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COMUNE DI FOGGIA

RIGENERAZIONE URBANA DEI QUARTIERI


SETTECENTESCHI
ANALISI DI FATTIBILITA PER UN PROGRAMMA COMPLESSO DI
INTERVENTO FINALIZZATO ALLA RIQUALIFICAZIONE DEI
QUARTIERI SETTECENTESCHI

ASSESSORATO ALLURBANISTICA
Assessore
ARCH. MICHELE SALATTO
Responsabile del procedimento
Il Dirigente coordinatore dellArea Tecnica Servizio Urbanistica
ING. FRANCESCO PAOLO AFFATATO
Redattore dellAnalisi di fattibilit
ARCH. ARTURO CUCCIOLLA

1) PREMESSA
La presente Analisi di fattibilit redatta con lobiettivo di favorire lattuazione di un
Programma complesso di intervento di Rigenerazione Urbana dei Quartieri
settecenteschi nellarea urbana centrale di Foggia.
LAmministrazione Comunale di Foggia infatti, coerentemente con quanto previsto
dal DPP approvato con Del. C.C. n.23 del 09/03/2006, in particolare nel cap. 12
Passi ulteriori, intende procedere alla progettazione del PUG in piena conformit
allo spirito ed alla lettera di quanto disposto dalla normativa regionale, specialmente
per quanto concerne le politiche di riuso e riqualificazione urbana.
LA.C. di Foggia, daltro canto, considerate le urgenze e le priorit determinate, fra
laltro, dalla conclamata situazione di emergenza abitativa e dalla decadenza dei
vincoli a contenuto espropriativi, intende predisporre progettazioni urbanistiche ed
edilizie inerenti piani attuativi, varianti organiche, processi di riqualificazione e
recupero urbano che siano coerenti con le previsioni programmatiche del DPP
approvato e rappresentino una prima fase di attuazione dei principi urbanistici in esso
delineati in vista della formazione del PUG.
In questo quadro, lA.C. di Foggia intende promuovere programmi e progetti che, nel
rispetto delle linee tracciate dal DPP, siano capaci di affrontare e risolvere il
problema delle aree urbane centrali dequalificate e degradate.
In particolare, lA.C. di Foggia intende dare attuazione a quanto indicato dal DPP
nella scheda VIII Recupero aree urbane: zone settecentesche, perseguendo gli
Obiettivi di Recupero ambientale, Rigenerazione urbana, Tutela e valorizzazione
della memoria storica legata allimpianto tratturale; attuando le Tipologie
dintervento di Recupero e nuova costruzione; garantendo la Sostenibilit
ambientale tramite la Razionalizzazione e diminuzione del traffico veicolare,
Riduzione del degrado igienico-sanitario, Aumento degli spazi aperti e degli spazi
verdi; perseguendo la Sostenibilit sociale con la Riduzione del disagio abitativo,
Riduzione della marginalit urbana, Valorizzazione dellidentit legata alla maglia
tratturale; ricercando la Sostenibilit economica con Attivazione di finanziamenti
europei, Attrazione di capitali privati, Aumento della competitivit del sistema
urbano. Gli Attori principali di tale processo sono individuati nel Comune di
Foggia, Regione Puglia, Privati.
LA.C. di Foggia considera, dunque, la presente Analisi di Fattibilit per un
Programma complesso di intervento finalizzato alla Riqualificazione dei quartieri
settecenteschi come lattuazione di una prima fase propedeutica alla realizzazione di
un organico programma di intervento urbanistico di riqualificazione delle aree urbane
centrali degradate, coerente con quanto previsto dal DPP.
LAnalisi di Fattibilit per un Programma complesso di intervento finalizzato alla
Riqualificazione dei quartieri settecenteschi stata messa a punto per il settore
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urbano compreso, per grandi linee, fra il corso G.Garibaldi, via V.Capozzi, via
F.Crispi e piazza XX Settembre, con ci affrontando solo una parte delle
problematiche progettuali connesse al tema complessivo dei quartieri
settecenteschi.

Individuazione dellarea oggetto di analisi nello stradario

Tale scelta, motivata dalla volont di spingere le ipotesi dintervento ad un grado di


dettaglio sufficientemente alto, comunque da considerarsi unanalisi
metodologicamente paradigmatica e pu costituire guida per gli interventi che
dovranno essere avviati negli altri settori urbani simili che costituiscono la
complessiva realt dei quartieri settecenteschi.
Larea oggetto di analisi tipizzata nel vigente PRG come ZONA A2
SOBBORGHI ANTICHI ed presa in esame nel DPP, nella scheda VIII Recupero
aree urbane: zone settecentesche.

Individuazione dellarea nella foto aerea a diverse scale. Si pu qui valutare lassoluta centralit del tessuto urbano

Individuazione dellarea nella foto aerea e nel rilievo afg

2) RIFERIMENTI NORMATIVI DELLANALISI DI FATTIBILITA


La presente Analisi di Fattibilit fa fondamentale e puntuale riferimento ai principi ed
alle procedure indicate nella L.R. n.21 del 29/07/2009 Norme per la Rigenerazione
Urbana, in ci riprendendo una specifica volont dellAmministrazione Comunale di
Foggia.
Essendo cos precisamente individuato il riferimento normativo possibile delineare
qui di seguito, riprendendo letteralmente larticolato della L.R. n.21 del 29/07/2009,
lo scenario operativo presupposto dalla presente Analisi di Fattibilit.
L Analisi di Fattibilit indaga e ricerca i modi pi efficaci per promuovere la
Rigenerazione dei Quartieri settecenteschi in coerenza con strategie comunali e
intercomunali finalizzate al miglioramento delle condizioni urbanistiche, abitative,
socio-economiche, ambientali e culturali degli insediamenti umani, mediante
strumenti di intervento elaborati con il coinvolgimento degli abitanti e di soggetti
pubblici e privati interessati.
I Quartieri settecenteschi, pur pienamente centrali, costituiscono un contesto
urbano di periferia interna, marginale, interessato da carenza di attrezzature e
servizi, degrado degli edifici e degli spazi aperti e da processi di esclusione sociale; si
tratta, dunque, di un contesto urbano storico interessato da degrado del patrimonio
edilizio e degli spazi pubblici e da disagio sociale.
Nei Quartieri settecenteschi , dunque, opportuno predisporre un Programma
integrato di Rigenerazione Urbana per promuovere la riqualificazione mediante
interventi organici di interesse pubblico, coordinati con interventi privati.
Bisogner fondare tale Programma, promosso dal Comune di Foggia, su unideaguida di Rigenerazione legata ai caratteri ambientali e storico-culturali specifici,
allidentit, ai bisogni e alle istanze degli abitanti. Per far questo, bisogna prevedere
un insieme coordinato dinterventi in grado di affrontare in modo integrato gli
specifici problemi di degrado fisico e di disagio socio-economico che caratterizzano
il settore urbano.
Il Programma dovr promuovere:
- la riqualificazione dellambiente costruito, attraverso il risanamento del patrimonio
edilizio e degli spazi pubblici, garantendo la tutela, valorizzazione e fruizione del
patrimonio storico-culturale e ambientale;
- la riorganizzazione lassetto urbanistico attraverso il recupero o la realizzazione
tramite ristrutturazione urbanistica, di urbanizzazioni primarie e secondarie, spazi
verdi e servizi e la previsione delle relative modalit di gestione;
- il contrasto dell'esclusione sociale degli abitanti attraverso la previsione di una
molteplicit di funzioni e tipi di utenti e interventi materiali e immateriali nel campo
abitativo, socio-sanitario, delleducazione, della formazione, del lavoro e dello
sviluppo;
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- il risanamento dellambiente urbano mediante la previsione di percorsi per la


mobilit ciclabile e aree pedonali, spazi aperti attrezzati, luso di fonti energetiche
rinnovabili e ladozione di criteri di sostenibilit ambientale e risparmio energetico
nella realizzazione delle opere edilizie.
Il programma sar predisposto dal Comune di Foggia ed assumer gli effetti di
strumento urbanistico esecutivo; potr comprendere coordinati programmi di
iniziativa privata a cui si applicher la previsione di cui alla lettera b) del comma 1
dellarticolo 16 della legge regionale 27 luglio 2001, n. 20 (Norme generali di
governo e uso del territorio).
Il Programma integrato di Rigenerazione Urbana dei Quartieri settecenteschi dovr
fondarsi su unidea-guida capace di orientare il processo di rigenerazione urbana e di
legare fra loro interventi diversi afferenti alle politiche abitative, urbanistiche,
ambientali, culturali, socio-sanitarie, occupazionali, formative e di sviluppo.
Il programma definir, nel dettaglio, le caratteristiche e le modalit per realizzare:
- il recupero, la ristrutturazione edilizia e la ristrutturazione urbanistica del settore
urbano, al fine di realizzare immobili destinati o da destinare alla residenza, con
particolare riguardo alledilizia residenziale sociale, garantendo la tutela del
patrimonio storico-culturale, paesaggistico, ambientale e luso di materiali e tecniche
della tradizione;
- la realizzazione, manutenzione o adeguamento delle urbanizzazioni primarie e
secondarie;
- leliminazione delle barriere architettoniche e altri interventi atti a garantire la
fruibilit di edifici e spazi pubblici da parte di tutti gli abitanti, con particolare
riguardo ai diversamente abili, ai bambini e agli anziani;
- il miglioramento della dotazione, accessibilit e funzionalit dei servizi socioassistenziali in coerenza con la programmazione dei piani sociali di zona;
- il sostegno dellistruzione, della formazione professionale e delloccupazione;
- la rigenerazione ecologica degli insediamenti finalizzata al risparmio delle risorse,
con particolare riferimento a suolo, acqua ed energia, alla riduzione delle diverse
forme di inquinamento urbano, al miglioramento della dotazione di infrastrutture
ecologiche e alla diffusione della mobilit sostenibile;
- la conservazione, restauro, recupero e valorizzazione di beni architettonici e
culturali per migliorare la qualit insediativa e la fruibilit degli spazi pubblici;
- il recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente per favorire l'insediamento di
attivit turistico-ricettive, culturali, commerciali e artigianali.
Il Programma sar costituito da elaborati scritto-grafici atti a descrivere e
rappresentare in scala adeguata al carattere operativo degli interventi previsti:
- larea dintervento e le relative caratteristiche economico-sociali, paesaggisticoambientali, urbanistiche, dimensionali, proprietarie;
- le soluzioni progettuali proposte con particolare riferimento ai caratteri morfologici
degli insediamenti e allintegrazione nel tessuto urbano, alle destinazioni duso e ai
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tipi edilizi e insediativi, ai requisiti di qualit e di sostenibilit edilizia e urbana, al


risparmio dell'uso delle risorse, con particolare riferimento al suolo, allacqua e
allenergia, alla dotazione di spazi pubblici o riservati ad attivit collettive, verde
pubblico o parcheggi nel rispetto degli standard urbanistici, specificando gli impatti
attesi dalle soluzioni stesse;
- le misure adottate per rispondere ai bisogni abitativi espressi dai soggetti
svantaggiati e per contrastare l'esclusione sociale degli abitanti, con particolare
riguardo a interventi e servizi socio-assistenziali e sanitari e a sostegno
dellistruzione, della formazione professionale e delloccupazione, in coerenza con
rispettivi programmi e politiche di settore;
- lesistenza di eventuali vincoli normativi gravanti sullarea dintervento, con
particolare riferimento a quelli storico-culturali, paesaggistici, ambientali, urbanistici,
idrogeologici e sismici, e le misure di salvaguardia e prevenzione adottate;
- gli alloggi necessari per lallocazione temporanea degli abitanti degli edifici da
risanare e alternativa degli abitanti degli edifici da demolire; tali alloggi saranno
realizzati, per quanto possibile, nel settore urbano oggetto di rigenerazione, ma anche
in diversi settori urbani secondo procedure convenzionate ;
- gli alloggi destinati a edilizia residenziale sociale da realizzare, recuperare o
ristrutturare, eventualmente previa acquisizione degli stessi al patrimonio pubblico;
- le iniziative assunte per assicurare la partecipazione civica allelaborazione e
attuazione del programma, con particolare riferimento agli abitanti che risiedono o
operano nel contesto da riqualificare o negli ambiti ad esso contigui e il grado di
condivisione da parte degli stessi, opportunamente documentati;
- le iniziative assunte per coinvolgere le forze sociali, economiche, culturali
allelaborazione e attuazione del programma e il grado di condivisione da parte delle
stesse, opportunamente documentate;
- leventuale articolazione in fasi dellattuazione del programma, cui possono
corrispondere anche diversi strumenti esecutivi;
- i soggetti pubblici e privati partecipanti alla realizzazione e gestione degli interventi
previsti dal programma o i criteri di selezione degli stessi, secondo principi di
concorrenzialit e trasparenza;
- i costi dei singoli interventi e le relative fonti di finanziamento e modalit gestionali,
specificando la ripartizione degli stessi tra i soggetti coinvolti nel programma;
- lo schema di convenzione che disciplina i rapporti tra il comune e gli altri soggetti
pubblici e privati coinvolti nellattuazione del programma e nella gestione delle
iniziative da questo previste.
Il Programma integrato di Rigenerazione Urbana dei Quartieri settecenteschi, se
risulter sostanzialmente conforme al Piano regolatore generale vigente ed al DPP
approvato, come ipotizzabile allo stato attuale dellanalisi, potr essere adottato
con atto deliberativo del Consiglio Comunale tenendo conto delle proposte avanzate
dalle forze sociali, economiche, culturali e dagli abitanti che risiedono o operano nel
contesto da riqualificare e negli ambiti ad esso contigui.

