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metro bo
Piano Urbano della Mobilità Sostenibile metropolitano Bologna
Più mobilità e
meno gas serra
Linee di indirizzo
per la redazione del Pums
1
Aprile 2016
GRUPPO DI LAVORO
Città metropolitana di Bologna
Alessandro Delpiano (Coordinatore generale PUMS), Catia Chiusaroli (Coordinatore tecnico
PUMS), Helmuth Moroder (Progettazione generale linee di indirizzo PUMS), Silvia Bertoni (segre-
teria tecnica Comitato nodo Bologna), Luca Borsari, Manuela Mattei, Silvia Mazza, Donato Nigro
(Dirigente Servizio Trasporto Pubblico), Claudia Piazzi
Comune di Bologna
Cleto Carlini (Direttore Settore Mobilità Sostenibile e infrastrutture), Francesco Evangelisti
(Direttore Settore Piani e Progetti Urbanistici), Giancarlo Sgubbi (Responsabile Piani Mobilità e
Infrastrutture), Luciana Africani, Giuseppe De Togni
SRM (Società Reti e Mobilità)
Tommaso Bonino (Dirigente), Giorgio Fiorillo, Eugenio Margelli
Indice
Premessa 5
Introduzione 7
OBIETTIVI 9
STRATEGIE PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE 23
2. Agire perché sia possibile un miglior uso dell’auto: più sicuro ed ecologico 27
ed extraurbano 31
6. Una cabina di regia per un sistema unitario integrato del trasporto pubblico 32
8. La logistica sostenibile 34
8
Obiettivi
Gli obiettivi già assunti a livelli sovra- alle emissioni del 1990. Entro il 2050 poi,
ordinati una ulteriore riduzione del 90 - 95% .
Le linee di indirizzo per qualsiasi stra-
tegia di un Piano di sviluppo dipendono Direttiva Europea 2008/50/CE sulla
dagli obiettivi che si vogliono raggiungere. qualità dell’aria ambiente attuata
Nel caso dei PUMS vi sono degli obiet- attraverso il PAIR 2020 (Piano Piano
tivi sovraordinati, stabiliti dalle comunità Aria integrato Regionale approvato
internazionali ed europee, di tale incisività nel 2015)
che, da soli, riescono ad orientare in modo La Direttiva Europea pone in capo agli
determinante gli indirizzi e le conseguenti stati membri l’obbligo di valutare la qua-
strategie. In estrema sintesi sono riportati lità dell’aria ambiente e, di conseguenza, di
di seguito gli obiettivi stabiliti da Accordi adottare le misure finalizzate a mantenere
sovraordinati e ritenuti fondamentali per la la qualità laddove è buona e migliorarla
redazione delle Linee di indirizzo. negli altri casi.
Obiettivi
La normativa nazionale ha recepito la
Accordo di Parigi 2015 – COP 21 suddetta Direttiva con il D. Lgs. 155/2010
Anche se, in senso temporale, è l’ultimo che attribuisce alla Regioni e alla Province
Accordo internazionale stipulato, rilevante autonome le funzioni di valutazione e
ai fini del presente Piano, merita di essere gestione della qualità dell’aria nel proprio
introdotto per primo. Sono gli obiettivi di territorio di competenza e, in particolare,
questo Accordo, infatti, che costringono assegna loro il compito di adottare piani
Obiettivi generali
Al fine di elaborare le Linee di indirizzo, gli
obiettivi generali possono essere così sche-
matizzati.
Osservare gli
Assicurare un alto Osservare gli Ridurre al minimo
obiettivi
livello obiettivi della gli incidenti causati
per la salubrità
di accessibilità tutela del clima dalla mobilità
dell’aria
ò
ò
Impegno UE –
La mobilità ridurre i morti
desiderata è positiva Accordo di Parigi PAIR 2015 – Regione
della strada del 50%
per la società 2015 – COP 21 Emilia Romagna
entro il 2020
rispetto al 2010
Obiettivi specifici
I diversi orizzonti temporali del PAIR Per il 2020 ogni sforzo sarà concentrato
(2020) e dell’Accordo sul Clima (2030) invi- per rispettare quanto stabilito dal PAIR: l’o-
tano a introdurre due livelli di obiettivi spe- biettivo guida, che determinerà poi tutta
cifici, i primi da conseguire entro il 2020 ed la complessità dei provvedimenti, delle
i secondi entro il 2030. Questa scelta sarà misure e dei progetti, è quello della ridu-
anche utile per le attività di monitorag- zione del 20% delle dei flussi di traffico nei
gio sull’avanzamento dell’attuazione del centri abitati.
piano.
