Tabelle:
- Tipi di costruzione e relativa Vita Nominale
- Suddivisione in classi d’uso delle costruzioni
Con le nuove NTC c’è l’obbligo di verifica sismica per tutto il territorio nazionale e di fare i calcoli con il
metodo
sei probabilistico agli stati limite, basato sugli Eurocodici; inoltre, lo studio dell’edificio non va più fatto per
parti.
STATO LIMITE: una condizione, raggiunta la quale, la struttura non assolve più la funzione per cui è stata
progettata; si hanno stato limite ultimo e stato limite di esercizio (fessurazione cls, deformazioni,
vibrazioni).
Obiettivo del progetto: assicurare che la struttura abbia una probabilità accettabile di raggiungere lo stato
limite.
Esempi di s.l.:
- Perdita equilibrio
- Rottura delle membrature
- Rottura dei collegamenti
- Collasso del terreno
Classificazione delle azioni:
- Permanenti G
- Variabili Q
- Eccezionali A
- Sismiche E
PROGRAMMAZIONE
attribuzione del Codice Unico di Progetto E del DPP (Documento preliminare di progettazione) basati sulla
domanda pubblica e sui programmi urbanistici.
- Documento preliminare di progettazione DPP, redatto dall’Amministrazione, contenente
indicazioni tecniche e procedurali. Le prime relative allo stato di fatto, agli obiettivi da perseguire,
alle norme tecniche e ai vincoli da rispettare, all'impatto dell'opera sull'ambiente, ai livelli di
progettazione da sviluppare e relativi elaborati da redigere e ai limiti finanziari da rispettare, quindi
stima dei costi e possibili fonti di finanziamento. Le seconde relative alla tipologia di contratto, alla
procedura d'appalto (aperta, ristretta o negoziata), alle modalità di esecuzione dei servizi e
all’affidamento esterno o espletamento interno di essi, ai criteri di giudizio adottati ossia il prezzo
più basso o l'offerta economicamente più vantaggiosa.
- Quadro tecnico-economico, relativo a tutte le spese tecniche della progettazione, direzione lavori e
coordinamento alla sicurezza nonché imprevisti ed eventuali espropri. Il documento riporta una
distinzione delle voci di spesa con i relativi importi, ed è indispensabile, specie per gli enti pubblici,
per ottenere il finanziamento.
Una volta completata l’elaborazione del DPP, la progettazione dell’opera dovrebbe essere inserita nel
Programma biennale dei servizi e delle forniture, sottoposto al sistema di monitoraggio, rendicontazione e
trasparenza dell’azione amministrativa.
La realizzazione di un'opera pubblica si svolge sulla base di due tipi di programmi con aggiornamenti
annuali da parte dell’Amministrazione, che devono essere pubblicati sul profilo del committente, sul sito
informatico del MIT e dell'Osservatorio sui contratti pubblici:
- Il programma biennale degli acquisti di forniture e servizi di importo unitario stimato non inferiore a
40.000€
FINANZIAMENTO
Il nuovo quadro normativo determina una progressività dei livelli di approfondimento degli atti tecnico
amministrativi, che corrispondono ad una progressività degli impegni di spesa, garantendo
all’Amministrazione la possibilità di meglio modulare la disponibilità delle risorse stanziate, in particolare
per la fase realizzativa, la più onerosa.
La novità principale è rappresentata dalla separazione del finanziamento della progettazione da quello
dell’opera, che ha determinato l’introduzione del Programma biennale dei servizi e delle forniture, al cui
interno trovano collocazione anche i servizi di architettura e ingegneria. C’è l’obbligo del riferimento al
decreto parametri per calcolare i compensi dei professionisti: le tabelle di calcolo degli importi a base
delle gare di progettazione dovranno essere utilizzate dalle stazioni appaltanti nella definizione dei
compensi a base di gara. Il quadro economico va tenuto aggiornato per tutta la durata del progetto
secondo varianti e adeguamenti.
PROGETTAZIONE
L’approvazione del Programma biennale dei servizi e delle forniture consente il finanziamento dei servizi di
ingegneria e di architettura per il progetto, a iniziare dalle indagini pre-progettuali (geologiche e
archeologiche) per poi passare alle procedure concorsuali per l’affidamento dei servizi di ingegneria e
architettura, dal progetto di fattibilità tecnico economica ai successivi livelli di progettazione.
Il progetto di fattibilità tecnica ed economica, definitivo ed esecutivo individuano i tre livelli di definizione
dell'intervento. Uno o entrambi i primi due livelli possono essere omessi se il livello successivo
contiene tutti gli elementi previsti per il livello omesso.
L’accorpamento di studio di fattibilità e progetto preliminare in progetto di fattibilità tecnica ed economica
ha rafforzato l’esigenza di anticipare le attività di indagine (geologiche e archeologiche) rispetto allo stesso
primo livello della progettazione.
INDAGINI PRELIMINARI
Il fine ultimo della prima fase di progettazione è la realizzazione di un'opera qualitativamente,
tecnicamente ed economicamente valida, per tal motivo prima della redazione di qualsiasi tipo di progetto
sono necessari degli studi preliminari.
Fra le attività pre-progettuali vengono comunque definite per adesso: (decreto in corso di formulazione)
- Indagini geologiche e geo-gnostiche
- Verifica preventiva archeologica.
Elaborati:
- Documento di fattibilità delle alternative progettuali:
evidenzia il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività definendo diverse alternative
progettuali. È a livelli di approfondimento differenziati a seconda dell’entità dell’opera e consiste
nella redazione di una relazione tecnico-illustrativa che contiene: obiettivi dell’opera, l'analisi dello
stato di fatto, inquadramento e strumenti urbanistici vigenti, alternative progettuali per locazione e
tipologia di intervento, descrizione delle caratteristiche funzionali, tecniche, gestionali ed
economiche dell'opera da realizzare, tempi e procedure di realizzazione, analisi DOMANDAOFFERTA
economica dell’area e analisi dei COSTI (desunti da interventi confrontabili). Per grandi
opere, è prevista l’analisi degli impatti ambientali, socio- economici.
- Documento di fattibilità tecnica ed economica
È a livelli di approfondimento differenziati a seconda dell’entità dell’opera e consiste in:
- RELAZIONE GENERALE: Analisi di fattibilità o i loro esiti, procedure che hanno portato all’individuazione
della soluzione progettuale prescelta fra le alternative. Esigenze, obiettivi, caratteristiche funzionali,
tecniche, gestionali ed economico-finanziarie della soluzione progettuale proposta, normative di
riferimento, aspetti economici e finanziari del progetto.
