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CON BERNAREGGIO - Una Comunit che guarda al futuro

AllAutorit procedente del PGT DOTT.SSA NUNZIA FRANCESCA TAVELLA COMUNE DI BERNAREGGIO OGGETTO: OSSERVAZIONE/PARERE ALLA PROPOSTA DI DOCUMENTO DI PIANO, RAPPORTO AMBIENTALE, SINTESI NON TECNICA Egr. Dott.ssa Nunzia Francesca Tavella, ai sensi dellart. 14, comma 3, del d.lgs. 152/06 e successive modifiche, il gruppo consiliare Con Bernareggio una Comunit che Guarda al Futuro presenta il seguente Documento contenente osservazioni/proposte. La Relazione Ambientale d un risultato complessivamente positivo al Documento di Piano; nonostante questo le criticit del DdP sono molteplici e rilevanti: Non rispettato lobiettivo della LR 12/2005 minimizzazione del consumo di suolo Non rispettato il criterio UE riduzione al minimo dellimpiego di risorse energetiche non rinnovabili Non sono rispettati gli obiettivi del PTR limitare lulteriore espansione urbana e conservare i varchi liberi destinando le aree alla realizzazione della Rete Verde Regionale Non rispettato lobiettivo del PTCP di Milano riequilibrio eco sistemico fondato sulla ricostruzione di una rete ecologica Al fine dello svolgimento delle argomentazioni che seguono, dai documenti pubblicati riportiamo alcuni tra gli obiettivi deliberati dal CC: 1. Porre attenzione al tema della sostenibilit ed in particolare alla questione del consumo di suolo agricolo e alla ecosostenibilit degli insediamenti 3. Salvaguardare le aree di interesse paesaggistico e ambientale in modo da assicurare uno sviluppo armonico ed equilibrato al territorio 4. Incentivare la permanenza degli insediamenti produttivi esistenti, tutelando la loro identit e promuovendo i loro possibili potenziamenti laddove compatibili 6. Verificare la trasferibilit alla scala comunale delle strategie e delle politiche sovra locali con particolare attenzione alle tematiche infrastrutturali e paesisticoambientali Inoltre, Obiettivi prioritari della LR 12/2005: 1. riqualificazione del territorio; 2. minimizzazione del consumo di suolo; 3. utilizzazione ottimale delle risorse territoriali ed energetiche; 4. ottimizzazione della mobilit e dei servizi.

Infine, Obiettivi del PTR per il sistema pedemontano: Favorire uno sviluppo policentrico ed evitare la polverizzazione insediativa, contenere la conbernareggio@gmail.com www.conbernareggio.com

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saldatura dellurbanizzato, ridurre il consumo di suolo e presidiare le aree libere e gli ambiti agricoli. Uso del suolo: 1. limitare lulteriore espansione urbana; 2. favorire interventi di riqualificazione e riuso del patrimonio edilizio 3. conservare i varchi liberi, destinando prioritariamente le aree alla realizzazione della rete verde regionale, anche mediante la proposta di nuovi PLIS 4. evitare la dispersione urbana, mantenendo forme urbane compatte mantenere la riconoscibilit dei centri urbani evitando le saldature lungo le infrastrutture 5. realizzare le nuove edificazioni con modalit e criteri di edilizia sostenibile 6. coordinare a livello sovra comunale lindividuazione di nuove aree produttive e di terziario/commerciale 7. evitare la riduzione del suolo agricolo

Riteniamo poi utile richiamare lart. 8 comma 2 della Legge 12/2005, secondo il quale il Documento di Piano:

