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Piano strategico della Città metropolitana di Palermo (PSM)

Definizione. Il Piano Strategico è un documento programmatico che raccoglie le linee di sviluppo


per il territorio in un arco temporale tra i 10 e i 15 anni. La pianificazione strategica è un processo
di co-progettazione dalla natura fortemente partecipativa.
Il PSM non solo è un Piano Strategico di politiche e interventi da svolgersi su un’area vasta, ma è
anche un processo di ridefinizione dell’identità della regione palermitana e del ruolo dei suoi attori
sociali e istituzionali, a partire dalle autorità coinvolte direttamente nel sistema di governance
territoriale.
Che tipo di strumento è? Il Piano Strategico Metropolitano (PSM) si configura come un’opera di
pianificazione e progettazione del sistema territoriale, con l’obiettivo di definire una visione a
medio-lungo termine. Il Piano vuole individuare le leve azionabili, ovvero le opportunità e gli
strumenti che possono essere impiegati per promuovere uno sviluppo sostenibile ed il benessere
della regione Metropolitana di Palermo. Il piano include un programma di interventi alternativi e/o
complementari, sia a livello settoriale che territoriale, organizzati tramite categorie coerenti con il
quadro analitico e di programmazione delineato. Questi interventi sono quindi messi a confronto
con il quadro delle opportunità di finanziamento nella programmazione regionale, nazionale ed
europea. Questo approccio si concretizza nella Agenda Strategica; questa rappresenta il cuore del
piano e consentirà di individuare in maniera dinamica le azioni necessarie per affrontare le sfide
future e di sfruttare le opportunità di finanziamento man mano che queste si presentano,
assicurando una crescita equilibrata e sostenibile della Città Metropolitana di Palermo.
Dove si trova. https://www.psmcittametropolitanapalermo.it/

Quando è stata adottata/approvata. Questo Piano Strategico Metropolitano (PSM) rappresenta


una tappa importante del percorso che la Città Metropolitana di Palermo ha intrapreso a partire
dalla entrata in vigore della L.R. 4 agosto 2015 n. 15 “Disposizioni in materia di liberi Consorzi
comunali e Città metropolitane”. Tale norma, recependo a sua volta la L. 7 aprile 2014 n 56 sul
riordino del sistema delle autonomie locali, ha assegnato alla Città Metropolitana nuove
competenze e funzioni di coordinamento e indirizzo sulle politiche di sviluppo territoriale, sociale
ed economico.
Ambito di riferimento. Analizzando il Portafoglio progetti, composto da tutti gli interventi proposti
da Amministrazioni, cittadini e stakeholder, sono stati identificati 27 principali Ambiti di
intervento. Non tutte le progettualità contenute in un ambito di intervento sono però
necessariamente collegate ad un’unica Azione di Sistema ma, al contrario, si “suddividono” tra di
esse, in funzione degli Obiettivi Specifici delle singole azioni. Le Azioni di Sistema sono il livello più
operativo dell’Agenda Strategica per il raggiungimento degli obiettivi del Piano. Si presentano
come raggruppamenti integrati di progettualità complementari e tra loro interdipendenti, capaci
di impattare positivamente su una molteplicità di obiettivi dell’Agenda Strategica.
Particolare attenzione va posta sulle progettualità inerenti il sistema delle infrastrutture e della
governance. Questi rappresentano, infatti, condizioni necessarie ma non sufficienti, per lo sviluppo
socio-economico del contesto metropolitano. Tale valenza ha portato al considerarle elementi
trasversali a tutto l’impianto strategico e quindi presenti in ogni Azione di Sistema.
Com’è strutturata? L’Agenda Strategica, struttura portante del Piano Strategico, definita
attraverso il confronto con i diversi attori del territorio, rappresenta appunto tale risposta e si
articola in:
• una Visione di medio-lungo termine;
• in una struttura di obiettivi progressivamente più specifici.
L’Agenda ha una struttura ad albero articolata in rami caratterizzati da crescenti livelli di dettaglio,
che mira al raggiungimento della Vision della Città Metropolitana di Palermo. I livelli strategici, in
ordine di specificità crescente, sono:
• Vision;
• Strategie;
• Obiettivi Generali di Policy;
• Obiettivi Specifici.