- Entro trenta giorni dalla data di adozione, il Programma e i relativi elaborati saranno
depositati, per quindici giorni consecutivi, presso la segreteria del Comune, in libera
visione al pubblico. Del deposito sar dato avviso sull'albo comunale e su almeno due
quotidiani a diffusione provinciale.
- Entro il termine di quindici giorni dalla data di scadenza del periodo di deposito di
cui al punto precedente, chiunque avesse interesse potr presentare proprie
osservazioni, anche ai sensi dell'articolo 9 della legge 7 agosto 1990, n.241 (Nuove
norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
amministrativi).
- Per tutti gli aspetti presenti nel Programma che riguardino aree sulle quali insistono
vincoli specifici o particolari autorizzazioni settoriali obbligatorie, decorso il termine
per le osservazioni, il sindaco promuover una Conferenza di servizi alla quale
parteciperanno i rappresentanti delle Amministrazioni competenti per l'emanazione
dei necessari atti di consenso, comunque denominati.
- Entro trenta giorni dalla data di acquisizione degli atti di consenso di cui al punto
precedente, il Consiglio Comunale approver in via definitiva il programma,
pronunciandosi altres sulle osservazioni presentate. La deliberazione di approvazione
sar pubblicata, anche per estratto, sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia
(BURP). Il Programma acquister efficacia dal giorno successivo a quello di
pubblicazione.
Se lo scenario fin qui delineato (fondato sulla valutazione, allo stato attuale
dellanalisi, di sostanziale conformit del Programma da redigere al Piano regolatore
generale vigente ed al DPP approvato) non dovesse essere confermato a seguito del
concreto sviluppo progettuale, e se, dunque, il Programma integrato di Rigenerazione
Urbana dei Quartieri settecenteschi risultasse non conforme al Piano regolatore
generale vigente ed al DPP approvato, esso sar adottato con atto deliberativo del
Consiglio Comunale sulla base di quanto stabilito dal Documento programmatico per
la rigenerazione urbana e tenendo conto delle proposte avanzate dalle forze sociali,
economiche e culturali e dagli abitanti che risiedono o operano nel contesto da
riqualificare e negli ambiti ad esso contigui.
- Il sindaco, dopo ladozione del Programma, convocher una Conferenza di servizi,
ai sensi del comma 3 dellarticolo 34 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267
(Testo unico delle leggi sullordinamento degli enti locali), tra i rappresentanti di tutte
le amministrazioni competenti per l'acquisizione dei necessari atti di consenso,
comunque denominati, per verificare la possibilit di concordare il successivo
accordo di programma. In tale Conferenza di servizi le amministrazioni partecipanti,
nel rispetto del principio di copianificazione, dovranno indicare le ragioni ostative o,
ove possibile, le modifiche necessarie ai fini della conclusione positiva delliter del
Programma mediante lapprovazione dellaccordo di programma. In caso di
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approvazione da parte della conferenza, lo schema di accordo di programma,


sottoscritto dai soggetti intervenuti alla conferenza di servizi e corredato della
documentazione tecnica e grafica prescritta, ivi compresa quella prevista dalle vigenti
norme urbanistiche, sar depositato per trenta giorni consecutivi presso la segreteria
del Comune, durante i quali chiunque potr prenderne visione.
- Leffettuato deposito sar tempestivamente reso noto al pubblico mediante la
pubblicazione sul BURP e su almeno due quotidiani a diffusione provinciale, nonch
mediante laffissione di un avviso all'albo pretorio con lannotazione degli estremi di
pubblicazione nel BURP.
- Entro trenta giorni dalla data di pubblicazione nel BURP gli interessati potranno
presentare al comune le proprie osservazioni. Entro i quindici giorni successivi alla
scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni, il soggetto proponente
presenter le proprie deduzioni sulle osservazioni pervenute. Entro i trenta giorni
successivi, il Sindaco del Comune chieder al Presidente della Giunta regionale la
convocazione dei soggetti invitati alla Conferenza per la valutazione delle
osservazioni pervenute e la conclusione dellaccordo.
- Laccordo, approvato con decreto del Presidente della Giunta regionale entro i
trenta giorni successivi, produrr effetto di variante allo strumento urbanistico
comunale con ladozione della deliberazione consiliare di ratifica dell'adesione del
sindaco all'accordo. Tale ratifica dovr intervenire, a pena di decadenza, entro trenta
giorni dalla stipula dellaccordo.

3) CARATTERI DELLA FORMAZIONE STORICA DEI QUARTIERI


SETTECENTESCHI*

Foggia rappresentata intorno al 1580. Autore sconosciuto; didascalie di Padre Angelo Rocca. Risulta sufficientemente
chiaro il perimetro della citt, segnato da un fossato e da tratti di cinta muraria con porte urbiche. Allesterno della citt
sorgono, nelle immediate vicinanze, conventi e monasteri, fra i quali quelli dellordine degli Zoccolanti e dei
Cappuccini. Non esistono tessuti urbani residenziali extramoenia.

I quartieri settecenteschi nascono, in conseguenza dei terremoti degli anni trenta


del XVIII secolo (devastante quello del 1731), per risolvere il problema degli alloggi
degli strati meno abbienti della popolazione. La dinamica di formazione dei
quartieri, che impegnano aree extramoenia prevalentemente collocate a nord, a sud
e a sud-est del centro urbano, , molto probabilmente, fortemente influenzata dalla
presenza dei percorsi tratturali, che costituiscono il percorso-matrice di riferimento
rispetto al quale i quartieri si collocano lateralmente. Il tipo edilizio dominante
costituito da manufatti monocellulari, aggregati a schiera a doppio affaccio; la
cellula edilizia base molto semplice, monovano con pianta quadrata di sei metri di
lato, con copertura a crociera di altezza media pari a circa quattro metri. Dato il
particolare modo di aggregazione a schiera, la cellula ha tre lati ciechi; sul lato di
affaccio, collocata, nei tipi pi semplici, una sola apertura, costituita dalla porta di
accesso che anche lunica fonte di luce ed aria per il monovano.
* N.B. Per la stesura del presente punto 3 si ampiamente utilizzato il materiale iconografico pubblicato da:
- Francesco Ceccarelli Come un umbilico, in mezzo al Regal Tavoliere La costruzione della citt fra XVII e XIX secolo, pagg.229-256 in
Storia di Foggia in et moderna, a cura di Saverio Russo Edipuglia Bari 1992;
- Vincenzo Salvato Foggia Citt territorio e genti - Claudio Grenzi Editore Foggia 1979-2005

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A sinistra, il tipo edilizio monocellulare di base; a destra le molteplici variazioni del tipo base. (Elaborazione
F.Ciccarelli)

Le tecniche costruttive pur molto essenziali, al limite della povert, sono comunque
interessanti per la standardizzazione dei componenti che esalta la serialit gi
costituita dal tipo edilizio monocellulare e configurano una testimonianza di indubbio
valore storico.
Il materiale dominante il tufo, usato in conci a costituire un doppio paramento
murario riempito nel nucleo di malta e scaglie tufacee e, sempre in conci, per la
realizzazione delle crociere; queste sono realizzate, in alternativa per avere maggiore
leggerezza, con elementi cavi in terracotta detti carusielli. La copertura delle volte
allestradosso del lastrico solare realizzata con coppi laterizi apparecchiati a doppia
falda; in alcuni casi il doppio spiovente delle falde leggibile a filo della facciata
principale, costituendo, nella serialit dellaggregazione a schiera, un tipico motivo
dentellato.
Il tipo edilizio monocellulare fin qui descritto talvolta connesso con una cavit
sotterranea, totalmente interrata o seminterrata, usata come magazzino-deposito e
spesso predisposto per la sopraelevazione del primo piano.
A partire dalla cellula base, si registrano una serie di variazioni, costituite dalla
realizzazione di due livelli abitabili, uno dei quali talvolta seminterrato; dalla
definizione di unapertura di accesso distinta da aperture finestrate; dallintroduzione
di scale interne; dallampliamento della cellula con addizione di un mezzo modulo
cellulare o di un modulo intero, fino a raggiungere, in rari casi, lassetto di un tipo a
palazzotto su due livelli.
Nella zona di analisi lo schema di aggregazione a schiera in isolati lineari a doppio
affaccio, a forte sviluppo longitudinale, affacciati su strade di limitata dimensione,
attuato con ripetitivit e coerenza e autorizza ad ipotizzare un forte controllo della
mano pubblica coniugato con una stringente logica speculativa di mercato; non va
infatti dimenticato che i suoli utilizzati per ledificazione appartenevano in larga
parte a ordini religiosi, in particolare quello dei domenicani.

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Foggia nel 1748 (elaborazione V. Salvato) E qui evidenziato il primo nucleo di espansione a sud con isolati lineari di
aggregazione a schiera di tipi edilizi monocellulari. Il resto dellarea costituito dagli ortali di S.Domenico e di
S.Chiara

Avviata ledificazione seriale, la dinamica di formazione del quartiere segue la


direttrice sud, in direzione della chiesa del Carmine e del convento di S.Pasquale,
tenendo come limite gli andamenti, convergenti verso il Palazzo Dogana, dei
tratturelli Camporeale-Foggia e Castelluccio dei Sauri-Foggia.

Lottizzazione dellorto di S.Domenico fra le strade Polare e S.Onofrio, a partire dal 1774. E evidente la stringente
regola tipologica ed aggregativi (documento riportato da V. Salvato)

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Foggia nel 1810 (elaborazione V. Salvato). E qui evidenziato lulteriore sviluppo del quartiere, come ricostruibile dal
Catasto provvisorio e dalla planimetria del Mongelli del 1839. Larea a sud-ovest ancora totalmente libera, mentre lo
schema lottizzatorio settecentesco attuato con forte coerenza fra la strada Madonnella (oggi corso Garibaldi) e la via
per Bovino e Napoli - tratturello Camporeale-Foggia (oggi via Crispi). E questo limpianto storico del quartiere
settecentesco pi organico, ancora oggi leggibile fra il Palazzo Dogana e la via Giannini

Foggia nel 1839. Planimetria redatta dallarch. Luigi Mongelli. E evidenziata lo stato di realizzazione del quartiere.

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Foggia nel 1839. Dettaglio della planimetria redatta dallarch. Luigi Mongelli. Sono qui evidenziati lo sviluppo del
quartiere (in rosso), il Palazzo Dogana (in azzurro), larea degli orti (in verde)

Per tutta la seconda met del XVIII secolo e nei primi decenni dellottocento si
completa, verso la chiesa del Carmine che d identit al settore urbano, la vera e
propria lottizzazione avviata dopo il terremoto, configurando una organica parte di
citt abitata da ceti sociali subalterni, contraddistinta da residenze artigiane e
contadine, legata allindotto economico delle attivit della transumanza e fortemente
legata alle attivit agricole che continuano a svolgersi negli ampi spazi di orti e
campagna circostanti. Di tale prima fase organica di formazione del quartiere
costituisce documento significativo la planimetria dellarchitetto Luigi Mongelli che
rappresenta la citt di Foggia nel 1839 e che conferma, con ben altra precisione,
quanto appuntato da Tommaso Zampi per la sua opera cartografica sulla Capitanata
del 1808.

Foggia nel 1808. Abbozzo di T.Zampi. Riportato da Antonio Ventura Limmagine della citt in Storia di Foggia in
et moderna a cura di S. Russo

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Piano regolatore e di ampliamento, 1894. E evidenziato lo sviluppo a quella data del quartiere.

Piano regolatore e di ampliamento, 1894. Dettaglio. Il piano prevede il completamento secondo il modello settecentesco
di isolati a schiera, ma indica anche, sulle vie S.Pasquale e Carmine, un diverso assetto di isolati di maggiore
dimensione.

Quando, nel 1894, la citt si dota di un Piano regolatore e di ampliamento, il quartiere


risulta leggermente cresciuto, senza significative modifiche allimpostazione
settecentesca, rispetto a quanto registrato dal Mongelli nel 1839. Il piano conferma in
parte il modello del secolo precedente, ma introduce, per le zone di bordo, la
previsione di isolati rettangolari di maggiore dimensione. Questa impostazione
planimetrica determiner le concrete dinamiche di completamento del quartiere nel
novecento; il variare delle tecniche costruttive comporter, per, una perdita
dellunit fra architetture ed impianto urbano, abbassando decisamente la qualit
ambientale complessiva e densificando incongruamente larea. Il tipo edilizio
monocellulare a schiera doppia viene progressivamente abbandonato e sostituito da
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organismi edilizi di minor rigore modulare, mentre cominciano ad essere realizzati


edifici pluripiano, secondo logiche di mercato molto discrezionali e non governate da
una logica unitaria.

Foggia in una foto aerea del 1928. E evidenziato lo stato di attuazione del quartiere

Foggia in una foto aerea del 1928, dettaglio. In verde sono evidenziati gli orti non ancora edificati a quella data.

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Foggia nel 1931. La planimetria un bilancio di Cinque anni di amministrazione fascista. E evidenziato lo stato di
fatto del quartiere

Foggia nel 1931. Dettaglio della planimetria precedente. Il quartiere ha continuato ad espandersi seguendo le vecchie
logiche planimetriche, ma con unedilizia di minore rigore modulare. Cominciano ad apparire, lungo via Capozzi,
blocchi pluripiano ad isolato con edilizia perimetrale chiusa.

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Nel passaggio fra ottocento e novecento e fino agli anni trenta del XX secolo, si
registra, come dimostra la planimetria del 1931, unespansione verso sud-ovest che
segue le vecchie logiche planimetriche settecentesche e lavvio di unedificazione ad
isolati pi massicci, lungo la via Capozzi che viene sistemata, insieme alla via Crispi
nel quadro delle nuove opere pubbliche promosse dal regime.
Unoccasione, che risulter per senza pratico esito, per riflettere su un pi organico
assetto del quartiere costituita, nel 1929, dal concorso per il Piano Regolatore della
citt. Il gruppo vincitore U6, composto dallarchitetto Luigi Piccinati e altri, nel
quadro del generale ridisegno della citt, prevede per il quartiere il completamento a
sud con un grande isolato a blocco perimetrale chiuso con vasta corte interna e la
realizzazione di due nuovi edifici alle spalle dellAccademia. Il gruppo PST
secondo classificato, composto dallarchitetto Concezio Petrucci e altri, prevede per
il quartiere un diradamento intorno al Palazzo Dogana, disegna una piccola piazza
centrale e affida il completamento a sud a densi isolati quadrangolari. In sostanza,
tranne che per aspetti di dettaglio, lassetto storico non viene messo in discussione, n
lo strumento del diradamento edilizio, propugnato con forza in quegli anni dal
professor Gustavo Giovannoni (di cui Concezio Petrucci era allievo prediletto), viene
usato in modo significativo per risolvere i gravi problemi di abitabilit che, gi in
quel periodo, si facevano sentire.

Concorso per il Piano Regolatore di Foggia, 1928. A sinistra, dettaglio della planimetria del progetto vincitore di
L.Piccinato e altri (gruppo U.6). A destra, dettaglio della planimetria del progetto 2 classificato di C.Petrucci e altri
(gruppo P.S.T.). Ambedue i gruppi registrano lo stato di fatto del quartiere; il gruppo Piccinato ne prevede il
completamento a sud con un grande isolato a blocco perimetrale chiuso con vasta corte interna e disegna due nuovi
edifici alle spalle dellAccademia; il gruppo Petrucci prevede un diradamento intorno al Palazzo Dogana, disegna una
piccola piazza centrale e affida il completamento a sud a densi isolati quadrangolari.

