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verso il Piano Urbanistico Generale incontro con la cittadinanza

legge regionale n. 20 del 27 luglio 2001 Norme generali di governo e uso del territorio

Monastero delle Clarisse Monte SantAngelo 10 novembre 2011

novit introdotte dalla legge


aspetti disciplinari finalit e oggetto della pianificazione, tutela, partecipazione, trasparenza, perequazione, valutazione aspetti tecnici piano strutturale, piano operativo ecc.

aspetti procedurali sussidiariet, forme di approvazione, accordi

sistema di pianificazione radicalmente diverso da quello precedente con discontinuit evidenti

PUG

PRG

il governo del territorio


Norme generali di governo e uso del territorio linsieme delle attivit relative alluso del territorio riguardanti la tutela, la valorizzazione e le trasformazioni delle risorse territoriali e ambientali con riferimento sia agli aspetti conoscitivi che a quelli normativi e gestionali Innovazione sostanziale e non solo formale del processo di piano

princpi sussidiariet trasparenza delle scelte partecipazione

oggetti soggetti processi


Norme di governo e uso del territorio

fasi di elaborazione del PUG


il processo di elaborazione del Piano Urbanistico Generale si articola in tre macro fasi:

avvio del processo: Atto di Indirizzo costruzione partecipata del Documento Programmatico Preliminare (DPP) costruzione partecipata del Piano Urbanistico Generale (PUG)
Le fasi di elaborazione del nuovo strumento urbanistico vanno intese come tappe di una progressiva messa a sistema del patrimonio conoscitivo, delle idee sui futuri possibili, delle scelte su quello/i desiderabile/i e perseguibile/i, della costruzione del progetto collettivo che prende forme nel PUG
Piano Urbanistico Generale

la forma del piano


STRUTTURALE
di lungo periodo

OPERATIVA/PROGRAMMATICA
legata allattuazione immediata

statuto dei luoghi sistema delle invarianti territoriali descrizione fondativa


insieme dei valori espressione dellintegrit fisica e dellidentit ambientale, storica e culturale del territorio

quadro degli interventi da realizzarsi nel breve-medio periodo

scelte di assetto orientate alla tutela e valorizzazione delle risorse territoriali


definisce il contesto e gli ambiti in cui si realizzano i contenuti della componente programmatica

modalit delle azioni di conservazione, manutenzione e trasformazione del territorio


le regole per il patrimonio esistente le regole per definire i progetti delle grandi trasformazioni

altri caratteri del piano


Collaborazione e sussidiariet tra Enti Partecipazione dei cittadini Valutazione degli effetti (VAS)

la costruzione del piano


fondatezza delle scelte di piano piano come costruzione collettiva di una visione condivisa del futuro del territorio

QUADRO CONOSCITIVO

PARTECIPAZIONE

VALUTAZIONE

il quadro conoscitivo
sviluppo sostenibile conoscenza conoscenza del territorio
legittimare, sostenere, valutare e indirizzare le scelte - di governo del territorio - di formazione del piano

Il QUADRO CONOSCITIVO inteso come forma in cui vengono restituiti i capisaldi della lettura del territorio, nei suoi caratteri fisici, ambientali, storici, insediativi, infrastrutturali, culturali, sociali ed economici SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE sede e strumento di produzione sistematica e aggiornata di dati e informazioni, accessibile e comunicabile a tutti gli attori pubblici e sociali, ma anche a tutti i semplici cittadini.
La conoscenza vero e proprio atto progettuale fondativo

laggiornamento del DPP il


Il DPP un documento di prima definizione degli obiettivi progettuali del PUG, comprensivo di un primo quadro conoscitivo articolato, costruito in modo condiviso. il sistema delle conoscenze finalizzato alla individuazione e alla comprensione delle risorse e delle componenti del territorio i quadri interpretativi descrizioni e interpretazioni del territorio i primi obiettivi e i criteri progettuali del PUG - idea condivisa di sviluppo socioeconomico e spaziale - connessi al quadro conoscitivo - partecipazione dei diversi soggetti territoriali indicazioni relative agli esiti e agli sviluppi futuri della cooperazione interistituzionale e della partecipazione civica

i temi della bozza e nuove indicazioni il DPP


Nel documento bozza del DPP venivano individuati alcuni grandi temi riguardanti il territorio e la citt che possiamo cos articolare valorizzare l'ingente patrimonio architettonico salvaguardare e tutelare il Centro Storico e la citt storica, ritrovare una trama complessiva e strutturante dello spazio pubblico soprattutto nelle aree di pi recente formazione, predisporre un piano dei servizi integrare la piana di Macchia e la citt consolidata valorizzare la fascia costiera; riorganizzare e destagionalizzare i flussi turistici, inquadrare i problemi della mobilit nell'ottica della sostenibilit

lambiente e il paesaggio il DPP


dal PUTT/P
Piano Urbanistico Territoriale Tematico/Paesaggio

al PPTR
Piano Paesaggistico Territoriale Regionale Attivazione della Convenzione Europea del Paesaggio 2000 Applicazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio

