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SOMMARIO DELLA
STRATEGIA NAZIONALE
DEL VERDE URBANO
LA VERSIONE INTEGRALE DELLA STRATEGIA NAZIONALE DEL VERDE URBANO SARÀ DISPONIBILE, DAL 20 MAGGIO, SUL SITO UFFICIALE DEL
MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
I criteri e gli indirizzi fissati a livello nazionale nel ad assecondare e a sfruttare l’azione del capitale
PIANO implicano dunque azioni da realizzare, che naturale, governandone gli effetti più immediati (in-
hanno contenuto pianificatorio, al livello territoriale cidenza sulla spesa sanitaria e sociale per morbilità
più adeguato. La competenza a pianificare può essere e mortalità legate alla qualità dell’aria, interessanti
regionale (laddove sia il piano paesaggistico regionale spazi occupazionali per prestatori adeguatamente
a stabilire quali ambiti territoriali sono deputati ad qualificati, riduzione e risparmio di spesa pubblica
accogliere, ad esempio, aree verdi permanenti intorno attraverso attente azioni di intervento sul territorio,
alle città), oppure, a seconda dei casi, metropolitana anche mediante l’attivazione di equilibrate situazioni
o comunale. Al Comune compete, in ogni caso, la re- di partenariato anche ispirate a logiche di responsa-
alizzazione materiale delle azioni da porre in essere bilità sociale e di impresa).
e la predisposizione dei relativi meccanismi attuativi. Per raggiungere questi obiettivi, anche nel corso
dell’edizione 2017 degli “Stati generali del Verde Ur-
1.2 I L CONTESTO POLITICO E LEGISLATIVO DI bano”, è emersa chiaramente l’esigenza di ridurre le
RIFERIMENTO aree asfaltate, aumentare la superficie da destinare
La presente STRATEGIA si inserisce in un contesto a nuovi modelli strutturali e funzionali di particolare
sociale, culturale, politico e legislativo complesso e valore ecologico e adottare le “foreste urbane”, come
maturo, che ne individua i principi base e gli orien- riferimento per la pianificazione e la progettazione
tamenti strategici di riferimento. A scala europea dei diversi elementi di verde urbano. Questa visione,
e internazionale si registra da tempo, per i sistemi al centro della presente STRATEGIA, si potrà realiz-
urbani, un forte aumento di abitanti e di superficie, zare adottando nuove nature based solutions, quali ad
essenzialmente sottratta ai sistemi agricoli e natu- esempio le Green Infrastuctures definite e promosse
rali. Per conseguenza, alle diverse tipologie di verde con una specifica strategia europea, che si richia-
urbano e periurbano si richiedono maggiori servizi ma alla (e allo stesso tempo prende le mosse dalla)
per mitigare gli effetti delle sostanze inquinanti e, Strategia per la biodiversità.
in particolare, per mitigare gli effetti dell’isola di ca- La STRATEGIA è coerente con i riferimenti internazio-
lore e del cambiamento climatico. Questi maggiori nali, europei e nazionali e in particolare tiene conto
servizi devono divenire l’elemento polarizzante per di quanto elaborato dalla FAO in termini di foreste
la definizione di nuove policy pubbliche, orientate urbane (World Forum on Urban Forest, Mantova 2018).
Supportare progetti di ricerca per la urbane anche gli ecosistemi naturali (formazioni ar-
valutazione dei benefici economici delle foreste boree, arbustive, cespuglieti e zone umide), e pertanto
urbane anche in termini di creazione di nuovi diviene essenziale adottare metodologie di studio e di
posti di lavoro. censimento basati sull’analisi dinamica della vegeta-
Incentivare la cooperazione con i vivai locali zione (sinfitosociologia e fitosociologia paesaggistica).
e gli orti botanici, per rispondere agli obiettivi
della STRATEGIA a livello locale. 2.3 BENEFICI DELLE FORESTE URBANE
Connettere le aree verdi in sistemi integrati Per quanto sia stata superata da tempo anche nel
in funzione della “domanda” di servizi sentire comune la visione puramente estetica e ricre-
ecosistemici. ativa delle aree verdi in città, le foreste urbane solo
Considerare i viali alberati e le alberate recentemente sono state riconosciute come produt-
come “parchi lineari” utili per la connessione trici di beni e servizi ecosistemici.
ecologica delle foreste urbane e periurbane. È noto che questi ultimi consistono nella fornitura di
Monitorare lo stato di salute delle piante e dei habitat rifugio per la flora e la fauna, nella conserva-
suoli a livello urbano e periurbano. zione della biodiversità e del suolo, nella protezione
Favorire i processi di recupero dei corsi d’acqua dalle inondazioni, nell’assorbimento di carbonio, nel
e delle cenosi ripariali e acquatiche. miglioramento della qualità dell’aria, nella riduzione
Promuovere l’uso e la durata di vita dei dell’isola di calore, nella qualità e nella disponibilità
prodotti legnosi. di acqua di falda e superficiale.