PSC- Piano strategico comunale


Definizione: Il Piano Strategico è lo strumento volontario, non sostitutivo dei vigenti piani
urbanistici, di pianificazione territoriale tramite il quale le città, anche superando i limiti territoriali
degli strumenti di pianificazione urbanistica legati al perimetro comunale, si danno strategie per
assolvere al loro ruolo di nodi di eccellenza delle reti materiali ed immateriali considerando i
fattori, funzioni e interrelazioni metropolitane, extra-regionali e, se pertinente, internazionali.
Tipologia di strumento: Il PSC è uno strumento di settore comunale, reperibile sul sito del Comune
di Palermo (https://www.comune.palermo.it/js/server/uploads/_28042015160000.pdf).
Adozione/ approvazione:
Ambito di riferimento: Il piano è ideato per rispondere ad un’esigenza di ambito cittadino.
Struttura: Il piano è strutturato da un cronoprogramma generale diviso in differenti fasi: fase
preliminare, fase di prima individuazione e concertazione delle linee strategiche, fase di redazione
finale del piano strategico, fase di pubblicizzazione dei risultati. La redazione degli elaborati del
piano deve essere comprensiva di tutte le integrazioni o revisioni richieste dagli enti preposti, fino
al provvedimento di approvazione del piano, ed essi sono: 1. il quadro conoscitivo dell’area, 2. la
relazione preliminare sulle scelte fondamentali, 3. la mappa degli stakeholders istituzionali e
privati coinvolti dal Piano, 4. i risultati delle azioni di monitoraggio/concertazione riguardante il
processo di formulazione del Piano, 5. Il piano di azione, 6. il piano di comunicazione in cui siano
formalizzati, 7. la struttura di monitoraggio.
PRG
DEFINIZIONE
Il piano regolatore generale comunale (PRG) è lo strumento urbanistico che regola l'attività di
gestione e organizzazione del territorio comunale.
CHE TIPO DI STRUMENTO E’?
Il piano regolatore generale deve considerare la totalità del territorio comunale e deve indicare
essenzialmente:
1) la rete delle principali vie di comunicazione stradali, ferroviarie e navigabili e dei relativi
impianti;
2) la divisione in zone del territorio comunale con la precisazione delle zone destinate
all’espansione dell’aggregato urbano e la determinazione dei vincoli e dei caratteri da osservare in
ciascuna zona;
3) le aree destinate a formare spazi di uso pubblico o sottoposte a speciali servitù;
4) le aree da riservare ad edifici pubblici o di uso pubblico nonché ad opere ed impianti di interesse
collettivo o sociale;
5) i vincoli da osservare nelle zone a carattere storico, ambientale, paesistico;
6) le norme per l’attuazione del piano.
DOVE SI ROVA?
https://www.comune.palermo.it/amministrazione-trasparente.php?grp=3&lev=4&id=111
QUANDO E’ STATO ADOTTATO\APPROVATO?
Il 15 maggio 1997 il consiglio comunale ha adottato la variante generale al piano regolatore
generale del comune di Palermo
AMBITO DI RIFERIMENTO?
Urbano
COME è STRUTTURATO?
-Norme tecniche di attuazione
- Deliberazione n. 7/2004
- adeguamento della Variante generale al PRG alle prescrizioni dei D.D. 558 e 124/DRU/02

PGTU
DEFINIZIONE
Il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) costituisce il 1° livello di progettazione del Piano
Urbano del Traffico (PUT).
Il PGTU prevede una riorganizzazione della circolazione stradale per mezzo della definizione di
un’idonea classifica funzionale delle strade urbane, secondo quanto previsto dalle Direttive per la
Redazione.

CHE TIPO DI STRUMENTO è?


Il P.G.T.U. deve rispondere al soddisfacimento complessivo della domanda di mobilità, coordinando
le esigenze delle 4 componenti fondamentali del traffico che sono:
1) circolazione dei pedoni;
2) movimento di veicoli per il trasporto collettivo con fermate di linea, urbani ed extraurbani;
3) movimento di veicoli motorizzati senza fermate di linea (autovetture, autoveicoli commerciali,
ciclomotori, motoveicoli, autobus turistici e taxi);
4) sosta di veicoli motorizzati, in particolare relativamente alle autovetture private

DOVE SI TROVA?
https://www.comune.palermo.it/amministrazione-trasparente.php?grp=3&lev=4&id=168

QUANDO E’ STATO ADOTTATO\APPROVATO?


Il Piano Generale del Traffico Urbano nel 2002 è stato approvato e nel 2011 è stato adottato.

AMBITO DI RIFERIMENTO?
Il PGTU concentra la su analisi all’interno del perimetro del cento abitato.