b) determina gli obiettivi quantitativi di sviluppo complessivo del PGT; nella definizione di tali obiettivi il documento di piano tiene conto della riqualificazione del territorio, della minimizzazione del consumo del suolo in coerenza con lutilizzazione ottimale delle risorse territoriali, ambientali ed energetiche, della definizione dellassetto viabilistico e della mobilit, nonch della possibilit di utilizzazione e miglioramento dei servizi pubblici e di interesse pubblico o generale, anche a livello sovracomunale; c) determina, in coerenza con i predetti obiettivi e con le politiche per la mobilit, le politiche di intervento per la residenza ivi comprese le eventuali politiche per ledilizia residenziale pubblica, le attivit produttive primarie, secondarie e terziarie, ivi comprese quelle della distribuzione commerciale, evidenziando le scelte di rilevanza sovracomunale, in applicazione dellarticolo 15, commi 1 e 2, lettera g).
Di fronte a questo ultimo richiamo della L 12/2005 non sfugge a nessuno che il dato di partenza la definizione degli incrementi previsti, sia di abitazioni civili, che di aree destinate al terziario e alla produzione. Il Documento di Piano sviluppa compiutamente questo argomento, ma tace su alcuni temi: nel DdP si calcolano in circa 1248 unit il numero degli abitanti ancora insediabili dal PRG in vigore. Non si fa cenno per agli effetti che i "bonus urbanistici" o "perequativi" (descritti al punto 1.1) potrebbero avere, facendo lievitare questo numero. Inoltre si aggiungono 690/805 abitanti insediabili negli appartamenti ancora non venduti che si sommano alla cifra di cui sopra. Ci porterebbe ad un numero di abitanti tra i 12439 e i 12554. Mancano tuttavia alcuni dati: sono omesse dal conteggio le volumetrie perequative dei piano di lottizzazione gi convenzionati e non realizzati e le aree nel consolidato azzonate come B3, B4, B5, B6. Nonostante ci, sulla scorta di un incremento abitativo di 1,3% annuo nel periodo 1982-1990; del 2% annuo nel periodo 1991-2001 e 2,7% annuo nel periodo 2001-2010, il PGT, attualmente in conbernareggio@gmail.com www.conbernareggio.com

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elaborazione, ipotizza un incremento abitativo del 2,5% annuo per i prossimi 8 anni (pagg. 213214 del Documento di Piano). Inoltre sono previste nuove aree industriali/terziario in aumento di 35000-45000 mq, alle quali si aggiungono altri 10000-15000 mq per la ricollocazione di insediamenti produttivi. Da questi numeri emergono gi alcune considerazioni: il PGT in oggetto un Piano di crescita che mira ad essere polo attrattore verso l'esterno. Si conferma cos di fatto l'incremento degli ultimi 10 anni (un incremento tra laltro frutto di aspre critiche da parte degli attuali estensori del DdP), che ha prodotto un aumento significativo della popolazione "esterna" e circa 300-350 appartamenti ancora liberi. Pertanto con questo PGT non si corregge questo trend, anzi lo si persegue (accelerandolo), tanto vero che la Relazione Ambientale richiama pi volte la necessit di verificare puntualmente il reale bisogno di unespansione edilizia, di verificare leffettiva necessit di attuazione delle previsioni di PRG e esprime perplessit sulla Strategia lavorare ai bordi (ad es. vedasi le Considerazioni, pag. 158). Queste prime osservazioni fanno emergere il mancato raggiungimento degli obiettivi relativi al "contenimento di suolo", all "evitare la dispersione urbana", all evitare la riduzione di suolo agricolo (per fare alcuni esempi) di cui agli obiettivi riportati qui sopra sia della L 12/2005, che del PTR, che dello stesso CC. Pertanto osserviamo che perseguire l'obiettivo di "interventi di qualit", non deve comportare automaticamente un maggiore consumo di territorio agricolo, quanto lagire soprattutto sul piano della riqualificazione, come riportato negli obiettivi dei vari livelli amm.vi qui sopra gi riportati. Osserviamo anche come la stessa Relazione Ambientale - gi nella fase preliminare dellesposizione dei risultati - rilevi a pag. 136, cap. 5.3.1, nella tabella di sintesi relativa al rapporto tra gli OBIETTIVI del Documento di Piano e i RISCHI che emergono nelle AZIONI che si intendono mettere in campo che i rischi maggiori sono legati al tema ambiente in ben 6 dei 7 punti. Ed emerge anche chiaramente che tali rischi sono in gran parte ascrivibili al consumo di suolo, al consumo o cattivo utilizzo di suolo pregiato, alla conflittualita con quanto previsto dal PTCP per le aree verdi strategiche. Altri rischi riguardano la Qualita Della Vita perch lincremento edificatorio reca un potenziale peggioramento complessivo per il rischio di interventi non coordinati tra loro ... e ... a situazioni di sviluppo disordinato e/o esuberante.... Si conferma cos, linconsistenza pianificatoria del DdP nel prevedere ancora espansione edificatoria per i prossimi anni. Tra laltro la stesura del PGT, che supera il PRG attualmente in vigore, avrebbe potuto rendere possibile l'azzeramento delle proposte attualmente contenute e, per esempio, l'annullamento delle previsione di PRG non ancora attuate. Osserviamo che non stata colta questa opportunit al fine di un ripensamento del consolidato, del suo possibile sviluppo preservando in modo pi deciso i varchi ecologici. Un altro tema che poniamo al centro delle nostre osservazioni riguarda la relazione tra territorio comunale ed extracomunale. Allinterno di questo discorso dunque indispensabile richiamare ancora obiettivi e finalit degli altri Enti preposti al presidio del territorio. Nel PTCP della Provincia di Milano, attualmente in vigore, ma anche nell'adottato PTCP della Provincia di Monza vi sono disposizioni che a nostro avviso - non possono essere disattese: conbernareggio@gmail.com www.conbernareggio.com