2015 2020
-20%
ò
12
Emissioni di gas serra
1990
2030
- 40%
2050
- 95%
Obiettivi
Città metropolitana di Bologna
Per il 2030, invece, è evidentemente l’Ac- sentano di conseguirli, appare utile – ai fini
cordo di Parigi sul Clima a determinare gli della migliore comprensione – anticipare
obiettivi da raggiungere. alcune, poche informazioni circa la situa-
Anche se non definito nell’Accordo, con il zione attuale della mobilità nella Città
presente Piano le Amministrazioni si assu- metropolitana Bologna.
mono l’impegno di ridurre le emissioni di
gas serra anche nel settore della mobilità
di almeno il 40% entro il 2030 e di creare le L’immagine che segue riporta, per i 5
condizioni affinché successivamente pos- ambiti della CMbo, le modalità con cui ci si
sano continuare a diminuire per raggiun- sposta nei giorni feriali per lavoro e studio,
gere livelli minimi entro il 2050. nei giorni feriali per motivi diversi da lavoro
e studio e nei fine settimana. Notare le sen-
Prima di procedere all’illustrazione degli sibili differenze tra la città di Bologna e le
obiettivi concreti e delle strategie che con- altre zone. 13
Modalità di spostamento
per giorni, motivi e desti-
nazione 100 CINTURA PIANURA
100
80 80
60 60
40 40
20 20
0 0
feriale L+S feriale # L+S WE feriale L+S feriale # L+S WE
100
BOLOGNA auto
80
moto
60
TPL
40
bici
20 piedi
0
feriale L+S feriale # L+S WE
IMOLESE
100
80
100 COLLINA/MONTAGNA
60
80 40
60 20
40 0
feriale L+S feriale # L+S WE
20
0
feriale L+S feriale # L+S WE
La prossima immagine evidenzia l’impor- la centralità di Bologna, già alta nei giorni
tanza della città di Bologna per l’intero ter- feriali, aumenta nei fine settimana.
ritorio di CMbo. È interessante rilevare che
BOLOGNA
100 Bologna
80 c. storico
60 fuori c. Storico
40 100
IMOLESE
20 80
0 60
Feriale L+S Feriale # L+S WE
40
100 20
80 COLLINA/MONTAGNA 0
Feriale L+S Feriale # L+S WE
60
40
20
14 0
Feriale L+S Feriale # L+S WE
Se gli spostamenti per lavoro e studio come meta il centro storico, questi diven-
verso Bologna hanno per circa un terzo tano quasi la metà per gli spostamenti per
motivi diversi.
Obiettivi
CENTRO
STORICO
) 50
% %
69 (d
ic
to
au ui
in
i in au
cu to
(di 75
% ) 50 %
% %
44 97 (d
)
t o ic
au
CENTRO
STORICO
) 50
% %
69 (d
ic
o
aut ui
in
u i in au
ic to
(d ) 50 75
% % % %
44 97 (d
)
to ic
au ui
u i in in
au
ic to
(d 86
% %
COLLINA 56 )
IMOLESE
MONTAGNA 15
Da ultimo appare importante riportare Il 44% degli spostamenti è inferiore a 5 km
una dato relativo alle distanze degli sposta- ma solo il 17% viene effettuato a piedi o
menti quotidiani e dei mezzi utilizzati per con la bici.
effettuarli. Esiste quindi il potenziale per un forte
riequilibrio modale.
Assolutamente centrale appare anche il devono quindi essere deve essere raffor-
tema dell’incidentalità; in questi anni si è zate e diffuse per raggiungere l’obiettivo
assistito ad un trend incoraggiante, anche di riduzione dell’incidentalità del -50%
grazie alle azioni intraprese, tali politiche rispetto al 2010.