COME è STRUTTURATO?
Il PGTU è strutturato da:
-tavole di progetto
-tavole di analisi
-relazioni
- normative di riferimento.
Piano Urbano della Mobilità sostenibile (PUMS)

Definizione e che tipo di strumento. Il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) nella
definizione formulata nel Decreto MIT del 4 agosto 2017 " ... è uno strumento di pianificazione
strategica che, in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (10 anni), sviluppa una visione di
sistema della mobilità urbana - preferibilmente riferita all'area della Città metropolitana, laddove
definita - proponendo il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed
economica attraverso la definizione di azioni orientate a migliorare l'efficacia e l'efficienza del
sistema della mobilità e la sua integrazione con l'assetto e gli sviluppi urbanistici e territoriali".
Attraverso il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, l'Amministrazione Comunale definisce un
"concerto" di azioni coordinate per il governo, pianificato e programmato, della mobilità pubblica
e privata, nel proprio territorio. Si organizzano processi e percorsi progettuali, con l'obiettivo di
definire, compiutamente, il complesso sistema degli interventi nei settori della circolazione, della
mobilità dolce e alternativa all'auto, della sosta e del trasporto pubblico.
Dove si trova. https://www.comune.palermo.it/pums/index.php
Quando è stato adottato/approvato. È stato redatto ai sensi del D.M. N° 397 DEL 04/08/2017 del
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. che ne ha affidato la definizione alle Città
Metropolitane, l’atto deliberativo della Giunta relativo al PUMS, dopo avere esitato una
lunga serie di passi procedurali propedeutici ed avere ottenuto la validazione del
Ministero, sarà adesso inviato al Consiglio comunale per la sua approvazione definitiva.
Ambito di riferimento. L’ambito di riferimento è lo scenario che contiene gli interventi previsti e
programmati indipendentemente dal PUMS; Fanno parte dello scenario di riferimento i seguenti
interventi già programmati dall’amministrazione comunale della città di Palermo:
1)NUOVO SISTEMA TRAM
2)IL PASSANTE FERROVIARIO
3)L’ANELLO FERROVIARIO
4)LA METROPOLITANA AUTOMATICA LEGGERA (MAL)
5)LE NUOVE PISTE CICLABILI E LA MICROMOBILITÀ
6)LE NUOVE INFRASTRUTTURE STRADALI
7)IL POTENZIAMENTO DEL TRASPORTO PUBBLICO URBANO
Struttura
Il Piano Urbano per la Mobilità sociale è strutturato in:
1.Quadro conoscitivo del PUMS
2. Approvazione scenari di Piano e avvio fase preliminare VAS
3. Adozione PUMS
4. Approvazione PUMS

PMD- Piano della mobilità dolce


Definizione: Le Amministrazioni Comunali si occupano di fornire risposte adeguate a una domanda
di mobilità ciclistica proveniente dalla popolazione, attraverso l’attuazione di iniziative atte a
potenziare e qualificare l’offerta di mobilità per quanti interessati all’uso della modalità ciclabile,
con particolare riferimento alle necessità potenzialmente derivanti dagli spostamenti sistematici
(ossia casa-lavoro e casa-studio). Il presente Piano è redatto in conformità al dettato del DM n. 557
del 30/11/1999, il quale stabilisce che gli enti locali si dotano di un piano della rete degli itinerari
ciclabili, nel quale siano previsti gli interventi da realizzare, comprensivo dei dati sui flussi ciclistici,
delle lunghezze dei tracciati, della stima economica di spesa e di una motivata scala di priorità e di
tempi di realizzazione.
Tipologia di strumento: Il PMD è uno strumento di settore comunale, reperibile sul sito del
Comune di Palermo (https://www.comune.palermo.it/js/server/uploads/_28042015160000.pdf).
Adozione/approvazione: Nell’ambito del Piano Generale del Traffico Urbano, approvato con
deliberazione consiliare n. 395 del 29/10/2013, è stata prevista, al riguardo della tematica della
ciclabilità, la redazione di uno specifico Piano di settore, denominato appunto Piano della Mobilità
dolce
Ambito di riferimento: Essendo, al seguente piano, demandate le finalità di sviluppo della rete
ciclabile (con particolare riguardo alla soluzione delle discontinuità nella rete esistente, in ambito
cittadino), l’adozione di adeguati provvedimenti diretti a rendere riconoscibile e fruibile in
sicurezza la rete ciclabile, la sinergicità tra il servizio di bike sharing e l’offerta di ciclabilità, è
possibile comprendere che l’azione del piano si concentra in ambito cittadino.
Struttura: Il presente Piano è redatto in conformità al dettato del DM n. 557 del 30/11/1999. Il
Comune di Palermo, in ottemperanza all’obbligo disposto dall’art. 36 del vigente Codice della
Strada, ha provveduto all’adozione del Piano Urbano del Traffico e, più in particolare, del Piano
Generale del Traffico Urbano, approvato con deliberazione consiliare n. 395 del 29/10/2013. In
esso è stato previsto il Piano della Mobilità dolce, che presenta una perfetta corrispondenza con il
Piano della rete degli itinerari ciclabili. L’elenco degli elaborati grafici presenta cinque tavole: 1. La
rete ciclabile prevista dallo strumento urbanistico e dal PGTU; 2. Progetto di implementazione
della rete ciclabile e inquadramento territoriale; 3. Progetto della rete ciclabile: numerazione degli
itinerari; 4. Progetto della rete ciclabile: priorità degli interventi; 5. I parcheggi per le biciclette.
Piano Particolareggiato esecutivo (PPE)

