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PREFAZIONE
Negli anni si registrato un continuo aumento del ricorso ai dati statistici per rappresentare lo stato di
sviluppo di un determinato settore. La raccolta e lutilizzo dei dati investe la Pubblica Amministrazione di un
compito di particolare responsabilit sia per ci che riguarda lutilizzo delle fonti sia per la interpretazione dei dati
raccolti al fine di poter fornire un quadro consapevole della realt.
Scopo del presente lavoro quello di costruire una griglia di informazioni di base - focalizzata soprattutto alla
scala regionale - necessarie alla valutazione, alla pianificazione ed alla programmazione degli interventi nel
settore dellenergia.
Con il presente Rapporto Annuale 2010, redatto a cura del Dipartimento Regionale dellEnergia, ci si
proposto il compito di valutare lo stato attuale del settore energetico nellambito di questa regione e lesame della
possibile evoluzione del settore in relazione alle tendenze rilevate nazionali ed internazionali.
I dati raccolti consentono anche un raffronto con le altre realt regionali, fornendo spunti in relazione alle
valutazioni circa i punti di forza o di debolezza rilevati, mentre per quanto riguarda landamento dei flussi
energetici possibile rilevare la persistente dipendenza dai combustibili fossili. Le singole opzioni energetiche ed il
tema degli approvvigionamenti si pongono quindi sicuramente in primo piano per le scelte strategiche nel settore
energetico.
Mentre da un lato,su scala mondiale, risulta ancora prevalente luso delle fonti di energia di origine fossile
(carbone, petrolio, gas naturale), dallaltro, si registrano effetti negativi sulla biosfera (inquinamento,
cambiamenti climatici). Pertanto appare cruciale mettere a punto politiche innovative nel settore energetico, al
fine di spezzare la spirale che lega, con sempre maggiore evidenza e frequenza, la produzione e il consumo di
combustibili fossili con le conseguenze negative per luomo e lambiente.
Le politiche internazionali hanno individuato nella riduzione della CO2 la scelta prioritaria da adottare da
parte dei singoli Paesi, al fine di poter controllare gli effetti di alterazione del clima entro limiti accettabili. Per le
stesse finalit le indicazioni provenienti dalle maggiori autorit scientifiche e politiche internazionali convergono
sulla necessit di adottare entro i prossimi anni efficaci azioni sostenibili per lambiente miranti allo sviluppo del
settore delle fonti rinnovabili ed allo sviluppo dellefficienza energetica.
LUnione Europea, coerentemente a questi indirizzi internazionali, si data degli obiettivi certamente
ambiziosi: la riduzione delle emissioni di CO2 del 20% rispetto ai livelli del 1990; un incremento del risparmio
energetico del 20% entro il 2020, rispetto ai consumi previsti; un aumento della quota di fonti rinnovabili del 20%
entro il 2020. Inoltre lUE si data lobiettivo del raggiungimento di una quota del 10% di biocombustibili (entro il
2020) nel settore dei trasporti, rispetto agli attuali livelli di consumo di benzina e gasolio.
In ambito regionale, il perseguimento di tali politiche comunitarie e nazionali si basa sul vigente Piano
Energetico Ambientale Regionale (P.E.A.R.S.) Il mantenimento di tali impegni, passa comunque attraverso un
affidabile sistema di monitoraggio che consenta la puntuale rilevazione del progressivo grado di conseguimento
degli obiettivi fissati su scala europea e nazionale, di prossima ripartizione a livello regionale (burden sharing).
Questo rapporto espone in particolare i dati di bilancio relativi alla produzione e allapprovvigionamento
delle fonti energetiche primarie, nonch quelli relativi alla evoluzione e alle dinamiche del sistema energetico
regionale, considerando uno scenario temporale fino al 2012.
Un doveroso ringraziamento per questo lavoro va agli Enti e agli organismi che hanno collaborato con il
Dipartimento Regionale dellEnergia ai fini della individuazione ed elaborazione dei dati.
INDICE
INTRODUZIONE
1 - LO SCENARIO MONDIALE
1.1 -- Lo scenario al 2020
1.2 - Scenari energia elettrica al 2020 Terna
1.2.1 - Previsioni per la Sicilia
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8
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3. - PRODOTTI PETROLIFERI
3.1 - La produzione regionale di petrolio
3.2 - La produzione regionale di gasolina naturale
3.3 - Le riserve di petrolio greggio
3.4 - La raffinazione
3.5 - Le importazioni di greggio e di prodotti petroliferi
3.6 - Le esportazioni di prodotti petroliferi
3.7 - Il consumo lordo
3.7.1 Le vendite nel settore dei trasporti
3.7.2 - Le vendite nel settore dellagricoltura
3.7.3 - Le vendite nel settore civile
3.7.4 - Le vendite nel settore industriale
3.8 - IL costo del greggio e dei prodotti petroliferi
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23
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4. COMBUSTIBILI GASSOSI
4.1 - La produzione regionale di gas naturale
4.2 - Le riserve di gas naturale
4.3 - Limportazione di gas naturale
4.4 - Il consumo di gas naturale
4.4.1 - I consumi per settore dal 2007 al 2009
4.5 -Il costo di fornitura del gas naturale per uso civile
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5 ENERGIA ELETTRICA
5.1 -La rete elettrica italiana
5.2 - Sviluppo e gestione della rete elettrica - il piano di sviluppo 2010
5.3 La produzione
5.4 - Localizzazione e potenza delle centrali di produzione in Sicilia
5.5 I consumi finali
5.6 Consumi per settore
5.7 Il costo dellenergia elettrica
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6 FONTI RINNOVABILI
6.1 - Lapporto delle rinnovabili al raggiungimento dellobiettivo 17/20/20 (ENEA Agenzia per le Nuove Tecnologie, lEnergia e lo Sviluppo economico sostenibile
Centro di Consulenza Energetica della Sicilia)
6.1.1 - Le ricadute economiche locali
6.1.2 - La fragilit regionale
6.1.3 - La criticit
6.2 - Produzione e distribuzione degli impianti a fonte rinnovabile
6.3 Produzione e distribuzione regionale degli impianti a fonte rinnovabile
6.4 - Produzione e distribuzione nella Regione Siciliana degli impianti a fonte rinnovabile
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7. - LE ISOLE MINORI
7.1 - Aspetti territoriali e sociali delle isole minori
7.2 - Lapprovvigionamento energetico
7.3 - La centrale di Vulcano
7.4 - La centrale di Ginostra
7.5 - Le potenzialit dellenergia geotermica nelle isole minori
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Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
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INTRODUZIONE
Il presente rapporto costituisce una sintesi del lavoro svolto nel 2010 dallOsservatorio Regionale e Ufficio
Statistico dellEnergia per il settore energetico della Sicilia.
LOsservatorio stato istituto con decreto n. 1921 del 30 novembre 2007 dell'Assessore regionale per l'Industria
(Costituzione, presso l'Assessorato dellOsservatorio Regionale dellEnergia). Lattivit dellOsservatorio si
estrinsecata nella ricerca delle fonti istituzionali alle quali attingere i dati, nella stipula di accordi di collaborazione
con enti pubblici e privati e nella costituzione di un sistema informativo territoriale dellenergia. Attraverso la propria
funzione, ha inteso quindi rafforzare il proprio ruolo di supporto tecnico dellattivit di monitoraggio e controllo dei
principali dati che attengono al settore energetico, tenendo conto dello scenario internazionale, europeo e nazionale
Inoltre lOsservatorio ha curato la pubblicazione periodica dei dati raccolti e dei rapporti periodici su singoli
settori energetici sul sito web del Dipartimento Regionale dellEnergia.
La contabilizzazione ed il monitoraggio dei dati in materia di energia ha assunto particolare rilevanza in
relazione agli indirizzi comunitari e nazionali, che a fronte di impegni comuni in materia ambientale ed in
particolare di limitazione dei gas serra, assegnano alle singole regioni compiti specifici di attuazione, a partire dal
rispetto dei limiti alle singole quote di emissioni attribuite.
Non appare superfluo ricordare a tal proposito che in questa materia il Dipartimento Regionale dellEnergia
impegnato, in collaborazione con la regione Lombardia e la Regione Basilicata nel progetto dellUnione Europea
LIFE+/Factor20 sulla Definizione di un quadro sperimentale di burden sharing (suddivisione regionale) degli
obiettivi della politica europea 20/20/20 ed in particolare per lo sviluppo di una metodologia comune di
contabilizzazione delle emissioni di CO2.
Per la raccolta delle informazioni in materia di energia, si attinto ai dati nazionali e regionali disponibili
provenienti da fonti ufficiali quali il Ministero dello Sviluppo Economico, la societ TERNA S.p.A., il GSE, lURIG
(Ufficio Regionale Idrocarburi e Geotermia), lAgenzia delle Dogane, la SNAM Rete Gas ed altri.
Il rapporto comprende oltre ai dati statistici (dati, tabelle, grafici, rappresentazioni cartografiche) anche le
corrispondenti rielaborazioni effettuate da parte dellOsservatorio regionale. E opportuno precisare che le
rielaborazioni sono state basate sulle metodologie di analisi correntemente utilizzate e sono state finalizzate a
focalizzare le specificit della realt regionale ed al raffronto con altre realt regionali.
I dati relativi alle strategie ed agli scenari internazionali si sono basati soprattutto su fonti e pubblicazioni
dellUnione europea e dellIEA (International Energy Agency).
Particolare attenzione stata posta nel valutare i numeri relativi agli obiettivi fissati dallUE in materia di
quota di energia da fonti rinnovabili, riduzione dei consumi ed aumento dellefficienza energetica entro il 2020
(riassunta solitamente nella formula 20-20-20) che con l'emanazione della Direttiva n. 2009/28/CE ha portato
allattribuzione di specifici obiettivi nazionali (burden sharing).
Inoltre, si stilato un bilancio energetico regionale di sintesi ( non definitivo) per lanno 2009, basato su una
metodologia utilizzata dalla Regione Lombardia, con la quale, come si detto, la Regione Siciliana collabora
nellambito della partecipazione al progetto europeo Life+/Factor20.
Per la realizzazione del BER (Bilancio Energetico Regionale) si scelto, in particolare, di utilizzare il medesimo
approccio metodologico utilizzato dalla Regione Lombardia, di un sistema semplificato basato sulla
contabilizzazione dellofferta di energia (produzione interna e importazioni dallestero/da altre regioni), delle
trasformazioni energetiche (fonti primarie trasformate in energia destinata agli usi finali) e della domanda negli usi
finali (civile, industria, agricoltura e trasporti).
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1 - LO SCENARIO MONDIALE
Il rapporto World Energy Outlook (WEO 2010) presentato recentemente dall'Agenzia internazionale
dellenergia (IEA) nel prendere atto che in corso un forte mutamento del sistema energetico globale, evidenzia che
le prospettive energetiche future dipenderanno essenzialmente dalla velocit di ripresa delleconomia globale.
Tuttavia tali prospettive di ripresa saranno fortemente influenzate dal modo in cui i governi risponderanno alla
doppia sfida del cambiamento climatico e dalla sicurezza energetica
Il mondo dell'energia si trova infatti ad affrontare una fase di incertezza senza precedenti, conteso tra la
necessit di soddisfare una crescente domanda di energia e quella di disporre di energia prodotta con tecnologie a
bassa emissione di gas serra per limitare gli effetti negativi sul clima. Se significativi investimenti sono stati fatti da
parte dei governi in materia di incentivi alle nuove tecnologie a basse emissioni e per un uso efficiente dellenergia,
tuttavia il rapporto dellIEA indica la necessit di maggiori sforzi affinch la riconversione energetica possa avvenire
in tempi relativamente rapidi.
Nel Dicembre 2009 la 15 conferenza di Copenhagen si chiusa nella delusione generale, con un nonaccordo. Le parti si sono limitate a prendere nota di un accordo presentato da Usa, Brasile, Cina, India e Sud Africa.
In questo accordo si chiede ai paesi di impegnarsi a limitare l'innalzamento delle temperature entro i 2 gradi rispetto
ai livelli precedenti l'industrializzazione senza per dare indicazioni precise su tempi e modi attraverso cui realizzare
questo obiettivo.
Si chiusa in questi giorni (Dicembre 2010) La sedicesima Conferenza delle Parti (COP) a Cancun. La COP
16 sui cambiamenti climatici pu rappresentare un nuovo punto di partenza rispetto al nulla di fatto della
precedente, svoltasi un anno fa con tante aspettative a Copenhagen. A Cancun sono stati ribaditi alcuni principi e in
particolare si riconosce la necessit di ridurre le emissioni di gas a effetto serra dal 25 al 40% al 2020, come
raccomandato dal Gruppo intergovernativo di esperti sul riscaldamento globale (Ipcc), per fare in modo che la
temperatura globale non aumenti oltre i 2 gradi.
Secondo lo scenario previsto dall'IEA la domanda mondiale di energia primaria crescer del 36% tra il 2008
e il 2035, cio dell'1.2% per anno, ovvero in misura minore di quanto sia cresciuta nel corso dei precedenti 27 anni (la
crescita media registrata nel periodo stata dell ordine del 2% per anno). Il rapporto valuta che i Paesi non-OCSE
rappresentano il 93% dell'aumento della domanda mondiale di energia primaria e che la Cina nel 2009 contribuir
per il 36% alla prevista crescita del consumo energetico mondiale. Le previsioni al 2035 vede in cima ai Paesi
consumatori di energia la Cina (22%), gli Stati Uniti (al secondo posto) e lIndia (18%).
Tuttavia, entro il 2035, i combustibili fossili rimarranno prevalenti a livello mondiale, anche se la loro quota
allinterno del mix energetico tender a diminuire a favore delle fonti energetiche rinnovabili e dell'energia nucleare.
Tra i combustibili fossili il petrolio - si legge nel WEO 2010 - rimarr comunque quello principale, seguito dal carbone
e dal gas. Dei tre combustibili fossili, questultimo registra una quota di consumo crescente, e raggiunger quasi
quella del carbone.
L'IEA conferma che il prezzo del petrolio destinato a salire, riflettendo la crescente insensibilit della
domanda e dell'offerta alle variazioni del prezzo. Il New Policies Scenario stima che il prezzo medio del petrolio
passer da poco pi di 60 dollari al barile registrato nel 2009 ai 113 dollari al barile previsti nel 2035. La domanda di
petrolio continuer a crescere costantemente, raggiungendo entro il 2035 circa 99 milioni di barili al giorno (mb/g),
ovvero 15 mb/g in pi rispetto al 2009.
Il WEO 2010 prevede che l'intervento dei governi a sostegno delle fonti rinnovabili (energia elettrica e
biocombustibili) passer dai 57 miliardi di dollari registrati nel 2009 ai 205 miliardi di dollari previsti entro il 2035.
La domanda mondiale di energia elettrica secondo lIEA destinata ad aumentare in misura
considerevolmente superiore alle altre forme di energia, con un tasso di crescita annuo di circa il 2,2% tra il 2008 e il
2035.
La quota di energia da fonte rinnovabile risulta in crescita, sebbene il livello di incremento non risulti
sufficientemente veloce per coprire la crescita della domanda globale. Nel periodo considerato il ritmo di crescita
dellenergia prodotta da fonti rinnovabili dipender dal livello di sostegno accordato dai singoli governi alle
tecnologie rinnovabili e dallandamento dei prezzi dei combustibili fossili. La generazione di elettrit da fonti di
energia rinnovabile, passer dal 19% a circa un terzo del totale. Tale aumento sar legato soprattutto alleolico ed
allidroelettrico, mentre nel 2035 il fotovoltaico, nonostante gli elevati tassi di crescita, rappresenter ancora circa il
2%.
Per quanto riguarda le emissioni il rapporto IEA prevede che la continua crescita della domanda di
combustibili fossili far aumentare ancora le emissioni di CO2, rendendo quasi impossibile raggiungere l'obiettivo di
contenere laumento delle temperature del pianeta entro i 2 gradi centigradi, come previsto nellAccordo di
Copenaghen. Secondo il rapporto, le tendenze in atto permettono di prevedere una possibile stabilizzazione dei gas
serra in atmosfera ad un livello superiore a 650 parti per milione (ppm) di CO 2 equivalente con un conseguente
probabile aumento della temperatura superiore ai 3,5 C nel lungo termine. Il raggiungimento dellobiettivo fissato
nel vertice di Copenaghen richiederebbe il contenimento del livello di CO2 non superiore a 450 ppm con conseguente
assunzione di impegni aggiuntivi rispetto a quelli attualmente previsti. A tal fine occorrerebbe mettere in atto da
parte dei Governi obiettivi pi ambiziosi rispetto a quelli assunti con l'Accordo di Copenhagen, a partire dalla
rimozione delle sovvenzioni ai combustibili fossili, e ad una maggiore diffusione delle nuove tecnologie gi disponibili.
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LIEA auspica quindi nel rapporto lurgenza di unazione immediata ed efficace per garantire che gli impegni gi
assunti sul clima vengano rispettati o meglio vengano anticipati al fine di scongiurare gli scenari pi catastrofici sul
clima.
1.1
- Lo scenario al 2020
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Tab.. 1.1
Fonte: Tabella allegata alla Direttiva 2009/28/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 sulla promozione delluso
dellenergia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE
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Tab. 1.2
Fonte: Decisione n. 406/2009/ce del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 concernente gli sforzi degli Stati membri per
ridurre le emissioni dei gas a effetto serra al fine di adempiere agli impegni della Comunit in materia di riduzione delle emissioni di gas a
effetto serra entro il 2020.
Il pacchetto clima-energia stato adottato a seguito della pubblicazione di unanalisi di impatto ( Modelbased Analysis of the 2008 EU Policy Package on Climate Change and Renewables, elaborato con il modello PRIMES).
Il Modello PRIMES ha permesso lelaborazione di uno scenario tendenziale ( Baseline scenario) che descrive
quale sarebbe il livello di emissioni, la domanda finale di energia e la percentuale di tale domanda che sarebbe
possibile soddisfare facendo ricorso alle fonti rinnovabili nel 2020, in assenza del pacchetto clima-energia.
Il modello ha ipotizzato una crescita annua del PIL pari al 2,2-2,4% per lEuropa, e pari all1,2-1,9% per
lItalia (valori riferiti agli intervalli temporali 2000-2010 e 2010-2020).
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Secondo lo scenario tendenziale baseline preso a riferimento dalla Commissione Europea, nel 2020 il
consumo finale lordo di energia dellItalia potrebbe raggiungere il valore di 166,50 Mtep, a fronte di un valore di
134,61 Mtep registrato nel 2005. Laggiornamento 2009 dello studio PRIMES, che tiene conto anche delleffetto della
crisi economica, ha stimato per lItalia, al 2020, un consumo finale lordo di 145,6 Mtep.
In uno scenario pi virtuoso, che tiene conto di ulteriori misure nel settore dellefficienza energetica rispetto
allo scenario base, i consumi finali lordi del nostro Paese nel 2020 potrebbero mantenersi entro un valore di 133,0
Mtep.
Non appare superfluo ricordare a tal proposito che in questa materia il Dipartimento Regionale
dellEnergia impegnato, in collaborazione con la Regione Lombardia e la Regione Basilicata nel progetto
dellUnione Europea LIFE+/Factor20 sulla Definizione di un quadro sperimentale di burden sharing (suddivisione
regionale) degli obiettivi della politica europea 20/20/20 ed in particolare per lo sviluppo di una metodologia
comune di contabilizzazione delle emissioni di CO2.