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Obiettivi PTCP MI, art.20: obiettivo 01 compatibilit ecologica paesistica ambientale delle trasformazioni obiettivo 03 ricostruzione della rete ecologica provinciale obiettivo 04 : compattazione della forma urbana obiettivo 05 : innalzamento della qualit insediativa Nel PTCP di Milano sono presenti, relativamente al territorio di Bernareggio, varchi a difesa della possibilit di connessione delle zone verdi. Anche il PTCP di Monza, relativamente alla tutela del verde, nella consapevolezza che la nostra la seconda provincia d'Italia per urbanizzazione del territorio, ha indicato la presenza di Aree Agricole Strategiche per la grande parte del territorio ancora verde. Tuttavia il DdP disattende questa scelta, di massima tutela del territorio, inventandosi due nuove tipologie di aree verdi non contemplate da alcuna precisa legislazione (regionale o statale): 1. area agricola di interazione per il completamento dei servizi urbani; 2. area agricola di interazione per il potenziamento dei caratteri naturalistici e paesaggistici. Una invenzione lessicale e metodologica sulla quale interviene anche la Relazione Ambientale quando chiede un maggior raccordo tra DdP e Provincia, con il riconoscimento da parte dellAmministrazione di Bernareggio delle aree agricole strategiche provinciali e di una loro valorizzazione (come ad es. pag. 156 e seguente). Il PTR per il Sistema Metropolitano inoltre indica come obiettivo la conservazione dei varchi liberi, e chiede che vengano preservate aree adeguate alla realizzazione della rete verde regionale (RER), anche mediante la proposta di nuovi PLIS. Invece nel PGT due varchi siti nel Comune di Bernareggio vengono pesantemente ridotti, se non chiusi. Tra laltro il Comune di Bernareggio vede a sud la Dorsale verde, a nord un corridoio della RER (Rete Ecologia Regionale), ai lati occidentale e orientale le aree protette del Molgora e del Rio Vallone (Rapporto ambientale pag. 134) e la stessa relazione ingloba le norme dei due PLIS (Rapporto ambientale, paragrafo 3.3, pag. 51) ai nostri confini (Parco del Molgora e del Rio Vallone): nonostante questa collocazione del Comune di Bernareggio, lAmministrazione non esplicita alcuna intenzione di aderire ad uno dei due Parchi citati, come elemento qualificante per il conseguimento dellobiettivo relativo al miglioramento della Qualit della vita (il 12.3) del PTR per il sistema metropolitano relativo al tema delluso del suolo. Relativamente alla possibilit di nuovi insediamenti produttivi non si capisce la logica con la quale sono inserite queste aree. Il DdP non evidenzia dati oggettivi (scaturenti da analisi di un qualsiasi tipo: economico, sociale, strategico, ecc.) che, in un momento delicato per la nostra economia, supportino la richiesta di ulteriore espansione di attivit produttiva, tanto vero che la Relazione Ambientale specifica pi volte la necessit di verificare puntualmente il reale bisogno di unespansione produttiva. Inoltre la presenza di queste aree porta con s alcune problematiche: traffico pesante, rumori, gas, ecc. Certo, non per questo non si deve prevedere alcuna attivit produttiva. Osserviamo infatti che Bernareggio dispone gi di tre poli produttivi: a nord (via Roma), a sud (via dell'Artigianato) e il PIP in via Gramsci, nati in modo da accorpare (compattare) le attivit