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Foggia - Piano Regolatore 1931. Progetto ingegnere Cesare Albertini. In alto schema viario generale, in basso dettaglio,
dove stato evidenziato il perimetro del quartiere. E prevista, senza una comprensibile logica, la demolizione di alcuni
degli isolati settecenteschi, sostituiti da isolati rettangolari, ed il mantenimento di altri, secondo un disegno urbano assai
sciatto ed approssimativo.

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Al concorso del 1929, pur aggiudicato, non segue incarico ai vincitori, ma,
paradossalmente ad uno dei membri della giuria, lingegnere Cesare Albertini, che
con grande celerit consegna il piano, approvato il 31 dicembre 1931.
Il progettista non dedica particolare attenzione ai quartieri settecenteschi, per i
quali, con un disegno distratto e casuale, prevede demolizioni e ricostruzioni
distribuite senza unapparente logica.
In sostanza il piano del 1931 non si pone il problema delle aree centrali, tutto
concentrato com a dare un disegno alla citt in ampliamento ed espansione.
Questo piano, nel periodo fino allo scoppio della guerra, non innesca un concreto
meccanismo di crescita e, tanto meno, di riqualificazione urbana.
Il devastanti bombardamenti del 1943 causano danni gravissimi alla citt e non
risparmiano il quartiere dove si registrano molti edifici distrutti o gravemente
danneggiati.

Carta con indicazione degli edifici colpiti nei bombardamenti del 1943 (elaborazione V.Salvato)
In nero gli edifici distrutti; in tratteggiato gli edifici danneggiati. Il quartiere non risparmiato dalle distruzioni che
riguardano tutta larea centrale.

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Foggia Piano regolatore generale 1956. Progettista architetto Marcello Rutelli.


In alto tavola di zonizzazione generale; in basso dettaglio. Il quartiere oggetto di un deciso intervento di sventramento
edilizio, finalizzato allapertura di due strade con andamento est-ovest e di una strada con andamento nord-sud.
Nel centro del quartiere prevista unarea per attrezzature e servizi.

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Il dopoguerra a Foggia, per laspetto urbanistico, segnato dalla redazione, nel 1947,
di un Piano di ricostruzione per mano dellarchitetto Manlio Pelilli che,
sostanzialmente inefficace anche per far fronte alle urgenze pi drammatiche, ha
abdicato del tutto al compito di fronteggiare e contenere laggressiva speculazione
fondiaria ed edilizia che si innesca in quegli anni.
Gli anni quaranta e cinquanta hanno costituito per Foggia, purtroppo come in tante
altre citt italiane e soprattutto del meridione, un periodo di abusi edilizi e di folle
rincorsa ai massimi profitti speculativi; sono questi gli anni in cui spuntano, senza
regola e logica, edifici di spropositata altezza e peso volumetrico, che hanno
sconciato, talvolta in modo irrimediabile, il profilo della citt e lequilibrio dei tessuti
urbani stratificati, senza neppure introdurre a compensazione del danno maggiori
servizi e standards.
Anche i quartieri settecenteschi nellarea centrale di Foggia sono stati teatro di
questa indecente attivit edilizia che oggi, con i suoi risultati ben concreti e visibili,
costituisce uno dei maggiori detrattori di bellezza e funzionalit della citt.
Nel 1956 viene adottato il Piano regolatore generale redatto dallarchitetto Marcello
Rutelli; la definitiva approvazione del 1967. I
l dilatarsi abnorme, e certamente non casuale, dei tempi di messa a regime del piano,
sommandosi al tumultuoso dispiegarsi della speculazione edilizia dellimmediato
dopoguerra, ha inferto ferite profonde a Foggia.
Per il quartiere oggetto del presente studio, il piano Rutelli prevede un intervento
drastico di sventramento urbanistico ed edilizio della parte di pi antico impianto:
evidente che il progettista non annette alcun valore architettonico o storico al tessuto
stratificato e ritiene pi importante garantire la continuit e la larga sezione
trasversale del tessuto stradale.
Il progettista, in realt, rispetta lassetto fondiario e volumetrico delledilizia pi
recente collocata a sud e ovest del quartiere, mentre prevede la completa demolizione
delle parti settecentesche, per far luogo ad un insieme di isolati quadrangolari.
Al centro del quartiere prevista unarea per attrezzature e servizi.
In sostanza le previsioni del piano Rutelli non hanno avuto nel quartiere alcuna
organica attuazione, mentre le logiche degli interventi edilizi singoli hanno prodotto,
negli ambiti proprietari di differente dimensione, edifici contraddistinti da volumetrie
massicce e, in taluni casi, altezze in assoluto contrasto con lambiente urbano
circostante.
Al piano Rutelli seguito il PRG redatto dallarchitetto Leonardo Benevolo,
approvato ed adeguato alla legge regionale nel 2008 e lavvio del nuovo PUG, con la
redazione del DPP redatto dallarchitetto Francesco Karrer e approvato nel 2006.
Le indicazioni di questi ultimi strumenti urbanistici e pianificatori, che costituiscono
il quadro dei piani vigenti, vengono esaminate nel successivo paragrafo.
Alla luce di quanto sinteticamente considerato nelle pagine precedenti sul tema della
formazione storica del quartiere qui possibile affermare che, per calibrare al meglio
scelte progettuali e metodologie dintervento di rigenerazione urbana, sar opportuno
tener presente la specifica storia del sito che ha prodotto tre diversi tipi di tessuto:
22

- A) Il tessuto pi antico, formatosi, approssimativamente nellarco di un secolo,


fra gli anni trenta del XVIII secolo e gli anni trenta del XIX secolo. Si tratta di
una testimonianza architettonico urbanistica di non trascurabile valore storico
ed identitario, contraddistinta da una morfologia molto povera ma interessante
sia per il rapporto stretto che intercorre fra tipo edilizio seriale e tipo
urbanistico di isolato a schiera doppia ad accentuato sviluppo longitudinale, sia
per la standardizzazione delle componenti e dei materiali costruttivi, ancorch
poveri, sia per le particolari dimensioni della trama viaria; questo tessuto va
tutelato e valorizzato;
- B) Il tessuto generato nel periodo intermedio, formatosi pi lentamente data la
minore volumetria realizzata, anchesso approssimativamente nellarco di un
secolo, fra gli anni trenta del XIX secolo e gli anni trenta del XX secolo. Si
tratta di una stanca imitazione del modello precedente, a cui manca il coerente
rapporto fra tipo edilizio e tipo urbanistico, contraddistinta da uno scadere delle
logiche e tecniche costruttive; questo tessuto pu essere profondamente
modificato e anche demolito e ricostruito;
- C) Il tessuto pi recente, formatosi fra gli anni trenta e gli anni novanta del XX
secolo , composto in isolati quadrangolari con edilizia commerciale anomica di
scarsa qualit, tranne qualche raro caso, e con la presenza di alcuni edifici in
netto contrasto con le volumetrie e le altezze medie circostanti; questo tessuto
pu essere profondamente ristrutturato

Schema grafico che individua i tessuti classificati a seguito della sintetica analisi dei caratteri della formazione storica
del quartiere. In rosso gli edifici in netto contrasto volumetrico e di altezza con lambiente urbano circostante.

23

4) LA RIGENERAZIONE URBANA DEI QUARTIERI SETTECENTESCHI


NEL QUADRO DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA VIGENTE
Lo studio delle metodologie dintervento e delle possibili alternative per innescare il
processo di riqualificazione e rigenerazione urbana dei quartieri settecenteschi non
pu, ovviamente, prescindere da unanalisi delle indicazioni e prescrizioni del prg
vigente e del dpp approvato.
Per questo motivo si riporta, qui di seguito, una sintesi di quanto ricavabile
dallanalisi della normativa e delle relazioni del prg Benevolo e del dpp Karrer,
evidenziando le parti pi significative in grassetto sottolineato.
PRG BENEVOLO
Art. 33 ZONA A2 SOBBORGHI ANTICHI
a) Unit edilizie
Gli interventi possono riguardare:
- porzioni di isolato urbano previo progetto preliminare sommario riguardante
lorganizzazione complessiva dellisolato
- un intero isolato, anche per fasi, con redazione di un progetto unitario
- pi isolati, sulla base di p.p., p.di r., comparto di iniziativa pubblica o
privata
b) Modalit dintervento
- Manutenzione ordinaria
- Manutenzione straordinaria
Interventi su parti di unit edilizia
- Restauro parziale
- Ristrutturazione parziale
- Demolizione parziale
- Ripristino tipologico parziale
Interventi su interi isolati
- Restauro
- Ristrutturazione
- Ripristino tipologico
Interventi su insiemi di isolati
- Restauro urbanistico
Conservazione del tessuto esistente attraverso un insieme di restauri,
ristrutturazioni, demolizioni e ripristini (p.p., p.di r., p. di comparto)
- Ristrutturazione urbanistica
Alterazione parziale del tessuto edilizio esistente, modificando il disegno
degli isolati e della rete viaria, in modo da ottenere un tessuto
parzialmente diverso (p.u.e.)
- Sostituzione urbanistica

24

- Alterazione totale del tessuto edilizio esistente, modificando il disegno


degli isolati e della rete viaria, in modo da ottenere un tessuto totalmente
diverso (p.u.e.)

c) Tipologie
Prevalentemente Abitazioni minori, Edifici speciali religiosi, Edifici
costruiti dopo il PRG del 1956 (63).
- Abitazioni minori
Abitazioni back to back monovano, con grotta e piano rialzato; accesso
indipendente, affaccio solo sul fronte strada;
Abitazioni complesse con pi moduli minimi
Modalit dintervento consentite:
- ristrutturazione, anche con aggregazione di moduli minimi, con
rifacimento scale, sopraelevazione del piano primo, mantenimento del
disegno di facciata per quelli segnalati;
- ripristino tipologico per le unit demolite o precarie, con due piani fuori
terra
- Edifici costruiti dopo il PRG del 1956 (63)
- demolizione e ricostruzione e successivo ripristino tipologic

Art. 34 ZONA B AREE URBANE EDIFICATE DI RECENTE IMPIANTO


Sottozona B1:
edilizia in attuazione dei piani del 1894 e 1933; tessuto organizzato per isolati, che
comprende quote di edilizia A2, ma destrutturata e non degna di conservazione.
Sono ammessi interventi di:
- ampliamento
- sopraelevazione
- restauro
- ristrutturazione
- demolizione e ricostruzione lungo il margine non edificato
- restauro o ristrutturazione urbanistica con p.u.e.
Parametri:
- altezza massima generalizzata 4 piani (13ml.) ovvero 5 piani per interventi
estesi allintero isolato
- distacchi, aumento di cubatura per autorimesse, ecc

25

DPP KARRER
2.1 Il PRG vigente
- Per la citt esistente solo conservazione, poco strumentata
- Citt esistente di fatto congelata
- Ci non ha favorito la riqualificazione ed il rinnovo urbano (beautification,
conservazione, ristrutturazione, abbattimento e ricostruzione di intere parti di
citt)
- Non possibile la rigenerazione urbana
- La citt non dispone di piani attuativi e per parti di citt
10.2.4 Rinnovare e completare la citt esistente
- Rinnovo urbano e completamento
- Nelle zone A rinnovo urbano
- Complessificazione del progetto come accordo di progetto
- Premialit urbanistica
- Monetizzazione aree a standards
- Alternative allesproprio
10.3.3 Rinnovare la citt per migliorare la qualit urbana
- Progetto di rinnovo urbano per la parte centrale (citt storica)
- Conservazione
- Eliminazione delle parti pi degradate
- Ristrutturazione urbanistica di interi isolati degradati o incompiuti
- Eliminazione dei detrattori urbani
- Riqualificazione dellintera trama dello spazio pubblico
- Politica dellabitazione sociale
- Prevedere e contenere fino ad eliminarli i rischi di gentrification
- Compensazione della perdita di capacit lloggiativi tramite stretta
integrazione tra rinnovo ed espansione
10.3.6. Rimuovere i detrattori di qualit per riqualificare lo spazio pubblico
- I detrattori sono di natura edilizia, urbanistica, sociale, economica ed
amministrativa
- Singoli fabbricati, isolati, pi isolati contigui degradati sotto il profilo
statico, igienico-sanitario ed estetico
- Incompletezza di volumi, disarmonia con lo skyline
- Favorire accordi di progetto con monetizzazione aree a standards o
reperimento al di fuori della zona omogenea
- Norme specifiche sulle altezze
11.2.2. La citt storica
- Riqualificazione e rinnovo urbano
- Approfondita ricerca storica estesa al sottosuolo
26

- Catalogazione degli elementi di valore: Impianti urbani; Tessuti edilizi;


Monumenti
- Disegno in termini quali-quantitativi
- Servizi con aree a standards, monetizzazione, convenzionamento
- Progetto urbano unitario
- Manuale del restauro
- Intervento diretto sulla base di Progetti convenzionati o Accordi di
progetto
- Progetto urbano per leliminazione dei detrattori urbani costituiti da edifici
fuori dai limiti dello skyline storico o da vuoti urbani o isolati incompleti e
formati da edifici disarmonici fra loro e con il contesto
- Progetto urbano con premialit
11.3.1 Favorire il rinnovo urbano nel rispetto dei valori culturali e storici della
citt, superando la logica meramente conservativa
- Il piano vigente ha conservato la citt storica senza favorirne il rinnovo
- Favorire la ricostruzione della citt su se stessa
- Utilizzare:
- premialit
- beautification
- slums clearence
- conservazione
- ristrutturazione edilizia
- ristrutturazione urbanistica
11.3.3.1 Siti portatori di progetti strategici
- Scheda VIII Recupero aree urbane Zone settecentesche. Sito portatore di
progetti strategici 9-10
-

Obiettivi
Recupero ambientale
Rigenerazione urbana
Tutela e valorizzazione della memoria storica legata allimpianto
tratturale

- Tipologia
- Recupero e nuova costruzione
-

Sostenibilit ambientale
Razionalizzazione e diminuzione del traffico veicolare
Riduzione del degrado igienico-sanitario
Aumento degli spazi aperti e degli spazi verdi

27

Sostenibilit sociale
Riduzione del disagio abitativo
Riduzione della marginalit urbana
Valorizzazione dellidentit legata alla maglia tratturale