Fonte: Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili di cui alla Direttiva 2009/28/CE
Fig. 1.1
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Tab. 1.3 - Richiesta di energia elettrica - PIL - Intensit elettrica - Scenario di sviluppo Italia
Fig. 1.2 Confronto tra la crescita annuale della richiesta elettrica e del PIL Italia
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Tab 1.4 - Richiesta di energia elettrica - PIL - Intensit elettrica - Scenario di sviluppo Sicilia
Fig. 1.3 Confronto tra la crescita annuale della richiesta e del PIL Sicilia
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Fig. 1.4
Tab. 1.6
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1. Contribuire ad uno sviluppo sostenibile del territorio regionale attraverso ladozione di sistemi efficienti di
conversione ed uso dellenergia nelle attivit produttive, nei servizi e nei sistemi residenziali;
2. promuovere una forte politica di risparmio energetico in tutti i settori, in particolare in quello edilizio,
organizzando un coinvolgimento attivo di enti, imprese, e cittadini;
3. promuovere una diversificazione delle fonti energetiche, in particolare nel comparto elettrico, con la produzione
decentrata e la decarbonizzazione;
4. promuovere lo sviluppo delle Fonti Energetiche Rinnovabili ed assimilate, tanto nellisola di Sicilia che nelle isole
minori, sviluppare le tecnologie energetiche per il loro sfruttamento;
5. favorire il decollo di filiere industriali, linsediamento di industrie di produzione delle nuove tecnologie energetiche
e la crescita competitiva;
6. favorire le condizioni per una sicurezza degli approvvigionamenti e per lo sviluppo di un mercato libero
dellenergia;
7. promuovere linnovazione tecnologica con lintroduzione di Tecnologie pi pulite (Clean Technologies - Best
Available), nelle industrie ad elevata intensit energetica e supportandone la diffusione nelle PMI;
8. assicurare la valorizzazione delle risorse regionali degli idrocarburi, favorendone la ricerca, la produzione e lutilizzo
con modalit compatibili con lambiente, in armonia con gli obiettivi di politica energetica nazionale contenuti nella
L. 23.08.2004, n. 239 e garantendo adeguati ritorni economici per il territorio siciliano;
9. favorire la ristrutturazione delle Centrali termoelettriche di base, tenendo presenti i programmi coordinati a livello
nazionale, in modo che rispettino i limiti di impatto ambientale compatibili con le normative conseguenti al
Protocollo di Kyoto ed emanate dalla UE e recepite dallItalia;
10. favorire una implementazione delle infrastrutture energetiche, con particolare riguardo alle grandi reti di
trasporto elettrico;
11. sostenere il completamento delle opere per la metanizzazione per i grandi centri urbani, le aree industriali ed i
comparti serricoli di rilievo;
12. creare, in accordo con le strategie dellU.E, le condizioni per un prossimo sviluppo delluso dellIdrogeno e delle sue
applicazioni nelle Celle a Combustibile, oggi in corso di ricerca e sviluppo, per la loro diffusione, anche mediante la
realizzazione di sistemi ibridi rinnovabili/idrogeno;
13. realizzare forti interventi nel settore dei trasporti (biocombustibili, metano negli autobus pubblici, riduzione del
traffico autoveicolare nelle citt, potenziamento del trasporto merci su rotaia e mediante cabotaggio).
Tra gli strumenti politico-organizzativi per lattuazione del PEARS (Formazione e diffusione della figura di
Energy Manager, predisposizione di piani dazione per la costituzione di una filiera per produzione di biocarburanti
e lo sviluppo del fotovoltaico, ecc.) stato individuato anche listituzione di un Osservatorio Regionale dellenergia e
Sistema Informativo Territoriale (SIT).
2.1 - Gli scenari tendenziali al 2012
Nel Piano Energetico Ambientale della Regione Siciliana sono stati formulati tre differenti scenari
tendenziali che si spingono allorizzonte del 2012:
1. B - Scenario tendenziale Basso (caratterizzato da una situazione con un profilo di crescita negativo nei primi anni
e prossimo a zero per il restante periodo).
2. I - Scenario tendenziale Intermedio (caratterizzato da attese maggiormente favorevoli sullevoluzione per il
contesto socio - economico nel territorio regionale);
3. A - Scenario tendenziale Alto (caratterizzato da una ipotesi di evoluzione socio economica del sistema regionale in
linea con il profilo programmatico del Dpef regionale e coerente con gli andamenti del Pil osservati negli
ultimi anni).
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La programmazione dellofferta di energia nella Regione Siciliana allorizzonte del 2012 deriva da previsioni
basate su possibili scenari di crescita socioeconomica e dei corrispondenti fabbisogni provenienti dai diversi settori di
utilizzazione. I diversi scenari tengono conto dei principali obiettivi di politica regionale e delle linee indicate nel
Documento di Programmazione Economico Finanziaria per gli anni 2007-2011 della Regione Siciliana.
Negli scenari tendenziali, partendo dalle serie storiche regionali, stato valutato lazione dei possibili input
esterni extra-regionali derivanti dallUnione Europea, dalleffetto della globalizzazione dei mercati mondiali, dalle
nuove leggi e disposizioni intervenute in ambito energetico ed ambientale, da possibili situazioni congiunturali con
effetti sui costi dellenergia in ambito regionale.
Il PEARS, escludendo lo scenario definito Basso, valutato non in linea con le attese di sviluppo della
regione, ha preso in considerazione gli altri possibili Scenari
2.2 Confronto tra gli scenari presi in considerazione dal PEARS (IAP ed AAP)
Dal confronto tra gli elementi principali che contraddistinguono i due scenari probabili nel PEARS
(Intermedio con Azioni di Piano ed Alto con Azioni di Piano), lamministrazione regionale ha scelto,
prudenzialmente, lo scenario Intermedio con Azioni di Piano per la pianificazione regionale, allorizzonte del 2012.
Tale scelta implica comunque un notevole impegno, sia politico che finanziario, per lattuazione delle strategie
previste nella proposta di Piano dazione.
Tab. 2.1 - Dati relativi alla produzione dellenergia elettrica nella Regione Siciliana negli scenari proposti e confronto
con i dati Terna 2007
Tab.2.2 - Dati relativi allutilizzazione del gas naturale negli scenari nella Regione Siciliana e confronto con i dati
2004
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Tab. 2.3 - Scenario IAP della Regione Siciliana allorizzonte del 2012.Riepilogo consumi per tipo di fonte energetica
Tab. 2.4 Scenario IAP della Regione Siciliana allorizzonte del 2012. Riepilogo emissioni di CO2 per tipo di fonte
energetica
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3. PRODOTTI PETROLIFERI
Il petrolio, alla temperatura ambiente, essendo costituito da una miscela di numerosi idrocarburi liquidi,
alcuni solidi e altri gassosi, non utilizzabile nella forma in cui si presenta, ma attraverso operazioni di separazione,
effettuate per distillazioni successive, da questa possono essere separate diverse frazioni omogenee ed utilizzabili.
Sotto la voce prodotti petroliferi sono compresi, oltre che il petrolio greggio, che la materia prima, lolio
combustibile, il gasolio, i distillati leggeri, il petrolio da riscaldamento, il GPL, il gas di raffineria ed altri prodotti.
La Regione Siciliana, in attuazione dellarticolo 14 del proprio Statuto, approvato con R.D.L. 15 maggio 1946,
n. 455, convertito in legge costituzionale con la legge 26 febbraio 1948, n. 2, ha competenza esclusiva per lo
sfruttamento delle risorse del sottosuolo di propria pertinenza, ivi compresa lattivit di ricerca ed estrazione degli
idrocarburi
La legge regionale n. 14 del 03-07-2000 (GURS n. 32 del 7 luglio 2000), ha recepito la direttiva 94/22/CE e
disciplinato la prospezione, la ricerca, la coltivazione, il trasporto e lo stoccaggio di idrocarburi liquidi e gassosi e delle
risorse geotermiche nella Regione siciliana.
Le raffinerie presenti sul territorio regionale raffinano la materia prima dando origine alla produzione delle
numerose frazioni omogenee che saranno successivamente utilizzate.
543.694
529.965
560.000
540.000
520.000
500.000
2007
2008
2009
Elaborazione su dati forniti dallURIG Regione Siciliana al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi
energetiche e minerarie
Limitatamente alla produzione sulla terraferma, la Sicilia si pone al secondo posto tra regioni italiane dopo
la Basilicata.
Fig. 3.2
PRODUZIONE NAZIONALE DI OLIO GREGGIO
REGIONI - ZONE MARINE
Tonnellate
ANNO 2009
Totale
4.550.816
Zona C
Zona B
Sicilia
Piemonte
Molise
Lazio
Emilia
Basilicata
Elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
15
5.000.000
4.750.000
4.500.000
4.250.000
4.000.000
3.750.000
3.500.000
3.250.000
3.000.000
2.750.000
2.500.000
2.250.000
2.000.000
1.750.000
1.500.000
1.250.000
1.000.000
750.000
500.000
250.000
556.084
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Fig. 3.3
PRODUZIONE PERCENTUALE DI OLIO GREGGIO
SICILIA -ALTRE REGIONI E ZONE MARINE
(Aggiornamento ad agosto 2010)
14,2%
11,8%
74,0%
Zone marine
Sicilia
Altre regioni
Elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
Tale tendenza confermata dalle produzioni dei primi otto mesi del 2010 come mostrato dai grafici
seguenti.
4.550.816
Totale
525.904
474.144
Totale
Mare
Sicilia
Totale
Terra
263.382
189.675
556.084
395.488
2.866.219
4.024.912
Anno 2009
Piemonte
20.819
Molise 9.986
Lazio
225
111
2.251.790
28.870
Emilia
Romagna 19.169
Basilicata
3.155.531
3.340.363
Fig. 3.4
Elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
Le produzioni del 2009 e 2010 di olio greggio in Sicilia, provengono dalle concessioni minerarie denominate
Giaurone, Gela, Ragusa, S. Anna e Irminio.
Il campo di Gela fornisce il maggior contributo alla produzione.
Fig. 3.5
SICILIA
PRODUZIONE DI OLIO GREGGIO PER CONCESSIONE
Tonnellate
ANNO 2009
S. ANNA
RAGUSA
IRMINIO
GIAURON
E
GELA
TOTALE
556.084
600.000
400.000
200.000
0
Elaborazione su dati forniti dallURIG Regione Siciliana al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi
energetiche e minerarie
16
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____________________________________________________________________________________________________________
Il grafico seguente mostra come landamento delle produzioni nel 2009 e nel 2010.
395.488
TOTALE
26.970
12.226
S. ANNA
73.041
44.178
RAGUSA
50.891
24.590
IRMINIO
115.531
71.702
GIAURONE
304.395
GELA
600.000
500.000
400.000
300.000
200.000
100.000
0
228.048
SICILIA
PRODUZIONE DI OLIO GREGGIO PER CONCESSIONE
Gennaio 2009 - Agosto 2010
Tonnellate
556.084
Fig. 3.6
Anno 2009
Elaborazione su dati forniti dallURIG Regione Siciliana al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi
energetiche e minerarie
Per quanto riguarda la produzione a mare, il grafico seguente evidenzia invce la produzione dal 2007 al
2009 del giacimento di Gela a mare (concessione AG 1 rilasciata per competenza dallo Stato e sulla quale la Regione
Siciliana esercita il controllo a norma dellart. 43 della legge 21 luglio 1967, n. 613).
Fig.3.7
PRODUZIONE GELA MARE
ANNI 2007 - 2009
Tonnellate
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
46.702
40.754
2007
2008
35.688
2009
Elaborazione su dati forniti dallURIG Regione Siciliana al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi
energetiche e minerarie
In Sicilia sono presenti cinque centrali di raccolta e trattamento olio proveniente dai pozzi produttivi, di
queste, una centrale collegata con i pozzi provenienti dalle concessioni a mare Perla e Prezioso.
Fig. 3.8
Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
17
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Tab. 3.1
Minerale
Comune
Provincia
Area occupata
Operatore
CENTRO RACCOLTA
OLIO
PERLA E PREZIOSO
CENTRO
OLIO
IRMINIO
RAGUSA
TERZO CENTRO
OLIO GELA
OLIO
GELA
Caltanissetta
20561 (mq)
ENI - MEDITERRANEA
IDROCARBURI
12
OLIO
RAGUSA
Ragusa
5913 (mq)
IRMINIO
OLIO
RAGUSA
Ragusa
20561 (mq)
ENI MEDITERRANEA
IDROCARBURI
12
OLIO
GELA
Caltanissetta
19280 (mq)
ENI MEDITERRANEA
IDROCARBURI
23
OLIO
GELA
Caltanissetta
120640 (mq)
ENI MEDITERRANEA
IDROCARBURI
64
3
N. pozzi
produttivi
allacciati
Elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
La figura seguente mostra il collegamento delle piattaforme marine dei pozzi Perla e Prezioso al Centro di
raccolta olio Perla e Prezioso.
Fig. 3.9
Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
La produzione complessiva dei pozzi Perla e Prezioso (C.C. 3 AG rilasciata per competenza dallo Stato) dal
2004 al 30 settembre 2010 sintetizzata dalla tabela seguente.
Tab. 3.2
ANNI
Tonnellate
2004
97.385
2005
104.214
2006
108.783
2007
120.506
2008
116.593
2009
126.344
2010
106.057
Elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
18
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____________________________________________________________________________________________________________
La Sicilia la prima regione italiana produttrice di gasolina naturale con circa 22.279 tonnellate nel 2009
pari al 75,8 % del totale nazionale, in leggera crescita rispetto 2007, anno in cui la produzione stata di circa 15.539
tonnellate e rispetto al 2008, anno in cui la produzione si attestata a circa 16.830 tonnellate.
Al mese di agosto 2010 la produzione stata di 12.832 tonnellate rispetto ad una produzione nazionale
complessiva di 16.620 tonnellate.
I campi principali di gasolina naturale in Sicilia sono: Fiumetto, Gagliano-Fiume Salso, Bronte-S.Nicola,
Samperi, Roccacavallo, Comiso II e Noto.
Fig. 3.10
SICILIA
PRODUZIONE DI GASOLINA
ANNI 2007 - 2009
Tonnellate
22.279
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
0
16.830
15.539
2007
2008
2009
Elaborazione su dati forniti dallURIG Regione Siciliana al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi
energetiche e minerarie
Fig. 3.11
SICILIA
VALUTAZIONE DELLE RISERVE DI OLIO GREGGIO
Migliaia di tonnellate
ANNI 2002 - 2009
14.000
5.551
10.000
8.000
6.000
4.000
2.000
0
2002
2003
2004
CERTE
2005
PROBABILI
2006
POSSIBILI
2007
2008
2009
RECUPERABILI
Elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
19
7.098
12.000
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____________________________________________________________________________________________________________
3.4 La raffinazione
Al 1 gennaio 2009, secondo i dati dellUnione Petrolifera (relazioni annuali) la capacit di raffinazione
delle raffinerie siciliane stata di 43,1 milioni di tonnellate/anno, mentre le lavorazioni relative a greggio,
semilavorati, ossigenati e metano sono risultate complessivamente pari a 36.517 migliaia di tonnellate, su un totale
delle lavorazioni delle raffinerie italiane, pari a 99.696, in diminuzione rispetto a quelle riferite al 1 gennaio 2008,
anno in cui le lavorazioni sono state di 36.517 migliaia di tonnellate, in diminuizione rispetto allanno precedente.
Tab. 3.3
Raffinerie
Localit
Capacit
effettiva di
raffinazione
1 gennaio 2008
Milioni di t/anno
LAVORAZIONI
Migliaia di
tonnellate
Capacit
effettiva di
raffinazione
1 gennaio 2009
Milioni di t/anno
LAVORAZIONI
Migliaia di
tonnellate
Priolo Gargallo
(SR)
16,0
16.729
19,4
13.947
Augusta (SR)
8,8
9.240
8,9
9.093
5,0
5.534
5,0
5.304
9,8
8.861
9,8
8.173
SICILIA
39,6
40.364
43,1
36.517
102,95
105.384
106,5
99.696
% SICILIA
38,4
38,3
40,4
36,6
Gela (CL)
Raffineria di Gela
Raffineria di Milazzo
Milazzo (ME)
Nel 2007, secondo i dati forniti dallAgenzia delle Dogane, la produzione di greggio, semilavorati e prodotti
petroliferi in Sicilia, viene riassunta dalla tabella che segue.
Tab. 3.4
PRODUZIONE DI GREGGIO E PRODOTTI DELLA RAFFINAZIONE IN SICILIA
ANNO 2007 (tonnellate)
Greggio
605.640
Semilavorati
375.420
3.035.182
29.218.669
5.743.568
807.760
53.714
2.816.561
42.656.514
Da tale tabella si pu notare come abbastanza consistente sia la produzione dellaggregato benzine, gasolio,
carboturbo, GPL, distillati leggeri) in Sicilia.
20
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migliaia di tonnellate
ANNO
2005
2006
2007
2008
2009
AUGUSTA (Siracusa)
14.530
14.020
14.650
14.090
9.990
GELA (Caltanissetta)
2.050
2.255
2.480
2.710
1.645
MILAZZO (Messina)
7.385
7.450
7.590
6.680
6740
11.145
8.285
8.345
5.805
8.040
SICILIA
35.110
32.010
33.065
29.285
26.415
TOTALE NAZIONALE
128.400
126.120
124.350
120.610
112.600
% SICILIA
27,3
25,4
26,6
24,3
23,4
Rispetto al totale nazionale degli arrivi di greggio nel 2009 sono risultati circa il 23,4% degli arrivi nei porti
italiani.
Tale valore in ribasso rispetto agli ultimi anni. Nel 2007 tale percentuale era del 26,6 % mentre nel 2008
stata del 24,3 %.
Nel 2007, secondo i dati forniti dallAgenzia delle Dogane, il greggio proveniente da importazioni stato di
33.871.213 tonnellate.
l trend delle importazioni di greggio sembra essere in diminuzione sulla scorta dei dati dellUnione
Petrolifera.
Oltre che il greggio le importazioni hanno riguardato anche semilavorati e prodotti petroliferi.
Tab. 3.6
IMPORTAZIONE DI GREGGIO, SEMILAVORATI E PRODOTTI FINITI SICILIA
QUANTITA
ANNO 2007
(Tonnellate)
Greggio
33.871.214
Semilavorati
7.552.548
Coke da petrolio
266.541
329.043
320.790
87.375
5.345
42.432.856
Da tale tabella chiaramente emerge la forte introduzione sul territorio regionale di greggio e semilavorati
destinati alla lavorazione.
I porti della Sicilia interessati sono quelli prossimi alle raffinerie, ed in particolare Augusta, Gela, Milazzo e
Priolo-Melilli.
Sempre nel 2007 sono stati importati nelle raffinerie semilavorati per 7.552.549 tonnellate e 5.344 tonnellate
semilavorati non energetici, oltre prodotti finiti, come evidenziato dal grafico seguente.
21
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Fig. 3.12
MILAZZO
AUGUSTA
GELA
PRIOLO-MELILLI
Elaborazione su dati Unione petrolifera
QUANTITA
ANNO 2007
(Tonnellate)
Semilavorati
465.034
478.447
23.797.104
2.766.708
180.308
340.706
28.028.309
Da tale tabella si rileva come abbastanza consistente sia la quantit di prodotti destinati allesportazione,
sia in Italia che nei paesi dellUnione Europea.
22
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Tab. 3.8
ESPORTAZIONE
ITALIA
U.E.
Extra U.E.
TOTALE
4.989.878
7.766.113
7.680.246
20.436.237
Coke di petrolio
88.475
70.418
319.553
478.446
104.454
185.178
2.477.076
2.766.708
----
33.144
147.164
180.308
5.182.807
8.054.853
10.624.039
23.861.699
(Tonnellate)
Benzine, gasolio, carboturbo, GPL, distillati leggeri
ANNO 2007
(tonnellate)
34.677.890
---
Semilavorati
7.488.958
---
TOTALE GREGGIO-SEMILAVORATI
42.166.848
2.823.276
2.691.229
12.050.033
128.572
3.243.767
1.138.803
647.198
4.656
69.195
---
2.447.351
1.016.547
21.280.820
4.979.547
TOTALE
63.447.668
4.979.807
Greggio
23
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Tab. 3.10
TRASPORTI VENDITA BENZINA tonnellate
ANNO
RETE ORDINARIA
RETE AUTOSTRADALE
EXTRA RETE
TOTALE
2007
914.104
25.030
23.152
962.286
2008
856.221
20.652
21.631
898.504
2009
817.075
19.933
21.290
858.298
Elaborazione da dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
Tab. 3.11
TRASPORTI VENDITA GASOLIO tonnellate
ANNO
RETE ORDINARIA
RETE AUTOSTRADALE
EXTRA RETE
TOTALE
2007
1.088.742
79.130
428.508
1.596.380
2008
1.065.913
79.648
488.640
1.634.201
2009
1.028.795
85.723
547.859
1.662.377
Elaborazione da dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
Tab. 3.12
TRASPORTI - VENDITA GPL tonnellate
ANNO
TOTALE
2007
252.996
2008
248.125
2009
237.985
Elaborazione da dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
Tab. 3.13
TRASPORTI VENDITA LUBRIFICANTI tonnellate
ANNO
RETE
EXTRA RETE
TOTALE
2007
668
14.619
15.287
2008
764
15.551
16.316
2009
990
16.529
17.518
Elaborazione da dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
I grafici seguenti illustrano la situazione delle vendite a livello provinciale e lestensione del numero di
impianti di distribuzione sul territorio provinciale e sui capoluoghi di provincia.