Distribuzione incidenti
7000
6000
5000
4000
Extra cintura
Cintura
3000
Bologna
2000
1000
0
16 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Obiettivi al 20201 mobilità privata motorizzata al 20%
Per fare fronte ad una riduzione del 20% nelle città (Bologna e Imola), al 40%
dei flussi di traffico nei centri abitati, circa nella cintura e nella pianura e al 50%
220.000 passeggeri al giorno dovranno nella collina/montagna. Un calcolo
essere trasferiti su altre modalità di tra- più preciso basato su simulazioni det-
sporto in base alla seguente distribuzione: tagliate sarà oggetto del PUMS vero e
• 60.000 si muoveranno a piedi proprio.
• 77.000 in bicicletta Per fare fronte alla suddetta riduzione
• 82.000 sul trasporto pubblico di cui dei flussi di traffico, 450.000 passeggeri al
• 40.000 sul trasporto urbano, che giorno dovranno trasferirsi su altre moda-
vede un incremento del 14% circa – lità di trasporto in base alla seguente distri-
affrontabile con un potenziamento buzione:
ed un’ottimizzazione dei servizi nella • 85.000 si muoveranno a piedi
modalità attuale (gomma) - che con • 180.000 in bicicletta
Obiettivi
questo incremento raggiungerà i • 166.000 sul trasporto pubblico di cui
limiti della propria capacità. • 100.000 sul trasporto urbano,
• 14.000 sul trasporto suburbano che per fare fronte a questa
e extraurbano, che vede un incre- domanda dovrà passare ad una
mento del 40% circa – affrontabile modalità di trasporto di mag-
anch’esso con un’ottimizzazione ed giore capacità.
un potenziamento dei servizi nella • 26.000 sul trasporto suburbano
1 I dati utilizzati per la simulazione degli obiettivi derivano dalle indagini MEDEC 2011 e SRM 2014
svolta sulla Città metropolitana su un campione di 2.000 persone. Attualmente è in corso un’in-
dagine di maggior dettaglio su un campione di 5.000 persone, che potrà dare dati più aggiornati. 17
Utilizzo delle diverse modalita’ di trasporto
Comune di Bologna
In particolare nelle 5 aree della Città necessarie per raggiungere gli obiettivi
metropolitana in cui è stato dettagliato il dati, sono rappresentate dai grafici succes-
ragionamento, le variazioni nell’uso delle sivi.
18 diverse modalità di trasporto, che risultano
Bologna
Modalità di spostamento
Obiettivo 2020 - 2030 - percentuale
80
70
+30%
60
-20%
Bologna 2014
+8%
50 Bologna 2020
+20%
+25%
+120%
-54%
Bologna 2030
+35%
40
30
-60%
-20%
20
10
0
auto moto TPL bici piedi
Modalità di spostamento
Obiettivo 2020 - 2030 - pax/giorno
-71.000
+85.000
+23.000
400000
+98.000
-191.000
+29.000
+36.000
350000
300000
+29.000
Bologna 2014
250000 Bologna 2020
-27.000
Bologna 2030
-9.000
200000
150000
Obiettivi
100000
50000
0
auto moto TPL bici piedi
Cintura
80
-20%
70
60
-37%
Cintura 2014
+48%
+33%
50 Cintura 2020
40 Cintura 2030
+230%
+20%
+30%
+80%
30
-50%
-20%
20
10
0
auto moto TPL bici piedi
Modalità di spostamento
Obiettivo 2020 - 2030 - pax/giorno
-41.000
250000
-77.000
+36.000
+25.000
200000
Cintura 2014
+34.000
Cintura 2030
+9.000
+6.000
100000
-2.000
-1.000
50000
0
auto moto TPL bici piedi 19
Pianura
Modalità di spostamento
Obiettivo 2020 - 2030 - precentuali
80
-20%
70
-23%
60 Pianura 2014
50 Pianura 2020
+50%
+42%
40 Pianura 2030
+50%
+43%
+25%
30
+22%
-20%
-20%
20
10
0
auto moto TPL bici piedi
Modalità di spostamento
Obiettivo 2020 - 2030 - pax/giorno
-42.000
-37.000
200000
180000
160000
