Governo del territorio, i punti principali della nuova
legge Governo del territorio, i punti principali della nuova legge Le nuove "Norme per il governo del territorio", cio la nuova legge urbanistica, approvata mercoled 29 ottobre dal Consiglio regionale dopo nove anni dall'entrata in vigore della legge regionale 1/200, si pongono come obiettivi di valori!!are il patrimonio territoriale e paesaggistico per uno sviluppo regionale sostenibile e durevole, contrastare il consumo di suolo promuovendo il ruolo multi"un!ionale del territorio rurale, e sviluppare la partecipa!ione come componente ordinaria delle procedure di "orma!ione dei piani# $roprio alla luce dell'esperien!a applicativa della l#r# 1/200 emersa l'esigen!a di una maggior c%iare!!a, rispetto all'insieme degli strumenti di governo e piani"ica!ione del territorio, dei contenuti c%e li caratteri!!ano e delle procedure c%e ne determinano il percorso di approva!ione e vigen!a# Nell'insieme la proposta di legge risponde all'esigen!a di mantenere la "governance territoriale", &uale modello di rela!ioni tra soggetti pubblici competenti in materia di governo del territorio nel rispetto del principio di sussidiariet', di""eren!ia!ione e adeguate!!a, e di garantire al contempo una maggiore responsabili!!a!ione di ciascun soggetto# (uesta la premessa da cui emersa la necessit' di rendere e""ettivo il principio gi' presente nella legge 1/200 per il &uale nuovi impegni di suolo sono ammessi solo se non sussistono possibilit' di riuso degli insediamenti e delle in"rastrutture esistenti, codi"icando dispositivi e procedure volti a contrastare il consumo di nuovo suolo# (ueste nello speci"ico le principali innova!ioni introdotte )in ordine al"abetico*+ Contrasto al consumo di suolo Nonostante la legge vigente dichiari che "nuovi impegni di suolo a fini insediativi e infrastrutturali sono consentiti esclusivamente qualora non sussistano alternative di riutilizzazione e riorganizzazione degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti" dal 200! a oggi il consumo di suolo " proseguito non solo per effetto delle previsioni gi# vigenti ma anche in conseguenza dei nuovi impegni di suoli agricoli a fini edificatori in assenza di verifiche effettive sulla sussistenza di possibili alternative interne alle aree gi# urbanizzate$ ,l "ine di contrastare e ridurre al minimo strettamente necessario il consumo di suolo ci- c%e nel testo vigente e' soltanto un enunciato di principio viene pertanto tradotto in una serie di dispositivi operativi concreti+ . si de"inisce in modo puntuale il territorio urbani!!ato, di""eren!iando le procedure per intervenire all'interno di &uesto da &uelle per la tras"orma!ione in aree esterne, con particolare ri"erimento alla salvaguardia del territorio rurale e al "ine di promuovere il riuso e la ri&uali"ica!ione delle aree urbane degradate o dismesse# /ermo restando la de"ini!ione puntuale di ci- c%e territorio urbani!!ato, i Comuni nell'individuarne il perimetro tengono conto delle strategie di ri&uali"ica!ione e rigenera!ione urbana, purc%0 ci- contribuisca a &uali"icare il disegno dei margini urbani1 . in aree esterne al territorio urbani!!ato non sono consentite nuove edi"ica!ioni residen!iali# Limitati impegni di suolo per destina!ioni diverse da &uella residen!iale sono in ogni caso assoggettati al parere obbligatorio della "con"eren!a di copiani"ica!ione d'area vasta", c%iamata a veri"icare puntualmente, oltre alla con"ormit' al $23, c%e non sussistano alternative di riutili!!a!ione o riorgani!!a!ione di insediamenti e in"rastrutture esistenti# la con"eren!a deve anc%e valutare la necessit' della pere&ua!ione territoriale per compensare vantaggi e oneri delle nuove previsioni1 . nel territorio urbani!!ato, per promuoverne il riuso e la ri&uali"ica!ione, sono introdotte sempli"ica!ioni per le procedure urbanistic%e# Correttezza delle procedure ed efficacia delle norme di legge (Conferenza paritetica) %a forte autonomia assegnata dalla legge vigente a ciascun ente territoriale nel procedimento di formazione degli strumenti della pianificazione ha comportato in questi anni interpretazioni anche piuttosto ampie e divergenti delle norme di riferimento$ %a conferenza paritetica interistituzionale unico strumento di trattazione dei conflitti previsto per riconoscimento unanime di tutte le sue componenti ha funzionato