- RELAZIONE TECNICA: Descrive le esigenze di intervento e motivazioni, gli esiti degli studi specialistici, il
tipo di approfondimento, le scelte tecniche adottate dal progetto.
- STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE E PAESAGGISTICO: Misura la significatività dei potenziali impatti
ambientali e le condizioni che garantiscano la salvaguardia del contesto territoriale, le misure di mitigazione
e compensazione ambientale. Autorizzazioni degli enti territoriali, verifiche di compatibilità dell’intervento,
studio degli effetti sul contesto.
- STUDIO SPECIALISTICO TERRITORIALE: (indagini storiche, archeologiche, ambientali, urbanistiche,
geologiche, idrogeologiche, idrologiche, idrauliche, geotecniche, sismiche).
- PLANIMETRIA GENERALE ED ELABORATI GRAFICI dell’intervento e dell’esistenza. Carte delle
normative vigenti, planimetrie catastali, carte geologiche, elaborati delle indagini preliminari, opere
da realizzare.
- CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA, PIANO FINANZIARIO, QUADRO ECONOMICO: Costi parametrici
determinati con apposito provvedimento oppure desunti da interventi analoghi, in computo
metrico estimativo. Il Quadro definisce anche gli aspetti di appalto e concessione, gli oneri per le
indagini e per la mitigazione degli effetti sull’ambiente…
- CRONOPROGRAMMA
- CAPITOLATO SPECIALE PRESTAZIONALE: Indicazione delle necessità funzionali poste a base
dell’intervento, dei requisiti e delle specifiche prestazioni che devono essere soddisfatti attraverso
la realizzazione dell’intervento e specifica le opere generali e specializzate. Nei casi di affidamento
dei lavori sulla base del progetto di fattibilità tecnica ed economica stabiliti dal codice, il progetto
deve comprendere tutte le informazioni necessarie per formulare l’offerta. (Schemi di contratto,
PROGETTO DEFINITIVO
Due degli elaborati più significativi del progetto definitivo sono la relazione generale e le relazioni tecniche
specialistiche. LA RELAZIONE GENERALE illustra la corrispondenza tra progetto e finalità dell'intervento. LE
RELAZIONI TECNICHE SPECIALISTICHE illustrano aspetti specifici del progetto quali analisi geologiche,
idrauliche, strutturali, archeologiche, impiantistiche, di sicurezza e di gestione.
A corredo delle prime due segue lo STUDIO DI IMPATTO E FATTIBILITA' AMBIENTALE (SIA), redatto
secondo
le norme che disciplinano la materia, approfondisce quando già redatto nel progetto preliminare.
Essendo un progetto d'architettura sono ovviamente richiesti degli ELABORATI GRAFICI, redatti in maniera
tale che nella successiva fase di progettazione non ci siano differenze sostanziali di tecniche e costo.
Prevedono:
- stralci di strumenti urbanistici o attuativi con le indicazioni dell'area di intervento
- planimetrie in scala non inferiore ad 1:500 per le indagini geologiche e planimetrie in scala non
inferiore ad 1:200 per le analisi geotecniche e le sezioni del modello del sottosuolo
- planimetrie generali in scala non inferiore a 1:500 e planimetrie e profili del progetto in scala non
inferiore ad 1:200
- piante di tutti i livelli e sezioni quotate in scala non inferiore ad 1:100 con indicazione delle destinazioni
d'uso
- elaborati grafici relativi al sistema strutturale in scala non inferiore ad 1:100
- planimetrie e sezioni in scala non inferiore ad 1:100 con indicazione degli impianti, schema, relativo
dimensionamento degli stessi e individuazione dei volumi tecnici necessari
Infine si prevede la redazione di DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DEGLI ELEMENTI TECNICI
DEL PROGETTO DEFINITIVO. Esso precisa i contenuti prestazionali degli elementi tecnici e descrive da un
punto di vista estetico, formale e dimensionale le caratteristiche dell'intervento.
Infine il progetto definitivo può prevedere parti espropriate e destinate all'intervento in tal caso si redige il
PIANO PARTICELLARE DI ESPROPRIO. Il documento è redatto in base alle mappe catastali aggiornate e
comprende oltre l'esproprio in quanto tale anche tutte quelle operazioni a lui conseguenti come le
deviazioni di strade o corsi d'acqua. Il documento è corredato da l'elenco delle ditte proprietarie
dell'immobile da espropriare con relativo indennizzo di esproprio calcolato in base alle norme vigenti.
Da un punto di vista economico finanziario è richiesta l'elaborazione di un QUADRO ECONOMICO, che
consiste in un computo metrico estimativo redatto applicando alle lavorazioni i prezzi unitari riportati
nell'elenco dei prezzi unitari dedotti dalla camera di commercio. Le voci del computo vanno aggregate per
categoria di appartenenza in modo tale da individuare rapidamente i relativi importi. Per eventuali voci
mancanti il "nuovo prezzo" viene determinato applicando alle quantità di materiali, mano d'opera, noli e
trasporti i rispettivi prezzi elementari dedotti dai listini ufficiali, quindi dai prezzi correnti di mercato. A ciò si
aggiunge un 10% per utile dell'esecutore, e una percentuale variabile tra il 13 e il 17% e seconda della
natura dell'opera per le spese generali.
PROGETTO ESECUTIVO
Due degli elaborati più significativi del progetto definitivo sono la relazione generale e le relazioni
specialistiche. LA RELAZIONE GENERALE costituisce un approfondimento della stessa relazione del progetto
definitivo ampliata con l'illustrazione dei criteri con cui si trasferisce sul piano contrattuale e costruttivo
quanto previsto nel progetto definitivo. LE RELAZIONI SPECIALISTICHE prevedono un approfondimento le
APPROVAZIONE
Viene aumentato il rilievo della partecipazione pubblica: per le grandi opere pubbliche che possono avere
impatto ambientale e sociale sui territori è obbligatorio il ricorso alla procedura del dibattito pubblico. I
criteri per l’individuazione delle opere interessate e i termini di svolgimento e conclusione dell’iter,
verranno fissati da un decreto del Presidente del Consiglio.