Sostenibilit economica
Attivazione di finanziamenti europei
Attrazione di capitali privati
Aumento della competitivit del sistema urbano

Attori
Comune di Foggia
Regione
Privati

- Integrabilit di Ambiti Territoriali


- Centro urbano consolidato
-

Integrabilit di Obiettivi
Riqualificazione della citt consolidata
Valorizzazione della memoria storica
Miglioramento degli standards della qualit della vita
Potenziamento dello sviluppo socio-economico

Integrabilit di funzioni
Attivit terziarie (Uffici,Banche, Mercati, Negozi)
Pubblici esercizi (Ristoranti, Bar, Locali ricreativi)
Residenze
Spazi scoperti di uso pubblico (Parcheggi a raso e interrati, Piazze,
Giardini)
- Servizi sociali (Centri sociali, culturali, polivalenti)
11.3.7 Housing sociale
- Conciliare la ristrutturazione del mercato delle locazioni e linvestimento
economicamente produttivo con il recupero delle aree degradate e del
centro storico
- Sostituire edifici vetusti con nuovi edifici tramite interventi di sostituzione
edilizia con la formula della demolizione e ricostruzione
- Agevolazioni attraverso il meccanismo della premialit, che linvestitore potr
utilizzare in altre aree per compensare il maggior costo dellintervento
- Sostituzione con edifici di nuova concezione
- Alta professionalit degli uffici tecnici per valutazioni sostantive dei progetti
e non solo di conformit
- Gestione secondo criteri di evidenza pubblica
28

11.3.8 Perequazione, compensazione, premialit


5) Premialit urbanistica per recuperare parti di citt o semplici edifici;
per ricostruire lo skyline della citt storica o di sue parti; per incentivare gli
interventi che si sviluppano unitariamente su pi propriet nellambito della citt
consolidata
Una prima considerazione generale che sia il PRG che il DPP, pur prevedendo,
com naturale, interventi di restauro e/o conservazione, non escludono affatto, anzi
giudicano ammissibili interventi di ristrutturazione urbanistica.
Questi sono costituiti, per il PRG, da interventi di alterazione parziale del tessuto
edilizio esistente, modificando il disegno degli isolati e della rete viaria, in modo da
ottenere un tessuto parzialmente diverso , oppure, configurando in tal caso una vera
e propria Sostituzione urbanistica, da interventi di alterazione totale del tessuto
edilizio esistente, modificando il disegno degli isolati e della rete viaria, in modo da
ottenere un tessuto totalmente diverso
Le modalit dintervento sulle unit edilizie esistenti consentite dal prg comprendono
anche laristrutturazione, anche con aggregazione di moduli minimi, con rifacimento
scale, sopraelevazione del piano primo, mantenimento del disegno di facciata per
quelli segnalati; ripristino tipologico per le unit demolite o precarie, con due piani
fuori terra e la demolizione e ricostruzione e successivo ripristino tipologico.
Per il DPP, sono costituiti da interventi di Eliminazione delle parti pi degradate;
Ristrutturazione urbanistica di interi isolati degradati o incompiuti; Eliminazione dei
detrattori urbani; Demolizione di singoli fabbricati, isolati, pi isolati contigui
degradati sotto il profilo statico, igienico-sanitario ed estetico; sostituzione di edifici
vetusti con nuovi edifici tramite interventi di sostituzione edilizia con la formula della
demolizione e ricostruzione.
E importante evidenziare che tutti questi interventi di radicale trasformazione sono
considerati, sia dal prg che dal dpp, ammissibili solo nel quadro di progetti organici e
particolareggiati di riqualificazione di parti urbane promossi dalla mano pubblica o da
questa direttamente controllati.
Infatti il prg Benevolo si riferisce ad interventi che impegnino pi isolati, sulla
base di p.p., p.di r., comparto di iniziativa pubblica o privata; oppure prevede la
conservazione del tessuto esistente attraverso un insieme di restauri,
ristrutturazioni, demolizioni e ripristini (p.p., p.di r., p. di comparto); oppure ancora
prevede lalterazione parziale del tessuto edilizio esistente, modificando il disegno
degli isolati e della rete viaria, in modo da ottenere un tessuto parzialmente diverso
(p.u.e.) o lalterazione totale del tessuto edilizio esistente, modificando il disegno
degli isolati e della rete viaria, in modo da ottenere un tessuto totalmente diverso
(p.u.e.)
29

Il dpp Karrer, per suo verso, si riferisce ad azioni che non possono essere intraprese
se non tramite piani particolareggiati, piani urbanistici esecutivi, piani di
recupero, piani integrati di riqualificazione, e simili, tutti di iniziativa pubblica o
privata convenzionata.
Tali azioni sono, citando le pi significative:
Complessificazione del progetto come accordo di progetto; Premialit
urbanistica; Monetizzazione aree a standards; Alternative allesproprio;
Eliminazione delle parti pi degradate
Ristrutturazione urbanistica di interi isolati degradati o incompiuti; Eliminazione dei
detrattori urbani; Riqualificazione dellintera trama dello spazio pubblico;
Eliminazione dei rischi di gentrification ; Compensazione della perdita di capacit
lloggiativi tramite stretta integrazione tra rinnovo ed espansione; Attivazione di
accordi di progetto con monetizzazione aree a standards o reperimento al di fuori
della zona omogenea; Approfondita ricerca storica estesa al sottosuolo;
Catalogazione degli elementi di valore: Impianti urbani; Tessuti edilizi; Monumenti;
Disegno in termini quali-quantitativi; Progetto urbano unitario; Manuale del
restauro; Progetto urbano per leliminazione dei detrattori urbani costituiti da
edifici fuori dai limiti dello skyline storico o da vuoti urbani o isolati incompleti e
formati da edifici disarmonici fra loro e con il contesto; Progetto urbano con
premialit; Recupero ambientale; Rigenerazione urbana; Tutela e valorizzazione
della memoria storica legata allimpianto fratturale; Razionalizzazione e
diminuzione del traffico veicolare; Riduzione del degrado igienico-sanitario;
Aumento degli spazi aperti e degli spazi verdi; Attivazione di finanziamenti europei;
Attrazione di capitali privati; Miglioramento degli standards della qualit della vita;
Potenziamento dello sviluppo socio-economico; Integrabilit di funzioni;
Realizzazione di spazi scoperti di uso pubblico (Parcheggi a raso e interrati, Piazze,
Giardini); Realizzazione di servizi sociali (Centri sociali, culturali, polivalenti);
Sostituzione di edifici vetusti con nuovi edifici tramite interventi di sostituzione
edilizia con la formula della demolizione e ricostruzione; Agevolazioni attraverso il
meccanismo della premialit, che linvestitore potr utilizzare in altre aree per
compensare il maggior costo dellintervento; Sostituzione con edifici di nuova
concezione; Alta professionalit degli uffici tecnici per valutazioni sostantive dei
progetti e non solo di conformit; Gestione secondo criteri di evidenza pubblica;
Premialit urbanistica per recuperare parti di citt o semplici edifici; per ricostruire
lo skyline della citt storica o di sue parti; per incentivare gli interventi che si
sviluppano unitariamente su pi propriet nellambito della citt consolidata.

30

5) IDEE GUIDA DELLA RIGENERAZIONE URBANA DEI QUARTIERI


SETTECENTESCHI.
SCELTE FONDAMENTALI ED IPOTESI ALTERNATIVE

Nei paragrafi precedenti si sono condotte sintetiche analisi che hanno evidenziato i
caratteri storici, architettonici ed urbanistici specifici del quartiere in esame; alla luce
di tali analisi qui possibile delineare alcune idee guida della possibile
rigenerazione urbana, indagando e sperimentando ipotesi diverse.
E evidente che la situazione in esame richiede interventi radicali, dato che non
ulteriormente tollerabile lasciare, senza opporsi, che il degrado edilizio, economico e
sociale si accentuino nellarea; non accettabile, peraltro, nellinteresse dellintera
citt, il crescente congestionamento della mobilit urbana e linvasivit delle auto in
sosta che occupano permanentemente larga parte dellesiguo spazio pubblico e
collettivo.
Utilizzando le metodologie dintervento consentite dagli strumenti urbanistici vigenti
e facendo riferimento allo spirito ed alla lettera della legislazione nazionale e
regionale orientata a favorire la rigenerazione urbana, senza dubbio possibile
intervenire con le necessarie azioni di ristrutturazione urbanistica ed edilizia, che
consentono unampia gamma di interventi, dal restauro conservativo, alla
manutenzione ordinaria e straordinaria, alla demolizione, con o senza ricostruzione,
al diradamento e alla densificazione.
Nessuna di queste metodologie dintervento buona o cattiva in s: si tratta di
strumenti, si pu dire di attrezzi del lavoro di rigenerazione, dei quali va fatto un
uso appropriato.
Il reale problema , piuttosto, quello di definire con chiarezza obiettivi e priorit,
cercando di aderire al carattere complesso della questione, che coinvolge gli interessi
ed i bisogni dei cittadini residenti in uno con quelli della citt intera.
Va qui sottolineato che, per fortuna, nel caso specifico in esame non si parte da zero:
gi nella messa a punto ed approvazione del DPP sono stati fissati principii, obiettivi
e metodologie dintervento che possono e devono essere ripresi ed esplicitati;
peraltro, come si visto, lo stesso PRG vigente non costituisce affatto un ostacolo per
lavvio di unefficace politica di rigenerazione urbana.
E utile dunque, qui di seguito, richiamando i punti significativi del PRG e del DPP e
adattandoli il pi precisamente possibile al caso in esame, esplicitare in forma
volutamente schematica le idee guida che la presente Analisi di fattibilit propone
per la rigenerazione urbana del quartiere.
IDEA GUIDA 1. Redazione di un Programma integrato di Rigenerazione
Urbana per promuovere la riqualificazione mediante interventi organici di
interesse pubblico, coordinati con interventi privati.
Il DPP (punto 2.1) lamenta il congelamento, di fatto, della citt esistente; si
consentita solo la conservazione, che comunque non si avviata. E necessario,
31

invece, promuovere la riqualificazione ed il rinnovo urbano, procedendo con


Beautification, conservazione, ristrutturazione, abbattimento e ricostruzione di intere
parti di citt; per far questo bisogna redigere piani attuativi e per parti di citt. Tali
piani, indispensabili per le zone A di rinnovo urbano, devono essere concepiti come
accordi di progetto (punto 10.2.4.). Vanno eliminate le parti pi degradate, tramite
ristrutturazione urbanistica di interi isolati (punti 10.3.3, 11.3.1); vanno rimossi i
detrattori di qualit per riqualificare lo spazio pubblico (punto 10.3.6).
Il PRG (art. 33) prevede la redazione di Piani urbanistici esecutivi (p.u.e.) o Piani
particolareggiati (p.p.) o Piani di recupero (p.di r.) o Piani di comparto di iniziativa
pubblica o privata. Obiettivo il Restauro urbanistico; Conservazione del tessuto
esistente attraverso un insieme di restauri, ristrutturazioni, demolizioni e ripristini
Ristrutturazione urbanistica; Alterazione parziale del tessuto edilizio esistente,
modificando il disegno degli isolati e della rete viaria, in modo da ottenere un tessuto
parzialmente diverso; Sostituzione urbanistica; Alterazione totale del tessuto edilizio
esistente, modificando il disegno degli isolati e della rete viaria, in modo da ottenere
un tessuto totalmente diverso.
E evidente, dunque, che opportuno e necessario che il Comune di Foggia,
mantenendo nelle sue responsabilit e prerogative il controllo degli obiettivi
strategici, rediga un Piano di dettaglio per il quartiere nelle forme di un Programma
integrato di Rigenerazione Urbana per promuovere la riqualificazione mediante
interventi organici di interesse pubblico, coordinati con interventi privati.
IDEA GUIDA 2. Il Programma integrato di Rigenerazione Urbana per
promuovere la riqualificazione del quartiere deve garantire la tutela e
valorizzazione della memoria storica quale elemento costitutivo inalienabile
dellidentit della collettivit.
Il DPP (punto 11.3.3.1), definendo i quartieri settecenteschi quali siti portatori di
progetti strategici sottolinea la necessit, intervenendo per la loro rigenerazione,
della Tutela e valorizzazione della memoria storica legata allimpianto tratturale;
Valorizzazione dellidentit legata alla maglia tratturale; Valorizzazione della
memoria storica.
E evidente, dunque, che, nel caso in esame, a partire dalla circostanziata analisi della
storia specifica del luogo, necessario indicare quale parte del quartiere debba essere
mantenuta e valorizzata come memoria dellimpianto storico ed elemento di identit.
Alla luce di quanto esposto nei precedenti paragrafi possibile indicare, a tal fine, il
tessuto A), cio il tessuto pi antico, formatosi, approssimativamente nellarco di un
secolo, fra gli anni trenta del XVIII secolo e gli anni trenta del XIX secolo. Si tratta
di una testimonianza architettonico urbanistica di non trascurabile valore storico ed
identitario, contraddistinta da una morfologia molto povera ma interessante sia per il
rapporto stretto che intercorre fra tipo edilizio seriale e tipo urbanistico di isolato a
schiera doppia ad accentuato sviluppo longitudinale, sia per la standardizzazione
delle componenti e dei materiali costruttivi, ancorch poveri, sia per le particolari
dimensioni della trama viaria.

32

Individuazione del tessuto A) da sottoporre ad intervento di tutela e valorizzazione della memoria storica quale
elemento costitutivo inalienabile dellidentit della collettivit. E evidenziata la possibilit di intervenire in modo
particolare nella sottozona A1 per creare una piazzetta attrezzata.

Va specificato che lidea di tutela e valorizzazione, nello specifico caso in esame, non
pu e non deve essere intesa, riduttivamente, come puro e semplice restauro
conservativo, ma come intervento che, mantenendo limpianto urbano generale e
rispettando quel che resta dei tipi edilizi monocellulari aggregati a schiera doppia,
introduca al contempo decise innovazioni atte a dare nuova vita e nuovo senso al
patrimonio edilizio da valorizzare.
Ldea di fondo quella di considerare il tessuto di isolati lineari come ununica
omogenea architettura urbana, nella quale, data la dimensione delle strade, non pu
essere tollerata la sosta delle automobili e dove pu essere consentito unicamente un
traffico automobilistico di servizio in determinati orari ed a bassa velocit, sul
modello, ampiamente diffuso in Italia ed in Europa, della strada abitabile
(woonerf).
Unarea largamente pedonalizzata, allinterno della quale consentire, in tutti i casi di
fabbricati limitati al piano terra, la sopraelevazione del primo piano, fino a
raggiungere una linea di colmo fondamentalmente unica per tutto lo sviluppo della
strada. Le sopraelevazioni, accuratamente progettate caso per caso, ma unificate
nelleffetto complessivo, dovranno mantenere leggibile il nucleo monocellulare
originario, dichiarando apertamente lintervento di innovazione e rendendolo
leggibile come nuova addizione.