Fig. 3.13
IMPIANTI DISTRIBUZIONE BENZINA
PROVINCE - CAPOLUOGHI
ANNO 2009
399
450
400
431
500
165
41
47
38
60
64
101
14
50
26
100
28
91
150
139
200
153
250
211
238
300
216
350
0
AG
CL
CT
EN
ME
Provincia
24
PA
Capoluogo
RG
SR
TP
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Fig. 3.14
1.596.380
TRAPANI
TOTALE
111.550
136.151
SIRACUSA
RAGUSA
MESSINA
PALERMO
178.907
263.295
185.548
49.092
ENNA
CATANIA
AGRIGENTO
CALTANISSETTA
62.304
119.611
1.800.000
1.600.000
1.400.000
1.200.000
1.000.000
800.000
600.000
400.000
200.000
489.922
SICILIA
VENDITA GASOLIO NEI TRASPORTI
Tonnellate
ANNO 2009
GASOLIO TOTALE
Elaborazione da dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
Fig. 3.15
IMPIANTI DISTRIBUZIONE GASOLIO
PROVINCE - CAPOLUOGHI
ANNO 2009
378
412
450
400
TOTALE COMPLESSIVO
EROGATO
Migliaia di litri
1.356.341
350
207
16
36
46
58
61
26
24
35
89
100
50
92
138
150
148
200
163
250
200
228
300
0
AG
CL
CT
EN
ME
Provincia
PA
RG
SR
TP
Capoluogo
Fig. 3.16
AUTOTRAZIONE
AUTOTRAZIONE RETE
252.996
TOTALE
Elaborazione da dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
25
TOTALE
TRAPANI
12.958
58.643
SIRACUSA
RAGUSA
21.750
39.412
PALERMO
MESSINA
16.804
23.077
ENNA
CATANIA
3.592
CALTANISSETTA
AGRIGENTO
9.963
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
66.797
SICILIA
VENDITA GPL
Tonnellate
ANNO2009
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Fig. 3.17
IMPIANTI DISTRIBUZIONE GPL
PROVINCE - CAPOLUOGHI
ANNO 2009
TOTALE COMPLESSIVO
EROGATO
Migliaia di litri
90.500
50
45
40
35
30
22
25
21
20
20
14
13
15
9
10
3
12
8
3
0
AG
CL
CT
EN
ME
Provincia
PA
RG
SR
TP
Capoluogo
Fig. 3.18
Elaborazione da dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
2009
135.755
2008
130.658
2007
132.282
Elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
2009
23.900
2008
36.506
2007
38.949
Elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
26
TOTALE
2.016
TRAPANI
1.936
1.414
SIRACUSA
MESSINA
RAGUSA
2.414
RETE
PALERMO
1.682
TOTALE
662
EXTRA
ENNA
CATANIA
1.014
CALTANISSETTA
AGRIGENTO
1.162
18.000
16.000
14.000
12.000
10.000
8.000
6.000
4.000
2.000
2.986
15.287
SICILIA
VENDITA LUBRIFICANTI
Tonnellate
ANNO 2009
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
ANNO
OLIO TOTALE
DENSO
2009
946.415
521.132
2008
877.504
433.068
2007
1.369.753
802.203
Elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
Il grafico seguente emerge con evidenza il notevole consumo di olio combustibile in provincia di messina, da
mettere in relazione allutilizzo
Fig. 3.19
TOTALE
Elaborazione da dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
Elaborazione da dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
27
TOTALE
193
TRAPANI
3.928
25.871
SIRACUSA
PALERMO
MESSINA
DENSO BTZ
RAGUSA
3.773
804.905
1.135
ENNA
CATANIA
CALTANISSETTA
14.796
91.814
AGRIGENTO
1.000.000
800.000
600.000
400.000
200.000
946.415
SICILIA
VENDITA OLIO COMBUSTIBILE BTZ
Tonnellate
ANNO 2009
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Fig. 3.20
COSTO MEDIO MENSILE DEL GREGGIO
Gennaio 2008 - agosto 2010
/ barile
140,00
131,38
120,00
77,31
100,00
80,00
60,00
40,00
20,00
PREZZO CIF
Il prezzo FOB (Free On Board) copre solo il costo del greggio, del suo carico sulla nave o su un oleodotto.
Il prezzo CIF (Cost, Insurance and Freight) copre anche la spedizione e l'assicurazione per il trasporto del greggio.
Elaborazione da dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
Fig. 3.21
Elaborazione da dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
28
Luglio
Agosto
Giugno
Maggio
Aprile
Marzo
Febbraio
Dicembre
2010 Gennaio
Novembre
Ottobre
Settembre
Luglio
Agosto
Giugno
Aprile
PREZZO FOB
Maggio
Marzo
Febbraio
2009 Gennaio
Dicembre
Novembre
Ottobre
Agosto
Settembre
Luglio
Giugno
Aprile
Maggio
Marzo
Febbraio
2008 Gennaio
0,00
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Fig. 3.22
Elaborazione da dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
Fig. 3.23
Elaborazione da dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
29
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Fig. 3.24
Elaborazione da dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
Fig. 3.25
Elaborazione da dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
30
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
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____________________________________________________________________________________________________________
4 - COMBUSTIBILI GASSOSI
Il gas naturale il gas che si forma nel sottosuolo, costituito prevalentemente da metano, oltre a quantit
variabili di idrocarburi, dai quali viene depurato, con conseguente produzione di gasolina e gas liquido, prima di
essere utilizzato, principalmente come combustibile industriale o domestico.
Tra i combustibili gassosi abbiamo anche i gas artificiali, cio i gas di distillazione proveniente da combustibili
solidi. In particolare il gas illuminante o gas di citt ottenuto per distillazione secca del carbone.
La Regione Siciliana, in attuazione dellarticolo 14 del proprio Statuto, approvato con R.D.L. 15 maggio 1946,
n. 455, convertito in legge costituzionale con la legge 26 febbraio 1948, n. 2, ha competenza esclusiva lattivit di
ricerca ed estrazione del gas naturale dal sottosuolo della Siicilia.
La legge regionale n. 14 del 03-07-2000 ne disciplina la prospezione, la ricerca, la coltivazione nella Regione
siciliana.
La filiera del gas naturale strutturata in una serie di attivit che alla fine consentono al consumatore di
utilizzare con continuit questa fonte di energia.
350.000
340.000
330.000
320.000
310.000
300.000
290.000
280.000
270.000
260.000
250.000
340.534
325.180
285.635
2007
2008
2009
Elaborazione su dati forniti dallURIG Regione Siciliana al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi
energetiche e minerarie
Limitatamente alla produzione sulla terraferma, la Sicilia si pone al terzo posto tra regioni italiane
preceduta dalla Puglia e dalla Basilicata
La maggior parte della produzione nazionale proviene sostanzialmente dai giacimenti offshore con circa il 75
% del totale.
Nel 2009 , tale produzione, compresa quella off-shore, stata di 7.909.056 migliaia di Sm 3, con un aumento
rispetto al 2008, anno in cui stata di 9.070.048 migliaia di Sm3.
31
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Fig. 4.2
SICILIA
PRODUZIONE NAZIONALE DI GAS NATURALE
REGIONI - ZONE MARINE
Migliaia di Smc
ANNO 2009
Totale
7.909.056
8.000.000
7.500.000
7.000.000
6.500.000
6.000.000
5.500.000
5.000.000
4.500.000
4.000.000
3.500.000
3.000.000
2.500.000
2.000.000
1.500.000
1.000.000
325.180
500.000
Zona D
Zona C
Zona B
Zona A
Veneto
Toscana
Sicilia
Puglia
Piemonte
Molise
Marche
Lombardia
Emilia
Calabria
Basilicata
Abruzzo
Elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
Fig. 4.3
PRODUZIONE PERCENTUALE DI GAS NATURALE
SICILIA - ZONE MARINE E ATRE REGIONI
ANNO 2009
4,1%
21,1%
74,8%
Zone marine
Sicilia
Altre regioni
Elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
Le produzioni del 2009 di gas naturale in Sicilia, provengono dalle concessioni minerarie denominate
Bronte-S-Nicola, Gagliano, Fiumetto, Rocca Cavallo, Noto, Gela, Comiso II, Ragusa, Samperi, Lippone-Mazara del
Vallo, Giaurone e Case Schillaci.
Il campo di Fiumetto fornisce il maggior contributo.
32
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Fig. 4.4
SICILIA
PRODUZIONE DI GAS NATURALE PER CONCESSIONE
Migliaia di Smc
ANNO 2009
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
0
Elaborazione su dati forniti dallURIG Regione Siciliana al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per
analisi energetiche e minerarie
TOTALE
SAMPERI
ROCCA
CAVALLO
RAGUSA
LIPPONE MAZARA
GIAURONE
GELA
GAGLIANO
FIUMETTO
COMISO II
CASE
SCHILLACI
BRONTE S.NICOLA
325.180
l'Energia - Statistiche ed
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
0
TOTALE
SAMPERI
S. ANNA
ROCCA
CAVALLO
RAGUSA
LIPPONE MAZARA
IRMINIO
GIAURONE
GELA
GAGLIANO
FIUMETTO
COMISO II
CASE
SCHILLACI
BRONTE S.NICOLA
216.256
Elaborazione su dati forniti dallURIG Regione Siciliana al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi
energetiche e minerarie
Il grafico seguente mostra come landamento mensile della produzione da gennaio 2009 ad agosto 2010 sia
senza evidenti oscillazioni.
Fig. 4.6
Anno 2009
Elaborazione su dati forniti dallURIG Regione Siciliana al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per
33
216.256
Totale
26.257
Dicembre
25.618
Novembre
27.201
Ottobre
Settembre
26.511
29.611
28.079
Agosto
Luglio
29.745
27.996
26.873
26.166
Giugno
28.489
27.173
Maggio
26.901
26.861
Aprile
24.294
Marzo
28.934
23.351
Febbraio
25.749
26.992
Gennaio
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
0
28.634
325.180
SICILIA
PRODUZIONE MENSILE DI GAS NATURALE
Gennaio 2009 - Agosto 2010
Migliaia di Smc
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Per quanto riguarda la produzione di gas naturale, il grafico seguente evidenzia invce la produzione del
giacimento di Gela mare (concessione C.C. 1 AG rilasciata per competenza dallo Stato e sulla quale la Regione
Siciliana esercita il controllo a norma dellart. 43 della legge 21 luglio 1967, n. 613) dal 2007 al 2009.
Fig. 4.7
PRODUZIONE GAS NATURALE GELA MARE
ANNI 2007 - 2009
Migliaia di Smc
800
721,6
721,9
721,6
2007
2008
2009
600
400
200
0
Elaborazione su dati forniti dallURIG Regione Siciliana al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per
l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
In Sicilia sono presenti quattro centrali di raccolta e trattamento del gas naturale proveniente dai pozzi
produttivi.
Tab. 4.1
Centrale
Numero di
pozzi
Comune
Provincia
Operatore
BRONTE
25
BRONTE
CT
ENI MEDITERRANEA
IDROCARBURI
COMISO
RAGUSA
RG
EDISON
GAGLIANO
22
GAGLIANO CASTELFERRATO
EN
ENI MEDITERRANEA
IDROCARBURI
TP
ENI MEDITERRANEA
IDROCARBURI
Elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
I centri di racolta e trattamento del gas naturale in Sicilia sono localizzati nella figura seguente
34
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Fig.4.8
Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
2003
CERTE
2004
PROBABILI
2005
2006
POSSIBILI
35
2007
2008
RECUPERABILI
2009
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Elaborazione su dati Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
ALTRI
TOTALE
48
1.549
PANIGAL
LIA
GORIZIA
1.344
12.022
PASSO
GRIES
22.917
TARVISI
O
GELA
9.168
21.371
MAZARA
DEL
VALLO
80.000
70.000
60.000
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
-
68.419
Elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
Fig. 4.11
QUOTA PERCENTUALE DI GAS NATURALE
IMPORTATO PER PUNTO D'INGRESSO
Anno 2009
2% 0%
2%
18%
31%
34%
13%
GELA
TARVISIO
PASSO GRIES
PANIGALLIA
GORIZIA
ALTRI
Elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
In Sicilia la copertura del fabbisogno avviene grazie alle importazioni e solo in minima parte alla produzione
interna.
Il gas naturale arriva in Sicilia dallAlgeria, attraverso il punto di ingresso della Rete Nazionale Gasdotti di
Mazara del Vallo e dalla Libia, attraverso il punto di ingresso di Gela.
Attraverso tali punti il gas viene immesso e trasportato mediante la rete nazionale di trasporto.
Nel 2009 il gas importato dalla Libia e dallAlgeria stato rispettivamente circa il 13 % ed il 31 % del totale
nazionale importato.
36
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Fig. 4.12
GELA
2009
2008
9.168
9.872
21371
30539
34.309
24.437
31.393
9.240
22.153
32.149
2007
2005
2006
4.598
7.692
24.457
25.228
24.431
2004
523
23.808
40.000
35.000
30.000
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
0
29826
TOTALE
Elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
Per limportazione a mezzo navi, in Sicilia non sono presenti terminali di rigassificazione del GNL.
Per favorire limportazione del gas naturale attraverso navi sono in corso di valutazione due progetti di
rigassificazione del GNL, di cui uno nellarea di Augusta-Priolo-Melilli e laltro a Porto Empedocle,
I progetti prevedono un volume annuo di gas naturale da rigassificare pari a 12 miliardi di m3 ciascuno.
Limpianto della Societ Nuove Energie (ENI 90%) previsto a Porto Empedocle ha avuto parere positivo
nellaprile 2008 dalla Commissione VIA con prescrizioni e nel mese di settembre del 2008 ha ottenuto il decreto
favorevole di compatibilit ambientale. La Conferenza dei Servizi della Regione Siciliana ha dato il via libera alla
costruzione del rigassificatore nel mese di gennaio 2009.
Limpianto previsto invece nella Rada di Augusta, della societ ERG Power Gas-Shell Energy Italia, nel maggio
del 2008 ha ottenuto parere positivo dalla Commissione VIA con prescrizioni, mentre a settembre del 2008 ha
ottenuto il decreto favorevole di compatibilit ambientale con prescrizioni.
RETE GASDOTTI
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
7.943
7.993
8.196
8.392
8.479
8.548
8.779
21.852
22.127
22.349
22.320
22.410
22.533
22.695
Totale
29.795
30.120
30.545
30.712
30.889
31.081
31.474
Tab. 4.3
Trasportatori presenti in
Sicilia
Rete
nazionale
(km)
Rete
regionale
(km)
A impianti di
distribuzione
A clienti
finali
industriali
A clienti finali
termoelettrici
Totale
1.047
1.515
699
851
2546
4.099
37
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Tab. 4.4
ESTENSIONE DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE DEL GAS NATURALE IN SICILIA ANNO 2009 (Km)
Alta pressione
Media pressione
Bassa pressione
Quota % esercente
60,3
4.82,3
7.814,8
95,8
1,7
Nella Rete Nazionale dei Gasdotti viene immesso il gas importato dalla Libia e dallAlgeria e il gas di
produzione regionale delle aree di Bronte, Gagliano, Mazara-Lippone, Chiaramonte Gulfi, Comiso e Noto.
In Sicilia sono presenti anche due centrali di compressione, rispettivamente ad Enna e a Messina.
La distribuzione del gas naturale avviene tramite le reti locali fino agli impianti dei clienti finali. Il gas
distribuito in Sicilia stato di 4,1 milioni di Smc rispetto ai circa 74,4 miliardi di Sm 3 di quello distribuito in Italia.
GAS NATURALE DISTRIBUITO IN ITALIA (Milioni di Smc)
Tab. 4.5
GAS DISTRIBUITO
2003
2004
2005
2006
ITALIA
SICILIA
74.788
3.451
77.545
3.718
82.935
3.913
84.483
3.0628
2007
81.683
4.058
2008
81.412
4.075
2009
74.764
4.085
I dati si riferiscono alle quantit distribuite dalla rete di SNAM rete Gas, che rappresentano circa il 98% del totale consumato in Italia Elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
Tra settore industriale, termoelettrico e reti secondarie la distribuzione si mantenuta ai livelli del 207 e
2008.
Fig. 4.13
4.075
4.058
2009
2008
2006
2007
3.628
3.914
2004
2005
3.718
4.200
4.000
3.800
3.600
3.400
3.200
4.085
SICILIA
GAS NATURALE CONSUMATO
Milioni di Smc
Elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi
energetiche e minerarie
Il settore di massimo consumo risultato quello termoelettrico come viene evidenziato dal seguente grafico
Fig. 4.14
INDUSTRIALE
TERMOELETTRICO
TOTALE GENERALE
Elaborazione su dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi energetiche e minerarie
38
696
TOTALE
TRAPANI
SIRACUSA
RAGUSA
PALERMO
MESSINA
ENNA
CATANIA
CALTANISSETTA
AGRIGENTO
843
2546
4.500,00
4.000,00
3.500,00
3.000,00
2.500,00
2.000,00
1.500,00
1.000,00
500,00
0,00
4085
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
La carta seguente indica i comuni in cui al 31 dicembre 2008 erano presenti imprese di distribuzione del gas.
Fig. 4.15
39
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
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____________________________________________________________________________________________________________
Tab. 4.6
DETTAGLIO ATTIVITA DI DISTRIBUZIONE IN SICILIA ANNO 2009
Numero operatori
Clienti
(Migliaia)
917
12
Comuni serviti
Volumi erogati
315
596
M(m3)
La vendita di gas naturale una attivit libera, dove limpresa acquista il gas da un importatore o da un
grossista per rivenderlo ai clienti finali.
Il venditore, una volta acquistato il gas allingrosso ha la necessit di farlo trasportare sulle reti di trasporto
nazionale, regionale e locale, sostenendo quindi oltre che il prezzo per lacquisto del gas, il costo del trasporto secondo
una tariffa approvata dallAEEG.
Il venditore di gas al cliente finale deve necessariamente essere un soggetto diverso da chi distribuisce.
Lofferta dei prezzi viene monitorata dallAutorit per lenergia elettrica e il gas.
Il prezzo di fornitura comprende il costo della materia prima, il costo delle infrastrutture (stoccaggio,
trasporto e distribuzione), il costo della commercializzazione allingrosso ed al dettaglio, e le imposte.
Al fine di tutelare i clienti con consumi medio bassi dal rischio di forti sbalzi di prezzo, lAEEG definisce per ciascuna
localit le condizioni economiche di riferimento.
Tab. 4.7
SICILIA - MERCATO FINALE AL DETTAGLIO - SETTORE DOMESTICO E NON DOMESTICO
ANNO 2009 (Clienti in migliaia e volumi in Mm3)
DOMESTICO
COMMERCIO E SERVIZI
INDUSTRIA
GENERAZIONE
ELETTRICA
OPERATORI
VOLUMI
CLIENTI
VOLUMI
CLIENTI
VOLUMI
VOLUMI
36
492
24
79
961
2434
Una minima parte della distribuzione a livello nazionale riguarda anche i gas diversi dal naturale,
generalmente GPL, aria propanata e in minima parte altri gas, attraverso le reti secondarie di distribuzione.
Tab. 4.8
DISTRIBUZIONE IN SICILIA A MEZZO RETE DI GAS DIVERSI DAL GAS NATURALE
(Volumi in Milioni di Sm3, operatori, clienti e comuni serviti)
ANNO 2008
ANNO 2009
VOLUMI EROGATI
OPERATORI
CLIENTI
227
COMUNI
SERVITI
4
VOLUMI
EROGATI
0.06
0.05
Elaborazione da dati AEEG su dichiarazione degli operatori Relazione annuale 2010
40
OPERATORI
CLIENTI
237
COMUNI
SERVITI
4
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Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Tab. 4.9
INDUSTRIA
AGRIGENTO
CALTANISSETTA
CATANIA
ENNA
MESSINA
PALERMO
RAGUSA
SIRACUSA
TRAPANI
TOTALE
2007
2008
7,2
3,3
237,7
172,4
49,4
46,4
3
3,7
66,6
70,3
11,2
9,1
6
5,4
567,7
581,5
67,8
64,7
1.016,9
956,8
Elaborazione su dati SNAM Rete Gas
2009
2,8
142,4
42,5
2,9
52
6,9
7,4
513,7
85,7
856,3
Milioni di mc
Tab. 4.10
TERMOELETTRICO
2007
2008
2009
AGRIGENTO
CALTANISSETTA
CATANIA
ENNA
MESSINA
PALERMO
RAGUSA
SIRACUSA
TRAPANI
TOTALE
0
0
0
0
307,4
879,1
0
1.141,4
66,4
2.394,3
0
0
0
0
253,7
1.108,9
0
1.062,3
45,7
2470,6
0
0
153,6
0
294,2
1.043,9
0
1.156,3
51,3
2.699,3
Milioni di mc
Tab. 4.11
IMPIANTI DISTRIBUZIONE
AGRIGENTO
CALTANISSETTA
CATANIA
ENNA
MESSINA
PALERMO
RAGUSA
SIRACUSA
TRAPANI
TOTALE
2007
2008
59,1
59,8
50,4
49,6
138,6
139,6
52,9
51,5
90,2
90,3
124,1
126,2
39,7
40,2
24,6
25,6
52,3
50,5
635,9
633,3
Elaborazione su dati SNAM Rete Gas
2009
64,1
53,5
153,6
57,8
97,8
139,8
41,4
26,5
56,4
690,9
Milioni di mc
Tab. 4.12
AUTOTRAZIONE
AGRIGENTO
CALTANISSETTA
CATANIA
ENNA
MESSINA
PALERMO
RAGUSA
SIRACUSA
TRAPANI
TOTALE
2007
2008
0
0
4,4
4,2
1,6
2,2
0
0
1,6
2,1
0
0
0,6
0,8
0,2
0,3
0
0
8,4
7,6
Elaborazione su dati SNAM Rete Gas
41
2009
0
4,1
3,3
0
2,6
0
1,0
0,5
0
11,5
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4.5 -Il costo di fornitura del gas naturale per uso civile
Con la bolletta i clienti finali pagano le diverse componenti del costo di fornitura.