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produttive in ambiti specifici, favorendo anche la presenza di alcuni servizi in comune ed una mobilit pi ordinata. Risulta pertanto incomprensibile la frammentazione prevista dal DdP, in contrasto con gli obiettivi della L 12/2005, del PTR per il sistema Metropolitano (12.4, 12.5). Osserviamo poi che tra gli indicatori utilizzati per la valutazione del Documento di Piano troviamo la tabella con I CRITERI DI SOSTENIBILITA PROMOSSI DALLA UE (pag. 138, Relazione Ambientale), al cui punto 10 leggiamo PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE DEL PUBBLICO ALLE DECISIONI CHE COMPORTANO UNO SVILUPPO SOSTENIBILE. Tale criterio appare in buona misura disatteso. Infatti, la PETIZIONE SOSTENUTA DA 1219 CITTADINI di Bernareggio e consegnata al Sindaco alla fine del maggio scorso, attraverso la quale si formulavano ipotesi di lavoro e proposte per il redigendo DdP, stata inspiegabilmente dichiarata inammissibile dallattuale Amministrazione.

Osservazioni specifiche rispetto agli Ambiti di Trasformazione. ATR R1 La Relazione Ambientale evidenzia immediatamente importanti elementi critici rispetto al presente Ambito di Trasformazione indicato nel DdP: si tratta di tre aree la cui criticit generale non pu

che essere alta, soprattutto se vista nellottica del consumo di suolo. LArea unarea agricola strategica, il suo utilizzo comporterebbe erosione di suolo agricolo (pag 148). Inoltre a pagina 158 si chiede di ... limitare al massimo il consumo di suolo; per quanto riguarda l'ATR R1 sar necessario verificare l'effettiva necessit di attuazione della trasformazione anche come risultanza dell'attuale momento di crisi economica.
Lintervento che riguarda l'area pi grande del PGT e che comprende residenziale, commerciale di vicinato e piccole attivit artigianali di servizio (come per il comparto ATR R2 - Robbiati) appare immediatamente molto critico in relazione al territorio in gioco e poco giustificato nelle sue finalit. Inoltre, osserviamo che se lobiettivo quello di favorire la realizzazione di un comparto in edilizia convenzionata, risulta molto pi efficace e strategicamente valido operare allinterno dellATR R2: ci avrebbe permesso di lavorare con pi profitto nel solco degli obiettivi sopra declinati per i vari ambiti amm.vi, compresi quelli deliberati dal CC. Osserviamo poi, che appare strategicamente non valida la scelta di consumare suolo agricolo pari a circa 20.000 mq per ricavarne altrettanti da destinare a parco in citt. Una operazione che viene attuata, ma per parchi pi piccoli, anche su altri comparti. In questo modo non solo non si colgono obiettivi prioritari indicati dalla L 12/2005, ma si va anche verso uno sfrangiamento delle aree a verde pubblico. Osserviamo inoltre che strategicamente poco efficace e storicamente perdente lidea secondo la quale per ricavare aree da destinare a verde pubblico sia necessario ancora sacrificare ingente suolo agricolo.

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ATR R2 L'intervento dovrebbe essere il pi significativo per il quinquennio futuro. L'area, di dimensioni ragguardevoli, posizionata al confine del centro storico (e di fatto lo amplier) ed avr un ruolo significativo per il futuro di Bernareggio. Tuttavia il PGT non disegna un progetto, si limita ad un elenco (un po troppo generico) di possibili insediamenti. Non indicata la superficie destinata al residenziale (e quanti abitanti potr assorbire larea), cos come non chiaro che si intende per attivit "artigianali di servizio". Attivit che trovano poi spazio anche in un altro intervento, frazionando quindi la presenza di attivit produttive nel territorio. Nulla si dice relativamente ad attivit commerciali (di piccola entit) o direzionale/uffici: attivit forse da tenere in considerazione in relazione allubicazione dellarea interessata.