33

Schizzo di studio, relativo ad un isolato prospettante su via Lucciola, per valutare le modalit di sopraelevazione. Si noti
laccorgimento di mantenere leggibili le unit monocellulari originarie, dichiarando apertamente lintervento di
innovazione e rendendolo leggibile come nuova addizione.

Con lintervento di eliminazione delle auto in sosta e con la omogenea


sopraelevazione degli edifici, si raggiunge una dimensione ed un equilibrio che
ricorda fortemente i passages, un modello affabulante di attrezzamento urbano
avviato agli inizi dellottocento a Parigi (Percier e Fontaine, architetti e urbanisti di
Napoleone I), sviluppato sempre a Parigi nella met dellottocento (Haussmann e i
grands travaux di Napoleone III) e diffuso poi in tutta Europa.
Questo modello pu riproporsi nel caso in esame, prevedendo la copertura vetrata ed
opportunamente ventilata delle strette strade del tessuto A), per favorire ed esaltare
luso pedonale e creare un richiamo urbano di grande fascino.

Alcune vedute contemporanee di passages parigini. Come evidente la larghezza della strada ed il rapporto di altezza
degli edifici assai simile a quanto si potrebbe ottenere con la rigenerazione dei quartieri settecenteschi

34

Schizzi di studio in sequenza di immagini per verificare gli esiti della rigenerazione urbana ipotizzata per una tipica
strada del tessuto A). E confermata la validit dellidea di unificare la linea di colmo degli edifici; lintervento di
riqualificazione dovr creare le condizioni per introdurre nel quartiere attivit terziarie, commerciali e culturali,
integrando le funzioni residenziali

Coprendo in modo sistematico con la struttura vetrata tutta la trama stradale del
tessuto A), sar accentuata e ribadita la caratterizzazione omogenea del settore
urbano che, riqualificato, diventer una sorta di unica grande struttura architettonica
capace di attrarre cittadini di altre zone della citt e turisti.
Ovviamente, per raggiungere questo obiettivo non basteranno gli interventi
urbanistici e di riqualificazione architettonica, ma si dovr agire su molti altri fronti.
Sar necessario diversificare le funzioni ospitate nel quartiere: non eliminando la
funzione residenziale ( che dovrebbe, per, assumere le caratteristiche di residenza
speciale) bisogner creare le condizioni per lintroduzione di funzioni terziarie,
commerciali, artigianali e culturali, sfruttando prevalentemente i locali a piano terra e
seminterrati.

35

Schizzi di studio in sequenza di immagini per verificare gli esiti della rigenerazione urbana ipotizzata per il tessuto A).
Confrontando le immagini dove sono presenti le automobili parcheggiate e quelle dove sono eliminate, si comprende
limportanza di unazione decisa in tal senso. La rigenerazione urbana dovr creare le condizioni per lintroduzione nel
quartiere di servizi terziari anche di rango elevato, per aumentare lattrattivit dellarea.

E evidente che si pone il problema degli attuali residenti che in parte dovranno
essere rialloggiati in altre zone urbane; questa delicata questione viene
specificamente affrontata nei punti successivi; qui opportuno solo sottolineare che
le trasformazioni che si ipotizzano non dovranno, in alcun modo, innescare processi
di espulsione forzata degli attuali residenti (gentrification). Nessun cittadino dovr
essere costretto da meccanismi speculativi di libero mercato senza regole, contro la
sua volont e le sue scelte, ad abbandonare il quartiere.
La rigenerazione urbana dovr creare le condizioni per lintroduzione nel quartiere di
servizi terziari anche di rango elevato come, ad esempio, sale per musica e attivit
teatrali, per aumentare lattrattivit dellarea. Per questo aspetto va attuato quanto
indicato dal DPP, punto 11.3.3.1., dove si sottolinea lopportunit di introdurre nel
quartiere attivit terziarie (uffici, banche, mercati, negozi), pubblici esercizi
(ristoranti, bar, locali ricreativi), servizi sociali (centri sociali, culturali, polivalenti).

36

Schizzi di studio che mostrano, in alto, lintero tessuto A) in una vista aerea che evidenzia il sistema della copertura
vetrata e le prime idee di apertura di nuove piazze nellarea. In basso, una verifica di sistemazione dei fronti esterni,
dove si notano le possibili forme degli accessi al quartiere risanato ed, anche, i casi di possibili ristrutturazioni di
fabbricati esistenti

Peraltro, verificando esigenze e programmi dellAccademia di Belle Arti, si potr


destinare una parte degli isolati ristrutturati a residenze studentesche e/o spazi per
lattivit didattica e di laboratorio di quella importante struttura.
Nel quadro dellintervento fin qui descritto bisogner porre attenzione alla qualit del
progetto di ristrutturazione che dovr garantire: (PRG art. 33), ovunque possibile, il
ripristino tipologico, la conservazione del tessuto esistente, strutture abitative
complesse aggregando moduli minimi; (DPP, punto 11.2.2) approfondita ricerca
storica estesa al sottosuolo, catalogazione degli elementi di valore, disegno in termini
quali-quantitativi, progetto urbano unitario, manuale del restauro, progetto urbano
con premialit; (DPP, punto 11.3.3.1.) leliminazione di tutte le componenti
costruttive in contrasto con larchitettura storica (rivestimenti in piastrelle, intonaci
plastici, colori acrilici, anticorodal) e generalizzare la pavimentazione in basole in
tutta la rete stradale pedonale, previa realizzazione di un efficiente impianto di fogna
nera e bianca e di un interramento di tutte le altre urbanizzazioni primarie a rete.

37

IDEA GUIDA 3. Il Programma integrato di Rigenerazione Urbana per


promuovere la riqualificazione del quartiere deve garantire il recupero
ambientale , la razionalizzazione e diminuzione del traffico veicolare, la
riduzione del degrado igienico-sanitario, laumento degli spazi aperti e degli
spazi verdi

Schizzi di studio che valutano lopportunit di aprire almeno una strada carrabile, con andamento nord-sud, utile a
collegare corso Garibaldi con via Crispi e di aprire piazze, attrezzate a verde, di varia dimensione e collocazione.

Il Programma integrato di Rigenerazione Urbana per promuovere la riqualificazione


del quartiere deve certamente porsi lobiettivo di dare attuazione a quanto previsto
dal DPP, punto 11.3.3.1, garantendo il recupero ambientale , la razionalizzazione e
diminuzione del traffico veicolare, la riduzione del degrado igienico-sanitario e
laumento degli spazi aperti e degli spazi verdi.
Si tratta di azioni doverose sia nei confronti degli abitanti del quartiere, sia nei
confronti dei cittadini di tutta Foggia, che vedrebbero valorizzate le zone centrali.
Come mostrano gli schizzi di studio, previa demolizione di alcuni isolati esistenti,
compresi nel tessuto B) o nella sottozona A1, si potrebbe aprire una strada carrabile
di collegamento fra corso Garibaldi e via Crispi, utile sia ad evitare laggiramento,
oggi inevitabile, dellintero quartiere, sia a dare accesso a parcheggi a raso o interrati
da realizzare sotto le piazze.
Sempre previa demolizione, si potrebbero, poi, realizzare delle piazze di dimensione
varia, particolarmente necessarie nellarea; il valore strategico di tali piazze attrezzate
in piena zona centrale, suggerisce lopportunit di pensarle di dimensione tale da
poter essere fruite sia dai residenti in zona, sia dagli altri cittadini. Questo renderebbe
necessario demolire gran parte del tessuto B).
Lanalisi evidenzia, dunque, la necessit di demolizioni pi o meno estese: si tratta di
operazioni consentite, addirittura sollecitate, come si visto, dalla strumentazione
urbanistica vigente, ma si tratta anche di operazioni costose sia dal punto di vista
economico, sia dal punto di vista sociale. Per questo secondo aspetto gi si detto
che tutte le ipotesi avanzate hanno come condizione di non innescare processi
selvaggi di espulsione sociale; resta per la questione dei costi economici che impone
di valutare lopportunit di prevedere ricostruzioni e/o densificazioni correlate alle
demolizioni, capaci di dare equilibrio e fattibilit al progetto di rigenerazione.
Del resto unazione correlata ed intelligente di demolizione e apertura di vuoti
pubblici attrezzati da un lato, e di ricostruzione e densificazione dallaltro, appare
38

auspicabile e, comunque, inevitabile, se si pensa di rialloggiare parte dei residenti in


zona, di realizzare urbanizzazioni secondarie e, infine, di prevedere convenienze per
le risorse private che saranno certamente necessarie.
IDEA GUIDA 4. Il Programma integrato di Rigenerazione Urbana per
promuovere la riqualificazione del quartiere deve prevedere e contenere, fino ad
eliminarli, i rischi di gentrification
La dinamica attivata dallintervento di rigenerazione urbana porta inevitabilmente
con s i rischi di espulsione forzata degli attuali residenti (gentrification).
Questo rischio deve essere ben tenuto presente e va contenuto, fino a rimuoverlo:
nessun cittadino dovr essere costretto da meccanismi speculativi di libero mercato
senza regole, contro la sua volont e le sue scelte, ad abbandonare il quartiere.
Bisogna, naturalmente, tener conto delle propensioni e volont dei cittadini residenti,
con i quali bisogner sviluppare un rapporto di ascolto e conoscenza approfondita; in
occasione dei lavori per questa Analisi di fattibilit si iniziato, a cura
dellAssessorato allUrbanistica, un percorso di confronto e di ascolto che si
sviluppato tramite manifestazioni pubbliche ed assemblee.
In occasione di tali iniziative si anche tenuto un sondaggio (i risultati completi sono
in allegato). Dal sondaggio emersa una larga diffusione della propriet dellalloggio
abitato nel quartiere, pari al 70,22%; alla domanda circa la volont di rimanere nel
quartiere o, allopposto, la disponibilit a trasferirsi il 44,23% ha risposto che vuole
rimanere nel quartiere; il 20,00% ha risposto che si trasferirebbe, ma in altra zona
centrale della citt; il 13,46% ha risposto che si trasferirebbe anche in zona non
centrale; il 17,30% ha risposto altro; il 5,000%ha risposto di non sapere.
Alla domanda relativa alle carenze pi sentite nel quartiere, potendo dare pi risposte,
si registrato il seguente risultato:
Spazi gioco per i bambini
16,236%
Spazi pubblici aperti per la sosta e incontro 15,472%
Spazi per corsi e laboratori
10,888%
Punto informativo per la ricerca e il lavoro 10,697%
Un consultorio familiare
9,551%
Biblioteca per ragazzi
9,455%
Centro diurno di sostegno scolastico
7,927%
Cinema per ragazzi
7,831%
Teatro
2,865%
Biblioteca per adulti
2,387%
Museo
1,910%
Altro
4,775%

Alla richiesta di dare una valutazione da 1 a 10 sul quartiere si registrato il seguente


risultato:
5
14,666%
6
12,888%
39

1
11,111%
4
10,666%
7
8,444%
3
5,333%
2
4,888%
8
4,444%
10
4,000%
9
0,000%
Non so/Non risponde
23,555%
Il voto medio espresso stato, dunque, pari a 3,648
Alla domanda se il quartiere fosse un luogo interessante per far affluire i turisti si
registrato il seguente risultato:
Si
48,444%
No
32,444%
Non so/Non risponde
19,111%
Alla domanda su cosa si potrebbe fare per rendere pi gradevole la visita o il
soggiorno a Foggia ai turisti e pi belli i quartieri settecenteschi (era possibile dare
pi risposte) si registrato il seguente risultato:
Incentivare il recupero di attivit artigianali specifiche del luogo favorendo le
aperture di laboratori nei Quartieri Settecenteschi che siano non solo di attrazione
per il lavoro che vi si svolge, ma anche punti di vendita 11,655%
Creare eventi culturali pi frequenti durante tutto lanno 10,969%
Creare prodotti artigianali di pregio s da essere competitivi sul mercato locale e
sovra locale 7,639%
Migliori collegamenti, sia per quanto riguarda la viabilit che i trasporti pubblici, con
le altre aree della citt 5,582%
Altro 4,407%
Pur essendo il sondaggio solo un primo approccio di ascolto e conoscenza, i risultati
sono interessanti e mostrano che sar possibile articolare lintervento, anche ai fini
della lotta alla gentrification, in modo complesso ed articolato.
Certamente andr risolto il problema di residenze alternative a quelle demolite o
riusate per funzioni non residenziali; laspetto interessante che il 45% circa dei
residenti vuole comunque rimanere nel quartiere, mentre il 50% circa disponibile a
trasferirsi altrove, sia pure con opzioni sulla centralit della nuova sistemazione.
Il sondaggio ha toccato solo una parte della popolazione, cio 255 intervistati, ma si
trattato di una parte comunque significativa, dato che si intervistato solo un membro
per ciascun nucleo familiare (se uno dei membri aveva gi risposto si evitato di
distribuire il questionari ad altri membri dello stesso nucleo familiare.
Quanto al problema del fabbisogno teorico da soddisfare a seguito di demolizioni o
variazioni duso lAnalisi di fattibilit ha consentito di valutare, in prima
approssimazione, che, a seguito dellintervento ipotizzato nel tessuto A),
comprendente:
recupero e rifunzionalizzazione degli isolati pi antichi;
creazione della piazza piccola fra le vie Novilunio e Schiraldi;
40

creazione di una nuova strada nord-sud sullasse longitudinale di via SantOnofrio;


creazione della piazza grande fra le vie Giannini e Homs
necessario demolire o destinare a funzioni diverse da quella residenziale mc.
201.613 e riallocare 1.769 abitanti.
Partendo da tali dati, il calcolo pi semplice, ma anche il pi approssimativo, quello
di considerare la cubatura demolita o resa inutilizzabile ai fini della residenza e porre
tale quantit come rappresentativa del fabbisogno; in tale caso si ha:
mc. 201.613
Un altro modo di calcolare il fabbisogno, leggermente pi affinato, perch comprende
parametricamente la quota parte residenziale e quella dei servizi di prima necessit,
quello di applicare il parametro mc./abitante In tal caso il calcolo porta a definire il
fabbisogno in mc. di edilizia residenziale nuova pari a:
1.769 x 100mc./ab. = mc. 176.900
Se si considera, volendo ulteriormente affinare il calcolo, pi nel dettaglio la
suddivisione degli abitanti in famiglie si ha:
famiglie 1 componente = 133
famiglie 2 componenti = 151
famiglie 3 componenti = 117
famiglie 4 componenti = 158
famiglie 5 componenti = 50
famiglie 6 componenti = 16
Considerando che, per una suddivisione di tale natura, bisogna prevedere diverse
pezzature di alloggi, si pu calcolare che vi sarebbe necessit di:
284 nuovi alloggi da 50mq. pari a
mc. 43.450
275 nuovi alloggi da 75mq. pari a
mc. 63.079
66 nuovi alloggi da 120mq. pari a
mc. 26.136
Totale parziale
mc. 132.665
A sommare terziario di prima necessit
mc. 13.266
TOTALE
mc. 145..931
Come si vede, a seconda dei criteri usati si arriva ad esiti anche sensibilmente diversi.
Il ragionamento fin qui fatto va preso come esempio delle variabili che si possono
introdurre nei calcoli, per rendere pi adeguato il procedimento teorico rispetto alla
complessit della situazione reale.
Sar, comunque, necessario andare avanti nella costruzione di una vasta conoscenza
delle esigenze e degli orientamenti dei cittadini residenti nel quartiere per eliminare i
pericoli di gentrificationn, nella consapevolezza che il complesso e difficile
processo di spostamento dalle vecchie case in nuove costruzioni non potr realizzarsi
se non con la convinta ed attiva partecipazione dei diretti interessati.