La commercializzazione allingrosso la componente che copre i costi relativi all'acquisto della "materia
prima" gas che rappresentano circa il 35% della bolletta ed sensibilmente influenzata dalle quotazioni
internazionali degli idrocarburi alle quali legato il suo aggiornamento trimestrale da parte dell'Autorit per
l'energia.
La componente relativa alla commercializzazione della vendita al dettaglio (QVD) rappresenta circa il
4,5% della bolletta ed costituita da un valore fisso per ogni forniture (il cosiddetto "punto di riconsegna") e da un
valore variabile legato ai consumi del cliente finale. Tale componente copre i costi relativi alla vendita al dettaglio,
come ad esempio la gestione commerciale, i servizi al cliente etc.
La componente per il trasporto copre i costi per l'utilizzo dei gasdotti della rete nazionale e rappresenta circa
il 5% della bolletta gas.
La componente per lo stoccaggio copre i costi per il servizio di "immagazzinamento" del gas, conservato in
depositi sotterranei da dove viene poi prelevato per soddisfare le richieste del mercato nei diversi momenti o per far
fronte a eventuali emergenze. Tale componente (QS) rappresenta circa l'1,5% della bolletta.
La distribuzione copre i costi per il servizio di distribuzione del gas naturale al cliente finale, nonch il servizio
di misura, che consiste nelle funzioni di istallazione e manutenzione dei contatori, oltre che di rilevazione, registrazione
dei dati di misura e interventi di natura commerciale.
La componente relativa agli oneri aggiuntivi copre la contribuzione al contenimento dei consumi gas, la
compensazione degli oneri non recuperabili sostenuti dalle imprese, la compensazione degli oneri derivanti
dall'attivit svolta dai fornitori grossisti.
Le imposte comprendono l'accisa, l'addizionale regionale e l'IVA.
L'accisa, diversificata gi per le due macro zone Centro Nord e Centro Sud (territori ex CASMEZ territori
indicati nel DPR n. 218/78) - ai sensi del D.Lgs n. 26 del 2 febbraio 2007 - varia poi anche sulla base di 4 scaglioni di
consumo: 0-120 ( 0,044/mc), 120-480 ( 0,175/mc), 480-1560 ( 0,170/mc), oltre 1560 metri cubi ( 0,186/mc);
L'addizionale regionale determinata autonomamente da ciascuna regione con proprio provvedimento, tenuto
conto dei limiti imposti dalla normativa generale sulle imposte.
Nelle Regioni a Statuto speciale tale addizionale assume il valore pari a 0,00.
La tabella seguente sintetizza lincidenza dei costi infrastrutturali, di vendita, della materia prima e le
imposte nel costo di fornitura pagato, per metro cubo, dal consumatore tipo su un consumo annuo di 1.400 mc.
Mentre il costo di fornitura, per 1.400 mc, per esempio nel III trimestre 2010, incide per 646,8, le imposte
incidono per ben 390,6.
Fig. 4.16
Condizioni economiche di fornitura per una famiglia
con riscaldamento autonomo e consumo di 1.400 mc (c/mc)
Fonte AEEG
Il costo pagato variabile anche in funzione dellambito di appartenenza ed in funzione del potere
energetico del gas distribuito.
La tabella seguente, elaborata per il III trimestre 2010, riporta oltre il costo della componente della tariffa,
anche il provvedimento di riferimento emesso dallAEEG.
Sulla scorta di tale tabella, il calcolo totale della tariffa, escluse le imposte, considerando lo stesso potere
calorifico per ciascun ambito e per un consumo di 1.400 mc.
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Fig. 4.17
Condizioni economiche di fornitura nel mercato tutelato imposte escluse
/1400 mc per ambito tariffario
PCS 36,99 MJ
1000,00
900,00
800,00
700,00
600,00
500,00
400,00
300,00
200,00
100,00
0,00
Ambito nord
occidentale
Ambito nord
orientale
Ambit centrale
Ambito sud
occidentale
Ambito meridionale
Per la trasformazione in /mc delle componenti variabili delle tariffe in /GJ stato utilizzato un PCS convenzionale (PCS = 36,99 MJ/mc), ovvero
PCS*GJ/mc.
I sei ambiti tariffari aggregano le singole regioni italiane secondo quanto riportato nella tabella 4.13.
Tab. 4.13
Ambito nord occidentale
(Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria
Ambito nord orientale
(Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli V. Giulia, Emilia Romagna)
Ambito centrale
(Toscana, Umbria, Marche)
Ambito centro-sud orientale
(Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata)
Ambito sud occidentale Ambito sud-occidentale
(Lazio, Campania)
Ambito meridionale
(Calabria, Sicilia)
AEEG
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5 ENERGIA ELETTRICA
Il sistema elettrico italiano regolato dal Decreto Legislativo 16 marzo 1999 n. 79, in base al quale lattivit
di produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita dellenergia elettrica libera, quella di trasmissione e
dispacciamento dellenergia appartiene allo Stato che lha affidata in concessione a TERNA S.p.A., ed infine lattivit
di distribuzione svolta in regime di concessione rilasciata dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Gli Enti che operano nellambito del sistema elettrico italiano e ne determinano e regolano il funzionamento
sono lAutorit per lEnergia Elettrica ed il Gas, il Gestore del Mercato Elettrico, il Gestore dei Servizi Elettrici, TERNA
S.p.A. Rete Elettrica Nazionale e lAcquirente Unico.
Dal 2001 i soggetti che producono o importano energia elettrica da fonti non rinnovabili hanno lobbligo di
immettere nel sistema elettrico nazionale, lanno successivo, una quota di energia prodotta da fonti rinnovabili
inizialmente fissata nel 2% della produzione eccedente i 100 GWh, al netto degli autoconsumi, della cogenerazione e
delle esportazioni. Si pu adempiere allobbligo anche acquistando la quota equivalente o i relativi diritti (i
cosiddetti certificati verdi) da altri produttori, consegnando al GSE i certificati verdi equivalenti alla quota da
rispettare.
I diritti sono attribuiti al Gestore che, al fine di compensare eventuali fluttuazioni, pu comunque acquistarli
e venderli a prescindere dalla loro effettiva disponibilit.
Per gli impianti di potenza nominale superiore ad 1 MW e, per gli impianti eolici, di potenza elettrica
superiore a 0,2 MW, il GSE rilascia i CV per 15 anni, moltiplicando la produzione netta di energia elettrica per alcuni
coefficienti costanti, variabili a secondo della tipologia dimpianto.
Nel corso degli ultimi anni aumentata significativamente la produzione di energia elettrica da fonti
rinnovabili di unit di produzione a cui sono riconosciuti i CV e lofferta di CV ha superato, a partire dal 2006 la
domanda dei soggetti allobbligo.
Questo ha portato a un sensibile allontanamento del prezzo di mercato dal prezzo di vendita del GSE, a
partire dagli scambi avvenuti nellanno 2007.
La discesa dei prezzi continuata anche nel corso della prima parte del 2008 sulla base di unaspettativa
che vedeva permanere leccesso di offerta fino al 2010-2011. Per non scoraggiare nuovi investimenti nel campo della
produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, il Ministero dello Sviluppo economico ha approvato il D.M. 18
dicembre 2008 che prevede, tra laltro, che gli operatori in possesso di CV possano richiedere il rimborso a un prezzo
prestabilito, pari alla media dei prezzi registrati sul mercato del GME nel triennio precedente, dei titoli in loro
possesso, ogni anno e fino a giugno 2011, presentando richiesta al GSE.
Con Decreto 5 giugno 1999 del Ministero dellIndustria del Commercio e dellArtigianato stata individuata
la Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) gestita dal GRTN - Gestore Rete Trasmissione Nazionale sino al 31 ottobre
2005, ora da TERNA, che ora ne anche la principale proprietaria.
La pianificazione degli interventi di sviluppo della rete di trasmissione nazionale finalizzata alla sicurezza,
allaffidabilit, allefficienza, alla continuit del servizio di trasmissione e al minor costo del servizio di
dispacciamento.
Secondo quanto stabilito allart. 3 del DM la rete composta da:
o reti elettriche di tensione nominale uguale o superiore a 220 kV;
o reti o parti di reti elettriche aventi tensioni nominali comprese tra 120 e 220 kV che risultano funzionali alla
rete elettrica di trasmissione nazionale in quanto rispondenti ad almeno uno dei seguenti criteri:
linee di trasporto che collegano la parte di rete di cui alla lettera a) a centrali di
produzione aventi potenza nominale pari o superiore a 10 MVA, incluse le linee di riserva e quelle
necessarie per l'alimentazione dei servizi ausiliari delle medesime centrali, scelte con il criterio della minima
distanza dalla rete di trasmissione nazionale;
linee di trasporto che sono necessariamente utilizzate in condizioni di manutenzione ordinaria o
straordinaria di altre linee della rete elettrica di trasmissione o in situazioni critiche per la sicurezza o di
emergenza del sistema elettrico nazionale;
reti o parti di reti di interconnessione con l'estero, con esclusione delle linee dirette;
stazioni di trasformazione e di smistamento che costituiscono nodi delle reti o delle parti di reti individuate
alle precedenti lettere a) e b), con esclusione delle stazioni che hanno funzione di interconnessione con reti di
distribuzione, con centrali di produzione o con altre utenze;
tutta l'impiantistica necessaria per la corretta conduzione ed esercizio della rete di trasmissione, nazionale,
ivi inclusi i posti di teleconduzione; tali posti di teleconduzione sono elencati nell'allegato 6; sono invece
esclusi gli impianti che, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, devono
essere conferiti al gestore della rete di trasmissione nazionale;
reti o parti di reti di cui alle lettere a), b), c) e d) che risultano attualmente in costruzione o per le quali sono
state ottenute le necessarie autorizzazioni.
Le reti elettriche a tensione superiore a 120 kV, non comprese nell'ambito della rete di trasmissione
nazionale e non costituenti linea diretta ai sensi dell'articolo 2, comma 16, del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79,
sono considerate a tutti gli effetti reti di distribuzione, e come tali sono soggette alle norme di cui all'articolo 9 del
medesimo decreto legislativo.
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Con decreto 27 febbraio 2009 del Ministro dello sviluppo economico stato disposto il trasferimento a
TERNA SpA dellintera partecipazione detenuta da ENEL Distribuzione nella societ ENEL Linee Alta Tensione
(ELAT).
Lunghezza delle linee elettriche a 380 e 220 kv della rete italiana di propriet di TERNA
al 31 dicembre 2009 per regione e tensione di esercizio
Tab. 5.1
Piemonte
Valle d'Aosta
Lombardia
Trentino Alto Adige
Veneto
Friuli Venezia Giulia
Liguria
Emilia Romagna
Italia
Settentrionale
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Italia Centrale
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
Italia Meridionale
e Insulare
ITALIA
380 kV
220 kV
totale
superficie
kmq
densit
m/kmq
808
127
1.511
603
172
194
951
1.094
241
2.144
1.151
1.269
244
397
316
1.902
369
3.655
1.151
1.872
416
590
1.267
25.399
3.263
23.861
13.607
18.392
7.855
5.421
22.124
75
113
153
85
102
53
109
57
densit
m(380 kV)
/kmq
32
40
63
33
22
36
43
4.366
6.857
11.223
119.922
94
36
1.078
88
217
1.392
2.774
253
61
687
1.089
297
607
253
306
378
162
64
355
959
261
46
698
163
141
142
1.531
552
1.456
250
282
1.747
3.735
514
107
1.385
1.252
438
749
1.783
858
22.997
8.456
9.694
17.207
58.354
10.798
4.438
13.595
19.362
9.992
15.080
25.708
24.090
63
30
29
102
64
48
24
102
65
44
50
69
36
47
10
22
77
48
23
14
50
56
30
40
10
13
3.553
3.534
7.087
123.063
58
29
10.694
11.350
22.044
301.338
73
35
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Fig. 5.1
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Fig. 5.2
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La rete interna non adeguata per gli scambi di energia tra tre poli di produzione.
Inoltre risulta necessario intervenire per implementare la sicurezza nellalimentazione nelle aree metropolitane di
Palermo e Catania, migliorare la qualit del servizio a Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Siracusa e Messina e
ottimizzare le sezioni critiche per il trasporto dellenergia.
A tale scopo sono previste nuove opere che coinvolgeranno diversi ambiti territoriali e che vengono elencate di
seguito (tali opere sono previste nel PdS 2010 o vengono gi indicate in Piani di Sviluppo precedenti):
- Elettrodotto 380 kV Sorgente - Rizziconi
- Elettrodotto 380 kV Patern - Pantano - Priolo
- Elettrodotto 380 kV Chiaramonte Gulfi - Ciminna
- Elettrodotto 380 kV Sorgente - Ciminna
- Stazione 380/150 kV di Sorgente
- Elettrodotto 220kV (in classe 380kV) Partinico Fulgatore
- Elettrodotto 380 kV Partanna - Ciminna
48
Fig. 5.3
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Elettrodotto 380 kV Sorgente Rizziconi - Il raddoppio della interconnessione tra la Sicilia e la Calabria garantisce
un maggiore mutuo soccorso tra le reti delle due Regioni riducendo il rischio di separazione e isolamento dellisola.
Pertanto tale opera si rende necessaria al fine di incrementare la sicurezza di esercizio e la qualit/continuit del
servizio.
Lesigenza di un incremento della continuit del servizio evidenziata anche dallanalisi delle varie disalimentazioni
verificatesi sulla rete negli anni passati. Oltre il 70% dellenergia non fornita (ENF) per disservizi riguarda le regioni
del Mezzogiorno e le Isole, dove le disalimentazioni in rapporto ai consumi, pesano maggiormente rispetto ad altre
aree del Paese. Dalle analisi effettuate e in base alla esperienza si stima che con la realizzazione del nuovo
collegamento Sorgente Rizziconi si possa avere una riduzione dellenergia non fornita di circa 45 MWh/anno.
La realizzazione del nuovo elettrodotto consentir al contempo di razionalizzare le reti elettriche nelle suddette
aree, con una importante riduzione sul territorio di elettrodotti di alta tensione.
Stato ed avanzamento: A Luglio 2010 stata ottenuta con decreto N. 239/EL-76/113/2010, lautorizzazione alla
costruzione e allesercizio dei tratti aerei Sorgente - Villafranca Tirrena e Scilla Rizziconi dellelettrodotto a 380
kV Sorgente Rizziconinonch delle relative opere connesse.
A febbraio 2009 invece era stata ottenuta, con decreto N. 239/EL-76/82/2009, lautorizzazione alla costruzione e
allesercizio dei tratti in cavo e delle stazioni di Villafranca e di Scilla non oggetto di VIA.
Il 25 Gennaio 2007 stato firmato il Protocollo dIntesa per la realizzazione dellelettrodotto tra la Provincia di
Messina, i Comuni interessati e Terna. Ad oggi, tre dei dodici Comuni hanno gi firmato le convenzioni con Terna, gli
altri sono in attesa della delibera o stanno affrontando le ultime problematicit.
Elettrodotto 380 kV Patern - Pantano - Priolo - Il collegamento si inserisce nel programma di sviluppo della rete a
380 kV della Sicilia, al fine di consentire il miglioramento dellalimentazione dellarea di Catania e, al tempo stesso,
eliminare le congestioni di rete attualmente esistenti nellarea di Priolo. Con il nuovo collegamento, sar inoltre
possibile razionalizzare le reti AT delle Province di Siracusa e Catania. Lelettrodotto nel complesso migliorer la
sicurezza dellapprovvigionamento e assicurer maggiore continuit alla fornitura elettrica nella Sicilia orientale.
Stato ed avanzamento: Nel Luglio 2008 stato stipulato il Protocollo dIntesa tra Regione, Province, EE.LL. e Terna.
Seguiranno a breve le stipule delle convenzioni con gli EE. LL.
stato gi avviato liter autorizzativo del progetto dellopera.
Elettrodotto 380 kV Chiaramonte Gulfi Ciminna - Lintervento finalizzato a creare migliori condizioni di mercato
elettrico e a migliorare la qualit e la continuit della fornitura. Con la nuova linea a 380 kV nella stazione di
Ciminna si installer un autotrasformatore 380/220 kV da 400 MVA con relativi stalli. Il nuovo elettrodotto
consentir di ridurre gli attuali vincoli di esercizio delle centrali presenti nella parte orientale dellisola migliorando
laffidabilit e la sicurezza della fornitura di energia elettrica nella Sicilia Occidentale ed in particolare nella citt di
Palermo. Inoltre, anche in relazione al previsto nuovo collegamento a 380 kV Sorgente - Rizziconi, permetter di
sfruttare maggiormente lenergia messa a disposizione dalle centrali previste in Calabria, garantendo in tal modo gli
assetti produttivi pi convenienti.
Stato ed avanzamento: La fase concertativa da Chiaramonte Gulfi fino a Caltanissetta (Santa Caterina Villarmosa)
si conclusa con la condivisione della fascia di fattibilit di tracciato con EE.LL delle Province di Ragusa, Catania,
Enna e Caltanissetta. Nel mese di Ottobre 2010 stata condivisa la localizzazione della nuova SE 380/150 kV di S.ta
Caterina Villarmosa in localit Ponte 5 archi. La concertazione per il tratto che si estende da Santa Caterina
Villarmosa fino a Ciminna stata avviata con il Tavolo tecnico provinciale tenutosi in data 1 dicembre 2010 presso
lAssessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica utilit.
A partire da Gennaio 2010 seguiranno le presentazioni degli schemi di Protocollo dIntesa per i due tratti
Chiaramonte Gulfi S. Caterina Villarmosa e S.Caterina Villarmosa Ciminna.
Elettrodotto 380 kV Sorgente Ciminna - Lelettrodotto sar parte integrante dellanello a 380kV che chiuder il
territorio siciliano rendendo stabile ed efficiente tutto il sistema elettrico.
Stato ed avanzamento: Sono in fase di studio e valutazione le alternative per la localizzazione della nuova stazione
elettrica prevista presso Sorgente e le alternative di corridoio preferenziale. La fase concertativa deve essere avviata.
Nuova Stazione 380/220/150 kV di Sorgente 2 - La nuova stazione elettrica di Sorgente 2 permetter di intercettare
alcune linee attualmente confluenti nellattuale stazione di Sorgente e sar possibile razionalizzare diversi chilometri
di linee esistenti.
In questo modo la fascia costiera risulter maggiormente alleggerita dalla presenza degli attuali elettrodotti.
Stato ed avanzamento: stato effettuato nel mese di novembre 2010 lo studio per lindividuazione dellarea idonea
ad ospitare limpianto. A questa prima fase seguiranno dei sopralluoghi di verifica.
Elettrodotto 220kV (in classe 380kV) Partinico Fulgatore - Lelettrodotto in oggetto implementer lo stato della
rete nella Sicilia occidentale e permetter di razionalizzare vecchie linee elettriche esistenti.
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Stato ed avanzamento: E stato realizzato il corridoio mediante procedura GIS, successivamente stato sottoposto a
verifica interna presso la struttura SRI-STV. La fase progettuale e la fase concertativa non sono state ancora avviate.
Elettrodotto 380 kV Partanna Ciminna - Lelettrodotto rafforzer il collegamento tra Nord e Sud della Sicilia in
previsione del collegamento elettrico con la Tunisia.
Stato ed avanzamento: E stato realizzato il corridoio mediante procedura GIS. La fase progettuale e la fase
concertativa non sono state ancora avviate.