ATR S2 Tra i vari elementi critici relativi a questo ambito, osserviamo in primo luogo che le disposizioni previste per questo ambito dal PGT non evidenziano con chiarezza che si tratta di un Consorzio tra tre Comuni: Bernareggio, Carnate e Ronco Briantino. Non rileviamo allinterno del documento alcun cenno a possibili relazioni/discussioni intercorse tra le tre amministrazioni circa le proposte contenute nel documento medesimo. Proposte che introducono il concetto di "attivit di supporto", la Relazione Ambientale parla della ... realizzazione di un centro polisportivo completo e delle relative attivit di supporto. Che significa realmente centro polisportivo completo, quali sono realmente le attivit di supporto, quale progetto stato discusso con le altre due Amministrazioni interessate, rimane vago. Osserviamo quindi che la poca chiarezza pu aprire il campo alla presenza di interpretazioni diverse: ristorazione? pernottamento? vendita di prodotti sportivi? e quindi, attivit di supporto come "vicinato " o "medio-grande struttura"? Osserviamo inoltre come la Relazione Ambientale (pag. 158) affermi che ... per quanto riguarda larea del CTL3 nel resto dei terreni si ritiene indispensabile escludere tutte le aree boscate dalle

previsioni di trasformazione e, una volta individuata l'area ... classificare come ambiti agricoli strategici le aree rimanenti.
Osserviamo infine che lambito in discussione avrebbe dovuto essere esclusivamente allinterno del Piano dei Servizi, in quanto larea ha come destinazione i servizi.

ATR P1 Dalla carta delle attivit produttive (pag.43 Rapporto Ambientale) evidente come attualmente le attivit produttive siano concentrate in tre zone. Il comparto qui in osservazione completamente distante da ognuna di queste. Pertanto ribadiamo quanto gi espresso in precedenza, cio unarea di espansione come previsto dallATR P1 tradisce obiettivi e indicazioni del PTCP di MB e della L 12/2005 nei quali si richiede di "accorpare" e non "frammentare" il territorio urbanizzato. L'area si trova poi al confine Ovest del paese con Carnate. Ci significa che il flusso di traffico delle merci e dei lavoratori dallATR P1 verso (e da) la provinciale Vimercate/Imbersago e verso (e da) la conbernareggio@gmail.com www.conbernareggio.com

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nuova Bretella di attraversamento di Bernareggio si scaricher nel centro di Villanova, con conseguente aumento di rischi per i cittadini per il pericolo dei mezzi e per lo smog prodotto. Conseguenza di ci sar un peggioramento delle condizioni di vita e dunque il tradimento di altri obiettivi del PTCP, della L. 12/2005 e dei Criteri di Sostenibilit promossi dallUE. Osserviamo poi che si tratta di un'area classificata come sensibilit paesaggistica 4, indicata come Area Agricola Strategica dalla Provincia di MB e confinante con il territorio del PLIS Parco del Molgora. Non sussistono quindi le condizioni affinch questa proposta risponda alle normative di riferimento pi volte richiamate. A questo proposito si vedano inoltre il PTCP Prov. Mi ambito di rilevanza paesistica tav. 3B e il PTCP Monza Brianza: AREA AGRICOLA STRATEGICA tav. 7 Infine, la stessa Relazione Ambientale a pag. 158 suggerisce ... unallocazione differente per non andare ad ostruire un possibile corridoio ecologico.

ATR P2 Osserviamo che la Relazione Ambientale a pag. 154 specifica che ... larea unArea Agricola Strategica, il suo utilizzo comporterebbe erosione di suolo agricolo. Si riscontrano inoltre la fascia di rispetto dellelettrodotto e la presenza della Bretella della Pedemontana. A pagina 158 della medesima Relazione troviamo ... per questo ambito sarebbe opportuno valutare lopzione zero. Ancora una volta emergono criticit in relazione allintervento previsto sia dal punto di vista ambientale, ma anche rispetto alleffettivo bisogno economico e sociale. Non vengono quindi colti gli obiettivi indicati nel DdP e nella Relazione Ambientale.