41

IDEA GUIDA 5. Il Programma integrato di Rigenerazione Urbana per


promuovere la riqualificazione del quartiere deve favorire la ricostruzione della
citt su s stessa, la sostituzione edilizia con la formula della demolizione e
ricostruzione, la sostituzione con edifici di nuova concezione.
Per tutti i motivi esposti nei punti precedenti, lAnalisi di fattibilit deve misurarsi
con i temi di questa idea guida, tratti anchessi, come tutti gli altri, da quanto
prescritto e/o assentito dalla pianificazione urbanistica vigente (PRG e DPP).
Il tema decisivo, perch tutte le azioni utili alla rigenerazione urbana dei quartieri
settecenteschi, che considerata un dato acquisito ed dunque una costante di tutte
le ipotesi alternative che qui di seguito si avanzano, provocano inevitabilmente il
prodursi duna domanda di nuove case per quei residenti che non potranno essere
rialloggiati nei fabbricati risanati; perch la rigenerazione urbana implica il netto
aumento di infrastrutture e servizi nellarea; perch un elemento qualitativo
essenziale del progetto lapertura di vuoti pubblici urbani attrezzati che impone di
densificare allintorno dei vuoti stessi; perch, infine, accanto alle risorse pubbliche
impegnate nel programma, sar certamente necessario porre risorse di privati
convenzionati che dovranno poter realizzare cubature per trovare convenienza
nellinvestimento.
Il tema anche delicato, perch, fissa lassoluta necessit di cubature di nuovo
impianto che per dovranno essere realizzate in quantit e assetti morfologici
compatibili con i caratteri storici ed urbanistici dellarea e del suo contesto: la
delicatezza sta proprio nel trovare lequilibrio giusto, o comunque sostenibile.
Per affrontare questa problematica, e dare al Comune di Foggia il massimo di
elementi di riflessione, in questa Analisi di fattibilit si deciso di provare varie
ipotesi, che hanno richiesto un lavoro non semplice, per valutare e considerare
quantit e morfologie diverse per le cubature nuove da mettere in gioco.
Vengono qui di seguito riportate alcune delle ipotesi sottoposte a prova, corredate da
visualizzazioni che hanno avuto un ruolo importante di verifica dellimpatto visivo e
paesaggistico nel contesto urbano.
Le tecniche di rappresentazione variano dal disegno a mano pi o meno elaborato,
fino alla rappresentazione del modello tridimensionale elaborato al computer; tutte le
rappresentazioni, ciascuna per sua parte, hanno un senso preciso nella formazione del
giudizio finale.
Ciascuna delle ipotesi riportate corredata, anche, di calcoli di massima delle
quantit, che, pur nella loro approssimazione, sono utili per una prima valutazione
delle ipotesi.
IPOTESI 1)
- il tessuto A) viene riqualificato nei termini descritti nellidea guida 2, con
leliminazione di tutte le funzioni residenziali preesistenti; questa parte
riqualificata del quartiere accoglier una quota parte di residenza speciale (ad
esempio studenti) e, per tutta la parte restante, attivit terziarie, commerciali,
artigianali, culturali;

42

- viene realizzata la strada nord-sud, corredata da un autosilo nella parte nord,


nei termini descritti nellidea guida 2;
- vengono realizzate due nuove piazze ad est ed ovest del tessuto A) nei termini
descritti nellidea guida 2;
- viene realizzato un vasto parcheggio interrato sotto la piazza ad ovest;
- vengono realizzati volumi di nuovo impianto costituiti da cinque edifici torre
collocati su basamento pluripiano articolato intorno ad una piazza;
- tutti i residenti spostati dal tessuto A) e quelli spostati delle zone di
demolizione vengono rialloggiati nei volumi di nuovo impianto;
- nei volumi di nuovo impianto vengono realizzati tutti i servizi per la residenza
necessari a stare nei minimi di legge;
- nei volumi di nuovo impianto vengono realizzati anche servizi urbani di rango
superiore;
- nei volumi di nuovo impianto viene prevista una quota parte di cubatura da
utilizzare nel rapporto convenzionato con enti e/o imprese ed investitori
privati;
- per realizzare completamente questa ipotesi necessario demolire nel
comparto 27 gli isolati A,B,C,D,E,F,G,H, compresi fra le vie Zodiaco, Sciara
Sciat, della Lupa, Giannini, Risorgimento, Bengasi per mc.106.511; nel
comparto 26 gli isolati L,N,M,A,O,Q, compresi fra le vie Zodiaco, Carit,
S.Pietro, Speranza, S.Onofrio, Giannini, della Lupa, Sciara Sciat per mc.
55.672, e gli isolati G,H,I, compresi fra le vie Novilunio, Schiraldi e vico
Palazzo per mc. 10.972. Totale demolizioni mc. 173.155
DATI METRICI E PARAMETRICI
Riuso e Rigenerazione urbana del tessuto A) (restauro, ristrutturazione edilizia,
sopraelevazione e copertura vetrata strade)
- comp.26 B,C,D,E, F,P,R,S,T,O,V,Z,AA,BB,CC,DD
- sopraelevazioni pari al 35%

mc. 89.001
mc. 31.150

Ad opera completata si disporrebbe, nel tessuto A), di mc. 120.151 da destinare a


residenza speciale, terziario e commercio
Demolizioni necessarie per realizzare i volumi di nuovo impianto, la strada e le
piazze:
- comp.27 A,B,C,D,E,F,G,H
mc.106.511 (per il nuovo intervento)
- comp.26 L,N,M,A,O,Q
mc. 55.672 (per il nuovo intervento)
- comp.26 G,H,I
mc. 10.972 (per la piazza ad est)
Totale demolizioni
mc. 173.155
Cubature residenziali lorde da reperire con il nuovo intervento
mc. 89.001 + mc. 173.155
mc. 262.156

43

Nuove costruzioni
Cubature reperite con il nuovo intervento
Torri 1-2-3-5
Basamento al piede delle torri
Edificio terziario autosilo
Totale volumi nuovi
inoltre
Parcheggi interrati su due livelli per 984 posti auto
Piazza grande
Piazza piccola

mc. 279.000
mc. 192.000
mc. 20.250
mc. 491.250
mq. 16.000
mq. 5.400
mq. 1.575

Ad opera completata si disporrebbe, in zona centrale, di mc. 491.250 da


destinare a residenza, terziario e commercio e autosilo; di mq. 16.000 di
parcheggi; di mq. 6.975 di nuove piazze
Le nuove disponibilit sono:
A) Incremento di cubatura nel riuso:
B) Nuovi parcheggi interrati:
C) Nuove piazze

mc. 31.150
mq. 24.600
mq. 8.775

Le nuove cubature disponibili per il convenzionamento con enti e/o imprese e


investitori privati, al netto delle varie ipotesi di cubatura necessaria per
rialloggiare in situ tutti gli attuali residenti, sono:
mc. 491.250 mc. 262.156 = mc. 229.094
mc. 491.250 mc. 266.588 = mc. 224.662
mc. 491.250 mc. 211.266 = mc. 279.984
-

44

IPOTESI 1
in marrone: Volumi di nuovo impianto costituiti da cinque edifici torre; in ocra: Basamento pluripiano articolato
intorno alla piazza ad ovest; in giallo: Strada nord-sud; in arancione: Autosilo; in azzurro: Tessuto A) riqualificato; in
verde:le due Piazze ad est e ovest; sotto la piazza ad ovest il parcheggio interrato. Per realizzare questa ipotesi
necessario demolire il tessuto B) e parte del tessuto C), spingendosi, ad ovest, fino alla via Bengasi.

Schizzi di studio della tipologia e morfologia degli edifici torre. Si tratta di edifici di notevole altezza, fortemente
insediati sul terreno tramite un basamento pluripiano che ospita una serie complessa di servizi di quartiere e di livello
superiore. Il basamento configura la piazza ad ovest.

45

Schizzo di studio del piano tipo di un edificio a torre. La struttura portante modulata sul passo di 5mt.x5mt., coerente
con la sistemazione, a livello interrato, del grande parcheggio pluripiano che si sviluppa anche sotto la piazza ad ovest.
La struttura metallica pensata con un rivestimento, in facciata, realizzato con mattoni laterizi che si coordina con le
pareti di tamponamento. Data laltezza e la complessit di destinazioni duso, ledificio dotato di quattro scale e di
quattro ascensori. Nella pianta, articolata sul modulo base di 1 mt., possibile ottenere appartamenti di varia pezzatura,
ma anche open space per le pi varie utilizzazioni terziarie.

46

Schizzi prospettici che rappresentano il poderoso complesso dei cinque edifici torre visto, assialmente, dalla grande
piazza ad ovest. Il disegno in alto, con lausilio di tocchi cromatici, indaga sulla resa estetica di grandi edifici di notevole
altezza completamente rivestiti di mattone laterizio di diverso colore. Il disegno in basso contiene una riflessione
specifica sul basamento, che anche bordo della piazza, rappresentato con la serie dei piani superiori nella
conformazione a gradoni.

47

Vedute da nord-ovest (in alto) e da sud-ovest (in basso) del modello tridimensionale elaborato al computer, Queste
simulazioni, che hanno il pregio di mettere in rapporto il progetto con il contesto urbano circostante, consentono di fare
molteplici verifiche e raffronti col tessuto dellintorno e con le emergenze esistenti. Nel modello sono indicate anche
alcune ipotesi, poi non sviluppate, di intervento al bordo del quartiere.

48

Veduta da sud-est del modello tridimensionale elaborato al computer. Insieme alle precedenti, anche questa
angolazione di ripresa conferma le forti perplessit sollevate dalla verifica dellipotesi 1). I volumi degli edifici torre
sono troppo densamente concentrati nellarea centrale dove incombono in modo incongruo sul tessuto urbano
circostante e mortificano, con la loro notevole altezza, le emergenze verticali costituite dai campanili della Cattedrale,
del Comune e dellOpera di S.Michele

I punti di forza dellipotesi 1) sono:


a) Le quantit progettate per i volumi di nuovo impianto sono cospicue e consentono
di prevedere la riallocazione nel quartiere di tutti i cittadini spostati, per effettuare le
opere, dalle loro attuali abitazioni;
b) Nei volumi di nuovo impianto resta disponibile comunque una considerevole
cubatura sia per realizzare quote non trascurabili di servizi pubblici, sia da utilizzare
nel rapporto convenzionato con enti e/o imprese ed investitori privati;
c) I volumi di nuovo impianto hanno una loro compostezza formale intrinseca
rinveniente dalla modularit della struttura e dal sobrio linguaggio architettonico
adottato, anche per conformare la piazza ad ovest
I punti di debolezza dellipotesi 1) sono:
d) I volumi di nuovo impianto non dialogano in modo accettabile con il contesto
urbano circostante. Risultano troppo densamente concentrati nellarea centrale dove
incombono in modo incongruo sul tessuto limitrofo e mortificano, con la loro
notevole altezza, le emergenze verticali costituite dai campanili della Cattedrale, del
Comune e dellOpera di S.Michele, sconvolgendo lo skyline della citt;
e) Per realizzare le opere previste necessario demolire tutti gli isolati del tessuto B)
ed una parte degli isolati del tessuto C); per questi ultimi si devono alimentare forti
perplessit, soprattutto per let non vetusta e le condizioni di conservazione discrete
degli edifici da eliminare;
f) Il peso urbanistico dellintervento appare sproporzionato rispetto alle esigenze di
riordino e decongestionamento delle aree centrali della citt: lincremento di servizi
urbani di rango superiore e le notevoli nuove cubature terziarie rischiano di svolgere
un ruolo eccessivamente attrattivo, rendendo insostenibile la situazione nel centro
cittadino.