Il RUP effettua verifiche preventive: dell’interesse archeologico e della progettazione, ovvero la
rispondenza degli elaborati e la loro conformità alla normativa vigente. Inoltre si effettuano le Conferenze
dei Servizi e se necessario, si elaborano le VAS e le VIA.
VARIANTI DI PROGETTO
Le varianti vengono definite come modifiche di contratti durante il periodo di validità, prendendo quindi in
considerazione le modificazioni soggettive del contratto sia le variazioni oggettive al progetto.
A) Lavori supplementari
AFFIDAMENTO
PROCEDURE DI AFFIDAMENTO
Il Codice non si applica nei casi in cui tra amministrazione appaltante e soggetto appaltatore vi siano
rapporti di controllo.
Sia che si tratti di servizi intellettuali sia che si tratti della realizzazione di opere vengono utilizzate
procedure di gara:
- APERTE sono quelle procedure in cui ogni soggetto interessato può presentare un'offerta
- RISTRETTE sono quelle procedure in cui ogni operatore economico può partecipare ma possono
presentare un'offerta solo gli operatori economici invitati dalla stazione appaltante. Solo in due
casi si possono limitare gli inviti: per importi pari o superiori a 40 milioni di euro , nel caso di
aggiudicazione delle concessioni e degli affidamenti a contraente generale. Viene utilizzata solo
quando il criterio di aggiudicazione è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
- NEGOZIATE sono quelle procedure in cui le stazioni appaltanti consultano e negoziano le condizioni
di appalto con gli operatori di fiducia da loro scelti. Possono essere svolte con o senza
pubblicazione del bando di gara, in entrambi i casi gli invitati non possono essere inferiori a 10,se
l'importo dei lavori è superiore a 150 000 euro non possono essere inferiori a 5. Il criterio di
Ciò implica che difficilmente i giovani professionisti possano partecipare a tali gare venendo meno, causa la
poca esperienza, tutti i precedenti requisiti. Sulla base di ciò è intervenuta la determinazione n 4 del 25
febbraio 2015 dell'ANAC. Infatti per i liberi professionisti il limite dell'organico medio annuo potrà essere
raggiunto attraverso la partecipazione in raggruppamento temporaneo con altri liberi professionisti. Per
Quando si tratta dell'affidamento di lavori vengono indette delle gare d'appalto tramite le quali il vincitore
stipula un "contratto d'appalto" per l'esecuzione dei lavori o un "contratto di concessione" per
l'esecuzione dei lavori e lo sfruttamento economico degli stessi.
Gli appalti di lavori pubblici possono prevedere: la sola esecuzione, la progettazione definitiva ed esecutiva
su la base di un progetto dell'amministrazione.
Nel nuovo Codice si opera un taglio deciso sugli Appalti integrati (adesso chiamati Affidamento congiunto
della progettazione e dell’esecuzione dei lavori, in deroga o in casi elencati dalla rettifica del 2017) per
l’impossibilità di questo affidamento congiunto. I contratti di appalto sono normalmente stipulati a corpo,
cioè il corrispettivo è riferito all'opera nel suo complesso. È facoltà della stazione stipulare contratti a
misura, cioè in cui i corrispettivi sono riferiti ad ogni unità e per tipologia di prestazione, per importi
inferiori a 500.000 euro.
Il contratto definito come "il contratto con il quale una parte si assume il compimento di un'opera o di un
servizio verso un corrispettivo in denaro" contiene:
- capitolato generale
- capitolato speciale
- elaborati grafici progettuali
- elenco dei prezzi unitari
- piano di sicurezza
- cronoprogramma
- polizze di garanzia
- ulteriori documenti richiesti nel bando
I soggetti a cui possono essere affidati i contratti pubblici sono imprenditori individuali, società
commerciali, società cooperative, consorzi fra società, raggruppamenti temporanei o operatori economici
stabili in altri Stati membri in possesso dei certificati SOA o devono operare tramite avvalimento.
I certificati SOA sono rilasciati dalla Società Organismi di Attestazione, privata e autorizzata dalle Autorità.
Vengono rilasciati dopo aver verificato:
- requisiti di ordine generale, tecnico amministrativo o economico finanziario, conformi alle disposizioni
comunitarie in materia di qualificazione
- certificazione di qualità conforme alla normativa nazionale e a quella europea.
Sono esclusi dalla certificazione tutti coloro che si trovano in condizioni di fallimento di qualsiasi ordine e
grado, soggetti interessati da condanne penali o che abbiano commesso gravi infrazioni alle norme di
sicurezza o alle norme in materia di contributi previdenziali, e coloro che hanno commesso violazioni fiscali
o che nell'anno precedente al bando abbiano reso false dichiarazioni sui requisiti per la partecipazione alle
gare.
Inoltre le imprese che partecipano alle gare sono qualificate per categorie di opere generali OG o di opere
specializzate OS. La qualificazione in una categoria abilita l'impresa a partecipare ad una gara e ad eseguire
i lavori nei limiti della propria classifica incrementata di 1/5. Condizione per la partecipazione alle gare è la
qualificazione nella categoria di opere generali che rappresenta la categoria prevalente e che identifica la
categoria dei lavori da appaltare. Per categoria prevalente si intende quella di importo più elevato fra le
categorie costituenti l'intervento.
Inoltre i partecipanti devono ottenere il Documento di gara unico europeo, per consentire un’immediata
apertura della concorrenza europea e autocertificare l’assenza di tutti motivi di esclusione che la stazione
CONCESSIONI:
Le concessioni di lavori pubblici possono invece prevedere: l'esecuzione dei lavori pubblici o di pubblica
utilità, la progettazione esecutiva di lavori pubblici o di pubblica utilità, la progettazione definitiva esecutiva
e l'esecuzione dei lavori pubblici o di pubblica utilità. In questo caso la controprestazione è data dal diritto
dell'impresa appaltatrice di gestire il progetto da un punto di vista economico e funzionale.