Utilizzare cenosi miste, sempreverdi e L’angolazione visiva non si riduce al punto di vista
caducifoglie, per ottimizzare la rimozione degli strettamente ambientale. Nei benefici economici
inquinanti. sono infatti considerati (anzi, sempre più precisa-
Integrare le Infrastrutture Verdi con la mobilità mente computati, grazie a sistemi di contabilità am-
urbana sostenibile sostenendo la riduzione bientale in costante perfezionamento) la riduzione dei
degli spazi asfaltati. costi di energia per il rinfrescamento dell’aria otte-
Pianificare interventi per ridurre la produzione nuto per effetto dell’assorbimento della radiazione
di allergeni. solare e della produzione di ombra da parte degli al-
Favorire una più equa distribuzione delle aree beri. Così come l’aumento del valore di acquisto delle
verdi tra le diverse aree della città. proprietà immobiliari, le miglior condizioni di salute
Sfruttare il potere codificante del linguaggio per i cittadini che si traducono in una diminuzione
simbolico dell’albero per formare al rispetto della spesa sanitaria e sociale (il nostro Paese è lo
della natura i più giovani e stimolare senso Stato membro UE più colpito in termini di mortalità
critico, memoria e identità nei più grandi. connessa al particolato, con più di 66.000 decessi
prematuri all’anno).
Infine, nei benefici immateriali strategici generati dal-
2.2 eleMenti delle ForeSte urBane e la presenza di capitale naturale sono compresi anche
periurBane l’offerta di spazi ricreativi (e, quindi, di aggregazione
Quella di foresta urbana è la categoria nella qua- sociale), che incoraggiano le attività all’aria aperta,
le si inseriscono tutte le diverse tipologie di verde accrescendo, fra l’altro, l’appetibilità delle concessioni
urbano. Così è del resto nelle linee guida della FAO, assentite o assentibili dagli enti locali per insediarvi
ove si parla di cinque tipi di foreste urbane con li- attività commerciali (di tipo ristorativo, ludico, etc.).
velli molto diversi di elementi arborei: boschi e su- Gli spazi verdi contribuiscono, infine, allo sviluppo
perfici boscate periurbane; parchi e boschi urbani; e alla creazione di un’identità locale, nazionale e di
piccoli parchi di quartiere, giardini privati e spazi opportunità formative e culturali.
verdi; alberature stradali, delle piazze, dei viali; Questi benefici rispondono agli obiettivi dello sviluppo
altri spazi verdi con presenze arboree (scarpate, sostenibile (Millenium developments goals) in particola-
golene, cimiteri, orti botanici, terreni agricoli, etc.). re all’obiettivo 11, “rendere le città e gli insediamenti
Concorrono ovviamente alla formazione delle foreste umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”.
4. COME
Criteri e linee guida per la pianificazione e gestione a livello nazionale e regionale che si ispiri a strategie
del verde urbano europee e internazionali e consenta di definire piani e
progetti locali coerenti con la STRATEGIA. Nello stesso
L’applicazione della STRATEGIA richiede un ruolo par- tempo però, come avviene a scala di paesaggio, occorre
ticolarmente attivo a livello comunale, promosso e so- far sì che ogni Piano sia il “proprio piano” riconosciuto
stenuto dallo Stato e dalle Regioni. Non a caso, in più e realizzato con ampia partecipazione dei cittadini si
occasioni e sin dall’inizio (paragrafo 1.2) si è chiarito che tratti di un piccolo comune o di una grande metropoli.
i criteri e le linee guida di seguito evidenziate non costi- A questo fine si è creduto opportuno evidenziare alcune
tuiscono di per sé la traccia del “Piano del verde urbano”, linee strategiche per la “Valutazione del contesto e delle
ma sono finalizzate a segnare la strada del percorso da risorse” e per la definizione della “Domanda di servizi
compiere, in Italia, nei prossimi anni: una vision comune ecosistemici e infrastrutture verdi”.
1. Studi di base
2. Definizione e individuazione cartografica degli ambiti urbani e periurbani in linea con le
Valutazione caratteristiche sinfitosociologiche dell’area
del contesto 3. Censimento floristico, fitosociologico e sindinamico del verde e cartografia degli spazi liberi di
e delle risorse proprietà pubblica
5. S
ICUREZZA, EDUCAZIONE AMBIENTALE
E SENSIBILIZZAZIONE
La campagna educativa riguardante lo specifico argo- laboratori progettuali presso le scuole
mento potrebbe essere attuata attraverso iniziative 3. Incontri di aggiornamento con gli enti gestori del
promosse a livello nazionale, regionale e comunale e verde pubblico
che vedono la partecipazione delle competenti istitu- 4. Potenziamento delle iniziative relative alla festa
zioni, ordini professionali e associazioni ambientaliste. dell’albero
A titolo di esempio: 5. Promozione di visite guidate
1. Realizzazione di opuscoli esplicativi e di audiovisivi 6. Coinvolgimento del cittadino nella rete di
2. Incontri di aggiornamento per gli insegnanti e monitoraggio urbano