49

IPOTESI 2)
- il tessuto A) viene riqualificato nei termini descritti nellidea guida 2, con
leliminazione di tutte le funzioni residenziali preesistenti; questa parte
riqualificata del quartiere accoglier una quota parte di residenza speciale (ad
esempio studenti) e, per tutta la parte restante, attivit terziarie, commerciali,
artigianali, culturali;
- viene realizzata la strada nord-sud, corredata da un edificio terziario-autosilo
nella parte nord, nei termini descritti nellidea guida 2;
- vengono realizzate due nuove piazze ad est ed ovest del tessuto A) nei termini
descritti nellidea guida 2;
- viene realizzato un vasto parcheggio interrato sotto la piazza ad ovest ed i
volumi di nuovo impianto;
- vengono realizzati volumi di nuovo impianto costituiti da due edifici torre e da
un edificio in linea che fanno da sfondo della piazza ad ovest;
- tutti i residenti spostati dal tessuto A) e quelli spostati delle zone di
demolizione vengono rialloggiati nei volumi di nuovo impianto;
- nei volumi di nuovo impianto vengono realizzati anche servizi per la residenza;
- nei volumi di nuovo impianto vengono realizzati anche servizi urbani di rango
superiore;
- nei volumi di nuovo impianto viene prevista una quota parte di cubatura da
utilizzare nel rapporto convenzionato con enti e/o imprese ed investitori privati
- per realizzare completamente questa ipotesi necessario demolire nel
comparto 27 gli isolati F,G,H, compresi fra le vie Zodiaco, Sciara Sciat, della
Lupa, Giannini, Risorgimento, Homs per mc.45.968; nel comparto 26 gli
isolati L,N,M,A,O,Q, compresi fra le vie Zodiaco, Carit, S.Pietro, Speranza,
S.Onofrio, Giannini, della Lupa, Sciara Sciat per mc. 55.672, e gli isolati
G,H,I, compresi fra le vie Novilunio, Schiraldi e vico Palazzo per mc. 10.972
Totale demolizioni mc.112.612
DATI METRICI E PARAMETRICI
Riuso e Rigenerazione urbana del tessuto A) (restauro, ristrutturazione edilizia,
sopraelevazione e copertura vetrata strade)
- comp.26 B,C,D,E, F,P,R,S,T,O,V,Z,AA,BB,CC,DD
- sopraelevazioni pari al 35%

mc. 89.001
mc. 31.150

Ad opera completata si disporrebbe, nel tessuto A), di mc. 120.151 da destinare a


residenza speciale, terziario e commercio

50

Demolizioni necessarie per realizzare i volumi di nuovo impianto, la strada e le


piazze:
- comp.27 F,G,H
- comp.26 L,N,M,A,O,Q
- comp.26 G,H,I
Totale demolizioni

mc. 45.968 (per il nuovo intervento)


mc. 55.672 (per il nuovo intervento)
mc. 10.972 (per la piazza ad est)
mc.112.612

Cubature residenziali lorde da reperire con il nuovo intervento


mc. 89.001 + mc. 112.612
mc. 201.613
Nuove costruzioni
Cubature reperite con il nuovo intervento
Torre 1
Torre 2
Edificio in linea
Edificio terziario autosilo
Totale volumi nuovi
inoltre
Parcheggi interrati su due livelli per 984 posti auto
Piazza grande
Piazza piccola

mc. 55.800
mc. 55.800
mc. 85.500
mc. 20.250
mc.217.350
mq. 24.600
mq. 7.200
mq. 1.575

Ad opera completata si disporrebbe, in zona centrale, di mc. 217.350 da


destinare a residenza, terziario e commercio; di mq. 24.600 di parcheggi; di mq.
8.775 di nuove piazze
Le nuove disponibilit sono:
D) Incremento di cubatura nel riuso:
E) Nuovi parcheggi interrati:
F) Nuove piazze

mc. 31.150
mq. 24.600
mq. 8.775

Le nuove cubature disponibili per il convenzionamento con enti e/o imprese e


investitori privati, al netto delle varie ipotesi di cubatura necessaria (vedi
IDEA GUIDA 5) per rialloggiare in situ tutti gli attuali residenti, sono:
mc. 217.350 - mc. 201.613 = mc. 15.737
mc. 217.350 - mc. 176.900 = mc. 40.450
mc. 217.350 - mc. 145.931 = mc. 71.419

51

Schizzi di studio dellimpostazione generale dellipotesi 2). In alto sono chiaramente distinguibili i due edifici torre (in
rosso); ledificio in linea (in giallo); le due piazze ad est ed ovest (in verde); il tessuto A) (in bianco). Questa ipotesi,
tenta di ovviare alleccessiva densit dellipotesi 1) e di evitare demolizioni nel tessuto C). In basso, lo schizzo evidenzia
il modulo per la progettazione urbana, costituito da un quadrato di 5 mt. di lato, perfettamente coerente con le
esigenze strutturali e di movimentazione dei parcheggi interrati .

52

Schizzi prospettici che rappresentano larticolato complesso edilizio visto, assialmente, dalla piazza ad ovest. Rispetto
allipotesi 1) il risultato pi arioso, sia per la drastica riduzione degli edifici torre, sia per il disegno aperto della piazza,
che definita dalle architetture massicce soltanto lungo il lato ovest.

53

Schizzo di studio della distribuzione interna delledificio pluripiano in linea. Il modulo strutturale , anche in questo
caso, un quadrato di 5 mt. di lato. Gli appartamenti realizzabili possono essere di pezzatura diversa, variando da un
minimo di 30 mq., a 40 mq., a 60 mq., a 100 mq. Sono realizzabili anche ulteriori pezzature, per aderire al complesso
meccanismo di realizzazione pubblico privata. Ledificio, che pensato con assetto parzialmente gradonato, pu ospitare
anche svariati tipi di servizi pubblici e di attivit terziarie.

Vedute da ovest (in alto) e da sud-ovest (in basso) del modello tridimensionale elaborato al computer. La simulazione,
mettendo in rapporto il progetto con il contesto urbano circostante, fa cogliere il miglioramento rispetto allipotesi 1), ma
mostra il permanere duno stacco dimensionale troppo forte con il tessuto allintorno e con le emergenze esistenti.

54

I punti di forza dellipotesi 2) sono:


a) Le quantit progettate per i volumi di nuovo impianto, pur diminuite rispetto
allipotesi 1), rimangono significative e consentono di prevedere la riallocazione nel
quartiere di tutti i cittadini spostati; le demolizioni necessarie diminuiscono e non
impegnano il tessuto C);
b) Nei volumi di nuovo impianto resta una pur contenuta cubatura sia per realizzare
servizi pubblici, sia da utilizzare nel rapporto convenzionato con enti e/o imprese ed
investitori privati;
c) I volumi di nuovo impianto hanno una loro compostezza formale intrinseca
rinveniente dalla modularit della struttura e dal sobrio linguaggio architettonico
adottato, anche per conformare la piazza ad ovest
I punti di debolezza dellipotesi 2) sono:
d) I volumi di nuovo impianto, nonostante la diminuzione del numero degli edifici
torre, continuano a dialogare in modo non convincente con il contesto urbano
circostante.
Ridotta leccessiva concentrazione, rimane il dato negativo della notevole altezza,
che schiaccia le emergenze verticali costituite dai campanili della Cattedrale, del
Comune e dellOpera di S.Michele;
e) Il peso urbanistico dellintervento, pur ricalibrato, non aiuta il riordino e
decongestionamento delle aree centrali della citt.

55

IPOTESI 3)
- il tessuto A) viene riqualificato nei termini descritti nellidea guida 2, con
leliminazione di tutte le funzioni residenziali preesistenti; questa parte
riqualificata del quartiere accoglier una quota parte di residenza speciale (ad
esempio studenti) e, per tutta la parte restante, attivit terziarie, commerciali,
artigianali, culturali;
- viene realizzata la strada nord-sud, corredata da un edificio terziario-autosilo
nella parte nord, nei termini descritti nellidea guida 2;
- vengono realizzate due nuove piazze ad est ed ovest del tessuto A) nei termini
descritti nellidea guida 2;
- viene realizzato un vasto parcheggio interrato sotto la piazza ad ovest ed il
volume di nuovo impianto;
- viene realizzato un volume di nuovo impianto costituito da un edificio
pluripiano in linea che fa da sfondo alla piazza ad ovest e si colloca in
posizione di cerniera fra il tessuto A) ed il tessuto B);
- i residenti spostati dal tessuto A) e quelli spostati delle zone di demolizione
che lo richiedano vengono rialloggiati, nella misura del 50%, nel volume di
nuovo impianto;
- nel volume di nuovo impianto vengono realizzati anche servizi per la
residenza;
- nel volume di nuovo impianto vengono realizzati alcuni servizi urbani di rango
superiore;
- nel volume di nuovo impianto viene prevista una quota parte di cubatura da
utilizzare nel rapporto convenzionato con enti e/o imprese ed investitori privati
- per realizzare completamente questa ipotesi necessario demolire nel
comparto 27 gli isolati F,G,H, compresi fra le vie Zodiaco, Sciara Sciat, della
Lupa, Giannini, Risorgimento, Homs per mc.45.968; nel comparto 26 gli
isolati L,N,M,A,O,Q, compresi fra le vie Zodiaco, Carit, S.Pietro, Speranza,
S.Onofrio, Giannini, della Lupa, Sciara Sciat per mc. 55.672, e gli isolati
G,H,I, compresi fra le vie Novilunio, Schiraldi e vico Palazzo per mc. 10.972
Totale demolizioni mc.112.612
DATI METRICI E PARAMETRICI
Riuso e Rigenerazione urbana del tessuto A) (restauro, ristrutturazione edilizia,
sopraelevazione e copertura vetrata strade)
- comp.26 B,C,D,E, F,P,R,S,T,O,V,Z,AA,BB,CC,DD
- sopraelevazioni pari al 35%

mc. 89.001
mc. 31.150

Ad opera completata si disporrebbe, nel tessuto A), di mc. 120.151 da destinare a


residenza speciale, terziario e commercio

56

Demolizioni necessarie per realizzare i volumi di nuovo impianto, la strada e le


piazze:
- comp.27 F,G,H
- comp.26 L,N,M,A,O,Q
- comp.26 G,H,I
Totale demolizioni

mc. 45.968 (per il nuovo intervento)


mc. 55.672 (per il nuovo intervento)
mc. 10.972 (per la piazza ad est)
mc.112.612

Cubature residenziali lorde da reperire con il nuovo intervento


mc. 89.001 + mc. 112.612

mc. 201.613

Nuove costruzioni
Cubature reperite con il nuovo intervento
Edificio in linea terziario
Commerciale residenziale
inoltre
Parcheggi interrati su due livelli per 984 posti auto
Piazza grande
Piazza piccola

mc.160.000
mq. 24.600
mq. 7.200
mq. 1.575

Ad opera completata si disporrebbe, in zona centrale, di mc.160.000 da destinare


a residenza, terziario e commercio; di mq. 24.600 di parcheggi; di mq. 8.775 di
nuove piazze
Le nuove disponibilit sono:
G) Incremento di cubatura nel riuso:
H) Nuovi parcheggi interrati:
I) Nuove piazze

mc. 31.150
mq. 24.600
mq. 8.775

Le nuove cubature disponibili per il convenzionamento con enti e/o imprese e


investitori privati, al netto delle varie ipotesi di cubatura necessaria (vedi
IDEA GUIDA 5) per rialloggiare in situ il 50% degli attuali residenti, sono:
mc. 160.000 - mc. 100.806 = mc. 59.194
mc. 160.000 - mc. 88.450 = mc. 71.550
mc. 160.000 - mc. 72.965 = mc. 87.035

57

Schizzo di studio della sistemazione proposta dallipotesi 3). In ocra: il fabbricato pluripiano in linea; in verde: le due
piazze ad est ed ovest; in giallo: la strada nord-sud; in azzurro: il tessuto A). Il tessuto C) non interessato da
demolizioni

Schizzo degli studi preliminari, con diverse soluzioni tipologiche. La piazza ad ovest lelemento di cerniera fra i
diversi tessuti urbani

58

Vari schizzi di studio che delineano le caratteristiche delledificio in linea pluripiano. Si tratta di un organismo
architettonico complesso, che ospita funzioni terziarie, commerciali, residenziali e servizi pubblici. La struttura modulare
e la composizione liberamente articolabile dei volumi, secondo un andamento a gradoni, rendono questo edificio
particolarmente flessibile per poter soddisfare le esigenze pi varie.

59

Schemi di studio che esemplificano, nellambito della maglia strutturale modulare delledificio in linea, le varie possibili
destinazioni duso. Si tratta di schemi tipo che possono essere attagliati a diverse esigenze. Larchitettura che pu
scaturire da un edificio cos impostato ha buone possibilit di configurarsi con elementi di qualit, propri di quegli
edifici di nuova conceezione che il Dpp richiama nel punto 11.3.7 Housing sociale

60

Vedute da sud-est (in alto), da sud-ovest (al centro) e da nord ovest (in basso) del modello tridimensionale elaborato al
computer. La simulazione, mettendo in rapporto il progetto con il contesto urbano circostante, fa cogliere il netto
miglioramento rispetto alle precedenti ipotesi, troppo dense, ma soprattutto in contrasto ambientale sotto il profilo delle
altezze. Con la sistemazione proposta nellipotesi 3), ledificio in linea, sostituendo ledilizia di bassa qualit del tessuto
B), si configura, insieme alla piazza ovest, come moderna ed adeguata cerniera fra tessuti storici, capace con la sua
architettura e le sue funzioni di dare un contributo non secondario alla rigenerazione del quartiere.

61

I punti di forza dellipotesi 3) sono:


a) La qualit architettonica e il contenimento dellaltezza e delle volumetrie rendono
ledificio in linea molto ben inserito nel contesto urbano; le demolizioni necessarie e
non impegnano il tessuto C);
b) Nel volume di nuovo impianto individuabile una significativa cubatura sia per
realizzare servizi pubblici, sia da utilizzare nel rapporto convenzionato con enti e/o
imprese ed investitori privati;
c) Il volume di nuovo impianto ha una sua compostezza formale intrinseca
rinveniente dalla modularit della struttura e dal sobrio linguaggio architettonico
adottato, anche per conformare la piazza ad ovest
I punti di debolezza dellipotesi 3) sono:
d) Le quantit progettate per il volume di nuovo impianto, diminuite rispetto alle
ipotesi 1) e 2), rimangono significative, ma consentono di prevedere solo per il 50%
del totale la riallocazione dei cittadini spostati. Va per sottolineato che, come
evidenziato nelle pagine precedenti, al primo sondaggio effettuato nel quartiere,
meno della met dei residenti ha dichiarato la sua contrariet a spostarsi.