AVVALIMENTO E CONTENZIOSI:
L'avvalimento fa riferimento alla possibilità da parte di un singolo, consorziato o raggruppato, di avvalersi
dei requisiti o dell'attestazione SOA di un altro soggetto in relazione ad una specifica gara. A tal fine, il
concorrente deve allegare, oltre all'attestazione SOA propria e dell'impresa ausiliaria:
- una dichiarazione sottoscritta dell'impresa ausiliaria attestante il possesso di quest'ultima dei requisiti
generali
- una dichiarazione dell'impresa ausiliaria tramite la quale si obbliga verso il contraente e verso
l'amministrazione a mettere a disposizione per tutta la durata dell'appalto le risorse necessarie di cui è
carente il concorrente
- una dichiarazione dell'impresa ausiliaria che attesta la non partecipazione alla gara
- una copia autenticata del contratto di avvalimento
Il concorrente e l'impresa sono responsabili in solido nei confronti della stazione appaltante. L'impresa
ausiliaria può assistere più concorrenti solo in caso di possesso di attrezzature particolari. Il contratto è
rilasciato all'impresa concorrente e l'impresa ausiliaria riveste solo il ruolo di subappaltatore.
Il contenzioso
Nel 2017 è introdotto un nuovo rito abbreviato per il contenzioso sull’impugnativa dei motivi di reclusione.
Si prevede che i vizi relativi alla composizione della commissione di gara, all’esclusione dalla gara per
carenza dei requisiti soggettivi, economico-finanziari e tecnico professionali sono considerati
immediatamente lesivi e sono ricorribili innanzi al TAR entro trenta giorni dalla pubblicazione della
composizione della commissione o dell’elenco degli esclusi e degli ammessi, altrimenti risulta illegittimo.
Sono introdotte anche alternative al processo giurisdiziale, come l’accordo bonario, l’arbitrato, la
transazione.
ESECUZIONE
NON PUO’ ESSERE AFFIDATA CONGIUNTAMENTE LA PROGETTAZIONE E L’ESECUZIONE, salvo casi speciali.
L'esecuzione dei lavori può essere affidata sia a tecnici interni che a tecnici esterni.
Nel caso di tecnici interni è prevista, oltre lo stipendio, una somma non superiore al 2% dell'importo a base
di gara utilizzata come incentivo. Il tecnico può essere o meno abilitato ma nel secondo caso può apporre la
firma solo se il progetto non esula dalle sue competenze professionali, il dipendente era al servizio
dell'amministrazione già prima del 18/12/1998, il dipendente è inquadrato in un profilo tecnico
professionale e ha già svolto in collaborazione attività di progettazione. Le amministrazioni possono affidar
lavori a tecnici esterni, siano essi liberi professionisti, organismi di altre amministrazioni, società di
ingegneria o consorzi di professionisti o di società di ingegneria, solo per carenza di personale interno,
difficoltà nel rispettare i tempi della programmazione dei lavori o interventi particolarmente complessi.
OPERE DI EDILIZIA CIVILE: si intendono tutti gli interventi in materia edilizia ed urbanistica, dalla
progettazione al collaudo, per i quali la legge non stabilisce diverse e specifiche competenze professionali.
ART.51 del R.D. del 1925 opere che esulano dal campo professionale dell’architetto.
DPR 328/2001 T.U. ha sostanzialmente cambiato la struttura degli ordini professionali. L’ordine degli
architetti ha assunto la denominazione di “ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori”
ed è stato diviso in sezione A e B. Introduce per la sezione A 5 nuove figure professionali (pianificatore,
paesaggista, conservatore, architetto junior e pianificatore junior) che affiancano quella tradizionale
dell’architetto.
CONSIGLI DI DISCIPLINA
La valutazione degli illeciti disciplinari e delle altre mancanze è esercitata in via preliminare dai Consigli di
disciplina, divisi in Collegi di Disciplina con 3 membri ciascuno, che decidono le sanzioni adeguate e
proporzionate alla violazione delle norme deontologiche. Le sanzioni devono sempre essere omogenee,
adeguate alla gravità dei fatti e tener conto della reiterazione, della condotta e delle circostanze.
A seconda della gravità dell’illecito (dal minimo colposo al massimo doloso), le sanzioni possono essere:
- AVVERTIMENTO VERBALE. Notifica a voce. (Max 10 gg. Di sospensione)
- CENSURA. Avviso formale + sospensione
- SOSPENSIONE TEMPORANEA dall’attività professionale
- CANCELLAZIONE DALL’ALBO
Per gli illeciti di tipo colposo, la sanzione massima è la sospensione temporanea dell’attività professionale
per un max. di 30 gg. Per gli illeciti di tipo doloso, la sanzione massima è la cancellazione dall’albo.
I CREDITI PROFESSIONALI
INARCASSA.
È la Cassa nazionale di previdenza ed assistenza per ingegneri e architetti liberi professionisti fondata nel
1958 come ente pubblico poi nel 1995 associazione privata. L’Inarcassa costituisce una forma di
previdenza obbligatoria per ingegneri e architetti nel momento in cui si verifichi il possesso dei seguenti
requisiti:
- Si è iscritti all’albo professionale;
- Non si usufruisca di altro tipo di previdenza obbligatoria;
- Si sia in possesso di partita IVA in forma individuale o come componente di associazione o di società di
professionisti costituita secondo forme e modalità dettate dall’articolo 90 del D. Lgs. 163/06.
Nel caso in cui il professionista sia assoggettato ad altra forma previdenziale obbligatoria gestita dall’INPS
(compresa la gestione separata) o da altri enti previdenziali privatizzati (DL. 509/94) o enti previdenziali
privati (L. 103/90) subentra l’esclusione dall’iscrizione a Inarcassa.
L’iscrizione ad Inarcassa prevede sia l’erogazione di pensioni e prestazioni assistenziali che l’erogazione di
servizi mirati (es: polizza RC Professionale) necessari al professionista nella gestione della propria attività.
Inarcassa, come tutte le forme previdenziali, prevede il versamento di contributi obbligatori calcolati in
percentuale sui redditi prodotti ma con contributi minimi fissi, da parte degli iscritti che nel caso specifico
possono essere di quattro tipi:
- Il contributo soggettivo: versamento obbligatorio calcolato in percentuale sul reddito professionale netto
dichiarato ai fini IRPEF per l’anno solare di riferimento. La percentuale da applicare è pari al 14,5% fino a un
valore di 121.600,00 per i redditi 2017 da dichiarare nel 2018. deducibile ai fini fiscali.
È previsto un contributo minimo che va corrisposto indipendentemente dal reddito (l’importo varia in
base all’indice ISTAT), che per i redditi 2017 è pari a € 2.280,00 (salvo lievi adeguamenti ISTAT per il 2018).