Definizione e tipo di strumento. Il Piano Particolareggiato Esecutivo di recupero del centro storico
di Palermo (P.P.E.) fornisce - integrando gli altri piani esecutivi avviati in precedenza - una disciplina
urbanistica attuativa unitaria di tutta la città murata che - “finalmente cancellata la teoria dello
sventramento”- disciplina “il mantenimento della vecchia città in tutti i suoi elementi, così come c’è
stata ad oggi tramandata”, secondo le disposizioni della Delibera n. 920 del 22 marzo 1988 della
giunta municipale. Il P.P.E. si propone la conservazione della città antica
(includendo gli apporti di tutte le sue fasi storiche incidenti sul disegno planimetrico delle strade e
degli isolati, sulla consistenza fisica degli edifici, sulle destinazioni d’uso e sulle abitudini del corpo
sociale che vi abita) la correzione - per quanto possibile - delle alterazioni recenti con essa
incompatibili, l’adeguamento alle condizioni e alle esigenze funzionali attuali e alla convivenza con
la città moderna circostante.
Dove si trova. https://www.comune.palermo.it/
Quando è stata adottata/approvata.
Il P.P.E. è redatto secondo i criteri dell’art. 2 della legge regionale n. 70/76, dell’art. 55 della legge
regionale n. 71/78 e della legge nazionale n. 457/78.
Ambito di riferimento. Il PPE interessa i quartieri Tribunali-Castellammare e Monte di Pietà-
Palazzo Reale.
Com’è strutturata? Il presente P.P.E. è costituito dai seguenti elaborati:
- Relazione generale.
- Norme tecniche di attuazione.
- Tavole:
1. La Conca d’Oro nel 1912, l:25.000; 2. La Conca d’Oro nel 1987, l:25.000; 3. (3.1.-3.2.-3.3.) La città
murata ed il territorio storico ancora esistente, l:10.000; 4. Il catasto del 1877, l:2.000; 5. Il catasto
del 1930, l:2.000; 6. Il catasto del 1954, l:2.000; 7. Sintesi storica dei mutamenti catastali, l:2.000;
8. Gli spazi storici liberi al 1988 e non compromessi da interventi posteriori al 1877, l:2.000; 9.
(9.1.-9.2.) La tipologia edilizia storica fino al 1877, l:2.000; 9. bis. Condizioni statiche, di
conservazione, igieniche ed occupazione, l:500; 9. ter. Valori ambientali, architettonici e
monumentali, consistenza volumetrica del numero dei piani utili e condizioni d’uso ai piani terra,
l:500; 10. Gli interventi nuovi dal Piano Giarrusso ad oggi, l:2.000; 11. (11.1.-11.2.) Grande viabilità,
1:5.000; 12. Piano d'inquadramento generale, l:2.500; 13. (l.17) I piani terra e gli spazi liberi, l:500;
14. (l.17) P.P.E. Centro Storico di Palermo, l:500; 15. Progetti tipo di modelli tipologici; 16. Servizi a
rete; 17. Visualizzazione delle prescrizioni date dalla Commissione Urbanistica sulla soluzione
viaria del fronte ovest del Centro Storico, 1:1.000; 18. (18.1.-18.4.) Piano particellare d’esproprio.

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