ATR P3 Si tratta di un intervento che contrario non solo alle indicazioni "generali" espresse dalla legge 12/2005, ma anche al PTCP della provincia di MI, al PTR per il Sistema Metropolitano e al PTCP adottato della Provincia di Monza. Per questo ambito osserviamo come la Relazione Ambientale, a pagina 152, affermi che entrambe le aree ricadono in un possibile corridoio ecologico, comporterebbero erosione di terreno agricolo in quanto aree agricole strategiche e va tenuta presente la fascia di rispetto dellelettrodotto. Quella piu a nord rientra nel paleoalveo; quella a sud rientra nella rete verde e di ricomposizione paesaggistica, in pi questultima confina con unarea boscata (DP 2). Inoltre a pagina 158 troviamo: Per lambito APR P3 le problematiche sono molteplici e suggerirebbero di non procedere studiando la possibilit di unallocazione in comuni limitrofi. Parte dell'area dunque individuata come verde di pregio ambientale, si trova presso un varco ecologico ed stata indicata come Area Agricola Strategica (dal PTCP di MB). Nel PRG attuale classificata come indice di sensibilit paesaggistica 4. Da evidenziare che la zona sar adibita non solo all'attivit produttiva ubicata nel perimetro urbano di Bernareggio, ma anche a lavorazione e trasformazione di composti bituminosi (cos come si evince dalla documentazione ufficiale intercorsa tra la Societ interessata e la Provincia di MB e agli Atti presso la Provincia): attivit non propriamente salubre, a circa 200 metri dalle abitazioni. conbernareggio@gmail.com www.conbernareggio.com

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La posizione la pi estrema a sud di Bernareggio, non distante dal passaggio della Pedemontana, il che imporrebbe almeno un intervento di compensazione ambientale che protegga il centro abitato dalle problematiche che la Pedemontana porter, non certo un nuovo ambito di trasformazione. LATR P2 un intervento che non tiene conto di almeno 30 anni di storia di Bernareggio: questa area venne identificata come area cuscinetto tra attivit produttiva e centro abitato (frazione di Villanova). A tal fine la "vecchia" strada comunale venne spostata e il vecchio sedime destinato a verde (piantumato). Ora si chiede di ampliare l'area produttiva, avvicinandolo quindi al centro abitato, con il doppio risultato di "assottigliare" il cuscinetto di salvaguardia ed ampliare l'area destinata ad attivit produttiva (pur in assenza di documentazione che testimoni oggettivamente tale necessit). Si precisa qui che la stessa societ dispone poi di un'area di grosse dimensioni in una zona gi destinata alla produzione; vengono meno quindi anche queste ipotetiche condizioni perch il trasferimento di tale attivit produttiva avvenga a spese di una delle aree di pregio del nostro paese. Infine, parte della richiesta interessa anche il Comune di Vimercate. necessario quindi che venga acquisito anche il parere ufficiale di questa Amministrazione Di fronte a queste affermazioni appare pi che evidente che il Documento di Piano contraddice alcuni degli obiettivi prioritari di cui alle tabelle di pag. 138 (Obiettivi prioritari L.R.12/2005; Criteri di sostenibilit promossi dallUE; Obiettivi del PTR per il sistema metropolitano; Obiettivi del PTCP) In particolare richiamiamo il mancato rispetto di: PTCP Milano : Tav. 3B Area boscata, Norme art. 63 Tav. 4 Corridoio ecologico primario Varco, Norme art. 59 PTCP Monza brianza: AREA AGRICOLA STRATEGICA tav.7 Tav. 2 Presenza di un corridoi regionale a bassa o moderata antropizzazione (Rete Ecologica Regionale) Tav. 6A corridoio trasversale di ricomposizione paesaggistica

CONCLUSIONE A fronte di tutte le osservazioni prodotte in relazione ai documenti analizzati, in considerazione degli obiettivi richiamati nelle Norme e nei documenti degli Enti interessati (Obiettivi e Criteri), preso atto del mancato raggiungimento degli obiettivi di cui in Premessa: Non rispettato lobiettivo della LR 12/2005 minimizzazione del consumo di suolo Non rispettato il criterio UE riduzione al minimo dellimpiego di risorse energetiche non rinnovabili Non sono rispettati gli obiettivi del PTR limitare lulteriore espansione urbana e conservare i varchi liberi destinando le aree alla realizzazione della Rete Verde Regionale conbernareggio@gmail.com www.conbernareggio.com

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Non rispettato lobiettivo del PTCP di Milano riequilibrio eco sistemico fondato sulla ricostruzione di una rete ecologica

si propone lo stralcio degli ATR P1, ATR P2, ATR P3, ATR R1, ATR S2, nonch un serio ripensamento di parti importanti del DdP che riguardano i temi legati a conservazione e valorizzazione dellambiente, qualit della vita e mobilit.

Bernareggio, 31/08/2012 Martino Dossi Consigliere Comunale

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