A partire dal 01/01/2013 tale contributo è dovuto in misura del 50% anche dagli iscritti pensionati di
vecchiaia, di vecchiaia unificata, di invalidità o di pensione contributiva. Si può derogare per un max di 5
anni. Chi non ha raggiunto i 15.724€ annuali, paga solo il 14,5% del reddito effettivo, ma non deve usufruire
di altre agevolazioni (tipo minori di 35 anni)
- Il contributo soggettivo facoltativo: Nel caso l’iscritto voglia aumentare l’ammontare delle prestazioni
pensionistiche, può effettuare un versamento volontario in aggiunta a quello obbligatorio. Tale
importo può essere versato in misura compresa tra l’1% e l’8,5% del reddito professionale dichiarato
ai fini IRPEF. NOVITA’ DEL REGOLAMENTO GENERALE DI PREVIDENZA.
- Il contributo integrativo: Tale contributo è pari al 4% del volume di affari dichiarato ai fini IVA
dell’anno solare. A partire dal 01/01/2013 viene applicato anche a prestazioni professionali verso ingegneri,
architetti, associazioni o società di ingegneria. Contributo minimo di 675 euro. Deve venir pagato dagli
iscritti all’ordine anche se non iscritti a Inarcassa, obbligatoriamente entro il 31 agosto dell’anno successivo.
- Il contributo di maternità: obbligatorio è stato introdotto a partire dal 99 per finanziare le indennità
corrisposte al professionista in caso di maternità o di eventi ad essa assimilati. È frazionabile e l’importo
annuo viene stabilito tramite delibera del consiglio di amministrazione. Per il 2017 è pari a € 49,00 e
anch’esso è interamente deducibile ai fini fiscali.
COLLAUDO
Il collaudo garantisce alla committenza il controllo sull’operato sia dell’appaltatore sia del DL il cui compito
cessa con l’assistenza al collaudo. 3 tipi di collaudo:
1. COLLAUDO STATICO (tutti gli edifici con struttura metallica o in ca)
2. COLLAUDO AMMINISTRATIVO (opere per conto di enti pubblici)
3. CERTIFICATO DI COLLAUDO FINALE PER OPERE SOGGETTE A SCIA
Quando le opere eseguite per un committente privato non superano 200000 euro (500000 euro
committente pubblico) il collaudo è sostituito dal CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE emesso dal DL
L’esito positivo del collaudo svincola le somme accantonale ad ogni SAL (stato avanzamento lavori) a
garanzia e il DL può procedere alla liquidazione degli onorari dell’appaltatore
1.COLLAUDO STATICO
Le procedure per il collaudo statico sono regolate dalla L. n. 1086 5/11/1971 e dal dm n.9161 30/5/1972
Il collaudatore è un professionista iscritto all’albo da almeno 10 anni che non sia rientrato in alcuno dei
processi esecutivi dell’opera.
Nomina del collaudatore
Spetta al committente che ha l’obbligo di comunicarla all’ufficio regionale del Genio civile. Quando il
committente è anche l’impresa esecutrice la scelta del collaudatore viene fatta rispetto ad una terna di
professionisti fornita dall’ordine degli architetti o degli ingegneri. Se a fine lavori non è stato nominato un
collaudatore le prove di carico vengono eseguite dal DL che emette il verbale sottoscritto dal costruttore, il
collaudatore poi può accettarle o rifarle.
Scopo del collaudo statico
Consiste nella verifica della corretta esecuzione delle opere della loro rispondenza ai calcoli e ai disegni di
progetto della buona qualità dei materiali impiegati. Il collaudatore deve ricevere dal DL tutta la
documentazione necessaria quale:
- il progetto esecutivo
- i calcoli strutturali e l’intero incartamento depositato presso il Genio civile
-i certificati delle prove dei materiali impiegati e l’esito delle eventuali prove di carico fatte in corso d’opera
Prove di collaudo
Consistono nel caricare le strutture con pesi tali da trasmettere alla struttura le sollecitazioni massime
previste in progetto. Tutte le prove sono eseguite sotto la responsabilità del DL che redigerà il verbale
firmato da lui, dal collaudatore e dall’appaltatore.
Esito del collaudo
Se è negativo il collaudatore non emette il certificato compromettendo l’utilizzo dell’edificio per il quale
sarà necessario verificare a cosa l’insufficienza statica della struttura sia imputabile (progetto o esecuzione)
Documenti di collaudo
3 documenti:
2. COLLAUDO AMMINISTRATIVO
È obbligatorio per tutti gli edifici a destinazione pubblica e facoltativo per le opere private. Può essere
eseguito da un professionista iscritto all’ordine da 5 anni. Ha lo scopo di verificare che l’opera sia stata
eseguita ad opera d’arte e che siano stati rispettati tutti i requisiti qualitativi e quantitativi stabiliti nel
capitolato speciale d’appalto. I documenti sono gli stessi del collaudo statico.
Il TESTO UNICO PER LA SICUREZZA [D.Lgs. 81/2008 aggiornato dal 106/2009] è composto da 13 titoli
TITOLO I
Vengono ribaditi i principi generali e le definizioni attinenti tutti i settori delle attività lavorative per la
sicurezza nei luoghi di lavoro. Viene specificato il concetto di valutazione dei rischi con la redazione del
relativo documento (DVR) da realizzarsi per datori di lavoro che costituiscono una nuova impresa entro
90gg dalla data di inizio dell’attività. Obbligo di aggiornamento del DVR in occasione di modifiche del
processo produttivo nel termine di 30gg. Viene disciplinato inoltre il servizio di prevenzione e protezione
svolto da addetti interni e/o esterni incaricati muniti di specifiche capacità e requisiti professionali diretti da
TITOLO II
Vengono definiti i luoghi di lavoro e i relativi requisiti di salute e sicurezza gli obblighi del datore di lavoro e
le relative sanzioni.
TITOLO III
Vengono specificate le modalità d’uso alle attrezzature di lavoro e dei relativi dispositivi di protezione
individuale (DPI) Anche in questo caso ci sono obblighi per il datore che deve controllare gli impianti e
informare i lavoratori
SANZIONI
Gli organi di vigilanza (ministero del lavoro, asl VVF) possono adottare provvedimenti di sospensione in
relazione alla parte dell’attività imprenditoriale interessata alle violazioni.
SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE (PATENTE A PUNTI)
Sistema che garantisce la continua verifica dell’idoneità delle imprese Aziende e lavoratori hanno un
punteggio iniziale soggetto a decurtazioni in caso di accertamento delle violazioni. Azzeramento dei punti
impedisce prosecuzione attività.
TITOLO IV DEL TESTO UNICO DELLA SICUREZZA tratta in maniera specifica i cantieri temporanei e mobili (ex
494\96) e definisce i soggetti che ruotano attorno al cantiere e le loro mansioni. Riguardano i seguenti
lavori edili o di ingegneria civile:
a. lavori di costruzione manutenzione demolizione conservazione risanamento di opere fissi, permanenti o
temporanee, in muratura, ca, metalli o legno comprese linee elettriche, opere stradali ferroviarie e
idrauliche
b. scavi, montaggio e smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per lavori edili o rischiosi (esposizione a
agenti chimici, lavori in pozzi con materiale pesante, a rischio di caduta sopra i 2m…)
Parte seconda. Insieme delle schede di sicurezza, cronoprogramma, diagramma gannt, computo costi
sicurezza, FASCICOLO DELL’OPERA
- scheda di sicurezza per fasi lavorative
- scheda di sicurezza di macchinari ed attrezzature
- scheda di sicurezza per gruppi omogenei di lavorazioni
- cronoprogramma di esecuzione lavori
- diagramma di gannt
- computo dei costi della sicurezza
- elenco legislazioni di riferimento
- fascicolo con le caratteristiche dell’opera
- bibliografia di riferimento
Parte terza.
- Elaborati grafici dell’area
- tavola planimetrica con evidenziati recinzioni, varchi di accesso le delimitazioni delle aree praticabili o
interdette in relazione alle varie fasi lavorative la stratigrafia del terreno.
Il nuovo catasto edilizio urbano (NCEU) entrato in vigore nel 1962. La base del rilievo catastale è l’unità
immobiliare definita come porzione di fabbricato, intero o insieme di fabbricati che sia di per se utile e
capace di produrre un reddito proprio indipendente. Ogni foglio di mappa urbana in scala 1:500 riporta un
dato numero di particelle edilizie che può a sua volta comprendere una o più unità immobiliari ciascuna
contraddistinta da un numero subalterno della particella. La rendita catastale delle singole unità
immobiliari viene ai fini delle imposte aggiornata annualmente con dei coefficienti moltiplicatori stabiliti dal
ministero delle finanze distintamente per categoria.
Le categorie di unità immobiliari previste, su scala nazionale, sono 44 suddivise in 5 gruppi:
1. unità immobiliari per uso abitativo o assimilabile
2. unità immobiliari per uso di alloggi collettivi
3. unità immobiliari a destinazione commerciale e varia
4. unità immobiliari a destinazione speciale
5. unità immobiliari a destinazione particolare
Per variazione dello stato degli immobili urbani si deve effettuare dichiarazione a carico degli intestatari
ESTIMO GENERALE
Si procede a stima quando occorre formulare giudizi sul più probabile valore di mercato di un bene o di un
servizio. I beni vengono valutati in relazione a 7 aspetti economici che esprimono tutti i possibili modi con
cui può essere attuata la stima:
1. valore di mercato, è il rapporto tra il bene e la moneta
2. costo di produzione cioè l’insieme degli oneri sostenuti per produrre un bene o un ser
3. valore complementare
4. valore di trasformazione
5. valore di surrogazione
6. valore di capitalizzazione: è dato dal reddito periodico moltiplicato per gli anni di durata del ciclo
produttivo per il saggio di capitalizzazione
7. valore convenzionale
Per la stima il perito sceglie quello più appropriato e il procedimento che può essere
- sintetico
- analitico
Aziende agrarie
Stima di produzione che tiene conto di
- capitale fondiario
- capitale agrario
NORMATIVA URBANISTICA
Deve indicare:
- rete delle principali vie di comunicazione
- divisione territorio in zone omogenee con la precisazione delle zone di espansione dell’aggregato urbano
e con la determinazione dei vincoli e dei caratteri da osservare in ciascuna zona
- le aree da riservare ad edifici pubblici o ad uso pubblico
- vincoli da osservare nelle zone di carattere storico ambientale e paesistico
- le norme di attuazione del piano
Elaborati di progetto:
- elaborati preliminari di analisi e di inquadramento
- elaborati progettuali grafici
- elaborati progettuali normativi (NTA) sono contenuti in apposite NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE (NTA)
che riguardano tutte le indicazioni necessarie all’attuazione del PRG. Le NTA devono in particolare fornire
per ogni zona territoriale omogenea le modalità di utilizzazione e ogni altra indicazione necessaria.
- relazione tecnica generale
Procedura di approvazione:
- PRG viene adottato con delibera del Consiglio Comunale;
- depositato presso la segreteria comunale con avviso affisso all’albo pretorio per 30 gg;
- nei 30 gg di deposito e nei 30 gg successivi vengono raccolte le osservazioni;
- osservazioni vengono esaminate e sottoposte a controdeduzioni da parte del consiglio comunale;
- PRG e controdeduzioni inoltrati alla REGIONE (o alla Provincia di competenza);
- gli uffici regionali istruiscono l’esame del PRG e formulano un parere consultivo obbligatorio;
- la regione approva o respinge i PRG ed ha anche la possibilità di chiedere delle modifiche;
- il provvedimento di approvazione del PRG viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale o sul Bollettino Ufficiale
della Regione e dal giorno successivo entra in vigore.
- Quali sono le distanze minime tra i fabbricati in corrispondenza della sede stradale?
D.M.1444/1968 Art. 9 - Limiti di distanza tra i fabbricati
Le distanze minime tra fabbricati - tra i quali siano interposte strade destinate al traffico dei veicoli (con
esclusione della viabilità a fondo cieco al servizio di singoli edifici o di insediamenti) - debbono
corrispondere alla larghezza della sede stradale maggiorata di:
- ml. 5,00 per lato, per strade di larghezza inferiore a ml. 7.
- ml. 7,50 per lato, per strade di larghezza compresa tra ml. 7 e ml. 15;
- ml. 10,000 per lato, per strade di larghezza superiore a ml. 15.