in modo apprezzabile senza avere tuttavia il potere di rendere cogenti le proprie decisioni e mettendo cos a rischio la stessa credibilit# dello strumento$ 2n seguito alla valuta!ione positiva del suo "un!ionamento si scelto di mantenere la con"eren!a paritetica interistitu!ionale come strumento di ri"erimento per la regola!ione dei con"litti, dotandola tuttavia dei poteri necessari ad assicurare il recepimento delle proprie conclusioni, e ric%iamando il ruolo di tutti i soggetti istitu!ionali nel "ar rispettare le norme di ri"erimento+ . i soggetti istitu!ionali possono adire la con"eren!a paritetica &ualora ravvisino contrasti non solo tra gli strumenti della piani"ica!ione ma anc%e rispetto alle disposi!ioni della presente legge1 . la con"eren!a paritetica valuta gli adeguamenti prodotti a seguito delle proprie conclusioni e relative ric%ieste1 . se gli adeguamenti sono valutati negativamente, l'atto, o la parte di esso in &uestione, non assume e""icacia# Informazione e partecipazione %&informazione sui piani in corso di elaborazione e la partecipazione in merito agli stessi " un diritto di ogni cittadina e cittadino che stenta ancora troppo spesso a essere pienamente riconosciuto$%&esperienza toscana di partecipazione senza dubbio la pi' importante d&(talia per numero e qualit# dei percorsi partecipativi attivati grazie alla legge )*+200, ha peraltro evidenziato difficolt# a essere integrata nei tempi e modi adeguati con i procedimenti di formazione dei piani urbanistici$ 2n coeren!a con la rinnovata legge regionale sulla partecipa!ione )l#r# 45/2016* previsto c%e le attivit' di partecipa!ione siano inserite a tutti gli e""etti nella procedura di "orma!ione degli atti di governo del territorio# 7li articoli dedicati alla partecipa!ione degli abitanti nei procedimenti di governo del territorio sono stati riordinati, prevedendo linee guida comuni a livello regionale per garantire presta!ioni omogenee, tecnicamente adeguate alle diverse tipologie di atti# 8' previsto il diritto d'accesso agli atti amministrativi relativi ai procedimenti del governo del territorio sen!a obbligo di speci"ica motiva!ione# Monitoraggio dell'esperienza applicativa delle legge e valutazione della sua efficacia -ttualmente non " previsto alcun tipo di monitoraggio dell&esperienza applicativa della legge che ne evidenzi eventuali problematiche operative n. di valutazione dell&efficacia della stessa nel raggiungere le finalit# enunciate$ /i ritiene invece fondamentale che la legge definisca le modalit# per poter proporre le correzioni eventualmente necessarie alla luce di evidenze motivate derivanti dalla sua applicazione$ La proposta di legge intende ra""or!are lo strumento del monitoraggio sugli strumenti della piani"ica!ione territoriale e urbanistica, prevedendo una "orma di raccordo "ra l'osservatorio paritetico della piani"ica!ione e la con"eren!a paritetica interistitu!ionale, al "ine di "ormulare annualmente eventuali proposte e rilievi alla 7iunta in merito al "un!ionamento della piani"ica!ione# La 9egione al "ine di valutare l'e""icacia della legge e lo stato della piani"ica!ione promuove altres il con"ronto con le rappresentan!e istitu!ionali, le parti sociali, le associa!ioni ambientaliste, il mondo della cultura, dell':niversit' e delle pro"essioni# Patrimonio territoriale (n assenza di una definizione chiara di "statuto" del territorio e delle sue "invarianti strutturali" gran parte dei piani redatti ai sensi delle leggi regionali !+*! e 1+0! hanno interpretato lo statuto come elencazione di beni culturali e aree protette dunque come vincoli anzich. regole di corretta trasformazione dell&intero territorio rendendo inefficace la relazione tra componente statutaria e componente strategica dei piani$ L'introdu!ione del concetto di patrimonio territoriale, &uale bene comune costitutivo dell'identit' collettiva regionale, costituisce il ri"erimento per contestuali!!are le "invarianti strutturali" nello ;tatuto del territorio, e promuovere una pi< e""icace rela!ione tra statuto e strategia dei piani# ,nalogamente a &uanto avvenuto con il passaggio dal riconoscimento di singoli edi"ici di valore al riconoscimento dei centri storici &uali organismi complessi caratteri!!ati dalle rela!ioni tra edili!ia monumentale ed edili!ia minore, e tra edi"ici e abitanti, compiuto tra gli anni '0 e '50 del secolo