+22.000
+18.000
+16.000
120000 +13.000 Pianura 2020
100000 Pianura 2030
+6.000
+5.000
80000
60000
40000
-300
-300
20000
0
auto moto TPL bici piedi
Collina/montagna
Modalità di spostamento
Obiettivo 2020 - 2030 - percentuale
80
-20%
-30%
70
60 Collina/Montagna 2014
50 Collina/Montagna 2020
+50%
+65%
40 Collina/Montagna 2030
+50%
+50%
+178%
30
+50%
20
10
0
auto moto TPL bici piedi
Modalità di spostamento
Obiettivo 2020 - 2030 - pax/giorno
-26.000
-39.000
140000
120000
Collina/Montagna 2020
+10.000
+10.000
80000
Collina/Montagna 2030
+11.000
+3.000
60000
40000
20000
0
20 auto moto TPL bici piedi
Imolese
Modalità di spostamento
Obiettivo 2020 - 2030 - precentuali
80
-20%
70
-44%
60 Imolese 2014
+150%
50 Imolese 2020
+130%
Imolese 2030
+75%
40
+50%
+30%
30
+15%
-20%
-20%
20
10
0
auto moto TPL bici piedi
Modalità di spostamento
Obiettivo 2020 - 2030 - pax/giorno
-32.000
180000
-70.000
160000
+40.000
140000
+20.000
Imolese 2014
+25.000
120000
Imolese 2020
+10.000
100000 Imolese 2030
+6.000
+3.000
80000
Obiettivi
60000
-500
-500
40000
20000
0
auto moto TPL bici piedi
21
22
STRATEGIE PER
LA MOBILITA’
SOSTENIBILE
1. A piedi e in bici: esempio la percentuale degli spostamenti
una scelta desiderabile in bicicletta a Copenaghen è del 32%, ad
26
2. Agire perché sia possibile un da poter vivere bene senza dovere posse-
miglior uso dell’auto: più sicuro dere un’automobile, è una città che rende
28
3.
SFM: struttura portante del • costruire un’identità unitaria e ricono-
trasporto pubblico della città scibile del servizio;
definizione
struttura quadro
conoscitivo
redazione quadro
conoscitivo e
costruzione scenari
partecipazione
(associazioni-citta-
dini-stakeholders)
elaborazione
contenuti
definizione
VAS
redazione
relazione
39
L’approfondimento del Quadro Conosci- La definizione dell’iter deve essere ulte-
tivo è un’attività essenziale per dettagliare riormente approfondita per verificarne l’ef-
la situazione di partenza del sistema della fettiva congruità rispetto i contenuti del
mobilità metropolitano, partendo dalla piano stesso anche in conseguenza della
domanda di mobilità e della sua riparti- ulteriore definizione di alcune importanti
zione modale, anche attraverso le inda- tematiche come ad esempio il rapporto tra
gini telefoniche attualmente in corso di PUMS-PMP (Piano delle Mobilità Provin-
realizzazione, dell’offerta di infrastrutture ciale) il rapporto tra PUMS e PGTU, i suoi
e servizi e dallo stato attuale del sistema. strumenti attuativi, siano essi anticipatori
Durante questa fase è necessario comin- come il Biciplan siano essi paralleli/succes-
ciare ad individuare i potenziali indicatori sivi.
di monitoraggio. Parallelamente all’attività Altro punto non normato è la questione
di tipo conoscitivo verrà svolta l’attività di della verifica di assoggettabilità a VAS (valu-
coinvolgimento delle istituzione e dei por- tazione Ambientale Strategica) dei PUMS
tatori di interesse sul territorio. che dovrà quindi essere verificata.
Oltre al coinvolgimento istituzionale uno
degli elementi fondamentali nel processo di
costruzione del PUMS è la partecipazione
dei cittadini sia nella fase di individuazione
delle potenzialità/criticità che nella fase di
definizione delle azioni. La definizione delle
modalità di partecipazione è quindi un ele-
mento centrale per garantire una reale effi-
cacia del coinvolgimento.