Ladeguamento del piano al PTCP e al PPTR, nonch al PUTT ovvero lintroduzione della disciplina paesaggistica allinterno dello strumento urbanistico generale PTCP rete ecologica territorio aperto e spazio rurale provinciale rete dei beni culturali PPTR Struttura idro-geo-morfologica Struttura ecostitemica-ambientale Struttura antropica-storico-culturale

La forma del territorio

il PTCP

La rete ecologica

il PPTR

Lo statuto del territorio e dei paesaggi della Puglia


la rappresentazione delle invarianti strutturali e delle regole di trasformazione

Le regole statutarie
Per la riproduzione del patrimonio

Lo scenario paesaggistico di medio e lungo periodo


Disegno del futuro assetto del territorio e del paesaggio Progetti integrati di valorizzazione, recupero, riqualificazione, restauro, riprogettazione

Atlante del patrimonio territoriale ambientale paesaggistico


elementi identitari del territorio e del paesaggio potenziali risorse per il futuro

il PPTR

il PPTR

Ambito paesaggistico del Gargano

il PPTR

Interpretazione identitaria dellambito paesaggistico del Gargano

il PPTR

il PPTR

Figure territoriali e invarianti

Aspetti | risorse geomorfologiche

Aspetti | risorse geomorfologiche

luso del suolo

gli elementi della naturalit

il territorio aperto

gli elementi della naturalit

il territorio aperto

evoluzione del sistema insediativo

patrimonio insediativo al 1869

evoluzione del sistema insediativo

patrimonio insediativo al 1909

evoluzione del sistema insediativo

patrimonio insediativo al 1957

il patrimonio insediativo

toponimi presenti nelle carte storiche

Centro storico e citt consolidata il DPP


La regolamentazione per il Centro Storico serve innanzitutto a colmare un vuoto di disciplina e di indicazioni che rischia di mettere in pericolo la struttura, la natura e limmagine del centro stesso. La salvaguardia, la tutela e la valorizzazione del tessuto storico e il riuso del patrimonio edilizio, comportano la predisposizione di strumenti e di regole che possano costituire le condizioni strutturali di base e di riferimento per la manutenzione, per il recupero, per il restauro e per il rinnovo del patrimonio edilizio e urbano, per lattuazione tecnica degli interventi, per la programmazione degli usi, e per gli interventi pi ampi di riqualificazione e progettazione urbana. Per la citt consolidata attigua e in continuit con il centro storico necessario definire altrettante regole chiare e precise per gli interventi diffusi e individuare progetti di riqualificazione urbana che ne migliorino qualit spaziale e funzionale e, in particolar modo, la mobilit e laccessibilit.

Catasto dimpianto

Foto aerea IGM 1955

Foto aerea 2005

Piano regolatore Bruner 1935

Piano regolatore Bruner 1935

Piano regolatore Bruner 1935

Piano regolatore Bruner 1935

Piano regolatore Bruner 1935

Programma di Fabbricazione 1971

Piano Regolatore Generale 1986

Primi indirizzi strategici - Orientamenti strategici

1. valorizzazione del centro storico e della citt consolidata promuovere il recupero degli edifici storici valorizzare gli elementi della storia conservare gli elementi tipici e caratteristici del centro storico disciplinare il patrimonio edilizio 2. dare qualit allo spazio pubblico e riorganizzare gli spazi aperti garantire la qualit degli spazi pubblici (strade e piazze, spazi verdi, scalinate e rampe) con particolare attenzione ai materiali, agli arredi, allilluminazione recuperare e segnalare luso dei percorsi storici valorizzare i percorsi interni di collegamento migliorare i collegamenti tra le strade di accesso e il centro storico 3. riqualificare lo spazio delle infrastrutture qualificare i percorsi pedonali esistenti e introdurne di nuovi riorganizzare il sistema dei parcheggi e delle aree di sosta riqualificare le aree verdi e alberate

Disegno urbano e spazio pubblico il DPP


Le trasformazioni urbane la conservazione della citt storica, la riqualificazione della citt compatta, la guida dei nuovi interventi assumono un carattere qualitativo solo in una visione strategica delle trasformazioni stesse, con una prefigurazione della struttura urbana e una messa a sistema delle centralit urbane. pertanto necessario individuare quali sono i capisaldi della struttura urbana, fisica e funzionale, esistente e in previsione; qual il progetto di suolo, ovvero il sistema configurato degli spazi aperti di uso pubblico e di interesse collettivo; quali sono gli ambiti in cui ricondurre a un quadro di coerenza episodi e occasioni diverse, da affrontare con progetti unitari. Lo spazio pubblico coinvolge diversi aspetti della citt. Esso lo spazio collettivo, lo spazio delle relazioni, lo spazio della rappresentazione e, quindi, lo spazio che connette tutte le attrezzature, le aree, i servizi pubblici, e tutti i luoghi aperti.