scorso, con il concetto di patrimonio territoriale esteso all'intero territorio regionale si reali!!a un avan!amento culturale c%e sottolinea il passaggio, per la 3oscana, da una conce!ione vincolistica per aree speci"ic%e alla messa in valore progettuale del territorio e del paesaggio nel suo insieme# Pianificazione d'area vasta /tante l&attuale frammentazione delle pianificazioni e la necessit# di una scala adeguata ad affrontare le scelte progettuali e pianificatorie che producono effetti al di l# dei singoli confini comunali per ambiti territoriali significativi anche dal punto di vista del raccordo con gli ambiti di paesaggio previsti dal 0odice dei beni culturali e del paesaggio si " ritenuto necessario riconoscere formalmente e promuovere forme di pianificazione intercomunali$ 8' stato introdotto e valori!!ato il piano strutturale intercomunale, in applica!ione della normativa statale e regionale sulle autonomie locali c%e, insieme alla con"eren!a di copiani"ica!ione, diventa ri"erimento &uali"icante per garantire una progetta!ione unitaria e multisettoriale delle tras"orma!ioni a livello d'area vasta# Politiche per la casa 0onsiderata la difficolt# degli enti locali a fronte di una domanda sociale crescente a dare attuazione ad adeguate politiche per la casa anche in conseguenza della difficolt# di ottenere finanziamenti dedicati e ancor pi' di accedere alla disponibilit# di aree a costi sostenibili ci si " posti il problema di contribuire con le disposizioni della presente legge per quanto possibile a sostenere tali politiche$ ;i dispone c%e la piani"ica!ione territoriale e urbanistica concorra alla "orma!ione delle politic%e per la casa, riconoscendo gli alloggi sociali come standard urbanistico, da assicurare mediante cessione di aree, di unit' immobiliari o di oneri aggiuntivi a destina!ione vincolata# Prevenzione e mitigazione dei rischi idrogeologico e sismico ( recenti e ripetuti eventi alluvionali e sismici che hanno interessato la regione hanno evidenziato l&importanza strategica di inserire nella pianificazione territoriale e urbanistica regole precauzionali chiare per la prevenzione e mitigazione dei rischi$ =iene introdotta una serie di indica!ioni speci"ic%e rivolte alla "orma!ione dei piani strutturali e dei piani operativi# ;i prevede inoltre c%e il piano di prote!ione civile costituisca parte integrante del piano operativo comunale# Qualit del territorio rurale (l territorio rurale " tuttora considerato in troppi casi come un territorio privo di valore che richiede di essere &sviluppato& attraverso previsioni di nuova urbanizzazione$ Va invece emergendo con sempre maggior evidenza come il mantenimento del territorio rurale e delle sue multifunzionalit# sia fondamentale per uno sviluppo sostenibile e durevole garantendo la qualit# alimentare e dell&ambiente la riproduzione del paesaggio l&equilibrio idrogeologico il benessere anche economico della regione$ La legge riconosce l'attivit' agricola come attivit' economico.produttiva, nel rispetto della valori!!a!ione dell>ambiente e del paesaggio cui la stessa attivit' agricola pu- contribuire attraverso il suo ruolo multi"un!ionale, segnando con ci- una importante svolta culturale# 3ale riconoscimento porta a individuare innan!itutto il principio di limitare il pi< possibile la "rammenta!ione del territorio agricolo a opera di interventi non agricoli# Nel territorio rurale si prevede c%e gli strumenti della piani"ica!ione individuino i "nuclei rurali", le cui tras"orma!ioni devono garantire la coeren!a con i caratteri propri degli insediamenti, gli "ambiti di pertinen!a di centri e nuclei storici" di cui tutelare la valen!a paesaggistica, e gli "ambiti periurbani" in cui promuovere "orme di agricoltura utilmente integrabili con gli insediamenti urbani e c%e ne contribuiscano al miglioramento# $er &uanto attiene le tras"orma!ioni ric%ieste dall'imprenditore agricolo viene c%iarito c%e gli strumenti della piani"ica!ione non possono contenere prescri!ioni in merito alle scelte agronomico. colturali delle a!iende1 vengono inoltre sempli"icate le procedure per una serie di interventi temporanei o di minore entit', speci"icate le tras"orma!ioni a!iendali c%e comportano la necessit' di un piano attuativo, e ra""or!ati i vincoli e le san!ioni in caso di perdita della destina!ione d'uso agricola# Riordino lessicale 1iversi