Altre opere:Oltre le opere descritte sopra sono previste, con lobiettivo di realizzarle nei prossimi anni, anche altre
opere comprendenti stazioni, elettrodotti e riassetti: Stazione 220 kV di Agrigento - Stazione 220 kV Noto - Stazione
220/150 kV Corriolo (ME) - HVDC Italia Tunisia - Riassetto area metropolitana di Palermo - Interventi nellarea a
nord di Catania - Elettrodotto 150 kV Mineo SE Mineo CP - Elettrodotto 150 kV Vittoria Gela der. Dirillo Stazione 150 kV Castel di Lucio (ME)
5.3 La produzione
Nel corso del 2009 in Italia sono entrati in servizio circa 2.822 MW di nuova potenza installata. La potenza
efficiente di generazione netta alla fine del 2009 era pertanto di 101.447 MW (lorda 105.186).
Tab. 5.2
ITALIA - POTENZA EFFICIENTE LORDA (dati in MW)
ANNO
2009
2008
2007
IDRICA
21.739
21.640
21.476
TERMICA
77.407
76.730
72.950
737
711
711
EOLICA E FOTOVOLTAICA*
6.040
3.969
2.801
TOTALE
105.186
102.339
97.227
DI CUI GEOTERMICA
* Compresi gli impianti fotovoltaici incentivati in conto energia. Elaborazione Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dellEnergia su dati
TERNA "Dati statistici sullenergia elettrica in Italia anno 2009
La produzione totale lorda stata quantificata da TERNA in 292.641,7,9 GWh, in diminuzione del 9,2 %
rispetto al 2008.
La produzione nazionale destinata al consumo ha coperto circa l86% del fabbisogno complessivo dellanno
2009 (contro l88,2% del 2008).
La produzione lorda da fonti rinnovabili aumentata del 19,2 % rispetto al 2008 raggiungendo i 69.329,9
GWh (57.666 GWh nel 2008), con un forte incremento della produzione da fonte eolica (+ 25,2 %) e fotovoltaica
(quasi tre volte superiore a quello dellanno precedente).
La produzione termoelettrica (che rappresenta il 76,9 della produzione netta totale) ha subito un calo del
13,6 %.
Tab. 5.3
2008
2007
PRODUZIONE LORDA
292.641,7
319.129,6
313.888,0
PRODUZIONE NETTA
281.107,3
307.064,5
301.299,0
RICHIESTA
320.268,4
339.480,9
339.928,2
SALDO ESTERO
44.959,3
40.034
46.283
Elaborazione Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dellEnergia su dati TERNA "Dati statistici sullenergia elettrica in Italia anno 2009
51
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Da gennaio ad agosto 2010 la produzione netta, secondo dati provvisori di Terna, stata di 189.536 GWh a
fronte di una richiesta di energia di 216.615 GWh.
Tab. 5.4
ITALIA - PRODUZIONE NETTA - anno 2009 per settori produzione (dati in GWh)
2009
2008
2007
2006
TERMOELETTRICA
216.087
250.149
254.022,7
250.170
IDROELETTRICA
52.844
46.673
37.962,3
42.883
GEOTERMOELETTRICA
5.015
5.198
5.242,8
5.208
EOLICA
6.484
4.852
4.032,3
2.964
677
193*
39*
281.107
307.064
301.299
301.256
FOTOVOLTAICA
TOTALE
* Compresi gli impianti fotovoltaici incentivati in conto energia. Elaborazione Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dellEnergia su dati
TERNA "Dati statistici sullenergia elettrica in Italia anno 2009
Per quanto concerne i combustibili utilizzati per la produzione termoelettrica, il gas naturale rappresenta
circa il 66,2 % (era il 65,8 % nel 2008).
Tab. 5.5
2009
NETTA
LORDA
NETTA
SOLIDI
43.073,8
39.241,6
39.745,1
35.904,4
GAS NATURALE
172.697,2
168.042,4
147.270,1
143.051,4
GAS DERIVATI
5.542,9
5.390,8
3.700,8
3.596,5
PETROLIFERI
19.195,0
17.426,0
15.878,1
14.328,1
18.230,5
17.560,5
17.626,7
16.892,7
1.672,7
1.602,9
1.814,8
1.731,8
5.520,3
5.197,6
5.341,8
5.015,8
916,3
884,9
602,3
581,9
266.848,7
255.346,7
231.979,7
221.102,7
Elaborazione Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dellEnergia su dati TERNA "Dati statistici sullenergia elettrica in Italia anno 20082009
Tra le regioni che hanno maggiormente prodotto energia elettrica destinata al consumo, nel corso del 2009
ci sono la Lombardia con 44.223,0 GWh, che per ha una richiesta di 65.305,3 GWh, e la Puglia, che con una
produzione di 32.616,7 GWh ed una richiesta di 18.126,5 GWh ha avuto un surplus di produzione di 14.490,2,6 GWh.
52
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Tab. 5.6
Regione
PIEMONTE
- 2.601,0
- 10,1 %
VALLE D'AOSTA
+ 2.124,7
+ 213,1 %
LOMBARDIA
- 21.082,2
- 32,3 %
+ 4.1192,4
+64,0 %
VENETO
- 15.275,3
- 50,5 %
+ 574,9
+ 6,1 %
LIGURIA
+ 3.273,3
+ 48,6 %
EMILIA ROMAGNA
- 5.712,4
- 20,6 %
TOSCANA
- 5.224,3
- 25,1 %
UMBRIA
- 1.608,6
- 28,1 %
MARCHE
- 4.063,9
- 50,9 %
LAZIO
- 13.154,2
- 52,5 %
ABRUZZO
+ 1.030,5
+ 15,6 %
MOLISE
+2.830,0
+ 184,8 %
CAMPANIA
- 9.003,6
- 48,1 %
PUGLIA
+ 14.490,2
+ 79,9 %
BASILICATA
- 1.192,6
- 38,8 %
CALABRIA
+ 4.193,2
+ 63,6 %
SICILIA
+ 353,3
+ 1,6 %
SARDEGNA
+ 896,4
+ 7,6 %
Elaborazione Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dellEnergia su dati TERNA "Dati statistici sullenergia elettrica in Italia anno 2009
Il sistema elettrico regionale siciliano, sempre caratterizzato dalla presenza di numerose centrali
termoelettriche, da alcuni impianti idroelettrici di piccola taglia (lunico di una certa dimensione quello
dellAnapo), da cinque impianti di autoproduzione siti nellambito di complessi industriali e petrolchimici, registra
una continua in espansione del settore delleolico e di quello del fotovoltaico.
La produzione di energia elettrica in Sicilia nel 2009 (lorda 23.732 GWh e netta 22.595 GWh), risulta ancora
diminuzione rispetto a quella del 2008 (lorda 25.171 GWh e netta 24.116 GWh). Ancora una volta dallanalisi dei dati
elaborati da Terna si evidenzia come la produzione, sebbene sempre superiore al fabbisogno regionale, abbia fatto
registrare una notevole diminuzione che associata anche alla diminuzione della richiesta, abbia determinato
unulteriore diminuzione degli esuberi destinati allesportazione.
Fig. 5.4
53
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
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____________________________________________________________________________________________________________
Tab. 5.7
TIPO
UNIT
Potenza
efficiente
MW
vapore
TIM 3
110
vapore
gas
combinato
TIM 4.1
TIM 6
PRG 1
320
760
385
combinato
vapore
vapore
vapore
vapore
PRG 2
AUG 1
AUG 2
AUG 3
PEC 1
385
70
70
70
70
vapore
vapore
vapore
vapore
vapore
vapore
vapore
gas
gas
gas
PEC 2
SFM 1
SFM 2
SFM 3
SFM 4
SFM 5
SFM 6
TPT 1
TPT 2
TEM 1
70
160
160
160
160
320
320
84
84
170
CENTRALI TERMOELETTRICHE
Termini Imerese
(ENEL Produzione) Termini Imerese (Palermo)
Priolo Gargallo
(ENEL Produzione) Priolo Gargallo (Siracusa)
Augusta
(ENEL Produzione) Augusta (Siracusa)
Porto Empedocle
(ENEL Produzione) Porto Empedocle (Agrigento)
S. Filippo del Mela
(EDIPOWER) S. Filippo del Mela (Messina)
Trapani
(ENDESA)
Termica Milazzo CIP 6
(EDISON) Milazzo (Messina)
ISAB Energy
(ISAB Energy) Priolo Gargallo (Siracusa)
vapore
STG 1
syngas
GT 1
vapore
STG 2
syngas
GT 2
Produzione destinata
turbugas
1-12 GG
122
170
122
170
20
93
4622
IMPIANTO
Erg Nuce Nord (Priolo)
Agip Gela
Erg Nuce Sud (Melilli)
Esso (Augusta)
Potenza efficiente MW
359
262
72
29
Raffineria Milazzo
43
54
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____________________________________________________________________________________________________________
Tab 5.9
Fonte Terna
SICILIA
AG
CL
CT
EN
ME
PA
RG
SR
TP
252,9
94,8
11,2
73,7
18,2
55,0
Tab. 5.11
SICILIA
AG
CL
CT
EN
ME
PA
RG
SR
TP
1530,5
233,3
79,4
161,8
292,5
42
103,3
141,0
97,1
55
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
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____________________________________________________________________________________________________________
Fig. 5.5
56
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____________________________________________________________________________________________________________
Tab. 5.12
I consumi di energia elettrica in Italia nel 2009 sono stati di 299,9 GWh (in diminuzione del 6,0 % rispetto al
2008), con diminuzioni rispetto allanno precedente in tutti i settori manifatturieri ed edilizio ed lievi aumenti nei
settori terziario e domestico.
Il consumo medio di energia elettrica per abitante in Italia nel 2009 stato di 4.983 kWh. Le regioni con i
maggiori consumi pro capite sono il Friuli Venezia Giulia (7.306 kWh/ab) e la Sardegna (6.726 kWh/ab), le regioni
con i consumi pro capite pi bassi sono la Calabria (2.763 kWh/ab), la Campania (2.945 kWh/ab) e la Sicilia (3.685
kWh/ab).
57
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____________________________________________________________________________________________________________
Consumi di energia elettrica per abitante in italia nel 1999 e 2009 secondo
regione (kWh/ab)
Tab. 5.13
58
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____________________________________________________________________________________________________________
I consumi complessivi in Sicilia nel 2009 sono stati di 18.571,4 GWh (erano19.066,6 nel 2008 e 18.942,4 nel
2007). Rispetto al 2008, si riscontrato un lieve aumento nel settore terziario ed in quello domestico, e contrazioni di
consumi nellindustria e nellagricoltura.
Consumi in Sicilia distinti per provincia e per tipologia anno 2009 (GWh)
Tab. 5.14
TOTALE*
2008
2009**
AGRIGENTO
1.166,6
1.143,6
CALTANISSETTA
1.505,3
1.469,6
CATANIA
3.701,3
3.578,1
394,8
395,0
MESSINA
2.556,1
2.571,4
PALERMO
3.326,5
3.296,8
RAGUSA
1.354,9
1.318,9
SIRACUSA
3.626,3
3.395,5
TRAPANI
1.288,0
1.253,8
SICILIA
18.919,8
18.422,6
ENNA
* Al netto dei consumi FS per trazione. **Al netto dei consumi FS per trazione pari a 148,8 GWh.
Elaborazione Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dellEnergia su dati TERNA "Dati statistici sullenergia elettrica in Italia anno 2009
Fig. 5.6
1.253,8
Trapani
3.395,5
Siracusa
1.318,9
Ragusa
Palermo
3.296,8
Messina
Enna
2.571,4
395,0
3.578,1
Catania
Caltanissetta
Agrigento
1.469,6
1.143,6
Elaborazione Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dellEnergia su dati TERNA "Dati statistici sullenergia elettrica in Italia anno 2009
Le Province che hanno fatto registrare i maggiori consumi nel 2009 sono state ancora Catania e Siracusa.
Il consumo medio di energia elettrica per abitante in Sicilia nel 2009 stato di 3.685 kWh (3.788 nel 2008)
contro i 4.983 kWh di media nazionale.
59
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Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Tab. 5.15
AGRIGENTO
2009*
2.513
CALTANISSETTA
5.516
5.397
CATANIA
3.437
3.298
ENNA
2.273
2.276
MESSINA
3.909
3.928
PALERMO
2.680
2.649
RAGUSA
4.381
4.202
SIRACUSA
9.090
8.429
TRAPANI
2.963
2.876
Elaborazione Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dellEnergia su dati TERNA e dati ISTAT *popolazione al 31.12.2006
** al netto dei consumi FS per trazione
406,7
5.874,9
6.724,9
5.416,1
agricoltura
industria
terziario
domestico
Tab. 5.16
60
2009
2,21 %
36,50 %
29,40 %
31,89 %
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Tab. 5.17
SETTORE AGRICOLTURA
AGRICOLTURA
2008
2009
AGRIGENTO
27,5
24,4
CALTANISSETTA
17,5
15,2
104,4
92,9
ENNA
12,5
11,2
MESSINA
25,1
21,8
PALERMO
30,4
30,1
RAGUSA
112,7
103,6
SIRACUSA
86,7
80,6
TRAPANI
29,1
26,7
445,9
406,7
CATANIA
SICILIA
Tab. 5.18
SETTORE INDUSTRIA
INDUSTRIA
2008
2009
AGRIGENTO
265,2
231,4
CALTANISSETTA
953,2
887,6
CATANIA
1.113,4
993,5
ENNA
69,0
68,6
MESSINA
943,3
953,6
PALERMO
518,0
472,1
RAGUSA
513,2
487,4
SIRACUSA
2.609,7
2.372,4
TRAPANI
268,3
258,4
7.253,3
6.724,9
SICILIA
Tab. 5.19
SETTORE TERZIARIO
TERZIARIO*
2008*
2009**
AGRIGENTO
376,1
384,6
CALTANISSETTA
240,8
271,1
CATANIA
1.269,9
1.281,6
ENNA
142,2
141,8
MESSINA
793,8
800,8
PALERMO
1.302,3
1.310,8
RAGUSA
352,3
348,0
SIRACUSA
433,4
445,8
TRAPANI
443,8
431,6
5.354,7
5.416,1
SICILIA
*Al netto dei consumi FS per trazione. **Al netto dei consumi FS per trazione pari a 148,8 GWh.
61
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Tab. 5.20
SETTORE DOMESTICO
DOMESTICO
2008
2009
AGRIGENTO
497,8
503,2
CALTANISSETTA
293,7
295,7
CATANIA
1.213,7
1.210,1
ENNA
171,0
173,3
MESSINA
793,9
795,2
PALERMO
1.475,8
1.483,7
RAGUSA
376,8
379,9
SIRACUSA
496,5
496,6
TRAPANI
546,8
537,1
5.865,9
5.874,9
SICILIA
Tab. 5.21
SICILIA CONSUMI NEL SETTORE RESIDENZIALE PER ABITANTE PER PROVINCIA
ANNI 2008-2009
SETTORE TERZIARIO + DOMESTICO PER ABITANTE (KWh) **
2008*
2009*
AGRIGENTO
1.920
1.951
CALTANISSETTA
1.958
2.082
CATANIA
2.306
2.297
ENNA
1.803
1.816
MESSINA
2.428
2.438
PALERMO
2.238
2.245
RAGUSA
2.357
2.319
SIRACUSA
2.331
2.339
TRAPANI
2.279
2.222
SICILIA
2.237
2.241
Elaborazione Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dellEnergia su dati TERNA e dati ISTAT *popolazione al 31.12.2006 ** al netto dei
Tab. 5.22
AUTOCONSUMI
MERCATO LIBERO2
MERCATO TUTELATO
TOTALI
62
AUTOPRODUTTORI
REGIONE
2.323,2
2.323,2
2.336,3
9.269,7
6.965,4
18.571,4
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
AEEG Relazione annuale sullo stato dei servizi e sullattivit svolta 2009
Fig. 5.8
genn.
febbr.
mar.
apr.
magg.
giu.
lugl.
ago.
sett.
ott.
nov.
dic.
2008
86,24
81,49
74,54
80,62
80,09
83,49
97,32
90,95
97,23
99,07
87,65
84,87
2009
83,45
76,95
69,10
58,36
58,51
51,82
60,50
71,07
69,49
57,63
53,93
57,39
2010
63,45
62,55
62,82
61,31
59,36
60,20
70,90
69,91
66,55
65,78
Elaborazione Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dellEnergia su dati del Gestore del Mercato Elettrico S.p.A.
63
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Fig. 5.9
genn.
SICILIA 112,57
PUN
83,45
febbr.
mar.
apr.
magg.
giu.
lugl.
ago.
sett.
ott.
nov.
dic.
86,69
78,09
78,21
88,42
78,68
89,49
97,13
99,89
75,47
82,66
89,25
76,95
69,10
58,36
58,51
51,82
60,50
71,07
66,49
57,63
53,93
57,39
Elaborazione Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dellEnergia su dati del Gestore del Mercato Elettrico S.p.A
In Sicilia per tutto il 2009 si sono avuti prezzi medi mensili dellelettricit decisamente superiori al PUN,
partendo nel mese di gennaio da i 112,57 /MWh contro gli 83,45 /MWh del Pun e mantenendo, durante lanno, una
media di 25 /MWh pi del PUN.
Fig. 5.10
120
110
100
90
80
70
60
50
-10
ott
0
t-1
se
0
o-1
ag
-1 0
lu g
-1 0
gi u
0
g-1
ma
0
r-1
ap
0
r-1
ma
-10
feb
0
n-1
ge
-09
di c
9
v -0
no
-09
ott
9
t-0
se
9
o-0
ag
-0 9
lu g
-0 9
gi u
9
g-0
ma
9
r-0
ap
9
r-0
ma
-09
feb
9
n-0
ge
SICILIA
PUN
Elaborazione Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dellEnergia su dati del Gestore del Mercato Elettrico S.p.A
Fig. 5.11
64
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
160
150
140
130
120
110
100
90
80
70
60
50
genn.
febbr.
mar.
apr.
magg.
giu.
lugl.
ago.
sett.
ott.
nov.
dic.
2007
82,23
75,13
65,27
58,55
68,40
77,73
88,76
73,77
77,91
79,47
114,37
92,42
2008
102,80
99,40
74,54
103,08
132,13
117,98
153,77
156,21
145,64
132,53
109,49
105,91
2009
102,80
86,69
78,09
78,21
88,42
78,68
89,49
97,12
99,89
75,47
82,66
89,25
2010
97,73
106,14
78,26
78,34
110,70
97,40
88,96
91,16
83,18
93,03
Elaborazione Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dellEnergia su dati del Gestore del Mercato Elettrico S.p.A.
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Tab. 5.24
Indicatori socio economici - 2009
Lintensit elettrica del PIL regionale superiore a quella dellItalia (250 contro 211 kWh/1000 ) e ci
dovuto al valore dellintensit del settore industriale il cui dato regionale superiore del 44% rispetto a quello
nazionale. Assai pi bassa della media nazionale risulta invece lintensit del settore agricolo e leggermente inferiore
anche quella del Terziario.
Tab. 5.25
I dati precedenti mostrano che la Sicilia ha comunque una situazione, dal punto di vista dei consumi
elettrici, non troppo diversa da quella dellItalia. Lanalisi dellevoluzione delle grandezze di interesse nellultimo
decennio consente, per, di approfondire ulteriormente gli elementi di diversit.
Nel periodo 1999-2009 la richiesta elettrica regionale cresciuta ad un tasso superiore a quello nazionale (tasso
medio annuo di crescita4 +1,3% contro +1,1%). Mentre i consumi regionali nel settore industriale sono diminuiti pi
lentamente rispetto a quelli nazionali (-0,6% contro -0,7%), i consumi del terziario in Sicilia sono cresciuti pi
lentamente rispetto allItalia (+4,1% contro +4,3%). Inoltre la riduzione regionale dei consumi del settore agricolo (0,6%) in disaccordo con quello che invece il tasso di crescita nazionale (+1,9%).
Considerando le variabili economiche nello stesso periodo, iI PIL regionale cresciuto ad un tasso medio annuo
equivalente a quello nazionale (+0,5%). Tale variazione risulta dallaumento del valore aggiunto del Terziario
(+0,8% medio annuo per la Sicilia e +1,1% per lItalia); mentre si ha una riduzione sia per il valor aggiunto
dellAgricoltura (-0,7% medio annuo, valore prossimo a quello nazionale -0,8%) sia per il valor aggiunto
dellIndustria (-1,2% contro -0,9%).
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Fig. 5.13
Fig. 5.14
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Fig 5.15
Fig. 5.16
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6 FONTI RINNOVABILI
Le fonti energetiche rinnovabili sono le fonti energetiche non fossili: eolica, solare, geotermica, del moto
ondoso, maremotrice, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas (Art. 2
Direttiva 2001/77/CE)
Il decreto legislativo del 29 dicembre 2003, n. 387 d attuazione alla direttiva comunitaria n. 77/2001 sulla
promozione dellenergia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dellenergia.