Qualora le distanze tra fabbricati, come sopra computate, risultino inferiori all’altezza del fabbricato più
alto, le distanze stesse sono maggiorate fino a raggiungere la misura corrispondente all’altezza stessa. Sono
ammesse distanze inferiori a quelle indicate nei precedenti commi, nel caso di gruppi di edifici che formino
oggetto di piani particolareggiati o lottizzazioni convenzionate con previsioni planivolumetriche.
ESERCIZIO PROFESSIONALE
TITOLO I
Vengono ribaditi i principi generali e le definizioni attinenti tutti i settori delle attività lavorative per la
sicurezza nei luoghi di lavoro. Viene specificato il concetto di valutazione dei rischi con la redazione del
relativo documento (DVR) da realizzarsi per datori di lavoro che costituiscono una nuova impresa entro
90gg dalla data di inizio dell’attività. Obbligo di aggiornamento del DVR in occasione di modifiche del
processo produttivo nel termine di 30gg. Viene disciplinato inoltre il servizio di prevenzione e protezione
svolto da addetti interni e/o esterni incaricati muniti di specifiche capacità e requisiti professionali diretti da
un distinto responsabile nominato RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) anche il
datore di lavoro può svolgerlo.
TITOLO II
Vengono definiti i luoghi di lavoro e i relativi requisiti di salute e sicurezza gli obblighi del datore di lavoro e
le relative sanzioni.
TITOLO III
Vengono specificate le modalità d’uso alle attrezzature di lavoro e dei relativi dispositivi di protezione
individuale (DPI) Anche in questo caso ci sono obblighi per il datore che deve controllare gli impianti e
informare i lavoratori.
SANZIONI
Gli organi di vigilanza (ministero del lavoro, asl VVF) possono adottare provvedimenti di sospensione in
relazione alla parte dell’attività imprenditoriale interessata alle violazioni.
TITOLO IV
Tratta in maniera specifica i cantieri temporanei e mobili (ex 494\96) e definisce i soggetti che ruotano
attorno al cantiere e le loro mansioni. Riguardano i seguenti lavori edili o di ingegneria civile:
a. lavori di costruzione manutenzione demolizione conservazione risanamento di opere fissi, permanenti o
temporanee, in
muratura, ca, metalli o legno comprese linee elettriche, opere stradali ferroviarie e idrauliche
b. scavi, montaggio e smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per lavori edili o rischiosi (esposizione a
agenti chimici, lavori in pozzi con materiale pesante, a rischio di caduta sopra i 2m…).
CARATTERISTICHE
Le due caratteristiche principali che deve avere lo spazio calmo sono la facile riconoscibilità e la garanzia di
una permanenza confortevole al suo interno.
Inoltre lo spazio calmo deve essere:
- collocato su ogni piano dell’edificio dove sia prevista la presenza di persone con disabilità
- vicino, o inserito, ad ogni scala antincendio
- correttamente illuminato
- indicato da apposita segnaletica
- dimensionato per un numero sufficiente di persone e avere adeguati spazi di manovra per persone in
sedia a rotelle
- dotato di sistema di comunicazione con l’esterno (apparecchiature posizionate in luoghi consoni e
accessibili)
- dimensionato per contenere sedia di evacuazione, naspi, estintori…
- di dimensioni minime 90×140 cm
Lo spazio calmo rappresenta un importantissimo tassello nella gestione dell’emergenza negli spazi pubblici
e di lavoro. Conoscerlo aiuta i tecnici a progettarlo ed inserirlo correttamente negli edifici per garantire
sicurezza e comfort a tutti.
- Quali sono i livelli di progettazione previsti dalla vigente normativa per gli appalti pubblici?
Nuovo Codice Appalti (Nuovo Codice dei Contratti Pubblici) D. Lgs. 50/2016 + 57/2017 + Linee Guida ANAC
(Associazione Nazionale Anti-Corruzione).
L’approvazione del Programma Biennale dei Servizi e Forniture consente il finanziamento dei servizi di
ingegneria ed architettura per il progetto, per poi passare alle indagini pre-progettuali e alle procedure
concorsuali per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura. Secondo il Nuovo Codice Contratti
Pubblici, i livelli di progettazione sono 3:
- progetto di fattibilità tecnica ed economica (risultato dell’accorpamento tra studio di fattibilità e
progetto preliminare);
- progetto definitivo;
- progetto esecutivo
Progetto di fattibilità tecnica ed economica
L’unione del primo livello di progettazione ha come fine ultimo quello di avere la realizzazione di un’opera
qualitativamente, tecnicamente ed economicamente valida. Durante questa fase vengono individuate ed
analizzate tutte le possibili soluzioni progettuali alternative (compresa l’ipotesi zero, ovvero la non
realizzazione del progetto). I due elaborati relativi a questa fase sono il Documento di Fattibilità delle
alternative progettuali e il Documento di fattibilità tecnica ed economica (relazione generale, relazione
tecnica, studio preliminare ambientale e paesaggistico, planimetria generale, ecc.)
Progetto Definitivo
Viene redatto sulla base della fattibilità approvata e da quanto eventualmente espresso in Conferenza dei
Servizi. Contiene tutti gli elementi necessari al rilascio dei titoli abilitativi, inoltre sviluppa gli elaborati e i
calcoli ad un livello di definizione tale che non ci siano significative differenze nella successiva progettazione
esecutiva. I suoi elaborati principali, oltre alla relazione generale e specialistica, sono lo Studio di Impatto
Progetto Esecutivo
Costituisce l’ingegnerizzazione di tutte le lavorazioni, definendo in ogni particolare architettonico,
costruttivo e impiantistico gli interventi da realizzare da parte dell’impresa. Parte fondamentale di questo
livello della progettazione, quindi, sono gli elaborati grafici di dettaglio: le piante delle carpenterie, elaborati
in scala non inferiore di 1:10 dei nodi di strutture in c.a., c.a.p., metalliche o lignee e murarie, l’analisi dei
carichi, ecc. A questo livello di progettazione appartengono anche il Computo Metrico Estimativo, il Piano di
Sicurezza e Coordinamento, il Piano di Manutenzione dell’opera, il Calcolo delle Strutture del Progetto
Esecutivo, ecc.
- Cosa attesta l’ex Certificato di Agibilità, oggi S.C.A. (Segnalazione Certificata di Agibilità)?