contenuti della legge vigente sono di difficile lettura n. i contenuti presentano sempre una diretta correlazione logica con i titoli$ 2n generale le norme sono state oggetto di una riscrittura attenta a promuoverne la "acilit' di lettura anc%e ai non addetti ai lavori, e a c%iarire le rela!ioni "ra i diversi dispositivi procedurali e di contenuto# 2l vigente "9egolamento urbanistico" stato ridenominato "$iano operativo" per eliminare la "re&uente con"usione "ra regolamento urbanistico e regolamento edili!io# Tempi della pianificazione ( tempi medi di formazione degli strumenti di pianificazione dei 0omuni toscani come rilevato da una indagine (rpet del 2012 sono di circa sei anni$ 2empi cos lunghi comportano chiaramente un deficit di efficacia della pianificazione nel trattare le questioni rilevanti che si pongono relativamente alla gestione e trasformazione del territorio nonch. alla possibilit# per i diversi soggetti potenzialmente interessati di aver contezza del procedimento e della sua evoluzione$ ;i ritenuto di poter individuare in due anni il tempo massimo necessario per la "orma!ione di uno strumento di piani"ica!ione dall'avvio del procedimento all'approva!ione# ,l "ine di scoraggiare tempi c%e superino &uesto termine sono state introdotte restri!ioni per gli interventi urbanistici ed edili!i nei Comuni c%e, dall'avvio del procedimento di "orma!ione del piano strutturale o operativo alla sua approva!ione, superano i due anni# ;ono state introdotte alcune procedure sempli"icate per l'ado!ione delle varianti agli strumenti urbanistici e tempi per la loro approva!ione, anc%e attraverso la ridu!ione dei tempi previsti per alcune procedure amministrative, ivi compresi i tempi per le istruttorie regionali# Tutela paesaggistica 3elativamente alla tutela paesaggistica la legge risente di una stesura precedente il 0odice dei beni culturali e del paesaggio attualmente vigente e dunque non adeguata ai contenuti dello stesso$ ;ono stati per"e!ionati i ri"erimenti alla normativa na!ionale vigente in materia di tutela del paesaggio, speci"icando le valen!e del $23 come piano paesaggistico ai sensi del Codice per i ?eni culturali e il paesaggio# )$iano paesaggistico la cui reda!ione attualmente in corso di completamento, e c%e prevede a!ioni non solo di tutela ma anc%e di valori!!a!ione e ri&uali"ica!ione dei paesaggi regionali*# ;ono stati inoltre speci"icati i compiti dell'osservatorio regionale del paesaggio, c%e avr' il ruolo, tra l'altro, di promuovere in attua!ione della Conven!ione europea sul paesaggio la partecipa!ione delle popola!ioni alla tutela e valori!!a!ione del patrimonio paesaggistico regionale# ;ono state previste le modalit' per l'adeguamento e la con"orma!ione dei piani comunali al $it con valen!a di $iano paesaggistico, dopo aver sottoscritto con il @ibact un'importante intesa sempli"icatoria# 2n"ine per &uanto riguarda la isciplina edilizia )di competen!a dello ;tato ma c%e abbiamo mantenuto nel corpus della legge su ric%iesta di ,nci*, sono intervenute importanti novit' normative, in conseguen!a del 1# decreto legge 21 giugno 2016, n# 59 )Aisposi!ioni urgenti per il rilancio dell'economia* convertito nella legge 9 agosto 2016, n# 9B*1 2# decreto legge 12 settembre 2014, n# 166 )@isure urgenti per l'apertura dei cantieri, la reali!!a!ione delle opere pubblic%e, la digitali!!a!ione del $aese, la sempli"ica!ione burocratica, l'emergen!a del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attivit' produttive*# 2n merito al punto 1# si provveduto "ra l'altro a individuare+ 1* la disciplina della ristruttura!ione edili!ia ricostruttiva1 2* la de"ini!ione delle possibili derog%e al A#@# 1444/195B in tema di distan!e tra edi"ici negli interventi di demoli!ione e ricostru!ione1 6* l'introdu!ione dell'agibilit' par!iale degli edi"ici o por!ioni delle costru!ioni1 4* la previsione della possibilit' di presentare subito la ;C2, la cui e""icacia di""erita al momento in cui &uelli saranno ac&uisiti# 9iguardo al punto 2# si segnala, in particolare, il nuovo concetto di "@utamento d'uso urbanisticamente rilevante" di cui all'articolo 26.ter del d#p#r# 6B0/20011 %orenza 4ampaloni
Il Quadro Economico del progetto di opera pubblica: Le procedure e gli elementi necessari per comporre il più esaustivo quadro economico ad ogni livello di progettazione di un'opera o di un lavoro pubblico