Lart. 12 del decreto estende alle fonti rinnovabili il principio dellautorizzazione unica e del procedimento
unificato gi introdotto per gli impianti termoelettrici e per le linee di trasmissione elettriche rispettivamente dalla
legge n. 55/2002 e dalla legge n. 290/2003.
Tale articolo razionalizza e semplifica le procedure autorizzative per la costruzione e per la gestione di
impianti per la generazione di energia elettrica alimentati da fonti energetiche rinnovabili.
Per quanto riguarda il settore elettrico, i principali meccanismi di sostegno in vigore per la produzione di
elettricit da fonti rinnovabili sono i seguenti:
- incentivazione dellenergia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili con il sistema dei certificati verdi,
basato su una quota dobbligo di nuova produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;
- incentivazione con tariffe fisse omnicomprensive dellenergia elettrica immessa in rete dagli impianti a fonti
rinnovabili fino a 1 MW di potenza (0,2 MW per leolico), in alternativa ai certificati verdi;
- incentivazione degli impianti fotovoltaici e solari termodinamici con il meccanismo del conto energia;
- modalit di vendita semplificata dellenergia prodotta e immessa in rete a prezzi di mercato prestabiliti;
- possibilit di valorizzare lenergia prodotta con il meccanismo dello scambio sul posto per gli impianti di potenza
sino a 200 kW;
- priorit di dispacciamento per le fonti rinnovabili;
- collegamento alla rete elettrica in tempi predeterminati ed a condizioni vantaggiose per i soggetti responsabili
degli impianti.
In base a quanto previsto dal PEARS, adottando lo scenario intermedio con azioni di Piano, i risultati
ottenibili nel breve periodo in termini di risparmio di fonti primarie, corrisponderebbero al 3,3% circa del consumo
interno lordo totale della Regione Sicilia nel 2004.
Per quanto attiene alla potenza elettrica efficiente ottenibile sfruttando fonti rinnovabili nel breve periodo
si pu indicare un totale di un 1.800 MWe, di cui un 950 MW eolici; un 730 MW idroelettrici; un 55 MW fotovoltaici.
La produzione elettrica annua attesa di circa 1.700 GWh. Considerato il totale della produzione derivante
dallo sfruttamento delle fonti rinnovabili si arriverebbe alla quota del 8,1% rispetto al 2004.
Nel medio periodo la quota complessiva di risparmio di fonti primarie salirebbe al 5,6% rispetto ai consumi
attesi nel 2012. Se si considera anche il contributo derivante dalla termovalorizzazione dei rifiuti tale percentuale
salirebbe al 6,7%.
La potenza elettrica installata risulterebbe di circa 2.345 MWe, di cui un 1.500 MW eolici; un 735 MW idroelettrici; un
60 MW fotovoltaici; un 50 MW biomasse.
La produzione attesa di 2.750 GWhe corrispondenti all11,2% dei consumi di energia elettrica al 2012.
Tab. 6.1
PEARS - Contributo delle energie rinnovabili al conseguimento degli obiettivi di riduzione del consumo
interno lordo di energia primaria ed di emissioni con azioni di piano*
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La tabella sotto riportata mostra i valori a livello regionale della produzione effettiva dellanno 2009 e di
quella calcolata considerando la normalizzazione della produzione idroelettrica e eolica per le singole Regioni. Dei
63.422 GWh, il 62% riconducibili alle Regioni del Nord Italia con in testa la Lombardia che rappresenta il 17,9%.
Come conseguenza, il rapporto fra la produzione rinnovabile normalizzata e il CIL, riportato in tabella,
rappresenta il parametro preso come riferimento dalla stessa direttiva per fissare il target del settore elettricit.
Per ogni Regione italiana stato calcolato il Consumo Interno Lordo, che per lanno 2009 pari a 333.296
GWh. Le Regioni con i valori pi elevati sono Lombardia (66.958 GWh) e Veneto (31.108 GWh). Nelle Regioni della
Valle dAosta e del Trentino Alto Adige, a causa della grande produzione idroelettrica la quota rinnovabile
superiore al 100%.
Nellultima colonna stato riportato il rapporto tra il valore della produzione rinnovabile normalizzata e il
CIL regionale, denominato Quota rinnovabile regionale valutato secondo quanto previsto dalla Direttiva
28/2009/CE .
Tali valori rappresentano una indicazione utile nellottica futura di burden sharing regionale delle
rinnovabili nel settore elettrico in particolare in attuazione del cosiddetto pacchetto clima-energia 20-20-20.
il pacchetto clima-energia si propone di conseguire i seguenti obiettivi per il 2020: ridurre del 20% le
emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti
rinnovabili. Il pacchetto comprende provvedimenti sul sistema di scambio di quote di emissione e sui limiti alle
emissioni delle automobili.
Tab. 6.2
Fonte GSE
6.1 - Lapporto delle rinnovabili in Sicilia al raggiungimento dellobiettivo 17/20/20 (ENEA - Agenzia
per le Nuove Tecnologie, lEnergia e lo Sviluppo economico sostenibile - Centro di Consulenza Energetica della Sicilia)
La Sicilia, come visto, presenta un sistema energetico relativamente articolato, considerata la presenza di
risorse primarie estrattive e di impianti di trasformazione energetica e raffinazione. In particolare si produce in Sicilia
il 15% circa degli idrocarburi nazionali (petrolio greggio circa il 13% e Gas circa il 1,6 %) e si raffina il 40% dei prodotti
petroliferi nazionali, con il carico e limpatto ambientale che ne derivano. Il quadro di ripartizione, relativo alla
produzione di Fonti energetiche primarie, nella seconda meta del decennio 2000-2010, vede una produzione di
Greggio di circa 0,7 Mtep e quella di Gas di 0,35 Mtep, e una produzione endogena idroelettrica ed eolica che
raggiunge 0,5 MTep per un totale di circa 1,5 Mtep, corrispondente al 10% circa del fabbisogno siciliano per usi
energetici.
Di contro, il Consumo interno lordo risulta fra i 18 e i 20 MTep/anno, dovuto, anche alla significativa
presenza di raffinerie e di industrie petrolchimiche. Rilevante lincidenza dei prodotti petroliferi (46%) sullenergia
elettrica (36%) e sul gas naturale (14,5%) (in crescita) e unimportazione di prodotti petroliferi ancora superiore al
70
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93%. I Consumi lordi per usi energetici ammontano mediamente a circa 14-15 dei 18-20 MTep complessivi prima
indicati.
In campo elettrico, nel 2009, la voce consumi finali, al lordo di perdite in rete e pompaggi (2.904 + 766,6
GWh), segna 22.595,3 GWh, 5.875 dei quali nel domestico (32%), poco meno (5.416) nel terziario (29%), 6.724
nellindustria (36%) (in leggera flessione rispetto ai 7.253 GWh del 2008), solo 406 GWh in campo agricolo e
unesportazione verso il continente di 353,3 GWh, veicolata attraverso il collegamento di Messina.
Alla voce produzione elettrica, nellanno 2009, risultato ancora in aumento il contributo, non pi
marginale, delle fonti rinnovabili sulla produzione lorda (al netto dellesportazione 23.732,5 - 353,3 = 23.739,2 GWh).
Si hanno infatti rispettivamente eolico 1.444 GWh (6,2%), idroelettrico 687,3 GWh (3%) e fotovoltaico 33,3 GWh
(0,15%).
Dal punto di vista della potenza elettrica netta installata, a fine 2009 risultavano 4.566 MW termoelettrici
(in calo rispetto ai 5.348 MW del 2008), 721,2 idroelettrici, 1.147,9 MW eolici e circa 44,4 MW fotovoltaici. Nel 2010, la
potenza eolica (autorizzazioni fino al 2008 ante e post art. 12 DLgs 387/2003) ancora da realizzare o connettere, si
pu stimare in altri 500 MW. A fine 2010, in aggiunta, in considerazione dello sforzo organizzativo del competente
Ufficio regionale, La potenza autorizzata di fotovoltaico, biomassa, cogenerazione e della centrale Archimede di
ENEA ed ENEL, si pu stimare in ulteriori 600 MW.
Gi con una quota di tali impianti, allacciati entro il 2012, che portasse a 2300 MW la potenza in esercizio,
la produttivit complessiva sarebbe cautelativamente valutabile in circa 3,5 TWh/anno, approssimativamente, il 1516% del fabbisogno elettrico siciliano; superiore a quanto previsto, ove si ricordi che il PEARS indica in circa 2,75 GWh
lapporto delle rinnovabili al 2012 nello scenario IAP, circa l11,5% sul fabbisogno di elettricit.
Dal punto di vista dellobiettivo del 17% al 2020 da fonti rinnovabili sul consumo interno lordo energetico,
trascurando, al momento, eventuali impegni sovraregionali della Sicilia, la quantit di energia anzidetta (circa 0,8
Mtep) nella credibile ipotesi di una costanza del fabbisogno lordo energetico (si ipotizza un incremento di circa 1-2
Mtep al 2020 passando dai circa 15 Mtep/anno del 2009 a 16-17 Mtep/anno) rappresenterebbe, da sola, una quota
compresa tra i 4,5 e il 5%.
Andranno, in effetti, considerati, lobbligo a seguire una traiettoria di avvicinamento al 2020 ma anche il
contributo che daranno le altre fonti rinnovabili denergia in altri settori (es. Trasporti) e lapporto che dovr dar
lincremento di efficienza (20%) che
sempre
la
stessa
Direttiva
2009/28/CE impone.
Qualora, cautelativamente, non si
considerassero apporti come quello
delleolico off-shore o quello dei
biocombustibili nel settore dei
trasporti, una prima stima indica in
circa 7.000 MW la potenza
complessiva (si ipotizzato da
fotovoltaico e/o eolico) necessaria al
raggiungimento dellobiettivo del
17% su fabbisogno lordo energetico,
con un incremento, quindi, di circa
4.500-5.000 MW, rispetto a quella
fin qui autorizzata.
Per quanto riguarda le
emissioni di CO2eq, queste, come
visto, si stimavano nel 1990 in circa
42 Mton/anno mentre nel 2004 in
circa 46 Mton/anno, considerata,
come detto, la presenza di molte
industrie ad elevata intensit
energetica, fra cui cinque raffinerie
attive che incidono per il 40% sulla capacit di raffinazione nazionale, nonch di stabilimenti petrolchimici, nel
complesso, tipologie industriali primarie ed Energy intensive, al servizio del Paese. La stima del PEARS nello scenario
IAP, indica in 2,6 MtCO2 lobiettivo al 2012.
Tab. 6.3
71
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Si consideri, per semplicit, come in precedenza, il contributo dei soli grandi impianti a FER autorizzati al
2010 e presumibilmente realizzati entro il 2011 o il 2012, e si prendano a riferimento le emissioni totali del 1990 e
anche quelle dellanno 2004 prima riportate.
Tab. 6.4
Anno di
riferimento
Emissione complessiva
CO2 Sicilia [Mton/anno]
20% in meno
(rispetto ai valori
2004 o 1990)
[Mton/anno]
Riduzione con
impianti
autorizzati
[Mton/anno]
% sull'obiettivo del 20 % in
meno
2004
45,7
9,14
1,775
19,42%
1990
42,5
11,7
1,775
15,17%
Come di vede dalla tabella, in tali ipotesi, lanalisi, seppure approssimata, indica una riduzione di circa 1,8
Mton di emissioni di CO2, valore, naturalmente, inferiore a quello indicato dal PEARS (il Piano fa riferimento anche
ad altre Azioni per la riduzione delle emissioni) e che rappresenterebbe il 19% circa rispetto allobiettivo di 9,14 Mton
(20% del valore 2004) ma rappresenta il 15% delleffettivo, obbligatorio, obiettivo di riduzione fino ad un valore pari
allo 80% delle emissioni registrate nel 1990.
6.1.1 - Le ricadute economiche locali
Le considerazioni sulle ricadute economiche locale e sulla sostenibilit dello sviluppo, portano,
inevitabilmente, a una riflessione sulla programmazione energetica e, quindi, sui termini di recepimento delle
indicazioni contenute nelle recenti Linee guida nazionali allautorizzazione degli impianti. Come detto, il 3 febbraio
del 2009, dopo unattesa di 18 anni (vedi art. 5 della Legge 9 gennaio 1991 n. 10 Legge 10/91) e grazie, in primo
luogo, allimpegno dei tecnici della Regione e delle Universit siciliane ha visto la luce il Piano Energetico Ambientale
Regionale Siciliano (PEARS).
Il Piano e la Delibera dapprovazione contengono importanti indicazioni e vincoli operativi e prestano la
massima attenzione allo sviluppo delle fonti rinnovabili. Fotovoltaico, eolico, produzione da biomassa,
cogenerazione, un Polo industriale mediterraneo per la ricerca e lo sviluppo, una filiera sul solare, sono tutti termini
che ricorrono con insistenza nel PEAR e nelle linee dazione. Il Piano dedica, inoltre, una particolare attenzione al
vettore e alla tecnologia dellIdrogeno e traguarda una corretta democrazia energetica. Il modello energetico cui
mira , infatti, quello decentrato e interattivo, basato sul passaggio ad apparati di produzione convenzionale pi
efficienti ed ecocompatibili e sul sostanziale sviluppo delle fonti rinnovabili di piccola taglia e della cosiddetta
edilizia a energia positiva, con un sistema a reti intelligenti e smart grid, per la gestione dei flussi di elettricit e di
idrogeno.
Ma lobiettivo politico non pu che essere la sostenibilit delleconomia e della socialit locali con il
contributo dellindustria delle rinnovabili e di quella dellefficienza energetica.
Il giovane Piano Energetico, tuttavia, pur prefigurando una giusta, migliorabile, visione di sviluppo, fatta di
intelligenti scenari e importanti, democratici, indirizzi, rischia di essere vanificato, in buona parte, da norme ed
indicazioni, in alcuni casi poco condivisibili e, da scelte operative, per forza di cose, effettuate in precedenza, in
assenza di analisi e di una vera programmazione e, soprattutto, prima dello sviluppo tumultuoso e speculativo, che
incentivi e grid-parity forzata, hanno fatto registrare, in Sicilia, al mercato delle fonti alternative e, in particolare, in
quello degli impianti eolici e fotovoltaici di grande taglia.
Occorre pure precisare come la Sicilia, nel campo delle autorizzazioni alla realizzazione dei grandi impianti
eolici, sia allineata a regioni come la Puglia
I MW fin qui autorizzati, buona parte dei quali gi in esercizio, hanno gi prodotto e produrranno, nellisola,
investimenti per quasi 3,5 miliardi di euro e comporteranno un ritorno economico lordo almeno triplo, nei 15 o 20
anni di validit di Certificati Verdi e di Conto Energia.
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Gli impianti a biomasse e rifiuti sono principalmente utilizzati nei paesi come il Belgio (70%), lOlanda (56%)
ed Regno Unito (44%). Germania e Spagna superano i 6 TWh di fotovoltaico, mentre il Geotermico rilevante solo
in Italia con oltre 5 TWh.
LItalia con i suoi 69 TWh si pone al 5 posto tra i paesi dellUE15 per produzione lorda di energia elettrica
rinnovabile, dopo la Germania, la Svezia, la Spagna e la Francia. Gran parte della crescita italiana (67%) spiegata
dallaumento della produzione idroelettrica che raggiunge i 49 TWh (+18% rispetto al 2008) grazie alle favorevoli
condizioni di idraulicit registrate nellultimo anno.
Fig. 6.1
Produzione lorda di energia elettrica da FER dellUE15 per fonte nel 2009
Fonte GSE
A dicembre 2009, la potenza installata in Italia in impianti alimentati da fonti rinnovabili pari a 26.519
MW, pi 11 % rispetto al 2008.
Nel 2009 la produzione lorda di energia elettrica degli impianti da fonti rinnovabili in Italia stata di
69.329,9 GWh, + 19 % rispetto ai 59.720,0 del 2008, portando al 20,8%, dal 16,5% dellanno precedente, lincidenza
della produzione da fonti energetiche rinnovabili rispetto al consumo interno lordo.
Come gli anni precedenti, si registrato un aumento in tutti i settori di produzione tranne in quello
geotermico.
La Sicilia ha contribuito con 1.695,1 GWh, (erano stati 1.200,5 nel 2008) prodotti prevalentemente da fonte
eolica 1.444,4 GWh (1.044,0 nel 2008).
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Tab. 6.5
Fonte GSE
Tab. 6.6
Fonte GSE
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presentano un contributo variabile dallo 0,1% della Valle dAosta al 5,5% del Piemonte. La Sicilia contribuisce con un
percentuale pari all1,5 %.
La produzione totale nellultimo decennio aumentata del 410%. La spinta si evidenzia in special modo
sulle biomasse e nel periodo temporale compreso tra il 2001 e il 2005, in concomitanza con lavvento dei meccanismi
di incentivazione.
La produzione corrispondente alla quota biodegradabile dei rifiuti calcolata come il 50% della produzione
totale dellimpianto secondo gli accordi Eurostat.
Dal 2008 i Bioliquidi e biocarburanti hanno iniziato ad avere rilevanza statistica, contribuendo con il 19%
alla produzione totale nel 2009.
Il principale strumento previsto dalla legislazione italiana per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili nel
settore dei trasporti costituito dallobbligo, imposto ai soggetti che immettono in consumo carburanti per
autotrazione, di immettere in consumo anche una determinata quota di biocarburanti (il biodiesel, il bioetanolo e i
suoi derivati, l'ETBE e il bioidrogeno, sulla base della vigente legislazione). Tale quota di immissione calcolata come
percentuale del tenore energetico totale del carburante tradizionale immesso in rete lanno precedente.
La percentuale aumentata nel tempo. Nel 2010, i soggetti Piano di azione nazionale per le energie
rinnovabili di cui alla Direttiva 2009/28/CE allobbligo sono tenuti a immettere in rete una quantit di biocarburanti
pari al 3,5% del tenore energetico totale del carburante immesso in rete nel 2009.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali certifica annualmente ladempimento dellobbligo.
77
Tab. 6.7 Impianti da fonte rinnovabile nelle Regioni nel 2009 (GSE)
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79
Tab. 6.8 Produzione degli impianti da fonte rinnovabile nelle Regioni nel 2009 (GSE)
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EOLICO OFFSHORE
228,00
TERMODINAMICO FOTOVOLTAICO
120,00
SOLARE TERMODINAMICO
50,00
BIOMASSE
75,99
EOLICO
8.052,52
FOTOVOLTAICO
4.871,44
TOTALE
Elaborazione Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dellEnergia (DB aggiornato al 01.02.10)
Tab. 6.10
TIPOLOGIA
BIOMASSA
5,47
Totale 2005
FOTOVOLTAICO
5,47
2006
5,09
EOLICO
403,55
BIOMASSE
25,6
totale 2006
FOTOVOLTAICO
434,24
2007
4,01
EOLICO
373,75
BIOMASSE
63,82
totale 2007
BIOGAS
441,58
2008
3,19
FOTOVOLTAICO
13,6
EOLICO
184,5
SOLARE TERMODINAMICO
BIOMASSE
5,21
totale 2008
COGENERAZIONE
212,5
2009
13,2
FOTOVOLTAICO
135,6
EOLICO
82,5
BIOMASSE
44,1
totale 2009
FOTOVOLTAICO
13.397,95
275,4
2010
317,09
BIOMASSE
26,54
BIOGAS
1,67
FOTOVOLTAICO-EOLICO
2,32
347,62
TOTALE
Elaborazione Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dellEnergia
1.716,81
80
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Le elaborazioni sottostanti sono relative alla produzione di energia elettrica in Sicilia mettendo a confronto le
diverse fonti di produzione e le variazioni negli anni.