Bari, febbraio 2009

Arturo Cucciolla architetto

62

ALLEGATO
Sondaggio fra i residenti dei quartieri settecenteschi
LA SOMMINISTRAZIONE DEI QUESTIONARI AVVENUTA DANDO PREVALENZA AI RESIDENTI NELLE STRADE RIGUARDATE
DALLIPOTESI DI INTERVENTO (Via Giannini, Via Sciara Sciat, Via SantOnofrio, Via Polare, Via Alcantera, Via Sapienza, Via Lucciola, Via
Intonti, Via Dogana dei Sali, Via Schiraldi, Via Speranza, Vico Carit, Via San Pietro, Via della Lupa, Via Zodiaco e Via Francesco Crispi) E
CONCENTRANDOSI SU UN MEMBRO DI CIASCUN NUCLEO FAMILIARE (se uno dei membri aveva gi risposto si evitato di distribuire il
questionari ad altri membri dello stesso nucleo familiare)
CHI HA RISPOSTO
RESIDENTI NELLE STRADE SUI CUI SI IPOTIZZA LINTERVENTO
(210 su 255 rispondenti al sondaggio)
Maschi: 100
Femmine: 110
RESIDENTI nei cosiddetti quartieri settecenteschi in una strada diversa da quelle elencate
(15 su 255 sondaggi)
Maschi: 9
Femmine: 6
FREQUENTATORI dei cosiddetti quartieri settecenteschi
(11 su 255 sondaggi)
Maschi: 6
Femmine: 5
FREQUENTATORI saltuari dei cosiddetti quartieri settecenteschi
(8 su 255 sondaggi)
Maschi: 4
Femmine: 4
Altro
(11 su 255 sondaggi)
Maschi: 5
Femmine: 6

82,352%

5,882%

4,313%

3,137%

4,313%

COSA DICONO I RESIDENTI


SECONDO LEI, I QUARTIERI SETTECENTESCHI SONO:
Unarea periferica oramai in progressivo degrado
38,888%
Il Centro di Foggia
33,986%
Unarea di grande valore architettonico
15,359%
Un monumento al passato
11,764%
I NEGOZI PRESENTI NEI QUARTIERI SETTECENTESCHI SONO IN GRADO DI SODDISFARE LE SUE ESIGENZE?
Si
62,222%
No
32,000%
Non so/Non risponde
5,777%
COSA ALTRO LE PIACEREBBE CHE CI FOSSE NEI QUARTIERI SETTECENTESCHI E CHE ADESSO MANCA?
(era possibile dare pi risposte)
Spazi gioco per i bambini
16,236%
Spazi pubblici aperti per la sosta e incontro
15,472
Spazi per corsi e laboratori
10,888%
Punto informativo per la ricerca e il lavoro 10,697%
Un consultorio familiare
9,551%
Biblioteca per ragazzi
9,455%
Ccentro diurno di sostegno scolastico
7,927%
Cinema per ragazzi
7,831%
Teatro
2,865%
Biblioteca per adulti
2,387%
Museo
1,910%
Altro
4,775%
I QUARTIERI SETTECENTESCHI SONO SICURI?
Per niente
45,777%
Poco
38,222%
Abbastanza
12,000%
Molto
0,000%
Non so/Non risponde
4,000%
SE POTESSE CAMBIARE CASA:
Vorrebbe abitare nella stessa zona dei Quartieri Settecenteschi
44,230%
Si trasferirebbe in una altra zona centrale della citt
20,000%
Si trasferirebbe in una zona non centrale
13,461%
Altro
17,307%
Non so/Non risponde
5,000%
LA CASA IN CUI ABITA DI SUA PROPRIET?
Si
No
Non so/Non risponde

70,222%
27,555%
2,222%

63

SE PROPRIETARIO DELLA CASA DOVE ABITA, PROPRIETARIO DI ALTRI APPARTAMENTI NELL'EDIFICIO?


No
57,333%
Si
10,222%
Non so/Non risponde
32,444%
SE PROPRIETARIO DELLA CASA DOVE ABITA PROPRIETARIO DELL'INTERO EDIFICIO?
No
45,333%
Si
15,111%
Non so/Non risponde 39,555%
SE NON PROPRIETARIO DELLA CASA DOVE ABITA, IL PROPRIETARIO DELLA SUA CASA ANCHE PROPRIETARIO
DELL'INTERO EDIFICIO?
No
19,111%
Si
12,444%
Non so/Non risponde
68,444%
QUALE VOTO, DA 1 A 10, DAREBBE AI QUARTIERI SETTECENTESCHI?
5
14,666%
6
12,888%
1
11,111%
4
10,666%
7
8,444%
3
5,333%
2
4,888%
8
4,444%
10
4,000%
9
0,000%
Non so/Non risponde
23,555%
VOTO MEDIO ESPRESSO
3,648
AUMENTARE LA PRESENZA DI VIGILI SUL TERRITORIO
Molto Importante
55,111%
Importante
24,000%
Poco Importante
7,555%
Non Importante
3,555%
Non so/Non risponde
9,777%
MIGLIORARE L'ILLUMINAZIONE DELL'AREA
Molto Importante
64,888%
Importante
16,888%
Poco Importante
7,555%
Non Importante
0,888%
Non so/Non risponde
9,777%
AUMENTARE LA MANUTENZIONE DI STRADE E MARCIAPIEDI
Molto Importante
70,666%
Importante
13,777%
Poco Importante
3,555%
Non Importante
0,444%
Non so/Non risponde
11,555%
SECONDO LEI, I QUARTIERI SETTECENTESCHI SAREBBERO UN LUOGO INTERESSANTE PER FAR AFFLUIRE I TURISTI?
Si
48,444%
No
32,444%
Non so/Non risponde
19,111%
COSA SI POTREBBE FARE PER RENDERE PI GRADEVOLE LA VISITA O IL SOGGIORNO A FOGGIA AI TURISTI E PI BELLI I
QUARTIERI SETTECENTESCHI?
(era possibile dare pi risposte)
Maggiore pulizia
16,846%
Curare la manutenzione di strade e spazi pubblici
16,160%
Distribuire punti informazione in pi zone del Centro Storico
8,814%
Aprire pi esercizi commerciali con maggiore diversit merceologica
10,186%
Diversificare gli orari di apertura e chiusura tra negozi e locali pubblici
4,603%
Prolungare gli orari di apertura e chiusura
3,134%
COSA SI POTREBBE FARE PER RENDERE PI GRADEVOLE LA VISITA O IL SOGGIORNO A FOGGIA AI TURISTI E PI BELLI I
QUARTIERI SETTECENTESCHI?
(era possibile dare pi risposte)
Incentivare il recupero di attivit artigianali specifiche del luogo favorendo le aperture di laboratori nei Quartieri Settecenteschi che siano non solo
di attrazione per il lavoro che vi si svolge, ma anche punti di vendita
11,655%
Creare eventi culturali pi frequenti durante tutto lanno
10,969%
Creare prodotti artigianali di pregio s da essere competitivi sul mercato locale e sovra locale
7,639%
Migliori collegamenti, sia per quanto riguarda la viabilit che i trasporti pubblici, con le altre aree della citt
5,582%
Altro
4,407%
COSA DICONO I NON RESIDENTI
FREQUENTO I QUARTIERI SETTECENTESCHI
Assiduamente (pi di una volta a settimana)
Ogni tanto (1 volta al mese circa)
Solo in estate
Spesso (1 volta a settimana circa)
Quasi mai (poche volte lanno)
Solo per eventi particolari (incontri, etc.)
Mai
Non so/Non risponde

56,666%
10,000%
6,666%
13,333%
0,000%
6,666%
3,333%
3,333%

64

VADO NEI QUARTIERI SETTECENTESCHI PERCH...


Ci sono attivit culturali e sociali interessanti (concerti, teatro, etc.)
13,333%
Posso trascorrere il mio tempo libero (sport, passeggiate, etc..)
13,333%
C lasilo e la scuola materna
3,333%
Frequento attivit sportive organizzate
0,000%
Altro
53,333%
Non so/Non risponde
16,666%
LE PIACEREBBE RISIEDERE NEI QUARTIERI SETTECENTESCHI?
Si
53,333%
No
36,666%
Non so/Non risponde
10,000%
COSA MANCA, NEI 'QUARTIERI SETTECENTESCHI, CHE VORREBBE CI FOSSE?
(era possibile dare pi risposte)
Spazi gioco per i bambini
15,894%
Spazi pubblici per la sosta ed incontro
13,245%
Teatro
11,920%
Biblioteca per ragazzi
9,933%
Biblioteca per adulti
9,933%
Museo
8,609%
Sala ricreativa per ragazzi
7,947%
Un consultorio familiare
6,622%
Luoghi di ristoro
5,298%
Cinema per ragazzi
5,298%
Altro
5,298%
QUALI SENSAZIONI PROVA GIRANDO PER I QUARTIERI SETTECENTESCHI?
Degrado
39,285%
Paura
12,500%
Cordialit
10,714%
Pericolo
10,714%
Diffidenza
8,928%
Nulla
1,785%
Sicurezza
0,000%
Accoglienza
0,000%
Comfort
0,000%
Altro
COSA NON LE PIACE IN ASSOLUTO DEI QUARTIERI SETTECENTESCHI?
Degrado
16,528%
Mancanza di spazi verdi
16,528%
Mancanza di spazi di sosta
15,702%
Mancanza di spazi gioco per bambini
14,876%
Sporcizia
13,223%
Mancanza di spazi di spazi sicuri per anziani
13,223%
Uso di piazze e slarghi come parcheggi
7,438%
Nulla
0,826%
Altro
1,652%
DA 1 A 10 QUALE VOTO DAREBBE AI QUARTIERI SETTECENTESCHI?
1
20,000%
3
20,000%
4
16,666%
2
6,666%
6
6,666%
5
3,333%
7
0,000%
8
0,000%
9
0,000%
10
0,000%
Non so/Non risponde
26,666%
VOTO MEDIO ESPRESSO:
2,166
AUMENTARE LA PRESENZA DI VIGILI SUL TERRITORIO
Molto Importante
46,666%
Poco Importante
20,000%
Importante
16,666%
Non Importante
10,000%
Nessuna
6,666%
MIGLIORARE L'ILLUMINAZIONE DELL'AREA
Molto Importante
56,666%
Importante
30,000%
Poco Importante
6,666%
Non Importante
0,000%
Non so/Non risponde
6,666%
AUMENTARE LA MANUTENZIONE DI STRADE E MARCIAPIEDI
Molto Importante
60,000%
Importante
20,000%
Poco Importante
6,666%
Non Importante
3,333%
Non so/Non risponde 10,000%
SECONDO LEI, I QUARTIERI SETTECENTESCHI SAREBBERO UN LUOGO INTERESSANTE PER FAR AFFLUIRE I TURISTI?
Si
76,666%
No
16,666%
Non so/Non risponde
6,666%

65

COSA SI POTREBBE FARE PER RENDERE PI GRADEVOLE LA VISITA O IL SOGGIORNO A


QUARTIERI SETTECENTESCHI?
(era possibile dare pi risposte)
Curare la manutenzione di strade e spazi pubblici
17,777%
Maggiore pulizia
11,666%
Distribuire punti informazione in pi zone del Centro Storico
10,555%
Aprire pi esercizi commerciali con maggiore diversit merceologica
6,666%
Diversificare gli orari di apertura e chiusura tra negozi e locali pubblici
3,333%
Prolungare gli orari di apertura e chiusura
3,333%
COSA SI POTREBBE FARE PER RENDERE PI GRADEVOLE LA VISITA O IL SOGGIORNO A
QUARTIERI SETTECENTESCHI?
(era possibile dare pi risposte)
Creare eventi culturali pi frequenti durante tutto lo anno
Incentivare il recupero di attivit artigianali specifiche del luogo favorendo le aperture
di laboratori nei "Quartieri Settecenteschi" che siano non solo di attrazione
per il lavoro che vi si svolge, ma anche punti di vendita
Creare prodotti artigianali di pregio s da essere competitivi sul mercato locale e sovra locale
Migliori collegamenti,sia per quanto riguarda la viabilit che i trasporti pubblici, con le altre aree della citt
Altro

FOGGIA AI TURISTI E PI BELLI I

FOGGIA AI TURISTI E PI BELLI I

12,777%

12,777%
11,111%
6,111%
3,888%

RISPOSTE A DOMANDE COMUNI PER RESIDENTI E NON RESIDENTI


AUMENTARE LA PRESENZA DI VIGILI SUL TERRITORIO
Molto Importante
54,117%
Importante
23,137%
Poco Importante
9,019%
Non Importante
4,313%
Nessuna
9,411%
MIGLIORARE L'ILLUMINAZIONE DELL'AREA
Molto Importante
63,921%
Importante
18,431%
Poco Importante
7,450%
Non Importante
0,784%
Non so/Non risponde 9,411%
AUMENTARE LA MANUTENZIONE DI STRADE E MARCIAPIEDI
Molto Importante
69,411%
Importante
14,509%
Poco Importante
3,921%
Non Importante
0,784%
Nessuna
0,000%
SECONDO LEI, I QUARTIERI SETTECENTESCHI SAREBBERO UN LUOGO INTERESSANTE PER FAR AFFLUIRE I TURISTI?
Si
51,764%
No
30,588%
Non so/Non risponde
17,647%
COSA SI POTREBBE FARE PER RENDERE PI GRADEVOLE LA VISITA O IL SOGGIORNO A FOGGIA AI TURISTI E PI BELLI I
QUARTIERI SETTECENTESCHI?
(era possibile dare pi risposte)
Maggiore pulizia
16,232%
Curare la manutenzione di strade e spazi pubblici
15,559%
Incentivare il recupero di attivit artigianali specifiche del luogo favorendo
le aperture di laboratori nei "Quartieri Settecenteschi" che siano non solo
di attrazione per il lavoro che vi si svolge, ma anche punti di vendita
11,942%
Creare eventi culturali pi frequenti durante tutto lanno
11,354%
Aprire pi esercizi commerciali con maggiore diversit merceologica
9,756%
Distribuire punti informazione in pi zone del Centro Storico
9,167%
Creare prodotti artigianali di pregio s da essere competitivi sul mercato
locale e sovra locale
8,242%
Migliori collegamenti, sia per quanto riguarda la viabilit che i trasporti pubblici,con le altre aree della citt
5,719%
Diversificare gli orari di apertura e chiusura tra negozi e locali pubblici
4,457%
Prolungare gli orari di apertura e chiusura
3,195%
Altro
4,373%

66

INDICE

1) PREMESSA

p. 1

2) RIFERIMENTI NORMATIVI
DELLANALISI DI FATTIBILITA

p. 5

3) CARATTERI DELLA FORMAZIONE


STORICA DEI QUARTIERI SETTECENTESCHI

p.10

4) LA RIGENERAZIONE URBANA DEI


QUARTIERI SETTECENTESCHI NEL QUADRO
DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA VIGENTE

p.24

5) IDEE GUIDA DELLA RIGENERAZIONE URBANA


DEI QUARTIERI SETTECENTESCHI.
SCELTE FONDAMENTALI ED IPOTESI ALTERNATIVE

p.31

ALLEGATO
SONDAGGIO FRA I RESIDENTI
DEI QUARTIERI SETTECENTESCHI

p.63

67

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