Attesta la salubrità, l'igiene, la sicurezza e il risparmio energetico. Viene rilasciato dal dirigente o dal
responsabile del competente ufficio comunale per:
- nuove costruzioni
- ricostruzioni o sopraelevazioni totali o parziali
- ampliamenti
- per edifici o porzioni di edifici autonomi collaudati e dotati di urbanizzazione primaria e certificato degli
impianti
- per singole unità immobiliari collaudate e dotate degli impianti
Procedimento:
1. Entro 15 gg ultimazione dei lavori, colui che ha presentato la domanda per il titolo edilizio chiede il
certificato allo sportello unico con allegata: la copia dell'iscrizione in catasto, pena una sanzione
amministrativa e pecuniaria tra i 77 e 464 euro; la dichiarazione di conformità dell'opera rispetto il progetto
approvato e dichiarazione di conformità degli impianti.
2. Lo sportello unico entro 10 gg nomina il responsabile del procedimento.
3. Entro 30 gg viene rilasciato il certificato, verificato il collaudo statico e la conformità delle opere rispetto
la normativa vigente e l'accessibilità. SILENZIO ASSENSO Trascorsi inutilmente i 30 gg la certificazione si
intende attestata nel caso di presenza del parere della ASL. Nel caso di asseverazione del progettista il
termine è invece di 60 giorni.
4. Il termine dei 30 giorni può essere interrotto solo una volta nei primi 15 per richiesta di documentazione
integrativa. In tal caso i 30 giorni ripartono dalla ricezione della documentazione.
- Quali sono le competenze del Genio Civile nell’iter progettuale di una costruzione?
Ad oggi, il Genio Civile è un ente che si occupa di verificare e controllare tutti i procedimenti e le funzioni
per quanto riguarda la realizzazione delle opere pubbliche.
Ogni Genio Civile è composto da due uffici distinti:
- Ordinari a servizio generale, compiono le funzioni comuni attribuite al Genio Civile e agiscono a livello
provinciale. Sono presenti in ogni capoluogo di provincia;
- Speciali, non hanno funzione ordinaria, ma sono funzionali a precisi scopi. Gli Uffici Speciali intervengono
unicamente per occuparsi di pratiche che non possono essere gestite dagli Uffici Ordinari, come quelle
relative alle opere di edilizia statale.
Attualmente, le competenze conferite ufficialmente al Genio Civile in Italia sono:
- progettazione dei lavori dello Stato ovvero eseguiti con il suo contributo o concorso; nell'ambito della
propria circoscrizione amministrativa, il genio esercita al riguardo anche la direzione, la sorveglianza e la
contabilizzazione delle opere pubbliche realizzate;
- esecuzione di prestazioni, esercitate in qualità di organo tecnico dello Stato operante nelle province, per
conto di altre amministrazioni o enti pubblici. In quest'ambito, per esempio spesso il genio ha collaborato e
collabora con le prefetture;
- espressione di pareri sull'attività di competenza di uffici di altre amministrazioni, per le quali sia manifesta
l'esigenza di una valutazione tecnica approfondita e circostanziata;
- cura delle pratiche di istruzione dei procedimenti di espropriazione per pubblica utilità, di derivazione ed
utilizzazione di acque pubbliche, di concessione di contributi per danni di guerra e per danni derivanti da
altre calamità come alluvioni o terremoti.
- Quali sono gli obblighi e gli strumenti della Direzione dei Lavori?
Il Direttore dei Lavori deve tutelare gli interessi della Committenza nei confronti dell’impresa e di terzi,
controllando la buona riuscita delle opere in tutte le fasi del loro svolgersi. Le mansioni svolte dal Direttore
dei Lavori riguardano diversi aspetti del processo operativo:
- aspetto tecnico, consiste nella migliore realizzazione delle opere progettate;
- aspetto amministrativo, consiste nella verifica del rispetto delle norme contrattuali e dei capitolati;
Verbali
- Consegna dei Lavori;
- Sospensione dei Lavori (e Ripresa dei Lavori);
- Certificato di Ultimazione Lavori;
- Esame delle Riserve formulate dall’Impresa;
- Emissione di Ordini di Servizio per la corretta gestione del cantiere;
- Valutazione della necessità di Varianti al contratto per cui redigere perizie suppletive;
- Valutazione di possibili revisioni dei prezzi contrattuali, ecc.
- Cos’è il BIM e quali vantaggi offre nella progettazione, esecuzione ed esercizio di un’opera?
BIM è l’acronimo di “Building Information Modeling” ovvero Modello di Informazioni di un Edificio. Il NIBS
(National Institutes of Building Science) definisce il BIM come la “rappresentazione digitale di caratteristiche
fisiche e funzionali di un oggetto”.
Innanzitutto occorre chiarire che il BIM va inteso come una metodologia operativa e non come uno
strumento. Il BIM può essere immaginato come un processo di:
- programmazione
- progettazione
- realizzazione
- manutenzione
di una costruzione che utilizza un modello informativo, ossia un modello che ne contiene tutte le
informazioni che riguardano il suo intero ciclo di vita, dal progetto alla costruzione, fino alla sua
demolizione e dismissione.
- Quali sono gli adempimenti del professionista secondo l’art.11 del Codice Deontologico?
- Dotarsi di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC);
- Dotarsi di polizza assicurativa RC;
- Obbligo di aggiornamento professionale, partecipando a conferenze, convegni, workshop, ecc. ed
acquisire CFP (Crediti Formativi Professionale);
- Obbligo di firmare il Disciplinare di Incarico con il committente.
1.COLLAUDO STATICO
Le procedure per il collaudo statico sono regolate dalla L. n. 1086 5/11/1971 e dal dm n.9161 30/5/1972.
Il collaudatore è un professionista iscritto all’albo da almeno 10 anni che non sia rientrato in alcuno dei
processi esecutivi dell’opera.
Nomina del collaudatore
Spetta al committente che ha l’obbligo di comunicarla all’ufficio regionale del Genio civile. Quando il
committente è anche l’impresa esecutrice la scelta del collaudatore viene fatta rispetto ad una terna di
2. COLLAUDO AMMINISTRATIVO
È obbligatorio per tutti gli edifici a destinazione pubblica e facoltativo per le opere private. Può essere
eseguito da un professionista iscritto all’ordine da 5 anni. Ha lo scopo di verificare che l’opera sia stata
eseguita ad opera d’arte e che siano stati rispettati tutti i requisiti qualitativi e quantitativi stabiliti nel
capitolato speciale d’appalto. I documenti sono gli stessi del collaudo statico.