DATI DI PRODUZIONE NETTA IN SICILIA ANNO 2009 GWh
Tab. 6.11
Produzione idroelettrica*
687,3
Produzione termoelettrica
Produzione eolica
Produzione fotovoltaica
TOTALE PRODUZIONE NETTA
Energia destinata ai pompaggi
Perdite
Produzione netta destinata al consumo
Fabbisogno
Esportazione verso altre regioni
20.455,6
1.432,0
33,3
22.595,3
766,6
2.904,0
21.827,7
21.475,4
353,3
* La produzione idroelettrica comprensiva di apporti da pompaggio. Elaborazione Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dellEnergia su
dati TERNA. "Dati statistici sullenergia elettrica in Italia anno 2009
Tab. 6.12
FABBISOGNO SICILIA (GWh)
2003
20.571
2003
24.387
2004
20.972
2004
24.618
2005
21.406
2005
24.796
2006
21.470
2006
23.522
2007
21.858
2007
24.098
2008
21.789
2008
23.438
2009
21.475
2009
22.595,3
Fig. 6.2
COMPOSIZIONE PERCENTUALE DELLA PRODUZIONE LORDA DI ENERGIA ELETTRICA IN SICILIA NEL 2009
6,09%
0,14%
2,90%
90,88%
idroelettrica
termoelettrica
eolica
fotovoltaica
81
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____________________________________________________________________________________________________________
Fig. 6.3
PRODUZIONE LORDA SICILIA 2002-2009 (GWh)
30.000
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
0
2002
2004
2005
2006
2007
2008
2009
31,8
48,5
152,2
382,4
488,7
856,2
1.054,7
1.477,7
25.315,6
24.830,2
24.853,1
25.002,8
23.641,2
23.888,8
22.948,1
21.567,5
640,2
824,5
842,0
822,1
732,3
716,7
679,1
687,3
eolica e fotovoltaica
termoelettrica
2003
idroelettrica
La sola produzione da fonte eolica in Sicilia nel corso del 2009 stata di 1.444,392 GWh rispetto ai 21.567
GWh di produzione termoelettrica.
Di seguito vengono riportate le potenze richieste elaborate sulla base delle istanze, per impianti eolici,
presentate al Dipartimento dellEnergia , nonch le potenze gi autorizzate ai sensi del Decreto Legislativo 387/03.
Tab. 6.13
PROVINCIA
TIPOLOGIA
MESSINA
EOLICO
174,6
RAGUSA
EOLICO
551,4
SIRACUSA
EOLICO
236
PALERMO
EOLICO
1.414,95
CATANIA
EOLICO
446,1
TRAPANI
EOLICO
1.268,09
ENNA
EOLICO
737,8
AGRIGENTO
EOLICO
2.156,71
CALTANISSETTA
EOLICO
1.066,87
Totale
8.052,52
Fig. 6.4
450
300
250
373,75
350
403,55
400
MW
184,5
200
150
82,5
100
50
0
2006
2007
2008
82
2009
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Di seguito sono stati elaborati i dati, aggiornati a dicembre 2009, relativi agli impianti eolici connessi alla
rete.
Fig. 6.5
PERCENTUALE REGIONALE DEL NUMERO DI IMPIANTI EOLICI AL DICEMBRE 2009
16,66%
83,34%
Sicilia
Altre regioni
Fig. 6.6
DISTRIBUZIONE PROVINCIALE PERCENTUALE DEL NUMERO DEGLI IMPIANTI EOLICI A DICEMBRE 2009
1,02%
Enna
3,06%
Trapani
2,04%
Agrigento
6,12%
Palermo
Caltanissetta
0,00%
Messina
0,34%
2,04%
Siracusa
Ragusa
0,68%
Catania
0,00%
1,36%
1,00%
2,00%
3,00%
4,00%
5,00%
Fig. 6.7 - DISTRIBUZIONE REGIONALE PERCENTUALE DELLA POTENZA EOLICA A DICEMBRE 2009
23,44%
76,56%
Sicilia
Altre regioni
83
6,00%
7,00%
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
Tab. 6.14
PRODUZIONE DEGLI IMPIANTI EOLICI IN SICILIA DAL 2004 AL 2009 GWh
2004
2005
2006
2007
2008
152,2
382,3
488,7
854,7
1.044,0
2009
1.444,4
Fig. 6.8
DISTRIBUZIONE PROVINCIALE PERCENTUALE DELLA PRODUZIONE DA FONTE EOLICA NEL 2009
Enna
2,62%
Trapani
3,85%
3,03%
Agrigento
Palermo
5,81%
Caltanissetta
0,00%
Messina
0,00%
Siracusa
Ragusa
3,40%
0,55%
Catania
0,00%
2,81%
1,00%
2,00%
3,00%
4,00%
5,00%
6,00%
7,00%
Tab. 6.15
IMPIANTO
Centrale eolica di Caltabellotta (AG) Localit Gran Montagna
UNIT
Potenza efficiente
MW
7,5
10 x 750 kW
10 x 850 kW
1 x 750 kW
9,25
19 x 850 kW
16,15
Impianto
costituito
da
40
aerogeneratori da 850 kW
Entrato in esercizio nel gennaio 2007
40 x 850 kW
34,0
Impianto
costituito
da
24
aerogeneratori da 850 kW
Entrato in esercizio nel gennaio 2007
24 x 850 kW
20,4
Impianto
costituito
da
30
aerogeneratori da 850 kW
Entrato in esercizio nel gennaio 2007
30 x 850 kW
25,5
11 x 660 kW
7,26
10 x 850 kW
8,5
9 x 850 kW
7,65
84
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
36 x 850 kW
30,6
32 x 850 kW
27,2
19 x 850 kW
16,15
Impianto
costituito
da
24
aerogeneratori VEstas V52 da 850 kW
ciascuno
Impianto attivato nel maggio 2005
Impianto costituito da 18 aerogeneratori
da 850 kW
Inaugurato nel maggio 2006
24 x 850 kW
20,4
18 x 850 kW
15,3
Impianto
costituito
da
20
aerogeneratori da 850 kW
Collegato alla rete elettrica nel gennaio
2007
Collegato alla rete elettrica nel gennaio
2007
20 x 850 kW
17
5 x 850 kW
4,3
18 x 2,5 MW
45
Impianto
costituito
da
n
35
aerogeneratori, 24 nel comune di
Campofelice di Fitalia e 11 nel comune di
Villafrati, ciascuno avente una potenza
di 0.85 MW, per una potenza
complessiva di 29,75 MW.
Entrato in esercizio il 29 dicembre 2008
Impianto
costituito
da
30
aerogeneratori, 11 nel comune di Alia e
19 nel comune di Scafani Bagnia,
ciascuno avente una potenza di 0.85
MW, per una potenza complessiva di
25,5 MW.
Entrato in esercizio il 6 aprile 2009
Impianto
costituito
da
26
aerogeneratori asincroni trifas, ciascuno
avente una potenza di 0,85 MW, per una
potenza complessiva di 22,1 MW.
Entrato in esercizio l8 ottobre 2009
Impianto
costituito
da
30
aerogeneratori, 10 nel comune di
Corleone e 20 nel comune di Prizzi,
ciascuno avente una potenza di 2 MW,
per una potenza complessiva di 60 MW.
Entrato in esercizio il 30 dicembre 2009
Impianto composto da 55 aerogeneratori
del tipo Gamesa G52 da 850 kW
35 x 850 kW
29,75
30 x 850 kW
25,5
26 x 850 kW
22,1
30 x 2 MW
60
55 x 850 kW
46,8
Impianto
costituito
da
20
aerogeneratori ciascuno avente una
potenza di 2,5 MW, per una potenza
complessiva di 50 MW.
Entrato in esercizio l1 dicembre 2009
3 impianti (Mineo 11 aerogeneratori,
Militello 18, Vizzini 30) per un totale di
59 aerogeneratori Vestas V52 da 850 kV
attivati nel marzo 2005
Impianto costituito da 28 aerogeneratori
da 850 kW
Inaugurato il 25 settembre 2006
20 x 2,5 MW
50
59 x 850 kW
50,15
28 x 850 kW
23,8
Contrada Gangitani
85
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____________________________________________________________________________________________________________
47 x 1,5 MW
70,5
11 x 660 kW
7,26
17 x 850 kW
14,5
57 x 850 kW
48,45
Impianto
costituito
da
aerogeneratori da 3 MW
Collegato alla rete nel marzo 2007
24 x 3 MW
11 x 850 kW
9,35
38 x 850 kW
32,3
44 x 850 kW
37,4
31 x 2 MW
5 x 0,85 MW
66,25
7 x 1,8 MW
11 x 3 MW
45,6
21 x 2,3 MW
48,3
27 x 850 kW
22,95
Impianto
costituito
da
aerogeneratori da 850 kW
Entrato in esercizio nel maggio 2010
26 x 852 kW
22,1
Baglio Nasco
86
24
26
72
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____________________________________________________________________________________________________________
Ci sono inoltre alcuni impianti di piccola taglia, da 0,6 a meno di 10 MW, non collegati alla RTN, che portano
ad un totale complessivo che il GSE quantifica in 49 impianti e 1.147,9 MW di potenza (fonte GSE - anno 2009) .
Di seguito vengono riportate le potenze richieste elaborate sulla base delle istanze, per impianti fotovoltaici,
presentate al Dipartimento dellEnergia , nonch le potenze gi autorizzate ai sensi del Decreto Legislativo 387/03.
Tab. 6.16
TIPOLOGIA
RAGUSA
FOTOVOLTAICO
384,851
SIRACUSA
FOTOVOLTAICO
635
PALERMO
FOTOVOLTAICO
284,4644
CATANIA
FOTOVOLTAICO
707,0665
TRAPANI
FOTOVOLTAICO
978
ENNA
FOTOVOLTAICO
340
AGRIGENTO
FOTOVOLTAICO
347,178
CALTANISSETTA
FOTOVOLTAICO
1.125,9734
MESSINA
FOTOVOLTAICO
69,4155
Totale
Elaborazione Regione Siciliana - Dipartimento Regionale dellEnergia (DB aggiornato al 01.02.10)
Fig. 6.9
4.871,4384
350,00
300,00
317,09
250,00
200,00
MW
135,60
50,00
4,01
5,09
100,00
13,60
150,00
0,00
2006
2007
2008
2009
nov. 2010
Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici, al 31 dicembre 2009 il GSE censiva 3.800 impianti (141 % in pi
rispetto al 2008) per una potenza complessiva di 44.357,9 kW (+ 160%) ed una dimensione media di 12,0 kW.
Per numerosit la Sicilia ospita il 5,3% degli impianti italiani con il 4,0 % della potenza totale installata nel
territorio nazionale (l1,16 % nella sola provincia di Ragusa).
A dicembre 2009 il GSE censiva in Sicilia 51 impianti incentivati con il c.d. Conto Energia con potenza
superiore a 50 kW, per un totale di 21.536,5 kW.
Al 30 settembre 2010 gli impianti censiti in Sicilia dal GSE erano 5.692 per una potenza complessiva 75.658,7
kW; di questi 41 impianti di potenza superiore a 50 kW entrati in esercizio dal gennaio a settembre 2010 hanno una
potenza complessiva di 20.750 kW, per una media di 506 kW.
87
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____________________________________________________________________________________________________________
Fig. 6.10
PERCENTUALE REGIONALE DEL NUMERO DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI AL DICEMBRE 2009
5,28%
94,72%
Sicilia
Altre regioni
Fig. 6.11 DISTRIBUZIONE PROVINCIALE PERCENTUALE DEL NUMERO DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI RISPETTO AL TOTALE
NAZIONALE AL DICEMBRE 2009
0,22%
Enna
0,39%
Trapani
0,46%
Agrigento
Palermo
0,58%
Caltanissetta
0,59%
Messina
0,65%
0,68%
Siracusa
Ragusa
0,83%
Catania
0,00%
Fig. 6.12
0,88%
0,20%
0,40%
0,60%
0,80%
1,00%
Enna
0,16%
Trapani
0,29%
0,64%
Agrigento
Palermo
Caltanissetta
0,35%
0,23%
0,38%
Messina
0,36%
Siracusa
1,16%
Ragusa
0,39%
Catania
0,00%
0,20%
0,40%
0,60%
88
0,80%
1,00%
1,20%
1,40%
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____________________________________________________________________________________________________________
Fig. 6.13 PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTE FOTOVOLTAICA PERCENTUALE PER PROVINCIA RISPETTO AL
TOTALE NAZIONALE AL DICEMBRE 2009
Enna
0,30%
Trapani
0,37%
0,56%
Agrigento
Palermo
0,49%
Caltanissetta
0,25%
Messina
0,56%
Siracusa
0,56%
Ragusa
1,24%
Catania
0,59%
0,00%
Tab. 6.17
0,20%
0,40%
0,60%
0,80%
1,00%
1,20%
1,40%
Centrale
fotovoltaica
Impianto
fotovoltaico
Caprileone (ME)
Lentisco
Rocca
di
89
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____________________________________________________________________________________________________________
Centrale
fotovoltaica
Vigliatore (ME)
Terme
Centrale fotovoltaica
Montechiaro (AG)
di
di
Palma
di
Centrale fotovoltaica
Pozzo di Gotto (ME))
di
Barcellona
90
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Centrale
fotovoltaica
Empedocle (AG)
di
Porto
Centrale fotovoltaica
Almo (RG)
Monterosso
Palazzolo
Impianto fotovoltaico da
dicembre 2009
Centrale fotovoltaica
Acreide (SR)
di
di
91
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____________________________________________________________________________________________________________
Tab. 6.18
Impianto di Bellolampo
Palermo
Potenza installata
7.336 kWe
Relativamente alla geotermia, nella Regione Siciliana include le sorgenti di acqua calda, fumarole,
vulcanelli di fango, e molti altri fenomeni che sono la testimonianza diretta in superficie del calore endogeno della
Terra.
In Sicilia, popoli, come gli Arabi e i Romani, utilizzavano gi tali acque sia per la balneoterapia e che per il
riscaldamento degli ambienti o anche per le propriet medicamentose.
Il primo tentativo in Italia, effettuato con successo, di produrre energia elettrica sfruttando le risorse
geotermiche avvenne nel 1904 a Larderello in Toscana, dove tale esperimento ha posto le basi per lo sviluppo
dellutilizzo di tale risorsa, non solo in Italia ma nel mondo.
Attualmente in varie parti del mondo l'energia geotermica viene impiegata principalmente per il
riscaldamento civile (in Islanda ad esempio lacqua per il riscaldamento urbano proviene quasi totalmente da fonti
geotermiche) e per le colture agricole in ambienti artificiali come le serre.
Nel territorio della Sicilia numerose sono le manifestazioni geotermiche di superficie, soprattutto di tipo termale.
Pur essendo presenti in Sicilia manifestazioni di vulcanismo attivo e manifestazioni idrotermali di superficie
(Isole Eolie, Pantelleria, Castellammare del Golfo, Calatafimi, Acireale, Sciacca, Etna, Montevago, Terme Vigliatore,
Termini Imprese, Al Terme, Trabia, Cefal Diana, etc,) queste non costituiscono di per se una condizione sufficiente
per la individuazione di serbatoi geotermici di rilievo ed il potenziale geotermico, ancora oggi non definito e si
presenta, almeno in superficie con caratteristiche di bassa entalpia poco adatto per la produzione di energia
elettrica.
Tali manifestazioni mostrano temperature comprese tra i 20 C ed i 95 C.
In atto in Sicilia, dove, in virt dello statuto speciale della Regione, la competenza normativa e
amministrativa completamente autonoma. vi un solo permesso di ricerca e tre istanze di Permesso di Ricerca di
Risorse Geotermiche in Terraferma.
Tab. 6.19
PANTELLERIA
Superficie
6,5 Kmq
Scadenza
22/02/2011
Elaborazione su dati forniti dallURIG Regione Siciliana al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi
energetiche e minerarie
Tipo di istanza
Data di presentazione
25/05/2009
Superficie
102,4 Kmq
Elaborazione su dati forniti dallURIG Regione Siciliana al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi
energetiche e minerarie
92
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____________________________________________________________________________________________________________
Tab. 6.21
Nome istanza
Tipo di istanza
Data di presentazione
Superficie
Elaborazione su dati forniti dallURIG Regione Siciliana al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi
energetiche e minerarie
Tab. 6.22
Nome istanza
Tipo di istanza
Data di presentazione
Superficie
Elaborazione su dati forniti dallURIG Regione Siciliana al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi
energetiche e minerarie
Tab. 6.23
Nome istanza
Tipo di istanza
Data di presentazione
Superficie
Elaborazione su dati forniti dallURIG Regione Siciliana al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Statistiche ed analisi
energetiche e minerarie
Fig. 6.14
93
94
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
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__________________________________________________________________________________________________________
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7. - LE ISOLE MINORI
Escludendo i diversi isolotti, le isole minori della Sicilia sono quattordici. generalmente raggruppate in
arcipelaghi:
o Arcipelago delle Eolie, che comprende le isole di Lipari (la pi grande), Vulcano, Stromboli, Filicudi, Alicudi,
Panarea, Salina, oltre che da diversi isolotti;
o Arcipelago delle Egadi, situato che comprende principalmente le isole di Favignana, Marettimo e Levanzo;
o Arcipelago delle Pelagie, che comprende Lampedusa (la pi estesa) e Linosa;
o Isola di Pantelleria;
o Isola di Ustica.
Il numero di abitanti, distribuiti principalmente tra le isole di Lipari, Pantelleria e Lampedusa, costituisce lo
0,61% dellintera popolazione regionale.
7.1 - Aspetti territoriali e sociali delle isole minori
La composizione media del nucleo familiare molto simile a quella della Sicilia.
Il rapporto medio tra nuclei familiari, pari a 2,01, evidenzia lesistenza di seconde case o abitazioni utilizzate
per turisti.
Le isole minori sono delle comunit caratterizzate generalmente da una serie di aspetti comuni, quali lalta
variazione stagionale nel numero di abitanti, lincremento annuo della domanda di energia, risorse idriche molto
limitate e problematiche connesse alla gestione dei rifiuti.
La Regione Siciliana interviene a sostegno delle isole minori con contributi per agevolare il trasporto via
mare di acqua potabile o con agevolazioni economiche per il trasporto dei residenti sulle tratte aeree o con la
concessione di un contributo annuale per l'allineamento del prezzo del gasolio in favore degli operatori nel settore
della pesca nelle isole minori di cui all'art. 14 della legge regionale n. 15 del 5 novembre 2004.
Le sedi comunali delle isole sono Favignana, Lipari, Malfa, Leni, S.Marina di Salina, Pantelleria,
Lampedusa e Ustica.
Il numero di abitanti, che al 2001 era di 29.760 unit, distribuita principalmente tra le isole di Lipari,
Pantelleria e Lampedusa, costituisce lo 0,61% dellintera popolazione regionale.
In linea di massima le isole, con popolazione residente tra i 5.000 e gli 8.000 abitanti (alta densit
demografica), sono caratterizzate da una struttura economica che si spinge verso uno sviluppo dattivit
produttive locali, seppur fortemente influenzate dal turismo stagionale.
In quelle dove la popolazione residente invece scarsa, le isole sono orientate quasi esclusivamente
allattivit turistica e marinara.
A Marettimo, la pi distante delle isole appartenenti allarcipelago delle Egadi, la locale comunit di
pescatori mantiene ancora inalterate le antiche tradizioni, resistendo, in qualche modo, alla moderna economia
del turismo.
Le isole minori sono tuttavia delle comunit caratterizzate generalmente da una serie di aspetti comuni,
quali:
- alta variazione stagionale nel numero di abitanti;
- incremento annuo della domanda di energia;
- alto costo del combustibile, per la necessit di trasporto a mezzo navi;
- utilizzo di fonti energetiche rinnovabili molto scarso.
- risorse idriche molto limitate;
- problematiche connesse alla gestione dei rifiuti.
95
Fonte: ISTAT
7.484
1.188
83
8,7
Pantelleria
Ustica
Pantelleria
Ustica
5.624
463
5.161
220
4.335
656
320
TOTALE
5,5
20,2
Lampedusa
Lampedusa e Linosa
Linosa
12
Levanzo
TOTALE
3.459
19
TOTALE
Favignana
Marettimo
10.388
3,5
Favignana
106
5,2
Alicudi
Panarea
415
303
9,5
Filicudi
729
21
12,6
Vulcano
Stromboli
8.515
37
2.401
27
Lipari
Lipari
6.044
1.330
5.741
4.106
10.240
2.299
807
S.Marina di Salina
TOTALE
851
Abitanti
2001
641
Abitanti 1991
Leni
Salina
Superficie Kmq
Malfa
Comune
Isola
Tab. 7.1
96
73
164
225
110
116
88
93
75
96
Densit
2.534
541
1.899
1.715
4.092
1.069
370
263
436
Famiglie
2.530
540
1.892
1.692
4.008
1.050
362
263
434
Alloggi
residenti
2.463
202
2.628
1.648
4.401
866
454
238
174
Alloggi non
residenti
Regione Siciliana - Assessorato dellEnergia e dei Servizi di Pubblica Utilit - Dipartimento dellEnergia
Servizio II -Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per lEnergia
____________________________________________________________________________________________________________
4.993
742
4.520
3.340
8.409
1.925
816
501
608
Totale
alloggi
0,83
0,56
0,79
0,81
0,82
0,81
1,01
0,78
0,63
Alloggi per
abitanti
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Tab. 7.2
Isola
Lampedusa
Linosa
Lipari
Vulcano
Stromboli
Filicudi
Alicudi
Panarea
Salina
Ustica
Favignana
Marettimo
Isola di Formica
Levanzo
Pantelleria
Elaborazione da dati AEEG
Azienda elettrica
S.EL.I.S. Lampedusa SpA Concessione MAP 2/8/02
S.EL.I.S. Linosa SpA Concessione MAP 2/8/02
S.E.L. Societ Elettrica Liparese Concessione MAP 2/8/02
ENEL
ENEL
ENEL
ENEL
ENEL
ENEL
Impresa elettrica D'Anna & Bonaccorsi Snc
SEA Societ Elettrica di Favignana SpA Concessione MAP 2/8/02
S.EL.I.S. Marittimo SpA Concessione MAP 2/8/02
PRIVATO
I.C.EL Srl Impresa Campo Elettricit Concessione MAP 2/8/02
S.M.E.D.E. Pantelleria SpA
Il mercato dellenergia elettrica, nelle isole minori, un mercato assistito, in quanto il costo sostenuto per la
produzione di energia elettrica, per ovvie ragioni, notevolmente pi elevato, ed alquanto variabile rispetto a
quello del resto del territorio nazionale.