La fase di redazione del Piano dovrà quindi
tenere conto di quanto emerso dal Quadro
Conoscitivo, dalla partecipazione e dalla
valutazione degli scenari relativi alle politi-
che da attuare per perseguire gli obiettivi.
Per quanto riguarda l’iter per l’approva-
zione dei PUMS allo stato dell’arte non esi-
ste alcuna procedura consolidata definita
dalla normativa vigente in merito, né di
tipo statale né regionale. Le amministra-
zioni che hanno già elaborato tali piani
hanno seguito iter diversi.
Le due ipotesi percorribili potrebbero
quindi essere:
• uniformarne l’iter del PUMS a quanto in
essere per l’approvazione dei PGTU;
• assimilare il PUMS, in quanto piano
strategico, ad un vero e proprio piano
urbanistico seguendo l’iter quanto pre-
40 visto dalla LR. 20/2000.
Dalle linee di indirizzo al PUMS
Proposta di azioni per la partecipazione e lo sviluppo del PUMS
41
2. agire perche’ sia pos • Valutazione della compa- • Realizzazione di nuove
sibile un miglior uso tibilità dei nuovi progetti infrastrutture che libera
dell’auto: piu’ sicuro con gli obiettivi del PUMS; spazio per le modalità
ed ecologico • Definizione delle priorità più sostenibile sugli assi
realizzative rispetto alla decongestionati;
coerenza degli obiettivi • Realizzazione di nuovi
del PUMS e alla compati- parcheggi che libera spa-
bilità con le altre misure; zio per la città;
• Politiche a favore della • Sicurezza stradale, isole
mobilità condivisa (car pedonali ed ambientali ed
sharing, car pooling); individuazione dei “punti
• Politiche di moderazione e neri”.
controllo del traffico: con-
trollo dell’accesso e della
sosta nelle aree urbane
con aumento delle zone
30, aree pedonali e delle
ZTL, limitazione alla circo-
lazione dei veicoli privati
nei centri abitati definiti
dal PAIR 2020;Gestione
degli interventi stradali in
una ottica ciclo-pedonale;
• Promozione dei mezzi a
basso impatto ambientale
attraverso la facilitazione
all’accesso e alla sosta
dei veicoli meno inqui-
nanti nelle ZTL, Mi Muovo
e l e t t r i c o , p ro m o z i o n e
dell’eco-driving anche con
il supporto dell’ITS e rin-
novo del parco veicolare
privato;
• Potenziamento dei
sistemi di e-governement
accessibili via internet;
• Sperimentazione del tele-
lavoro presso gli enti pub-
blici;
• Promozione dell’istitu-
zione di nidi aziendali o
interaziendali per la ridu-
zione della mobilità fami-
liare e della maternità/
paternità lavorativa;
• Convenzioni attività risto-
razione e centri sportivi;
• Estensione del servizio di
car sharing
42 • .......
3. sfm: struttura portante • Orario cadenzato e rego- • Intensificazione dei ser-
del trasporto pubblico lare sulla giornata; vizi sulle linee a più alta
della citta’ metropoli- • Linee passanti; domanda.
tana • Qualificazione accessibi-
lità ed intermodalità nelle
stazioni;
• Realizzazione nuove sta-
zioni;
• Riconoscibilità delle sta-
zioni;
• Potenziamento del servi-
zio di trasporto pubblico
43
5. il potenziamento del • Ottimizzazione e ridise- • Integrazione funzionale
trasporto pubblico su gno del servizio; con il SFM.
gomma suburbano ed • Nuove connessioni per le
extraurbano polarità di grandi servizi
metropolitani (lavoro,
sanità);
• Più servizi sulle linee a
forte domanda;
• Rinnovo/potenziamento
del parco filobus e auto-
bus a basso impatto
ambientale;
• Incremento delle corsie
preferenziali ed aumento
della velocità commer-
ciale;
• Riqualificazione delle
fermate del trasporto
pubblico anche nei punti
di interscambio modale
ferro-gomma-bici
44
7. Imola, una citta‘ a • Completamento percorsi
misura di pedoni e ciclo pedonali tra frazioni
ciclisti e area centrale;
• Integrazione modale;
• Ridefinizione TPL;
• ......