Il disegno dello spazio pubblico comprende diversi temi gi individuati nella bozza del DPP gli elementi e la rete dello spazio pubblico alla cui strutturazione contribuisce in modo sostanziale lo strumento del Piano dei Servizi; gli ingressi alla citt, da San Giovanni Rotondo, Mattinata e Macchia; la mobilit e laccessibilit; il disegno del suolo del perturbano: terrazzamenti, muri a secco, percorsi, sentieri ecc.

Primi indirizzi strategici - Orientamenti strategici

1. Intervenire sul sistema degli spazi aperti garantire la qualit degli spazi pubblici (strade e piazze, spazi verdi, scalinate e rampe) 2. Riqualificare lo spazio delle infrastrutture qualificare i percorsi pedonali esistenti e introdurne di nuovi riorganizzare il sistema dei parcheggi e delle aree di sosta riqualificare le aree verdi e alberate 3. Mettere in relazione costruito e spazio aperto gli usi degli spazi aperti lortografia del terreno rispettare il rilievo altimetrico del terreno e considerare limportanza dellattacco a terra degli edifici elementi architettonici minori: muri di sostegno, elementi di separazione, muretti, recinzioni, percorsi ecc.

La piana e lailcosta DPP


La piana di Macchia stata sottoposta negli ultimi decenni a numerose trasformazioni. Dallinsediamento industriale dellarea ASI al potenziamento della statale che conduce verso la litoranea garganica, la direttrice della costa, con i due nuclei di Macchia Libera e di Madonna delle Grazie, ha visto un aumento della pressione insediativa e un ampliamento dei due nuclei. Il tema del disegno urbano quale strumento per la riorganizzazione funzionale e morfologica degli assetti insediativi, cos come prima descritto pu essere esteso al disegno territoriale della fascia costiera della piana di Macchia. In particolare: ritrovare lantica viabilit minore, in gran parte scomparsa o in abbandono, che dal monte scendeva a valle; riordinare le direttrici lungo la costa e i nodi ambientali delle relazioni Macchia-mare; riorganizzare la trama degli insediamenti (Madonna della Lbera e Madonna delle Grazie); disciplinare le aree specialistiche, a partire dallArea ex-Enchem.

Carta delle coste dellAdriatico, 1830-35

IGM, Carta topografica del Regno dItalia, 1869

IGM, Carta topografica del Regno dItalia, 1909

IGM, Carta dItalia, 1957

Foto aerea IGM 1955

1. Il paesaggio e la rete ecologica la montagna gli habitat il mare Primi indirizzi strategici - Orientamenti strategici 2. Lo spazio rurale il patrimonio insediativo: masserie, gli ulivi le colture i terrazzamenti e le opere di sistemazione strade, sentieri e percorsi 3. Le infrastrutture, la fabbrica e il mare le strade principali la fabbrica: larea ex Enichem gli usi turistici laccesso al mare 4. Labitare labitare diffuso ridisegnare gli insediamenti gli usi degli spazi aperti

la concertazione
Il programma partecipativo e concertativo deve prevedere
forme di cooperazione interistituzionale e co-pianificazione ovvero le modalit dei rapporti con gli altri enti e soggetti giuridici che a diverso titolo hanno competenze sul territorio per condividere il processo di formazione del piano per lacquisizione dei pareri da parte degli Enti competenti per applicare correttamente il criterio della differenziazione

CONFERENZA DI COPIANIFICAZIONE

TAVOLI TECNICI

e la partecipazione
forme per la partecipazione civica ovvero le modalit del coinvolgimento della comunit locale al processo di elaborazione del piano
materiali conoscitivi (mappe, carte ) tavole descrittive e interpretative in progress

sito web

forum e tavoli tematici

Attivit parallele di partecipazione

Vado a scuola da solo- laboratori di partecipazione nelle scuole


Temi: Sicurezza dei percorsi, accessibilit ai servizi e agli spazi pubblici per il gioco e il tempo libero Coinvolgimento dei bambini e delle bambine delle scuole elementari e medie analisi dei fabbisogni e delle modalit di uso dello spazio pubblico spunti per la progettazione e riqualificazione dei percorsi casa-scuola-luoghi per il gioco modalit: questionari, mappe partecipate .

Attivit parallele di partecipazione

Archivio della memoria valorizzazione delle memorie collettive


Coinvolgimento degli anziani, raccolta delle memorie del paese in forma di racconti e fotografie storiche. Il progetto potrebbe essere integrato con i laboratori nelle scuole nellottica del rafforzamento dei legami inter-generazionali. Dal tema della memoria storica si potrebbero indagare i fabbisogni odierni della fascia di popolazione anziana legati alla fruizione e allaccessibilit degli spazi pubblici e dei servizi.

In giro nel bosco- mappatura partecipata dei percorsi di trekking


Mappatura partecipata della sentieri, manufatti, luoghi notevoli nel territorio di MSA nellottica della costruzione di itinerari escursionistici (trekking, cicloturismo) a partire dalle conoscenze territoriali degli abitanti. Coinvolgimento di associazionismo locale e provinciale (CAI, Legambiente, gruppi Scout, WWF etc.) Google Map aperta ai contributi di tutti

www.montesantangelo.it info@montesantangelo.it

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