Con la legge 14 novembre 1995, n. 481, le competenze della CCSE sono state trasferite allAutorit per
lEnergia Elettrica ed il Gas (AEEG).
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Il meccanismo della integrazione del costo di produzione assicura agli utenti delle isole minori le stesse
condizioni tariffarie in vigore sul continente, compensando i maggiori oneri per il produttore denergia elettrica
locale derivanti da una posizione chiaramente di svantaggio rispetto al resto del territorio nazionale.
Le tabelle seguenti riportano lintegrazione in centesimi di euro per kWh, nei vari anni, spettanti ad
alcune imprese elettriche minori che gestiscono il sistema elettrico, non gestito da ENEL.
Il meccanismo di sostegno, o meglio dintegrazione della tariffa pagata dallutente, assicura allazienda che
gestisce il servizio di energia elettrica locale la remunerazione dei costi sostenuti per la produzione, trasmissione,
distribuzione, manutenzione e fornitura.
Di seguito sono riportati gli importi integrativi per kWh che sono stati pagati alle imprese minori per la
produzione di energia elettrica, che come si pu notare sono molto variabili da unisola allaltra.
Aliquote definitive di integrazione tariffaria spettanti alle imprese elettriche minori SELIS Lampedusa
S.p.A., SELIS Linosa S.p.A. e SMEDE Pantelleria S.p.A. per gli anni 1999-2008 (importi in centesimi di euro per
kWh).
Tab. 7.3
Anno
SELIS
Lampedusa
16,04
23,66
19,45
16,03
14,15
18,65
20,67
21,32
22,18
27,42
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
SELIS
Linosa
35,79
45,02
38,75
30,07
23,67
23,45
27,89
23,61
23,07
27,41
SMEDE
Pantelleria
15,27
23,81
20,65
18,45
15,02
16,43
19,25
21,46
19,92
24,39
SEA di Favignana
40,00
55,32
45,16
62,22
67,96
45,50
47,97
48,38
41,82
39,26
Fonte: AEEG
Tab. 7.4 Aliquote di integrazione spettanti alle imprese elettriche minori per lanno 2008 (importi
in centesimi di europer kWh)
IMPRESA
2008
. 130,55
39,26
27,42
27,42
42,35
40,18
24,39
Fonte: AEEG
Nelle isole minori siciliane si hanno solo alcuni piccoli esempi di sfruttamento dellenergia solare,
generalmente con caratteristiche di tipo sperimentale.
La tabella seguente indica lenergia prodotta dai vari generatori diesel nelle altre isole minori oltre che lo
sviluppo e le caratteristiche della rete di distribuzione e il numero di utenze servite
Parco di generazione e linee di distribuzione su alcune delle isole minori (aggiornamento 2002 tranne Enel 2001)
Sviluppo
Energia
%
Potenza
linea di
Utenze
Isola/Societ
Tipo
prodotta
di rete
totale
distribuzione
servite
gruppo
(MWh)
interrata/aerea
kVA
(MT/bt)
Tab. 7.5
LIPARI
Soc. Elettrica liparese
DIESEL
24.515
PANTELLERIA
S.MED.E Pantelleria
DIESEL
23.043
DIESEL
14.544
DIESEL
1.824
LAMPEDUSA
SELIS
Lampedusa
MARETTIMO
SELIS Marettimo
30.849
36/133
MT 10%
Bt 10%
6773
35.221
93/250
MT 27%
Bt 44%
6392
28.297
26/150
MT 39%
Bt 52%
3600
1.629
2/16,5
MT 100%
Bt 57%
633
98
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LINOSA
SELIS Linosa
FAVIGNANA
SEA Favignana
DIESEL
2.014
DIESEL
8.490
USTICA
Imp. Elettrica DAnna e
Bonaccorsi
DIESEL
5.660
LEVANZO
ICEL
DIESEL
500
Alicudi
ENEL Distr.
DIESEL
625
Filicudi
ENEL Distr
DIESEL
925
Panarea
ENEL Distr
DIESEL
2900
Salina
ENEL Di
DIESEL
3600
Stromboli
ENEL Distr.
DIESEL
2750
Vulcano
ENEL Distr.
DIESEL
7825
2.770
7,9/21,6
MT 68%
Bt 34%
433
10.033
22/73
MT 25%
Bt 50%
3042
5543
15/15
MT 75%
Bt 50%
1020
576
0/7
MT 0%
Bt 100%
256
CESI Rapporto RdS (2003): Sostenibilit ambientale nelle Isole Minori Parte II
Tab. 7.6
Isola
Potenza FV
installata
[kW]
In esercizio
Marettimo
faro
18
23
SI
Vulcano 1
Centrale ibrida
80
104
SI
Vulcano 2
feeder MT
100
120
SI
Stromboli
off-grid
0,35 kW x n 30
15,6
SI
Alicudi
off-grid
1,5 kWx n 12
20
SI
Lampedusa
desalinizzazione
100
120
SI
Lipari
desalinizzazione
63
82
SI
CESI Rapporto RdS (2003): Sostenibilit ambientale nelle Isole Minori Parte II
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negli scenari futuri si rileva la necessit di migliorare la qualit e la congruit del servizio di alcune isole minori
della Sicilia, caratterizzate da assenza di alimentazione dalla rete del continente e dalla scarsa affidabilit dei
sistemi di generazione isolana. Sono in corso studi per valutare lopportunit di interconnettere all RTN del
continente alcune isole minori, in particolare della Regione Siciliana, per le quali le caratteristiche morfologiche, la
presenza di un sistema di distribuzione locale e la vicinanza al continente permettono una fattibilit tecnica del
collegamento sottomarino.
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Energia elettrica.
Nel B.E.R. viene confrontata per ogni fonte energetica la rispettiva disponibilit (poste attive al netto delle
trasformazioni) con i relativi impieghi (poste passive), in modo tale da ottenere l'identit fondamentale di un
bilancio energetico caratterizzata dalluguaglianza tra consumo interno netto e consumi finali.
Le poste attive (disponibilit) sono individuate da:
produzione;
importazioni;
esportazioni;
variazione delle scorte a livello primario.
Le poste passive (impieghi) sono individuate da:
trasformazioni;
usi non energetici (consumi finali non energetici);
bunkeraggi;
consumi e perdite del settore energetico;
usi energetici (consumi finali energetici).
Nel modello preso a riferimento ogni fonte energetica aggregata comprende vettori energetici primari e
secondari.
La voce "combustibili solidi" comprende: carbone fossile, lignite, coke di cokeria, gas di cokeria, gas
d'altoforno e altri prodotti solidi; in analogia con il BEAR Lombardia i consumi di legna non sono stati considerati
tra i combustibili solidi ma come usi di biomassa tra le fonti rinnovabili.
I "prodotti petroliferi" comprendono: il petrolio greggio, semilavorati, olio combustibile, gasolio, distillati
leggeri, benzine, carboturbo, petrolio da riscaldamento, G.P.L., gas di raffineria e altri prodotti petroliferi.
I "combustibili gassosi" sono costituiti dal gas naturale e dal gas d'officina.
La voce "rinnovabili" comprende: le biomasse, il carbone da legna, eolico, solare, fotovoltaico, RSU, biogas,
produzione idroelettrica e geotermoelettrica;
La voce "energia elettrica" riguarda la produzione derivante dalla trasformazione termoelettrica.
Nel preparare questo capitolo stata effettuato un confronto di dati di bilancio riferibili agli anni 2004 - 2005
2007 - 2009 per lenergia elettrica e per il gas naturale, nonch per gli altri dati relativi alla produzione di fonti
primarie ed al loro approvvigionamento.
Le verifiche effettuate hanno confermato la congruit dei dati. Del resto, va posto in rilievo che il grosso del
sistema energetico regionale dal 2004 (data di riferimento per il PEARS) ad oggi va ormai incontro a dinamiche
stabili che denotano trend piuttosto regolari e prevedibili in modo affidabile, perch la maggior parte delle
ristrutturazioni in programma nelle centrali elettriche, nelle raffinerie, nellindustria petrolchimica e nelle altre
significative realt industriali presenti nellIsola si avviano a compimento. C una certa evoluzione in aumento del
trend dei consumi elettrici trend non confermato in queti ultimi due anni a causa della crisi economica che ha
investito anche la regione Sicilia, maggior parte dei consumi nellIsola da attribuire agli usi termoelettrici che dal
2004 appaiono ragionevolmente stabili e lo stesso avviene per i consumi industriali su cui incidono,
sostanzialmente, quelli dellindustria petrolchimica mentre qualche variazione si ha per il contingente erogato con
il servizio a rete. Le variazioni sono da attribuire per tale voce sia alla variazione delle condizioni meteo climatiche,
sia alla ulteriore penetrazione della metanizzazione in centri di secondaria importanza, mentre il sistema delle
Piccole e Medie Imprese (PMI), in assenza delle infrastrutture in molti agglomerati industriali, non usufruisce ancora
significativamente della risorsa.
102
Tab. 8.2
Tab.8.1
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Fonte Enea
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disponibilita' / risorse
esportazioni
variazioni scorte
124,42
industria
agricoltura
trasporti
124,42
consumi
finali
124,42
civile
consumi/perdite settore
energia
356,62
trasformazioni
481,04
481,04
importazioni
consumo interno
lordo
produzione
Combustibili
solidi
2.814,91
38,17
1.144,97
132,28
4.130,34
4.130,34
4.021,80
694,55
2.872,89
2.883,25
14.602,84
205,06
20.768,61
34.548,63
617,75
Prodotti petroliferi
105
6,88
518,15
833,61
348,31
1.706,96
1.706,96
59,75
4,49
1.963,32
3.734,53
455,99
22.698,00
25.742,32
234,22
Combustibili gassosi
Fonti energetiche
FER
0,62
50,20
33,75
1,97
86,56
86,55
211,36
297,92
17,52
315,45
25,25
2.019,24
1.357,56
79,48
3.481,54
3.481,54
737,44
4.218,98
248,21
4.467,20
Energia elettrica
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bunkeraggi
domanda
impieghi
offerta
Tav.8.3
usi energetici
5.634,62
2.847,68
2.625,78
3.494,32
562,04
9.529,84
9.529,82
5.030,36
694,55
3.234,00
4.846,57
23.335,33
661,06
43.732,36
60.772,00
Totale
esportazioni
variazioni scorte
124,42
industria
2.220,75
23,42
1.975,94
135,75
4.355,87
4.355,87
4.113,21
710,37
2.872,89
2.883,25
14.935,61
209,74
21.241,90
35.335,95
632,83
Prodotti petroliferi
agricoltura
trasporti
124,42
consumi
finali
124,42
civile
consumi/perdite settore
energia
356,62
trasformazioni
481,04
481,04
importazioni
consumo interno
lordo
produzione
Combustibili
solidi
106
9,43
565,80
702,16
36,01
1.313,40
1.313,40
55,37
4,55
2.087,47
3.460,80
320,27
22.168,00
25.041,89
266,64
Combustibili gassosi
1,59
120,71
71,89
4,34
198,55
198,55
221,30
419,85
6,31
426,17
26,23
1.990,69
1.185,65
71,70
3.274,29
3.274,29
699,07
3.973,36
59,75
4.033,12
Energia elettrica
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____________________________________________________________________________________________________________
bunkeraggi
domanda
disponibilita' / risorse
impieghi
offerta
Tav.8.4
usi energetici
5.357,77
2.258.013
2.700.639
4.060.084
247.821
9.266.558
9.266.557
5.088.968
710,37
3.234,06
4.970,72
23.270,69
530,01
43.475,97
60.858,88
Totale
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Assumendo come riferimento gli anni 2004 2005 - 2007 - 2009 e analizzando i trend di crescita si traggono
alcune considerazioni relativamente alla domanda energetica
sono aumentati i consumi finali nel settore industriale con un conseguente e proporzionale aumento del
consumo di prodotti petroliferi (storicamente quota parte principale del fabbisogno energetico industriale
siciliano)
il calo dei consumi finali del settore trasporti congiuntamente ad un aumento del consumo di prodotti
petroliferi nello stesso settore sottintende una pu dare evidenza di una eventuale diminuzione del flusso
veicolare.
si evidenzia una diminuzione nei consumi di energia elettrica e un proporzionale aumento di quelli
riconducibili alle FER, il tutto in diretta conseguenza di un aumento della quota produzione di energia
elettrica da FER (entrata in esercizio di parchi eolici e impianti fotovoltaici su conto energia 2010)
i consumi finali di combustibili gassosi sono diminuiti come diretta conseguenza della diminuzione del
relativo consumo nel settore industriale
Con riferimento invece allofferta energetica si evidenzia :
aumentata la produzione di energia da FER
produzioni e importazioni si mantengono pressoch costanti
Fig 8.3
3.000.000
2.000.000
1.000.000
Industri a
Trasporti
Ci vi l e
Fig. 8.4
2.000.000
1.000.000
Combusti bi l i
sol i di
Prodotti
petrol i feri
Combusti bi l i
gassosi
FER
Energi a El ettri ca
Fig. 8.5
2004
2005
2007
2009
1.500.000
1.000.000
500.000
Indus tri a
Tras porti
Ci vi l e
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Fig. 8.6
1.600.000
1.400.000
1.200.000
1.000.000
800.000
600.000
400.000
200.000
2004
2005
2007
2009
Industri a
Trasporti
Ci vi l e
Fig. 8.1
2004
2005
2007
2009
Combus ti bi l i
s ol i di
Prodotti
petrol i feri
Combus ti bi l i
gas s os i
FER
Energi a El ettri ca
Lesito delle elaborazioni relative al 2009 per i singoli vettori energetici evidenzia una netta predominanza
dei prodotti petroliferi (46%) sul totale. Seguono energia elettrica (36%), combustibili gassosi (14,5%), ed infine fonti
energetiche rinnovabili che ancora incidono solo per il 2%.
Le elaborazioni per singolo settore evidenziano come nel settore civile ci sia ancora netta predominanza
dellenergia elettrica (73,7%) e dei combustibili gassosi (21%) ed una piccola quota relativa elle fonti energetiche
rinnovabili (4,5%). Il settore trasporti vede per la quasi totalit impegnati prodotti petroliferi (98,3%). Il settore
industriale, trainante nei consumi vede la stessa ripartizione dei consumi finali e quindi prevalenza di prodotti
petroliferi su energia elettrica, combustibili gassosi (metano), combustibili solidi e fonti energetiche rinnovabili.
La ripartizione dei consumi finali per singolo settore evidenzia come lindustria utilizzi il 43% delle risorse ed il
restante 54% sia quasi equamente ripartito tra settore civile e trasporti.
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Tab. 9.1
Fonte ENEA Inventario annuale delle emissioni di gas serra su scala regionale
Fig. 9.1
Variazione complessiva per CO2 emessa nel 2006 rispetto lanno base
Fonte ENEA Inventario annuale delle emissioni di gas serra su scala regionale
La pressione ambientale nella Regione Siciliana, che ospita industrie ad elevata intensit energetica,
forte, ci principalmente si deve, come gi detto, alla presenza di cinque raffinerie attive nella regione - che
incidono per il 40% sulla capacit di raffinazione effettiva nazionale - di stabilimenti petrolchimici, distillerie di
alcool, cementifici e di altre industrie per materiali da costruzione.
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La Regione Siciliana, malgrado la modesta entit e diffusione del suo tessuto industriale ordinario, uno
fra i territori del Paese con maggiori impatti ambientali.
Per avere una cognizione pi precisa delle emissioni di gas climalteranti dovute allindustria energetica,
ma anche al rimanente tessuto industriale, occorre considerare che, oltre alle emissioni dirette dei loro impianti, esse
inducono le emissioni dovute allenergia elettrica prodotta dalle centrali elettriche e dagli autoproduttori (in gran
parte operanti presso le raffinerie) per soddisfare la relativa domanda.
A seguito dellentrata in esercizio delle centrali a ciclo combinato alimentate a gas naturale in alcune
centrali dellENEL Pro. (nei poli di Priolo Gargallo, SR, e Termini Imerese, PA) si pu stimare, relativamente
allanno 2005, unaliquota di emissioni di anidride carbonica da attribuire alla sola produzione elettrica in 14,4 Mt.
Le emissioni dovute allautoproduzione fanno invece parte di quelle attribuibili al comparto della raffinazione.
Le emissioni complessive di anidride carbonica nel 1990 nel territorio della Regione Siciliana si stimavano in
42,53 Mt, suddivise come mostrato nella figura seguente.
Fig. 9.2
Le emissioni complessive di anidride carbonica nel 2004 nel territorio della Regione Siciliana possono
stimarsi in 45,75 Mt. La seguente figura indica il contributo delle varie attivit.
Fig. 9.3
In sintesi dunque le emissioni totali di anidride carbonica stimate in Sicilia nel 2004 erano di 45,75
Mt/anno, di cui 13,2 attribuibili agli impianti di raffinazione e 14,4 agli impianti di produzione energetica, talch per
questi comparti si ha un totale di 27,6 Mt/anno equivalenti al 60% delle emissioni totali.
A fronte di questa condizione di pesante vincolo, imposta in larga parte da attivit di interesse sovra regionale, il
Piano Nazionale di Assegnazione delle emissioni di anidride carbonica per il Protocollo di Kyoto attribuisce alla
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Regione Siciliana, per il 2007, un limite complessivo di 24,3 milioni di tonnellate di emissioni (di cui 20,76 Mt per
raffinerie e produzione di energia elettrica).
9.3 - Le assegnazioni di emissioni di anidride carbonica per il triennio 2005-2007 nella Regione
Siciliana (da PEARS)
Nello Schema di Decisione di assegnazione delle quote di emissione di anidride carbonica per il periodo
2005-2007 preparato ai sensi dellarticolo 11, par. 1 della direttiva 2003/87/CE, le assegnazioni nella Regione
Siciliana sono quelle indicate .
Tab.9.2
Assegnazioni delle emissioni di anidride carbonica per categoria di impanto nella Regione Siciliana
Nella tabella, per il comparto della raffinazione, sono riportate le emissioni di anidride carbonica
assegnate dal Piano Nazionale in Italia per il periodo 2005-2007 e la indicazione delle percentuali di assegnazione
attribuite alle singole raffinerie siciliane (Totale Italia 37,6 Mt/a - Sicilia 13,1 Mt/a).
A fronte di una capacit di raffinazione pari al 40% di quella nazionale, le assegnazioni delle emissioni di
CO2eq ammontano per la sola raffinazione ad un 55% di quelle nazionali, mentre il totale delle assegnazioni per le
emissioni di CO2eq pari all11% di quello previsto per il Paese.
Il Gruppo di lavoro del PEARS ha effettuato delle verifiche utilizzando dati dellUPI, del MAP e dellENEASIER, riscontrando che, in relazione alle produzioni storiche, le assegnazioni del Governo italiano al comparto della
raffinazione del greggio rispecchiano uno scenario plausibile in ordine alle emissioni di anidride carbonica attese
con lattuale assetto tecnologico e produttivo (includendovi lautoproduzione di energia elettrica).
Fig. 9.4
Il PNA 2008 - 2012 dellItalia, concretizzatosi nella Decisione di assegnazione delle quote di CO2 per il
periodo 2008 2012 (v. Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 291 del 13
dicembre 2008), costituisce l'atto conclusivo di un procedimento amministrativo iniziato nel mese di agosto 2006.
Con decreto 28 febbraio 2008 i Ministri dellambiente, della tutela del territorio e del mare e dello
sviluppo economico approvavano la Decisione di assegnazione delle quote di CO2 per il periodo 2008-2012,
pubblicata nel S.O. alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 291 del 13 dicembre 2008.
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